Intervista a Pasqualina Napoletano sulla crisi in Medio Oriente, sul sostegno del PE al Governo di Abu Mazen e sulle prospettive di soluzione del conflitto israelo-palestinese

Pasqualina Napoletano vicepresidente del gruppo del che se al Parlamento europeo con lei vogliamo
Parlare di Medioriente
Parlamento in questa sessione di Strasburgo approvato ugualmente una risoluzione sulla sull'attuale crisi in corso
Che cosa chiedono i parlamentari europei
Ma intanto c'è un aggiornamento del giudizio politico sulla situazione
Che in continuo movimento in cui ci sono cose drammatiche che precipitano ma anche spiragli che si aprono nella drammi eticità c'è questa il colpo praticamente il colpo di stato di Hamas
A Gaza e la divisione tra Gaza e Cisgiordania il fatto che Abu Mazen abbia dato vita
A questo Governo di emergenza e la divisione ormai tra la Cisgiordania e Gaza
E la situazione dei palestinesi sia quelli che sono rimasti a Gaza potremmo dire anche in parte intrappolati
Insieme alle violenze che sono accadute la situazione di emergenza umanitaria e poi la situazione diciamo politica allora e il Parlamento ha preso una posizione di sostegno ad Abu Mazen neanche al suo Governo
Di emergenza tuttavia segnalando che il Governo di emergenza deve andare o verso una nuova riconciliazione che
Che
Getti le condizione
Per per un accordo tra
Amasse fatta oppure ha perso le elezioni perché la Costituzione palestinese prevede un Governo di emergenza del Presidente ma solo per trenta giorni
Poi si chiede ad Israele di a facilitare
L'ingresso e l'uscita da Gaza dal soprattutto per gli aiuti umanitari alla popolazione perché non può di nuovo la popolazione palestinese di Gaza essere
Prigioniera in una situazione terribile appunto disse umanitario e poi di favorire sia
Cosa che gli israeliani cominciano a fare la rimessa delle tasse al Governo palestinese che Israele aveva trattenuto sia il flusso di aiuti dell'Unione europea
Aveva interrotto direttamente
Sul piano politico o si incoraggiano tutti questi atti di
Di
Reciproca fiducia che cominciano ad esserci come la liberazione dei prigionieri e dall'altra parte la liberazione del soldato Shalit si chiede anche ad Hezbollah di liberare due soldati prigionieri israeliani di cui non si hanno notizie purtroppo e neanche segni di vita quindi si chiede
La liberazione mancati diano segnali queste due persone siano ancora in vita e e sì incoraggiano tutti gli sforzi che
Da parte di della comunità internazionale si stanno
Cominciando diciamo intravedere in questi
In questi giorni anche con la lettera D dieci ministri europei Toni Blair per dare la speranza di un negoziato col vale nella regione
Noi come socialisti la scorsa settimana abbiamo fatto una conferenza sul Medioriente invitando tutte le parti
E abbiamo visto per esempio con i nostri occhi perché c'erano presenti due negoziatori siriano israeliano quelli che hanno negoziato in segreto in passato ma ormai la situazione non è più segreto è nota a tutti che c'era che che c'è stato un negoziato
Trump Siria Israele e l'esponente israeliano che punto era parte attiva di questo negoziato nella nostra Conferenza ha dichiarato che appunto quello che poi Olmert ha detto
Cioè che Israele pronto a sedersi ad un tavolo con la Siria per risolvere la questione del collant
E e e tutto il conflitto diciamo Mistrello siriano cosa che però gli Stati Uniti e l'Amministrazione Bush fino a ora ha impedito quindi te nella drammaticità della situazione
Però emergono del delle piccole luci cioè il fatto che che c'è la possibilità di negoziare con la Siria
E arrivare un accordo né pace c'è la possibilità di riprendere negazione relazioni dirette tra palestinesi e israeliane cosa che sta avvenendo in questi giorni sia per le questioni un po'più di emergenza che riguardano la sicurezza che riguardano le rimesse che riguardano diciamo temi anche molto concreti
Secondo me anche sulla prospettiva cioè a questo punto si deve capire se si va verso la soluzione dei due Stati oppure verso la soluzione il uno Stato con due nazionalità cosa
Anche plausibile però credo che non si possa nella situazione data rimandare la prospettiva di una soluzione del conflitto altrimenti quello che io sostengo in parte queste presente
Nella risoluzione naturalmente non in modo esplicito oggi gli interlocutori sono da una parte Hamas
Dall'altra parte scuola domani potrebbero essere persino altri
Agenti esterni alla Regione che cominciano insediarsi come abbiamo visto nei campi profughi palestinesi e le cellule di Al Qaeda insomma c'è una situazione che rischia di generare degenerare ulteriormente
Ne ha accennato la questione della lettera dei dieci ministri degli esteri extra che però è stata criticata da da dall'altro presentante avvierà Solana
Hamas rimane il problema fondamentale in tutto in tutta questa vicenda
E ho visto la commento di Javier Solana solo che Javier Solana deve pure
E fare un
Dare un giudizio su quello che è successo in tutti questi anni cioè la lettera e dei dieci era una lettera tra l'altro
Che non aveva Lula paragonata alla posizione degli otto Governi che appoggiarono l'intervento in Iraq e secondo me assolutamente improprio perché in quel caso gli otto Governi che sostennero la guerra in Iraq
Avevano con la loro lettera l'intenzione di posizionare e di agire immediatamente improprio
Insieme alla coalition of the willing questi dieci ministri che scrivono a Toni Blair gli scrivono per dire sta iniziando un lavoro noi ti segnaliamo quindi non non non non non hanno in animo di mettere in atto
Una azione diciamo al di fuori del quadro dell'Unione europea o del Quartetto Hamas segnalano Tonin Blair
Il fatto che occorre valutare criticamente
Lo lo sviluppo della road map che fallita io sono d'accordo questo giudizio occorre vedere la possibilità
Di riportare Hamas nel campo diciamo di un negoziato possibile anche perché Hamas è un soggetto politico che ha vinto le elezioni in Palestina
E che non si può
Ignorare e vedo che Abu Mazen anche lui in qualche modo
Io o lo vuole annullare o vuole una prova di forza tra l'altro anche sbagliato identificare Hamas con Gaza perché amasse presenti ha vinto le elezioni anche in Cisgiordania quindi
Credo che non vada aiutato io questo lo dico anche
Perché non non mi pare utile indurre dentro fatta l'idea che loro possono tornare ad essere il partito unico dei palestinesi
Guardate questa è un'idea sbagliata perché non aiuta la riforma di Hamas che tra l'altro avuto quell'esito elettorale proprio perché si è separata dal popolo palestinese e dei suoi bisogni ha creato una
Ridda di burocrati che lucrano anche diciamo sono su sulle risorse e sul popolo
E terzo ha avuto una corruzione incredibile che ha portato ad una critica radicale qui aiutare è fatta arricchita ripensarci come partito unico secondo me non da
Un aiuto alla crescita della democrazia in Palestina cioè fatta deve capire che sul piano del consenso elettorale a dei concorrenti
Io mi augurerei che gli stessi abbiano dei concorrenti laici come appunto il partito di Barghouti Diana Ashrawi voi
Purtroppo c'è anche un partito religioso come Hamas che tuttavia ha partecipato alle elezioni ha vinto quindi io penso che non bisogna
Incoraggiare
L'idea che fatta possa tornare a essere partito unico dei palestinesi
Ma è mai possibile negoziare con Hamas senza chiama sabbia accettato diciamo
Le condizioni erano state poste dalla comunità internazionale riconoscimento di Israele da un lato oltre che per gli accordi precedenti del prezzo la rinuncia al terrorismo lì si affrontano questo punto e dicono che questo
Affastellare Sempre prego precondizioni precondizioni precondizioni non ha è quello proprio del nonna che ha fatto fallire Adorno dorme a mappa a Massa va messo alla prova cioè non attendono non si è visto che a Gaza è riuscita a fare
Liberale Alan Johnston vuol dire che Hamas se vuole intanto un controllo del territorio che pare essere molto più efficace di quello che l'abbia fatta
E secondo abbassi dato proprio su questo terreno costruttivo d'altra parte loro bisogna riconoscere fin dall'inizio avendo vinto le elezioni
E hanno proposto di di condividere il potere con fatta non hanno pensato di istituire lo Stato islamico degli Ayatollah quindi hanno dato prova di responsabilità
Il problema è che la comunità internazionale non li ha messi alla prova li abbiamo Rizzati e basta
E questo ha portato oggi allo scivolamento verso la guerra civile
Io credo che a niente abbia dato più volte persino la parte diciamo di Hamas che fa riferimento a Damasco segni di voler contribuire
Ad una dimensione costruttiva quando nel mondo arabo si mette però qualcuno con le spalle al muro e si dice o tutto è questo o altrimenti è si sa che quella strada
La peggiore possibile quindi queste di richiedere precondizioni
Secondo me è stato una strategia fallimentare anche se naturalmente a Massa deve dare prova
Di poter partecipare ha una responsabilità di governo con atti concreti più che con dichiarazioni altra parte loro stessi avevano
Dichiarato e rispettato un cessate il fuoco che è durato moltissimo tempo ma durante il quale
Non si è creato nulla di costruttivo grazie Pasqualina Napoletano