Vite antiche di Maometto

Signora
La doppia nascita di Maometto
Quando Dio grande e potente
Volle creare il signore degli inviati e il più nobile degli esseri dai primi agli ultimi disse agli angeli
Io creo un uomo d'argilla
Che ho scelto al di sopra di tutte le creature
E che Inter cederà presso di me il giorno della resurrezione
Se non fosse per lui i giardini del Paradiso non sarebbero stati abbelliti
Ne sarebbero stati accesi fuochi degli inferi
Riconoscete Nerra angolo prendete gli onore
Siate ossequiosi nei suoi confronti per onor mio ed esaltate lo in nome della mia magnificenza
Nostro Dio Nostro Signore risposero gli angeli
E come potrebbero dei servi obiettare qualcosa al loro padrone
Noi preghiamo la tua nobile maestà divina di non disubbidire chi mai
Abbiamo sentito
E Ubi diamo
Dopo questa risposta Dio altissimo diede ordine al migliore degli angeli lo spirito fedele Gabriele di portargli del fango Benedetto
E fu così che lo spirito fedele Gabriele discese accompagnato da una schiera D'Angeli una delle schiere più alte quella degli angeli che sostengono il tono e tutti insieme presero la terra dell'inviato di Dio Mohammed
Dal luogo della sua tomba
Dio lodato è altissimo aveva infatti stabilito di crearlo dalla terra di farlo perire nella terra e di farlo risorgere sulla terra
Gli angeli lo presero da una terra pura in My calpestata da immondo piede umano
Lo spirito fedele Gabriele porto quella terra in cielo la immerse nelle acque della fonte paradisiaca di salsa Beale
Finché non divenne come una perla bianca
Questa terra santa venne poi immersa ogni giorno in uno dei fiumi del Paradiso e quindi mostrata agli angeli
Ebbene la sua luce era settanta volte più forte di quella del Sole e gli angeli si rivolgevano essa salutandolo e onorando la mentre Gabriele le girava intorno in mezzo a schiere di angeli
E mentre la rimirare vanno dicevano
Nostro Dio il nostro Signore
Se ci ordina siti pro stralci davanti ad essa non lo faremmo
E fu così che gli angeli riconobbero l'eccellenza e la nobiltà di Mohammed mille anni prima della creazione di Adamo
La luce del profeta Mohammad passo ad Adamo dopo che Dio le beh creato e la si poteva vedere sul suo viso perché era come la luce abbagliante del sole quando è nel mezzo del suo corso nella volta celeste
E come quella della luna splendente
Quando piena in radio dal mezzo del cielo
Quella luce gettava il suo bagliore sui cieli sui padiglioni sul seggio e sul trono di vini
La luce dell'inviato di Dio Mohammad rimase in mezzo alla fronte di Adamo finché Eva non concepisce sette
Gli angeli venivano da Eva e le rivolgevano le loro felicitazioni per il nascituro
Quando poi lo partorì era noto che tra gli occhi
Aveva la luce dell'inviato di Dio Mohammad
Ne fu felice e se n'era allegro
La luce passò poi di padre in figlio da sette ad annus da questi al figlio Kaikan da Kaikan Hamas leit poi alla macchina e da questi annue
Danno e passò a suo figlio Sam quindi a dar fasciato da questi a suo figlio a birre poi ha fallito Acqua Team Anna Fur a Tariq e poi ad Abramo
Da Abramo passò a suo figlio Ismaele poi a Haidar ha mai sa Aia subito Audax
Da questi passò a Fabbri Man a Mafalda Nizzar e quindi a mutare da mutare ai via poi Hammoud reca accusa AIMA accenna Anna accusa ai e lo fai
Da questi la luce passo Agra libero poi a fare Fab Manaf e quindi ad fascia
Molte migliaia di anni dopo la prima creazione di Mohammed il nonno del Profeta diede in moglie al figlio Abdallah Amina bint Wahab
Abdallah portava la luce sul volto e dissi ad Amina
O a Mina pulisce ti e profumati poiché è probabile che Dio voglia affidare a te questa luce splendente
A Mina eseguì prontamente quel che Abdallah andava ordinando una
Egli poté così congiungersi con lei e Amina concepì quella notte l'inviato di Dio
La luce si trasferì sul suo volto come se questo fosse uno specchio senza macchia e brillava come quella di una lampada accesa
Per questa ragione quando a Mina entrava in casa
Era inutile accendere il lume
Dopo essere rimasta incinta dell'inviato di Dio Amina raccontava
Non mi sono accorta di nulla e non ho avuto nessuna di quelle difficoltà che incontrano di solito le donne tanto che non nota in eppure l'interruzione del ciclo mestruale oppure accaduto che si è interrotto e poi ripreso
In seguito mentre ero
Nel dormiveglia mi è apparso qualcuno che mi ha detto
Lo sai che sei incinta
Io risposi non lo so
Quello continuo tu sei incinta di colui che dominerà questo popolo e che sarà suo profeta
Amina la figlia di Watford una volta incinta dell'inviato di Dio sosteneva infatti di udire una voce che così la istruiva
Tu porti in grembo colui che domina da questo popolo
E quando lascerà di
Io lo affido all'unico perché lo preservi dal male di ogni invidia e poi dagli nome Mohammed
Quando fu passato un mese dalla gravidanza Amina senti ancora una voce che dal cielo pronunciava
Passato e un mese per l'amato di Dio
E quella voce chiamava a più riprese a Mina di notte
A Mina informò dell'accaduto Abdallah il quale disse
Che nello nascosto
E non dirlo a nessuno della tua gente
A Mina raccontava di aver visto in sogno quando era incinta di sei mesi qualcuno che le diceva una mina tu porti in grembo il migliore dei mondi quando lo darò io alla luce chiamarlo Mohammed e tiene nascosto quel canale di Luís
Uno dei prodigi della gravidanza di Amina fu che la notte di quel giorno in cui fu concepito l'inviato di Dio ogni animale posseduto dalla tribù dei coranici
Proferito parola
La mattina seguente gli idoli di tutto il mondo si ritrovarono rivoltati sotto sopra e questo fu un altro segno del concepimento del Profeta attestato nei libri antichi
Si racconta in particolare che quando Amina concepì Mohammed vive come una luce che usciva da lei in uno splendore euro
Una fiammella arrivare a illuminare i castelli di Boston Renzi riga
Amina la madre del Profeta afferma decisa
Questo mio figlio sarà di certo una persona importante
Io lo porto in grembo ma mai mi è giunta notizia di una gravidanza più facile di questa né di un'altra così Benedetta
Si racconta che la gravidanza dura dieci mesi oppure sei sette otto
In quest'ultimo caso si tratterebbe di un altro prodigio come accadde a Gesù
Che nacque di otto mesi
Quando il parto di Amina fu vicino Dio disse agli angeli
Aprite tutte le porte del cioè lo e quelle del Paradiso poi ordinò agli angeli di presenziare
Gli angeli discese ero allegando si null'altro
Le montagne della terra si protese ero verso l'alto i mari si sollevarono e le creature si Felicita erano non rimase neppure un angelo che non fosse presente
Satana fu preso incatenato con settanta catene e gettata a testa in giù negli abissi del mare verde così come furono incatenati i demoni che gli spiriti maligni
E il sole quel giorno
Fu ricoperto di una luce accecante
Nel cielo sopra la testa di Amina si trovavano settanta mila auguri che attendevano la nascita dell'inviato di Dio
Dio aveva concesso a tutte le donne del mondo di concepire in quell'anno molti maschi non ore di Mohammed
Tutti gli alberi si riempirono di frutta e ogni motivo di paura svanì
Quando nacque il Profeta il mondo si riempie tutto di luce gli angeli si Felicita erano e furono erette in ogni cielo una colonna di Crazy solito e una di Giacinto dalle quali si diffondeva una luce
Amina partorì il profeta un lunedì
E quando fu presa dal travaglio le si ruppero le acque era sola in casa senza che nessuno uomo-donna se ne rendesse conto Amina senti
Un suono assordante e il rumore di una scossa violenta immane e fu presa dal terrore
Vide inseguito qualcosa di simile all'ala di un uccello bianco che le sfiorava il cuore
E la paura l'abbandono
Così come l'abbandono ogni dolore
Si voltò
E vidi allora vicino asse
Una bevanda Bianca come il latte
Era assetata e ne bevve
Era più dolce del miele e gettò su di lei una luce accecante
Non Pati nessuna difficoltà durante la gravidanza fino alla fine quando diede alla luce suo figlio
Nel momento in cui il bambino si separò da lei
Insieme a Luís si sprigiona una luce che illuminò quanto si trovava tra l'Oriente e l'Occidente
Mohammed nacque cadendo per terra
Poi si solleva sulle mani
Quindi prese una manciata di terra la strinse
E sollevò la testa verso il cielo
Il profeta venne alla luce e gettato a terra prostrato le dita sollevate verso il cielo proprio come l'umile che invoca Dio
Una nuvola bianca sceso dall'alto lo avvolse sottraendolo alla vista
E una voce dal cielo disse
Fatemi visitare i confini dell'Oriente e dell'Occidente e fategli vedere tutti i mari perché conoscano il suo nome vedano qual è il suo aspetto e sappiano che egli è stato chiamato
Colui che cancellerà
Perché non rimarrà idolatria del suo tempo che non verrà cancellata
Allora buongiorno a tutti
Io sono presidente della Fondazione Musica per Roma che gestisce l'Auditorium e sono molto contento che questa mattina in una delle sale dell'Auditorium
Sì
Presenti questa iniziativa molto importante
E il primo volume di una collana è una collana islamica
Un volume già di per sé molto significativo le vite antiche di Maometto
Ma direi che e molto importante soprattutto iniziativa nel suo complesso perché in questo momento in particolare
Trovare il modo di aprirci vorrei proprio usare questo verbo alla conoscenza
Della cultura islamica è una cosa che un valore culturale ma anche un valore civile politico
Quindi credo che sia stata da parte della casa editrice Mondadori un'iniziativa davvero molto felice
Molto importante queste e si è giusto sottolineare durante proprio con una presentazione di così grande significato con degli ospiti straordinari che adesso diverranno presentati che voi ascolterete
Voglio semplicemente dire che si tratta di una collana che pubblicherà credo che lo sappiate già ogni anno quattro volumi dei testi arabi persiani e turchi
Saranno liberi di storia di Filosofia biografie
Testi anche naturalmente letterari lirici di viaggi testi fantastici
Che vogliono configurare una collana non tanto per esperti in senso stretto ma appunto una collana è rivolto a un vasto pubblico con l'idea credo che peraltro condivido pienamente e soltanto attraverso la conoscenza dell'altro in questo caso di una cultura peraltro così straordinaria così importante si può anche riuscire a dialogare e a capire sì
E peraltro un paradosso che nel nostro mondo questo mondo globale globalizzato
In realtà da parte dell'Occidente si conosca così poco per la cultura islamica se pensiamo a quanto sia stata importante questa cultura per la stessa cultura occidentale
E quanto in passato per esempio nel Medioevo ci fosse molta più osmosi tra la cultura dell'Occidente e la cultura islamica è invece oggi c'è molta meno conoscenza molta meno osmosi
E forse anche per questo c'è molta diffidenza molta
Paura perché il diverso l'altro crea sempre un po'di diffidenza un po'di paura
Ma
Quando invece superiamo
Questa diffidenza questa paura quando entriamo a contatto più profondo con questa cultura così come avviene
Nei confronti di tutte le altre culture allora tutto ciò viene rapidamente superato e si gettano le basi di una comprensione di un dialogo non solo possibile ma vorrei dire oggi più che mai necessaria quindi
Io credo che per tutti questi motivi ripeto culturali ma non soltanto strettamente culturali l'iniziativa della casa editrice Mondadori va salutata veramente come un'iniziativa importante
E io in questo senso cedo subito la parola
A Gian Arturo Ferrari al professor Ferrari che anche appunto il direttore generale della divisione libri del gruppo Mondadori che prenderà per primo la parole introdurrà a questa giornata
In cui i contenuti di questa nuova collana saranno discussi e approfonditi
Pone ascoltatori
Grazie a tutti voi buongiorno grazie in particolare a
Gianni Borgna un vecchio amico te un nostro motore devo aggiungere
Ci ospita stamattina grazie a Fabrizio Gifuni
E il quale
Ci ha letto alcuni passi del
Primo volume che appare nella nostra collana islamica
Permettetemi solo di presentarvi gli altri ospiti
Di questa mattina cominciare dal professor Alberto Ventura
è un professore ordinario di islamistica all'Istituto Orientale università L'Orientale come oggi si chiama Di Napoli
E che uno dei due curatori diciamo così scientifici della collana
Monsignor Vincenzo Paglia
Vescovo di Terni Narni e Amelia ma soprattutto presidente della Commissione ecumenismo e dialogo della Conferenza episcopale italiana quindi in questa veste particolarmente particolarmente adatto alla circostanza di cui parliamo oggi e infine per ultima ma ovviamente per prima
La più gradita delle nostre ospiti Shirin Ebadi
I rami Anna premio Nobel per la pace nel due mila e tre con una donna
Coraggiosa il minimo che si possa dire
E la cui presenza è qui non retoricamente ci onora
Siamo realmente onorati onorati di averla tradì
Bene
L'islamica
La prendiamo un po'alla lontana cominciamo un po'alla lontana nel Trecento settantasettesimo hanno delle girava lei a dire nel novecentottantasette ottantotto
Un arabo di Baghdad di nome Anna Wim
Iniziò a scrivere l'opera della sua vita
Una sterminata e proliferanti costruzione che intitolò semplicemente al finché resta ovvero il catalogo
L'avrebbe conclusa poco prima di morire nel novecentonovanta
A un secolo dall'inizio delle crociate
Quando in Francia regnava Ugo Capeto in Inghilterra Etelredo secondo
Mille anni fa
Il catalogo è uno strano ibrido permetta enciclopedia e per metà listino di un libraio del resto Anna dim come dice il suo nome in arabo faceva parte della corte ma suo padre era un libraio e lui stesso e a volte citato come il libraio
Con ogni probabilità aveva cominciato da ragazzo a lavorare con e per il padre copiando liberi procurando se ne ha altri ed un pendoli nella cerchia dei letterati e dei dotti della Baghdad medievale
Da lì era andato avanti a leggere a schedare i titoli e autori a raccogliere notizie sulla loro vita e sul loro lavoro a copiarli
Fino ad arrivare sempre nella scia dei libri alla corte
E fino a riversare poi tutto il suo disparato e abbondantissima materiale nei dieci capitoli suddivisi in sezioni e sottosezioni inventate si direbbe da Borges che costituiscono il catalogo
Il catalogo è l'elenco e la descrizione di tutti lei quindi esistenti in lingua araba
Un'opera universale
Un regesto di tutto lo scibile umano in quanto tale comprendere qual titolo Religione Poesia storia giura e teologia filosofia matematica astronomia medicina alchimia meccanica
Il punto è che le ultime sezioni dalla filosofia inclusa in poi sono costituite quasi esclusivamente da opere greche
E in misura minore la lattine
Per Anna di in questa inclusione diretta di una così gran parte del lascito classico nell'orizzonte islamico non pone problemi
Quel che conta è il contenuto di sapere e il suo valore ma ad ogni buon conto all'inizio del settimo capitolo preferisce cautelarsi e spiegare la ragione per cui i libri di filosofia e di altre scienze antiche se intende greche sono diventati così abbondanti in questo Paese cioè a Baghdad
E per spiegarlo racconta come al califfo al momento che regnò tra l'ottocentotredici lotto centotrentatré ed era figlio Dio Aruna Rasheed
Apparisse in sogno un uomo bianco di carnagione
Ma Rubik su in volto con una fronte spaziosa
Le sopracciglia unite in mezzo Kallon voto e con gli occhi iniettati di sangue
E quale se ne stava seduto sul suo letto
Il Califfo comprensibilmente si spaventa e chiede chi sei
E quello risponde io sono risposte alle il Califfo altrettanto comprensibilmente gioisce della risposta e approfitto dell'occasione
O sapienti posso farti una domanda chiedi pure
Allora racconta il Califfo chiesi che cosa è buono e lui rispose qualche buono nella mente
Chiesi ancora e poi quel che è buono nella legge
E poi quel che è buono con il pubblico io dissi c'è altro
Rispose altro non c'è nient'altro
La visione di Aristotele
E soprattutto le sue risposte sono secondo Anna viva all'origine della decisione del Califfo di chiedere e ottenere dall'imperatore bizantino un gran numero di testi greci che farà poi tradurre in arabo
E si capisce anche perché la risposta è lei seduto sul letto quasi mostruoso nella sua diversità fisica
E viceversa filosoficamente e politicamente un razionalista conciliatore
Molto somigliante al Califfo al quale nel sogno suggerisce di combinare la ha ragione il bene nella mente con la rivelazione il bene nella legge per il bene del pubblico
A me a Dini
E ora ne è uscita
Con una forte e testimoniata avversione per i sunniti
Probabilmente un settario
La religione Arsuri Luís un peso strabordante ogni penetrante superiore ad ogni nostra immaginazione non è un figlio dell'Illuminismo
E non conosce i distinguo della modernità
Ma credo che i libri
In tutti i libri
Non retoricamente ma per una specie di confidenza pratica
Come un artigiano può credere nei propri strumenti o come ci si può fidare di vecchi compagni di lavoro
Al fondo riecheggia in lui tra le pile di manoscritti delle botteghe di Baghdad
L'antico insegnamento del vero Aristotele non dell'energumeno seduto ai piedi del letto secondo il quale secondo il vero restò tale ogni libro contiene un frammento di verità
E per questo il solo per questo i libri vanno conservati mantenuti ordinati e infine catalogati
Come in Alfie Crest come nel catalogo
Islamica
La collana che oggi presentiamo è stata immaginata due settimane dopo l'undici settembre del due mila e uno
Ci sembrò chiaro allora e continua sembra alci chiaro oggi che le circostanze gli eventi della storia ci coglievano sostanzialmente impreparati
Non tanto e non solo disarmati quanto piuttosto ignari ciechi sordi e Monti
Gli anni da allora trascorsi
Non hanno mutato questa situazione è aumentato semmai il rischio di confusioni
Di approssimazioni e di fraintendimenti
Ma parallelamente è aumentata in noi la consapevolezza che la relazione tra cultura occidentale cultura islamica diventerà uno snodo cruciale del nostro futuro forse il suo punto critico
Occorre partire a nostro avviso da un semplice dato di fatto e cioè che la nostra cultura la cultura occidentale
è largamente ignara e ignorante della cultura islamica
Questo ha a che vedere per certo con paradigmi culturali con ragioni profonde
E con cause remote
Ma all'atto pratico
Significa che non ci sono liberi
O non ci sono libri sufficienti
Ho soprattutto non ci sono i libri veri
Quelli originali
Quelli attraverso cui l'Islam si è formato e ha parlato
Oppure esistono sì
Ma in quella forma di esistenza seconda la RAI vale che pertiene ai libri accademici
Ai libri per soli studiosi in realtà gli unici due libri islamici per i quali si dia qualche forma di contezza presso il pubblico cosiddetto colto del nostro Paese sono il Corano
E le mille e una notte
Un po'poco per gettare uno sguardo oltre la superficie a quello che ci sta accadendo intorno
Ci siamo così convinti
Che occorreva compiere a ritroso il viaggio del Califfo al mondo
Il gesto del dotto libraio cortigiano Anna Wim
Cioè avvicinare quei libri
Celli tradurle
E cercare di inserirli stabilmente
Nella nostra scaffalatura interiore nel nostro catalogo
I l'amica si propone così un compito semplicissimo
Presentare nella loro nudità e nella loro verità
I grandi testi della cultura islamica
I più importanti
I più belli
E insieme titanico
Cioè farli leggere davvero
Al pubblico colto del nostro Paese
Il che non deve essere visto con il sapore dell'ingiunzione
Ma piuttosto a che vedere con l'acquisire un nuovo ritmo
Una nuova musicalità
Un nuovo orecchio come si poteva vedere dai testi che Gifuni ci leggeva prima
Ed è dunque
Immensamente più difficile
Ma occorre avere fiducia
Per chi si occupa di libri da Anna Di ma tutti noi
Cui oggi l'intera vita si regge sull'assioma ottimista
Che gli uomini hanno il gusto e il piacere di conoscere sono curiosi
A mano stupirsene
Con islamica
Ne sono certo
Avremo modo di metterli alla prova
Equilibri verificare ancora una volta la giustezza di questa veduta
In ultimo e conclusivo omaggio ad Aristotele che ne è stato
L'autore permettetemi solo un'ultima considerazione
Noi abbiamo deciso di fare questa collana
Per motivi non editoriali
Ma di politica culturale
Quasi tutto quello che noi facciamo lo facciamo solo ed esclusivamente per motivi editoriali attinenti al nostro mestiere alla grande funzione che questo ha nel mondo contemporaneo
Siamo molto parsimoniosi
Del termine politica e parsimoniosi Simi del termine politico culturale
Raramente però nel corso della nostra vita ci è capitato e ci capita di doverlo usare
Abbiamo usato una volta nel mille novecentottantanove quando
Decidemmo
Unico peraltro tra gli editori europei di pubblicare il libro di Salmar lustri
Mentre era stato ufficialmente condannato
E ci permettiamo di riusare questo termine politica culturale oggi nel momento in cui inauguriamo questa collana
Dalla quale
Per essere chiari non ci proponiamo di ricavare profitti ne astronomici nei minimi
Ma con la quale riteniamo di compiere una sorta di dovere del nostro Stato gli editori
Cioè di pubblica tori cioè di persone che rendono pubblico ciò che precedentemente pubblico non è
Noi speriamo che questa nostra iniziativa che inizia oggi e non sarà facile
Duri per lungo tempo non crediamo che
L'obiettivo che noi vogliamo conseguire sia una questione di mesi o di anni è una questione di lungo periodo ma bisognava prima o poi cominciare ci sembrava urgente abbiamo avuto l'aiuto di molti
Amici e di persone a noi vicine che ringraziamo tutti collettivamente ora e partiamo con l'aiuto di Dio come si usa dire grazie
Scusate mi mi ero dimenticato di presenta questo il professor Ventura
Ringrazio il professor Ferrari anche se non mi ha presentato con la dovuta pompa
Ma succedono queste cose
Quanto alla collana che oggi prende la via credo che quelle parole di dice Marco Ferrari siano state più che sufficienti a delineare le l'imputato sarà strategica e culturale
Quindi io mi soffermerò solo qualche minuto sulla collana un po'vista dal di dentro la sua articolazione come è nata e come è stata montata
E un po'di più anche sul libro che oggi presentiamo
E come è stato detto prima la collana è partita dal dall'immediato indomani dell'undici settembre
Quando fu chiaro che cioè urgeva assolutamente necessario fare un po'di chiarezza in una informazione piuttosto
Scadente
E se vede la luce solo oggi vuol dire che la sua fase di gestazione è stata piuttosto lunga e complessa
Sin dalla proposta iniziale del Progetto
Che peraltro la casa editrice Mondadori ha colto subito con grandissimo entusiasmo
E questo è da sottolineare perché è un caso raro nel nostro Paese
Avevamo stabilito degli elementi che ritenevamo essenziali per la riuscita degli obiettivi che ci proponevamo il primo dei quali è stato già in parte anche anticipato dal direttore generale e cioè che la collana fosse una collana rivolta ai non specialisti anche se ci tenevamo che fosse fatta da specialisti curata da specialisti
Questo è un elemento che può sembrare semplice ma che in realtà è complesso i miei colleghi studiosi sono spesso si fanno spesso prendere un po'la mano
E quindi tendono poi a riversare nei loro scritti anche se si raccomanda loro di essere il più piani e il più semplici nell'approccio riversare tutte le loro grandi tematiche le cose che li appassionano quindi questioni di carattere scientifico accademico filologico non volevamo questo perché volevamo che l'attenzione massima fosse data la comprensione di questi testi non tanto le tematiche storiche che talvolta o linguistiche che questi testi possono presentare
Al tempo stesso volevamo che questo carattere divulgativo della collana però non andasse a detrimento della qualità scientifica della collana stessa ecco perché i curatori i traduttori e coloro che hanno fatto le introduzioni e commenti ai singoli testi
Sono stati scelti tra i migliori specialisti di ogni singola disciplina proprio perché anche rivolgendosi ad un grosso pubblico
Non trascurasse ero gli aggiornamenti migliori lo lo Stato diciamo delle nostre conoscenze in nelle materie che di volta in volta si andavano affrontando
Una parola sui traduttori la volevo spendere perché già normalmente il traduttore viene un po'oscurato dalla fama dell'autore o dell'editore mentre svolge come è noto a tutti un lavoro arduo ed essenziale
In questo caso si di Skunk ancora di più di oscurare il loro merito in quanto è ovvio che i traduttori di questi testi
Che compongono la collana sono dei grandi specialisti nel senso che lavorano su materiali di difficile consultazione spesso in modo pionieristico talvolta su manoscritti
E quindi sono dei grandi specialisti nei rispettivi campi e non li possiamo considerare come dei militari adduttori nel senso più usuale del termine
Un altro requisito che abbiamo stabilito sin dall'inizio che la cattura collana avesse un carattere il più possibile internazionale
Nel senso che in questo modo potevamo allargare il bacino di di di competenze che ci sarebbero venuti in aiuto dovete pensare che nel nostro Paese non sono tanti quelli che si occupano specialistica niente di queste cose
E quindi molto spesso e quasi necessario ricorrere altrove all'estero per avere dei competenti ci sono non so singoli autori o generi letterario periodi storici
Dei quali si interessano al massimo due tre persone in tutto il mondo e per avere il meglio bisogna necessariamente rivolgersi al di fuori del nostro Paese
Ma non era solo questo il motivo dell'internazionalità era anche che in questa maniera la collana con la partecipazione di prestigiosi studiosi stranieri che magari non dicono moltissimo al lettore comune ma che sono importanti poteva avere una sua maggiore visibilità al di fuori dell'Italia
Sappiamo al problema dei libri una nostra linea quello di non essere sufficientemente letti all'estero la nostra lingua è poco conosciuta e quindi anche la nostra editoria talvolta soffre un po'di questo aspetto in questa maniera anche se solo parzialmente speriamo che la collana riesca a collocarsi meglio nell'apprezzamento
Degli studiosi ma anche del pubblico internazionale
L'internazionalità della collana ulteriormente testimoniata dal fatto che e diretta da due persone una è quella che vi sta parlando in questo momento e l'altra è Mohamed Alì Alì Remo Izzi un collega della Sorbonne delle corde sotto il civile
Colpo che voglio qui ringraziare ovviamente perché avrebbe avuto pari diritto del mio essere qui presente a parlarvi purtroppo non è potuto venire
Per motivi indipendenti dalla sua volontà
E col quale debbo testimoniare c'è stata sempre una perfetta assoluta sintonia sulle scelte di fondo sul scelte editoriali sulla scelta dei curatori dei traduttori insomma sulla filosofia generale dell'iniziativa editoriale
Come si può capire da quanto è stato detto poco fa sua Nadine me l'autore di questo ampio Indice dei libri la cosa più difficile per questa collana era proprio scelta dei testi
Abbiamo deciso sin dall'inizio di limitarci a un periodo che potremmo definire in con un termine un po'generico classico
E per classico intendiamo un periodo che va dal settimo secolo dopo Cristo data di nascita dell'Islam fino al sedicesimo secolo grosso modo non escludiamo in futuro di poter sforare quest'ultimo termine in qualche occasione
Però in sostanza volevamo attenerci ad un periodo ben definito della cultura islamica proprio per fare capire la classicità di questo mondo quale sia tuttavia anche con questa limitazione l'imbarazzo tra scelte è stato fortissimo perché li sfama prodotto centinaia e centinaia di vedi Capolago ori nei campi più disparati
E quindi bisognava non solo avere difficile compito della scelta ma anche il difficilissimo compito di equilibrare le uscite dei libri
In modo che non avessero tutti lo stesso tenore potessero dare una rappresentazione la più ampia possibile di questo mondo così variegato
Io credo che questo aspetto sia stato molto importante e
Ci ha permesso di fare delle decisioni come quella di non pubblicare solo libri di carattere più o meno direttamente religioso che sono sì importantissimi all'interno dell'Islam
E che quindi avranno ampia rappresentazione in questa collana ma che non possono essere considerati l'unica corda L'Unità nota che la letteratura islamica ci ha dato ma affiancarli come è già stato detto da biografia da storia da narrativa fantastica da filosofia dalle letteratura di vario genere poesia lirica poesia erotica e così via
L'equilibrio doveva essere rispettato tra i periodi nell'arco temporale che abbiamo detto ma soprattutto tra le lingue c'è un po'la tendenza qui da noi in genere in Occidente in particolare nel nostro Paese a confondere Islam con arabi
Ora in realtà è vero che l'arabo sarà una delle lingue più rappresentata in questa collana
Già il libro che presentiamo oggi è una traduzione dall'arabo per esempio ma non perché noi riteniamo che l'arabo abbia qualche così privilegio naturale quanto perché l'arabo è stata la lingua franca dei Paesi musulmani per secoli e quindi molti Autori anche i non arabi hanno scritto in arabo
Crediamo invece fortemente che uno dei primi elementi che dobbiamo far conoscere al più grande pubblico possibile sia la multiformità dell'esperienza islamica e quindi anche la presenza di veri e propri capolavori della letteratura in altre lingue che non siano l'arabo in particolare il persiano e il turco
Quindi ogni uscita annuale che è composta vi ricordo di quattro volumi ogni anno un'uscita attuale ci siamo detti deve avere almeno un testo non arabo
In questa prima annualità ne avremo addirittura due uno in persiano in turco
Questo proprio per testimoniare la massima ampiezza della distensione della cultura islamica
Oggi presentiamo le vite antiche di Maometto volevo solo ricordare dal punto di vista della confezione di questo libro quanto sia costato nel senso che un libro
è un esperimento mai tentato prima
Nel risvolto di copertina si dice che una esperienza unica in occidente non ha fatto sulla motivi propagandistici questa affermazione perché vi posso assicurare che è vero sono stati presi i testi più antichi delle biografie del Profeta testi di vario genere peraltro alcuni con intenti più storici altri più a giocare a Fitch e altri più narrativi e sono stati cuciti come se fosse un unico racconto un grande romanzo
Il lavoro è stato quindi difficile qui il traduttore che il nostro Roberto Tottoli uno dei massimi esperti di letteratura islamica antica ha compiuto un'opera veramente titanica mettendo insieme tutti questi pezzi e rendendoli fruibili a un lettore come se si trattasse di un di un racconto Unico
La cura del volume
Cioè l'introduzione e il commento sono stati affidati a Michelle Eccher dell'Università di Gerusalemme che è tra le massime autorità oggi se non la la massima autorità
Proprio nel periodo che che qui ci interessa e cioè l'Arabia preislamica e la rabbia de all'avvento dell'Islam cioè al momento in cui nasce momento e comincia l'avventura dell'Islam
Nel suo primo anno di vita i primi quattro titoli prevederanno anche a breve l'uscita di un altro di un altro libro importante ci trasferiamo in un'altra epoca
Siamo nel mondo turco in questo caso con la vita di Maometto secondo il Conquistatore di Costantinopoli nel fatto altrettanto importante forse della nascita dell'Islam altrettanto epocale per la storia del mondo moderno il passaggio cioè di Costantinopoli la seconda Roma dall'audio dell'Occidente all'alveo dell'Oriente islamico
Seguiranno poi altri volumi uno sulla mistica musulmana altro capitolo assolutamente affascinante della cultura islamica
Con le opere di al al il uno dei più famosi anche qui non ci tento un po'più noto tre I ventagli spirituali musulmani chiamato il Cristo dell'Islam non solo per la sua finì in croce ma anche per molte affinità
Che possono essere trovate tra la tra il suo insegnamento e quello di Gesù e infine un'altra opera questa volta è andato in da un originale persiano di uno straordinario filosofo iraniano del dodicesimo secolo Sora verdi
Che aveva un sogno quello di unificare la filosofia il pensiero dell'instant con la filosofia greca ecco soprattutto con la saggezza dell'antico Iran voleva fare quest'opera multiculturale
Filosofica che ha illustrato questo suo progetto in ponderosi libri di filosofia ma anche di in una serie di agili racconti simbolici allegorici molto belli dei titoli anche suggestivi come l'Epistola delle formiche
L'Epistola delle torri libro dei santuari di luce eccetera
E quel bellissimo titolo il fruscio dell'ala di Gabriele che darà poi per noi è stato scelto come il titolo dell'intera dell'intera raccolta quindi un panorama piuttosto ricco e variegato per il primo anno già è pronto comunque il programma per l'anno successivo per il due mila otto e qualche uscita futura vi posso dire per ora solo così sommariamente che le uscite andranno da una biografia di Tamerlano il Grande sovrano mongolo alle liriche del più grande poeta persiano è uno dei più grandi poeti del mondo Maffeis
Proprio per non far mancare questi classici dell'umanità e non dell'Islam al nostro pubblico è una straordinaria opera Cosmo grafica del persiano Casini che scrisse però in arabo
E che racconta chi esseri le cose della terra mettendo insieme le cose reali e quelle immaginarie alcune operette
Le più belle dal punto di vista di più vivaci dal punto di vista del lettore del più grande teologo delle stanno Casale
Anche un libro sulla descrizione dei geni
Come quello famoso della lampada di Aladino l'Islam come Nottola ha sempre molto aveva avuto l'interesse verso questo mondo dei geni e infine anche una raccolta dei detti di Maometto quindi trova il panorama è piuttosto nutrito prima di chiudere
Mi è doveroso commessi si diceva un tempo dire una cosa e cioè questo programma è veramente ambizioso
Come avrete potuto intuire da quanto più detta da quanto è stato detto in precedenza però non sarebbe stato neppure lontanamente concepibile senza il sostegno da la casa editrice Mondadori che non solo con i suoi vertici accettato quest'idea l'ha abbracciata con estremo calore la sta portando avanti ma che soprattutto con tutti i suoi collaboratori ci sta dando un sostegno in apprezzabile desiderio qui ringraziarli tutti
Perché ci hanno messo a disposizione un bagaglio di competenze davvero straordinarie e credo che ora la parola da monsignor Paglia così faccio da presentatore
Grazie
Qualche tempo fa
Con l'amico Pietro Citati
Che ieri tra l'altro a egregiamente presentato sulla Repubblica questa collana
Riflettevano sulla straordinaria ricchezza
Per lo più sconosciuta al grande pubblico occidentale della letteratura cristiana
Latina e greca sarebbe meglio dire orientale anche perché ci sono testi antichi siriaci armeni ed anche arabi
C'è infatti tra l'altro una letteratura cristiana araba che precede il Corano
Ed un mio carissimo amico il vescovo il chieda di Aleppo morto qualche decennio fa
Aveva fondato un'apposita collana di letteratura cristiana araba antica che precedeva
Il e Corano
Lui viveva da letto ed era un modo di entrare in contatto con il grande mondo islamico che era maggioritario in quel Paese la lungimiranza
Però nel nostro mondo occidentale non mancano non mancano iniziative in questo senso qui ovviamente non possiamo non ricordare la collana dalla Fondazione male Mondadori
Che hanno messo alla grande pubblicate le hanno testi assolutamente straordinari
Nel campo invece della letteratura islamica
Lo Stato è molto più drammatico
E questo sia nel mondo islamico che in quello occidentale
In Italia non è stato già sottolineato l'ignoranza della letteratura islamica soprattutto classica antica diciamo così
Veramente abissale e finalmente oggi ne parliamo non solo in una maniera rassegnata ma come dire una luce si è a Cesa grazie appunto agli al Mondadori e qui ovviamente una prima riflessione certamente banale ma non possiamo non farla
L'ignoranza è la madre di tante tragedie e certamente di ogni atteggiamento fondamentalista
Ci sto bene e allora
E allora ha ragione il curatore della collana nel dire che questi volumi
Sono diretti anzi sarebbe meglio se l'Europa ne usufruisce
Ma sono diretti anche ai musulmani i quali anch'essi hanno quasi completamente dimenticato questo preziosissimo patrimonio culturale e cari amici una fede sganciata dalla cultura qualsiasi fede sganciata dalla Regione
Sia avuto degenera
E porta alla corruzione dei comportamenti dei suoi adepti
Non c'è dubbio quindi
Adesso passiamo all'Islam
Che è urgente anche per l'Islam un nuovo rinascimento culturale
La cui mancanza ha anche lasciato solo l'Occidente a percorrere una via completamente divari carta dal vicino mondo islamico
Ricordo un'acca un caro amico musulmane americano il quale diceva che l'Islam oggi ha bisogno di recuperare tre secoli di storia ed avere come ha avuto la Chiesa cattolica
Un suo Concilio
Un suo ripensamento
E c'è bisogno allora di una nuova rinascita culturale del mondo islamico manca di un nuovo incontro tra il mondo occidentale e il mondo islamico
Perché da una reciproca conoscenza
Che nasce un mondo dopo da quello che abbiamo iniziato un terzo millennio che peggio di così non poteva iniziare
Una seconda riflessione ne viene ancora immediata
Ed è che ed è riguarda sia il mondo islamico che il mondo cristiano l'ignoranza non è innocua
Non è senza conseguenze
Nell'attuale contesto l'ignoranza è una forza negativa
Un'energia che porta in basso che spinge a uno scontro perché semplifica realtà che sono complesse
E non fa vedere diversità e porta quindi a considerare un altro diverso da sé comunque un nemico
Ecco perché quando si parla di scontro di civiltà in realtà si compie un'operazione culturalmente scorretta primo perché le civiltà non sono mai l'una contro l'altra e comunque lo scontro è tra uomini stolti e incivili e non tra le civiltà
Per questo mi pare che la collana islamica sia da solo pare con grande applauso davvero siamo grati a questa iniziativa che non a caso è nata quando il professor Ferrari ci ha detto
Ed è un vero arricchimento per la il panorama culturale italiano e a mio avviso anzi sarebbe da augurarsi che ci fosse una mondadoriana una Mondadori araba
Che facesse altrettanto con opere cristiane
Insomma se ogni anno uscissero quattro volumi di letteratura
Appunto araba turche persiana tradotto in italiano e quattro volume di opere italiane cristiane tradotte nel mondo arabo
Io credo che sarebbe davvero più difficile a vere incomprensioni o comunque cadere in conflitti come quelli che noi abbiamo anzi mi chiedo
Mi chiedo
Se la carenza storica di dialogo e di confronto culturale tra Occidente e Islam
Che fa da contrasto terribile rispetta lo strettissimo rapporto economico tanto che l'energia dell'Occidente dipende dai Paesi arabi mi chiedo se la distanza storica
Di una dialogo culturale
Non sia anche alla base di questa situazione così drammatica l'Occidente non allora la responsabilità di aver realizzato con il mondo arabo solo una linea di mercato e non anche una linea culturale
Se si fosse come dire tradotto mi dice a un amico Caramico diceva se si fosse tradotto un libro per ogni milione di barili di Pretoria di petrolio forse ci comprenderemo meglio
In questo
Per questo io credo che
L'urgenza e qui è una terza riflessione
L'urgenza di avviare un dialogo culturale
Credo sia indispensabile per far crescere la sapienza e anche il dibattito
E certamente spinge verso quella auspicata convivenza pacifica tra diversi che mai potrei essere stabilita da conflitti peggio ancora da guerre neppure da leggi e varie volte non è stato ricordato prima questa strada dell'incontro culturale strada percorsa
E forse opera ricordava il secolo nono già nel secolo ottavo quando Mansour questo nome lo ricorderà perché vuol dire Vincenzi quindi mi è familiare quando Mansour fondò la dinastia degli Abbasidi
Sta di spiazzando diciamo la dinastia degli umani di Damasco e la capitale dell'Islam divenne Baghdad
Non più Damasco ma di Dante divenne un servo ore di traduzioni di opere filosofiche letterarie dal via dal greco alla NATO
E se pensiamo a quello che oggi va di tante
Comprendiamo quale abisso
Ci separa e questa traduzione di opere spinse molti stili o studiosi islamici
A Raccoon Sormani a produrre opere io a tradurre neanche altri e questo clima
Di fervore culturale islamico tocco anche il mondo cristiano di quel Paese
Tanto che il Damasceno Giovanni Damasceno riteneva Illy Islam una sorta di eresia cristiana manda corro allora il varie polemiche molti cristiani
Cominciarono a scrivere libri per difendersi dalla dottrina islamica comincio ad esempio il figlio di di Mansour
Al-Mahdi che fece un bel dibattito con il patriarca nestoriano Timoteo primo appunto su Gesù
E poi verrà anche il Paleologo e tanti altri ancora e non è inutile ricordare che la Filosofia latina dell'Occidente ha conosciuto la filosofia greca tramite la traduzioni
Di Avicenna e a Verrone di Aristotele quella voi comprendete
Che se guardiamo quei secoli ecco io penso che alla collana islamica vuole riportarci a queste fonti e a questi origini e come possiamo allora parlare di scontro di civiltà
Semmai dovremmo chiederci perché le tre grandi religioni monoteistiche sono tutte nate nello stesso mare
Nel Mediterraneo
E allora non dovremmo scendere nelle profondità di questo mare
Per coglierne tutte le ricchezze come anche le contraddizioni che tuttavia hanno nutrito l'Europa per secoli
E non sono state questo del grande religione all'origine della dimensione dell'universalità della mondi alita
Gli interrogativi potrebbero continuare ne faccio un uso l'ultimo non è il monoteismo ebraico cristiano islamico
Nonostante le abissali differenze ed anche le inconciliabile differenze tra loro nonostante tutto questo non è questo monotelismo che ha generato l'umanesimo
Che oggi domina la vita in Occidente
E non è allora questo umanesimo
Ancora presente che è un'amica come la nostra che viene dall'Iran
Non è da questo umanesimo che può aver che attinto la sua forza e oggi la difesa dei giusti diritti che sono patrimonio di ogni persona umana
E ovvio cari amici che se i credenti e gli uomini di cultura
Non ritorno a Roma ad abbeverarsi a queste fonti il messaggio a basse appassisce sino a deturpare sì anzi a deteriorarsi e tutti sappiamo quanto danno fa
Qualora il messaggio si deteriora
Ogni fondamentalismo purtroppo è figlio di questo detto realmente deterioramento
E io credo che c'è una grande ricchezza
Umana e religiosa in queste grandi letterature antiche che oggi dobbiamo appunto tirare su da questo pozzo profondo per dissetarsi ancora un poco
Mi pare sia questo il compito e il merito della collana islamica che oggi ci viene presentata e perché i ha avuto la ventura di gustare qualche opera di questo enorme patrimonio si accorgerà
Della sua crescita culturale anche religiosa e anche della sua rassodare il sì dell'identità religiosa anche per me
Quella di cristiano è un grande orgoglio che tuttavia viene sollecitata a Sindel dirsi io a ripensarsi anche da questa collana
Ci ha raggiunto il vice presidente del consiglio e Ministero per i Beni e le Attività culturali Francesco Rutelli noi lo ringraziamo veramente sinceramente
Per averci voluto testimoniare la sua amicizia soprattutto per il segnale di attenzione ai tema di questa nostra ma in mattinata lo invito quindi a salire per un suo saluto grazie ancora
Grazie
Grazie sono venuto per
Un apprezzamento come ministro per i beni culturali e per
Un tributo
A colei che adesso prenderà la parola
Perché Shirin Ebadi rappresenta per tutti coloro che credono nello sviluppo e la crescita della libertà e della democrazia un punto di riferimento
Nel mondo globale e quindi sono qui per darvi
Un saluto
Per complimentare per questa iniziativa Mondadori
Attraverso chi con tanta determinazione
Porta avanti Ferrari il lavoro di questa importantissima azienda editoriale al nostro Paese
E per dire
Tre cose la prima con l'Islam
Ci misuriamo ci misureremo al ventunesimo secolo sarà all'Islam una delle grandi questioni
Del ventunesimo secolo e leggerla soltanto attraverso la lente
Delle contrapposizioni
Un segno di povertà culturale e civile e politica
è evidente che quando noi abbiamo sentito parlare di uno scura tutto sommato abbiamo registrato due paradossi da parte di chi lo teorizzava lei ha portato avanti il riconoscimento della civiltà dell'Islam
Ad un tempo
E dall'altro si creava una contraddizione a mio avviso insanabile su quelli che sono i fondamenti della cultura democratica occidentale che postula
Il dialogo
Il rispetto la tolleranza l'integrazione e in sintesi il pluralismo delle culture
E dunque contraddiceva con quella espressione quella che a mio avviso alle missioni fondamentali della democrazia come l'abbiamo costruita ovvero quella della ricerca dello sviluppo dalla costruzione nella difficoltà del tempo
Di questo pluralismo
Il secondo aspetto a mio avviso fondamentale riguarda la nostra vita il tema dell'Islam
Riguarda la vita nostra quella dei nostri figli quella delle generazioni che verranno
Ovvero sia in un'età
Globalizzata e con le dinamiche con cui ci misuriamo
Pensate sappiamo bene cosa significhi quella che si chiama ed è nei fatti la diaspora musulmano
Inclusi l'Europa gli Stati Uniti d'Occidente
Noi ci confrontiamo quotidianamente con questo tipo di argomenti discutiamo del velo
Discutiamo del cibo discutiamo gli stili di vita ciò ci riguarda ci attraversa non è più un fatto separarvi le amputate le come taluni vorrebbero
Ed è un fatto molto difficile molto complesso
Perché non c'è dubbio che alla fine è chiamato questo fatto a rispondere a una domanda
Come vivere insieme
Ed è chiaro che le risposte sono difficile risposte sono complesse e penso che l'elemento dalla cultura sia determinante
Venendo qui sono passato davanti al monumento di una i più grandi letterati del mondo Fer dosi
Credo che l'ho pronunciata male il nome
Grosso modo però urlare Barney mi correggerà e ricordo uno degli diciamo delle iniziative minime ma più significative che mi è toccato di prendere al sindaco di Roma
Cambiare l'iscrizione sotto quel monumento perché era sbagliata la scritta attacca il persiano era riportato malamente no è stato quindi un'inaugurazione del monumento momento da lì da molto tempo sta lì davanti al alla Galleria azionata moderna
A Valle Giulia
E quelle inaugurazione sono è stata una delle più significative più simboliche del del computer i compiti che abita Sindaco il ripristino del modo corretto di scrivere quel nome
Dal persiano
Alla scrittura
Italiana
E così allo stesso tempo lo voglio dire con grande chiarezza mi sono trovato come ministro dei Beni culturali di fronte alla decisione che cosa fa il governo italiano
Poiché c'è una crisi con l'Iran
Sospendiamo la missione
Dei beni culturali a Bam dove stiamo intervenendo molti lo ricorderanno il film forti idealizzato
Dalla fortezza di Bastiano insomma
L'immagine meravigliosa di Bam
E ne ricorderete lo sfacelo dopo la distruzione del terremoto dobbiamo interrompere
Quella missione italiana
E possibile e coerente rispetto a quella crisi rispetto a quel conflitto io penso certamente è possibile e non è incoerente mantenere la collaborazione sul piano culturale e noi
Abbiamo confermato e anzi consolidato
La missione italiana Bam pur in presenza di questa sanzione che dentro la comunità internazionale adottiamo e lo stesso vale ma è solo una fugace parentesi per la difficilissima drammatiche attività che si fa dal punto di vista delle politiche culturali rispetto all'Iraq
Conosciamo i danneggiamenti spaventosi che ha subito lo dico a don Paglia il sito diurno forse l'unico posto al quale veramente il Papa oltre che Mosca Giovanni Paolo secondo avrebbe voluto recarsi e nona e non ha potuto farlo il sito di Abramov sito originario delle nostre regioni non è riuscito ad andare euro è stata profondamente colpita gli sviluppi del dopoguerra che non finì dopoguerra non finisce mai pure noi stiamo lavorando come italiani perché ci sia una ricostituzione del Museo di Baghdad
E stiamo lavorando perché in altre parti del mondo
Anche aree di crisi l'azione di dialogo interculturale
Di confronto tra civiltà
E di incontro tra civiltà si sviluppi inclusa incluso l'Afghanistan non abbiamo formato qui degli archeologi dei restauratori afgani
Poche settimane fa a pochi mesi fa non è facile a loro vita nel loro Paese ma penso sia uno dei contributi più seri
Che un Paese come il nostro deve fornire non strettamente attraverso quello che si chiama
Diplomazia culturale ma attraverso una profonda azione di collaborazione
Un mio cugino dame adorato è il più grande studioso italiano dei Giardini islamici si chiama Giuseppe Barbera ha realizzato attraverso la Sicilia ma rivolgendosi a tante parti del Mediterraneo settentrionale dall'Egitto ovviamente all'Iran
Una serie di studi meravigliosi il cui significato civile oltre che culturale ciascuno poco
Quindi la mia conclusione fatte queste riflessione che come detto sono riflessioni di apprezzamento e di plauso
E che tengono conto di quel tema della reciprocità che altrettanto universale cui si richiamava ascoltato purtroppo solo ultima parte intervento i compagni a cui egli si è giustamente richiamato
Penso che una collana come questa sia una delle acquisizioni più importanti che la cultura italiana possa portare avanti e complimento molto
Ferrari so quando è nata questa scelta so quanto tempo c'è voluto attraverso i curatori tanto autorevoli per realizzarla
So però che è un incarico importantissimo noi poco sappiamo della civiltà insomma
E questo è impossibile per le implicazioni globali
E per le implicazioni di integrazione
Anche in casa nostra che ci riguardano dobbiamo comprende lo dobbiamo avere l'umiltà di conoscere questa parte
Fondamentale la storia del mondo per essere noi stessi anche ambasciatori migliori delle identità di cui siamo portatori ed è per questo che il mio apprezzamento il mio invito e a far crescere questa strada che è una strada che come penso ci dirà tra breve e siamo venuti qui per ascoltarla un premio Nobel che ha sorpreso il mondo all'atto
Della scelta che è stata fatta nei suoi confronti
Ma che le persone attente le aveva sorprese ancora prima e che ci continua a sorprendere ogni giorno per il lavoro che fa appena
Per i diritti umani per i diritti civili e per una visione del dell'Islam
Che non rispettiamo profondamente e con la quale lei partecipa a questo dialogo e partecipa anche a questa dialettica molto difficile che si registra in primo luogo nel suo Paese
Ecco io penso che noi abbiamo bisogno di libri di letteratura di traduzione
Per capire le questioni dell'Islam contemporaneo anche le più drammatiche
Per conoscerle e per commettere meno errori possibile questo anche un compito Della politica penso che la Colli penso che la politica abbia il dovere di sapere di più prima di pronunciarsi prima di parlare
Abbia il dovere di interloquire di dialogare
Abbia il tocco il dovere di capire che così come l'Islam
Si deve confrontare con la modernità
Si deve confrontare con la grande trasformazione ed è ineluttabile questo avvenga e non è affatto ineluttabile che prevalga una dinamica oscurantista e fondamentalista il modo migliore che noi abbiamo per sostenere nel dialogo questo processo
E di essere capace di dialogo essere capaci di conoscenza e di ascolto ecco perciò che voi fate con questa collana a partire dalle vite antiche di Maometto qualcosa di molto prezioso
Per noi innanzitutto per noi italiani
Per la cultura europea e per un dialogo che non si ferma e che nessuno scontro di civiltà presunto illusorio e suicida deve pensare di fermare vi ringrazio
Grazie signor ministro ed infine a conclusione di questa nostra mattinata ho il piacere di invitare qua Shirin Ebadi
Per nome quando
Posare che erano miei
Con l'uomo Oba Oba io
Secca da venti alle sei
Efori est Baroli e mani
Anzi insiemi cavo a Nantes
Loris Borbone Yeti rizzare ironia mo'al salmone
Balsamo dare mordente Ilievski ASL Money Lucarini ma so le signorie Doni Oilers nomi sommando i cui ampi o scuola
Miriam però insomma Roger Bedogni io I.S. non da Ugo Bashar sopra quaranta
Ai guard pena sei e siamo annegò Coni poteva germi Savini che votasse pone banche asma volle che essi nomi Mozzano ampi Beninati Zeman poco baciano Hassan
Sono nervoso in us
C'ho io base adesso Bocconi uova baciare dal caso adottasse
La Deborah che dichiara o no io non massima de essa Shamil Sidibé D'Aste poco amati vomitare
Sì è Bologna dodici sotto uno Bobulova basale bensì a Indian
Ma io insieme essi lavoro se affaristiche barche invitavo a Nantes costavano del maestro de babbo su abili raso
Arbore Khyber Morandi Amal Pananti
Va be'd'amore nei mass a picchiarsi esosa io boscose natante
Bolloré messa
Cade inglesi barra a sorseggiare CT azzurro Bologna salverebbe e se no Nicola verde Hamas il mio esiliate parlai di mi risanati
Ora io in ed è o no appena atterrati
Io Silveri sparo io nacqui Chiatante settanta bar e dei DS San mandavano
Manni
Marzo San anzi luogo a Zhang sul Rotterdam
Che tarde Ustari che rimanere cessare poiché e se l'armistizio
Ma è un bare essendo Terzo sorda tranne Huckabee
Va bene area aveva David
Chiedono scita netto sterro nei kibbutz gol timida onesta
Teste doc Taras forte vero mi Bussi
Va un Robert uso ordini su tutto
Ma io nicchia
Atto
Karma sale assai vivo Vincent sembra Alessandro Nepote me peggior vicino a me Iron Barça tant'
Pierre sia inimmaginabili Carlo Turner visto io eccomi Bini
Chiedano barche a schiacciare un po'
Al sei seggi olandese ha mi mi Asa al stessi giorni Baldas
Abbanoa barchini ai chiaro otto mobili ed è anch'io posano Marvi caso buffonate
Mi sono incastrati kebbe Zanni gamma
Poi Noonan né essere Nabila veste cinema fallo umidità
Garibaldi a sketch Mannoia assiomi
Zago horror Béziers me Basile clinico Micolani ride
Baroin esodo ballare
Quando ampolla depressa
Dal bar Piras che spara poi assomiglia a formare il milione
Hanno spezzato il robot norme alzando adesso sardonico
Per barche a sketch farlo poi si torni hanno
Zanardi atterra Inna dolorante
La chiave atterra inchiostro conosce
Ma non si parla
Natta Vanessa del polmone proprio pari
Piano bar invidiare atto
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Ok e s'era Dulce Stone è nodale
Vado sciamano né o coorte si trovasse
Basilica Aiea Assassin'mo'salmone o no a me polpo Barons altezza
Diario in ma crea passasse favoriti
Beh ero e ieri c'è lei è Balotelli esplode
Cessate Showcase o tuffato Butchers
Va boh poi l'efebo consona be'terrorismo mass Colosseo Micha van
Buon Salmo no
Massimiliano
Vai a Modiano
Terzo provare il mio né sa Lupo poi chiesti chiaro anzi visti da Moshe adatto restando
Dal sardo siano
Un Salmo novanta bop irrompono né addio ogni ciò imbuto
Dopo
Compresi rosso
Dare e altre volte nasi chi Budan
Ori
Il Micca voglio Bonardi no IMI giusto né Darken Arrighetti chiaro vessare borse
Va da ha poi vediamo tende e però mucoso lasci
Parlo anche voi è morta le attività volante
Buone nel service degli no io appoggio
Dare il giusto il Giulie Novate vuol stare ma Roma deve
Bene io sforiamo Alessandro se non so icona
Va Baroš io cavo e degli ex ogni Vasa moine venti anni di dare ogni i diari D'Anna
Devo prassi dando luogo ad Acea
Mia Zeman costare Chieti autonomie far Franco
Baggia volume Marsalis
E però
Bene sì o no no Morillo sarà persa ogni
Cardinale par Rengo ma stabili analyst Hasan leader
Però
Solo su una se piange la cattiveria Sandro
Dare male giro me va ordini analisti no passando
Cassano nicchie Beba Money Hennessy miglia per fare un bagno di
Hans e disorienta Emo prassi va o uova a Varsavia
Sale Bose Misano
Tale Api grazie molta sia da ogni usurpò una stanza
Che barboni Jappelli scatoli appoggio mosti as farlo analizzate
Va be'no ne faranno in via Anelli io e Dini tasse tre maggio boss ben oppure nell'atto appoggio adoranti
Maccione
Saliti a tema data sei assiomi
E e lavoro migliaia e inizio armonia un voto abbassarlo
Copre la tabù Lulli lavorò per legge milionari
L'ESA
Nel Salmo no mio vasi e gli anonimi ieri ESS nomi ieri ove abbassare nata orante
In l'Abn
Terminus a momenti e ci dava se Musarò io un Mura fuorilegge ieri cioè si parla poi si torni
Chiedersi solenne esordio si stato Sasso dopo danno pompiere casi il suo debutto Petrassi plessi
E vai passare che s'annoia assiomi ho svegliato Ambro asili rockstar
Ai Garrone in è il Migliaro beh ma no io
Lo vorrà avessi bene mossa al Monaco
Il chiamate e ci sono io o sulle e lavoro Milieu edizioni è un po'per abbassare Bedoni
Al Patti analisti Duros la ove le basi dance
Amo
Anche a me favorevole
E e la Millet e se da un mio voto abbassarlo
Carmo Kobe lei e lavoro migliaia edizione Monia fu lasciata
Caro Montanelli
Va be'ogni buoni osmosi
Chiamate
Ad anni e Gigi Proietti Potocki bello il Mela lì apposta
Beh lavoro migliaia e e s'avvia un coup Bashar essendo quando
Da dei cui anni
Centonove
Comunque lasciare essi Nomisma stante
Mi hanno avuto ambasciate meno nella lì
Messa alla mano
Lobbista atto
La prima un matto poiché essa Indini baro ieri
Già anzi Stromboli Doni Oye sia un dovere
Siro io non avesse Giosa emiliana
Cardini baro io a quota e e lava Wii è un po'cuoca Bashar venne issata
Basi in classe boia Morgase re
La umilia ieri pigliavo dia Muca lasciata
Lomia ieri Budoia nucleo lasciati
Dagli esordi modo abbassarle dichiaro porci
Ma in misura
Beppe Marconi mirava a chiesto Misa sono Sat né format corto
L'esito
Ed era lei ha già
Barnaba no Hiei Masa ebbe vuota ha detto va be'da letizia darò Lucius ora
Analisi Teglio Monchieri
Ce l'hanno imbavagliata Burn up no io su lì Cerbaro Magasa Masone devo perde
Beh ideologia voi e voi no conosciate e dava versava
Boia Aso Cosulich e motovedette ma poco che Amendola nato
Sul monconi
Naso Consoli che papà otto davanti e cavatori
Però Moro Asia dichiara Jewel mi sono alzata
Mi ritiravo ogni Bettoja Bamford Camargo dopo ascoltate in cui avvenne armato di un grosso pacco niente
Bar bordo Settis acclamato no
Cossa Regions Miroglio sono Asinara
Amo certa somma of the Bullet Amado no Perrone agli Manzi arrivarono i è Boschiero atteggiamenti adito varati ho Carimate abitiamo e accoglie suonare con ampi ora schietto
A Troia Salboro ha smascherato batte amata dicevamo al logorante chiede al Coni
Ai chiave esame Bigod ogni vero Bourdonnais Comp costante
Ai chiaro manomesso gas mette a Rosa Dante mossa all'alle donne in casa omesso sovrasta può adesso alle strano
Botta e roba forse una
Quale passa
Amare alla Opel Vietti io Samburu Hans nel Salmo novanta benché essa Odessa Binago story va Godard accordò Meyers la Sata Napoli
Annunciano anche a mano
Annunciano avanti almeno ammonendo od opposte agnizione dando David già in via Buozzi benché essa va be'Massetti atti nane respinti chiamarsi ai o un bar o da da moldava dire sorpassa
No di idee chiare a tale Cars dopo voi e molti attende sa cosa vuole medaglia volta è
Assomiglia Bollati Stroili
Be'poiché Dini baccalà ma idonei a Moody nell'estenda Corbaccio c'è Musso bare Golositalia concorda dal mondo dire ed è la tassa
Mamma tornò padiglione mortale
Risciacquo io a molestare chi è farò buoni davanti
Hans Mungiu per molestare ex orfani voi
Naso Mojumder però già anche quattordici Marconi
Asintomatiche nessuno cessi salvo la Mirone nascono ad Omar
è lei la voce Rossi Mikojan
Chiara ridar more decisi donne sino ad ostile
Ma ne state Bongiorno nella assi
ASL ogni carsica
Va avanti Assisi tasselli
Ora ove c'è un pozzo alzarsi i danni
Davanti Olona obeso quadro assassinò di
Assisi chiede
Boh essa o ananas voterà per missioni
Ma no Parini
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