Lavoro e identità - Celebrazione del centenario del Sindacato Ferrovieri Italiani

Giusta
Prego di aiutarmi ad iniziare
Credo
Credo sia
Doveroso oltre che per me un piacere
Nell'aprire questa giornata ringraziare prima di tutto tutti coloro che l'hanno resa possibile
Sto parlando
In primo luogo le compagnie delle compagnie della Filt che hanno lavorato
Per costruire questa manifestazione dei compagni del di averci che hanno messo a disposizione tra l'altro la sede nella quale ci troviamo
La Fondazione Di Vittorio i professori che hanno voluto sia quello di costruire tundra pezzo di storia di questo Paese perché di questo si tratta
E tutti i compagni ex ferrovieri pensionati dello screening che hanno rievocato assieme noi episodi un pezzo della loro vita e coincide con un pezzo di storia di questa organizzazione
A tutti questi valuta sto ringraziamento dobbiamo poi credo salutare compiacere
La presenza
A questo nostra manifestazione del Ministro dei trasporti Alessandro Bianchi
Dell'amministratore delegato del gruppo FS Mauro Moretti che voglio dire
Non è un segreto che nella sua vita ha avuto modo anche di
Partecipare nel fare un pezzo di strada assieme a noi
E tutti gli altri amici e compagni invitati che sono tanti e quindi non li citerò anche bere evitare un lungo elenco ma gli abbracciamo tutti e siamo felici di averli qui con voi oggi
Un'ultima
Ultima rapidissima considerazione proprio un flash così recuperiamo anche qualche minuto prima di dare la parola a Franco Nasso per l'introduzione
Prevede cento anni e sono una cifra importante
Novità celebriamo nel pieno di un'epoca
Che definirei strana
Cioè noi viviamo in una fase nella quale le le foto che scattano periodicamente
I vari ricercatori
Si rimandano l'immagine di un paese si dice impaurito ripiegato su se stesso con poche certezze
Ora io credo che questa sia
Ma è la mia opinione personale ma sia sostanzialmente la foto della coda di un'epoca
Credo si possa dire che è come se il Novecento Rossi decidesse a passare
Di fronte a noi credo che molti di noi c'era la consapevolezza che il cambia un cambiamento necessario
Non è a tutti chiaro
In quale direzione
Allora io credo che in queste condizioni oltre che
Celebrare come è giusto
Il centesimo compleanno di un'organizzazione come quello dei ferrovieri del sindacato dei ferrovieri dalla CGIL
Si debba anche pensare alla nostra storia
Come un momento
Della riscoperta della ricerca della nostra identità
Non per
Evocare delle nostalgie inutili o peggio per
Pensare di ripetere l'irripetibile
Ma semplicemente per essere
Protagonisti del presente e del futuro io credo che questo sia
Un bel programma di lavoro per tutti noi la pianto qui inizio ufficiale diciamo così di questa manifestazione con l'introduzione del compagno Franco Nasso
Buongiorno a tutti e grazie di essere qui
Lavorando in questi mesi alla preparazione del centenario
Leggendo gli scritti dai compagni che hanno svolto colori numerazione nel molti decenni di vita dello spirito
Guardando le bandiere e i manifesti e le fotografie
Leggendo i libri unica ricostruita all'azionariato però noi italiani
Discutendo con i compagni che hanno partecipato alla preparazione di questa celebrazione
Emersa con forza la misura la continuità chiedervi tale collegamento con quella grande scuola
Con quella pratica di rigore di passione civile e democratica
Le partecipazioni in prima fila l'ho letto nel merito dei lavoratori cresciuta e in un secolo caratterizzato da sconvolgimenti profondi
Oggi è una giornata dedicata a cento anni allo sui
Che vediamo con grande emozione noi ricorderemo intermediario dirigente sindacale descritta di lavoratori che hanno fatto la storia di un grande sindacato
Mentre ce l'abbiamo il centenario sappiamo che dobbiamo valorizzare la storia dello spiccato abbiamo conservarne con grande cura la memoria
Ma siamo anche consapevoli di portare avanti l'eredità impegnativa
Che società molto rispetto insieme a loro ieri veramente una continuità che è riassunta nel titolo del libro
Presso nemmeno il testo nella nostra iniziativa
La loro identità
Oggi sono presenti molti compagni che hanno fatto parte del sindacato ferroviari italiani
Ci sono dirigenti del sindacato e attivisti che hanno vissuto direttamente il lavoro della specificità del salutiamo con affetto
Ascolteremo con importanti testimonianze negli anni e mai più vicine nella vita del sindacato ferrovieri italiani
Abbiamo avuto il privilegio della collaborazione di molti compagni che hanno fatto parte nello specifico del alla preparazione del centenario
Abbiamo ricostruito insieme a loro la rete del sindacato la vertenza degli scioperi i progressi della categoria
Abbiamo avuto la conferma che lo specifici l è stato anche la grande scuola che ha consegnato alle generazioni successive dirigenti molti insegnamenti che non ci sono disperse che rappresentano ancora oggi una grande risorsa dell'organizzazione
Sono passati ormai ventisette anni dalla costituzione della figlia e dallo scioglimento del sindacato ferroviere italiani
Dal mille novecentottanta ad oggi è cambiato tutto
è cambiata l'azienda è cambiato il Paese non ci sono più i partita guerre ai quali faceva riferimento una categoria fortemente politicizzata
Eppure ai molti compagni che in questi mesi
Ci hanno chiesto cos'è rimasto di quella straordinaria esperienza abbiamo potuto rispondere che nonostante tutti gli stravolgimenti della storia non si è dispersa l'identità
La ritroviamo nei ferroviere perché ciò per ciò che riguarda il lavoro il rapporto con il sindacato
E la ritroviamo nel sindacato
Nella relazione
Tra le migliaia di compagne e compagni che rappresentano la Filt CGIL i posti di lavoro riconosciamo la continuità Polo sui CGIL
Ritroviamo la competenza professionale la conoscenza della complessità delle molteplici attività nelle quali si articola lavoro ferroviario e la capacità di rappresentarlo
Il rigore nei comportamenti la disponibilità ad impegnare il tempo libero l'attività sindacale la capacità di affrontare i continui cambiamenti la capacità di sostenere l'iniziativa di mobilitazione di Lodi
Le relazioni storiche proporranno tra qualche minuto i risultati della ricerca sul sindacato ferroviere italiani analizzato con criteri scientifici
Volendo accuratamente evitare di cimentarmi un lavoro che non è il mio lascia molto volentieri a Stefano Maggi e Adolfo Pepe la discussione sulla storia dello scritto
In questa breve relazione vorrei soltanto mettere in evidenza
Siccome tra i ferrovieri e dentro il sindacato siano presenti
Importi con in forte continuità con il passato le risorse indispensabili per affrontare le grandi questioni aperte per il lavoro nel trasporto ferroviario
Di questa continuità rimane innanzitutto la straordinaria forza organizzativa del sindacato tre ferrovieri
Anche nei momenti di divisione tra le organizzazioni sindacali nelle inevitabile competizione sulla rappresentanza i ferrovieri hanno sempre mantenuto una massiccia adesione al sindacato
Negli anni più recenti ci sono stati molti tentativi intesa ad eliminare questo radicata elemento dell'identità dei ferrovieri
Una categoria che ha mantenuto un tasso di sindacalizzazione altissimo che è rimasto tale nonostante i molti tentativi di ridimensionarli
Che è venuta i vertici di FS da altre esperienze aziendali ha sempre cercato di eliminare questa anomalia
Spesso appoggiato anche dall'esterno da chi ha sostenuto la necessità di ridimensionare il cosiddetto strapotere sindacale in è fesso
Tutti hanno prima o poi preso atto di quanto fossero difficili e quanto fossero sbagliati questi tentativi
Che hanno prodotto solo dei danni
Perché l'adesione dei ferroviere loro sindacati non è solo l'eredità di una grande tradizione di partecipazione di lotte
E non è l'organizzazione della tutela corporativa di una categoria protetta
Lo dimostrano i molti esempi di mobilitazioni portate avanti per lo sviluppo e la difesa del trasporto ferroviario
Lo dimostra la disponibilità al cambiamento
Che ha visto la categoria nella sua lunga storia impegnata insieme al sindacato a sostenere non solo i processi di sviluppo e l'innovazione ma anche le scelte che hanno trasformato l'azienda ferroviaria
Basti ricordare la grande iniziativa degli anni Ottanta per la riforma e per il superamento dell'azienda di Stato
L'adesione al sindacato ha origine
Dalla storia dallo Sri e dalla forte caratterizzazione politica della categoria ma è stata sempre alimentata anche dalla profonda consapevolezza
Che così come è stato per il passato quello lontano è quello più recente
La tutela del lavoro ferroviario per la sua natura richiede più che altrove una diffusa organizzazione della rappresentanza sindacale della contrattazione a partire dei posti di lavoro e nei territori
Molte caratteristiche del lavoro ferroviario sono infatti è rimasta invariata nel tempo
La tecnologia cambiato molte cose rappresentano indispensabile elemento di sviluppo per il trasporto ferroviario ma per quanto riguarda le condizioni del lavoro di lavoro in molte situazioni problemi sono quelle di sempre
Il lavoro dei ferrovieri anche il lavoro notturno i turni sulle ventiquattro ore il lavoro all'aperto nelle spaccio nella stazione lungo le linee in tutte le stagioni dell'anno
Il lavoro dei ferroviere fatto De Torre non cadenzate delle di pace dei treni con le partenze gli arrivi a tutte le ore del giorno della notte
Con il lavoro con residenza il lavoro domenicale e nei giorni festivi
Le ferie non sempre fruibile insieme alle famiglie agli amici
Il lavoro dei ferrovieri si svolge in molti casi in ambienti di lavoro precari e con condizione logistica disagiate e rimane un'attività industriale con seri problemi di sicurezza sul lavoro
Si tratta di condizione molto particolare e difficile che richiedono una contrattazione diffusa a tutti i livelli
Negli anni recenti attraverso il tentativo di azzeramento della contrattazione
Escludendo il confronto con le RSU è stato portato avanti uno dei molti tentativi di ridimensionamento della rappresentanza sindacale che sia giunte precedenti tutti falliti
Dalla promozione sindacati autonomi negli anni ottanta e novanta alla gestione disastrosa delle relazioni sindacali alle mille clientele alimentate per indebolire l'azione del sindacato
La complessità di una grande azienda di servizi è stata scarsamente considerata insieme contenuti professionale del lavoro che devono sostenere la vasta articolazione delle attività del sistema
Così compiuto un altro grave errore trascurando una straordinaria risorsa che origina dalla storia della categoria dalle condizioni in cui si svolge la produzione ferroviaria
La consapevolezza del valore del proprio lavoro e l'orgoglio professionale hanno radici molto antiche
Fin dall'inizio delle ferrovie ancora prima della nazione
Nazionalizzazione del mille novecentocinque
Il lavoro dei ferrovieri è stato caratterizzato dalla forte consapevolezza di fare parte di un'attività che ha sempre richiesto e lavoratori competenze professionali molto specifiche e che ha sempre avuto bisogno di usare il progresso tecnologico per la Rete per i mezzi di trazione
Lamento rivoluzionario del vapore la loro città che esso consentiva aveva collegato lavoro dei ferroviere al progresso e al cambiamento epocale dei tempi del viaggio che accorciava le distanze consentiva spostamenti di persone cose con rapidità impensabili
Prima della costruzione delle Ferrovie
Per far circolare per i treni per garantire la sicurezza l'affidabilità delle linee dei mezzi era necessario un personale qualificato
Sufficientemente scolarizzato è motivato all'interno di rigide procedure senza le quali il sistema non avrebbe potuto funzionare
All'inizio la necessità vitale per le ferrovie di personale qualificato favore la nascita di una categoria con un forte spirito di appartenenza con una forte consapevolezza del valore del proprio lavoro e di conseguenza con una radicata e combattiva presenza del sindacato
Nei decenni molte cose sono profondamente modificate ma il lavoro ferroviario ha mantenuto negli anni molte delle sue caratteristiche fondamentali
Il lavoro dei ferrovieri nelle diverse condizioni storiche organizzativa dell'attività ferroviaria
Ha mantenuto come costante fondamentale la diversità dei mestieri e la loro complessa integrazione nell'organizzazione del ciclo produttivo
Tutto questo ha sempre richiesto la gestione attenta di un equilibrio molto delicato tra le varie relazioni professionali
Nel libro che Stefano maggio in diverse occasioni quella ricordata l'esistenza della molteplicità dei profili professionale della corrispondente varietà dei quaranta retributivi
Questo equilibrio tra le spinte le diverse la componente professionali alimentate da uno spirito di appartenenza molto sentito
è stato per un lungo periodo gestito mirabilmente dallo sui
Che è stato in grado di rappresentare portare a sintesi le stanze comuni di quel mondo del lavoro e di coglierne allo stesso tempo le differenze
L'unità della categoria la massiccia adesione al sindacato si sono sviluppate anche in relazione a questa capacità straordinaria di tenere insieme le complesse diversità nel lavoro ferroviario
Quando si è pensato di semplificare diventerà uguale situazioni che non era unificabili si sono pagati dei prezzi che si potevano evitare
Così è stato per l'inquadramento unico e per l'eccessivo per l'eccessivo appiattimento retributivo che sono documentati Nelli
Questo tema rimane di grande attualità mentre si afferma il contratto di settore e si superano le frammentazione aziendali è necessario trovare soluzioni adeguate al problema della grande articolazione professionale
Che per quanto modificata dall'innovazione tecnologica rimane una costante del settore delle attività ferroviarie
Nella storia più recente delle FS ed in particolare negli ultimi venti anni molto spesso ci siamo dovuti confrontare con il tentativo di superamento della complessità caratteristica del sistema ferroviario
Abbiamo assistito ad un succedersi di malessere che hanno occupato i massimi vertici di FS e che hanno pensato di poter ridurre il sistema produttivo ferroviario la sua complessa organizzazione industriale ai modelli dell'industria manifatturiera
Questa allora si è ripetuto nel tempo la complessità non era riducibile oltre una certa soglia
Spesso questa riduzione è stata la conseguenza delle innovazioni tecnologiche che hanno prodotto mutamenti nell'organizzazione del lavoro e che si sono ripetute più volte nei lunghi decenni nella storia delle ferrovie
L'innovazione tecnologica registrato molti cambiamenti nel regime di circolazione sistemi di trazione dei sistemi di sicurezza anche in anni recenti i cambiamenti sono stati molto consistente e stanno modificando radicalmente l'attrezzatura della Rete dei mezzi di trazione
La ferrovia del due mila sette è molto diversa da quella di dieci anni fa
Il sindacato ha sempre sostenuto l'innovazione tecnologica
E negoziato gli effetti sul lavoro per contro abbiamo dovuto assistere al costante tentativo aziendale di forzare il modello produttivo
Con tutti gli effetti negativi conseguenti in base alla pretesa di superamento di una complessità scambiata per inutile complicazione
è il ferroviere al sindacato è stata spesso mossa l'accusa di difendere le presunte complicazione introdotta d'arte nel sistema che secondo alcuni si potevano facilmente eliminati
Per molti anni il sindacato ha contrastato questa politica aziendale del lavoro che ha sviluppato una condizione molto negativa in categorie
Abbiamo denunciato il degrado crescente chiesto che è una grande azienda di servizi lavoro continuasse ad essere considerato la principale risorsa
Non è stato così e le conseguenze si sono visti
è un errore che si è ripetuto nel tempo che ha prodotto danni molto pesanti si sono scambiati gli elementi una complessità che caratterizzano la natura del sistema per una macchinosa e artificiale complicazione di natura corporativa che in quanto tale veniva a difesa dei ferrovieri
L'identità dei ferrovieri ancora vive attuale è stata attaccata nei suoi contenuti fondamentali
I versi aziendale hanno tentato di convincere i ferrovieri che loro lavoro era facilmente sostituibile hanno spinto al pensionamento indiscriminato e hanno disinvoltamente portato fuori dall'azienda lavorazione fondamentali per la tenuta del ciclo produttivo
L'abbiamo visto con il disastro del sistema manutentivo e con la generale dispersione di capacità professionale che ha interessato l'intera azienda
Tutto questo reciso le connessioni operative professionale molto delicate funzioni aziendali e ha avuto come ripeto insieme al profondo degrado produttivo un diffuso e crescente malessere e pessimismo tra i ferrovieri
Essere ferroviere non vuol dire in questi anni sentire di appartenere ancora la grande famiglia che in passato ha costruito un piccolo Stato nello Stato
Con le case le moto e dopo lavori molte di queste cose fanno parte della storia
E se ne ferroviere vuol dire oggi come in passato fare parte di un sistema produttivo che deve realizzare un servizio fondamentale per il Paese
E per e che per questo deve riconoscere il valore del lavoro in ogni sua parte
Ripristinando le connessioni tra i vari segmenti di attività che sono saltate negli ultimi anni
La cura meticolosa dedicata alle singole mansioni il rispetto delle procedure vissute non come vincolo ma come elemento indispensabile per garantire la competenza del ciclo la sicurezza
La misura del fatto che il buon funzionamento del sistema compresso è frutto del lavoro dei singoli che sono stati nella lunga storia della categoria uno dei cardini delle identità professionale richiedono un'attenta rilettura da parte dei vertici aziendali
Bisogna recuperare il senso del lavoro la consapevolezza del ruolo dei singoli dentro la complessità del sistema produttivo
Il deserto non ancora compiuto per intero si è ancora in tempo per riparare i danni a ricostruire una condizione positiva
Ridare energia queste risorse ripartite dal lavoro e dall'identità è condizione assolutamente necessaria per affrontare i molti problemi aperti
La disponibilità a misurarsi con il cambiamento non è mai venuta meno
I cambiamenti necessari i nuovi modelli organizzativi e con essa la tecnologia possono essere davvero un elemento fondamentale dello sviluppo
Se collocati in una conduzione dei rapporti con il lavoro e con il sindacato che corregga in profondità le recenti gestione aziendale
Tutto questo è assolutamente indispensabile in questi anni come avvenuto altre volte la lunga storia della ferrovia si sta svolgendo un altro fondamentale passaggio di fase
Che richiederà una straordinaria stagione negoziale
Il cambiamento avviato alla fine degli anni novanta si è sviluppato in mezza contraddizione ritardi seguendo il passo del Governo del Paese nell'ultimo decennio
L'uscita dalla transazione in corso non ha un esito scontato la sua conclusione consegnerà in ogni caso un sistema ferroviario profondamente modificato
E le conseguenze asso sul lavoro saranno molto rilevanti
è in discussione è il futuro dell'azienda pubblica
Per la gravità della crisi finanziaria produttiva e per il rapido affermarsi delle nuove imprese ferroviarie che se stanno insediando sul traffico commerciale più redditizio
La crisi di FS la liberalizzazione del traffico merci viaggiatore richiede un forte intervento del governo delle Regioni per evitare che il servizio universale garantito fino ad oggi le FS non si è più sostenibile privando il paese di una quota rilevante del trasporto ferroviario
L'innovazione tecnologica delle linee tema e dei mezzi di trazione mette in discussione modelli di organizzazione del lavoro che devono essere rivisitati e adattate alle nuove condizioni di gestione della circolazione
Per il sindacato sarà un'altra prova impegnativo si tratta di lottare ancora una volta per lo sviluppo per il futuro del trasporto ferroviario per la sicurezza
Per il contratto per le clausole sociali e nello stesso tempo occorre misurarsi con un cambiamento che come ci è capitato di dire in passato può e deve essere un'opportunità
In tutti i diversi passaggi il sindacato ferroviere italiani e poi la Fininvest insieme agli altri sindacati
Hanno saputo organizzare il conflitto quando necessario e rinegoziare i cambiamenti sempre con un forte collegamento tra l'azione del sindacato e le identità professionale della categoria nelle sue diverse articolazioni
Questo rapporto tra consapevolezza del valore del proprio lavoro identità professionale il sindacato rappresenta una costante nei lunghi decenni di storia dentro un percorso mai lineare
Segnato dalle contraddizione dagli sconvolgimenti del secolo scorso e rimane un tema di grande attualità in una situazione produttiva complessa come quella ferroviaria
La celebrazione dei cento anni del sindacato Ferrovie italiane si svolge in una situazione difficile per il trasporto ferroviario di grandi cambiamenti anche superiori rispetto a quelli in corso un secolo fa
Quando al contrario di oggi si passava dalla diversa azienda private a una sola azienda pubblica
Negli ultimi anni abbiamo registrato cambiamenti profondi e pesanti attaccano colore del lavoro e alla sua rappresentanza sindacale eppure in questa situazione di grande trasformazione
Ritroviamo il segno forte della storia del sindacato ferrovieri ritroviamo la continuità e valori portanti di un'identità costruita nei decenni e sappiamo di poter disporre delle necessarie energie
Perché la categoria sempre saputo esprimere nei passaggi decisivi della sua storia
Per tutte queste ragioni
Possiamo dire senza caricarci tutto il peso di un'eredità molto importante e impegnativa
Che condividiamo con altre organizzazioni sindacali figlia della comune appartenenza per un lungo periodo al sindacato ferroviere italiani
Che siamo orgogliosi di continuare il lavoro dei molti che hanno costruito e difeso il nostro sindacato
E che hanno contribuito con la lotta e con enormi sacrifici negli anni che non sono poi così lontani ad affermare a difendere la libertà e la democrazia nel nostro Paese
Grazie a Nasso
Ferroviere dirigente della fiducia che ha introdotto i lavori di oggi lo abbiamo presenti tanti graditi ospiti e siamo onorati da loro presenza tanti amici tanti compagni tanto impurità a partire dai dirigenti di CISL e UIL
Vi ringraziamo tutti quanti accomunando lì in un unico plauso
Ora la parola il professor Ra Maggi
Stefano Maggi lo conoscete ha già partecipato a tante iniziative
Della nostro sindacato sulla sua storia
E non solo che era la relazione storica ma presenti anche il libro che lui ha curato
Lavoro e identità
Voglio dire che è magistrato per un verso aiutato nella
Ricostruire la lunga e gloriosa storia dei ferrovieri
Perché questa categoria è stato oggetto di una serie strenuamente ricca di ricerche storiografiche
Dalle origini dei ferrovieri e i diversi filoni che hanno caratterizzato la loro storia il loro lavoro
A tanti i periodi storicamente definiti
Mancava però una storia organica che accogliesse tutto questo
Perciò l'aiuto per un verso che il professor Maggi ha avuto
è stato accompagnato da una fatica intensa e preziosa Chiappa dottor libro
Che è
A nostra disposizione e che arricchisce ulteriormente la storiografia italiana ci temi del lavoro
Al professor Stefano Maggi la parola
Sto lontano
Buongiorno a tutti io sono il curatore del libro sono anche emozionato di essere qui di fronte a una platea di sindacalisti di ferrovieri dai quali io vengo in realtà ho scoperto recentemente che nel mio certificato di battesimo quarantuno anni fa i testimoni erano due ferrovieri non sono ricordati o neanche mio padre e quindi per far vedere come sono in qualche modo legato al mondo delle Ferrovie
Io ho curato il libro è stato abbastanza faticoso racchiudere in trecento pagine tutta una storia più che secolare perché in realtà
Non siamo partiti dal mille novecentosette cioè dalla Fondazione lo stima siamo andati anche un po'indietro
Fin dalle prime organizzazioni dei ferrovieri con le Società di Mutuo Soccorso
E fino alle prime mansioni ferroviari perché il libro come ricorda il titolo lavoro identità ha come filo conduttore quello dell'identità dei ferrovieri ma tratta non solo del sindacato ma anche del lavoro in ferrovia
Lavora in ferrovia che poco conosciuto all'esterno di tutti lo conosciamo bene e male sterno è difficile anche da comunicare a volte
Ed è difficile da interpretare ricordata prima Franco Nasso
Quanto negli ultimi vent'anni il valore del lavoro in ferrovia sia stato trascurato io ricordo quando studiavo alla Sapienza nella scuola di politica l'economia e trasporto escono le specializzazioni
Delle sentito manager delle ferrovie di allora
Dire che il personale viaggiante lo voleva mandare a fare a dare gli snack sui treni come fanno ora quella ricerca espresse in sostanza sugli allo stare in prima classe
Ecco rimase sconcertato da questa affermazione lo sono tuttora perché evidentemente trascurava un'identità professionale che aveva ben altri contenuti rispetto a quelli appunto di chi vende per carità degnissime lavoratori però
Non che non hanno niente a che fare con l'origine dei ferrovieri con le radici e col densità dei ferrovieri
Quindi questo valore del lavoro nel libro spero che emerga naturalmente delle pronunce tutto perché in trecento pagine non si può scrivere tutto ci sono le tematiche di lungo periodo principale non ci sono quindi tutti i fatti non ci sono tutti i nomi
Speriamo solo di aver reso nell'insieme
Di facile lettura un testo che vuole in qualche modo trasmettere i valori del passato perché siano attuali anche nel presente io come dicevo sono il curatore e mi sono poi assunto
Li obblighi più delicati cioè quello dell'introduzione del libro è quello di scrivere l'ultima parte
L'ultima parte dopo la costruzione della Filt che ancora ha bisogno di un'ulteriore riflessione storica perché è abbastanza recente
Ma i miei collaboratori che hanno scritto gli altri saggi vanno ricordati sono Massimo Taborre
Ernesto Petrucci e Mario fra tesi che sono qui in terza fila davanti a me
Vi inviterei ad alzarsi un attimo
Perché hanno lavorato
Hanno lavorato con impegno e compassione producendo anche i saggi più corposi di interpretazione storica
Quindi libro ricostruisce la storia del lavoro del sindacato ora io andrò avanti rapidamente per lasciare poi la parola agli illustri ospiti che seguono
Farò semplicemente dei flash su quelle sul contenuto del libro poi naturalmente ognuno lo può leggere o sfogliare con calma c'è il testo che trecento pagine poi c'è una piccola storia per immagini che era chiusa in venticinque enti quattro pagine quelle patinate
Il filo conduttore ripeto è quello dell'identità
E
E ricostruisce il lavoro ferroviario chi è stato evidentemente nella storia d'Italia molto importante come è stata importante la ferrovia
Io mi accorgo sempre di più spoglia avendo i documenti e i vecchi libri quanto le ferrovie abbiano fatto la storia dell'Italia
Da ottocento in poi naturalmente prima il tema non c'era
Ricordo per esempio le parole del Conte di Cavour re riquadri riteneva che le Ferrovie fossero indispensabili per favorire l'esprit de nazionalità italiana lo spirito della nazionalità italiana quando c'era il processo risorgimentale cioè non in Alitalia
Vado rapidamente avanti da ricordare una figura significativa dei ferrovieri è Cesare polso che un macchinista
Macchinista che era presentato probabilmente per tutto il Novecento il principale emblema dei ferrovieri sulla figura più importante di fine Ottocento però era nata Serravalle Scrivia nel mille ottocentocinquantatré
Morì suicida nel mille ottocentonovantotto buttandosi sotto il treno perché tutti
Tele organizzazioni che aveva con tanta fatica creato la Società di Mutuo Soccorso i macchinisti frontisti e le prime forbici sindacato precedenti il sindacato unitario che Rossi
Furono sciolte d'autorità durante la repressione del mille trecentonovantotto erano tempi duri e lui visto che crollava questo edificio che aveva retto con tanto amore con tanto sacrificio si buttò sottrarlo alterato motiva
Quella di Cesare pose una figura talmente importante che oggi la Società di Mutuo Soccorso dei macchinisti fuochisti che tra l'altro
A promosso la ricerca per la pubblicazione del libro e ha finanziato la ricerca fra pubblicazione delibera sulla limoso corse ma che in sé fuochisti oggi è intitolata Cesare Porzio ricordo che è la più grande d'Italia
Aperta oggi a tutti i cittadini dai ferrovieri quindi si è estesa a tutti gli altri
Cesare possono
Diede lo spunto indispensabile per la creazione delle prime forme di sindacato luglio però nel periodo successivo le convenzioni ferroviari nel mille ottocentottantacinque perché le Ferrovie erano gestite da grandi compagnie concessionarie
Nel mille per cento alla cinque erano tre strade ferrate nel Mediterraneo strade ferrate Rete Adriatica strade ferrate della Sicilia
Quindi l'affido la Lazard la Rete assegnata a queste tre grandi società determinò un peggioramento notevole le condizioni dei ferrovieri contro il quale Cesare polso inizia una serie
Incessante di interpellanze al Parlamento di articoli sulla stampa di stampa di pubblicazione di opuscoli sensibilizzando anche sulle problematiche
Del lavoro in ferrovia mi diceva il lavoro nasce lì anche con anche per impulso ricevere puzzo dei suoi collaboratori si scagliò anche contro la gestione ferroviaria per la verità ricordava prima Franco Nasso come all'epoca cent'anni fa si andasse verso la costituzione di un'unica azienda di Stato perché l'esercizio privato
Affidato a compagnie concessionarie che perseguiva una loro una logica di impresa aveva prodotto
Cito le parole del direttore della Nuova antologia che allora dalla rivista di cultura più diffusa più aspro tutto un vero e proprio sfacelo ferroviario che appunto spinse Giovanni Giolitti nel primo Novecento a promuovere la costituzione delle Ferrovie dello Stato
Nel qui del Milano centocinque vengono create le Ferrovie dello Stato e poi subito dopo sì
Realizza il sindacato unitario per la verità il primo
Tentativo di realizzarlo è del giugno mille novecento sei
Quando si tiene un congresso unitario fra i tre sindacati che si erano nel frattempo formati che erano il sindacato macchinisti il sindacato operai il riscatto ferroviario riscatto richiamava il nome della statale ionica il concetto trust affettazione delle ferrovie
Non si riuscì a raggiungere l'unità mai delegati decisero di dichiarare poi uscirono articoli sui giornali dei ferrovieri di allora il sito di dichiarare ferroviari italiani tutti che essi continueranno sereni fino all'ultimo nella via tracciata dalla massa
Questa via dalla condurli ad un solo risultato alla unificazione delle nostre organizzazioni
Ed ecco che e nel successivo Congresso dell'anno dopo dal ventisei aprile al primo maggio Fini alle due del primo maggio mille novecentosette come ha ricostruito Massimo Tabor rivedendo e gli articoli dell'epoca
Cisco si tenne il congresso di fondazione del sindacato ferrovieri italiani che da allora poi fino al mio novecentottanta è rimasto Salvatore la parentesi fascista
A rappresentare la principale struttura sindacale dei ferrovieri
La struttura del sindacato all'inizio un breve flash era formata da un consiglio generale ampio che aveva
Compiti deliberanti e da un comitato centrale esecutivo ristretto
Composto da solo undici ferrovieri tutti in servizio nella città sede del sindacato perché perché allora non ci si muoveva non era facile muoversi non c'era un'assenza giustificata non c'erano distacchi sindacali evidentemente tra erano più lenti
Quindi era impossibile altrimenti gestire la struttura esecutiva se non si era tutti nella stessa città e così quando si vada a Roma ad Ancona Milano eccetera cambia anche la struttura
Esecutiva del sindacato dall'inizio non c'era neanche un Segretario generale che poi fu istituito nel corso del tempo
I ferrovieri dei diventa lavoratore statali nel mio novecentocinque il numero dei dipendenti aumenta fortemente erano cento due mila nell'anno mille novecento erano i lavoratori industriali in assoluto più numerosi nel Paese
Arrivano a duecento ventisei mila nel mille novecentoventidue con un tasso di sindacalizzazione che sfiorava l'ottanta per cento quindi un tasso di Cindy realizzazione amplissimo
La discenda poi vede naturalmente le problematiche del
Degli scioperi che erano vietati allora perché erano di aetate gli scioperi per i dipendenti pubblici erano legali per i dipendenti privati ma non per lista FAS
E vede anche una forte crescita dell'identità collettiva dei ferrovieri e del loro sindacato sotto l'azienda è unica sotto appunto l'Amministrazione autonoma come si chiamava allora delle Ferrovie dello Stato
Vi leggo una citazione del mille novecentoquattordici che è riportata nel libro e che viene non da un testo sindacale ma da un
Testo giuridico che era il primo trattato completo di diritto amministrativo italiano a cura del futuro Presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando ve la leggo
Consapevole di essere organo del moto centrale miracoloso della vita moderna il personale ferroviario si reputa al di sopra di tutti reputa di aver diritto per questo ad ogni sorta di tolleranza
Partecipe della violenza che si sprigiona dalle macchine a vapore e dalle dinamo elettriche è insofferente di ogni gioco e di ogni disciplina
Uso accorse che sono vertigini mostra assidua sensibilità suprema e sdegno alle catene del metro comune
Dirsi ferroviere è come ripetere l'antico il non vanamente orgoglioso Civis Romano Russo summa
Trattasi di una potenza che nuova la storia e davanti alla quale chiunque non escluso lo Stato deve abbassare le armi e capitolare ora questo testo naturalmente anche un po'polemico nei confronti dei ferrovieri
Grazie
Questo testo che era evidentemente anche un po'polemico nei confronti dei ferrovieri però prendeva atto di un'identità collettiva che stava crescendo che in qualche modo impressionato anche gli altri lavoratori
Ma i ferrovieri erano anche un riferimento per gli altri specialmente per i dipendenti statali si andava dietro le loro rivendicazioni
Riconoscendo in qualche modo come una guida
Nell'ambito del sindacato alla mente il mestiere più combattivo inutile dirlo è stato sempre del macchinista
I macchinisti avevano allori visita in marcia fondata nel mille novecentotto davo gusto Castrucci
E va ricordato anche che la stampa di categoria era particolarmente ricca il sindacato ferrovia italiani ha pubblicato fino al mille novecentottanta la tribuna dei ferrovieri come ricorderete tutti
Ma c'è sempre stata una eccezionale proliferazione di fogli sindacali di qualifica di settore e anche di impianto nei grandi impianti ferroviari
Questi che pubblicazioni rappresentano intanto oggi la fonte principale per ricostruire la storia dei ferrovieri ma dimostrano anche la vitalità della categoria
Io ricordo io ho fatto per tre anni e mezzo il ferroviere al deposito personale viaggiante riverse ricordo quando andavo negli altri impianti vedevo la stampa i volantini sindacali ricchissimi
Credo che in nessun'altra Amministrazione poi lavorato anche in altre amministrazioni in di nessun altro ha trovato una vivacità sindacale come nel mondo dei ferrovieri
Quindi volantini stampa anche a livello di impianti rappresentavano in qualche modo la l'identità collettiva dei ferrovieri e la loro vivacità anche culturali
L'epurazione fascista vado rapidamente avanti per brevi cenni arrivando alloggi Mussolini come è noto nel dicembre del mille novecentoventidue sciolse il consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato nomino un Commissario straordinario che in circa due anni
Restano all'azienda
Con massicci licenziamenti però dei duecentoventisette mila ferrovieri in servizio al trenta giugno mille novecentoventidue due anni dopo ne erano rimasti soltanto cento settantaquattro mila qui quasi niente rispetto a come diminuito il numero
Rispetto a come è diminuito il numero dei ferrovieri negli ultimi vent'anni però però all'epoca fu una cosa assolutamente terribile
All'epoca fu una cosa terribile che intacco o per la prima volta l'orgoglio dei ferrovieri e che sa assegnato l'esistenza di un paio di generazioni avevo un nonno licenziato dal fascismo e nella centoventitré
è in qualche modo verso tutta la sua vita è rimasta segnata da questo evento di licenziamento delle ferrovie
Il primo comma qui poi silos filiere sciolto con il fascismo il primo congresso dello SDI dopo la Seconda Guerra Mondiale qui qualcuno si ricorderà se non altro per averlo sentito dai sindacalisti più anziani
Le vicende convulse della ricostituzione intanto lo stia aderisce alla CGIL mentre all'inizio rimasto in parte separato era sempre una situazione di forte autonomia del sindacato a questo punto aderisce formalmente la CGIL
Vittorio radio diffonde la notizia della visione ferroviere testimonianza di quanto erano importanti nel anche nella vicenda del sindacato confederale
Il primo congresso dossier dopo la Seconda guerra mondiale si viene a Firenze dal tre al dieci marzo mille novecentoquarantasei
E viene definito primo anziché undicesimo cioè non riprende la numerazione dell'anteguerra ma abbiamo ricostruito ri costituito come
Come sindacato sostanzialmente nuovo anche se poi il nome il sempre il solito
Per rimanga per rimarcare proprio l'adesione alla Confederazione generale del lavoro
I primi anni cinquanta filiali quante riunioni cinquanta sono e sono un periodo molto importante tra strade e ferrovie riceverà da Rui vedere la normativa dell'orario di lavoro il famoso decreto mille seicentotrentuno emanato dal fascismo
Che abbiano se vuol mente intensificate ritmi di lavoro
Si arriva a diminuire l'orario di lavoro gradualmente dallo stato giuridico del mille novecentocinquantotto in poi e questo determina di nuovo un phone a forte crescita del numero dei ferrovieri
Mi piace ricordare che negli anni Cinquanta furono girati due film esso di Ferrovie
Le firme importanti uno è il ferroviere che verrà poi proiettato nel pomeriggio il film di Pietro germi
Che tutti immagino conosciate racconta la storia di un macchinista di Roma che guidava i treni rapidi con e far vedere anche l'orgoglio della categoria e l'altro è che ad un mese un minore successa all'epoca
Destinazione piova Rolo contorto che fa vedere invece la vita di un capostazione di campagna che è relegato in questa stazione in Cina
Per tutta la sua esistenza ferroviaria che cerca sempre di essere trasferito compreso cercare di convincere un ministro che tra che transita di lì per caso da sua stazione
Questi firme contribuire o negli anni Cinquanta a da crescere forse il prestigio e anche la conoscenza della figura dei ferrovieri che ripeto è sempre difficile da comunicare all'esterno
Poi
Gli anni successivi sono dedicati alla diminuzione dell'orario di lavoro e si comincia fin dal sessantasei
A proporre anche a tutti i congressi il tema della riforma delle Ferrovie cioè la riforma dell'azienda
Sicuramente il miglioramento delle condizioni di vita di lavoro l'ampiamente diritti sindacali naturalmente ma anche la riforma aziendale che era individuata come l'elemento fondamentale per far uscire le Ferrovie
Dalla stagnazione per darvi un rilancio al sistema ferroviario nazionale in un'epoca in cui si stava diffondendo a ritmi vertiginosi l'automobile che oggi caratterizza tutte le nostre vite
Negli anni Settanta poi fu deciso qui arrivo rapidamente alla fine degli anni Settanta fu deciso di aggregare lavoratori dei trasporti integrazioni unica non solo nell'ambito la CGIL
E lo si fu sciolto come ricorda ricordano molti di voi nel mille novecentottanta con il congresso costitutivo della Filt la federazione italiana lavoratori trasporti dopo un primo
Tentativo di unificazione con una specie di
Federazione sopra sindacale che era la Federazione Italiana sindacali trasporti meglio nota come esista
Cinque anni dopo la costruzione della Filt iniziava il processo di
Privatizzazione delle ferrovie con l'Ente Ferrovie lo Stato ha poi con le Ferrovie dello Stato società di trasporti e servizi trazione lente ferrovia stavo del
Dell'ottantasei l'altra del novantadue ecco ha cominciato anche la forte riduzione della forza lavoro dai duecento sedicimila Ferrovie del mille novecentottantasette
Siamo passati nel due mila cinque a meno di cento mila ricordo queste cifre naturalmente molti di voi conoscono
Ma perché sono evidentemente significative di una riduzione drastica enorme superiore molto superiore a quello Prata dal fascismo nel ventidue solamente al tempo il fascismo non c'era una tecnologia di oggi
Veramente è stato un processo travagliato direi anche mal gestito che ha cambiato il modo di lavorare in ferrovia ha reso anche difficile la trasmissione della professionalità tra una generazione all'altra
Quando vede ferrovieri oggi e ricordo come era ferrovia al tempo mio vedo una scarsa conoscenza delle radici storiche del ferroviario
Raccomando Picciau dell'ingegner Moretti al tavolo raccomando che anche questa
Identità collettiva questa storia di come erano le ferrovie prima venga conservata nella formazione di nuovi assunti perché per circa vent'anni anche a livello di formazione dopo assunti si è tentato di rimuovere quello che c'era prima
O se siete d'accordo con me io l'ho vissuta nell'ottantasette la formazione
Io sono stato assunto le mie novecentottantasette la prima cosa che il ministro dice l'utente non si chiama più gente si chiama cliente tale varca corto è uguale
Per favore però ecco e vi è un qualche era in qualche modo un cominciare a rimuovere le radici del ferroviere e poi negli anni dopo per quanto mai ha detto gli altri è stato molto
Perciò
Quindi lo studio del libro riporta luce questi eventi più significativi di storia sindacale anche lo sforzo umano intellettuali tanti dirigenti sindacali per migliorare le condizioni di vita di lavoro
La centralità dei ferrovieri nelle lotte per il progresso operaio che anche questa importante
E le battaglie poi per il miglioramento del servizio ferroviario c'è una costante nel sindacato
Che è quella di cercare di migliorare il servizio ferroviario forse la struttura la cui gestione con l'azienda probabilmente sì però
Ferrovie sono sempre anche preoccupati che le Ferrovie funzionassero bene viste come un patrimonio comune non solo del lavoratore ma più in generale
Di tutti i cittadini ecco oggi credo che il patrimonio storico delle Ferrovie sia fondamentale a livello di Trani storici
I documenti di libri e che in qualche modo abbia fatto la storia d'Italia mi scrivono a volte degli studenti a me che non c'entra niente
Per avere notizie redento sulla formazione dei treni per anni per i campi di concentramento sulla sui treni per degli emigranti ecco gli archivi sul tutte queste cose che rappresento neppure elementi fondamentali da segretaria non ci sono
Non ci sono per cui non gli si può dare risposta a tante domande della gente che per vari motivi appunto da quelli tristissimo i della deportazione a quelli abbastanza tristi dell'emigrazione
E caratterizzavano però il movimento degli Italiani che tutti sostanzialmente si spostavano in treno fino almeno a cinquant'anni fa ecco ringrazio per l'attenzione e ho finito grazie
Grazie professor Mancini grazie per la sua passione Grassi per il libro che ci ha aiutato a produrre che ha offerto ai lavori del centenario
Adesso la parola per il suo intervento di saluto il professor Alessandro Bianchi Ministro dei trasporti
La storia dei ferrovieri
è sempre stata caratterizzata da confronti stretti col Governo dall'origine a categorie giorni nostri
Passaggi difficili
Momenti gli accordi i momenti di scontri momenti negli anni più duri di repressioni scioperi durissimi da quello dei minori centocinque ettari d'Italia la militarizzazione
A tanti Chianca raddrizzato la storia di un confronto però sempre
Tenuto
Alto qualificato e vivaci
La parola perciò al ministro e i trasporti
Grazie molte
è un grazie anzitutto
Alla CGIL
Avermi invitato in questa occasione al segretario Epifani e Fabrizio Solari affranco RAS
E grazie al Presidente della Fondazione Di Vittorio
Per me un onore essere qui a
Questa celebrazione dei cento anni del sindacato dei ferrovieri italiani
Se ci penso bene che cosa possono proporre di meglio è un ministro dei trasporti di venire a una festa di di Ferrovie
è un'occasione
Nel quale ha voluto avete voluto fare una riflessione profonda tenta su
Un passato
Di cento anni
è un passato che ha segnato momenti sicuramente importanti e allora
Non avendo preparato un discorso perché non lo facciamo e vanno dalla casa di amici faccio farò alcune considerazioni
A partire da questo tema di fondo del lavoro e dell'identità
Che vorrei leggere come identità del lavoro dei ferrovieri questo mi pare il tema
In occasione dei cento anni di celebrazione del sindacato ferrovieri italiani
E allora le considerazioni che mi son vengano sono allegate ad una risposta
Che mi viene immediata dare
A
Il significato dell'identità del lavoro dei ferrovieri
è il significato di protagonismo io credo che la storia
Non solo dei ferrovieri italiani delle ferrovie italiane sia una storia di protagonismo non solo dello Stato italiano della storia europea e quindi mondiale perché dobbiamo risalire un paio di cento anni fa al mille novecentocinque
Hanno di
Fondazione del sindacato fare italiani a circa cento anni di distanza hanno più anno meno
Da quel momento diciamo fatidico della storia
Europee quindi ripeto per allora storia mondiale in cui tutto cambia
E in questo tutto cambiare
In quello che
Viene riconosciuto un momento di carattere rivoluzionario
Ovvero di un cambiamento rapido e repentino di tutto dopo il quale quasi nulla più uguale a quello che c'era prima
E quello che viene definito come la rivoluzione industriale siamo i primi degli anni ottocento
Una rivoluzione che è meglio che industriale sarebbe chiamare energetico tecnologica industriale perché l'avvento di una nuova forma di energie il vapore che cambia tutto cambia il modo di produrre cambia il lavoro cambia con la società
In questo cambia da pochi anni di distanza compare
Il treno
Mille ottocentoquindici
La prima macchina
A vapore il primo terroristi difensore del mille ottocentoquindici di pochi anni dopo una decina d'anni dopo circa mille ottocentoventinove
è l'avvio di esercizio della prima tratta ferroviaria per volta sulla
L'IVA forme ci sta
Da allora parto la storia come via straordinaria
Per la civiltà europea in cui appunto l'industrializzazione cambia completamente il modo di produzione precedenti il lavoro cambia completamente i suoi ritmi sui modi si determinò in maniera più secca
Molto spesso più dure i rapporti fra lavoro
E capitale
E cambia la cultura del mondo le ferrovie accompagnano questo processo con la loro crescita nel giro di pochi anni un mezzo sconosciuto fino allora diventa il mezzo di comunicazione prevalente in tutta l'Europa con qualche
Anno di ritardo
Anche in Italia
Il fatto che ha cento anni di distanza da quel momento di caratteri e rivoluzionario in una fase ormai di completa affermazione dei nuovi carattere di quella che io conosciamo come la modernità
Si fondi un sindacato
Dei ferrovieri sembra come che sancisca in maniera molto chiara la la presa di coscienza di consapevolezza di questo immane cambiamento e la volontà forte di essere lì protagonisti dei fenomeni che stavano
Caratterizzante che avrebbero caratterizzato per lungo tempo ancora il mondo e l'Italia
Ma la fase successiva abbiamo avuto una successiva fase di carattere rivoluzionario sempre affidando a questa del Veneto significato di cambiamento radicale repentino di tutto avviene a metà degli anni Cinquanta del secolo scorso
è un passaggio in cui
Il posto che aveva Giulio ruolo che aveva giocato la rivoluzione energetica ai primi dell'Ottocento e ve ne giocato dalla rivoluzione informatica da quell'informatico telematica più precisamente
E che determina nel tempo nuovamente un cambiamento
Dei modi di produzione un cambiamento del lavoro un cambiamento dei valori e della cultura della società arriva quella che chiamiamo che sarà chiamata col termine di post-modernità
Per un momento
Parlo degli dagli anni fra gli anni Cinquanta gli anni sessanta del secolo scorso per un aumento era parso che questo nuovo straordinario modo di comunicare a distanza
Non fisico ma
Appunto telematiche virtuale dovesse
Come dire
Metteremo un Cantone tutto quello che era il mondo dalla comunicazione fisica le ferrovie che ne erano state uno dei grandi protagonisti
Il tempo ha dimostrato che questo non era anzitempo ha dimostrato
Che ancora una volta
Le Ferrovie la costruzione di reti ferroviarie avrebbero rappresentato uno dei
Canoni diciamo del cambiamento dell'altro che ha del nuovo cambiamento epocale che c'era stato
Questo se ci pensate bene e quanto sta avvenendo da qualche anno diciamo non molti venti anni a questa parte
La progettazione che l'Europa in particolare sta facendo dalla propria rete ferroviaria del futuro
Quando si parla della corridoio uno da
Da Lisbona a Kiev da quando si parla del corridoio da Berlino a Palermo del corridoio otto verso i Balcani di quello di cui non ricordo il numero da Genova a Rotterdam si sta parlando di una rete
Ferroviaria quindi di una rete di comunicazione
Via Ferro
Che è costituita come dire l'ossatura portante della mobilità dei prossimi cento anni io credo che di questo bisogna avere una piena consapevolezza siamo si sta costruendo un sistema di collegamenti ferroviari che avrà
Sulla vita
Parte ormai poco nostra grossa di quelli c'era la mia età un po'più dei giovani sicuramente delle generazioni delle generazioni future giocherà il ruolo che hanno giocato le prime reti ferroviarie sono ottocento
Dobbiamo essere consapevoli quando facciamo le nostre scelte quando ragioniamo sulla nostra parlo dell'italiana connessione con questa grande evento europea quindi le Ferrovie ancora volta protagoniste
Il mondo del lavoro ferroviari ancora una volta protagonista
Una terza considerazione vorrei farla rapidamente sulle ferrovie italiane FS
Parlo dell'ingegner Moretti e del suo mondo
Ci siamo abituati negli ultimi anni a
Parlare delle Ferrovie come di un
Elemento di crisi di questo Paese
La reazione quasi naturale istintiva tutti i livelli è una una cosa in crisi che crea dei problemi al Paese
Nessuno
Vuole né può nascondere le difficoltà nelle quali si è trovata in parte tuttora si trova questa
Macchina potente macchina delle ferrovie italiane ma
Io inviterei tutti lo stavo facendo per conto mio da quando faccio questo nuovo mestiere
Ma lo sta facendo molta più maggiori perizia e molta più capacità di incidere sulle cose l'ingegner Moretti ma queste anche una straordinaria occasione di questo Paese
è la più grande azienda pubblica di questo Paese
è un assetto e come si dice oggi fondamentale sul quale dobbiamo lavorare non per dismetterla non per disperdere urla non per spezzettata ma per farla ridiventare protagonista di un processo di ammodernamento del Paese vuole essere questo
Se ci pensate
E se faremo bene le cose
Quello che hanno rappresentato quello che ha rappresentato negli anni Sessanta la costruzione della rete autostradale italiana
è oggi quello che si sta facendo nella costruzione dalla nuova rete ferroviaria italiana parlo in particolare della rete della di grande comunicazione della parete dell'alta velocità
E lo dobbiamo fare però
E su questo
Con questo tema lo l'opposto dal primo giorno in cui ci siamo incontrati dall'ingegner Moretti che mi pare lo abbia ampiamente non c'hanno recepito da me ma lo avesse già per conto suo contemporaneamente lo dobbiamo pensare alla rete nel suo insieme a degli altri livelli
Lo stiamo facendo una politica
Fortemente decentrata
Sul passeggero sul servizio che si dal passeggero è fortemente centrato su un particolare tipo di passeggero che si chiama pendolare
Si chiama quel signore che tutti i giorni si alza sono una decina di milioni in questo Paese
E va per motivi di lavoro di studio idrico di altro in un altro posto e porrà indietro alla sera
Ecco questo signore si muove su una rete che non è quella che stiamo costruendo nuova veloce IVA ma su una legge vecchia ottocentesca prevalentemente ancora ottocentesca
Che dobbiamo però non dismettere pensando che tanto siamo facendo quella nuova e quindi quella lì cosa che stava accadendo
Ma dobbiamo valorizzarla
Perché il contentino il collettivo minuto
Quello che collega tra loro le relazioni quotidiane è legata a quello di allora sviluppiamo questa grande Rete che ci ha
Ci terrà agganciati
Alla Rete Europea quello appunto dei prossimi cento anni e contemporaneamente alziamo perché ne ha un bisogno terribile il livello di qualità di questa rete minore che assicura la mobilità di decine di milioni di persone
Su questo progetto
Stiamo lavorando c'è in ballo
Un piano industriale delle ferrovie un piano complessa non ce lo nascondiamo perché
Piano delle Ferrovie significa risolvere una contraddizione di fondo che
Noi stessi abbiamo creato negli anni scorsi dalla Garato i Governi la creato le Ferrovie se essi erano gravi in parte anche i sindacati
L'hanno creato le forze imprenditoriali cioè che questa cosa che erano le ferrovie
Non fosse solamente come dire uno strumento per portare persone cosa da una parte all'altra
Ma fosse anche tante altre cose conosce un modo per
Sistemare la sede amministratori delegati fosse il modo per
Fare un po'di affari all'intorno fosse il modo per sostennero coprire posizioni di privilegio fosse il modo per
Accettare una certa così la stanchezza di comportamenti all'interno di questa gente
Poi una mattina ci siamo sbagliati e con
Tratto tipicamente Italia abbiamo detto no quella quella è un'azienda una società per azioni che da domani fa i conti esattamente come fa la società per azioni funziona tutto brillantemente ovviamente se creata qualche piccola contraddizione una contraddizione
Che gli attuali amministratori
Io credo che di migliori non potremmo averne in questo momento parlo dell'ingegner Moretti del presidente Cipolletta migliori per questo progetto che abbiamo davanti non potremmo averne devono risolvere questo problema devono fare in modo che questa sia un'azienda sana
Sul piano dei conti assieme siano aziende efficiente sul piano del servizio che arrende sia un'azienda consapevole del fatto che il trasporto dei di
Di di gran parte diciamo dette i suoi utenti è
In larga misura un servizio sociale dal quale non ci possiamo dissociare ecco di tutto questa equazione difficilissima da risolvere chiediamo che venga risolta il Governo cercherà dovrà
E sta cercando comunque di fare di fare la sua parte ultima considerazione se è vero
Come credo sia vero che tutto
è cambiato nuovamente che nuovi sono i parametri con i quali
Ci dobbiamo confrontare nuovi scenari internazionali nuove l'esigenza in terrebbe
Prima di ancora che cambiamenti
Effettivi sugli strumenti che usiamo economici finanziari tecnici produttivi sindacali e via dicendo sia necessario cambiare la mentalità
Si è necessario cambiare il modo con cui noi pensiamo a questa cosa
Che il trasporto ferroviario che
L'elemento fondamentale che sostiene la mobilità di passeggeri e sempre più vorremmo di cose consentendo merce
Risparmio tutto il discorso del delle filiere logistiche delle piattaforme c'è tutto un mondo dietro il popolo di usare questa allora va cambiata la mentalità
Noi ci stiamo sforzando ricambiare la bontà la mentalità di chi sta al Governo
Le Ferrovie mi pare stiano facendo la loro parte
Dico sommessamente lo dico sommessamente segretario Epifani forse vicenda che dovrebbe fare uno sforzo per
Cambiano anche lui mentalità nei confronti di questo problema forse
Con i modi che si studieranno che vedrete che deciderete occorre un nuovo protagonismo
Che sia fatto vuol dire di una azione di carattere propositivo di carattere progettuale
Di spinta se volete a interpretare i modi nuovi ruolo nuovo che questo grande mondo che quello delle ferrovie può svolgere a favore del Paese e a tutela
E a valorizzazione del lavoro forse in questa maniera aggiustando il tiro
Di alcune cose e tutto peraltro cambierà la vita non si capisce perché non si dovrebbe cambiare anche in questo senso forse avremo mi auguro che avremo un nuovo protagonismo del mondo del lavoro ferroviario degli anni che stiamo vivendo
Auguri chiarissimi a tutti
Pensiamo vivamente
Il ministro Bianchi che
Ci deve lasciare purtroppo per altri impegni precedentemente assunti
A ora
La parola il professor Adolfo Pepe
Precise dell'Università di Teramo i direttori dalla Fondazione Di Vittorio
Il lavoro assediato profondamente la storia d'Italia i ferrovieri hanno segnato la storia del lavoro
Questo parlerà il professor Beppe
Grazie
La celebrazione oggi
Del centenario della costituzione dello screening
Chiude
Il ciclo delle celebrazioni delle grandi federazioni e in qualche modo anche
L'intero ciclo delle celebrazioni del sindacalismo confederale italiano
Infatti noi abbiamo iniziato per quello che riguarda le grandi organizzazioni federali sin dal due mila uno
Con la celebrazione della centenario della nascita della gloriosa federe braccianti
Abbiamo o rivisitato e poi la nascita e lo sviluppo delle grandi organizzazioni sindacali industriali passi Obama i chimici i tessili
Abbiamo
Soffermato l'attenzione in questa
In questo l'epilogo storico della vicenda sociale del lavoro in Italia soffermandoci su importanti categorie come
I bancari i lavoratori del credito
Abbiamo recentemente concluso una importante storia simile a quella che oggi è stata presentata egregiamente la Maggi che dà i suoi giovani ricercatori dedicata alla storia del lavoro pubblico di cui in larga parte la vicenda dei ferrovieri
è stata elemento costitutivo
Abbiamo dalla metà degli anni Novanta ripercorso la storia dei principali territori italiani nella loro grande diversità socio economica culturale
Studiando e riproponendo all'attenzione del Paese degli studiosi le vicende delle principali Camera del lavoro
E infine
Qualche mese fa nel due mila sei a Milano abbiamo celebrato il centenario della nascita della Confederazione generale del lavoro
Che è
Praticamente il coronamento della sindacalizzazione del lavoro in questo Paese
Qual è
Il senso
Il significato che assume oggi a conclusione dell'intero ciclo
La vicenda
Che il sindacato ferrovieri
Sicuramente uno dei più gloriosi non solo per la continuità ma per i valori che ha saputo trasmettere qual è dico il significato che possiamo trarre a consuntivo per così dire
Di tutto questo lungo ciclo di riflessione
Io vorrei ricordare
Che poco prima della nascita del sindacato ferrovieri
Nel mille novecentocinque
E lo abbiamo ricordato a Milano c'era anche Grasso
I ferrovieri furono protagonisti di una dei grandi delle grandi svolte economico politica del Paese la nazionalizzazione del settore ferroviario
E connesso con questa vicenda economica furono protagonisti di una questione cruciale
La questione del diritto di sciopero dei lavoratori pubblici perché
Strettamente connessa con quella vicenda della nazionalizzazione a sfiorare il grande tema
Della limitazione del diritto di sciopero Peri i ferrovieri in quanto assimilati a lavoratori pubblici
Come voi ben sapete dal mille novecentocinque da quella drammatica vertenza da con lo sciopero vi è una linea di continuità che giunge fino alla legge centoquarantasei e alle vicende più recenti
Che in pratica sulla vostra condizione professionale sulla vostra condizione economica giuridiche sindacale
Ha visto innestarsi uno dei temi cruciali dello Stato liberale dello Stato democratico il diritto dei lavoratori
A manifestare attraverso lo sciopero la propria forza alla propria rivendicazione la propria libertà
Come capite intorno alla questione dei lavoratori ferroviari delle ferrovie al servizio ferroviario in pratica si innesta uno dei grandi temi della libertà
Della libertà che
Un elemento costitutivo della società moderno
Il sindacalismo federale
Di cui il sindacato ferrovieri costituisce a mio
A mio giudizio uno dei modelli più compiuti
è una forma di sindacalismo che in Italia non è stato esclusivo
A differenza di altri grandi modelli sindacali dell'Europa continentale o della stessa Inghilterra
Il sindacalismo federale
In Italia ha avuto un ruolo decisivo nella sindacalizzazione del lavoro nel superamento della frammentazione
Nel superamento delle contraddizioni di mestiere
Nella omogeneizzazione del lavoro e dunque nell'affermazione della sua forza contrattuale rivendicativa
E tuttavia
Il sindacalismo federale non è stata una realtà chiusa in se stesse
è stata una realtà che ha espresso l'orgoglio professionale delle categorie di lavoratori rappresentate e tuttavia
Non ha mai rinunciato ad aprirsi a forme
Di collegamento unitario di tipo confederale che ne hanno in ultima istanza ha fatto la forza più grande
L'elemento di continuità più duratura e
Se così possiamo dire ne hanno fatto il baricentro il baricentro della vita politica ed economica di questo Paese
Non si spiegherebbe altrimenti
L'ha grande contraddizione che noi registriamo tra la forma della rappresentanza sindacale e la forma della rappresentanza politica
Laddove noi celebriamo il centenario di tutte le forme di rappresentanza sindacale da quelle territoriali a quelle Camera a quelle federali a quelle confederali
Senza sostanzialmente registrare mai una contrapposizione tra continuità
Unità dei gruppi dirigenti e il loro rinnovamento in realtà noi ripercorrendo la storia della rappresentanza politica partitica
Registriamo fratture
Sistematiche incapacità di saldare il rinnovamento dei gruppi dirigenti la loro continuità con il rinnovamento strategico e con la salvaguardia della unità organizzativa
Voi che avete vissuto vicende complesse sul terreno organizzativo anche recentemente
Avete tuttavia ha dato una delle maggiori indicazioni a intero sistema della rappresentanza sindacale
Circa l'importanza che la formazione dei gruppi dirigenti e la loro pluralità debbono avvenire nel mantenere una rappresentanza dell'identità del lavoro
Che sia una rappresentanza che si svolga secondo i principi della rappresentanza sindacale
E quali sono questi principi
Sono i principi che voi avete elaborato e sostenuto in maniera esemplare nell'arco di cento anni e che sono confluiti in una struttura organizzativa più ampia che non ha distrutto l'identità ma l'ha allargato
Sono innanzitutto i principi che il sindacato i lavoratori rivendicano cioè chiedono
E chiedendo vogliono
Debbono attenere
Non c'è una diversità temporale
Non è vero
La storia del federalismo è una storia in cui alla rivendicazione segue il conseguimento dell'obiettivo anche quando è parziale o in negativo
C'è sempre un saldo chiaro
E il saldo è chiaro perché c'è una piattaforma rivendicativa uno sforzo intellettuale straordinario di tenere insieme ciò che è oggettivamente diverso
I riferimenti che il ministro faceva lo sviluppo tecnologico sono riferimenti che incidono in maniera inversamente proporzionale sul lavoro non unificano naturalmente
Non portano a facili saldature non diventa uguale il lavoro del macchinista con il lavoro del personale viaggiante
Perché c'è l'innovazione tecnologica e no il salto è il risultato di un grande sforzo culturale intellettuale di mediazione degli interessi
Di superamento del corporativismo ma al tempo stesso di ritrovare un elemento comune in avanti
Perché non si supera il corporativismo dicendo semplicemente che è brutto e Gretto devi dare ai lavoratori che rivendicano nella diversità una prospettiva in avanti
Se noi consideriamo nel libro lo trovate egregiamente Espresso l'evoluzione complessa difficilissima
Che ha portato a dare alle piattaforme contrattuali della vostra della vostra categoria il superamento di centinaia cene sto centocinquanta diversità di mestieri mansioni portarle in una architettura contrattuale unitaria
è indubbiamente uno dei garanti dei grandi Rachidi storici che il sindacalismo federale delle ferrovie ha dato all'intero sindacalismo confederale
E naturalmente
La rivendicazione ha bisogno di risultati ma i risultati si sanzionano con la forza
Noi abbiamo imparato una cosa semplice studiando la storia dell'Italia contemporanea sotto il punto di vista del lavoro
La recente polemica sul Corriere della Sera sulla storia italiana come una storia di violenza è in realtà un modo per non capire un dato semplice
è vero in questo Paese la violenza ha avuto un di più di presenza
Ma non appartiene al mondo del lavoro
Bisogna essere chiari
L'azione del mondo del lavoro organizzandosi sindacalmente ha compiuto è stato esattamente quello della metabolizzazione della violenza
Per trasformarla in forza
Impotenza organizzata in strumento di consolidamento delle libertà dei diritti della democrazia e questo spiega perché c'è un filo rosso che attraverso le lotte
Del mondo del lavoro salda la libertà la democrazia la Costituzione
E l'OSCE ovvero
è il punto nevralgico e delicato di questa manifestazione
è il termometro nel quale si passa dalla violenza dalla reazione istintiva spesso alle dopo alle prepotenze ingiustificate dello stato della magistratura dei carabinieri
Si passa io in realtà all'uso ponderato meditato della rivendicazione della strategia della consapevolezza e i propri diritti si possono e si debbono ottenere
Nell'immediato non in un futuro indefinito
è questo la radice del sindacato Ciotti chiedilo chiede perché hai forse perché hai un ruolo decisivo e lo devi ottenere in tempi certi
Non puoi ottenerlo in un di là e in un futuro non definito
Se andare a esaminare molte delle vostre azioni dalle vostre rivendicazioni troverete che questo è il quid psicologico e politico che alimenta l'azione dei lavoratori sotto forma sindacale
E poi dalla vostra storia federale è emerso un elemento fondamentale voi più di molte altre categorie avevi alimentato il rapporto tra professionalità del lavoro e modernizzazione del Paese sì modernizzazione del Paese
Maggi ha scritto dei libri molto belli su questo ed è inutile che io lo ripeta però occorre dirlo
Occorre rivendicarlo per fare anche qui una sottolineatura
Non tutti hanno concorso alla modernizzazione del Paese allo stesso modo non tutti possono rivendicare con lo stesso orgoglio
Il lavoro che è stato fatto il contributo che è stato apportato dai lavoratori delle ferrovie al progresso del settore del Paese
Non tutti possono fare questo se noi pensiamo
Ai limiti strutturali delle nostre classi imprenditoriali al loro modo di concepire lo sviluppo
Alla scelta una per tutte di privilegiare in un momento delicato in cui già all'Europa negli anni Cinquanta
Guardava al trasporto su ferrovia come uno degli assi strategici di una
Di un progresso generale la scelta di concentrare esclusivamente le risorse sul trasporto su gomma
Scelta che rivela una cultura un grumo di interessi un modo di intendere la modernità
A breve Beretta che non appartiene in realtà alla funzione metodica sistematica che la vostra rivendicazione dell'identità professionale il suo ruolo ha sempre avuto
Vorrei
Ricordare
Avviandomi a concludere queste che sono considerazioni
Ovviamente che non hanno nessuna pretesa di organicità che tuttavia
La lezione più grande che è possibile ricavare dava vostra vicenda
è di straordinaria attualità oggi e lo dirò in modo molto schematico
Il vostro è stato un sindacato politicizzato ma apartitico
è stato un sindacato
Che non si è affiliato alla CGD l nelle da liberale
E non si è affiliato neppure all'usi la rappresentanza sindacale confederale di ispirazione sindacalista rivoluzionaria che nasce
Nel mille novecentotredici
Lo sfitto rimane il più grande sindacato un quasi cinquanta mila iscritti con tassi di sindacalizzazione eccezionali
Che rivendica insieme la politicità e l'autonomia della propria rappresentanza
All'interno dello stile
Si confrontano competono e spesse volte contrastano duramente tutte le principali correnti ideologiche del socialismo della democrazia del sindacalismo rivoluzionario del comunismo
è un progetto o lo è un grande contenitore
Ma è un contenitore in cui la politica è e rimane l'espressione della rappresentanza e della forza del lavoro
è un modello in questo senso è un modello che spesse volte nell'età liberale
Viene preso in considerazione in contrapposizione a quelle tendenze che tendevano invece a spostare l'asse dell'autonomia
E della rappresentanza sociale sul terreno del collegamento organico e irreversibile
Con singoli partiti o con gruppi parlamentari o comunque forze che in qualche modo avevano forme di rappresentanza politica partiti
Da vostri è sempre venuto fuori fino allo sciopero del ventidue fino agli interventi drammatici del fascismo opportuno amente ricordati che non a caso
Colpiscono lo sfidi nettamente direttamente con il licenziamento di cinquanta mila
Ferrovieri scelti con criterio ben preciso
Dallo stile è venuta e di An a mio giudizio
La possibilità di riflettere su e cosa possa essere la dimensione politica la dimensione politica la funzione ne
Della politica quando la si legge
Non in maniera equidistante ma la si legge dal punto di vista del mondo del lavoro
Io credo
Che la storia di questo Paese
L'abbiamo detto più volte non solo è incomprensibile per il passato Mai cerca per il futuro
Se non tiene conto di questi elementi
Qualche giorno fa noi eravamo a Portella della Ginestra
Dove celebravano una strage
Terribile di ispirazione mafiosa
Se un tale contro i braccianti siciliani
Fra qualche giorno saremo a Brescia per celebrare la strage
Fragilità del settantaquattro
Anche qui che cosa accomuna Portella della Ginestra e Brescia
Che cosa tiene insieme questa
Lunga scia di protagonismo del mondo del lavoro sicuramente il dato è costituito
Da una forza insopprimibile e spesso in accettata che l'organizzazione sindacale dei lavoratori ha rappresentato e rappresenta
Per un gruppo
Piuttosto esteso malauguratamente in questo Paese di forze culturali mediatiche sociali economiche politiche
Che in realtà hanno sempre considerato che il valore del lavoro la sua dignità fossero da considerarsi un freno alla modernità del Paese un elemento di conservazione
Presenta una è Fontana certamente non in questa ottica nei richiami continui anche stamattina
Affare del sindacato il protagonista di progetti positivi
Ma chiedo quando ormai il sindacato non ha fatto progetti bollo positivi dove sono rintracciabili tracce di un atteggiamento anti propositivo del sindacato
E viceversa in questi settori nel pubblico impiego dove è possibile rintracciare i segni di riforma strutturale se non partendo dalle proposte avanzate dai sindacati dai sindacati
Dall'insieme del mondo confederale
E dunque
In questo Paese io credo
Che siamo sicuramente è un passaggio delicato sicuramente un passaggio
Che stenta a farci uscire dal Novecento
Ma potremmo dire con tautologia ma ci sarà una ragione perché è così
Ma ci sarà una ragione perché è così perché stentiamo a uscire dal Novecento noi e i Paesi dell'est europeo
Dove si combina poco politico costituzionale
Estraneità all'Europa e ai suoi valori e sottosviluppo economico
Tendenzialmente emarginazione economica basata non tanto sui parametri dell'economia finanziaria quanto sui parametri del lavoro
Della sua retribuzione della sua tutela della sua sicurezza
E quindi si apre
La forbice che qui che si apre
Il segnale che in qualche modo c'è una ragione profonda per cui
Questo Paese le sue classi dirigenti in realtà sembrano non compiutamente adempienti
Alla funzione che dovrebbero avvenire sicuramente
Sicuramente non hanno adempiuto come hanno adempiuto ai lavoratori
Non sono stati i protagonisti né sul piano dell'impegno dei valori della condivisione e anche dei sacrifici degli interessi
Così come lo sono state migliaia milioni di lavoratori delle categorie più umili
Quelli della fatica
I minatori i braccianti gli edili
Quelli dell'intelligenza quelli della cultura quelli della professionalità
Ebbene costoro non hanno nulla da rimproverarsi e dunque
Non accettano nessuna lezione
è un elemento questo che deve costituire un punto fermo
Un punto fermo di non ritorno è inutile girarci intorno
è inutile girare intorno a questo punto
Io credo
Concludendo che il senso delle celebrazioni
Della sindacalizzazione
Sia nient'altro e un riconoscimento del ruolo che milioni di lavoratrici e di lavoratori hanno avuto
E insieme anche il riconoscimento semplice che stiamo parlando di milioni di lavoratori di lavoratrici che non appartengono all'archeologia della storia
Che non sono finiti ma che in realtà costituiscono il presupposto stesso per uscire dalla situazione nella quale ci troviamo grazie
è con simpatia che diamo la parola adesso all'ingegner Mauro Moretti amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato
Al compagno
Mauro Moretti che è stato dirigente di questa categoria e chi ha vissuto dall'interno dalla finta
Spesso ampio della sua lunga storia
Grazie
B
Le cose che è stata verrà cargo sicuramente sono si riconosca in pieno
Anche forse perché era gli anni della sua ventuno perché ho passato Guagliani un pezzo degli anni trenta miei
Che si ricordano sempre Peppe nel modo migliore possibile però devo dire che è stata
Un bel pezzo di insegnamento per me
Ricordo alcuni amici alcuni contatti egli OCCAR disse se sa di fare il sindacalista sei fare tutti i mestieri
Dessero e voglio cercare tutti mi scuso se non si tratta degli altri
Però vorrei parlare invece
Dell'identità della cultura
Dei lavoratori dentro un sistema che si chiama ferrovia
Uso la parola il sistema non uso la parola azienda nel sindacato privo
Perché la uso questa perché
Paradossalmente in cent'anni siamo tornati ad una situazione simile a quella di sette anni fa
Per ragioni opposte
Per ragioni opposte non bisogna dimenticarsi che mi sono sempre le ragioni perdere cosa accade
La unificazione del aziende ferroviarie avvenne per al fallimento dell'azienda ferroviaria
Non tanto per gli stessi aver italiane era più che
Più
Spezzettato degli altri o così via chi va a vedere gli altri sistemi
Trova chi anche dalle altre parti non è che andasse volto mediocrità
Dallo incerto se era un'unità d'Italia che è arrivata l'ora
Non dobbiamo dimenticarci dello eravamo degli Stati e quindi se era una cosa diversa rispetto a quello che accade e vive Franzoni Gran Bretagna
O in Germania e così via
Fallimento di una
Visione imprenditoriale capitalistica da allora che era un po'quella che c'è oggi
Vi do alcuni FIALS
Molta finanziarizzazione dell'economia
Molti dimenticano che
Dell'Ottocento che è stata un'epoca solamente di industrializzazione
è stata all'epoca da lascia dalla finanza internazionale
E sono state fatte le operazioni la potestà finanziarie più importante dei canali di suo Enza quelli che non tutte le operazioni di ferrovieri sazio
E venivano fatte con la rapidità che per noi sono oggi inimmaginabili
Io ho avuto recentemente il modo di fare un accordo considero di Milano in merito ai problemi reali ferrea di Milano e su quelle aree abbiamo ricostruito gara è stata la storia del sito del secondo a metà dell'Ottocento
In cinquant'anni cinquanta
Ha fatto la seggiola ferroviaria Landi distrutta per rifare le case e l'allargata fuori di Milano
Credo che vi è una delle lo sa separando le secondo passante dove c'era la prima cintura ferrovia
Allora
C'è un sistema che aveva dato dei risultati degli effetti anche sotto certi aspetti importanti aveva dei grandi problemi se era stato ma unificazione dovuta al fatto che il sistema dal punto vista ferroviario non rendeva più
Non era più sano non produceva più valore non sarà più nessuno disponibile a buttare via soldi di un sistema che non veniva ad essere governato e non riusciva più ad alimentarsi
Cento anni dopo la liberazione delle ferrovie nasce per l'esatto opposto
Sono stato che il fallimento
Quando
Io ho fatto il sindacalista ricordo qualcuno di voi lo ricorderà che all'iniziativa di dire e nessuno ne è parlato ancora era l'anno mille novecentonovanta contratto
Che ha raggiunto il cento per cento del prodotto interno lordo come debito dello Stato
E quell'operazione era la più grande frattura sociale che era stata tenuta fuori dalla storia del Novecento la distrutto quello che il senso comune tradizionale se volete positivo perché è riconoscibile delle classi sociali
Non c'era l'impresa da un lato il lavoro dall'altra Serra l'impresa e lavoro attaccato alla mammella pubblica anche andare avanti tranquillo a suon di dedite di Stato allora si cognato anche l'amore
Quegli altri devono pagare
Questo meccanismo entrati in crisi soprattutto con l'ingresso prima
I rapporti commerciali le soluzioni che erano più possibili quelli che hanno fatto la storia dell'Italia leggera dal punto di vista industriale ed è la tecnologia dalla conoscenza
Se limitiamo tutto con le valutazioni
Poi con l'euro non era più possibile svalutare quindi
La immediata
Evidenziazione dei problemi che questa Italia aveva ed ha ancora
Per cui non vi sono risorse pubbliche disponibili per potere fare investimenti a sufficienza
Mi pare che i soldi che vengono spesi ogni anno per pagare il debito sono pari a quelli che sarebbero necessari per fare gli investimenti pubblici e delle infrastrutture che non si possa permettere di fare
Ora questa cosa qui bisogna che noi ce la diciamo tutta
Perché perché non riusciamo a capire al di là delle frasi il senso vero di quello che è stato
E l'invito che mi fa il professore
Mi ricordo più Marsili
Per ricostruire culturalmente il percorso io l'accetto volentieri ma che sia ben fatto non sia solamente una cosa viste le otto più strane in cui tutto viene modificato anche ciò che non deve essere modificato
Quando allora ferrovia nacque italiana c'è un signore che sia abbastanza Bertrand Russel lo stesso tempo mille novecento quattro-cinque questo scriveva
Che in un bellissimo libro mi pare servito scritti politici
Diceva vedete quando
Scioperano i professori o gli insegnanti delle scuole siamo tutti felici
Perché scarichiamo che il nostro senso di colpa e facciamo sì che i nostri bambini abbiamo giorni più di vacanza
Quindi è che ciò proprio che lo sciopero non dà fastidio a nessuno
Se ciò per un giorno i ferrovieri c'è il Paese in crisi parlava della Gran Bretagna dall'ora dell'inizio del secolo scorso
E questo è il secondo punto che voglio dire
La storia del sindacato Trenitalia è storia di un potere contrattuale forte
Di un potere contrattuale forte che sapientemente
Diceva che presi professore ultimo che è pervenuto è stato
Dalle organismi sindacali
Lavorato per evitare
Il conflitto tra le qualifiche in tre
Che sono rimaste fino io non non non sono stato dello spirito sono arrivato dopo
Però sono rimaste fino a quando c'era lo spieghi
E ma se ne vedevano coi tutte quante le cose anche dopo e credo che anche oggi quando
Saper fare qualche lavoro visione occorre mettere a posto le due tre grandi qualifiche che sono lì
A dover competere guardarsi dunque all'altro
Un potere contrattuale forte Colussi uno forte orgoglio allora di essere
Sulla parte economica più moderna e più dinamica
Dalla quale l'autonomia culturale e quindi di rappresentanza e se volete prima della guerra anche di autonomia dei partiti prima dalla guerra
Perché c'era la consapevolezza che il saper fare dentro l'azienda dinamica e moderna che era comunque un veicolo indispensabile per il Paese non c'era il trasporto sulla gomma che poteva essere alternativa la ferrovia ricordiamo sono
Dava alla
Forza sindacale una capacità di negoziazione vera Prodi cosa che era indiscutibili
E nel pubblico aspettavo noto di che cosa si contati ferrovieri ricordanza perché può in ambito tutti
Questa cosa qui purtroppo già dice che non c'è più
Perché non c'è più perché leggevo stamattina alle cose che avete da un
Da un senatore
è stato anche nella finzione Paolo Brutti e perché le Ferrovie ha una quota modale ridicola
Non più in grado di potere condizionare con lo stesso potere contrattuale
Dico sistema ferroviario in senso pieno e
Il Paese
Con l'otto nove per cento delle merci dieci dodici per cento svolto passeggeri
Non siamo in queste condizioni
Ma perché è anche non sempre lo stato d'Italia per le liste
Non è più l'azienda di spesa come lo è stato per molto tempo
I miei amici che sono in prima fila ricordando che uno dei problemi più grandi che c'era le ferrovie erano i residui passivi
Ricordate la storia di sui passeggeri
Non se ne parla più perché perché messo un po'di gente che grado di fare investimenti non bastano i soldi per fare di questi venti o dal proprio posto non abbiamo soldi sufficienti per poter completare gli investimenti che sono partiti
Questi due elementi da nel senso che è cambiato molto non dico tutto ma molto
Ma soprattutto è cambiata un'altra cosa sulla quale non ci su come tema nulla
C'è stato una rivoluzione tecnologica
Quel museo le cose che sono squadre
Fino a pochi anni fa nessuno aveva consapevolezza che scritti fosse possibile fare
Avere gli esercizi che comandano tutta l'Adriatico tutta la tirrenica otto otto la centrale e così via cambia completamente
I luoghi pensare e di fare ferrovie
E permettetemi non può esserci più la logica per cui ce la città che pretende che il posto centrale sia messo lì perché lo vuole lei
Si mette dove è più funzionale per l'intera per l'intero sistema da gestire
Non ci sono più le possibilità di fare quello che si faceva allora perché c'è un elemento il vincolo economico che è più forte della volontà di quattro persone che vogliono stare lì a mantenere un punto di potere
Ma soprattutto viene fuori che se la liberalizzazione
Nel Lazio che la cosa vera
Se è già espressa delle merci dove
Si è spesso dove le aziende nuove possono fare
La scelta dell'ICI Esine lancia repliche dicono in inglese
Vanno dove si fa quattrini non vanno certamente dei quadri e non si fa
Ma questo mette in luce un problema
Ci veniva detto prima
L'ANAS
E possibile per un'azienda
Che una società per azioni
Fare quello che faceva fino a quando non c'è la concorrenza
E cioè mantenere servizi laddove se sicura perdita strutturali
E questo non è possibile
Non è possibile che un'azienda continui a fare servizio che si è permessa sicura indipendentemente dalle possibilità di
Flessibili azione del lavoro di messa a punto quello che volete
Nasce allora un problema grande che non è stato risolto
E cioè quando si fa la liberalizzazione di avere chiara quali sono i servizi a liberalizzare quali sono i servizi universali
Cioè quelli che dovesse comunque garantiti
E che possono essere messi in gara in una sorta di gara per il mercato
Ma lo devono essere al di fuori di quelli che sono i problemi delle responsabilità dell'impresa e di far quadrare i conti
L'alternativa qual è
Alternative che
Prima del trasporto delle merci
Adesso e futuro nell'alta velocità
Le aziende marginali Pirano sulla venti pezzi dove si fanno quattrini
E permettetemi e molto semplice farlo perché l'abbiamo trentasei ore no
Gli altri partono quarantadue
Iniziano con tutti i pensionati
Io chiedo ma è possibile che
Lo chiedo
A tutta la prima fila qua è possibile che da un lato si passa la battaglia per le pensioni per lavori usuranti
Sì ma delle persone la gente con meno anni
E dopo quelli te li ritrovi che vanno a fare un altro lavoro
Lo stesso lavoro con il quale sono andati in pensione usurati
Non
Ne approfitto per fare un ragionamento poi smetto subito
Il lavoro per cui sono andati i scusavano fare il lavoro per il quale se andate in pensione usurati in questa azienda e da trentasei ore passo la quarantadue ore senza batter ciglio
Allora io credo
Che un sistema
Così fatto
Non possa
Pensare di
Non andare verso la liberalizzazione
Quelle indispensabile
è indispensabile per rafforzare la nostra capacità di essere lavoratori che producono valore impresa in grado di poter corso portarla concorrenza che soprattutto di dare
Dei servizi dei servizi di qualità non i servizi che
Vengono fuori così purché sia
Ma devono essere fatte attraverso delle regole importanti
Delle regole che fissano quali sono le regole di mercato tra le imprese regole di concorrenza e fissano quali sono le regole di un altro fattore importante in questo mercato del lavoro
Se volete e vorrei chiudere con questa cosa qua
Lo sui fu chiuso
Uso la parola fu chiuso credo per due grandi cose uno perché l'ultima parte fece qualche sbandata
Erika ampio ed egualitarismo
Io ricordo un libro di di scritti politici di
Di lama in cui venivano indicati i campioni
Delle qualità risma e capite che la fine degli anni Settanta dentro la CGIL la discussione su questa partita fu una discussione aperta grande forte
A quelli che pensavano al valore del lavoro che non poteva essere banalizzato motorizzato e quelli che invece pensavano che sarà solamente una massa
Né i ferrovieri la Marzano emendata dove
Secondo perché si era capito che non essendoci più un solo Sistema di trasporto quello ferroviario ma è intervenuto voi tanti altri e più importante del primo
Era indispensabile ricostruire un minimo di regole comune
Di quello che era il mercato del lavoro quindi una specie di contratto collettivo del lavoro nei trasporti
E mi pare che se la Filt fu la prima immediatamente dopo fitte Wirth andarlo dietro sempre su questa logica però a distanza di ventisette anni
Non abbiamo ancora grandi riferimenti credo allora che l'epoca della liberalizzazione
Dei vari lanciare questi elementi
Ricostruendo quali sono gli elementi minimi di diritto
In un settore omogeneo come con i trasporti in cui c'è la concorrenza all'interno di ogni modo e la concorrenza tra modi
Ma alla fine gli elementi normali sono la fatica lo Stato e della gente e quelli devono essere guidate alla stessa maniera
Allora credo che la ricostruzione di un minimo di regole dentro il mondo del lavoro dei trasporti soprattutto quando
Dentro questo mondo in maniera più immediata possono arrivare
Tante persone che non hanno particolari possibilità di essere tutelati sindacalmente quelli che arrivano
Nel lavoro precario ultimo del trasporto più incredibile che si possono fare
Sulle strade si fanno quindici ore di lavoro al giorno contro le quattordici ore di condotta settimanale dei dei macchinisti
Sono cose che non hanno possibilità di dare prospettive a un sistema ferroviario nelle condizioni di oggi
Però questo sistema a molte chance perché
E quello che più si presta la tecnologia a zero
La tecnologia è amica della ferrovia
Senza un grande tasso di intervento diamo Teresa dove tecnologia siamo obsoleti e nessuno le paga il sistema la bolletta ferroviario
Su questo sforzo abbiamo puntato abbiamo fatto in una massicci investimenti
Nel due mila sette saremo la prima rete al mondo completamente automatizzata agli effetti della marcia dei treni
E se ci MT se esserci
Io la piazza è contro se stesso
Il sistema tecnologico più evoluto oggi al mondo non è
Il treno ibrido via stolti andato e cinquecentosettantaquattro chilometri allora in campo sperimentale e che non andrà mai perché naturalmente non può essere che sperimentali
Il sistema oggi più richiesto al mondo dei cinesi dei russi dagli indiani il resto è il sistema io piante contro system che noi primi al mondo abbia fatto sulla Roma-Napoli
Questo doveva essere l'elemento sul quale ricostruire quelle identità
Di appartenere a un mondo dinamico moderno che trainante
Che non è superata
Nelle tecnologie che noi esprimiamo
Siamo l'unico settore nel quale possono essere ancora ridenti Ficara te le filosofie
Che in Italia sono state perse dei livelli di sicurezza della bionica del nucleare
Le nostre aziende lavorano sugli Stendhal censore lecco di questi livelli di sicurezza e livello quarto
Non ci sarebbe l'Italia cultura in merito in nessun settore industriale se lo si fa se sono queste cose
Ora questi elementi si devono dare grandissima fiducia come l'altro elemento importantissimo il treno è amico del clima
Visto che vi da Dio anche su questa partita siamo arrivati ormai a dover fare i conti
Mettiamoci anche noi tutti quanti l'azienda naturalmente per la sua parte per potere fare sì che questa cosa venga desse ricostruita io capisco che si ha bisogno di sviluppare tutto però Santa Madonna in Italia non c'è nessun tipo di limite
Alla produzione di inquinamento di di di di di legato alla alla al trasporto
Si parla moltissimo delle nostre cose che inquieta tantissimo fanno danni ambientali enormi nessuno parla di polveri sottili a parte le cito due o cose di questo genere
Dico questo perché o ricostruiamo una fiducia nella funzione della ferrovia
E su questo di plasma diamo le varie organizzazioni il sindacato l'azienda sapendo che nessuna di queste però i più
L'organizzazione unica del sistema unico che si identifica con l'azienda unica
Quello che è cambiato
Non c'è più FS unica azienda
SS è una delle aziende
Purtroppo non c'è più se volete anche un solo sindacato come sarà le origini e abbiamo una quantità o forse per fortuna c'è la richiesta di
Di interpretazioni
Ma con queste nuove realtà bisogna che riusciamo a fare i conti con un fatto solo riusciamo alla fine a giustificare con la creazione del valore
Il fatto che do questo produca conti vadano avanti
Io naturalmente e sono fiducioso per mestiere
E quindi farò di tutto perché questo avvenga o bisogna naturalmente della collaborazione di tutti i ferrovieri
Alla fine
Sulla cosa dobbiamo essere
Dovete anche sulla base di quel dei giornali di oggi insomma
Su sull'accordo deve essere tranquilli
Che fuori abbiamo tante inimicizia
E quindi la forza maggiore che abbiamo per potere fare sì che questa cosa funzioni
Sistema ferroviario tra quelli che si lavoro che si ha sempre lavorato
O questo non voglio dire che non ci devono essere contributi a stare di chicchessia anzi ben vengano
Ma
è impossibile pensare a una sostituzione
Più di quelli che hanno lavorato dentro le ferrovie ma soprattutto intercity nel pensare che
Non si riescano dentro il nostro sistema a stabilire quali sono quattro regole che si pongono essere messi a confronto con qualsiasi altro io sapete su cose impostato il piano di sviluppo delle ferrovie
Piano di sviluppo basato su trentaquattro per cento del trasporto locale per i pendolari
In quattro anni e mezzo
Sono sei miliardi e quattro di investimenti del materiale rotabile trasporto locale
Però chiedo una cosa
Che se oggi noi pigliamo dieci centesimi di euro per treno chi per passeggero chilometro dei pendolari e in Francia in Germania le pigliano venti
Di cui noi tre e mezzo da passeggero e sei e mezzo da Stato dall'altra parte minimo sette e mezzo da passeggero
E complemento A venti sia la parte che dall'altra e queste cose le ritiriamo anche noi
Non avremo altrimenti la possibilità di finanziare gli investimenti che lo Stato non si può più dare
Ma è chiaro che elementi di cui chiediamo questo non possiamo pensare di rimanere nelle condizioni di garantismo che abbiamo avuto cinquanta anni fa
Le due cose sono in frizione
Le due cose abbiamo risolto
Lavoreremo anche le merci
Ma ahimè ci siamo già in base
Abbiamo rally o che si arrivato a Bologna eseguibili che sta mettendo le basi in tutta Italia anzi era già arrivato ad Anagni è arrivata l'ora non a Bologna
è chiaro che anche in questo caso non possiamo svolgere una funzione
Di non confronto con quelli che sono gli altri sistemi di lavoro
Sto parlando di sistemi africani sto parlando di Francia e disarmati di Svizzera cioè
I popoli più ricchi del mondo le condizioni di civiltà del lavoro più sviluppate al mondo
Questo è quello che dovremo sicuramente sa e credo che questo sarà il motivo del confronto che faremo in futuro perché credo che solo nel confronto ricevo trovare una soluzione che sta in piedi
Possiamo permetterci un sistema come questo di fare degli scontri guerreggiate che non capirebbe nessuno
Ma se non capirebbe nessuno ci costringerebbero tutti quanti all'isolamento e quindi al declino i futuri invece ci consentirà di potere
Sviluppare questa ferrovia come diceva il ministro Bianchi e fare sì che le cose che abbiamo fatto abbiamo seminato finalmente possono dare dei frutti vi ringrazio vola
Grazie a Moretti
Per il suo saluto rinnoviamo la volontà di continuare il confronto in un settore decisivo per lo sviluppo del Paese
Abbiamo adesso tre brevi interventi di tre
Anziani dirigenti del nostro sindacato che hanno diretto imposizioni
Di grande responsabilità
Dopo gli interventi prenderà la parola Guglielmo Epifani la prima testimonianza e di Alfredo Michielli già dirigente nazionale dello sfitto
Dopo Michielli prenderà la parola un altro dirigente nazionale dello spirito che in tanti ricordiamo che è minimo marchigiani
Ma io ringrazio dell'invito
E cercherò di fare uno sforzo
Rispetto alle esperienze che ho vissuto
Alle soddisfazioni alle insoddisfazioni
E
Cercando di fare uno sforzo per superare tutte le difficoltà
Che abbiamo incontrato in determinate occasioni
La storia del sindacato ferrovieri
è una storia lunga come hanno detto tanti
Una capacità propositiva
Fondamentale per il mondo del lavoro
E nei momenti più critici
Della storia del movimento operai
è stato il sindacato ferrovieri nel mille novecentoventidue
In una situazione drammatica per il movimento operaio
A formulare delle proposte
E non lo dico io
è stato un grande dirigente sindacale Di Vittorio
A precisare
E a
Spronare questa proposta
Proposta
Fatta nel mille novecentoventidue e che nel mille novecento ventitré sia arrivata a una unione di tutte le organizzazioni sindacali
Nei momenti più difficili
Rispetto ai problemi dell'unità sindacale anche in questa circostanza che il sindacato ferrovieri ha manifestato la sua capacità di proposte
E mi riferisco
Alla rottura del s'intendeva unità sindacale in tutto il mondo
Del lavoro
A ciò che è successo dopo i fatti del mille novecentoquarantotto
La situazione drammatica impossibilità di dialogo
Che
Hanno determinato
Una situazione di difficoltà in tutto il mondo del lavoro nelle fabbriche nelle aziende
Siamo addirittura arrivati ai reparti di confine
E queste difficoltà ovviamente hanno
Un significato
è stato proposto sindacato ferrovieri dopo il mille novecentoquarantotto e mi riferisca l'anno mille novecentocinquantasei
A
Fare un accordo
Unitario
Corso a uffici corsivo offre
E
Dichiarare uno sciopero generale che ha determinato una nuova situazione
Queste sono al corrente speriamo già fatte sono notevoli
Io ho girato l'Italia per lungo per largo richiamando l'uomo dei numeri uomo dei contratti
L'uomo che corre dove c'è
Difficoltà e sorgono problemi
Il boia chi molla
Io scioperi improvvisati in Sicilia
E medicali di parte il blocco delle navi traghetto emendi incagliati e di Colasio partano
Lasciando il Congresso
Che sia celebrata a viareggio
E abbiamo risolto queste situazioni le abbiamo affrontate
E li abbiamo eccetera
Io ricordo
Quando abbiamo fatto un convegno
Per illustrare qua in questo teatro
Per illustrare
I contenuti di una piattaforma rivendicativa
Sono intervenuto Moretti parlava
Delle innovazioni tecnologiche
Eravamo negli anni mille novecento ottanta
Settantanove
E proprio in questo intervento lanciai l'allarme
Di
Il tenere che
Dovevamo avere il coraggio
Di fare delle scelte difficili
In alcuni casi anche antipopolari
Perché
Lo sviluppo tecnologico avrebbe modificato radicalmente le condizioni della ferrovia
E anche a quelle dei lavoratori
Ma io l'ho detto perché
Sono un operaio degli apparati centrali
E il primo impianto
Di blocco automatico autori auto ma attizzato
Ho lavorato per costruirlo in una per rischi ma tratta
Tra Genova Principe e Genova Brignole
E da lì
Capiti quale sarebbe stato il futuro con un'introduzione di nuove tecnologici
Altri
Facciamo così questioni
E di esperienze fatte
Ho parlato dei boia chi molla
Una situazione drammatica io ero
Eroi in
A Reggio Calabria così come tanti altri compagni
L'unica categoria
Che
L'uscita
A dare un segno positivo contro il boia chi molla è stata quella dei ferrovieri x terreni hanno circolato
I terreni
E
I treni hanno camminato
Era
Anche in occasione
Della grande manifestazione alla presenza diramare giocava
Che è stato un successo enorme
Lavoratori da tutta Italia
E che sia superata una situazione molto drammatico
Anche in Sicilia abbiamo avuto problemi
E ci ha voluto del buone del bello a superare tutte le difficoltà
Che
Sia sia registrato
Ci sarebbero tante altre cose da aggiungere
Ma mi limito
Allora
Fare un saluto tanti compagni ci siamo incontrati oggi
Tante flirt
Sindacato ferroviaria fatto tante cose una politica verso i giovani
Scuole sindacali all'IVA lo compartimentale
Che hanno dato bastare un sull'assunzione di giovani duecentoventisei birra al tetto raggiunto
Voglio correggere da un duecento Stern
Abbiamo fatto un convegno a varie ad Ariccia sui giovani
è stato un successo notevole
E anche attraverso
I
Corsi sindacali abbiamo scoperto delle ricchezze di capacità
Voglio fare un esempio unico ovvia Calalzo fatto un corso sindacale o conosce erano tutti i giovani
Ma uno in modo particolare mi ha colpito
E rientrando a Roma eravamo vicino alle elezioni per il consiglio d'amministrazione
Mancava la
Nome di un operaio della trazione
E io nella riunione ho detto io ce l'onda come
Mi fa ma che sia Zanovello da Veneto
Dice ma io conosco tutti e non ciò questo nodo
Il nome era Cesare De Piccoli e abbiamo visto a che punto e a che livello oggi è arrivato Vice Ministro dei trasporti
è con questo quindi scoprire
Grazie Meneghelli
Mentre
Si avvicina per prendere la parola minimo
Chi Gianni voglio ricordare che abbiamo ricevuto molti messaggi alcuni di questi messaggi ricordano momenti gloriosi alla categoria altri momenti difficili
Tra questi di avere uno e il compagno Pastro vecchio
Che insieme ad altri ricordando che le ferrovie oltre a trasportare persone e cose come la memoria ogni trasportato perseguitati deportati e sicuri e profughi
Anche questo è un pezzo della complessa e importante storia di questa categoria
Ha ora la parola mimo marchigiani già dirigenti Anassimandro sfitti dopo di lui per l'ultima testimonianza un dirigente di un territorio del Piemonte giovani Valentino usi
E non è del Piemonte Valenti Nuzziello
Grazie Dahbi sia me del Piemonte se allora sì
Ma creare
Compagni e compagnie essere
Qui per i cento anni del sindacato ferrovieri
Ritrovarsi con compagni con i quali
Abbiamo
Trascorso un tratto di vita molto importante
Essere qui con il nuovo gruppo dirigente
Della Filt
Mi riempie cuore
Sentimento di gioia
Ed è contrastato da un sentimento anche
Di malinconia di tristezza
Perché tra di noi mancano molti compagni dirigenti nazionali e periferici perché non ci sono più
Vorrei chiedere citare per attutire nato degli esposti che è stato il nostro Segretario
Generale
Essendo
La mia è una testimonianza mi limiterò ovviamente
A sottolineare alcuni aspetti che ritengo importante
Io voglio sotto in viale per prima
In un dato positivo che il sindacato ferrovieri italiani che era la formazione dei gruppi dirigenti
Gruppi dirigenti che normalmente venivano dalla gavetta come si dice avevano fatto Commissioni interna poi
Membri delegati e poi c'erano le rappresentanze di professioni e poi c'erano le esenzioni e le Province e poi si arrivava anche
Che meritava per
A livello anche più più più su a livello generale
E quindi vorrei dire un dato di consapevolezza
Non burocratizzato
Questo è stata una
Costante del sindacato sempre quello di rimuovere del rinnovamento di trovare nuovi giovani di non saltare mai le tappe blindano giurare su qualcuno speriamo che vada bene perché normalmente
Aveva un passato che consentiva di valutare il passaggio a livelli a livelli superiori
Io a tale proposito voglio ricordare
Qual era il livello di democrazia dentro il sindacato un aneddoto una situazione nel settantacinque
Vivemmo momenti di difficoltà perché per la prima volta i sindacati autonomi autonomi comincia un ad avere una certa risonanza all'interno della categoria facemmo l'Assemblea dei delegati a Sorrento
Per la CGIL c'era il compagno Scheda
E avremmo avevamo li circa ottocento delegati della periferia
La Segreteria decise forse perché era una delle prime assemblee che facevamo dei delegati
Di
Decidere sulla base dell'andamento dell'Assemblea ma le decisione li avrebbe assunto è un
Il consiglio generale ammazzò praticamente l'andamento dell'Assemblea
Al secondo giorno non riunimmo la delegazione piemontese che eravamo centosette e si decise
Di andare in Assemblea e e proporre
Due questioni che ci tormentava hanno una era quella che le decisioni devono essere prese in un'Assemblea da parte di tutti
L'altro era quello di partecipare sia pure in forme possibili ad uno sciopero nazionale del pubblico impiego per i quali eravamo completamente esclusi
Quando feci questi proposte l'Assemblea si infiammano
E ci fu un risultato di consenso enorme
Compagno degli esposti come
Grande dirigente campi che la segreteria aveva sbagliato e quindi riunire immediatamente la Segreteria civili e ritornò dicendo le decisioni verranno prese in Assemblea
L'Assemblea si vivacizza
Terminiamo bene
E qualcuno pensava che la Segreteria era mortificata perché gli era stato imposto qualcosa io invece ho sempre pensato che curerà la forza di quella segreteria
Perché innovi aumento la stima di aver compreso di un momento di deficit di democrazia e trova la strada per venirne fuori nel modo giusto perché torniamo a casa con i compagni motivati
Questo è stato uno degli esempi che volevo ricco ricco riportare perché non è un fatto di debolezza quello di riconoscere che in certi momenti si può anche sbagliare
L'altra questione
Su cui vorrei soffermarmi
Noi nel sessantaquattro
Solo con me Spitz CGIL facemmo una lotta già allora parlavamo del riassetto funzionali
Degli stipendi le dell'eliminazione delle carriere automatiche che esistevano nel pubblico impiego quindi o anche da voi e parlerò a Muggia di primi momenti di riforma dell'azienda
Facemmo una lotta da soli
Superavano al novantacinque per cento i lavoratori hanno lotta articolata di un'ora
Lì Ministro Iervolino emanò una circolare dove si diceva che per un'ora di lavoro si tratteneva una giornata di trattenuta
E quindi innanzi primo la cosa facendo una lotta molto dura nel senso che ci operava un'ora al macchinista poi un'ora il capotreno poi loro capostazione eccetera eccetera quindi blocchiamo il servizio
Dopo dodici giorni tredici giorni i pendolari venivano a bussare qualche volta anche con qualche sassaiola i macchinisti che facevano sciopero
Capimmo terra il momento dichiarare i remi in barca e quindi sospendemmo lo sciopero senza aver avuto neppure la trattativa né con l'azienda e né col Governo
Ne traemmo
Una lezione da quei fatti
Due anzi
La prima che da soli Puccio Ferrante al cento per cento eravamo deboli
E quindi avevamo bisogno di riprendere un percorso unitario che inizio appena dopo
Il secondo che quando si fa lo sciopero e nei pubblici servizi soprattutto come un servizio ferroviario
Bisogna sempre trovare forme di lotte che siano sopportabile compatibile dall'insieme di altri lavoratori prima ancora di un'opinione pubblica in generale perché ci sono i pendolari
Quindi
Vorrei dire queste sono
Questioni che sono
Fanno parte del viene del DNA di questo sindacato l'altra questione che voglio sottolineare
E che abbiamo sempre credo è ancora oggi perché visto che il diciassette ci dovrebbe sullo sciopero e che ha sostanzialmente ancora una alta problemi che attengono la categoria e problemi che attengono
In modo più in generale le questioni delle ferrovie
Noi abbiamo sempre fatto in modo
Che il
Le lotte ivi contenuti rivendica attivi fossero
Partissero dalle esigenze naturali siano essi economiche e normative di lavoro ma si legavano sempre a un problema di efficienza del servizio e soprattutto di sicurezza
Delle ferie del servizio ferroviario lo ricordiamo benissimo tutti i disastri che avvenne a un certo periodo
Castel Bolognese Monza e c'è da compiere e via dicendo
Bene noi abbiamo sempre fatto i abbiamo sempre tenuto insieme i due elementi di categoria e i problemi di carattere più generale
E qui notando che c'era un elemento anche qui di debolezza
Bisognava cominciare a pensare
Che occorreva un'integrazione dei vari sistemi di trasporti fu qui che nel settantatré nacque l'artista
Che era propedeutica ad un discorso che poi dopo un po'di anni è diventato sindacato dei lavoratori dei trasporti finta
E
Vorrei dire
Nacque questa pista con dei presupposti
Il tempo le supposti erano ho finito i presupposti che avranno primo
Quello che per le ferrovie bisognava trasportare più merci perché diversamente quello che vediamo sull'autostrada è sotto gli occhi di tutti il trasporto su gomma
Secondo e il trasporto pubblico fosse prioritaria al trasporto privato
Terzo che ci fossero armonizzazioni dei sistemi di trattamenti dei lavoratori dei trasporti
Ebbene io su queste tre questioni
In un'intervista che mi fece Daniele Segre e abbia
A dire
Che in sostanza qualche volto mi ponevo se ne è valsa la pena aver imposto alla famiglia i miei figli una serie di sacrifici per tanti anni mia figlia non molto nasceva a un anno e mezzo
Per
Dopo a
Constatato che su queste questioni abbiamo fallito
Perché Ferrovie siamo ancora al dieci per cento con del trentacinque in Europa sull'emergenza le macchine ce le abbiamo fatte sulla testa ma non perché
C'è un odio contro la macchina e l'utilizzo del tipo di mezzo che se ne fa in Italia
E i sistemi di armonizzazione se non veniva Laura la legge Dini non avremmo potuto fare
Neppure vorrei dire quello che abbiamo fatto sulle pensioni
Quindi nel fare l'augurio
Di buona salute dal punto di vista organizzativo a questo sindacato Filt io voglio aggiungere
Cosa che già fanno ma mi auguro che sintesi significhi
La lotta su queste questioni per un problema che è del Paese con oltre che essere della categoria
Grazie a marchigiani l'ultima testimonianza e Giovanni Valentine usi
Ricordo per chi non l'avesse ancora vista che nel foyer del teatro via una bella mostra di manifesti di fotografie e di bandiere del sindacato dei ferrovieri
Consentitemi di leggervi un messaggio
Del
Di Peppino De Blasio
Che è stato segretario nazionale del Sindacato ferrovieri
Era oltre
Provinciali
Napoli primo maggio due mila sette egregi amici e cari compagni
Se il fisico non avesse ceduto I vicini novanta anni sarei stato presente per testimoniare uno dei momenti significativi del risorto sindacato ferroviari italiani
Ringrazio gli organizzatori per l'invito voi per l'ascolto portando via pochi minuti
Credo che lì che sull'impatto col momento storico sia stato detto quanto era necessario non trascurando l'influenza delle figure carismatiche come ignudi operaio Castrucci Bacchi vista
Giusti capostazione per citarne i filoni culturali della sua vita e la la rappresentazione politica dei tanti perseguitati dal regime
Esonerati dal FSE e costretti ad espatriare in altre nazioni
Che credo che altrettanto sia stato fatto per riprendere tutti i tempi nazionali del momento cui la categoria si rifaceva
Forse gioverà richiamare a volo d'uccello la svolta impressa dal Congresso di Napoli per impegnare il sindacato sulle sofferenze della categoria
Per il perdurare delle condizioni ereditate dalla guerra col più
Scusi credo
Col più ereditato dal regime la settimana lavorativa di cinquantasei ore dei turni maschera massacranti del personale di macchine viaggiante
Risalenti al famoso famigerato decreto sedici e trentuno l'insicurezza di migliaia di unità distribuito nelle categorie
Più disparate contrattisti straordinari sussidiaria assuntori un regolamento del personale con gli stipendi di grado militare
I passi fatti per sollecitare l'esame delle relative problematiche erano caduto nel vuoto questo alle situazioni nato quando scesero in campo bellicosamente i ministri Scelba interni e Pacciardi difesa
Non invento niente se non
Niente divieto di Assemblea sfratto dalle sedi sindacali ritiro dei permessi intervento della polizia nelle manifestazioni e licenziamento negli arsenali
Una cappa di piombo scese sui lavoratori basterà citare
Che per la prima volta la CGIL perdeva la maggioranza un'elezione della Commissione interna la FIAT di Torino
Come uscirne l'interrogativo origina un'analisi concreta di sfoggio nella capacità della categoria di ribellarsi a tale situazione
Le richieste
Accantonate potevano costruire
Costituire la sfida per lanciare quale che fosse una previsione sull'azienda se negativa lo sciopero vero permesso messo i crismi disegno Selva
Se è positivo avrebbe dato valore al sindacato rimontando la flessione in altro tra i lavoratori
Importante la tattica la Circular svilupperò scienza commento
Documento dell'azienda la sua diffusione fra i ferrovieri assemblee ovunque possibile la risposta data eh sì poche lire e conferma dei gradi chiede fecero identico percorso
Dalle Alpi alla Sicilia vi fu una spesso indicazione sciopero lasci leggere la Segreteria nazionale sui
Lo propongono programmano da sola non avendo potuto realizzare unità connessa offre
Non è facile descrivere al responsabile patema d'animo che pervaso innovi fino all'ultimo pensavo in tutti i compartimenti i partecipanti toccano l'ottanta per cento
Cherie Bae Pacciardi fece le valigie nella Democrazia Cristiana prevalse lo spirito della liberazione
I ferrovieri avevano scritto un altro pagine nella storia del movimento sindacale
E avevano costretti l'azienda considerano l'esame i loro un problemi insoluti un ringraziamento a tutti coloro che ci furono vicini e anche a voi che mi avete ascoltato
Consentitemi adesso o una
Una testimonianza
Personale
Io
Sono stato assunto di ferrovia
Nel mille novecentoquarantanove
Subito dopo la rottura sindacale
E allora esistevano specie di automatismo farò essere scritto a un partito della sinistra e l'iscrizione alla CGIL
è un onore essere attivista di partito diventare attivista del sindacato
La sorte che è toccato a me
Avendo alle spalle quattro-cinque anni di milizia politica
E di attività politica
E ho fatto il percorso che qualcuno ha già citato
Capogruppo Commissione interna
Sezione direttivo sindacale compartimentale
E questo nel periodo o della guerra fredda
Nel periodo degli anni Cinquanta
Che è stato un periodo durissimo
Anche con lotterie manifestazioni fortissime
Diciamo qualche volta forse anche un po'con qualche esagerazione
Contro il Patto atlantico contro Exmouth ore contro gli eccidi di Melissa di Modena eccetera
Ma anche tentativi unitari che facemmo
Delle confederazioni contro con il Patto per lavoro o sui problemi della categoria
Poi vennero sciopero contro legge truffa del mille novecento centocinquantatré che ci portò uno una
Una un'ondata di sospensione di punizioni
Di trasferimenti personalmente subito tu quattro tentativi di trasferimento
è il taglio delle libertà sindacali
Ricordare oggi il fatto del taglio i distacchi
Il divieto dell'uso delle libertà sindacali
Pare una cosa fredda però bisognava aver viveva in quel momento
Quanto costo al sindacato pagare Valentino si sia se sensi assentavo un mese dovevo pagare il sindacato dovevo pagare e gli oneri previdenziale per quel mese che l'appello non avendo più distacco
Quanto al costo al sindacato laico all'acquisto
Di delle sedi sindacali
Quando quanto costo hanno dei dirigenti sindacali il fare il doppio lavoro del ferroviere del dirigente sindacale ne sanno qualcosa forse
Le nostre spose che hanno sopportato una situazione una situazione pesante
Accanto a questo bisogna ricordare
La discriminazione che la direzione generale con direttore generale il generale di Raimondo aveva imposto
Praticamente per
Sei sette anni il sindacato non ebbe nessun rapporto con la direzione generale
Quando nel cinquantasei viene esonerato
Direi mondo
Viene indicato alla reggenza come
Come cita il il documento di allora la reggenza viene indicato l'iter se è vero pressione di Firenze è una figura
Di democratico di partecipante alla lotta di liberazione
Mi ricordo che
Era l'ottobre del mille novecentocinquantasei io ero stato letto rappresentante l'azione del personale viaggiante del nel De del giugno del cinquantasei e la situazione nel macchinari viaggiante erano citazione espositivo
Perché c'era ancora il sedici e trentuno
Che
Del
Con lo stato giuridico vere
Dichiarato superato ma di fatto di fatto i limiti dello e dell'orario di lavoro resteranno in vigore fino
Fino alla fino al sessanta
E allora la segreteria mi ricordo chiede un incontro a rischi all'ingegnere Lissone e andammo De Blasio Mazzini
Simili De Blasio è due nazionali fedi del macchina io del viaggiante
Andammo da da risolvere
Per cercare di
Di chiedere
La risposta qual è stata
Che
Risone chiese a noi di essere aiutato
A sopportare a superare la prepotenza dello schieramento della gerarchia della direzione generale perché da lui da solo non ce l'avrebbe non ce l'avrebbe fatta
La situazione
Si protrae più avanti io guardo vado a concludere perché
Ho detto che le l'orario di lavoro
Lo conquisteremo per il macchine viaggiante abolizione del Capo secondo nel sessanta e quindi si diceva una serie di lotte di
Per la umanizzazione dei turni eccezione
Arrivo a una riflessione sull'ICI o prendersi del sessantaquattro io credo che sia giusto che il sindacato esamini criticamente quelli scioperi
Personalmente io umili assumerò la piena responsabilità perché come
Militante del PSIUP in quel momento e che morde e come responsabile nazionale del personale viaggiante
Direi che o
Lavorato per una
Quel su quelle lotte articolate
Cessato certamente un è un eccesso
Direi di lotte difficile pesanti come diceva anche
Marchigiani
Uno show però
Al a uno sciopero a un inizio unitario nell'ottobre del
Del sessantatré contro il blocco degli stipendi
Seguirà uno sciopero unitario il cinque febbraio del sessantaquattro riassetto ma dopo seguono settimane di lotto articolate chi si conclude con la
Complessivamente sono stati quattordici giornate di
Di sciopero
Cioè avevamo sì l'appoggio del segretario della CGIL novella in quel momento però la realtà era che il movimento sindacale era diviso le categorie portanti non portavano un tiravano l'abbiamo
Abbiamo Po
Voluto
Ma non può tutto
Realizzare
Questo di vostra che non e vengo alla conclusione
Che la storia la nostra è una storia complessa che ha bisogno di una riflessione critica
Abbiamo molto materiale prodotto dai tre dalle fondazioni di Vittorio dalla Società di Mutuo Soccorso Cesare posso dare una serie
Di
Di testi che ormai
Che ormai ci consentono di
Fare una
Di avere testi documentazioni analisi critiche che uso farne
Io non voglio rispolverare i corsi di formazione di cui allora alla costituzione della fiducia ho avuto l'incarico di fare e ho avuto
La capacità di recuperare almeno la memoria storica facce con le dispense sul le cioè non vere storie delle varie categorie
Non si tratta di
Di ripercorrere acriticamente quello che il sindacato fatto ma un'analisi di quelli che sono state le difficoltà i problemi
Del passato penso che aiutino quelle nuove le giovani generazioni andare avanti
Grazie sono state testimonianze importanti toccanti uccello negli altri dirigenti hanno consegnato la Presidenza loro testimonianze davanti a coloro che ne faremo buon uso
Adesso chiudiamo questa bella mattinata dando la parola al Segretario dalla Confederazione generale italiana del lavoro Guglielmo Epifani
Io credo
Che sia stata una
Cosa molto importante
Da parte della categoria da parte della Fondazione Di Vittorio
Di ricordare esattamente
A cento anni
La nascita del sindacato ferroviere italiani
Per tante ragioni ma mi sembra che la più profonda di tutte che è stata ed è una grande storia
Una grande storia che ha la fortuna
Di nascere esattamente il primo maggio e già questo
Già questo segna dall'inizio uno dei caratteri fondamentale della storia del ferroviere italiani
Nel mille novecentosette l'anno dopo la nascita della Confederazione generale del lavoro
Nel mille novecentocinque c'era stata la nazionalizzazione delle ferrovie
Sempre nel mille novecentocinque uno sciopero importante dei ferrovieri
Vale per lo Sri quello che valse per la CGIL
Lo sciopero generale del mille novecentoquattro portò alla nascita della CGIL lo sciopero del mille novecentocinque resa impellente la costituzione del sindacato dei ferrovieri italiani
Ed è vero come è stato detto dal libero da
Da Pepe dagli storici
Che la storia del preciso ma la storia tutta particolare
Non c'è nel mondo sindacale
Di quel ventennio di libertà e di democrazia sia pure con tutte le difficoltà del tempo una vicenda sindacale che ha le caratteristiche di quella del ferroviere
Intanto perché ferrovieri rappresentavano allora la categoria più
Italiana più nazionale che ci fosse
Non lo erano le altre categorie
O perché non ne avevano la forza o perché avevano una
Concentrazione territoriale totalmente diversa
Forse i lavoratori della terra avevano dalla Sicilia fino al Veneto dalla Pianura Padana fino
Alle Puglie una configurazione geografica di presenza così nazionale ma è chiaro che il ferroviere
Tu lo trovavi dappertutto
Lo trovavi nel piccolo centro del grande centro e lo trovavi con un'identità sociale e sindacale
Che al tempo era qualcosa di particolarmente innovativo voglio dire cioè che nel grande sforzo di dare
Al sindacato confederale italiano delle origini
Una propria logica una propria forza una propria identità di forza sociale nazionale l'esperienza dello Sri è
Un'esperienza fondamentale
E non è soltanto una questione
Di storia sindacale
Perché in realtà il processo
Della modernizzazione dovuta
Alle ferrovie non segna soltanto l'unificazione del Paese come l'identità sociale del ferroviere
Aiuta la nascita della Confederazione generale lavoro no c'è qualcosa di più
Che così come vale per il mezzo cioè le ferrovie la strada ferrata
Così vale anche per chi lavorava su quel mezzo il ferroviere
E insieme un processo di profonda democratizzazione del Paese e di profonda democratizzazione del lavoro
Le ferrovie sono un processo di democratizzazione e di uguaglianza perché consentono i primi anni del secolo passato anche i più poveri
Di poter
Viaggiare
Mentre ricchi avevano già allora altri metodi e altre possibilità
Con le ferrovie avanza la modernità
Io avanza un Paese un po'più democratico la stessa cosa vale per il lavoro nelle ferrovie
In questo processo di modernità e di democratizzazione
Il ruolo del sindacato e dei lavoratori ferrovieri rappresentano esattamente sul terreno sociale e delle conquiste dei diritti della vendita del lavoro esattamente la stessa cosa
Naturalmente lo fanno con l'identità sociale propria è fatta di mestieri e fatta di
Difesa gelosa delle proprie prerogative professionali di gerarchia e di corpo nazionale così come erano le ferrovie
Ma così facendo così facendo
Attraverso i bollettini di informazione le sedi che si aprono dappertutto le battaglie sindacali le lotte
Spesso lotte di solidarietà portate verso gli altri lavoratori rappresentano un grande processo di emancipazione sociale
E la forza di questa storia noi
La vediamo soprattutto negli anni più buchi
Perché tu la storia delle grandi organizzazioni non la devi misurare quando le cose va bene
Quando è facile
Perché l'occupazione aumenta perché la tua forza sindacale aumenta
La grande storia i ferrovieri Tura vedi nell'epoca più duro quella del fascismo
Perché quando arriva al fascismo e sui ferrovieri in modo particolare insieme ad altre avanguardie che si scatena la reazione
E durante gli anni del fascismo ancora oggi se si fanno vedere i rapporti
Quelli riservati delle questure noi vedremo come questi rapporti ti dicono in quel gruppo di ferrovieri in quel nucleo di ferrovieri rimane la vecchia idea
La vecchia scelta sindacale o politica il ferroviere durante gli anni del fascismo non viene mai conglobato come un aderente facilmente dato alla storia del fascismo no
è sempre visto come una persona in cui il peso della storia della libertà precedente
Piene ad essere decisi
E ce ne accorgiamo immediatamente caduto il fascismo
Anche tre ferrovieri abbiamo deportati e deportazioni e la storia della rinascita del Paese immediatamente la storia della rinascita del vecchio sindacato
Si era prima e sfitti diventato esattamente come la FIOM
La FIOM continuo a numerare i propri congressi partendo dal mille novecentouno lo scritto ricomincio a numerare i propri congressi con la nuova situazione politica e c'è un perché
Perché il vecchio sia rispetto alla CGIL si era sempre tenuto un po'a parte
Non era mai stata elemento costitutivo e costituente era stato un grande sindacato nazionale geloso però della propria autonomia
Lo speaker rinasce nel dopoguerra hanno e tra i primissimi a costituire entrare nella CGIL unitaria portando nella CGIL unitari anche quelle frange sindacali che erano ridotto osé
E da quel momento
Siamo
Alla metà degli anni Quaranta da quel momento fino al momento dalla nascita della fine
Lo si e una delle colonne portanti della CGIL e del sindacalismo democratico del dopoguerra
Ci sono tante pagine sono state ricordate le memorie sono state sono state dette non fu mai facile tenere assieme le esigenze di un corpo che era civile ma aveva grandi interessi e grandi problemi
Di dovere di un grande servizio nazionale
Pensiamo soltanto che cosa hanno significato le ferrovie nella politica di difesa degli Stati delle nazioni oggi impossibile pensare a quel mondo
Ma uno scartamento ridotto proteggevano Stato dal tentativo di aggressione di un altro Stato e quindi anche come le costruibile ferrovia era una questione di difesa di una nazione di un Paese c'è nella storia nella logica lo sappia
Oggi naturalmente le condizioni sono da questo punto di vista fortunatamente diverse ma c'è qualcosa che su questo che vorrei vorrei insistere in modo particolare c'è qualcosa che lega la fase di oggi alla fase delle origini
Ed è che oggi molte cose cambiano
In molte cose pretendono cambiamenti
E però in mezzo quello strumento
Che non è più una vecchia locomotiva e qualcosa di infinitamente più lontana
Non è più il vecchio tracciato sempre c'è un tracciato sempre più ricco di Elettronica ed informatica ebbene il mezzo il tracciato oggi ritornano esattamente centrale
E allora siccome noi lo sappiamo che è così
Noi dobbiamo riuscire a vincere ed è secondo me la cosa migliore che possiamo fare nel momento in cui ricordiamo questa storia e la sua identità noi dobbiamo vincere la scommessa che abbiamo di fronte hanno
Ed è la cosa che più
Ci impegna impegna la categoria impegna la confederazione l'impegno unitario mente categorie confederazioni perché non siamo soddisfatti da come vanno le cose
Vediamo le potenzialità e vediamo i problemi
Guardiamo avanti ci rendiamo conto che potrebbe essere una strada importante
Per avere più occupazione per servire meglio i cittadini per servire meglio il trasporto delle merci per essere davvero un volano fondamentale di sviluppo e vediamo che c'è qualcosa che frena
Frena qui
Come frena nel trasporto aereo
Come frena nel trasporto pubblico locale come frenare il cabotaggio come frena in fondo nei porti c'è qualcosa di irrisolto che ci consegna la situazione di oggi della quale non possiamo
Essere
Conte
Ed è in fondo la sfida
Che lancio la Filt nella sua conferenza
Della partenza
Sono quei temi
Sono quelle di una corretta intermodalità sono di un'idea moderna e dei trasporti non lo sviluppo di un Paese moderno integrato nell'Unione europea in un bacino mediterraneo che sta cambiando rivoluzionari nuovi traffici
E quello che noi chiediamo quando chiediamo un piano generale dei trasporti una cabina di regia e vediamo che si fa fatica
E vediamo che le cose non vanno come noi pensiamo che debbano andare e talvolta ci accorgiamo che tra gli obiettivi che ci diamo e quello che succede invece di avvicinarsi i lembi si allontana
Per anni avevamo chiesto di trasferire sulla tracciato di ferro più merci e più passeggeri
Bene in questi quindici anni è aumentato esattamente in senso opposto
I TIR occupano le nostre strade le nostre autostrade
E oggi fai fatica a fare soldi col trasporto di merci
In ferrovia c'è qualcosa che non torna tra quello che ti dice il buonsenso la logica il bisogno generale di un Paese che deve svilupparsi e quello che sta avvenendo e ti trovi di fronte a tante difficoltà
Perché talvolta poi e lo sanno le compagne e compagni la cosa più complicate andare al filo delle responsabilità da dove originano da dove partono con chi prendersela
Con chi discutere trattare per far cambiare le decisioni e qui capisci che c'è tanto da fare io ascoltato il ministro Bianchi
Ministro Bianchi ha qualche responsabilità anche egli della situazione in cui viviamo io vorrei
Che il Governo assumesse con più forza
Questo problema
E queste prospettive
E lo dico perché perché davvero non possiamo restare nelle condizioni
Nelle condizioni in cui in cui siamo non lo possiamo da tutti i punti di vista
Dal punto di vista dell'occupazione
Dal punto di vista degli Investimenti
Dal punto di vista delle ricadute degli investimenti negli altri settori ed allo sviluppo degli altri settori
Dal punto di vista della domanda e dell'interferenza sulle nuove ricerche tecnologiche collegate ha i mezzi di comunicazione
E non va bene perché abbiamo tutto il settore dei trasporti sostanzialmente in una fase di
Permanente transizione da qualcosa qualcos'altro che però
Non arriva
Ma
E io spesso ve lo dico davvero col cuore in mano
Penso alle compagne e compagni del sindacato dei trasporti
Che ogni giorno devono correre su un problema e poi su un altro problema e quando pensano di averne risolto uno si trovano di fronte anche il fatto che quel problema si riapre non c'è mai fine
E oggi le ferrovie
E domani il trasporto pubblico locale poi la vicenda di Alitalia può e non si sa come finisce
E poi il cabotaggio i suoi problemi e poi i contratti e la fatica che si fa ogni qual volta e poi i finanziamenti che mancano gli investimenti che manca e poi ti trovi a far fronte
Con l'assenza di sicurezza con quello che capita talvolta e che poiché la cera l'animo e ti rende Proietti consapevole del quanto ci sia ancora ancora da fare per questo io penso
E noi dobbiamo
Così come si sta facendo per la verità insistere lavorare per dare più forza alla centralità di questo settore
Per dire al Governo che bisogna cambiare davvero pagina
Noi sappiamo che non si può far tutto subito sappiamo che ci son problemi immensi
Però dobbiamo dare il segno che si vuol cambiar pagina dobbiamo dare il segno che si crede davvero a un processo di intermodalità moderna e mettere tutti nelle condizioni
Di fare il proprio dovere e di farlo per intento
Naturalmente ci sono delle precondizioni
E cioè che il quadro della regia il quadro delle scelte di sistema sia chiarito una volta per
Tu
Noi non abbiamo mai messo in discussione
Il processo il valore della concorrenza e delle liberalizzazioni
Ma questo è solo un punto di partenza perché Inter risponderei così non risolve correttamente i problemi
Prendiamo il caso delle Ferrovie
Bene
Nel momento in cui si liberalizza il trasporto delle persone si è liberalizzato il trasporto delle merci
Il contesto e le condizioni di concorrenza sono chiare per tutti
Siamo sicuri
Che non
Si arriverà
Alla solita solfa in cui il pubblico lo carichi di oneri il privato gli garantisce solo lauti profitti
Se il contratto di lavoro per le attività ferroviarie che abbiamo fatto in previsione della liberalizzazione nomi vale per questo o quell'operatore perché magari non è iscritto a Confindustria
Si fa finta di nulla o si trova un modo per rispondere
A questo problema perché naturalmente le condizioni di
Competizione debbono essere almeno da questo punto di vista
Uguali per tutti e penso
Oggi e penso
Al futuro
E quando c'è bisogno di avere investimenti in sicurezza c'è bisogno di farli primato di farli dopo che
Gli episodi accanto
E si possono lesinare risorse quando sono quelle fondamentali sono queste le questioni che anche attorno al nodo delle ferrovie
E io credo che da questo punto di vista ognuno è chiamato a fare la propria parte io ho sentito Mauro Moretti
Dire le cose che ho detto sul pensionamento sentito anche l'applauso capito perché
Ma vorrei dire a Moretti
Che a realtà Lugli
Già sta usando e userà sempre più
Il pensionamento coi trentasette anni magari anche prima per risolvere i propri problemi
E non mi piace che si usi a seconda delle convenienze
Perché in realtà nessuno è obbligato ad andare in pensione
Il lavoratore liberamente può decidere se restare o andare non necessariamente deve andare quindi attenzione a quando si usano questi argomenti e queste e queste scelte
E i problemi riguardano anche
Le questioni dello sviluppo del Mezzogiorno
Io non ho capito se quello che ad esempio stiamo firmando con il Governo sugli investimenti
Ferroviari nel Mezzogiorno abbia un senso o meno
Quando il Governo con noi ha indicato tre priorità
La Bari
Napoli
Completamento dei tratti tra Battipaglia-Reggio Calabria
Il passante di Palermo alla Palermo Catania sei noi indichiamo che queste sono le tre priorità che si assumono per le ferrovie nel Mezzogiorno ne consegue
Che poi questi progetti diventano operativi prima che passino cinquant'anni oppure siamo a firmare ancora una volta un tracciato di impegni a cui non corrisponde nulla questo è un problema
Ed è un problema non solo ovviamente per il Mezzogiorno
Ma è un problema perché se noi non portiamo
La rete ferroviaria nelle condizioni di sicurezza
E di qualità nel Mezzogiorno nelle aree urbane nel Mezzogiorno noi non facciamo una bella operazione
Perché come se noi decidessimo anche attraverso le ferrovie esiste un paese che arriva a Roma e tutt'al più a Napoli e lì si ferma
E sotto Roma è sotto Napoli non c'è più niente o meglio c'è quello che capita non quello che un collegamento corretto ferroviario può garantire questo è il segno
Di questa vicenda e non vorrei
Che è una storia di unificazione e di democratizzazione che le ferrovie ha sempre portato con sé
Segnasse lo proprio su questo punto accento anni da quel momento un pericoloso ritorno indietro
Questo credo che debba essere
Lo spirito giusto di questa
Celebrazione
Ricordare una storia vuol dire andare le nostre radici
Nel bene e nel male
Io dico più nel bene perché è stata ed è una grande storia di emancipazione di liberazione delle persone di consapevolezza delle persone di coscienza disse di quello che sia
I propri diritti
Ed è propri doveri è una storia straordinaria di emancipazione fatta con gli altri perché questo è il senso vero della storia del sindacalismo democratico e confederale del nostro
Paese
La storia che abbiamo di fronte a noi e quella che anche noi concorre Remo a scrivere la nostra futura identità sarà quella che di di vera
Dalle scelte che si produrranno e da come noi in queste scelte resteremo protagonisti perché è una cosa e certa
Vale
Per il mille novecento cinque lo sciopero vale per lo sciopero del sessantaquattro
Vale per tutte le storie di questi anni che nei settori di trasporti
La componente data dalla persona che lavora e assolutamente insostituibile
Vale prima vale oggi e vitale domani non ci sarà nessun automazione nessuna intelligenza artificiale che sarà in grado di sostituire
L'opera la capacità la professionalità la responsabilità di chi lavora in questi settori
E questo
E questo lo sanno bene
Tutte le figure professionali lo sanno bene i macchinisti e lo sanno bene i più umili a detti alle mansioni più
E in fondo se ci pensiamo per un momento
E quello che unisce
Le professioni e mestieri di cento anni fa alle professioni e mestieri di oggi e di domani perché può cambiare cambierà il contenuto della prestazione professionale
Ma non è mai cambiato
L'apporto decisivo
Che la capacità
La fatica la sofferenza che la responsabilità delle persone ha sempre messo per assicurare
A queste attività il loro fondamentale compito di servizio
Il servizio perso Diario
Sta qui
Davvero
E vale per voi quello che vale solo per poche categorie
Un alto senso di una missione rivolta verso gli altri presso le altre persone e verso gli altri cittadini ed è per questo
Che spesso nella nostra storia abbiamo dovuto commisurare una grande libertà sui diritti a un grande senso della responsabilità e dei doveri
Perché proprio perché la persone centrale e proprio perché lavora per gli altri
Essere liberi di decidere
Diventa insieme anche essere liberi di accettare dei limiti alla propria libertà
Ed è il senso più alto
Più profondo più vero che la storia di questo sindacato e la storia dei ferrovieri consegna al sindacato e i ferrovieri di domani
Grazie a cui gli elmo per le sue belle conclusioni finisce qui la nostra mattinata
Ricordo che il pomeriggio alle quindici in questa stessa sala
Sarà proiettato il film di Pietro germi
Il ferroviere
I capi delle delegazioni regionali sono pregati a avvicinarsi un attimo alla Presidenza
Buona giornata a tutti continueremo porta lo spirito dei ferrovieri
E delle loro celebrazioni
Nel corporale della CGIL è il quadro più ampio dalla società italiana