Radio Radicale: dimissioni del direttore Lino Jannuzzi

Questa era
Tale sono le dodici il venticinque
E in studio di annunci
L'ultima volta
Lo dire di molto
Voglio salutare
Gli ascoltatori di radio radicale
Loro sono stato molto bene
Quasi due anni
Quindi entro ho riscoperto
La gioia della notizia
E il piacere della
Sono stato molto felice
E mi sono molto divertito
Ho preso soltanto in questi giorni
Tre io qui ero felice mi divertivo qualcuno
Sì rattristato
E di questo mi dolgo
Lui con me
E per loro
La seconda cosa che vi devo
Radio radicale certamente non
Dice qui
Ho qua che
Mi Ezio vale
Che sta in questa RAI
Da molto ma molto più
Che c'è al lavoro
Dato
Tutto se stesso
Fino a oggi a questa radice che è stato anche accanto a me come condirettore nel quello che forse è stato tra gli altri il periodo più impegnativa e più bello di radio
Assume le funzioni
Direttore ha un compito gravi
Quasi disperato vi
I toni stringendo intorno
Hanno a portare avanti la RAI
Sono sicuro che Luís
Non sono quello che ha fatto finora
Delle sue possibilità anche di più
Ogni atto e devo ringraziare Paolo vigevano l'amministratore delega
Senza di lui questo splendido che io ho trascorso non sarebbe esistito
Non sarebbe stato possibile
Lo questa esperienza
Ma certamente qualcosa vale
Ho esprime
Migliori auguri sentiti
Il compito che ora si assume
Innanzi quasi da solo una situazione così difficile
Prima o poi
Voi però vorrei incontrarlo per tentare di ridargli quello che lui mi ha dato questa nel mezzo
Agli ascoltatori
E buona fortuna e buona scorta
Ecco conviveva divaricate sono estremamente al microfono vorrei ringraziare innanzitutto
Riprendere le trasmissioni di Radio Radicale Lino Jannuzzi per il lavoro che ha svolto in questi due anni come ha portato avanti la più radicale penso che linee Nuti si è uno dei più grossi giornalisti esistenti in Italia senz'altro un modello difficilissimo dall'aggiunge un modello a cui ma anche manca moltissimo radio radicale perché nessuno di noi
In grado di sostituire il lavoro che vino ha fatto in questi due anni radio radicale cercherà pur con grossi limiti perché con Lino se ne vanno anch'alcuni compagni della redazione cercherà ripeto pur negozi limite nelle difficoltà che ha di fronte e che sono anche difficoltà i nostri ascoltatori lo sanno bene di carattere economico cercherà di continuare a fornire i servizi che ha fornito ogni giorno cerca di continuare
Anti radio radicale sulla linea che in questi anni da quando radio radicale Soltan come radio radicale è stata caratterizzata cioè come uno strumento per tutti con uno strumento al servizio dei cittadini al servizio degli ascoltatori con lo strumento che cerca nessuna voce alternativa al regime dell'informazione scritta e parlata ecco però io non vorrei aggiungere nient'altro Vocaj semplicemente continuare da questo momento a mandare avanti radio radicale e vedere se Radio Radicale riuscirà a superare queste che un'ulteriore difficoltà la mancanza del suo direttore la mancanza della persona che l'ha caratterizzata per questi
Ultimi due
Le
Siete all'ascolto di radio radicale qui in studio l'amministratore unico di radio radicale Paolo vigevano
Innanzitutto voglio ringraziare le Lino quello che ha detto poco fa ricordare ricordare un po'tutti noi il quello che ha significato questo periodo di radio radicale
L'ho detto in un mio comunicato nei giorni scorsi che ritengo che lui non si sa è un compagno che assicurato e deve assicurare a tutti noi il suo contributo perché Lino Iannuzzi uno dei pochi Gran i giornalisti di questo Paese
Su questa ipotesi abbiamo iniziato una collaborazione con il vino e durata un anno e mezzo questo anno e mezzo è stato un anno e mezzo felice e per molti aspetti
Difficili per molti altri ma tutti noi ricordiamo quanto si è fatto in questo periodo quanto che cosa hanno significato per nuovi eschimesi in questo anno e mezzo
Questa radio che è stata la radio del caso D'Urso della liberazione di D'Urso questa radio che è stata grazie al lino la
Radio che ha
Rappresentato per questo periodo un'ipotesi diversa di giornalismo uniche radiofonico in questo Paese
E
Ho ho già richiesto all'indennizzo discorsi la
La collaborazione in altre forme per i prossimi mesi nelle prossime settimane nei prossimi giorni vedremo se questo sarà possibile se e in che forme
Questo si realizzerà
Ai redattori che lasciano radio radicale in questo momento anche a loro o rivolto la richiesta di rientrare di ritirare le proprie dimissioni a questo punto questa è la mia ultima parola nei loro confronti a questo punto vedremo come in che tempi in Tremonti riuscire
Recuperare chiedere ancora la collaborazione di chi ha portato avanti da Radio financo e questo capita questo fatti questi fatti questi alimenti cadono in un momento che difficilissimo per radio radicale ne abbiamo parlato nelle settimane scorse l'avete sentito ripetere più volte
Ormai è chiaro noi siamo nella stessa difficoltà in cui si son trovati
Giornali democratici come tra continua il manifesto in altri periodi dell'anno in nei giorni in diversi periodi della loro vita
E
A questo punto dobbiamo in pochi
Affrontare questo compito tremendo che è quello di tentare di
Le aree intorno a quello che resta quello che potrà essere di radio radicale
La solidarietà necessaria per riuscire ad andare avanti
Probabilmente oggi avremmo dovuto chiudere Radio Radicale
Che non siamo riusciti a raggiungere quell'obiettivo di ottanta milioni che avevamo ritenuto
Necessario indispensabile che è in necessaria indispensabile per proseguire la sua attività
Abbiamo raccolto pochi milioni mi sembra quattordici quindici forse di meno
Quindici milioni di sottoscrizione in questo mese siamo riusciti a ricorrere ancora questa mattina all'ultimo momento
Gare
Di rimborsi e stipendi e le scadenze di pagamento assai CTA raccogliere altri venti milioni questa volta di prestiti
Più undici milioni che avevamo raccolto abbiamo recuperate nei giorni prima bene siamo una situazione in cui abbiamo recuperato soltanto il cinquanta per cento poco più del cinquanta per cento della somma di cui abbiamo bisogno in questa a questo fine mezza ma questa non è che una scadenza di passaggio di fronte al problema grave che ci incombe radio radicale che
Doveva riuscire a raccogliere i soldi del proprio scrutatori per il funzionamento per il suo funzionamento oggi si trova una selezione drammatica difficilissima
In cui non riesce a poter garantire nelle prossime settimane se non attraverso quello che avverrà giorno per giorno la prosecuzione nella propria attività quindi di fronte a questa scommessa
Che giochiamo al momento estremamente difficile chiediamo il massimo di solidarietà da parte che ci ascolta il massimo di solidarietà da parte di chi può collaborare con noi anche dall'esterno
Cercando di costruire intorno a Radio Radicale Heinze Valente ai compagni che lavoreranno con lui nelle prossime settimane il massimo di adesione i massimi dedizione di collaborazione per riuscire a
Andare avanti questa radio per riuscire a continuare a far vivere queste che continua a essere la prima ipotesi di telegiornale radiofonico e l'unica fino ad ora esistente in Italia
Quindi non so se Ezio ad aggiungere altre cose su questo
No deve su questo nodo giunge nient'altro se non punto ricordare agli ascoltatori le grosse difficoltà che radio radicale ha come dicevo prima Paolo la non risposta che finora c'è stato sul piano dell'autofinanziamento da parte di chi ci ascolta e che è un po'la grossa scommessa anche un senso di non radio radicale perché il tentativo che noi abbiamo fatto abbiamo detto più volte da questi microfoni che è quello di investire i soldi
Che provengono dal Partito radicale del finanziamento pubblico dei partiti in impianti per dar modo tutte le persone al maggior numero di persone possibile di seguire i servizi che radio radicale fa soprattutto le dirette dal Parlamento che sono un servizio che noi offriamo a tutti i cittadini e non solo i radicali o l'ala radicale vuol simpatizzante radicale ebbene ed investire questi soldi in impianti invece di andare avanti con la gestione ordinaria con l'autofinanziamento invece finora dopo che ho vinto la prima scommessa che scadeva a fine dicembre da allora in poi siamo stati costretti a ricordo prestiti a contrarre nuovi debiti a dilazionare scadenze che mi sembra come diceva Paolo prima si è sempre più difficile continuare a poca finale di giorno in giorno perché gli impegni s'cadono e spesso non siamo in grado di far fronte a questi impegni anche perché i soldi non ci sono non sono arriva io vorrei ancora aggiunge su questo nulla timo appunto mi sembra però molto importante non tutte le persone che avevano telefonate anti sono ancora molte le persone che avevano telefonato Serono Bonate l'anti radicali avevano promesso le centoventi mila lire all'anno e poi non hanno rispettato questo impegno devo di perché in quest'ultimo mese e parecchie hanno risposto ma ce ne sono ancora molte altre abbiamo quindi alcuni dati in percentuale sia morto o no al trentacinque per cento c'è un buon trentacinque per cento di delle persone che aveva telefonato sia una buona tra divaricare che poi i soldi non l'hanno mandato
A questo punto inviterei tutti coloro che ci stanno ascoltando che avevano sottoscritto l'abbonamento radio radicale perché appunto credevano in questa scommessa in questo tentativo di fare un organo di informazione diverso dagli altri come ho detto prima dagli altri organi sia scritti che parla ebbene questo momento importantissimo dovete farlo subito se ancora non l'avete fatto mandare subito i soldi che avete promesso diversi mesi fa qui
Radio radicale perché la situazione è veramente di spesa ma soprattutto se non ci sarà un cambio di qualità anche nel nei contributi che arrivano cioè se non sì sveglieranno si renderanno conto coloro che possono dare di più che non non ci possono limitarmi che non posso possono non limitarsi sul al cento vicini anima possono dare di più in questo periodo il non ce la faremo se chi alla possibilità di dare milioni lo abbiamo detto tante volte e sembrano sordi per ma sappiamo che ci sono e sono molti che possono dare i due tre milioni esistono tra gli ascoltatori di radio radicale e non lo fanno
Si rendono conto che nelle loro mani larga parte e la possibilità per la carica di andare avanti ancora nei prossimi mesi nel prossimo CIPE
Su
Per
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Abbiamo