Le nuove idee per L'Italia del futuro. Massimo D'Alema intervistato da Giancarlo Mazzuca, Direttore de "Il Resto del Carlino"

Prima di presentarvi i nostri ospiti voglio ricordare interpretando anche i vostri sentimenti
L'undici settembre di quattro anni fa quando i newyorchesi su colpita dall'attentato terroristico alle Torri Gemelle
Non dimentichiamo le vittime innocenti di quella strage e continuiamo il nostro lavoro e il nostro impegno per sconfiggere il terrorismo e restituire dignità e pazze a tutti i popoli
Folco
Colgo l'occasione
Per salutare e ringraziare il direttore del più antico giornale della nostra città
Giancarlo Mazzucca che per la prima volta è ospite della nostra festa grazie
Caro Presidente cominciamo subito visto che il dibattito potrà essere lungo il Che
Purtroppo un po'di di persone che sono in piedi quindi dovranno scontare un po'in condizione di Saggiatore abbiam parlato dell'undici settembre quindi anch'io comincerà ecco l'undici settembre invece di cominciare con alla solita legge elettorale o le primarie
Un omaggio ai caduti dell'undici settembre lei sta per partire per l'America come affronta questo viaggio e come vede la situazione in America dopo quattro anni da quella tremenda tragedia mi sembra che la situazione non solo se non è non è migliorata ma è peggiorata un caso era un caso americano l'undici settembre due mila uno tutti quanti noi diciamo dicevamo siamo americani siamo tutti americani
In segno di solidarietà nei confronti di Stati Uniti mi sembra che invece nessun problema e soprattutto europee soprattutto mondiale ecco come
Affronta questo viaggio e cosa pensa su questo dilagare del terrorismo anche a livello escalation europea nei paesi vicini all'Europa come Turchia ed Egitto
Grazie
Grazie buonasera grazie a voi che sette numerosi
Credo che sia
Importante
Questa sera faremo un dialogo non di di natura propagandistica cercheremo gli hospice sorsero di affrontare temi complessi e di indicare una prospettiva per il nostro lavoro per il nostro Paese
Ma sì i martedì mattina io partirò per gli Stati Uniti dove poi verrà Romano Prodi siamo stati invitati da Bill Clinton per questa
Questo convegno questa Assemblea
Che gli ha promosso
Per lanciare un una piattaforma progressista per il mondo
E per fare questa iniziativa in parallelo con l'Assemblea delle Nazioni Unite New Yorker sarà per alcuni giorni capitale del mondo cioè l'Assemblea delle Nazioni Unite
Molti capi di stato di governo ministro degli esteri si riuniranno a New York e credo che saranno giornate molto molto interessanti è importante
Dialogare con Bill Clinton dialogare con i democratici americani
Perché non è pensabile
Un movimento progressista globale che non lavori insieme alle forze democratiche degli Stati Uniti d'America
Questo convegno di Clinton vuole lanciare alcune grandi priorità
Certo la lotta al terrorismo e la violenza
Ma anche la lotta alla povertà
Individuata come una delle questioni cruciali da cui dipende non soltanto la possibilità di avere un mondo meno diseguale
Ma anche la possibilità di avere un mondo più sicuro
Ma anche in questo convegno si discuterà del protocollo di Kyoto
Della compatibilità ambientale cioè di un modello di sviluppo
Che sia in grado di evitare quei mutamenti climatici quell'attacco le condizioni naturali di sopravvivenza dell'uomo
Che noi ci troviamo dovere fronteggiare via via in modo più drammatico io credo che anche negli Stati Uniti dopo l'uragano Katrina il dibattito sui mutamenti climatici sarà forse meno superficiale
Di come è stato in questi anni con l'atteggiamento negativo dell'amministrazione Bush che è stato un grande freno
Rispetto a quelli mutamento dei modelli di sviluppo e di consumo che sono necessari per difendere l'equilibrio tra l'uomo e l'ambiente naturale
Dunque noi ci troviamo oggi di fronte
Ha delle grandi sfide globali
Noi europei sappiamo che non le possiamo vincere senza un rapporto positivo con con gli Stati Uniti ma così come con altre parti del mondo
L'Asia con l'Africa
E ci rendiamo conto di quello che l'undici settembre di quattro anni fa parte evidente sulla scena d'animo no io ricordo che all'indomani della tragedia delle rimpatri Towers
Clinton in un'era bellissima intervista che fu pubblicato in Italia dalla stampa disse
Questo attentato ci mostra il volto oscuro della globalizzazione
E noi occidentali che abbiamo pensato per anni che la globalizzazione
Realizzasse il mondo migliore possibile
E chi attraverso la fine dell'ideologia e la fine della storia l'espansione del mercato mondiale si sarebbero risolti tutti i problemi
Ci rendiamo conto improvvisamente che una globalizzazione senza un governo democratico
Ha prodotto diseguaglianze atroci e alimentato conflitti che portano in sé persino il rischio di uno scontro di civiltà
Noi ci siamo trovati improvvisamente di fronte al bisogno che torni la politica ad essere protagonista
Ora ed è a quattro anni da quella tenuta
Qual è il Bilancio
E io credo che noi
Dobbiamo dare un giudizio diciamo
Di verità
All'indomani dell'attacco delle Twin Towers l'amministrazione americana reagì in modo positivo
Gli Stati Uniti dettero anche il senso ebbero il senso della loro fragilità e questo suscitò anche un moto di solidarietà in tutto il mondo
Io ricordo che Bush invocò la necessità di una grande coalizione democratica contro il terrorismo
Si rivolse al mondo arabo
Chiese alle Nazioni Unite
Di rendersi protagonista di questo
E di fronte al fatto che l'attacco terroristico era venuto da un da un'organizzazione che aveva le sue basi in Afghanistan
Il Governo degli Stati Uniti chiese al governo afgano di collaborare contro Al Qaeda e dopo il rifiuto del governo dei talebani chiese alle Nazioni Unite
Di potere colpire il terrorismo in Afghanistan
Io credo che le basi di legittimità di quell'azione fossero indiscutibili
Dopo che cosa è accaduto
La mia opinione è che dopo c'è stata una svolta una svolta gravemente negativo
E cioè gli Stati Uniti sono passati
Da una politica di grande coalizione mondiale contro il terrorismo alla teoria
Della guerra preventiva e unilaterale
Hanno prevalso forze conservatrici di destra che erano già all'opera e che chiunque conosca un po'il dibattito pubblico americano sa che queste teorie
Erano molto precedenti all'attacco alle Twin Towers
I teorici della missione americana
Quelli che teorizzava che gli Stati Uniti dovevano esportare il loro modello di vita con la forza
Quelli che teorizzano che gli Stati Uniti non dovevano essere i prigionieri delle regole di una impotente legalità internazionale e neppure delle loro alleanze
Quelli teorici avevano scritto queste cose prima delle Twin Towers
è chiaro che la l'attacco terroristico ha creato anche il terreno più favorevoli perché quelle teorie potessero affermarsi
E quindi abbiamo avuto l'Iraq abbiamo avuto una guerra preventiva
La guerra preventiva senza l'assenso delle Nazioni Unite la guerra preventiva che ha diviso l'Occidente
La guerra preventiva concepita nel nome della eliminazione di armi che non c'erano
E nel nome della lotta
Della lotta al terrorismo ma le conseguenze della guerra preventiva sono state che il terrorismo è diventato più pericoloso di prima questa è la verità
Noi dobbiamo pur dire oggi
Dopo alcuni anni dall'inizio dell'avventura irachena
Che
L'illusione che l'invasione dell'Iraq avrebbe aperto una stagione nuova in tutto il mondo arabo di democrazia di pace gli avrebbe dato un colpo mortale al terrorismo si è rivelato un'illusione
La guerra in Iraq è stato alimento per il terrorismo
Perché ha approfondito quello quell'odio fra mondo islamico e Occidente che il terreno più favorevole per il terrorismo io ricordo sempre quello che mi dissero amici arabi nel momento in cui scoppiava la guerra esistono voi neppure voi vi rendete conto di quello che accade accadrà che in tutto il mondo islamico correranno i giovani per reclutare sì alla guerra sa voi non vi rendete conto che l'occupazione
Del califfato di Baghdad
Cioè uno dei paesi che una delle culle dell'Islam
Da parte di un esercito occidentale
Creerà nel mondo islamico lo stesso sentimento che ci sarebbe da voi Sam esercito musulmano occupasse la Francia o la Spagna
E darà alimento al terrorismo
Questa purtroppo è la verità
E io credo che
Insomma
Io io sono uno di quelli che considerava la dittatura di Saddam Hussein qualcosa di orribile mi sa tanto è vero che noi abbiamo un legame di solidarietà con le forze che si opponeva alla Salus
E di fatto che la dittatura sia stata rovesciata certamente non è stato un male
Ma se noi dobbiamo mettere su un piatto della bilancia
Le cose positive che ha chiesto che quella guerra determinato e sull'altro piatto il pezzo che è stato pagato i danni che sono stati prodotti
Dal punto di vista della lacerazione della legalità internazionale dal punto di vista della perdita di credibilità dell'Occidente perché quando il capo della più grande potenza mondiale mente all'opinione pubblica queste un colpo alla democrazia o
Allora
Io credo che noi dobbiamo noi faremo uno dei grandi temi del nostro dialogo con gli americani fra l'altro io ospiteremo come fondazione culturale un seminario internazionale
All'inizio di novembre a Roma noi vogliamo tornare a discutere
Con gli americani disponibili innanzitutto con i progressisti americani
Di come dobbiamo combattere il terrorismo
Combattere il terrorismo richiede oggi una strategia complessa
Che non si limiti soltanto all'Intelligence alla prevenzione ovviamente chiaro che il terrorismo con le armato non si combatte soltanto con i discorsi
E tuttavia c'è bisogno di politica c'è bisogno di cultura
C'è bisogno di un dialogo interreligioso dobbiamo rilanciare un'azione complessa in grado di isolare il terrorismo e in grado di mobilitare una grande parte del mondo islamico contro i terroristi
E io penso che l'Italia
L'Italia nuova che ci sarà dopo la primavera del due mila sei il
Voterà dare un grande contributo noi dobbiamo tornare alla nostra vocazione noi siamo nel del Mediterraneo un paese del diavolo un crocevia di civiltà dipendesse
La forza del nostro paese di essere il luogo dove si sono incontrate grandi civiltà
Questa è la verità
E noi proprio per questo abbiamo una straordinaria possibilità di dialogo in tutte le direzioni
A me veramente questo dibattito estivo su su su su
Sull'identità europea sul meticciato è un dibattito ho trovato surreale
Guardi non voglio neanche affrontato dal punto di vista ideologico
Parlo di me la mia famiglia
Io mi chiamo D'Alema no
Se lei vede l'elenco telefonico di Beirut o scoprirà che ci sono diverse centinaia di fa Lema appena rotto e e D'Alema è il figlio figlio di fa lei ai miei avi erano chiare
Arabi di Sicilia che servivano l'imperatore Federico secondo
E
Il nostro paese è fatto di di di di quelli persone bionde che si trovano in Sicilia ogni tanto con gli occhi azzurri che hanno sangue normanno nelle vene
Di quelli tutti neri che vengono da perché vengono dal mondo arabo di quelli che discendono dai Longobardi
Io non so da dove venga pesi radice ma sì CIPE frammento
Temo
Credo
Che anche Lori che anche noi sia già meticcio lo sia è la nostra forza è la nostra forza io ricordo che
C'è un bellissimo libro che fu scritto nel mille novecentoquarantaquattro raccoglie le lezioni di Lucien Febvre sull'Europa è un libro dis secondo me di straordinario valore non solo anche proprio ideale contro e a un certo punto questo grande intellettuale francese
In questa Europa che era ancora stava uscendo dalle rovine della Seconda guerra mondiale un inno all'Europa questo libro
E lui dice che uno dei caratteri fondamentali dell'identità europea eh lei nell'angoscia De Sanctis mescolamento dei di sangue
Da cui nasce la civiltà
Perché dove non si mescolano insanguina le razze e di culture
Cresce una e ti Nia esangue come noto diciamo
E non a questa è la verità allora
Torniamo ad essere questo grande Paese del della pace della cultura del dialogo perché ne ha bisogno Mediterraneo ne ha bisogno il mondo intero
Domanda sull'Iraq
Lei diceva giustamente che tra fatti negativi sono anche fatti positivi come la caduta di Saddam la le prime elezioni democratiche il baro della nuova Costituzione che sono fatti positivi anche alla luce di questi sviluppi le ritiene necessario un disimpegno immediato del contingente italiano in Iraq oggi pomeriggio dal suo collega Fassino ha detto che bisogna sganciarsi subito beh dello stesso parere buono
Ma guardi io penso questo diciamo
Io ho un giudizio un po'diverso la situazione irachena è una situazione sospese
Perché in sostanza
La il processo di stabilizzazione politica
Non coinvolge la comunità sunnite
L'Iraq è un paese multi etnico e multi religioso
Che ha bisogno di realizzare un compromesso un equilibrio tra le diverse componenti della società irachena oggi questo non c'è
Non c'è tra l'altro l'ostilità dei sunniti dato il complesso meccanismo di approvazione della Costituzione che richiede un voto per regioni diciamo una maggioranza qualificata
Potrebbe persino portare ad una reiezione della Costituzione
Iraq
Io credo che c'è una sola via d'uscita dalla crisi irachena che eviti la tragedia di una guerra civile
In Iraq di cui ci sono tutte le premesse
Perché se lei vede le statistiche
Le statistiche i dati smentiscono nel modo più clamoroso la tesi secondo cui
La presenza militare straniera sta provvedendo a stabilizzare il Paese per cui di anno in anno finché tutte le cose saranno sta in realtà il numero dei morti e aumentato nel corso degli anni
Cioè nel due mila tre ci sono stati meno morti del due mila quattro e nel due mila cinque ci sono stati più morti nel due mila quattro cioè in realtà questa presenza di un contingente straniero
Certamente non ha di malgrado il
La forza di questo contingente e malgrado la durezza dell'azione repressiva che ha portato all'uccisione di tantissime persone
A volte anche colpendo in modo indiscriminato i civili come accaduto a Falluja cioè malgrado che lì ci sia l'esercito americano
Quindi non un drappello di soldati dell'ONU ciò nonostante l'Iraq non è un Paese pacificato
E il numero di morti civili militari in combattimento continuano ad essere assai elevato e nulla fa pensare che sia in corso una pacificazione dell'Iraq
Questi sono i dati per lo meno di una parte in una parte del Paese si auto pacificato io conosco abbastanza bene l'Iraq alla il Kurdistan iracheno
è una struttura una zona pacifica tra l'altro non è neanche stato occupato dagli americani
Perché di fatto a una sua indipendenza di fatto e auto-governo atout dai curdi però non c'è dubbio che tutta l'area centrale del paese
Dove dove ci sono le diverse etnie a cominciare da Baghdad a Baghdad è una grande città multietnica ci sono i sunniti sono riusciti
Lì c'è in atto una sorta di guerra civile strisciante d'altro canto basta pensare a quello che è successo durante la grande festività sciita quale spaventosa tragedia pochi giorni fa per renderci conto quanto siamo lontani dalla pacificazione dell'Iraq
Ma come se ne può uscito
Io ritengo che sono stati compiuti degli enormi errori
Anche all'indomani della guerra
E che all'indomani della guerra era possibile una svolta
Noi operammo per una svolta
Io ricordo perché la cosa in quel momento passò inosservata no momento delle un furia
Ma all'indomani della guerra nel momento in cui gli americani avevano occupato Baghdad noi prendemmo come Internazionale socialista una iniziativa
Andammo io andai a Baghdad nato a Baghdad con una delegazione dell'Internazionale socialista
Dopo quindici giorni che gli americani avevano occupato la città
In una situazione ancora sospese in cui cominciavano diciamo il terrorismo la guerriglia ma ancora la situazione era come sospese
E abbiamo avuto a Baghdad incontri con i rappresentanti di tutte le forze iracheno con alcune di queste forze fra l'altro abbiamo una una consolidata solidarietà persino amicizia personale se il presidente dell'Iraq Jalal Talabani e membro dell'Internazionale socialista
Ed è fra l'altro amico o anche personali di Fassino mi lo dico perché
Perché si sappia che non è una non eravamo amici di Saddam Hussein non ha non avevamo barili di petrolio in cantina questo altri sono stati sospettati di due allora
Che cosa accade devo dire sinceramente che in quei giorni che abbiamo trascorso a Baghdad tra l'altro siccome noi non eravamo ospiti degli americani
Non riconoscendo la legittimità eravamo ospiti dei dei guerriglieri curdi quindici muovevamo abbastanza liberamente
Non essendo scortati dagli americani eravamo molto più sicuri celesta mentre
Siamo mossi dopo una certa libertà
Abbiamo avuto molti contatti
E
Ne ricava AMMO la valutazione che
Ho interveniva una svolta oppure c'era il rischio di una drammatica degenerazione torniamo in Italia
Da i giornali parlo del luglio di cioè le racconto una cosa che mi appariva sorprendente ma è tutta dei organizzammo una conferenza internazionale in Italia vennero le maggiori personalità irachene
Non ne parla nessuno
L'attuale primo ministro fucili Al Jaafari che è un leader uno dei leader Sciti anche noi partecipo a questa discussione
In questa discussione proponemmo primo che gli americani se ne andasse
L'esercito che aveva fatto la guerra nun poteva essere la forza che costruiva la pace era evidentissimo
Gli iracheni anche i più favorevoli all'azione americana in uno di questi leader non posso dire chiese mi disse sentite gli americani hanno cacciato Saddam Hussein se aspettavamo voi europei non sarebbe mai successo ed era polemico
Ma se voi ora non c'è aiutati a mandare via gli americani qua finisce in una tragedia
Era la verità
E noi dicemmo intervenga un contingente internazionale
Sotto legge delle Nazioni Unite gli americani facciano un passo indietro e cerchiamo la via di una pacificazione io ricordo che quando dicevo queste cose nel Parlamento della Repubblica italiana
L'allora ministro degli esteri che era Frattini ci rispose
Questa posizione incomprensibile
Ma la guerra è finita
Ma adesso è il momento della ricostruzione
Tanto è vero che i nostri soldati vanno lì per portare aiuti umanitari
Forse qualcuno pensava che andassimo lì a raccogliere appalti invece siamo andati a raccogliere morti questa è la verità era un'analisi radicalmente sbagliata
E questo lo ricordo perché
Non è vero quando si dice vedete dice la sinistra predica ma non propone in fondo non vuole assumersi le sue responsabilità o noi ci siamo assunti le nostre responsabilità unica eravamo stati contro la guerra
All'indomani della guerra siamo andati lì per cercare una via d'uscita
Indecisi scelto un'altra strada
Che ha portato le conseguenze che abbiamo conosciuto adesso a mio giudizio l'unica possibilità e che ci sia un accordo un negoziato
Tra le diverse componenti della società irachena
E gli sci i sunniti pongono come condizione di questo negoziato che gli americani se ne vadano
Il ministro degli esteri britannico Jack Straw il due di agosto che un io non condivido la posizione
La politica di Blair però insomma
Sono delle persone riflessive gli inglesi hanno una lunga esperienza in questa materia Jack Straw ha detto
Comincio a sospettare che la nostra presenza lì
Più che soluzione del problema sia parte del problema ragionamento che sembra complicato per abbastanza semplice diciamo cioè una cosa del tipo mi sa che così non ci capiamo le gambe per intenderci ecco
Ed è esattamente così
Io sono convinto che a un certo punto presto
Le forze militari se ne devono andare
E gli iracheni devono trovare una soluzione tra di loro che non può che essere una soluzione politica
Perché quando si apre un conflitto non con un gruppetto di terroristi
Ieri non c'è un gruppetto di terroristi
Lì ci sono secondo le stime americane ancora oggi
Dopo tre anni di occupazione militare americana venti mila combattenti in armi
Quindi non c'è un gruppetto di terroristi lì ci sono dei terroristi e c'è un movimento armato che ha le sue basi in una parte della popolazione irachena
E quando si è di fronte ad un movimento armato che rappresenta una componente della società irachena si cerca un accordo si mette intorno a un tavolo e si cerca un accordo noi dobbiamo aiutare gli iracheni a trovare una soluzione politica al loro conflitto innescato dalla guerra
Tale da dare una stabilità altrimenti il giorno in cui verranno via gli americani scoppierà la guerra civile che è già in corso
Quindi io credo che c'è bisogno di politica e l'Italia può giocare un ruolo politico
Anche se dice io voglio giocare un ruolo politico e umanitario e per fare questo ritiro i militari
Questa sarebbe un'operazione intelligente che forse ci restituirebbe una funzione
I meticci meticciato e le confesso che anche il cognome Mazzuca di origine albanese ecco eccome
Dobbiamo tutti era qualche all'Arco della Pace ma detto questo veniamo un po'al discorso italici serbo tanti altri problemi internazionali da affrontare oggi per esempio a casa
Scesa per l'ultima volta la bandiera israeliana per la prima volta appunto la striscione Pisacane palestinese però non commentiamo questa cosa andiamo avanti e vediamo i problemi italiani
Ecco il primo il problema chiaramente è il problema che assilla questa è stata velenosa che il problema della Banca d'Italia di Fazio e di tutto il resto ormai sta diventando una gioco a rimpiattino che si assume la responsabilità
Di convince il governatore ad andarsene
E però mi sembra che in questa situazione noi continua Parodi falsamente l'economia vanno a ramengo sembra che stiamo affrontando un po'un problema non affrontiamo e altri problemi concreti e come se ne esce da questi in passa ricordiamo che un predecessore di di fasi o che si chiamava Carlo Azeglio Ciampi per ben sette volte quand'era stato governatore della Banca d'Italia
Aveva rassegnato le dimissioni dimissioni respinte ecco i successori mi sembrano di pasta diversa più coriaceo di Soria sta
Ma sanno che siamo in un Paese nel quale di persone che diano le dimissioni quando hanno un posto importante sarà Ferraris
Senza ma adesso al di là di questo aspetto io ritengo che
Bisogna fare una discussione la la Spezia diamo un po'in più domande perché c'è problemi dell'economia italiana sono enormi giganteschi
Non sono riducibili diciamo questa crisi legata alle vicende finanziarie di questa estate c'erano questa crisi secondo me mette in evidenza tuttavia alcuni aspetti delicati e importanti
Innanzitutto secondo me questa crisi alimenta una una una crisi di fiducia nel Paese
No
Perché e che noi non possiamo dimenticarci che noi veniamo dall'dagli scandali Cirio Parmalat
Cioè la sensazione che nel nostro Paese ci siano mercati finanziari
Sui quali non c'è certezza delle regole
Non c'è trasparenza
Non c'è certezza dei controlli non ci sono garanzie per i piccoli risparmiatori
è secondo me la cosa che ci deve preoccupare di più
Perché nulla è devastante per i mercati finanziari
Come la mancanza di fiducia
E qui c'è un'enorme responsabilità politica del Governo non di Fazio
Ma mai mai possibile che all'indomani dello scandalo della M non gli americani in un mese
Hanno emanato le nuove norme
Per punire le truffe agli amministratori che ingannano i risparmiatori
E che noi non siamo riusciti a venire a capo di una nuova legge sul risparmio per due anni e mezzo perché la maggioranza l'ha boicottata votare una cosa aveva votato contro
è uno scandalo
è un autentico ska
Guardi io ricordo che un anno e mezzo fa io feci un convegno a Milano e via dicendo fate un decreto
Che potenze si la Consob perché io ritengo che il problema fondamentale innanzitutto e potenziare il Poteri la capacità di indagine della Consob
Che
Sottragga alla Banca d'Italia il potere dell'Antitrust perché lì c'è un evidente conflitto la Banca d'Italia il compito di vigilare sulla stabilità del sistema finanziario del Paese
Ora è evidente che stabilità e concorrenza sono valori in equilibrio ma che potenzialmente confliggono tra di loro
Ed è quindi ragionevole trasferire il potere di controllo Antitrust all'Antitrust
Il riordiniamo questi tutti noi abbiamo proposto la temporaneità dell'incarico del Governatore
Che sarebbe già legge se la maggioranza non avesse votato contro dopo essere stato a favore noi abbiamo assistito per dire la verità ad una vicenda scandalosa
Perché la maggioranza ha utilizzato questa norma come mezzo di pressione sul governatore
Dopodiché evidentemente qualcuno della maggioranza ha ottenuto quello che voleva
E quindi hanno votato per bocciarla
In questo modo rendendo impossibile l'approvazione della legge quindi noi io partirei da questo
In questo quadro
In un quadro in cui c'è c'è c'è una situazione in cui c'è una caduta di fiducia innanzitutto dei dei del risparmiatore di quello che aveva comprato le obbligazioni della Parmalat coi suoi risparmi
Perché gli avevano garantito magari la sua banca che quello era un buon investimento e alla fine si è trovato con un pugno di mosche
Quello mi sta a cuore quel cittadino li ce ne sono tanti
In questo quadro non abbia avuto le vicende Steve
Conflitti
Cordate finanziarie che si sono contrapposti
Spetterà agli organi competenti valutare sono state rispettate le regole non sono state rispettate non spetta a me
è indubbio tuttavia che in queste vicende apparso al di là io voglio dire anche qui di un giudizio sulla legittimità formale degli atti compiuti del governatore
Perché io non non voglio giudicare su questo perché hanno gli elementi per farlo
Tuttavia è apparso chiaro che il governatore ha usato i suoi poteri discrezionali non in modo imparziale
E cioè che e egli era diciamo in queste in queste vicende
Ha sostenuto determinate forze economiche in competizione con altri
E indubbiamente questo ha dato un colpo alla credibilità della Banca d'Italia
Io dissi personalmente ma la posizione del mio partito
All'inizio di agosto in un'intervista al Sole ventiquattro Ore dissi in un Paese civile
In una situazione di questo tipo non si aprirebbe un dibattito pubblico sulle dimissioni del governatore
Perché questo dibattito pubblico in cui tutti i giorni dall'onorevole Pinco Pallino al senatore Caio e Sempronio ognuno dice la sua su quello che dovrebbe fare il governatore questo dibattito e il ridicolo
E ci espone al ridicolo internazionali
Devo dire la verità
Io non di OPA ammessi rimprovera di non aver ribadisco io non vi ho partecipato
Non foss'altro per la buona ragione che fare la figura di quello che grida per un mese che il governatore deve dimettersi e lui non si dimette che e a figure bischero preferisco non farla ci sono tanti colleghi che hanno voluta far se la sono fatta buon per loro diciamo anche perché penso che se si muove un grande partito come il nostro deve potere essere cento che il giorno che dice una cosa succede
E altrimenti diciamo
E io dissi il capo del governo
Che in Italia ci sarebbe un capo del governo
Anche se
Qualche volta questa questa mozione appare smarrita dice il capo del governo in un paese civile chiama il capo dell'opposizione perché si fa così
Di fronte a grandi questioni che toccano l'istituzione del Paese
I due concordano
Primo un passo comune sul governatore della Banca d'Italia secondo concordano
Chi debba andare a fare il governatore della Banca d'Italia
E che lei mi deve permettere anche che viste certe nomine non vorrei che noi passassimo dalla padella alla brace rispetto
Sì
Fare ovunque dove c'è un gruppo di personalità ma io non voglio fare nome nome l'ha fatto lei io ne potrei aggiungere non tantissimi altri due o tre che rispondono al profilo c'è
E Berlusconi avrebbe dovuto fare così uno statista compie un atto di questo che io non ho dubbi che di fronte a un atto di di questo tipo la crisi della Banca d'Italia si sarebbe risolto
Invece
Si è cominciato a cincischiare abbiamo assistito a una siparietto negli ultimi giorni deprimente presidente del consiglio che dice il problema della Banca d'Italia un problema che riguarda la Banca centrale europea
E che nel giro di due ore
Diciamo viene trattato dal presidente della BCE come non si farebbe trattare neanche diciamo il presidente del consiglio di quartiere
E il ministro dell'Economia italiano dice a ragione Trichet io dico
Lo vede che insomma alla fine si Fazio è un problema ma il problema principale era enorme debolezza della guida del Paese cioè noi siamo un grande Paese nel quale abbiamo un governo che incapace
Incapace di reagire allo scandalo della Parmalat incapace di prendere le decisioni in grado di restituire fiducia ai consumatori ai risparmiatori
In Campania di fronte alla crisi della Banca d'Italia dice venga qualcun altro risolvono venite dall'Europa discuta il Parlamento ma ma dove sia
Il paese è privo di una guida e questo è il punto io ritengo che noi non dobbiamo dare alibi a Berlusconi politica anche
Anche io non credo che questo problema lo debba Risolo possa risolvere il Parlamento con una mozione di sfiducia
Non cadiamo nelle una questione molto delicata il mio metterà di dare una spiegazione
Siccome naturalmente questa mia posizione si espone a quello che diceva non vedete allora D'Alema sotto banco no
Noi dobbiamo uscire da questa crisi
Senza compromettere l'indipendenza della Banca d'Italia
La Banca d'Italia non è un organismo politico che si fonda sulla fiducia sulla sfiducia del Parlamento
Anche in Italia è un'istituzione neutrale se noi stabiliamo il precedente che la maggioranza del Parlamento può licenziare il governatore della Banca d'Italia
è finita la neutralità nella banca ed è finita la sua indipendenza la sua forza di garanzia e domani qualche onorevole può pensare che si può presentare una mozione di sfiducia contro il procuratore generale della Cassazione in una democrazia
Ci sono i Poteri democratici elettivi e ci sono poteri neutri che non sono sottoposti al controllo della politica
Il Parlamento può agire come con la forza della legge
Rammento fa le leggi
Noi abbiamo presentato in Parlamento un emendamento al disegno di legge del governo
Che il governo molto tardivamente a riprese
In questo emendamento si stabilisce che la temporaneità della carica sia applicata anche al governatore in carica
Previo ovviamente una modifica dello statuto della Banca d'Italia
Se questo emendamento viene approvato spazio scade
Non perché si fa una mozione di sfiducia
Ma perché la legge che è uguale per tutti si applica anche a lui queste la via maestra altrimenti si fa con
Aziende e la vicenda la Banca d'Italia le vicende le contro scalate
E dell'Unipol alla Banca Nazionale del lavoro e dell'ex Popolare di Lodi all'Antonveneta ha risollevato un problema di questione morale l'ha sollevato Rutelli quest'estate provi questo mi me di questione morale che riguarda anche la sinistra lei condivide
L'opinione di Rutelli su questa questione morale cono
No
Sinceramente non riesco a vedere diciamo in che cosa consista questa questione allora
No mi ha chiesto se a proposito delle scalate bancarie di quest'estate l'Unipol eccetera io trovo giustificato diciamo livello il l'aver sollevato il tema della questione morale sinceramente io non non vedo
Vorrei essere chiaro
Io credo che il tema della questione morale esiste vita
Nel senso che esiste il problema della corruzione non credo che questo la corruzione è stata messa al bando io credo che questo fenomeno sia oggi meno esteso
Rispetto a quello che accadde nel momento di Tangentopoli momento di crisi di compimento del sistema politico tuttavia noi siamo un Paese nel quale il problema della moralità nella vita pubblica
è un problema serio l'occorre vigilare occorrono regole efficaci
E quindi non non da questo punto di vista sono pronto a discutere della questione morale e di come combattere e prevenire il rischio della corruzione o di un intreccio non trasparente tra politica e affari
Però penso anche che il tema della questione morale non può essere usato come un corpo contundente contro qualcuno
Cioè dove sarebbe escluso
Dove si sarebbe manifestata questa immoralità di comportamenti
Lo crediamo Ruth e non lo so io io credo che infatti sinceramente mi pare che questo tipo di polemica sia caduta ora potrà anche dispiaceri a qualcuno che una società come l'unico che è
L'assicurazione posseduta dal movimento cooperativo
Acquisti una grande banca e quindi si affermi come una potenza finanziaria d'impresa cuoco qualcuno solo da Rognoni disaccordo io dico io dico una cosa anche perché non compete a me essere d'accordo o in disaccordo
Io credo che si deve far capire a tutti
Che l'Unipol non è una sezione di lavoro dei DS non è il comunione di base del nostro fa
è una società per azioni quotata in Borsa da diciassette anni
Ed è un gruppo assicurativo e bancario che ha ottenuto nel corso degli anni risultati assai brillanti no e gli amministratori dell'Unipol non prendono direttive dal partito
Perché come dico spesso se seguissero le mie direttive andrebbero molto peggio sa perché non è che io non sono capace non non saprei fare questo non è il mio mestiere quelli rispondono ai loro consigli d'amministrazione allora azionisti
Allora
Non c'entra niente la politica una società quotata in Borsa Unipol ha fatto un'OPA su un'altra società quotata in borsa viene
In competizione con un grande gruppo bancario Stra straniero
Deciderà il mercato
Hanno rispettato le regole
Questo non spetta a me dirlo mia Rutelli mi alleno c'è la Consob
Cioè l'ISVAP l'apprendista organismo che controlla il funzionamento delle assicurazioni la Banca d'Italia deve dare le sue assicuri le sue le sue autorizzazioni in questo momento c'è anche un'indagine della magistratura
E quindi
Se l'Unipol ha rispettato le regole
Come mi pare Suma fino a questo momento nessuno contesti perché mentre nel caso Antonveneta si è contestata una irregolarità
E la magistratura è intervenuta anche congelando le azioni della Popolare di Lodi poi alla fine giudicherà quelle una misura cautelativa io non voglio pronunciare sentenze ai cannelloni pollo e non abbiamo abbiamo avuto finora solo autorizzazione
Quindi
Se l'Unipol agito correttamente
E poi dopo valuterà mercato o se il suo progetto è valido
No si vedrà io vedo che molti dicono Emma quest'operazione hanno fatto il passo più lungo della gamba io non lo so
Però so che le persone che amministrano quell'azienda finora hanno ottenuto solo successi quindi così sprovveduti non devono essere
Esso dietro quella Società c'è una proprietà cooperativa che è forte
E che il mondo cooperativo è un mondo forte
è una risorsa per il Paese
A me interessa discutere perché io capisco benissimo
Che questa vicenda mette in luce che non era mai siamo di fronte ad aziende che certamente non sono paragonabili alle cooperative di una volta
No è chiaro che non è la la piccola cooperativa che si forma cioè e che sotto l'etichetta movimento cooperativo ci sono cose molto diverso
C'è la cooperativa di servizi di un gruppo di giovani e c'è la grande azienda che ha una proiezione internazionale nel campo delle costruzioni
O nel campo finanziario o nel campo del consumo allora io questo è un grande tema anche da affrontare con i dirigenti del movimento cooperativo
Perché questo pone problemi che riguardano le regole di governance allora se uno mi pone questi problemi io di concerto di questi problemi dobbiamo discutere
Ma mi lasci dire sinceramente io non sono né nazionalista però
Se
Il movimento cooperativo
Che che nasce in casa nostra dal lavoro di nostri connazionali diventa una grande potenza economica posso dire che sono contento no senza
Senza
Del Sos Prodi qualche immoralità no
Voi avete giustamente troppo da troviamo voglio dire non è un fatto di disciplina della sinistra visto che Bertinotti invece ha detto che lui è favorevole all'OPA degli spagnoli invece pluralismo nella
Io con tutto il rispetto diciamo perché reti notte internazionalista diciamo ecco con tutto il rispetto per l'opinione di Bertinotti e di duchesse alla fine il movimento cooperativo si rafforza io credo che questo non è un male per il nostro Paese
A proposito di Bertinotti lei sta insistendo molto sulle prossime primarie votare Prodi ecco come vede da questo attivismo fuori luogo di Bertinotti
Va innanzitutto è chiaro che Bertinotti sia attivo la sua campagna di propaganda è anche molto simpatica molto ben congegnata dal punto di vista il messaggio è
Però io spero che tutto questo diciamo stimoli anche una forte attività in quelli che ritengono che e utile al centrosinistra e al Paese che Prodi riesca forte da queste prima
Io
A mio giudizio le primarie non sono una sfida tra Prodi e Bettino parte il fatto che che ci sono altri candidati
Pecoraro Scanio Mastella
Si aggiunge un simpatico outsider che io spero raccolga le firme per essere candidati
Ma secondo me le primarie sono la prima tappa della sfida tra Prodi e Berlusconi questa è la
Ed è conferito ha aperto il fuoco d'altra parte combinatorio parliamo dell'altra parlo io perché io sono sempre per cercare di vedere la parte nostra innanzitutto perché e quella su cui noi possiamo esercitare un'influenza dire ora non c'è il minimo dubbio
Che se Prodi uscirà deboli dalle primarie
Di questo si avvantaggerà Berlusconi
Che dirà voi avete un candidato dimezzato questa è la verità
Per cui l'argomento di Bertinotti che se Bertinotti piglia molti voti più forte la sinistra è un argomento che secondo me non è valido perché se Prodi prende pochi voti e più forte Berlusconi e questo è il punto
è del tutto legittimo l'attivismo di Bettino io spero che voti molta gente e spero che Prodi innesca forte
Credo che sia una grande occasione democratica del nostro Paese
Insomma in un Paese come il nostro il fatto che vengano in campo i cittadini è un segnale di fiducia è un segnale di speranza e sono convinto che la gente poi capisce insomma il valore politico di quello che andiamo a fare capisce benissimo che
Dopo la battuta d'arresto che purtroppo vi è stata per il progetto di Prodi perché questo è accaduto voglio adesso recriminare tuttavia
Il progetto dell'Ulivo ha subito una battuta d'arresto noi abbiamo bisogno che vengano in campo i cittadini per ridare slancio a tutta la nostra azione politica e alla nostra proposta di governo
Perché
La campagna elettorale sarà difficile
Ma se come io ho fiducia noi vinceremo dopo comincerà la parte più difficile
Tutti sono d'accordo sull'importanza anche democratica di queste primarie ecco il problema come ha sollevato il manifesto l'altro giorno che ci sono i candidati non c'è il programmato e un fondo un editoriale dal giorni fa del Manifesto ho fatto questa domanda Prodi Prodi diceva stiamo lavorando costano questo programma ecco però non è che arriviamo dopo io metà ottobre dopo le primarie
Ma io sinceramente io guardi io sono molto favorevole io credo che il tema dell'elaborazione programmatica e centrale
Fra l'altro personalmente mi dedico da diversi anni con impegno lavoro della della Fondazione Italianieuropei cui ha dato vita insieme a Giuliano Amato ad altri amici intellettuali che fa
Soprattutto un lavoro di carattere programmatico di ricerca
E curioso il fatto che ogni volta che si produce una proposta programmatica eccetera non ne discuta nessuno
Cioè questo tema del programma viene evocato soltanto per dire che non c'è
Io adesso potrei
Metterle sul tavolo una elaborazione di proposte del centro sinistra che raggiungerebbe diciamo la tettoia di questo capannone cioè è stato totalmente ignorato dall'informazione
Io non credo che si possa dire che noi non abbiamo un problema
Io trovo questa formulazione insostenibile
Perché
Da dalle politiche del lavoro alle politiche fiscali alla politica estera il centrosinistra è venuto elaborando e Prodi in questi giorni viene proponente un indirizzò chiarissimo
Se le se volessimo discuterne io le dico quello che noi pensiamo certe
Adesso non non non non posso fare come dire alla gli algoritmi fare i calcoli ma insomma l'indirizzo politico come ragionevole che dei dall'opposizione
Se lei mi chiede per esempio che cosa proponiamo noi in materia fiscale Prodi lo ha detto con molta chiarezza noi proponiamo di tassare di più le rendite finanziarie
Allo scopo di alleggerire il peso della fiscalità sul lavoro e sulle intese ed è una politica fiscale
Diversa da quella di Berlusconi che propone di non tassare le rendite fiscali rendite finanziarie anche perché forse lui ne è il maggior percettore del Paese ma questo non non vorrei dire ma so
Comprensibile
E nello stesso tempo ritiene che si possa ridurre l'IRAP senza spiegare come
Cioè io quello che trovo bizzarro che qui si chiede all'opposizione dispiegare le sue compatibili tali
Mentre a chi governa non si tiene conto del fatto che Berlusconi
Pensa di ridurre le tasse senza soldi perché siamo fuori dai parametri europei
Io penso sinceramente che
Dove non c'è programma lo trovo allarmante perché chi governa sarebbe due volte tenuto ad avere un programma e nel governo al punto di vista e quindi della politica fiscale abbiamo indicato una svolta programmatica molto niente
Praticare
Dal punto di vista delle politiche del lavoro che abbiamo presentato le nostre proposte di un nuovo Statuto dei lavoratori che riduca la precarietà che crei un sistema di protezione sociale anche per il lavoro discontinuo certo
Sono persino alcune di queste proposte sono state depositate in Parlamento esistono persino nel dettaglio della norma quindi io non credo che noi adesso ci dobbiamo inventare un
Io credo che il compito di prove
Condivido che lui saprà svolgere tanto meglio quanto più sarà forte dopo le primarie
E quello di fare una sintesi e quello di scegliere le priorità
E quello di indicare una gerarchia degli obiettivi
E quello di trasformare una ripicca elaborazione programmatica che esiste in un Progetto per il Paese cosa molto importante
Ma ripeto cosa che noi facciamo a partire da un'elaborazione programmatica che c'è oltretutto giungono in siamo una grande forza di governo
E come si potrebbe pensare che uno schieramento può governare quasi tutte le regioni italiane quasi tutte le città senza sapere cosa fa
Poco evidente che noi abbiamo un programma e vorrei dire che questo nostro programma cioè questa nostra visione dell'Italia è in parte un programma in essere e idealmente di dire che non c'è un solo cittadino oggi che può dire
Che le regioni e le città governate dal centrosinistra sono governate peggio del Governo nazionale di Berlusconi
Lei in due occasioni ha detto di essere abbastanza convinto Della Vittoria del centrosinistra le prossime elezioni anche l'onorevole Casini ieri ha sostenuto che in questo momento il centrodestra a una scarto negativo di nove punti rispetto al centrosinistra
Berlusconi non escono invece di parere contrario Ercole non tiene però quello che succede di solito nel conclave non l'ultimo per la verità che di cardinali che intorno Pappi nei conclavi coi riescono cardinali
Ma guardi io io sono io penso che i sondaggi vanno guardati ma
La politica non può farsi guidare dai suoi
In questo momento a mio giudizio al di là dei sondaggi è evidente che il centrosinistra code di una spinta popolare si è manifestata nelle elezioni non nei sondaggi abbiamo conquistato
Gran parte delle regioni
Però io
La mia opinione è questa oggi c'è una parte larga dell'opinione pubblica
Che
Da una parte considerati centrodestra non ce la fa
Non è stata in grado del Mosconi ha tradito quella promessa di rinnovamento politico che Berlusconi promise di cambiare l'Italia
E questa fu la sua forza ecco
Ma del in realtà diciamo quel processo di innovazione non ce sta
Ed anzi nel corso di questi anni di fronte ad una grave difficoltà anche internazionale l'innegabile che centrodestra si è trovato anche a fronteggiare difficoltà che non dipendevano dalla loro azione tuttavia di fronte a questa difficoltà il governo ha mostrato nel modo più clamoroso direi la debolezza della sua impostazione direi di la visione dell'Italia è chiaro
Cioè in realtà Berlusconi è andato al governo nella convinzione
Che e se lui avesse allentato le briglie
Meno regole meno vincoli meno tasse
Il sistema economico italiano
Avrebbe fatto un grande balzo in avanti
E lui è andato al governo pensando che colpendo la forza dei sindacati dei diritti dei lavoratori scorda tutta quella storia l'articolo diciotto che ha spaccato il Paese
Riducendo la fiscalità
Riducendo le regole in materia ambientale e quindi condoni già si starebbero prodotte le condizioni di un balzo in avanti dell'economia italiana
Ora questa politica non solo ha avuto effetti devastanti perché ha diviso il Paese ha inasprito tutti i conflitti sociali aggravato if e nomini di illegalità di abusivismo di evasione fiscale avuto Effetti devastanti sullo spirito pubblico
Ma non ha avuto nessun effetto positivo c'è l'economia perché perché i problemi dell'economia italiana sono altri
Perché l'economia italiana non soffre di un eccesso di regolazione soffre del fatto che noi siamo esposti alla competizione dei paesi emergenti
Perché noi siamo forti in quei settori manifatturieri nei quali questi Paesi sono più competitivi
Mentre invece siamo deboli nella ricerca nell'innovazione e nella formazione
Nei settori più avanzati e moderno e quindi il problema dell'economia italiana non è ridare fiato in qualche modo al vecchio meccanismo di sviluppo
Ma è quello di rinnovare di guidare direi una Processo di riorganizzazione qualitativa dell'economia italiana
Di accompagnare un grande cambiamento nel segno dell'innovazione
E la destra non non aveva neppure gli strumenti culturali cioè loro non hanno capito neanche qual era il problema in Italia
Che era un altro rispetto a quello che pensavano loro
Quindi il fallimento di questo governo sta quindi che Berlusconi è cattivo diciamo e che aveva in mente secondo me è un'idea sbagliata dell'Italia
Però c'è una parte dell'opinione unica e dice sì questi non ce l'hanno fatta ma anche questi altri sono divisi sono condizionati da posizioni estremiste sono litigiosi questo è il punto che mi preoccupa di più
Cioè io non ho dubbi che tra gli italiani che sono in campo noi oggi siamo più forti
Però vedo che c'è un pezzo grande del Paese che non è in campo
Che non ha più fiducia nel governo ma nello stesso tempo non ha fiducia nell'opposizione e questo mi preoccupa
E questo dovrebbe essere il problema vero che il centrosinistra vuole affrontare
Vede perché rinasce un certo dibattito sul centro adesso al di là degli aspetti strumentale secondo me rinasce il perché c'è un'area che è scontenta di questo bipolarismo
E pensa che in realtà questo bipolarismo ci ha dato due coalizioni rissosa e ed egualmente incapaci di governare
Questa parte del Paese io non condivido queste posizioni cui ha dato voce di Mario Monti però ritengo che noi dobbiamo interloquire con serietà con questa parte del Paese
Perché questa preoccupazione non è innova possiamo considerare infondata
E dobbiamo dare una risposta positiva
Che consiste nel dare alla proposta di governo del centrosinistra una forza che consiste nel creare una coesione che consiste nel rafforzamento della leadership di Prodi perché se Prodi esce indebolito dalle primarie queste posizioni si molto si estenderanno indubbiamente
Sono due
Guai se noi ci accontentiamo del fatto che siamo più forti nella parte schierata del Paese spiegherà siamo più forti d'altra parte insomma difficile schierarsi
Noi dobbiamo guardare quel sondaggio che Casini ha agito sondaggio delle altre dice che c'è un trentasette per cento degli indecisi
Dovete questi indeciso sono queste persone chi per lui ecco loro quelli che trenta sette per cento e intanto ecco allora guai se noi non ci rendiamo conto che noi dobbiamo conquista la fiducia di quella parte dei nostri connazionali che guardano verso sinistra con scetticismo
Che vedono con preoccupazione le divisioni le troppe ricerche di visibilità che ci sono anche nel nostro campo e dobbiamo dare a questo mondo una forte rassicurazione
Perché noi siamo in grado noi siamo una classe dirigente seria siamo pronti ad unirci in uno sforzo che sarà
Il governo del Paese che governare questo Paese sarà un'impresa difficile saremo chiamati a scelte complesse in cui si misurerà la serietà di una classe dirigente perché noi rischiamo
Di lasciare ai nostri figli diciamo un paese assai più debole
Assai più insicuro
Assai più marginale dal punto di vista degli equilibri internazionali questa è la verità a meno io non credo che fa che si faccia bene a a camuffare le pare
è vero c'è un rischio di declino dell'Italia ed è anche vero che ci sono le forze per reagire agli ma sarà una sfida difficile io lo dico innanzitutto ai miei colleghi
Quando vedo certe polemiche ancora oggi sulle primarie seggi delle primarie
Ci sono ma questa roba serve per avere un titolo di giornale diciamo io penso che noi dobbiamo cominciare a preoccuparci tutti come classe dirigente del Paese di quello che si scriverà di no i miei libri di storia non nel giornale domani e noi
Stiamo
Che noi siamo stati la classe dirigente che non è stata capace di riportare l'Italia deve essere un grande Paese queste la sfida
Punto invia bipartitismo il
Come come come attualmente per ordine stesso ammette che questo sistema elettorale porta a una maggiore stabilità ma a a una frazionamento a una maggiore conflitti una maggiore visivo decimo Giaretta ecco lei stesso in un'intervista che ha lasciato tre giorni fa la stampa
Dice che la l'esigenza di una riforma della legge elettorale portata avanti dall'UDC non è una tattica dodici per differenziarsi da Berlusconi ma è un problema reale la regista appunto di cambiare questa legge magari arrivare una maggioritario a doppio turno secondo lo stile francese che me condivide questo potrebbe essere la strada giusta ma questa riforma elettorale non porta a una a una frazionamento anche l'attuale sistema politico
Ma guardi io ritengo che il
Noi dobbiamo lavorare per rendere il bipolarismo più forte e questo comporta un'azione sul piano delle regole ma anche sul piano dei processi politici
Non c'è dubbio per esempio che la grande proposta di Prodi andava nel senso di creare un soggetto politico in grado di avere da solo qualcosa come tre
Tra cinque per cento dei voti senza cambiare le leggi elettorali questo sarebbe stato un potente contributo a ridurre la frammentazione del sistema politico italiano
Io guardo anche ai grandi processi politici credo che questo progetto non possa essere considerato tramontato
Io voglio battermi perché questo Progetto torni ad essere al centro della vita politica italiana e voglio dire subito che la forza che noi con il nostro simbolo otterremo nelle elezioni
La metteremo al servizio del rilancio del Progetto unitario dell'Ulivo anche per questo è importante che abbiamo un buon risultato
E anche la politica
Ci sono le regole ora dov'è la mia obiezione diciamo a Follini a Casini persone sono visse e lavorò anche un confronto con il presidente della Camera a Milano chi ci consentirà domani sera di approfondire insieme questi tre
Noi non possiamo affrontare il tema della legge elettorale nelle ultime settimane di una legislatura e sulla base della motivazione che è sfuggita
Sa come
Al mio amico Marco Follini che dice con l'attuale legge non vinciamo perché come argomento diciamo è un argomento un po'fragile nel senso che legge elettorale non può essere volta al servizio dell'interesse di parte in modo strumentale e ha fretta
Io credo che non abbiamo il problema di riflettere un po'sci sui sistemi elettorali del Paese
Sa che noi siamo l'unico paese al mondo dove si vota con sei leggi elettorali diverse
Ognuna delle quali introduce una sua logica dal proporzionale puro dell'europea e al mezzo maggioritario delle politiche al maggioritario di coalizione delle comunali e cioè io penso che questo a parte il fatto che è difficile orientarsi anche per il cittadino
A ogni campagna elettorale di nuovo regole diverso la gente deve capire se
Ma poi penso agli anni degli affetti perversi sul sistema politico
Perché da una parte ti incentivare d'unire utile che nel collegio bisogna essere tutti uniti però nel proporzionale bisogna distinguersi perché se vuoi avere i voti al posto del partito tuo alleato ti devi distinguere ciò un sistema che spinge i partiti ad allearsi ma distinguersi secondo me è un sistema che induce alla schizofrenia del sistema
Quindi noi dobbiamo riflettere seriamente non in modo affrettato e cercare di riorganizzare meglio il sistema
Secondo me con l'obiettivo di rafforzare il bipolarismo
Con l'obiettivo di rendere questo bipolarismo più efficace di produrre una maggiore stabilità di governo
La proposta che avanza l'UDC secondo me nel merito va nella direzione esattamente opposta permetto di dire
Perché aumentandola quota proporzionale
Aumenta gli elementi di competizione interna alle coalizioni
E quindi certamente non favorisce la stabilità
Quindi al di là del fatto che trovo scorretto l'idea di aggiustarsi la legge elettorale alla vigilia delle elezioni trovo che
Lo si vorrebbe fare in una direzione
Che non potrebbe che produrre effetti peggiorativi rispetto alla situazione attuale nel senso cioè di accentuare quegli elementi competitivi all'interno delle singole quali Simone di cui francamente non si avverte il bisogno perché in una democrazia matura la competizione fra destra e sinistra non è all'interno della sinistra all'interno della destra tentano espresse
Ci potrà essere un confronto ma se c'è competizione tra quelli che devono governare insieme dopo c'è casino questa è la verità e ormai l'abbiamo vista
Lei dice appunto insistiamo sul bipolarismo ecco però c'è questo centro che avanza magari strizzate d'orecchie d'dov'è che è stata più Totti fra Casini Rutelli magari un grande centro che potrebbe anche raggiungere secondo lei a che il dodici per cento ecco questo centro come si collocherebbe fra il bipolarismo fa due frazioni due raggruppamenti guardi io penso che il centro è una cosa se non è
Mai considerato con disprezzo precisa va fatta nell'intervista stampa mette in rilievo questo questa tendenza così nuova moderata che emerge dal centrodestra e la guarda con molta attenzione molta simpatia quasi io ritengo che se si riuscirà
A costruire in Italia uno schieramento di centrodestra
Più europeo meno estremista meno condizionato da posizioni estremistiche questo sarà utile per il Paese
Quindi se questo è l'obiettivo di Follini Casini io penso che un obiettivo io sto dall'altra parte naturalmente però siccome credo che dobbiamo essere interessati alla evoluzione dei
Sistema democratico italiano io penso che l'Italia ha bisogno di una destra normale per riprendere diciamo l'espressione grande vecchio libro che aggiungere la società si partito moderato con tutti i partiti attuali proprio
La lega insomma dei
Massa io la mia opinione sinceramente che la carica estremistica che c'è stata nell'azione del Governo Berlusconi è dipesa fondamentalmente da Berlusconi non dalla legge
Se vuole la mia opinione
Mi rifiuto di pensare che un partito col tre virgola nove per cento può imporre quelle posizioni a meno che come a me è sembrato tante volte in re
Alta quel partito non desse voce appena messi ieri a pulsioni a concezioni condivise dal presidente del Consiglio
Purtroppo penso che è lì il problema più che nella legge
E che esse stesse hanno insomma diciamo alla poi la forza della Lega e quello che
Per cui mi pare che questa esigenza di rinnovamento del centrodestra l'esigenza che è proiettata al dopo Berlusconi però la mia personale opinione che spesso al futuro dell'Italia se in Italia nascesse un grande partito di centrosinistra
Capace di tenere insieme le diverse culture riformiste Italia e d'altra parte una grande forza conservatrice di tipo europeo due grandi partiti di capaci di sfidarsi intorno al trentacinque per cento dei voti come avviene in Germania come avviene in Spagna io credo che questo sarebbe un fatto positivo per l'Italia
Questa è la mia opinione quindi ritengo che si debba lavorare per questa prospettiva fra l'altro ritengo che questi due ipotesi sono abbastanza collegate tra di loro diciamo nel senso che
Se si fa da una parte e questo incoraggia anche dall'altra parte andare nella stessa direzione
Poi
Evidente che la conquista del centro
è un obiettivo importante nel sistema bipolare
Dove per conquista del centro non non si intende il fatto di ricostruire una forza che sta in mezzo diventa l'ago della bilancia perché questo purtroppo nell'esperienza italiana alimentato il trasformismo
E non ha creato governi forti
Ha creato una immobilità della classe dirigente
Il centro eh quella parte della società socialmente e culturalmente che può essere di volta in volta conquistata a votare per il centrosinistra con il centrodestra
Io penso che noi dobbiamo cercare di conquistare questo elettorato moderato e penso che lo dobbiamo regalare
Io penso che la politica comporta fermezza di principi ma anche
Visione generale degli interessi del Paese
Io non sono moderato nel senso del moderatismo ma penso che una grande forza di sinistra debba anche saper dare prova di moderazione un'altra cosa
Deve ricercare le soluzioni condivise
Quando noi eravamo al governo ero io al governo e si è letto il Presidente della Repubblica
Noi non abbiamo scelto una personalità da votarci per conto nostro in contrapposizione con la destra
Come sarebbe stato un atto di rottura
Ma abbiamo pensato che per il bene del Paese malgrado ci fosse un aspro scontro politico sito potesse
Si dovesse arrivare la scelta di una personalità che potesse raccogliere un ampio consenso e questo consenso lo abbiamo ricercato
E credo che a venire eletto Ciampi anche con il consenso di Berlusconi è stato multilevel fa
Per il Paese e questo è un esempio di moderazione
Di equilibrio di ricerca di DVD un'intesa dice quindi da questo punto di vista il
Mi interessa la sfida al centro quello che invece considero velleitario
è l'idea che il centro posta da solo governare questo Paese
L'ho detto anche con molto rispetto anche a Mario Monti di persona che che rispetto e che stimo
Fra l'altro non l'ho nominato io commissario europeo quindi a luglio dimostrato dal mio Rispetto della mia stima sì sì ancorché lui forse è stato nominato da Berlusconi io l'ho confermato nella carica perché ritenevo che fosse utile per il Paese
E che facesse molto bene il suo lavoro
Quindi l'ho dimostrato coi fatti non con le parole tuttavia secondo me
L'idea che l'Italia ha bisogno di un centro per avere innovazione e modernizzazione del Paese è un'idea che non fa i conti con la storia italiana
Con un Paese cioè che difficilmente troverà la via di una coraggiosa modernizzazione senza l'apporto della sinistra questa è la verità
Perché insomma questo Paese ha fatto vidi un antipastino avanti li ha fatti con il contributo decisivo della sinistra
I grandi momenti di innovazione politica
Per tante ragioni che adesso non abbiamo né tempo né modo di approfondire e se io penso agli anni che verranno e alle sfide che noi abbiamo di fronte è vero quando Monti dice che c'è bisogno di innovazione sociale di liberalizzazione
Di un Paese capace di valorizzare di più anche le intelligenza i talenti come hanno detto alla festa io sono d'accordo
Io credo che noi dobbiamo coraggiosamente
Promuovere
I il merito e creare le condizioni perché delle forze giovani migliori del Paese possano affermarsi senza condizionamenti corporativi burocratici
Però nello stesso tempo questa esigenza di innovazione deve andare di pari passo con un'esigenza di giustizia sociale e di riscatto della dignità del lavoro che un grandissimo problema che si pone oggi
Perché altrimenti noi non ce la facciamo cioè se penso al futuro dell'Italia io credo che questo futuro dipende da un'alleanza tra mondo del lavoro mondo della cultura e mondo dell'impresa
Non una contrapposizione un'alleanza allora lei mi dica un'alleanza fra mondo del lavoro mondo della cultura e mondo dell'impresa come si fa senza una forza come la nostra che rappresenta tanta parte del mondo del lavoro e del mondo dalla cultura come si fa
Come si costruisce una coalizione di questo tipo senza la sinistra o pensando di mettere una sinistra e una posizione subalterna io credo che non non sia una prospettiva realistica
E credo quindi che questi discorsi sul centro sei mirano a ricreare diciamo un'egemonia centrista guardano al passato non guardano al futuro del Paese
Se invece se invece l'obiettivo è quello di costruire un equilibrio un'alleanza dinamica fra la sinistra riformista e altre componenti innovatrici della Società italiana allora questo sì questo è esattamente quello che vogliamo noi magari settore Fondazione
Ma guardi di Rifondazione ha compiuto una scelta
Difficile e coraggiosa che quella di misurarsi con il governo del Paese
Io credo che noi dobbiamo essere lieti che sia stata compiuta questa scelta
E penso che ho ragione di ritenere che questa scelta sia la scelta se
Cioè che Bertinotti è consapevole che non si può pensare che questa volta diciamo lui ripete lo scherzo dell'altro dell'altra legislatura
No ma per
Perché questo non sarebbe compreso neppure dai suoi elettori quindi sinceramente io ritengo che interessa della democrazia che una forza come Rifondazione comunista sia
Stimolata a misurarsi con il governo io vedo insomma che in tante parti del Paese Rifondazione parte delle amministrazioni locali a volte sorgono dei problemi delle discussioni tuttavia io ritengo che per un partito governare educativo
Fa però fa bene alla salute ed era la stazione però nutrizione delle offerte andreottiano diceva in un senso un po'diverso sa
Se non nel senso del potere
E legge non è vero perché il potere logora potere logora il ma no logoranti dice la se chi ce l'ha ne fa un uso o storie c'è che il potere e anche fatica e anche rischio di insuccesso quindi non non hanno per noi il governo è stato una sfida difficile persino drammatica
Però l'esercizio del potere e il importante io penso che i partiti il bello del bipolarismo anche a turno si governa tutti
E poi si sta un po'l'opposizione
Quando si sta all'opposizione si si studia si magazzino delle idee si fanno dei Progetti
Poi dopo si devono mettere in pratica
Questa dialettica e e e salutare fa bene proprio alla salute cioè ecco per un partito il non governare ma delle ed hanno oso perché si coltivano pericolose utopie perché perché si finisce per perdere un contatto con la realtà della gente con i problemi concreti dei cittadini no ecco
Quindi ben venga la prova di Rifondazione al governo del Paese
Ne parlavate di un altro importante appuntamento del due mila sei che sono appunto de presidenziale la corsa al Quirinale le diceva basta con la vecchia staffetta
Un presidente laico un presidente cattolico qualcuno poteva pensare che essendo stato Ciampi un parente laico non presente cattolico che poca asini ma questa è una supposizione non facciamo nomi detto questo come vede questa presidenziale alcuni parla anche di una possibile scesi in campo di Palermo lì davanti Amato come ne avete questa sette lezioni io io penso questo che nel nostro sistema
Dove il Presidente della Repubblica eletto dal Parlamento tre rappresentanti dalle regioni eccetera il presidente Repubblica e scelto non è che si scende in campo
E normalmente quelli che sono scesi in campo per farsi eleggere non sono stati eletti quindi oltretutto sconsigliabile voce dei tre prego cervicale sì ma nessuno io spero che nessuno secoli ciò potrà scendere in campo
Qui non c'è nessun caso diciamo c'è a un certo punto si apre una confronto una riceva
H tra le forze politiche di una personalità che abbia che corrisponda ai requisiti necessari
Che sono quelli di un ampio consenso politico ma anche di un rapporto forte di fiducia con il Paese
Guai se noi non teniamo conto che la politica non basta più a se stesse
E uno dei grandi meriti di Ciampi è stato quello di avere costruito un rapporto forte di fiducia tra i cittadini e le istituzioni e in questo Ciampi ha reso un servizio a tutti a tutti i partiti a tutte le istituzioni
Allora
In questo senso io ho detto che vecchi criteri sono tramonta e una volta
C'è comandava la democrazia cristiana
Di quanto quando si diceva laico cattolico cattolico non voleva dire cattolico voleva dire democristiani essere chiaro diciamo questa era l'alternanza che si realizza
E qui c'era un democristiano e poi anche laico aveva un significato abbastanza ristretto perché a nessuno è venuto in mente durante la Prima Repubblica che un comunista
Indubbiamente laico potesse diventare Presidente della Repubblica Quimper lie to si intendeva un esponente dell'area laico socialista del cattolico si intendeva un democristiano
E questa alternanza garantiva un certo equilibrio tutto questo è finito
Non c'è più una democrazia cristiana non ci sono più le pregiudiziali appartiene a un'epoca del tutto passa van Hoecke finito adesso
è finito quando noi e leggemmo Oscar Luigi Scalfaro dopo Cossiga
Onestamente
Lo dico questo regìa una pregiudiziale e se uno dovesse farà valere l'alternanza dopo due democristiani due laici diciamo Peppa non è queste auto discorso non ha senso non aperte Uto di ogni significato noi e leggemmo Scalfaro perché in quel momento di fronte ad una drammatica crisi delle istituzioni ci pare eh che Scalfaro fosse una personalità
Tra l'altro rappresentativa delle
Della tradizione dell'antifascismo della Costituzione che potesse dare una sicura garanzia al Paese
E così fu fra l'altro io partecipai a quella scena
Ci viene in mente neanche per un momento che c'era il problema del dopo democristiano davvero non non democristiano e ho visto in questi giorni una bella intervista Scalfaro bella
A lui risponde molto intelligentemente i dà ragione su quello che il problema non è laica il Canto questa distinzione non ha più senso nella scelta di una personalità che abbia il profilo
In campo non c'è nessun per quanto mi riguarda personalmente voi io ritengo pressione immodestamente forse di essere troppo giovane cioè foglio tante cose da fare la
Ho una
Livelli vorrei potere continuare a occuparmi delle delle che io faccio tante cose vado in
Lo per il mondo studio voglio continuare a mantenere la mia mobilità siamo nell'epoca della flessibilità voglio continuare ad avere un lavoro flessibile
Somma fra otto anni allora meglio questo caso un presidente cattolica adesso il presidente laico fra otto anni
Detto questo se c'erano gli avventori a un sacco di gente che si preoccupa di quello che devo fare io proprio
Avrebbero occupato stiamo avviando la Fornarina radiografare verso la conclusione
Dibattito una domanda veloce ma così Tania qual è il leader politico del passato si avvicina di più lei che ama di più unico italiano
La guerra io no non lo diciamo scomodi consegnato anche a lo scrittore la grande personalità politica
Alla quale io mi sono sentito più vicino è stato Enrico Berlinguer
L'azione
Questa è la mia vita è la storia della mia generazione che non significa che io non abbia cercato qui anche di vedere i limiti della personalità di Berg
Dunque però Berlinguer è un uomo che aveva aveva un tale fascino
La tale forza politica che ha lasciato un'impronta incancellabile persino in quelli che non lo hanno conosciuto figuriamoci quelli che hanno avuto la fortuna di essere lì vicino
Il sindaco Cofferati rispetto a molte volte tenuto Bologna andata distrutta migliorata in senso generale o peggiora
Lascerei giudicare ma mi pare che c'è una un sondaggio dice dissidio non veramente
Io sono molto rispettoso nella non non ho fatto delle indagini approfondite non potergli dare una risposta
Lo sanno lo
Qui noi abbiamo
Per le voglio dire una cosa adesso che riguarda mi Cofferati riguarda Fassino Veltroni guarda noi diciamo un po'sta gruppo di persone che si sono trovate
A rappresentare la sinistra italiana in un momento così complicato hanno vissuto anche qui siamo una generazione che adesso
Fu un'esperienza
Particolarmente difficile no a cavallo fra due epoche siamo cresciuti in una certa epoca
In un certo partito e poi ci siamo trovati sbalzati in un mondo nuovo anche con il trauma del cambiamento insoliti nuovi inizi sono sempre anche traumatici dice
Io credo
C'è una cosa che si deve capire perché osserva dall'esterno
Noi
Abbiamo via via ha avuto anche Luca momenti di discussione politica di battaglia politica tra di noi perché siamo sempre stati d'accordo tutti su tutto no si è visto no fatti congressi ci siamo contati
Cioè non è che sono delle cose nascoste
Però a mio giudizio la nostra forza cioè il fatto che poi alla fine questo partito c'è
No ogni tanto si profetizza mi ricordo dopo le ultime elezioni sembrava che non ci dovessimo so squaglia noi stiamo per tornando ad essere di gran lunga il maggior partito del Paese quindi
Questo dipenderà anche da un gruppo dirigente inusuale
A pur avendo pur essendo formato di personalità
Che
In in determinati momenti per ragioni politiche culturali sono entrati anche in conflitto o
Tuttavia noi non abbiamo mai smarrito il senso di una solidarietà Dinoi vorrei dire una cosa adesso che può sembrare senso che alla fine noi abbiamo una missione comune
Che è quella di rappresentare la sinistra italiana
Io voi
Il segreto sta nel fatto che alla fine ciascuno di noi anche per ragioni che derivano dalla nostra educazione ritiene che questa missione comune è più importante del destino individuale di ciascuno di noi
A volte dei giornalisti si stupiscono io vedo ad esempio D'Alema è andato a pranzo con Veltroni portoghese
L'acqua la pace la pace e la guerra l'uso improprio diciamo di queste parole che vanno riservate a a ben altre e più d'uno proporsi efficiente allora tra di noi ci possono essere stati contrasti può dici anche Astoria anche divergenze anche battaglie momenti in cui qualcuno ha detto bisogna che quello lì non ridimensioniamo perché c'era sempre una dentro una ragione politica vera forte
E quando ci si scontra per ragioni politiche questo alla fine non non distrugge il rapporto tra le persone e quando ci si scontra per ragioni politiche vuol dire anche ci si rispetta i registi
Quindi detto questo diciamo io non avevo dubbi non ho dubbi che Cofferati sia un ottimo sindaco
Tutto
Ma il Bologna diciamo uno che è stato capace di guidare un movimento di cinque milioni di lavoratori può amministrare una città di quattrocento mila vita
Una certa professionalità a guidare delle realtà collettive c'è spero non si improvvisano queste professionalità
La politica è un lavoro che non si improvvisa richiede passione ma anche conoscenza radici nella storia del Paese