La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 18 minuti.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 18 minuti.
Rubrica
12:51
10:00
09:30
11:05 - CAMERA
16:00 - SENATO
10:30 - Senato della Repubblica
11:30 - Parlamento
12:00 - Senato della Repubblica
12:00 - Senato della Repubblica
12:00 - Camera dei Deputati
12:00 - Camera dei Deputati
12:30 - Camera dei Deputati
Buongiorno agli ascoltatori oggi e domenica sette gennaio questa estate per regime la rassegna stampa di Radio Radicale io oggi le aperture e i principali
Contenuti dei quotidiani sono assai diversificati ma diciamo subito che oggi i giornali sono ricchissimi avremmo bisogno
I due rassegne stampa non di una sola Petacchi conto di tutto speriamo di non lasciare troppe troppe la cura
Quali sono i temi principali c'è molto spazio per il rapporto dell'Unione Europea sul clima di rischio
Del riscaldamento globale per la verità presentato in termini un po'apocalittici ma non sono i giornali il rapporto che proprio fatto così e comunque conquista le aperture di due o tre quotidiani
C'è spazio ha bisogno di un po'cercarlo rispetto ad alcuni dei giorni passati per il tema pena di morte e per un verso le dichiarazioni del primo ministro
I tacchi e nuove Maliki che discende a muso duro le sue scelte per altro verso l'iniziativa politica di Marco Pannella che come sapete è stato ieri dimesso dall'ospedale ha partecipato alla cerimonia o comunque al momento di illuminazione del Colosseo ringraziando il sindaco Veltroni che ha a sua volta ha ringraziato Pannella per le sue iniziative poi Pannella incontrato il ministro degli Esteri D'Alema e ha detto tra l'altro di volere incontrare il premier iracheno
Altro tema per cui c'è molto spazio e quello della riforma elettorale Vannino Chiti stronca la convenzione
Lanciata da Giuliano Amato lo fa con un'intervista a Nino Bertoloni Meli sul Messaggero Forza Italia si esprime anche parla di incontri a cui partecipare o da organizzare ma resta sullo sfondo la prospettiva referendaria cui anche settori del centrodestra guardano oltre che svariati
Personalità e forze del centrosinistra iniziativa referendaria che riceve anche un endorsement diciamo da parte del di uno degli editorialisti del Corriere della Sera Angelo Panebianco dopo dall'endorsement di ieri di Giovanni Sartori
A proposito di riforme le riforme economiche ben oggi è anche il giorno dei volenterosi ci sarà un po'di conflitto di interessi in questa rassegna stampa ma è una giornata importante per i volenterosi e per alcune riforme economiche che gli ascoltatori di Radio Radicale
Ben conoscono intanto il Sole ventiquattro Ore che ricorderete
Questa è stata aveva lanciato con il suo direttore Ferruccio de Bortoli un manifesto a favore della piccola e media impresa oggi per così dire rilancia quel manifesto parla di un secondo manifesto e nell'editoriale di prima pagina firmato dal direttore dice il primo punto la prima cosa che
Il governo deve impegnarsi a fare e che poi le Camere devono impegnarsi a fare e approvato la proposta di legge sui sette giorni per un'impresa così
Ferruccio de Bortoli suo editoriale di prima e poi dicevamo più direttamente i volenterosi
Grande spazio oggi sulla stampa paginone pratica cinque di Mattia Feltri sulla ripartenze sull'appuntamento del ventinove gennaio i volenterosi e in particolare in questo caso Nicola Rossi trova invece la
Come dire la la la l'ostilità di Eugenio Scalfari non è necessariamente un male per tradizione vedremo anche questo e invece i volenterosi hanno un forte avallo da Luca Ricolfi sulla Stampa
E da Paolo Pillitteri sull'opinione ma sulle questioni economiche e sociali vi sono altre cose da segnalare ed anche altre cose radicali intanto Emma Bonino che a prima di altri posto la questione autostrade Abertis e ha segnalato i costi che avrebbe potuto avvenire la linea di Antonio Di Pietro Iodice diverso spazio su questo lo vedremo
Sia in qualche giornale nelle pagine economiche sia in altri nelle pagine politica invece ancora altre tre segnalazioni almeno per un verso Piero Fassino che a proposito della fuoriuscita di Nicola Rossi cerca un po'di metterla sul conto del governo e e di Prodi in particolare e Tommaso Padoa Schioppa che
Pubblica sul Corriere della Sera un lungo lunghissimo intervento che partì il primo poi un paginone e vedremo cosa dice il ministro anche si dice qualcosa di concreto come promette dalla prima Paci quindi come vedete
Moltissime cose ma ancora intenzioni
Riformatrici di alcuni ministri il ministro Nicolais che annuncia possibili licenziamenti
Per casi di corruzione nella pubblica amministrazione il ministro Mastella che annuncia sulla stampa tempi più certi per la giustizia e poi
Il buco nero della sanità vedremo in particolare la la ricetta di Umberto Veronesi che viene sentito dal Messaggero
Oggi anche tre regioni sotto la lente di osservazione di ingrandimento di alcuni quotidiani la Liguria dopo la sortita che non giocava al centrosinistra di Edoardo Sanguineti il suo incida medici incitamento
All'odio di classe
Il governatore calabrese Loiero che denuncia sull'Unità di essere stato lasciato solo e poi l'Abruzzo con
Cattivo uso del denaro pubblico in particolare i fumetti del governatore del turco vedremo anche questo il Corriere della Sera se ne occupa con dovizia di particolari
E e poi sugli esteri la questione Somalia il generale Anthony Zinni avverte attenzione Al Qaeda può farne la sua base e Renato Brunetta che invece ragiona su un questo asse rilanciato da Angela Merkel tra l'Europa e Stati Uniti soprattutto sulle questioni economiche e sociali come vedete tantissime cose speriamo di fare in tempo e anche di arrivare alle segnalazioni conclusive
Molto Sciascia dopo il dibattito ma positivamente rilanciato da
Pigi Battista sul Corriere della Sera nelle pagine la cultura il Corriere la sera dove si parla di Testori e di Testori censurato e poi la grande fotografia e
La grande musica l'anniversario della di Toscanini celebrato dal supplemento cultura del sole con un pezzo bellissimo di
Piero Melograni questo dunque il quadro ma come sempre prima della rassegna vera e propria l'insieme delle aperture come detto molto diversificati un paio di quotidiani sulla pena di morte il Corriere della Sera pena di morte la minaccia di Baghdad e nell'occhiello
L'Iraq protesta dopo le accuse per l'uccisione in Saddam replica di D'Alema nel sommario il premier Al Maliki dice rivedremo le relazioni con gli Stati che ci criticano alla Farnesina risponde bene Pannella iniziative europea
Contro le esecuzioni così il Corriere
Sceglie la pena di morte anche il manifesto foto di Al Maliki e titolo Cappi nostri così
Il titolo del e insomma
Gioco di parole diciamo così avuto esplicativo di scelto dalla manifesto
Sull'economia come detto il Sole ventiquattro Ore sulle piccole e medie imprese una manovra a metà positivi interventi su cuneo fiscale ricerche fusioni introdotti nuovi vincoli per il contrasto all'evasione nel pacchetto degli incentivi
Molte le misure da completare e poi il preannunciato editoriale di Ferruccio accorto
Il riscaldamento globale terrà altri due quotidiani Repubblica clima la l'arma dell'Europa rapporto UE prevede un futuro drammatico migliaia di vittime per il caldo siccità al Sud il turismo che si sposta al nord
Poi virgolettare al sommario catastrofe nel Mediterraneo Italia e Spagna rischiano di più
Aperture più direttamente di politica interna pesa tre quotidiani vicini all'opposizione il giornale Prodi bocciato in Italia e all'estero insufficiente per il sessantadue per cento e l'Economist dice
Nel due mila sette il ferma libero Prodi sfotte gli anziani clamorosi aumenti di pensione sono di ben dieci euro in più al mese e non per tutti così
I dati
Di Libero avallati ci sembra con ragione da Giuliano da Giuliano Cazzola e poi invece il tempo che prende più il tema delle riforme due foto quella di Giuliano Amato Id Silvio Berlusconi che nel fotomontaggio brindano con maniacali cinte lanciati e titolo riforme classe resiste Berlusconi Amato ignorano Prodi ora sappiamo chi sono i venti
E riformisti ma come detto ci sono anche aperture ulteriormente diversificata e allora alla stampa sceglie il ministro Mastella processi più belli ecco il piano prescrizione accorciata calendari certi delle udienze limiti
Di durata e ancora la sanità recepire il messaggero ospedali emergenza nazionale intervista Veronesi da chiudere un nosocomio su quattro
Ma ancora i il governatore Loiero invece sull'Unità
Il titolo d'apertura Loiero mi hanno lasciato solo davanti alla 'ndrangheta e infine ultima apertura
Diversificata all'opinione della domenica dopo Nicola quanti signor Rossi in partenza e poi il preannunciato editoriale di Paolo Pillitteri questo dunque il quadro del l'apertura oggi
Ci mancano alcuni quotidiani Secolo decimo nono e la Gazzetta del Mezzogiorno in particolare allora noi partiremo dalla pena di morte quel che Appiano trovato
Ma ci sono anche due commenti non generosi per la verità sul giornale sul Mattino nei confronti di Marco Pannella così ci pare
Poi un'ampia pagina su volenterosi economia
Sette giorni per un'impresa e Bonino autostrade poi la riforma elettorale e poi ieri
Il resto della politiche interne della politica internazionale
Il giornale sicuramente più attento alla questione pena di morte il Corriere della Sera andiamo a vedere due pezzi che intanto citando l'informazione sull'Iraq e sull'Italia pagina due Lorenzo Cremonesi pagina tre
Marco Galluzzo pagina due lire che non Maliki rivedremo i rapporti con chi ci ha criticati
Fa la voce grossa nulli Al Maliki reagendo ieri con durezza al crescendo delle critiche internazionali contro il modo in cui è stato giustiziato Saddam Hussein a una settimana dall'esecuzione e per i media che non minacciato ieri di rivedere le relazioni con tutti quegli Stati che non rispettano la volontà del nostro popolo
Sembra un monito diretto principalmente all'Egitto Paese con cui il premier sciita iracheno a relazioni meno che corti a e dopo che due giorni fa il presidente Mubarak si era detto offeso dalle scene dell'impiccagione che a suo parere hanno trasformato Saddam in un martire
Non mancano velate ripercussioni sui rapporti anche con l'Italia in media nel mondo arabo hanno dato enfasi alle prese di posizione contro la pena di morte che arrivano da Roma
Virgolette sono stupefatto delle critiche delle interferenze nella nostra politica nazionale l'esecuzione di Saddam è un affare interno all'Iraq e non è stata una decisione politica come accusano i nostri nemici bensì la conseguenza legale di un processo con tutti in modo giusto e corretto
Continueremo ad applicare la giustizia contro i criminali che hanno le mani sporche di sangue del nostro popolo innocente
Un riferimento quest'ultimo che non lascia speranze per gli altri due imputati già condannati alla pena capitale Barzan al-Tikriti fratellastro nel di dell'ex dittatore e Awad al Bandar ex presidente del tribunale rivoluzionario Battista
Che avrebbero dovuto essere impiccati nella notte tra venerdì e sabato scorsi assieme a Saddam
E con le sue stesse imputazioni
La data dell'esecuzione per entrambi non è stata annunciata ieri sembrava che potesse avvenire già oggi in serata cresceva però l'impressione che potesse essere rinviata di qualche giorno e in favore di una sospensione dell'esecuzione si è pronunciato ieri il segretario generale dell'ONU Mikey multe
Ma se pure Al Maliki fa la voce grossa conclude Klemm cremonesi in verità la sua posizione è quella di un premier in crisi incapace di controllare la guerra civile indebolito dalle profonde divisioni nella coalizione di governo criticato dagli stessi americani sempre più demotivato
In un'intervista pubblicata il tre gennaio dal posto di giorno Al Maliki rivelava il suo desiderio di gettare la spugna certo non mi candiderò per un secondo mandato e vorrei poter lasciare anche prima della fine di quello attuale sosteneva
Fatto è che dalla sua nomina ventidue aprile due mila e sei le stragi nel Paese non hanno fatto che cresce e lo scontro tra sciiti e sunniti è diventato di mese in mese più sanguinoso ieri nella sola Baghdad i morti sono stati almeno cantina anche per dissipare questa immagine di profonda debolezza Al Maliki ha promesso di lanciare nei prossimi giorni il nuovo piano per ripulire Baghdad da tutte le milizie armate
Le nostre forze di sicurezza se thatcheriano quartiere per quartiere ha detto riferendosi soprattutto alla possibilità di un'offensiva su larga scala contro la milizia armata del leader sciita estremista Moqtada alzate così
Lorenzo Cremonesi su cosa accade a Baghdad e trasferiamo chic a Roma pagina tre del Corriere la Farnesina battaglia di principio ci muoviamo nei confronti di tutti e qui a
La notizia delle iniziative di pannelli Alitalia trascrive Galluccio intenzionata ad allargare il più possibile in primo luogo in sede di Unione europea il consenso intorno alla propria proposta di moratoria sulla pena di morte presentata alle Nazioni Unite
Lo ha confermato ieri pomeriggio il vicepremier e ministro degli esteri D'Alema a una delegazione del partito radicale guidata da Marco Pannella nel corso di un incontro avvenuto a Palazzo Chigi
Secondo una nota diffusa dal governo D'Alema virgolette ha espresso apprezzamento per l'iniziativa del leader radicale volta a sensibilizzare l'opinione pubblica e i governi su un tema di così elevato significato etico e ha confermato l'impegno del governo sede di assemblea gemello
E ricordando che la questione verrà affrontata già giovedì prossimo undici gennaio in occasione della riunione dei direttori politici dei venti dei direttori politici dei ventisette Paesi membri dell'UE
Le critiche indirette del primo ministro iracheno che ancora ieri ha minacciato di rivedere le relazioni con quegli Stati che hanno criticato la condanna a morte di Saddam
Non influiscono dunque sull'iniziativa italiana ambienti di Palazzo Chigi ieri pomeriggio hanno minimizzato la portata delle dichiarazioni di al Maliki virgolette
Non c'è mai stata volontà di ingerenza negli affari del governo iracheno solo una presa di posizione orizzontale concentrata sulla pena di morte in quanto tra un problema che abbiamo sollevato nei confronti di tutti gli Stati e il nostro rapporto con il governo di Baghdad rimane buono e proficuo
Analisi che si riscontra anche nelle parole di Bobo Craxi dalla nostra una battaglia di principio nessuna ingerenza credo che quella irachena sia per lo più una presa di posizione legata esigenze di immagine una difesa a oltranza della propria sovranità
In un momento certamente difficile qui occorre fare la faccia dura innanzi al mondo proprio per accreditarsi
E affrancarsi da tutte le incertezze
L'incontro tra D'Alema e Pannella cui hanno partecipato anche Marco Cappato esserti utili scrive il Corriere
Crediamo ci fosse anche Matteo Mecacci incontro proseguito a livello tecnico con alcuni membri dello staff diplomatico della Farnesina e di Palazzo Chigi
Conferma che i dissapori dei giorni scorsi tra vicepremier e leader radicale sono superati padre l'aveva indirettamente addossato a D'Alema la colpa del fallimento della moratoria nel novantanove con i leader di essere apprende durante l'incontro non si è nemmeno accennato al caso per concentrarsi sulle concrete possibilità di successo dell'iniziativa
Se Francia e Spagna hanno pubblicamente offerto sostegno sarà importante vedere quale sarà la posizione che Germania Gran Bretagna ufficialmente decideranno di assumere a D'Alema Pannella anche chiesto il sostegno del governo per poter incontrare il premier iracheno ieri sera Pannella trovato forse tempo con il permesso dei medici di fare una breve passeggiata al Colosseo illuminato a festa a sostegno della battaglia contro la pena di morte
Oggi per il leader radicale
Sarà il dodicesimo giorno di sciopero della fame quattro giorni fa ha interrotto quello della sette così
Marco Galluzzo e un pezzo altrettanto informato è quello di Repubblica a pagina undici Alberto Custodero Pannella chiede aiuto a D'Alema voglio incontrare Al Maliki
Marco Pannella Palazzo Chigi dopo undici giorni di Giulio ventiquattro egli cover o la battaglia del leader radicale contro la pena di morte ottiene un segno di riconoscimento esplicito dal Governo
Massimo D'Alema ha ricevuto l'eurodeputato e gli ha promesso che farà il possibile per aiutarla raggiungere quello che da ieri e il suo nuovo e ambizioso obiettivo incontrare il premier iracheno Al Maliki per manifestargli ragioni della sua lotta alla quale ha aderito anche l'Italia contro la pena di morte del mondo
Venne Pannella hanno poi discusso della strategia politica che il governo italiano dovrà seguire coinvolgendo l'Europa per ottenere all'ONU l'approvazione della moratoria delle pene capitali
Altra ottenuto l'apprezzamento della Farnesina il leader radicale poi superati i problemi di salute per non avere bevuto per otto giorni quattro giorni fa ha interrotto lo sciopero della sete
Ha raggiunto il Colosseo illuminato a sostegno della campagna contro le esecuzioni capitali
E poi una serie di annetto ti l'eurodeputato è arrivata a piedi in via del Corso motociclista inveito contro di lui gridandogli degli umori che altri passanti hanno salutato il leader radicale apostrofando lo affettuosamente con numerosi grande Marco al Colosseo illuminato per decisione del sindaco Veltroni lo attendevano i compagni radicali da segretaria Bernardi tesoriera Zamparutti Irene Testa dell'associazione detenuti ignoto
Con loro visibilmente provato con ironia guardata mi sto meglio di voi ha esposto lo striscione di Nessuno tocchi Caino con la scritta
Moratoria ONU delle esecuzioni capita
E poi all'incontro con D'Alema che abbiamo già visto e una dichiarazione
Di Pannella sì ho rischiato la vita ma ne è valsa la pena a metà dicembre il Governo si era impegnato solo per una dichiarazione contro la pena di morte giovedì invece ha cambiato rotta e ora siamo tutti d'accordo a puntare su una risoluzione da proporre subito l'assemblea generale
Ma il commento più delicato tra Pannella e D'Alema è stato l'eventuale incontro con Al Maliki il premier iracheno che ha respinto le critiche sull'esecuzione di Saddam
Il leader radicale avrebbe sperato in un sostegno del governo italiano al suo viaggio a Baghdad ma D'Alema
Ha spiegato Pannella mi ha consigliato di farlo io sfruttando il prestigio ottenuto dalla mia lotta non violenta contro la pena di morte alla malizia dirò che non sono di parte perché ho sempre combattuto Saddam
Gli spiegherò però che ucciderlo è stato un errore così Repubblica
Trovate Corona che più piccola corrette o le citiamo per questo
A pagina cinque del manifesto alla Farnesina il premier iracheno non parla di noi continuiamo a lavorare per la moratoria e nel sommario Pannella mandata in Iraq riuscirò a convincerlo
Poi su l'unità
A pagina
Undici il servizio Pannella da D'Alema fogli incontrare al Maliki e infine sul giornale A pagina nove e queste sono le altre tre cronache che abbiamo trovato
Pezzo siglato crediamo sia di Emanuela fontane il Colosseo si illumina per protesta e il titolo Pannella Al Maliki vediamoci e poi il pezzo è costruito con una serie di battute e gli altri esponenti politici italiani Di Pietro la forchette Bovezzo Bosi dell'UDC che fine ha fatto Tareq Aziz
E i comunisti condannano il premier iracheno ridicolo questa la dichiarazione dei rappresentanti di Rifondazione Comunista per l'esattezza
Del responsabile pace responsabile pace di Rifondazione Alfio Nico
Diciamo che ci sono anche due commenti
Non generosi ma questo c'è e questo vi rileggiamo sul giornale in prima Alessandro Gnocchi e Mario palmare o a Pannella la staccata la spina TV
Nella sua ormai lunga vita quanti di Giulia fatto Giacinto Pannella detto Marco nessuno può dirlo con precisione ogni tanto accende radio radicale scoprì che lui ha deciso di non mangiare e o di non bere più può essere per il plenum della Corte costituzionale o per salvare la gli Airbus Saddam ma il metodo è lo stesso
E da quel momento è tutto un susseguirsi di bollettini medici sempre più allarmati gli appelli drammatici di comparsate televisive in cui il vecchio guru pronuncia con fatica la sua sentenza sul caso in questione
Poi però alla lunga anche il nostro Marco si confermò radicale poco transnazionale molti Italia
E finisce è il caso di dirlo a tarallucci e vino perché a un certo punto come tutti sanno digiuni finisco anche se l'obiettivo non è stato raggiunto ma non fa nulla perché intanto come accade sempre nella strategia radicale il problema è stato posto e un'altra battaglia civile è stata lanciata
Il problema e battaglia civile sono messi tra fisco letta la cosa strana in questo balletto ormai logora in questo copione già visto decine di volte sempre uguale a se stesso
E che Marco Pannella suscita nel panorama italiano due reazioni opposte da una parte l'uomo della strada che ha imparato a prendere questi digiuni per quello che sono una sceneggiata ipocalorica e che esibisce tanti il PD carboidrati e proteine quanta serietà dall'altra il circuito degli intellettuali dei troppi direttori di giornale dei politici per costoro Pannella va preso tremendamente sul serio o almeno così sembra alle più alte cariche istituzionali all'ultimo usciere di una segreterie di partito è un rincorrersi telefonate di telegrammi per andare almeno con il cuore al capezzale del Grande ammalato volontaria
C'è l'onorevole che sta dalla sua parte e che tutte le sante volte ne approfitta per ricordare che ah signora mia se non ci fosse stato Pannella con le sue battaglie civili in Italia sarebbe ancora per materie
Poi c'è il saggio senatore che concorda con i contenuti e non con il metodo il quale però si affretta a dire che Pannella ci vuole se non ci fosse bisognerebbe inventarlo
E ci sono perfino colleghi non sono d'accordo con il mare come che riconoscono comunque che lui è un personaggio di indiscusso valore morale virgole Tunisia lista uno con cui si può non essere d'accordo ma che merita il rispetto della nazione
In questo quadretto da libro Cuore nel quale Pannella è una specie di piccolo scrivevano Ferentino a prescindere noi proviamo a fare una modesta proposta signor Pannella coerenza innanzitutto voi radicali pulita accontentare chiunque rifiuti di curarsi ebbe applichi lo stesso criterio anche durante i suoi Satyagraha
Nessun medico si impose a lei Grande ammalato volontario coraggioso digiuno attore di riprendere a mangiare va bene
Nessun politico violenti la sua volontà implorando ed esiste nessun giornalista significa oggi al suo passaggio e chiedendo di scendere al piano di sotto dove regna l'umano in coerenza bisogna poi tener conto della sua qualità della vita quale senso può avere l'esistenza di un uomo che vede frustrati i suoi più nobili ideali da una società insensibile al suo solitario di giugno
Signor panne se lei manda tutto a carte quarantotto dicendo che rischiava di morire tenterò più digiuno su indicazione del medico che Pannella faccio le cose per bene
Faccio uno sciopero uno solo magari uno scioperi non abbia fatto e se non può fare di più ci regali almeno lo sciopero delle comparsate in tv e sui giornali così
Questo pezzo che
Accusa Pannella di
Essere artefice prigionieri di alcuni cliché ma poi ci pare che sia soprattutto il pezzo prigionieri artificieri alcuni cliché sui
Digiuni radicali addio a dire poco c'è anche Roberto Gervaso sul Mattino di Napoli
Ragionerà su una serie di chiama così di tribune di casa nostra e parte da lontano parte da Giannini è un uomo qualunque poi Bossi e poi e poi si arriva a Pannella ed eccoci a Marco Pannella assidue tranne quello giovane anni settanta e quello di oggi quello giovane ha combattuto battaglie gloriosa nessuno ha inalberato con più passione fantasia il vessillo dei diritti civili un vessillo contestato dall'egemonia democristiana
Sostenuto da una Chiesa che tra i tanti meriti apostolici e pastorali anche avuto il demerito in uno Stato laico di rivendicare un magistero temporale che non le competeva
Quella di Marco è stato una crociata solitaria pur con eccessi folkloristici spettacolari che l'abruzzese super nazionale si portano il sangue nel gente
Più che marcia quelle radicali erano kermesse caciarone Ciabattoni pesca militanti fare eticamente fidelizzati che credevano in quello che diceva e volevano quello che reclama
La peste anche a sbandati che sin tu parlano attirati dalla protesta bonariamente eversiva e dal carisma di John esche logorroico di quel mix di d'Artagnan Gioacchino da Fiore Gandhi Dulcamare che era ed è pannelli l'errore di Marco e quanti ne ha commessi anche lui è stato quello di tirare troppo la corda di fare dei digiuni una routine della disobbedienza civile uno show di trasformare la piazza in un carro di Tespi in una ribalta d'avanspettacolo con un solo capo Comi colui è una forma di spalle spallucce comprimari figuranti
Oggi
E lo diciamo con rammarico e amarezza i suoi scioperi della fame e della sete non fanno più notizia non scuotono piume coscienza che certe esibizioni ispirata a un copione gelosamente ripetitivo hanno fatto Occhio orecchio calmo
Marco è diventato la caricatura di se stesso ed è un peccato peccato perché in Italia gli deve tanto quello che lui ha fatto per i diritti civili non l'ha fatto nessuno nel Goffredo di Buglione di ieri mi è rimasto solo il tono in quante demagogo dalle mani pulite e dalla più adamantina integrità personale che cerca quel consenso che nessuno può solo i fedelissimi
Sono disposti ancora a concedere il anche perché senza di lui non saprebbero dove andrà un consiglio caro Marco petiti conosce da tempo immemorabile
Ricomincia Mangia se non vuole smettere di fumare fuma meno
Non è più vent'anni anche se non ne dimostri settantasei continuo a pensare ai diritti civili ma pensa anche alle coronarie così
Il contributo diciamo di Roberto Gervaso e Conso abbiamo esaurito anche la prima pagina della rassegna stampa di oggi pena di morte e quindi ricordiamo per i fatti
Corriere e Repubblica più estesamente Corriere e Repubblica meno estesamente Unità giornale e manifesto e per questi due conventi giornale e Mattia
E apriamo un'altra pagina
Che è quella delle riforme economiche e sociali anche qui oggi abbiamo anzi diremmo soprattutto qui
Siamo anche
Infine un imbarazzo per un rischio di autoreferenzialità ma questo cioè questo dobbiamo leggerli e cominciamo dall'editoriale di prima della Sole ventiquattro Ore firmato dal direttore Ferruccio de Bortoli
E riformismo concreto per le piccole imprese
E e rubricato il Manifesto due perché ricorderete che quest'estate ci fu il primo manifesto del solo sul piccole imprese alla stagione non ed è riformista si assottigliano come la neve alpina e non solo per il caso di Nicola Russi uscito dai DS in polemica con lo scarso coraggio dimostrato dal partito di Fassino
Sulla via dell'innovazione dello sviluppo al centrosinistra che con Amato riscopre suggestioni soli triste Proto socialista c'è poco spazio per le idee liberali
Scrive del bosco
In questo quadro non proprio esaltante vorremmo tentare di suggerire qualche contenuto al riformismo concreto
Se è vero come afferma Francesco Giavazzi sul Corriere che la ripresa economica il miglioramento dei conti non solo merito né di Prodi e di Berlusconi materico imprenditori e dei lavoratori delle aziende che competono sul mercato
Allora e a questi soggetti economici che il vertice di Caserta dovrebbe guardare prima di occuparsi di altre pur importanti questioni
Manifesto in favore delle piccole imprese annunciato sul solo il ventitré luglio qui è seguito un ampio dibattito sollecitavamo una diversa considerazione pubblica e una più attenta valutazione economica del fenomeno occhiate della nostra economia
E del principale tessuto connettivo della nostra società
Ecco perché scrive più avanti del portone in occasione del seminario di Caserta e preziosa per dissipare ombre dubbi
Ai primi posti dell'agenda del due mila e sette dovrebbe esserci un più forte deciso impegno nel promuovere l'impresa soprattutto la Pippo per esempio realizzando in poche settimane le misure previste dal pacchetto che frazione presidente la commissione Attività produttive della carta
La riforma della normativa sullo sportello unico istituito in cinque mila comuni su ottomila operativo solo in tre mila una promessa mancata
Oggi occorrono tra le cinquantotto enne ottanta autorizzazioni per aprire un'impresa con il coinvolgimento fino a diciotto soggetti diversi imprese in un giorno questo lo slogan moderno al quale non sarà contrario nemmeno un ex sindacalista come Cofferati
E poi dovrebbe avere una corsia preferenziale anche il progetto Nikolais sui tempi della pubblica amministrazione ritardi ingiustificati devono diventare fattispecie di responsabilità civile con un risarcimento per il danno ingiusto supportato dagli operatori economici e poi ancora conclusioni con dati interessanti anche di comparazione negli Stati Uniti dopo due anni di vita le piccole assumono già il doppio rispetto alle aziende equivalenti europee il critico rispetto all'Italia
Dobbiamo farlo anche per serissime ragioni di manutenzione sociale di costruzione di una società multietnica ordinata le microimprese sono spesso di giovani età media trentacinque anni e una su quattro è gestito da una donna
Ma soprattutto in alcune città per esempio Milano un'iniziativa sul tre vede come titolare un immigrato a settembre due mila sei erano già duecentoventi mila le imprese guidate da un imprenditori straniero
E vorremmo che al di là del prevedibile contributo al prodotto interno lordo queste nuove realtà produttive fossero anche luoghi dispetto e di crescita dei nostri valori i comuni
Così
Il direttore del Sole che tu piano ringraziare in modo speciale e
Per questo editoriale e anche perché il sole questa settimana lanciato mettendo proprio al primo punto anche
Nelle sue schede informative in vista di Caserta una proposta di legge che in effetti può essere approvata in una settimana la ripresa basta che il governo dia il suo via libera
A votare in sede legislativa quindi è sufficiente un cenno e un timbro da Caserta e e poi già alla Camera può votare in una settimana il Senato in poche altre settimana Ferruccio de Bortoli sulla Prina
C'è anche molto spazio per i volenterosi oggi e la stampa in particolare con Mattia Feltri
A pagina cinque tutto un paginone il ritorno dei volenterosi
Il programma vogliono regole nuove per pensioni sanità pubblico impiego la bestia nera le ali estreme un nuovo partito che persone spiega ma che hanno interessato i contenuti non il contenitore poi
Nel sommario l'addio di Nicola Rossi ai DS dal nuovo slancio ai riformisti by partisan
E scrive Mattia Feltri battuta facile ora fu la sconfitta di Pirlo nato tre mesi fa in spirito by partisan il tavolo dei volenterosi fu bipolo ardente cancellato
Oggi che l'economista Nicola Rossi ha lasciato i DS in particolare il darwinismo quello di governo da cui novantotto ci si aspettava il magnifico colpo di reni riformista
Salta fuori di volenterosi ci sono ancora e se fossero leghisti direbbero disse di averlo durissimo per esempio Paolo Messa trentenne barese che parla con punte compreso il quale ieri pomeriggio
Sì a prestare incontrare Nicola Rossi medesimo e di cui dice virgolette l'anatema preventivo nei nostri confronti ha reso palese agli occhi di tutti che le posizioni di Rossi erano isolate messa al bando di fatti
Oltre a messa ex curatore della campagna elettorale in fitto eletto con Forza Italia e la guida della Regione Puglia nel due mila ex portavoce dell'eretico di centrodestra Follini e responsabile della rivista Formiche
Nel quadro inviato dei volenterosi ci sono anche persone radicale inviso Bruno Tabacci UDC uno di lunghe tradizioni Incas sous e appunto Nicola Rossi infine disarmato dalla debolezza di governo volenterosi è un bel termine uno di quelli che non ammettono il contrario come nei depliant pubblicità politica dove si dice noi siamo per la giustizia nessuno dirà di essere per l'ingiustizia nessuno farebbe il tavolo dei segnali
E su questo giornale Fouquet ricorsi ricorda messa contrapporre i volenterosi del tavolo agli ignari dell'esecutivo e dell'opposizione ormai controllanti nell'ex valore della logica dell'alternanza
E scrive più avanti
Feltri del resto rivedendo il quadro umiliato non ce n'è uno rimasto alla casa del padre io non me ne vado disse Capezzone Marco Pannella e poi aggiunge dopo essere stato cancellato alla voce segretario rimane dei radicali anche si virgolette Sordi Feltri dorme sul divano solo nel mio ufficio la Camera diceva ieri festa dell'Epifania
Ed è vero degli altri è vero ieri Epifani
Degli altri tre s'è detto in quanto ha percorso scontentezza e ora i tracciati obliqui della cronaca russi non è più la di esporre ancora volenteroso segnalano che la sconfitta fu Di Pietro perché il tavolo trecce
A fine mese il ventinove gennaio a Milano il tavolo si riunirà per la prima vera grande e per tutti gli aggettivi del caso riunione nazionale
Si snocciola i prestigiosi adesioni Alberto Alesina Enrico Cisnetto Giuliano da Empoli Franco Debenedetti Maurizio Ferrera Francesco Giavazzi Pietro Ichino Chiarella Kostoris Alberto Mingardi Savino Pezzotta Antonio Polito Gustavo Piga
Però dice finché ancora non s'è capito per fare cosa
Illustra che persone un partito no una lista no
è un cantiere aperto no a noi interessa in contenuti non il contenitore ci interessa il software non Larturo
Per capirci prosegue centri bisogna tornare all'indietro nella prima metà di ottobre intuiti postulati della manovra evidentemente difformi da quelli che il DPEF alcuni delusi rinominati volenterosi allestirono il tavolo
Obiettivo proporre una correzione soprattutto qualitativa per rendere la legge straordinaria più al passo con i tempi dunque riformista la cosa piacque di qui e di là
Ma specialmente di là dove oltre ammesse Tabacci applaudirono ossia siriano Bondi Yeti Amanpour settanta nobiltà Forza Italia ne nazionale alleata
Rise automatico lo sbuffo acrimoniosa del centrosinistra Vannino Chiti non ci rappresenta Angelo Bonelli una vera e propria violazione della volontà degli elettori
Franco Giordano porterà un inasprimento del conflitto sociale Franco Monaco è un cuneo dentro la maggioranza Dario Franceschini un pasticcio
L'assonanza tra Giovanni Russo Spena capogruppo di Rifondazione al Senato e inaccettabile assurda e Pino Sgobio capogruppo dei Comunisti teneva la Camera è assurdo è pericolosissimo sancì l'inedito miracolo del centro sinistra che non si spacca
Il favore espresso da Montezemolo e Maurizio Sacconi non bastò a compensare la bonomia sprezzante di Prodi nuovi una Finanziaria ce l'abbiamo già disse
Pareva tutto concluso tutto continuo
E con la persistenza del personaggio del momento si riprende corpo
Non c'è manifesto programmatico più efficaci del riassunto storico proposto da Capezzone virgolette da dodici anni non si fanno riforme nel novantaquattro Berlusconi tanto quella delle pensioni una rivolta sociale lo blocco
E si diffuso un documento sottoscritto anche da Prodi in cui si sosteneva la necessità di andare avanti con la riforma
Nel novantasette il D'Alema in versione blairiana criticò le rigidità di Cofferati non lo spunto nel quinquennio del Berlusconi bis si è fatta solo la Biagi in questa nuova legislatura non si vede nulla noi semplicemente pensiamo di non poter ce lo permette
Non abbiamo secondi fini dice ma soltanto un fine primo
E conclude
Filtri ancora citando circo pericolosa vicinanza al Paese normale di D'Alema cita Zavattini un posto dove buongiorno vuol dire buongiorno pensioni sanità pubblico impiego finanza locale sono la loro ansia come lavoro anzi a soli famigerata gli estremi delle coalizioni
Che in quelle voci fondano l'ostruzionistiche ragione sociale simpatici a destra e sinistra antipatici allo stesso modo così
Ampi stralci dell'articolo poiché
Corredato dalle foto dei quattro promotori e dai nomi degli altri attenti e ci sono anche altre personalità che si sono aggiunte tra cui Stella stampa città chicco Testa Claudio Velardi Piercarlo Padoan di tale europee e poi via via via via tanti tanti ammette il che che ringrazia
E ci sono anche dei commenti tre con me mentre commenti che oggi riguardano questo tema intanto le bacchettate di Scalfari e
Era prevedibile nei giorni scorsi Massimo Giannini
Esprimendo la linea di Repubblica aveva detto ci vorrebbe un altro tavolo dei volenterosi era prevedibile che oggi arrivassero le bacchettate di Scalfari e compresi i bersagli o per la verità e soprattutto Nicola Rossi capite come vanno le cose presto perché Scalfari definisce Rossi nella Rossi siamo Giardina
Al mattinali di questura insomma
Ho parlato in precedenza del riformismo e dei riformisti sarebbe ipocrita da parte mia non spendere qualche parola sulla vicenda di Nicola Rossi distinto economista già consigliere del governo D'Alema attualmente deputato designatore Jas e iscritte a quel partito
Da alcuni mesi il Rossi sosteneva tesi non propriamente allineata alla politica del suo partito col passare delle settimane il dissenso aumentato avendo come bersaglio principale non esclusivo la finanziaria da lui respinta in blocco con le sbagliata riprovevole incompetenti anticonformista
Alla fine pochi giorni fa il Rossi ha deciso di non rinnovare la sua iscrizione di essere stando però deputato nel gruppo dell'Ulivo
Il suo attuale obiettivo da lui pubblicamente ribadito sarà quello di operare con un'alleanza dei volenterosi scelti tra i due schieramenti politici per costruire un ponte by partisan e affrontare a quel tavolo i temi delle riforme economiche dalle pensioni al pubblico impiego
Insomma una proposta tipo Amato fatta artigianalmente al di fuori dei partiti del Parlamento è affidata all'eco dei media che si può scommettere lo non mancherebbe
In media per la loro stessa natura sono in caccia di coriandoli colorati e questo è uno di quelli
L'ex dalemiano promuove un contatto permanente con i berluscones per fare insieme le riforme sui moduli di redazione del bowling
Qualche sindaco darà probabilmente il suo appoggio gli intellettuali in libera uscita faranno la fila cinquecento volenterosi mille dieci mila siti volenterosi su internet girotondino del club economista
Nicola Rossi era ed è fino a oggi un uomo ignote ai più
Il fatto che non rinnovi la tessera dei DS non può interessare di meno
Ma per il circolo mediatico renderlo noto come lo fece a suo tempo per Pancho Pardi è un gioco da bambini riformista trasformista no per Rossi il problema non si pone se mai sarà con un altro
Lucidamente indicato da Michele Salvati per fare le riforme ci vuole consenso quelle che ha in mente l'ex dalemiano sono mille miglia lontani dall'averlo così
Scalfari e
Che vede come una minaccia un sito in internet e ci sarà anche quello nelle prossime quarantotto settantadue ore volenterosi punto it intanto chi vuole leggere il manifesto dei volenterosi può aderirvi
Info chiocciola volenterosi punto it peso la stroncatura di Scalfari che però viste le tradizioni può essere presa come un viatico
E invece l'apprezzamento di Luca Ricolfi di Paolo Pillitteri Luca Ricolfi sulla stampa e l'editoriale di prima e sul oggi credete che la corsa
A suo obiettivo rilievo per un verso sulla questione piccola impresa e sette giorni per un'impresa l'editoriale del suo poi gli editoriali di Scalfari ricorsi e dell'opinione e i corsi non vedo ragioni per cui lo si debba lasciare il nostro partito così parlo Fassino all'indomani della decisione di Rossi di abbandonare i DS strana
In molti invece compresi diversi politici riformisti l'abbiamo trovato una decisione comprensibilissima e semmai ci siamo chiesti come mai non si fosse ancora lì
Quel che sta succedendo infatti era piuttosto prevedibile il Governo Prodi sta dando esattamente quello che date le forze politiche sociali che lo sostengo
E data l'ha voluta vaghezza del programma elettorale quello che noi lettori potevamo aspettarci che desse cioè molta Cord sindacati e Confindustria un po'risolti dette risorsa
Ad alcuni segmenti sociali protetti qualche timido segnale sulle liberalizzazioni ma nessuno riforma coraggiosa
Dell'economia e dello stato sociale e poi
Più avanti tutta la dirigenza dell'Unione non solo quella massimalista che ora viene accusata di impedire le riforme ha passato cinque anni e dire che il centrodestra aveva instaurato un regime sfasciato i conti pubblici parato disastrose riforme economico sociali bloccato lo sviluppo impoverito gli italiani creato enormi disuguaglianze tolta un'intera generazione la speranza del futuro
Essendo questa l'analisi condivisa da quasi tutti i dirigenti dell'Unione riformisti e non ha perfettamente ragione la sinistra estrema ad essere ad con ossia radicalmente conservatrici se si accetta quell'analisi apocalittica del quinquennio berlusconiano il primo compito della politica non è fare nuove riforme incisive lungimiranti lassù opprimere le controriforme di Berlusconi non già andare avanti ma torna indietro per conservare quel che di buono c'era prima
Ora con le dimissioni di Rossi questo gioco diventa più chiara ma era già riconoscibile un paio di mesi fa quando proprio la dirigenza riformista dell'Unione impose la chiusura del tavolo dei volenterosi ossia del luogo politico più coerentemente effettivamente riformista
Alla chiusura di quel tavolo in cui si discuteva idee proposte che i maggiori dirigenti riformisti dell'Unione in gran parte condividevano aveva una sua ratio bloccare sul nascere qualsiasi iniziativa che oggettivamente ossia indipendentemente dai suoi contenuti
Potesse essere usata per indebolire il governo
Oggi si riparla di riaprire quel tavolo dei volenterosi progettano di ritrovarsi a Milano il ventinove gennaio per rilanciare l'agenda delle riforme auguro loro ogni successo temo che quell'agenda meno sinistra
Sia destinata a rimanere sospesa nel vuoto
Cesserà di esserlo solo quando la dirigenza riformista dell'Unione si convincerà che per il bene dell'Italia la vera alternativa da evitare non è il ritorno del centrodestra ma la paralisi delle riforme per avviare davvero una stagione i cambiamenti riformisti dovrebbero prima di tutto di conoscere quel che più o meno bene
Già è stato fatto e soprattutto accettare anch'essi il rischio di una caduta del governo proprio come fa la sinistra dico ogni volta che il tetto alle sue condizioni
Così Ricolfi oggi questi commenti davvero risarciscono i volenterosi per quello che si sentirono dire a suo tempo in tanti luoghi anche in luoghi insospettabili e quando usano dire che forse quella finanziaria
Non avrebbe giovato nessuno neanche al centrosinistra
Paolo Pillitteri che sostenne già allora
La causale riformisti l'inverno dello scontento
Sono tanti i perché della crisi dei riformisti all'interno dei DS per un Nicola Rossi che se ne vada il partito di Fassino vi sono migliaia di signor Rossi profondamente scontenti di questo esecutivo in cui sul terreno riformista la sinistra ai sei ha esaurito tutte le sue energie
I sondaggi di questi mesi segnalano appunto l'inverno del loro scontento il primo di questi perché sta nel manico e cioè in Prodi sua è la scelta strategica di un asse preferenziale con la sinistra massimalista che alternative riformisti
La villa ascoltate premiata significato perciò un oscuramento dei riformisti diessini ora sotto scacco con sua questa opzione prodiano e pesata ed è destinata a durare quanto il suo governo ma con riflessi sui congressi di S. Margherita nonché sul fantomatico Partito Democratico
Naturalmente ci stanno a monte ragioni tutt'ideologiche di quell'esaurimento sol che si pensi alla sempre rinviata scelta liberalsocialista da parte dei dissidi il cui segretario avendo una scissione della sulla sinistra la privilegiata a scapito degli amici dalla mia riformisti
Emblematico il caso di Antonio Polito fondatore per l'appunto del Riformista finito in lista con la Margherita
L'approdo diessino nel partito democratico sembra una via obbligata per di più nel peggiore dei modi indicando proprio in quell'approdo un salto uno scavalco per evitare la scelta socialdemocratica l'unica capace di strutturarsi in grande partito riformista laico nove
C'è stata una grandissima e e prosegue più avanti Pillitteri
è la stessa scelta che fece fare Craxi al PSI c'è stato una grandissima sottovalutazione della tradizione del ruolo del socialismo relegato tra i ferri vecchi punti di privilegiare il fantasma del partito democratico che in realtà rischia di distruggere non solo quella tradizionale
I silenzi dei diversi socialisti di Boselli anche Michele Misiani eccetera sono assordanti ma la struttura ideale di essi è un Pannella che riesce a dare ossigeno al governo visitando la tradizione radicale di battaglie per i diritti civili c'è un premier che è sempre più convinto della scelta dell'asse con i massimalisti non foss'altro perché gli consente di tirare a campare
Diverso sarebbe stata questa Finanziaria fu tutto sa niente tassa Toia nonostante il buon lascito di Tremonti
Se ci fosse stato proprio da parte del premier un ascolto attento e una risposta positiva a quel tavolo dei volenterosi e chiamiamolo pure dei riformisti
Messo in piedi dall'ottimo vedere che persone un liberale doc insieme ad altri riformisti come Bruno Tabacci e guarda caso come quel Nicola Rossi
Quell'idea USPEV delle multe puntini di sospensione
Si chiude così il per il pezzo di Paolo di Paolo Pillitteri e insomma di di abbiamo raccontato queste cose ce ne sarebbero molte altre da segnalare ma non vogliamo esagerare vi segnaliamo Gianfranco Ferroni sul tempo che
Parla anche lui di questo dà anche conto di un'iniziativa di Rossi che terrà una conferenza alla stampa estera forse può essere interessante per obbedire Piero Fassino che prova a
Dare la colpa ad altri e lo fa intervistato da Repubblica a pagina a pagina sette
Possente Massimo Giannini
Chi ama a isolare le due domande su Rossi in fondo Rossi si è dimesso per questo dice Gianni non nasce da qui di disagio di tanti riformisti
E Fassino ma proprio qui nasce il mio disaccordo con Rossi l'uomo di valore un riformista vero che mi auguro possa tornare sui suoi passi capisco la sua fase riformista
Ma Rossi dovrebbe rimproverare qualcun altro di mancato riformismo invece di imputarla al partito che per primo ha sottolineato la necessità e l'urgenza della cosiddetta fase due
Domanda lei sta dunque dicendo che Rossi dovrebbe muovere le sue critiche a Prodi invece che a Fassino e Fassino io dico che tutti devono fare i conti con questo problema dal Presidente del Consiglio in giù
Questa non può essere liquidata con una grana di Fassino e pasta può essere più esplicito
Con qualche polemiche in meno sulla cosiddetta fase due forse Rossi oggi avrebbe avuto meno disagio insomma tutto il centrosinistra e il dovere di farsi carico di questo disagio Caserta andiamo anche per questo e quel vertice non può e non deve essere un esercizio formale
Ne è una discussione Janet Genet dobbiamo dare un segnale forte e chiara e anno intero
Torna alla mente quel vertice di villa Pamphili in cui e erano sul tavolo le proposte dei volenterosi e
Cena Fassino c'erano anche altri leader degli altri partiti del centrosinistra ma nessuno tirò fuori le proposte dei volenterosi
Speriamo che ora Caserta le cose vadano vadano diversamente e stiamo per arrivare ad altre cose Ferrero Tommaso Padoa Schioppa è libero ma invece citiamo Emma Bonino che ha avuto sempre parole
Positive sui volenterosi ed è protagonista di parole a nostro avviso sagge
Dette tempo fa e e ribadite oggi anche sulla questione emblematica Autostrade Abertis si siano
Pagina ventuno della stampa autostrade Di Pietro scontro infinito
Luigi Grassi a firma il pezzo Antonio Di Pietro ha scatenato un terremoto aveva accusato da Bruxelles a Società Autostrade
Di aver origliato con generose donazioni il sistema politico italiano in modo da lubrificare la fusione con la catalana Betis e il gruppo di rospi Etro risponde con rabbia che anche l'Italia dei Valori ha accettato l'assegno salvo restituirlo dopo la formazione del governo
E ancora Di Pietro aveva invitato il vicepresidente della Commissione per Frattini ad agire prima da italiano e poi da uno prego e il ministro del commercio internazionale Bonino gli risponde definendo sconcertanti queste dichiarazioni che stravolgono lo spirito dei trattati europei ma Di Pietro insiste rilancia difendo gli interessi nazionali italiani contro l'europeismo di facciata e contro lo sbracamento delle nostre iscritti istituzioni rispetto all'Europa dei banchieri e dei faccendieri ma poi si dà voce
Alla Bonino secondo cui al di là delle questioni di fondo sul caso Autostrade Abertis trovo francamente sconcertanti le dichiarazioni del collega Di Pietro a Bruxelles
Un conto è difendere in modo legittimo vigorose convinto i propri dossier altro Epifani e varcare nei limiti quel che ha detto Di Pietro sul Frattini equivale a stravolgere lo spirito e la lettera dei Trattati di Roma
I commissari non sono designati per difendere gli interessi nazionali e sorprende che sia un ex deputato europeo ad migliorare così
Bonino le cui dichiarazioni sono
A nostro avviso opportunamente valorizzate d'altri quotidiani pagina due del giornale Bonino sconcertante Di Pietro in Europa
E dice Bonino si preoccupa solo degli interessi nazionali e la la la la la citazione l'abbiamo già vista completiamo la citazione tutto questo depone poco a favore di un governo che è stato presieduto dallo che è presieduto da un ex presidente della Commissione europea
Propongo che tutto il tema dei rapporti con Bruxelles sia oggetto di discussione al seminario di Caserta oltre a professare si europee sarebbe bene avesse una pratica un pochino più coerente così
Emma Bonino A pagina due del giornale
E la cosa è valorizzata e citiamo anche questo anche a pagina cinque Stella tempo
Altra lite Bonino contro Di Pietro
Accusa le dichiarazioni del ministro delle Infrastrutture stravolgono lo spirito e la lettera dei Trattati di Roma e il mattino A pagina
In questo caso A pagina
Quindici autostrade duello Bonino Di Pietro la radicale dichiarazioni sorprendenti ministro no agli europeisti di facciata
Così
Così dunque la anche la questione autostrade Abertis e il ruolo di Bonino ci sono però ancora delle cose economiche per segnalare e e non di poco e non di poco momento intanto due ministri che
Come si dice fanno sentire la loro la loro voce intanto il ministro Ferrero siamo a pagina nove del Corriere della Sera Ferrero emergenza sociale pensioni via lo scalone
Dobbiamo intervenire su tre nodi la povertà anche attraverso forme di reddito minimo la precarietà superando la Bossi-Fini e la legge trenta che andiamo bene cancellare l'abbia ci e il welfare finanziando il piano per gli affitti agevolati e le misure per gli anziani non autosufficienti
E dove si trovano i soldi per tutto questo chiede segnatamente così come e Ferrero non risponde
Riformando le pensioni e quindi trovano i soldi per gli ammortizzatori no dice nel forte aumento delle entrate e nel dimezzamento del fabbisogno
Altra domanda di nero la seconda fase per i riformisti e quella delle riforme delle liberalizzazioni
Ferrero c'è questo problema ma io dico che se non affrontiamo l'emergenza sociale questa semplicemente scoppierà
E quindi bisognerà parlare di riforma delle pensioni incalza Marco e Ferrero nel programma dell'Unione si dice che lo scalone va tolto non credo sia possibile ridiscutere questa promessa
E Marco ma le pare possibile tornare a cinquantasette anni di età con la durata media della vita che ha circa ottant'anni
E Ferrero sì perché parliamo di persone che in gran parte hanno cominciato a lavorare in un'età tra i quindici e vent'anni
Non ci sono le condizioni per un aumento obbligatorio dell'età pensionabile sia invece agli incentivi per chi vuole lavorare di più
I moderati vogliono forzare per rendere ininfluente la sinistra radicale siamo davanti a un estremismo di centro così
Così il ministro Ferrero e vediamo se dice una parola chiara
E il responsabile dell'Economia Tommaso Padoa Schioppa penso annunciato in prima via le rendite un'Italia torna povera e titolo che il Corriere mette è incoraggiante vediamo se il ministro ci dice una cosa concreta che ero direttore tra le cose da cui mi sono staccato a malincuore nel prestare giuramento come ministro della Repubblica
Il privilegio di un regolare colloquio con quelli che erano divenuti nei lettori alcune centinaia di migliaia di persone di cui sentivo pur non conoscendolo individualmente
La viva partecipazione alla vita civile dell'Italia il desiderio di capire la Repubblica la volontà di farsi un proprio giudizio su grandi questioni del mondo di oggi
Oggi scrivo come colui che cerca di rendere conto dei motivi della propria azione e non di offrire un commento con i miei vecchi lettori vorrei condividere una riflessione sulla questione che più mi occupa come riportare l'Italia dalla stagnazione alla crescita
In sintesi risponderei così si ritornerà alla crescita solo se l'ansia del se all'ansia della rincorsa che c'ha sospinto per anni subentrerà quale spirito animatore un'ambizione nazionale desideri di accendere come Paese
Fiducia nelle sue forse sguardo lungo
Ci vuole un'ambizione nazionale e poi andiamo avanti il pezzo molto ampio a occhio sembrerebbero otto nove mila battute andiamo avanti di un migliaio di battute per trovare una cosa concreta
Speriamo sono passate due generazioni detti l'Italia usciva sconfitta distrutta e screditata agli occhi del mondo dalla guerra e dalla dittatura
Due sciagure di cui responsabili ultimi furono gli italiani stessi
Soffrivano soffrivano di una povertà che oggi osserviamo solo in Africa e in Asia denutrizione o alfabetismo diffusione di malattie mortali
Case senza elettricità né acqua corrente mancanza di lavoro e di elementare tutela dello stesso per decine di migliaia di toscani abruzzesi veneti lucani ha solo speranza era emigrato in Belgio Francia Germania Svizzera o verso continenti lontani
Nello spazio di due sulle generazioni di italiani hanno realizzato una delle più profonde trasformazioni della loro storia nel tenore di vita e le abitudini dei rapporti personali e familiari
Allora siamo ancora di due mila battuta
E l'economia non ha ancora risposto alla domanda che l'ha fatta nascere come scienza che cosa determina la crescita
Media
Da circa dieci anni l'ansia della rincorsa non basta più quale propulsore della società italiana entrambi i motori della crescita hanno perso potenza poche le nascite poche le persone che partecipano le forze di lavoro
L'immigrazione di manodopera non qualificata non basta tenere su di giri il primo motore
Pochi investimenti poche ricerche sempre meno numerose grandi imprese poche nozioni pochi brevetti italiani poca flessibilità del lavoro il secondo motore se quasi spento soprattutto poca fiducia poca voglia di acciaio paura di cambiare rifiuto del rischio
Abbiamo rallentato la capacità di produrre e troppi si aggrappano alla rendita la differenza stessa tra produzione e vendita talvolta ci sfugge
In rendita quella del giovane che si definisce imprenditore mentre sta consumando l'avviamento dell'impresa fondata dal padre e dal nonno
O quella del titolare di cattedra che da anni non fa ricerca non pubblica su serie rivista scientifica non ce n'è per gli studenti o quella del contratto di lavoro inflessibile sempre più in contraddizione con la concorrenza mondiale o col cambiamento tecnologico
Ci siamo perfino abituati a sprecare la rendita pigri studi in campi che non danno della cultura le prospettive di lavoro largo consumo di beni superflui prolungate degenze in ospedale in attesa di analisi che non richiedono ricovero consumo dell'ambiente naturale
E noi continuiamo ad andare anti non illudiamoci se non avviene un mutamento profondo se quest'altro Paese non prende il sopravvento l'Italia diventerà un Paese povero
Povero al modo europeo del ventunesimo secolo non più la pellagra la malaria non più famiglie di otto persone che dopo una sola stanza nel bagno in cortile ma nuove forme di analfabetismo di desolazione degrado dell'ambiente trascuratezza del costume
Diamo alle conclusioni
Chi governa deve essere oggi guidato da un'ambizione sul futuro del Paese anche superiore a quella che gli stessi italiani sembra ingenua che sta
Deve allungare lo sguardo oltre l'orizzonte nel quale il quotidiano dibattito sembra volersi rinchiudere certo non può dimenticare che in democrazia il sostegno del lettore condizione per governare legittimamente ma nemmeno deve dimenticare che ogni serio cambiamento implica decisioni impopolari
Guai a identificare la legittimazione con responso quotidiano dei sondaggi chi nella società ha influenza sui comportamenti giudizi degli altri ed è perciò parte della classe dirigente deve sapere che di fatto anch'egli parte del governo del Paese
Così Tommaso Padoa Schioppa
Cercavamo
Ricette proposte concrete sicuramente per il nostro limite non le abbiamo
Trovate il Corriere che più perfido Dinoi il Castore o all'interno del pezzo di Padoa Schioppa nella stessa pagina un po'veramente incastonato un box visibile l'Economist dice ultimi nel mondo per la crescita ma non l'anno passato l'anno prossimo
Nel due mila sette l'Italia registrerà ancora una volta il tasso di crescita più basso del mondo pari all'uno virgola tre per cento così quello che ci piace ritenere il commento del Corriere della Sera all'intervento del ministro dell'economia ma questa è una nostra cattiveria e prendetela per quello che
Su Libero trovate anche due cose importanti ci limitiamo a segnalare prima
Sono a nostro avviso di grande interesse intanto
La denuncia di Giuliano Cazzola ripresa da libero è su quella che viene definita la mancia di Prodi cioè le pensioni che aumenteranno di dieci euro al mese e quei pochi spiccioli saranno mangiati dal fisco dice
Cazzola invece più diciamo su una riflessione di di scenario Antonio Martino il pezzo parte in prima e poi gira alla pagina sei ed è un'analisi molto articolata che non osiamo riassumere ma vi raccomandiamo particolarmente su gli anni delle sono passati ormai tanti anni e il ministro Martino realizza i vantaggi che sono intervenuti le note dolenti e anche le prospettive prima e poi sesta di
L'ideale
Il tempo si è esaurito ma ne abbiamo ancora tante cose da raccontare di ieri e quindi prendiamo ancora un po'di tempo perché perché perché ci sembra ci sembra opportuno intanto c'è tutto il capitolo della riforma elettorale e qui molte voci contrastanti intanto non farà piacere a Giuliano Amato leggere
L'intervista del suo collega il ministro Vannino Chiti sulle Messaggero molto valorizzata Nino Bertoloni Meli Chiti non è tempo di patti della crostata
Non credo che la proposta di Giuliano sia un tranello ma mette il governo a rischio e né accusa da poco una Convenzione sulle riforme non aiuta domanda bel Toninelli sia chiaro risponde non vedo la proposta come un tram nell'una manovra per carità all'ATO l'ha fatta sicuramente con la migliore delle intenzioni
A pensare che il governo possa rimanere fuori da un processo del genere credere che l'esecutivo Posse debba essere tenuto fuori da un'intesa sulla legge elettorale è una illusione e anche un rischio altrimenti succede che i partiti maggiori producono un progetto poi questo finisce in A uno
E si scopre che alcune ottanta forse magari di maggioranza non ci stanno si vedono penalizzate quindi problemi si ritorcono sulla coalizione
Possono diventare dirompenti per il governo no l'esecutivo non può starne fuori una legge elettorale può essere frutto solo di una triangolazione maggioranza opposizione governo il governo deve dirigere la nave non stare sotto coperta così
Vannino Chiti
Forza Italia ha un atteggiamento diverso ne dà conto per un verso il Corriere della Sera A pagina otto in un pezzo di Roberto Zuccolini che e titolato così legge elettorale la sfida di Forza Italia raccogliamo le firme per il referendum Bondi pronti a scendere in campo così
Il Corriere della Sera e la cosa e confermata dall'intervista che resa da Fabrizio Cicchitto al giornale A pagina cinque rafforziamo il bipolarismo o aspettiamo il referendum
Sia Bondi sul Corriere che Cicchitto sul giornale non sono affatto contraria alla proposta di Amato che viene definito un tentativo di introdurre un elemento di fantasia politica delle dita una struttura di forte impronta riformista
Ma dice Cicchitto intervistato da Mario Segni è stato lo stesso centrosinistra e a dire no e si l'accordo non c'è allora tanto vale andare al referendum siamo totalmente contrari a ipotesi di doppio turno inesistenza di premi di maggioranza sull'esistenza di quorum talmente bassi perché determinati dalla logica degli attuali partiti
Detto questo per noi l'agenda politica deve essere principalmente dedicata a temi più forti che non la legge elettorale in primis la politica economica di un governo che nonostante il boom delle entrate sta facendo stringere la cinghia agli italiani
Per chi vuole ancora approfondire il tema della riforma elettorale il dibattito dei partiti può anche vedere Amedeo la Mattina siamo a pagina
Dieci della stampa in questo caso i fari sono accesi non tanto sul referendum proprio sulla Convenzione quella proposta da Amato e alla mattina ragiona sull'ipotesi che un esponente di centrodestra Casini e Fini e ci spiega la mattina Casini sarebbe molto favorevole a Casini Fini sarebbe molto favorevole a Fini presiedevano la la futura convezione S con la convenzione avrà effettivamente la nascita sul Corriere della Sera trovate anche una lettera ma il messaggio della portavoce di Prodi
Silvio Sircana pietra correggere Giovanni Sartori che però replica che ero direttore scrive Sircana leggiamo nell'editoriale del professor Sartori che il presidente Prodi avrebbe posto al ministro Chiti alcune condizioni per condurre il suo mandato esplorativo sulla riforma della legge tuttora
Professor Sartori desume l'esistenza di tali condizioni di articoli di giornale non smentiti ne prende quindi spunto per elaborare la sua Kate
Avevano letto anche noi qua e là pittoreschi scenari che citavano tali condizioni ma avevamo ritenuto di non dover rincorrere tutti gli articoli con precisazioni smentite nella convinzione che se avesse voluto dovuto approfondire l'argomento crebbe fatti i dovuti riscontri visto che così non è stato solo a smentire sono a smentire con questa lettera che il presidente del Consiglio nell'assegnare al ministro Chiti il mandato esplorativo abbia posto a quest'ultimo alcuna condizione ma pensate voi che il professor Sartori si accontenti
No risponde ne prendo atto e ringrazio noto però come ospiti si stia orientando verso il Tatarellum il che sembra indicare un perfetto allineamento con le istruzioni da lei smentite così professor Sartori però ci pare Appiah
Che però ci pare abbia ragione
Sul tavolo cioè l'editoria o meglio socio in questo caso non sullo sullo sci sulla convenzione di Amato scene
Il commento prima del tempo Fabrizio dell'orefice
Romano Prodi teme l'Alia sono a distanza travate Berlusconi non ha dimenticato quando ventidue anni fa i due erano nella stessa squadra craxiana e che impedì alla sua quella della sinistra DC rivendere la Sprea De Benedetti
E tanto per cominciare il professore si sa è un pizzico vendicativo perfettamente cosciente che oggi aprirà l'opposizione come vuole ma tu significa mettere a rischio il rapporto con i suoi alleati più fedeli quelli della sinistra dedica Rifondazione Comunisti italiani soprattutto i veti
D'altro canto dare troppo spazio Berlusconi come accade nel novantotto con la Bicamerale ideale ma può costargli la poltrona
E Berlusconi Berlusconi ha buttato quella che De Michelis chiama la tattica del ciclista nelle gare a inseguimento su pista che sarà mai
Sì ieri Berlusconi sta come quei ciclisti immobili in bilico nella curva parabolica in attesa delle mosse dell'avversario e per restare in piedi stesse il manubrio da un lato e dall'altro ecco il Cavaliere sta così provava spallata e poi un minuto dopo apre la trattativa
Ora in questa seconda posizione Nastari preparandosi alla prima perché spera che delle amministrative di primavera arrivi una botta pesante all'Unione
Una botta che se ci sarà metterà in crisi di S. Margherita che si ritroverebbe in pochi mesi con la constatazione che sta al Governo costa voti
Se ciò avverrà è assai probabile la fine di Prodi e per avvicinarla Berlusconi in questi mesi tenderà la mano i moderati del centrosinistra nella speranza di far esplodere il più possibile le contraddizioni all'interno della coalizione maggioranza così il tempo sulla riforma elettorale ma in questo caso sul lato referendum l'endorsement di Angelo Panebianco e
Lo vediamo subito in politica spesso il valore di una proposta non sta nella proposta in sé ma in ciò che evoca senza dirlo apertamente
Tale sembra l'idea del ministro Amato di dare vita a una convenzione che si occupi della riforma elettorale la possibilità che la proposta venga accolto sono oggi nulla ma Amato ha comunque raggiunto due obiettivi
Ha segnalato l'insoddisfazione di una parte del centrosinistra per lo stato dei rapporti tra maggioranza e opposizione e ha lanciato un avvertimento sottotraccia i piccoli partiti della maggioranza l'eccessivo potere di ricatto di cui oggi godono non potrà durare in eterno
Il ridimensionamento di quel potere di ricatto sottintende Amato deve necessariamente passare per un Accord in materia elettorale tra le grandi forze politiche
Le conclusioni naturalmente basta solo enunciare l'ipotesi per rendersi conto del suo assoluto il realismo e allora non resta che sperare che l'annunciato referendum sulla riforma elettorale apra la via processi di aggregazione politica a sinistra e a destra
Se le aggregazioni si realizzeranno il sistema partitico Italia se resteranno in campo alla fine solo pochi grandi forze allora anche la pagina della riforma costituzionale potrà forse essere riaperta ma sicuramente non prima di allora
Come all'inizio degli anni Novanta resta suo di fronte all'impasse istituzionale la prospettiva della spallata esteri la cosiddetta pistola puntata del referendum una pistola che molti su uno e siamo desiderosi di puntare così il professor Panebianco più in questo a nostro avviso assai condivisibile editoriale
Segnalazioni da cose italiane e qui dobbiamo andare veloce un tanto riforme concrete e silenziose
Ma a nostro avviso utili proposte dal ministro Nikolais ne parla il Corriere della Sera A pagina sei corrotti licenziati subito anche se patteggiano linea dura sui dipendenti pubblici che commettono reati il disegno di legge voluto dal ministro Nikolais mo'commenta Vittorio Grevi sul Corriere illo sul serio a pagina due del Giornale di Sicilia
Il ministro Mastella promette provvedimenti per snellire il processo speriamo ecco il piano racconta alla stampa con servizi di Guido Ruotolo e Pierluigi Franz a pagina due
E a pagina tre e poi il buco della sanità dopo
L'ennesimo scandalo in questo caso denunciato dall'Espresso forse lo scandalo racconta bene
Bobo il personaggio di Staino a colloquio con la figlia che domanda ma Pannella è più in pericolo di vita quando fa lo sciopero della fame e della sete o quando viene ricoverato in ospedale in effetti il pericolo perché tanti pazienti sta piuttosto nel ricovero e e di questo opinione anche l'ex ministro Veronesi che dice addirittura da chiudere un ospedale su quattro e racconta come il venticinque per cento dei nosocomi siano assolutamente insicuri da questo né dal punto di vista e sull'allarme delle infezioni accende i riflettori anche Repubblica
Con un'intervista a pagina quattordici a un celebre un celebre pediatra genovese che si chiama Cornaglia Ferraris Paolo Cornaglia Ferraris che racconta come la realtà del dei Camici sporchi delle mani trascurata e e di mille altre cose che fanno sì che il pericolosi anni di in corsia
Altra questione in questo caso più legata tre regioni italiane per un verso l'unità il governatore Loiero è protagonista di un'intervista molto ampi in cui accusa anche il centrosinistra di averlo
Lasciato solo nelle difficili situazioni tra politica e giustizia in Calabria
La Liguria con la sortita di Edoardo Sanguineti che dice rilanciamo l'odio di classe
I riformisti al centrosinistra diciamo non credono che la sortita giovedì alle sorti elettorali
Dell'unione alle prossime comunali di Genova non solo loro anche diciamo con saggezza Piero Sansonetti che pure dirige il giornale di Rifondazione dice salvare il conflitto ma cancellare l'odio e suggerisce
Cautamente
Sansonetti naturalmente invece non mancano i Pasdaran
A fare Sanguinetti giunge raccontare pubblica pagina otto avallo di Pietro Folena che insomma
Dice ha esposto in modo chiaro quello che è sotto gli occhi di tutti l'odio sociale di una parte dei settori privilegiati della società contro gli esclusi così
Folena entusiasta non credo che erano motivi di essere entusiasti tanti cittadini
Abruzzesi in quello che racconta il Corriere della Sera su l'attività della governatore Del Turco
Orso e Delfino fumetti per pacificare l'Abruzzo fissasse un urgenza e lo racconta Elsa Muschella non mancherà non manca anche una striscia con quest'orso è questo delfino di mi sembrano francamente bruschi grezze ma
Raccontiamo corso Marzio
E il delfino luterano
Sono il problema numero uno dell'Abruzzo archiviati Verini con il leader dell'UDC Casini che sul finire del due mila sei aveva bocciato il governatore con un giudizio poco lusinghiero poco lusinghieri e cioè aveva detto è uno che ha voglia di fare il presidente la Regione come io l'astronauta a inizio anno Del Turco lo SDI deve ancora difendere la sua giunta dall'accusa di sprechi mossa dall'opposizione
E cioè centotrentaquattro mila euro spesi per realizzare Capitan Abruzzo conviene Strale a fumetti che insegna ai bambini delle elementari i ragazzi delle medie a non fare differenza tra l'abruzzese di mare l'abruzzese di montagna
In effetti spiega Del Turco in tutta Italia c'è questo distacco tra lo sviluppo delle zone costiere e l'arretratezza dell'interno
è per questo che sono entrati in scena un orso bruno marsicano Marzio e un delfino vezzoso che americanizzare il nome il cognome dall'articolo casareccio V e dal trabocco la macchina la pesca nell'Adriatico
Disegnati da Luigi Salucci trentatré anni ex vignettista dell'Avanti che con il governatore condivide i natali a Collelongo e una lunga amicizia
Marzio e Lou hanno procurato all'artista un contratto di collaborazione da trentadue mila euro per le tavole il lavoro di redazione
L'idea è venuto al presidente racconta per lui fu mettere il modo migliore di invitare i giovani alla solidarietà regionale
E infatti gli abruzzesi sono così come li ho disegnati si punzecchiano sempre ma in fondo sia però vediamo cosa dice Del Turco sono orgoglioso di Capitan Abruzzo
è un tipo di informazione rivoluzionaria mi fa venire in mente il West Capitan Miki quel fumetto su frange del Nevada che mi appassiona da ragazzo
La verità è che abbiamo trasformato il vecchio giornale della passata amministrazione centrodestra che serviva sulla pubblica le foto di assessori e consiglieri e che non leggeva nessuno in un prodotto che piace davvero e coinvolge insegnanti a Lula
Noi siamo evidentemente in una domenica di cattiveria ma insomma ne ricordano l'inizio della vita della Rosa nel pugno quando chi vi parla diceva Giavazzi Giavazzi e Del Turco dice non hanno bisogno curarsi delle cose sociali e forse le cose sociali saranno queste
L'orso Marzio il delfino Luca luterano centotrentaquattro mila euro spesi capita l'Abruzzo
Corriere della Sera pagina quattordici per i dettagli politica internazionale vi segnaliamo oltre a quello che abbiamo detto all'inizio sulla pena di morte la Somalia e il generale Anthony Zinni pagina cinque del Corriere che raccontate enti può diventare la norma se di Al Qaeda e invece su un altro piano sui rapporti transatlantici Renato Brunetta un pezzo ampio numero riassumiamo modello ci permettiamo di raccomandare dello sulla prima di Libero le relazioni tra Europa e Stati Uniti a partire dalle questioni economiche dalle intese economiche ma non solo su questo ragione al professor Brunetta
Le segnalazioni finali molto spazio su diversi quotidiani per la polemica su Sciascia e ha avuto successo la
è chiesta di scuse questo questo è il tema posto tra gli altri da Pierluigi Battista
Vicedirettore del Corriere della Sera
Giovanni Bianconi sullo stesso Corriere sente Tano Grasso che dice io
Il professionista dell'antimafia dico aveva ragione lui c'è stata troppa retorica
Interventi anche sulle pubblica Arturo diaconale d'accordo con Pigi Battista sull'opinione Riccardo Chiaberge sulla prima del supplemento cultura del sole dice no Sciascia non avrebbe chiesto le scusa ma insomma i il dibattito c'è e dello segnaliamo Corriere Repubblica opinione e Sole ventiquattro Ore
Ancora una segnalazione in questo caso dalla supplemento culturale del Corriere per l'esattezza
Alla pagina trentacinque Testori e per inesattezze il Testori di agli altari il tema della della censura L'Arialda siamo siamo nel sessantuno subito sequestro il sequestro per oscenità e Dino Messina ricorda quella quella pagina emblematica ancora cultura ma in questo caso cambiamo quotidiano e cambiamo supplemento nel supplemento domenicale della Repubblica che oggi tante cose ma in particolare la miniera delle foto si fa un viaggio con Michele Smart Gianassi a Pittsburgh Pennsylvania dove c'è una agenzia fotografica fondata rilanciata da dirigenze che sta accumulando un tesoro fotografico straordinarie la pagina e corredata da alcune foto
Ce ne bene e tra queste una foto strepitosa che alcuni amano chi parla è tra queste
La foto degli undici uomini degli undici operai che nel trentadue pranzano su una trave sospesa nel vuoto
Chissà quante centinaia di metri di altezza durante la costruzione di un grattacielo a your quella foto
Straordinarie che oggi vi trovate a pagina trentotto trentanove di Repubblica ultimissima segnalazione dal supplemento cultura del sole si avvicina anniversario di Toscanini
Se non ricordiamo male era sedici gennaio si e conferma sedici gennaio cinquantasette la cinquantesimo anniversario dalla morte Harvey Sachs ne scrive prima e e ragione insieme su un documento
Inedito che è stato recuperato gli eccezionali nastri delle conversazioni di Toscanini con Giulini solfeggio e polemiche e e risate e chiudiamo con affianco un pezzo bellissimo i Piero Melograni
Di cui trovati in libreria
Due libri bellissimi uno si intitola citare le bugie della storia insomma smonta tutta una serie di luoghi comuni della storiografia ufficiale l'altro è proprio suo Toscanini entrambi crediamo e diffida Mondadori il racconto di Melograni di di di questa figura di di Toscanini è qualcosa che ci permettiamo di raccomandarvi in modo in modo speciale e lo facciamo anche con gratitudine perché anche il professor Melograni così chiudiamo con una punta di autoreferenzialità a firmato l'appello dei volenterosi finisce così la puntata di oggi di stampa regia ma comincia una lunga giornata Ario radicale che vedrà poi alle venti e trenta come ogni domenica la conversazione di Marco Pannella con il direttore di Radio radicale Massimo porti
Una
Idee questo
Il
Le dieci e ventitré minuti questa è radio radicale è un buon giorno a tutti voi che ci state ascoltammo e adesso come sempre a quest'ora con rapida disamina di come sarà articolata nonostante programmazione quali saranno gli appuntamenti della giornata il primo appuntamento che intendiamo darvi è sicuramente con la conversazione settimanale con Marco Pannella che andrà in onda questa sera a come sempre a partire dalle venti e trenta indiretta quindi un appuntamento che riguarda
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0