Il manifesto di Subiaco. Spunti per una riflessione sui valori sociali, economici e politici

Se prendete posto per cortesia
Io non
Prima di di dare inizio
A questa tavola rotonda volevo
Ricordare agli amici
Noi speriamo di terminare entro l'uno
Questa tavola rotonda marchi volesse fermarsi a pranzo è pregato di prenotare
Perché altrimenti poi disservizi
No prenotate allora
Alla ricettazione
No lo dico per
Gli amici che magari stanno lontano che preferiscono mangiare qui ecco io è una comunicazione di servizio
Quindi chi deve trovare una farà anche poco magari nell'ombra interruzione del coffee break siete pregati di di prorogare grazie
A prenotare qui fuori quindi qui quando facciamo il coffee break e chi deve provare lo può fare grazie
Allora possiamo
Possiamo cominciare innanzitutto buongiorno a tutti e io ringrazio
Il senatore
Vaccini per avermi coinvolto in questa
In questa iniziativa credo di essere stato coinvolto per una spiccata sensibilità
Verso i temi che costituiscono l'architrave di questo posto manifesto e che assumono fin dall'inizio fin da una lettura
Primordiale la connotazione
Di un elemento molto molto trasversale perché e capace di essere presente in modo orizzontale all'interno del tessuto sociale
Lo stesso senatore Baccini lanciando questa iniziativa insieme all'onorevole Tabacci che saluto
A sintetizzato il senso complessivo nella ricerche nella costruzione al tempo stesso di un ponte tra
I moderati dei due polli
Io credo che dopo aver definito ieri lo avete fatto IVRI pomeriggio con Tabacci
Le questioni più squisitamente socio economiche sia compito di questa tavola rotonda la tavola rotonda di questa mattina
Riuscire a dare risposte politiche valoriali al tempo stesso che si innescano sul tracciato che è stato
Segnato fin qui ma rispondendo sostanzialmente a
Tre grandi domande un ponte tra i moderati dei due poli
Su quali temi
Primo punto secondo punto in quali tempi
Terzo punto con quali soggetti credo che siano le tre macro domande che ci attengono ci attendono in questa mattinata consentitemi di dal re inizio ai lavori sottoponendo una
Domanda che è una domanda
Cominciare parlo troppo rapido si
No
Se no io
Poiché sono un televisivo per cui sono abituate i tempi televisivi però sono anche un riflessivo e quindi insomma non
Trovo sempre una
Compromesso una mediazione che è una parola chiave questa mattina
No dicevo che e il dibattito punto
Di questa mattina
Può essere preceduto da una domanda che una domanda molto presente nell'attualità politica e culturale del nostro Paese
E che è la seguente la fede deve essere relegata all'interno di uno spazio privato nella cavità intimista dei singoli o invece deve essere capace
Di guadagnare la luminosità del pubblico di interrogare in scienza e coscienza e quindi anche di
Muovere l'agire
Complessivo della
Politica
E se prevale la seconda opzione rispetto alla prima
Ecco come si possono e il come si devono conciliare etica della responsabilità nello spazio pubblico nella politica con etica del convincimento quando il convincimento
è profondamente radicato quando il convincimento affonda le proprie radici le proprie origini all'interno di un sistema valoriale che quello che ci poi porta a definirci cattolici con tutto il la problematicità la criticità che la situazione attuale porta rispetto a questo tema
Io credo che qualunque riflessione intorno a questa questione non possa non partire dalla consapevolezza che sta cambiando radicalmente e il concetto stesso di libertà
Noi abbiamo una prospettiva di udire amplificata anche da una cultura mediatica non sempre in linea
Con i valori di riferimento abbiamo la prospettiva di un individualismo libertario cioè il modello di società nella quale
Prevale più l'individuo prevalgono più i diritti individuali che la persona in quanto io sociale io credo che la politica se vuole combattere questa prospettiva
Che Benedetto sedicesimo
Individua nel relativismo etico e culturale come anche anticamera del nichilismo debba dare delle risposte concrete delle risposte precisa debba porsi questo problema al Dida
Della rigidità
Degli schematismi politici al di là delle convenienze dei tatticismi che la politica suggerisce
Su questo tracciato valoriale
In qualche modo epistemologia ecco perché comunque
Anche forti implicazioni antropologiche come sa bene
Pezzotta Edilcar anche su questo tema ci sono più volte prodotti in argomentazioni anche profondi io credo che dobbiamo avviare la nostra discussione allora do subito la parola allora senatore Baccini che ci spiegherà nel dettaglio il senso di questa iniziativa poi darò vita una tavola rotonda se tutti i partecipanti sono d'accordo possono rispondere alle mie domande possono rispondere a domande del pubblico cioè vorrei per poter fare una cosa
Vivace che ci consente anche di
Sopportare il temperature elevate di questa mattinata con grado di
Piacevolezza superiore al normale allora
La parola alla senatore Bacci
Fatto modifiche
Ma
Care
Care amiche cari amici
E
Credo che
L'amico Giorgino abbia messo all'ordine del giorno della nostra agenda degli argomenti importanti e significativi
Ci abbia richiamato un po'tutti via una riflessione più profonda sulla ragione anche di questo nostro incontro di questo Subiaco due del tentativo che insieme
A tanti amici che sono qui io voglio ricordare salutare gli organizzatori di questo intorno di questo incontro che oltre all'amico Dionisi che qui l'amico Ciccanti
Il Segretario regionale l'onorevole Ciocchetti che ieri ha introdotto i nostri lavori così come l'onorevole Gottardo
Altri amici che vedo come Ricciotti a tanti e tanti anni
Volevo a questo proposito ricordare che la nostra iniziativa e per non sottrarmi anche a quanto
Cilindrici richiamava prima Giorgino noi stiamo
Qui a Subiaco rompendo una una timidezza
E stiamo tentando di ritornare a far politica con lo stesso linguaggio della gente
Cioè stiamo cercando di passare
Da una politica da dica una politica strategica
Beh riempire quel vuoto che io ritengo in questo momento sia preoccupante per
Il nostro Paese
Quindi superare l'attuale fase nella quale la selezione della classe dirigente politica viene
Portata avanti e avviene nell'arena dei gladiatori via mediatica
Noi crediamo
Che
Abbiamo perso il contatto con il territorio
Abbiamo perso il contatto con i valori che abbiamo perso una ragione per la quale noi facciamo politica e ci richiamiamo a una politica di appartenenza questo o a quell'altro partito
Perché proprio la funzione dei partiti dopo la cosiddetta Prima Repubblica è venuta meno dove le oligarchie appunto mediatiche e quei prodotti anche politici mediatici sono andate al potere
Senza averi
Una forte tensione morale
Morale dal punto di vista politico ma soprattutto
Senza avere quel senso di responsabilità a cui faceva riferimento prima l'onorevole ieri l'onorevole Tabacci con il quale condividiamo questo percorso politico
Quindi il pensiero economico dominante ieri lo ha ricordato
Il nostro amico par k
Lo ha ricordato con grande chiarezza richiamando tutti noi ancorché esce di maggiore coraggio
Di maggiore convinzione nell'affermare i valori condivisi ai quali noi oggi tutti qui stiamo tentando di fare riferimento approfondendo studiando cercando di riempire quel vuoto a cui facevo riferimento prima quindi la politica i partiti amici noi qui a Subiaco
Non dobbiamo
Più essere
No e vivere nella sudditanza
Dei uteri economici del pensiero economico che in questo momento appare
Dominante nel nostro Paese
è ormai amici e da quindici anni dell'Italia attraversa una fase
Che viene definita di transizione
Sono quindici anni che con la scusa alcune questa teoria che siamo in transizione i problemi grandi problemi del Paese vengono rinviati
I problemi delle riforme
I problemi legati alla difesa di alcuni valori fondamentali che in questo momento storico sono rimessi in discussione
Valori a cui noi facciamo riferimento e molte volte lo facciamo un po'per consuetudine per abitudine
Parliamo del valore della famiglia del valore della vita
Parliamo cioè di tutti quei valori di quelle tradizioni che i nostri padri ci hanno tramandato e noi a stento riusciamo a difendere perché nel frattempo il mondo è cambiato
Sono quindici anni che abbiamo detto che siamo in una fase di transizione anzi azione e sono quindici anni che i problemi del nostro Paese vengono rinviati
E allora diamo per scontato c'è una fase finita e che se ne debba aprire una nuova ma nulla è scontato cari amici amici dal Manifesto di Subiaco
Nulla è scontato perché oggi l'agenda della politica ci impone una nuova nuovo richiamo alla responsabilità
Lo scenario mondiale è cambiato di problemi sui quali oggi anche qui in questa tavola rotonda abbiamo chiesto ringrazio per questo gli amici che sono intervenuti implicati Pezzotta l'amico Marino
Interlocutori privilegiati fermo
Ieri abbiamo avuto altri amici come pellegrino K
Abbiamo importanti amici del mondo dell'informazione che sono venuti a parlare con loro
E proprio per questa ragione amici noi dobbiamo
Avere abbiamo un dovere un senso di responsabilità e di coraggio in più nei confronti degli altri
E ce lo saltiamo tutte sulle spalle perché da questo nostro manifesto di Subiaco pura non domani
Deve partire questa nuova responsabilità della politica perché noi oggi non decidiamo la percentuale in più di un partito
Oggi noi non decidiamo se qualcuno di noi andrà più avanti o sarà più indietro degli altri nella politica no in questo momento decidiamo come dovranno vivere le nuove generazioni fra dieci quindici o vent'anni
Perché nell'agenda della politica nostro malgrado sono iscritti all'ordine del giorno argomenti importanti che decideranno il futuro dei nostri figli dei nostri nipoti con quale mercato
Dobbiamo lavorare essi riusciremo ad agganciarci a un mondo che nel frattempo è un mondo che va avanti un'Europa che non guarda indietro
Un'Europa che sta perdendo quel valore della solidarietà
E allora amici se questo è lo scenario mondiale europeo che sta cambiando se questa è la competizione tra i Paesi e l'impresa che abbiamo davanti una competizione sempre più dura
Noi dobbiamo ragionare perché la politica deve ritrovare quella vocazione naturale che sia in grado di far governare
Armonizzare regolare i grandi problemi europei internazionali ma soprattutto
La dimensione del nostro Paese allora l'analisi sul mercato sull'economia
Diventa un'analisi doverosa
Perché quando abbiamo parlato
Che i valori sono un aspetto importante dobbiamo anche qui a Subiaco perché non siamo in una sede
Accademica
Ho una sede istituzionale qui siamo e tentiamo di essere un punto di riferimento come abbiamo scritto con me
Questo nostro tempo spunti per una riflessione sul valore sui valori sociali economici e politici
Dobbiamo anche chiederci che cosa sono i valori
I valori amici sono tutte quelle cose per le quali valga la pena vivere
Che devono riempire la nostra vita che ci fanno capire qual è l'orizzonte della nostra visione politica
Perché amici essere parte di un progetto politico ma essere legati a uno steccato essere sudditi di un potere dominante economico
Questa non è la strada e noi dobbiamo ritrovare la strada e con grande unità chiediamo l'intervento un aiuto gli amici come Pezzotta come Marino
Come gli amici di Sant'Egidio che sono qui e altri che riuniremo anche a Milano nei prossimi mesi nelle prossime settimane per portare in Italia un messaggio che la politica non si rassegna ad essere dominata che la politica ha il coraggio di assumersi le proprie responsabilità che la politica dei valori a cui noi facciamo riferimento deve ritrovare l'orgoglio
Di ritornare a parlare con lo stesso linguaggio degli interessi dei cittadini delle famiglie che nel nostro Paese chiedono
Chiedono indirizzi chiedono soluzione loro i problemi allora un grande movimento politico
Un grande partito può nascere e non i confini di quelli tracciati nei laboratori mediatici delle oligarchie che oggi sembrano prevalere negli stessi partiti
Una grande forza politica può nascere a tutela degli interessi veri della gente
E i moderati non è un'aria indefinita i moderati sono valori è posizionamento e coraggio e dare forza quel centro di interessi che si misura sulla forza del consenso della gente solo se sapremo
Dare cittadinanza politica a quel grande movimento che si è espresso con i referendum sulla fecondazione assistita a quell'esigenza di tutela dei valori che si è espresso con Pezzotta sul Family Day
A tutte le azioni importanti che a livello nazionale e internazionale in termini di solidarietà Sant'Egidio esprime
Nella diplomazia preventiva nel debito con i Paesi in via di sviluppo in tutte quelle battaglie che lo stesso Marino sta portando avanti per affermare collateralismo che il vero sindacato a difesa
Degli interessi dei lavoratori ma i lavoratori che la mattina lavoro per portare a casa un risultato politica che lo Stato si contrappone
Cercando di fare l'invasione di campo il mio amico Tabacci direbbe che lo Stato non deve essere invadente ma deve essere il regolatore
Regolatore anche nelle privatizzazioni nei fatti economici più importanti allora amici questa occasione non facciamocelo sfuggire
Non ci facciamo incantare
No da le Cassandre perché io sono stanco di vedere i politici
Di vedere i mondi importanti opinion leader
Che nelle conferenze continua a parlare come tante Cassandre dicendo affonda fonda fonda il nostro Paese affonda ma nessuno
Alla forza il coraggio di prendere un bicchiere per gettare fuori dalla stima un po'd'acqua
E allora noi
Amici dobbiamo fare questo
Dobbiamo evitare di essere sommati a quella politica che ora non ha più spazio non può che avere spazio
Perché in questo momento storico amici c'è un grande processo di trasformazione
La gente chiede responsabilità non solo alla politica ma al mondo dell'impresa
Al mondo manageriale pubblico
I quali
Devono dare una mano
Per risolvere i problemi a cui facevamo riferimento prima quindi sul mercato cari amici noi dobbiamo scegliere una strada una volta per tutte e anche a chi Subiaco dobbiamo
Definire ascoltando aprendo questo Osservatorio e soprattutto questa capacità di ascolto col mondo collaterale sociale e culturale ed economico
Dobbiamo avere l'umiltà di ascoltare
Per poi agire nelle sedi istituzionali dove abbiamo la delega popolare perché ancora stiamo amici in un Paese dove la democrazia popolare la democrazia parlamentare è una cosa vera
Non possiamo passare da una democrazia
Parlamentare a una democrazia presidenziale senza il consenso dei cittadini di ognuno dei correzione giusto o sbagliato
Ma dico che non possiamo far finta di niente
No trovarci dei leader no né i cui statuti dei partiti come scrittore lo ricordava mio grande amico
No che teorizzano no più efficienza più poteri
Senza poi magari
Rispettare
Il mandato popolare che tutti noi abbiamo noi oggi siamo in un sistema cari amici dove il Governo risponda al Parlamento
E il Parlamento risponda al popolo questo vuoto politico va coperto Giorgina proprio per rispondere alle due domande sull'analisi sul mercato
Noi dobbiamo definire forse non qui oggi ma domani sicuramente dei prossimi giorni se la nostra economia deve riferirsi a una politica a un'economia politica una politica economica
Questa è la chiave di lettura
Io non credo che il mercato possa risolvere tutti i problemi
Io non credo che ci sia quella mano invisibile
Che quando il mercato un ente poi pensi anche alla solidarietà
Intanto il mercato deve andare avanti Adam Smith che io stimo un grande economista ricordava che se il mercato andrà avanti ci sarà poi una mano invisibile per chi rimane indietro
Io credo che quella mano invisibile sia
Intervenga ma intervenga solo in un momento di ricchezza e non mi sembra che in questi ultimi anni viviamo in questo momento di grande ricchezza
Ci sono i nuovi poveri le nuove emarginazioni sociali le famiglie che non riesco ad andare avanti allora amici noi dobbiamo essere flessibili
Non dico che dobbiamo adottare la politica economica cioè la mano dell'uomo la mano della politica deve intervenire per risolvere i problemi anche di chi rimane più indietro e su questo la longa lavoreremo per capire meglio tra di noi qual è la strada io sono convinto che dobbiamo prendere la strada della politica economica
Perché dobbiamo metterci al centro in mezzo tra Adam Smith bene e le politiche keynesiane
Su questo possiamo concentrare la crescita di una nuova classe dirigente
Dove il mercato ovviamente deve avere il suo ruolo ma in un sano principio di sussidiarietà sia verticale che orizzontale
In una di qualificazione della spesa pubblica in una razionalizzazione degli sprechi anche degli enti locali non solo a livello nazionale
Allora su questi concetti la sussidiarietà diventa importante
Quella verticale che quando lo Stato non riesce a fare una cosa per i cittadini lo fa meglio la Regione quando la Regione non riesce a dare un servizio efficiente cittadini lo faccia la provincia o comune
E dal punto di vista della sussidiarietà orizzontale
Quando lo Stato il pubblico non riesce a dare un servizio efficiente a costi minori lo faccia il privato
Su questo principio dobbiamo fare le liberalizzazioni le privatizzazioni no quella la Bersani
Al quale abbiamo dato fiducia e poi abbiamo riscontrato che era soltanto un servizio a qualche lobby magari di sinistra in termini di cooperazione
E allora amici del centro
Vedete che veniamo anche al ragionamento sul centro il centro che cos'è
Il centro non è l'area che divide i dalla Sinistra dalla destra questa è una semplificazione demagogica non è un luogo di perdizione dove si aggirano loschi figuri per catturare l'innocenza degli elettori
Il centro è un contenitore politico
è un centro di valore
è la risposta politica l'esigenza delle famiglie dei moderati del ceto medio che nel frattempo è diventato certo povero dal nostro Paese a causa di un bipolarismo che dà bipolarismo politico delle tue anzitutto dizione
Anche primordiale di questa iniziativa è diventato un bipolarismo elettorale
E poi peggiorato il bipolarismo muscolare ancora è diventato oggi un bilinguismo e allora amici gli interessi
Che stanno al centro non della geografia politica ma di interessi che stanno al centro nel cuore dell'esigenza degli italiani nuddu un anno cittadinanza politica
Lo abbiamo visto sui valori l'abbiamo visto sulla battaglia sulle radici cristiane
Nelle progetta europeo lo abbiamo visto nelle occasioni delle finanziarie
E allora la nostra proposta qual è
Quella di far capire non perché è una formula politica sia la soluzione dei problemi ma un mezzo per raggiungere i nostri obiettivi
E sulla legge elettorale noi abbiamo detto con forza che il sistema a cui facciamo riferimento non è la soluzione della politica
è il sistema più equilibrata è un sistema che ci si può e ci deve dare l'indipendenza dalle pressioni che vengono dall'estrema
Per ritrovare un governo del Paese che sia in linea su questo progetto
E il vuoto politico che c'è nel Paese cari amici care amiche è un voto politico troppo lungo e pericoloso
Sono quindici anni che la classe politica non riesce a realizzare un cambiamento sempre annunciato sono quindici anni c'è l'esigenza di essere qui a Subiaco
Di essere volenterosi coraggiosi e all'esigenza che è nel cuore di tutti noi per un essere Cassandre
E allora questo Progetto annunciato e mai realizzato uno ce lo poniamo come obiettivo come priorità la legge elettorale stabile condivisa
Il cantiere del riforme sempre aperto vogliamo chiudere vogliamo chiuderlo con la capacità
Di un nuovo consenso di una nuova responsabilità tra politica e le intelligenze nel nostro Paese noi amici abbiamo due possibilità
E qui dobbiamo dircelo in modo chiaro vado a concludere continuare ad insultarci a vicenda
Questa è una strada in Parlamento Bruno vediamo Amedeo
Quanto il bipolarismo genera contrapposizione quanto l'interesse generale e
No al secondo al terzo al quarto posto della scala delle priorità perché bipolarismo questo bipolarismo antepone l'interesse di parte dei particolarismi anche regionali
Antepone l'interesse generale noi pensiamo a un modello di società un modello di classe dirigente politica e anche non politica
Che mette al primo posto l'interesse generale e qui si capisce le nostre posizioni in alcune occasioni isolate in alcune occasioni
No condivise
Allora abbiamo due strade continuare ad insultarci avvicenda addebitandoci colpe ritardi il malgoverno degli ultimi anni negli ultimi quindici anni
Oppure e questo sarebbe a mio parere un atto di grande in coscienza politica
Perché questo creerebbe veramente la definitiva perdita del valore dell'interesse generale la seconda a mio parere richiede alle forze di maggioranza di opposizione
Alle forze che abbiamo il coraggio di esprimersi in questo senso un atto di realismo e di responsabilità e di coraggio
Un esame crudo come lei ricordava obiettivi e degli amici al convegno
Di ieri mattina di ieri pomeriggio un esame crudo dei fatti depurate dalle opposte propagande questo è
Il risultato che noi vogliamo ottenere allora la centralità deve che viene tutta automatica
Superamento di questo bipolarismo e ne siamo contenti che il Presidente Berlusconi non sia venuto sulle nostre posizioni c'ha messo un po'di tempo ma poi prima o poi no come si dice i nodi vengono al pettine
Perché io spero che non sia soltanto un fatto tattico
Ma sia un fatto politico
Che intorno alle nostre idee
Si creino no cui ipotesi di Governo futuro
Ma non con le persone con le idee perché le persone finiscono idee vanno avanti cioè ridevano avanti anche sulle gambe degli uomini ma prima bisogna fare
E allora su questo noi dobbiamo ricominciare a rimettere al centro delle nostre politiche perché dietro ogni scelta politica economica c'è una persona in carne ed ossa non dobbiamo mai dimenticarlo
Perché i laboratori politici sono validi se noi li mettiamo con chiarezza e con coraggio al centro con orgoglio delle nostre politiche al centro i valori a cui facciamo riferimento
E prima abbiamo spiegato alcuni valori a cui noi vogliamo far riferimento per ridare alla politica forza sostanza consapevolezza e coraggio quindi centralità della persona
E allora amici armonizzare
In questo mondo dove la competizione sempre più dura armonizzare
No
Questa competizione con l'esigenza di chi non è competitivo lo ha detto viene Capalbo ieri e dove credo che su questo possiamo condividere un percorso e arricchire
Il nostro manifesto di Subiaco con le considerazioni che gli amici anche qui oggi ci potranno fare
Una società di valore
Una società che guarda alla politica delle alleanze delle donatrici se qui voglio aprire una parentesi e la chiudo caro Riccardo
Allora io so
Che sui valori voi possiamo costruire un percorso comune
Sui valori che guardano un po'al di là degli steccati del Governo montane dell'effimero della politica più o meno paganti oggi no sembra prevalere sul resto
Io immagino Bruno non lo so se
Se questo si può tradurre in termini strettamente politici però lo lascio qui visto che sono spunti Giorgino di interventi di Armando non so se riuscirà a tradurlo nel suo nella sua relazione finali
Noi oggi abbiamo un problema
I valori cattolici
E i valori l'ANCI
Io penso che questi che questi due grandi insediamenti della nostra vita del nostro Paese debbano marciare insieme
E non sono alternativi
Perché quando parliamo di valori cattolici e valori laici non possiamo trovare forme di governo comuni
Perché l'alleanza tra i valori cattolici e i valori laici
è un'alleanza possibile perché i valori cattolici
Sono tutti quei valori cento voi predichiamo bene poi applicarli valori cattolici e sempre più difficile però ci dobbiamo provare quantomeno
Per il compito
Nostro in quanto meno
No professare
Professare anche una convinzione
Poi
Ciascuno in sé cercherà di fare quello che può
Però dico questo aspetto è fondamentale per capire i confini delle delle alleanze anche in termini politici e di Governo
I valori cattolici sono i valori della maternità della paternità della vita del valore della famiglia
Sono tante altre cose che non sono incompatibili con i grandi valori laici che sono anche nello stesso tempo valori dei cattolici dei cristiani
I valori laici sono il valore della libertà della pace della fratellanza i valori che sono comunichi alle tradizioni del nostro popolo e sono diventati valoriale dice anche il crocifisso che abbiamo nelle scuole
Non è soltanto un valore cattolico ormai
è un valore laico avere crocifisso dietro perché è tradizione del nostro Paese
E della reciprocità
Noi dobbiamo mantenere con orgoglio le nostre tradizioni sarà così che cosa disse sia i problemi della emigrazione dell'immigrazione nel suo Paese in Francia
Quando i giornalisti gli chiedevano Presidente lei che cosa pensa dell'immigrazione
Loris fosse con due parole magiche
La Francia indichi Lanza
Pensate che in profondità
Ma nonché profondità anche capacità di espressione
L'Italia è di chi l'ANAS sui problemi dell'immigrazione sui valori che vogliamo rappresentare e difendere sia laici che cattolici
è una maggioranza di Governo può nascere anche sull'Unione dei cattolici laico sui dei valori cattolici e laici io mi preoccupo del laicismo quando diventa ideologico
Che è una cosa che dobbiamo combattere
Mi preoccupo del neo paganesimo questi sono i nostri avversari
E questi li ritroviamo tutti nelle estreme
Nelle estreme del nostro Paese dobbiamo come abbiamo ricordato ieri pomeriggio questi amici
Che hanno una politica estrema nel nostro lo amicale nel nostro Paese dobbiamo rimettere al loro posto sia dall'opposizione
Così potrà nascere
Una grande operazione politica quindi amici più determinazione affermare con forza il centro la storiella radice delle nostre idee dobbiamo avere più coraggio
E questo coraggio lo ritroviamo nel manifesto di Subiaco dobbiamo arruolati
Diventare testimoni autentici della difesa di questo progetto politico allungato allargato dalle idee dei nostri amici perché chi non ha il coraggio
E l'orgoglio di lottare per le proprie idee non è degno di professare e su queste basi amici noi dobbiamo di costruire un nuovo quadro politico
La solidarietà e ho concluso
Deve diventare una scelte Como
Per i Governi per gli Stati
Deve diventare nonché una scelta etica esclusivamente la solidarietà per un politico per un uomo di Stato deve diventare una scelta economica
E lì ci ricolleghiamo con la politica economica non sull'economia politica
Perché se la solidarietà diventa una scelta economica possiamo risolvere tanti problemi
Legati alle gambe gli atti della povertà nel nostro Paese
Manici ascoltando il cardinale Bertone
Qualche mese fa non sua prolusione
Lui è andato oltre
E ci ha spiegato che la solidarietà e una cosa importante
Ma è ancora più importante la fratellanza che significa
Che la solidarietà non dobbiamo più farla noi va bene ma la solidarietà che cos'è e qui il tentativo di far diventare uguale il diverso di far diventare più uguali i mezzi ma la fratellanza e ancora una cosa più importante
Che può consentire agli uguali di rimanere diverso e lì si conclude
Il ciclo della vita
Il ciclo senza il quale
Tutte le nostre azioni sono inutili effimeri
E allora cari amici amici di Subiaco
Noi dobbiamo
Mettere al centro delle nostre politiche di centro la politica per risolvere i problemi della povertà e dobbiamo anche essere umili di capire come ricordava Sant'Agostino che anche con un cucchiaio dobbiamo tentare di svuotare il mare
Perché no da una parte ci sono le Cassandre e dall'altra non possiamo pensare che non ce la faremo
La povertà è una piaga del nostro
Paese
Dell'Europa del mondo e noi dobbiamo portarlo avanti e non l'abbiamo fatta attuando caro Riccardi la diplomazia preventiva
Il Papa Giovanni Paolo II ci diede un messaggio eravamo al Governo caro Amedeo
Ci chiede un messaggio
Il mondo ha bisogno dell'azzeramento del debito
E i politici di buona volontà dovevano non quelli cattolici
Capire che quello è il momento questo è il momento dei grandi temi quello dell'ambiente
Della povertà
De alzare la scolarità e allora abbiamo attuato del Governo precedente io stesso
Quante volte con Sant'Egidio in America latina abbiamo parlato di questi problemi non solo della Colombia ma di tanti problemi legati
Alla lotta alla povertà il Papa ha lanciato un messaggio gli U due
Dall'altra parte hanno lanciato lo stesso messaggio non l'abbiamo applicato applicando la diplomazia preventiva
Ma l'ICI quanti qui sanno che cos'è la diplomazia preventiva che ho dovuto scrivere no qualche riflessione sulla diplomazia preventiva la diplomazia preventiva una grande eri
Economica sociale e politica culturale nella quale deve rimanere impigliata la pace
La pace si conquista con la grande forza della politica non con le guerre
La pace e attuare la diplomazia preventiva ma perché
I Governi non applicano la diplomazia preventiva perché la diplomazia preventiva la bottega nessuno un governo animato da valori
Perché quando la diplomazia preventiva successo
Non c'è notizia perché il fatto non avviene
E allora soltanto un politico animato da valori da grandi condizioni da grandi tensioni può applicare rimettendo il debito
Riconvertendo il vecchio non azzerando lo soltanto riconvertendo il debito per alzare la scolarità per portare sopra la soglia della povertà molti Paesi non per dargli il pesce ma per insegnargli a pescare
Queste sono le nostre politiche queste quello che anima il nostro impegno queste che lo vogliamo trasferire allora amici io voglio
Conclude
Non a caso sui problemi della povertà perché ieri ha suscitato in me Pellegrino Capaldo anche un sentimento sul sentimento di andare un
Di andare oltre e parleremo nei prossimi giorni del nostro partito non voglio farlo qui
Non voglio farlo qui perché io credo che ormai siamo oltre
L'ipotesi
No di una corretta
Lo siamo ore non siamo né a destra né a Sinistra siamo in alto diventa
Cartigliano gare Massimiliani questa la nuova nuovo futuro dalla nostra Regione guidata così bene da Luciano ma qui abbiamo
Amici non solo dirigenti
Di partito qui abbiamo amici che vengono da diversi punti dall'università dal mondo della politica del sindacato dell'economia dell'associazionismo surroganti presidenti di associazioni che sono qui dalle professioni però Chennedy
Che diceva
Se la comunità internazionale non saprà risolvere i problemi
E la situazione dei tanti che sono poveri non potrà salvare in pochi che sono ricchi
Politica economica
Nessuno potrà salvarsi
Se non risolveremo quindi diventa anche una scelta egoistica parlare di povertà di diplomazia preventiva di solidarietà e se la ricchezza non dà la felicità figuriamoci la povertà
Allora credo che possiamo
Intrecciare le considerazioni del senatore
Baccini all'interno del quadro che abbiamo definito all'inizio di questa tavola rotonda di questa
Mattinata io vorrei subito coinvolgere proprio sulla parte finale dell'intervento di Baccini quella che faceva espressamente riferimento
Ai valori all'identità anche di partito interclassista di partito che comunque si ispira
Ai valori fondanti del cristianesimo vorrei coinvolgere subito Pezzotta che in un contesto politico devo dire non molto differente da
Questo anche se
Coincidente con partito con una formazione che è schierato
Dal punto di vista elettorale nel centrosinistra mi riferisco ai teodem
A lanciato l'idea di un movimento pare politico ecco come si intreccia l'idea del movimento pare politico di Pezzotta
Con questa
Volontà con questa determinazione che arriva fuori dal Manifesto di Subiaco
A muoversi lungo il sentiero il percorso di una codificati moderazione di una politica di centro di una politica
Che si richiami ai valori fondanti del cristianesimo
Se non se
Ma io
Parto dalla tengo un po'parta un po'allarga come si suol dire anche per
Per riuscire a
A tentare di far capire cosa che non riesco con i giornali spero di riuscire qui
Ragionamenti che stanno
Al fondo delle cose
Chiedo
Parto subito con un'affermazione
Che separano diciamo le cose che dico
Non perché ne dimentico Parma perché nelle porto appresso
Ma le cose che dico restasse sanate dalla vicenda del family day che ha una sua dinamica e una sua espressione
è un fatto sociale che occorre guardare con grande attenzione più pregiudicare
Voi utilizzate
Mi sembrava una premessa doverosa per le cose che si stanno dicendo
In questi giorni e che non sono assolutamente
Ma io credo che noi dobbiamo
Tutti a vedere chiara quali sono i cambiamenti che ci stanno di fronte
Perché a volte ho l'impressione che tutti viviamo come se fossimo
In un mondo che sta a fare una cosa non è
Assolutamente così
Parliamo di globalizzazione normalmente ci riferiamo solo alla questione
Che ci tocca quella economica
Ma la globalizzazione sta cambiando molto di più cambierà sul politiche il rapporto fra gli Stati sia un rimescolamento profondo
Anche gli equilibri mondiali sicuramente sono entrati in una nuova fase
Basta vedere
Quali sono gli armamenti e quali sono gli eserciti più potenti del mondo
Per economia parliamo terrazzina normalmente penseranno alla questione economica facciamo molte visite in Cina dimentichiamo che è un Paese che sfrutta
Che è un Paese schiavista ma che è un Paese che è uno dei più grandi eserciti del mondo
E che sicuramente gioco nel confronto con gli Stati Uniti per avere un'egemonia non solo
Sulla dimensione asiatica
Ma comincia anche a penetrare in realtà vicino a noi come sono
Come l'Africa
E credo che sia un problema sul quale bisognerebbe riflettere anche per capire qual è il ruolo la funzione
Che il nostro Paese dovrebbe giocare
C'è la questione sicuramente del genere economica
Che oggi ha fortemente condizionato dalla dimensione dalla finanza
Viene richiesto dalla finanza mette in crisi tutti i controlli perché chi controlla
Le grandi oltre che in finanziaria a livello mondiale
Sicuramente non
Le grandi organizzazioni internazionali per cui si sta creando una determinazione un potere anche questo si intreccia con visti gli Stati emergenti che condiziona la dimensione anche diciamo così democratica di molte realtà
Cresce la ricchezza nel mondo colpiscono anche i Paesi poveri
Siamo di fronte a una delle criminali a un processo di rivoluzione scientifica e tecnologica estremamente profondo
C'è un mescolamento delle culture che non avvertiamo ma che è costante
Non solo perché c'è una grande mobilità nel mondo l'immigrazione
Ma perché gli strumenti della comunicazione cambiano le relazioni tra le persone e i modi di pensare
Bisogna questi cambiamenti fanno emergere nel mio Paese tre grandi questioni
La questione
Diciamo delle disuguaglianze Terranova questione sociale
Una questione antropologica
Che è quello di
Non riusciamo più a sapere chi è l'uomo dei quali sono gli interventi che si possono fare sull'OPA che servono e portatori di dignità e libertà questo pone dei limiti alla scienza e la tecnica
Se la questione ecologica che non affrontiamo ma che diventa ogni giorno una questione diciamo dirompente che non può essere una questione che si lascia all'estremismo radicale di alcuni anni ambiti ecologici
Ecologisti da questioni ecologiche hanno pensano da moderati
Perché salvaguardare per trasmettere
E mantenere prego
E credo che siano queste tre questioni che cambiano sostanzialmente i termini di una questione sociale o per meglio dire
Cambiano i temi di realizzazione della giustizia sociale
Ed è la dimensione della libertà cose sulle quali
Il nostro mondo aveva sempre lavorare
Fra siamo entrati in una fase in cui i listini
I paradigmi le tabelle
Le forme interpretative che ci portiamo appresso non sono più in grado di determinare qualcosa di nuovo
E questo credo ci obblighi
Da un punto di vista dei luoghi del modo in cui viviamo a rileggere la stratificazione sociale
Che valore ancora parlare di Citti sito medio classe operaia e così questo termine
Probabilmente siamo anche qui dentro una mutazione profonda dell'articolazione sociale nelle nostre realtà perché cambia in modo nel produrre cambiano in modo da lavorare cambia la dimensione dello organizzazione territoriale
E cambiati siamo proprio il modo con cui le persone si percepiscono
E noi veniamo a questo momento dicevano
Di una dimensione di soggettività di individualismo molto più forte di quelle che noi abbiamo conosciuto per cui
Se anche l'entrata in crisi di quelli che erano le rappresentanze tutto ma anche che di una realtà che era
Fatta da blocchi o da o da solidarietà dicemmo che nascevano dalla dimensione sociale
E la domanda che si pone alla politica e sociale Commissione organizza la solidarietà nella società degli individui è una questione totalmente nuova per molti di noi di più propensi a organizzare in termini diversi
Cambia il mondo cattolico ne continuano a dire il mondo cattolico non ci rendiamo conto di quanto
Il mondo cattolico e cambia il mondo cattolico che molti di voi hanno in mente non esiste più
Primo perché c'è un pluralismo di scelte politiche e a vivere per più di vent'quindicenni esercitate il pluralismo di scelte politiche avuto sicuramente una grande influenza
E accresciuto mentre il mondo cattolico il peso delle gerarchie
Non vogliamo meno non è così
è si è radicata magari in forme molto più estesa nel passato per alcuni elementi una dimensione popolare di cattolicesimo e del un cattolicesimo più di popolo che è di ieri
Signor sedimentata nell'insegnamento Consiliare però si è sedimentato attraverso
Diciamo così la presenza carismatica di un Papa come Giovanni Paolo secondo
E pertanto noi abbiamo un aggettivo una declinazione conciliare che passa attraverso questa figura che oggi viene ripreso dal nuovo Papa
Sono sorte nel mondo al mondo cattolico dei nuovi movimenti
Che ci sfuggono agli schemi tradizionali vendono abbassiamo di passione parliamo di associazionismo pensi hanno Aglietti organizzazioni cattoliche ce ne sono aggiunte di nuovo
Pensiamo a tutti i movimenti che sono nati in questi momenti
Da Sant'Egidio ritmo ai patti con meno aliena al rinnovamento dello spirito che non rispondono a quegli elementi del mondo cattolico tradizionale che noi abbiamo cercato di interpretare per cui abbiamo di fronte al mondo cattolico profondamente cambiato dentro una società profondamente cambiata
Un mondo cattolico che minoranza dal punto di vista della pratica anche se nel nostro Paese ma sempre tenuto presente che la dimensione la cultura cattolica un'influenza più larga
Di quelli che sono i praticanti perché
C'è una
Una relazione diversa tra
La l'essere minoranza e la capacità di di una presenza in termini culturali e in termini orientativi
Io credo che questo è
Il tener conto
Allora dentro questa situazione cambia il sistema politico e quello che avviene a mio parere che va ad esaurirsi se non siamo attenti quelle aziende italiane è stata una presenza
Politica di pensiero politico che non ho mai confuso con la dimensione Regina
Ma è un po'il pensiero politico di ispirazione cristiana
Laico
Chi ha tentato nel corso del tempo di declinare un riferimento urlare con la fede
Nella prassi politica noi siamo arrivati al punto
Sia perché è nato il Partito Democratico sia per tante cose che questa esperienza così segnata
Può esaurirsi
Ovvero siamo alla vigilia del suo esaurimento questa è la mia preoccupazione e la domanda che mi pongo e che ci poniamo con alcuni amici è se per l'Italia per il Paese e questo è utile o no non si è utile per i cattolici
Perché i cattolici hanno modalità e forme dal punto di vista
Dell'azienda e l'appartenenza ecclesiale che è un'altra ma per un Paese come l'Italia
La l'evanescenza la scomparsa di un cattolicesimo
Politico è utile o no
Ed è a questa domanda che mi sarei
Qualcuno pensa sia finita sia esaurito una storia bisogna fare alcune cose diverse
Io ritengo che invece vi sia una necessità una necessità che è nata proprio per il mantenimento della dimensione di laicità
Di della nostra presenza
Però non possiamo pensare
Ad una nuova Presidenza
Da studiare nelle forme nei modi che divenne nostalgico
La democrazia cristiana è finita
Professionisti hanno si farà più
Bisogna avere consapevolezza che siamo arrivati a questo tipo di determinazione
Bisogna tenere presente che la Democrazia Cristiana di partito popolare così come lo Stato determinati che dai quali noi traiamo alcuni riferimenti però rappresentato da una società
è un mondo che non esiste più
E che pertanto il problema che noi andiamo
è quello di
Capire se è possibile oggi una nuova presenza capace di liberare
E pertanto di rinnovare ed innovare una una una
Una proposta politica
Tenendo conto dei cambiamenti nei quali siamo in mezzo che erano cambiamenti che nella Democrazia Cristiana
Nel Partito popolare
Avevano dovuto a trenta affrontare pensiamo a tutta la questione della bioetica che sicuramente ci rendiamo conto di quali problemi si pongono
Alla dimensione alla cultura cattolica rispetto alle questioni che abbiamo di fronte forse in questo senso critico negli allevamenti capiti
Non lo so però anche di sera sono totalmente diversi
Ed è diverso pensare a come si faceva la politica quand'è che prima è appena successivamente al Consiglio
E diversamente pensare a come si fa politica in una situazione di pluralismo acclarato determinato e in una situazione in cui il Consiglio bene o male alcune declinazione le altre
Vienna aveva attraversato diciamo la presenza del Papa Giovanni Paolo secondo sicuramente determina alcune cose
E credo che noi dobbiamo guardi si deve proprio pensare
Quale tipo di
Presenze
Per nulla da questo punto di vista di integralista di cattolicissimo
Ma la possibilità di creare una un luogo una forma in cui
Possa anche generarsi diciamo una un incontro
Nei confronti del mondo laico su obiettivi comuni tenendo presente che c'è anche per il mondo laico
Una scissione
Tra mondo laico che tende verso il laicismo
è un mondo laico che si pone delle domande interessanti
Sulle questioni che interrogano anche noi cioè anche qui bisogna incominciare a pensare che non tutto il mondo laico è uguale che non tutto ed è ascrivibile con
Con le categorie del passato
Allora bisogna avere
Avviare un percorso di attenzione e di riflessione di
Di battaglia per vedere se
è possibile non disperdere ma innovare e inverare una storia una pratica
E se si è capaci di trovare le forme i modi per rispondere a una domanda dissenso che nasce dentro il mondo cattolico
La domanda di senso non è oggi Solow ed esclusiva dei cattolici
C'è una domanda di senso di significato rispetto ai cambiamenti che attraverso anche il mondo laico occorre capire chi questa domanda nel senso che intercetta
Ecco e pertanto se si riesce a uscire
Da quello che lui chiamava l'individualismo libertario in cui il desiderio e quello che fa il senso è quello che fa legge e che pertanto viene a uno stravolgimento anche della dimensione stesso dalla legge civile
Ecco perché serve ragionare con grande attenzione
L'idea
Che con alcuni amici abbiamo avanzato a quella di un movimento non di un partito sta dentro qui
C'è stata entro la possibilità di sperimentare di verificare se è una condizione di questo genere esiste o meno
No per fare un partito ce ne sono già troppe
Ma per vedere se è possibile in questa periodo in questa fase in questa fine di ciclo come dice qualcuno segnare una presenza politico-culturale
Questo è diciamo all'interrogativo che ci siamo opposti a quelli tutte le cose che leggete anche stamattina sui giornali sono tutte inventate da un certo punto di vista perché noi non ci proponiamo di fare un partito
Ci proponiamo di creare un luogo una Rete un collegamento
Che faccia politica che stia dentro l'agone politico dicendo che anche dentro un bipolarismo come questo non tutto è riducibile
Ai partiti non tutto è potrei riportarvi dei partiti vedere se la presenza di questo movimento suscita però anche altre cose sul piano politico
Anche perché noi siamo convinti
Che il nostro Paese abbia bisogno cose che io ho trovato anche nel manifesto ma dal come ho sentito avete discusso anche ieri abbisogna di profonde riforme
Noi non possiamo più galleggiare
Perché ogni giorno che galleggiano sulle grandi questioni dell'economia sul tema delle liberalizzazioni sul tema delle pensioni sul tema della riforma profonda del verbale sul tema di come si sostiene essi
La forza
L'istituto familiare ogni giorno che noi realizziamo tutte queste cose dette rispondo
E assieme a loro deperimento deperisce il Paese e noi stiamo trasferendo sulle nuove generazione dei costi enorme
Magari insieme a Scampia almeno chi è vecchio come me
Ma per i nostri ragazzi la problematicità è tutta lì noi stiamo mangiando il futuro degli altri
E che pertanto esige anche dal punto di vista la nostra coscienza una presenza di una processo riformatore profondo radicale
Oserei dire austero
In un Paese in un Paese come il nostro c'è la questione democratica questo è un Paese
Che i rilievi autoritarismo elettorale
Ormai tutto è determinato dall'dall'uso dei di Pardi leadership
E di oligarchie che determinano il tutto
E l'elemento partecipativo continua ad allontanarsi
Continuo allontanarsi creando una disaffezione dei cittadini verso la politica
E che credo che mai si è stata così alta come in questi tempi dando spazio a quegli elementi di antipolitica che nessuno di noi vorrebbe
Ma che sono presenti era di Prato nel tempo ecco perché allora anche qui la necessità e approvare né di una nuova legge elettorale
Le nostre professioni vanno sicuramente
A un modello che sia in grado di introdurre elementi di flessibilità nel sistema
Nessuno mette in discussione il bipolarismo in senso mette in discussione questo bipolarismo
Ma possono esistere
Dei bipolarismo i più flessibili che consenta una modalità nuove modalità di alleanze diverse da quelle
Rigide che oggi condizionano e ci portano verso una dimensione di non governabilità
Noi ci ricordiamo che quando si fece il primo referendum al quale io non ho partecipato bello disegni tutti avevano detto bisogna introdurre elementi di maggiore governabilità e di maggiore decisione noi siamo a quindici anni
Che non si governa no si decide si cambiano i Governi ma il livello decisionale a livello di intervento rimasto uguale
Basta fare una comparazione adesso
Parlo da sindacalista tra quello che ho visto prima credo che vedo in questi giorni il tema del decidere mi sembra un tema
Che non che non
Chilovolt
Credo che questo serva aveva mentre oggi trovare una strada per dare una governabilità una stabilità
Per fare questo bisogna liberare il Governo né
I due Governi lo dico al plurale
Bisogna liberare governi dalle estreme
E inventare un bipolarismo convergente
Che sia in grado di scambiare trovare anche modalità di cooperazione sui temi che riguardano
Questa diciamo è la la prospettiva sulla quale
Bisogna lavorare
Ecco io credo che
Leggendo un po'le
Le cose che avete scritto nel vostro manifesto
Io non condivido molto la parte che dice bisogna dare forza all'idea
Quando gli ideali non resto nostra
Allora se parliamo di laicità dobbiamo parlare di una laicità positiva
Non di una laicità che inibisce ma di una laicità che riconosce in una società che diventa sempre di più molti religiosa il ruolo sociale delle religioni per evitare i fondamentalismi
Bisogna riconoscere la famiglia
Come elemento costitutivo del della società bisogna ridare senso al lavoro non solo far lavorare
Ma dagli senso e significato bisogna aprire una stagione
Che più che la stagione dei diritti sì anche la stagione dei doveri
Perché noi abbiamo bisogno di riconoscerci nelle virtù repubblicane come costitutive di una dimensione nazionale che è un altro dei temi che dobbiamo affrontare
Voi lo possiamo andare avanti
Dimenticando quello che sta avvenendo nel mondo
Dimenticando
Che noi abbiamo una scommessa da giocare che si chiama mediterraneo
Che è la scommessa che vale per il nostro Paese
Che vale anche per la dimensione della pazza
Se non giochiamo la battaglia euromediterranea noi non riusciremo a trarre il sud dal divario in Puglia in quegli anni
Perché noi oltre che una dimensione che guarda
Alla dimensione dei conflitti che appaiono su questo mare c'è una dimensione italiana sul Mediterraneo e pertanto nel rapporto con l'Africa se la dimensione dell'Italia per riportare l'Europa interessarsi dell'euromediterraneo e pertanto ad evitare una dimensione diversa
All'Europa
Badate che questo è uno dei temi che noi abbiamo per gridare esporre il senso e al ruolo alla dimensione in Europa
Allora io accolgo come positivo quello che sta in questo documento almeno come indicazione
Poi dipende da voi non da me
Di dire che l'ho insistito si deve mettere in moto per uscire da lei
Dagli angusti confini cui e cazzate
Io ho capito che questo
Dirle che una cosa del genere una cosa rischioso
Però per ognuno di noi è questo il tempo del mettersi in cammino ognuno con la sua storia con le sue tradizioni ma nessuno di noi potremmo avere
Allora
Adesso
Per un giornalista naturalmente interpretare questa frase mettersi in cammino
Diciamo richiede uno sforzo
Per me negativo molto molto grandi politici hanno capito un po'di più forse lo ha capito anch'io
Però
Bisogna perché poi giustamente Pezzotta che insomma io ho avuto modo di apprezzare
Durante la la manifestazione del Family Day perché
Avrei
Voluto dovuto fare altro poi ho fatto semplicemente il cronista che comunque Albosaggia molto importante naturalmente si preoccupa Pezzotta di come questo messaggio venga poi interpretato da parte dei giornali
No io non mi preoccupa
Tatticamente
Camminando sa
Camminando saprà il campo
No
Adesso bisogna capire però è su questo magari nel secondo ciclo di interventi mi aspetto una indicazioni più precisa i soggetti di questo cammino perché si sono messi in movimento soggetti che attualmente militano in schieramenti
Diversi e se non ho capito male questo movimento pare politico di
Pezzotta serve a vigilare
E il cammino vada nella direzione giusta e a fare
Pronunciato una parola chiave che mi piace sottolineare la parola
Rette di sistema di collegamento proprio in nome di questa pensione valoriale così come mi piace
Sottolineare quest'ultima parte del suo discorso quando ha fatto riferimento alla stagione dei doveri più che a quella di diritti che mi sembra essere veramente un'emergenza
Benedetto sedicesimo il
Primo gennaio due mila sette
In occasione della giornata mondiale della pace
Citando il Mahatma Gandhi ha ricordato che dall'Himalaya dei doveri che nasce
Il Gange dei diritti credo che questo sia un approccio culturale che debba
Appartenere alla politica in una stagione particolarmente complessa quale
Riccardi
Studioso
Della storia del cristianesimo fondatore della Comunità di Sant'Egidio protagonista certamente di un'interpretazione coerente con il segno del cambiamento di il del
Cattolicesimo ecco io vorrei
Chiederle questo che cosa ha significato che cosa significa il ritorno delle religioni nella sfera pubblica e poi vorrei lanciare questa domanda di Pezzotta e mi sembra novanta
Importante
è utile
Per il Paese l'evanescenza ammesso che ci sia perché ci sono tante istanze che arrivano in senso contrario di un pensiero cattolico in politica
Credo che l'intuizione poi forte del Family Day sia stata quella proprio di parlare anche a nome anche insieme ad un fronte laico chiese forse non avrebbe avuto grandi occasioni di pronunciarsi su questioni cruciali come quella famiglia
Sì sul io dico il family day è stato molto importante ne abbiamo aderito Pezzotta ha lavorato molto ma non le suggeriamo
Non tutto viene dal family day e non tutto nasce con il fine evidente qui c'è un problema purtroppo che viene da lontano e qui vorrei
Aprire una parentesi e spiegare visto che Pezzotta ha parlato di cammino e lei evidenziava il discorso del cammino vorrei spiegare il mio cammino
Cioè se io sono uscito dal mio naturale riserbo ed è la prima volta che il vengo per esempio qui a parlare con voi e credo che con questo incontro concludo un po'la mia campagna d'estate
E perché sono veramente preoccupato
Io devo dire la mia esperienza di Sant'Egidio è stata un'esperienza che è nata in anni in cui il rapporto con la politica si giocava un po'due morti uno era un modo da una parte in cui c'è che te serve e che voi diventare
Il mio impegno cristiano sociale per la pace non era perché volevo diventare
Ma
è perché me lo dicevano i romani
Perché la mia lingua stanza
Il secondo il secondo era la dipendenza
Il secondo era la dipendenza da un modello messianico che era quello poi realizzato dalla sinistra nel sessantotto nel possesso Antonetto
Non era antipolitica non era pre-politica mera visioni di un cristianesimo in garbato nel sociale tra i più poveri sulla pace nella cultura ma oggi io sento che siamo in una crisi profonda
Pezzotta l'ha detto parlando dall'interno del nostro Paese
Celai questa sensibilità hai girato ma chi gira nel mondo vede la crisi italiana vede questo Paese
Diminuire nell'orizzonte del nostro mondo contemporaneo sullo scenario europeo
Tu citavi l'America latina che dolore vedere l'Italia chi scompare da scenari che sono i nostri vengo da un viaggio in Africa
E e mi sono incrociato con D'Alema ieri e sono contento che sia stato perché dal mille novecento novantaquattro che un ministro degli esteri italiano non visita l'Africa
Allora
Io credo che qui c'è unitaria che si rimpicciolisce nell'orizzonte del mondo
è un'Italia che si rimpicciolisce nell'orizzonte del mondo è una perdita per l'Italia è una perdita per il mondo cioè
La crisi italiana e profondissima ed è percepito ovunque
Quando tu incontri un diplomatico
Di altri Paesi uno che ha conosciuto l'iter e ti chiede come stand è ottimo
Perché dopo Andreotti ha conosciuto Prodi all'Unione europea basta
Cioè l'assenza del nostro Paese del mondo è un fatto drammatico ma non ce lo dicono solo gli altri
Sentiamo noi stessi e in profondità la nostra crisi che crisi della politica e crisi della nostra cultura politica perché non si parla più di politica
Non si dibatte più di politica non esistono più categorie con cui discuterne allora io sono contento che voi siete venuti a Subiaco
Perché permette c'è un coraggio di Subiaco e la cosa più bella del vostro manifesto non vi offende rette e la citazione di San Benedetto
E mi complimento con chi la scelta sappiamo poi di essere i sauditi non per le molte parole
Ma per la purezza del cuore e la compunzione dell'Iraq
E la regola di San Benedetto
A firma una cultura Jim lungamente cristiana non intende rivista profondamente spirituale e profondamente concreta
Non
Abbiamo bisogno di una cultura profondamente ispirata ma anche profondamente concreta
Questo a me sembra il primo aspetto
Se lui riflettiamo sulla crisi della DC
Sulla crisi della cultura politica dell'ATC
Lo dico con una battuta secondo me la cultura politica della democrazia cristiana non ha saputo fare i conti con la nuova cultura cattolica che emergeva dal Colucci
Ha parlato di valori come bandiere stiamo attenti
I valori possono diventare anche degli idonei
I valori i valori possibilità rendendoli perché i valori sono dei punti di partenza e di punti di arrivo c'è una cultura da per essere ed è quella cultura che noi dobbiamo ritenesse e allora
è significativo che Ratzinger si sia mosso da Subiaco
Se voi riprendete il suo discorso poco prima della morte di Giovanni Paolo II a Subiaco quando dice
Abbiamo bisogno di uomini come Benedetto da Norcia il quale in un tempo di dissipazione di decadenza SIS profondo nella solitudine estrema riuscendo attraverso le purificazione a risalire alla luce
Cioè
Abbiamo bisogno di uomini che pensino si rischino ragionino e proprio restando su Ratzinger me lo concederete un momento io penso che la sua introduzione
All'introduzione del cristianesimo un libro che del sessantasette nasce una decina di pagine che meritano di essere lette perché Ratzinger fa la storia dei cambiamenti
Da quel sessantasette quando scrisse questo libro oggi e nota due date il sessantotto e l'ottantanove
E pone una domanda e nulla pone da politico ma pone da europeo occidentale perché dopo l'ottantotto non è successo niente
Perché
Perché dopo l'ottantotto che è stata la sconfitta di quello che era l'avversario del nostro mondo grande avversario
Ma avversario dice l'anno ottantanove segnò un sorprendente core crollo del socialismo
E tuttavia chi pensava che l'ora del messaggio cristiano sarebbe nuovamente scoccata sia il lusso
Sebbene il numero dei cristiani credenti del mondo non sia modesto in questo momento storico il cristianesimo non è riuscito a opporsi distintamente come un'alternativa epocale
Leggete questi dieci pagine perché secondo me sono pagine
Illuminanti
Anche perché il cardinale Ratzinger e Benedetto sedicesimo non è l'uomo dei no
Ma non è nemmeno l'uomo che fa la strada per minori pone dei punti ispiratori e lascia giocare il gioco alle realtà plurime violazioni ESA e ai laici
Cioè
Ratzinger ha capito il valore della libertà nel mondo moderno la libertà
Ha bisogno di approcci ma la libertà va giocata
Io credo che in questo senso questo pontificato è una grande sfida di libertà e di ispirazione
Ma perché non è successo niente dopo l'ottantanove e perché in questo nostro Paese
Noi dagli anni Novanta
Viviamo una crisi così profonda che oggi ci porta cari amici ad essere in una situazione drammatica io credo che
Si è venuto a creare un bipolarismo quel vuoto
Che
Il riflesso
Di quella logica di scontro di conflitto di civiltà che attraversa il mondo intero e il modo di relazionarsi del mondo contemporaneo
Parlare di pace io credo che la pace è sempre frutto di un combinato disposto di realismo e di speranza di mediazione e di fermezza
Giovanni Paolo secondo è stato nell'est europeo un utopista rivoluzionario ma un grande realista
Io credo che la nostra
In
La logica del conflitto trasferita nel bipolarismo del vuoto ha creato come diceva De Rita un mondo in cui si litiga ma non si sappia
Quello per cui si ritira
E
Di settimana in settimana di mese in mese di scenario politico lo scenario politico ci stiamo svuotando mentre cresce il mondo dell'antipolitica
E qui io non aggiungo le cose che Pezzotta ha detto sulla personalizzazione della politica
Su un sistema sostanzialmente gridato ma autoritario e io dico che il nostro compito di fronte a quello che considero
Il fallimento della Seconda Repubblica mai nata
Perché qui
Noi non siamo stati come i francesi
Che siamo potuti passare dalla terza la quarta dalla quarta la quinta noi abbiamo sempre ragionato sulle storie di bambini mai nati come diceva la Fallaci personaggio nelle cui vene nomi dentistico
E
Però estremamente efficace noi oggi ci siamo trovati in una condizione ci troviamo in una condizione di fare il punti con un fallimento di qualcosa che non emendato e allora
Secondo me
Oggi il problema e il problema in cui voi potete giocare un ruolo sbarcando qui da una condizione modesta
è quella di far rinascere
La cultura della
Che non ci siano state delle responsabilità
Di tutte le forze che hanno partecipato al Governo all'opposizione
In questo funerale della seconda Repubblica ma io credo che oggi noi percepiamo
Un sussulto per cui deve rinascere la cultura politica
Abbiamo noi cattolici la forza per far rinascere questa cultura politica io credo che noi dobbiamo riprendere a discutere di cose concrete come leggo nel vostro manifesto
Dobbiamo riprendere a discutere di cose concrete e anche
Di valori di ispirazione di spiritualità
Io
Temo moltissimo
Mentre dico I miei amici
Diciamo così del Partito Democratico
Che il mondo Catto che non parlano linguaggi del mondo cattolico
Che non lo parlano
Mi sono offerto anche di fare lezioni private gratis
Che non lo parlano il linguaggio del mondo cattolico
Loro parlano perché non hanno fatto i conti con dei grandi fatti storici primo
Il Pontificato di Giovanni Paolo secondo che la mediazione per arrivare al Concilio Vaticano II
Perché il Concilio Vaticano II ha avuto in questo nostro mondo il volto di Giovanni Paolo secondo
Secondo fatto fondamentale
Che il mondo dei cattolici il mondo dei credenti il mondo dei credenti a modo loro è cambiato
Ho sentito dire
Dalla Presidente del vostro partito al Congresso noi con vogliamo la Chiesa dei poveri noi non vogliamo la Chiesa della solidarietà vogliamo la chiesa di Ruini che ci inquieta
Mi permetterei di dire che la situazione è un pochino più complessa questo mondo dei cattolici non si divide tra chiese di Ruini e la chiesa della solidarietà
è una realtà estremamente più complessa
Ed è una realtà di un mondo di credenti anche spaesati scandalizzati preoccupati
In di fronte a orizzonti difficili che cercano dei riferimenti e hanno trovato dei riferimenti nella vita della fede
Nelle aggregazioni comunitarie nella famiglia nel vivere bene ma questo mondo di gente che vive bene non riesce a bere comportamenti politici
Come si può spiegare
Gente di Verona
E tu lo conosce meglio di me quel mondo
Che viene comportamenti buoni a livello personale o nel piccolo ambiente locale e che poi assume slogan
Leghisti c'è una perversione a questo livello
E con questa gente bisogna parlare e questa gente bisogna provare a interpretare
Allora c'è un patrimonio di vissuto di pensato di creduto di sensibilità dei cattolici
Ce la facciamo amici a coniugare tutto questo con i problemi dell'oggi
O questo dovrebbe accadere nel privato
Dovrà di cadere nella sacrestia solo negli ambiti confessionali io credo che questa
è una grande sfida questa è una grande sfida
In questo senso
Quello che sta avvenendo
è un discorso un processo che si rimette in cammino
E questo processo che si rimette in cammino oggi non ha bisogno di formule che Luigi appieno
Non si può passare tutto il tempo a dire se Pezzotta vuole fare o no un partito
Non lo so
Pezzotta mi dice di no
Io sicuramente no né
Buona intenzione di fare il vice di Pezzotta perché sono molto umile e quindi
Poco se mi considero molto simili confronto
Non do non si può ridurre tutto e impacchettare bisogna rilanciare grandi idee che inquieti non gli schieramenti che inquieti non la gente e che la praticano
Inquietare e attrarre questo è il discorso in questo senso io credo
Che bisogna inserirsi in questo percorso di inquietudine e di attrazione per dire che così non va
Per dire che ci sono alcune idee
Per dire che bisogna cercare alcune risposte
Valori cattolici sì ma anche valori laici
Ma dove sta questo steccato
Ma dove sta questo steccato sì ci sono alcuni punti ci sono alcuni grossi problemi ma dove sta qui il problema non è
Un mondo di credenti che si contrappone ai bilanci è un mondo in maggioranza e di miscredenti che non crede in niente queste grande problema
Bisogna fare apostolato di valori non battaglia tra valore
Qui bisogna conquistare alle idee non contrapporre
E concludo non ha intenzione di portare via il vostro tempo
Mi sembra però
Che ci sono valori laici che sono nostri perché se Benedetto Croce scriveva nel mille novecentoquarantatré
Perché non possiamo non dirci cristiani anche noi perché non possiamo non dirci laici
Cioè la nostra cultura la nostra vita la nostra esistenza è un tessuto di valori laici di valori cristiani e i valori rilanci vengono dei valori cristiani e i valori laici ci hanno aiutato a riscoprire il valore dei valori cristiani
Allora
Questo processo che deve inquietare attrarre però
Non deve essere un processo di slogan
Ma deve esercitare e voglio esprimere
Il mio apprezzamento per questo manifesto che mi sembra sia un cantiere imponente mi sembra sia una cosa in fieri
C'è un metodo che è nostro della nostra cultura vorrei dire che la cultura benedettino sulla gente senza
Che
L'arte della moderazione cioè coniugare ideali realtà
Perché noi
Abbiamo avvilito il senso della realtà e abbiamo sparato gli ideali lungo contro gli altri armati come dei valori
Ma
Questo è il sistema di Porta a Porta ma quando tu vai a Porta a Porta e venti che in trasmissione litigano Hassan buone
Contrapponendosi delle bandiere e poi venite in realtà è lo stesso mondo se gli stessi interessi e la stessa politica Tabacci è la stessa economia
Che non ci sono angoscia ti rendi conto che noi non vogliamo che gli ideali o i valori se voi preferite dire così diventino delle bandiere ma debbono entrare nel tessuto
Savino tu hai detto oggi la gerarchia conta di più
Non lo so
Forse ha ragione direi la gerarchia interviene in più ma come può intervenire la gerarchia gerarchie interviene con dei fatti puntuali con qualche sì compare il nome
Ma tutta la presenza della Chiesa del Consiglio si deve ridurre solo questo
Dice no è colpa dei vescovi che vogliono il monopolio io devo dire che come laico non ho condiviso quanti di Cividate più spazio e l'ANCI come laico io lo spazio me lo sono preso
Quando ritenevo in coscienza che tale spazio andava preso e quando non era uno spazio contro perché mi
Noi non vogliamo insegnare i vescovi quello che debbono fare
Noi non vogliamo però nemmeno rinunciare come laici con un'arte laica alle
A costruire
Il nostro discorso
Questo secondo me
C'è lo spazio immenso
Ma per avere uno spazio usciamo dalla mentalità del sessantotto in cui libertà voleva dire litigare col Parco
I gruppi spontanei sessantotto sono nati litigando con il parroco io nel sessantotto detto i miei amici non cerchiamo in parrocchia facciamo oggi una cosa a noi oggi parroci vengono a chiedere
Cioè voglio dire scusate se uso questo paradigma cioè io credo che c'è uno spazio immenso che richiede di essere arato
Io ritengo che ci sono responsabilità nel non averlo fatto
E penso che sia allora
Per coniugare insieme grandi ideali grandi idee e senso della realtà con un'arte costruttiva
Paziente capace di non cedere alla disperazione che pure ci angoscia in questi giorni grazie
Posso aggiungere una forza è una domanda molto precisa anche perché lei ha scritto diverse cose su questo argomento secondo lei non è stato fatto da parte della implicato cattolico
Perché ci si è fidato del ruolo della Democrazia Cristiana come è stato fatto perché è mancato il coraggio è mancata la Rete è mancato il sistema
è mancata l'occasione anche mediatica
Ma io qui non si tratta di fare una storia
Molto interessante quello che lei mi chiede Giorgino io sarei tentato di dirlo di parlare a lungo su questo io credo che il mondo cattolico cosa volete è stato preso da percorsi non politici egli ha compiuti nel nostro Paese nel mondo del sociale il volontariato eccetera eccetera eccetera
è stato anche preso da un'utopia di Costantini ISMU rosso
Perché noi cattolici cerchiamo spesso Costantino lo individuiamo e poi ne siamo venuti
Ed è stato preso soprattutto anche dal fatto
Che la Democrazia Cristiana
Era
Era qualcosa che per certi aspetti ma si consigliava con cattolicesimo conciliare eccetera ecc io ricordo nel settantaquattro la definizione di mostro teologico
Oggi tutto questo è lontano tutto questo è passato ci anche in giro ottanta nostalgica di DC
E
C'è tante delusione di Costantini Rossi o di altro colore
Io credo oggi il mondo dei cristiani
è un mondo che attimo pure della politica ha timore della politica
E soprattutto non crede più della politica e allora bisogna avere il coraggio di attrarlo con un dialogo e con idee e di intercettare la sua sensibilità per esempio
Non voglio portare via
Tempo il discorso sulla sicurezza
Il discorso sull'emigrazione ma possibile che noi dobbiamo fare un discorso sulla sicurezza e sull'immigrazione
Fatto con un modo che non è nella nostra sensibilità
Lo scorso Governo ha fatto un discorso sull'immigrazione insomma se io penso al ruolo che ha avuto Gheddafi nel fermare l'immigrazione è stato vergognoso farà fare un lavoro che noi non potevamo fare allora
Ma il discorso sull'emigrazione va fatto correggimi immagini in un quadro in politica internazionale non si può parlare delle migrazioni Italia senza parlare dell'Africa
E non si può ma non si può fare solo con un discorso di frontiera il discorso della sicurezza dobbiamo avere il coraggio di capire
Che non è solo una domanda di meno violenza ma è un'insicurezza radicale e profonda
Dentro l'animo degli italiani
Perché sono morte le aggregazioni sono morte e le cellule le sezioni dei partiti sono morti comitati di quartiere nei quartieri di periferia resta solo la parrocchia è una grande solitudine
Allora la gente chiede oggi alla polizia e carabinieri quello che prima chiedeva le aggregazioni sociali
Ma noi però non possiamo fare il discorso un discorso irrazionale sulla sicurezza dicendo che chi grida più sicurezza pagano i sondaggi dobbiamo fare un discorso serio sulla sicurezza
Questo
è un discorso è una sfida che secondo me riguardano i cattolici
Grazie
Allora il primo intervento prima delle conclusioni Maurizio Ottolini vicepresidente di Confcooperative come voi sapete una struttura molto molto
Ispirata dai valori
Cristiani
Che replica un modello di grande successo possiamo dire che la cooperazione sociale a
Assunto nella storia dell'economia del nostro Paese
Un ruolo supplente rispetto alle mancanze talvolta sono state anche molto evidenti delle istituzioni in ambito sociale ed
Economico ecco io ma poco fa Riccardi e Pezzotta facevano riferimento proprio al
Ruolo delle gerarchie ecclesiali nella vita pubblica anche nelle
Tessuto
Sociale lei a un certo punto ha scritto un articolo perché era un spostando temiamo andata io ho letto di questo neologismo che circolava con insistenza
Nel
Circuito mediatico di Ruini ISMU
E a diciamo in qualche modo anche invitato l'opinione pubblica che ha letto il suo scritto a riflettere sul confine a volte labilissimo che c'è tra la rivendicazione di laicità
è invece la produzione di una sorta di arbusti all'interno di chi si produce in queste argomentazioni per non
Proseguire su quel cammino che oggi è stato tracciato anche
In modo molto più evidente di quanto non lo fosse prima del manifesto di Subiaco prego
Grazie dell'invito a Confcooperative di essere presente
A questo incontro questo incontro di riflessione
Io ho preso visione poco fa del manifesto di Subiaco che apprezzo moltissimo che si apra con una sezione uno la forza degli ideali chili
Che invece nella stagione che viviamo sono passati in secondo o terzo piano nella scala dei valori di riferimento
Prima di rispondere alle domande che mi ha fatto il dottor Giorgino volevo riprenda nella sua il sul l'avvio di questa discussione quando lui parlava delle relazioni tra il politica e la sete
Quindi io questa mattina ho assistito alla celebrazione della messa in via hanno colpito mi ha colpito un po'sia pure nelle brevi nel breve intervento della parte nella sua omelia le affermazioni che sono state una lezione rispetto al rapporto tra fede e politica
Lui ha citato Paolo sesto quando ha detto la politica e la più alta forma di carità
Non mi ha poi non si è dilungato nell'approfondire questa riflessione è questa
Questa affermazione di Paolo sesta ora poi interpretando la carità nel caso della politica come carità sociale e associando
Al valore della carità una delle virtù che o locali quello della sociale si capisce quanto ci sia dietro questa affermazione poiché ha citato l'Evangelista Matteo
Che dice quando si fa qualcosa tra gli altri si è più o meno consapevolmente strumento di Dio
E chi fa politica chi fa buona politica chi fa alta politica fa solo qualcosa per gli altri e quindi è più o meno consapevolmente
Strumento di Tizio e poi è venuto in mente il Vangelo quando il Gesù Cristo rispondendo ad una posto lo che vi chiede quale comandamento più importante
Dice
Il comandamento più importante ama il prossimo tuo come te stesso e chi fa politica buona chi fa alta politica anziché il prossimo suo che
Più importante dissesti su in questo c'è il rapporto tra la fine e la porti
Con rispetto a Ruini ISMU guardi io sono stato
Lo scrivo nell'articolo non so se rattristato amareggiato
Ho ho disturbato dall'uso di questo termine pazienti ismi si accompagnano sempre a qualche cosa di negativo me non piace quando si dice cooperativistico
Si dice cooperativo quando si parla di laicismo
Si parla di laicità
Il fatto di mettere
ISMU rispetto ad un atteggiamento ad una serie di comportamenti del cardinale Ruini già mi aveva
Come posso dire disturbato non irritato perché non mi ha detto per poco
Poi
L'articolo continuava era un intervistato un importante esponente cattolico
Impegnato in politica ministro della nostra Repubblica diceva ma adesso e auspichiamo che ospita vide una gioiosa e serena riflessione su questo periodo correzioni di quello che è successo in questo periodo perché
L'ho detto che intanto
Una volta quelli che oggi abusa uno del termine gioioso e sono tanti nasce un partito in allegria ma non l'unica
Un'allegra brigata un partito in un Paese come il nostro con i problemi che sta accumulando non c'è bisogno di un partito mastino allegria un partito nasce
Con valori della coerenza della serietà dell'impegno della visione dei problemi generali del tempo perché delinea sino all'India mica giocare a carte in un partito no
Quindi PEC in altri tempi si sarebbe usato anziché il termine correzioni il termine revisionismo
Adesso invece evidentemente dice di linguaggio e va più veloce delle cattive abitudini note a tutti si auspicava una correzione di cosa
Del fatto che la Chiesa
Quindi chi ha il diritto e io aggiungo il dovere
Di esprimersi su questioni importanti
Prima di tutto sul piano soggettivo per i cattolici che vogliono ascoltare e mettere in pratica di insegnamenti della Chiesa e poi
In seconda battuta per tutti mica c'è l'obbligo
E in quell'articolo ricordo la gaudium et Spes
Laddove parlando di impegno dei
Dei sacerdoti e dei laici dice non si aspettino di fedeli dai loro pastori le indicazioni per quelle che sono le necessità della vita terrena si aspettino luce forza spirituale
Ma siano essi stessi laici adeguatamente formati alla cultura alla cultura e ai valori della fede ad assumersi la propria responsabilità rispetto alle questioni terrene questo non è stato detto dal cardinale
Ora nella fattispecie è questa pretesa di condizionare
Le prese di posizione della Chiesa per me
Sono onorato di impegnarmi in un'organizzazione che si ispira
Alla dottrina sociale della Chiesa e che cerca di mettere in pratica nel suo impegno quotidiano nella forma societaria cooperativa la dottrina sociale della Chiesa è sembrato un assurda violenza e di un'azione anche perché dietro
Non c'è
Non ce la contestazione dette dell'affermazione c'era soltanto il timore che l'intervento della Chiesa possa destabilizzare una maggioranza di governo questo che io rifiuto in linea di principio
Non è
Non è pensabile
Che la coscienza di un cattolico impegnato in politica sia subalterna alla salvaguardia di una maggioranza politica ma oggi viviamo questa condizione
E il tormento dei cattolici impegnati in politica è proprio qui perché non riescono a scegliere a scegliere il piano dei valori siano esse bandiere siano essi modi di intendere e di vita
Noi
Dove ci ispiriamo la dottrina stereo chiese alla cooperazione ha come principio ispiratore la mutualità la solidarietà la democrazia economiche il valore dell'uomo in quanto soggetto e non del capitale che apporta nell'impresa
Della partecipazione
Dell'intergenerazionali cade l'impresa che rimane cambiano i soggetti che hanno bisogno mutualistica mente di una
Di una di un'attività
Imprese rimane e rimane sul territorio
Questi sono i nostri valori e viviamo con difficoltà una stagione nella quale la politica ha rinunciato a far crescere questo Paese
è sotto gli occhi di tutti i ritardi che si stanno accumulando se stanno fortemente preoccupante preoccupano novità siamo responsabili di un sistema di imprese importanti in questo Paese
Un sistema che partecipa alla formazione del PIL con molte il sette per cento che ha otto milioni di soci che dà lavoro in controtendenza da altre attività economica tutto un milione duecento mila addetti
Siamo fortemente preoccupati siamo preoccupati perché la politica ha rinunciato a difendere i valori che pure ne sono la prima risparmi politica c'è la democrazia c'è la libertà ma non è tutto qui
Per noi la famiglia è un valore la vita è un valore una società che riduca
Una società che
Non rinunciare a sua al suo ruolo di educazione è un valore
Parte mi ha colpito molto qualche tempo fa un articolo di un sociologo che scrive sul Corriere Alberoni che aveva per titolo
Telefono sesso le telefonate penalizzava sul piano
Sociologico
Il perché di questo di flusso
Di
Di vizi di aggressività dei giovani per
E nello stesso tempo di manifestare questa aggressività attraverso la ripresa delle violenze su sui disabili sulle ragazze
E diceva perché sono venuti meno alcuni fattori educativi importante da scuola la famiglia che siede strutturate su questo io potrei
Raccontare l'impegno della cooperazione sociale che nasce
E quando si destruttura la famiglia perché la donna per
Necessità o per l'emancipazione va a lavorare quindi i disabili gli ammalati gli anziani i bambini rimangono senza custodia
Perché lo Stato con l'istituzione pubblica non è stata pronta a gestire questo cambiamento nasce la cooperazione sociale che si fa carico delle fasce più deboli e poi dice è venuto meno la funzione educativa della società
Che pure c'è stata perché vedete la natura dell'uomo e una natura aggressiva violenta che si manifesta quando ci sono le guerre allora quando si dà libero sfogo i propri istinti Duomo diventa violentatore assassino
è la società nei millenni che sono trascorsi che ha educato che si è data delle autorevole delle regole sia data
Per
Vincere per contenere gli istinti primordiali dell'uomo sono questi oggi viviamo una stagione nella quale succede la società ha rinunciato
A svolgerla questa funzione definendo
Come si sistema di impresa viviamo con angoscia
La politica che rinuncia a far crescere il Paese la politica che rinuncia ad essere portatrici ad essere nello stesso tempo difensore e diffusore di valori
è questa la politica che noi
Io ho apprezzato questo convegno perché si è parlato di politica
Si è parlato di politica economica vedete noi
Abbiamo vissuto altrettanto male la stagione della sudditanza della politica i grandi poteri dell'economia e no
Ai grandi poteri dell'industria che
In qualche misura diffonde ricchezza ma della finanza
Perché mi risuonano ancora nelle orecchie i termini di new economy di razza padana di cavalieri del nord est erano diventati miti questi finanzieri che adesso sono finiti
Ma soltanto perché l'ambiti dagli scandali io all'interno di scambio di gravi sono finiti nell'occhio del ciclone ma che per anni hanno influenzato anche politici avveduti
Si sono lasciati incantare dalle sirene di questi personaggi che non diffondevano ricchezza marcata attendevano solo persone
Ci risuonano ancora e in ogni che rappresentiamo un sistema di imprese sociali perché fanno riferimento ai valori che vi ho detto prima abbiamo subito io non
Non faccio fatica a riconoscere all'UDC
Nei cinque anni se cinque anni di Governo Berlusconi di essere stata il partito che si è fatto carico della cooperazione italiana
Perché Berlusconi da una parte
Ci avrebbe demoliti quello che sta succedendo adesso a Bruxelles attacco alla cooperazione che certo è mirato alla cooperazione di consumo di Legacoop li potremmo aprirlo lunga parentesi ma non è questa la sede
E dall'altra parte la sinistra che pure
Dalla cooperazione attinto risorse in termini di persone in te Emilia economici non ci noi non
Non svolgeva un'azione di difesa adeguata perché aveva la coda di paglia e perché c'era
Perché
Mentre Confcooperative ha scelto la strada difficile dell'autonomia
Dai partiti non dalla politica ma dai partiti
Dopo lo scioglimento dalla Democrazia Cristiana di cui era collaterale vi ricordate e cooperative bianche le cooperative rosse eravamo le cooperative bianche quando insieme a noi ci hanno Coldiretti c'erano le accise nelle atti eravamo
I cosiddetti movimenti sindacali collaterali alla democrazia stiano abbia scelto la strada torni altro discorso è quello delle cooperative rosse che dichiarano di aver scelto la da dove connessi all'afferma non ma che nulla praticano nei fatti basta partecipare i congressi diretto quando Fassino fa così scattano in piedi in quaranta grandi rappresentanti di cooperative
Noi siamo
Abbiamo vissuto questa stagione difficile potendo contare su undici sui parlamentari minuziosi ridotta grazie su Buttiglione c'è difeso sui ministri dell'UDC in finanziaria
Siamo consapevoli
E grati di questa azione
Oggi
La nostra autonomia che nello stesso tempo una grande forza rispetto ma anche
Visto da un certo punto di vista in una condizione di debolezza
Pe vive una stagione di grandi difficoltà e il Governo non si sta facendo carico della cooperazione italiana
Lo posso affermare nei confronti della comunità di questa Europa dei burocrati neri
Mi piace questa carta intestata ditta nell'Europa popolare ma quando l'Europa diventerà un'Europa a formulare l'Europa dei popoli
Quando la politica si porrà il problema di far diventa dall'Europa l'Europa dei popoli e non l'Europa dei burocrati quanto è in quanto
Oggi allora ecco in questa stagione io mi pongo sempre una domanda
Così terribile cosa bisogna fare per invertire questa tendenza
Per far sì
Che alcuni miti
E alcune condizioni quella del soggettivi istmo imperante che
Potete immaginare quanto contrasta con lo spirito mutualistico delle cooperative ma io dico quanto contrasta con gli interessi del Paese
Dei falsi miti di coloro che antepongono gli interessi della maggioranza i valori che pure ha firmano come riferimento della propria esperienza mai diciamo da
Perché soltanto i cattolici si devono far carico di tutto giusto
Ma io quando ha espresso il mio voto da cittadino ho scelto di votare sulla base di garanzie che chi sceglie commi data di rappresentare anche i valori che sono i valori nei quali ho creduto sono cresciuto
E non sono soltanto quelli della democrazia e libertà ma sono quelli della famiglia sono quelli della vita
Eguali se quel signore si dimentica di essere interpreti di un così diffuso sentire nel Paese invece noi abbiamo
Troppi
Troppi parlamentari cattolicissimo molto più sensibili ai al dettaglio alle sirene del potere della maggioranza che a quelle dei valori di riferimento di che cosa c'è bisogno come invertire ve lo ha detto Savino Pezzotta come detto mettiamoci a camminare lo ha detto Riccardi c'è bisogno di un cultura della buona politica
Di una cultura che innesca trasferirsi che riesca a trovare
Gli strumenti del coraggio di un soprassalto di coraggio
Che riesca a trovare a ritrovare l'entusiasmo del fare per gli altri e non soltanto per difendere dell'oggi
Che riesca ad affondare le sue radici in una rinnovata volontà di far prevalere le cose buone rispetto alle né cattivi
Allora nomi che non siamo animati dalla gioia delle armate che dovrebbero ma siamo animati dall'ottimismo della speranza che è un'altra delle vie tutte o locali
Contro questi grigi burocrati della politica dobbiamo metterci in cammino cosa vuol dire mettersi in cammino vuol dire essere testimone di quello che qui stiamo dicendo
Ognuno di noi ognuno di voi Rubino
Deve essere
Sul lavoro nel bar testimone della volontà di cambiare questo scenario che sta portando questo Paese e troppa gente adatte
Alla
Grazie a Ottolini io mi permetterei di aggiungere solo una cosa Ottolini giustamente diceva che dietro costituita
Alla Chiesa c'è una preoccupazione di destabilizzare gli attuali assetti politici e questa è un'argomentazione politica
Però non c'è tempo di affrontare questo argomento con Pezzotta Riccardi
Più volte si sono pronunciati su questo tema dietro l'ostilità
Alla Chiesa possibilità né gerarchie pesante c'è sicuramente una questione culturale molto forte che è una questione culturale dell'Occidente una questione culturale dell'Europa una questione culturale
Dell'Italia
Ma mi ha colpito moltissimo questo tentativo di ormai far vivere il cristianesimo il cattolicesimo in una dimensione antinomiche a conflittuale
Con la modernità con il progresso
Persino
Persino il più grande sociologo delle religioni che Rodney Stark che certo non è un collaboratore
Ne della Segreteria di Stato vaticano né di Benedetto sedicesimo ha fatto giustizia di quel luogo comune che era presente
Nella letteratura weberiana che faceva
Non attribuiva all'origine del progresso della civiltà proprio
Alle grandi e straordinari intuizione del cristianesimo che son partite dalla esigenza di porre al centro del ragionamento la dignità della persona quindi
Ci sono certamente fattori politici dei quali voi vi state occupando
Poi ci sono fattori culturali dei quali si deve occupare il mondo intellettuale di cui si deve occupare il mondo mediatico fosse recuperando professor Riccardo in quella bellissima intuizione
Del ROS mini che la carità intellettuale che un modo per declinare questa parola che
è stata invocata anche questa mattina
Io credo che possiamo dare la parola al neo vice segretario nazionale dell'UDC
Però le conclusioni di questa mattina
Grazie cosa e
Intanto
Mi sembra doveroso
Ringraziare
Innanzitutto la base con Mauro Meacci che
Tutti i ragazzi degli Europa popolare che
Hanno organizzato queste evento ringraziare anche
Formiche e moderatamente che hanno
Sponsorizzato questa manifestazione
Vorrei però ringraziare
Tutti voi molti di voi che vengono
Ma dal Veneto dalla Sicilia
Mitchell onorevole Pippo Gianni dalla Calabria all'onorevole Galati
Credo che un ringraziamento vada tutti gli amici che da tutta l'italiano sentito il bisogno di partecipare acquistato giù
Un ringraziamento particolare
A
Tutte le personalità che hanno partecipato a se da una
Io credo che
L'approfondimento di ieri ma anche in quello di questa mattina
Possiamo dire
Che usciamo
Tutti quanti più arricchiti
Arricchiti da una discussione profonda che sicuramente
Contribuirà anche ad arricchire il percorso che noi abbiamo ideato del manifesto del manifesto di Subiaco
Io
Come nasce questa idea di Subiaco
Nasce da
La necessità
Visto la crisi della politica nel nostro Paese
Di ritrovarci
Così
Una due giorni di approfondimento
Per
Discutere della difficoltà
Non solo della crisi della politica ma anche della crisi della nostra della nostra società
E siamo arrivati gli assediati
Qualche mese fa
I invece di
Fare
Solido convegno abbiamo ritenuto alla fine di questo convegno stilare un documento chi abbiamo chiamato il manifesto di Subiaco
Questo per dare un riferimento a tanti amici che vogliono
Impegnarsi per superare la crisi della politica ma anche la crisi del nostro Paese
Perché oggi riproponiamo Subiaco abbiamo due
Perché credo
Che
Subiaco al percorso
Una necessità di un continuo approfondimento e aggiornamento
Non dico quello che succede dentro la politica Ventucci l'UDC ma di quello che succede nella società cioè molti fatti sono avvenuti
Al di fuori di nuovi
Il fine evidente è rappresentato qui questa mattina simbolicamente da Pezzotta
La nascita del Partito Democratico
La vittoria disastrosi in Francia
Cioè abbiamo ritenuto opportuno rivederci
Approfondire i temi che ci sono da approfondire ma su bianco non è
Con
Un documento che scriveremo questa mattina che finisce qui
Sarà una continua evoluzione un continuo dialogo
Con la possibilità di dialogare con chi è fuori dalla
Anche dal mondo dalla politica cioè quella capacità
Di intessere un colloquio con rapporto
Con
Quanti si vogliono impegnare
Insieme all'Ulivo
Ecco perché
Non tireremo delle conclusioni
Cercheremo il dialogo e l'approfondimento
E
Qui voglio fare una precisazione l'ha fatta Giammario bene ribadirla Subiaco
Non si può banalizzare come una corrente di partito
Subiaco e qualcosa di più
E
Il tentativo di non perdere contatto con la società
Soprattutto anche la consapevolezza
Che
Di dare un contributo importanti alla crisi della politica ma anche alla crisi del Paese
Io credo che
Abbiamo bisogno nel documento di puntualizzare alcune questioni
L'UDC
Come forza popolare
Riccardi ha citato i moderati il moderatismo
Io credo che il moderato
Ebbene un concetto Bruno che spesso
Abbiamo il timone di bruciare
Ma il modo
Ponderato bene ogni vigili moderato
Ha un'etica di fondo quella della responsabilità
Ha un grande interesse per il bene pubblico l'interesse nazionale il senso delle istituzioni
E noi rappresentiamo questa grande cultura di questo Paese e quindi siamo una forza popolare che vuole innovare ma che recupera anti il concetto del moderatismo di questo di questo Paese
Certo rispetto a qualche mese fa
La crisi della politica si è accentuata
Ci sono delle grandi novità è nato il Partito Democratico
Nasce il Partito Democratico con un'operazione di laboratorio di alchimia a livello nazionale
Voi credo che
Potremmo così apprezzare anche il ragionamento che inviterei questo partito affatto l'indotto
Però voglio annotare alcune questioni
Che
Il Partito Democratico nasce sulla esportazione del modello romani e del veltronismo
C'è un'operazione molto mediatica un'operazione di facciata che tende ad occupare il centro ma per arrivare ancora una volta come succede a Roma
Ad un'alleanza dal centro verso l'alto con la sinistra massimalista e radicale
Noi
Dobbiamo su questo fare molta attenzione perché Veltroni ha sempre occupato di centro per poi però trovare l'accordo con la sinistra massimalista incerto
Il mio amico Bruno Tabacci dice una cosa e fare governare una città occuparsi di asfaltare una strada di tenere guida pulita la città altra cosa
E governare un Paese però credo che
Noi abbiamo
Il compito e la responsabilità di mettere
Anche in luce le grandi contraddizioni che ci sono nella nascita
Di questo di questo movimento
Noi e dobbiamo
Per renderci conto che nel momento in cui si parla di globalizzazione abbiamo anche una crisi di sistema
Una crisi di sistema soprattutto dovuta alla crisi di mancanza di classe dirigente cioè qui vorrei soffermarmi su un aspetto non è solo la crisi della politica direi che la crisi gli enti di classe dirigente di sistema per l'intero Paese
Noi dobbiamo insistere su
Su un aspetto
Cioè quello che la formazione della classe dirigente deve avvenire nelle università nelle aziende nei luoghi della politica specie sul territorio ci per recuperare questo grande rapporto anche col territorio ovunque sia possibile trasferire saperi
Attitudini passioni e valori
A partire
Da quella cosa che si dia definisce
Etica pubblica vedete cari amici c'è un Paese che non hanno a presentare il vivere
Di buone relazioni e considera ancora un valore
Contare per quello che si è
Non per per dove ci si colloca
Noi dobbiamo interpretare questa parte della società
E dobbiamo la responsabilità dei ritornare
A premiare in quella parte della società soprattutto che si impegna ma soprattutto di affermando un concetto che superi quell'atto
Cultura sessantottina sessantottina cioè della del merito cioè della capacità della gente di impegnarsi nella scuola nella politica nell'impresa nel lavoro
Cioè il senso del richiamo alla responsabilità ma anche il premio delle
Il caso delle liberalizzazioni e di grande attualità anche il caso oggi dell'Alitalia
Io credo che
Su questo
Abbiamo insistito molto sul nostro documento
Le imprese
Che devono misurarsi sul mercato anche il rischio dalla loro sopravvivenza hanno selezionato una nuova classe dirigente
Marchionne può essere un esempio la sua storia la FIAT
Non è solo un successo di impresa e anche la premessa la condizione per formare una nuova classe dirigente
Quando le aziende sono protette da una bolletta da un passante
Da un Pedà o da tariffe minime o da una rendita
Si produce produce effetti anche nella selezione della classe dirigente
E il sistema bancario italiano
Bruno si colloca
In questo spaccare Corò in un momento di grande debolezza della politica oggi le banche sono forti la politica eletti
Ecco anche il nostro compito di impegnarci di più dispetto acquisti
A queste situazioni
Un altro punto che è stato toccato e approfondendo
In questi giorni da Mario ma anche
Vada
Altri amici nella giornata di ieri
L'economia e la politica
C'è una linea
Di demarcazione tra la politica dell'economia
La poche la politica che deve tutelare l'interesse generale
E il terreno dei fini prima che dei mezzi l'economia invece si muove sempre e solo alla ricerca dei mezzi
In Italia
Succede spesso che tutto si mescola i con un grande minestrone
E credo che noi abbiamo la responsabilità
Anche rispetto alle cose che c'è dicendo che ci diceva ieri
Il professor Capaldo di recuperare anche
E di affrontare un grande tema
Che è il tema deve portare il nostro Paese
Il Paese e le istituzioni la con la politica devono affrontare il problema sociale drammatica perché ci sono sempre di più poveri
Soprattutto tante famiglie fuori
La povertà come combatterla con eccome offrire nuove opportunità
Non solo interventi pubblici o assistenziali ma lo sviluppo di un sistema ente pubblico e privato attraverso le
In imprese sociali in questo quadro è necessario intervenire soprattutto per la nostra responsabilità di legislatori
Per creare anche nuovo quadro
Di riferimento in questo in questo settore così delicato
Ecco cari amici io
Io risparmiato dà lettura del documento questo documento in bozza che questa mattina abbiamo elaborato ma che nei prossimi giorni metteremo appunto diffondere diffonderemo attraverso il sito delle rimodellamento di formiche della associazione Europa popolare
Dalla quale gli amici potranno
Trovare di spunti che sono
Io
Voglio ricordare
Che
L'apprezzamento che ha ricevuto lo sforzo che stiamo compiendo ieri professor Capalbo Sabbadin urgente
Ha detto che se
Studiamo ancora un po'di più e approfondiamo alcune questioni possiamo anche pensare di
Di
Ottenere magari
Passare alla sufficienza
Hanno
Io
Ritengo
Che
Anche
Gli spunti di questa mattina
Il
Discorso che ci ha fatto
Riccardi e persone
Io ritengo
Che abbiamo messo in moto questo questo processo
Caro Pezzotta
Il cammino lungo però credo che questo Paese non ha davanti un lungo periodo per camminare
Bisogna
Che le nostre strade di chi vuole impegnare a migliorare questo Paese
Di chi vuole impegnare a ridare
Fiducia alle istituzioni devi dare fiducia alla politica soprattutto ridare fiducia
Ma i nostri cittadini
Questo cammino non ha un cammino davanti a sé molto il
Abbiamo la necessità
Che gli uomini di buona volontà le persone di buonsenso
Quelli che vogliono e condividono i valori che qui sono stati riportati
Quello che quelli che condividono questo percorso debbono necessariamente fare incontrare le proprie strade
Prima possibile
è necessario che
Si acceleri un processo
Che
Si metta insieme
Attraverso la ristrutturazione della politica c'è il problema
Della riforma
Elettorale della riforma istituzionale e anche costituzionale se in questo Paese io credo che
Troverete
E abbiamo approfondito questo tema della crisi del bipolarismo
Della necessità
Che si possa
Avviare
Una stagione vera di riforme
Però ecco l'invito che io voglio fare agli amici che sono fuori
Nullo all'amico Ottolini della Confcooperative all'amico Savino Pezzotta all'amico Riccardo Illy andato via
Ecco c'è la necessità
Di una presa di coscienza di responsabilità
Da parte anche di mondi
Che non sono dentro la politica
Per ritornare un impegno della politica se vogliamo costruire soprattutto e contrastare
Quello che sta avvenendo nel nostro Paese
Io voglio
Concludere poi le altre cose le troverete nel riassunte nel documento
Quindi
Vi risparmio la lettura del documento perché sarebbe troppo lunga
Voglio concludere
Con un pensiero
Pertanto lucano sa così in questi giorni
Durante la campagna elettorale sarà così ha ripetuto spesso la nostra caratteristica e la rinuncia l'assenza di speranza quando invece il compito della politica e ridare speranza
Io rifiuto la fatalità e la rinuncia
L'Energia della nostra società e spesa più a proteggere che a progredire
Ecco noi di Subiaco abbiamo l'ambizione di contribuire con il nostro impegno a ridare speranza per far progredire questo nostro
Allora
Io
Credo che possiamo
Concludere qui questo incontro se
Se mi consentite
Si potrebbe
Essere
Vieni sia concluso con sarà così perché fa il politico io faccio il giornalista che si gli appassionati di studiare la filosofia e concludo con balcone
Il quale diceva che la speranza soprattutto
Nell'accezione più
Ispirata dei valori del cristianesimo e per un non credente un alimento buono al mattino è pessimo per accendere
Per un credente qual è poiché avverrà la nostra comune identità è un alimento per nutrirsi e consentire attraverso questo nutrimento di rifuggire dai meandri della quotidianità e si potrebbe aggiungere ancora
La grande provocazione di Ignazio Silone che diceva che parlare è un po'come ingannare
Non è mai un inganno la parola quando la parola e nutrita dalla fede dalla speranza da una forte consapevolezza che comunque ci sono stati sono stati fatti degli errori dai quali bisogna
Fuggire e che bisogna assolutamente riparare
Grazie alla prossima
Io
Scusate io volevo salutare e ringraziare
L'amico Giorgino che è stato con noi tutta la mattinata
Veramente
Ha sintetizzato bene scambio
Quindi unito anche al ringraziamento dell'amico Galati Ciccanti Pippo Giannini Armando Dionisi tutti gli amici che sono qui Paolo e tante altre persone
E insieme a Bruno volevo dire alla presenza dell'amico Pezzotta intanto cominciamo a camminare
Onorevole
A