Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto.

Bene
E adesso
Accomodiamoci
Ognuno
Ai propri posti perché
Invitiamo il Sindaco
L'ingegnere Giorgio Meschini sindaco di Macerata porgere suo saluto
A nome mio personale dell'Amministrazione comunale dell'intera città di Macerata
Porgo il più sentito e caloroso benvenuto
A sua Eminenza il Cardinal Tarcisio Bertone Segretario di Stato
E al signor ministro della pubblica istruzione dottor Giuseppe Fioroni
Per la loro
Graditissima presenza
Che rende testimonianza l'importanza di questo avvenimento
Porgo un saluto cordiale a tutti i vescovi intervenuti con in testa il Presidente della Conferenza episcopale marchigiana monsignor conti
E a tutte le autorità civili e militari presenti
Ma credo che nessuno me ne vorrà male sia un saluto particolare in questa occasione rivolga sua eccellenza monsignor Claudio sugli odori vescovo della nostra di oggi è sì da soli due mesi
Infine
Un salotto tutto speciale a tutti voi partecipanti a questo pellegrinaggio e a questa celebrazione di avvio
Il pellegrinaggio vuole essere metafora della vita alla ricerca di se stessi come ci invita il tema di quest'anno all'interno di un itinerario tutto Mariano
Da Macerata Civita smarrire come la intitolò il Consiglio Comunale cinquantacinque anni fa alla città di Maria per eccellenza Loreto
Un momento per ritrovare se stessi ed essere più cristiani e più uomini per riscoprire valori da condividere un cammino insieme da fare per costruire un mondo di pace di giustizia
Quest'anno inoltre il pellegrinaggio coincide con la festa della Repubblica per cui ci richiama anche alla nostra responsabilità dei cittadini
Che condivido non appartenenza comune che si apre all'Europa e al mondo come la presenza qui dei gruppi e persone di altri Paesi ci ricorda
Nell'augurare a tutti voi a ciascuno di voi di vivere intensamente questi momenti allo stadio e tutto il cammino notturno
Il mio pensiero il mio ringraziamento va agli organizzatori a tutti i volontari e in particolare a monsignor Giancarlo vece Erika per quanto riescono
Ogni anno
A fare al prezzo di grandi sacrifici e impegno buon pellegrinaggio a tutti
Benvenuti a questo ventinovesimo pellegrinaggio a piedi Macerata Loreto proposto da Comunione e Liberazione insieme alle diocesi di Macerata e delle Marche
Un ringraziamento commosso a sua Eminenza il Cardinale Tarcisio Bertone Segretario di Stato di sua Santità ridono eccezionale della sua presenza che ci lega al Papa Benedetto sedicesimo
Un saluto e un grazie ai vescovi e a tutte le autorità civili e militari presenti
Un saluto particolare al Ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni che ha scelto di essere con noi il giorno della festa della Repubblica tanti messaggi ci sono pervenuti
Ricordiamo quelli del Presidente del Segretario della Conferenza episcopale italiana monsignor Angelo Bagnasco e monsignor Giuseppe Betori
Di numerosi premi sugli tra cui
I cardinali puparo che Scola del presidente dell'Azione Cattolica professor Luigino all'ICI del Presidente del rinnovamento dello spirito dottor Salvatore Martinez e di tanti altri gruppi ecclesiali
Ci sono giunti graditi anche i saluti del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del Presidente e del vice Presidente del Consiglio Romano Prodi e Francesco Rutelli
Siamo in tantissimi
Da ogni parte d'Italia e dall'estero
Siamo veramente tanti e
In particolare dalla Svizzera dall'Olanda e dalla Croazia
In questo pellegrinaggio preghiamo per la grande agorà dei giovani con il Papa
Che si terrà
Allora entro l'uno e due sette è un breve salutiamo il gruppo qui presente
Dei ragazzi dell'agorà
Guidato da monsignor Paolo Giulietti della CEE
E Dio che sono
Stasera la domanda che ha dominato la vita di Giacomo leopardi
Diventa protagonista del nostro cammino
Questa domanda
Segnala i noi in me e interi come ci ha scritto Iulian Carron nel suo messaggio una realtà superiore
Un principio originale e irriducibile ascoltiamo la testimonianza di Antonio già vini del Consiglio nazionale di Comunione e Liberazione
La realtà che ci sta intorno
Nella misura in cui i nostri occhi imparano a guardarla
Ci impone la domanda che è vibrata nell'animo di leopardi e Dio che sono
La bellezza ci apre al desiderio infinito per il cuore
Che è desiderio di verità
Di giustizia di amore
E di pace
E tutta la vita dell'uomo diventa cercare di soddisfare il desiderio del suo cuore
Tutto il tentativo si infrange però contro il limite proprio ed altrui
Che fa scoprire l'incapacità nostra e diviene tentazione di rinuncia e di scetticismo
Quante volte l'uomo sceglie di ridurre il proprio desiderio
Di vivere senza amare
Piuttosto che arrendersi alla sua condizione dimenticanze
Il nostro essere qui il nostro camminare
è innanzitutto riconoscere di essere bisognosi mendicanti
Dire con tutto noi stessi
Passo dopo passo ho bisogno
Il fatto che siamo qui ci dice altresì che ci è accaduto qualcosa
Abbiamo visto che ciò che risponde al nostro desiderio c'è
Ci è venuto incontro
La bellezza la verità la giustizia alla pace si è fatta uno di noi
Si è fatto uno presente che ci accompagna e ci indica la via
Allora il nostro essere Pellegrini mendicanti
Diventa a carico di certezza
Certezza della strada
Certezza del senso del vivere certezza del compimento del cuore
La strada sia indicata
Cristo ci accompagna
Ma non sostituisce il lavoro che spetta ad ogni euro di essere fedele al suo amore
Essere fedele
Cioè educare se stessi ad un criterio nuovo
Ad una ragione che si allarga
Ad un rapporto con la realtà che si lasci cambiare dall'incontro fatto
Questo è il lavoro che ci spetta ogni giorno
Camminando insieme a tutti coloro che rimangono sorpresi e grati del suo permanere con noi
Senza questo lavoro
Il nostro cammino ritornerà ad essere insicuro ed incerto
Sarà invece facilitato se guardiamo chi ci fa vedere questa capacità e verità di sguardo
Come è stata la testimonianza di don Luigi Giussani di tanti nostri amici
E soprattutto se accogliamo l'invito che la madre di Dio ci rivolge di lasciarsi guidare da lei
E lei Langella fedele
Che educa e sostiene la nostra fedeltà
Abbiamo bisogno di Maria
Guardiamo Maria andiamo da lei
Perché ci aiuti a fare di suo figlio il vero criterio per il nostro vivere del nostro camminare
Venni Sante spiritose veni per Marina
Ed io che sono
è una domanda che ci apre a tutte le dimensioni della realtà
Ascoltiamo la testimonianza di Eugenia Roccella e Savino Pezzotta
Cari amici si dice sempre così si comincia dicendo cari amici
Ormai io sento che siamo amici davvero perché ci conosciamo
Perché abbiamo condiviso delle battaglie e altre ne condivideremo
Quindici giorni fa dal palco del Fanelli da lei
Vedevo Piazza San Giovanni strapiena di gente
Tutte le strade intorno piena strapiena ed eravamo sempre noi gli stessi di oggi non importa se c'eravate se ciascuno di voi c'era o non c'era
Non importa perché quello che importa e che siamo un unico popolo e soprattutto che sappiamo oggi di essere un popolo
Un popolo che
Si riconosce
Che sa riconoscesti perché sa di esistere e che è pronto a difendere la vita umana e l'esperienza di essere uomini
Qui dovrei specificare
L'esperienza di essere uomini e di donne perché anche questo anche questa esperienza primaria radicata nel corpo oggi vorrebbero cancellare
Esattamente come vogliono cancellare le parole legate alla differenza sessuale le parole uomo-donna moglie e marito famiglia perché famiglia adesso si declina solo al plurale famiglie non esiste più la famiglia al singolare
Queste parole sono già da tempo scomparse dalle risoluzioni e dai documenti delle Nazioni Unite dell'Unione europea cioè dagli organismi internazionali che sono sopra gli Stati nazionali e che quindi condizionano poi in mano in mano agli Stati nazionali
Sapete che secondo le nuove linee guida del della sanità scozzese lo sapete perché l'abbiamo ripetuto ovunque è stato possibile ripeterlo
Ai bambini ricoverati negli ospedali i dottori e gli infermieri non possono più dire adesso viene tuo papà tua mamma a trovarti
Devono usare i termini tuttora tutore o guardiani
Guardiano come fossero cagnolini animali
Per evitare che i figli delle coppie omosessuali possano sentirsi a disagio
Ma noi vogliamo che i nostri figli e i figli dei nostri figli possano ancora dire mamma e papà
Possano sapere di essere essi dell'amore tra un uomo è una donna che si sono impegnati ad amarsi per Sempre
E non
E non magari
Di un ovocita fornito da una povera donna dell'est che ha bisogno di soldi fecondato in provetta e poi messo magari nell'utero in affitto di un'altra donna che ha bisogno di soldi
Noi
Vogliamo tenerci la nostra esperienza di esseri umani con i nostri limiti le nostre debolezze i nostri difetti
Non desideriamo diventare uomini perfetti non desideriamo arrivare all'uomo perfetto
Cercare la perfezione in terra vuol dire subito scartare qualcuno dirà qualcuno notturno tu non sei perfetto
E questo qualcuno può essere un embrione una persona diversamente abile un anziano un malato che ha bisogno di cure
Noi amiamo gli esseri umani così come sono imperfetti limitati perché ognuno di noi è creatura e noi lo sappiamo e in questo siamo fratelli ognuno di noi è fatto a immagine di Dio
Noi siamo il popolo che si riconosce nella propria essenza creaturale
Non toccano e cambiare l'umano non toccano eri disegnarlo non tocca a noi eliminare il male a noi tocca cercare di ripararlo di medicarlo a noi interessa accogliere consolare rispettare gli esseri umani per quello che sono e ci sembra un compito già abbastanza grande impegnativo
Ecco voglio solo dire che dobbiamo restare insieme uniti per fare argine contro questa strana guerra che gli uomini hanno mosso contro se stessi dobbiamo restare insieme per difendere l'uomo dall'uomo
Arrivederci
Ma guardate
Uno che sta qui
Tanta gente un po'di di strizza al cuore la prendeva
Perché siamo qui in tanti
Io credo che sia vero
RAI incontrarsi oggi qui
Si muove
La bellezza dello stare insieme
Dalle incontrarsi dal volerci bene perché noi ci vogliamo bene
Non si muove
L'interesse
Ma la gratuità
Il senso del bello
Amare quello che è bello è il senso del nostro mettersi insieme
Del nostro mettersi in cammino oggi come il dodici maggio a piazza San Giovanni una piazza bellissima di popolo la piazza degli italiani
Noi rivendichiamo altro
Che il piacere
La gioia del cammino
Nell'andare verso una meta dal praticare i valori in cui crediamo
Certo ci pongono questa sera in questo pellegrinaggio un interrogativo
Ed io chi sono
Non è facile rispondere
Perché siamo presi da molte inquietudini
Lì io oggi tanto esaltato
Alla fine si crea un senso di vuoto di timore questo individualismo che non tiene conto
Ma noi sappiamo
Che li io trova la sua dimensione vera nell'incontro con l'altro nella dimensione della fraternità nella dimensione dell'amore
Non posso affermare il mio io se non la relazione con il tu
Nel riconoscermi
E nel riconoscerci nei volti che costituiscono un popolo
Che costituiscono un popolo
Questa notte
Cammina Remo
Ci muoveremo attraverso la notte
La metafora del nostro tempo
Così inquieto nel quale siamo tutti timorosi
Eppure noi dobbiamo attraversare la notte
Il pellegrinaggio e la metafora di questi nostri tempi
Ma noi non abbiamo paura della notte
Perché abbiamo una meta
Noi non camminiamo nel vuoto
Ma ci vuole insomma ci muove una speranza profondo
Ci muoviamo verso la casa di Maria
Ed essa che ci indica con chiarezza il cammino e la meta questa e la nostra via
Sappiamo da dove veniamo
Sappiamo dove andiamo
Camminiamo sapendo che siamo fratelli che siamo figli
Che abbiamo dei padri che abbiamo delle madri che abbiamo dei nonni
Che abbiamo a cuore la dimensione dalla famiglia come elemento dove si educa la paternità all'amicizia la compagnia alle incoraggiarci nei momenti duri e difficili che ognuno di noi attraversa nella vita
Ecco perché è bello essere qui
E credo che la bellezza sia il senso
Il significato profondo di questo nostro essere
Noi sappiamo
Compenetrare il nostro impegno sociale così come abbiamo fatto a piazza San Giovanni
Con la nostra dimensione di fede
Col nostro essere cristiani che non vogliamo nascondere
Che non vogliamo sottolineare soffocare allora cari amici care amiche buon viaggio
E camminiamo ammirando la bellezza di questo mondo la bellezza di ciò che ci sta a cuore di ciò che ci impegna perché noi vogliamo non solo mondo giusto ma vogliamo anche un mondo bello grazie banca meno
Ed io che sono è una domanda che unisce tutti gli uomini ascoltiamo la testimonianza di Magdi Allam vicedirettore del Corriere della Sera grande amico del pellegrinaggio
Buonasera a tutti
Buona sera all'amico
Il cardinale Tarcisio Bertone
Cari fratelli e care sorelle
Uniti dalla fede
Nel Dio che
Ci ha dato la vita e che ci esorta a rispettare la vita
Dal Dio che ci ha
Creato a sua immagine e somiglianza e che ci esorta
A rispettare la dignità e la libertà della persona
Sono qui per testimoniare la mia fede profonda nella sacralità della vita
Che ha
Nell'immagine della Vergine Maria
Nel mistero della natività
Di Gesù
Gesù e Maria che sono venerati nell'Islam
E che quindi possono diventare un momento saliente
Nella comune riflessione spirituale
Un momento fondante
Di una comune civiltà basata sulla condivisione di questi valori che sostanziano l'essenza della nostra umanità la sacralità della vita la dignità e la libertà della persona
Cari fratelli e care sorelle credo che
Stringendo ci attorno alla figura di Maria facendo sì che questo pellegrinaggio
Così come del resto avviene in diversi Paesi musulmani
Dove la devozione alla Vergine Maria e condivisa da musulmani e cristiani
E mi domando perché ciò non possa avvenire in Italia qui
In questo pellegrinaggio di Loreto
Mi auguro
E stringendo ci attorno alla Vergine Maria
Si riesca
A scardinare
Quell'ideologia
Dell'odio della violenza e della morte che negano la sacralità della vita
E che
Nel mondo arabo e di islamico oggi
Si è a tal punto arrivati a negare questo valore fino ad immaginare che la morte e non la vita rappresenti il livello supremo di spiritualità
Un'ideologia dell'odio che
A nella negazione del diritto di Israele all'esistenza il suo fulcro
Ed è per questo che ritengo
Che si debba affermare a viva voce il diritto alla vita di Israele per garantire il diritto alla vita di tutti
Così come
Mi auguro che
Le parole la testimonianza del Papa Benedetto sedicesimo laddove sottolinea con forza la centralità
Del valore della sacralità della vita e della dignità della persona
Possano illuminare il percorso di tutti quanti noi di tutti gli uomini di buona volontà
Che hanno a cuore la vita
è la dignità e la libertà della persona grazie
Vedete la croce a fianco del palco
è stata costruita con undici pezzi
Per ricordare la strage di Erba avvenuta il giorno undici dicembre dello scorso anno oggi il gruppo di erba che l'ha costruita e qui con noi per domandare alla Madonna la speranza di una vita nuova
Ascoltiamo ora l'attore Franco Palmieri della compagnia e il SIN ordini Forlì che recita un brano Dal Canto notturno di leopardi
Che fai tu l'una in cella
Dimmi
Che fine silenziosa l'una
Sorgi la sera i vari contemplando i deserti
Inviti porsi
Ancora non sei tu pagati riandare esempi Terni calli
Ancora non prendi a schivo
Ancor sei vaga di mira al queste valli
Somiglia alla tua vita
La vita del pastore
Sorge io sul primo albore
Modella grezza oltre per il campo e vede grezzi fontane ed erbe
Poi
Stanco se riposa in sulla sera
Altro mai non insperati
Dimmi
O l'una
A che vale al Pastor la sua vita
La vostra vita
A voi
Dimmi
Ove tende questo vagare mio Preve
Il tuo corso immortale
Spesso
Quando io ti Miro star così muta in suo deserto piano
Che
Il suo giro lontana numero c'è il confine
Ovvero con la mia grezzo seguirmi viaggiando a mano a mano
E quando mi ero in cielo Arden le stelle
Dico fra me e pensando
A che
Tante faccende
Che fa l'aria infinita
E quel profondo infinito se rende
Che vuol dir questa solitudine immensa
Ed io
Che sono
è arrivata ora la fiaccola della pace accesa mercoledì scorso dal Papa Benedetto sedicesimo in piazza San Pietro
E che ci raggiunge dopo aver attraversato Amelia Foligno le zone segnate nel terremoto di dieci anni fa Sanseverino e Osimo
La prima cosa che mi colpisce
è lo spettacolo che ho di fronte la libertà di tante persone che da ogni parte d'Italia e dall'estero si è mossa attirata ad essere qui stasera
Come Raffele attrattiva dell'umano come è stato grande i dissidi Maria che risplende attraverso
Il nostro ossidi questa sera
Ma non basta essere arrivati fin qui spinti dalla proposta di un amico o ricchi dell'esperienza degli anni scorsi o quasi per caso
Cominciare il ventinovesimo pellegrinaggio è un fatto nuovo che ci chiede di allargare la ragione
Di aderire con l'Energia della nostra libertà all'avvenimento che ci ha convocato
Per allargare la ragione e mettere in moto la libertà
Basta che ci riconosciamo menti canti cioè consapevoli del nostro bisogno umano perché ho fatto questa premessa
Per questo questa menti Kanza
Questa preghiera a un primo criterio di verifica la Santa Messa che sta per iniziare
E dopo l'uscita dallo stadio al termine sia hanno gesti
Che ci coinvolgono pienamente senza all'ansia di partire
Il sentimento che domina imbrogli sia invece l'attenzione di guardare Gesù che viene in mezzo a noi