La vita e le regole. Tra diritto e non diritto

Nel buona sera a tutti
Ho avuto dall'autore del libro dall'amico Stefano lotta all'incarico di come dire svolgeva e una duplice funzione un duplice ruolo in una questo incontro quello di
Di capostazione
Che in qualche modo ordina il traffico che è un po'un paradossale visto che col ministro dell'interno alla mia destra hanno dei trasporti ma comunque un po'di ordine dovrebbe metterlo il ministro degli Interni
Devo l'altro ruolo che avrò sarà nella alla fine quello anche di fare il mio intervento dire la mia riguardo ai contenuti del libro io sono particolarmente diretto di di quest'occasione il libro rivolta a un libro importante per una serie di questioni che non voglio anticipare ma sono questioni intanto culturali teoriche di grandissima importanza questo tema la vita e le regole
Tra diritto e non diritto entra nel merito di un conflitto anche drammatico che noi abbiamo nella nostra società contemporanea e che un conflitto in qualche modo riconducibile
All'intrecciarsi tra logiche di interesse e quella dimensione che anche Rodotà evoca all'inizio del libro che una dimensione di politeismo dei valori
Si danno nell'agenda dei governi delle alternative delle alternative tragiche riguardo a questioni fondamentali che concernono i grandi temi
Della bioetica e della biopolitica salutiamo Anna Finocchiaro penetrata
Quindi sono dei sono dei grandi temi che implicano importanti diciamo questioni culturali e teoriche ma anche entrano nella composizione della gente da dei governi occidentali
Si è stabilito un ordine che appunto per il quale la il primo intervento ed è la professoressa Tamar pitch per poi seguirà Giuliano Amato poema Finocchiaro poi dirò
La mia io stesso quindi la parola Tamar pitch
Grazie io non sa se sono adeguata essere la prima nel senso che non vaglio assolutamente fare un riassunto di un libero così ricco e complessa questioni libero
Che si interroga ittero ad anche delle risposte
Sui limiti del diritto e sugli usi sociali del diritto a partire dalle questioni che vengono poste a oggi dalle inondazioni scientifiche e tecnologiche
è un libro che dunque di grandissima importanza e di grande rilevanza è l'ora soprattutto
Ma in generale ma Roma e ancora di più il nella situazione italiana che è una situazione caratterizzata da un dibattito pubblico molto poco informato
A un dibattito pubblico da questo punto di vista molto più ricco di come dire di proposizione di assunzioni tipo ideologico che non di informazioni
Che quindi veramente spesso questo dibattito improduttiva
E tra l'altro avviene
In Italia che il ricorso alla normazione giuridica al diritto spesso si sostituisca al dibattito lo chiuda e in questo modo
Non solo va incontro alle paure diffuse che queste innovazioni scientifiche e tecnologiche producono ma fomenta secondo me queste Paure stesse
è un dibattito e dunque anche una scelta politica che è non soltanto mio per ma produttiva di effetti perversi come te resto le leggi le vicende di quest'ultima legge sulla procreazione assistita legge quaranta dimostra questa è una legge
Che
Produce per l'appunto Effetti perversi
Questo libro è assai ricco perché mette in luce lì tutti i problemi le controverse le contraddizioni e gli sviluppi possibili
Di diciamo di queste innovazioni scientifiche e tecnologiche delle scelte che si impongono anche in direzioni contrastata le scelte però le scelte politiche sono scelte ineludibili però non devono essere ispirate
Soltanto dalla paura e tanto meno al corso che favorito dalla paura spessa a presunte verità assolute consegnate nei precetti di qualche religione sono preziose in questa direzione ci tornerò le pagine sulla cosiddetta normalità su che cosa significa normalità che cosa significa
Naturalità e anche il passo che che leggerò su come l'appello alla libertà di coscienza di chi sarebbe chiamato a decidere su cosiddetti temi sensibili quindi il Parlamento e così via si traduca invece guarda caso nella coartazione della libertà
Dei cittadini e delle cittadine in questo modo oltretutto si sfugga alla responsabilità di scelte che sono di natura non etica ma politica perché riguardano la vita di tutti noi
Allora naturalmente come ho detto essendo così il ricco questo libro no non può essere raccolto in poche osservazioni che sarà invece quelle che io per forza
Farò cioè scegliendo come questioni quelle che come sempre succede mi sono apparsi a me le più stimolanti rispetto al lavoro che io stessa sto facendo in questo periodo prima però di passare a queste questioni voglio dire alla professor Rodotà
Che Luís lo sa benissimo insomma lo voglio dire in generale che Luigi è uno dei pochi intellettuali maschi italiani a conoscere
E attenere in conto le elaborazioni del pensiero della differenza sessuale del femminismo giuridico di questo io non posso che ringraziarlo visto che invece a differenza che tutti gli altri paesi diciamo
Agli intellettuali italiani maschi su questo sono piuttosto come dire
Ignoranti
Allora le cose che voglio dire riguardano
Le seguenti questioni correlate
Il tema della paura
Il problema delle quali danza e connesso al problema dell'eguaglianza quello della libertà
La concezione di normalità e naturalità e infine anzi da questo comincerò la questione fondamentale di come dovrebbe atteggiarsi il diritto di fronte alla vita e la morte nozioni che come sappiamo sono profondamente cambiate con le innovazioni scientifiche telefono logiche di questi anni
E queste tre questioni è implicato naturalmente com'è ovvio il corpo in tutte le sue dimensioni biologiche cultura e sociali allora cominciamo dalla questione del
Di tutto
Comincia da questa perché appunto provenendo io
Dal femminismo diciamo secondo me e Lino almeno una parte del pensiero della differenza sessuale del del pensiero femminista si sono in generati alcuni equivoci
Sì ha detto spesso che ciò che è necessario alla libertà e in primo luogo la libertà delle donne e meno diritto e non più diritta si è parlato di vuoti di diritto si è parlato in maniera molto imprecisa di diritto mite io credo che questo libro metta molto bene in luce come la questione non sia affatto così semplice che
Laddove
Non c'è diritto o non ci sono addirittura diritti possono esserci altri tipi di normazione molto diciamo più invasivi della libertà molto più limitanti della libertà che non il diritto i diritti ma non solo questo oltre a questo a questi altri tipi di quindi di normativa possono evidentemente prevalere Poteri
Discrezionalità arbitri violenze che per l'appunto diritto i diritti invece sono chiamati a
A dirimere
Tuttavia il diritto vede imparare la modestia come questo libro illustra molto bene cosa intendo con modestia del diritto un diritto che non imponga
Una morale particolare
Un diritto che non proibisca semplicemente in nome della paura del futuro e di ciò che il futuro può portare Mountains un ma un diritto dunque teso soprattutto a differente e garantire principi e diritti inviolabili
Rispetto a questo il il libero di Stefano Rodotà
Pone una questione sono rispetto alle nuove tecnologie alle nuove non alle innovazioni scientifiche sono necessari nuovi diritti positivi
Bisogna andare oltre nella costituzionalizzazione di nuovi diritti
In questo quadro di modestia perché la mia la modestia del diritto di di fonte legislativa ha evidentemente bisogna invece di una cornice forte di principi e diritti
Allora sono necessari nuovi diritti Obama sta invece un'interpretazione di quelli che già sono contenuti nella nostra Costituzione e nella carta dei diritti di Nizza nella Carta europea
E io credo che qui sia necessario aprile un dibattito ma un dibattito vero un dibattito in cui siano presenti e ascoltate tutte le voci
Allora da questo punto di vista io condivido anche qui ciò che dice
Rodotà
Sulla funzione dei comitati bioetici i comitati bioetici non devono essere fornitori di decisioni politiche o di scelte politiche devono essere invece produttori di informazioni i cittadini delle cittadine non devono fare farsi sequestrare da cosiddetti Esperti di etico o di altre cose le decisioni o per lo meno le riflessioni sulle decisioni da prendersi quindi comitati etici non si devono sostituire alla politica né debbono pensare di poter produrre nuovo senso comune una nuova etica dall'alto
La politica per quanto riguarda la politica per me la politica è per lo meno due cose non una sola
è in primo luogo partecipazione consapevole e attiva alla definizioni di ciò che deve essere comune e di come questo che è comune definito come comune deve essere gestito e poi naturalmente e anche attività istituzionale rispetto a quest'ultima cioè all'attività istituzionale
Condivido in pieno ciò che Rodotà dice a questo proposito tanto lo condivido che lo voglio leggere dice Rodotà
Si è di fronte di fatti a decisioni che pongono regola la ditta e che quindi esigono non il solitario rifugio nella coscienza individuale ma l'assunzione pubbliche comune di lentissima e scelte politiche
La vera coscienza in questione è quella delle persone che perfetto di una decisione di legislatura vedono messo in discussione appunto il loro diritto di governare illibertà e responsabilità
La propria di
Il riconoscimento della libertà di coscienza dei parlamentari
Non può sequestrare la libertà di coscienza
Dei cittadini meglio sarebbe se il legislatore spogliandosi della protesta di onnipotenza e scoprendo il proprio limite si astenesse dall'intervenire dove più forti giustificate
Sono le ragioni della coscienza individuale che qui davvero assume i caratteri
Della idem allora questo
Mi sembra assolutamente fondamentale allora
Dicevo che uno dei temi che voglio affrontare è quello della paura perché si dice che abitiamo oggi all'interno delle nostre società occidentali in società
Dell'insicurezza della paura dell'incinte sa e così via
E questa questione circola anche se non più matti Zatta in questo modo anche in questo libero in due modi per un verso
Noi vogliamo costantemente il rischio soprattutto e l'abbiamo già corso diciamo in Italia di una regolazioni giuridica e di un atteggiarsi della politica istituzionale improntate alla paura
E producenti a loro volta paura dell'innovazione ma non so anche più in generale
Per un verso questo richiama un tema a me molto caro che quello dell'uso delle insicurezza diffusa un'insicurezza che ha a che vedere con tantissimi fattori che qui non richiama per legittimare sistemi di sorveglianza sempre più invasivi sofisticati
I quali spesso in realtà si confonde confondere vengono contrabbandati come band fa vedere Rodotà come mezzi per incrementare la libertà personale che ne so carte di credito i chip sottopelle che
Favoriscono l'entrata in certi luoghi particolare soltanto a chi ha a questi chip sottopelle così via eccetera
Ora
Questa sorveglianza che si confonde con la libertà ok viene addirittura TAC addirittura contrabbandata
Con la libertà anche un'altra faccia che con quella dell'esclusione perché chi non può
A vere
Questi queste cose diciamo le carte di credito passi per entrare in certi luoghi e certe e così via e escluso fa parte della di una cittadinanza che non è vera circa cittadinanza fa parte di fasce di popolazione
Escluse questo rimando naturalmente alla questione
Dell'eguaglianza e alla questione dell'eguaglianza rimane anche rimanda che molto fondamentalmente una questione affrontate in questo testo che quella della salute
Della genetica dei sistemi di diagnostica preventiva e così via che io traduco rispetto a ciò che interessa a me
E qui in questa domanda Inc modo la spinta possessiva alla prevenzione privata individualizzata anche e soprattutto in questo campo
Una prevenzione per far sì che non ci ammaliamo
Non solo che non ci ammaliamo ma che siamo belli che siamo forti ossia che sia come normali che facciamo bambini sani e così via
è una spinta che in assenza o carenza delitti dell'effettività di un diritto universale ed effettivo alla salute
Dunque accessibile a tutti non solo circa colpevolizza ma crea nuove disuguaglianze e questo mi sembra un tema fortemente attuale e molto sottolineato da prodotta questo mi porta alla questione ditemi quando parlo troppo
Ma già potrebbe dirla sì
Alle questioni relative alla normalità e alla naturalità dovremmo sapere
Che normalità e naturalità sono concezioni sociali storiche culturali che hanno sempre prodotto peraltro verso discriminazioni e ghettizzazione
La natura viene invocata sia come regola cui rifarsi sia però insieme nel nostro mondo ma anche prima come qualcosa da sconfiggere e in questo senso Rodotà mostra come le innovazioni scientifiche e tecnologiche non siano in discontinuità con il passato anche remoto ma da questo punto di vista siano in perfetta continuità come Rodotà mostra dimostra proposito ad esempio della scelta del sesso del nascituro
La contraccezione la Bortot tutte cose in qualche modo sempre praticate prima in modi semplicemente diversi da quelli in cui che sono praticati adesso
E qui assai pregnante l'indicazione che da sempre l'ordine sociale si è prefisso il governo del caso della fortuna del destino Petteni Peppe per le più diverse finalità e allora si tratta dal canto nostro mi pare di fissare i principi per cui questo sia un ordine sociale giusto ed equo
Prendiamo per esempio di non ritorniamo alla procreazione assistita e prendiamo il caso delle da anch'delle diagnosi pay rimpianto decide diagnosi pre impianto come sappiamo benissimo sono in Italia vietate
Il divieto
Non mantiene però ciò che prodotta chiama la lotteria genetica ossia il caso ossia la cosiddetta natura semplicemente sposta il momento della decisione più avanti
Perché voi abbiamo la possibilità di abortire legalmente quindi sposta questo momento semplicemente
Più avanti conta attualmente grave detrimento rispetto alla salute fisica e psichica delle donne
Dunque la pressione alla normalità dominante è una fonte di discriminazione
Disuguaglianza
Qui io dovrei cominciare a parlare del corpo però non so quanto tempo mi è rimasto perché la questione dei corpi molto vorrei dire molte cose sui sui corpi io ho vorrei dire allora mi limito semplicemente a questo
Io ritengo che oggi siamo di fronte a una tendenziale sparizione del corpo così come lo abbiamo conosciuto finora cioè un mix di natura e storia sociale e e e biologico cioè c'è un una tendenza alla scissione tra queste due
Cose diciamo da un lato attraverso un estremo riduzionismo biologico di cui è testimonianza la genetica e rifarsi alla genetica e dall'altra invece la scomparsa nel nel virtuale
Tuttavia ci sono alcuni corpi che rimangono
E i conti che rimangono sono segnati in quanto proprio perché rimangono sono segnati dalla minaccia e dal pericolo
Sono i corpi delle donne che quindi vengono sempre più c'è sempre una richiesta sempre maggiore di disciplinamento del corpo femminile e i corpi dei cosiddetti nemici nemici naturalmente possono variare
Nel tempo e nello spazio ai corpi dei nemici
Vengono torturati rinchiusi esclusi e così via e così via solo appunto
Gli unici corpi che rimangono in quanto natura e storia e quindi sono pesanti quindi sono se di diseguaglianza allora e qui finisco
Un diritto modesto ma incisivo deve dunque in primo luogo opporsi a difesa dell'eguaglianza e dell'equità eguaglianza e di equità che sono presupposti indispensabili ad una libertà personale
Correttamente intesa e qui viene per l'appunto tra l'altro la questione che Rodotà pone con forza del riproporsi oggi di una cittadinanza Cinzia Italia
Attraverso il fra attraverso ma non solo
Per esempio il turismo dei diritti diritti negati in in un paese si possono come dire
Uso se le fondazioni poco usufruire in altri Paesi ma chi ne può usufruire chi ha i soldi per farlo è il caso il nuovo della procreazione
Assistita in Italia oggetto di tali e tante polipi proibizioni che le donne e le coppie si rivolgono altrove ma chi può farlo le donne e le coppie che hanno i mezzi per farlo ma questo riguarda naturalmente tante altre questioni non soltanto il turismo dei diritti
La donna non discriminazione del resto però chiede non solo diciamo
Chiede qualcosa di più che una semplice statuizione tutela dei diritti chiede politiche di sostegno attivo e di rimozione dei quegli ostacoli culturali sociali ed economici che per l'appunto impediscono impediscono un'eguaglianza effettiva e chiede politiche che destruttura Lino continuamente mettono mettano continuamente in questione la normalità
Data lobby o della normalità se no per l'appunto di un forte politica pericolo di una società Castaldi volevo leggere una cosa di Rodotà
Lo limando diciamo alla questo testo così ricco
Vorrei finire con queste questo forse in questo contesto non è necessario tuttavia oggi in Italia la la questione dell'eguaglianza la questione dei diritti sociali e fortemente a rischio se passa la riforma costituzionale
E quindi io andrò a votare no un no convinto a questa riforma e spero che molti altri lo faccia grazie
E ringrazio molto acuta Marquinhos non soltanto per l'avvenire toccato le zone di confine tra l'analisi di Stefano Rodotà alcuni temi del pensiero della differenza questo stemma del corpo ma soprattutto per avere
Come dire evidenziato che la prospettiva del libro di Rodotà si colloca al di là dell'Antropologia e della politica della paura mi pare che uno dei grandi temi
Del presente sia proprio quello dell'uso politico della paura è un tema
Dico a mio parere drammatico e decisivo bene colgo l'occasione per non solo per salutare ma per ringraziare il presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti che ci ospita in questa sede
E la parola a Giuliano Amato
Intanto voglio incominciare scusa scusandomi con voi col Presidente anche con l'autore del libro perché tra le sette e le sette e un quarto dovrò andar via
Fra l'altro di rovere cose
Rispetto alle quali quello che risponderà Stefano mi interessa ma insomma siamo amici da quarant'anni discutiamo la querela nei momenti chiave proveremo a un altro momento
E io francamente parlerò dei questori però lo dico tra virgolette e siccome è la prima volta che lo faccio con lui ignorando il pure illustre pubblico nel senso come se parlassi esclusivamente con Stefano
Perché solleva delle questioni che anche a me stanno molto a cuore e che sono davvero su una frontiera della quale non sappiamo molto
E questo è la prima osservazione che vorrei fare
I se c'è una cosa che mi mi piace Di Stefano noi è quarant'anni che lavoriamo insieme non sempre pensando le stesse cose ma cominciamo a lavorare insieme fondando una rivista che ancora esiste oggi
Perché le da Giovanni pensavamo che il nostro compito fosse quello di capire ciò che i giuristi e quindi diritto debbono fare per entrare nel futuro per fare entrare nel futuro i paesi in cui lavorano
Per cogliere le questioni salienti del futuro ecco
Infatti la rivista si chiamava e si chiama politica del diritto e quindi era come diciamo noi nel nostro orrido gergo non sullo ius Condit un ma sul condendo ma perdonatemi perché questo rende assolutamente così priva di di fascino l'idea in italiano funziona meglio
I e quindi ciò che poi è rimasto ecco in questo apprezzo molto Stefano sono passati oltre quarant'anni punto siamo ormai così insomma tra di anziano in questo Paese
Mia moglie ma ha fatto notare ieri sera che a questo punto sono il più il componente più anziano del governo in carica in questo Paese c'è ancora voglio vedere esattamente le date di nascita non le ho dato immediatamente ragione però temo che la via e quello che continua a caratterizzare Stefana questo è tale che non si è messo a fare il santone devo dire che diversi dei nostri colleghi quando arrivano intorno a sé ai settanta
Vengono messi dagli altri nella condizione di esprimersi attraverso frasi simili a quelle che una volta trovavamo in quei piccoli fogliettini dei baci Perugina
Ed essere riferiti per la profonda saggezza di ciò che hanno scritto in questi pizzini dei altro diritto
E Luís no è colui arrivata questa età in fondo lo potrebbe fare se lo volesse il santone e probabilmente potrebbe fare pure lui i suoi pizzini perugina
Sarebbe parimenti riverito
E invece continua a cimentarsi con l'incerto continua ad informare sì e
A stare appunto sulla frontiera il che ragazzi insomma alla nostra età apprezzabile di certezze alla fin fine no
E questo è la prima cosa che io tendo a cogliere in questo libero
Non sono sempre d'accordo con lui in questo libro è ora dico perché
Sono d'accordo sull'idea che è in fondo crociana del libero è veramente crociana
Che la storia finisce nella libertà
O se sia di sinistra si deve citare Amartya Sen perché ha reso la libertà di sinistra ma è la stessa per mi spiace notare la stessa qui c'è un filosofo può attestare
Perché il suo schema è uno schema che non sono affascinante ma risponde a un dato storico rende nella fase storica che noi abbiamo vissuto che è quella che segue agli Stati cosiddetti assoluti del continente europeo
In ragione di sommovimenti sociali che prima hanno per protagonista i ceti borghesi poi con l'industrializzazione hanno per protagonisti altri ceti noi abbiamo la conquista della libertà economica secondo secolo diciannovesimo la conquista della libertà politica Secolo ventesimo
Stefano dice il passo successivo è la conquista della libertà di vivere
E quindi come lui la chiama la la libertà della vincita il diritto al servizio del mestiere di vivere questo processo è un processo che assenso
Che corrisponde ad aspettative reali effettive
Che corrisponde ad allargamenti progressivi della stagione dei diritti che proprio mediati dai diritti sociali che danno un contenuto reale alla libertà politica quando ci sono nel ventesimo secolo
Poi passeranno dalle libertà da una volta che sei libero dalle libertà da anche tutti poi permettere libertà di a quel punto no adora la libertà di tutti di divide di di vivere la propria vita tant'è vero che il fondamento costituzionale e qui lui somiglia molto ad Amartya Sen usa quasi le medesime parole
E che Croce non le usava devo concederlo questo io non sono crociano e sia chiaro non son venuto qui a fare propaganda Croce ma insomma il lo schema è quello del progresso per la storia verso la libertà ma ed lui e dice ciascuno sia libero di realizzare in proprio più il progetto di vita in effetti che sono più o meno ciò che dice sen lui lo dice con le parole della Costituzione italiana della Costituzione tedesca che ha un problemino che la nostra Costituzione non anche Stefano segnale chi è in riferimento al rispetto delle norme morali ma insomma in quell'idea fondamentalmente questa qua ora qui e qui viene il problema perché se fosse così sarebbe davvero crociana in fondo ma qui viene il problema che questo passaggio
Del diritto nella sua funzione di apparire allargare lo spettro dei diritti e delle libertà in funzione del mestiere di vivere
E interviene in un momento nel quale cambiamenti tecnologici genetica perduto tutte queste cose qui
Le terremoto hanno leggi ritenute naturali sulle quali erano costruite certezze basilari delle nostre società
Allora lui dice questo genera una sorta di horror vacui
Che fa emergere dal profondo non ad opera del diritto la continuazione dell'itinerario delle libertà
Ma la funzione primigenia alla Norbert Elias del diritto come strumento della civiltà contro la violenza e quindi la sua valenza costrittiva
E a quel punto il diritto limite il diritto intrusivo
Il diritto che al di là di un certo limite qui c'è proprio all'inizio una elegante citazione
Può rappresentare e uno stracolmo di diritto Gorni il minimo di
Libertà e di diritti l'analogia è stracolmo di culture privo di saggezza nota
Affermazione
Ora
Scene molto di vero in questo perché questo lo prendo come traccia poi questa traccia
Che si dipana lungo il primo capitolo viene articolata e gestita con una serie numerosissima di schegge qui lui mette insieme quello che ha letto quello che ha fatto come privacy
Quello che ha vissuto eccetera questo è un è una bella su un muro anche di vita di Stefano in effetti se uno ci va a leggere dietro
E allora lo legga alla al corpo alla fine del corpo all'igiene al lo articola su diversi capitoli ma io voglio rimanere a questo filone essenziale
Per porre qui appunto alcune domande relative proprio alla libertà alle prese col
E se
Il diritto che pone dei limiti
Necessariamente è soltanto espressione dell'horror vacui
Di cui di sicuro è espressione o è espressione anch'che di qualcosa che in una ragione proprio dei cambiamenti che sono intervenuti sta accadendo
Sono domande che vengono da una persona come me che non le fa nome di nessuna religione
Ma non è proprio
Io sono un costituzionalista per me il diritto è apposizione di limiti al tutti
Le costituzioni sono nate così la loro funzione era questo e c'era un potere esorbitante che doveva essere limitato la funzione del diritto era limitato
I primi diritti degli esseri umani garantiti dalla legge e non erano a sé stante ma erano l'interfaccia di un limite ad un potere primo assoluto questo era la Magna Charta
Io ho il diritto di scegliere il mio sposo è la conseguenza del fatto che tu mio sovrano non ha il diritto di sceglierlo per me
In principio era il potere nella storia non il diritto i primi diritti nascono così
E questa funzione proprio del del costituzionalismo come limite del potere che è quella che storicamente lo afferma i tempi delle rivoluzioni è una funzione che rimarrà
Si fonderanno di diritti e libertà ma nello spazio che si è venuto ricavando sulla limitazione del potere
E arriveremo al punto giustamente
Che pretende eremo dal diritto di limitare non soltanto il potere pubblico prima illimitato
Ma di porre un limite alle libertà private quando esse diventino potere sugli altri
Una delle grandi conquiste della civiltà democratica
è quella che il potere che produrre Effetti unilaterali su altri
Può essere riconosciuto soltanto a chi ha direttamente o indirettamente una legittimazione democratica
Chi non le ha non può produrre alcun effetto su altri senza il consenso dei medesimi a questa è una regola fondamentale della democrazia
Ed è quella che ci ha permesso
Se posso dire come dire a a a noi che abbiamo gente come me che ha una cultura di sinistra
Ecco di e scappare negli ordinamenti che abbiamo trovato per porre questo problema del potere privato
E per assoggettarlo alla stessa regola giudice
Allora la questione
Quanti dei limiti dei quali si parla a fronte delle vicende del nostro tempo sono dettati dall'oscurantismo delle oscure paura
Quanto sono dettati
Dalla ragion fondamentale che nessuno di noi ha il diritto di pregiudicare il destino via
Io sono tra quelli che ancora oggi pianta una grana agli scienziati vado subito alla libertà della agli scienziati che inventarono l'ordigno atto
Il mondo ha cominciato a cambiare allora
Ecco quella profonda e vocazione che c'è nella coscienza di chi ha una fede religiosa
Davanti all'evoluzione del nostro tempo il richiamo alla differenza tra creatore e creatura che in il punto di partenza di qualunque religione che presuppone organo
è stato preso d'infilata il fatto scattare come Nervo del tutto scoperto
Quando in quell'anno gli uomini dimostrarono che erano in grado di distruggere il mondo
Perché il mondo secondo le fedi religiose agli esseri umani era stato consegnato per essere migliorato ma non per essere distrutti
Non voglio riaprire quella disputa nella quale con una comodità che io trovo disgustosa in miriadi di dispute che riguardano ciascuno di noi la colpa è sempre della politica
E quindi questa politica che sempre ed in ogni circostanza deve fare da comodo parafulmine della irresponsabilità o della insufficiente responsabilità di chi non ha responsabilità puliti
Senza che ci si accorga in Paesi democratici quanto questo è ignobili in mente servile di e paradigmi pro leggo meni di civiltà non Democratic
E quindi io non ho mai accettato che la responsabilità fu soltanto di Truman in quella faccenda
C'erano degli uomini che sapevano non sapevano esattamente che cosa stavano facendo tant'è vero che li abbiamo visti più volte nei filmati mettere le mani sull'ordigno finendo per
Farsi colpire infiltrare dal dalle radiazioni
Ma sapevano che stavano costruendo un ordigno che era destinato a provocare distruzioni che non si erano mai viste non avevano la più pallida idea di quali erano le dimensioni di quelle distruzioni e i racconti che ci hanno fatto
Ci dimostrano che non avevano idea allora la mia domanda è Hoyt diritto io di fare una cosa che può avere conseguenze negative sugli altri che io ignoro
Che io ignoro
Se se se qualcuno dice no a questo sta limitando la libertà sta limitando il Progetto di vita di qualcuno o sta impedendo a qualcuno di esercitare un potere abusivo sugli altri
Proprio perché produce effetti sugli altri che non hanno aperto bocca sulla loro con sul loro consenso rispetto a quindici
La stessa cosa vale in qualche modo per io punto
So quanto può essere oscurantista all'uso del principio di precauzione
Ma sono in Italia tra i pochi non vederli a ritenere che il principio di precauzione abbia un gran senso
Perché noi sappiamo che vi sono produzioni geneticamente modificate qui il mio amico Veronesi la vede in modo completamente diverso da me
Lo so che esistono produzioni geneticamente modifica che rappresentano un grande progresso per l'umanità intera altri lo so benissimo che ci sono ma ce ne sono diverse che vengono immessi nelle campagne senza sapere quali effetti porteranno produrre sugli equilibri ecologici circostanti
Io limito la libertà di scienza il Progetto di vita di questi scienziati se dico col principio di precauzione fermatevi finché non avete sufficiente chiarezza degli effetti che produrrete sugli altri diciamo Fausto
Insomma non è un caso che i medicamenti non testati
I medicamenti non testati abbiano uno unico destinatario su cui tutti siamo d'accordo il malato terminale che dà il suo consenso c'è una ragione
C'è una Regione
Perché a quel punto
Può rischiare questi aspetti sconosciuti
Ed è chiaro che a questo punto si passa anche alla tematica della genetica
Io l'argomento di Habermas non tanto quello della casualità
Non tanto quello della casualità quanto proprio quello della predeterminazione
Cioè la trasformazione genetica all'intervento germinale in particolare può a vere implicazioni tali da predeterminare una buona parte del destino di chi seguirà
E altro anche chi non ha ancora cominciato a muoversi sulle proprie gambe e altro
Chi imita il diritto
Di
Pareggio di creare la libertà di chi verrà di scegliere ciò che vuole
So quali sono i rischi di questo tipo di argomento ma è un argomento che a mio avviso deve essere valutato ne abbiamo parlato con Stefano più volte
La predeterminazione che elimina un male
Indiscutibilmente ammissibile perché è cura della salute la predeterminazione che elimina una malformazione anche sul feto nessuno la discuterà mai
Ma la predeterminazione che determina uno status di sottrazione alla fatica di sottrazione immaginiamo che sia possibile la sottrazione totale alla malattia
Ecco qui comincio a ritenere che possono avere un senso l'obiezione che in linea di principio non condivido
Che noi siamo nati per soffrire as hanno scritto alcuni filosofi otto storici che fanno i filosofi sui giornali e la differenza si sente quando è lo storico che fa il filosofo
Ma non c'è nessuna ragione che viviamo per soffrire francamente
Ma in termini generalissimi che dalla nostra vita sia eliminato il male totalmente io non so se questo asse
Se non si ha un potere enorme che esercitiamo su chi verrà a quali conseguenze può avere sulla formazione
Di un essere umano è il fatto che non abbia mai de da fronteggiare quel conflitto che c'è tra bene e male che è parte della nostra crescita e della nostra maturazione
E poi c'è la domanda sgradita in genere ai pubblici di sinistra siamo sicuri che l'embrione non è altro
Egli o è la stessa
Per me è altro
Tant'è vero che in tutta la vicenda della fecondazione assistita ho cercato di far prevalere senza successo petto tecniche e momenti di congelamento che intervengano prima che si sia formato l'individuo e che si sia arrivati Allo stadio in cui c'è l'embrione ma è indiscutibile che se
Può essere vero quello che io sulla base di ciò che ho imparato da Carlo Flamigni ad altri abbiamo sostenuto che c'è una fase dopo la fecondazione dell'ovocita
Nella quale ancora non c'è un individuo ma ci sono delle Cellule con i cromosomi
Che ancora non si sono composti diciamo e quindi lì io non sono in presenza di un individuo e quindi se lo congelò non sto congelando un individuo
Se questo ha un senso vuol dire che quando poi di lì dopo alcune ore si sarà formato un embrione si sarà formato un individuo beh questo e altro
Se dentro il ventre materno c'è tutto quel delicatissimo problema chi è l'altro dentro di lei
E per questo giustamente la centonovantaquattro lascia a lei la decisione di dieci
Giustamente perché dei
Ma noi siamo arrivati al punto di decidere non è lei
Che lo ha dentro di embrioni che sono individui che sono non sono dentro di me
Non può valere la stessa regola se no facciamo due parti in commedia
E questo va nella logica nella dialettica consentono di fare
Ora ci sono anche queste domande che possono giustificare l'esistenza di limiti
Che come tali io non vedo espressivi di intrusione ma li vedo espressivi del mio antico principio il diritto serve a limitare il potere illegittimo
Ad Evita e il potere illegittimo quando è un potere privato che si esercita su altri che non ma hanno modo di esprimere il loro consenso
Distinguere tra i due casi non sempre facile l'oscurantismo cerca di non distinguere tra i due casi c'è un uso della paura per dire vade retro ovunque e a chiunque tutto questo c'è ma non vedere che c'è anche dell'altro può significare non vedere cose che a mio avviso ci sono
E delle quali dobbiamo tener conto il punto è come le si vedono e come lei si mette
In circolo e qui ecco rispetto alla domanda di Stefano ma il diritto deve disegnare l'alba o deve concludere il giorno io sono propenso al diritto che conclude il giorno dopo un ampio coinvolgimento
Non vorrei mai che fosse un Parlamento fosse Anna o il sottoscritto che siamo quelli tra i cinque e patria
Sono stati eletti ma anche gli altri tre potrebbero esserne lo sono stati i mali in ragione di questo noi siamo investiti della facoltà di decidere da solo
No
C'è veramente
Una
Una fase dialogica
Che coinvolga la scienza che coinvolga i filosofi filosofi tirano molto in questa stagione la l'avrete notato che che sto per noi giuristi è fonte di una invidia che
Così soltanto un affido Osoppo undici potrebbe in qualche modo cancellare come appunto per me torinista una in quarant'anni che aspetto la Juve al varco no
Capiti come capiti d'arte non è sul campo il vergognoso che io nutra questi sentimenti insomma a la filosofo opporvi duro dubito che ci sarà ma perché voi tirate
Perché voi siete percepiti come quelli che sono in grado di di formulare delle risposte a queste domande che sono domande vere che non sono inventate dai preti sono domande vere stretti stanno in tante coscienza
E allora voi tirate più dei giuristi
Allora il giurista deve capire che prima deve parlare con voi
Ecco che e che voi dovete parlare con gli scienziati e che voi agli scienziati ci dovete ci dovete però dire nonché il limite non c'è perché noi non ci crediamo
Maio Tarcea capire dov'è il limite il limite che ci permetta di essere sicuri che ciò che è garantito e libertà e non è un potere che viene esercitato illegittimamente su di noi o sui poster
Ecco questo Stefano ti avrei dei
Ha detto aggiungiamo
Una una rapida puntualizzazione la buona filosofia a mio avviso non è quella che propone soluzioni ma quella che al massimo indica come riformulare in modo corretto le domande
Nella consapevolezza che molti dei guai della nostra società spesso dipendono da domande mal poste e dunque non non solubili no nomi non mi stupisce diciamo la illustrazione che Giuliano ha dato sulla quale poi interverrò diciamo per chi abbia detto quel bellissimo un passaggio fissi mobile
Della quale si dice licenziati oggi svolgono per l'esattezza il ruolo che un tempo svolgevano i sacerdoti nelle in del dare delle ingiunzioni del tutto evidente che ha ragione diciamo da vendere e come anche l'invito a un'etica della responsabilità dell'epoca della tecnica e della scienza d'altra parte il discorso di Ionas è un è un discorso che va in quella direzione e tuttavia non dimentichiamo che Ionas come dire qualifica la propria impostazione come un'euristica della paura
Quindi rimane rimane rimane sempre dentro o dalla paura problema vero che si affaccia in che misura è possibile riuscire a come dire riproporre la tematica della responsabilità e della scelta quindi della scelta responsabile
Non nel vuoto ma nel pieno della ricerca a me francamente non pare che la ricerca sia proliferanti del nostro Paese
Ho la sensazione invece che si avverta un deficit della ricerca e dei treni e parecchi treni che abbiamo per tutto ma comunque su queste cose dirò dopo la parola Anna Finocchiaro
Avrei voluto iniziare come iniziato Giuliano Amato nel senso che
Leggendo questo libro lo intuivo dal titolo ovviamente da alcune riflessioni sparse di di Stefano Rodotà
Di questi anni
Ho incrociato uno dei temi credo essenziale di questi anni anche della vita politica e della vita parlamentare
E cioè quella che io chiamo la crisi della regolazione del nostro Paese crisi della regolazione che da una parte
Vede un anno l'accidentalità dell'inefficacia delle norme degli strumenti della regolazione tradizionali
E dall'altra parte è costretta a registrare su molti temi
Primo tra tutti quello che qui è stato affrontato i temi della bioetica le questioni legate alla vita e la morte una sua una straordinaria inadeguatezza del diritto
E certo per per un giurista prendere atto della difficoltà del russare l'arma tradizionale dove con la parola armonia mente non mi riferisco esclusivamente alla capacità della prescrizione di diventare costrizione
è un la registrazione di una straordinaria difficoltà di stare dentro il mondo delle regolazioni e dentro i mondi della fabbrica della regolazione a cominciare dei luoghi
Dei luoghi parlamentari
Ma io credo che noi abbiamo oggi la necessità di essere assai sinceri con noi stessi quando ragioniamo di questo tema le cose che diceva Giuliano mi convincono
Ma anche queste come al come quelle che ho trovato nel libro di Stefano mi sembra e Luciano una questione che a mio avviso viene prima e cercherò di spesa
Ciascuno di noi qui ha ragionato bella
Passaggio o complicato
Dato dal ricorso continua lo spauracchio della paura come strumento per giustificare interventi prescritti
Ma io vorrei che noi guardassimo alla paura e alle paure all'angoscia e alle angosce
Con occhi sgombri e limpidi mi ha molto colpito nel dibattito che abbiamo fatto l'altro giorno a Commissioni riunite alla presenza del ministro Mussi sui temi della bioetica l'intervento di un senatore nostro assolutamente laico
Il quale ha evocato le sue angosce e Paure di laico di fronte a questi temi
Io credo che della paura non bisogna aver paura
E le angosce vanno declinate tutte
Evitando di cadere nella capziosità e anche nella strumentalità di attribuire le premure alle angosce soltanto a chi per fede
Perché credente
A una legittimazione teorica esponesse implicita squaderna una sostegno
Teorico qualcuno lo definisce l'ecologico altro più semplicemente religiosa alle proprie paure le proprie angosce
Io da per perfetta laica così come il collega Ranieri
Credo che dalle nostre Paure bisogna cominciare paura che ovviamente ero a Ranieri non aveva alcun oggetto Ranieri io una grande ammirazione per ieri non l'avevo detto
Lo diceva anche lo dice nel libro Stefano diceva anche Giuliano Amato l'angoscia nasce innanzitutto dal fatto che cadono le leggi di natura
Ma nel cadere leggi natura guardate non c'è soltanto lo spalancarsi di un ignoto in cui le incursioni della scienza della tecnologia della sperimentazione spericolata dell'assenza di scrupoli nella sperimentazione
Possono proliferare c'è anche una cosa
In più le leggi di natura comunque per essere leggi immutabili che si sono continuamente muta abilmente nei millenni riprodotte hanno comunque creato con il loro riprodursi un sentire comune un comune senso del limite
Che è stato essenziale per esprimere poi la validità
Di prescrizioni che intorno alle leggi di natura venivano prodotte dai parlamenti o comunque dal potere politico
Nel momento in cui cade è legge di natura è ovvio che cade anche questo sentire comune questo comune senso del limite che per esempio comunque impediva
Una serie di comportamenti che le stesse leggi di natura rendevano particolarmente pericolose che diventavano anche socialmente
Ritenuti diciamo così da condannare
Mi ha allo stesso modo colpito in questi anni nel dibattito femminista Tamar pitch ne parlava prima
Il pensiero che comunque a queste leggi di natura un pezzo del pensiero femminista si è attaccato se voi avete avuto il tempo di dare una scorsa a Libero di Paola Tavella e di Alessandra Di Pietro per essere o se avete riflettuto ad una questione che più volte il tornata sapete nel tempo in cui c'erano le cosiddette maternità delle sessantenni delle settantenni e molte donne
Che venivano dalla militanza femminista dal da quella scuola dissero
Non abbiamo paura di questo perché iscritto nel corpo di ogni donne nella cultura di ogni donna il senso del limite che i figli si possono a bere fare fino a una certa età
Dopodiché e il tuo corpo che ti detta la regola
Che trovavano così incerto
La misura ma era una misura che appunto nasceva ancora dalla regola
Di natura
Dall'altra parte cade
La regola di natura e la scienza apre frontiere nuove e inesplorate rischiose arrischiata
Fornisce Giuliano a nato
E sorge è ovvio occuperà conta Stefano Rodotà la necessità di resta tu di restaurare l'ordine sapendo peraltro che l'ordine che si pensa di restaurare un ordine
Assolutamente firmerò perché c'è un altro dato che aumenta la paura e e quindi il disorientamento
Il fatto che la scienza progredisce in maniera così rapida che la stessa regola studiata oggi può domani essere una regola inutile
Ciò può o può derivare da un progresso se se così lo definiamo e così lo definisco continuiamo a ragionare sulle sulla sperimentazione sulle cellule staminali embrionali oggi ciò che ci si rappresenta nel panorama della ricerca più avanzata e che la sperimentazione sulle cellule staminali adulte
Non solo registra un interesse della ricerca più alto ma probabilmente a a breve una soluzione che potrebbe evitare di utilizzare le cellule staminali embrionali
Un ordine quindi effimero potrebbe essere quello che oggi vietasse la ricerca sulle cellule staminali embrionali che lo vieta
Giacché domani quella norma potrebbe già essere desueta non servire più non essere più o utile e insieme
La moltiplicazione
Delle culture
E la manifestazione del politico e lo che Stefano Rodotà che apre il politeismo dei valori anche questo ci fa chiedere come il diritto possa avere una parola che descriva e interno
Secondo me il punto Emma ovviamente possibile anche che questo sia il frutto delle mie paure delle mie angosce
Che non ci può essere regola
In qualunque delle sue declinazioni sia pure in quella finale a cui si riferisce Stefano Rodotà
Che non abbia sotto
Che non abbia come a priori non è a priori moderno
La creazione di un senso comune
De il limite e della necessità dell'anno
Non semplice da costruire
Perché ovviamente da misurare rispetto a ciò che non è più non è più un ordine naturale non è più una legge di natura non è più il monoteismo dei valori non è più
Il differenza di genere tutto questo non è più e come può essere un senso come si può ricostruire su questa complessità
Un senso comune di limite che dia giustificazione alla norma
Io credo che questo essenziale anche della anche nella
Prospettazione che ne fa Stefano Rodotà
Nel senso
Che è anche che
La sua come la chiama Giulianova chiamata la deriva verso il diritto della libertà
Non può resistere
Se comunque non esiste prima
Un diffuso comune sentire che individui
Un'idea di ordine e di ordine di gerarchia
Moderno modernissimo questo è spaventosamente difficile
Straordinariamente difficile
Perché tra l'altro implica alcune condizioni politiche la coesione la solidarietà
La laicità come tutto pieno di valori non come tutto vuoto di valori come spesso pedestre mente viene rappresentato
Il senso
Guardate in questo quadro anche le discussioni e le opposte fazioni sulle leggi quaranta potrebbero scendere
Perché noi potremmo ancora recuperare brandelli dell'ordine naturale sta nell'ordine naturale sta nella legge di natura che meglio sopprimere un feto a quattro mesi o piuttosto eliminare l'embrione
Nel suo formarsi subito dopo un'analisi c'è questo è perché evidente e nell'evidenza questo è già nella coscienza comune
E il fatto che sia diversamente nella legge quaranta non è affatto il riconoscimento della regola di natura è al contrario un imposizione prescrittiva che viene da un assunto teorico non completamente condiviso
Non diffusamente
Apprezzato se non lo stringiamo sulla condizione materiale della vita di quel soggetto sulla vita di quel soggetto come della persona come si dice Stefano Rodotà improvvisamente quella prescrizione si svela per quella che un uso del diritto
Costrittivo non una regolazione altra dovuta al fatto che hanno ceduto acceduto all'armamentario delle regole di natura è un'altra cosa
Qui pensiero femminista lasciatemelo dire alle uniche parole per dirle queste cose nel senso che c'ha una riflessione matura su questi temi allora io penso che il punto sia questo
E penso che in questo Paese
Ciò che è già spaventosamente difficile forse ancora più difficile
Poiché appunto costruito e costruire un senso comune diffuso del limite una coscienza
Diffusa del limite
A da poggiare su un terreno anche di
Fragilità
Della comunicazione tra soggetti della stessa questione sociale dello stesso
O dello stesso legame di solidarietà e anche su una disistima del termine laicità in un pezzo del Paese che non aiuta a a compiere questo discorso
Ovviamente come dire io posso solo alcune questioni ma devo dire la verità penso che è libero
Di Stefano Rodotà ponga più questioni e sollevi più dubbi
Di quanti non non ne risolva definitivamente dal Tronto un buon libro normalmente
Si riconosce da questo dal tempo che dedica alla lettura ed al tempo molto più lungo che vedi che i temi che quel libro sono trattati
Grazie ad Anna Finocchiaro
Io proprio riprenderei alcune ciao Giuliano vivendo comitive con autonomia una bella discussione secondo me già
Già
No
Detto qui così
No io riprenderei Anna dei temi che Anna Finocchiaro adesso tocca
Riprenderei
Proprio a partire dalla dalla battuta che
Non bisogna avere paura della paura
E tant'è vero che se mi è lecito interpretare Stefano la citazione di Montaigne
Che sta proprio all'inizio è una citazione di un autore che all'inizio della modernità
Si rifugia nell'intimità perché un'epoca di paura e l'epoca delle guerre di religione
A mio parere con Montaigne e ritagliata la sfera del privato uno se la moderna del privato che una cosa ben diversa
Dallo in corsa antico
E in fondo è un Montaigne riletto attraverso via Sciamanna perché anche io Shipman citato dalla Stefano e l'autore che dice appunto davanti a un mondo in cui la politica non è in grado di dare risposte cariche di senso per l'appunto dotate di senso
Dobbiamo mettere in conto che una buona parte
Di ciò che un tempo era protesta
Come dire si manifesta nella forma della defezione del ritiro nell'intimità a me pare questo un motivo abbastanza importante del libro di Stefano mi limito proprio pochissime battute per o per lasciare poi a lui un po'più tempo per la risposta
Proprio delle cose molto preliminari se volete alla al discorso che Stefano fa io ho la sensazione che i governi democratici occidentali
Non abbiamo ottenuto abbastanza in conto
Di una di una bombola orologeria che sta per esplodere e che non una mutazione antropologica ma una una soglia antropologica
Oltre la quale secondo me noi siamo andati cioè le nuove cioè la la la la tecnica e la scienza dell'Occidente hanno superato
Una soglia antropologica
Che qualcosa a mio parere di molto più
Molto più grave dell'affissione dell'atomo di cui c'è da cui partiva prima Giuliano Amato per dire sì indubbiamente da lì è iniziato tutto ma quelle la periodizzazione classica
è la decriptazione del genoma e a mio parere un qualcosa che ha una portata sconvolgente
Di gran lunga superiore allo stesso affissione nell'atomo
Perché squaderna l'idea di un corpo il tema del corpo e stato affrontato anche prima da Tamara la
Il tema del corpo di un corpo se volete di una natura
Che a una immagine completamente diversa da quella che avevamo immaginato non soltanto nell'epoca classica il comune senso naturale che ci deriva dalla pop dall'antichità in qualche modo c'è la la la memoria arcaica che è rimasta in qualche modo noi che in qualche modo poi presiede agli ai ritmi della riproduzione come come finora ne abbiamo vissuti in linea di massima
Ma anche alla idea di natura che si era fermata nella modernità la natura galileiana e via dicendo qui oggi oggi noi abbiamo un'immagine della natura del corpo come Codice
Come il Codice
Noi siamo corpi codificati siamo siamo siamo una una materialità codificata badate bene la soglia della natura come codici A significa che mentre nel modello galileiano di scienza Coppa aveva un senso distinguere tra il soggetto che sperimentava e l'oggetto su cui si sperimentava oggi invece questa dischi se non ha più senso
Il soggetto appartiene allo stesso Codice dell'oggetto indagato
E su cui interviene
Indubbiamente questo o come dire toglie forse il carico di responsabilità di cui parlavo Giuliano Amato assolutamente nuovo
Ma la responsabilità il peso della responsabilità se assumiamo la responsabilità il senso rigoroso come capacità di rispondere a una massa critica di problemi la responsabilità si dà soltanto se siamo in grado di rispondere a delle domande ma quali sono le domande se non ricerchiamo
C'era un sitar ricerca dove sono le domande dove sono le soglie dove sono le biforcazioni dove sono le alternative
Per decidere occorre essere informati per essere informati bisogna come dire ricercare e io sono fermamente convinto che e che la che un'etica del quarta alla alla fase globale e della natura come cornice
Sia un'etica che per l'appunto ossia un'etica che sia in grado di farsi carico in pieno dei problemi della ricerca che non ha retto il rispetto alla scienza e la tecnica naturalmente naturalmente naturalmente ponga la questione della scelta come drammatiche Stato
Molto giù giustamente detto prima dalla Finocchiaro noi viviamo in una società del rischio che
Che tematica ovviamente che ultrà considerata dai sociologi
Quando i sociologi come back parlano per ovvi soltanto il rischio usano formule a mio parere troppo generiche
Le formule che usa Rodotà a me sembrano formule molto più precise perché per l'appunto sono il risultato di una serie di analisi
La formula che usa Stefano e la necessità di ripensare il diritto
In rapporto al mutamento culturale
Questo è l'altro grande tema del di però cenno alla il
Il diritto non è una procedura incerto che ha certo pianto la Porsche argento che ancora procedura se non fosse una procedura se non fosse forma se non fosse formalismo valido erga omnes nessuno di noi si potrebbe dire libero o no
Però non è soltanto una procedura è un linguaggio e un linguaggio è una è un vero e proprio Cosimo
Di riferimento diciamo semantico e simbolico
Quindi la natura diciamo linguistica simbolica del diritto è fondamentale perché
Sul linguaggio del diritto noi abbiamo oggi un un confronto un confronto culturale
I nodi il noto a mio parere cruciale del confronto culturale lo dico proprio in maniera molto molto rapida molto
E quello di Duna vere saputo fino in fondo come dire declinare
La funzione del diritto
Tra morale e politica dice Stefano tra morale e politica tra morale e politica non può essere schiacciato né sull'uno dei due lattine sull'altro uguali
A schiacciarlo su uno dei duellanti
Ovviamente come diceva giustamente Tamar senza accedere alla tentazione di dare ingiunzioni
Come dire carichi di contenuto etico perché il diritto questo non deve farlo non può farlo e
E non deve farlo e fin qui ovviamente anche a Berna as dice delle cose essenziali
E però l'altro aspetto è fondamentalmente quello di
Non essere riusciti dal punto di vista culturale
A mettere in rapporto la dimensione della libertà è qui il punto fondamentale con la con la dimensione del del cambiamento
Della trasformazione
E e dunque con la dimensione della contingenza badate bene la soglia del diciamo il confine la barriera di contatto in qualche modo la la il limite condiviso tra
Questa tematica marginale nel senso che tocca ai margini del problema di Stefano e la tematica
Del confronto con le religioni della democrazia contemporanea è dovuta al fatto per l'appunto che la libertà di cui noi parliamo
E una frontiera tanto tanto preziosa contro Fracci quanto fragile a che fare con la dimensione della contingenza e badate bene
Le religioni oggi occupano lo spazio della sfera pubblica
Perché la politica dopo la fine dell'ideologia
Ha fatto molti passi indietro rispetto alla alla necessità
Di produrre una qualche idea di società
Ma chiamiamola come si vuole idea di contratto uno attuale
Come dice Michel Schaer
Dico chiamiamola un modello un modello un progetto di società dotato di senso in grado in grado di di produrre senso all'operare individuale e collettivo
Ma se la politica non fa questo è inevitabile che poi le religioni occupino quello spazio
Dico mica dico penseremo che le sole forme e procedure siano di per sé in grado di dar senso alle ditte
Ma non danno senso alle vite di per sé
E lì naturalmente il problema che si apre un problema mio parere gigantesco e Stefano a sicuramente il merito di impostarlo una battuta
Molto rapida la libertà di Stefano peccato che non ci sia Giuliano ma naturalmente avremo modo di informatico
La libertà Distefano
E detti in un passaggio cruciale libero
In cui si parla del trinomio della Rivoluzione francese
E una libertà che ricevesse il lusso dice Stefano come di uguaglianza
Da
Da quella che era da quello che era il principio più lasciato in ombra
Del trinomio vola fra perdite
Non si dà libertà se non come libertà solidale
Quindi come responsabilità nei confronti dell'altro o dell'altra dell'altra singolarità
E direi che anche questo è un mondo laico di rispondere al problema del senso al problema della comunità e
Per concludere io vedo un nesso molto forte tra questa idea della fraternità è della fraternità e come presupposto della libertà dell'eguaglianza
E il modo in cui Stefano
Ormai da molti anni pensa il diritto
Tenendo insieme come due poli intenzione i due ambiti per un verso una straordinaria curiosità s'nei confronti del nuovo c'è Stefano uno che
Che continua a studiare e a guardare in faccia
Il nuovo che si delinea
Non si ferma dinanzi alle nuove tecnologie
E un giurista che non si è fermato neanche dinanzi al tema del post-umano
Lo fa lo ha fatto e lo fa anche implicitamente oggetto di molte pagine di questo libro per un verso per l'altro verso Stefano elabora una idea del diritto
Che è esattamente a mio avviso il corrispettivo dell'etica della cura del femminismo
Un diritto della cura in qualche modo un diritto che serve non a punire
Ma serve essenzialmente a curare a favorire
Quelle dimensioni della relazione e della solidarietà
Che possono in qualche modo
Come dire metterci in grado di essere adeguarti alla frattura antropologica che noi stiamo attraversando badate bene ripeto non dimentichi non nomi Dulko urliamo
La gravità del passaggio che stiamo operando altrimenti appunto la bomba esploderà e diventerà una un'emergenza dei Dico appunto dei governi occidentali noi siamo ormai dentro una una dimensione dentro un'epoca in cui in cui
La procreazione
La riproduzione non ha più nulla di naturale
Il cui la riproduzione del genere umano può essere separata
Dai mezzi naturali
E badate bene noi viviamo un'epoca in cui anche la stessa identità del corpo
Può essere in qualche modo tendenzialmente riprodotta
E non è un caso che i grandi temi
Della filosofia oggi siano proprio temi che si concentrano sulla
Sul tema dell'identità sul problema dell'identità cosa significa identità oggi
Bene io credo che Stefano il coraggio di guardare in faccia come dire la Gorgone che è costituita da questa massa di problemi propone propone credo una una via di ricerca che per un verso non teme il nuovo e per l'altro verso in qualche modo propone una un diritto un diritto della cultura e
Della solidarietà della fraternità e della libertà responsabile
Bene allora a questo punto è autore gli avversari
Rapidamente perché la pazienza come si sa
Diceva Totò ogni limite ha una pazienza
Allora all'ombra di questa colta citazione qualche battuta anzitutto io
Voglio spiegare spiegato insomma voglio chiarire le due
I due citazioni li ho messi io all'indice
La prima è quella di Montaigne la vita un movimento ineguale irregolare multiforme
No l'ho spiegato espliciti non ho esplicitato in ragione di questa scelta la colta benissimo stamattina Ida Dominijanni
Perché di fronte
A questa straordinaria definizione della vita cioè il diritto che regolarità uniformità stabilità quindi se vogliamo andare alla radice hanno noi discutiamo se la ditta non dobbiamo sapere che il diritto ingaggia continuamente un corpo a corpo collanti questo è un dato se noi leggiamo in prospettiva storica
Troviamo poi continuamente il tentativo del giurista dissotterrare
Il diritto a questo destino difficile
E dall'altra il tentativo di impedire che la multiformità della vita si trasformi in escussione diseguaglianza e tutto quello che noi conosciamo
Questa citazione mia evidentemente guidato nel lavoro
La seconda la seconda è molto meno aulica è un lo slogan di un grande ipermercato francese OSCE anche dice lati l'affare
Qui c'è l'induzione quella citazione ci dice che noi viviamo in un'organizzazione sociale nella quale il
La vita tende a essere risolta nella dimensione del mercato e del corso e dei luoghi deputati al consumo e alla
Alle logiche di mercato se avessi voluto fare invece una citazione giuridica in questo senso avrei citato nell'informativa cotti uno dei grandi monumenti del del diritto cioè del Codice tedesco che ha modificato uno dei suoi primi articoli dovrebbe individuava i soggetti erano
Secondo la tradizione la persona fisica e la persona giuridica
E adesso ritenendo che questa classificazione fosse inadeguato aggiunto altre due categorie il consumatore e l'imprenditore ecco questa ma questa è la modifica non mi ricordo se il quattordici o il sedici se avessi voluto insistere in questa logica avrà invece ricordato come in Francia dove il rispetto per il monumento codici eh quasi religioso
Il legislatore francese ha seguito la strada esattamente opposta a quella del legislatore tedesco era inserito nel Codice Civile modificandone strutturalmente alcuni passaggi le leggi di bioetica cioè a registrato che nella quello che loro chiamano la codificazione la costituzione civile dei francesi la nuova rilevanza della persona dovesse trovare riconoscimenti
Questi sono due possibili modelli
Con i quali dobbiamo fare
Possiamo fare tutti i discorsi che vogliamo ma oggi questo corpo a corpo tra diritto ed esistenza
Incrocia e incontrato il riduzionismo che non è solo quello
Del mercato ma il riduzionismo genetico siamo solo noi le nostre i nostri clienti che è un'idiozia dal punto di vista scientifico siamo soltanto le nostre informazioni che una semplificazione socialmente pericoloso
Devo dare a giustificare perché alla fine cioè unica cosa edita
Una
Uno scritto di tanti anni fa sul Pasolini
Perché Pasolini quella nella ricostruzione dei rapporti tra Pasolini e il sistema giudiziario m'è sembrata emblematico di una straripante vitalità
Quella di Pasolini è del suo incontro drammatico continuo fin dalle origini con il diritto rispetto al quale
Pasolini ingaggia davvero una lotta continua per cercare di spostare sempre più avanti le possibilità della libertà
Detto questo
Io però spiegare anche un terza cosa motivare l'insistenza con cui ho perseguitato in particolare Anna Finocchiaro e Giuliano Amato sapendo quanti e quali problemi abbiano perché
Un
Libero
Nel quale un giurista di mestiere arrivato a un certo punto della sua vita
Dice non pensate che il diritto sia la migliore cura sociale a come il primo interlocutore chi sta in due palazzi di questa città che esso Montecitorio e Palazzo manda per dire il legislatore
Io da son d'accordo con Anna quando dice dobbiamo ritrovare un senso comune
Nel senso forte del termine
C'è una condivisione intorno a questo uso del DTT ma non siamo completamente fuori strada
Quello che sta accadendo in questi anni è che ci stiamo allontanando radicalmente da tutto questo che non è il destino dell'Occidente attenzione
L'antropologia la flotta chiuso molte volte questo termine ha ragione Giacomo di questo sono molto colpito ma non solo non riusciamo a dominare la ma non siamo neanche capaci di capifila
Due casi prendiamo
è ovvio che io mi servo di quelli facili la legge quaranta sulla procreazione assistita quale
Una delegittimazione totale della legge del legislatore perché nel momento in cui a i testi i giuristi sanno che c'è un problema il destinatario della norma quando il destinatario della norma può infischiarsene e se ne infischia come dice il giurista giustamente Itamar non perché il diritto le dia una griglia ma perché il censo le risorse anche le risorse culturali attenzione che giocano un ruolo fondamentale lo mette in condizione di dire non fatta la legge trovato l'inganno attenzione questo è un modo vecchio di impostare la questione
Io vivo in un mondo nel quale il mio la mia libertà di circolazione mi consente di realizzare il mio diritto in un luogo diverso da quello in cui io sono nato
è l'invito e questo non è solo i turismo dei diritti terminologia che io uso monto nel senso
Vado dove posso
E quindi realizzo il mio diritto ben due cose da una parte la revoca indubbio dell'ordine giuridico in cui io sto vivendo secondo se io mi posso spingere un po'volontaristica venti ottimisticamente verso il futuro la nascita di un in universalismo dei diritti non imposto dall'alto
Ma prodotto dalla vita delle persone questo è un dato di realtà perché la persona che era in che negli Stati Uniti la donna ottiene asilo politico perché se torna a casa propria
Viene sottoposta per la forza del costume sociale alle scissione e questo è un fatto di straordinaria evidenza
Se in Italia la legge sull'aborto passo e il referendum fu respinto clamorosamente
C'è perché c'è un vissuto di donne che avevano dovuto occulti starsi di fronte alla le al alla società
L'aborto clandestino pendant da un'altra parte in un altro Paese
E quindi c'è un dato di vissuto che cambia poi radicalmente la legislazione se non lo sia la tecnica giuridica al di là dei contenuti della legge quaranta la possibilità di produzione di senso comune
Del del diritto della norma e la possibilità di individuare il limite viene meno perché nel momento in cui quel limite fissato dalla legge e socialmente delegittimata l'idea di limite viene radicalmente del la questione dell'embrione
Però io capisco le cose che dice Giuliano però attenzione quella legge di nuovo e quella improvvida eh permettetemi di dirlo
Se uno scrive una norma in quel modo viene bocciato corrette in altri tempi sarebbe stato abbracciato a un esame di diritto
Anche modesto perché i problemi che interpretativi il proprio bassi bassi che pone quella norma sono infiniti laddove il problema
Non siamo partiti da una assunzione culturalmente ridicola che coloro i quali negavano le un'assoluta equivalenza tra persona no tra il nato e l'embrione
Successe l'embrione a un ammasso dicendo ma chi chi racconta queste cose lo so che lei racconta
Ma in realtà c'era un lungo impegnativo lavoro dei giuristi che stavano cercando con la virtù della distinzione individuare un possibile statuto dell'embrione sottratto
Non all'ideologia ma se io parlo con gli scienziati ci sono opinioni radicalmente diverso
Perché il diritto deve scegliere tra due posizioni scientifica o tra diverse fedi religiose che anche le religioni hanno diversi modi di affrontare la questione dell'embrione se noi riteniamo ha ragione Giacomo quando non dico mi rimprovera ma registra che di fronte al fenomeno religioso in questo libro non è che ci sia reticente sa c'è qualche oscuro c'è qualche come dire
Non piena voglia di discuterne ma perché io lo capisco di meno lo dico sinceramente e però quello che mi dicono le religioni su questo punto è che io non la scelta e una scelta che accentua la conflittualità sociale
Quando noi esaminiamo quello che è accaduto negli Stati Uniti con la famosa sentenza ro verso su Kuwait quello che ha legittimato la l'interruzione della gravidanza
Un giurista che molti di noi conoscono che è un nome italiano più grande studioso Guido Calabresi analizzando quella sentenza che cosa ha detto io adesso OLO traduco in termini
Un po'grossolano se i giudici della Corte Suprema si fossero limitati attività che la il divieto della interruzione della gravidanza violava la un diritto costituzionale di Braida si cioè il la privacy della stanza da letto Bedroom privacy ci sono rapporti nei quali la il diritto lo Stato non deve mettere bocca avrebbe in contratto
Un dato culturale profondamente condiviso dagli americani voi che in quella sentenza la maggioranza dei giudici
Ha pure voluto stabilire e decidere che il feto non era persona a quel punto ha delegittimato la posizione dei cattolici e a mantenuto aperto uno ti momento conflittuale
Questo è un punto chi ragiona seriamente sul diritto e non lo ritiene un giochetto per cui poi approviamo una legge succeda quel che succeda
Non si rende conto delle implicazioni simboliche non si rende conto del fatto che siamo di fronte a un linguaggio molto impegnativo e quindi
Sì lavorava molto su questa questione dell'embrione e se l'ha cominciato a dire esattamente quello che preoccupa patria
Se vogliamo discutere di statuto dell'embrione non possiamo dire lo statuto dell'embrione quello della persona così come l'abbiamo conosciuta perché c'è l'embrione appena creato all'embrione congelato l'embrione nel ventre materno
Ciascuno dei di queste situazioni esige un approccio giuridico diverso ragionando in questo modo Cetto si sacrifica si sacrifica tanto la posizione di chi ritiene che l'embrione sia persona sia di chi ritiene che sia ammasso di cellule e ci si rende conto che non è cosa che è un'entità che richiede un'attenzione giuridica dunque socialmente molto qualificata
Perché dall'opinione diffusa si passa ha una sua formalizzazione forte
Che ne consente una rilevanza nel mondo del diritto
Quest'altra strada è stato più noi siamo in una grande difficoltà in Italia questo non è un libro un libro fitto di riferimenti a all'Italia ma non una su questi punti molto alla Costituzione italiana che la Costituzione italiana per certi versi è un modello che vale la pena di raccontare anche agli stranieri perché quando io facevo parte della convenzione che ha scritto la Carta dei diritti fondamentali e insieme ad alcuni altri in particolare con Andrea Manzella Elena Paciotti
Presentammo degli emendamenti alcuni dissero ma non potete scrivere queste cose non sono ancora mature quando noi dicevamo che era un pezzo della Costituzione italiana del quarantotto non volevano crederci ecco allora io uso questo in un concerto un po'più vasto e dico due ultime cose la prima è vero ci sono più domande che risposte un po'perché questa è una materia nella quale se noi accantoniamo l'idea che ci debbano essere certezze granitiche che appartengono a ciascuno di noi
Ma che non sembra giocano socialmente in modo opportuno nella dimensione della regolazione giuridica questo già un fatto che secondo me è importante io ho sempre trovato come
Esercizio prova di grande probità India intellettuale è un racconto che mi dicono attribuita un professore di Yale negli Stati Uniti che ha risposto a domanda degli studenti
Che gli chiedevano
Non è una domanda su una questione rispondeva lo saprò domani
Dovremmo essere tutti un po'più umilia e dire e alcune cose le sapremo domani tutti non soltanto secco
E a me però sembra la questione più importante
Chi intende dare le risposte
Noi abbiamo un'idea che ha di fronte a un problema sociale interviene il legislatore e ci dice quale la risposta in molti casi la il diritto oggi deve mettere in condizione una varietà di soggetti di dare la risposta la risposta non è solo quella che posso dare
Che era uno studioso in un libro il legislatore in una legge il governo con un sua linea di politica no ci sono situazioni nelle quali si impongono le domande e poi ha ragione tale quando io sostengo
Sostengo rifletto funzionano bene solo i comitati etici
Che si pongono come interlocutori della società e non come consiglieri del Principe o come
Come dire
Tramite di una verità che non può essere messa in si fa la domanda questo un altro passaggio istituzionale importante oggi come metto in condizioni una molteplicità di soggetti di dare le risposte anche con strumenti giuridici questo è un problema che è un problema inedito per i redditi per il prevede per il modo di intendere il diritto io faccio riferimento in modo di cui un po'mi vergogno ma ci sono molte semplificazioni che avrei voluto evitare ma poi un libro un certo punto bisogna pure chiuso il quando io ricordo l'antico adagio
Danni factum Dabo tibi ius c'era un modo Domenici qual è il problema e io ti do la risposta no
Noi dobbiamo mettere in condizione io cerco di esemplificare anche le persone che mi dicono quale la si dà attuazione reale e trovano il contesto istituzionale adeguato per poter dare la risposta
Tradizionalmente si dice questo esercizio di responsabilità ma la responsabilità è il risultato Di Monte complesse strategie istituzionale qua come si dice io devo un favorire la cultura dell'accoglienza è un problema molto importante serissimo
Rischi quando si sa per esempio che una persona
Sta per nascere con una malformazione ora io anni tra le tante cose che ho fatto ha fatto parte anche ad un gruppo europeo di etica e sono stato relatore su un parere che riguardava diagnosi prenatale attenzione non quella pre impianto
E abbiamo sentito associazioni
Persone e via dicendo scoprendo una cosa del tutto o adesso voglio dire che tante volte l'anno l'approccio di tipo sociologico fa scoprire l'acqua calda facilita adesso da non
Ma ci ci vengono date le risposte
Molto se in presenza di una malformazione che non è di quelle che crea
Come dire angosce profonde
Io mi terrò a vincere in un Paese nel quale ci sono servizi sociali
C'è una scuola che mi consente
Che consente alle persone con handicappati ottenere l'istruzione che ci sono possibilità di lavoro successive Lavinia propensione a l'accoglienza e molto forte
Questo è evidente che ci ha se in una famiglia lavorano due persone e questo consente di avere il livello minimo di sopravvivenza nasce una bambina un bambino che ha bisogno di assistenza quotidiane continue allora o una delle due persone deve abbandonare il lavoro e in questo modo non ci sono più le condizioni minime di sopravvivenza
Dei due oltre che della terza persona che arriva è ovvio e la risposta in questo caso tende a essere negativa la cultura l'etica della responsabilità la cultura dell'accoglienza sono funzione
Del modo in cui istituzionalmente si organizza una società ecco perché io sono grato a Giacomo ad avere messo in evidenza il la lettura poi anche Dworkin a un certo momento si è chi si è interrogato sulla possibilità di recuperare come dire
La pecora nera della triade rivoluzionare la pecora nera no la termine trascurato alla fraternità complice Eligio Resta che ha studiato proprio nel di diritto fraterno ecco
Questi sono itinerari diversi del diritto
E io vorrei
Fare un altro riferimento a una cosa detta da Giuliano il principio di precauzione
Benissimo il principio di precauzione però il principio di precauzione è in queste materie che riguardano la visita radicalmente diverso dalla tecnica giuridica della proibizione vogliamo vedere un Paese dove funziona il principio della procreazione faccio un esempio tra tutte la Gran Bretagna per essere dove in queste materie ci sono dei limiti per carità però non si entra poi nel dettaglio della proibizione e si prevede che ci sia ahimè devo pronunciare la parola un'autorità indipendente e poi autorizzato il caso che è stato ricordato il dai giornali
Della diagnosi pre-impianto per evitare trasmissione di una malattia genetica che riguardava la vista non è il risultato di una norma generale lei si è detto il principio di precauzione deve valere le situazioni sono così differenziate
Il mondo è così immobile pieno doppia
Impedire il il ricorso alla tecnica
Del divieto perché la tecnica del divieto non funziona attenzione queste il grande problema che abbiamo di fronte
E dobbiamo tuttavia consentire che il limite entri attraverso la concreta analisi delle situazioni questo è un altro
Passaggio che rende molto complesso il discorso giunti
Ma i giuristi in questo momento e chiudo
Hanno non dico abbandonato perché questo è stato uno dei tanti problemi aperti e lasciati insoluti
Dal diciamo dal sessantotto la critica al soggetto astratto dicendo che il soggetto astratto
Velato alla realtà delle situazioni concrete Erna mistificazione impediva di vedere quello che estivo era la realtà delle situazioni in questo la critica del femminismo è stata importante e penetrante anche se poi qualcuna si è spinta a una Nostalgia dell'Ancien Régime eccetto Ancien Régime data evidenza ha tutto il diritto e l'azienda regime tutte le situazioni ma con finalità di esclusione di diseguaglianza di tenere ciascuno al suo posto
E tuttavia quella critica ha prodotto dobbiamo tenere fermo il soggetto astratto quando ci consente di non
Eliminare il riferimento all'eguaglianza ma poi ha anche prodotto in questo periodo
La prevalenza del riferimento alla persona rispetto al soggetto astratto oggi non c'è quasi più nessun giurista che scriva un libro un saggio nel cui titolo compaia la pace la parola soggetto compare presso io dico qui ricordo che con una mossa che mi stupì quando eravamo alla convenzione quella che ha dato origine alla Carta di Nizza ci fu un'accoglienza assolutamente inattesa rispetto quando si disse ma noi dobbiamo mettere tre diritti fondamentali che danno evidenza alla condizione esistenziale di anziani bambini portatori miliardi che nella logica del costituzionalismo ma anche del grande costituzionalismo del Novecento questo non c'è e allora queste sono le questioni che abbiamo di fronte e in questa dimensione va valutato il punto di
Di Giuliano
Certo che c'è un problema di limitare i poteri
Privati
Però lo dobbiamo chiederci quali sono questi poteri prima
Io non voglio fare un discorso troppo facile oggi veri poteri privati di cui deve essere limitata
La l'incidenza sulle vite sono in primo luogo hip poteri derivanti dai soggetti che operando nel mercato transnazionale possono porre regole senza che questo avvenga attraverso procedimenti non dico
Democraticamente legittimati ma almeno traspare
E che non subiscono Boy nessuna possibilità di controllo questo è un problema questo è il problema in questo momento
Perché se noi vogliamo discutere intorno alla vita dobbiamo anzitutto definire giuridicamente che cosa sta nel mercato e che cosa non può e non delle star nel mercato questo è oggetto di di disciplina giudizi
Seconda questione
Certo che c'è in questa materia il potere della scienza non c'è dubbio
E tuttavia anche qui le logiche puramente proibizionista non funzionò
Perché perché è
Proprio perché troppo forte è la logica del mercato
La giustificazione alla le autorizzazioni anche qui in Inghilterra non c'è una norma che dice si può fare ricerca sulle cellule staminali embrionali
Si possono usare tecniche di clonazione non riproduttiva ci vuole un'autorizzazione caso per caso questo cerchiamo di ecco questa e laicità
L'ampolla giustificazione nell'acqua che è Toni Blair vuole fare del Gran Bretagna la grande piattaforma della ricetta biotecnologica in questo
Link la Germania che ci viene citata tante volte che poi ipocritamente sottoscrive quella dichiarazione di blocco in realtà ha mantenuto il divieto della ricerca sulle cellule staminali embrionali ma con una mossa di straordinaria ipocrisia autorizza l'importazione di linee cellulari che sono state prodotte in altri Paesi questa è la realtà è sulla base di un parere al comitato etico presieduto dal nostro amico spinoso niente allora ecco questo discorso
Non trasferiamo però ecco questo io lo devo dire molto sinceramente questo discorso dai veri poteri privati che vanno governate alle singole persone
Cioè qual è il potere del singolo poterne del singolo sulla propria vita ma noi sappiamo che questo potere in questo momento gli già stato riconosce
Il fatto in Italia un anno e mezzo fa sono morte due persone perché hanno rifiutato l'amputazione di un certo
Questo può anche non andare bene da certi punti di vista può non piacere ma questo è il risultato
Di un'attribuzione di un potere di governo sulla propria risalga per esempio rende ridicole ridicole culturalmente improponibili le discussioni che ci sono
Oggi per esempio sul testamento biologico ridicola e io mi mi vergogno di fare certe discussioni lo dico sinceramente e chiudo
Sono almeno una
Quindicina d'anni che questo problema
Che è poi adesso io ho risolto nei termini
E hanno poi avuto più spazio in questa discussione come è giusto legati c'è una bioetica mala vita appunto
Che si era segnalato io ognuno poi parlate sei non è che sono sempre sgradevole farle autocitazioni Mario
CPT in un libro che è uscito novantatré utilizzando una famosa formula di toccarli il che a metà dell'Ottocento diceva occhio precisa ma anche con l'occhio dell'analista il grande campo di battaglia sarà la proprietà io dice il gran campo di battaglia sarà la violetti
E la verità e e qui devo fare allora scendiamo nella politica italiana o meglio nella cultura nella debolezza culturale italiana
La la sinistra una certa parte della sinistra
A in un per una fase ha ritenuto che queste fossero questioni non meritevoli di essere discusso
Quando anni fa io ero in Parlamento e uno dei tanti incaricati di scrivere un programma questa volta per il PC era Antonio Bassolino
Alla fine e gli feci infilare una paginetta in cui si parla disse c'era anche la formula Statuto nel coro
Per
Carità di patria e tutela della privacy che in certi casi Sandro porta come vediamo nelle richieste di questi giorni io no no due grandi editorialisti che hanno detto
Ma l'espressione su due grandi giornali la stampa eletto
Ma questa è un'espressione impazienza
Cosa vuol dire e all'interno del del PC disse era Bassolino adesso ai pazienti Fanfani Stefano Rodotà
Io dico questo non per auto citarmi ma per descrivere una situazione prima quindi mentre la consigliera squadernato ha davanti agli occhi di tutti
La Chiesa se ne occupano in modo intenso tant'è che è di quegli anni la famosa istruzione Ratzinger sulla procreazione e non è che
E quindi secondo aspetto i valori sono i valori della sono una cosa dei prezzi
Regolamento adesso cioè il luogo proprio dell'elaborazione dei valori della vita è la dimensione religioso parliamo di questo quindi c'è stato un deficit di laicità che poi si è tradotto in un ritardo culturale
Perché scontiamo in questo momento aggravato poi da tante cose politiche sulle quali data alla se loro e l'occasione non mi voglio proprio fermato Granze alcuni
Prima costumi