Cerimonia commemorativa di Giovanni Malagodi - promossa sal Comitato Internazionale per la celebrazione in Italia del centenario della nascita di Giovanni Malagodi (Liberal International, Fondazioni Critica Liberale, Friedrich Naumann, Luigi Einaudi di Roma, Centro Einaudi di Torino, Federazione dei Liberali, Rivista Libro Aperto, Famiglia Malagodi)

Ita dal magistero etico e politico di due grandi personalità quali furono Croce ed è in auto e era un'ispirazione sincera che lo portava a rivendicare orgogliosamente i meriti storici del liberalismo italiano
Artefice del miracolo dell'unificazione nazionale ma che aveva anche ben presenti i limiti di quella stessa tradizione politica
Fu questa consapevolezza orientarne l'impegno modernizzatore nell'ambito del Partito liberale
Teso a superarmi e la tradizione di partito dei signori e a farne una forza politica capace di rivolgersi a tutti i ceti sociali
E lì era convinto che la democrazia senza liberalismo si sarebbe condannata all'Anarchia o alla tirannide
Ma sapeva anche che il liberalismo senza la democrazia sarebbe rimasta un'idea sterile e priva di sostanza reale
Nella liberaldemocrazia egli vedeva dunque l'indispensabile saldatura tra principio liberale e principio democratico
In grado di far fruttare nel tempo la forza del liberalismo e di preservarne il carattere di idea feconda capace di governare la complessità della società moderna
Furono queste le coordinate che ispirarono l'azione di Malagodi ad esempio in occasione del massimo successo elettorale che arrise al Partito liberale nel mille novecentosessantatré
In coincidenza con la sua fiera opposizione alla svolta di centro sinistra
Ma furono le stesse coordinate che lo portarono a distinguere costantemente il suo liberalismo dal disegno d'una grande destra della reazione e dell'ordine
Alla sua concezione della libertà nulla era più estraneo dell'idea che essa dovesse essere appannaggio di pochi eletti di questi alti ideali e di queste profonde convinzioni si è giovato alla cultura politica italiana ma anche si è giovato all'idea di Europa
La grande patria nuova e antica cito testualmente le sue parole in cui le singole Patti e non scompaiono
Ma sia avvalorano nell'unità politica espressione d'una fondamentale unità culturale e spirituale
Alcune intuizioni europeiste di Malagodi ci appaiono oggi quasi profeti
Penso anzitutto l'iniziativa che egli assunse nel mille novecentottanta nell'ambito dell'internazionali liberale volta alla redazione di una Carta europea dei diritti umani che ha prefigurato con vent'anni di anticipo la Carta di Nizza
Nel mille novecentonovanta
Un anno prima della sua morte egli segnalò inoltre l'esigenza di fronteggiare le necessità dell'allargamento ad Est senza per questo dimenticare le esigenze del sud del mondo
Un monito profondo ancora vivo nel nostro presente a soli dodici giorni dal compimento della riunificazione dell'Europa
In questa solenne occasione non possiamo fare infine a meno di ricordare l'intensità dello straordinario impegno di Malagodi al servizio del Parlamento
Protrattosi per ben trentotto anni che lo ha portato a ricoprire per un lungo tratto la carica di presidente del gruppo liberale della Camera
E sullo scorso gran nona legislatura repubblicana la prestigiosa carica di presidente del Senato della Repubblica
Una presenza seria accolta attenta che ha onorato una tradizione politica che trova ancora oggi tra i deputati in carica illustri esponenti
Penso ad Alfredo Biondi vicepresidente alla Camera i deputati ad Egidio Sterpa Raffaele Costa che vantano tutti un lungo e prestigioso curriculum nella politica e nelle istituzioni
La loro voce come quella di altre decine di deputati pure se collocata nell'ambito di aggregazioni politiche rinascita più recente continua ad arrecare il suo contributo alla democrazia italiana
In questo spirito nei prossimi mesi
Proprio su iniziativa di un gruppo di parlamentari che si riconoscono nel pensiero liberale
La Camera dei Deputati avrà modo di rendere un dovuto riconoscimento alle figure più prestigiose che hanno contribuito alla costruzione e all'affermazione di quel pensiero forte e nobile
Oggi onorevoli colleghi ricordiamo con grande Nostalgia i segni vibranti che la presenza di Giovanni Malagodi ha impresso nella storia del nostro Paese
è la spessa Nostalgia
Che vivo quando mi sovviene il giorno in cui giovani agli esordi in politica mi recai accento spinto dalla straordinaria opportunità di ascoltare direttamente la voce di Malagodi in occasione di un discorso pubblico
Ma non si tratta di una Nostalgia che si ripiega in se stesse che si limita a registrare il passato
La passione politica e civile di Malagodi c'è in realtà maestra per il futuro
C'è maestro l'alto senso dello Stato che ha caratterizzato le sue battaglie politiche
Uno Stato che non si riduce Maya macchina burocratica ma si sostanzia di coerenza e serietà politica e che trova nell'impegno morale di chi vi opera un riferimento ineludibile
Se non c'è questo impegno diceva Malagodi non c'è lo Stato ma c'è anche maestra la profonda consapevolezza che egli ebbe delle istituzioni rappresentative come sede privilegiata del confronto politico
Franco senza sconti ma sempre improntato al rispetto degli avversari e soprattutto dei valori su cui si è costruita l'identità della Repubblica
Nelle parole che ebbe a pronunciare assumendo la carica di presidente del senato egli corse con lucidità i due principi basilari su cui riposa la nostra democrazia
Da un lato la libere appassionata competizione tra programmi e forse diverso
Dall'altra rispetto da parte di tutti di un sistema di regole quello Espresso dalla nostra Costituzione che garantiscono la libertà e i diritti umani di tutti i cittadini
Solo sull'unione di questi due principi si può costituire una democrazia veramente libera e sana
Questo grande italiano dalla cultura cosmopolita e dal tratto antiretorico ha forgiato per circa mezzo secolo le generazioni politiche che si sono succedute nel liberalismo italiano ed europeo
Ed oggi ne continuano la tradizione
Ma senza dubbio e di ancora molto da insegnare
A tutti coloro i quali hanno a cuore la politica come la più alta espressione dell'uomo impegnata ad assicurare a sei sui simili un futuro di prosperità e di pace
Con Luigi il presidente il Paese intero ha contratto un debito di riconoscenza che non sarà facile estinguere
Monsieur quesito per la repliche
Monsieur le quesito lascia un po'di tipiche emissione ti sposi Giannotti Senna ammissioni rispedito rilasciò ugualmente anzi missione ne sono passate
Quindi anzi missione del senato delle tipiche bensì Mrs
Senta non tu parti crine promuova quesito celate nazionali penale da folletti argentea partissi Pee a sette apporto Simion chiunque lassi effigie manifestare siano o che inizia l'occasione di sono nera lane Sons che Ciofani Mara codici Particle ammoscia d'offerta arti
Tre settanta nazionali chi età all'origine stesse manifestazioni c'è un altro segno chiuso utili a Raquel partissi tutti Asio Cossiga sopra e sotto
Risultato occupo intimo riusciti chioma che list qua geloso
Questo è il quesito
Il De Marco nuovo alto emette un combattente e aspiratore
Ricette sono cauto Jeanne Milito scrive a farlo eccidio timidi spartirsi totalmente torniamo contro calate nazionale lo scroscio leggi andar fuori
E se ne son tutta da sola Rudy alcuni anni ricette esatte sia in Nepal su commissione
Già intervenne Cisco Goodison prima e Sasha ho contezza no alterne la stabilite e la sedia elettrica
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In Asia e Passoni Carmenta mise missio poté Nueve iscrizioni placche
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E le tariffe più info allo Schirinzi gesso e ci compiacciamo brocche con sarde riconosco assottiglia Scrofa Totti segreti agli cherchez Ciofani crocchette Ciofani
E hanno Giovanni Malagodi fine
S'Saffo messo se chi sta al segno che il che fa la spia so chi non se ne fa pamphlet né ha o non sei da chi scrisse
Parlò sì sì sì sì no gli italiani e spagnoli dal Monocle e lo fosse elette la canna sia un membro Giulio Poppea
Il sette a Piquet Donateo nazionali piano algherese Madison Sosa accorto contrapporre la fondazione sensitivi viola Stockton ci sono carrozze inoltre ma requisiti oggi sono son sa concetti che il dato Istat quanto un rito
Sì lui
Chi ha Pulse latteo nazionali per fare asse con son tutte sulla cooperazione parti politiche Ipercoop ritto coltelli per quanti CGIL sì ricchi ammissione che Lettonia scrigno l'edificio olimpico se tu
Da nuove ha spinto l'organizzazione ad affrontare sfide contemporanee
Con le quali liberalismo si confrontava lui liberalismo era ed è tutto ora un progetto politici pronti politico molto più che una visione economica il congresso di Gardone nel cinquantanove discussa di una relazione intitolata un'economia libera in una società libera Crisafulli lei a Berlino si sa minori tema della democrazia liberale e i problemi dei Paesi in via di sviluppo
Ben questo passò congresso avvenne nel sessanta mentre il processo di decolonizzazione non era ancora concluso
Queste scelte orientate da Giovanni Malagodi
Indicano che non condivideva affatto la visione che prevaleva all'epoca se
Che ancora prevale per alcuni secondo cui il liberalismo può solo fiorire insinua società altamente Spirou fate e che quindi può essere solo minoritario ma Giovanni Malagodi aveva del resto insistito sin dal cinquantotto sulla necessità per l'Internazionale liberale di rivolgersi verso i Paesi dell'America latina dell'America Centrale
E questa ambizione si concretizzerà soltanto durante la sua seconda presidenza di cui si parla non è seguito
Malagodi ammorbando non la presidenza nel sessantasei
Ma resta una delle personalità più a tipo e quindi più influenti dell'organizzazione nel sessantasette si impegna a riesaminare la carta di Oxford vent'anni dopo la sua adozione al luce dei grandi cambiamenti intervenuti nel frattempo
Il risultato fu la seconda dichiarazione di Oxford o di di cui citerò il passaggio seguente
La nostra epoca pensiamo nel sessantasette la nostra epoca ma come per una come missione essenziale quello di gestire le forze nuove per metterle al servizio dell'umanità
Ci riusciremo non tanto con mezzi materiali ma con lo sviluppo progressivo ovunque nel mondo mi Società libera costituite da cittadini illuminati e responsabili che i loro sforzi comuni mette vanno a riparo dal timore e dal bisogno ed altro qualsiasi oppressione sia interna che esterna Giovanni Malagodi continua a essere parte di tutte le grandi iniziative quando non è lo stesso l'inizio tore comunque lo ritroviamo quindi lungo tutta la gestazione della Federazione dei partiti liberali democratici e riformatori
La Federazione europea costituita nel corso degli anni settanta in vista delle prime elezioni dirette del Parlamento europeo
E qui tra il pubblico riconosco alcuni colleghi dell'epoca utilizza Fondazione di questa federazione nel settantasei inaugura però Paradox
A mente un periodo di incertezza per l'Internazionale liberale messa che era stata una delle grandi iniziatrice iter raggruppamento delle forze liberali europee
La cui composizione era rimasta essenzialmente europea ebbene quel ruolo poteva ancora svolgerà ora che sistema la federazione di presidente dell'epoca il lussemburghese Gaston storna decise di affrontare la questione incaricò un gruppo presieduto dalla contessa Rangoni Machiavelli di delineare le diverse possibilità
Cosa che fece Beatrice non arretrando neanche di fronte alla possibilità di sciogliere semplicemente l'Internazionale liberale ma fortunatamente non se ne fece nulla e si preferì la via dell'internazionalizzazione della globalizzazione dell'organizzazione e fu Giovanni Malagodi ancora una volta che si incaricò di tracciare un quadro delle sfide ecco le quali il liberalismo era confrontato
Di verso la fine degli anni settanta e inizio anni ottanta l'appello di Rho ma che ne risultò mise ancor più l'accento sulla necessità di colmare il divario tra i Paesi del Sud e i Paesi del Nord e sulla necessità di istituire sistemi di governo democratici rispettosi dei diritti umani
Dovunque nel mondo
All'età di settantotto anni di Giovanni Manna con utili ritorna ad essere presidente dell'Internazionale dopo essersi assicurato il sostegno dei principali partiti liberali per avviarsi definitivamente Pearce so la modernizzazione e noi oggi diremmo della globalizzazione in questo periodo poi imparato a conoscere veramente Giovanni Malagodi e all'epoca vero Segretaria di Stato nel mio Paese sarei presto diventata presidente del mio partito
Nel Giovanni Malagodi forse mi metteva un po'meno in soggezione rispetto al al passato ma imparai ad ammirarlo ancora di più il suo entusiasmo il suo dinamismo erano sempre molto comunicativa tanto da farci quasi un po'per coniare noi che eravamo tanto più giovani e che a volte esitava amo dinanzi alla vastità del compito instancabilmente Malagodi
Continuo a spingerci verso l'internazionalizzazione la globalizzazione
E sotto il suo impulso fu creato il premio della libertà
Che noi attribuivamo ogni anno una personalità che si era particolarmente distinta nella lotta per la libertà e per le libertà è il primo a ricevere il premio fu Raul Alfonsín
Presidente argentino che aveva restaurato la democrazia infaticabile Malagodi si impegnò in quell'epoca a fare collaborare cosa che non era mai avvenuta prima a collaborare le tre grandi internazionale e ammettere questa cooperazione al servizio del progresso della democrazia nel mondo
Il suo apporto nell'aprile mille novecentottantaquattro ad una dichiarazione congiunta sull'America Latina la sua elezione alla presidenza del Senato e alla presidenza della commissione degli Affari europei il lo hanno impegnato molto in seguito ma continuo a partecipare assiduamente a tutte le nostre riunioni e quando lascio la presidenza
Mary merito naturalmente che gli offre il stimo la presidenza onoraria continua a seguire i nostri lavori fino a qualche settimana dalla morte il signor presidente della Repubblica signor Presidente della Camera signore e signori ripensando a tutto ciò mi sono chiesto ecco come Malagodi avrebbe reagito alle notizie che civile
Vengono da Parigi in particolare
Che ci dicono che il liberalismo è stato decretato nemico numero uno di altre correnti ideologiche
Intenso che Luís avrebbe reagito così avrebbe detto che il liberalismo non merita tanto onore perché non è l'unico ad aver diretto il mondo verso quelle strade che oggi percorre con
Ma avrebbe detto banche che non merita questa indegni indegnità perché non è non merita di essere colpito da tutte le hole che riguardano l'umanità e che sono dovute più a dura ideologia tutt'altra ma anzi piuttosto alla mancanza dico raggio penso anche a chi avrebbe detto che avrei che dobbiamo continuare a collaborare per evitare proprio che questa situazione peggiori nella mi è impossibile far giustizia Giovanni Malagodi intende così poco tempo
Mobutu sullo suggerire quanto fu decisivo il suo contributo al liberalismo internazionali in generale all'Internazionale liberale in particolare nella misura in cui l'Internazionale liberale opera per la e mo'Grazia politica economica dovunque nel mondo nella misura in cui la lotta per i diritti umani ci appartiene ebbene in questa misura Giovanni Malagodi ha operato per la causa dell'umanità tutta intera
Niente mi si permetta di concludere come ho iniziato e cioè con una piccola nota personale
A quel tempo uno si riteneva troppo spesso che gli uomini e le donne non avevano più un ruolo da svolgere quando arrivava il momento della pensione bene ma la cosa ti ha dato l'esempio di un uomo sempre è rivolto verso il futuro
Che continuava a girare per il mondo a combattere affinché il mondo fosse migliore affinché gli uomini e le donne del mondo intero avessero una vita migliore vivessero in pace
Della tv il più bell'insegnamento che ho tratto da lui e chiami a volte ho cercato di trasmettervi vi ringrazio per l'attenzione mi scuso
Non aver potuto parlare in italiano una lingua che amo molto ma che non conosco abbastanza per posare parlare
Signor Presidente della Repubblica signori presidenti vicepresidenti
Colleghi parlamentari signore e signori quando Giovanni Malagodi che non aveva fatto parte della Costituente né della prima legislatura
Fu eletto nel mille novecentocinquantatré alla Camera dei deputati
L'Italia politica attraversava un momento di particolare difficoltà
Dopo lo scontro con le opposizioni
Per le modifiche alla legge elettorale e il mancato raggiungimento nelle elezioni nonostante la maggioranza assoluta del quorum necessario per usufruire di un premio di maggioranza
Gli alleati storici della Democrazia Cristiana silurare uno l'ultimo governo De Gasperi formato monocolore su forte pressione del presidente inauditi
Socialdemocratici liberali e repubblicani si astennero
I duecento sessantatré deputati democristiani non erano sufficienti a fronteggiare i duecentottantasette contrari della sinistra e della destra
Del fatto che anche i liberali abbandonassero Degasperi non aderendo alle pressioni di Einaudi va forse trovata un'attenuante giustificativa
In un'estrema o tentativo il presidente aveva chiesto inaugura la non belligeranza dei deputati monarchici
Con i quali del resto già in un discorso a Predazzo il trentuno agosto dell'anno precedente abbia cercato di intessere un dialogo
Mentre mai disse lo avrebbe fatto con l'estrema destra di quelli che chiamo di gamba lati che Vieri evocavano il passo dell'oca
Il disimpegno liberale fu annunciato inaugura dall'onorevole Decaro
Per tradizione non parlano i nuovi eletti e per di più Malagodi
Veniva presentato con le caratteristiche di tecnico con quella divisione piuttosto arbitraria tra politico e tecnico
Sol che si pensi oltre che a Malagodi a Ezio Vanoni e a Bruno Visentini
Malagodi
A parte una forte preparazione economica teorica ed anche pratica come eccellente agricoltore una visione approfondita della vita internazionale
E la conoscenza perfetta delle lingue era sicuramente uno di quei politici che non era disponibile ad ammainare la bandiera lasciando il campo aperto soltanto ai movimenti di massa come aveva dovuto fare il Partito d'Azione
Il suo itinerario parlamentare sarebbe stato tra i più lunghi e articolati lo ha ricordato il presidente Casini
Fu alla Camera per sei legislature
Per passare nel mille novecento settantanove al Senato restandovi per altre tre ed assumendo anche per un breve periodo alla presidenza di Palazzo Madama lasciando poi il posto a Giovanni Spadolini
Ho lavorato nelle settimane scorse all'esame degli interventi parlamentari di Malagodi e non credo che a parte la sua lunga permanenza
Vi sia un esempio eguale diverse attività di profondità di fermezza di servizio alle istituzioni
Il tutto con qualche sottile punta ironica che a don usciva nella forma la durezza in qualche caso la ferocia delle sue posizioni
Nei confronti dei governi che si susseguivano motivava con decisione la posizione dei liberali senza le minime indulgenza perfetti propagandistici
Vi è poi un susseguirsi di analisi delle situazioni interne e internazionali chi aiuta molto a comprendere l'evolversi e non di rado Lincoln versi della vita italiana parlamentari di opposizione non ne trae che ormai il motivo di critica che potesse nuocere al buon nome d'Italia
Anzi in ambito internazionale più volte prese le difese dei governi italiani
Il corso della seconda legislatura della Repubblica fu contrassegnato da eventi di grande incisività
Che detto ero subito modo al neo deputato Malagodi che sostituibili Labruna alla guida del partito
Di mettere a frutto la sua competenza e sensibilità
La congiuntura è l'allarmante
Segnata dalle dimissioni del ministro del Tesoro Silvio Gava e dalla drammatica fine del ministro del Bilancio Vanoni
Che è venuto in stirato contro il parere dei medici il sedici marzo mille novecentocinquantasei morì sul campo dopo aver pronunciato un accorato appello alla moderazione e alla concordia
Ma non meno attratto e partecipe fu Malagodi nei dibattiti sulla nazionalizzazione del Canale di Suez e sulle conseguenze che ne derivarono
Lo sbarco anglo francese che dissolse il mondo dal concentrarsi sulla vergognosa marcia dei sovietici in Ungheria
Malagodi cominciò anche ad essere di notevole attività propositiva in più materie
Dalla tutela della libertà della concorrenza e di mercato alle provvidenze per l'economia agraria in vista del Mercato comune europeo
Della cui nascita fu promotore determinante un altro grande liberale Gaetano Martino
Si inizia a questo punto un periodo molto intenso nella politica italiana imperniato su vari modelli di unità socialista volti al distacco di Nenni dalla comunione con i comunisti
A questo si dedicarono con competitiva ispirazione Fanfani e Moro ma vi furono anche forti pressioni di Oltreoceano
Che il professor Nuti avrebbe poi documentato nel suo saggio su gli Stati Uniti d'America e il centrosinistra
Malagodi fu oppositore durissimo del centrosinistra forse avrebbe potuto avere un po'più di pazienza e non provocare in lui la crisi del governo Segni ma non era persona dai calcoli tattici e disse per adesso i socialisti non sono ritenuti democratici neanche dall'Internazionale socialista
Tralascio qui molti passaggi per arrivare al recupero governativo dei liberali
Dopo un governo monocolore a me ha affidato ma con l'intesa più o meno unanime di arrivare immediatamente a nuove elezioni
In effetti fummo sconfitti in Senato con centocinquantadue voti a favore e centocinquantotto contro e le camere vennero sciolte
I liberali avevano appoggiato il governo molitura
A elezioni avvenute invita i cinque partiti ad entrare nel governo
Ma i socialisti esclusero di sedersi allo stesso tavolo con i liberali
La sorte dei quali è politicamente strane
Nell'alternanza tra esser definiti eredi del Risorgimento e reazionari da evitare Craxi che aveva preso le redini del partito socialista
Mi disse con franchezza che almeno per un anno non avrebbe potuto in Parlamento differenziarsi dai comunisti
Il governo del ventisei giugno mille novecento
L'ho settantadue fu denominato Andreotti Malagodi sottolineando sì giustamente in rilievo del ritorno dei liberali dopo quindici anni
Oltre Malagodi
Vi erano Aldo Bozzi ai trasporti Vittorio Badini Confalonieri al Turismo e Spettacolo e Giorgio bergamasco ai rapporti con il Parlamento
Ci dedichiamo con impegno particolare alla politica estera
Volendo marcare la linea degasperiana secondo la quale i rapporti del governo italiano con quello sovietico dovevano prescindere completamente da quelli del partito dimostra con il Partito Comunista Italiano
Ho saputo più tardi di essere stato causa di una polemica interna
Tra il ministero degli Esteri s'e il partito sovietico a causa dell'invito ricevuto e della calda accoglienza che quel governo Brunico in particolare riservo al nostro governo
Purtroppo però i franchi tiratori democristiani
Preso ero quotidianamente a colpire il governo in Parlamento con i voti segreti che allora erano normali
E fu iniquo perché si stava in più stando il recupero di un clima Degasperi grano che sarebbe stato utile
A mia insaputa e contro il segretario della Democrazia Cristiana Arnaldo Forlani fu attivato da Fanfani un ritorno al centro sinistra
Si chiama un accordo di palazzo Giustiniani forse nell'accezione antica di questo immobile
Forlani ed io avremmo potuto appellarci al congresso ma non lo facemmo
Malagodi si congedò con una lettera in cui tra l'altro diceva tralascio tutta la parte che riguarda personalmente che di complimenti affettuosi ma
Questo vale abbiamo dovuto scrisse preoccuparci quasi di continuo di crisi monetarie internazionali e comunitarie
E di tensioni finanziarie ed economiche interne oltre che di una crescente guerriglia politica
Ciò nonostante il governo ha segnato una tappa di ripresa nettamente positiva
Di buona amministrazione e importanti riforme precedentemente disattese e questo decisivo si dice sempre di contro ad un andamento carico di elementi negativi e di pericoli
E in tale spirito auspico concludeva di aver modo di mantenere contee nelle nostre rispettive posizioni un fattivo contatto
Rumor tornò per la quarta volta alla presidenza del Consiglio con socialisti e socialdemocratici e l'appoggio esterno dei liberali
I liberali venivano ricollocati all'opposizione
Iniziò allora un clima interno ed irrazionale difficilissimo ma forse proprio per questo la possibilità di arrivare gli fu a quelle avvicinamento da parte comunista alla nostra linea fondamentale di politica estera
Purtroppo il disegno di Moro che volle che fossi io a riprendere nel mille novecentosettantasei il governo fu barbaramente troncato dal suo assassinio
Sul cosiddetto governo della non sfiducia del mille novecento settantasei
Passato con duecentocinquantotto voti favorevoli quarantaquattro contrarie trecento tre astenuti i liberali si astennero
Ma ricevetti subito dopo il voto di fiducia questo biglietto autografo di Malagodi
Cara Andreotti congratulazioni per la conferma del nuovo governo
E affidato ad un'iniziativa il compito politico più grave dell'ultimo venticinquennio bisogna che tutti amici o avversari della democrazia sentano la forza e la pressione di tale iniziativa
Per ciò che di nuovo affettuosi auguri
Conserva i sempre con lui un rapporto di amicizia apprezzando molto anche la sua attività nell'Unione Internazionale liberale della quale aveva avuto la presidenza dopo Salvatore De Mata Arriaga
Corrisposti volentieri al suo invito di partecipare alla Certosa di Calci nel Pisano alla riunione dell'Internazionale liberale durante la quale fu festeggiato il ministro
Liberale Hans Dieter Cancer
Malagodi mi rivolsi in pubblico un saluto cordialissimo elogiando anche doti che no no mettendomi però in imbarazzo perché disse di me peccato che sia democristiano insomma eccetera
Malagodi non fuma il portavoce politico della Confindustria
Non può essere dimenticato che i liberali votarono a favore dello Statuto dei lavoratori
Lo sottolineo con fermezza in una tribuna elettorale maggio mille novecentosettantasei
Chiedendo però che si attuasse la Costituzione che prevede una legge di disciplina nell'esercizio del diritto di sciopero che sarebbe venuta a più tardi
Nella stessa occasione sottolineo
Che su ogni cento lire che gli italiani producevano quaranta se le prendeva lo Stato fra imposte tasse e contributi più altre dieci in prestiti
E rapportava questa percentuale alla necessità di adeguarsi alle regole del mercato comune europeo che definiva grande realizzazione liberale
Nel vocabolario della politica
Si usa con una certa disinvoltura e molta approssimazione la collocazione dei personaggi a destra o a sinistra
Certamente Malagodi apparteneva al primo raggruppamento ma nell'impostazione e nella sua attività non ebbe mai alcun possibilismo Berti indirizzi reazionaria
Al pericolo comunista diceva si deve far fronte accelerando il progresso del Paese attraverso la libera iniziativa e la maggiore efficienza dell'apparato statale
E di fatto si batteva per far prevalere linee che migliorassero la nostra società e dessero veramente ai poveri la possibilità di una vita meno disabitata e di un cammino di progresso
è stata la personificazione migliore dell'anti demagogia
Posizione che almeno nell'immediato un'provoca popolarità
Tuttavia verso la sua figura vi era rispetto e interesse anche tra gli esponenti della sinistra politica e dello stesso mondo sindacale
Del resto quando si rilevava parlare in Parlamento la tensione era generale
Anche se i miei resoconti di tanti anni non figurano molti applausi che peraltro si registrano Popper la consistenza dei gruppi favorevoli o per battute ad effetto
Malagodi cercava di far ragionare l'uditorio
E se ci si poteva muovere una critica di metodo era forse l'atteggiamento didattico nei suoi interventi
Riconoscere o anche il solo constatare che qualcuno ne sa molto più di te è sempre difficile non testa comunque entusiasmo sembrava talvolta che in seguisse fantasmi parlando di alternativa liberale
Ma la politica cui si ispirava era chiara e non si offendeva davvero con la sua opposizione Alitalia Guelfa
Il suo ultimo discorso non poté pronunciarsi ma lo lesse la figlia
Era il ringraziamento per il play nell'Atlantico mille novecentonovanta
Che gli era stato conferito lo stato di salute gli impedì di andare a Bruxelles per la cerimonia che avvenne dopo la sua morte nell'occasione il segretario generale Werner tracciò il profilo di Malagodi come eminente studioso illuminato politico che con una sintesi tra visione europeista e fedeltà all'Alleanza atlantica ha dato un contributo originale e significativo
Vorrei concludere con le parole con cui Malagodi celebrò il centenario di Roma Capitale il venti settembre mille novecentosettanta
Perché cede apriamo questa data
Perché diciamo che è una tata essenzialmente liberale
I nostri nonni e i nostri bisnonni del Risorgimento
Abbiano in mente uno scopo principale e fondamentale quello di dare al popolo italiano la libertà
E con la libertà L'Unità e l'indipendenza
Per riportare il popolo italiano spesso nel circuito di popoli europei del quale era stato alla testa fin tutto il Cinquecento e si era poi distaccato a partire dalla grande crisi del Rinascimento fino alla fine del Settecento principio dell'Ottocento
Questo grande scopo per essere completamente raggiunto rendeva necessario Roma capitale d'Italia
Non era un fatto nel retorico né sentimentale né tanto meno la conclusione di piccoli calcoli politici
Era un fatto invece morale e politico la Chiesa che è di tutti noi italiani anche di coloro che sono poco praticanti non la vogliamo mescolate alle cose della politica
La vogliamo detti tra i suoi compiti morali e spirituali
Anche questo amici significa una Roma dove c'è il capo dello Stato italiano dove c'è il libero Parlamento italiano e dove ci sono le libere magistrature della Repubblica italiana
Questa è vero questo era l'italiano Giuseppe Giovanni Malagodi
Signor Presidente della Repubblica signor Presidente della Camera onorevoli parlamentari signore e signori sono grato ai promotori di questa celebrazione per avermi dato l'occasione di rendere omaggio alla figura di Giovanni Malagodi
Di rendervi omaggio quale rappresentante in anni ormai lontani dello schieramento politico che gli avverso e che gli fu avversario
Mi riferisco alla sinistra che al di là delle pur rilevanti distinzioni e divaricazioni al suo interno tra l'ala socialista l'ala comunista
Fu portatrice di concezioni e posizioni che Giovanni Malagodi considerava inconciliabili col suo credo liberale
E penso dunque al Malagodi oppositori intransigente e fin dall'inizio del centro sinistra dell'alleanza col Partito Socialista che la Democrazia Cristiana perseguì a partire dei primi anni sessant'nel mio ricordo è rimasta questa impronta forte dei leader che oggi onoriamo nel centenario della nascita
Qui in quella battaglia che gli manifestò un vigore politico e un'efficacia comunicativa che valsero al suo partito un clamoroso successo nelle elezioni del mille novecentosessantatré
Fu quella la sua grande stagione i dealer di opinione ancor più che di leader di partiti
E ben viva invierà memoria dei suoi martellanti interventi alla Camera dei deputati
Discorsi di analisi e contestazione puntuale perfino minuta insieme di ampio respiro nelle dimensioni dell'oratoria parlamentare di allora cui in pratica non si ponevano limiti
Sulle comunicazioni del terzo governo Moro nel marzo mille novecentosessantasei e gli parlo per un tempo equivalente alle oltre quaranta pagine di testo scritto che si possono leggere una raccolta dei suoi discorsi
Bersaglio degli attacchi di Malagodi erano i principali punti programmatici dei governi di centrosinistra a cominciare da quello formato da Fanfani ancora senza partecipazione socialista nel febbraio mille novecentosessantadue
Nazionalizzazione dell'industria elettrica attuazione costituzionale delle Regioni a statuto ordinario e successivamente leggi urbanistica e relativo esproprio delle aree fabbricabili programmazione economica
Ma il bersaglio era costituito nello stesso tempo dagli indirizzi generali che il centro sinistra gli sembrava perseguire per quel che riguarda l'economia e anche le relazioni internazionali
In effetti gli argomenti polemici relativi ai singoli temi si raccoglievano attorno alla denuncia della operazione politica
Che stava per compiersi o si era compiuta in termini di rottura rispetto alle precedenti esperienze di governi di centro imperniati sulla democrazia cristiana e sui partiti laici
Del PSI Malagodi contestava l'apparente identità di programmi colpirci
E i sistemi antico connubio con quest'ultimo nell'esercizio di importanti posizioni di influenza e di potere negli enti locali e nei sindacati
Ma la contestazione era anche più profondo diciamo pure ideologica
Accanto al rischio che le riforme annunciate dal centrosinistra producessero gravi guasti nella spesa pubblica con serie conseguenze per il bilancio dello Stato e per l'infrazione
Veniva agitato lo spettro di una marcia graduale ma non tanto verso una società interamente socialista attraverso la realizzazione in primo luogo sul piano regionale di una buona dose di regime socialista
In altri discorsi parlamentari di opposizione al centrosinistra questa prospettiva veniva declinata nei termini meno nominalistici anche se sempre estremi di una società totalmente o prevalentemente statalisti
Naturalmente non siamo chiamati oggi a dirimere retro su
La mente quelle cortese
E neppure possiamo disporre di un bilancio spassionato che avrebbero forse potuto darci gli studiosi degli Effetti e delle implicazioni della politica istituzionale e della politica economica dei governi di centrosinistra
Può darsi che alcune delle preoccupazioni di Malagodi per una involuzione dello sviluppo economico del Paese dopo il matto miracoloso progresso degli anni mille novecentocinquantotto
Vite novecentosessantatré risulterebbero da un tale bilancio convalidate
Salvo un approfondimento delle cause effettive e delle responsabilità
Ma quel che qui mi preme mi sembra più appropriato e metter induce nelle posizioni di Malagodi una complessità e ricchezza
Ben maggiori di quelle che potrebbero desumersi dalla drastici ITA della sua opposizione al centro sinistra alla sinistra al pc
Egli conosceva le esigenze e l'arte della semplificazione nella battaglia politica
E se Tina guidando un piccolo partito di doversi imporre per la nettezza dei giudizi per la radicalità della distinzione dalla nuova alleanza politica nata d'altronde nel segno della esclusione del partito liberale
Si è aggiunto si aggiunga a ciò la sua vis polemica il suo temperamento sanguigno il suo gusto per le battute taglienti e il suo senso dell'umorismo
Nel discorso sulle comunicazioni del primo Governo Moro nel dicembre mille novecentosessantatré disse di aver trovato indicate nel programma di governo ben diciannove Pio Rita di cui due addirittura assolute in realtà quello di non sapere io o volessi dare delle vere priorità nell'azione di governo e nella gestione della spesa pubblica è rimasto un vizio cronico nella politica italiana
Ma tornò appunto per me di maggiore interesse dietro le semplificazioni ed elasticità polemiche si coglieva in Malagodi uno straordinario retroterra di cultura e di esperienze personali
E bastava un passaggio in qualche suo discorso per farlo comprendere nel dibattito sul tema della programmazione economica voluta dalla sinistra i raccolta dei governi di centrosinistra
Malagodi si premurò di reagire all'accusa di liberismo assoluto
Definendolo un puro e semplice fantoccio polemico il quale non è mai stato realtà neppure ai tempi di Adamo Smith e molto meno concluse lo è oggi
Si compia dei si compiaceva di citare Smith Malagodi ma come liberare italiano formatosi filosoficamente alla scuola di Croce
Egli aveva ben presente anche la polemica tra Croce ed Einaudi a proposito del liberismo alla quale avrebbe nemmeno novecentottantotto dedicato un ampio tutto saggio introducendo una raccolta di scritti dei suoi due maestri
E anche se egli non aderiva del tutto alle formulazioni di Croce volte ad escludere ogni
Primo e liberismo l'esperienza decisiva vissuta in prima persona negli anni Trenta lo punto usciva è evitare una contrapposizione schematica all'intervento dello Stato nell'economia
Parlo dell'esperienza della crisi della Comit
Più in generale della crisi bancaria e della sua della conseguente ricerca di soluzioni nuove che lo vide ancor giovanissimo impegnato a fianco di Raffaele Mattioli nella collaborazione con Giuseppe tenta l'ex Malagodi ci ha lasciato in proposito due contributi di alto livello
Intervento all'incontro di studio dell'Università Ca'Foscari dell'aprile mille novecentosettantasette egli si sia all'ora uno degli ultimi se non l'ultimo testimonio partecipanti alla crisi degli anni trenta e soprattutto il profilo di Raffaele Mattioli pubblicato nel mille ottocento nel mille novecento ottantaquattro
Un magnifico prezioso breve libro quest'ultimo che riprodusse in appendice
L'appunto cioè la regolamentazione dell'economia italiana presentato da tecnici a Mussolini nel settembre del mille novecentotrentuno e la famosa lunga lettera indirizzata da Mattioli atto gli atti nel maggio del mille novecentoquarantasette
In quel profilo degli espressi il concetto che occorra in Italia far fronte alle insufficienze del capitale di rischio che ciò incida in parte un'azione pubblica
Io occorra più in generale nel mondo moderno una politica economica di insieme il che sembra a chi scrive volle aggiungere del tutto accettabile anche a cinquanta anni di distanza
Di qui continuava la problematica di un'economia mista
Quali sono le caratteristiche di un piano adeguato all'economia di mercato
Fin dove si può spingere l'intervento pubblico in che misura Isso e condizionato dal vigore tirare dell'impresa privata
Problemi interrogativi che Giovanni Malagodi si poneva guardando non solo all'Italia ma altrove
Dovunque quelle esigenze fossero state espresse con forza crescente nel secondo dopoguerra sottolineo dalle socialdemocrazie e dalle correnti populiste dei partiti social cristiani
Si può osservare che queste elezioni dell'esperienza mondiale ed europea
Vissute in prima persona e quindi elaborate con così grande apertura da Giovanni Malagodi avrebbero dovuto in qualche misura temperare Moro parlò di accecanti eccessi polemici
La sua opposizione al centrosinistra negli anni Sessanta ma onesta vuole che si ricordi come di contro la sinistra coltivasse allora propensioni e illusioni stataliste che andremo che andavano molto al di là di un moderno equilibrato approccio a politiche di intervento pubblico nell'economia comunque la lago di fu sempre attentissimo al punto critico così scrisse nel mille novecentottantaquattro che segna il confine fra l'uomo liberale e l'uomo conservatore o reazionario che dir si voglia
Non a caso rifiutò a più riprese ogni suggestione di grande destra
E d'altronde gli assumeva come discriminante essenziale l'atteggiamento verso l'integrazione europea verso la costruzione a partire dai primi anni Cinquanta dell'Europa comunitaria
Non disgiunto se mai la scelta atlantica e la scelta europea
Ma Séguin piena sintonia l'iniziativa e l'impegno del liberale Gaetano Martino per far uscire l'integrazione europea dalla grave crisi succeduta a far dal a fallimento della comunità europea di difesa
E sia dal presidente dell'Internazionale liberale sia nel Parlamento italiano egli sostenne tutti i successivi sviluppi della costruzione europea fino alle soglie della grande impresa della moneta unica
Aveva dello storico Progetto di una Europa unita la visione più ricca politicamente idealmente e culturalmente ben oltre i limiti dell'integrazione economica io apprezzo da liberale quello che nel suo ultimo appassionato messaggio le lettere senesi a un cittadino d'Europa definì il cammino della Comunità europea dal liberismo al liberalismo parlando
Un discorso del mille novecentottantasei al Senato dal signor gridando e dalla signora Thatcher come conservatori che diventano sempre più conservatori sempre più lontani
Di fronte a tali giudizi e di fronte a un'apertura di grande significato
Più gravi del nostro tempo e in particolare su quelli del Terzo Mondo come testimonia ad esempio la conclusione del suo saggio
Produce in auto in ci si può chiedere se l'ultimo Malagodi fosse in qualche modo diverso da quello degli anni da me ricordati delle più accise battaglie in Parlamento
Mi sembrerebbe francamente un quesito improprio per per non dire rozzo
Perché pur nel mutare le contingenze politiche l'unità e la coerenza del pensiero e della personalità di Giovanni Malagodi ci sono sempre ritrovate nelle radici costituite dalla sua cultura
Così salda nei suoi fondamenti insieme sensibili a nuovi stimoli pronta a nuovi approfondimenti
Dalle esperienze altamente significative vissute prima di giungere all'impegno politico dalla sua autentica moralità
Nella fase conclusiva della sua vita
Malagodi appariva un uomo placato
Che pur restando sempre operoso intellettualmente e politicamente aveva saputo dare più spazio alla sfera degli affetti privati e all'otium della cura della vigna e della produzione del vino
Un uomo col quale accadeva anche a me di conversare amabilmente e di dialogare senza che essi avvertissero più tracce degli antichi furori suoi e nostro
Un uomo insomma di stoffa rara purtroppo sempre più rara
A nome del comitato internazionale per le celebrazioni in Italia del centenario della nascita di Giovanni Malagodi
Che è stato costituito per volontà dell'Internazionale liberale e a cui appartengono fondazioni enti o organismi che nell'Internazionale Liberale sono attivi si riconoscono
La Fondazione Luigi Einaudi di Roma la Fondazione Friedrich Naumann
Posta la Fondazione Critica Liberale il Centro Einaudi di Torino la Federazione dei liberali la rivista libro aperto e naturalmente la famiglia Malagò
Innanzitutto vorrei ringraziarla signor Presidente
Che con la sua presenza oggi qui
Ha conferito alla nostra cerimonia
Un grande valore è un enorme prestigio
Un ringraziamento speciale va al presidente della Camera
Pier Ferdinando Casini
Che ha raccolto il desiderio dell'Internazionale liberale della famiglia ma largo voti di celebrare il problema primo degli eventi che si seguiranno in seguito a Roma alla Camera dove Malagodi ha passato ventisei anni della sua attività politiche
Ringrazio fuori tutti coloro che si sono veramente Prodi Chiatti per realizzare queste dentro
E ringrazio e saluto il vicepresidente del Senato Domenico Fisichella e il vice segreta il vice presidente della Camera
Alfredo Biondi che è stato vice segretario nel partito liberale di Malagodi
Ma la quota di
Borrelli anche per ringraziare
Tutte le autorità presenti e i tanti liberali venuti da tutta Italia per onorare la memoria di un grande liberale
Altre celebrazioni e come vi dicevo seguiranno al Senato a Milano essi ma qui oggi vorrei concludere la nostra come Morazzone ringraziando Giovanni Malagodi
Per quello che sta per quello che ci ha dato
Per quello che ci ha insegnato per il suo eccezionale contributo la costruzione dell'Europa unita
E al liberalismo internazionale
Che trova oggi nell'Internazionale Liberale World libero giugno la presenza di novanta partiti in sessantacinque Paesi di tutti i continenti
Ringrazio lo ringrazio per aveva riaffermato il valore etico-politico della opposizione democratica
E della moralità nella vita pubblica per le sue battaglie in favore di un mercato aperto mare idolo
Per il suo impegno per la laicità delle istituzioni e per la libertà religioso
Per averci trasmesso la sua fede nella libertà come principio laico e di immanente e come forza creatrice che moltiplica le opportunità per tutti proiettandosi missili con i futuri
Per questo il liberalismo
E rimane una delle grandi forze forme critici del mondo di oggi e di quello di domani grazie