La rassegna della stampa estera

Buongiorno gli scrutatori di Radio Radicale giovedì ventinove novembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David carretti l'apertura quest'oggi torneremo ad occuparci della conferenza di pace Napoli sicché
A ridato vita in qualche modo il processo di pace in Medioriente i commenti della stampa estera sono però
Scettici vi leggeremo l'editoriale di oggi
Dite mondo ultima chance il titolo è quello dell'International erano altri più non iniziare da Annapolis leggeremo anche l'editoriale del Washington post ieri
Che parla solo di un'apertura ad Annapolis la Conferenza e un successo modesto secondo questo quotidiano
Americano leggeremo anche un'analisi dalle fidiamo secondo cui questo successe minacciato dalla debolezza politica dei suoi
Attori parleremo anche delle elezioni in Russia domenica prossima si vota per
Rinnovare Ladu ma i risultati sono praticamente conosciuti
In anticipo le mondo oggi pubblica un articolo Putin a far giocare il sentimento antiamericano per screditare quel che resta dell'opposizione
Internal riproporremo
Due segnalazioni dall'International Herald Tribune di ieri alcuni partiti accusano Putin di aver
Violato la promessa di seggi alla Duma è poi un insider per le elezioni
Racconta alle frodi elettorali
Per fare ciò Tanci leggeremo anche un commento di Gwen team Pilla dura verità sulla democrazia russa all'in sostanza la democrazia no c'è ma cominciamo dalla conferenza di pace
Di
Annapolis la stampa internazionale mostra un certo scetticismo l'editoriale di oggetti del mondo ha come titolo ultima chance
Sette anni dopo il suo arrivo alla Casa Bianca George Bush si è finalmente deciso impossessarsi del dossier israelo
Palestinese la cui gestione finora era stata ceduta i Governi israeliani che si sono succeduti occorre per le Monde salutare questo impegno americano anche se tardivo l'impegno che deve molto la segretaria di Stato Condoleezza Rice ma
è ugualmente necessario ricercare le vere ragioni di questo impegno e le vere ragioni stanno a destra e di Gerusalemme più precisamente in Iran
Avendo imparato la lezione in Iraq
L'Amministrazione americana sembra convinta che occorra
Dare delle garanzie sin da oggi sulla questione palestinese per ritrovarsi nella migliore posizione possibile
Quando verrà il tempo dello scontro con un regime iraniano che non intende fare marcia indietro sul suo programma nucleare scrive le Monde
Secondo regionale francese questa scommessa e rischiosa Washington infatti ha già preso troppo ritardo
I due uomini che erano a fianco Bush ad Annapolis cioè il presidente palestinese Mahmoud Abbas che l'Italia conosciamo come Abu Mazen
E il premier israeliano Ehud Olmert hanno in comune discredito e debolezza la frattura dei due territori palestinesi tra una striscia di Gaza retta da masse una Cisgiordania teoricamente amministrata
L'Autorità palestinese identificata nel fatta di Abbas rende più che problematica la messa in opera di un processo politico quanto a Israele la coalizione
Di Olmert non resisterà a lungo all'apertura di negoziati sostanziali perché il campo Della Pace scomparso da tempo compito
Di Condoleezza Rice che supervisione era le discussioni israelo palestinese sarà dunque arduo
La segretaria di Stato non è senza esperienza visto che ha negoziato con accanimento nel novembre due mila e cinque dopo ritiro unilaterale israeliano un accordo che avrebbe forse potuto salvare gassata fallimento se non fosse stato stracciato
Dalle condizioni di sicurezza imposte dagli israeliani questa scommessa e pericolosa tra anche perché si tratta per lo Stato palestinese di discussioni dell'ultima chance
La colonizzazione e la rete di sicurezza israeliani imposte in Cisgiordania hanno creato una situazione quasi irreversibile
Se l'Amministrazione americana fallirà dove sono falliti tutti i precedenti tentativi la soluzione dei due Stati cesserà di essere un'opzione credibile secondo le Monde che poi prosegue nelle conclusioni
Un ennesimo fiasco provocherebbe un potente ritorno di fiamma che metterebbe gli alleati degli Stati Uniti nella regione in una situazione insopportabile
Quando Rice durante le sue visite a Gerusalemme Ramallah diceva che il fallimento non è un'opzione
Non faceva solo della retorica una sconfitta condannerebbe definitivamente la Palestina e lanciare beh l'Iran al primo posto delle potenze del Medioriente così
Le Monde nel suo editoriale di oggi e dire
Parleremo molto
A mano che vedremo i diversi
Commenti vediamo editoriale di oggi dell'International Herald Tribune iniziare da Annapolis il titolo la conferenza di pace
Ruta dagli americani ottenuto il minimo cioè una promessa di Israele dei palestinesi di iniziare negoziati mediatico l'obiettivo di raggiungere un trattato di pace
E do la fine del due mila otto siamo incoraggiati scrive il Tribune dal fatto che Bush più conosciuto per aver condotto la sua guerra in Iraq abbia finalmente accettato la sfida del peace maker di colui che vuole fare la pace
Un accordo darebbe palestinesi il loro stato da tempo promesso sarebbe un contributo per rendere più sicuro Israele
Un accordo diminuirebbe anche l'influenza dell'appeal degli estremisti islamici inizierebbe a riparare la pessima reputazione dell'America nel mondo musulmano
Ma le difficoltà nel raggiungere un accordo prima che Bush lasci la Casa Bianca non possono essere sottovalutate
La dichiarazione congiunta di Annapolis che più vaga di quanto si sperava all'inizio ci ricorda quanto sia difficile trovare con soluzione finale su due parti hanno detto che loro colloqui
Avranno come obiettivo quello di includere un trattato di concludere un trattato che risolva tutte le questioni centrali israeliani e palestinesi non sono riusciti ad accordarsi su quali siano queste questioni centrali e su come possono essere affrontate
Per memoria scrive il Tribune sono il futuro di Gerusalemme destino dei rifugiati palestinesi
Le frontiere
Di uno Stato palestinese le garanzie di sicurezza per Israele le parti hanno anche ho promesso di rispettare il loro obblighi fissati dalla roadmap del due mila e tre tra cui la fine degli insediamenti israeliani dalla tenenza prezzi mese
Si tratta di una riaffermazione delle promesse del passato promesse che sono state violate più volte l'annuncio che un gruppo guidato dagli americani sarà formato per monitorare e dare una valutazione sui progressi
Potrebbe contribuire a rendere il processo più credibile
La dichiarazione congiunta parla di negoziati continui ma questo non significa necessariamente una non stop uno stop che secondo il Tribune e necessaria se si vuole arrivare ad un accordo finale
Inoltre Olmert e Abbas sono entrambi i leader deboli che per fare compromessi seri hanno bisogno del massimo sostegno degli Stati Uniti del leader arabi e di altri importanti Paesi
è incoraggiante che quarantanove paesi organizzazioni internazionali Luserna vi saudite Siri abbiano partecipato al vertice di Annapolis per sostenere questo sforzo ma rifiuto del Ministro degli esteri saudita di stringere la mano ad Olmert
Ci ricorda
In modo pericoloso quanta strada debbano ancora fare molti Paesi arabi il principe saudita applaudito il modo educato dopo il discorso di Olmert per contro rappresentante siriano non l'ha fatto
Soprattutto
Ad avere una certa importanza quanto alla lista degli invitati sono gli esclusi per il Tribune l'Iran dei suoi alleati cioè
Le fazioni estremiste chiamasse hezbollah serve un negoziato credibile per convincere gli estremistica a ripensare il loro ostruzionismo o per convincere i loro sostenitori a ripensare le loro alleanze
Andiamo le conclusioni di questo articolo con molti
Ma dell'Herald Tribune nel suo discorso di apertura Bush assicurato Israele e palestinesi che l'America fra tutto quanto il suo potere per sostenere la loro ricerca di pace ci auguriamo che
Bush faccia sul serio
E lo abbia anche detto chiaramente a tutti quelli che la Casa Bianca continuano a predicare virtù del non coinvolgimento in Medioriente
Bush suo Segretario di Stato Condoleezza Rice dovranno investire il loro tempo la loro reputazione e offrire soprattutto proposte di compromesso per far superare le divergenze che ci sono perché si sono calcificate da molto tempo
Se vuole avere davvero successo bus non poco tornare in disparte così
Per altri vicoli considerazioni analoghe vengono fatte anche dal Washington post nel suo editoriale di ieri
Dal titolo solo un'apertura ad Annapolis la conferenza sul Medioriente è un successo modesto
Annapolis per il posto ha mantenuto il profilo basso delle aspettative che era stato che era stato preparato sin dall'inizio Olmert e Abbas bus si sono impegnati a raggiungere un accordo sulla soluzione dei due Stati entro
La fine dell'anno prossimo all'urto mi all'ultimo minuto
Gli israeliani e palestinesi hanno concordato una dichiarazione comune che promette negoziati vigorose continui per risolvere tutte le questioni aperte concluse tutte le questioni centrali senza cessione eccezioni
I più di cinquanta Paesi organizzazioni internazionali che hanno assistito alla Conferenza non Benedetto nuovo processo di pace inclusa l'Arabia Saudita e la Siria la cui partecipazione avverto una piccola crepa
Nella sua alleanza con l'Iran mal considerevole scetticismo che circonda i nuovi negoziati e giustificato scrive il Washington post
L'incontro di martedì assomigliava la conferenza di pace di Madrid organizzata per la prima Amministrazione Bush nel mille novecentonovantuno Bush padre
E cioè un festival di discorsi seguiti da negoziati che presto sono falliti
Sedici anni dopo però ci sono comunque alcune differenza incoraggianti a cominciare dall'impegno molto chiaro dei leader israeliani e palestinesi a fare la pace sia Olmert si abbassa hanno lanciato un appello diretto e loro
Vicini con lo stesso messaggio cioè il momento è venuto più concretamente la dichiarazione di Annapolis vincola le due parti implementare immediatamente gli obblighi previsti dalla road mappa del due mila e tre
Questo per il vostro potrebbe dare un nuovo impeto x invito gli sforzi palestinesi
Di prendere controllo per la sicurezza in Cisgiordania la promessa israeliana di smantellare gli insediamenti illegali inoltre l'Amministrazione Bush dovrà giocare un ruolo diretto e potente come
Motore dei negoziati il post ricorda che alcuni dicono che l'Amministrazione sarebbe meglio fissare i termini definitivi di un accordo per risolvere le inestricabile differenze tra israeliani palestinesi
In realtà Olmert e Abbas sanno bene cosa devono fare per arrivare a un accordo grazie ai quindici anni di negoziati formali e informali che ci sono stati
In passato
Il più importante contributo che gli Stati Uniti possono dare dei aiutare a creare contesto diplomatico e politico di cui due diverse hanno bisogno per fare concessioni
L'implementazione della road map da questo punto di vista eh vitale perché lo smantellamento degli insediamenti illegali
E passi concreti dei palestinesi per fermare il terrorismo
Possono galvanizzare sostegno dell'opinione pubblica che
Manca oggi a Olmert e Abbas ugualmente importante un serio impegno da parte degli Stati arabi
Nonostante la loro presenza da Napoli se l'Arabia Saudita l'Egitto infatti sono stati come minimo ambigui nel loro sostegno al leader palestinese Mahmoud Abbas infine
Concluda il post
Il processo avviato da Annapolis non funzionerà fino a quando gli Stati Uniti Israele e Mahmoud Abbas non troveranno una strategia
Che funzioni per la Striscia di Gaza sotto il controllo di Hamas
L'attuale politica di isolamento degli islamisti e il blocco di Gaza stanno dando da Massimo incentivo per mandare all'aria
Il processo di pace attraverso il terrorismo una tattica che in passato ha funzionato insomma
Mentre i negoziati procedono Gaza non può rimanere una ferita purulenta così
Il Washington post nel suo primo editoriale di ieri presidiamo sempre ieri pubblica con invece un'analisi di Piero chi è
Il successo che la Conferenza di Annapolis e minacciato dalla debolezza politica dei suoi attori
Andiamo subito al passaggio in cui si parla qui attori deboli l'accordo del Napoli slancio nuovo negoziato senza delimitare il quadro per raggiungere
E questa è una ricetta secondo le Figaro che aveva già fatto fallire agli accordi di Oslo
Poi come nel gennaio due mila e uno come durante Oslo Annapolis riunisce degli attori indeboliti Ehud Olmert sopravvive di si cimenta al fallimento della guerra in Libano dove è stato due mila e sei si trova alla mercé dei falchi dalla sua coalizione
Ostili ad ogni concessione il suo interlocutore palestinese Mahmoud Abbas
Dirige
La sua parte di territori ridotti di fatto sette agglomerazione circondata dal muro israeliano non controlla più la Striscia di Gaza dove vive più della metà dei palestinesi oggi in mano
Al suo rivale islamista Hamas e Hamas non era invitato la riunione di Annapolis e rifiuta ogni compromesso
Detto tutto questo c'è un altro punto che sottolinea decidiamo Burgo comunque far valere un successo quello di aver riunito al tavolo dei negoziati una grande parte del mondo
A in particolare Arabia Saudita e Siria la collega cogliendo la Siria Bush ottenuto un successo importante perché allontanato almeno temporaneamente Damasco data era Anna
E veniamo all'Iran l'Iran anzidetto sorpreso dalla presenza siriana in una riunione che ha condannato
L'Iran ad ogni modo è stato presentato a Napoli si in filigrana Teheran ai mezzi per pesare
Sul processo di pace attraverso Hamas hezbollah
Contro l'Iran gli Stati Uniti vogliono costruire un fronte di Paesi arabi moderati ma queste reclute potenziali si mostrano imbarazzate
Tutti sono preoccupati dalla volontà di dominio regionale di terra né dalla prospettiva di una bomba nucleare iraniana ma tutti si inquietano anche di un'eventuale bombardamento americano
Che verrebbe ad aggiungersi al caos creato dalla presenza americana in Iraq
Riad Arabia Saudita teme di trovarsi in prima linea in caso di rappresaglia insomma conclude la figlia nei corridoi di Annapolis si è parato si è parlato dell'Iran almeno quanto del lontano Stato palestinese
A proposito di Iran distinguiamo un altro articolo sulle figlio o di ieri l'Europa a portata di un nuovo missile iraniano l'annuncio dalla costruzione di un nuovo missile di una gittata di duemila chilometri tra l'altro potrebbe raggiungere la Grecia e la Romania fa parte
Di una campagna di propaganda orchestrata da la Repubblica islamica per rispondere alle minacce accidentali contro il suo installazioni nucleari
Vi era potrebbe
Come dire complicare le cose
Non solo nei territori palestinesi attraverso Hamas ma anche
In Libano prima nove prosegue lo stallo politico sull'elezione del
Del
Presidente del Presidente libanese
A questo proposito va segnalato un intervento di mai cogli anche sul Wall Street Journal Europe di ieri dal titolo siriana
Per come dire separare da eran da Damasco si parla si torna a parlare di un grande scambio cioè una soluzione lo stallo politico libanese
Che minacciano guerra una nuova guerra civile in cambio dell'abbandono del processo internazionale contro gli assassini dell'ex Primo ministro libanese Rafik Hariri assassini che sono stati individuati come dire all'interno del regime siriano
Per mai con gli anche se ci fosse questo accordo sotto il tavolo la comunità internazionale perderebbe l'unico serio strumento che ha per condizionare Damasco
Che abbandonerebbe anche l'unico raro caso in cui lo Stato di diritto può essere usato per punire un crimine politico in Medioriente dal Medioriente discostiamo alla Russia domenica si vota per rinnovare la Duma
L'esito del voto scontato latine Putin vincerà probabilmente con un risultato
Bulgaro sessanta settanta per cento dei voti potremmo quasi dire risultato sovietico
Le Monde titola oggi Putin fa giocare sentimento anti americano per screditare l'opposizione accusando gli Stati Uniti di cercare di screditare le elezioni legislative del due dicembre
Il presidente Russo prosegue la sua retorica abituale sui nemici la Russia la stimolazione del sentimento antiamericano esercizio ereditato dal periodo della guerra fredda è una delle corde che il padrone del Cremlino a ma farà vibrare per punire
Dietro di sé l'opinione pubblica questo però a i denti ripercussioni
Le Monde ne parla nel suo articolo tra l'altro citando un libro in cui si fanno i nomi degli oppositori diciamo tacciati di Yesser al soldo del nemico americano questo ha una certa
Pericolosità all'Herald Tribune oggi pubblica tra l'altro un'interessante analisi di Judith Dempsey sulla
Battaglia in corso all'OSCE a proposito degli osservatori
Elettorali l'Herald Tribune ieri invece pubblicava due notizie interessanti almeno sul suo sito internet
Partiti accusano Putin di aver violato la promessa di seggi alla Duma primo il primo titolo l'accordo prevedeva
La garanzia da parte del Cremlino di concedere alcuni seggi minori i partiti più piccoli se questi si possono astenuti dal CREL peccare Presidente Russo ma Putin
è accusato di non aver mantenuto questa promessa e poi un altro titolo sempre ad altri di un un insider delle lezioni russa racconta le frodi
Ai funzionari elettorali in sostanza è stato ordinato di assicurarsi che il partito russe unito a quello guidato da Vladimir Putin a raccolga il doppio dei voti nelle elezioni di domenica
Anche se questo implica falsificare i risultati doppio del sessanta settanta per cento però fa
Centoventi centoquaranta
Staremo a vedere a meno che il risultato vero non sia il trenta trentacinque per cento tra i commenti Financial Times del between the line sti quindi quel team PIL
La dura verità del sulla democrazia russa la politica democratica non ha messo radici in Russia e in pochi sembrano curarsene scrive PIL
Che ricorda che i tre tre dei quattro partiti che hanno la possibilità di superare il sette per cento necessarie per entrare la Duma sono creazioni artificiali del Cremlino
Fosse unità di cui Putin è capolista Russia giusta lanciata lo scorso anno per riempire un vuoto nel centro sinistra il Partito liberaldemocratico del populista nazionalista Vladimir Zhirinovskij fondato
Con il sostegno del K G.B. l'unica eccezione il vecchio partito comunista sovietico che rappresenta la sola serio opposizione a Putin ma con una base elettorale vecchia e chi sì restringere insomma
In linea con la tradizione del suo KGB Putin non lascia nulla al caso la vittoria deve essere garantita abbiamo concluso da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale