27 NOV 2001

Clonazione terapeutica: Conferenza stampa di Radicali Italiani sulle reazioni 'talebane' all'esperimento Usa

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Pannella: Fuori dall'Onu il Vaticano-Taleban che vuole la condanna a morte di milioni di persone Roma, 27 settembre 2001 - Conferenza stampa dei radicali nella sede di Via di Torre Argentina per commentare quella che Daniele Capezzone ha definito "una vera e propria monocultura talebana e della mistificazione", che dagli organi di informazione è stata riversata sugli italiani, subito dopo che un'azienda Usa ha annnunciato il successo di un esperimento di clonazione terapeutica.Marco Pannella nell'occasione ha rispolverato il cartello indossato già lo scorso 20 settembre nella manifestazione dell'anniversario della Breccia di Porta Pia, con la scritta "No Vatican, No taleban" che - ha però precisato - "non è una provocazione ilare e sorridente, ma un obiettivo politico".

Si tratta di "riportare il Vaticano nel suo naturale ambito che è il consiglio mondiale delle chiese e togliere questa presenza talebana dall'Onu".

Questa la proposta nuovamente avanzata da Pannella in reazione alla posizione espressa del Vaticano nella persona del suo rappresentante all'Onu, il card.

Martino che ha definito le ricerche condotte negli stati Uniti "atti del maligno".

Pannella, Fuori dall'Onu il Vaticano-Taleban Nella conferenza stampa (cui hanno preso la parola anche Luca Coscioni, Benedetto Della Vedova, Gianfranco Dell'Alba) Pannella ha duramente attaccato le posizioni del Vaticano: "Se noi chiedessimo - ha affermato Pannella - di rispondere alla domanda su chi ha dichiarato che una scoperta scientifica o un'opera d'arte è opera del demonio, sfido chiunque a negare che tutti direbbero che sono stati i taleban", ma "i talebani non erano ammessi all'Onu" mentre il rappresentante Vaticano proprio dal seggio delle Nazioni Unite ha scagliato "l'anatema medievale e controriformista" contro i ricercatori, i filosofi, le coscienze di tutti coloro approvano quelle attività di ricerca scientifica che sono state definite "atti del maligno" ed "il maligno - ha aggiunto - si schiaccia, si uccide, si elimina".

Un dovere salvare milioni di vite L'anatama vaticano "contribuisce in moto determinante ed organizzato a condannare a morte Camillo Colapinto, Luca Coscioni e milioni di altre persone" cui sono negate le speranze di vita e di sopravvivenza dal fondamentalismo clericale che impedisce la ricerca scientifica.

Di fronte a tutto questo dunque, Pannella ha rivendicato "il dovere di strappare dalle mani del boia chi sta per essere ammazzato, poi dopo si discute".

L'invettiva nei confronti degli esponenti della curia romana ("crocifissori dell'umanità in mome e per conto del demonio") è stata durissima, con richiami al plurisecolare passato di persecuzioni, scomuniche ed anatemi contro la scienza: dalla "persecuzione di coloro che manipolano lo zolfo che ha ritardato gli sviluppi della farmacopea di due o tre secoli", al divieto di procedere alle autopsie sui cadaveri, all'abiura cui fu costretto Galileo sulla base delle sacre scritture.Ancora oggi - ha denunciato Pannella - c'è "un rogo che divampa dalla sede della corruzione, dai mercanti del tempio vaticani che occupano la religiosità, la religione, la coscienza, la fede" e questo accade mentre si chiede il perdono per i crimini commessi nei secoli precedenti.

Il Vaticano deve essere trattato come tutte le altre chiese Dunque Pannella conferma: "Rilanceremo la proposta di ridiscutere immediatamente la presenza vaticana all'Onu" ricordando al contempo come non esista alcuna organizzazione islamica, nè buddista, che pure contano oltre un miliardo di fedeli che sia riconosciuta come stato alle Nazioni Unite: "Il vaticano - ha sottolineato Pannella - il luogo che Dante qualificava come 'puttana sciolta' deve essere trattato come tutte le altre chiese".

In particolare, Pannella ha fatto riferimento ad un convegno sulla libertà religiosa promosso dalla deputata liberale finlandese, Lousewies van der Laan, che ha preso l'iniziativa di chiedere appunto l'esclusione dello Stato Vaticano dalle Nazioni Unite.

Il prezzo della disobbedienza civile Il leader radicale non potrà però essere personalmente presente all'appuntamento promosso dall'eurodeputata, poichè convocato dal giudice di sorveglianza a seguito della condanna ad otto mesi di liberà controllata inflittagli dal Tribunale di Roma per le iniziative di disobbedienza civile antiproibizionista.

Per lo stesso motivo Pannella ha annunciato di non poter essere presente nemmeno al dibattito sulla bioetica che si svolgerà al Parlamento Europeo giovedì 28 novembre.

Una risposta dal mondo della scienza Ciò nonostante, i radicali saranno presenti in entrambe le occasioni e daranno battaglia, ma Pannella chiede una risposta proprio al mondo della ricerca e della scienza: "Credo che oggi - ha affermato - lo scienziato che voglia difendere la propria libertà e la propria responsabilità, ha un solo modo per rispondere: iscriversi al Partito Radicale e a Radicali Italiani, poichè iscriversi da noi significa acquisire un certificato anagrafico di totale libertà, di totale indipendenza, o meglio di totale interdipendenza nella libertà che nessuna altra organizzazione è in grado di elargire".

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