Quale Italia nel nuovo contesto internazionale?

Buongiorno tutela dei chiediamo scusa terrà leggero ritardo con cui inizia questo nostro incontro
Che ha come titolo quali Italia del nuovo contesto internazionale
Avremmo voluto che non ci fosse il punto interrogativo ma punto interrogativo cioè
Naturalmente mai come in questi ultimi tempi particolarmente pesante il gravoso se non angoscioso
Alla nostra tavola rotonda
Partecipano il presidente di Confindustria Luca di Montezemolo
Il presidente anche di BolognaFiere
Il responsabile economico della Margherita l'onorevole Enrico letta il presidente di Assogestioni ovviamente Alfonso Panzani
Il viceministro per l'Economia e le Finanze Mario Baldassari nonostante la giornata particolarmente difficile che sta vivendo perché in poche ore il ministero dell'economia dovrebbe perché dice una finanziaria che questa sera verrà presentata alle parti sociali e quindi anche alla Confindustria ma nonostante questo impegno
Onorevole Baldassarri sarà qui presente arriverà fra qualche minuto proprio vorremmo iniziale per affrontare un po'i temi sia settoriali che sono legati all'importante settore di cui oggi parliamo che ci ospita chiave presenta una punta di diamante del del made in Italy è certamente uno dei tanti sistemi di eccellenza che il made in Italy e sono diversi ci sono molti aspetti positivi anzi qualche volta quando guardiamo e credo che su questo siate d'accordo quando guardiamo i dati congiunturali della nostra economia prevediamo che nonostante tutto
Nonostante il deficit di competitività nonostante la situazione anche di gestione di politiche economiche che vive il nostro Paese registriamo alcuni andamenti positivi tra l'altro la bilancia commerciale nell'andamento del fatturato e degli ordini qualcosa di positivo sia eletto in questi ultimi tempi a questo ma ovviamente non può non farci Chimenti chiave i problemi di carattere strutturale soprattutto quelli legati alla competitività che abbiamo tutti davanti agli occhi che viviamo tutti soprattutto voi nelle vostre aziende ogni giorno io prima di dare la parola al presidente Montezemolo che introduca questa tavola rotonda che affronterà sia i problemi di carattere generale ma poi il più nello specifico quelli legati al settore al vostro settore
Volevo ricordare nei giorni scorsi il centro studi di Confindustria presentato un bellissimo rapporto presidente le Simone apporto nel quale si è parlato del livello di competitività del nostro Paese
Della tassazione reale che grava sulle imprese
Del fatto che spesse volte non siamo in condizione di attrarre capitali esteri e di come in qualche modo ed è questo forse il punto che volevo sottolineare prima di dare la parola al presidente Montezemolo l'industria e meno al centro del paese di quanto non lo fosse qualche anno fa e il fatto che industria la politica industriale riunita della competitività non sia al cento
E questo non è colpa è colpa del sistema ma naturalmente la responsabilità ci sono sia nell'attuale maggioranza e anche nella attuale opposizione che è stato al Governo in anni precedenti
Quello che forse dovremmo batterci dal punto di vista anche una missione civile quello di riportare la cultura d'impresa ed industriali al centro delle scelte economiche del nostro Paese perché il futuro passa di lì
Io ringrazio chiedono al presidente Montezemolo se vuole intervenire sul tema del nostro tavolo rotondo e lo ringrazio
Direttore grazie
Un saluto a tutti i presenti
Per me in questo è un appuntamento da molti anni irrinunciabile
Come Emiliano come vicino di casa
All'Area più affollata delle settore quella di Sassuolo come confinante addirittura oltreché vicino di casa
Nella mia duplice veste come presidente della Fiera di Bologna benvenuto a chi e qui oggi per una manifestazione ricca di iniziative
Ricca di incontri con una fiera quella di Bologna che vuole impegnarsi ancora di più per rendere in Cersaie
Ancora più grande in termini di qualità di presenze dimensione di presenze e iniziative collaterali come quella che ritengo molto interessante di market architecture che Porta a Bologna sempre di più il dialogo tra il mondo del design immondo dell'innovazione architettonica e un materiale straordinario quello che da tanti anni con tante evoluzioni
Voi
Costruite quindi benvenuti a tutti nella mia veste di presidente della Fiera di Bologna buon lavoro con la certezza da parte vostra di un grande impegno della della fiera nelle istituzioni locali di cui mi permetto
Di parlare regione provincia comune proprio nel voler sottolineare sempre di più questo grande legame non solo della Regione Emilia-Romagna ma di questa fiera con il nostro settore
Io dovevo concludere con le cose che e vi parlo come presidente di Confindustria che a
Detto il direttore del Sole ventiquattro Ore
Io credo che incontri di questo genere debbano anche servire a ognuno di noi per confrontarci con delle riflessioni con degli esempi con della realtà per uscire con più fiducia con le idee più chiare
Con su quello che è fondamentale per qualunque imprenditore e cioè darsi obiettivi con il rischio dell'investimento ma anche con la volontà di crescere
Io vorrei brevemente richiamare la vostra attenzione su tre linee di ragionamento che sono diverse ma complementari tra di loro la prima riguarda noi stessi riguarda gli imprenditori italiani e quindi a maggior ragione gli imprenditori del vostro settore
Perché vedete io credo che mai come in momenti difficili sia sbagliato pensare che i problemi siano solo al di fuori delle nostre imprese
Credo che ci dobbiamo confrontare con un momento straordinariamente interessante nella difficoltà momento di trasformazione un momento in cui finalmente al nostro interno nel nostro mondo il tema dell'innovazione
Il tema della crescita dimensionale il tema dei passaggi generazionali il tema dell'internazionalizzazione
Il tema della qualità il tema del marketing e della comunicazione diventano tutti fondamentali
Beati voi fondamentali
In questo concetto
Io saluto il presidente
Della sua piastrelle e lascio logicamente a lui un'analisi settoriale puntuale e approfondita però credo che sia doveroso in questi momenti guardare in casa nostra e dire la concorrenza internazionale
L'ampliamento dei mercati che danni voi in particolare che siete stati sempre campioni del mondo dell'export per certi aspetti auspica amate e avvenuto però contemporaneamente sono cresciuti dei concorrenti
Contemporaneamente il concetto di piccolo è bello in funzione della globalizzazione è un concetto si rischia di penalizzarci ecco un grande sforzo in casa nostra
Abbiamo marchi di gran avete marchi di grande qualità
Imprenditori eccellenti dobbiamo fare uno sforzo verso l'innovazione a trecentosessanta gradi
E quando parla innovazione
Non parlo solo di prodotto o di processo parlo di innovazione nel modo di gestire l'azienda nel far crescere i nostri dipendenti in un miglioramento continuo organizzativo nel non starà mai fermi
Nel guardare avanti cercando di far meglio dei concorrenti
Il primo tema di riflessione e proprio una grande crescita di capacità imprenditoriale di organizzazione perché noi di marketing ed innovazione e di crescita dimensionale
Ho visto diversi imprenditori chi hanno fatto entrare nel loro capitale magari aziende di Private equity io credo che sia meglio a vere un'azienda Grande con gestita o magari attraverso la fusione con qualche concorrente o qualche parte che un'azienda piccola troppo familiare che rischia di perdersi di fronte al mondo e ai mercati più lontani più difficili e più anni
Quindi la prima riflessione è una riflessione proprio di tra noi imprenditori perché noi siamo sempre stati coloro i quali anche meno ti difficili si sono rimboccati le maniche e hanno guardato avanti e io vedo in questi momenti difficili in questa crisi che così lunga non c'è mai stata
Malgrado una crescita fenomenale dell'economia mondiale che purtroppo fa da contrasto con la nostra realtà italiana e se vediamo dei segnali incoraggianti di più non li possiamo definire e proprio sull'export perché i consumi interni sono molto molto bassi e l'export dobbiamo intercettare l'export vuol dire concorrenza l'ex molto vuol dire capacità e qui sull'internazionalizzazione voglio dirvi un grande impegno che come presidente di Confindustria voglio e sto continuando portare avanti devo dire grazie allo straordinario aiuto del Presidente della Repubblica e del governo stesso
Se noi vediamo l'internazionalizzazione è importante andare sui mercati
Come sistema non sparpagliati in uno uno da una parte uno dall'altra i viaggi che abbiamo fatto quest'anno col Presidente della Repubblica in India in Bulgaria in Cina stanno dando risultati importanti
Perché se noi vediamo che siamo diventati noi italiani il primo partner commerciale di una delle tre più grandi regioni ticinese quello dell'io gli al Sud dopo il nostro viaggio se vediamo che l'interscambio con India aumentato quasi del cinquanta per cento dopo il viaggio
Malgrado una presenza quasi zero delle banche italiane su quei mercati e se vediamo invece che in Bulgaria mercato più vicino dopo una banca nostra l'Unicredito la prima banca del Paese vediamo la differenza quando abbiamo degli istituti bancari
Che sono vicini accompagnano le aziende sull'export ecco il grande sforzo di crescita anche dimensionale del nostro settore bancario in funzione dell'internazionalizzazione
Quindi innovazione internazionalizzazione crescita dimensionale cultura imprenditoriale e grande spazio all'organizzazione al miglioramento e la prima riflessione che chiamo alla vostra attenzione
La seconda però riguardo all'esterno noi possiamo e dobbiamo e stiamo facendo come tanti la stragrande maggioranza degli imprenditori italiani di fronte alla crisi un grande sforzo di reazione bene
Il tema del contesto esterno e qui non è insolita lista
Delle dolenzia italiane però ce ne sono due o tre che obiettivamente rendono anche il più bravo imprenditore e Dio solo sa quante ce ne sono in condizioni di inferiorità rispetto ai propri concorrenti
E ve ne dico tre il peso fiscale
Noi abbiamo sulle nostre aziende su un'impresa su un'industria su quella che compete quella che esporta non coloro i quali fanno gli imprenditori nelle zone protette dove non ci sono i concorrenti dove non c'è l'export parliamo dell'industria quella vera di qualunque dimensione piccola piccolissima grande grandissima perché porta fortuna abbiamo superato
Questa ubriachi cattura di mettere in contrapposizione le aziende assecondarle di delle dimensioni abbiamo bisogno di grandi imprese ne abbiamo troppo pochi e per fortuna che qualcuna sta reagendo forte abbiamo bisogno di far crescere ulteriormente la colonna portante del sistema industriale le medie imprese e abbiamo bisogno di far crescere le piccole allora quali sono le tre grandi priorità che ci tolgono all'esterno della nostra azienda di grandi elementi di competitività uno il fisco e ne cito due esempi di fisco lira una tassa ingiusta una tassa che colpisce il lavoro una tassa che perfino l'Europa ha chiesto di togliere l'ira è una uno scandalo per le imprenditori italiani due il cuneo fiscale noi abbiamo avuto la più alta crescita in Europa addirittura esponenziale tra il salario reale il salario percepito
E quindi nella busta paga che noi diamo i nostri dipendenti abbiamo nei oneri impropri con un alto costo per le aziende
E e un denaro sempre minore nelle tasche dei nostri collaboratori questo potrebbe aiutare il potere d'acquisto di tante famiglie e potrebbe soprattutto uniformare un costo per unità di prodotto a dei parametri europei
Cisco due energie
E qui il vostro settore e uno dei più esposti a questo problema
Noi non possiamo voi non potete a vere una crescita del costo del metano tra il due mila e cinque due mila e quattro già vicino al ventotto per cento
E previsioni del due mila e sei del quaranta per cento perché questa è una tassa in più che abbiamo sulla nostra testa
E ci si mette in condizioni al pronti via verso i nostri concorrenti di partire già sul prezzo finale del nostro prodotto con un handicap non indifferente
Fisco Energia a questo ne aggiungo un terzo che mi sta particolarmente a cuore ma che è fondamentale per voi ma io parlo perché non dobbiamo vedere solo settorialmente parlo per tutti gli imprenditori italiani che la logistica logistica vuol dire trasporti o di reticenza vuol dire consegne vuol dire Time to market verso i nostri concorrenti il tema di una moderna efficiente logistica al sistema Paese costa moltissimo inefficienza agli imprenditori al turismo ai cittadini
Fisco
Il tema forte della logistica e senz'altro in modo particolare il costo delle leggi che è un'ulteriore tassa sulla testa degli imprenditori
Non tocco due argomenti perché se no sembra la lista della specie
Che una burocrazia sempre più soffocante io auspico che si arrivi ad un accordo bipartisan prima o poi su una forte riforma della semplificazione burocratica
E il tema delle infrastrutture
La terza riflessione la prima è quella riguarda a casa nostra la seconda riguarda i problemi esterni all'azienda
Guardiamo avanti
Io vengo da una interessantissima riunione ieri della Federalimentare quindi di un'altra grande associazione di categoria che come la la vostra porta in giro per il mondo introdotto la creatività la qualità
Del made in Italy la l'agroalimentare
Han fatto un forum molto interessante che io auspico tutti facciano dove vogliamo essere nel due mila e quindici quindi guardiano dove sta dobbiamo esser perché lo dobbiamo essere imprenditori e quindi guardiamo sempre avanti
Bene
Se noi guardiamo avanti a livello di Paese l'imprenditore noi abbiamo da affrontare dei veri temi strutturali non contingenti con tutto il rispetto di quello Krupp che riguarda l'IRAP il cuneo fiscale parliamo di struttura del futuro del Paese che ci riguarda prima come cittadini
E poi come imprenditori
Pensiamo al tema numero uno la concorrenza
Noi abbiamo bisogno di liberalizzazioni abbiamo bisogno di concorrenza
Non possiamo più avere il problema che avrete tutti voi in questa sala perché so che tutti voi state vendendo la vostra macchina per prendere la nuova Punto e dovete andare da un notaio
Non è possibile ancora contare un vostro amico americano o tedesco che per vendere una macchina usata si deve andare dal notaio faccio un esempio il tema delle professioni
Il tema delle banche il tema dell'università abbiamo bisogno in questo paese di più concorrenza di più meritocrazia per generare il tema dell'Energia è sintomatico abbiamo bisogno di più concorrenza
Abbiamo bisogno di più attenzione e più qualità nell'istruzione in particolare per le materie scientifiche per gli istituti tecnici che nelle nostre aziende sono fondamentali per creare le persone che lavoreranno sul futuro delle nostre aziende perché quando parliamo di innovazione di ricerca
Di qualità di prodotto processo abbiamo bisogno di persone valide e abbiamo bisogno quindi di affrontare dei temi
Di fondo
L'ultima osservazione che di volevo fare riguarda la finanziaria e riguarda il clima noi stasera ci incontreremo col Governo
Ci rendiamo conto di problemi grossi
Debito pubblico impegni con l'Europa
Mantenere il debito pubblico sotto controllo evitare spinte corporative fare dei discorsi responsabili anche nei confronti di chi ha l'onere di governare e la responsabilità di governare questo Paese
Certamente però
Il tema
Della centralità dell'industria
Della centralità del manifatturiero della centralità di quello che è il core business di questo Paese perché è un'industria forte trascina i servizi
Un'industria forte trascina l'innovazione un'industria forte trascina l'export un'industria forte trascina nuove opportunità d'imprenditori
Allora abbiamo solo bisogno che in quest'ultima opportunità
Che la legislatura offre di guardare al futuro di guardare alla competitività di guardare alla alla centralità dell'industria
Bene si facciano degli interventi si di rigore in funzione del debito pubblico ma che mettano l'industria al centro
Perché i parametri dell'economia sono parametri in Italia preoccupanti l'economia e la priorità numero uno del paese
L'UE per le famiglie lo è per tanti che fanno fatica arrivare alla fine del mese
Lo è per gli imprenditori l'UE in altre parole per il sistema italiano che un sistema di trasformazione un Paese privo di materie prime che dovrebbe avere nell'industria nel turismo i veri core business
Poi intorno all'industria l'industria per crescere ha bisogno di servizi abbisogna di servizi competitivi c'è anche un margine di crescita di servizi l'industria bisogno quando parlo di servizi parlo di banche parlo di trasporti parlo di università abbiamo bisogno
Di competizione tra l'università abbiamo bisogno di centri di eccellenza abbiamo bisogno di meno facoltà condominiale più centri di eccellenza in relazione al territorio in relazione ai distretti
E voi lo sapete molto molto bene
Quindi io credo che dobbiamo confrontarci con il governo in modo ampio corretto disponibile ma ad una condizione che la competitività il la crescita noi abbiamo un Paese che è fermo che nella migliore delle ipotesi raggiungerà dei livelli di di crescita zero o poco più abbiamo bisogno di entrare nella fase della crescita della competizione
Della concorrenza della modernizzazione
Perché e ho finito
La fiducia è fondamentale
La fiducia
Delle famiglie la fiducia degli imprenditori
Se non c'è la fiducia se non c'è la propensione al rischio se c'è la voglia di investire non di rinviare investimenti in attesa di vedere questo schifo quello che succede e solo la propensione al risparmio un Paese non cresce
Quindi credo che da incontri di questo genere oltre a valutare le cifre oltre Presidente vedere gli aspetti critici negativi in un settore come il vostro dinamico
Di immagine italiano io mi ricordo una volta che ero per caso ad Orlando mi sono sentito orgoglioso di vedere una fiera alcune industrie italiana delle piastrelle era la grande protagonista non con tutto rispetto in piccoli paesi ma parliamo nella più grande democrazia del più grande mercato della concorrenza del mondo che sono gli Stati Uniti allora da questo incontro deve venire consapevolezza di momenti difficili
Chiarezza delle priorità su cui lavorare chiarezza visto Baldassarri delle priorità con cui confrontarsi col Governo in funzione delle scelte
Ma anche
Grande
Fiducia
Grande voglia di fare Grande anche voglia in casa nostra di fare tutto quello che è necessario per noi per le nostre aziende per i nostri collaboratori per i nostri figli che poi lavorano molti di loro in azienda se ne hanno voglia e sono bravi se ne hanno voglia
E sono bravi se no meglio un figlio di meno Eumene geni più se voglio fare qualche altro mestiere
Questo il messaggio forte
Credo che da un mondo come il vostro
Venga un messaggio che è sempre stata la mostra caratteristiche più innovazione
Sogniamo e lavoriamo per un Paese con più innovazione dalla scuola alle aziende a trecentosessanta gradi innovazione innovazione innovazione e logicamente ricerca e logicamente ricerca
Vedo nelle prime file delle persone che stimo con cui ho tanti rapporti di lavoro che fanno dello sforzo della ricerca il loro il la loro sfida quotidiana più innovazione
Più concorrenza
E voi questa Regione voi in particolare non solo questa regione più solidarietà
Credo che mai come in questi momenti per tanti persone che vivono momenti difficili al nord al centro e soprattutto al Sud
Ci sia bisogno di un'industria competitive concorrenziale che si può far carico e si deve far carico in questo Paese anche di chi ha più bisogno e questo è sempre stato il ruolo del vero imprenditore nel territorio nell'azienda nel rapporto con la società civile
Io non ho altro da divi scusate se sono stato un po'lungo ma la stima e anche la passione che i contenuti o nei vostri confronti la passione che contraddistingue il vostro mestiere gli permette di dirvi sì attraversato un momento
Io dico sempre che voi vi lamentate
Se avete un numero meno meno meno perché siete sempre stati abituati grazie ai vostri meriti ad una grande crescita io credo che a determinate condizioni questa crescita possa continuare abbiamo bisogno di guardarci in casa nostra
Abbiamo bisogno non di aiuti ma di essere messi nelle migliori condizioni verso i nostri concorrenti di fare il nostro mestiere grazie e in tanti tanti auguri a tutti grazie
Grazie presidente Montezemolo che ho toccato nel suo intervento numerosi punti
In particolare il peso fiscale cuneo fiscale il tema del costo dell'energia il tema della logistica e poi il tema più generale della centralità dell'industria e delle ragioni dell'industria
Nelle scelte di politica economica di questo Paese
L'abbiamo la fortuna di avere questa mattina
Due prestigiosi rappresentanti del centrosinistra e del centrodestra due esperti di economia due persone che conoscono bene le aziende ed economia che vanno che li seguono
E che possono anche dare delle risposte concrete da alcune sollecitazioni che sono arrivate dal presidente Montezemolo e poi da quelle che rimarranno in rappresentanza del del settore anche dal presidente Panzani comincerei con con Enrico Letta ricordando che Letta è stato anche autore di un Fortunato viaggio nell'industria
Italiana fatta con un altro Emiliano
Importante come come Bersani che tra l'altro partiva dalla dal distretto delle piastrelle raccontava non solo i successi ma anche i problemi competitivi
Chiedo naturalmente a letterati commentare le sollecitazioni del presidente Montezemolo ma anche poi di dare qualche indicazione pratica
Su come uscire da questi problemi su come recuperare competitività non soltanto credo attraverso la leva fiscale prego
Ma è la la il riferimento che Ferruccio de Bortoli faceva a quel viaggio l'anno scorso mi consente di entrare direttamente nel merito
Entra direttamente nel merito vuol dire che quell'esperienza fu un'esperienza fatta in un momento già molto difficile per l'economia per l'industria manifatturiera italiana e soprattutto per l'industria e la piastrella da quell'esperienza per noi è stato molto importante trarre né indicazione di fondo l'indicazione di fondo è la risposta alla domanda chiave che quella della vocazione del nostro Paese
Per noi fare alle venti tappe nei distretti dell'industria manifatturiera principali italiane
è stato porci calarci di fronte a una domanda che alla domanda credo chiave e la domanda sulla vocazione sulla moda missione dell'economia italiana la domanda che altri paesi si sono fatti in altre epoche della loro storia
Se l'è fatta la Gran Bretagna negli anni ottanta era una grande potenza industriale negli anni ottanta la Gran Bretagna è sepolto il problema possiamo esserlo anche in futuro ha fatto una scelta diversa è diventata la capitale finanziaria del mondo
La domanda che dobbiamo porci è dobbiamo andare avanti per forza d'inerzia dobbiamo discutere inizialmente di fronte a ogni Finanziaria con i rituali stanchi che a destra sinistra normalmente la compagna
Dobbiamo vivere quello che ci sta arrivando da fuori un cambiamento clamoroso straordinario questo lo dico sempre per casa mia per casa nostra se noi pensassimo di vincerà le prossime elezioni andare al governo e ognuno riaprire i cassetti che aveva chiuso nel due mila e uno e riprendere le carte con le quali abbiamo lavorato nel periodo novantasei due mila e uno credo che faremo il più grande errore di questo mondo perché il mondo è cambiato tra il due mila e uno e oggi in una proporzione in una dimensione impressionante
Luca i Montezemolo parlava dell'energia prendiamo il tema dell'energia così entro direttamente nel merito delle questioni
Il tema dell'energia è un tema che ha visto negli ultimi otto anni un cambiamento che a le seguenti cifre
Otto anni fa il dieci per cento del mondo cioè il mondo occidentale produceva il dieci per cento dell'energia
E consumava il novanta per cento dell'energia
Il novanta per cento del mondo
Produceva il novanta per cento dell'energia e consumava il dieci per cento dell'energia
In soli otto anni questo rapporto è rimasto uguale sulla parte della produzione noi noi mondo occidentale ci metto dentro anche gli Stati Uniti siamo al dieci per cento sempre di produzione
Ma nei consumi globali il rapporto oggi e sessanta a quaranta
La crescita cinese la crescita indiana il Brasile e Sudafrica
Hanno portato questa parte del mondo oggi a essere consumatrice di energia e lo sarà sempre di più vicino a noi possiamo immaginare che rispetto a questo tema noi affrontiamo il tema dell'energia come l'abbiamo sempre affrontato in passato e aggiungo possiamo a dirci che noi in Italia lo affrontiamo con la leggerezza con cui l'abbiamo affrontato in passato immaginando che possiamo permetterci
Di lasciar perdere le due fonti energetiche con le quali tutti i paesi occidentali producono Energia Elettrica al numero uno e al numero due
Cioè il nucleare e il carbone immaginando quindi che ci mettiamo nelle mani della mercato mondiale del prezzo del petrolio
Questo è quello che abbiamo fatto
Nell'ottantasette con un referendum a mio avviso sciagurato in cui il partito di governo contro un altro partito di governo sua per per questione di cucina interna alla politica di allora Fini che non abbiamo abbandonato una delle punte di eccellenza del nostro Paese abbiamo buttato via la ricerca abbiamo e il tema del carbone
è noto a tutti
Noi ci troviamo di fronte a una scelta per la quale affinché il petrolio era sotto i dieci dollari sotto i venti dollari al barile le cose andavano bene è schizzato fine settanta oggi siamo il Paese più in difficoltà del mondo oltre che dell'Occidente sul tema del merger è ovvio che poi siamo anche il Paese dei cortili le cose vanno fatte sempre nel cortile
Della casa del vicino e non nel mio cortile
E noi ci troviamo di fronte oggi sul tema del gas entro nel merito della questione che vi interessa di più
Di fronte una grande difficoltà sulla quale lo dico con grande chiarezza e forza non esiste politica di sinistra politica di destra perché immaginare che ogni maggioranza che arrivi cambia ogni cinque anni la politica energetica del Paese è semplicemente una follia vuol dire condannare il Paese non avere futuro
Noi dobbiamo sul tema del gas continuare su una strada cercando di portare però più avanti con più gran forza che la strada una parte di una liberalizzazione che deve accelerare ancora di più ma dall'altra sapere e questo lo dico con grande forza chi su questo tema giochi sui bilanci
Che la liberalizzazione da sola non basta a far scendere i prezzi nel momento nel quale il corso del prezzo del petrolio è quello che stiamo vivendo la liberalizzazione aiuta a far scendere i prezzi ma con un dollaro col petrolio a settanta dollari c'è bisogno della della fonte energetica della materia prima e il nostro Paese ha due minuti terribili i due imbuti si chiamano gasdotti da una parte dall'altra parte si chiamano rigassificatori
Che sono i due imbuti sui quali la incapacità italiana di affrontare e di risolvere le questioni purtroppo anche in questi anni con conflitti e scontri tra governo centrale e Regioni dentro il governo centrale tra le regioni tra i partiti
Hanno finito per trovare una condizione nella quale forse in questi anni alla fine se avremmo fatto due nuovi rigassificatori uno in Toscana uno in Veneto
Uno tra Pisa e Livorno e uno al largo di Rovigo saremo fortunati
Io credo che non sia sufficiente e credo che su questo tema c'è bisogno di un grande patto nazionale per sapere che l'infrastruttura i gasdotti da far crescere Elleni
Deve trovare da questo punto di vista un governo che grondante forse deve dire che ci sono delle scelte
Di interesse nazionale che devono essere fatte a partire dall'investimento sull'infrastruttura perché troppo spesso l'ENI in questi dieci anni è stata vista da tutti i governi
Come colei che faceva staccare cedole di grandi guadagni per i conti pubblici ma senza tutto sommato grandi problemi per quanto riguarda la può alla fine del l'impatto col consumatore finale lo dico in un momento di grande trasformazione del settore gas colgo l'occasione per dire esprime tutta la mia contrarietà all'ingresso dei russi nell'acquisizione
Della sistema di distribuzione del gas italiano
Credo che questo meccanismo sarebbe un meccanismo estremamente pericoloso e mi chiedo sinceramente che cosa ci sia dietro un passo di questo genere calano dobbiamo muoverci perché sui due minuti venga sbotta inviato tutto
Avvenga come mi auguro avverrà presto tra Modena e Bologna
Dieci corsie che consentano di entrare i gas in Italia nelle proporzioni di cui abbiamo bisogno perché i consumi di gas e voi lo sapete crescono del otto nove dieci undici per cento l'anno
Credo che su questo tema se le due coalizioni si mettessero in testa di fare un una grande scelta un grande patto dei prossimi dieci anni non saremmo in condizioni da qui al due mila e quindici dirci
Che il tema del gas riusciremo a staccarlo da quello del corso del petrolio che riusciremo su questo tema ad avere più gas in Italia più concorrenza
E soprattutto a non dipendere più come oggi stiamo difendendo da quei Paesi che ci forniscono la materia prima in condizioni assolutamente per noi asimmetriche
La seconda grande questione qua del fisco questione della quale l'Italia si è ubriacata in tutti questi anni questione complessa complicata i miracoli non li può fare nessuno io mi auguro che questa Finanziaria non faccia miracoli
Ma tenga i conti pubblici in ordine credo che sarebbe già un grande Obiettivo perché dal Fondo monetario internazionale all'Unione europea sono tutti spiegato che si è aperto un buco
Importante di bilancio anche questo buco di bilancio non ce lo possiamo permettere c'hanno spiegato tutti che da dodici anni a questa parte non ripartiva il debito pubblico ed è successo invece quest'anno la ripartenza della crescita del debito pubblico è credo la peggior notizia che potesse arrivarci ne abbiamo bisogno sul tema del fisco di politiche siano da una parte le scelte giuste nei tempi giusti per far scendere il cuneo fiscale e contributivo lo si dice da tempo
è tema che credo sia ampiamente condiviso nel mondo dell'impresa è il modo con il quale dare lavoro riuscendo a rimettere anche in ordine il rapporto delle fattispecie contrattuali con il lavoro che effettivamente si fa come si fa oggi chi dà lavoro ad avere sempre l'alternativa in queste terre tra due opzioni quella di dire io ti assumo posso spendere cento di questo cento
Tu puoi scegliere se prendetene settantacinque senza diritti un contratto parasubordinato oppure se prenderne quarantotto quarantasette cinquanta con tutti i diritti di questo mondo in tante altre parti d'Italia c'è anche la terza soluzione da una busta con del denaro dentro e poi chi s'è visto s'è visto
Io credo che noi dobbiamo su questo fare uno sforzo di concentrazione delle poche risorse che sono disponibili
Perché quel cento dia il sessanta alla fine sessantacinque con i dovuti diritti fare questo vuol dire tra l'altro alleviare il dato di difficoltà e di precarietà che soprattutto i giovani oggi
Si trovano a vivere metà dei giovani che entrano al lavoro entrano con contratti di flessibilità che se fosse la flessibilità richiesta da chi richiede lavoro sarebbe un fatto positivo
Ma è semplicemente una flessibilità la quale tante volte si scambia il contratto para subordinato per lavoro subordinato e il datore di lavoro che abbia la possibilità di investire per come quest'investimento è necessaria
Ieri sul tema del fisco ovviamente l'altro grande questione e quella del far sì che nel nostro Paese sia premiato chi investe chi rischia chi crea ricchezza che crea valore e chi crea lavoro non è possibile che chi tiene
Il denaro fermo occhiello gioca tra una scalata e l'altra si trovi ad avere vantaggi di vantaggi non tanto anticiclici centinaia di milioni di euro in forme assolutamente impressionanti e stando tutti fermi senza fare niente
E qualche messaggio abbiamo dato in questi anni in questo dato in questi ultimi mesi ai giovani nel nostro Paese abbiamo fatto il messaggio che se tua è un capitale e fai questi giochini fai grandi vantaggi e non rischia niente
Se tu invece ti metti a creare valore a creare ricchezza non soltanto è un fisco che se la prende con te ma hai un grande rischio in un momento di difficoltà dell'economia italiana e quindi termina su l'ultima grande questione Luca ne ha parlato parlando di se e come presidente della Fiera di Bologna io colgo questa argomento delle fiere che a mio avviso è uno dei piccoli ma grandi finestre aperte sul problema italiano questo Paese che alla fine non riesce
A fare un lavoro collettivo e a lavorare insieme sulla scelta della propria vocazione nel mondo abbiamo avuto la fortuna di queste missioni che governo Presidente della Repubblica presidente di Confindustria non fatto insieme credo che ci sarà una prossima in Turchia se non mi sbaglio credo che bisogna continuare assolutamente su questa strada ma dobbiamo sapere che questo lavoro fatto anche in Italia
Io rimango esterrefatto quando sento parlare
Del fatto che la Fiera di Torino con la Fiera di Milano hanno concretamente in agenda di fare una fiera della industrie del vino per fare concorrenza al Vinitaly a Verona rimango esterrefatto quando sento parlare che la fiera di Milano ha in testa di fare una figura ma si era sull'agroalimentare per fare concorrenza al Cibus di Parma cito due casi che sono due casi di cui ha avuto notizia concreta dico che su questo tema
Tornando indietro rispetto a scelte sbagliate
Fatte negli anni scorsi e di cui tutti abbiamo responsabilità dobbiamo sapere che è necessario trovare una regia centrale per queste grandi operazioni di promozione dell'Italia all'estero
Perché o sappiamo che scegliamo per ogni polo fieristico alcune grandi specializzazione e queste come Cersaie diventano il numero uno al mondo oppure noi abbiamo lo scontro dei campanili dentro un Paese che su questo non se lo può più permettere io credo e so che queste sono le questioni chiave sulla quale cercheremo di lavorare nella prossima legislatura
So che su questi temi lo dobbiamo anche recuperare
Un rapporto dialetticamente positivo tra le due coalizioni credo che abbiamo imparato che il bipolarismo selvaggio di questi dieci anni per cui chiunque presenta un'idea l'altra parte deve dire per partito preso che è sbagliata non serve né a chi governa né a chi fa l'opposizione e soprattutto danneggia le imprese coloro che devono fare
Valore e far crescere il nostro Paese io penso e spero che nei prossimi dieci anni il nostro bipolarismo invece coglierà queste indicazioni e farà sì che il nostro Paese trovi nelle istituzioni nella classe politica non più la distanza ma il pendenze sui problemi di cercare soprattutto di trovare soluzioni condivise nel modo più rapido possibile
Sentiamo l'opinione gli spunti sono stati sulle cose certamente Mario Baldassari potrà opportunamente
Ribatte ad alcuni enti gli spunti che sono stati del presentati da un autorevole esponente dell'opposizione naturalmente
Mario Baldassarri è impegnato in questi giorni difficile scrittura di una finanziaria che è una finanziaria di passaggio che ci auguriamo che non sia una finanziaria elettorale come lo sono state quelle in precedenza
Naturalmente questa è una delle poche forze del mondo produttivo naturalmente siccome ci sono delle urgenze come quelle segnate dal presidente prima sul piano fiscale sfuggirà sul sul cuneo fiscale totalmente a grande curiosità grande interrogativo che non ci ci poniamo professor Baldassarri e poi come verranno coperte alcuni interventi se questi interventi ci saranno perché ci saranno gli interventi sull'IRAP che noi ci auguriamo tutti
Attualmente c'è anche tutto l'aspetto che riguarda il trattamento di fine rapporto e gli aspetti compensativi che naturalmente sono un passaggio che ha preoccupato e che ha visto molto impegnate le aziende naturalmente interrogativi ci sono molte e di risposte saranno probabilmente molte purtroppo le risorse come sappiamo ma possa anche l'onorevole letta sono veramente pochi
Posso
Grazie intanto di questo occasione
Mi scuso del ritardo e della fuga proliferano ma tanto che il presidente Montezemolo ci si rivede in serata che
Io partirei subito dal dire
Con pacatezza ma con fermezza
Ciò che non si deve fare
Qualche volta è più importante che dire ciò che si deve fare e poi credo di poter dire anche ciò che si deve fare ascoltando anche i precedenti interventi
Ciò che non si deve fare e quello che è stato fatto dal governo Amato nell'ultima finanziaria della scorsa legislatura
Per due motivi primo perché danneggia il Paese secondo perché non raccoglie consenso politico
Perché se ci ricordiamo quella finanziaria elettoralistica
Non consentì all'Ulivo di vincere le elezioni
è che questo per un motivo altrettanto banale che gli italiani non sono cretini
Tutti o la stragrande maggioranza imprenditori lavoratori professionisti commercianti certo ognuno alle Giggino mentre di fronte il proprio interesse
Ma non è che non si capisca che il proprio interesse di parte
è salvaguardando i le solo nell'ambito di una compatibilità complessiva del sistema Italia e quindi in questo senso non sono cretini
Faccio un esempio subito al volo
E noi ci siamo trovati e ed è stato detto anche questa mattina di fronte alla necessità di togliere la peggiore delle imposte che sia mai stata concepita che l'Iraq
Ma e ricordo che l'IRAP fu fatta con grandi strombazzata venti dal ministro Visco
E di fronte alle obiezioni che anche all'epoca furono mosse il ministro Visco
Sostenne forse era una battuta ma forse era anche un pensiero dicendo ma tanto voi non pagate le tasse io vi tasso in modo iniquo
E mi pare un modo scorretto e non accettabile di impostare il rapporto tra contribuente fisco
Quindi non si deve fare una manovra elettoralistica
Che purtroppo è stata fatta
Non lo dico io
Lo dice l'Eurostat
Nel due mila uno
Mentre ancora i documenti ufficiali che sono presenti nel sito internet del tesoro
Indicano da parte di quel governo un deficit di zero virgola otto per cento
L'Eurostar
Si dice che in quell'anno il disavanzo pubblico
è stato pari al tre virgola due per cento
Quattro volte
Quanto ufficialmente dichiarato da quel governi
In una situazione economica
Buonanotte perché a fronte di quel deficit pubblico quattro volte più elevato di quello che dichiarava al Governo dell'epoca
C'era una crescita vicina al tre per cento
E allora partiamo da questo dato di fare di fondo per non ripetere l'errore pur cambiando la coalizione
E per questo io detto già più volte
E la logica l'approccio su questa Finanziaria
Non può essere quello di considerarla l'ultima della legislatura
O quello di considerarla la prima di un nuovo ciclo della prossima legislatura
La prima
Programmatica non elettoralistica
Che va a concludere un ciclo molto difficile
Che ci siamo dovuti in qualche modo barca menare tutti per superare ma che forse ci sono i segnali per poter dire questo ciclo sta riprendendo stanno i trasformare una ripresa ciclica in un fatto di struttura di crescita sordomuta
Di medio termine a tre e cinque anni
E allora se è così bisogna prima
Ripercorrere
I quattro grandi scaloni di non competitività
Perché son d'accordo con Enrico sulla
Competitività eccessiva campanilistica delle fiere
Però andrei oltre e fiere su una cosa importantissima
Per conoscersi per far conoscere per capire
Però prima delle fiere ci sono quattro scalone di competitività che fiere o non fiere in realtà bloccano
L'attività delle imprese dal primo gennaio al trentuno dicembre
Dice il presidente Montezemolo
Primo gennaio di ogni anno qualunque impresa italiana sa che rispetto ai concorrenti europei non ha la Cina
Fu al Sudafrica rispetto ai concorrenti europeista
Che pagherà circa il venti per cento in più l'energia elettrica
Che pagherà circa il quindici per cento in più di trasporti dalla fabbrica al mercato per il sistema logistico
Che pagherà circa il venti venticinque per cento in più di cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro
Io essendo ragioniere come dico sempre faccio anche un po'le somme nel retro busta
Venti più quindici per il venticinque siamo al cinquanta per cento
Cioè essa
Dal primo gennaio
Che parte con il cinquanta per cento di handicap strutturale e permanente
Qualunque sia la congiuntura che il mondo cresca o non cresca che ci sia la Cina non ci sia la Cina questo è l'handicap permanente
Poi abbiamo ha preso
Sulla vita quotidiana delle famiglie sulle bilanci delle imprese negli ultimi due anni e mezzo
Che
Forse per volontà di Dio ma non per grazia della nazione
L'Euro è stato lasciato rivalutare fino a uno e trenta
Da zero a ottanta
Circa il cinquanta per cento di rivalutazione
Quindi si è un'impresa appartengono il cinquanta per cento di handicap su tre voci fondamentali di costo e gli piomba addosso
Il cinquanta per cento di perdita di competitività a cause dall'andamento del cambio
E allora ciascuno di voi sassi dal primo gennaio
Come dice quella nota storiella sulle onere che la gazzella
Che tu sia Leone
Quando ti alzi comincia a correre se non non non prendi la gazzella che tu sia gazzella quando ti alzi comincia a correre perché se non leone di Mangia comunque che tu sia leone o gazzella quando ti alzi comincia a correre
Perché perché sa che deve recuperare con le proprie capacità con le proprie tecnologie con i propri uomini questo gioco ad handicap allora la responsabilità della politica Enrico
E quello di
Oltre che fare queste
Piacevoli incontri in cui si approfondiscono i problemi da assume le responsabilità delle scelte
E come tu giustamente detto
Una scelta
Come definirla irresponsabile
Fu proprio quella dell'abbandono del nucleare e allora io dico
Una scelta responsabile oggi senza demagogie
Implica una nuova strategia sul nucleare cercare di salvare le ultime memorie storiche che abbiamo l'Ansaldo nucleare e la sorgente metterle insieme fare un polo nucleare e ripartire nel frattempo Lerner comincia ad acquisire nucleare in giro per l'Europa
Ma a questo punto certamente anche nell'ambito della coalizione del centrodestra questa scelta può trovare qualche frizione ma mi chiedo come potesse come possano trovare una scelta di questo genere
Un qualche consenso da tradurla indecisione di governo nel centrosinistra
Perché se il mio amico Romano Prodi deve scendere sulla strada per parlare con degli incappucciati colorati
Ecco convincerli l'altro episodio banale voglio dire di ieri ma è sintomatico che su questi temi di fondo ha ragione Enrico Letta
Non che occorra una trasversalità politica che faccia con confusione e commistione al centro ma occorre che è quello che io penso
Le persone responsabili di buonsenso all'interno di ciascuna delle due coalizioni
Cerchino di prevalere all'interno della propria collezione con forza con trasparenza e con fermezza
Sulla logistica beh francamente sulla logistica questa legislatura ha fatto tre volte di più
In quanto fosse stato fatto in tutti gli anni precedenti
Sia in termini di quantità dispensa noi abbiamo preso nel due mila nell'anno due mila
La responsabilità del governo con il punto di minimo investimenti pubblici infrastrutturali in Italia dal quarantotto al Duemila
L'uno virgola nove per cento del PIL
E lo abbiamo riportato attorno al tre e mezzo quattro per cento del PIL
Ma era ovvio che per poter fare questo sforzo
In ripresa delle grandi opere infrastrutturali e anche delle opere minori sul territorio
Occorreva fare chiarezza legislativa abbiamo fatto la legge obiettivo perché tutti sanno che non è che a caso sono state ferme le grandi opere per vent'anni o venticinque anni ma a causa della confusioni Isma'mentale di una democrazia del condominio dell'assemblea condominiale dove a partire da un sindaco finire alle regioni qui a Bologna io personalmente ho vissuto un caso recente
Che francamente come ex cittadino di questa città me ne sono dispiaciuto
Non avevamo deliberato in sede CIPE il progetto di metropolitana nella città di Bologna per trecentosedici milioni di euro
La Regione sia opposta e ha vinto il ricorso alla Corte costituzionale facendo annullare la delibera
La nuova amministrazione ha cambiato il progetto
E purtroppo ci sono delle procedure
E non si possono spostare fondi da una parte all'altra e il risultato è che faticosamente Bologna avrà un moncherino di metropolitana
Questo lo dico non per ragioni polemiche ma proprio far capire che è una cosa buona che fa un'amministrazione non necessariamente deve essere azzerata distrutta annullata da un'altra amministrazione solo perché magari nella tornata successiva avuto il mandato di governare una città una provincia una Regione o l'intero paese e questo è uno dei nodi importanti
Perché perché sulla legge Biagi che Bertinotti si ostina
A chiamare la legge trenta per dimenticare un pezzo della storia d'Italia un pezzo della storia d'Italia non è una solo una legge è sulla legge Biagi io so che Enrico Letta lo dice più volte
è una buona legge così come noi abbiamo detto il pacchetto credo tre era piccolino però era già un bell'avvio so che Enrico Letta dirà si può aggiustare semplificare e io farò una proposta precisa di miglioramento della legge Biagi
Che ha avuto un effetto sotto gli occhi di tutti ma perché disconosciuti quello di creare un'alternativa tra disoccupazione al lavoro nero o flessibilità sarà pure precarietà però forza in una fase della vita all'inizio meglio essere flessibili e precari che disoccupati o ricattati con la busta paga in nero
Ma so anche che
Purtroppo pezzi importanti di quello schieramento vogliono abolirla sostanzialmente questo ma va fatta chiarezza da subito in campagna elettorale
Questo show da
Interno alle due diverse collezioni va fatto con chiarezza e trasparenza i problemi esistono e diversità di opinioni che esistono una coalizione deve formarsi e ha senso che si formi su un programma condiviso
Non si può chiedere di andare a votare gli elettori dicendo la maggioranza di governo e il programma te lo dico dopo che mai votato
Questo ricordo antico di un sistema elettorale in cui di fatto il cittadino delegava i partiti che in Parlamento decidevano maggioranze e governi questa epoca non può più tornare
Ma non per un'opinione personale a mio parere ma per il bene del Paese che sia nella prospettiva del centrodestra del centro sinistra allora se la Finanziaria non deve essere quello che è stata l'ultima della precedente legislatura ma deve essere come logica
Il mattone da appoggio per un progetto politico di politica economica che poi deve essere presentato il primavera gli elettori e poi l'attuale opposizione il centrosinistra presenterà il suo programma alternativo
Io mi rammarico perché
In tutti questi anni al governo di proposte alternative non ne ho vista neanche mezza
E fa bene a ma al governo avere una maggioranza che stimola con proposte alternative
Mentre si rischia di avere due ali di reciproci
Perché da una parte si dice Dalia Berlusconi mandiamolo a casa e dall'altro non si responsabilizza il governo Berlusconi necessariamente come ruolo di opposizione nel merito delle decisioni che deve prendere sopra di metodo pro allora
Prima di tutto
Le due gambe sulle quali dobbiamo camminare consapevoli tutti
Quindi questa finanziaria ma anche negli anni futuri
La prima è quella dell'equilibrio finanziario
Non esiste crescita sviluppo occupazione e benessere basata sui debiti
Chi mi conosce sa che questo ragionamento cominciato a farlo circa trent'anni fa ed Enrico letta se lo ricorda o forse
Tutti i ricordi gli ultimi venti ma insomma hai cominciato molto giovane a frequentare gli stessi ambienti che frequentava anche il sottoscritto
Quando si diceva attenzione all'illusione di rinviare le cambiali pagare a babbo morto quella generazione quelle cambiali sono venute tutte negli anni novanta
Quindi l'equilibrio finanziario è il la prima pietra dello sviluppo economico
è la prima pietra dello sviluppo economico
Quello che va capito subito dopo però che l'equilibrio finanziario e basta è puro masochismo e questo forse andrebbe fatto capire anche a qualcuno a Brussel o a Francoforte
Pur nei ruoli distinti
Se l'equilibrio finanziario il controllo del deficit
Controllo del debito è la pietra fondante della crescita economica solida non può però la politica economica limitarsi ai numeretti della finanza
O pubblica o i numeretti della finanza di mercato quella che
Pensa in pochi mesi di sistemare quattro generazioni
Della propria famiglia o delle famiglie degli amici
E se certe scalate spavalderia possono non piacere allora debbono non piacere sempre
Perché abbiam parlato per anni Enrico di privatizzazioni
Presidente ha parlato di liberalizzazioni
Abbiamo già attorno ma dove sono le privatizzazioni e le liberalizzazioni
Abbiamo fatto un po'di cassa
La porta alla riduzione del debito ma quali settori sono stati privatizzate liberalizzati uno
La telefonia attraverso un processo
Faticoso che oggi da un assetto un gruppo stabile e di competizione tant'è che l'unico settore che ha visto ridurre le tariffe ma per arrivare alla situazione di oggi forse meglio
Guardiamo avanti ecco noi rimaniamo il passato ma di scalate
Di tutti i tipi se ne sono viste non solo negli ultimi mesi e allora se
I giudici devono essere sempre fermi devono valere da qualunque parte ancora oggi quindi nel poste ferrovie Finmeccanica e vado giù giù
Sono riprese pubblici a controllo pubblico
E allora qui va rivendicato un punto non certo per tornare al vecchio sistema in cui la politica
Sostituiva il maneggio mente nelle decisioni
Ma per rivendicare un ruolo politico nazionale e cioè il bene pubblico della strategia Paese industriale anche attraverso gli indirizzi strategici delle imprese pubbliche o privato pubbliche
Perché è bene che queste imprese siano quotate
Perché perché il mercato la presenza del mercato costringe all'efficienza che siano quotate
Ma quando parliamo di energia centrali grassa
Ma Sisti sistema portuale in grado alternativa al tubo
Beh ma io non vedo in giro per l'Italia
Capitali importanti
In grado di poter fare
E assumere questo rischio di lungo periodo quando
ENI ed ENEL
Francamente sono le uniche due aziende che nel Breve e ovviamente poi aprendo ad altri gruppi privati ma nel breve devono assumere questa responsabilità
Allora
La Finanziaria deve avere le due gambe chiudo rapidamente perché altrimenti direttore la rabbia ancor di più
La gabbia dell'equilibrio finanziario
Patti chiari già fatti con l'Europa
Patti chiari tra l'altro in un risultato importante quello di dire dopo tre anni che Francia Germania sfondano il tre per cento ex post senza che nessuno alzi un dito in sede di Commissione europea
Forse è opportuno valutare in modo più pragmatico lo stesso patto di stabilità e dire che si rientra sotto il tre per cento dopo due anni questo è piccola allentamento che l'Europa ci consente però occorre la manovra di contenimento del deficit perché il primo passo dello sviluppo
Ora non faccio numeri le stime parlano di undici miliardi undici dodici miliardi
Stiamo valutando l'andamento di fine anno del deficit effettivo del due mila cinque e quindi le proiezioni del tendenziale due mila e sei capite che
Bisogna agire su un'ipotesi tendenziale dell'anno prossimo per poi contenerla ex-ante con provvedimenti veri forti diciamo undici miliardi facciamo solo l'esercizio
E allora però dobbiamo essere consapevoli che un taglio di deficit che va fatto attraverso il contenimento di spesa corrente
Non attraverso l'aumento delle tasse come è stato fatto per entrare nell'euro
Che va fatto a rovescio del Periodo in cui siamo entrati nell'euro
Cioè quella volta fu fatto con più tasse meno
Investimenti e meno tassi d'interesse perché sono crollati visto che ci avvicinavamo all'ingresso nell'euro questa volta va fatto con meno spesa corrente meno tasse più investimenti
Questa è la difficoltà
Di far quadrare il cerchio
Allora occorre però che la manovra di rilancio
Che va completamente coperta sia tale da controbilanciare l'effetto di freno sull'economia che comunque viene con l'aggiustamento del deficit undici miliardi di taglio del debito signori
Fuori dalle ipocrisie significa un piccolo freno sull'economia
La parte di rilancio quindi deve essere tale da compensare questo freno e dare una spinta ulteriore ecco perché ho parlato da tempo di una quantità che non poteva non essere inferiore o attorno ai venticinque miliardi di euro
E qui chiudo con tre proposte concrete
I tre pilastri
Infrastrutture logistica occorre mettere i soldi nella legge Obiettivo e nella legge sui trasporti pubblici locali
A famiglie occorre sostenere il potere d'acquisto delle famiglie perché l'euro ha sputato potere d'acquisto da chi compra spesso la famiglia a reddito medio-basso a chi vende e questo spostamento di potere d'acquisto non ha impoverito l'Italia nel suo complesso
Ha semplicemente spostato un pezzo di reddito nello stato patrimoniale cioè nella rivalutazione degli immobili che abbiamo avuto
Pezzo del reddito degli italiani si è spostato dal conto profitti e perdite allo stato patrimoniale e ovvio che però il motore dell'economia frena perché il motore l'economia non è alimentato dallo stato patrimoniale
Dalla rivalutazione degli immobili semmai aveva è spinto dalla costruzioni di case dall'edilizia che produce nuove case ma non dalla rivalutazione dei prezzi delle case esistenti e quindi frena l'economia quindi a infrastrutture logistica investimenti da mettere in bilancio
A famiglia
Terzo
Che però il più importante di tutti che lo riassume competitività specifica specifica in termini di
Non dico aggressione ma importante significativa operazione di riduzione del cuneo fiscale e contributivo e di riduzione dell'IRAP ora però questi provvedimenti finali data la condizione di risorse a mio parere devono essere mirati ad obiettivi precisi il primo obiettivo della riduzione dell'IRAP deve essere da un lato quello della competitività quindi parametrizzato al rapporto export fatturato
Dall'altro lato per le piccole e medie imprese
Si può introdurre in termini proprio di innalzamento della soglia di di tax no tax area per l'Iraq
E infine l'ultimo elemento che serve anche per migliorare la legge Biagi in un certo senso che ha dato flessibilità dobbiamo accompagnare alla stabilità
Allora perché non proporre questo è quello che stiamo discutendo in queste ore la totale azzeramento dell'Irap per ogni contratto cosiddetto precario che l'impresa trasforma a tempo indeterminato
è un accompagnamento è un forte incentivo dell'impresa impresa che peraltro magari conosce già la persona da un anno due anni
E quindi l'azzeramento forte su quel m'passaggio forse può essere utile il segnale che sia come classe politica sia come imprenditori e è facile poter prevedere in termini di affetti positivi ultimo direttore accenno poi ovviamente mi taccio definitivamente
No è stato accennato al problema del Tfr
E e e quindi al problema delle compensazioni
Io continuo a sostenere la mia idea e cioè che se si usa il meccanismo della cessione del credito del Tfr invece dello spostamento dei flussi fisico dall'impresa al fondo pensione
Il problema è risolto per tutti
Ed è molto più potente come strumento perché si può cedere un pezzo dello stock l'impresa non perde il TFR da qui all'eternità
Si fa la cessione del credito come fosse una cessione del quinto dello stipendio e si e anticipa attraverso il sistema bancario per far partire i fondi pensione
Sarebbe una terza alternativa il lavoratore oggi può decidere di lasciare il TFR l'impresa di spostare il flusso futuro nel nel fondo pensione alla terza alternativa potrebbe essere lo lascio nell'impresa e cedo al fondo pensione il credito che fare peraltro questo strumento e l'unico possibile per estenderlo ai lavoratori della pubblica amministrazione
Perché altrimenti verrebbe fuori un problema costituzionale di equità perché sarebbero esclusi tutti quelli del pubblico impiego come sapete TFR nella pubblica amministrazione non c'è mentre le vostre imprese e nel capitale dell'impresa mi auguro che questa azione pura scrittura contabile attraverso la cessione del credito si può estendere sicuramente anche dal pubblico impiego grazie grazie
La finanziaria e un po'preoccupato che la scadenza del trenta settembre ci scappasse
Lascio la parola al al presidente Panzani che naturalmente
Assumerà i problemi che riguardano il settore ma risponderà anche da alcune delle sollecitazioni che sono venute dai nostri ospiti prego presidente anche se anche se lo faccio la fine volevo ringraziare i nostri ospiti visto che sono l'ultimo a parlare
Le autorità e tutti i presenti questo nostra tavola rotonda si occupa dei problemi e ho visto che l'economia in generale anche dei problemi in particolare dal nostro sotto
Devo dire che dopo l'intervento del presidente Montezemolo mi rimane ben poco da dire perché ha detto così tanto bene esposto talmente bene anche i problemi specifici del nostro settore che mi vorrebbe da da salutare andare però nel nel nelle pieghe io ho visto visto degli spunti che credo possono riguardare il nostro settore in modo particolare mi dispiace forse sembrare un attimino piagnone in questa occasione anche se credo sono fra quelli che normalmente diciamo credo abbastanza Rosa nel nostro futuro credo molto subduzione gli imprenditori questo nostro settore che negli anni hanno sul punto effettivamente competere nei mercati internazionali questo
Lei motivo un po'che credo dobbiamo tenere in considerazione
Soprattutto puntando sui loro sulla loro capacità sui loro mezzi sulla grande forza d'innovazione
Tetto detto ciò però dobbiamo andare un po'al cuore del problema se vogliamo affrontarlo con con coerenza
Era il è soprattutto dobbiamo guardare in faccia la realtà la realtà è per il nostro settore oggi una realtà particolarmente difficile
è difficile perché lo dicono i dati di vendite del della semestrale sull'export abbiamo subito un calo del sei virgola sette per cento
In termini di volumi venduti abbiamo perduto un due virgola quattro per cento in termini di fatturato
è un dato che non verranno minimamente compensato sicuramente dalle vendite
Domestica domani nel mercato domestico perché io credo che su questo mercato non abbiamo dati ci sarà probabilmente un sostanziale pareggio
Un pareggio che però non va a modificare sostanzialmente i dati dell'esportazione perché noi siamo esportatori lo ricordo più settantadue per cento del nostro fatturato rappresentiamo tre mila e ottocentocinquanta milioni di euro che come contribuzione all'export italiano e la bilancia dei pagamenti
Per trovare dei dati così negativi io credo che dobbiamo andare mi dicevano novanta ma poi mi hanno corretto ed in prima fila all'ottantacinque
E quindi un po'questa cosa mi mi preoccupa perché quali sono le cause io credo che oggi l'abbiamo un po'l'avete già detto quindi o su un volo un po'a volo d'aquila sono sicuramente pesa una congiuntura anche sfavorevole del dei mercati nazionali esteri Marone soprattutto per noi esatto la Germania che il nostro parto messale importantissima ha subito un decremento notevole quasi del venti per cento
In termini di volumi e del tredici quattordici in termini di fatturato
E il però è una parte della verità la verità è che noi pensiamo che il sistema Paese stia perdendo in termini di conti competitività e con esso anche le nostre impresa che si vedono competere venne nei vari mercati
L'industria è sempre stata la base va ricordato è stato alla base un po'del nostro benessere e quindi non possiamo pensare rinunciare all'industria pensando al turismo se non come parte dell'industria non possiamo pensare ai servizi come è stato ricordato dell'epoca thatcheriana
Che io credo che dobbiamo mantenere una solida struttura industriale
E dobbiamo comunque guardare alle nuove realtà del mercato globale che ci impongono di posizionarci diversamente sui sui mercati sulle fasce più alte
Soprattutto su tre linee fondamentali uno è un'offerta di prodotto che nostri produttori hanno saputo fare stanno facendo lo faranno sicuramente
Di più in futuro e quello di posizionare quando i prodotti a maggior valore aggiunto prodotto valore aggiunto dato do maggiore creatività maggiore estetica maggiore qualità Maggiore tecnologica
Dobbiamo come abbiamo sempre fatto riporre le nostre chance sul innovazione adesso innovazione di prodotto ma anche innovazione di
Di impresa quindi concepire l'impresa in modo diverso il mercato in modo diverso
Anche innovazione di prodotto tenendo conto di nuove funzionalità e nuove destinazioni perché questi sono le grandi sfide noi dobbiamo cercare di allargare la domanda
Abbiamo detto nel senso che mi metto dalla nostra parte no perché l'Italia soffre di realismo il nostro settore nell'esempio
E anche se fosse credo che la media nazionale sia di cinque di cinque addetti leggevo stamattina è proprio l'articolo di Bombassei cinque veramente poco diceva quasi una dimensione della pizzeria
Ecco la nostra non è così piccola però non è neanche così grande come determinate realtà quindi abbiamo bisogno essendo finita la stagione del piccolo è bello abbiamo bisogno nuove dimensioni per le sfide internazionali
Per le sfide dell'innovazione per dotare le nostre imprese delle organizzazioni di uomini e mezzi necessari per le future organico organizzazione l'interna del l'internazionalizzazione io credo che sia la nuova frontiera abbiamo avuto aziende del nostro settore che l'hanno cominciato a fare nel mille novecentottanta delle volte pagando anche lo scotto ma oggi sono sono avanti
Le principali aziende stanno stanno insistendo su questo argomento abbiamo visto una una crescita soprattutto nell'ultimo decennio soprattutto verso i mercati con maggior con potenziale di maggior crescita e questo è sicuramente la sfida che di questo millennio per le nostre industrie perché non possiamo più competere con mercati con nuove industrie dei mercati delle delle Nazione di nuova industrializzazione perché ci penalizzano sicuramente dal lato della dei fattori di produzione tipici quindi della mano d'opera quindi del del del costo ambientale che noi siamo lontanamente in grado di combattere su questi argomenti dobbiamo anche mantenere uno standard di vita adeguato quindi non è su questi campo che possiamo competere per cui dobbiamo posizionarci in un modo diverso
E affrontare in mercati sempre con la stessa voglia di crescere e di e di mantenere la leadership del primato del della Ceramiche imita
Se abbiamo perso un po'il volume in Italia però è vero che stiamo conquistando volumi con le aziende che producono nei paesi di riferimento è questo ci vede di nuovo all'avanguardia rispetto anche a Paesi che ci sia hanno superato in volumi come la Cina anche la Spagna però sono molto indietro su questo aspetto di internazionalizzare
Ecco voglio però tornare sull'argomento sarò anche noioso però è un argomento per noi importantissima neanche banale
Della costo dell'energia abbiamo sentito ci ha anticipato il presidente Montezemolo sui una crescita del quaranta per cento una fesseria del ventotto per cento due mila e cinque due mila sei
Per quanto riguarda il costo del metano il costo della gira anche verifiche gli aspetti che abbiamo visto è un aspetto anche molto pesante per le nostre imprese
Dobbiamo ricordare che il costo dell'energia un costo fondamentale
Del costo di fabbricazione rappresenta il ventuno percento del del costo di fabbricazione è assoluto Edo che guarda l'orologio cerco di accelerare richiede più debole
è è prossimo al costo del personale delle industrie ceramiche e quindi siamo nonostante che il nostro settore c'è un settore che ha investito molti risparmi di energie e nel risparmio del personale del motivo per cui ancora siamo siamo contro deteniamo un primato a livello mondiale però sull'energia soprattutto in tema di gas metano il nostro le tariffe sono più alte del trenta per cento rispetto ai Paesi europei questo è il problema non è che il fatto che sia alto e è che è più alto del trenta per cento rispetto agli altri Paesi europei
E poi rispetto ai Paesi non solo Indonesia che ovviamente sono produttori di petrolio altri Paesi concorrenza concorrenti nei Paesi di nuova industrializzazione questo parametro è assolutamente in confrontabili
Quindi da un lato ci troviamo a competere con questo fardello che non è un fardello riconosciamo noi non piange non ci piangiamo addosso però vogliamo penso concorrere con gli altri alle stesse con alle stesse condizioni
Purtroppo oltre a questo abbiamo le altri aspetti fiscali che gravano naturalmente sulla contribuzione la fiscalità che riguarda la mano d'opera gli altri aspetti fiscali agli altri aspetti che sono già stati molto bene in un ciabattino io non voglio stare su questo argomento ma voglio insiste su un'analisi perché fra le altre cose le deserta noi lo scenario futuro è uno scenario che non ci fa molto ben sperare perché non ci sono nuovi investimenti in fatto dei tubi parlo di gasolio che è la questione che ci preoccupa di più
Non ci sono le centrali di rigassificazione abbiamo Brindisi Livorno politico
Brindisi non se ne parla più Livorno sentito che probabilmente non se ne fa più niente perché gli spagnoli mano qualche problemi in casa provino ho sentito dire dieci giorni fa una voce
Rappresentata dal presidente che discende la Exxon mi pare e diceva che si sta andando avanti è una piccola goccia nel male quindi se non c'è un'offerta concreta
Mi maggiore capacità soprattutto dal lato delle importazioni quindi delle commissioni di tubi con l'estero io credo che il mercato rimarrà corto dall'Offerta
E lungo dalla domanda quindi la situazione attuale sicuramente andrà peggiorando
E abbiamo un'occasione importante lo dico soprattutto il vice ministro perché schedato dagli bottiglie menti cosiddetti quindi con la maggiore capacità di importazione imposti all'ENI dal autorità antitrust composto comportamenti che hanno ottenuti dalle nel restringere il mercato
E questo s'imbottiglia mento per l'industria energivora come la nostra ma anche io sono anche il presidente i casi intensi quindi in questo caso rappresenta anche un attimino consentitemelo gli altri settori energivori parlo del della carta del
Degli ex degli acciai del del vetro
La crisi che hanno tutti una situazione analoga alla nostra questo rappresenta l'unica vera opportunità per accedere al al gas algerino e poi anche quello russo per sette miliardi di metri cubi tre e mezzo tre e mezzo
Precede per fare accedere agli utenti industriali finali
Alla ha un costo a una al metano ha dei costi diciamo più vantaggiose che potrebbero compensare la lo squilibrio che attualmente abbiamo nei confronti dei nostri concorrenti questa è una questione importante io spero che il Governo e l'Authority del gas e della dell'energia ne tenga conto perché è importante che questo che questo
Niente io al gli ultimi punti velocemente sono la fiscalità no e abbiamo visto che le compagnie energetiche stanno tenendo degli extraprofitti dovuti alle alte tariffe
Del mercato
E anche il governo sta ottenendo delle entrate straordinarie
Quindi noi chiederemmo oltre a una riduzione delle accise
Riporti il prezzo del metano ai livelli dei nostri computer interrompere anche una ridistribuzione in relazione agli utenti finali sia degli extra profitti che del extra entrate
Come stanno pensando gli extraprofitti la Francia e il Belgio
Per quanto riguarda il l'eccesso di entrate per ricordo un ultimo punto non sarà sfuggito che SNAM Rete Gas
Distribuirà come dividendo straordinario anticipato un euro
Un euro non è un quarto del valore dell'impulso al momento in cui è stato è stato così annunciato questo dividendo straordinario abbiamo avuto anche tu come ne abbiamo avuto anche come ENI
Ecco il venticinque per cento di price earning è veramente un un dividendo che molti di noi vorremmo vedere
Sapendo che il cinquanta per cento dal Tesoro ci sembra quasi una doppia tassazione cioè oltre alla fiscalità
Che siamo tassati uncorrect presto ci sentiamo mi sento di esprimere un po'le le la volontà che e la sensazione di questi signori che si alzano la mattina come come veniva detto che fanno un po'la figura della gazzella
Però ecco questo io credo che vada seriamente preso in considerazione
Permette al circo noi non vogliamo degli aiuti particolare voglia vorremmo corre uguale ai nostri concorrenti spagnoli i nostri concorrenti portoghesi e così ringrazio
Per come le altre no anche per la passione accorata che c'è adesso non ricordo che ora io chiedendo scusa i nostri due ospiti puntò col tempo si sta inesorabilmente stringendo ma ce ne sono la parola al presidente Montezemolo per una brevissima annotazione finale
Prego
Gli ho ascoltato con attenzione un dibattito pacato e secondo me anche molto costruttivo mi fa piacere perché condivido con il nostro presidente la passione nell'affrontare i problemi altrimenti è finita
Volevo solo velocemente richiamare la vostra attenzione su alcuni punti che sono stati
Forse un po'solo sfiorati
Enrico Letta apposto in modo corretto come gli è proprio il tema del bipolarismo all'italiana
Io credo che il tema diciamo così della governance di questo paese di fronte alle scelte importanti che dovranno essere fatta
Richieda l'assoluta necessità di un accordo su alcuni temi fondamentali tra i due fronti
Ho una comune visione qui si parla giustamente ed è un tema trasversale all'industria italiana del tema delle merci
Gira un un aspetto di concorrenza paga una scarsissima concorrenza generale nel Paese
E ha un aspetto invece che è stato sottolineato sia una da Mario Baldassari regoletta di scelte di fondo nucleare Carbone o no cioè di politica energetica noi oggi non abbiamo né l'uno né l'altro
Perché abbiamo non abbiamo liberalizzazioni concorrenza non abbiamo
Delle scelte
Vere strutturali di fondo strategiche per cui il problema a proposito di guardare avanti è un problema che richiede grandi accordi perché se questo bipolarismo porta Contin a portare a una radicalizzazione di posizioni opposti gli uni che era e toglie alla politica quella grande funzione che ha di mediazione in funzione degli obiettivi questo è un tema su cui riflettere fortemente Secondo Mario Baldassarri parlava viene viene di liberalizzazioni e non c'è dubbio che ha ragione che sono i due grandi noi gli unici ma i due grandi voi però guardiamo anche alle piccole liberalizzazione
Qui noi abbiamo un problema nel nostro Paese che in molti settori e vorrei citare velocemente la concorrenza sleale che un tema trasversale all'industria italiana
Quella che viene da Paesi lontani e che hanno regole del gioco diverse dalle nostre
Il tema
Di molti settori maturi
Allora per degli imprenditori perché da un lato si dice agli imprenditori pensano troppo la finanza allo investito poco nelle aziende
E beh dall'altro lato però per molti settori maturi opere delle aziende che vogliano diversificare la propria attività la possibilità di piccole liberalizza suoni è molto molto importante guardiamo a tanti settori che vanno dalle Public Utilities anche i servizi professionali
Perché oggi dei servizi professionali ci potrebbe essere una grande apertura di concorrenza
E io sono sempre favorevole
All'apertura anche agli stranieri perché noi che viviamo di concorrenza se abbiamo la possibilità con qualcuno che viene in Italia a rompere certi meccanismi per il consumatore finale è sempre un fatto positivo
Un flash internazionale perché qui siamo di fronte a Dio ha giustamente parlato di internazionali internazionalizzazione ed è importante che in questi non incontri si senta sempre più parlare di innovazione si senta situazione per di gestione moderna delle aziende si senta parlare di internazionalizzazione
Spesso nel dibattito politico italiano questi temi internazionali vengono fortemente penalizzate il mondo
Sta cambiando ha ragione quando lo dice alle a una velocità straordinaria se guardiamo i nostri mercati prima parlavamo di Francia e Germania oggi siamo costretti fortunatamente o sulla ad andare molto ma molto più in là
Allora richiamo la vostra attenzione c'è una situazione mondiale di di crescita economica e di grande boom commerciale come non c'era mai stato purtroppo non la stiamo intercettato
C'è noi siamo in difficoltà in Europa rispetto ai parametri del del Paese della media europea in un continente che quello più vecchio
Più lento e per certi aspetti più fermo però all'interno dell'Europa abbiamo delle scelte paese paesi più piccoli sono d'accordo ma che hanno fatto ne cito uno ne potrei fare molti della ricerca parliamo la Finlandia una grande scelta
Come quindi andare in cui siamo stati recentemente ha fatto nella formazione nel sapere nel nell'università una grande scienza tanto che se andiamo Assia tra la Microsoft noi vediamo che la stragrande maggioranza degli ingegneri della NASA sono sono indiani
Allora noi dobbiamo anche del nostro lavoro di tutti i giorni fare uno sforzo culturale di guardare molto in giro per il mondo perché ci sono opportunità di mercati opportunità di investimenti e qui dobbiamo sfatare il fatto che le aziende multinazionali le Italia le aziende italiane che investono all'estero
Che sono viste come aziende che tolgono lavoro in Italia che delocalizzano più un'azienda diventa internazionale più e forte nel proprio Paese
E investire all'estero è fondamentale che poi uno investa di fare ad a è in relazione alle dimensioni in stabilimenti in joint ventures in accordi produttivi in accordi commerciali ma abbiamo bisogno di sfatare questo tema che si toglie lavoro in Italia che ci si impoverisce nel paese d'origine esattamente il contrario
Poi tornando al bipolarismo all'italiana noi abbiamo bisogno di riforme
Abbiamo di riforme grosse che non sono state fatte per anni ma su cui si gioca il nostro futuro parliamo dell'energia parliamo delle liberalizzazioni parliamo
Di una di una maggior qualità nell'istruzione parliamo di più meritocrazia e concorrenza che non sono parole vuote perché io sogno una pubblica amministrazione in cui il dipendente della pubblica amministrazione come i nostri non stalli per rispondere al politico che l'ha messo in quel posto ma il cittadino cliente e viene pagato incentivato il premiato in funzione alla soddisfazione del cliente
Allora io dico
Do in Europa abbiamo un esempio l'esempio della Gran Bretagna
Lo citava Enrico all'inizio sicuramente ha fatto delle scelte se io guardo al mio mestiere quello dell'automobile non ci sono più industria dell'automobile in Gran Bretagna c'era la Jaguar ce l'avevano con me c'era l'emergenza non ce n'è più
è una scelta in funzione
Di altre scelte finanziarie cioè però ha fatto delle riforme vera
L'ha fatta la Thatcher con coraggio determinazione e in grande sfida l'impopolarità l'ha fatta in maniera trasversale non solo nell'UE il farla fatto nelle università l'ha fatto nella società civile e chi è venuto dopo badate bene era di un altro partito
Va bene io no inerente ad esso Mario e a beneficio per il numero per il mio governo lasciato nel secondo mandato
Questo è molto importante
Non commento allora il tema è un altro
Mario il
Il tema secondo me è un attimo e cioè dire attenzione
Prima di tutto cerchiamo che ogni governo che viene questa è uno sport italiano di lunga data non cerchi di smantellare quello poco o o molto di bene che ha fatto il Governo precedente
Il richiamo l'esempio della Gran Bretagna dove ci sono due fenomeni da tener presenti prima secondo terzo mandato il il primo è che è un che un leader di un di un altro partito ha in ogni caso proseguito in una politica che è stata aperta da un suo lasciatemi dire concorrente
Dunque che a fare le riforme a fare delle scelte a governare ad assumersi l'onere di decisioni alla fine si viene premiati perché il signor Tony Blair e al terzo mandato avendo fatto delle scelte e avendo fatto delle riforme l'ultimo punto di riflessione che porto e riguarda il tema della Cina perché io giro l'Italia con i nostri imprenditori e non c'è dubbio che pur considerando io la Cina
E mi auguro questo ha tempi lunghi di convincere tutti una grande opportunità nel tempo
Certamente bisogna mettere a punto delle regole del gioco perché oggi non è più solo il tema delle calzature non è più solo il tema del tessile o dell'abbigliamento sta diventando un tema di furto
E qui e ruolo dell'Europa un'Europa che alla politica commerciale
Ma il nostro ruolo e quello di pensare innanzitutto alla Cina con una grande possibilità di crescita delle nostre merci dei nostri prodotti facendo delle alleanze facendo delle joint ventures
E intercettando badate bene anche i futuri investimenti cinesi in Europa noi abbiamo una grande vantaggio di avere una posizione geografica che può intercettare porti ecco il tema della logistica le merci cinesi che ritorna in Europa
Guardando il Mediterraneo
E quindi abbiamo una doppia opportunità dal Sud verso il Nord dell'Europa e come finestra sul Paesi importanti in crescita del Mediterraneo che si chiamano Egitto che si chiamano tunisina che si chiamano Marocco e che si chiamano la stessa agenzia allora credo che in un mondo come il vostro
Fortunatamente internazionalizzato le aziende vincenti del vostro non solo del vostro settore solo quelle che sono lo citava il presidente che hanno saputo crescere internazionalizzarsi ci sono delle grandi opportunità
Porto unità che però tengano presenti lo stile di vita italiano
La qualità l'innovazione la creatività la capacità di comunicazione
Il marketing perché attenzione io ho vissuto e vivo da vicino la vicinanza col Sassuolo so della concorrenza spagnola so della concorrenza cinese so di tutti gli altri concorrenti però guardate un certo tipo di lavorare
Il distretto la capacità di fare sistema la capacità di innovare processo al processo il prodotto come avete fatto voi in questi anni come continua a fare aziende di ricerca tecnologica collaterali alcune al core business delle piastrelle io ho ho una grande grande fiducia se manteniamo la barra dritta prima di tutto in casa nostra sulle cose da fare nello stimolare il governo attuale chi vincerà le elezioni nel mettere sì d'accordo su dei grandi temi di fondo e di guardare al mondo come una grande opportunità che grazie a Dio grazie alle nostre capacità forse sapremo sfruttare meglio di altre in bocca al lupo a tutti e grazie
Passare Enrico Letta dobbiamo corre quindi devo osservare dei tempi speriamo dico che da leoni e non voglio giudicare