Intervista ad Alfredo Mantica sulla missione italiana nel sud del Libano sotto l'egida delle Nazioni Unite. La proposta di Marco Pannella di far entrare l'Israele nell'Unione Europea

Alfredo Mantica il vicepresidente della commissione esteri di Palazzo Madama con lo vogliamo parlare
Della situazione in Medioriente alla luce della prossima seduta delle commissioni esteri e difesa di Camera e Senato che ascolteranno i ministri Parisi e D'Alema proprio sulla missione ONU
Sul contingente italiano che dovrà andare in Libano nelle prossime settimane nella domanda che Mantica si pone bene la missione ma che cosa andiamo a fare il Libano ha così Mantica
E questo credo sia la prima domanda che ci poniamo tutti anche se mi pare che indicazione come narra una risoluzione sia chiarissimo
Noi andiamo a mandare una forza di interposizione ONU nella zona sud del Libano
Che affiancherà il Governo il l'esercito liberamente nell'operazione di stabilizzazione di pace che vuole nell'applicazione del secondo punto nella precedente risoluzione subivano cinquecentocinquantanove quella della militarizzazione e questo deve essere che rischiamo purtroppo sì alla risoluzione dell'ONU da mille duecento uno miliardo l'atteggiamento del governo D'Alema non ci danno quell'aria retta
Di obiettivi necessari che noi pretendiamo
Per le nostre truppe quando saranno in Libano
Problema che forse nemmeno l'esercito libanese ha intenzione di disarmare che svolazzano querele non sia in grado poi di controllare nemmeno per loro
La forza di espandersi ha dimostrato in questo quindi combattimenti non si tratta di un gruppo terrorista normale Maniglio infiammabile
Molto ben organizzate rifornite dall'Iran e dall'artiglieria condivisibili terra aria quindi siamo di fronte a un vero e proprio esercito che oltretutto usa una tattica di combattimento
Diciamo che rientra in questa logica di guerra asimmetrica che il mondo occidentale
Da combattimento contro radicalismo islamico questi usano scuole ospedali mosche carcere come balle come depositi delle loro armi e quindi rendono l'operazione di
Smantellamento del loro apparato militare particolarmente difficile si tratta
Di operazioni tipo quelle che sono avvenute quando in alcuni casi penso
Alla libreria un'ultima negli ultimi dieci anni nonostante i compagni vengono chiusi e quindi la preoccupazione delle opere grave perché malgrado i soldati in quella zona
Ma soprattutto deve cercare la funzione dell'ONU perché servono si risolvesse nell'UNIFIL che abbiamo conosciuto
E che con due mila uomini non ha vinto al marchio di Bollate direi forse non è nemmeno il caso di prendere in giro noi stessi mette a rischio i nostri soldati in terra
Realizzare un obiettivo assolutamente inutile
Senta Mantica la storia di della del ruolo dell'ONU in particolare in quella parte del mondo non brilla certo per successi misurato da parte del mobilio
Ho apprezzato le dichiarazioni di RAI logiche comandante delle truppe italiane all'estero che ha riconosciuto tutte le operazioni militari dell'ONU non sono mai stato un inglese sono tutt'altro che difficili ma gestione perché c'è una burocrazia
E una gerarchia di comando assolutamente complicata e che non consente di operare sul terreno oltretutto se come si paventa la regola d'ingaggio sarà il famoso articolo sei
Del dell'ONU e cioè che le truppe sono sono in grado di difenderli è chiaro che azioni preventive per lo smantellamento degli Hezbollah ritengano praticamente impossibile quindi la chiarezza su questo punto deve essere assoluta è vero che la via rete deve venire dal loro ma è anche vero che il Governo italiano ventenne due mila uomini due mila quando ci sarà e deve pretendere di conoscere esattamente che cosa vanno a fare i nostri soldati
In più e questo
è una valutazione invece di altro tipo
Vorrei capire perché il ministro D'Alema ripropone ancora ieri ha riproposto nella sua intervista
Che dovremmo ma anche pensare a mandare forze d'interposizione a Gaza
Non credo che questo gente assolutamente niente con la mille settecentouno Israele non ha bisogno di sicurezza in grado l'ha dimostrato
Garantisce la per conto suo e ricade tutta un'altra situazione un'altra questione che non c'entra assolutamente niente con il sud del Libano Santana lei conosce anche da da tanto insomma non sono da
Per la sua attività di parlamentare la la situazione in Medio Oriente ne conosce anche molti dei protagonisti l'occidente l'Europa in particolare
Periodicamente rischiamo di affidarsi a personaggi e regimi che insomma hanno tutti i limiti che hanno i regimi in quella parte del mondo
Secondo lei quale dovrebbe essere la via principe insomma per riuscire stabilizzare la situazione in Medio Oriente perché ieri addirittura Assad parlava di nuovo Medioriente in un senso opposto a quello indicato dall'Amministrazione americana qualche tempo fa c'è uno Medioriente in cui vince Vincenzo bollare riesce a scacciare il nemico sionista
Ma io credo oltretutto che noi dobbiamo entrare anche in una dimensione diversa cioè qui non è una questione palestinese
Non è la questione delle indipendente la Palestina di cui stiamo discutendo Hezbollah è il braccio armato del ritirarmi della Siria questo ormai riconosciuto da tutti e nemmeno smentito dagli stessi iraniani degli stessi siriani
Quindi qui siamo in un'operazione diversa da quella che abbiamo immaginato pensato quando sul problema soprattutto erano i palestinesi siamo a una confronto serrato tra uniranno perché si sta avviando ad avere la sua
Propria potenza nucleare che secondo molti analisti io condivido questa analisi conoscendo un poco anche la genesi e la formazione del governo di Ahmadinejad
Di quel tentato un'operazione diversiva per allontanare su di lei quello che voleva essere la condanna della comunità internazionale per la propria situazione che riguarda lo sviluppo dell'energia atomica ricordo che la scadenza
Di questa risoluzione ultima dell'uomo di qualche settimana fa esattamente il trentuno agosto ingiustamente con questa vicenda nessuno si ricorda più che c'è questo enorme problema di proliferazione delle armi nucleari
Io credo permetto di io e conoscendo la realtà
Che forse si poteva evitare di come dire consentiti in regalare la filiale gravi cioè voglio dire di far sì che la Siria oggi sia l'alleato più fedele dell'Iran e quindi sia un elemento di pericolosità
Quale la Siria bisogna riconoscere per un certo tempo non aveva avuto la creazione del fenomeno non è opportuno e qui rispondo alla sua domanda della nebulosa del quattordici marzo cioè la la targa della Montichiari i tempi di quello che è successo in Libano
è stata fatta anche qui un po'all'occidentale
Voglio ricordare che la soluzione la Risoluzione mille cinquecentocinquantanove che imponeva ai siriani di lasciare il Libano cosa
Assolutamente doverosa
è un posto una uscita dei siriani in tempi rapidi ma il secondo punto
Lasciava il governo libanese la responsabilità di Manuela Riboldi ora non aver poi aiutato un governo libanese comunque debole offerta mobile ritenuti i veri sente ancora delle difficoltà etniche religiose
Che sono tipiche di questo Paese
Cioè non avere aiutato la Nuova Democrazia
Sicuramente risolvendo un problema interno già in Libano c'è una grande discussione
Pur nella nella simpatia che si è creato dopo che per parte sua capacità di richiedere l'esercito israeliano però c'è una grande parte del forze politiche libanesi e ritengono che il wallaby esposto il Libano ha un attacco Israele diciamo cento e certamente aveva avvertito il governo libanese di cui peraltro il con ricordo Hezbollah appare quindi quando si agisce in quell'area io credo laddove poi si riesce in qualche volta a recuperare la democrazia un paese occorre anche considerare la realtà nella quale questo Paese vive quindi metteranno in condizioni di solito compare la propria capacità di governo pur nel rispetto delle leggi democratiche credo che aver portato sul Libano da un lato esportarlo superlativi e contemporaneamente dall'altro abbia creato un corto circuito che alla fine creato una propria programmazione io credo che un quello di coinvolgere in via come autore ovviamente rinnegando la sua l'attuale produzione di Aleardo chiedere delirante lascivi ha bisogno anche lei di avere un suo ruolo
In quell'area molto complicata e complessa che tutta l'area del gruppo
Peraltro credo che noi stiamo assistendo anche a una situazione di grande difficoltà perché quando parliamo di tirarne parliamo di Sciti
Quando parliamo di Moqtada Al Sadr parliamo di cicli a Baghdad quando parliamo di Kiryat accampati davanti alla quindi al governo sono a valutare una decina di feriti quando parliamo di con la parliamo di leopardi vanno cioè creata quella cosiddetta mezzaluna sciita chiederà aiuto credo provocati grossissime reazioni in tutto il mondo sull'intreccio in tutta la lega araba
Quindi direi che noi stiamo vivendo anche una realtà che ci vede in una situazione di contrasto rispetto all'interno dello stesso mondo islamico e anche questa è una opportunità che ci si presenta cioè quella di evitare di rinsaldare
Questi due componenti che per loro natura per loro storia per loro
Filosofia da tempo si combattono Pannella torna in questi giorni a rilanciare la sua proposta di ingresso di integrazione più stretta tra Israele e l'Unione europea
Visto che questa questo Paese rappresenta meno dell'uno per cento in un'area invece circondata da Paesi molto spesso non democratici addirittura dittatoriali di questa idea che cosa pensa
L'arrivo dell'Unione Europea fosse in grado di garantire sul serio la sicurezza di Israele che nessun mayday conseguente varata consolidate
Io credo che sarebbe opportuno parlarne ma in una situazione come quella attuale dove abbiamo registrato ancora una volta una Francia molto ambigua rispetto a questa realtà perché la Pivetti ancora con la cultura
Benché io coloniale come servivano essendo francofono appartenesse ancora l'aria di competenza francese
Beh devo dire la Francia dimostra che l'unione europea come politica etica e politica e difesa non è affatto una istituzione fortemente unite e quindi non so in questo momento
Sì sarebbe un aiuto per Israele un pericolo per Israele ricordi molti aiuti dell'Unione Europea ai palestinesi che non sono certamente definibili solo nelle scuole negli ospedali
E quindi voglio dire alcune grosse responsabilità l'Unione europea c'era che l'Unione Europea cambiarli ma questo in questo momento mi sembra pertanto utopistico immaginarlo difficilmente potremmo dare una mano Israele
Io mi auguro che questo impegno di alcune potenze europee nel Medio Oriente verificando nella realtà possa far maturare in Europa un rapporto diverso con Israele magari avendo in prospettiva questa opportunità che lei Presidente
Oggi come oggi non non lo chiede nemmeno Israele diciamocelo onestamente il dell'Europa
Non si fida ci sfida forse di qualche Paese europeo devo dire che quando eravamo al governo con Berlusconi cambiando opta decisamente la linea politica italiana nei confronti di Israele e noi abbiamo creato un rapporto con Israele mantenendo un rapporto con i Paesi arabi e ci consente oggi di essere qui dalle forze dell'uomo accolti in maniera come dire abbastanza mi pare abbastanza equamente sia dal mondo libanese dal mondo israeliana
Ripeto occorre che tutta l'Europa cambia decisamente la sua politica nei confronti di Israele perché possa diventare un elemento a favore di Israele nell'azione del Governo italiano invece lei appunto sottolineava
La discontinuità segnata dalla moderno di cui ha fatto parte del di quello che invece sta facendo e ha fatto il ministro D'Alema il governo Prodi e più in generale in questi giorni da questa crisi pressione
Ma guardi che io esprimo un parere tutto sommato ancora positivo su questa azione di governo
Anche e quella famosa conferenza di Roma da cui poi è partita tutta questa operazione
E ancora il prodotto di un'azione di governo Berlusconi che fece entrare l'Italia nei paesi in corruzione in paesi decidevano le sorti del Libano quello che mi sembra preoccupante
E ascoltare alcune dichiarazioni nel caso unico parente a maggioranza hanno fatto penso ad alcuni dei dipendenti io sono disponibile a cooperare per questa missione di pace al grido di così firmiamo Israele
Questo mi sembra completamente fuori dalla Rolf logica e da ora in realtà
Il governo quindi paga anche le le contraddizioni al suo interno
E anche questo come dire dinamismo questa volontà di essere i primi oggi giustamente partita da San Giorgio a portare aiuti umanitari in Libano questo voler essere addirittura entro il trentuno agosto quindi forse il primo contingente militare presente in Libano
Direi non lo vedo solo nell'aspetto positivo mi sembra anche come dire una necessaria
Esigenza che avverte il governo italiano dopo la decisione assunta sull'Iraq in qualche modo di renderli ancora
Va gradito all'interno della comunità occidentale
Il che va va bene risponda una linea politica assolutamente condivisibile
Però così come le eccessive critiche sull'Iraq che avevano visto contrari anche questi eccessivi ottimismi ci vedono molto cauti qualche esponente della maggioranza oggi ha detto togliamo soldati dall'Afghanistan né mandiamoli
In Libano questo vuol dire non capire che in tutta quell'area dall'Afghanistan
A al Medioriente più più più classico tra Israele e la Palestina è un'unica realtà è che questo giochino di spostare le truppe da una parte all'altra
Non ha alcun significato l'Italia deve essere presente in tutto quello scacchiere sia politicamente e militarmente
Ricordo che l'Italia anche quella che ha maggiori rapporti con l'Iran e quindi
Aspetta anche Alitalia assumere un ruolo positivo diplomatico nei confronti
Dell'Iran queste idee ripeto mi fanno confermare che c'è una scelta molto intermedi Karzai non so perché
Ma evidentemente alla sinistra punire Israele piacciono quindi pur di Bonino tre le troviamo assolutamente mandare Gruppe
E garantiscano la pace nel sud del Libano e cioè la la permanente della situazione attuale che invece è all'origine ed è la causa di questa terribile guerra e perché perderebbe in questo mese grazie ad Alfredo Mantica senatore vicepresidente della Commissione esteri del Senato
Arrivederci