Una nuova politica energetica per l'Italia e per l'Europa

Signori buonasera io mi scuso con tutti voi per il ritardo con cui questa sterrata sta iniziando purtroppo il volo di Dino ruolo don lordo locale della signora netto ha avuto un forte ritardo e siamo ancora qui ad aspettarli
Vi chiedo di prendere posto in modo da non ritardare ultimamente ulteriormente i lavori da serata grazie
Inclusi il Giove imprenditori che stanno sparando al fondo dalla sala
Grazie
Gentili signore e signori cari colleghi cari amici buon pomeriggio Benvenuti all'Assemblea annuale degli associati del Gruppo Giovani imprenditori dell'Unione industriale di Torino
Un ringraziamento particolare anche se non è ancora tutto va al nostro ospite questa sera Lord Howard già segretario di Stato per l'energia e poi per i trasporti del governo inglese di Margaret Thatcher
Accettato il nostro invito e oggi avremo il piacere di di ascoltare la la sua relazione
Lo accompagna la signora che era un ecco del soli energie economiche Center
Che racconteranno come sono riuscite a realizzare in Inghilterra un avere poca iniziativa che ha portato dell'efficienza dell'efficacia sui costi per le imprese insediate appunto in quei territori
Un forte grazie anche agli altri nostri ospiti all'onorevole Daniele Capezzone presidente della commissione Attività produttive della Camera dei deputati al senatore Enzo Ghigo
Che ha governato la nostra regione per due mandati è un particolare
Caloroso saluto Emma Marcegaglia imprenditrice di di grande successo oggi vicepresidente di Confindustria ma soprattutto perché ha ricoperto la carica di presidente dei giovani imprenditori di Confindustria
Io amo ricordare che quando mi sono iscritta io giovani imprenditori di Confindustria Emma cioè la nostra Presidente
Il convegno di oggi
Una nuova politica energetica per l'Italia e per l'Europa
Rappresenta l'ultimo passo di un percorso di formazione che iniziato con l'assemblea del venticinque ottobre due mila cinque ha proseguito attraverso tre appuntamenti seminariali nostre interni
Nel corso dei quali sono stati approfonditi alcuni snodi importanti sul sul tema dell'energia
è ormai assolutamente chiaro infatti che sia sotto il profilo dei costi che sotto il profilo della sicurezza degli approvvigionamenti e e sarà sempre di più il principale e dà anche il più incerto dei fattori di produzione che costituiscono gli input del nostro sistema economico la nostra competitività la la nostra capacità di innovare o semplicemente il nostro ruolo sullo scacchiere economico globalizzato dipende in misura importante della capacità del nostro Paese su questo tema di fare sistema come amiamo dire
In qualche modo di darsi uno qui paggio amento vere e proprie un equipaggiamento energetico
Compatibile con le logiche capitalistiche e al tempo stesso forte e grado è in grado di rispondere con flessibilità e rapidità a quelli che possono essere gli shock esterni come delle dei guasti alla rete degli degli eccessi di domanda oppure delle problematiche qual è la crisi degli approvvigionamenti è accaduto proprio quest'inverno nel caso del braccio di ferro tra la Russia l'Ucraina all'inizio di quest'anno
E nostra profonda convinzione che dal punto di vista normativo liberalizzazioni e privatizzazioni siano assolutamente la via maestra molto da questo punto di vista è stato fatto ovviamente molto ed è questa la parte che ci interessa resta da fare
I nuovi entranti in questo settore ancora faticano a trovare uno spazio su un mercato che spesso è presidiato da chi ne detiene fette decisamente cospicue l'autonomia e l'autorità e la loro indipendenza dalla politica non è ancora un dato assodato nel nostro Paese inoltre per quel che riguarda le reti di trasmissione e di distribuzione finché non si porranno le basi per una loro duplicazione
Bisognerà il socio la sciogliere quel nodo che spesso genera confusione
Quindi un conflitto di interesse tra chi possiede queste linee di distribuzione tra chi le gestisce e tra chi poi ne ha bisogno per raggiungere i consumatori finali
Questo non significa che bisogna sempre comunque e inseguire dei fantasmi come fonti energetiche che sembrano correre di vasta popolarità se vogliamo anche di moda talvolta ma che Suzdal'sul piano tecnologico ed economico lasciano a desiderare
Non significa neppure invocare una maggior presenza dello Stato nel settore energetico
E che i nostri ospiti
Tex Nord favore foca mitigati Tonight
Ah è stato mai International a fare a qua essendo lei debiti foro ionica cani ai apologia ci fai Cantini mentre Hakkinen in Italia
Dicevo quindi che non vogliamo neanche invocare una maggiore presenza dello Stato nel settore dell'energia cioè noi significa che vogliamo che le forze del mercato possono continuare a operare e ad operare liberamente
Il che in pratica è assolutamente impossibile se non ci si rende conto che l'energia prima di tutto è un bene globale per cui e assurdo vorrei dire quasi autolesionista
Recintare gli orticelli nazionali e dunque indispensabile una vera e propria integrazione europea che parta dalla mutua disponibilità degli stati membri a consentire l'ingresso di compagnie straniere
E da un deciso impulso al miglioramento delle interconnessioni e degli scambi transfrontalieri
Come imprenditori crediamo che maggioranza e opposizione dovrebbero trovare in questa battaglia se vogliamo dire una forma di azione comune nell'interesse del Paese
E speriamo anche questa sera di avere l'opportunità di di di parlare di quali aspetti possono trovare opposizione il governo in Comune da questo punto di vista allo stesso modo il deficit vero e proprio di concorrenza a livello nazionale non è imputabile solamente a normative o a regolamenti il fatto è che una una compagnia può pur avendo intenzione risorse da spendere necessarie non riesce praticamente nel suo intento a causa di numerosi veti incrociati di enti locali di fazioni politiche ed organizzazioni ambientaliste
Ed è preoccupante
Condanna alla fine il nostro sistema energetico a diventare sempre più antiquato sempre più debole spesso insufficiente
Tali istituzioni ed organizzazioni riescono ad esercitare un vero e proprio diritto di veto di fatto su scelte di rilievo strategico sia per le imprese coinvolte sia per il Paese
Per quanto gli enti locali debbano essere coinvolti in questo processo del decisionale e probabilmente dovrebbero esserlo di più
Anche favorendo una negoziazione alla luce del sole che preveda particolari vantaggi come contratti per la fornitura dell'energia elettrica e del gas a prezzi ridotti
Dicevamo il numero di azioni legali che possono intraprendere contro le imprese ma assolutamente ridotto
La litigiosità non fa bene a nessuno se non agli avvocati insomma a quanti riescono a cavalcare strumentalmente la protesta e a politici ambiziosi e talvolta aspre giudice spregiudicati
In secondo luogo va fissato il principio della continuità amministrativa per il quale una volta concessa una un'autorizzazione questa non possa più essere revocata se non per gravi e assolutamente giustificati motivi
In quest'ottica il ruolo delle autorità indipendenti in prospettiva dovrebbe essere quello di vigilare contro la creazione di barriere all'ingresso sul mercato non sulle dimensioni delle relative impresa
Questo punto e tanto più importante in vista di una compiuta integrazione dei mercati europei
Quanto più ci muoviamo in un mosaico di mercati nazionali ad un unico mercato europeo
Ecco quindi che viene meno l'esigenza di tenere a freno le potenzialità delle imprese operanti su un'operazione del mercato unico che tendenzialmente saranno anche presenti altrove come del resto dimostra la tensione verso la crescita operata dall'ENI e dall'ENEL che sono i nostri principali operatori nazionali
Inoltre quote importanti delle imprese energetiche ripeto ENI ENEL e in primis sono ancora in mano allo Stato e questo induce diverse distorsioni nel mercato e nel comportamento di tali compagnia
I fatti in primo luogo non essendo di fatto contendibili e se sono il linea di principio sottratte al mercato
In quanto il loro controllo non può spostarsi nelle mani e di chi lo valuti maggiormente se questi non gode delle simpatie degli appoggi politici del governo
In secondo luogo le decisioni del governo possono essere influenzate dal collegamento stesso con con questi gruppi e quindi può deviare dell'interesse generale ed ha il compito di garantire la libertà del mercato
Infine se per un verso c'è un virtuale consenso sul fatto che nel settore energetico si registra una carenza di investimenti anche al netto dell'opposizioni locali dell'opposizione ambientalistiche
L'azionista di riferimento di ENI ENEL cioè nostro ministero del Tesoro tipicamente esercita pressioni aperte o no per massimizzare i dividendi a scapito degli investimenti per l'ovvia necessità di di fare cassa
è significativo che nell'ambito della manovra tesa a conquistare recentemente su queste l'amministratore delegato dell'ENEL Fulvio Conti si sia sentito di obbligare con Conf molta forza
Che nonostante le norme impiego di risorse messo in gioco per questa operazione la politica dei dividendi in gioco non non sarebbe stata modificata
Le ibridazioni Italia
Hanno cambi hanno calcato la mano soprattutto nel tentativo di ridurre le dimensioni degli operatori dominanti o di introdurre elementi di separazione societaria o proprietaria in alcune infrastrutture fondamentale
Ciò e comprensibile sicuramente perché l'abbandono di un modello monopolistico
Impone di fare i conti con una fase transitoria
E tuttavia cruciale guardare oltre a questa fase ed uscire da una transizione infinita per confrontarsi con tutti quegli ostacoli che impediscono a sistema energetico del nostro Paese nel suo complesso
Di crescere e di raggiungere standard competitivi
In parole semplici oggi l'attenzione dei policy makers deve spostarsi dalla divisione della torta alla creazione di quell'ambiente economico nel quale la competizione può consentire di mettere in forte in forno una torta ben più grande
Io ho finito lascio la parola a Carlo Stagnaro
Direttore del Dipartimento ecologia e mercato del dell'Istituto Bruno Leoni al quale da parte nostra va un grazie particolare per averci magistralmente guidato durante il nostro percorso di formazione e per moderare la nostra serata
A tutti voi grazie e buon proseguimento
Grazie Alberto di solito un privilegio del moderatore di non venire moderato da nessuno e quindi la tentazione di attaccare un pistolotto forte però visto che siamo in grave ritardo credo che sia doverosa nei vostri confronti evitarlo e passare immediatamente la parola al nostro ospite d'onore al nostro Chino speaker di questa sera solo due parole per per introdurlo Lord Howard Dean Ford vice presidente ombra della Camera dei Lord e ministro ombra degli affari esteri nel nel Regno Unito in passato ha ricoperto incarichi di grande rilevanza grande importanza quali quello di segretario del dipartimento prima dell'energia per i trasporti lo ricordava già a Alberto nel governo della signora Thatcher governo che tra le viene ricordato per le mille cose buone che ha fatto ma tra le mille una è senz'altro una delle più importanti è stata quello di e quello di liberalizzare e introdurremo forti elementi privatizzazione nel nel settore dell'energia un un come dire un uno sforzo che ha visto l'Orba quella al al centrista lorda quel protagonista dicendo immediatamente la parola per questo intervento che riguarderà le politiche energetiche che l'Europa dovrà perseguire soprattutto con riferimento alla sicurezza energetica soppressione un mi in quel cammino bravo l'udienza
L'energia al giovane
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Anche prima ci si roba qualche grazie davvero
Per aver
Quindi ha raccontato quali sono gli snodi cruciali del problema della sicurezza energetica della sfida energetica a cui stiamo andando incontro se posso riassumere banalizzare intervento di lorda Awel il succo il centro di una politica energetica che guardi alla sicurezza e all'efficacia economica sta nella ricerca di varietà e diversificazione
E quanto questo consiglio sia frainteso in Italia lo dimostrano almeno due dati
Il primo è che per la generazione elettrica necessitiamo per il sessanta per cento al gas
Il secondo che del gas che importiamo un terzo arriva dalla Russia ne ha parlato nord a quel e un altro terzo arriva dall'Algeria paese non solo poco affidabile di per sé ma che non essendo guidato da stupidi ha stretto un accordo con la Russia ai danni dell'Europa in generale e dell'Italia in particolare che rispetta l'Europa è maggiormente maggiormente a rischio
Da questo punto di vista una obiezione che sovente viene mossa che è stata anche sollevata alcuni mesi fa
Ed autorevole voce in Italia è che la nostra debolezza sarebbe frutto delle liberalizzazioni qualcuna detto bisogna ripensare le liberalizzazioni perché liberalizzare il mercato
Significa mettersi nella condizione di avere tanti piccolini player nel settore dell'energia nessuno dei quali alle spalle abbastanza larghe per andare a Mosca o o altrove ed ottenere contratti convenienti
Credo che non ci sia per rispondere a questa a questa sfida speaker migliore di caro Marco Research Fellow sull'Energia presso lo sarei energia economica senta consigliere parlamentare sui temi dell'energia e del Medioriente di loro da quel consulente petrolifero indipendente
Era una colpa era proprio del nesso tra liberalizzazione e sicurezza energetica e suggerirà acché non è vero che le liberalizzazioni indeboliscono la sicurezza energetica Prince cioè al minimo il camion Caronna attenzione
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Perché per i mass grazie caro Macaluso se posso inferire
Da quello che Caronna dalle ha detto la miglior politica energetica in termini di sicurezza energetica e di efficienza economica del sistema
E la liberalizzazione c'è in qualche maniera la miglior politica energetica è una ritirata della politica dall'energia
Giro questa riflessione ai due imputati a questo punto richiamerei sia il senatore Enzo Ghigo rappresentante di Forza Italia e già due volte governatore dalla Regione Piemonte
L'onorevole Daniele Capezzone presidente della Commissione attività produttive della Camera dei deputati e segretario di Radicali Italiani eccedo immediatamente la parola al senatore Ghigo
Sì grazie buonasera a tutti estremamente interessanti le due relazioni ma la sua provocazione siccome è stata così chiara che precisa
Io direi perlomeno questo è quello che penso esattamente il contrario perché lasciamo perdere la questione del nostro mercato interno e di come il mercato interno della del nostro Paese può essere regolamentato ma mi sembra per le cose che sono state dette che in buona parte io condivido che il problema sia più di grande respiro nel senso che d'altro canto noi vediamo la comunità europea
Aveva la convenzione nella convenzione aveva tentato di inserire degli elementi di coordinamento delle politiche energetiche
Che queste sono poi abortita in funzione dei referendum in Francia che in altri Paesi
Noi stessi
Abbiamo evinto e sappiamo di avere una fortissima dipendenza né su quando si parlava appunto dell'Ucraina mai veniva in mente che non dobbiamo certo vincere la partita domani sera con un rigore all'ultimo minuto perché se no quest'inverno rischiamo veramente di rimanere senza gas e di dobbiamo vincerla ma vinceva in maniera chiara emette perché questa battuta sta a significare che evidentemente la politica in questo momento sull'Energia è invece l'elemento fondamentale
Perché e non tanto appello alla politica degli singoli stati membri della comunità europea ma io ritengo questa è la mia opinione è che la comunità europea debba trovare il modo di assumere una politica energetica perché è pur vero che generalmente più forte chi offre un bene di cui si ha bisogno
Ma altrettanto forte chi lo deve comprare o per lo meno a comunque se sostenuto da una politica la capacità di diciamo interloquire
Con il suo fornitore in maniera naturalmente diversificata a seconda di come si pone
Io faccio queste considerazioni perché si legano queste considerazioni strettamente al tema che è stato anche sotto Catto della ricerca di fonte alternative di conseguenza della ricerca e soprattutto al tema delle emissioni cioè il tema più di fondo del surriscaldamento del nostro Paese il famoso protocollo di Kyoto
Che poi alla fine vedete l'America non rispetta la Russia non rispetta dovremmo essere noi
A come dire farci portatori essendo più sensibili culturalmente queste problematiche nell'ambito del consesso mondiale
Dopodiché vediamo che il nostro rapporto alla nostra dipendenza energetica
Nasce anti età delle scelte politiche e come facciamo a dire che la politica non c'entra fatte anni fa quando noi scegliemmo nucleare questo naturalmente guardare il passato
E sempre qualcosa di sbagliato ma dal passato trarre qualche convinzione per il futuro oggi chiaramente immaginare di tornare su questa scelta credo sia estremamente problematico e comunque lo si dovrebbe fare con una forza di prospettiva almeno di qua a quindici anni e con tecnologie indubbiamente ben diverse da quelle del passato
Non dimenticando che proprio nucleare siccome relatore ha parlato più volte di quello che ne lasceremo ai nostri figli è una di quelle fonte d'energie che hanno più forte contenuto diciamo etico nei confronti delle azioni successive perché il tema delle scorie
Come tutti voi sapete anni ha dei tempi che sono cento anni per essere smaltite nel senso che non è una cosa che tu fai metti lì e poi mantici tanto è vero che non è nel nostro Paese
Abbiamo come sapete sarà un tema che cotto con è la conclusione del mio intervento vi ricordate quando si cerco di identificare il sito dove smaltire le scorie del nucleare del nostro Paese
Cosa successe e quali tipo di manifestazioni vennero a galla perché perché
Nel nostro Paese vige la logica del non nel mio giardino
Nel senso che tu puoi fare le discariche da un'altra parte poi mettere le scorie nucleari da un'altra parte ma indubbiamente non è di rimettere puoi fare scusate se faccio questo riferimento ma non possono farlo la linea ad alta capacità da un'altra parte ma non chiaramente
Nel territorio dove strategicamente anche a livello europeo è stato scelto di essere fatta
Allora io credo che invece noi si debba riprendere fortemente queste problematiche queste tematiche debbano essere prese a livello mondiale perché da un lato noi siamo un Paese che ha bisogno di energia dall'altro abbiamo un sistema agricolo
In entrare a tutor totalmente protezionistico rispetto ai Paesi emergenti che non riescono a entrare in mercati agroalimentari di conseguenza non riescono a svilupparsi insomma questi equilibri
Che sono chiaramente equilibri che devono essere un po'ridisegnati
Visto considerato che tutti ritengono che ormai il pianeta del Belgio sul censoria equilibrarsi dal punto di vista del benessere della crescita
O diversamente noi rischieremmo un certo punto se non facciamo delle scelte giuste e se non facciamo le scelte politiche giuste
A dover
Rimanere senza la materia prima che importantissima per la nostra gente aggiungo
Le nostre aziende pagano l'energia e qua torniamo ai problemi di casa nostra più di qualsiasi altra azienda europea
E questo naturalmente è un fattore di diminuzione della competitività che che sotto gli occhi di tutti
E che apre noi la importiamo dalla Francia che ha centocinquanta chilometri a duecento le emergenze centrali nucleari e che naturalmente produce energia a costi più bassi poi li vende a noi
Che siamo comunque sottoposto a tutti i rischi di inquinamento ambientale delle centrali nucleari francesi finisco facendo la riflessione che nell'introduzione il presidente dei giovani industriali di Torino aveva toccato che quella legata ma nel nostro Paese che cosa si tenterà di fare beh adesso c'è stato un referendum domenica andato com'è andato quella legge forse era come dire troppo complicata forse si è stati troppo ambiziosi o o troppo pasticcione asseconda chiaramente di come uno vuole vedere le cose perché si è intervenuti su troppi articoli della Costituzione ma indubbiamente una parte di quella legge quella che riguarda in modo specifico la rivisitazione del titolo quinto e in modo specifico l'articolo centodiciassette dove si ristabilisce in maniera chiara e precisa
Quali sono le competenze esclusive delle Regioni quali sono le competenze esclusive dello Stato e si toglie quell'equivoco
Delle materie concorrenti cioè sì ipotizzava di toglierlo stesso rimane così come il titolo quinto approvato nella passata legislatura che proprio sulle tematiche di Energia pone alcuni aspetti e in concorrenza allora io che sono sempre stato un regionalista convinto però nell'applicazione pratica del titolo quinto legge costituzionale
Ho verificato che su alcuni temi la conflittualità tra governo centrale enti locali e così forte che abbiamo oggi la Corte Costituzionale totalmente intasata e di conseguenza credo che su questo tema
Nei miei voglio rimanere solo su questo non sulla forma di governo sul bicameralismo sul diciamo senato federale che sono temi un po'più complessi è un po'più difficili ma per rimanere su qualcosa di pragmatico che riguarda in modo specifico il tema di cui parliamo io credo che sulla Energia
Si debba intervenire di conseguenza non so in quale luogo non so in che modo
Nella nuova dialettica parlamentare che non mi sembra essere in questo momento particolarmente foriera di ipotesi di concordia e di sviluppo di concertazione istituzionale si intervenga sul Titolo quinto e si modifichino con le strutture di competenza delle materie
Che sono indubbiamente uno ostacolo al raggiungimento di un percorso decisionale efficiente questo lo dico avendolo provato sulla pelle
Dinoi amministratori ma anche mettendomi nei panni di chi oggi e al Governo e dovrà prendere delle decisioni io naturalmente vedo che per il governo Prodi la concertazione diventata un po'una specie di punto di riferimento una pietra filosofale
Però aspetto con ansia di vedere i risultati del tavolo tecnico sull'alta capacità vediamo su questo voi sapete noto io delle posizioni molto chiare
E naturalmente mi auguro e spero per il bene del nostro Piemonte del nostro Paese che l'alta velocità si faccia perché una di quelle scelte strategiche
Che se non assunte se non realizzate rischiano di far fare dei passi indietro il nostro paese grazie
Grazie mille senatore chiedo la ringrazio due volte perché credo che lei debba lasciarsi tra poco e quindi non sofferente ma prendere parte alla parte successiva del dibattito approfitto della sua presenza anche per ricordare che tra lei i documenti che sono state distribuite c'è
Una copia del pay per dei lo davo il che tratta diffusamente agli stessi temi che l'onda uguale affrontata nel suo intervento e c'è un position paper del dei giovani
Devono indossare il Torino che come dire fa il punto
Sul tema dell'energia sollevando alcune questioni per tornare invece al nostro dibattito in giro all'onorevole Capezzone la stessa provocazione che avevo lanciato l'onorevole dico la politica deve fare passi avanti indietro stare dove
Grazie davvero
Per questo invito che mi ha particolarmente caro credito
Vengo immediatamente al punto cercherò di non eludere le questioni che sono state poste consentitemi davvero un minuto fuori sacco
Ma in realtà assolutamente nello stemma in relazione al luogo che ci ospita
Consentitemi di dirvi da da cittadino oltre che da militante politico e da dirigente politico
Il mio sconcerto se noi dovessimo raccontare a degli amici stranieri o al celebre marziano di Flaiano
Che oggi ventinove giugno sono trascorsi settantasei settantasette settantotto settantanove giorni darle elezioni e non è successo niente
è vero è stata una fase particolarmente tormentata in termini di calendario l'elezione del Presidente della Repubblica le elezioni
Amministrative che vi sono stati il referendum ma io credo che sistema politico bloccato
Che quando va esaurendosi nel tempo entro il quale negli altri paesi già si quasi in grado di dare un giudizio sull'azione di un governo sulla sulla sua prima impronta noi cosa facciamo stiamo qui a discutere dell'agenda politica dell'onorevole Oliviero Diliberto
Il Paese discuto di questo perché l'onorevole Oliviero Diliberto un'agenda politica ci fa io credo che questo sia un problema per la maggioranza dei quali io faccio parte ma per il Paese per il Paese
Detta la nota pessimistica no io credo di fotografia della realtà però guardiamo anche l'altro pezzo della fotografia perché io credo che dobbiamo guardarla in terre fotografia
Ciò nonostante e così esaurisco questo minuto fuori sacco
Io credo che noi noi persone ragionevoli
Di centrosinistra e centrodestra non ci importa Frank noi persone ragionevoli
E magari perfino liberali
Il tentativo lo dobbiamo fare
è capitato è stato probabilmente un incidente che venti giorni fa sia stato eletto presidente di una commissione parlamentare rilevante dove nella scorsa legislatura è stato svolto un lavoro importantissimo importantissimo
Con il presidente di quella commissione contanti membri quella Commissione che si sono guadagnati il rispetto di tutti
E già in questo avvio di legislatura c'è un buon clima che posso conferma io con alcuni amici alcune personalità Carlo Stagnaro con tanti altri amici abbiamo lanciato già da sette giorni una specie di manifesto segnale crediamo che le riforme strutturali vadano rimesse in agenda crediamo che le liberalizzazioni dei servizi di pubblica utilità anche a livello locale rispetto alle mille ieri
Piccole ma che segnano la vita del Paese bloccano la competizione questo tema vada affrontato crediamo che ci voglia una rivoluzione anche rispetto alla vita dell'impresa io ho lanciato l'idea sette giorni per un'impresa Primo capovolgiamo il sistema dei nulla osta delle autorizzazioni ecco io credo che questi temi
Verrà un momento e verrà presto
Un momento in cui le persone ragionevoli dei due schieramenti dovranno uscire dai bunker rispettivi non per chissà quali pasticci incomprensibili ma suo bigliettini chiari
Sudditi di specifici io credo che proprio sulle questioni economico è socia economiche sociali noi dobbiamo offrire queste occasioni poi Verano sciupata ne verrà sciupata uno a due ma noi dobbiamo esser Lia rendere ancora possibili queste occasioni detto questo
Io il tema della nostra discussione
Io sono molto dispiaciuto del fatto che anche una parola bella come la parola riforme sia ormai come sminuzzata masticatori spolpata dal politicismo
Al punto che si è persa l'idea di trasformazione il cambiamento che una riforma può portare con sé
E a maggior ragione di blandito energetico con quello che vuoi avrebbe si è affrontato in chiave di riforma avrebbe questa valenza non solo riformista graduali Easter minimalista ma avrebbe una valenza
Trasforma tredici
L'Italia è anche su questo tema indietro di due o tre cicli politico economici
Non siamo ahimè nelle condizioni di fare altro che di registrare con pausa o le cose che Mordano con ciò detto vorremmo poter essere a quel livello di discussione siamo ahimè molto indietro
Dobbiamo compiere intanto dei primi passi come quelle idee all'asilo fanno le aste poi cominciano faticosamente con lettere dell'alfabeto la liberalizzazione in questo settore avuto dei nemici chiari e Foschi
Ovviamente gli interessi monopolistici oligopolistico che vi sono stati e ottimisticamente con euro al passato prossimo diciamo così
Un certo tipo di ambientalismo un certo tipo di ambientalismo ideologico di chiusura
Che costantemente traduce in tanti canti dal biotech che per per citare un altro ambito ma vengo questo che traduce il principio di precauzione in principio di proibizione perché questa è la declinazione come se il rischio zero potesse esistere il rischio zero non esiste non esiste nella vita non esiste
C'è stato un altro nemico ideologico
O se volete di copertura ideologica ad interessi molto concreti che questa storia della chiusura anche agli operatori stranieri c'è sempre qualcuno che tira fuori la bandiera dell'interesse nazionale io posso dire come anche nella la teste
Che ora qualche tempo io conosco conoscerò un solo interesse nazionale
E cioè i prezzi che le imprese pagano
Le bollette che i cittadini consumatori pagano e il servizio che le urne e gli altri le imprese e i cittadini ricevono
Questo è l'unico tipo di interesse nazionale che a mio avviso debba essere in primo luogo messo diciamo nel nostro bersaglio e noi non possiamo non partire dal fatto che in Italia abbiamo i prezzi tra i più elevati dal mondo occidentale
Il livello di competizione che è tra i meno elevati del mondo occidentale
Una delle prime cose per ora annunciate
Positive però da parte del governo
E il provvedimento annunciato dal ministro Bersani
Che va salutato come un passo io credo positivo
C'è un passo ulteriore sulla liberalizzazione
Ci sono almeno altre due cose che io trovo civili e convincenti ragionevoli
Per un verso la sterilizzazione dell'Iva sulle accise che avrà poi un ricca scorcio sul sul sulle tasche di tutti noi
In un tempo che vedremo quale sarà e anche la vicenda diciamo di una compensazione ai territori che si troveranno ad ospitare degli impianti anche perché qui scusate siamo tutti uomini di mondo abbiamo fatto il militare a Cuneo come diceva il celebre film sappiamo come funziona il responsabile di una impresa va nottetempo in genere dal sindaco
Notte tempo ben nascosti in modo che nessuno riveda fanno raccordo dopodiché il mattino successivo lo stesso sindaco ma a capeggiare la manifestazione di protesta no ecco noi dobbiamo uscire da questa vicenda che ed da commedia all'italiana ma rappresenta il senso di un Paese che così non può funzionare allora io credo che questi siano alcuni punti positivi la mia valutazione non entro qui nello specifico e che in Parlamento in Commissione dovremmo spingere ancora più avanti quel provvedimento ho ragione di ritenere che non sia una missione impossibile
Ecco quindi ci sono diciamo dei punti che altrove sarebbero considerati scontati qui non lo sono dobbiamo a mio avviso consolidare lì e fare un passo in più
Vado a chiudere consentitemi ancora due minuti faccio finta in questo caso di essere un'altra parte del mondo dove diciamo il dibattito potrebbe essere di tipo diverso e chiudo e chiudo
è possibile che in Italia non si possa fare un discorso sul tema anche geostrategico
Energia e democrazia con quello che vuol dire cioè questo non può essere consentite va affrontato con Pecoraro Scanio che propone i doppi vetri alle finestre il problema è l'assetto del pianeta
Il problema è cosa accade in Medioriente e come si muove Putin è una riscrittura geostrategica complessiva che rischia di vedere un'intesa
Sudamerica allacciava Bears Iran Cina Russia noi rispetto a tutto questo come come ci muoviamo io sono convinto che la strada maestra sia quella della diversificazione
Che Nord How ripropone in termini di non solo di sicurezza energetica ma di sicurezza tout-court di sicurezza rispetto alle virtualità democratiche di quei paesi e anche di rischi sulla non democrazia i costi della non democrazia anche per noi
Credo e chiudo davvero
Tenetelo come una nota a margine che un elemento tra i monti ecco tra tra le varie cose della diversificazione è partito negli Stati Uniti un dibattito io credo importante anche di Salvini sono un Paese che consuma il venticinque per cento delle risorse petrolifere ne produce solo il tre per cento
è un paese o in Oriente ed però
Il tema delle auto ibride
Il tema cioè della possibilità anche di puntare su una sul tecnologie tutte esiste
Couto mobili con elettricità benzina anche poi carburanti ecologici eccetera mi sono tinta anch'che hanno ragionato su una possibilità qualora sono sempre ragionamenti a mio avviso estremizzato i quelli di queste cifre che sto per da qualora entro il due mila venticinque il parco automobilistico andasse in quella direzione si potrebbe ridurre la dipendenza petrolifera dell'ottanta per cento ecco io non farei mai una sola scelta di questo però nel quadro della diversificazione anche questa è una cosa che possiamo annota ecco queste sono diciamo le criticità della situazione attuale però anche l'opportunità che ne abbiamo di tentare questo è il nostro dovere grazie
Grazie mille all'onorevole Capezzone giro immediatamente la parola per fare le somme tirare le somme del dibattito ad Emma Marcegaglia che dubito in questa sala B bisogno di alcuna presentazione ma che invita a parlare non solo col cappello di vicepresidente di Confindustria ma anche col cappello di un imprenditore che opera in un settore ad alto consumo energetico e che quindi sente con particolare come dire vicinanza il tema è il problema prego grazie
Grazie buonasera a tutti intanto voglio dirvi che sono e lo dico non perché sono qui ma lo dico perché lo sento veramente molto felice
Di essere tornata in questa sala che mi ha visto presente molti anni fa vedo qua in sala molti amici quando ero presidente dei giovani che mi fa particolarmente piacere poterci tornare in occasione dell'assemblea dei giovani imprenditori e ringrazio Alberto per l'invito
E devo dire che mi fa anche molto piacere
Che sia certa stato scelto un tema così importante così divisione così di medio termine perché penso che poi i giovani abbiano soprattutto questo obiettivo era quello di guardare avanti cercare di
Fare scenari non guardare solo all'oggi ma guardare anche a quello che succede domani quindi di aver scelto
Questo tipo di terapia un tema assolutamente strategico e di aver scelto ovviamente escludo né ma un panel
Così di rilievo così importante che credo ci abbia dato degli spunti davvero di ragionamento che vanno un po'al di fuori dei luoghi comuni che spesso sì sento no su questo su questo tema
Prima di fare alcune considerazioni appunto sul tema specifico volevo così fare alcune riflessioni su quello che ha detto l'onorevole Capezzone che io stimo e seguo da tempo
Nel dire lì che ho apprezzato molto la suo coraggio nel dire che insomma in questo momento il paese è bloccato che Luís ha sconcertato dal fatto che il Paese si è un po'in ostaggio
Dall'agenda dell'onere Diliberto ovviamente si figuri quanto noi siamo sconcertati da questa cosa
E vorrei anche dire questo che io conosco le le le sue idee le idee di alcune persone diciamo vicina Luís penso all'onorevole Bonino al ministro Bonino che conosco bene che stimo molto ecco quello che io mi mi piacerebbe che al di là delle vostre convinzioni che conosciamo sono molto vicino alle nostre ci sia proprio un po'una specie di Teresa di responsabilità su questi temi perché il vero problema è che sono inutili ci nascondiamo all'interno della vostra maggioranza ci sono persone di buonsenso capaci come lei
Ministro Bonino ministro versata anche tra ci sono anche una bella massa di massimalisti che e come viene
Portano avanti una serie che sono esattamente il contrario di quello che ha detto lei e quello che ci serve quindi io
Auspico e sono sicura e vi chiedo che proprio nelle azioni concrete si faccia sentire la vostra voce liberale riformista perché di questo noi abbiamo bisogno e si faccia sentire proprio negli atti concreti noi lo dico perché alla poi chiudo per voi parliamo di medio termine voglio entrare nella nella polemica politica però noi stiamo facendo con fiducia la battaglia perché non venga e limitata la delega ambientale
Abbiamo trovato in questi giorni proprio alleati in ministro Bonino al ministro Bersani ecco no auspichiamo che su questo ci sia una presa di posizione forte sulla legge Biagi uguale cioè cerchiamo i Tanzi tutto di evitare di distruggere il buono che è stato fatto
Dal precedente Governo e sono molto d'accordo con lei questo non basta perché non è che possiamo semplicemente evitare
Di fare danni e di eliminare le cose passate ma cerchiamo davvero di andare avanti e fare quelle riforme che lei ha citato e che noi condividiamo totalmente e quindi auspichiamo davvero che questa voce
Riformista liberale si faccia sentire molto forte e noi speriamo vinca almeno dieci a zero rispetto alle voci massimaliste che invece spesso sentiamo
Ma veniamo invece al al tema
Al tema vero importante che è stato trattato stasera
Devo dire che io condivido moltissime delle cose che sono state dette e questo mi fa molto piacere perché penso che il problema ancora una volta è e fare le cose l'analisi abbastanza chiara però ecco credo che sia molto importante
Evidenziare come è stato fatto che il tema dell'energia è davvero uno dei temi forse più strategici più di medio termine che oggi non solo il nostro Paese non solo Europa ma come diceva
Molto giustamente lorda quel un po'tutto tutti i paesi civilizzati no non Civita diciamo io sviluppati anche quelli poveri
Hanno hanno davanti io credo che sia un problema di sicurezza come è stato per detto prima un problema legato ai cambiamenti climatici quindi alla mantenere e al cercare di consegnare alle future generazioni
Una un un un pianeta non distrutto ma è anche come è stato ricordato proprio l'onorevole Capezzone un problema di competitività molto seria dell'impresa e quindi su corretta
Futuro e e competitività quindi è certamente un tema molto importante non v'è dubbio come è già stato detto che il tema è molto sentito in tutti i Paesi del mondo è particolarmente sentito da noi ecco perché come è già stato ricordato noi abbiamo forse fatto le scelte più come dire lontane da quello che diceva prima dollaro dall'orda un recente ma di liberalizzazione in tema di diversificazione
E appunto in tema di varietà noi abbiamo il punto sessantadue per cento di produzione ingrassa
Ma perché non è che i nostri imprenditori fossero dettasse semplicemente perché è per una serie di proprio
Il impossibilità e i divieti a livello locale è stato l'unico modo per fare nuovi investimenti nove centrale e l'ottantacinque per cento di questo gas importato in particolare appunto da Paesi che sono stati citati prima Russia e Algeria e questo insieme a tutta una serie di altre politiche o non politiche fatte in passato
Ha fatto sì che il trait oggi come si ricordava prima della dell'energia elettrica anche del Garcia tra il venticinque trenta per cento superiore alla media europea e questo è un detta di competitività devo dire che molto sentito ormai da tutti non solo certamente dalla dall'impresa siderurgica della carta tante altre che sono come dire gas gas energia intense ma da tutti gli imprenditori anche quelli che magari hanno nel costo Energia il quattro cinque per cento
I propri costi generali ma che sentono questo gap fortissima rispetto al proprio competitore francese
Finlandese spagnole che ha un prezzo nettamente più basso
Che cosa fare e qui apre intenso che
I problemi siano appunto molto vari c'è prima di tutto un problema di rapporto con la Russia è già stato ricordato
La Russia sta facendo fa e io sono abbastanza convinta com'è già stato detto farà un uso politico
Della della del suo monopolio del gas mi pare che non ci sia nessuna volontà di aprire in termini no di liberalizzazioni o di negoziazioni Fea che normalmente si fanno con nessun Paese al mondo c'è una sorta proprio di ritorno a una affermare la forza politica economica della Russia attraverso proprio l'utilizzo del gas come porsi è vero che c'è un dibattito aperto sia in Italia che in Europa su cosa fare abbiamo sentito ero con
Il mio amico qui in prima fila qualche qualche giorno fa a con il ministro Bersani diceva bisogna capire
Se deve essere l'Europa come voce unica a porsi e nei confronti della Russia o se dobbiamo lasciare ai monopolisti singoli no dei vari Paesi il rapporto con la Russia io credo che questa seconda ipotesi ossia sbagliatissime
Perché se ne lasciano il rapporto con la Russia e monopolisti nazionali probabilmente quello che succede che tra monopolisti si intende non si dividono profitto a scapito dei consumatori diciamo famiglie o industrie sarebbe auspicabile che l'Europa parlasse a una voce unica perché per quanto poco possa ottenere questa logica sarebbe comunque meglio che parli l'Europa unica rappresentante cinquecento milioni di consumatori piuttosto che l'Italia la Francia o la Germania
Però sappiamo anche per d'aver visto spesso queste dinamiche che sui veri temi fondamentali poi i singoli Paesi vogliono dire la loro quindi questa logica di avere una politica energetica europea unica sarebbe auspicabile ma credo onestamente di difficile soluzione quindi non dobbiamo come dire far troppo affidamento
Sul ovviamente dobbiamo cercare di perseguirlo nel nel migliore dei modi ma non dobbiamo fare troppo affidamento nel cercare di a dire più potere negoziale nei confronti della Russo dobbiamo cercare di circa la politica non può prescindere a questo
E i temi sono proprio quelli che sono stati citati da tutte i relatori che mi hanno che hanno parlato tre prima di me prima di tutto il discorso della varietà e della diversificazione e molto importante qualche cosa
In Italia quanto meno in termini di politica si sta cercando di fare con mille difficoltà però non v'è dubbio che i rigassificatori ai terminali già G sono quelli fondamentali perché avrebbero l'obiettivo di portare più grassa in Italia quindi aumentare l'offerta che normalmente portavano diminuzione del prezzo
Ridurre la schiavitù dalla dalla dalla Russia e dall'Algeria però come sapete ci sono molti progetti in Italia ce ne sono circa dieci con imprenditori privati italiani e esteri che vogliono mettere soldi vogliono investire l'unico partito il terminale di Rovigo che sarà terminato entro il due mila otto gli altri stenta no sono in difficoltà hanno come dire procedure
Di autorizzazione molto lenti quindi su questo il concordo l'ho detto anche in alcune dichiarazioni pubbliche qualche giorno fa credo che il il provvedimento del ministro Bersani su un provvedimento molto serio peraltro agevolano anche i iter di autorizzazione sui terminali di Gnl e sono molto dal coro quello diceva onorevole Capezzone che dare anche degli incentivi in termini concreti veri non dare i soldi in mano magari al Comune ma dare invece una riduzione di bolletta agli abitanti
Delle zone che ospitano questo tipo di infrastrutture che non v'è dubbio sono anche infrastrutture pesanti può essere anche uno dei modi non l'unico
Di fare in modo che ci sia un accetti per inaccettabilità maggiore di questi che sin qui ripetuto fare i terminali gemelle abbiamo tanti Investimenti abbiamo tanti soldi tanti imprenditori che vogliano investire
Facciamo di fare il loro mestiere e quindi autorizziamo li velocemente ovviamente con la massima attenzione alle procedure arrivare a dispetto degli impatti ambientali però facciamoli in fretta
Secondo tema molto importante è quello di cercare nel limite del possibile perché è evidente che poi le scelte in campo energetico sono scelte a medio termine
Di lui equilibrare un po'il nostro mix noi oggi siamo come ho detto tutti sul gas cerchiamo di fare quel poco di carbone che è possibile fare che l'ENEL sta facendo facciamolo sicuramente
Pensiamo quanto meno in termini di ricerca al nucleare anche se anch'io sono d'accordo con Lucio prima da qualche parte fatta un'analisi molto attenta perché da quello che si vede nessuno è realmente oggi alla volontà di investire sul nucleare però teniamo un occhio attento su questo tema almeno in termini di ricerca sulla nucleare più avanzato e certamente lavoriamo molto sulle nuove tecnologie per quanto riguarda le altre
Fonti ecco su questo voglio dire una cosa che io credo sia molto giusta oggi le altre fonti rinnovabili sono fortemente sussidiate e pesa no sulla bolletta ecco io credo che più che sussidiare le tout cour andrebbero come dire incentivate tutte le tecnologie che porteranno in futuro ad abbassare il costo del no di queste tipo di rinnovare che fino a quando
L'eolico o fotovoltaico costano così tanto probabilmente sì potremo aumentarne la percentuale di utilizzo ma come dire rimarrà sempre troppo limitato se invece noi incentiviamo la ricerca la tecnologia che ne ha basse costine e li rende più come dire veramente di mercato questo può essere un fatto libero secondo teme vado anch'io velocemente verso la conclusione la liberalizzazione ho molto apprezzato quello che diceva prima la la la dottoressa che ero il a anche il derby sul fatto che sicurezza e liberalizzazione non sono in contrasto ma anzi l'una rafforza l'altra e devo dire che sul tema della liberalizzazione non siamo forse l'esempio più chiaro di come non liberalizzare ha voluto dire creare problemi di sicurezza sulla sul gas e li abbiamo vissuti l'anno scorso sapete bene che fino a qualche tempo fa in Italia vigeva la logica della bolla del gas
Ovviamente portata avanti dal monopolista ENI e questo ha fatto sì che non si facessero nessun tipo di investimento in stoccaggi nessun tipo di potenziamento dei gasdotti nessun Terminale Gnl quindi in realtà un la liberalizzazione più competitori avrebbe permesso invece di vere più investimenti quindi ci saremmo trovati soluzioni diverse quindi spingiamo le liberalizzazioni sul mercato dell'energia elettrica qualcosa è stato fatto spingiamo l'ancora sul gas c'è tutto da fare anche su questo tema il provvedimento di Bersani va nella giusta direzione quindi credo che sarà Oscar ospitate lo dico anche al all'onorevole Capezzone cerchiamo di fare in modo che questo provvedimento intelligente capaci diventi legge nel più breve tempo possibile
Terzo tema il risparmio energetico da Confindustria
Vuole agire vuole lavorare molto sul tema del risparmio energetico né pensiamo che ci sia molto spazio in questo in questo ambito pensiamo che in dieci anni se posso tenere almeno un risparmio del dieci per cento del consumo totale anche qui non deve essere una logica dirigistica che impone ma deve essere una logica di mercato che spinge appunto alle le le aziende l'impresa trovare soluzioni che facciano risparmiare energia
Un ultimo a riferimento sul protocollo di Kyoto di Kyoto e l'emission trading io credo che il tema del cambiamenti climatici e dell'emissione di CO due sia un tema molto serio molto importante che come diceva prima l'orda quel riguarda forse non i nostri figli ma ai nostri nipoti i nostri pronipoti però va barba come dire affrontato io credo però personalmente che così come è stato posto è stato posto ma non è stato posto male perché oggi ci stiamo ponendo obiettivi molto pesanti in pochissimi con l'effetto di non avere nessun effetto sui cambiamenti climatici perché quando come dire andiamo impattare sul il non so se il cinque il sette per cento a ricordo esattamente la la la percentuale di di di consumi non risolviamo niente quindi andrebbe come minimo veramente portato avanti sugli altri Paesi e attenzione altro tema molto importante
Non può andare a toccare solo i come dire il il sistema industriale quando molta parte dell'inquinamento viene dove è stato detto prima dal settore dei trasporti
Dalla resa dalla da da residenziali civile eccetera
La risposta che spesso mi viene data quando pongo questo problema è ma noi colpiamo i sistemi industriali perché quelli sono più facilmente controllabili sono quelli più facilmente aggredibili sulle case piuttosto che sulle auto dobbiamo andare a toccare cinquanta milioni trenta milioni di utenti e quindi non ci riusciamo capite che se questa è la politica
Il risparmio energetico del protocollo di Kyoto che viene portata avanti mi pare come ha sempre facciamo delle politiche sbagliate
Concludo dicendo che questo dell'energia un tema essenziale importante di strategia di lungo periodo
Credo che veramente vadano fatte delle scelte importanti non nell'emergenza ma guardando allontanano scelte appunto di diversificazione a tout court
Non di dirigismo ma lasciando grande spazio al mercato ecco io credo che se si dà in questa direzione
Ecco tutto non è perso i problemi non sono così gravi o comunque se siamo anche gravi
Come dire guardando al futuro con intelligenza solidità e non basati sull'emergenza forse appunto l'italiano insomma un po'anche l'Europa e tutto il mondo potrà fare delle scelte che magari i nostri figli i nostri nipoti i nostri pronipoti saranno ci saranno grati per aver fatto scelte di questo tipo e per consegnarli un mondo migliore grazie
Grazie mille credo che ci sia tempo per alcune domande quindi pregherei chi vedo già una domanda intende porre domande al panel di accomodarsi sulla sulla corsia alla mia sinistra alla vostra destra VP e vi prego di essere veramente breve stringati per dare lo spazio a più domande e al più risposte mi permetto soltanto ci son due brevissime riflessioni intanto ringrazio davvero i nostri relatori perché credo che Torino sia l'unico posto al mondo dove si può cominciare una conferenza con quaranta minuti di ritarde finirla in orario
Perché tutti gli speaker si attengono rigorosamente tempi nessuno sfora come noi avevamo previsto originariamente
Secondariamente per quel che riguarda protocollo di Kyoto voglio introdurre un dato nel caso questo tema dovesse interessare il dibattito l'Istituto Bruno leoni in collaborazione con International Council for Capital Formation ha effettuato una stima macroeconomica di quello che potrebbe essere l'impatto del protocollo
E abbiamo valutato alle attuali con le attuali politiche quindi con l'attuale impegno in termini di acquisto di quote l'impatto al due mila dodici variabile tra il due il tre per cento del prodotto interno lordo in un Paese che cresce tra lo zero e l'uno per cento quindi il protocollo di Kyoto potrebbe fare la differenza tra una magra crescita
E una non così magra depressione detto questo
Passa mediatamente la parola domanda vi prego di restare entro i due tre minuti grazie
è Grazia Graziadei mi chiamo Leonardo libero sono al direttore di una rivista specializzata in materia di fonti rinnovabili si chiama Energia dal Sole
Due cose mi sono meravigliato di non aver sentito in questo in questo un accenno alla fine inevitabile delle fonti convenzionali
Il famoso picco del petrolio che tira dietro di sé tutti gli altri picchi quello dell'uranio quello del gas qualora e un accenno mi perdoni sì signora Marcegaglia sbagliato alle fonti rinnovabili
Cioè
Passo senz'altro su questo argomento le fonti rinnovabili sono finanziate neanche per sogno le fonti rinnovabili sono finanziate dai cittadini italiani che attraverso una componente tariffaria a tre
Che c'è su tutte le bollette pagano per la costruzione di impianti da fonte rinnovabile ma le fonti rinnovabili non ricevono questo questo questi soldi
Perché l'ottanta per cento di questi soldi e sono sessanta mila miliardi dal mille novecentonovantadue a oggi
Va a finire alle fonti cosiddette assimilate che nessuno sa bene che cosa siano però in realtà sono scarti di raffineria petrolifera e rifiuti non biodegradabili
E quel sono le fonti che ricevono i fondi che i cittadini italiani pagano in favore delle fonti rinnovabili
Vi dico una cosa i cittadini tedeschi rispetto la la tre dei cittadini tedeschi è meno della metà dei quella dei cittadini italiani però l'ha i soldi vengono impiegati giustamente
Per cui la Germania è prima al mondo nell'eolico ed è seconda al mondo che sta contendendo il primo posto al Giappone nel fotovoltaico
Quindi per carità non diciamo sono finanziate le fonti rinnovabili in Italia non sono finanziate
Ci ha provato il governo Berlusconi con cioè con il ministro Scajola con i due famosi i due famosi decreti del ventotto luglio del mille novecento del due mila cinque e del due febbraio due mila sei
Che sono una cosa burocraticamente esecrabile però esistono
E adesso sul sul decreto legge Bersani c'è un solo accenno alle fonti rinnovabili
Secondo le quali bisognerebbe sostenere soltanto il solare termico benissimo il solare termico è un'ottima cosa e i biocombustibili biocombustibili sono un bidone pazzesco
E i clienti i tecnici ve lo potranno dimostrare per fare una mega tonnellata di petrolio col mio combustibile ci vogliono tredici mila chilometri quadrati di di di territorio
Per farlo col fotovoltaico ce ne vogliono sessantasette mi pare
Grazie grazie mille prima di passare
La parola a a Emma Marcegaglia chiunque altro voglia rispondere in mi permetto una piccola obiezione è stato detto che l'ottanta per cento dei sessanta mila miliardi CIP sei non
Lei ha detto tanto crescendo
Comunque anche a
Ecco quindi vuol dire che c'è una quota sessanta mila miliardi e sono l'ottanta per cento ci sono circa quindici mila miliardi che sono andati alle fonti rinnovabile ore se quindici mila miliardi da parte anima Marcegaglia faceva abbastanza acciaio non per Ponte sullo Stretto copre il ponte sull'Oceano Atlantico credo ecco questo va considerato un bel passo la parola
Nava intanto scusi mi permetto di dire che l'accenno sulla fine del Petrali mi pare che la da quel ne abbia parlato fortemente no dicendo che
Va proprio cambia come
Che per
Se continuerà parlato insomma Mita comunque questo è un tema che su cui ecco sulle fonti rinnovabili intanto appunto io credo questo premetto che io anche personalmente come azienda sto investendo alle fonti rinnovabili quindi non è che dico solo che intanto appunto bisogna fare chiarezza il tema che lei pone un tema serio no quindi c'è c'è una componente costosa invece quello che volevo dire che secondo me va posta attenzione sul fatto che in vanno incentivati anche le tecnologie che comunque ci sono oggi in in una serie di tecnologie
Di gusto udì o brevetti o i temi che comunque tendono ad abbassare no il costo di alcune fonti questo mi sembra è questo io ho detto non c'ho detto questo detto che più che come dire incentivare esclusivamente quello che c'era in una logica di miglioramento una logica di maggiore efficienza comunque credo che incentivare ulteriormente tutto quello che va a ridurre il costo di alcune rinnovabili che non v'è dubbio che ancora sono molto più costosa rispetto al gas oltre e questo mi sembra un fatto evidente no cioè produrre energia elettrica da fotovoltaico da eolico rispetto al carbone o al gas no eh e c'è ancora una differenza un delta molto grosso probabilmente proprio perché credo io credo fortemente nel notabili e lei ci crede più di me
Se noi incentiviamo la tecnologie che riducono questo costo probabilmente le rinnovabili potrà valere un utilizzo molto maggiore rispetto a quello che hanno attualmente questo era il mio ragionamento
E c'è un'altra domanda
Qualche breve considerazione sono Liñan ambizioni presidente di Assocarta cartario
Si sente invocare spesso una politica energetica europea come si fa a dire no sicuramente bene però da parte nostra mi sembra che sia un poco quella solita storia che non riuscendo a fare ma politica nostra italiana speriamo che lavoro faccia giusti problemi questa è un'illusione
L'Europa non è la sfida della beneficenza ogni paese fa i suoi interessi in Europa noi dobbiamo andare con le idee chiare oltretutto tutti i paesi europei hanno diversificato proprio nello spirito che diceva lo ora le fonti dal nucleare e il carbone noi abbiamo niente stiamo andando a gas
E pretendiamo che l'Europa ci faccia la politica per noi secondo me è un'altra illusione decidiamoci ad avere delle idee nostro deve fare quello che dobbiamo fare e ben venga la politica europea
Non aveva detto security number one
Ho scorso sui culti number one ma Andersen mo'We Lost da Mark
Il secondo test number one mense del price in crisi assoluti
Dico sì sotto Guido Memmo cui don Caravà Marche
Index momenti può Isan Nadal Marchetti
Lamberto Dini
Nucleare
Diamo tutte per scontato il nucleare è nove facciamo degli studi tutti molto prudenti guardate che al mondo qualcuno nucleare lo sta facendo
La Finlandia che non è l'ultimo dei testi paese in senso ecologico proseguire sta costruendo nucleari
La Cina sta costruendo nucleare la Francia un gol dessimo programma di rifacimento di tutte le sue centrali nucleari
Quindi signori cerchiamo di guardare una qua un po'più di attenzione con meno timidezza sicuramente le ricerche tutto però guardiamo anche chi sta facendo qualcosa
All'onorevole Capezzone che ho apprezzato moltissimo per del suo vorrei ricordare che la commissione che lei oggi presiede nella passata legislatura a finito veramente in bellezza
Direi quasi un esempio unico di quello che in Italia si verificano poche volte con un documento se non vado errato approvato da maggioranza e minoranza questa è l'eccezione più nega di questo Paese
Che sull'energia sulle liberalizzazioni sull'indennizzo
Io spero che lei possa guidare l'attuale commissione a portare avanti quello che già al precedente commissione han praticamente ha detto grazie
Grazie mille
Una sola chiosa sul nucleare perché raccolgo volentieri
Una delle ragioni per cui si fa fatica a trovare investitori che vogliono scommettere sono che vorrebbe sia sarebbe che potrebbero essere disposti da tempo NAS più ampia sfilza di condizionare il possibile a scommettere sul nucleare in Italia
E probabilmente che l'Italia offre un rischio politico molto maggiore di altri paesi e il nucleare è una tecnologia dove il grosso dell'investimento circa l'ottanta per cento sta nella costruzione dalla centrale
Lei mi ha fatto delle centrali e la ben chiuse nel giro di pochi anni questo per un imprenditore significa peggio che la tomba ed è evidente che di fronte a queste premesse
Chiunque sia disposto all'intenzione abbia i capitali per investire si pensa due tre o dieci mila volte detto questo passo la parola prima a all'orda uguale poi Daniele Capezzone poi chiunque altro naturalmente voglia fare dell'osservazione
L'altro giorno pasta aveva maggiore Blake correnti fra Est Franz speranze
Spendo per sua espressa ai tempi alla cresce la famosa foto a fiducia fiocchi FFO supply a amoveatur preso eseguite avuta Franz speranze o se ne UE e mi ero c'è già pensa sopra Esopo avrebbe saputo idolo sopra Roma Pascazio ribellava ebreo Charms delle cose Nineteen e i cinesi Wang
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Grazie Milano da quel Daniele Capezzone
Davvero non più di tre telegrammi il primo io ringrazio davvero a partire dalla dottoressa Marcegaglia altri che hanno voluto testimoniare attenzione un'attenzione anche con qualche punta di fiducia rispetta ruolo che in un contesto politico difficile cercheremo di giocare il ministro Bonino io stesso
Chi si muove in questo modo ieri in questo quadro noi ci proveremo
Questo possiamo dirlo per quel che mi riguarda direttamente
Nelle prossime settimane tradurlo iniziative legislative assolutamente trasversale che corali a partire dalla Commissione che presiedo
Due tre dei punti qualificanti del manifesto che avete visto pubblicato sabato scorso fu sul Sole insomma ci troveremo sia in termini diciamo così di transenna mento delle spinte che non ci piacciono e in fondo almeno possiamo dire avete visto che sulla legge Biagi per ora assalti non ce ne sono stati
Ma anche in positivo perché non può bastare occorre anche fare delle conquiste in più che in questo era primo telegramma che è un impegno secondo telegramma non eludo la questione nucleare
Io non sono favorevole per una serie di ragioni c'è la questione delle scorie c'è la questione di tempi molto lunghi c'è la questione di costruire ideali con fattori anche difficilmente quantificabili che sarebbe c'è la questione dello scontro scusate degli Cassino che si innesterebbe senza concludere
Per tutte queste ragioni io credo che non non sia realistico io non sono favorevole ma se anche fossi favorevole
Credo che penserei dieci volte ad aprire in questo momento un conflitto politico che rischierebbe il trasformarsi nell'ennesima rissa senza io mi concentrerei sulle cose concrete possibile in questo momento
Sulla parte Energia quelli quella provvedimento governativo sulle liberalizzazioni da Spinelli ancora più avanti se noi nel prossimo nel prossimo
Quadrimestre portiamo a casa a Senato e Camera quella roba io mi riterrei già di avere a che fare con un ottimo inizio di legislatura terza e ultima cosa d'accordissimo con quanto si diceva poco fa quella indagine conoscitiva
E quella relazione conclusiva ha votato all'unanimità sono stato un fiore all'occhiello della commissione presieduta dall'onorevole Tabacci tanto ne sono convinto non solo come dato di diciamo di ossequio garbato ma proprio di convinzione che quando io dicevo prima nel mio intervento per inciso disegno di legge Bersani dobbiamo spingere più avanti e io credo che tanti degli spunti venuti da quella indagine conoscitiva servono proprio in termini emendativi impositivo devo fare un solo esempio il tema per esempio dei con
Trasporto dell'energia sul territorio nazionale è evidente il ruolo chiave di Terna da una parte di SNAM Rete Gas dall'altra e però nell'un caso c'è stata la quotazione in Borsa cioè nell'altro caso no io sono convinto che occorra anche su quel lato aveva una cesura avere un momento importante ecco questo è per è un esempio che volevo fare grazie
Una simile pendere l'ultima domanda prego davvero disse telegrafico grazie se certamente
Allora io sono un imprenditore che anni fa sull'onda di Kyoto ha iniziato un suo progetto di energia rinnovabile ora trovo Vergani veramente indicibile sono sono particolarmente alta alterato per questa
Guerra che viene fatta al protocollo di Kyoto allora rapporto tra rinnovabile e fossile non è che rinnovabile e sovvenzionato il problema è che il fossile non sta pagando le esternalità
Il fossile fa dei danni rilascia del CO due nell'atmosfera
Kyoto e e stato messo in piedi per questo
Grave problema la Civita dei mari sta crescendo io di questo discorso lì sono venuto a conoscenza anni fa ho iniziato un'attività imprenditoriale
Ho speso già dei milioni per andare a mettere a punto un progetto di rinnovabile che è pronto a sfidare le centrali nucleari
E continua a sentire
Nonostante caro Stagnaro che ti ha informato continua a sentirti dire queste banalità sul protocollo di Kyoto io ora impostato perché mi sembra giusto
Cambiare e il tipo di comportamento verso questo pianeta agli inizi impostato in quella direzione e la mia attività e sto cercando tra l'altro di allargarla sul territorio perché ci siamo ritrovati con un importantissimo progetto stamattina son passato a Rai tre ne stanno parlando tutti i giornali tutte le riviste ma solo le persone che dovrebbero seguire la cosa non non fanno quel minimo sforzo per andare a capire se continuare a vivere e far dire banalità disinformati tre o analisi senza senza costrutto sul problema Energia per favore informatevi su cos'è l'energia nessuno sa che cos'è l'energia è un è uno di quegli argomenti argomenti completamente
A lontani dalla dalla comprensione dei dei più sarebbe interessante
Che prossimamente indiziati anche qualcuno che possa dare dei dei contributi un altro discorso oltre ad aver capito il protocollo di Kyoto
So se voi andate a cercare su su su internet sono citato in né alcuni studi anche per il nucleare
Cari signori l'uranio è finito ve l'hanno già detto qualcuno
La già spiegato l'uranio ha un piccolo problema gli yellow cake per essere estratto dalla miniera
Deve avere una certa concentrazione altrimenti non conviene estrarlo l'energia per estrarre l'uranio diventa più alta dell'energia che quell'uranio
Di restituirà è un concetto molto chiaro
Questo di EROEI energia ricavata su Energia investita che supera i concetti economici non è che con l'aumento del costo dell'energia certe cose diventano più economiche cioè diventano più sfruttabili non l'energia a questo piccolo comportamento che quando il costo di estrazione di una risorsa supera l'energia che si può ricavare si ferma il giacimento di petrolio si ferma il giacimento di uranio
Si fermano tutte ora questa questa e un altro fenomeno che viene totalmente ignorato da da le analisi
Economiche prego grazie del contributo il tema della dell'era l'ultima domanda il tema della tavolo rotondo e stasera non era al protocollo di Kyoto provviste pensato tirata in ballo spendo soltanto mezza parola sul tema non è stato detto questa sera anche se io non lo sottoscriverei peraltro che le politiche nate che europee sono sbagliate semplicemente è stato detto che protocollo di Kyoto è uno strumento per sua natura inefficace costoso perché coinvolge una minoranza dei responsabili delle delle emissioni per quel che riguarda la banalità Desy informata sul costo del protocollo di Kyoto che io ho citato tra il due il tre per cento del PIL si tratta di uno studio svolto per conto dell'Istituto Bruno leoni dell'International Council for Capital Formation da globale in salita
Che è la più importante credo Società al mondo di valutazione macro economica
Comunque ripeto non era questo il tema è stasera per quel che riguarda infine le energie rinnovabili il nucleare carbone e il petrolio la posizione non so devono industriale questa lascerò poi la parola degli ora il gruppo giovani lascio la parola su questo ad Alberto Dal Pozzo per le conclusioni saluti
Ma la posizione mia personale e dell'Istituto Bruno Leoni è semplicemente questa lasciamo che sia il mercato a decidere se le fonti energetiche funzionano oppure no
Il che significa aboliamo i sussidi aboliamo il CIP sei aboliamo l'obbligo per i generatori energetici io non ho resti dei soldi restituiti ai consumatori restituite le lo di questo lo devo tirar Capezzone aggettivo francamente non a me si pensa che solo rappresentanti del aboliamo il chipset aboliamo i sussidi aboliamo l'obbligo per i produttori di energia degenerare delle quote d'energie con alcune fonti piuttosto che con altre lasciamo che siano i consumatori e produttori a scegliere
E a rivolgersi e quelle fonti e a quelle tecnologie che sono più efficaci e più efficienti se l'uranio si stava esaurendo se esaurito i produttori non lo utilizzeranno per generare energia elettrica sale Petroli stavo salendo si è esaurito i produttori non lo utilizzeranno
Per sua evidente mancanza per generare energia elettrica
E se il petrolio non si esaurirà perlomeno nel breve termine come io credo se il gas non si esauriva per lo meno non è breve termine cambio credo allora forse si continuerà a utilizzare queste fonti nella misura e fintanto che risulteranno economicamente efficienti
Derivati da tensione passo la parola Adalberto appostare conclusione grazie Carlo
Innanzitutto grazie a tutti voi per essere rimasti sono fine a un convegno parli un quaranta minuti essere così tanti numerosi e un quarto la nove comunque un successo per Lele platee tipo del della nostra Unione industriale ma soprattutto permettetemi un primo ritira cemento parto dal fondale non Marcegaglia perché come già detto prima io sono fondata la mia azienda i sogni sono iscritte John imprenditori quando Emma la nostra Presidente presidente nazionale
E fu proprio lei in parecchie delle degli interventi e fece durante la sua presidenza a a spiegarci concezione volare alto dell'avere sempre degli stimoli a confronto con chi fa meglio con chi fa in modo diverso da noi
Cercando sempre di promuovere il miglioramento continuo attraverso il confronto a tre avete attraverso l'attività concrete
Ebbene il motivo per cui questa sera e qui ringrazio Lord over caro nei club per essere intervenuti è stato proprio questo quando abbiamo cominciato il nostro percorso di formazione ottobre dell'anno scorso e ho cercato di identificare quali erano degli esempi
Possibilmente concreti possibilmente miceti deficienti di soluzioni utili concrete per risolvere il tema che non è più caro che quello dell'energia che quello di questo mercato che è il più grande del mondo
D'altra parte però vi devo dire che un senso un pochino di frustrazione ha percorso tutte le riunioni che noi abbiamo tenuto e perché perché sia quando a mezzanotte ma del petrolio il tema dei Guardian parla di rigassificatori compagnia il tema delle generano via rinnovabili che cosa c'è sempre è sembrato di rivedere sullo sfondo e quello di avere una dieci cento occasioni perse
In quanto che cosa alla fine poi è mancata è mancata sempre e comunque la visione
Ora la visione mi rendo conto non è solo fatto da scelte contabile politici ricette sono scelte congiunte fatte dagli imprenditori fatti dei politiche fatto dell'istruzione locali fatte dalle banche fatti da tanti attori
è stata citata la Finlandia che ha deciso di investire nel nucleare spaventando sì per il fatto che la sua industria principale poteva essere pesantemente in crisi da mancanze dovute alle prove già elementi primari bene anche la mia azienda opera è cominciato operare in questo settore e mi ha colpito profondamente vedere
Due fenomeni che vi racconto brevemente è stata citata Gazprom che poi sarà uno dei leader del è uno dei leader colui che può veramente muovere mercato ebbene sappiate Gazprom leader nel suo settore e il principale investitore mondiale nelle tecnologie legate le file senza proprio perché sta già incominciando a mettere le mani sui settori che magari non oggi ma domani potrebbero essere i principali ebbene sappiate contemporaneamente che sono Paesi del Sud-Est asiatico che sono tra i principali acquirenti mondiali fino al sesto perché sono loro che stanno incominciando a a cercare di creare entro dieci quindici anni al massimo la di eliminare la dipendenza da fonti petrolifere irachene iraniane proprio perché temo no i più
Il
Non si può tenere anche dal metano si tiene dalle biomasse si può le le biomasse sono estremamente sì le sono paesi che stanno pur stanno investendo fortemente sulla generazione di prodotti da cui si può estrarre l'idrogeno vota sì poi da cui si può estrarre
Attraversa tre colonizzate la la conferenza è finita dal posto stava aprendo le conclusioni credo che fosse chiaro che lo spazio per il dibattito era concluso mi scuso se non lo è stato grazie
E questo è ancora più bello perché vedere che c'è dibattito su temi così importanti e la cosa che noi volevamo è chiaro Zanzi su cui noi stimoliamo proseguire dibattito in modo corretto in modo formale
Chiudo dicendo punto-punto su cui c'è stata fatta una decisa polemica che il tema del sui finanziamenti finanziamenti sui finanziamenti no stacchiamo c'è un attimo dal tema dell'Energia proviamo affrontare il tema dell'innovazione
E su questo punto ringrazio anche tantissimo l'onorevole Capezzone per essere intervenuto e senatore dico
Perché perché quello che noi riteniamo essere profondamente necessario non solo per le nostre imprese ma per la nostra nazione e comunque quello di una politica coraggiosa
Che sia in grado di prendere delle scelte forti delle scelte costanti delle scelte su cui veramente potest costruire una visione di lungo termine perché mai come tema Energia bisogno di visione di lungo termine e mai come noi imprenditori siamo pronti a partecipare a queste scelte
Ma questo e su questo soprattutto mi sento di dire a a un politico giovane con l'onorevole Capezzone ecco responsabili di una commissione così importante così tanto torri chiamata le politiche coraggio che servono spesso per per la politica coraggio se fosse spesso delle scelte impopolari
Il fatto è che anche noi qui a livello locale ci stiamo accorgendo come talvolta anche il confronto con i politici e necessaria qualche scelta impopolare e coraggiosa perché poi alla fine dei conti questa può veramente essere premiata sulla base dei risultati ed è questo quello che mi serve perché serve sì per le nostre imprese che siamo qui rappresentare ma serve soprattutto per un tema che è stato citato più volte che questo non sarà un problema nostro che non si concluderà né con questa generazione né con quella dei miei figli dei miei nipoti i miei pronipoti
Su questo abbiamo incominciato a lavorare non penso che malgrado gli n eventi che che che hanno contraddistinto questo periodo non penso che su questo Fini finiremo anzi andremo avanti cerchiamo di essere noi propositivi e propositori di temi nuovi in materia grazie a tutti per essere intervenuti e buona serata