Cristiani nel partito dell'Ulivo. Buona politica, laicità, riformismo solidale - VIII Assemblea Nazionale dei Cristiano Sociali

No io calcolerà o l'ora esatta dal momento in cui inizieremo i nostri lavori quindi rischiate di perdere la cena
Stiamo per ricominciare
No no no chi sta dentro Mario già chi sta fuori no
Stiamo per ricominciare stiamo per ricominciare
Siccome devo dare una notizia molto importante chiederei a chi è fuori di entrare in sala
Bravo Riccardo chi va con Riccardo Della Rocca fuori ad aiutare dei rientrare i delegati
Allora già l'ha detto
Farà da da da butta dentro
Stiamo per ricominciare
Dai dai dateci una mano d'opera a chi esce fuori rientri per favore anche non sia un pretesto per allontanarsi dalla sala
Forse
Chi non lavora neppure mangiare
Chi vende e chi più ne ha più ne metta
Di di di
Chi è fuori è invitato a rientrare in sala
Ma fa risente
No che c'erano delle camere militi venne meno
Non teme no no no no ripeto
Gianna Bitto è uscita per fare la butta dentro non è più ritornata in sala vorrei querela è tornata sola Gian arbitraria entrata da sola
Ecco anche Riccardo Della Rocca ma tornano a mani vuote e mi sembra che che non ci siano più speranze
Va bene allora proviamo a ricominciare chi c'era qui alla Presidenza pregato di tornare alla presidenza
Io vorrei mantenere l'impegno così come previsto nel programma
Di interrompere i nostri lavori alle venti
Benitez parla
Allora la comunicazione che devo dardi
è che
Alle diciannove
L'UNIFIL è arrivata alla presidenza
Una sola candidatura
Che ha un sostegno attraverso una serie di sottoscrizioni ma penso che il sostegno sia più ampio
Che è quella del nostro coordinatore nazionale Mimmo Lucà
Considererei tutti questi applausi firme che si aggiungono a sostegno della sua candidatura
Bene allora iniziamo la la discussione iniziamo il dibattito chiederei ad Andrea Olivero presidente nazionale delle ACLI di intervenire ringraziandolo per per la presenza che assicura sempre alle nostre iniziative
Quindi grazie sentiamo sentiamo davvero attento al nostro lavoro
Come ok ce l'abbiamo fatta
Grazie a voi grazie in particolare a Mimmo che a introdotto i lavori quest'oggi con molti moltissimi spunti interessanti io farò soltanto un breve cenno di saluto è proverò a riprendere alcune molto brevemente alcune delle sollecitazioni che mi paiono
Veramente
Ricche e che potranno portarci a un confronto io credo molto ampio all'interno
Del di tutta quanta la comunità dei cristiani che si interroga sul proprio ruolo nella politica
Persino aldilà in qualche modo mi piacerebbe di quello che è lo schieramento del centrosinistra perché credo che davvero oggi
Si dovrebbe aprire una grande riflessione tra i cristiani sul come agire in politica sul come vivere pienamente la loro responsabilità che è responsabilità di tutti
Per coloro che hanno fatto una scelta nell'ambito riformista come ci veniva ricordato questo oggi da da corrieri in in apertura
E per coloro che invece anche fare una scelta diverso una scelta conservatrice rete il discorso dei corrieri mi ricordava un discorso che ho letto nel alcuni mesi fa in occasione del ricorrenze
Per le sante dati la morte di Achille Grandi lodo del fondatore delle atti che diceva che in fondo per i cattolici da un'acquisizione importante per per l'epoca cioè l'immediato dopoguerra per i cattolici e legittimo schierarsi uno schieramento come dell'altro si può stare tra i conservatori si può stare tra i riformisti ma lui diceva
Noi e per i noi intendeva naturalmente tutto il cattolicesimo democratico tutti coloro che appartenevano al mondo del lavoro tutti coloro che vivevano una forte tensione sociale dell'appartenenza ecclesiale
Ecco noi naturalmente stiamo da una parte e soltanto da questa parte
Ecco e questo è un punto è un punto importante ma credo che la domanda di senso
Che se ne sia aperta per tutti
E parto dal dal titolo che è stata data a questa a questa Assemblea nazionale
Christie's nel partito e l'Ulivo faccio una prede in versione Albora Oggiono un momento prima sul partito dell'Ulivo e poi andiamo qualche analisi sul nostro ruolo di cristiani
Intanto questo partito e l'Ulivo a me piace l'ho già detto a più riprese a Mimmo questa definizione vedo che continua imperterrito nonostante tutto il dibattito sul partito democratico
Ah teneva dentro questo questo tema questo nome che e anche in qualche modo un nome evocativo per molti di e non perché prefiguri qualcos'altro rispetto al partito democratico non perché voglia scavalcarlo o perché si trovi stretto dentro quel disegno che in qualche modo si sta delineando ma perché si vuole andare alla sua radice in qualche modo antica anche qui si facciamo quanto abbiamo ascoltato in apertura a un progetto che ha una una storia importante nel cattolicesimo democratico italiano
E a una idea che può diventare può diventare seconda soltanto nella misura in cui non è immediatamente Licata soltanto una a una formula ma diviene invece un grande Progetto riformatrice riformatore
Ed è qui il punto sul quale io credo noi dobbiamo insieme a riflettere cioè come far sì che il futuro Partito Democratico non sia qualcosa di diverso da quello che hanno sognato i tanti cittadini italiani che lo ricordava Mimmo sono andati a scegliere attraverso le primarie il candidato premier Romano Prodi
I tanti cittadini italiani che ancor prima in qualche modo hanno scelto di militare all'interno di forze politiche del centrosinistra sapendo di avere culture appartenenze storiche differenti ma sapendo anche di dover scommettere insieme rispetto al futuro
Ecco
A me piace questa idea di Ulivo piuttosto che un'idea di partito democratico come talvolta si ascolta in queste settimane
Perché qui dentro lo dico senza mezzi termini c'è dentro la società civile ci sono i territori protagonisti qui tra di voi ho trovato molti amministratori locali molte persone che si spendono quotidianamente
Anche in progetti innovativi
Di partecipazione sociale e non soltanto le segreterie
Per te quello che ci spaventa
E che credo deve essere tenuto bene in considerazione in questa stagione dei congressi e l'ipotesi che si vadano a fondere due partiti
Appunto la Margherita i Democratici di sinistra
E a questo si dia nome Partito Democratico
Questo sarebbe veramente un enorme enorme enorme insuccesso per tutti quanti noi e credo che sarebbe anche un vero dramma per chi ha sperato ha lavorato ha costruito in questi anni
Dobbiamo avere il coraggio oggi di dire che il futuro Partito democratico deve essere molto di più che la sommatoria di queste due forze che a questo Partito Democratico devono dare forza vigore ma anche volto altra organizzazione
Altri uomini
Altri ambienti sociali e culturali che pure ci sono che sono presenti nel centro sinistra che si impegnano nel sociale che obiettivamente hanno dato dimostrazione di sapersi assumere responsabilità rispetto al futuro del Paese
Per farlo bisogna che si costruiscono delle naturalmente delle opportunità
Che si rispettino le caratteristiche di ciascuno non invoco il fatto naturalmente che le organizzazioni sociali tu cura e in treno all'interno di una forza politica non ci staremo lo dico subito ma tutti quanti voi lo sapete
Perché siamo gelosi anche della nostra autonomia
Ma credo che debbano entrarci le risorse nuove
Devono entrarci nuove leadership perché dalla società civile in qualche modo emergono e non è un caso che molte delle persone che sono seduto a questo tavolo che sono in questa sala siano persone che hanno militato sia nell'associazionismo del volontariato nel terzo settore nel suo insieme e contestualmente io dopo hanno scelto di Salvi al Paese anche della politica ebbene questo metodo noi rivendichiamo e per questo metodo noi si permettiamo anche di andare ad alzare i in qualche caso la voce credo che voi dobbiate farlo
Nelle prossime nelle prossime settimane
Il partito dell'Ulivo cioè il futuro Partito Democratico dovrà essere un partito che ha al centro naturalmente le questioni che Mimmo ha detto mi pare che alle abbia elencate con grande chiarezza anche in maniera
Molto precisa attenta sapendo che bisogna partire innanzitutto da un rinnovamento dei costumi ma sapendo anche che le regole sono importanti
Mettendo al centro il tema della sussidiarietà e non sono parole
Anche all'interno della sinistra che fatica ancora oggi a fare i conti con questa sfida
Sfida per tanti aspetti ancora inedita per una parte appunto anche del mondo sociale italiano
Ma un partito che e mi pare che Mimmo lo abbia detto bene deve puntare innanzitutto sul noi
Prima che sulle io che deve far capire a tutti quanti che l'elemento della socialità dello stare insieme e della condivisione della progettualità comune e quello che ci caratterizza
Un partito quindi che abbia una natura intrinsecamente democratica signori
Diciamoci anche queste cose io sono molto preoccupato che andando appunto ad assommare due partiti
E non invece esperienze e idee culture politiche si fa no no a creare dei mostri all'interno dei quali non si vota più
Si vadano a fossilizzare gruppi dirigenti e ad annullare il dibattito invece di svilupparlo e moltiplicarlo perché appunto ci sono più idee che confluiscono rispetto a questa ipotesi anche qui noi dobbiamo batterci perché così non sia perché al contrario appunto invece il Partito democratico posso diventare un grande laboratorio di nuovo dibattito di nuovo interesse per la politica
E ancora io credo come dicevo che noi dobbiamo stare attenti a far sì che vi sia una idea un'attenzione e una tensione
Rispetto certamente a ciascuna persona alla libertà ai diritti di ciascuno ma che ugualmente vi sia una forte tensione rispetto e agli altre rispetto
Alla collettività ai soggetti più deboli
Che vi sia una valorizzazione di tutto ciò che è pubblico
Di tutto ciò che è pubblico nel senso che e comune ed è al servizio di tutti
Ente
Piace ricordare poi qui c'è un amico che comprende anche bene questa mia esperienza personale che un grande di questo secolo passato che è mancato da qualche mese l'Abbé Pierre diceva sempre
Al termine dei suoi discorsi e le sottopone e le sotto la e gli altri e gli altri ebbene io credo che noi dobbiamo fare in modo che questo partito democratico costantemente si ricordi e Lesotho va e gli altri
E gli altri sia per quanto riguarda la società italiana
Per quanto riguarda gli esclusi ma anche gli altri rispetto al resto del mondo perché mi pare che molte volte dal dibattito politico italiano scompaia nel grande temi di politica internazionale le grandi povertà quelle drammatiche che vedono coinvolti milioni di individui in Paesi a noi anche vicini
E vado al secondo più rapidamente al secondo elemento che dicevo mi particolarmente anche colpito dalla all'azione di Mimmo il tema da cristiani cioè come affrontare appunto questa sfida di questo partito nuovo
Di questa costruzione da compiere insieme da cristiani
Rete parlare di cristiani vuol dire oggi in questa stagione
E Mimmo non ha naturalmente l'uso la domanda affrontare il tema della nostra identità
Ma questo ci faccia venire un po'i brividi perché abbiamo sentito in queste settimane in questi mesi in questi ultimi anni diciamo troppe volte utilizzata l'identità anche l'identità cristiana
Con un'identità contro
è stata usata troppe volte per dividere e non per invece andare a dare senso a dare significato allestite
Ebbene io credo che noi abbiamo sicuramente la necessità di andare a ricurve edera e la nostra identità e a valutare il come dare un apporto specifico originale da cristiani a questa politica
Io non credo l'ho detto tante volte quando tutto anti alti oltre a me evidentemente Marche Hill essere cristiani debba accompagnarsi come è stato io per un
Larga fetta anche di coloro che si sono impegnati in politica nei decenni passati legato al moderatismo non fa parte della nostra cultura cristiana io credo non credo neppure che sia appunto nel fondamentalismo nello sbandierare nel rimarcare costantemente la nostra differenza cristiana che pure punto noi sentiamo
Ma sta nell'essere portatori fino in fondo di quello che il messaggio fondamentale del nostro pensiero lo dicevo sabato in un incontro sempre con minimo con la Rosi Bindi con la Paola Binetti anche e ho fatto interessante dibattito sabato dicevo che in fondo dobbiamo sempre a lamentarsi
Come diceva Agostino che cristiano me in cristiani essa Christus ciò che c'è di veramente cristiano nei cristiani e Cristo
Se dimentichiamo questo il tema dell'identità diventa un tema pericolosissimo scivoloso ci conduce altrove
Io non posso accettare naturalmente che l'essere cristiano si appartenente alla civiltà cristiana di cui è paladino Sgarbi tanto per intenderci anzi mi ripugna dobbiamo dircelo un tale
Una tale considerazione
Io debbo invece lavorare per affermare appunto quella identità aperta a quella ricchezza di valori quella
Proposta ricca di speranza che c'è nel cristiano appunto che ha dentro di sé appunto ben chiaro che tutto ciò che Luís porta e null'altro che che Cristo per lo meno quello che lui ha ha potuto ha potuto coglie accoglierà di questa di questa fede
Ebbene credo che partendo da questo presupposto noi dobbiamo affrontare i giorni cattivi così li ha definiti Enzo Bianchi qualche settimana o sono in maniera a parer mio molto saggia che stiamo vivendo oggi
Giorni cattivi perché giorni nei quali lo scontro a
In troppe situazioni prevalso sul confronto civile
Giorni nei quali appunto l'identità viene utilizzata per andare a dare giudizi sugli altri
E non invece per andare a portare il meglio di noi al dibattito politico e culturale per potere insieme con gli altri costruire una civiltà più ricca rispetto al futuro
Ecco credo che noi dovremmo credo che in questo il ruolo dei cristiano sociali possono essere straordinariamente Fertile
Moltiplicare gli spazi di confronto e di incontro
A partire dalle gli stessi schieramenti all'interno dei quali noi siamo e credo che da questo punto di vista i cristiano sociali sia una posizione molto interessante
Non soltanto perché sono nello schieramento del centrosinistra ma perché sono all'interno di una forza politica quali Democratici di sinistra
Ebbene io credo che innanzitutto da cristiani
I cristiano sociali debbano creare tavoli luoghi di confronto
Luoghi di relazione fitta in cui si vada ci si vada a spiegare a incontrare a discutere a dibattere anche a litigare perché per fortuna anche questo è un bel valore dello stare insieme
Per poter appunto giungere poi a delle sintesi che siano equilibrate delle sintesi laiche nelle quali appunto ciascuno ha portato il proprio pensiero perché la cultura la proprie convinzioni
Abbiamo per troppo tempo immaginato parlo della seconda cosiddetta Seconda Repubblica che i cristiani dovessero fare questo ruolo di
Incontro e dibattito tra di loro anche al di là degli schieramenti centrodestra centrosinistra
E ci siamo dimenticati invece del loro primo compito che è quello di andare a essere fare tiri andare a essere soggetto di dialogo e di confronto all'interno delle degli schieramenti politici alito dei quali mi e credo che questa sfida debba essere rilanciata in questo momento e dobbiamo sentire fortissima tutti quanti
Credo che su questo terreno l'associazionismo e termino
Non si tira indietro e anzi cercherà in ogni modo
Di offrire il proprio contributo di elaborazione
Di testimonianza
Ma
Anche il proprio contributo di di uomini dite perché questo è sempre stato anche il nostro modo di impegnarsi nel sociale
Purché e lo dico dove ero concludendo
Si abbia sempre ferma la consapevolezza del fatto che noi stiamo facendo un servizio Complesso
E difficile al nostro mondo a questa nostra Società questa terra
Magnifica e terribile citare due parole di Paolo sesto questa terra magnifica ma al contempo terribile ma al contempo magnifica
Ecco con una profondo senso di amore per il nostro mondo ecco questo deve essere il nostro stile questo deve essere lo stile con quali i cristiani si confrontano dibattono si dividono
Ma poi anche trovano dei punti di sintesi insieme con tutti con coloro che hanno partendo a propria stessa fede con coloro che sono diversamente credenti o con coloro che non credono ma appunto perché uniti da un profondo amor per il mondo
Bene chiederei grazie darai chiederei adesso di intervenire a Valentino Castellani ringraziandolo perché qui con noi e perché ha accolto la nostra l'invito che Mimmo le ha fatto gli ha fatto di stare con noi nel Consiglio nazionale un sindaco Castellani antesignano dell'Ulivo
Uno dei pionieri della coalizione dell'Ulivo ecco un esperienza che che ancora oggi resta quell'esperienza lì ne siamo grati
Grazie gran io voglio prima di fare mio breve intervento voglio ringraziarti Mimmo come cristiano come uomo dell'Ulivo
Perché hai fatto una relazione molto lucida soprattutto con parole che io credo tutti capiscono
E questo non è non è diciamo comune nella politica di oggi quindi ti voglio ringraziare
Io sono qui sono qui a dire che che aspetto con ansia la nascita di questo partito nuovo aspetto con ansia adesso la la presidente mi ha un pochino
Mi ha un pochino rovinato il colpo di teatro che volevo fare perché stamattina prima di partire di andare in aeroporto sono andato giù dove c'è una specie di archivio personale a scartabellare fra le carte della Campagna elettorale del novantatré no
Maggio novantatré quindi quattordici anni fa
E o perché avevo un insomma nella testa qualcosa e o tirato fuori ho cercato il programma con quale ci siamo presentati alle elezioni amministrative di Torino
Naturalmente non vi leggo una frase che stava nell'introduzione
Abbiamo un Progetto da sottoporre al consenso dei cittadini
Un progetto che ha cercato di riunire il meglio delle culture riformiste della città
La cultura della sinistra tradizionale quella di democrazia laica
Quella ambientalista e quella infine della tradizione sociale di ispirazione cristiana questa e la nostra scommessa per ridare fiducia a Torino l'Ulivo non c'era ancora in atto un anno dopo
E non a caso io credo siamo andati al ballottaggio nel giugno del novantatré unica grande città a o media città italiana
Contro una noi una formazione di centro sinistra contro una formazione diciamo di sinistra che io credo allora giustamente chiama mammo chiamavamo sinistra riforma conservatrice no
Conservatrici allora e e e voi capite che io sono impaziente di scrivermi a questo partito nuovo anno non è non l'ho detto non ho fatto questa citazione non ho fatto questa citazione per come dire per il gusto autoreferenziale no ma perché è è una è una scommessa per ridare fiducia al nostro Paese questo è ciò che stiamo costruendo io credo guardate che ci sia lo diceva Walter Veltroni prima no io sono molto convinto di questo c'è una grande domanda di senso tra le persone i giovani ma anche le persone tutti io non non vorrei fare del giovanilismo inutile no c'è una grande domanda di senso che oggi sì rivolge trova risposte e satura in qualche in qualche caso le le proprie aspettative nel mondo del volontariato nel rinascere di un più o meno sanno lo spirito religioso
Si leggono libri sull'amore si vedono film sull'amore tutte 'ste cose qua
E c'è una domanda di senso che ignora la politica che non trova nella politica una risposta no e guardate che questa è una minaccia per la democrazia secondo me
Se la domanda dissenso non trova risposte anche nella politica la democrazia è in pericolo
E certamente nel sessantotto quelli di noi che hanno i capelli grigi se lo ricordano quando si diceva che tutto è politica quella era una risposta un po'fondamentalista
Ma oggi niente e politica
E questa è la minaccia per la nostra democrazia
E allora io credo che la sfida sia tutta qui noi abbiamo la grande responsabilità di rispondere nella politica la domanda di senso
Che senso ha che io viva a Torino piuttosto che a Milano in Italia piuttosto che in Francia se non sento un progetto che mi fa essere cittadino di quel luogo finché vivo lì perché poi diventerò cittadino di un altro luogo se le vicende della vita mi porteranno a vivere la no che senso ha per me stare a Torino oggi o stare a Roma o stare in Italia se non intravvedono un disegno che mi spinge a spendere qualcosa di mio di mio personale per questo disegno
E allora questo poi lo chiamiamo bene comune
Che senso ha
Noi abbiamo la responsabilità di dare questo Progetto naturalmente i giovani ma non solo ai giovani a tutti
E questo questa domanda dissenso in un luogo specifico e anche quella che riempie di contenuti il principio che a me piace chiamare di prossimità o di sussidiarietà che appartiene alla nostra cultura no perché le risposte ai problemi della sicurezza della città per esempio non si danno solo con i poliziotti
è una illusione ottica quella no ci vogliono anche i poliziotti ma guardate i problemi di sicurezza nelle città nascono nei quartieri più degradati allora bisogna avere un progetto integrato su quel quartiere
Bisogna aggredire tutti i fattori dell'insicurezza prima di tutti quelli dell'insicurezza percepita
Attraverso la precarietà la mancanza di lavoro tutto questo e poi certo anche la criminalità
Certo con la repressione ecco ma non è la risposta dei poliziotti in sé è soltanto quella che risolve i problemi la sicurezza pensate a alla alla bomba sociale che noi stiamo come dire
Covando in ciascuna delle nostre città con la la la quantità enorme di immigrati di seconda generazione che sono nati nelle nostre città che oggi stanno dentro le scuole
No se voi andate oggi in una scuola di Torino in certe scuole in determinati quartieri quasi la metà dei bambini che in quei io c'ho i nipotini adesso
E quindi fa ci fa anche un po'di qualche volta di queste peregrinazioni ci sono bambini che sono figli di marocchini di cinesi di albanesi eccetera eccetera e questi fra quindici anni saranno i giovani che chiedono lavoro che che no e allora che cosa stiamo preparando come Progetto
Di convivenza dentro le nostre città input su questo tema per fare solo un esempio ma non ho tempo di fare di fare l'esempio voglio concludere questo mio intervento dicendo che sì è vero è vero ci sono tanti rischino
Il ne hanno parlato tutti compreso Mimmo nella sua relazione
Credo che se nascesse un partito che la somma dei dei due partiti che lo promuovono e c'era un non mi interessa proprio nessuno ma guardate che e con questo io non voglio dire io ho un grande rispetto
Del processo che sta avvenendo dentro i partiti dobbiamo avere tutti un grande rispetto perché da lì bisogna passare ma quella è solo una parte del processo
E attenzione di nuovo sottolineo non è la parte migliore o peggiore una parte non c'è una parte migliore della ma c'è tanta gente come me
Che da dieci dodici
Forse qualche anno di più a spetta di iscriversi al partito democratico dell'Ulivo
E a questa gente bisogna dare risposta a queste persone bisogna dare risposta no
E e e noi aspettiamo non per uno snobismo elitario io quando facevo il Sindaco non ero iscritto a nessuno dei partiti della mia coalizione
E in quel momento era una scelta come posso dire anche io ero il responsabile dello spirito di coalizione siccome ero così entrato a fare il sindaco
Non mi sembrava opportuno iscrivermi a nessuno dei per quando ho finito di fare il sindaco naturalmente sono stato corteggiato da molti no
E
Ho resistito perché perché ho davanti questo sogno questa aspettativa e come me di garantisco ce ne sono proprio tanti
Ecco stiamo attenti a non deludere questa grande domanda di futuro questa grande domanda di futuro che secondo me è una grande domanda di democrazia
Perché Democrazia e partecipazione e condivisione di un progetto comune questo è e farsi carico dei problemi degli altri è mettere in gioco se stessi per qualcosa che ci fa vivere in una comunità
E allora questa è la sfida che abbiamo davanti datevi da fare fattelo fatelo subito questo congresso è uno finite lo presto avviate l'assemblea costituente coinvolgete coinvolgente e soprattutto abbiate tutti il coraggio di buttare il cuore oltre l'ostacolo
Non è il momento dei calcoli non è il momento delle alchimie secondo me è questo e questa è la stagione dei sogni
Se noi non siamo capaci di sognare in questo momento non andiamo da nessuna parte poi la realtà non sarà mai non sarà mai quella che abbiamo sognato ma se non abbiamo sognato nulla non avremo nulla
Allora vorrei profitto saluto Franco Siddi presidente della federazione nazionale della stampa grazie di essere qui con noi
Questo l'avevamo non mi dicono che invece fa Louise un saluto quindi non è che noi siamo altrettanto obiettivo cedo volentieri la parola
Dall'età irrituale
E pur tuttavia accetto di fare l'invito che mi ha rivolto Mimmo Lucà inviandogli una lettera qualche settimana fa prima ancora quando era stato prevista in prima battuta l'assemblea fu fermata per la crisi di governo
L'accetto perché in questo momento la Federazione della stampa
Anche necessità di parlare con tutti oltre che di mettersi in ascolto con tutti i soggetti sociali e politici del Paese perché se un movimento come questo io desidero chiamarlo movimento
Che sta all'interno di un partito accerto e domani forse di un altro più grande in una casa dove tanti altri possono trovarsi insieme
è e comunque un organismo che innanzitutto e di ascolto e poi di proposta all'interno della società della politica causa della politica la Federazione della stampa in questo momento sente il bisogno di parlare oltre che di ascoltarla di parlare a perché
In questo Paese che non riesce ad uscire da una gru trasmise transizione infinita c'è bisogno certamente di riformismo c'è bisogno certamente di ricomposizione
In termini di progresso
Ma c'è bisogno anche di capacità di rappresentare la società
Le sue voci le sue ansie
Sui problemi
Noi abbiamo visto come si è chiusa la crisi di governo Memmo
Abbiamo visto
I punti
Abbiamo visto che alcuni punti nelle priorità del governo nell'agenda non ci sono
E ne vogliamo dire la politica partire dei movimenti della politica che alcuni punti è bene che interno con più forza e con più coraggio dentro la gente del governo anche la stazione difficile in cui può sembrare non praticabile
Affrontare con molta concretezza temi delicati che riguardano il futuro di migliaia di persone e il futuro della qualità democratica della vita del Paese l'informazione per quanto ci riguarda da vicino i problemi del lavoro per quanto ci riguarda altre tanto da vicino
Quando sono entrato qua un collega mi ha detto siete no non avete fatto sciopero oggi per la verità voi siete fortunati potrei dire perché voi siete appunto un movimento
Ivi consideriamo in cammino c'è però una grande spinta lo dico quindi a fare scioperi nei giorni in cui si aprivano i grandi congressi dei grandi partiti
Se la politica fatto Cabassi
Chiamo da da no voglio dire non è una minaccia e non è una minaccia ovviamente il problema è che noi abbiamo come categoria come settore io mi devi dire come professione da due anni la situazione in impossibile che suona da monito delle sommarie da monito per tanti altri soprattutto per quei movimenti quelli partiti che vogliono essere o dichiarano di essere attenti ai temi del lavoro e ai problemi dei lavoratori
Perché ci sembra che ci sia molta distanza di da questi temi da parte della politica anche quella riformista onestamente
Dichiarazioni e poche coerenze e negli atti pratici anche quelli
Talvolta di governo spiccati
Ma non lo dico perché noi abbiamo incontrato che da domani non si fa lo dico perché c'è una controparte in un settore delicato della vita democratica del Paese l'informazione che diserta
Il tavolo delle relazioni industriali faticosamente costruito da milioni di lavoratori italiani di tutte le anime culturali e politiche ecco movimento come questo sa bene cosa significhi tutto questo
Abbiamo una classe datoriale che è in fuga e diserta
Nega persino ormai il principio stesso il valore stesso dei contratti di lavoro sicuramente c'è da discutere su come innovare i contratti di lavoro ma non c'è da ragionare se debbano essere cancellati perché i contratti di lavoro sono piani regolatori
Se vogliamo del sistema delle relazioni
Appunto del nel mondo dell'industria nel mondo dell'impresa del lavoro va bene
Quando questo viene a cadere in un settore delicato come l'informazione vanno a rischio molte cose
è vero che nell'informazione deliberò si percepisce che ci sono giornalisti privilegiati
Molto privilegiati
Ma il vero che
Se
Si consente in silenzio la devastazione e che in atto che questa devastazione prosegua
E arrivi al punto di non ritorno l'autonomia non solo dell'informazione ma la premessa sulla politiche a rischio forse una già oggi percolato me dalla politica invasa voi che ho già affrontato il tema delle città e della buona politica
è invasa da tante interferenza di poteri veramente forte che attraverso l'uso degli strumenti mediatici
E non esso non non solo a partire da Berlusconi a questo punto
Interferisce parecchio sul libero svolgimento dei corsi democratici del rappresentate la formazione della rappresentanza
C'è da lanciare un allarme e io lo faccio anche qui volentieri perché voi non mente affrontato il tema della buona politica della laicità e dei valori
è l'allarme
Delle invasioni di campo improprio non settore delicato decisivo per la formazione di una limpida coscienza pubblica che è quella che consente i movimenti alle idee libere di affermarsi o di Nono fermarsi diventerebbe alle o di non determina nel Paese le svolte la stampa caro Mimmo vedete sempre più parlare del chiacchiericcio della politica visto che tu ne parlerà tua relazione
Per di là delle o di una politica ridotta alla competizione di dell'immagine piuttosto che alla competizione dei contenuti
Ma questo avviene certamente perché la politica non riesce più ad essere formalmente veramente canale di interpretazione di dialogo reale con la popolazione con le persone ma avviene anche perché un certo modo di intendere la politica immagina che quello sia l'unica quella sia ormai diventata l'unica piazza Della politiche concorra conquistarsi i posti di primo piano dove poter in qualche modo esporre le bandiere questo non basta
E allora se così
Occorre appelli nell'occasione gli occasioni di incontro gli episodi dibattito le occasioni di partecipazione che devono costruire un progetto nuovo voi lavorate per un progetto nuovo quello del grande partito democratico io che vengo come la gran parte di voi anch'io da un esperienza formativi anche di dirigente nelle acque e lo dico con molta franchezza e amicizia
è vero una possibilità di approdo grandi a un disegno al quale proprio in termini anche di pluralismo interno abbiamo lavorato convinti che prima o poi dovremmo trovato l'approdo io ricordo adesso quindi lascio la parte ufficiale ricordo che a una delle prime incontri che Mimmo fece mi pare ce la Gorrieri c'erano altre dei cristiano sociali
Ebbi a dire in privato a Luino Marco vedo delle cose che camminano
In luoghi diversi
Ma che sono destinate ad un approdo spero sia una prodotto di avanzato un approdo di progresso spero che questo possa davvero realizzarsi
Il nome della e buona politica ma anche della laicità della politica è quello che i cristiani come noi dobbiamo questo affermarlo con forza in tempi in cui si pensa
Che il cristiano debba essere un militante di una Chiesa che diventa partito questo non non non credo sia un bene né per la Chiesa
Né per i cristiani l'abbiamo detto in passato che dobbiamo dirlo con forza oggi credo che sia utile
Che di questo se ne parli con correttezza anche nei giornali e dando voce anche a chi ha meno voce a chi ha meno spazio perché magari non è nelle grazie dei poteri che controllano i media ecco io questo vi dico così brevemente non tanto però lo dico con affetto per amicizia e con la speranza insomma che si in un mondo in cui sia più possibile
Ragionare possa diventare anche più possibile conoscersi e capirsi e quindi crescere e cambiare
In termini di progresso non in termini di conservazione chiamandolo progresso grazie
Grazie a Franco Siddi io voglio voglio aggiungere al suo intervento un dettaglio che però voglio dire glielo Rossi glielo restituisco perché proprio la la sua federazione ha costituito al suo interno un comitato che parli che scriverà un codice etico proprio sul linguaggio mediatico in materia di immigrazione perché anche questo che è un tema straordinario epocale
è un tema M. spesso tradotto male dei media e quindi percepito male da chi legge io lo voglio ringraziare anche per questo lavoro sul quale si sono impegnati salutò Michele Rizzi vice presidente nazionale delle ACLI che invito avvenire davanti
Non ti nascondere
Direi tre interventi allora il primo Sergio Morelli già presentato prima si scusate stiamo già presentato prima ringrazia anche te per per la disponibilità a stare nel Consiglio nazionale grazie a nome di tutti noi
A te la parola poi altri due interventi e poi concludiamo
Grazie
Innanzitutto mi associo a chi ha condiviso diretto talmente ampiamente sicuramente la relazione di Mimmo
Vorrei semplicemente ritornare su alcuni dei tantissimi spunti che ci ha dato quelle chiaramente che più mi hanno colpito
Il primo
Ma
Io come dire sono un cosiddetto esponente in qualche modo con qualche responsabilità
De quella società civile organizzata che da sempre ma sicuramente in modo molto più intenso negli ultimi anni chiede alla politica e istituzionale di avere degli spazi
Chiede di poter essere inclusa chiede di potere in qualche modo partecipare alle decisioni
E contemporaneamente però io personalmente ma tanti penso come me
Quando poi la proposta arriva scattano delle difficoltà
C'è in qualche modo quasi come un po'una ritrosia quasi un un pudore quasi un come dire un un non mettercela tutta un'non fare quel passo per certi versi è evidente più che comprensibile perché quella valore sacro fondante del nostro delle nostre associazioni chiede l'autonomia è chiaro che viene messo a rischio
Ma forse anche c'è un po'così di poco coraggio
E allora mi sembra particolarmente centrata quella frase della relazione di Mimmo dove dice e in qualche modo anche esortativo e dice c'è bisogno oggi di persone che assumono il rischio e la responsabilità
Di pensare positivo di fare agire con energia senza lasciarsi impaurire dalle difficoltà e dai rischi
I difficoltà le difficoltà e rischi però ci sono
Io così umilmente però anche con me la sincerità che penso debba sicuramente contraddistinguerà il il nostro rapporto la nostra relazione voglio sottolinearla una su tutte
La difficoltà che chiamerei della della retorica della partecipazione
Sia perché troppo spesso e devo dire non da una parte sola
Abbiamo certo ricevuto offerte di partecipazione ma appunto può una partecipazione che è stata confinata nella retorica
Del dialogo della consultazione
La partecipazione è una cosa ben diversa ben più alta ben più complessa
Ma una difficoltà la difficoltà della retorica della partecipazione anche perché io penso sarebbe scorretto non dire qui oggi
Che c'è ancora aperta una ferita tra la società civile la politica istituzionale che è la ferita che si è creata lo scorso anno
Perché vero e figuriamoci se io non condivido
Dimettere il tra le priorità dei cristiano sociali la riforma della legge elettorale se è vero che questa forma anche questa legge elettorale consegnateci dal centrodestra è stata una delle più infauste e una che proprio ha consentito di sacrificare
La partecipazione e l'inclusione della società civile altrettanto vero che le stesse forze di centro sinistra hanno cavalcato questa legge elettorale nelle stesse modalità di chi l'ha proposto
Questa ferite aperte costituisce ancora oggi una difficoltà
Che io penso deve essere superata per uscire dalla retorica della partecipazione
E per consentire per costruire per dar vita al degli ambiti Ferri di partecipazione di codecisione che è la richiesta della società civile
Ci sono anche i rischi
Il rischio che a me ha fatto venire in mente anche la relazione di Mimmo oggi un'altra retorica che la retorica del dialogo
Io non sento più nessuno che non parli di dialogo della necessità del dialogo
Resto però profondamente convinto che appunto per non cadere nella retorica il dialogo possa fondamentalmente avvenire tra simili
Lo ripeto tra simili non tra diversi o meglio io penso che il dialogo con le diversità non possa se non passare per similitudine che si allargano che si contaminano che si toccano
E allora è alla luce di questo che io vedo anche oltre altri motivi ma vedo anche come centrale fondamentale la sfida del partito democratico
Perché tra le tante cose
Se non riuscirà e se non sarà fruttifero
Il dialogo tra simili
E se non sfocerà in un risultato concreto come la costruzione la nascita del Partito Democratico io penso che continueremo a fare retorica sul dialogo con coloro i quali sono sicuramente più diversi
Che non quelle due forze che oggi stanno ragionando su questo progetto
Che non copre le parti della società civile che manifestata mentre anche assumendoci responsabilità hanno già detto
Della loro vicinanza a questo progetto
è stato fin troppo ricordato
Quanta parte della società civile vede in quella casa una casa dove poter abitare perché le due di partenza sono forse un po'strette sono forse ancora retaggio di una storia che abbiamo lasciato alle spalle
Se questo esempio non funziona io penso che continuerà la retorica del dialogo
Perché vedete dialogare direttamente con chi è molto diverso io penso che comporta il grande rischio della violenza dell'uso della forza dell'imposizione
E io penso che questo sia la negazione del dialogo
Perché certi valori vanno affermati ma ci mancherebbe
Ma l'unico caso io penso l'unica possibilità di utilizzare anche forza nell'affermare i valori penso che non possa se non essere circoscritta solamente all'area della testimonianza
E attraverso la nostra testimonianza e per noi cristiani questa parola ha un valore pregnante e solamente attraverso la nostra testimonianza che possiamo arrogarci come dire in qualche modo anche il diritto di imporre con la testimonianza dei valori
Un altro passaggio vorrei fare sulla questione dell'identità tanto citate tanto mi sembra centrale e in qualche modo sul tavolo di questo dibattito
Io mi convinco sempre più che oggi siamo di fronte a delle identità molto complessa
A livello personale che a livello comunitario anzi direi di più mi spingerei a dire che coloro i quali dicono e affermano di avere delle identiche arredi dell'identità chiare e definite mi mettono qualche inquietudine
Le identità di questa epoca di questo mondo di questa globalizzazione sono delle identità complesse spesso in ricerca
E a me la complessità e la ricerca intrigano molto
Sono forse quello che mi spingono anche a assumerà anche maggiore responsabilità
Ma se c'è un'identità forte ancorché complessa e sempre in ricerca per io penso allora che la responsabilità di quell'identità
E io penso che qui ce ne sia una chiara che noi ne abbiamo una chiara in quanto cristiani per la responsabilità dell'identità forti è quella di stare sui confini
E di spingersi fino ai confini
Anche perché da quei confini si capirebbero ci capiscono forse meglio si vedono quanto meno meglio coloro i quali dall'identità complesse sono andate alla ricerca dell'identità c'è un libro molto bello che a me ha colpito ultimamente ancora riletto dopo tanti anni che è quello di Pietro Prini sullo scisma sommerso
Cioè di che cosa realmente sta capitando dentro la cristianità e dentro la nostra chiesa cattolica
Non spingere la nostra identità forte fino al confine
Di vedere e di farsi carico di coloro i quali pur condividendo la nostra cultura la nostra matrice la nostra i valori i nostri valori oggi sono in questa difficoltosa ricerca
Di una nuova identità di una nuova collocazione penso che sia venir meno alla nostra responsabilità anche perché questi confini a volte sono tracciati artificialmente
A volte non sono veri a volte sono retaggio di storie
Riformismo e moderatismo
Laicismo e cattolicesimo
Gli stessi confini tra i partiti
Perché con i diversi noi dobbiamo imporsi rispetto e confronto
Perché
Penso che l'unica certezza che abbiamo e me l'ha insegnato uno storico africano io lavoro molto
Come sapete essendo responsabile delle ONG con i Paesi cosiddetti del sud del mondo
Me l'ha insegnato uno storico uno dei più grandi storici africani Alberti vuoi dire quando dicevo in un libro molto bello che l'unica certezza che noi cristiani abbiamo e quella della speranza
L'ultimo punto e questo riguarda un po'
Modestamente con grande umiltà quello che mi sento di mettere dentro questo dialogo e dentro questo dibattito dentro questo percorso che è un po'questa mia specificità questa mia esperienza di sguardo allargato sul mondo
E allora qui mi permetto un appunto alla relazione di Mimmo ma è un appunto bonario un appunto che per il quale appunto la mia disponibilità anche a metterci mano se si vuole il mondo va oltre il Mediterraneo
Il mondo va oltre a questa politica di prossimità che a me non piace
Perché è chiaro che la nostra proiezione all'universalità della nostra Chiesa cattolica o alla globalizzazione all'impegno internazionale del nostro impegno umani umanista
è sicuramente esteso anche al di là di questa Europa ma da questa Europa parte
E allora se è vero come è stato detto come detto nella relazione
Di Mimmo che questa crisi dell'Europa ci preoccupa e ci deve in qualche modo fare agire reagire
Io non lo so ma ho l'impressione che anche lì stiamo compiendo un errore madornale
L'errore madornale che di pensare che questa crisi si possa risolverla guardando al di dentro piuttosto che essere proiettati al di fuori
Riprendiamo la questione dove forse anche un po'di crisi c'è sul percorso di costruzione del partito democratico
Io trovo una non lo una logica straordinaria con quanto sta accadendo a livello di a livello europeo e guarda caso questo livello europeo si ripercuote come un boomerang che esattamente sulla questione del partito democratico
Abbiamo posto abbiamo tentato di costruire un trattato costituzionale
Stiamo dicendo in particolare i nostri giovani che devono sentirsi cittadini dell'Europa stiamo chiedendo in parte come ente in particolare ai giovani di ritornare a sentirsi innamorati a fare politica
E il modello che la politica istituzionale oggi propone a livello europeo non è nient'altro che la replicazione delle case dei partiti a livello nazionale
Ma come si può pensare di chiedere a persone di essere dei cittadini attivi anche in politica dentro lo scenario europeo
Quando tutto ciò viene visto solamente in chiave nazionale quando addirittura la chiave nazionale blocca è uno dei fattori bloccanti dei percorsi di integrazione non ci sono i partiti europei diciamocelo non esistono sono semplicemente la sommatoria la giustapposizione dei partiti nazionali
Allora sono convinto che questa crisi si supera guardando al di fuori
Guardando sicuramente alle grandi povertà del mondo
Preoccupandosi incerto dei nostri valori
E che questi valori siano anche tenuti nella debita considerazione a livello europeo a livello internazionale
Però permettetemi vorrei tanto la stessa veemenza
Che si mettono e che noi mettiamo e che si mettono qui nel nostro Paese su alcuni valori fondamentali
Per il nostro essere cristiani come la vita e la famiglia che si mettesse la stessa veemenza quando questi stessi valori principi e diritti vengono messi a repentaglio giorno per giorno per centinaia di milioni di persone
Vorrei sentire la stessa veemenza vorrei sentire la stessa veemenza parlando di povertà
Di difesa della vita certo di quella che nasce ma di quella che ha quarantadue anni e che sta dentro un ospedale in Africa in fin di vita per l'AIDS
Te la stessa vita di quelle persone che la sera non sanno se la mattina dopo avranno da sfamare i figli e non è retorica guardate e l'esperienza che noi viviamo ogni giorno
Allora forse
Guardando anche queste Europa al di fuori nelle sue proiezioni sul mondo
Di come la logica del mercato dell'economia oramai sia si è mangiata soffocato la responsabilità della politica forse troveremo anche noi verremmo anche delle soluzioni per questa crisi per questo stallo europeo che ci preoccupa
La casa dei riformisti ho finito e l'ultima battuta mi permetto una citazione
Perché penso alla fine che persa pensando al nostro ruolo di cristiani dentro la politica
Sia possa dare forse una lettura diversa complementare aggiuntiva del perché noi abbiamo scelto di essere riformisti
Perché diciamo sempre incerto l'ottimo a volte nemico del bene quello che ci importa e quello di fare dei passi concreti perché la nostra idealità che è un'idea di un'idealità radicale
I nostri principi ispiratori sono radicali il messaggio evangelico è quanto di più radicale non esista oggi ancora ma
Sto bisogno di essere tra tutto bene questa traduzione viene sempre giustificata come la necessità
Dell'arte della politica la politica e fare io penso che noi cristiani abbiamo un valore aggiunto che penso forse dovremmo in qualche modo tornare sottolineare noi siamo convinti della necessità del riformismo perché il minor bene è il bene per quei poveri per i quali noi oggi lottiamo
Perché in attesa dell'ottimo questi poveri continuano ad essere poste
In attesa dell'ottimo i diritti continuano ad essere violati
In attesa dell'ottimo le povertà non si sarà indicano ho imparato questo da una persona che vorrebbe essere la mia chiusura di questo intervento molto più degno delle mie parole
Che sono parole di una persona
Che veniva soprannominato frate Focus
Ma che l'UCI definiva don Chisciotte può don Chisciotte e un po'Bakunin
Che era padre David Maria Turoldo
Che in un suo libro diceva questo
Noi facciamo tutto questo perché i poveri sono stati la causa della mia vocazione i poveri sono il contenuto della mia fede sono la fonte di ispirazione della mia poesia e della mia predicazione
Per loro mi sono fatto voce sempre a sognare i grandi sogni di umanità e di giustizia
Soprannominato frate fuoco felice di sentirmi dentro il Cantico delle creature faccio a tutti noi questo augurio grazie
Grazie grazie a Sergio io chiederei adesso di intervenire a Matteo Rossi che il segretario dei Democratici di sinistra di Bergamo nonché cristiano sociale nei Democratici di sinistra di Bergamo dopo di lui concluderei la serata con l'intervento di Beppe Lumia
Incombe l'azienda e Beppe Lumia quindi vado velocissimo
Un ringraziamento a a Mimmo Lucà i cristiano sociali dai quali nei quali io sono iscritto da pochissimo qualche mese e ringraziamento è perché qui ho trovato la risposta un bisogno di incontrare il punto di riferimento per un giovane cristiani impegnati in politica all'interno Democratici di sinistra
Probabilmente ho scoperto oggi col video con tanti interventi anche un bel pezzo dalla nostra storia
Ciò che mi ha spinto è l'incontro che la l'occasione che mi avete dato di di trovare un luogo dove condividere oggi e dentro i DS domani nel partito democratico
Sul quale spendo una riflessione che già molti hanno toccato cioè l'idea io sono convinto che varrà molto sarà determinante il come nascerà questo partito tanto quanto la scelta sul se che stiamo discutendo in questo congresso
Sono convinto che non è tutto scritto e che sarà nella pratica concreta di aperture radicamento che saremo chiamati a vivere nel parco nel periodo costituente
Che dovremmo riuscire a conquistare al nostro progetto un gran pezzo di società
Che oggi magari ci guarda con interesse che oggi magari lo giudica una buona cosa il Partito Democratico ma che rimane ancora troppo spettatrice passiva lo considera un'importante novità
Ma tutta interna al mondo politico un progetto utile per ragione di sistema
Ma ancora troppo poco capace di stare dentro la società di farci contaminare di dichiarare condividere l'obiettivo più alto sul quale dovrebbe nascere rispondere alla crisi della politica attuare la riforma degli strumenti della partecipazione e innovare le nostre chiavi di lettura sulle trasformazioni nelle quali siamo immersi
Andare oltre novecento non sono mettano insieme i pezzi c'è scritto della mozione Fassino
A me piace un passaggio di un un libro con trovato interessante di Marco Revelli la politica perduta
E lì sostiene che per molte dimensioni dell'uomo anche la religione ma soprattutto la politica
L'uscita del Novecento sta essenzialmente nel passaggio dalla dimensione verticale gli Stati nazione l'onnipotenza della tecnica al fine che giustifica i mezzi ad una dimensione orizzontale
Che spiega con queste parole corresponsabilità mutuo aiuto abbassamento reciprocità depotenziamento leggerezza una critica esplicita alla categoria stessa di Potenza a favore di logiche collettiva relazionali
Citando la città proletaria di Balducci dice imparare a guardarne stesse con gli occhi degli altri dopo che per troppi secoli abbiamo obbligato gli altri a guardare se stessi con i nostri occhi ecco
Cos'è per noi questo uscire dal Novecento quali via di libertà di società migliore qualità di uomo può essere messo a fondamento della nuova cultura politica che andiamo costruendo
Io credo che siano queste le domande che ci danno la sfida cifra dalla sfida che abbiamo davanti
E che forse non è ancora del tutto dichiarata e forse proprio per questo che la strada fatta fin qui non è stata ancora capace o non del tutto di accendere passioni e speranze
Credo che molti di noi l'abbiamo più tutto misurarlo in tanti incontri di base ci arriviamo tutti con la testa ma al cuore fa ancora fatica non pulsa il sangue non si muovono le gambe e le braccia
Categorie che sono fondamentali per un progetto che diciamo vuole essere fortemente popolare
Io penso che questo non sia un aggettivo da poter mettere da parte non è un optional perché è un progetto di pochi il cartello elettorale il partito del leader penso che interessi davvero poco io personalmente mi sento Fortunato e sono curioso di poter vivere
Questa fase in cui penso che sia un'occasione storica
Non credo che sia un entusiasmo ingenui gratuito credo che ci abbia dentro il carico delle aspettative delle domande che una generazione ha saputo vivere scoprire in questi anni
Da Tor Vergata le giornate di Genova nelle Perugia assise nella riscoperta della partecipazione politica nei territori
è una generazione concrete non ideologica che non capisce la differenza fra riformisti e radicali perché sa coniugare naturalmente queste dimissioni la grande dimensione valoriale una pratica graduale che fa i conti fino in fondo con la complessità dei problemi
Quale modello di sviluppo quali via di Weah il far quali via di equità solo per citare alcuni temi riformismo e radicalità insieme perché guardate a Bergamo abbiamo la fortuna di avere questo grande testimone della storia italiana che monsignor Loris Capovilla
E incontrandolo in quel di Sotto il Monte a pochi passi anche dove visse gli ultimi anni quel gran profeta che è stato citato prima David Maria Turoldo
A noi un gruppo di giovani dei DS ci ha tenuto a regalarci indicandolo come esempio per i giovani che si impegnavano in politica un libro di Alex Langer
E c'ha sottolineato il passaggio in cui Langer diceva che il motto delle Olimpiadi CTC altri sforzi USA andava bene ogni quattro anni ma nella vita di tutti i giorni doveva essere trasformato rovesciato lentisco funditus su hard disk più lentamente più profondo più dolce
Ecco io credo ad esempio che sia una cosa profondamente coraggiosa e riformista cominciare a porre in politica il tema del limite
Credo che sarebbe una rivoluzione antropologica prima ancora che politica ed economica
Accettare l'idea provare a declinare l'idea che soltanto accettando di produrre meglio e consumare meno possiamo fermare il degrado del pianeta permetta agli impoveriti
Di costruire il proprio sviluppo e contemporaneamente far del bene a noi rimettere in ordine le priorità del vivere umano
Chiudo
Due dimensioni dentro questo percorso mi stanno a cuore
Il tema del web farm come ci sia ancora lo ricordava Andrea Olivero prima a sinistra tanta strada da fare per riconoscere come pubblico non solo ciò che è statale ma innanzi tutto ciò che si caratterizza come comunitario
Di come l'idea dell'equità si debba misurare non solo con le cifre economiche ma anche con quelle dalle relazioni
Di come e parlo soprattutto per la Lombardia per il nord del Paese più che il bisogno di avere più soldi dell'espresse l'idea di avere più tempo e più relazioni e io penso che tutto questo debba riguardare la nostra idea di Guelfa
Penso che darà risposte a questi bisogni di più autonomia e più sicurezza significa nel nord del Paese sfidare la lega sul suo stesso terreno
Dare risposte a temi che non possono non debbono più essere delegate alla destra e al populismo infine la laicità
Io credo che noi poco la battaglia culturale che affianchi alle battaglie alle dimensioni dei diritti quelle delle responsabilità e del dialogo perché la laicità
Individualistica usata contro qualcuno non sarebbe la risposta condivisa a milioni di persone che in quest'epoca della globalizzazione cercano persone per corsi collettivi
Di valore
Occorrono risposte nuove non credo valga la pena cercare modelli in giro per l'Europa penso che questo Paese abbia in sé
Tutta l'originalità che gli deriva anche da quello spirito costituente che serpe meter mettere in campo dopo la seconda guerra mondiale e che forse oggi potrebbe riaffermare un sentire comune capace di segnare un intero popolo
Io credo che il partito democratico quanto meno per me e anche tutto questo
A noi e in quarta sala oggi l'ho trovato tocca la sfida di innescare la miccia di questo processo e di questo nuovo orizzonte di cambiamento buon lavoro a tutti noi
Grazie Matteo l'ultimo intervento è dell'onorevole Beppe Lumia
Beppe conosciuto per il suo impegno ecclesiale per il suo impegno associativo e poi per il suo impegno parlamentare ma soprattutto lungo questo impegno parlamentare
Per il suo fermo impegno nell'azione contro di lotta contro la mafia
Ahimè questa cosa Beppe e ti porta spesso su un rilievo su risalto che a tutti noi ci addolora ecco noi pensiamo questo che la più forte risposta che ci possa stare sia quello di non farti mai sentire di fronte a queste provocazioni a queste minacce da solo
E quindi speriamo che anche questa esperienza che tu puoi fare con Noemi possa rafforzare ancora di più il senso di solidarietà di vicinanza che dai cristiano sociali tutti Rai e potrei continuare ad Atene
Grazie cella sicuramente ciò che posso contare
Sulle vostre Energia sul vostro cammino posso aggiungere prego mi impongo forse non tutti sanno che Beppe Lumia faceva parte del comitato promotore costituente dei cristiano sociali novantatré
Non ci aveva ancora i pantaloni Kork ricoprono il ruolo
Io sono molto contento di essere qui come avete tutti voi potuto ascoltare ci troviamo di fronte
A un processo che dall'esterno con simpatia e con quella radice comune
Guardo con questo con questa valutazione c'è un processo di maturazione all'altezza della sfida
Che democratici di sinistra nell'Ulivo col Partito Democratico dovremo tutti vivere la relazione di Mimmo una bella relazione profonda seria
Debbo anche ringraziati Mimmo e debbo constatare che ente nel gruppo dirigente dei cristiani sociale c'è un salto di qualità
Tralascio il tema del riformismo solidale
Tralascio ahimè quello della laicità e tocco solo la questione della buona politica
C'è un'attesa profonda vera nel nostro Paese
In voi un po'in molte realtà non solo dei democratici di sinistra della Margherita rispetto a questa nuova sfida CEE
Sul Partito democratico c'è un'attesa però diciamoci con molta onestà contemporaneamente
C'è qualche preoccupazione
Con temporaneamente c'è un atteggiamento un po'freddino
Ecco perché questa doppia dimensione che per adesso non va ancora in contraddizione
Perché per adesso prevale la prima dimensione l'attesa positiva nei confronti del partito democratico
Potrebbe andare in contraddizione successivamente quando toccheremo e apriremo realmente nella Fassio operativa finale il cantiere del partito democratico
Prima sollecitazione con un paradosso
Si può governare bene
Bene
Come abbiamo fatto nel primo ciclo dal novantasei in poi
Essere divisi e perdere si può governare bene come abbiamo fatto soprattutto sulla politica estera essere divisi in questo caso rischiare di perdere
Questo sta a significare che il valore dell'unità
O meglio L'Unità e considerato nella percezione degli italiani e del mondo che guarda il centrosinistra che guarda L'Ulivo e considerato addirittura un valore regolativo
In grado di stabilire la credibilità del percorso e di sanzionarlo qualora non dovesse realizzarsi
Ecco perché l'Ulivo
E il partito democratico
Nell'Ulivo dovrà dimostrare che una realtà che unisce di più
Anzi aiuta e facilita il processo di unità delle forze riformiste e davo anche una mano all'Unione ad essere ancora più unita
Ed è questa una grande sfida che non va assolutamente data per scontata
Ma ce n'è un'altra anche questo Mascoli mo'con una sorta di paradosso
Più il vecchio resiste più il nuovo si guasta
E qui per rappresentare un'altra esigenza che presente insieme a quella dell'unità
Che quella dell'innovazione
Non basta unire
Le culture riformiste del nostro paese che non è cosa da poco
Che non è un processo semplice che dobbiamo apprezzare qualora già si realizzasse
Ma abbiamo anche bisogno di innovare le culture riformiste
Le sfide che oggi abbiamo nei nostri territori che abbiamo in Europa
Nel contesto che vi è stato descritto bene della globalizzazione
Non
Ci può lasciare soddisfatti
Dei riformismi così come sono
Chiede a tutti i riformismi un passo in avanti
Un salto di qualità
Ecco perché le due cose debbono andare insieme
Il partito democratico dovrà dimostrare che più capace di altre soluzioni che sino adesso abbiamo sperimentato di unire dobbiamo dimostrare che più capace di altre soluzioni che sino adesso abbiamo sperimentato di innovare i riformismi che nella storia e che attualmente abbiamo utilizzato
Qual è il cuore
Il lavoro dentro cui dobbiamo sperimentare queste due grossi grandi sfide che la Società italiana ci chiede
La riforma della politica
è stato un tema anti è un tema che molti di voi trattano da tanti e tanti anni
è stato la domanda lasciata sola
Lasciata sola che
Ha vissuto da nomade
Spesso una domanda bistrattata
Anche oscurata in qualche caso derisa non compresa
E che di fatto però ha indebolito il processo di transizione della vita democratica del nostro Paese
Per molti versi ha reso questo processo fragile e per altri versi ancora rischia di far crescere l'antipolitica
O per altri versi rischia di far assumere alla politica un processo opposto a quello dell'antipolitica ma altrettanto debole che quello di essere una politica che si omologa alla società per piaggeria
Per raccoglierne il consenso in modo omologante attraverso i sondaggi facendo della politica una cassa di risonanza passiva delle istanze presenti nella società
Ecco perché noi abbiamo bisogno nei prossimi mesi nelle prossime settimane di raccogliere non in modo in astratto non in modo volontaristico ma raccogliere esperienze
Magari anche piccole che ci sono nel nostro paese ma che già hanno sperimentato processi di riforma della politica e che hanno dentro di sé una dimensione che di fatto può essere già maggioritaria
Che può essere raccolta il larga maggioranza
Sia dei gruppi dirigenti sia dal consenso democratico presente nel nostro Paese
Abbiamo bisogno quindi di aprire questo processo
A tutte quelle esperienze che ci sono nei diversi campi
Anzi che sono presenti nei luoghi più aperti delle sfide
Che dobbiamo affrontare sono presenti nell'economia sociale sono presenti nella politica internazionale sono presenti nel circuito del sistema formativo e culturale
Sono presenti nel sistema di Welfare sono presenti là dove dovremo affrontare sul piano poi del riformismo solidale delle sfide di contenuto da far tremare i polsi
Ci serve tematizzare il tema metterlo a fuoco della riforma della politica per evitare che ci sia un eccesso di volontarismo
Buttiamoci è una impresa
Che magari non suscita come dicevo prima entusiasmi ma di cui ne percepiamo tutti la necessità e che sia solo la dimensione della necessità ad aggregare per poi dopo poche settimane quando poi dovremo confrontarci sulla carta dei valori
Sui modelli organizzativi
Sui percorsi di costruzione della progettualità forte
E su quello della selezione delle classi dirigenti ne indico quattro questioni che poi dovremo affrontare per poi produrre
Una sorta di ritirata
Che magari fa un doppio errore prima non avere affrontato bene tematizzato bene il tema della riforma della politica e poi ecco il secondo errore non avendo curato questo aspetto
Pensando che l'errore non sta nel nuovo nel non aver curato la riforma della politica ma nell'orizzonte che quell'appunto di costruire una nuova formazione politica nel nostro Paese e quindi magari può alla fine il giudizio critico si orienta verso questo orizzonte
Si scatena si può scatenare una ritirata una disillusione che spesso abbiamo constatato in questi lunghissimi anni ormai troppi lunghi anni della transizione del nostro sistema democratico
Ecco perché lo dobbiamo curare
E saranno due le questioni trasversali
Che nella riforma della politica tagliano che quattro punti che dicevo prima della carta dei valori della forte progettualità dei modelli organizzativi e della selezione dei gruppi dirigenti
Il tema della decisione e l'altro quello della partecipazione
Dovremo trovare delle soluzioni adeguate per fare in modo che la politica sappia decidere sappia decidere velocemente ma questa decisione sia democratica
Comporre questi elementi
In quelle dimensioni che dicevo prima e nella riforma elettorale e nella ancora necessità di ritoccare alcuni aspetti della nostra riforma istituzionale diventa molto importante
Non mi posso soffermare per il tempo lo denuncio come tema su cui dobbiamo lavorare
Contemporaneamente noi abbiamo nella nostra società italiana un'altra domanda che quella della partecipazione che sino adesso abbiamo coltivato spesso in modo un po'retorico
Però constatando che tutte le volte che abbiamo innescato meccanismi di partecipazione la risposta è stata oltre misura
Spesso disorientandole cogliendo di sorpresa gruppi dirigenti che per anni hanno tematizzato la necessità di accettare una crisi un'eclissi ineluttabile della partecipazioni in società avanzate
Ricordate tutti che quando ci furono quattro milioni e mezzo
Di cittadini italiani che hanno partecipato alle primarie molti sono stati colti di sorpresa perché le stime che si orientarono erano tra le settecento mila per fare poi festa tutto l'anno per un milione di cittadini che potevano essere coinvolti perché nella cultura politica dei gruppi dirigenti
Del nostro sistema politico compreso dei nostri diretti dirigenti il tema che era stato elaborato sviscerato era quello di predisporre un assetto della politica un modo di pensare
E di agire nella politica a prescindere dalla partecipazione
Veniva con lo tutta una sorta di intellettuali che elaboravano questo dato e che veniva dato come ineluttabile
Beh invece sappiamo che c'è nello stesso tempo né i cittadini italiani una buona misura una parte larga dei cittadini italiani una domanda di più decisione
Di una maggiore decisione la politica la deve raccogliere questa domanda nonno appunto adeguandosi a questo ma facendo in modo che la decisione sia democratica
Rimettendo a fuoco il tema dell'elezione diretta dei sindaci facendo una verifica di questa esperienza e vedendo dove sono stati fatti degli errori e dove invece ancora bisogna accentuare questo dato nel sistema politico italiano e nello stesso tempo bisogna elaborare quali sono quelle esperienze mature di partecipazione per far non contenuto forte di riforma della politica
A livello territoriale e poi salendo di grado a tutti gli altri livelli
Ecco perché noi non dobbiamo solo limitarci ha fatto bene Mimmo a dire questioni di Zonta è bello lo attendiamo da anni tuffi diamoci no questa volta proprio perché è una grande opportunità proprio perché è un'attesa lunga proprio perché non possiamo farne a meno perché i pericoli per la democrazia diversamente dell'antipolitica o dell'omologazione la politica la società già ne abbiamo conosciuto tutti i difetti cioè non dobbiamo più sperimentare
I danni che questi atteggiamenti hanno causato ma l'abbiamo vissuto sulla pelle della Società italiana allora è necessario mettere a fuoco organizzare una dimensione progettuale che sappia appunto far tesoro di questa domanda dei limiti
Che si sono scatenati nel nostro Paese quando questa domanda è stata rifiutata e organizzare una moderna avanzata risposta all'altezza
Della attesta che c'è nel nostro Paese e cristiani sociali
Hanno oltre sul tema del riformismo solidale della laicità hanno una grande una grande opportunità
Perché proprio sulla riforma della politica potremo anche evitare quella deriva identitaria
Che sul ritiro della politica
Ho sul rifiuto della politica può costruire enormi successe Posca avare in profondità nello spirito pubblico nella nostra coscienza statuale
E anche nel nostro sistema di valori costituzionali
Ecco perché su questo punto si può costruire una nuova fase ecco perché ho ho anche accettato di buon grado la proposta che mi è stata fatta ecco perché penso che su questo potremmo fare un un ottimo e secondo cammino
Grazie Beppe allora una un'informazione molti di voi si sono già iscritti ma non hanno fatto la verifica Poteri cioè sono due cose diverse dovete andare in verifica poteri perché poi seconda informazione alle ventuno e trenta
Ci ritroviamo
Lo ripeto chiede serietà la platea
Alle ventuno e trenta CP troviamo qui per la votazione sullo Statuto
C'è una un bel po'di tempo per poter
Ho io darei anche l'appuntamento per domani mattina perché ci sono già dei no su domani mattina vorrei dirvi che ci sono già tre persone iscritte a parlare
Allora io vorrei dare l'impressione a queste persone che non staranno di non vivere Lamezia la tristezza di stare qui a sala vuota
Ecco l'appuntamento è alle nove e domani mattina chiederà e a tutti di esserci e chiederei anche per domani mattina alle nove i falchi sapere alla presidenza chi vuole intervenire buona cena
è un teneva
Minoritaria
Ma minacciava italiana mezzanini nominando
Rivalità
Trenta resa tradimento
Vent'anni assassinato dai giornali dolcemente va bene a Massaro ora Catania con gli atti assunti di la viva l'Italia veniamo a Baghdad non amano immobili negli anni
Con l'edilizia sono anni Cristina dei cristiano sociali di no di Modena e a nome dell'esecutivo e ogni questo atto rassegna il proprio mandato apro ufficialmente l'assemblea ottava nazionale dei cristiano sociali
Prima di precedere all'insegnamento della presidenza vi proponiamo di vedere un video che per le immagini che vedete il contenuto sicuramente bisogna i commi buone visione
Ermanno Gorrieri
Settantaquattro anni partigiano
Lei è stato un fondatore della democrazia che stiano in qualche modo so che domenica avrebbe uno degli autoconvocati a Modena ha detto che come ai tempi della Resistenza bisogna abbandonare le procedure normali e che bisogna arrivare a una opportuna rottura della DC in che senso una rottura
Chi vuole
Chi ha detto
E bisogna spiazzo post
Quindi
L'osservante
Siamo l'ultimo tentativo
Ermanno Gorrieri settantaquattro anni partigiano lei è stato un fondatore della Democrazia cristiana e in qualche modo so che domenica avrebbe uno degli autoconvocati a Modena ha detto che come ai tempi della Resistenza bisogna abbandonare le procedure normali e che bisogna arrivare a una opportuna rottura della DC
In che senso una rottura ci
Mi ha detto che bisogna sospendere l'osservanza
Niente non riusciamo a vedere Armani e quindi facciamo un grande applauso
Volevamo partire con qualche sua immagine raccontava la qualità delle mille lire bisogna
Operare e ci sentiamo come quando abbiamo quell'unico grande Bergamo dei propri per fare un esempio benissimo se fossimo stati alle regole sì se fossimo state Andrea regole forse non ci sarebbe stata la resistenza scrive non ci sarebbe stata volta la DC ha bisogno di una no labile la DC ha bisogno di trasformarsi da partito che per tutto un quarantennio è stato al centro dello schieramento politico
E hangar antico la libertà la democrazia
La crescita economica ha creato lo Stato sociale
Da partito che si adegui a quella che sarà la nuova situazione all'indomani referendum è bella modificato ed elettrico con il nuovo sistema elettorale si camminava verso due schieramenti
L'aumento in venti anni due schieramenti il sì contenderanno
Alloro alla maggioranza per poter avere la garanzia di governare gravi impone risarcimenti ecco uno conservatore e uno progressista immagino osserva come nel resto del mondo ci ha voi dovrete anni contestare
Potranno esserci dei democristiani che in quel momento potranno schierarsi nel lo schieramento conservatore lei io no
E naturalmente
Un partito di sinistra cristiana anno del per somma in uno schieramento bipolare in un sistema bipolare ci sono schieramenti nello schieramento progressista progressista ci doveva essere una componente di ispirazione tappa
Ma riteniamo indispensabili dieci una componenti di ispirazione cristiana nei costi c'è il mio schieramento progressista e noi vogliamo questo schieramento rappresentare i valori le esperienze e le sensibilità di quei cattolici che operano nel sociale nel sindacalismo nelle ACLI nell'associazionismo nel volontariato
Rappresentare in queste cimici Lilith autentici non presenti nel futuro Parlamento vi siete Contardi quanti si a mentre noi dentro abbiamo promosso la prima presentazione del movimento beato lui mi diceva qui al alla sì un'OPA alle venti e quarantacinque lì raccoglieremo lì prima di riunire poi daremo vita ad un comitato il coordinamento indirizzarono lasciamo lì vicino a livello nazionale è già stato elaborato un programma di massima di politica sociale domani presentiamo a Roma in una conferenza stampa gli io Rita programmatiche
Dieci Condi
Sottolineare l'importanza fondamentale la politica sociale lavoro istituzioni servizi sociali emissioni famiglia questi i gay noi intendiamo totali dentro allo schieramento progressista
Ecco per concludere dottor Bernieri perché ambientali dovrebbe lottare per i progressisti
Perché è il modo più efficace
Per impedire la vittoria di una destra la peggiore di questo mezzo secolo è ispirata a concetti di egoismo di particolarismo addirittura in qualche caso di razzismo
Quindi a una cultura che è agli antipodi è contrastante con i valori della solidarietà cristiana bisogna assolutamente battere questa destra e nello stesso tempo prospettare la possibilità di una politica di rinnovamento di risanamento e soprattutto di difesa dei ceti meno abbienti oltreché dei poveri
Che è quello che le proposte della destra escludono nel modo più assoluto
Ho già detto che votando al centro praticamente si consumano i voti
Bisogna concentrarci sui candidati del polo progressista perché in questo modo più efficacemente si contrasta questo tipo di destra
Settecento delegati che si sono trovati a Chianciano testimoniano il grande sforzo compiuto dei cristiano sociali per questa prima assemblea nazionale intendo vivono spiegano tribune Ermanno Gorrieri è quello di dare voce e visibilità dei cristiani impegnati nel movimento sindacale in quello operativo nell'associazionismo
Lo stesso appello se possiamo dare un contributo
Una crescita dell'Ulivo
Bene
Un grazie quindi a ad Ermanno e a quanti come lui passiamo Diana vero avuta una capacità profetica pensando alla stazione in politica diamanti ora procediamo con nell'anno la nomina della presidenza che avrà il compito di sovraintendere i nostri lavori
E in primis il propongo alle elezioni di Pierre Carniti
Già era già mi
Claudio Della Porta
Dino Gasparri
Donata Lenzi
In migliaia Baglio
Il ne facciamo una
Abbia Frattasi ogni
Ha chiesto la parola grazie alle stesse Ranieri era carne al Senato causa
Franco Pastorello Lauretani Ercolani munizioni Madeline Marcella Lucidi Paolo Pasini
Renata però negli anni Riccardo della Rocca Sandro Tesini Silvio Lai Stefano Ceccanti
E da ultimo e non pare proprio nessun applauso il nostro coordinatore Mimmo Lucà
Se non ci sono obiezioni sul sui nomi proposti propongo quindi al primo turno vita è stata nominata se si vuole accomodare al tavolo della presidenza e io chieda la parola a e miglior campagna
Compare
No
Di ringraziarvi anche a nome dei colleghi
Della presidenza collegiale della nostra Assemblea per la fiducia che avete risposto delle nostre persone
E firmi subito che l'Assemblea si svolge sulla base del Regolamento approvato dal Consiglio nazionale nell'ottobre scorso
E che è stato alla base anche delle assemblee regionali che hanno preparato questa Assemblea
Vi risparmio ogni altro discorso del resto il video di Ermanno Gorrieri mi sembra che in modo molto eloquente ha ricordato le nostre ragioni di ieri che restano valide oggi
Permettetemi però di fare un riferimento alla data odierna
Ventinove anni fa
Il presidente del consiglio Aldo Moro veniva rapito e la sua scorta uccisa barbaramente a via Fani
Vi propongo un minuto di silenzio
Come ricordo come cristiano suffragio per tutti quanti sono caduti troppi in questi anni per mano del terrorismo per mano della mafia della femminilità a difesa della legalità e dello Stato democratico
Grazie
Prego le amiche e gli amici del primo turno di presidenza di prendere posto è senz'altro indugio do la parola a Walter Veltroni
Che salutiamo qui non solo come sindaco di Roma ma come dirigente del nostro partito e dell'Ulivo e amico
Grazie grazie Emilio grazie a Mimmo per l'invito abbiamo avuto un po'di rocambolesche vicende per però da parte mia volevo onorare questo che per me è ormai un appuntamento abbastanza abituale nel senso che credo di essere mancato a poche
Assemblee nazionali dei cristiano sociali sia quando facevo l'altro mestiere che ho fatto quello di segretario dei DS sia prima ancora quando ero vice presidente del Consiglio
Vorrei partire dalle ultime parole di Ermanno Gorrieri
E commentavano con Memmo mille novecentonovantacinque
Ermanno diceva bisogna lavorare per far crescere la prospettiva dell'Ulivo
Come voi sapete mio sono mi permetterete se non faccio un saluto formale da sindaco mi sembrerebbe poi
Po'offensivo nei vostri confronti io mi sento a casa mia per cui non non ci si fanno i saluti formali cercato
Io penso da molti anni esattamente da quando lo pensava Ermanno come si sa che la prospettiva della nostra grande famiglia nella vita politica italiana dovesse essere legata all'idea dell'Ulivo
O meglio all'idea della convergenza e la costruzione di uno schieramento ampio di culture diverse
Che fossero capaci di armonizzare in un contesto nuovo in una fusione nuova
Che senza negare le identità però al tempo stesso le portasse ad un livello di consapevolezza e di contaminazione maggiore
Rispetto al passato
Ero convinto e rimango convinto che l'Italia abbia non noi ma l'Italia abbia disperatamente bisogno che ci sia una grande forza soggetto dell'alternanza nel campo il centrosinistra
Che questa grande forza sia per le sue ragioni storiche capace di esprimere al tempo stesso una forte cultura riformista e però anche una grande capacità di condivisione e di critica dell'esistente
E che cioè riformismo dell'Ulivo e dunque del Partito Democratico che stiamo costruendo non sia identificabile con una versione moderata delle politiche di centrosinistra una versione rassicurante
Ma sia la capacità che è sempre stata nei momenti più alti della storia dalla nostra famiglia politico culturale di saper coniugare
La capacità di essere fedeli con le ragioni di fondo che sono le ragioni sociali in primo luogo quelle che stanno scritte la vostra identità
Con il realismo delle soluzioni
Non affidare ad una dimensione ideologica o utopica
O Roma anti caos sentimentale
Un bisogno di riscatto e di cambiamento un bisogno di promozione sociale e di costruzione di diritti
Che ha per noi il dovere di essere tradotta in contenuti concreti
A me pare che la relazione di Mimmo nel vostro documento preparatorio partano esattamente da qui
Il partito dell'Ulivo
Giustamente viene detto al documento preparatorio spaventa
Chi si oppone adesso in nome della sinistra della sua salvezza
Ora la mia opinione ripeto non da oggi guardate
La politica è una scienza esatta
Ha una sua diciamo una sua tempistica e dieci anni di tempo sono troppo lunghi per capire il valore di una prospettiva alla quale consacrare le proprie scelte le proprie ispirazioni
Ma ciò che è importante nella nostra storia nella nostra storia comune
è proprio la capacità di far vivere i valori di fondo ancoraggio delle ragioni più profonde della nostra identità della nostra appartenenza con la curiosità dell'incontro con l'altro
Io mi rendo conto che viviamo in un tempo storico e culturale
In cui per paradosso tendono a rafforzarsi tutti gli elementi identitari a fronte della voglia del desiderio e persino della gioia dell'incontro della contaminazione
Questo avviene su scala culturale religiosa politica è etnica a livello mondiale è il paradosso dalla globalizzazione dentro la quale si vanno scavando sempre di più aree d'identità
Piccole o medie ma non può essere il paradosso tra nostra idea di politica
La bellezza della nostra idea di politica deve stare proprio esattamente lì
E cioè in una dimensione nella quale le culture si incontrano
Sì Cos spargono reciprocamente dei propri valori e facendolo si cambiano nella costruzione di una identità nuova nessuno deve dire ad un altro vieni a casa mia che ti ospita dobbiamo costruire tutti insieme
Una casa è un'appartenenza tanto grande da poter essere potenzialmente maggioritaria in questo Paese io insisto su questo perché lo considero questo il punto centrale e il valore di questa prospettiva
Alla quale bisogna restituire entusiasmo
Io ho troppo spesso la sensazione che si arrivi alla prospettiva del partito vocativo un po'come un dovere essere invece è una grande entusiasmo ante straordinaria prospettiva che sia quella di poter costruire per la prima volta nella storia di questo Paese un soggetto politico dell'alternanza nel campo democratico che abbia un'ambizione maggioritaria
E cioè vuol dire non la somma del diciassette del nove per cento
Ma qualcosa di molto più ampio di molto più grande di molto più capace di chiamare a raccolta energie forze che ci sono e ce lo dimostrano ogni elezione nel nostro campo ma che non sentono di appartenere a nessuno dei due partiti
Quanti sono i movimenti le associazioni le organizzazioni i singoli cittadini
Che io mi rendo conto nella nostra formazione culturale vecchia
E impregnata dall'idea del Totus politico russo degli anni settanta e ottanta si pensa che il cittadino moderno sia un cittadino con un forte elemento di appartenenza
Il cittadino moderno eh più che appartenere tant'è vero che gli elementi di questa appartenenza dall'iscrizione a partiti all'acquisto dei dei giornali di partito e potrei proseguire attende progressivamente ad attenuarsi
E tanto è vero che esiste una grande fluidità del mercato politico
Nella mia città quando io ho cominciato il mio lavoro
In questa città non avevamo perso le elezioni regionali un anno un anno prima con il sette per cento di differenza di voti con il centrodestra
Abbiamo vinto le elezioni comunali l'anno scorso con il ventiquattro per cento di voti di differenza rispetto al centrodestra questo vuol dire che in cinque anni abbiamo recuperato il trentuno per cento dei voti cioè un terzo dall'elettorato si è spostato c'è una grande fluidità perché un cittadino moderno non è democristiano comunista non è socialista o repubblicano identità che avevano un loro fondamento grande dentro la storia repubblicana dentro la storia italiana dentro la storia della Resistenza dentro la storia del primo Novecento
Oggi un cittadino in primo luogo un portatori di bisogni
Di aspirazioni di anzi
I desideri è un ragazzo precario o un pensionato che ha davanti a sé una prospettiva di vita più lunga di quanto fosse nel passato
E potrei continuare e se non si entra in relazione con questa concretezza della vita umana
E se non si capisce che la politica è nella dimensione del cittadino moderno in una posizione più laterale di quanto fosse per le generazioni precedenti e se non si è in grado di parlare al cuore alla ragione e alla condizione del popolo italiano
Ma ci si limita ad una dimensione autoreferenziale anche dal punto di vista proprio delle parole che si usano immaginando che il mondo sia quel mondo lì e non un mondo moderno fatto di grande mobilità sociale
E al tempo stesso di grandi e e crescenti bisogni sociali
E però anche di una domanda di senso
Che noi dobbiamo saper interpretare guardate sbagliamo se pensiamo che l'assenza dell'elemento dell'appartenenza abbia come sua come posso dire Panda
Una sorta di condizione materialistica
è vero il contrario
è vero che tanto meno si incontra la politica nella sua dimensione grande quella del passato tanto più il cittadino moderno ha bisogno spesso specialmente i ragazzi ha bisogno della risposta ad una domanda di senso che è connaturata all'esistenza umana
Non si vive se non dentro una società che abbia un senso collettivo e questo senso collettivo va ricostruito il ritrovato
Restituendo ad una società un sistema di valori
Dei riferimenti il senso di un cammino non un pragmatismo
Cupo esasperato e quotidiano
Ma il senso di una direzione di marcia tanto grande e tanto importante da motivare
La vita e l'impegno di milioni di persone
O il Partito Democratico nasce con questa ambizione e nasce con questa forza e vorrei dire con questa novità o il partito democratico è anche una forma partito che supera le vecchie forme partito
E costruisce una dimensione nella quale i quattro milioni e mezzo di cittadini che hanno votato alle primarie o coloro i quali stanno nelle loro case e frequentano i blog di internet
O i ragazzi che vogliono fare un'esperienza di impegno politico parziale si trovano dentro questa grande casa
Oppure se sarà la somma dei due gruppi dirigenti sarà quello che si chiama dello sport il taglia fuori cioè si uniscono due gruppi dirigenti ad ogni livello e tagliano fuori tutti quelli che dei gruppi dirigenti non fanno parte esattamente il contrario di quello di cui abbiamo bisogno
Abbiamo bisogno della costruzione nella società italiana
Nei quartieri nelle scuole in mezzo al popolo che vive che lavora che soffre e che spera abbiamo bisogno della ricostruzione di una grande soggettività politica realista e riformista ma carica di valori
E capace ci tengo a dirlo qui
Per la vostra storia che è una grande e bellissima storia
E che ha dato alla nostra
Compagine
Delle persone assolutamente particolari
Proprio per questa capacità
Penso a alcuni miei colleghi sindaci così non cito altri alcuni miei colleghi sindaci vedo Valentino qui ho sentito citare Paolo Corsini e potrei citarne altri
E si trova sempre questa capacità di relazione tra il senso delle istituzioni e la condizione concreta della vita degli esseri umani
Guardate se c'è una cosa a cui dobbiamo stare attenti è un rischio che io avverto molto forte una società italiana e del quale portano responsabilità in molti
E cioè il rischio di ripiombare la società italiana
In un conflitto identitario giocato sul piano delle convinzioni religiose e di fede
Il giorno in cui noi nell'Italia nel paradosso dell'Italia del due mila e sette
Torneremo ad avere esattamente ciò per cui siamo nati
Come idea di partito dell'Ulivo il Partito Democratico e cioè l'idea di superare la divisione Laicicattolici in una più alta sintesi nella quale fosse e la dico così evidente Pierluigi Castagnetti lo ha detto in questi giorni in maniera assolutamente coraggiosa e coerente
Evidente il principio della laicità dello Stato
Ma anche evidente che non si può chiedere a nessuno di rinunciare alle proprie convinzioni etiche religiose nel partecipare alla vicenda collettiva se si perde questo equilibrio
E se tutti i cirri in sé chiamo in un conflitto identitario
Nel quale ciascuno mostra non il meglio di se stesso
Ma il riflesso di costruzione
Di barricate
Facciamo esattamente il contrario di quello che la società e noi tutti siamo stati capaci di fare nel momento migliore e cioè costruire dei ponti
Dove si potesse passare ci si potesse incontrare ci si potrebbe ci si potesse scambiare opinioni e consapevolezza
Io penso che voi siate esattamente la testimonianza della costruzione di questi punti
E cioè l'idea di portare dentro la grande storia dalla sinistra il punto di vista di chi vive da cristiano nella sua realtà e da Cristiano ossa quanto sia importante
Coniugare parole che sono la parola comunità la parola solidarietà la parola bisogno
Con il realismo di una prospettiva politica e di governo
Tutto questo è un valore che noi dobbiamo diffondere e non disperde
Non ci dobbiamo far chiudere nello schema laici e cattolici
Non dobbiamo arroccare dentro una deriva né di integralismo né di laicismo esasperato
Sarà dura sarà difficile perché è chiaro che man mano che avanzano le spinte di carattere identitario lo spazio per coloro i quali continuano ad avere l'idea per me è necessaria persino per la convivenza umana a livello più alto del confronto tra religioni e non dello scontro del conflitto non della superiorità tra religioni e culture ma della curiosità dell'uno per l'altro non della
Come posso dire della negazione dell'identità ma della capacità di far convivere le plurime identità dell'uomo moderno
In una società globalizzata se noi perdiamo questo noi perdiamo la radice delle nostre scelte
Allora
Il partito democratico del quale pensiamo al quale pensiamo del quale parla il vostro documento il quale parla relazione di Mimmo
è quello al quale penso anch'io
A questa ispirazione questa apertura e postura torno a uno dei punti fondamentali del del vostro documento l'idea di un sistema politico
Che abbia una struttura bipolare
Di un sistema politico in cui sia il cittadino elettore a decidere il governo e non le segreterie dei partiti
Un sistema politico che esca da quel guado del quale parla il vostro documento e c'è questa condizione di incertezza rafforzata dalla sciagurata legge elettorale del centrodestra
E restituisca al cittadino lettore la possibilità di decidere chi governa un Paese e consenta agli schieramenti di essere omogenei con una legge elettorale che tenda a premiare non l'alleanza contro ma la convergenza per guardate se noi ci muoveremo da questi che sono i capisaldi che sono dentro l'idea del partito democratico se linee che Remo Orselli dissolve Remo odia nacque Remo
Noi rischiamo di precipitare indietro di vent'anni
Sia sul piano di quegli elementi identitari e quale ho fatto riferimento prima sia con l'idea che la società italiana rischierebbe di non sopportare di avere una politica che in realtà è fragile ma che pensa di essere tanto forte quanto era quando c'era Aldo Moro Enrico Berlinguer e gli altri grandi dirigenti dei partiti nati dalla stagione della Resistenza
Sarebbe un paradosso questo bisogna riconoscere il fatto che la società moderna richiede una politica ambiziosa il lieve
Ambiziosa e lieve
Capace di non invadere la Società di non occuparla di non pensare che tutto debba passare attraverso di lei in primo luogo
Una decisione che non può che essere dei cittadini cioè chi governa
E come governa un Paese ai cristiano sociali ai cristiano sociali che si riuniscono senza Ermanno Gorrieri alla loro storia
Alla loro capacità di essere costruttori di ponti tanto più importante in un tempo di costruttori di steccati
Va dunque non il saluto del sindaco di Roma
Ma il saluto di un amico e di un compagno che pensa e spera che ciò che voi avete detto nelle vostre tesi e la vostra ispirazione iniziale possano essere linfa e anima del partito democratico costruiremo
Il vostro applauso mi pare che sia
E non solo un ringraziamento fraterno e sentito
All'amico e compagno Veltroni ma anche l'espressione di una coincidenza di punti di vista sul cammino che resta ancora da percorrere per il costruire il partito democratico dell'Ulivo
Vorrei anche salutare
La presenza di un certo numero di amici e mi scuso con altri che fossero nel frattempo sopraggiunti e che non sono ora in grado dimensionare innanzitutto cuore salutare la presenza dell'onorevole Beppe Lumia
Dell'onorevole Pierluigi Castagnetti
Onorevole Dorina Bianchi e non Garofalo
E il dio concerto numero di amici come il presidente delle ACLI Andrea Olivero
La Presidente del Consiglio nazionale delle ACLI Sovana Tortora e e Michele consiglio della presidenza nazionale
Come anche la presenza di Maria Guidotti portavoce del terzo settore
Sergio Marelli presidente delle associazione delle ONG italiane
Di Valentino Castellani già il Sindaco il Torino
Crinolina Taita della CGIL responsabile del dipartimento delle disabilità
Il Guglielmo Loy della segreteria della UIL e dell'avvocato Francesco Caroleo
Prima di proseguire con gli adempimenti formali e di dar lettura di altri messaggi numerosi che l'Assemblea ricevuto
Vorrei
Leggere la lettera che ha indirizzato a un bimbo Luca Domenico Maselli
Il nostro amico e aderente Domenico Maselli che oggi è presidente della Federazione delle Chiese evangeliche italiane
Maselli ce lo ricordiamo tutti ha dettato delle abilitazioni
In occasione soprattutto dei nostri convegni annuali di Assisi e trovo che questa restare in qualche modo pure avendo un attore vita in parte diversa può essere può svolgere lo stesso ruolo in questa Assemblea
Caro Mimmo ti ringrazio moltissimo per la tua lettera b cui mi inviti a partecipare all'assemblea nazionale dei cristiano sociali la nostra collaborazione in questi anni non è stata una vicenda passeggero ed occasionale
E stato una precisa scelta di campo anche se come è giusto che sia non siamo sempre stati d'accordo su tutti i particolari
Quello che ci ha unito fortemente però è stato il tentativo anche se non sempre riuscito di essere discepoli di Gesù
Difendendo i deboli le minoranze sapendo che gli ha cancellato nella sua croce la legge fatta di imprese Celti per sostituirla con la legge dell'amore che Giacomo definisce la legge della libertà
Tutto questo ho trovato negli ideali del fondatore del movimento e si è arricchito con l'amicizia personale con alcuni leader dei cristiano sociali e in particolare Conte
Il nuovo ruolo che ricopro di carattere religioso mi impedisce di candidarmi a membro del consiglio nazionale del movimento
Ma vorrei poter di trattenere un momento con l'Assemblea e dare un piccolo contributo in questa confusa fase della vita politica
Per ragioni logistiche però non mi è possibile essere con voi ma non posso fare a meno di esprimerti la mia piena condivisione della lettera a Cossiga da te pubblicata sul tempo
Ho incontrato l'altro giorno Rosi Bindi gli ho detto che non solo io ma le chiese rappresentate della Federazione del sono molto vicine e solidali
Lo stesso di quater fratello mio
Ho sempre pensato che il vero ecumenismo non stare desiderare unità formale delle varie chiese ma nel godere un'unità sostanziale dei credenti che sentono di essere stati liberati dal Cristo
La laicità dello Stato e necessaria anche per permettere che i momenti evolutivi presenti inevitabilmente in tutte le chiese cattolica protestante ortodossa che siano che sono comunque organizzazioni umane
Siano superati nella considerazione dell'interesse generale
Spetta ai credenti che operano in politica essere animati da quello spirito profetico che sappia cogliere le Vangelo sine glossa
Che cercavano San Francesco e Valdo e che noi continuiamo a coglierne lo spirito di Giovanni ventitreesimo
Del concilio Vaticano secondo ricordiamoci che la laicità come la giustizia non tollera canto sei aggettivi come sana è un atteggiamento di rispetto delle religioni e dei pensieri filosofici
E la netta separazione dei compiti penso che anche nel futuro Partito Democratico i cristiano sociali proprio perché credenti debbono difendere oltre che il seme della giustizia sociale
Quello della laicità
Come compito specifico e non assegnabile ad altri ricevi con immutato affetto fraterno un abbraccio estensibile a tutti gli amici Domenico Maselli
Do ora la parola al coordinatore dei cristiano sociali del Lazio Dino Gasparri
Vorrei oltre per tutti voi come continuatore regionale cristiano sociali del Lazio anche a nome di tutti i nostri delegati consiglieri
Un saluto di benvenuto
Qui a Roma nel Lazio non formale un saluto dei sincero augurio di un lavoro comune in una fase così importante e significativa che siamo vivendo come movimento e come cittadini del nostro Paese
Io penso che nessuno di noi si senta indispensabile e insostituibile
Ma sicuramente sentiamo fino in fondo l'utilità direi passatemi il termine la necessità di questa nostra presenza
Della nostra partecipazione alla vita politica ai suoi diversi livelli nel territorio in mezzo alla gente nelle istituzioni come segno testimonianze di valori in cui fermamente crediamo oggi proprio come credenti impegnate nella politica in un partito di sinistra in una coalizione progressista
E impegnati nella costruzione di un progetto di un partito nuovo sentiamo tutta la responsabilità
E la fatica DS dei testimoni come venti della fedeltà alla comunità ecclesiale nostra esse dei cittadini di questo Stato
Ha avuto a tutti noi di vivere un congresso non politichese non assoggettato alle regole della liturgia politica partitica un sincero augurio di essere capaci deve all'ascolto
Di dialogo di riuscire a superare i nostri recinti mentali e di saper mettere in discussione le nostre sicurezze
Affinché possiamo uscire da questo congresso arricchiti in quanto capaci di aver saputo e scogliere anche l'idea degli anti con cui condividiamo non solo obiettivi ma valori e sensibilità
E tutto il resto non solo per nostro movimento dal collo d'opera in cui possiamo rappresentare un punto di riferimento nella politica
Per me la convinzione che oggi la nostra presenza e partecipazione critica può servire davvero alla nascita di un partito democratico realmente pluralista
Cosciente dei nostri limiti ma anche consapevoli dell'autenticità della nostra storia e proposta
Grazie vino
Per il tuo saluto
Vorrei ora passare ad alcune adempimenti formali
Che riguardano
Gli organismi del congresso
Vi propongo
La composizione della commissione verifica poteri elettorale quella della Commissione mozioni e quello della Commissione Statuto
Commissione verifica poteri ed elettorale
Claudio Della Porta presidente
Calabrese dell'Emilia nota Arrigo della Sicilia Bozzi della Toscana
Basile della Puglia e Rizzi della Liguria
Ci sono obiezioni
Non ne vedo
Commissione emozioni Franco Passuello presidente
Russo Marco Francesco Scoppola
Galileo Guidi lei a Messina
Sì il vaglio Magnabosco Antonio Ursi
Tarcisio Barbo Fabio pronta Ausoni Donata Lenzi Luigi Viviani Nicola Cacace
Ci sono obiezioni
Commissione Statuto
Il sottoscritto come presidente Paola Busato Silvio Lai Lauretana Ercolani Luigi Gerbino Carlo Cenni Giovanni Miglietta Aldo oppressi da
Nessuna obiezione né commissioni che sono approvate e si insedieranno dopo la relazione
Dei Mimmo Lucà
Devo anche segnalare qui
Le scadenze per una serie di adempimenti
Relativi alle deliberazioni del congresso è l'elezione degli organismi dirigenti del nostro movimento
Innanzitutto
è fissato
Per le ore diciannove di questa sera
Il limite per la presentazione delle candidature
Alla incarico di coordinatore nazionale del movimento
Questa sera alle ore diciannove presso la commissione verifica poteri elettorale
Invece
Si propone di stabilire per domani sabato diciassette
Entro le ore dodici
Il termine per la presentazione delle liste dei candidati al consiglio nazionale
Al collegio dei garanti e al collegio dei revisori dei conti
Da ultimo l'orario limite per la presentazione delle mozioni dell'ordine del giorno è fissato per domani sabato alle ore sedici lo stesso se non ci sono obiezioni resta così deciso
Nessuna obiezione
Bene
Grazie
Fatalmente avevo dimenticato un certo numero di amici
Presenti che saluto adesso
Sempre delle ACLI Vincenzo Menna e Paola macchina della presidenza nazionale
Onorevole Narducci dell'Ulivo
Mimmo Menardi della segreteria della Federazione dei pensionati della CISL
Francesco Florenzano presidente dell'Upter
Guido Tallone sindaco di Rivoli e
Da ultimo ma veramente con grande piacere saluto la presenza di Raniero la Valle
Vorrei anche che mi aiutaste con un applauso corale anche se l'iniziativa probabilmente destinata a non avere successo a chiedere a Pierre Carniti di raggiungerci al tavolo della presidenza
L'applauso non è stato sufficientemente lungo e partecipato che mi lascia sperare che prima della fine del Congresso domani sera lo avremo questo tavolo
Grazie voglio salutare anche l'onorevole Magalli mentre evidentemente che a Corno
Cari amici e compagni
Vorrei adesso dare lettura
Di due messaggi tra i molti che abbiamo ricevuto
E di cui potremo prendere conoscenza più tardi
Il primo
Di Romano Prodi Presidente del Consiglio
Caro Mimmo cari amici vi voglio innanzitutto ringraziare per l'affetto e la passione con cui ancora una volta avete chiesto la mia partecipazione alla vostra assemblea nazionale
I ritmi pressanti dell'attività di governo non mi permettono oggi purtroppo di essere qui con voi
Ma ciò nondimeno voglio con questo breve messaggio testimonial di tutta la mia vicinanza e il mio più convinto incoraggiamento
L'Assemblea che tenete oggi
Si colloca in una fase cruciale della politica nazionale
Il governo è impegnato in un'opera difficile di rilancio di riforma del Paese
Siamo alla vigilia di appuntamenti congressuali importantissime decisivi dove è in gioco il futuro assetto del sistema politico del nostro Paese
Da come lavoreremo in questi mesi dall'energia riformatrice che sapremo esprimere alla guida del governo e dall'impegno che metteremo dell'innovazione politica culturale organizzativa verso L'Ulivo-Partito Democratico
Dipende molto del futuro del Paese e della nostra riuscita come classe dirigente
Non c'è dubbio che dei cristiano sociali l'importanza di questa sfida sia stata colta per tempo e con grande lucidità
Di queste intuizioni io voglio darvi ampio convinto riconoscimento
Il vostro contributo di elaborazione sui temi fondamentali e penso tra questi al tema della laicità ha concorso a costituire quel patrimonio di riferimento ideale valoriale che oggi consente all'Ulivo di diventare partito
L'esperienza dei cristiano sociali è la dimostrazione che l'incontro delle diverse culture politiche riformiste del nostro Paese è non solo possibile ma anche fecondo
L'ispirazione religiosa la fedeltà ai propri convincimenti di fede non è un contrasto ma anzi indirizzi orientale esercizio della responsabilità politica
Che va svolta con spirito aperto disponibilità all'ascolto delle domande nuove che vengono dalla società e che attendono risposte equilibrate e realistiche
E con particolare apprezzamento che osservo come la vostra sensibilità per i diritti delle persone
Trovi un radicamento è un alimento della matrice sociale della vostra esperienza che si fonda sull'attenzione speciale rivolta al mondo del lavoro e alla famiglia
In ogni snodo difficile della vita politica nazionale ho trovato tracce del contributo prezioso e insostituibile della cultura politica espressa è rappresentata dai cristiano sociali
Sono certo che anche nella fase che intendiamo aprire non potrà esserci buona politica
Senza la presenza del senza il lavoro culturale politico di un movimento come quello che voi oggi qui numerosi e appassionati rappresentati
L'insieme dunque nell'Ulivo insieme in un grande partito democratico e popolare insieme in una grande forza per il bene dell'Italia al servizio dell'Italia grazie con molta amicizia romano
Vorrei darvi adesso lettura
Del messaggio che abbiamo ricevuto
Dal segretario per il nostro partito il compagno Piero Fassino
Piero Fassino purtroppo ammalato
E non potrà essere con noi come previsto più tardi
Questo pomeriggio
La direzione del partito sarà rappresentato domani qui dal compagno Alfredo Reichlin presidente della stessa direzione
Ecco la lettera
Di Piero
Caro Milingo cari compagni cari compagni
Una brutta influenza mi costringe dal giorni a letto e mi impedisce di partecipare alla vostra assemblea
Desidero tuttavia con questo messaggio esprime vivo apprezzamento di tutti i democratici di sinistra c'è mio personale per l'azione al ruolo svolto in questi anni dai cristiano sociali
Ho letto
Caro Mimmo la tua bella relazione e ne condivide l'ispirazione analisi sollecitazioni critiche proposte
Sì i cristiano sociali sono stati e sono l'originale esperienza politica e culturale che arricchito democratici di sinistra l'ulivo e l'intero centrosinistra
La decisione da voi assunta nel novantasette di essere cofondatori dei Democratici di sinistra si poneva l'obiettivo di stoccare settori importanti della sinistra sociale cristiana nella Sinistra democratica
Per gettare un ponte verso una più vasta unità dei riformisti
Una scelta che insieme ad analoga decisione di uomini e donne provenienti da esperienze socialiste repubblicane ambientaliste liberaldemocratiche ha fatto dei DS un originale partito di sinistra plurale nelle sue culture luogo di incontro e azione comune di credenti e non credenti
Una scelta che hai anticipato in nuce il progetto del Partito Democratico di unire le diverse culture riformiste italiane in un soggetto unico capace di un nuovo umanesimo e di un nuovo progetto per l'Italia
E se oggi i Democratici sinistra possono con convinzione entusiasmo
Misurarsi con la sfida del partito democratico e proprio perché i DS sono già un partito plurale abituato all'incontro e alla contaminazione di diverse culture e di diverse storie
Per questo plaudo
Alla proposta che tu avanzi di aprire l'assemblea nazionale dei cristiano sociali a un numero di significative personalità cattoliche per lo più non iscritte ai partiti che con i cristiano sociali e i Democratici di sinistra vogliono cimentarsi nella costruzione del partito democratico
D'altra parte del contributo forte dei cristiano sociali c'è tanto più bisogno oggi
In un momento in cui il rapporto fra fede e politica torna ad essere cruciale di fronte agli interrogativi inediti
Che in tutti credenti e non credenti suscitano le nuove frontiere della tecnologia e della scienza i cambiamenti climatici nella sempre più estesa possibilità per l'uomo di incidere sulla vita e sulla morte
Che la chiesa su delicati pur temi antropologici che investono la vita il destino dell'uomo voglia manifestare la sua opinione e orientali credenti e del tutto naturale e legittimo
Così come del tutto legittimo che la Conferenza Episcopale Italiana un soggetto della vita del nostro Paese partecipi con le proprie opinioni al dibattito politico e culturale su temi così rilevanti della vita delle persone delle famiglie
è una politica saggia e intelligente deve sapere ascoltare anche le ragioni della fede
Ma lo deve fare consapevole che compito dello Stato e delle sue istituzioni
Non è aderire ad un credo religioso o un pensiero filosofico
Ma assicurare a tutti i cittadini imparzialità delle leggi uguaglianza di diritti e di doveri rispetto e tutela delle loro scelte di vita del loro eroicamente o sessuale
Esercizio della libertà e nella responsabilità
A questi principi si ispiri il disegno di legge proposto dal governo sui Dico
Che senza intaccare il riconoscimento costituzionale della famiglia fondata sul matrimonio
Assicura chi consapevolmente liberamente ha scelto la convivenza di fatto alcuni diritti essenziali per una vita affettiva più serena e più sicura
E a conferma che tale scelta non significa alcuna forma di riduzione del valore della famiglia
E pieno impegno del nostro partito dell'Ulivo e dell'intero centrosinistra promuovere con forza quelle politiche per la generalità all'infanzia agli anziani del giovine copie che non lascino le famiglie soli nella vita quotidiana
Ed è proprio per mettere a punto un'impegnativa agenda di politiche provvedimenti concreti che in questi giorni abbiamo avanzato la proposta di convocare gli Stati generali dell'Ulivo sulla famiglia
Da tenersi prima della Conferenza nazionale della famiglia prevista dal governo entro l'estate
Anche di tutto ciò sta discutendo nei nostri congressi di sessione
Dove si registra una partecipazione superiore ad ogni congresso precedente a dimostrazione che i nostri iscritti sono consapevoli di quanto sia importante la costruzione del Partito Democratico
So bene che di fronte a questa proposta ci sono compagni che si pongono domande interrogativi e si chiedono quale sarà Dorin poi il ruolo della sinistra
La sinistra non va a casa non arrotola le sue bandiere
è invece porta i suoi valori le sue lotte i suoi obiettivi nel nuovo partito democratico
Lì dove ci incontreremo con donne e uomini diversi da noi che però credono i nostri stessi valori ecco noi vogliono battersi per affermarli
Serve un grande partito democratico per guidare l'Italia in una fase di Gaza tra formazione di riforme
Serve un partito democratico per garantire il lavoro diritti e tutele e protezioni serve un partito democratico pensare uno sviluppo sostenibile
Che tenga insieme uomo natura e tecnologia
Serve un partito democratico per un nuovo stato sociale che garantisca ai cittadini quei servizi e quelle prestazioni necessarie perché ogni persone ogni famiglia possono guardare alla propria vita con serenità
Serve un partito democratico per fare uscire il sistema politico le istituzioni dalla fragilità di questi anni
Petali Alitalia legge elettorale istituzioni capaci di realizzare un'azione di governo efficace all'altezza delle aspettative dei cittadini
Serve un grande partito democratico perché nel due mila dieci avrà vent'anni e per istituire i giovani quelle certezze che oggi i nostri ragazzi spesso non hanno serve un partito democratico per realizzare una scelta di donne e di uomini valorizzando il talento la capacità delle donne
Serve un partito democratico per non rassegnarsi alle guerre battersi per la pace e la democrazia i diritti in tutto il mondo serve questo partito
Che unendo credenti e non credenti promuovo una nuova stagione di dialogo tra fede e politica
Per dare risposte adeguate ai tanti interrogativi che gravano oggi sul destino dell'umanità e del mondo e per riscrivere l'alfabeto di un nuovo umanesimo
Che ispira politica l'economia la tecnica questo partito democratico può nascere soltanto se i Democratici di sinistra sapranno essere una grande forza unitaria
Capace di coinvolgere in questo ambizioso progetto altre forze politiche l'associazionismo democratico la società civile i cittadini
D'altra parte l'esperienza di questi anni dell'Ulivo ci dice
Che è possibile unire le forze riformiste realizzare un Partito democratico che si rivolga a tutti le donne a tutti gli uomini che credono nei valori di progresso democrazia libertà pace e solidarietà
A questa grande bella proposta il cristiano sociali
Forti dell'esperienza maturata in questi anni daranno certamente un contributo prezioso e fecondo arricchendo il carattere plurale del partito democratico
Con questi sentimenti di amicizia auguro a tutti voi compagni e compagne migliori
Auguri di buon lavoro
Sì moltiplicò le presenze di mucche presenze di molti amici
Che ci sono venuti a salutare che accompagnano i lavori dell'Assemblea
Saluto anche vittoria Boni della presidenza delle ACLI e l'onorevole Francesco Tempestini della direzione del partito
Credo che abbiamo adempiuto a tutte le formalità non possono
Necessarie per
Entrare nel vivo dei lavori dell'Assemblea
Rimetto a più tardi la lettura di altri messaggi
Anche più Borrelli e do adesso la parola al nostro coordinatore nazionale il compagno Mimmo Lucà
Proviamo
Forse freschi
Bene
Cari amici
Care amiche
Siamo stati
Col fiato sospeso
Sapete abbiamo spostato la la nostra
La nostra Assemblea siamo stati col fiato sospeso la crisi era grave
Conoscevamo il deficit di coesione dell'Unione non pensavamo però si potesse arrivare a tanto
Fino a far cadere cioè il governo ed è caduto sulla politica estera
In un campo dove stava e sta facendo bene
La crisi è stata rapidamente superata e speriamo che abbia insegnato qualcosa
E certo ad ogni modo che ha pesato anche su questa nostra Assemblea l'abbiamo pensata
Proiettata dentro la costruzione del partito dell'Ulivo
Su come questa novità ci spinge a ripensare noi stessi al nostro ruolo al nostro orizzonte
E proprio nei giorni in cui dovevamo incontrarci arrivata la crisi
Il quadro politico si è fatto all'improvviso incerto e opaco ci sono venuti a mancare gli interlocutori istituzionali il contesto l'attenzione per la nostra iniziativa
Per questo ci siamo assunti la responsabilità di rinviare di qualche settimana l'Assemblea
Abbiamo valutato che nel frattempo il quadro politico si sarebbe chiarito avremmo potuto ragionare se non altro una situazione più definita
Così è stato il governo di nuovo al lavoro
Clima politico è cambiato ci tocca tenerne conto
C'è una novità al giorno
Non per cambiare il nostro ordine
E del giorno ma per affrontarlo con il massimo di consapevolezza
Molte ragioni ci spingono a costruire il partito democratico e due spiccano tra le altre ridurre la frammentazione dell'Unione e accrescere il peso nella sua componente riformista
La crisi che ha fatto diventare una vera e propria emergenza
La crisi non è solo un incidente di percorso
Al governo sono mancati voti di tre senatori a vita che avevano votato la fiducia e di due senatori della sinistra radicale che non hanno accettato la disciplina del loro gruppo
Questo è il dato tecnico la crisi però ha messo in luce un forte deficit di cultura politica
Più marcato nella sinistra radicale ma presente anche nella leadership riformista
Il dissenso di quei due senatori in realtà il figlio legittimo di un nodo non sciolto in quel settore della sinistra
Il rapporto tra radicalità degli ideali e degli obiettivi ed efficacia concretezza dell'azione politica
E un altro nodo e rapporto tra movimenti e partiti e il primo tra idee azione politica c'è sempre uno scarto una tensione che va governata
La fedeltà all'idea non può parla parla Rezzara l'azione né la può radicalizzare al punto da renderla inefficace altrimenti si cade nel massimalismo
Sta qui al dunque la differenza tra sinistra riformista la sinistra radicale
E secondo nodo include include
Nella dinamica democratica i movimenti anche più radicali e assolutamente necessario
A cominciare dalla galassia che gira attorno al movimento per la pace e più in generale all'idea forza che ha appassionato mai tutti in questi anni
Che un altro mondo e davvero possibile
I partiti però non possono pretendere di farsi rappresentanti animatore diretti dei movimenti
Debbono rispettarne l'autonomia e dare ad essi una sponda credibile nelle istituzioni nel governo della cosa pubblica
Problema riguarda in particolare Rifondazione
Il non aver sciolto quel doppio nodo rende precaria la sua scelta di assumere la responsabilità istituzionali e di governo e ci espone continuamente all'instabilità
Quando è all'opposizione un partito può anche caricarsi
Della radicalità dei movimenti senza l'onere di tradurle in azione legislativa e in politiche coerenti
Quando però assume responsabilità di governo quella tensione diventa contraddizione rappresentare quell'istanza senza deluderle diventa quasi impossibile
Un limite di cultura politica però è presente anche nelle forze riformiste
E direi anche nella stessa leadership di governo nella vicenda dell'allargamento della base di vicenza si è commesso un errore di segno opposto
Si è sottovalutata la necessità di una interlocuzione reale con il movimento che vi si opponeva
La cultura di governo dei riformisti non può ridursi a decidere senza lasciarsi influenzare dalla piazza
Parte integrante di quella cultura e la capacità di ascoltare le istanze dei movimenti la volontà politica di includere lì
Nel confronto democratico il problema si ripresenta anche in questi giorni purtroppo
Riguarda ancora l'Afghanistan
Il nostro pensiero deve andare anzitutto a Daniele Mastrogiacomo
Valente giornalista di Repubblica trattenuto in ostaggio dei talebani
Anche noi siamo in apprensione
Anche noi chiediamo che sia fatto tutto il possibile per liberarlo
E ci chiediamo quando sarà possibile porre fine a questa pratica odiosa inumana dei rapimenti di innocente ai fini delicato politico
E di poche ore fa
Poi la notizia secondo la quale l'autista del giornalista di Repubblica sarebbe stato ucciso
In quanto ritenuto una spia
Siamo naturalmente turbati
Per ciò che sta accadendo e per l'aggravarsi della situazione
E confidiamo che si riesca ad evitare il peggio individuando i canali giusti per salvare la vita delle persone ancora tenute prigioniere
è urgente qui superare un secondo limite emerso dentro ed oltre la crisi
In una coalizione frammentata saper unire e altrettanto importante del saper decidere
Essere terminati una virtù se si è ben esercitata quella dell'ascolto e del dialogo
E va corretta in proposito una certa tendenza a rassicurare volta a volta le posizioni più radicali per garantire la loro lealtà
La via maestra è quella della coralità e della trasparenza altrimenti la coalizione sua posta attenzione non necessarie con il rischio continuo di forzare le compatibilità politiche
Anche il caso delle unioni di fatto sta lì a dimostrarlo
La cedola sono su questo tema origine nel dibattito sulla Finanziaria
Al Senato
Da un veto in Consiglio incomprensibile posto dai senatori cosiddetti teodem
Il veto riguardava un emendamento di portata limitata sul trattamento fiscale delle successioni anche a favore dei conviventi
La contropartita è stata un accordo di maggioranza sottoscritto
Dagli stessi senatori che ha imposto al Governo di presentare entro il trentun gennaio un disegno di legge sulle unioni di fatto
E poi sono cominciate le polemiche
Paradossalmente proprio coloro che con la propria intransigenza hanno indotto il governo
Ad approvare in quindici giorni un disegno di legge sulle unioni di fatto hanno poi accusato l'esecutivo di aver compiuto una forzatura
Una prevaricazione nei confronti del Parlamento di aver trasformato un impegno programmatico in una inaccettabile priorità noi com'è noto siamo favorevoli ai Dico
Non possiamo non rilevare però che quell'accelerazione ha causato un contraccolpo politico di cui non si avvertiva il bisogno ora la parola spetta al Parlamento
D'altra parte che ha agitato i PACS
Come una bandiera ideologica dovrà prendere atto adesso che il risultato rischia di essere inferiore a quello possibile e desiderato
E non saranno le manifestazioni di piazza a modifica ma sull'argomento tornerò più avanti
Con la crisi di governo crema politico è cambiato
Ma questo rafforza la nostra decisione di tenere questa assemblea nel segno del partito dell'Ulivo
Nel paesaggio non esaltante della politica italiana il cantiere aperto e la costruzione sta prendendo corpo siamo ad una svolta che attendevamo da tanto tempo
Cantiere e frutto anche del nostro lavoro
E per questa svolta i cristiano sociali hanno sperato e lottato fin dai primi anni Novanta abbiamo visto era il mille novecentonovantatré e poi le ultime parole di Gorrieri del novantacinque l'Ulivo
Compiendo scelte coraggiose correndo i rischi dell'esodo affrontando l'incomprensione e persino una certa solitudine ora finalmente possiamo dare spazio la nostra gioia alla nostra gratitudine
Se possiamo vivere con una certa fierezza questo importante paesaggio lo dobbiamo ai nostri fondatori a Pierre Carniti ad Ermanno Gorrieri su di tutti
Mi sembra giusto la proprio mentre ci rallegriamo ricordare che questa è la nostra prima Assemblea senza Ermanno
E dai cristiani era attrezzarsi tra prestarsi per la morte di un fratello
Sentire umanamente e fortemente la mancanza della sua amicizia del suo Consiglio
E vede i cristiani restare consapevoli nella gioia che questo non fa per me non fa venire meno la sua presenza efficace nel nostro cammino
Unire tutti riformisti democratici colmare divisioni Fossati che la storia aveva prodotto
Quante volte nei mesi scorsi abbiamo ricordato la simbologia della testa di ponte usata da Ermanno per esprimere il respiro lungo del cammino dei cristiano sociali
Noi siamo nati per questo
Esistiamo da sempre per costruire quella unità
Ed ora è aperta è a portata di mano uno dei nostri obiettivi di fondo sta per essere raggiunto
Era difficile sperarlo quattro anni fa a Chianciano ricorderete
La settima assemblea nazionale berlusconismo sembrava trionfante la nostra opposizione tutt'altro che esaltante
Da allora abbiamo vinto tutto e siamo tornati al governo
Anche se la vittoria più importante è quella delle politiche non ha avuto l'ampiezza che speravamo e le conseguenze le abbiamo viste con il Partito democratico dell'Ulivo però può davvero cominciare una storia nuova per la politica italiana
Una storia nuova
Il partito unitario infatti non può essere soltanto l'approdo delle culture politiche del Novecento l'Ulivo non è stato e non è solo questo
Ha saputo suscitare intercettare le speranze i desideri di libertà e di cambiamento di tante e tanti che non derivano da vecchie storie e che volevano scrivere una pagina nuova della politica italiana
Una storia nuova voglio dirlo subito non rinnega le radici antiche
E non può nascere però come semplice sommatoria di quelle radici rischierebbe di appassire prima di diventare vitale
E nuova se Sapri era un diverso orizzonte
Se chiama a raccolta passioni saperi competenza che stanno fuori o ai margini di questa politica estenuata
Se il partito dei Democratici avrà questo respiro allora la destra conoscerà una sconfitta di lungo periodo
Allora la politica tornerà ad avere il senso del gusto delle cose buone
Allora potremo davvero aprire una stagione di riforme e di cambiamento
Pecco di ottimismo
è lungo lo so l'elenco delle cose che possono impedire o far nascere mare nuovo partito
Ma il realismo non mi fa difetto
Il pessimismo depressivo però agisce come una cattiva Profezia che si auto in vena
E c'è oggi bisogno di persone che assumano il rischio che si assumano a rischio e la responsabilità di pesare di pensare positivo
Persone che sappiano coltivare la speranza e la facciano agire come Energia senza lasciarsi impaurire dalla difficoltà e dai rischi
Se nonostante tutto resto ottimista e perché chiari segnali ci dicono che qualcosa sta cambiando
Il gruppo dirigente dei DS ha investito fortemente sulla costruzione del partito unitario
E l'andamento dei congressi di base ci dice che la sua preporre sua proposta riscuote un largo consenso
Perfino dalla crisi appena attraversata può venire una spinta in avanti
Quanto alla drammatizzazione sui Dico anche qui vedo ombre e vedo anche luci
Sembra che la dura opposizione dei vescovi abbia pesato sullo stesso voto dei tre senatori a vita
E c'è chi sostiene che in realtà con la forzatura sui Dico si volesse far cadere Prodi e il suo governo e far fallire la stessa prospettiva del partito democratico
Per opporre ad essa ancora una volta l'ipotesi neo centrista
Quello che si teme probabilmente è il superamento definitivo degli steccati che hanno impedito fino ad oggi un'alleanza strategica tra cattolicesimo democratico e Sinistra democratica
Il calcolo però è sbagliato
E proprio dal confronto sulle unioni di fatto è venuto più di un segnale incoraggiante
Penso all'appello dei sessanta parlamentari della Margherita
Che ha riaffermato la laicità delle istituzioni e la responsabilità dei laici cristiani in politica
Quella presa di posizione arginato l'iniziativa dei più tempo e ha dato un impulso decisivo al processo di integrazione delle diverse componenti dell'Ulivo
E dimostra quella iniziativa che una visione laica della politica dispone di una maggioranza quasi totale nell'Ulivo
Questo fa giustizia delle polemiche anche dentro il nostro partito di chi teme che il partito unitario indebolirà la laicità dello Stato e della politica è vero il contrario
Impedirà che il ritorno della tentazione confessionale produca lacerazioni anacronistiche e pericolose tra credenti e non credenti tastato e Chiesa
Vi invito dunque cari amici
A vivere con speranza e persino con una certa fierezza questa nostra Assemblea
Vi invito a farlo perché in questo scenario politico a tinte contrastante non mancano altre luci e non sono flebili
Una ripresa della crescita oltre le previsioni più ottimiste il buon andamento delle entrate fiscale dei conti pubblici un governo che con finanziarie liberalizzazioni
Nonostante alcune esitazioni ha imboccato la strada giusta
Lo stesso modo in cui si era rapidamente usciti dalla crisi fa ben sperare
Questo rende più urgente affrontare le cause tuttavia di quella crisi
Ci sono i numeri esigui del nostro successo elettorale
E ci sono le debolezze evidenti del centro sinistra
Ma ci sono anche le conseguenze del lungo governo della destra con il quale ha dominato l'antipolitica
Il berlusconismo non ha neppure tentato di risolvere i grandi problemi del Paese anzi con il suo servire più interessi privati che l'interesse generale ha finito con il farli marcire
E la mascherato questa realtà con un'agitazione populista che ha contribuito a corrodere la coesione sociale e la stessa credibilità delle istituzioni questo il danno più grande
Il più difficile da risanare
Localismo egoismo sociale uso privato delle istituzioni rivolta antitasse hanno modificato in profondità gli umori e comportamenti di una parte rilevante del nostro Paese
Si è diffuso un clima sociale che esalta gli istinti più aggressivi c'è molto lavoro da fare per riparare questi danni
E se vogliamo che il clima cambi davvero l'inversione di tendenza delle cominciare da noi dal centro sinistra
Se non coltiviamo in noi stessi una cultura della responsabilità
Come possiamo pretendere la dal paese
Pluralismo e certo una ricchezza ma non può diventare competizione esasperata
La caduta del governo è lì a dimostrarlo
Dobbiamo usare le energie che impegniamo nel competere tra noi per spingere più decisamente l'attuazione del programma
Ed io mi chiedo
E davvero irrefrenabile l'ansia dei ministri di partecipare alle manifestazioni di punk di piazza a corrente alternata
Forse è venuto il momento di versi davvero una regolata
Una regola
E forse anche di farla rispettare
Di richiamare al senso di responsabilità ai ministri che si dissocia
Gli esponenti di partito che si contrastano il dichiaratore di professione che occupano pagine intere di quotidiani per esaltare i mugugni dissensi rivendicazione di bandiera
è venuto il momento di smetterla con le dispute pubbliche gridate su tutto politica estera politica economica e finanziaria temi che di che mese eticamente sensibili alta velocità
Qui non c'è un problema di comunicazione scoordinata
Qui si mettono a repentaglio la colite la coesione della coalizione il senso di una missione condivisa la stessa efficacia dell'azione di governo
I nostri lettori chiedono unità
E noi alimentiamo sfiducia delusione
Non ci possiamo sorprendere se i sondaggi registrano una flessione di consenso verso il centro sinistra
Cambiare subito il passo e dunque una necessità assoluta perché la fiducia del paese e una condizione decisiva per fare le riforme
La costruzione del Partito Democratico il vettore che può contribuire ad imprimere la svolta di cui avvertiamo il bisogno e si ha un bel proporre rinvii o vagheggiare alternative come fanno le mozioni di Angius e di Mussi
Se non si esce rapidamente dalle vischiosità il centro sinistra risulterà sempre più logora
La prospettiva a quel punto sarà fin troppo chiara
Ho un ritorno del centrodestra
Al governo o formule istituzionali che apriranno di fatto la strada al neo centrismo
Il tempo mai come in questo caso è una variabile decisiva bisogna fare presto
L'assemblea costituente del nuovo partito va convocata entro pochi mesi subito dopo i congressi di DS e Margherita con una forte partecipazione degli elettori delle primarie
E questo anche il modo per uscire dalle mete di un processo che la crisi ha contribuito a confinare nella sola dialettica interno dei due partiti
Per farlo vivere nel paese per allargarlo ad altre forze al vasto campo delle associazioni e dei movimenti
La costruzione del Partito democratico può anche non piacere
E però l'unico processo reale in grado di avvicinare concretamente cambiamento
Ed è sempre possibile fuggire dalla politica e vagheggiare l'ennesima ipotesi di rifondazione della sinistra
E si può farlo fino al punto di causare rotture e pesanti lacerazioni
La storia del movimento socialista purtroppo è ricca di scissioni e divisioni
Di occasioni mancate e di appuntamenti rinviati
Siamo l'unico Paese al mondo che vanta la presenza di ben sei formazioni della sinistra voglio davvero sperare che si rinunci all'idea di aggiungerne una settimana
A Fabio Mussi
Rivolgo una semplice osservazione
Si oppone al Partito Democratico il nome dell'irrinunciabilità al Partito del socialismo europeo
E intanto immagina di allearsi con Bertinotti e con la sua sinistra europea che dal Partito socialista europeo sono sicuramente fuori
Certo il leader storico di Rifondazione fa oggi cauta apertura nei confronti della socialdemocrazia ma è tutto di là da venire è invece sicuro che la prospettiva del partito democratico è ben vista dai socialisti europee
Caro Mussi
Non c'è alcuna seria ragione per dividerci ancora una volta l'obiettivo per il quale stiamo lavorando ha bisogno di tutte le energie della sinistra democratica
Dobbiamo restare uniti
Nel nuovo partito dei democratici c'è posto per i valori e per le idee di tutta la sinistra
Potremmo anzi farle vivere in una cornice più ampia in funzione di un progetto comune nuovo e più ambizioso
Come d'altra parte avviene in quasi tutti i partiti socialisti e progressisti europee
E l'ho in mente quando dico queste cose la povera gente quelli che non arrivano alla fine del mese
I tanti elettori che hanno riversato su di noi le speranze di cambiamento
Questa gente non ci giudicherà dal tasso di socialismo delle nostre bandiere
Ma dalla nostra capacità di dare risposte efficaci e moderne e i loro problemi e a quelli della società
Dalla rapidità con cui sapremo migliora la qualità della vita delle famiglie promuovere il lavoro la sicurezza i servizi sociali dal coraggio con cui affronteremo risolveremo i problemi della giustizia del Mezzogiorno dell'evasione fiscale dall'economia sommersa
E non è vero che saremo un partito senza casa
Con la famiglia del socialismo europeo discuteremo le condizioni e le modalità per costruire insieme una casa nuova e più accogliente
Nella quale possano coabitare compare dignità socialisti democratici e progressisti
Nessuno misurerà il nostro essere più o meno di sinistra dall'intensità di un aggettivo ricordo del resto che al tempo della nascita dei DS solo Valdo Spini eccetera naturalmente del tutto comprensibile
Rivendico l'inserimento dell'aggettivo socialista nel nuovo nel nome del nuovo partito
Fummo tutti contrario dico tutti
Contrari e quando Veltroni propose a Democratici di sinistra io ricordavo vicepresidente del gruppo dei allora
C'era Mariano di presidenza arrivo Veltroni Tisserant sono democratici di sinistra cosa ne pensate Mussi allora capogruppo alla Camera corse la cosa con entusiasmo e forte spirito ulivista all'epoca erano naturalmente altri temi
La nostra assemblea congressuale l'occasione per fare insieme il punto sullo stato di salute e sulla prospettiva del nostro movimento
Ed è l'uovo di verifica e di scelta dei gruppi dirigente
I quattro anni che ci separano dall'assemblea di Chianciano non sono stati anni facili
Non per il Paese ma nemmeno per noi
Abbiamo svolto un lavoro intenso ricevuto molti apprezzamenti
Abbiamo fatto molta fatica a tradurre tutto questo però il riconoscimento sostanziale della nostra presenza
E tuttavia tenendo conto di tutte queste cose è stato un buon cammino
Abbiamo conosciuto un vero punto di svolta nella vicenda della procreazione assistita
Ci ha spinto darci un profilo oltre la pratica della libertà di coscienza
E le nostre diverse sensibilità sono state una risorsa
Qualificato visibile anche per capacità di proposta legislativa è stato il nostro ruolo al Senato svolto sotto l'impulso di Giorgio Tonini
E rilevante è stata nell'insieme la nostra azione per contrastare le opposte esasperazioni ideologiche e strumentali
Non è stato semplice
E il clima surriscaldato di quei mesi le posizioni più responsabili non erano molto da intollerante
Nell'area cattolica ma anche nel nostro partito
Non ci siamo fatti condizionare
Di fronte al referendum abbiamo tenuto una posizione autonoma
Prima denunciando che si trattava di una forzatura sbagliata
E poi partecipando la campagna per il voto con una nostra fisionomia
I fatti ci hanno dato ragione quel referendum è stato un errore ed oggi stiamo pagando ancora le conseguenze di quella scelta impropri
E se alla fine nei DS non ha prevalso una linea troppo radicale lo si deve anche a noi e lo si deve naturalmente al senso di responsabilità e alla disponibilità all'ascolto del segretario Piero Fassino
Non è mancata d'altra parte la nostra iniziativa sui temi tradizionali
Nell'attività parlamentare ci siamo impegnati su vari ambiti
Dalle politiche di welfare le politiche dalla famiglia
Dalla finanza pubblica la politica estera i problemi del lavoro a cura della cooperazione dell'impresa della giustizia con le contributo importante dei nostri parlamentari Chiusoli preda di via nel partito ed in Parlamento ci siamo occupati di sicurezza con Marcella Lucidi oggi sottosegretario agli interni e di politiche sociali associazionismo e terzo settore
Sapete che ho lavorato anche personalmente in stretto contatto con levi al partito per stabilire un rapporto più solido e corretto con i mondi della solidarietà
Un rapporto ancora troppo spesso delegato alle rappresentanze istituzionali ed amministrativi
E l'altro versante forte del nostro impegno è stato l'Ulivo
Batti e ribatti abbiamo acquisito una certa credibilità come interlocutori nel processo di costruzione del partito democratico
Abbiamo sostenuto con convinzione la leadership di Romano Prodi siamo stati tra i fautori sostenitori delle primarie dell'autunno due mila cinque che hanno impresso una vera svolta la prospettiva dell'Ulivo
Per tre anni almeno da commedia di Assisi del due mila e quattro abbiamo moltiplicato le nostre proposto di incontro e di dialogo nei confronti delle altre componenti del cattolicesimo democratico
Castagnetti credo si ricorderà
Orientando anche la ricerca il dibattito promosso della nostra rivista lo abbiamo fatto convinti che nella nuova formazione i cristiani dovranno coltivare una propria significativa soggettività
Contrastando però le tentazione di costituire una corrente cattolica
La nostra proposta di progettare un riferimento comune uno spazio comune di incontro
Senza escludere ad esempio l'idea di una fondazione
Purché sia chiaro un punto
Non vogliamo costruire una lobby cattolica nel partito democratico
Pensiamo invece ad una modalità di elaborazione di confronto più impegnativa
Un dialogo tra quei cristiani che possono convergere su un'idea condivisa di laicità e di buona politica e su alcuni contenuti programmatici
Ed è tempo di essere più decisi da questo punto di vista per tradurre questa proposta il progetto politico e per essere credibili dobbiamo essere noi per primi disponibili a metterci in gioco
Disponibile a compiere cioè una scelta che potrebbe anche chiederci domani un cambiamento anche radicale
Lo possiamo fare già a partire da questa Assemblea e dal congresso del nostro partito chiedo dunque a tutti voi all'Assemblea
Di fare proprio con una decisione corale il progetto di un dialogo più diretto è strutturato tra cristiani nel processo costituente ed entro il nuovo partito
E l'avanzo una proposta
Che può dare un segnale forte sulla direzione in cui vogliamo muoverci aprire cioè il nostro consiglio nazionale ad un certo numero di personalità
Penso ad esponenti significativi del cristianesimo sociale ed al cattolicesimo democratico vicini a noi per aspirazione di orientamento alcuni anche non iscritti né al partito né ai cristiano sociali
Amiche ed amici che condividono con noi il Progetto e l'urgenza del partito dell'Ulivo
E propongo di chiedere loro come prima cosa di contribuire alla formulazione di un documento sulla fase costituente del partito nuovo
Un documento da offrire anzitutto alla discussione del congresso nazionale dei DS ed avendo saggiato personalmente una serie di Rispoli milita posso assicurarvi che se l'Assemblea approverà questa proposta potremo contare sua dice adesioni qualificate qualcuna persino inattesa
Ed io faccio i nomi così almeno sono noti
Cecilia Brighi
Sindacalista della CISL Nicola Cacace economista Massimo Campedelli sociologo Francesco Caroleo avvocato Valentino Castellani docente universitario già sindaco di Torino Franco Ceccuzzi deputato dell'Ulivo Paolo Corsini sindaco di Brescia
Nenad Aita responsabile del dipartimento politiche per la disabilità della CGIL
Maria De Lourdes Jesus della comunità di Capo Verde in Italia Luigina Di Liegro vicepresidente della Fondazione don Luigi Di Liegro
Raniero la Valle giornalista Giuseppe Lumia deputato dell'Ulivo Sergio Marelli presidente dell'associazione delle ONG italiane e direttore della Fox si Ignazio Marino senatore dell'Ulivo Davide Paris già presidente della Fuci Gianni pensa bene Presidente Della Rete Europea città regione dell'economia sociale
Giannino Piana teologo Filippo Pizzolato docente all'Università di Milano Giammarco Proietti della consulta nazionale del movimento giovanile salesiano
Domenico Rosati giornalista già presidente delle ACLI
Ferdinando si Ringo vicepresidente nazionale del mobile Soana Tortora Presidente del Consiglio nazionale delle ACLI Gualtiero Zanolini dal Comitato mondiale dell'organizzazione internazionale dello scoutismo Giancarlo Zizola giornalista
Almeno
Almeno mi fate tirare il fiato
Domenico Maselli Domenico Maselli
Come invitato permanente visto l'incarico che oggi ricopre come ci ha detto presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia
Bene
Abbiamo dunque alle spalle un periodo molto impegnativo
è stato un lavoro intenso
Credo anche apprezzato
Abbiamo fatto fatica però tradurre tutto questo il riconoscimento della nostra presenza politica nelle istituzioni e nelle e nei DS
E accaduto soprattutto con le elezioni del due mila e sei
La consistenza della nostra rappresentanza parlamentare si è ridotta
La presenza negli organismi nazionale del partito non è esalta
E senza la nostra ostinata iniziativa sarebbe andata anche peggio
Perché è accaduto tutto questo
Limiti e debolezze nostra vanno messe in conto naturalmente la disponibilità a riconoscerle responsabili responsabilmente da parte di chi vi parla e piena ed autentica ma c'è di più c'è più di questo
In questi quattro anni la nostra esperienza è stata segnata nel partito da un passaggio importante
Concludo ruolo di soggetto cofondatore ci siamo dati profilo di un'autonomia culturale politica collocata cerniera tra partiti e società
Come da statuto
Ci siamo però ritrovate da affrontare questo passaggio in un partito non disponibile dappertutto
A riconoscere il valore e il senso della nostra autonomia e organizzata guardate è un elemento di grande originalità questo essere presente in un partito
A scavalco tra la dimensione l'autonomia e quella d'appartenenza con un'associazione autonoma
Spesso ci siamo dovuti conquistare faticosamente spazio politico riconoscimento lo dico anche nella prospettiva dell'uovo partito cioè di quello che ancora non c'è
La cosa ci ha creato qualche problema
La cofondatore dei DS aveva segnato la nascita di un partito aperto e plurale un partito ospitale per tutte le correnti culturali della sinistra italiana
Non è poco dopo se giungiamo a questa Assemblea con una buona salute politica
E con incoraggianti segnali di ripresa anche sul versante organizzativo delle adesioni
E c'è una ripresa di collegamenti positivi con le organizzazioni sociali di riferimento naturalmente con salvaguardia dell'autonomia di quelle associazioni dalla CISL alleati alla Confcooperative
Importante anche riavvicinarsi di alcune figure che si erano distaccate da noi l'interesse che la nostra esperienza ma incontrando in altri ambienti del cattolicesimo democratico dal gruppo della Rosa Bianca di Giovanni Colombo a quello di Città per l'uomo di Guido Formigoni
Dalla Fuci ai Focolarini dalla Caritas alla Comunità di Sant'Egidio dal modi alla rete di Libera di don Ciotti
E penso anche a tutte le personalità che ho appena citato e che ci hanno dato la disponibilità di camminare insieme
Ora però su questo nodo del pluralismo sento il bisogno di specificare l'impostazione della mozione di Fassino che Polo personalmente sottoscritto
La sinistra che converge nel partito democratico e una sinistra plurale
Soltanto una visione selettiva di questa pluralità porta oggi a considerare la nascita del nuovo partito o del partito nuovo come l'incontro tra riformismo cattolico della Margherita e riformismo socialista dei DS perché una parte non marginale del riformismo cattolico e già nella Sinistra democratica
E c'è già da tempo nella Sinistra democratica
Non ci riferiamo ovviamente soltanto i cristiano sociali parliamo dell'ampia Area di cattolici praticanti che vota per il nostro partito
Di quei tanti cristiani iscritti al partito che non sono stati mai censiti
Dall'indagine svolta per noi nei mesi scorsi dai segugi
Cioè cartellina credo la villa la rivista che riporta quei dati emerge una situazione che conferma a tutto tondo questa realtà
Oltre due terzi degli elettori che al Senato hanno votato DS nelle politiche del due mila e sei sono dichiaratamente cattolici due terzi il venticinque per cento sono praticanti cioè vanno messa tutte le domeniche
Ed equivalgono al nove virgola tre per cento di tutti i praticanti cattolici siamo il secondo partito Forza Italia
L'altro terzo e composto da atei e credenti di altre fedi religiose
E c'è un'altra buona fetta di cattolici praticanti che considerano i DS il partito a loro più vicino cioè sono disponibili a votarlo o comunque non lo escludo
Questi dati rendono ancora meno plausibile la riduzione dei DS ad un partito mono culturale
Una riduzione che impedisce di spendere questa presenza cattolica come risorsa del processo costituente accanto alle altre presenza di cattolici molto significative per importare
Il rinvio causato dalla crisi di governo ci ha condotto a celebrare la nostra assemblea proprio all'indomani dell'avvicendamento al vertice della Conferenza episcopale italiana
Tutto lascia pensare ad una scelta di continuità fatte salve le peculiarità personali che il nuovo presidente della Cei avrà modo dimettere il luccio
Eppure qualcosa cambia con questo avvicendamento il peso e l'autonomia della CEI nell'interlocuzione con la realtà italiana
Il rapporto di monsignor Bagnasco con il Papa sarà mediato dalla Segreteria di Stato come accade per tutte le altre conferenze nazionali
Pur nella continuità di una linea traspare forse una scelta del Vaticano di interloquire più direttamente con lo Stato italiano
è troppo presto per dire cosa questo potrà modificare rispetto ai rapporti attuali così vistosamente segnati dal protagonismo del cardinale Ruini
Noi del resto con la CEI della presidenza Ruini abbiamo avuto un rapporto che deve definirei responsabile
Non abbiamo mai smarrito il senso della nostra autonomia le il cane
Ma non abbiamo mancato di esercitare la virtù dell'ascolto e di tenere aperti i canali di comunicazione di confronto
Abbiamo sempre cercato di far valere le nostre ragioni ma non abbiamo mai spinto le nostre posizioni al limite di rottura nonostante l'avvenire
Siamo tra quanti di fronte al protagonismo accentuato dei vescovi hanno segnalato il rischio di una deriva politicista e dei contraccolpi che ne possono derivare
Abbiamo sempre fatto precedere questa valutazione però do un'affermazione forte convinta sulla libertà religiosa
La fede cristiana e portatrice di un messaggio che per i credenti e per la Chiesa e verità rivelata
I principali libertà vuole che la Chiesa sia titolato ad esprimere questa sua verità anche nello spazio pubblico
Il problema nasce su altri versanti
Quando dalla verità di fede si passa ai valori che la Chiesa promuove e alla loro traduzione cultura
Anche in questo caso la chiesa il diritto dovere di metterle in gioco nell'agorà pubblica e di chiedere alla politica di promuoverli quei valori
Quel che in uno Stato democratico la Chiesa non può fare e diventare un soggetto politico
E se lo facesse
Dovrebbe accettare fino in fondo lo statuto di una parte politica tra le altre di un partito tra gli altri con quale beneficio per la credibilità e l'efficacia del suo annuncio di fede la storia dircelo
Ogni volta che questo è accaduto i risultati sono stati tutt'altro che positivo
Non solo per la società
Soprattutto per la missione della Chiesa
E lasciatemelo dire se rileggo dei sei non volevo dirlo ma devo dire e ce lo nello stomaco già Prodi
Se rileggo ad esempio le dichiarazioni di questi giorni di un vescovo autorevole come monsignor Fisichella
Che partecipa a convegni di partito
E parla di manifestazioni di piazza con lo stesso linguaggio e con la stessa ostentazione mediatica di un protagonista de la politica io resto sconcertato
La chiesa come tutte le altre organizzazioni religiose è tenuta a riconoscere a rispettare la laicità e l'autonomia della politica
La sua preminente responsabilità nel decidere determinare gli indirizzi il contenuto della legislazione
Personalmente mi è chiaro il rischio di una saldatura tra integralismo cristiano e destra conservatrice come ci dice anche l'America di Bush mi ostino a pensare tuttavia che in Italia un'alleanza tra Chiesa cattolica e destra non sia un disegno voluto tanto meno già compiuto
Partito democratico
E importante anche per questa ragione per evitare cioè che quell'alleanza si salti
E per farlo dobbiamo fare nostra nel nuovo soggetto una più matura concezione della laicità democratica
Ricerca scientifica e biotecnologia hanno aperto frontiere che un tempo apparivano lontane invalicabili
E non accade soltanto per un'autonoma spinta della scienza accade per la crescente presa del mercato su dimensioni delicate dell'esistenza e delle relazioni tra gli esseri umani
La generazione e la cura della vita la sfera sessuale la salute
Di fronte a questa tendenza la politica stenta ad organizzare risposte adeguate quando non viene essa stessa piegata agli interessi forti del mercato
Un discorso chiaro su questo punto va fatto anche nei confronti di quei cattolici che si mobilitano per difendere che sono mobilitati permanenti è per difendere i valori da una politica laicista e relativista che vorrebbe calpestarli
E però non dedicano quei cattolici neppure un decimo di questo agonismo a contrastare chi veicola comportamenti e stili di vita che contraddicono la radice quei valori
Non si può
Non si può infatti dare credito ad una destra economica e politica che si sbraccia
A presentarsi come paladina di quei valori mentre li nega ogni giorno nella vita reale di una parte rilevante della sua classe dirigente nelle in prese nel marketing nelle televisioni nelle istituzioni
Questo accade anche a causa di un ritardo nostro della nostra politica nel fare i conti con le domande di liberazione di responsabilità che si esprimono in una società sempre più ricca di opportunità
Per questo vedete
No ha detto ancora questo bellissimo intervento questa bellissima omelia cardinal Martini un dialogo tra fede e politica
All'insegna del reciproco ascolto della ragionevolezza può dare un contributo prezioso
Cominciando nella logica del Vangelo dai più deboli da quelli che fanno più fatica dai più lontani
E per essere credibile in questa opera di riorientamento noi cristiani siamo chiamati ad esprimere più corali e più intense capacità di testimonianze la nostra chiesa
D'altra parte non può tornare all'epoca della longa manus il cardinale Bertone di recente tornato chiarirlo
E gliene siamo grati
Citando un passo della devo scarica sesta di Benedetto sedicesimo
Là dove si afferma che spetta ai cattolici laici configurare rettamente la vita sociale
Rispettandone la legittima autonomia e cooperando con gli altri cittadini secondo le rispettive competenze e sotto la propria responsabilità numero ventinove giusto
Più che giusto
Sta di fatto però che quando cerchiamo di esercitare in modo consapevole il nostro carisma di laici nella Chiesa
Quando non ci limitiamo ad obbedire tacendo ma cerchiamo ascolto per i saperi che ci derivano dalla nostra esperienza veniamo subito considerati come disobbedienti o inaffidabili
Mentre affidabile e considerato che non si assume pienamente la sua responsabilità laicale o è disponibile ad una concezione clericale del rapporto con il magistero della chiesa
Con le forme di Verona si invoca una più consapevole assunzione di responsabilità dei laici in politica ma intanto sui Dico si dà una interpretazione riduttiva di quella responsabilità
E così Simina anche la nostra credibilità dei cittadini
C'è un punto nel quale si collocò una tensione che non può semplicemente essere sciolta dall'alto
E non riguarda certo l'elenco dei valori che stanno a cuore alla fede cristiana incarnata nella storia
Riguarda il concetto stesso di valori non negoziabili e soprattutto il modo nel quale lo stesso cardinal Bertone interpreta la coscienza cristiana e il suo ruolo e giusto non c'è alcuna contraddizione accontentiamoci sui valori ci mancherebbe
C'è invece doverosa e giusta propensione all'ascolto delle ragioni degli altri
E c'è la ricerca insieme a loro
Di soluzioni concrete che siano orientate al massimo bene possibile
A chi spetta assumere la responsabilità di questa ricerca e dei suoi risultati
E giusto osserva il segretario di Stato della Santa Sede che i cattolici impegnati in politica seguano la propria coscienza
Essa però non è un assoluto
Posto al di sopra della verità e dell'errore del bene e del male anzi la sua intima natura posture rispetto di quei valori che non sono negoziabili proprio perché corrispondono a verità obiettive universali ed uguali per tutti
Certo la coscienza non è al di sopra del bene e del male ci mancherebbe tuttavia nessuno può coltivare la pretesa di orientarle condizionarla dall'altro e dall'Est
La gaudium et spes è molto chiara a questo proposito dice così
Nell'intimo della coscienza l'uomo scopre una legge che non è l'unica darsi ma alla quale invece deve obbedire
Questa voce che lo chiama sempre ad amare a fare il bene a fuggire il male al momento opportuno risuona nell'intimità del cuore
La coscienza il nucleo più segreto sacrario dell'uomo dove egli è solo con di la cui voce risuona nell'intimità
E nella fedeltà alla coscienza i cristiani si uniscono agli altri uomini per cercare la verità
E per risolvere secondo verità numerosi problemi morali che sorgono tanto nella vita privata quanto in quella sociale
E il tredici marzo è stata resa nota l'esortazione apostolica post sinodale di Benedetto sedicesimo a Sacramento caritatis
Un documento di cui si è discusso parecchio in questi giorni un documento squisitamente pastorale rivolto alla Chiesa universale
Nella sua terza parte il documento torno su temi di scottante attualità nel nostro dibattito politico in particolare su questo concetto di valori non negoziabili
Difficile stupirsi del fatto che nonostante si sia qui alla conferma di un magistero ormai consolidato questo passo abbia suscitato opposte reazioni
Molte delle quali del tutto strumentali
Invito tutti a rileggere il testo di questa parte dell'esortazione
è un messaggio universale di grande valenza di grande valore
Le penose reazioni del centrodestra ne hanno fatto una lettura abusiva inaccettabile
Chi cerca di strumentalizzare le parole del Papa a sostegno di uno schieramento politico non fa un servizio alla Chiesa
E trovo ugualmente inaccettabili e riduttive le reazioni di chi ha parlato di minaccia alla laicità e l'autonomia dei cattolici in politica
Personalmente metto l'accento sull'inserimento a cento sull'inserimento tra i valori non negoziabili della promozione del bene comune in tutte le sue forme in tutte le sue forme e la prima volta che si dice così
Ed è importante che il Papa abbia voluto riaffermarlo in questo contesto e più avanti si specifica di cosa si tratta
C'è una fortissima denuncia delle ingiustizie globali come lo scandalo della fame della povertà dei profughi delle spese per gli armamenti
E tuttavia assunto splendidamente in questa affermazione
Il sacrificio di Cristo e per tutti
E pertanto l'Eucaristia spinge ogni credente Luís a farsi pane spezzato per gli altri e dunque di impegnarsi per un mondo più giusto e fraterna è un richiamo forte
Alla responsabilità dei politici cattolici un richiamo giusto
Ma che richiede qualche precisazione
Noi in politica stiamo anche spinti dalla nostra sede non c'è dubbio
Non però per mandato della chiesa
Nelle istituzioni dobbiamo rispondere di una funzione pubblica
Ed è il mandato che abbiamo tenuto dagli elettori
Quale credibilità e quale efficacia avrebbe il nostro impegno se per un vincolo esterno all'argomentazione alla verifica democratica venissimo meno a questa responsabilità
E il teologo Bruno Forte arcivescovo di Chieti ispiratore dell'esortazione
Del Papa chiarire meglio il rapporto tra magistero è responsabilità dei politici e dice il compito dei vescovi è quello di dare ragioni etiche e spirituali alte
Senza sostituirsi a chi nella fatica della mediazione politica deve valutare secondo coscienza se quanto è in discussione di volta in volta corrispondono a queste ragioni
Sin qui
Quanto a noi
Quanto noi
Chiediamo più fiducia nelle nostre capacità di discernimento e nel nostro amore per la Chiesa
Perché ad esempio i politici credenti impegnati nelle istituzioni vengono tenuti lontano dagli incontri ed ai convegni ecclesiali
Penso a Verona
Proprio a un convegno in cui si investe su un di più della responsabilità dei laici
Per quale ragione si contraddice in maniera così evidente di ingiusta un indirizzo conciliare così forte come quello di Paolo sesto secondo il quale la politica la forma più alta
Della carità
Gli amici teodem
Parlano della necessità di andare oltre il cattolicesimo democratico le tombe all'articolo recentemente di Gigi Bobba
Da questo punto di vista è un po'la sintesi del suo libro
Da tempo noi pensiamo sia conclusa la funzione storica di quel cattolicesimo politico che ha superato la stagione del non expedit e del giuramento antimodernista
Per aprire la strada ad una laica assunzione di responsabilità nella storia
Purché non si torni a certe dispute tra cattolicesimo della mediazione del cattolicesimo della presenza che mascherano un nuovo cattolicesimo clericale e intransigente con ciò seppellendo il Vaticano secondo
Andare oltre quella disputa permettere cattolicesimo politico all'altezza delle nuove sfide e appunto la ricerca incessante che vede noi cristiano sociali impegnati da molto tempo
Noi siamo d'accordo quando si afferma che la logica quando si si rinvia che la logica del lievito nella pasta va affiancata quella della cittadella sul mondo visibilità
Il distintivo
Purché la cittadella non sia interpretata come una compagine assediata ed arroccata una parte separata dal no
Noi con la lettera di ogni etto preferiamo la simbologia della tenda
Il problema ad ogni modo è nei contenuti di quel che si vuole rendere visibile riconoscibile
La verità che parli data sui tetti si riassume nel cuore del messaggio evangelico non un autoesaltazione identitaria
Ma l'amore che si pone al servizio del prossimo
Ed esige più capacità di testimoniare piccolezza che voglia di costruirsi una identità culturale è una forza politica più disponibilità al dialogo al confronto alla sintesi alta e positiva
La chiesa e portatrice di un messaggio universale
Non può farsi parte non può darsi un suo progetto politico non può farsi trascinare neppure per interposta persona nelle dispute della politica
E vengo a parlare dei Dico
Tema complicato
Disegno di legge sui diritti delle con dei conviventi
Che il Consiglio dei ministri ha consegnato al Parlamento è figlio di una mediazione difficile come sappiamo la proposta come tutti sanno non introduce la forma giuridica dei PACS
Si rivolge a tutte le forme di convivenza per farli uscire da una condizione fortemente carente dei diritti e di tutele
A questa buona mediazione ha contribuito al nostro Stefano Ceccanti nel suo ruolo attuale di consulente giuridico di Barbara Pollastrini al Ministero delle Pari opportunità
Coloro che si sono posti dovrebbero almeno riconoscere che si è tenuto conto delle loro preoccupazioni
E qualcosa si potrà migliorare ancora io credo ammesso che si riesca ad arrivare
Al dibattito parlamentare
Nella discussione permanente nessuno però chiede ai vescovi di approvare il testo
è una prerogativa che appartiene ai parlamentari
La chiesa è bene che continui ad esserci
La Chiesa è bene che continui a esercitare il suo discernimento e possibilmente non solo sulla legislazione
Qui secondo noi è urgente un approccio pastorale più capace di rivolgersi alla coscienza delle persone con lo stile dell'amore e della condivisione
E quindi più in grado di far crescere disponibilità all'ascolto al nuovo orientamento etico a riconoscere a sanare le ferite i problemi della coppia del rapporto tra genitori e figli dell'educazione
E il cuore del messaggio che il cardinal Martini in via da Gerusalemme alla Chiesa italiana
Dice bisogna farsi comprendere ascoltando anzitutto la gente le loro necessità
I problemi sofferenze lasciando che rimbalzano nel cuore e poi i suoni non ciò che diciamo
Così che le nostre parole non cadano come dall'alto da una teoria ma siano prese da quello che la gente sente e dite la verità dell'esperienza e portino alla luce del Vangelo
Ecco come cittadine e cittadini
Noi siamo convinti
Che la famiglia fondata sul matrimonio sia un cardine essenziali dello sviluppo umano e della società
Quando guardiamo la realtà però vediamo che il matrimonio e la stessa scelta di fondare lo sul sacramento non basta
Ad impedire che molte troppe famiglie siano ferite da situazioni disgregazioni difficoltà conflitti
E perfino da orribili forme di violenza come purtroppo le cronaca testimoniano
E dunque urgente promuovere anche una politica che assicura il benessere di tutte le famiglie e aiuti in particolare quelle in difficoltà perché davvero esse siano aperte alla genitorialità ed orientate alla qualità effettiva delle relazioni alla reciproca solidarietà responsabilità
Perché rinunciare a promuovere questi valori e questi contenuti anche nelle diverse forme di convivenza
Vorrebbe dire rinunciare a promuovere nei fatti bene di una parte non marginale della società
La tendenza le convivenze esiste
Noi non rinunciamo ad una nostra valutazione morale su queste realtà
Ci preoccupa però che molte di quelle convivenze sono esposti a situazioni di rischio e di fragilità sociale e ad essere più colpite sono le persone deboli donne bambini malati anziani e questo è ingiusto
La proposta sui Dico non incoraggia il rifiuto della famiglia fondata sul matrimonio
Interviene per arginare alcune forme di discriminazione e lo fa trading predisponendo strumenti che non sono obbligatori che incoraggiano reciproche assunzione di responsabilità
Certamente sono assunzione di responsabilità
Che riguardano anche le convivenze tra omosessuali ma solo una logica di inaccettabile discriminazione può chiedere al contrario
Riconoscere questi diritti non introduce alcun percorso di equiparazione con la famiglia fondata sul matrimonio
Non significa togliere qualcosa la famiglia e men che meno scardinare i suoi fondamenti morali culturali e civili
Al contrario significa prendere sul serio la vita delle persone innestare sul investire sui legami di solidarietà tra le generazioni garantire davvero il benessere delle persone e dei fatti e delle famiglie
L'argomento è troppo importante per alimentare contrapposizioni ideologiche noi stessi abbiamo depositato una proposta di legge alla Camera
Con l'obiettivo di portare un contributo a sostegno della sintesi realizzata dal Governo
Non sappiamo però quale sarà il tenore del documento che il Consiglio permanente della Cei renderà noto alla fine di questo mese
Ne
Nutriamo a questo proposito alcun pregiudizio spendiamo tuttavia come cristiani come cittadini che quel documento sia giusto né i principi e aperto al dialogo
E che quindi aiuti a smorzare il clima aspramente conflittuale di questi mesi evitando il rischio di risolversi in una direttiva di critica ad un testo di legge o in una sorta di vincolo di mandato per i parlamentari cattolici
Finora noi ci apprestiamo ad accoglierlo con l'attenzione dovuta e aperti ad ogni ulteriore riflessione
Sapendo a nostra volta discernere cosa parla la nostra professione di fede cosa la nostra coscienza e cosa invece attiene alla nostra neve spunti irrinunciabile responsabilità di cittadine e cittadini che fanno politica per un servizio al bene comune
Non sono i Dico la vera minaccia per la famiglia sono ben altre le cause delle difficoltà che investono la vita delle famiglie italiane
In proposito non ha non ho che da ripetere quanto sostengo da anni ed ho recentemente riaffermato nella dichiarazione di voto fatta la camera a nome dell'Ulivo
Questa destra oggi minoranza sdraiata sulle posizioni dei vescovi non ha fatto nulla di concreto per le famiglie nei cinque anni in cui era forte maggioranza parlamentare e di come da quale credibile pulpito dunque viene la predica
La rendita della destra purtroppo la conosciamo
La condizione delle famiglie si è aggravata
Su tutti i versanti da quello relazionale e affettiva qua della materia della natalità a quello sociale
Di una intera legislatura di centrodestra si possono ricordare qualche decina di milioni di euro stanziati per i nidi aziendali
E il bonus bebè
Né al Forum delle associazioni familiari
Né ad altre istanze più autorevoli è venuta in mente allora l'ipotesi di organizzare o sollecitare una qualche manifestazione di piazza
Una delle prime decisioni assunte dalla Commissione affari sociali della Camera da me presiedute un'indagine conoscitiva sulle condizioni sociali delle famiglie si concluderà in un momento non sospetto abbiamo deciso questo a luglio
Dell'anno scorso quando non si parlava di famiglia italiana verso tutti insomma il merito dei Dico almeno bisogna riconoscerlo ecco da questo punto di vista una delle prime decisioni ecco
Si concluderà entro la fine del mese potrebbe stimolare il Parlamento ad una forte assunzione di responsabilità in tema di politiche per la famiglia noi noi puntiamo in proposito ad una vera legislatura di svolta
Ben vengano allora sia la proposta di Anna Serafini di convocare gli Stati generali dell'Ulivo
Sulla famiglia sia quella del ministro Bindi di una Conferenza nazionale sullo stesso argomento purché si abbia presente che il tempo delle parole si è consumato e che adesso è tempo di passare ai fatti concreti soprattutto per quanto riguarda le famiglie con figli e i giovani che intendono costituire una nuova famiglia
Un avvio c'è già stato con la finanziaria due mila sette ma la mozione approvata sulle convivenze
Alla Camera ha sollecitato il governo definirà al più presto un'agenda impegnativa in tal senso
Io credo che bisogna evitare interventi spot e misure meramente assistenziali servono politiche integrate e coordinate capace di modificare la condizione e la sostenibilità delle famiglie
Naturalmente cito solo dei titoli lascia la vostra lettura dalla relazione di contenuti nella nostra agenda
L'articolazione delle nostre proposte sono sei le criticità più significative che io credo dettano altrettanti capitoli dell'agenda che noi proponiamo
Il costo dei figli
I servizi
Il rapporto famiglia-lavoro
E l'occupazione femminile
La casa la non autosufficienza la povertà
Si pone il tema naturalmente delle risorse per finanziare un programma Peña tipo molto più impegnativo
Di quello che ha con la finanziaria è stato avviato
Evidente che nei prossimi anni occorrerà muoversi con molto maggiore coraggio andrà utilizzate io credo intanto una parte significativa spero che Visco ogni tanto ci ascolti anche da questo punto di vista delle maggiori entrate fiscali anziché ridurre le tasse in maniera generalizzate senza efficaci risultati dal punto di vista dei portafogli
Quindi una parte significativa delle maggiori entrate fiscali registrate nel due mila e sei in questi primi mesi del due mila sette
Per questo ha svolto noi continuiamo a batterci con grande passione e determinazione
E senza vivere alcuna contraddizione tra questo impegno e il nostro voto favorevole legge sulle convivenze e siamo pure pronti a partecipare alla manifestazione per le famiglie
Di cui si parla molto in queste ore
Promosso dalle associazioni e dai movimenti cattolici prevista a Roma nel mese di maggio
Ci saremo
Sessa non verrà strumentalmente orientata contro il Governo
Ho destinata a produrre ulteriori divisioni e lacerazioni inimicizia tra credenti tra credenti e non credenti tra Stato e Chiesa
Se non verrà infine alimentata da uno spirito ideologico e discriminatorio
L'Italia non ha bisogno di nuove guerre di religione
L'Italia ha urgente bisogno di una buona politica
Questo vuol dire oggi ridefinire anzitutto i Fini i suoi fini fini della politica le grandi mete per le quali viene pensata e proposte
Pensiamo che sia necessario una visione alta e un riformismo coraggioso
E qui indico anche
In maniera molto sintetica per andare rapidamente a concludere
Alcuni titoli rimandando anche per questi ad una vostra più attenta lettura della relazione
Un primo basilare ambito della riforma di cui ha bisogno l'Italia e per la quale io credo sia importante
Accelerare il processo di costruzione del partito democratico e la questione morale della politica rapporto tra politica e valori di riferimento sono ancora pesanti le patologie da sconfiggere
Corruzione gravi conflitti di interessi intrecci indebiti tra affari e politica collusioni tra mafia e politica
Ed è una delle sale c'è anche una vera stortura fisiologica riguarda i costi e il costume da Napoli
La politica costa troppo e costa troppo perché si sono fermati privilegi stili e forme che risultano nello stesso tempo molto costosi e Dick democraticamente elusivi
Le degenerazioni né compensi né trattamenti di coloro che accedono alle cariche negli enti pubblici le cordate che agiscono sostenuto da nobili interessi più o meno trasparenti
La pratica della cooptazione che sostituisce le procedure democratiche di selezione dei candidati e dei gruppi dirigenti i privilegi delle indennità e dei trattamenti previdenziali dei parlamentari anche riti di Pato
Sono fenomeni
Sono fenomeni che allontana i cittadini dalla politica che delegittimano la funzione di rappresentanza di impediscono un esercizio verificabile della funzione pubblica
Quindi più trasparenza più sobrietà più responsabilità costi più ragionevoli forme di finanziamento più certe e motivate superamento di ogni forma di privilegio di trattamento preferenziale per le cariche pubbliche
E su questi elementi il partito dell'Ulivo deve segnare una vera svolta per essere davvero un partito nuovo da qualche punto di vista il bandolo che può sciogliere l'intricata matassa e anche la riforma della legge elettorale
Per questo abbiamo appoggiato la promozione del referendum
Che ha contribuito a far uscire da un dibattito stagnante la questione punto e mi pare si stiano seriamente scandagliando le possibilità di una nuova legge la nostra posizione resta chiara e ferma la nuova legge si deve fare soltanto di fronte ad un accordo serio di impegnativo del Parlamento referendum potrà essere fermato nel frattempo le firme vanno raccolte e ne vanno raccolte tante
La nuova legge non potrà essere un puro espediente per evitare i referendum però si dovrà stabilire un chiaro rapporto fare eletto il territorio e gli elettori
Contrastare la frammentazione salvaguardare il bipolarismo e favorire una compiuta democrazia dell'alternanza
Un altro ambito della riforma il terzo per una buona politica riguarda gli assetti istituzionali
Il processo va rimesso sul giusto binario va portato a compimento come anche chiesto dal capo dello Stato
Vento bene referendum contro il tentativo del centrodestra resta da correggere sviluppare la riforma del titolo quinto che fu varato dal centrosinistra
Ridurre il numero dei parlamentari differenziare la funzione delle due Camere riordinare il rapporto tra premier governo e maggioranza parlamentare
E poi un federalismo solidale fondato su un equilibrio dinamico tra l'autogoverno delle autonomie locali e governabilità nazionale
Infine una più sostanziale applicazione del principio di sussidiarietà condizione basilare per dare nuova linfa alla democrazia nella società plurale
Quarto
Il rilancio
Della concertazione che naturalmente indichiamo anche per questa ragione con riferimento al principio di sussidiarietà una condizione questa essenziale dell'intero processo di riforma il Governo Prodi sta andando in questa direzione
Il passo però non ci sembra ancora quello giusto
La concertazione deve tornare ad assumere il respiro di un sistema di programmazione negoziata non è dialogo la concertazione
Di una programmazione negoziata dello sviluppo tra governi istituzionali e parte ciociari
E quinto
Un'etica pubblica condivisa
Decisiva per una buona politica la costruzione di un'etica pubblica condivisa nessuna riforma può sperare di avere qualche probabilità di riuscita se non sapremo uscire dall'attuale clima di confusione di aspra competizione sui valori
Ecco su questo tema negli ultimi anni siamo stati persino assillanti ed abbiamo insistito perché a fondamento del partito dell'Ulivo forse s'è stilata una vera carta dei valori
La strada scelta finora è quella del manifesto politico ed è nell'insieme un buon documento a quello che è stato predisposto dai cosiddetti saggi di cui fa parte anche il nostro Giorgio Tonini per avviare la discussione e svolgerla dentro ma anche e soprattutto fuori dai partiti
Nel costruire il partito democratico
è importante precisare del quale riformismo si farà interprete
Noi proponiamo di caratterizzarlo sull'idea forza del riformismo solidale
E lo sottolineiamo in modo particolare perché talvolta anche a sinistra la tentazione quella di privilegiare in questa ricerca le categorie del mercato dell'efficienza economica
Noi sosteniamo che non ci può essere modernità senza coesione sociale
E quindi senza equità e solidarietà che ne sono due fattori essenziali
Nessun processo di innovazione può fermarsi a danno dei diritti delle persone dello spirito pubblico del bene comune altrimenti l'uguaglianza delle opportunità Carla liberismo democratico diventa duramente formale
Alle persone per crescere progredire l'hanno dato opportunità concrete capacità effettiva di essere di fare di sapere il nostro riformismo insiste sull'equità nelle condizioni di accesso nell'educazione come nel lavoro nelle professioni come nella cultura
E punta sull'equità nei risultati alla riduzione delle diseguaglianze e alla redistribuzione del rettile
Siamo cristiani figlio del Concilio
Amiamo la modernità e abbiamo il gusto dell'innovazione lei pratichiamo entrambi però con un preciso punto di vista
Con gli occhi degli emarginati degli oppressi dei più deboli
Innovazione per noi è cosa buona se fa rima con giustizia
Una sinistra semplicemente non esiste se non assume come centrale la lotta per l'uguaglianza e contro la povertà l'esclusione sociale
La giustizia supera la giustizia supera la dimensione individuale la strategia dei diritti individuali essenziale ma da sola non basta
L'azione solidale per noi il complemento necessario delle strategie di pari opportunità e delle politiche di equità e anche qui naturalmente sono titoli
L'attuale ripresa della crescita non si tradurrà automaticamente il riequilibrio dei redditi e delle condizioni di vita non sarà così per tanti italiani per chi si trova nella nella povertà ho esposto all'impoverimento
Per i lavoratori che hanno visto ingiustamente penalizzato il proprio potere d'acquisto per le famiglie numerose a basso reddito per le generazioni del lavoro flessibile della previdenza sociale incerta per questi soggetti non ci sono meccanismi di automatismo
Ecco perché è venuto il momento di dare sulle politiche sociali un messaggio forte agli italiani
Anche dopo la Finanziaria il Governo si sta muovendo in questa direzione a me pare tuttavia ancora in maniera molto timida
Noi proponiamo qualcosa di più e di diverso non basta procedere con interventi di settore
Sia pure significativi con l'iniziativa meritoria di singoli ministri per come sono stati spacchettati no quattro cinque ministeri sulle politiche sociali serve un vero piano sociale nazionale
Un piano d'azione che garantisca coordinamento e integrazione delle scelte dei diversi ministeri che fanno politica sociale
Al suo centro deve stare l'agenda famiglia e il rilancio della legge trecentoventotto è un Progetto Obiettivo di lotta alla povertà e all'esclusione sociale con particolare riferimento ai territori del Mezzogiorno
Con lo stesso sguardo valutiamo anche l'era della globalizzazione
Ne vediamo tutte le potenzialità ma anche le gravi distorsioni cresce l'interdipendenza ma la sua cifra resta la diseguaglianza crescono squilibri profondi violazioni gravi e continue dei diritti umani e torna la guerra come ordinario prolungamento della politica
E riformismo solidale sa che è necessario essere competitivi sul mercato mondiale
Ma sa anche che deve contrastare con tutte le sue forze del disordine ingiusto che accompagna le dinamiche non governate dal mercato globale
Il nostro riformismo agisce con determinazione perseveranza per la pace
Contrasta i fattori che originano nei Balcani come in Medioriente instabilità politica tensione conflitti investe fortemente sulla riduzione del debito estero dei paesi del Sud e sulla cooperazione allo sviluppo
Lo fa perché la pace va in malora irrinunciabile da vicenza l'Afghanistan dal Libano al corso
E nasce di qui l'importanza che noi attribuiamo all'impegno per il rilancio della funzione dell'ONU alla paziente costruzione di nuovo ordine internazionale e al governo democratico dei processi di globalizzazione
Le stesse ragioni qualifica ma il nostro europeismo convinto l'Europa avrebbe le carte in regola per proporsi come attore globale alfiere del nuovo ordine ma non riesce a darsi la soggettività politica che un tale ruolo richiede se vogliamo far progredire allora l'integrazione economica verso l'unione politica va superata al più presto la grave battuta d'arresto registrata sul Trattato costituzionale
Ed infine il lavoro sulle politiche attive del lavoro la lotta alla povertà lo sviluppo dell'economia sociale la riqualificazione del welfare ecco solo tutto ciò può ricreare una giusta e duratura equità sociale l'amore è un valore fondamentale resta fonte primaria di reddito di benessere per gli individui di cittadinanza è tuttora un potente fattore di inclusione sociale qui mettiamo a fuoco tre compiti
Ridare centralità lavoro nella vita sociale della politica economica promuovere maggiore e migliore occupazione tutelare pienamente lavoro in tutte le sue forme
E per quel che riguarda il bel far le parole chiave di una svolta riformista sono quelle già note inclusione pari opportunità lotta contro la disuguaglianza sociale
Per questo e dunque il faro ad alta responsabilità politica che ha il suo baricentro nelle dimensioni locale e comunitarie quello che noi dobbiamo costruire per questo promuove la rete integrata dei servizi il volontariato la cittadinanza attiva investe sull'autonomia delle persone sulla dimensione sociale dell'economia sulla responsabilità sociale dell'impresa
Ed infine le pensioni la strada maestra e un nuovo patto tra le generazioni
La soluzione non è pensioni più basse ma per tutti
La soluzione è fissare garantire per tutti i livelli essenziali di benessere umano
E garantire ai giovani il diritto ad una pensione ecco dignitosa anche promuovendo loro risparmi previdenziali
è un rapporto più coerente tra importo della prestazione e aumento del costo della vita
C'è il problema dello scalone
Anche qui in linea di principio noi siamo con il sindacato che chiede di rendere il passaggio più graduale
I vincoli di risanamento dei conti pubblici riconosciamo
Si valuti tuttavia al tavolo della concertazione se e in quale misura le risorse del maggior gettito fiscale vanno impegnato
Per intervenire sui contribuenti incapienti
Per ridurre la pressione fiscale sui redditi più bassi sulle famiglie con figli entro un quadro di progressivo
Avviamento del quoziente familiare per attenuare l'impatto dello scalo
Su una priorità assoluta comunque non si può arretrare adeguare le pensioni che oggi sono sotto che sono al di sotto del dignitoso e soprattutto del giusto
Davvero essenziale per noi anche una svolta nelle politiche di inclusione ed integrazione degli immigrati
La nuova legge del sulla cittadinanza di cui si sta occupando tra l'altro Marcella Lucidi che voglio ringraziare per l'impegno la passione la serietà con cui svolge la sua funzione al governo su tematiche importanti per il futuro della società italiana
Va accompagnata da politiche strategie in grado di arginare l'immigrazione clandestina di governare i flussi regolari in entrata de garantire a tutti un'accoglienza ed una integrazione dignitosa
E così i cristiano sociali
I cristiano sociali non sono un'esperienza a termine
E a termine la relazione
E la ragazza
Siamo un movimento politico con una missione
Precisa
Una missione fissata al momento della nostra costituzione
Questa missione può essere così riassunta
Dislocare settori importanti della sinistra sociale cristiana nella Sinistra democratica per gettare un ponte verso una più vasta unità dei riformisti
Questa missione lo abbiamo visto sta conoscendo uno sviluppo promettente
La sinistra plurale e democratica che noi abbiamo contribuito a costruire in cammino verso il partito democratico dell'Ulivo
Un partito che avrà tra le sue componenti essenziali anche riformismo di matrice cristiana
La testa di ponte allora gettata con coraggio e con un certo gusto del rischio dai nostri padri fondatori ha funzionato
Anche se c'è voluto più tempo di quanto allora speravamo ed anche se non tutto proprio andato come avremmo voluto missione compiuta
Io non credo c'è da vigilare e agire con determinazione ancora perché il partito dell'Ulivo si faccia davvero e si faccia al merito
Svolgiamo questa Assemblea in piena stagione congressuale del partito del nostro partito
Resistenza dissensi sulla prospettiva del partito democratico hanno condotto ad un congresso commozioni caratterizzate su questo punto
Il nostro problema in proposito non è schierarci dentro la dialettica interna non sempre comprensibile nei suoi risvolti né suoi accenti
A schierarci e la nostra coerenza noi siamo schierati per la costruzione del partito nuovo
Questo non ci impedisce di riconoscere le molte cose buone che ci sono anche delle mozioni di chi si oppone al Partito Democratico mozione Mussi o a un diverso parere sui tempi e modi della sua costruzione la mozione Angius
Noi speriamo che tutte le compagne e i compagni comunque dislocati non coltivino posizioni così pregiudiziale così rigide da non accettare il responso democratico del congresso
Delle incertezze dei dissensi naturalmente gruppo dirigente deve tenere conto e può farlo dando il massimo di trasparenza di coralità al dibattito a tutti i livelli
La via maestra è comunicare con pacata chiarezza agli iscritti ai quadri
Cosa veramente si sta discutendo e cosa si deve decidere
Per quanto mi riguarda la mozione Fassino la mozione Fassino va in questa direzione
Quanto al percorso verso un nuovo partito ferma restando la richiesta di anticipare la convocazione dell'Assemblea costituente condivido per il resto la scansione in tre fasi proposto dalla mozione
L'obiettivo è dare vita al partito democratico costituito compiutamente il soprano entro l'orizzonte temporale Massimo delle elezioni europee del due mila e nove
Condivisibile anche l'indicazione sulla forma organizzativa e democratica del partito nuovo primarie per selezionare le candidature
Consultazioni referendarie di iscritti ed elettori su scelte di valore strategico voto segreto per gli incarichi direttivi
Termine di mandato per promuovere nuove classi dirigenti assise programmatica annuali forme di collegamento e partecipazione Forum centro di ricerca consulte Fondazione associazioni aperte a sapere e competenze della società
Cari amici e cari compagni
Dall'assemblea di Chianciano sono passati solo quattro anni
Luca garantisco
Sono stati anni tumultuosi densi di avvenimenti di innovazione
Profilo il cammino che ho cercato di tratteggiare in questa relazione anche questo un po'lunga
Guarda in avanti
Guarda in avanti
Si fonda sulla convinzione che siamo in un tempo difficile ma propizio per noi per i fini che ci stiamo che ci che ci danno senso che ci stiamo dando
E punta quindi a cogliere questa irripetibile opportunità
Usando il pensiero capace di guardare in avanti
Di dare nuovo slancio al movimento
Restando consapevoli che il compito che gli fu assegnato dei fondatori
Ci trascende e quindi non può essere misurato solo dentro i nostri limiti oggettivi
Soggetti
Già a Chianciano ero convinto che i cristiano sociali non potevano ridursi ad un piccolo gruppo di notabili intenti
A giocarsi il proprio destino
Magari tentate di farsi cooptare dentro un gioco politico più grande di loro
Lunga una tale deriva sarebbe rimasto ben poco Dinoi
Di un movimento di sinistra cristiana erede per la sua parte di una storia importante
Tocca a voi valutare se e fino a che punto quel modo di pensare il nostro movimento avesse oltre che ridenti ragioni a sostegno anche la possibilità reale di lasciare aperta la strada ad una nuova stagione del nostro cammino
E tocca ancora a voi decidere se la mia personale di responsabilità disponibilità ma svolgerà ancora per i prossimi anni la funzione di coordinatore debba essere accorta
Di una cosa in ogni caso resto convinto
Noi abbiamo senso
E ha ragione di esistere se siamo capaci di uno sguardo che non ci richiude nelle ristrette dinamiche del gruppo dirigente dei cristiano sociali
Che si apre al partito che c'è i DS e a quello nuovo che ancora non c'è
Uno sguardo che comunque non si stanca di proiettarsi oltre la nostra limitata dimensione organizzativa
Essere capaci di un simile sguardo ci chiede più cose
Non perdere mai di vista l'area sociale e civile da cui in tanti proveniamo
Ed è proprio per questo la nostra elaborazione il respiro richiesto dalla tradizione di cui siamo figli
E facendo ci più consapevoli che essa può diffondersi per consenso e per contagio in area molto più vasta di no
La presenza dei cristiani nella Sinistra democratica del resto è molto più grande di noi
E molto più lo sono nel partito nuovo
Sarebbe persino ridicola ogni nostra presunzione di rappresentare l'insieme di questa realtà
E altro il nostro compito e in questi anni abbiamo cercato di svolgerlo al meglio delle forze di cui disponeva
A noi tocca stare continuamente all'ascolto di quelle realtà
Tocca a comprenderne le dinamiche reali le anticipazioni ritardi le fatiche e gli sviluppi per accompagnarle se ci è possibile ed anche per rappresentare per stabilire una interlocuzione non ti invita non diplomati
Per incalzare quando è necessario e per essere incalzati quando siamo noi a tardare o indugiare
Le nostre forze sono limitate
Guai a noi a non esserne consapevoli
Ma può accompagnarci in un cammino difficile una parola che possiamo leggere come rivolta qui ed ora
Anche a noi
C'è chi è debole e ha bisogno di soccorso chi è privo di beni
Ricco di miseria
Pure il Signore lo guarda con benevolenza lo solleva nella sua bassezza lo fa stare a testa alta sì che molti ne sono stupiti
Ed ancora non ricordate più le cose passate non pensate più le cose antiche
Ecco faccio una cosa nuova
Proprio ora non riesco finire
Faccio una cosa nuova proprio ora germoglia non ve ne accorgete
Aprirò anche nel deserto una strana immetterlo fiumi nella steppa Isaia quarantatré diciotto diciannove
Bene
Cari amici
E compagni
Vorrei
Adesso salutare alcune persone che ci hanno raggiunto
Innanzitutto l'onorevole
Mario Barbi dell'Ulivo
E padre Giovanni Lamanna
Del centro Astaldi parla Corvia Enza degli immigrati
Anna Maria gruppo rap della Federazione delle Chiese evangeliche
Come vi ho detto prima abbiamo ricevuto anche un gran numero di messaggi
Di cui vorrei dar conto all'Assemblea
In questa fase
Un messaggio di saluto di augurio
Del professore Alberto Monti icone che ricordiamo con stima e affetto
Un messaggio di monsignor Giovanni Nervo
Presidente emerito della fondazione Zancan
E ti
Giuseppe Pasini e Tiziano Vecchiato della stessa Fondazione
Come anche messaggi di saluto e di augurio
Tutti i sindacalisti
Come
Anna Maria Furlan e Giorgio Santini della segreteria confederale della CISNAL
E Silvano Miniati segretario generale della Federazione dei pensionati dell'Haugwitz
Ma anche
Messaggi di altri amici come Raffaello Vignali
Presidente della Compagnia delle opere
E di Giuseppe Rizzo presidente dell'entità gli hanno per il servizio sociale
Abbiamo poi dei messaggi i politici
Innanzitutto abbiamo un messaggio di salute o Julio del ministro Vannino Chiti che è stato tante volte interlocutore di nostre iniziative
Del ministro del lavoro Cesare Damiano l'inizio della sanità
Livia Turco
E ancora della ministro delle Pari Opportunità Barbara Pollastrini
Come anche messaggi di altri esponenti governativi e parlamentari come al sottosegretario Cristina De Luca
L'onorevole Cinzia Dato ed il senatore Nicola Latorre
Mi pare che con questi messaggi copriamo tutto l'arco delle forze dell'Unione salvo qualche senza Romolo Uta probabilmente bene a questo punto dei nostri lavori
Debbo ricordare che ci sono c'è ancora un quarto d'ora
Per depositare le candidature per l'incarico di coordinatore nazionale del movimento
Se dopo come dire la non breve relazione del nostro coordinatore attuale c'è ancora qualcuno che osa pensare di portasse candidato lo faccia nel giro di un quarto d'ora al massimo
Devo anche
Per le diciannove
Voglio anche ricordare le altre
Scadenze procedurali
Per quanto riguarda la presentazione delle liste dei candidati al consiglio nazionale al Collegio dei garanti dei revisori
Entro
Domani a mezzogiorno
Entro le quattro del pomeriggio
Limite massimo per presentare mozioni e ordine del giorno voglio anche ricordare
Che
Domani mattina è previsto l'intervento dell'onorevole
Dario Franceschini capogruppo dell'Ulivo alla Camera dei deputati
Di Alfredo Reichlin presidente della direzione dei DS
E
Di Pier Paolo Baretta segretario generale aggiunto
Della CISL
Per quanto riguarda le commissioni
Propongo
Che la commissione mozioni cominci a lavorare questa sera
Mentre ricordo a tutti che la commissione verifica poteri già insediata attende che soprattutto nella pausa per la cena
A poco poco i delegati che non l'avessero ancora fatto si presentino per la verifica della loro delega
In quanto questa sera della seduta notturna che inizia alle ore ventuno
Sarà sottoposta alla discussione e all'approvazione dell'Assemblea
Saranno sottoposte le modifiche allo statuto e in quell'occasione è evidente che il voto necessario può essere espresso solo dei delegati che abbiano regolarmente verificato i loro poteri di voto quindi la loro delega con la Commissione
Verifica verifica potere
Io io
Laurea
Qualcun'altro
Allora
No
Il
No
Lui
Visto che l'Assemblea
A decisa autonomamente un momento di sospensione
Come diceva quel tale sono il vostro leader e quindi vi seguo propongo di ratificare questa sospensione la ripresa dei lavori alle ore sette esatte
Nel frattempo che le chiedo che chi vuole iscriversi a parlare lo faccia sapere tempestivamente alla presidenza
Ricordo che alla ripresa dei lavori alle sette il primo intervento è quello del presidente nazionale delle ACLI Andrea olive
Per me è sempre per le ore diciannove convocò la Commissione per lo Statuto
E quindi prego i colleghi Busato Lai Ercolani Gerbino Cenni Miglietta e Preda di raggiungermi nella sala
Che sta collocata sale a statuto collocata
Ne alli alla fine della scale prima dell'ingresso nella sala dei lavori assembleari alle ore diciannove in punto riprende la discussione