07 GEN 2002

Prostituzione: Intervista a Roberta Tatafiore su Radio Radicale

[NON DEFINITO] | - 00:00 Durata: 19 min 26 sec

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Legittimità, depenalizzazione, regolamentazione, secondo Roberta Tatafiore sono le vie per risolvere la questione della prostituzioneRoma, 6 gennaio 2002 - Oggi a Radio Radicale Roberto Spagnoli ha intervistato telefonicamente la giornalista e scrittrice Roberta Tatafiore sulle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Berlusconi su 'Libero' che hanno dato il via al dibattito sulla prostituzione.Tatafiore ha detto di preferire "l'ingenuità con cui Berlusconi ha affrontato il problema su 'Libero' al falso moralismo di Amato, l'ex presidente del Consiglio, che voleva perseguire i clienti".Legittimità, depenalizzazione, regolamentazione per la prostituzioneSecondo la giornalista le tre parole d'ordine per trattare la questione dovrebbero essere "legittimità, non parlare di prostituzione come di un turpe mestiere, depenalizzazione, una riduzione al minimo delle regole, regolamentazione, per un controllo sociale del fenomeno".Proposta radicali esemplareIn questo senso la Tatafiore ha detto di apprezzare la proposta di legalizzazione dei radicali, "esemplare per la leggerezza delle regole", che prevede la libera organizzazione del lavoro della prostituzione, dando agli enti locali la possibilità di individuare luoghi e strutture adeguate.Cosa fanno gli altri paesi europeiNell'intervista ha poi illustrato anche la legislazione di altri paesi europei in materia di prostituzione.

In Olanda la prostituzione è "quasi legalizzata, la più libera d'Europa: oltre la 'zonizzazione', la prostituzione clandestina è stata tollerata fino a quando l'immigrazione non è diventata un problema anche lì.

Comunque il lavoro è equiparato, e consentito anche in forme autonome"."Ovunque - ha aggiunto - la prostiutzione è regolarizzata: l'Austria impone il controllo sanitario, la Spagna persegue solo la prostituzione coatta, ed è regolata dai regolamenti comunali, la Svezia pratica il proibizionismo a scapito della clientela".La Tatafiore inoltre pensa che si debba accettare che taluni "settori commerciali rimangano in parte sommersi, non possiamo avere la pretesa di regolamentare tutto".I possibili sviluppi del dibattitoSui possibili sviluppi del dibattito "sarà interessante - ha detto - la posizione di Don Benzi: non vuole la legalizzazione, ma la repressione del cliente, per lui la prostituzione è uno schifo e le prostitute le salva lui, ma non è questa la posizione della Chiesa Cattolica"."Purtroppo in Italia - ha concluso - non c'è separazione tra morale laica e morale cattolica, ma si teme anche solo il dibattito".

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