Politica estera e di sicurezza europea nel nuovo trattato di Riforma dell'Ue

Si informa
IP
Corrisposto profondo
No dovrebbe
Si
La stampa quotidiana l'amico Mario
I limiti consentiti erano poco quest'
Sta insomma
Grazie
Aristocrazie mafiosa
Cosa ci sono seduti
Non c'è via il tuo intervento
Propongono sistematico uno
Se
Quando si
Nuova oppure se si dice d'accordo partecipe siano arrivati
Di noi può invece l'Umbria non c'è nessuno riconvocato lavorano guardate
Autoritari Codice
L'ordine
Qual è il primo giorno due mila nove
Ebbene
Bene allora direi di cominciare
In orario
Charmant ospite
L'aiutante comodo
Su
Per
Politologo giardinaggio grandi
Portava dentro è contenuto in una fase di ad aiutarlo
Prodi insomma
Crescere
Certi certi
Registro generale
Lo so nell'ambito dell'iter presenti Fincantieri
C'è bisogno
Allora
Fino proposto al professor
Dentro
Cinema dell'ANAS
Chiarire allora va bene
Allora
Qui c'era luce verde ma non lo
Che abbia la luce verde richiesta Cordova leggeri e così
Così pronto
Possiamo iniziare grazie
Grazie grazie a tutti come al solito grazie per la vostra presenza
Sempre sempre numerosa che arreca grande soddisfazione e del miglior compenso al piccolo sforzo che in ogni volta facciamo
Organizzare questi convegni
Che dalle vostre testimonianze
Anche dalla vostra presenza concreta sono molto apprezzati grazie questa il premio più bello per la piccola fatica che facciamo ogni volta che cerchiamo di organizzare qualcosa
Che sia aderente all'evoluzione degli avvenimenti relativo al contesto della
Difesa della sicurezza e degli Esteri due settori estremamente collegati e come forse vedremo oggi destinati ad essere ancora più collegati ed integrati
Convegno di oggi è relativo a quanto accaduto
A Lisbona nell'ottobre dell'anno scorso
Poi ratificato alla fine dell'anno
Nel Consiglio
Europeo
Che ha determinato l'avvio ed aprono approvazione l'avvio di un trattato per la riforma dei trattati istituzionali dell'Unione europea
Facendo cessare quel periodo di empasse che aveva sostanzialmente bloccato
Processo evolutivo dell'Europa verso
La realizzazione del rione politica siamo ancora lontani dal
Raggiungimento di questo traguardo
Però certamente è stato un fatto molto positivo l'aver approvato dei trattati che in grossa parte mutuano concetti idee e principi
Compresi
Nell'articolato dello Statuto che era stato bloccato dalla non approvazione Della fra da parte della Francia e la parte dell'Olanda
Quindi un momento direi molto felice per l'Europa
Così come è stato poco felice il sull'arresto dello Statuto l'approvazione dello Statuto e questa volta anche con speranze maggiori perché
Tutti i Governi e lo hanno ratificato entro la fine nel due mila sette dovrà essere approvato
Dei Parlamenti entro
Prima delle elezioni europee del due mila nove ma tutto lascia intendere che si ripartirà con decisione
Nel settore della i degli esteri e della difesa
Vi sono novità molto interessanti e in gran parte come dicevo prima mutuate prese da quello che vi era
Già nello Statuto europeo
Nel settore istituzionale degli esteri viene la definizione di una durata molto più
Molto maggiore di quanto lo fosse
Mi in precedenza della Presidenza del Consiglio europeo
Che prima come ben sapete aveva la durata di sei mesi e che oggi è previsto
Duri due anni e mezzo rinnovabili per cui
E chiaro che il ruolo recitato dalla Presidenza sarà un ruolo molto potrà essere un ruolo molto incisivo un ruolo che potrà
Programmarsi la propria attività e dare certamente sostanza all'entità all'istituzione europea
Il secondo aspetto di grande interesse rappresentata dal direi dalla ratificazione dalla codificazione della figura dell'Alto rappresentante per la politica estera di sicurezza allora nello Statuto era chiamato
Ministro degli esteri e della difesa
Che
Indica come in ambito europeo
Venga
Statuali Zazzera la figura
Di questo elemento luogo dei punti delle urgenze degli esteri e della difesa
Come rappresentante permanente dell'Europa nel contesto internazionale e come responsabile della guida della difesa e della sicurezza europea
Il terzo punto
Che interessa sempre il settore degli esteri è la
Definizione dell'esistenza del Servizio europeo
Per l'azione esterna cioè una specie di
Corpo
Di diplomatici che
Naturalmente in accordo con le diplomazie dei diversi partner svolge però una funzione unitaria ed è praticamente lo sterzo operativo dell'Alto Commissario per gli Esteri e per la sicurezza
Queste sono le tre grossi
Novità che vedono coinvolte tutti i partners europei e che determinano una sostanziale un sostanziale asset assestamento e di indurimento
Per la figura dell'Europa in ambito internazionale
Anche per la difesa vi è una situazione direi simile
La difesa vede definite alcune strutture alcune figure alcune indicazioni che erano certamente tutte presenti nello Statuto non approvato
E in particolare per la definizione di clausole per la mutua dirlo difesa collettiva e per la mutua difesa contro il terrorismo
E anche attività di soccorso di solidarietà per
Catastrofi naturali ed anche di difesa da minacce esterne quindi
L'Europa viene a configurarsi nel campo della difesa come un sistema integrato e coordinato che deve provvedere ad interventi unitari e i confronti delle minacce attuali siano esse di carattere naturale
O siano esse di carattere bellico o terroristico
Naturalmente d'analisi poi di color dei dei diversi relatori entrerà nel merito
A questo punto si tratta di realizzare un accettabile e ben chiaro coordinamento con tutto il sistema già esistente di difesa e di sicurezza nato
E naturalmente questo nello Statuto nello Statuto di riforma è chiaramente previsto ma non voglio anticipare lo dirà poi il relatore in proposito che Capo di stato maggiore della Difesa di Paola
Poi
Viene come secondo punto sulla indicazione molto precisa relativa
Alla cooperazione rinforzata e strutturata cioè in ambito
Difesa europea
è prevista la possibilità
Ipotizzare vita a delle alleanze a delle Unioni sia per ragioni
Di intervento specifico sia per ragioni
Di omogeneità di capacità operativa tra
Alcuni dei partners europei
E questa è una soluzione intermedia che dovrebbe poi portare ad una
Omogeneizzazione realizzazione di un sistema difensivo europeo
Ogni comprensivo sapete che oggi
Come abbiamo trattato molte volte nei nostri convegni abbiamo la unitarietà per le operazioni che derivano
In tali situazioni che vanno sotto il nome di petto esperto
Mentre attraverso questo sistema progressivo si pensa poi di giungere alla realizzazione di una vera e propria difesa europea quella di tetti Alberghetti
In occasione di
Interventi di peacekeeping peace and forcing infine
Viera definizione e
La ratificazione dell'esistenza dell'Agenzia europea di difesa
Agenzia peraltro che già è operante già un'altra volta io gli ho fatto venire qua
Per responsabile dell'agenzia e già operante da quasi due anni quando è stata indicata nella bozza di stesso Statuto di allora si comincio subito
A renderla
Operante e
Che agenzia europea di difesa che a sua volta in luogo dei punti dell'individuazione
Del da una parte delle esigenze operative per la difesa dall'altra delle soluzioni di carattere tecnico per i sistemi d'arma
Da realizzarla dall'altra per la definizione di una politica industriale europea e infine per un miglioramento generale delle capacità militari ecco questo è solo il sei cose nuove
Intorno alle quali oggi si svolgerà il convegno
Con due sessioni una per la componente estera e una per la componente difesa
Non debbo spendere credo nemmeno una parola per illustrare la valenza dei relatori che saranno coordinati
Dall'ambasciatore Maioli nella prima sessione e del generale Fraticelli nella seconda voglio soltanto richiamare la loro attenzione sul fatto che ho cambiato un po'il programma dovrebbe essere
Proiettato mi fate un cenno c'è un programma proiettato non ancora non c'è ancora meno proiettato il programma va be fa niente salterà fuori
Che a differenza di quello che avevo distribuito prevede che l'intervento per l'interazioni difesa esteri
Fatto dai generale Fraticelli letamaio Lini anziché subito dopo la fine della mia presentazione
Avvenga alla fine della giornata alla fine della seconda sessione antichi prima subito prima del dibattito politico
Dibattito politico che come vedete sarà condotto
Personaggi di primo piano che già
Già da ora ringrazio lo farò anche quando loro saranno qua perché francamente una situazione nella quale
Ci troviamo
Debbo dar loro merito di aver
Mantenuto la promessa divenire a questo convegno
Infine voglio dirvi che dalle dieci e quaranta alle undici c'è il coffee break
Il coffee break organizzato un po'meglio a solita ventina di minuti in realtà nel bar qui non solo vi sarà alla buvette ma anche due o tre
Distributori in modo che una ventina di minuti
Possiate prendere il caffè e possiamo ripartire in orario e non debba poi invitare ripetutamente le persone ad entrare perché dovreste essere soddisfatti entro il venti minuti previsti
Grazie ancora una volta per essere qui e naturalmente cedo la parola all'ambasciatore ma gli ordini che da inizio alla prima sessione grazie ancora
Grazie Presidente grazie a tutti i componenti di questa riunione
E iniziamo dando la parola all'ambasciatore Cavalchini che è già stato due volte Capo di Gabinetto del Ministro degli esteri
Rappresentante permanente dell'Italia presso l'Unione europea e da ultimo Ambasciatore d'Italia a Parigi
Prego ambasciatore a lei la parola
Grazie
Buongiorno a tutti anzitutto un ringraziamento particolare
Al senatore Luigi Ramponi che ha voluto invitarmi per presentare il tema della presidenza stabile dell'Unione
Viene naturalmente spontanea una domanda gli americani i russi cinesi disporranno una volta completato l'iter
Delle ratifiche del Trattato di Lisbona di un numero telefonico con il quale chiamare miste Europe una risposta positiva non è evidente anche se al fine di evitare il periodico ricorso alle conferenze intergovernative di revisione dei trattati i Governi dei ventisette Stati membri
Si sono preoccupati di imprimere al nuovo impianto una certa dose di flessibilità in modo da meglio adattarla al mutare delle circostanze
Ma per apprezzare il percorso compiuto durante più di cinquant'anni e quindi per meglio comprendere l'attualità e necessario ripercorrere seppure brevemente alcuni passaggi
Cominciando cioè dal Consiglio per arrivare al Consiglio europeo infine alla nuova funzione del presidente dell'Unione
Cominciamo dal Consiglio così come venne immaginato dai padri fondatori doveva rappresentare il foro nel quale si incontravano e possibilmente sì componevano gli interessi degli Stati membri ed è stato così
Al Consiglio infatti spetta di decidere di adottare la legislazione comunitaria
I suoi meriti di lavoro però non configurano affatto direi il trionfo di una visione intergovernativa anzitutto e per quanto riguarda i temi comunitari il Consiglio decide su proposta dalla Commissione
Dunque il potere di iniziativa di quest'ultima e il ricorso sempre più esteso al voto a maggioranza qualificata sono stati piuttosto l'espressione del carattere sopranazionale della costruzione europea
Il progressivo ampliamento del ricorso alla maggioranza qualificata ha rappresentato senza dubbio un termometro
Attendibile dell'evoluzione delle tendenze politiche dei Governi degli Stati membri
Basti a questo proposito ricordare i progressi compiuti durante gli anni ottanta prima con l'atto unico e poi con il trattato sull'Unione europea più conosciuto come Trattato di Maastricht
Veniamo al Consiglio europeo i Trattati di Roma non lo prevedevano
E pur vero però che esso svolse un ruolo di impulso politico determinante per la vita comunitaria fin dall'inizio
Infatti furono gli stessi capi di Stato e di Governo ad affrontare con successo alcuni nodi cruciali
Quali l'elezione a suffragio universale diretto dei Parlamenti europei a Roma nel mille novecentosettantacinque il rimborso al Regno Unito
Negli anni ottanta l'avvio dell'unione monetaria ad Hannover nel mille novecentottantotto e l'allargamento a Copenhagen nel mille novecentonovantatré
Momenti nei quali le procedure abituali quelle cioè contemplate dall'impianto istituzionale originario si erano rivelate improduttiva
L'azione del Consiglio europeo ha mostrato nel corso degli anni i suoi limiti dovuti alla complessità e alla diversità
Dei temi affrontati dal commercio e dall'economia la politica estera la sicurezza e alla difesa
In un contesto caratterizzato dalla decisione di nuovi Stati membri dalla globalizzazione ed al recupero della fiducia delle opinioni pubblica
Questi limiti diventeranno evidenti allorquando i Capi di Stato e di governo dei ventisette Stati membri
Nel prendere atto dell'insufficienza di risultati le conferenze intergovernative
Che portarono prima al Trattato di Amsterdam e poi al Trattato di inizio di di Nizza
Deciderò nel due mila uno di affidare alla Convenzione presieduta da Giscard sta la missione cito di ricercare le diverse soluzioni possibili per assicurare il futuro sviluppo dell'Unione
Un segnale di impotenza di incapacità forse
Sappiamo tutti come andarono le cose dopo il rigetto del trattato costituzionale da parte degli olandesi e i francesi
Oggi il quesito che ci dobbiamo porre dopo la firma del Trattato di Lisbona eh
Se la Presidenza di turno stabile così come è stata delineata
Rappresenti la risposta è più idonea ai quesiti che il Consiglio europeo di Lacan si era posto in maniera assai dettagliata
Permettetemi allora un piccolo passo indietro i quesiti contenuti nella dichiarazione solenne di Latiano riguardano da un lato la legittimità democratica la trasparenza e l'efficienza dell'istituzione
E dall'altro lato la rotazione semestrale della Presidenza dell'Unione
Il ruolo e la struttura dei diversi Consigli nonché la maggiore coerenza da imprimere alla politica estera comune con particolare riguardo alla rappresentanza esterna dell'Unione nei consessi internazionali
In altri termini si trattava di assicurare l'efficacia dell'azione di un'unione che doveva affrontare la globalizzazione e il suo allargamento ad Este
L'efficienza delle sue strutture soprattutto dei suoi processi di gestionali era diventato un imperativo non più un'opzione
Il nodo principale che la Convenzione presieduta da Giscard è stato metta affrontare fu il rafforzamento dell'impatto dell'Unione sulle cose del mondo in questo quadro la sua propensione a proiettarsi all'esterno
Due erano le sfide da raccogliere
La prima sfida
Era legata alla progressiva estensione delle competenze dell'Unione dall'economia e dalla politica commerciale allo spaccio di sicurezza libertà e giustizia la pesca e alla politica di difesa
Infatti se da un lato l'Unione era riuscita a sviluppare una propria identità nell'ambito del commercio internazionale
Dall'altro e per quanto riguarda le competenze direttamente collegata alla sovranità degli Stati cioè la politica estera la si purezza e la difesa sembrava difficile immaginarlo esercizio esclusivo DS da parte delle istituzioni dell'Unione
La seconda sfida era la conseguenza dell'allargamento
Dato che l'esercizio delle competenze attribuite all'Unione prendeva sempre meno agevole mettere d'accordo un numero crescente di Stati membri
E ciò indipendentemente dal passaggio alla maggioranza qualificata nelle decisioni del Consiglio
In questa prospettiva un passaggio cruciale della convenzione ed era il rafforzamento della presidenza di turno del Consiglio
Nel senso anzitutto di renderla pluriennale e a tempo pieno impresa tutt'altro che semplice dato che in molti Governi
Tornavano ad affiorare timori mai completamente sopiti e relativi fatti relativi ad una deriva intergovernativa dell'Unione sia alla formazione dei direttori
Le ragioni che militavano a favore di una presidenza pluriennale erano largamente condivise dai Governi degli Stati membri ed in seno alla convenzione
Si trattava infatti di dare coerenza e continuità all'azione dell'Unione
Sottraendola al sistema attualmente vigente Carles che era espone ogni sei mesi a cambiamenti del suo programma oltre che naturalmente ad una successione di Presidente di turno
Talmente ravvicinata da non garantire la sua visibilità verso il mondo esterno
C'era soprattutto il problema delle competenze da attribuire al Presidente dell'Unione l'idea di una Presidenza forte
Cui affidare
La Presidenza del Consiglio affari generali ed il coordinamento delle attività delle diverse formazioni consiliari
Trovava diverso obiezioni attinenti sia l'opportunità di non alterare il delicato equilibrio delle istituzioni sia al ruolo della nuova funzione
Contemplate dal Trattato costituzionale di Ministro degli affari esteri dell'Unione incaricato di presiedere il Consiglio relazioni esterne e di essere altresì membro della Commissione europea
La soluzione proposta dalla convenzione che venne poi interi nata a Lisbona
Fu quella di un Presidente designato dal Consiglio europeo a maggioranza qualificata comandati di due anni e mezzo e con un incarico a tempo pieno
Proprio per quest'ultima ragione la necessità di un impegno forte venne sancita l'impossibilità di cumulare la sua funzione
Con l'esercizio di un mandato nazionale pur lasciando aperta la possibilità che un giorno la carica di Presidente dell'Unione si comunque arse con quella il Presidente della Commissione
La previsione di una presidenza pluriennale si accompagna però
O una descrizione piuttosto vaga dei suoi compiti
Questi ultimi consistono oltre che nel presiedere e nell'animare le riunioni del Consiglio europeo facilitando il sino adesso la coesione ed il consenso dei suoi membri
Nell'assicurare la preparazione e la continuità dei relativi lavori in cooperazione con il Presidente della Commissione e sulla base del Consiglio Affari Generali
Inoltre
Il Trattato modificativo prevede che il Presidente presenti al Parlamento europeo una relazione doppioni riunione del Consiglio europeo
E infine sembra Presidente dell'Unione spetta il compito di assicurare al suo livello e nella sua quali tali Presidente la rappresentanza esterna dell'Unione per le materie relative alla politica estera e di sicurezza comune
Fatte salve dice il trattato le attribuzioni dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri la politica di sicurezza
Un bel pasticcio osservò P due
Sono i Consigli espressamente menzionati dal Trattato di Lisbona
Trattasi del Consiglio affari generali cui spetta non soltanto di preparare la riunione del Consiglio europeo ma anche di assicurare la coerenza dei lavori dei Consigli ed il Consiglio relazione esterne
Per quanto riguarda invece la Presidenza del Consiglio dei Ministri
Una dichiarazione allegata al Trattato di Lisbona contiene un progetto di decisione da adottarsi all'unanimità da parte del Consiglio europeo
Che prevede che la Presidenza del Consiglio dei Ministri venga esercitata congiuntamente e per un periodo diciotto mesi da tre Stati membri
A questa autorità spetterà di esercitare a turno la Presidenza delle diverse formazioni consiliari
Con la sola eccezione del Consiglio relazioni esterne il quale come ho già detto sarà presieduto dall'Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza
Alla luce di questo breve excursus
E per di più incompleto permettetemi qualche considerazione
Anzitutto per la prima volta il Consiglio europeo viene formalmente considerato dal nuovo Trattato come una delle istituzioni dell'Unione accanto alle quattro tradizionale e alla Banca centrale europea
è vero che già l'atto unico dall'ottantasei aveva menzionato il Consiglio europeo ma soltanto per definirne la composizione
E che nel Trattato di Maastricht del mille novecentonovantadue ne vengono precisate le funzioni
Ma la circostanza che il Trattato di Lisbona include il Consiglio europeo nell'elenco delle istituzioni fa sì che esso
A differenza del passato divenga destinatario delle disposizioni e delle regole generali applicabile alle riunioni all'Unione alle sue istituzioni e in particolare delle disposizioni relative al controllo di legittimità da parte della Corte di giustizia
In secondo luogo il Trattato di Lisbona precisati il Consiglio europeo a differenza del Parlamento europeo del Consiglio non eserciti funzioni legislative
L'esperienza maturata dai Capi di Stato e di Governo durante il quasi
Quarant'anni di partecipazione ai lavori del Consiglio europeo ci porta a concludere senz'ombra di dubbio per quest'ultimo ha svolto un ruolo fondamentale per il progresso dell'unità europea
Queste riunioni però hanno subito nel corso degli anni cambiamenti profondi a causa sia del loro formato progressivamente ampliato usi
Per via dei successiva allargamenti sia per i contenuti sempre più estesi ed impegnativi
I tempi dunque nei quali vibrante parlava di Cummings trattenute
Helmut Schmidt si compiaceva del fatto che le sessioni del Consiglio europeo avevano Caime Papi rendita inebriante
Nessuna carta nessun burocrate sono definitivamente superati
E accaduto spesse volte che i Capi di Stato e di Governo riuniti nel Consiglio europeo siano andati o abbiano dovuto andare oltre l'obiettivo della definizione di priorità strategiche
E della messa a punto gli orientamenti idonei a lanciare sviluppare le politiche comunitarie nazionali lo spaccio di libertà sicurezza e giustizia e la politica estera e di sicurezza comune
Gli estenuanti esercizi redazionali ai quali membri del Consiglio europeo sono stati molte volte costretti
Hanno avuto come risultato quello di aggirare le normali procedure comunitarie e questo non è stato certamente un bene il Trattato di Lisbona ribadito la missione il Consiglio europea
Quello cioè di imprimere all'Unione europea e gli impulsi necessario al suo sviluppo EDD finir negli orientamenti e le priorità politiche generale
In questo contesto la previsione di un nuovo Consiglio affari generali distinto dal Consiglio affari esteri Hercule duplice incarico di preparare le riunioni del Consiglio europeo
E di assicurare i seguiti in stretto contatto con il Presidente del Consiglio europeo e con la Commissione
Dovrebbe in qualche modo consentire di superare gli inconvenienti testa menzionati
A mio parere tuttavia sarebbe stato forse più saggio
Affidare al Presidente del Consiglio europeo la Presidenza del nuovo Consiglio affari generali cui spetta altresì di assicurare la coerenza dei lavori delle diverse formazioni consiliari la prassi ci dirà se la via scelta
Sì anche la più ragionevole tenendo presente altresì che sarà necessario armonizzare i compiti del Presidente del Consiglio europeo e quelli del Presidente di turno del Consiglio Affari Generali
Una terza osservazione riguarda l'equilibrio istituzionale un equilibrio quanto mai delicato come è noto il Presidente della Commissione e membro del Consiglio europeo
Aggiungo che l'apporto fornito in sede di Consiglio europeo dal Presidente la Commissione è stato in molti casi risolutivi
Penso esatto però per iniziative di Daloui prese per il mercato unico per l'Unione monetaria
Tuttavia le conclusioni della presidenza anche se non mantengono se non contengono pardon istruzioni precise
Alla Commissione limitano talvolta la libertà d'azione di quest'ultima giungendo ammetterne a rischio l'indipendenza
La questione dicevo e delicata se si tiene presente che il Presidente della Commissione viene eletto dal Parlamento europeo
A maggioranza dei membri che lo compongono mentre il Presidente il Consiglio europeo eletto dello stesso Consiglio alla maggioranza qualificata
Ne consegue che l'armonizzazione tra la legittimità democratica e la legittimità intergovernative
Sulle quali si fondano rispettivamente le funzioni del Presidente del Consiglio europeo
E le funzioni del Presidente la Commissione costituisce un momento fondamentale per mantenere il necessario equilibrio tra il potere del Consiglio europeo e l'indipendenza della Commissione
Un'ulteriore osservazione attiene sembra le funzioni dal Presidente del Consiglio europeo
Tali funzioni rappresenti un risultato di un compromesso tra quei Governi avrebbero voluto una Presidenza forte
E che il Governo invece che temevano soprattutto attraverso l'indebolimento della Commissione una deriva intergovernativa ed allontanamento nel tempo di una prospetti IVA federale qualche Governo poi vedeva con preoccupazione la possibile dissolvenza della posizione dell'Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza
I risultati cui sia il risultato cui si è pervenuti non sembra aver risolto il nodo fondamentale che consisteva nella scelta tra due diverse figure quella del Primiero è quella del presidente di seduto
L'esperienza recente ci dice che le tensioni prodotte sì
Tra le funzioni dell'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune e il membro della Commissione incaricata del relazioni esterne rischiano di riprodursi
A livello del Presidente del Consiglio europeo e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza conciliare questi due ruoli sarebbe potrebbe non essere cosa scontata
Per concludere l'esercizio di una leadership strategica che sappia concentrarsi sui temi chiari che l'Unione europea è chiamata ad affrontare risponde certamente alle funzioni che il Trattato di Lisbona attribuisce al Consiglio europeo
In questo contesto il Consiglio europeo non è né può essere un'istituzione a se stante
Il corretto ed efficace funzionamento del quadrato istituzionale composto dal Parlamento europeo dal Consiglio europeo
Dal consiglio e dalla Commissione diventa essenziale per assicurare attraverso un'unità di intenti la coerenza e la continuità dell'azione finalizzata ad un'Unione sempre più stretta dei popoli europei
La stessa dialettica fonte di tante diatribe tra lo Stato nazione che non intende lasciarsi sopprimere
E la struttura sopranazionale che vuole invece accentuare la propria connotazione in senso federale scandisce le tappe di un processo necessariamente tormentato
Nel quale la continua ricerca di punti di equilibrio attraverso i diversi strumenti delle revisione degli atti fondamentali la previsione di clausole parte passerella
L'attuazione di cooperazioni rafforzate di cooperazioni strutturate la messa a punto di forme di opting out eccetera
Rischia di non produrre e punti di approdo di qui dunque la connotazione incerta che anche il Trattato di Lisbona nonostante i suoi grandi pregi
Assume sul piano dell'impianto istituzionale allora la risposta al quesito che mi ero posto all'inizio
Circa l'esistenza o meno di un numero telefonico cui chiamare mister Europa resta almeno in parte allo stato attuale delle cose inevasa
Il tempo ci dirà sì la saggezza degli uomini finirà per prevalere per rispondere alle sfide che abbiamo dinanzi a noi
La frase diciamo ne secondo cui le personalità importanti sono necessarie ma non sufficienti se fanno distretto le istituzioni buone e durevoli continua a mantenere il suo carattere attuale grazie per l'attenzione
Grazie ambasciatore ma adesso
Do la parola al Ministro Luca Giansanti vicedirettore generale
Per l'integrazione europea il quale ci parlerà sul tema Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza Ministro a lei la parola
Grazie
Grazie al senatore Ramponi per per questo invito riprendendo
Quello che era la domanda iniziale la maggiore Cavalchini ci sarà un numero di telefono darla chiamare
Probabilmente al termine della mattinata vedremo che i numeri ce ne saranno diversi che non sarà solo uno
E che quindi problema in effetti rimane della della voce unica
Dell'Alto rappresentante abbiamo già sentito in parte della intervento precedente
Il calo di Lisbona ha conservato tutte le disposizioni che la Costituzione europea precedente aveva
Aveva previsto in materia di politica estera l'unico cambiamento è quello del titolo di Ministro degli esteri che scompare a favore di una denominazione più complessa di alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
Le sue competenze rimangono assolutamente invariato il titolo cambia
Il cambiamento è puramente
Simbolico cosmetico era inteso essenzialmente dissipare timori che potevano sorgere dal titolo di ministro ed a quello che ciò poteva comportare in termini stato superstato che alcuni
Dei nostri parte astenevano
Al tempo stesso con le sue caratteristiche questo nuovo Alto rappresentante propriamente l'innovazione più significativa del Trattato contiene in politica estera
Perché perlomeno sulla carta dovrebbe essere la la personificazione l'animus
Della progressiva riconduzione all'unità di tutti gli aspetti relativi alle relazioni estere dell'Ulivo
Che fino ad ora sono rimasti sostanzialmente separati in un mondo intergovernativo in un mondo sovranazionale
Si va ad oggi in questo settore cui trattati precedenti la principale innovazione era già stata nel novantasette novantanove con l'attacco di Amsterdam
L'istituzione dell'altura pagata attuale quello per la pesca come si chiama oggi quel l'incarico che Javier Solana sta ricoprendo dal novantanove
In questo mondo della della politica estera europea quello era stato con la
Sua applicazione concreta del novantanove il momento di maggiore novità già allora l'obiettivo era quello perseguito da tempo di dare una voce una faccia unica all'Europa sulla scena internazionale
Però se guardiamo le competenze che i trattati attuali danno
A Solana nella sua veste attuale ci rendiamo conto che poca cosa tutto sommato sulla carta
Perché l'Alto rappresentante Solana deve assistere la Presidenza e il Consiglio nelle questioni che rientrano nella politica estera
Contribuisce ma insieme ad altri alla formulazione la preparazione all'attuazione delle decisioni politiche e può condurre il dialogo politico con Paesi terzi ma su mandato di altri della Presidenza del Consiglio
Con Lisbona questa situazione è cambiata abbastanza radicalmente
Come lo diceva l'ambasciatore per Cavalchini la nuova figura che viene creata dal trattato dell'Alto rappresentante raccoglie sotto
Una unica persona una sola c'è un doppio cappello
Quindi abbiamo insieme in una sola persona le funzioni dell'Alto rappresentante per la politica estera la sicurezza la difesa e del commissario responsabile per le relazioni esterne
Il carrato è molto chiaro su quelle che sono i compiti del nuovo Alto rappresentante e qui già si vede la differenza netta con l'esistente
Dovrà guidare la politica estera di sicurezza e di difesa dell'Unione opinione più ruolo come dire perlomeno sulla carta ancillare deve attuarla su mandato del Consiglio
E vi può contribuire perché ha un diritto di iniziativa autonoma
Al tempo stesso farà parte questo alto rappresentante del collegio dei commissari di cui assume la vicepresidenza in base al trattato e dentro la Commissione sarà responsabile
Sia per le relazioni esterne che per il coordinamento di tutti gli aspetti esterni delle altre attività della Commissione europea
In aggiunta a questi due cappelli l'Alto rappresentante ne avrà un terzo ne abbiamo già accennato prima che è quello di presidente stabile del Consiglio affari esteri
Nelle varie formazioni del Consiglio quando si riunisce a livello ministeriale quello affari esteri l'unico che col Trattato di Lisbona
Viene da bere una presidenza stabile quindi permanente due anni e mezzo rinnovabile
Lo vedremo poi successivamente con l'intervento del ministro Oliva che l'Alto rappresentante può poi a valersi di una Servizio europeo per l'azione esterna
Quindi in base al trattato abbiamo una figura istituzionale tutti a prendere il tram mentre fermati ampliate
Rispetto a quelle attuali perché verso questo alto rappresentante andranno a confluire competenze che oggi spetta alla Commissione al Consiglio o alla presidenza di turno
Se tutto va come auspichiamo all'inizio del due mila e nove che verrà insediato il primo Alto rappresentante una volta entrato in vigore il Trattato
Nominato a maggioranza qualificata dal Consiglio europeo con l'accordo del Presidente della Commissione
Il due mila e nove sarà poi un anno sempre che
Bada come previsto un anno di transizione
Nel senso che nel corso dell'anno saranno previste proibite due nomine dell'Alto rappresentante la prima con l'entrata in vigore del Trattato e con una procedura tutto sommato semplificata
La seconda invece quando verrà scadenza naturale la Commissione attuale è quella di Barroso
E in novembre dovrà essere insediata novembre due mila e nove quella nuova a quel punto anche l'Alto rappresentante che è membro della Commissione dovrà essere rinominato scelto uno nuovo confermato ma nell'ambito della procedura di nomina della Commissione
Quindi nella quale si aggiunge anche uno voto di approvazione da parte del Parlamento europeo e a quel punto ecco avremo
Un altro rappresentante che sarà insediato della pienezza di tutte le sue e tutte le sue funzioni
Lo si accennava prima del mondo europeo l'Alto rappresentante già oggi ma ancora di più colta dato di Lisbona riassume in sé le funzioni che a livello nazionale
Spettano i Ministri degli esteri e a quelli della difesa quindi anche questo in questo senso è una sorta di Unione personale
E questo è perché nell'ambito europeo la politica europea di sicurezza e difesa è parte integrante della politica estera di sicurezza non è qualcosa di separato e quindi abbiamo un altro rappresentante che già oggi ma ancor di più domani
Sarà ministro degli esteri e della difesa dell'Europa
Il suo compito fondamentale sarà quello di assicurare
La coerenza
E l'efficacia
Di questa ventaglio molto anche di strumenti che l'Unione a a disposizione nel settore delle relazioni esterne
Fino ad ora con i trattati vigenti
Questa responsabilità di assicurare coerenza ed efficacia spetta al Consiglio e alla Commissione ognuno per la sua parte
Ecco questo ruolo invece col nuovo Trattato viene fatto ricadere sull'Alto rappresentante con doppio cappello e che in quanto con doppio cappello può avere più concretamente la possibilità di assicurare questa coerenza questo coordinamento
Come dicevamo prima appunto più che fondere questi due ruoli quello di
Pesche altra presentate Prodi membro della Commissione si tratta di una Unione personale non c'è una fusione delle due funzioni è un'opinione personale delle due
Dei due incarichi sappiamo che contano col Trattato di Lisbona
Perlomeno di diritto l'attuale struttura in pilastri dell'unione tra il primo il secondo soprattutto viene superata
è però vero che in realtà la politica estera e di sicurezza comune il mondo comunitario manterranno delle procedure delle disposizioni giuridiche di base sostenibile separate quindi
La la sfida a cui si trova
Si troverà
Confrontato l'altra presentante e quello cita rifar convergere sempre di più questi in questi due mondi
Dicevamo che l'Alto rappresentante entrerà in funzione l'anno prossimo se tutto va bene il contesto in cui entrerà in funzione sarà abbastanza diverso
Da quello in cui venne concepito questo concepita questa figura sostanzialmente negli anni due mila e due mila tre quando la Convenzione europea e poi la
Il negoziato sulla Costituzione ebbero luogo
Non solo perché l'esito negativo dei referendum in Francia in Olanda
Posto fine a quello slancio europeista che ancora c'era all'indomani della firma della Costituzione ma anche perché pure nel negoziato che abbiamo avuto l'anno scorso sul tratto di Lisbona
Si è visto che da parte di alcuni Paesi membri e soprattutto del Regno Unito c'era un'insistenza molto pesante a cercare di mantenere quello che invece si voleva ricondurre a unità cioè di mantenere
La specificità della politica estera di sicurezza comune dell'elemento intergovernativo
La separatezza dal resto l'azione britannica non ha portato a esiti concreti nel Trattato però ha contribuito
A definire un clima che
Di cui andrà tenuto conto quando il Trattato verrà verrà attuato per queste ragioni di clima generale ma anche per alcuni aspetti istituzionali contenuti nella nel Trattato qui ho già accennato la macedone Cavalchini ci sono una serie di criticità che andranno a mio avviso verificate nell'attuazione di queste disposizioni del trattato
In primo luogo
Il Trattato non semplifica
La rappresentanza esterna dell'Unione
A politici e il ruolo che aveva finora che ha finora la presidenza semestrale di turno verso l'esterno
Però non è che riconduce tutto questa L'Unità quindi elimina un attore che votava ogni sei mesi
Prevede un altro rappresentante
Tutto è in carica per per un perito più lungo però in realtà prevede anche altri attori che cominceranno ad affollarsi abbastanza i vertici dell'Unione
Il presidente stabile del Consiglio europeo abbiamo appena ascoltato quelle sarà il suo ruolo avrà un ruolo sulla scena internazionale il Trattato glielo riconosce pur precisando che sarà un ruolo di rappresentare l'Unione sulla scena internazionale al suo livello e nell'ambito delle sue funzioni formula non
Non molto precisa
Ma anche il
Primi Ministri i Ministri degli esteri dei Paesi che finora ritenevano la presidenza semestrale di turno e che in quanto tali aveva una proiezione internazionale difficilmente rinunceranno dal giorno all'indomani a svolgere un ruolo
Ecco quindi che l'Alto rappresentante avrà
A che fare con una serie di di concorrenti come essere competizione
è difficile poi dire prevedere come come questo potrà organizzarsi quello che di certo sarà necessario
Sono meccanismi di coordinamento di consultazione per tutti coloro che ad un titolo di un altro saranno coinvolti
Nell'esercizio della Presidenza ed i vari organi dell'Unione e nella sua proiezione esterna il coordinamento più più importante sarà quello fra l'altro rappresentante e il Presidente del Consiglio europeo quello sarà uno snodo fondamentale
Bisognerà cercare anche di fare in modo che non vengano
Duplicazioni nelle strutture che verranno create supporto dell'uno e a supporto dell'altro
Quindi ecco una prima serie di di di preoccupazione questo atto che dura questo affollamento che ci sarà i vertici dell'Unione
Una seconda categoria di preoccupazioni il ruolo che l'Alto rappresentante avrà dentro la Commissione qui dall'altra parte della delle istituzioni della Commissione europea perché senza dubbio
Lui è membro della Commissione ma al tempo stesso è l'unico vicepresidente della Commissione ex Officio perché il Trattato lo prevede
Viene nominato con le stesse procedure del Presidente della Commissione quindi con nomine da parte del consiglio europeo e poi molto l'approvazione del Parlamento
Solo
Una procedura rafforzata può spingere il cui Presidente della Commissione a licenziarlo da cui si potrà licenziare tutti i commissari di sua volontà non dall'alto rappresentante dice Peter Commissione
E del quale do il quale per cui al licenziamento dovrà avere
Il consenso del Consiglio per tutto questo ne fa un ruolo privilegiato dell'Alto rappresentante dentro la Commissione
Che non renderà facile consente all'interno del collegio non renderà facce la collegialità non renderà facile rapporto col Presidente della Commissione che lo devo dire avrà come dire un Vice piuttosto scomodo e ingombrante
Presidente la Commissione che vorrà continuare ad avere un ruolo internazionale come l'ha sempre avuto un ruolo simile tenderanno ad averlo tutti gli altri commissari le cui competenze comportano tutto un risvolto internazionale
Dentro la Commissione sarà difficile fissare paletti chiari per definire chi fa cosa e le competenze quindi anche lì meccanismi di consultazione di coordinamento saranno saranno necessari
Un altro snodo importante a mio avviso da verificare
è quello legato al fatto che i tre cappelli sopra Commissione Consiglio Presidenza così affari esteri sono oggettivamente un carico di lavoro notevole da sopportare per una persona unica
Bisogna appunto pensare che in termini pratici che umani un lavoro difficile da portare avanti
Ciò che avremmo un altro rappresentante che precederà al Consiglio affari esteri dall'altro lato svolgerà tutti i compiti domando dalla Commissione e che in più dovrebbe continuare a portare avanti quell'attività diplomatica che Solana
A a porta avanti questi anni che è una cosa notevole ecco è una sfida piuttosto piuttosto grossa quindi tra cappelli rischia di essere qualcosa di troppo ingombrante poi da da gestire
Ovviamente
Come potrà funzionare in concreto dipenderà poi moltissimo delle personalità che verranno che verranno scelte per ricoprire i vari incarichi perché al di là delle disposizioni del trattato
I rapporti personali e la chimica che si può instaurare sono nelle situazioni europei come ovunque sono quelli essenziali
Per concludere due-tre considerazioni rapide la prima oggettivamente ritengo che Lisbona ci offra delle potenzialità seria e questa volta per poter arrivare a termine ci vorrà tempo
Ad una politica estera europea più più coerenti e più efficaci
Politica coerente ed efficace per la quale viene a fortissima domanda dentro e fuori l'Unione può dire altri aspetti dell'Unione possono essere più o meno criticati sulla sua azione internazionale invece c'è sicuramente una forte domanda
Le disposizioni dettato contiene
Possono vuol dire essere un punto di partenza serio per raggiunge questo obiettivo pro punto Corio visto ciò ancora vari aspetti da da definire
Una cosa che sicuramente andrà fatta appena il trattato entrerà in vigore sarà di
Consentirà l'Alto rappresentante di esercitare da subito il ruolo di Presidente del Consiglio affari esteri
Adesso vedremo successivamente gli altri aspetti delle strutture che andranno create con l'entrata in vigore di Lisbona sono abbastanza complesse
Dal giorno uno
L'Alto rappresentante a presiedere questo Consiglio affari esteri ed avere quindi la sua struttura
Il gesto che tutti si aspettano a Bruxelles e che nuovo Alto rappresentante o l'attuale severa riconfermato con le nuove funzioni
Prenda un gruppo di collaboratori si staglia la Commissione europea e quindi in questo gesto quindi già di collaborazione interistituzionale e da lì comincerete a citare le sue funzioni
Bisognerà poi punto successivamente mettere in piedi nel corso dell'anno due mila e nove
E negli anni seguenti le altre le altre strutture
Andremo sicuramente incontro ad un perito di prova in del quale può dire aggiustamenti e tentativi saranno necessari che si
Produrrà fino proprio a metà due mila tredici abbia quindi una fase abbastanza lunga di
Di di di di aggiustamenti che saranno necessari fino ad arrivare ad un assetto più più o meno stabile
L'obiettivo veramente con una volta ed è su questo che volevo chiudere è quello di
Fare avanzare ancor più un processo che è in corso da da alcuni decenni che quello di ravvicinamento progressivo fra
Tra i due pilastri quello comunitario che è quello della pesca al fine di giungere ad una politica europea più efficace e più coerente
Questo è quanto richiede all'Europa la pulita internazionale dall'Afghanistan e i Balcani dall'Africa al Medioriente
La gestione delle crisi internazionali richiede sempre di più l'utilizzo di quel ventaglio molto ampio di strumenti di cui solo l'Unione europea tra tutti gli organismi Teresa ridispone quindi la sfida è veramente di fare in modo che questi vari strumenti possano operare
E tra di loro con una grado di sinergie di coordinamento che permetta paga di superare inizialmente la logica dei due pilastri ma poi di arrivare veramente ad una sintesi politica e ad un quadro unificato
Razzini
Grazie ministro vorrei ricordare a tutti gli astanti che
Il la parte interazioni estere difesa in question-time avverrà alla fine della seconda sessione
Do la parola adesso al Ministro Maria Carlo Oliva perché vice segretario generale del Ministero degli Esteri già direttore generale per l'integrazione europea
Vicesegretario a lei la parola grazie ambasciatore
Anche io vorrei ringraziare innanzitutto il centro studi difese sicurezza il presidente senatore Ramponi telefonassero graditi invito
Io parlerò di questo terzo aspetto innovativo perverso settore diciamo politica estera del Trattato di riforma istituzionale europea l'appunto l'istituzione un servizio europeo per l'azione esterna
In realtà
E
Sia pure in embrione qualcosa del genere già esista Bruxelles ed esiste da tempo
Fin dagli anni ottanta quando non era ancora l'Unione europea la Comunità europea è iniziato a occuparsi di quella che allora si chiamava cooperazione politica dell'istituito un segretariato la cooperazione politica
Vi fu un piccolo nucleo di funzionari diplomatici e vari Stati membri che faceva parte questo nucleo col tempo si esteso però tendenzialmente i compiti e le funzioni sono state molto limitate
Ed è rimasto diciamo a vocazione puramente interno all'interno del Segretariato del Consiglio
Invece un la creazione di un servizio diplomatico europeo vero e proprio sino iniziata parlare durante i lavori della Convenzione europea nel novantaquattro quello che poi preparato su ferro costituzionale
Info era contenuto sia pure sotto la denominazione più attiva Servizio comune definito
In un rapporto del l'allora primo ministra belga ad Enna
E che fu presentato appunto durante i lavori la convenzione e di fu poi una proposta dello stesso tipo presentata dall'allora Ministro degli esteri tedesco agli Oscar Fischer
Era stata in quel contesto anche ventilata l'idea della una di un'accademia diplomatico l'opera
Il negoziato successivo qualcuno tutti negoziati e si è tre lotti è un compromesso e la portata delle innovazioni è stata meno ambiziosa però sostanzialmente diciamo la sostanza ed è stata salvaguardata
Il nuovo trattato con il Trattato di riforma che è stato firmato a Lisbona nel tredici dicembre scorso doterà quindi l'Unione e l'Unione europea e l'Europa quindi di una serie di strumenti che le dovrebbero e sottolineo il condizionale
Permettersi permettere di esprimersi con una sola voce abile con la presidenza stabile il Consiglio europeo copia parla sono ambasciatore Cavalchini
L'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri la politica di sicurezza di cui ha appena parlato il ministro Giansanti e quindi è questo Servizio europeo per l'azione esterna
Che costituiranno struttura specifica ad hoc una sorta di promozione o perdi cui l'Alto rappresentante potrà avvalersi nell'esercizio delle sue funzioni
Secondo il trattino il dettato del Trattato di Lisbona ed è importante anche questo aspetto questo dal sottolineare che è stato ripreso nella sua integralità lei è quello il contenuto del Trattato costituzionale
Il servizio europeo comprendeva tre componenti funzionari della Commissione funzionario il segretario del Consiglio e funzionari diplomatici degli Stati Uniti
Il servizio lavorerà inoltre in collaborazione con i servizi diplomatici nazionali senza sostituirsi ad essi anche in questo caso diciamo le sensibilità di alcuni Stati membri hanno fatto sì che sono state salvaguardati in pieno quindi le prerogative nazionali
Un primo appunto problematico il il trattato si limita
A parlare ritardi servizio europeo per l'azione esterna ma non è di finisce nell'organizzazione nel funzionamento
Spetterà quindi al Consiglio su proposta l'Alto rappresentante previa consultazione del Parlamento europeo approvazione della Commissione stabilire nel in concreto come verrà organizzato come si supera dirle servizio
Questo significa quindi che tutte le le istituzioni appunto Commissione Parlamento Consiglio verranno coinvolte nei lavori preparatori
Sono lavori che
Erano già iniziati all'epoca della della un solo tre o costituzionale sono stati sospesi e sono ripresi proprio in questi in queste settimane a Bruxelles
E si inseriscono nel più ampio contesto di tutti gli adempimenti necessari per la messa in opera del Trattato di Lisbona
Quindi la reale efficacia e capacità di azione del servizio dipenderanno in maniera sostanziale l'attività preparatorie che porteranno decisione del Consiglio che né di filiera il funzionamento
In ogni caso si tratta comunque come già detto di una delle innovazioni più qualificanti del Trattato
E quindi normale
Che corrispondente all'atteggiamento diversi Stati membri che le sensibilità e le posizioni nazionali siano diversificate cioè in questa prima fase
Le Casse non servissero però riveste infatti un lavoro uno ha un valore altamente simbolico non è visto con molto entusiasmo da pesi gelosi delle proprie tra professionalità
E rappresenta aspetti notevole delicatezza sia sul piano politico e che sul piano poi pratico
Secondo punto proprio per il fatto che non sono definite organizzazione e funzionamento è evidente che ogni Stato membro circa di portare avanti chiede di far sì che il servizio europeo possa atteggiarsi come nella corrisponde modo questo in televisione che qui singoli pensiamo dell'Europa
Da questo deriva che l'Italia in tradizioni conformità con la sua personale politico operista ha una visione particolarmente ambizioso assi e inserirli sia in termini suzione alito operativi
Se a nostro avviso in primo luogo il servizio dovrà infatti costituire una struttura sui generis sotto l'autorità dell'Alto rappresentante ma disposizioni tutte le istituzioni europee nell'esercizio delle loro competenze di politica estera
In secondo luogo i compiti dovrebbero estendersi a tutte le funzioni dell'Alto rappresentante nella sua duplice veste sia di commissario per le relazioni esterne che di altre rappresentanze del Consiglio questo al fine di assicurare una gestione coerente di tutte le politiche dall'Unione aventi rilevanza esterna
Infine in terzo luogo la Rete estera del conto il servizio dovrebbe comprendere tutte le regioni del mondo in altri termini dovrebbero confluire nel servizio le attuali delegazione del Commissione delle per diventare delle delegazioni dell'Unione
Sondrio obiettivi logici coerente a nostro avviso con una e lo sviluppo di una vera politica esterno europea però proprio perché
Questo sono anche particolarmente difficili da realizzare
Il clima in cui si è svolto il processo di riforma istituzionale che è stato caratterizzato dal diluire sì di un Comune si interesse europeo di fronte ad affermarsi degli interessi nazionali dal riemergere sentenze volte al rafforzamento della visione intergovernativa
Lascia quindi prevedere da parte di alcuni partner stenta attivi di imporre risolvere utile più riduttiva soltanto la parte inglese ma anche la parte francese vi sono già stati segnali in questo senso
E è uno degli aspetti più problematici infatti essendo il servizio vadano comprese tutte le competenze sempre attinenti alla politica estera di sicurezza e difesa test
L'ambizione italiana si riflette anche sotto il profilo temporale riteniamo che la decisione del Consiglio debba essere assunto non appena trattato se l'entrata in vigore ospite abilmente l'insolubile nove pigliando sin dall'inizio quello che sarà lo in stretto
La configurazione finale del servizio fermo restando che ovviamente sarà necessario io transitorio prevedibilmente circa cinque anni sa dire appunto al due mila tredici parla il ministro Giansanti per la sua graduale messa a regime
In questo senso essendo l'arco temporale disposizione molto limitato siamo ancora più convinti la necessità di iniziare l'attività preparatorie da subito
Contrastando quindi alcuni tentativi in particolare dei francesi il concentrare i lavori del secondo semestre dell'anno durante il periodo della per il periodo di rotta ricordi cui assume la Presidenza superando la Presidenza e l'Unione
D'altronde i lavori preparatori a nostro avviso non si tratterà ripartire da zero come vi ho accennato subito dopo la firma del Trattato costituzionale del settembre due mila quattro Consiglio e Commissione denunziato già lavorare
Per mettere per definire le regole appunto il funzionamento del servizio Roberto i lavori fronte arrostire a seguito della crisi istituzionale il CONI gli esiti negativi delle ferendo un nei Paesi Bassi in Francia
Però
Hanno c'è c'è una un certo una un del materiale già sufficientemente a proposito in profondità o a nostro avviso si deve partire da quello che era stato fatto allora non dal sereno
Se importante la tempistica altrettanto importante quindi alla metodologia
I lavori del per l'istituzione del Servizio europeo si devono svolgere parallelamente e stretta connessione con le restanti enti ritardi implementazione del Trattato
Sono infatti una visione organica e complessiva di tutti gli elementi necessari permetteranno all'Unione europea di esprimersi sul piano internazionale concorrenza ed efficace
In questo senso quindi il servizio diciamo allo sviluppo il servizio euro per l'azione esterna deve andare di pari passo con la definizione del ruolo delle altre rappresentanze e con la sua interazione con le varie presidenze sia stabiliti a rotazione previsti dal Trattato
Inoltre nei lavori preparatori dovranno come avevo detto prima essere presentati adeguatamente tutte le istituzioni europee evitando zucche anche possono essere marginalizzate sempre la Commissione ottava dentro però come dire la tendenza da parte di alcuni Paesi
I problemi da rifinire sono molti e numerosi
E basta pensare alla composizione del servizio nuoce nato prima alla estratto il partito c'è funzionari della Commissione del Consiglio degli Stati membri però dovrà essere definito l'equilibrio premente sia un terzo un terzo un terzo
E priori permanenza si parla di una privo di una rotazione enti o temporanee di assegnazione poi rientrano diciamo i servizi di di provenienza
Un altro aspetto molto delicato sulla delle azioni del servizio stesso pro Commissione del Consiglio infine ultimo punto promette quell'ancora che oggi anche nettamente più controverso quali strutture del Consiglio dalla Commissione dovranno confluire del Consiglio
Proprio quindi in relazione alla complessità di queste questioni che la parte italiana si è iniziato a lavorare insieme alcuni Paesi DAC mante per avere una posizione comune in grado di permetterci di meglio diciamo presentare e far prevalere la nostra linea nei lavori a Bruxelles
Sul piano interno sono altrettanti delicati compiti se il servizio entrasse in funzione di domani come Ministero degli assi non saremmo in grado
Per carenze legislative normative finanziarie di
Fornire il nostro personale in
Di inserire il nostro personale quindi servono su uno sforzo normativo anche interno dotarci di risorse umane e finanziarie per permetterci
Di far fronte a questa ulteriore esigenza neanche in questo caso ci stiamo muovendo sia pure con difficoltà ovviamente derivano dalla situazione attuale
La creazione di servizio quindi e al tempo stesso una sfide un'opportunità che l'Italia non vuole mancare
è una ha un'importanza e non notevole anche sul piano trasformazione diplomatici scambio di best practices no tra funzioni diverse nazionalità cronista amministrative
Però soprattutto il servizio europeo per l'azione esterna potrà rappresentare a termino strumento fondamentale nella conduzione dalla politica essendo l'Unione e determinante per la sua effettiva incidenza ed efficace
Se posso e chiudere con una considerazione senatore Ramponi in apertura via sottolineato come il servizio è uno diciamo degli dei di quegli strumenti che permetteranno dovrebbero permettere l'Europa di rafforzare
La sua presenza in ambito internazionale
In realtà e non spetta a me trarre conclusioni ma
Dagli interventi se l'ambasciatore Cavalchini dal ministro Giansanti dal mio sono state date una serie di che risposte ma sono forse altrettanto numero sulle domande che abbiamo posto noi stessi
Cioè in realtà il lavoro che abbiamo ancora fare molto importante
I io sostengo sempre che le norme hanno una loro importanza e le norme che stabiliscono Servizio europeo quindi è per l'azione esterna quindi è fondamentale da un successo che sono sensibili al trattato
Costituiscono degli strumenti di poppa diversi però altrettanto e forse più importanti del norme sono la volontà politica
Oggi lo scenario europeo presenta luci ed ombre e probabilmente almeno a mio avviso più positivo di quanto non fosse uno due anni fa da crisi sul se male è stata superata abbiamo negoziato un trattato abbiamo firmato un trattato appunto il sedici dicembre
Però visto Musicco permangono in Europa sensibilità diverse comma sottolinea Frontex Cavalchini
Vi è una tendenza a cui noi siamo la deriva intergovernativa a scapito del tradizionali metropolitani il servizio in questo contesto secondo me il servizio l'operazione Serna quindi porre rappresentare un test che x effettivamente da come verrà istituito da come verrà strutturato da come si svilupperà
Che potremo valutare le chance che avrà l'Europa politica di poter contare in quanto tale sulla scena internazionale grazie
Grazie Ministro Oliva per RAI il suo intervento
E vorrei pregare i miei colleghi di rimanere nella sala dopo il coffee break se possibile in modo da contribuire a rispondere
Alle domande che Laudense qui volesse presentare conferenzieri
Grazie molto sì ecco vi voglio ricordare questo come ha detto l'ambasciatore avranno fatto sono alla fine delle due sessioni c'è qualche il question-time
Per favore riga abbiate pazienza ricordate le domande ciascuno chi vi vuol porre domande
Tenga in mente perché potrà porre al complesso degli espositori dopo la seconda sessione grazie ripeto adesso c'è il caffè e vi sono tre posti di distribuzione dovremmo riuscire
Nell'arco dei venti minuti a soddisfare tutti grazie e buon caffè
Particolari
Prima
Ma sono sette CIPE
Sì
Consigliere buongiorno bentornati alla
Seconda sessione del convegno più specificamente dedicata ai
Problemi di difesa e sicurezza
Il primo argomento costituito dalle clausole di mutua difesa collettiva
Ce ne parla il Capo di stato maggiore dalla Difesa ammiraglio Giampaolo Di Paola il quale credo non abbia bisogno di presentazione ma per coloro che eventualmente non ha messo
Completamente chiare i passaggi della sua carriera mi rimetterò a ricordare che lui nasce come sommergibili sta svolge in questa specialità maggior parte dei suoi comandi
Per quei internato Defence College presta servizio anche nel comando NATO dissacrante in Virginia
E poi allo stato maggiore difesa nel settore pianificazione più di un incarico allo stato maggiore difesa come capo ufficio politico militare Capo di Gabinetto del Ministro della difesa Segretario Generale e Direttore nazionale armamenti
Capo di stato maggiore dalla difesa che incarico che lascerà tra pochi giorni per assumere quello dicemmo alla del Comitato militare dalla NATO per il quale
Approfitto dell'occasione per fare di terzi ancora tanti calorosissimo augurio di buon lavoro Giampaolo
Grazie Giulio avuto vorrei ringraziare anch'io
Non
Senatore Ramponi per
Aver organizzato questo convegno per la vita che svolge attraverso il Centro studi difesa e sicurezza effettivamente diciamo tutti
Spesso e ci ripetiamo che l'esigenza che vita culturale sicurezza venga sempre più approfondita anzi
Tre molto di più che approfondita visto che da noi spesso è stato regionale per lo meno a livello dell'opinione pubblica e quindi questi convegni sono anche uno che sono delle occasione importante per sviluppare delle riflessioni su questo tema che è fondamentale
Naturalmente diceva il ministro Oliva dice ma perché è uno che va andrà alla NATO parla dell'ed europea ma anzitutto perché attualmente sono il capo di Stato della difesa finché non mi buttano fuori cioè fra fra non molti giorni
E poi perché in effetti ed è uno dei temi di riflessione che vorrei svolgere e credo che il Kenya
Il
Il discorso di
Stiamo andando avanti io credo sia sempre più necessaria al discorso di convergenza tra
Il percorso che è stato un tanto l'Unione europea e il percorso anche di trasformazione che sta affrontando l'alleanza atlantica quindi
Queste due grosse realtà istituzionali e queste due grosse organizzazioni di sicurezza in cui noi ci conosciamo e che sono i pilastri della nostra
Questo non è che lo dico io ma la realtà dei fatti polacchi Pilat siano stabiliti a di sicurezza e difesa quindi la nostra
Grazie danno stazione di una perché importante notazione esterna io credo che sia assolutamente nell'interesse
Del nostro Paese come in generale dell'interesse dell'Europa
Avere una
Politica di
Un approccio di convergenza nella realtà tra l'altro ci avviciniamo in una sia vicino a una stagione in cui
Probabilmente le condizioni per questa convergenza potrebbero veramente a maturare nei prossimi anni
Noi crediamo
A valle dell'approvazione
La ratifica insomma diamo per scontata del trattato
Riforma europea firmato a Lisbona dicembre
Ad a
Si sono poste le basi stanno ponendo le basi per una
Effettiva crescita della dimensione di sicurezza
Difesa dell'UPEA
E nel contempo anche l'Alleanza atlantica sta vivendo un periodico lo Stato si formazione nei prossimi anni avverranno
Stanno venendo alcune coda maturazione ripeto il trattato né europea
La
L'avvento suo cena europeo di di dei nuovi di una
Proibite più forte azione di leadership sia attraverso
La la Presidenza diciamo prolungata del Consiglio
Chi fa mentre affidata aspetti ha una grossa personalità ancorché questo sarà come si ricordava
L'infinito devastanti crea problemi di conflittualità con l'Alto rappresentante perché questo è inevitabile però
Non c'è anche dubbio ecco che questo ci piaccia di meno che il
Insomma il trattato
Lisbona rispetto al Trattato costituzionale che poi non è stato ratificato in qualche modo sembra avere
Dei connotati
Di maggiore dimensione intergovernativa forse questo non è quello che piace all'Italia però mi sembra che questo sia chiaramente preceduta e se non lo percepisce non faremmo un errore perché alla fine la realtà è quella che conta e questo
E e quindi in questo contesto che non ci dobbiamo muovere
Noi
Stiamo vivendo oggi in periodi veramente di di
Di grande evoluzione dello scenario internazionale lo vediamo grandissima evoluzione in cui si stanno affermando nove attori quindi stiamo andando veramente verso
Un multipolarismo ma un multipolarismo globale perché gli attori che sono apparsi sulla scena e che conteranno nei prossimi decenni sono fattori che vanno
Dalla
Dalla Cina actinidia Brasile il Giappone lo Stato già da prima successo ce lo paga deve crescere quindi è un molto operativo globale in cui dice
Le le nuove sfide le nuove
Alla nostra sicurezza al di là del parola nuova sono sfide che hanno non solo una dimensione globale mano anche un connotato che hanno una forte impatto soli volete ancorché non sempre sono di natura militare oggi voi voi avete letto tutti
Tutti diciamo i gli studi avevano fatti sui trend del futuro indicano che ci sono le sfide alla sicurezza sono di origine
Non sempre con un solo né prettamente militare io non delle dominanti non sono neanche di natura militare parliamo delle sfide non solo della globalizzazione parliamo delle sfide del global warming alla caro qualunque cosa cambia global e il global warming la globalizzazione
Le sfide e delle delle dei grandi movimenti globali migratori le sfide delle grandi
Evoluzioni delle
Del continente africano perché sta ponendo veramente problematiche enormi il
Sulla diminuzione e guarda caso la diminuzione della la sfida della
Di
Del declino della della sovranità declino sovranità fermo declino che invita i casi positivi dal luogo speriamo come ricadono europea a una a strutture sovranazionali organizzate o nei casi negativi indichino Minafra dà luogo a quelli che sono gli Stati perdenti gli Stati costantemente che non sono più in grado di comprare se stessi e che danno luogo i problemi che tutti affrontiamo
Su queste sfide che sono ripeto non di natura militare ma che hanno un bruttissimo impatto tra l'altro di corretta si affiancano essi le sfide più prettamente diciamo di natura militare che sono quelle connesse
Alla all'asta
La proliferazione delle armi dispone di massa al problema della proliferazione dramma delle armi nucleari che sono in dubbio
E che sono sono tematiche siamo vivendo in questi giorni
Al problema della minaccia missilistica e con le sue connotazioni di Dettori per la
Capaci di portare a me risultano in cassa
A le sfide che sono derivano dalle
Dalle crisi regionali o comunque da dalle crisi
Localizzati in varie parti del mondo che portano realtà oggi la sicurezza al di fuori del nostro del nostro territorio del nostro Toro europeo c'è oggi la comunità euroatlantica
Contribuisce alla gestione delle della sicurezza globale al di fuori della comunità è una Trantino ormai ormai quello che fino a ieri sembrava l'orizzonte vicino i Balcani che ci sembravano
Già una frontiera avanzata rispetto alla
A quello che era la la la realtà euroatlantica ora mai rappresentano neanche più veramente il back yard come si dice ancorché ciò che sta aprendo in corso
Ci fa preoccupare ma oggi andiamo ben oltre sia l'Europa che l'Alleanza atlantica sono impegnate ad andare in Africa sono impegnati nelle ora Asia perché il centro il
Il baricentro di gravitazione della sicurezza globale si sta spostando verso l'Eurasia quindi dall'aria patto anche sta spostando verso le orate e oggi la sicurezza
Va che in qualche modo affrontate gestita laddove nascono i problemi e non
Non è più una sicurezza di casa nostra quindi è chiaro che in questa dimensione di globalità delle sfide in questa
Immissione di molto il di multipolarismo globale
Io credo che per un Paese come l'Italia ma per gli europei sia fondamentale la crescita della dimensione di sicurezza e
Che difesa dell'Unione europea nessuno di noi può pensare di
Di poter incidere sulla realtà globali la sicurezza senza questa grossa
Resta dimensiona per
Sentivo qualcuno tra l'altro giorno diversi in una in un'altra occasione diversi
Uomini sia influenti opinion maker ma anche uomini politici che rimarcava ma come la dimensione di difesa comunque censurati della sicurezza si approvi mette uno
Per le dimensioni più importanti di crescita per l'Unione europea
Cioè Sedou europea fino a ieri è stata caratterizzata da una dimensione fortemente economica dalla dimensione sociale dal sud la dimensione della giustizia quindi stante al mente una dimensione se vogliamo dire domestica quindi Tropea sostanzialmente
Chiusa ANAS ab approfondire gli aspetti della sua gestione interno degli aspetti interni europea quindi le politiche interno in opera interne in senso che ho citato prima
Adesso di fronte alle sfide globali europea deve affrontare
Le sfide esterne quindi la dimensione di sicurezza qui la rimessione politica estera sicurezza e difesa sono un elemento fondante della Nona uno europea Serino europea mancherà questa sfida europea
Diventerà marginale questo non c'è dubbio di fronte a ciò che sta avvenendo in Asia i cambiamenti mondiali che stanno ventennale alle crisi energetiche come si fa
Alla nuova Doria fermarci di una nuova dobbiamo influenza
Della Russia non più sotto forma di una sovietica ma certamente la Russia è uscita dal periodo
Ielziniana adesso sta riaffermando i come è giusto che sia come evitabile ma anche come
Come naturale non giusto non c'è un giudizio di di valore ma come è naturale che sia di fronte a tutto questo se europea non cresce nella sua dimensione esterna l'una Tropea
Continuerà a essere marginale cioè dite rimarrà o diventerebbe marginale e e quindi anche i Paesi non UPEA come tale lo diventerebbero certamente l'Italia
In questo senso il trattato di Lisbona con tutte le sue
Luci ed ombre ma bisogna prendono quello che è certamente comunque come è stato detto da quelli amano perduto rappresenta un momento importante
Nel nel tema che
Mi era stato che ne è stato assegnato era stata messa in evidenza il discorso della
Della clausola difesa collettiva collettiva ora certamente dal punto di vista ecco diciamo così vorrei dire
Sì psicologico forse ideologico è certamente importante che è staccata ma non è l'essenza perché alla fin fine già oggi
L'Unione europea attraverso quello che è la prima lettera il la causa di tre coltiva della Western o per aiuto che può era confluiti Maastricht di fatto e poi attraverso il fatto che la la rapporto con l'Alleanza Atlantica che prevede alle cave di travertino lealtà questa
Nella sostanza dal punto di vista tecnico questa realtà c'è già però iscriverlo la difesa collettiva che è anche un alto valore simbolico psicologico nel Trattato di indirizzi di Lisbona certamente acquisisce un suo valore però come è stato detto prima
Noi siamo sempre molto amanti delle forme istituzionali vogliamo istituzionali tutto
Ma il problema non è tanto
Come sempre
Sulla la codificazione solare quanto l'attuazione della codificazione straccione la volontà l'impegno
Perché se non c'è la volontà e quindi se anche in questo Paese non cresce veramente la consapevolezza che non è che l'Unione europea non appena siamo tutti noi come la NATO siamo tutti noi di ciascuno di noi
Nell'ambito del suo responsabile deve portare il suo contributo a questa realtà che cresce non sono gli altri non è
L'America come non è
Firma europea siamo noi europei siamo non Alleanza atlantica quindi non basta dire anche bella c'abbiamo la difesa collettiva ma se la rideva collettiva non siamo in grado di portare il nostro contributo di capacità
I militari in questo caso specifico alla crescita delle misero per sicurezza e difesa a tutto il resto sono chiacchiere starà scritto su un bel trattato ma non succederà niente quindi noi dobbiamo
Non ma schierarci dietro le parole delle istituzioni ma negli sul conto che hanno un grosso valore simbolico come lo hanno le costituzioni o comunque come li hanno le grandi trattati ma soltanto se si invero nel nella realtà quindi ci vuole volontà politica
E perché ci sia volontà politica ci vuole crescita della consapevolezza da parte di tutti gli italiani che la sicurezza e la difesa a zona componente
Importante note del nostro Paese nel contesto delle europea e dall'Alleanza atlantica e quindi bisogna
Per rendersi conto che
Se non si dà questo contributo alla fine anche nel contesto europeo diventiamo dei portatori d'accordo a ruota di scorta perché
Né le le varie
E lì fila i vari punti essenziali che sono codificati nella diciamo né né nel Trattato di
Di di Lisbona blocchiamo cosina Trattato di Lisbona realtà sono sì
La clausola di difesa collettiva ma ripeto ha più un valore si tratta ideologico ma soprattutto le cooperazioni rafforzate cioè
La capacità di per coloro che lo vogliono di impegnarsi e nelle la preoccupazione avrà nel settore della sicurezza e difesa di impegnarsi l'impegno l'indicazione e l'indirizzo e qui signori non si scappa
Di ai Paesi europei di accrescere loro capacità militari questo discertato Lisbona e non è che la crescita perché devono accresce gli atti siamo noi proviamo a crescere noi
In quanto Paese di di rilievo nella realtà europea praticano non siamo credo l'ultimo Paese del mondo e quindi quindi questo vuol dire volontà questo vuol dire impegno
Sì due minuti ho finito
La
L'altra l'altra cosa importante la
E ne parlerai Reggiane Magrassi la realtà delle
Della dell'Eda dello pian Defense Agency c'è la volontà di di dotarsi anche qui di una dimensione
Strategica dal punto di vista di industria europea della difesa
Io credo che nella cresceranno europea c'è il nostro futuro per un sano rapporto di una nuova
Partnership strategica con gli Stati Uniti d'America io credo che sarebbe un errore fondamentale se ci fosse uno splitting io credo anzi che l'approfondimento dei match europeo si mette in terra rappresenta l'occasione d'oro per diventare partner strategici
Degni di questo nome gli stalli America e insieme quindi in questa grande parte né in questa nuova carta
Che a atlantica in questa nuova se vogliamo nuova Carta atlantica di cui si sta discutendo di quei comincia a parlare la Francia di cui certamente se ne parlerà
Con la nuova Presidenza degli Stati Uniti che arriverà nel due mila nove saranno le condizioni per un grosso processo di convergenza euroatlantica e questo credo sia
Nell'interesse di tutti di Europa spero che questa volta sappia fare la sua parte grazie
Grazie Giampaolo per queste riflessioni concettuali
E adesso il secondo argomento data ampia ci sono novità dal Trattato di Lisbona quella delle cooperazioni rafforzate in particolare la cooperazione strutturata permanente ce ne parla il generale Del Vecchio
Dal vecchio è un bersagliere ha trascorso gran parte della sua vita militare in comando in particolare in comando di missioni internazionali e quindi lo abbiamo visto come comandante in Bosnia
E ne Macedonia in Kosovo e infine come comandante della dalla missione dell'intera missione fai sa fa in Afghanistan attualmente è comandante del centro operativo interforze
Del Comando operativo interforze che quindi l'organo che presiede a tutte le missioni internazionali della difesa italiana Moro grazie se generale
Autorità signore e signori buongiorno ringrazio il generale Ramponi per l'opportunità che mi ha dato di fornire il mio contributo su un argomento di così grande attualità
Attualità ed interesse che sono stati già evidenziati dai relatori che mi hanno preceduto perché hanno rivolto l'attenzione su cui su alcuni aspetti del Trattato
Io cercherò di sottolineare le innovazioni del documento
Che potranno aderire sensibili implicazioni sulle componenti militari degli Stati membri mi riferisco come diceva prima e girare Fraticelli alla cooperazione rafforzata e alla cooperazione strutturata permanente
Iniziamo con la cooperazione rafforzata
Va precisato a riguardo che tale cooperazione già prevista nel Trattato attualmente in vigore ed allo scopo di agevolare il conseguimento di obiettivi complessi
Attraverso l'Unione l'insieme l'aggregazione di alcuni Paesi membri che vogliano perseguire questi particolari obiettivi
L'efficacia di questa forma di cooperazione è già stata e verificata negli anni successivi alla sua introduzione
Nel settore economico qui vorrei ricordare l'esempio dell'unione monetaria e in quello politico tetri qui posso ricordare il Trattato di Schengen
Esisteva peraltro una forte e significativa limitazione
Praticamente
La sua era esclusa la sua applicabilità nel campo delle questioni attinenti alle spetti militari e nel settore della difesa
Le ragioni di questa limitazione è già stato ricordato dei precedenti relatori
Erano naturalmente legati alla specificità del settore della difesa e all'assistenza di interpretazioni non pienamente collimanti in merito al ruolo politico militare dell'Unione
La novità portata quindi dal trattato e di elevato di ieri rilievo ora la cooperazione rafforzata in linea di principio può essere applicata nei settori della pesca e della peste
Invero una sensibilità diversa rimane ancora in alcuni Paesi
Tanto che taluni di essi hanno voluto riaffermare con dichiarazioni il ruolo degli Stati membri nazionali nel settore della sicurezza della difesa
Ma certamente il SAP il Trattato segna un punto importante nel processo di integrazione
Le forme attraverso le quali si svilupperà nel settore a difesa questa cooperazione non sono al momento compiutamente definibili però possiamo certamente ritenere che ricorso ad essa
Inciderà sui rapporti tra le varie componenti militari
E a fare influenza sulla codificazione delle procedure sull'integrazione dei dispositivi e sull'organizzazione delle strutture
Si può anche affermare che grazie al forte impatto che le iniziative nel campo della sicurezza e della difesa hanno sull'opinione pubblica
Questa tale cooperazione contribuirà
Anche quando fosse attuata in misura limitata a dare un senso concreto e reale all'integrazione europea
Ecco quindi queste sono le caratteristiche della cooperazione rafforzata maltrattato di Lisbona
Ha introdotto un ulteriore aspetto che più specificatamente rivolge si rivolge al settore della difesa e mi riferisco appunto alla cooperazione strutturata permanente
Questa nuova forma di cooperazione ancor più
Di interesse per le componenti militari in quanto attiene alle capacità operative
Di cui l'Unione europea si deve dotare e agli impegni per lo svolgimento delle missioni più gravose
Ma quali sono queste le caratteristiche di questa nuova cooperazione
Innanzitutto
Il suo avvio è facilitato
Perché non è stata fissata alcuna soglia minima e perché non è soggetta
Al vincolo della partecipazione di almeno un terzo degli Stati membri vincolo che invece vale per la cooperazione rafforzata
Inoltre
è questa la seconda è agevole azione
La decisione di avviare un'iniziativa di creazione di questo genere e assunta con maggioranza qualificata anziché all'unanimità anche in questo caso in maniera dissimile da quello che avviene per la cooperazione rafforzata
Peraltro c'è da osservare che considerato il delicato ambito in cui questa cooperazione dovrà agire ossia nell'ambito delle capacità operative delle Unione
Essa
Potrà essere sviluppata dagli Stati membri che siano in grado di soddisfare particolari criteri che sono stati indicati dal Trattato
I criteri sono
La partecipazione attiva alle operazioni multinazionali
L'intendimento di incrementare le capacità militari attraverso programmi europei di sviluppo l'adesione alle attività dell'Agenzia europea della difesa
La cooperazione strutturata permanente dunque e aperta ai Paesi che vogliono realizzare un'integrazione più stretta ed assume caratteristiche distinte rispetto alla cooperazione rafforzata perché è permanente
A carattere strutturato e la valutazione delle capacità si basa sulla certificazione
In sostanza la cooperazione attraverso la cooperazione strutturata
L'Unione Europea mista ad individuare i Paesi in grado di partecipare ha futuro operazioni militari ed a migliorare le capacità militari sulla base di parametri comuni
Per quanto riguarda il primo aspetto l'individuazione dei Paesi in grado di assumere l'impegno delle missioni le finalità della cooperazione in argomento sono in linea con una Addis disposizione del Trattato
Che prevede si possa affidare a un gruppo di Stati membri in possesso naturalmente delle capacità militari lo svolgimento di una missione a nome dell'Unione europea
Per quanto riguarda il secondo aspetto quello relativo all'incremento delle capacità militari esso richiama il Progetto dell'Unione
Di garantire entro il due mila e dieci
La disponibilità di pacchetti di forze nazionali e multinazionali di pronto impiego per le esigenze europee
E naturalmente la cooperazione strutturata permanente appare il mezzo di per raggiungere agevolmente questo scopo
A questo punto possiamo fare delle osservazioni
La prima osservazione che la cooperazione strutturata permanente è stata introdotta nel Trattato di riforma formalizzando di fatto un processo già iniziato da molti Stati membri
Non possiamo dimenticare infatti che prima del Trattato di Lisbona
Alcune nazioni si erano già mosse in questo campo costituendo strutture al livello battaglione rinforzato gli euro PN battere Brooks da porre a disposizione dell'Unione europea
Anche la costituzione di strutture di comando
Per le operazioni cosiddetti euro PN operation Cortelazzo
Che forse qualcosa dove Italia Francia Gran Bretagna e Germania rivestono un ruolo trainante rientra in questo Progetto
Ed ancora Loro Piana ed il gruppo formato da sette dei maggiori Paesi europei impegnati nella ricerca di soluzioni organizzative addestrative ed operative quindi
Molte iniziative già intraprese congiuntamente dagli Stati membri nel campo delle capacità operative trovano immediato riscontro nella nuova cooperazione strutturata permanente
Ma altro potrà essere fatto nel futuro e qui voglio menzionare per esempio nell'ambito delle forze di polizia
Il potenziamento che probabilmente avverrà delle strutture di una vera e propria polizia europea
E poi il loro impiego sempre più frequente in attività operative nei teatri di interesse
Sono esempi calzanti l'integrità e Police Unit schierata in Bosnia nell'ambito dell'operazione europea Altea
E la struttura di polizia civile e militare prevista all'interno della possibile futura operazione Paese in corso
Questi sono gli obiettivi del Trattato ha configurato quelle forme di cooperazione
Ma credo che sia importante anche vedere quale influenza queste forme di cooperazione avranno
Sugli strumenti nazionali
L'interazione degli strumenti delle diverse nazioni registrerà una forte accelerazione non avremo ancora certamente Forze armate unificati europea
Ma saranno significa demente facilitati gli scambi nel campo delle intelligenze delle comunicazioni e dei trasporti strategici nonché dell'approntamento addestramento delle forze dei vari Paesi
Benefici deriveranno ancora dalla ricerca dell'interoperabilità e dei sistemi d'arma dei sistemi di comando e controllo e dalla conseguente possibilità di realizzare economie
Per la loro produzione e quindi sezione benefici come tutti quanti possiamo immaginare che sono molto importanti in questo particolare contesto finanziaria
E in definitiva si può dire che le cooperazioni di cui abbiamo parlato si prefiggono di ampliare le capacità di risposta alle crisi agevolando il processo decisionale
Esaltando l'integrazione delle capacità operative di singoli Stati e rafforzando la costruzione di una visione unitaria le possibilità offerte dal Trattato di Lisbona
Potranno consentire all'Unione di rafforzare il proprio ruolo di pilastro europeo
In seno all'Alleanza atlantica nonché la possibilità di sviluppare capacità complementari a quelle della NATO
Concludendo
Credo di poter affermare che se pure i tempi sono prematuri per una valutazione completa e compiuta la revisione del Trattato dell'Unione europea potrà dare un notevole impulso alla capacità dell'Europa in materia di difesa e di sicurezza
La cooperazione rafforzata e quella strutturata e permanente sono nuove formule per l'integrazione flessibile e consentiranno auspicabilmente di sviluppare iniziative tese
Adottare l'unione di strumenti militari efficaci integrati e pienamente rispondenti
Naturalmente
Tutto quello che ho cercato di sottolineare specie quando attinente al processo di integrazione
Ha come base la concreta adesione dei Paesi membri allo spedito allo spirito del Trattato di riforma
La prima indicazione in merito sarà la ratifica del Trattato un passaggio obbligato che coinvolgerà nel corrente anno tutte le nazioni dell'Unione ma altri pericoli ed ostacoli potrebbero nascere
Ha trattato ratificato
Da possibili contrasti sulle modalità di attuazione di alcune disposizioni
Infine un ultimo aspetto credo che sia importante evidenziare
è essenziale la necessità che la volontà partecipazioni IVA sia presente in tutti i Paesi membri per evitare scollamento i eccessivi del processo
Che per evitare che quei Paesi siano di fatto ripartiti in azioni in grado di concorrere al raggiungimento di un obiettivo
Ed in azioni destinate da rimanere immagini questo sarebbe un grave ostacolo alla reale interazione europea e all'esercizio di una funzione importante del mondo ho terminato e vi ringrazio per l'attenzione
Grazie a Mario nell'ultimo relatore intervenire per questa sessione generale di brigata aerea Carlo Magrassi
Il quale o un pilota un pilota sperimentare che anche comandate dal Reparto sperimentale dell'Aeronautica militare italiana
Con pilota che poi ha fatto dei passaggi nei vari Stati Maggiori quindi allo Stato Maggiore aeronautica sono essenzialmente nel settore alla pianificazione
Presso la nell'ufficio del Segretario Generale e Direttore nazionale degli armamenti come vice caporeparto armamenti poi ha frequentato anche non ha e non National War College negli Stati Uniti e primaria pro-rata approdare all'esperienza attuale a ha svolto due ulteriori importantissimi passaggi sotto profilo dalla formazione europea
Che sono quelli dell'OCCAR e quelle da valori che sono i due strumenti di cui prima di aver l'agenzia europea di difesa d'Europa si avvaleva per poter portare avanti la propria politica unitaria
Ecco allora lui come vicedirettore attualmente vicedirettore della agenzia europea di difesa è in una posizione ideale per dirci se questo organo che una delle altre grandi novità
Del Trattato potrà rispondere alle attese eventualmente a quali condizioni Carlo
Grazie già tutti Celli ringrazio tenente generale il generale senatore Ramponi per questo invito
Non è facile per me parlare di fronte a questo consesso ma precisamente di fronte ammiraglio Di Paola alla mia destra il quale capitato un po'per meglio ora di anche ha lanciato nello spazio questo piccolo satellite e Corder fare da datare lei dare informazioni tenera giornate capire se ci sono problemi
In una in una zona dello spazio un po'lontana
Cercando di capire quello che succede che non è facile forse lo spazio esterno veramente più più semplice di quello che lo spazio europeo
Attualmente
Il déjà del vecchio a a ha trattato in profondità il
Nuovo Trattato lede cooperazione strutturate seguita seguiti quelle rinforzate
All'interno del nuovo trattato delle cooperazioni strutturate rapido ventisette si dice che leda deve partecipare
I paesi diciamo che vogliono collaborare queste cooperazioni strutturate devono partecipare lo sviluppo di programmi comuni o europee di equipaggiamenti nel quadro dell'Eda è una delle possibilità che il dato di questa cooperazione strutturata
Che cos'è quindi
L'Eda leda è è stata creata leggo con lo scopo di supportare gli Stati membri
Nel loro impegno per migliorare già di difesa europea nel campo della gestione delle crisi e si espone sosteneva politico lo per sicurezza e difesa al presente nella sua futura evoluzione quindi cos'è praticamente leda è uno strumento legato
Comicità lapidario Di Paolo a questo processo
Dire nome cambiamento che sta avvenendo nel mondo il villaggio globale sta portando a all'estrazione punti in cui
Ognuno non avrà più quella indipendenza completa nei mezzi di produzione nelle capacità ma dovrà Inter dipendere
Dagli altri e la sua capacità di influenzare questo questo ambiente dipenderà dalle sue capacità tecnologiche di conoscenza culturali eccetera questo saranno i nostri paesi nel futuro i nostri Pellerano un potere legato a quello
L'immigrazione ci sta dicendo che ormai
Non esiste più un confine in cui nemico una volta di un colore diverso dal nostra faccio identificarlo con una
Divisa saremo tutti tutti mescolati ognuno avrà una sua funzione in questo in questo in questo ambiente
La necessità però
Di
Affronta questo ambiente
Porta con sé una gita di dimensionare la nostra specializzazione a un livello superiore cioè la spesa comporterà dei settori mondiali dove
In pratica
Chi spezzettare proprie capacità in varie cose in varie funzioni non sa più in grado di competere perché chi ci sarà specializzato in quel settore sarà molto più forte
E questo è quello che deve avvenire attraverso una una condensazione un agglomerazione di di di
Di di energie praticamente questi arrivare livello statuale a livello europeo e a livello provente mondiale
Questo discorso un po'vago serve per dire che questo legame che sta avvenendo fra il settore
Attuale del Consiglio e il settore della Commissione proprio perché ci si sta rendendo conto che non si può più affrontare in maniera spezzettata nessun nessuna situazione e leda sta proprio cercando di creare questa questa aggregazione
Io però oggi vorrei più che altro forse porre delle domande
Perché non ho le risposte io sto vedendo quello che avviene è un processo europeo che sta avvenendo
Ma
Non è detto che questo voglio solo che dopo il sia perfetto quanti processo europeo abbiamo visto che abbiamo tracciato con grande entusiasmo
Per poi dopo qualche anno di Rabat forse è meglio che cambiamo qualcosa che non siamo contenti e il mondo degli esteri molto e spero di questo ma anche il mondo e la difesa nel rispetto e viste parecchie quindi
Per cui
La deroga dalla difesa lavora appunto per promuovere
Quattro principali settori che poi sono i quattro di elettorati sviluppare capita di difesa
Promuovere la cooperazione nel campo di armamenti al secondo il terzo migliorare la base tecnologica e industriale della difesa supporto alla creazione di un mercato europeo competitivo per la difesa
E da ultimo promuove da ultima non
Infondo promuovere collaborazioni e la ricerca nel campo della difende il campo da difesa
Come lavora leda leda a come capo di questa agenzia Solana
A uno steering board composto e miste a difesa e da un rappresentante della della Commissione europea quello che riguarda la sicurezza poi a tre steering board di bello diciamo
Direttamente sotto uno info la fronte Direttore nazionale degli armamenti uno frode direttore della di fronte che tornerà ricerca tecnologica da venti è uno di fronte direttore della pianificazione della politica militare che non sono i capi di stato maggiore la difesa sono
Per la maggioranza dei paesi rappresentanti mi capita di maggiore della Difesa come il nostro caso normalmente partecipa capo del terzo Reparto alcune nazioni hanno
Una settore diverso
Allora prima domanda che io mi pongo è questa nel nuovo trattato leda
è previsto che contribuisca individuare se del caso a mettere in atto qualsiasi misura utile a rafforzare la base industriale partecipa di finzioni al politico europea della difesa
E le capacità e degli armamenti assiste il Consiglio le valutazioni del Bione avete tutte le capacità militare ma i primi due punti è scritto individuali incidenza operative
E promuove misure per rispondere a queste
Tra l'altro abbiamo visto che nella
Nel
Nel gruppo a cui l'Agenzia ha fatto capo a cui deve risponderci soli Ministero Difesa direttore azione di armamenti e altri però non vediamo i capi sono già da difesa
Questo la prima domanda che mi pongo se l'agenzia deve individuare il senso per attive
Poi in realtà non lo fa e il specialmente col cambio con il nuovo il nuovo diciamo il nuovo capo il nuovo chief executive tedesco si stanno chiarendo molti rapporti con
Il copre il Comitato militare UE eccetera però sicuramente qui è scritto un qualcosa che potrebbe dare adito a delle domande dei quesiti che devono essere risolti
Se no si rischia che l'agenzia possa portare perché abbia visto che è un canale e strumento da volontà politica direttamente capi sono giorni ai ministri a difesa proposte coordinati in maniera parziale con i capi sarebbe già la difesa
Europee e questa è la prima domanda a cui bisogna rispondere noi abbiamo
Generato in agenzia una long term vision in coordinamento Cicconi del Comitato militare ma solo in coordinamento
Da questa stadi del dirigente stare diciamo vicende endo un capability di veramente prende
Che individua le carenze individuerà le esigenze di dove apportare quel sarà le priorità eccetera eccetera sempre in coordinamento ma non esiste questa figura la figura il capitolo della difesa all'interno dello stile importo e questa è la prima domanda dobbiamo rispondesse siamo contenti o noti questo
Il tempo scorre veloce non secondari a cui l'Agenzia bada sono le strategie l'Agenzia sta cercando di svegliare strategie nel campo della aventi
Nel campo della tecnologico di industrial Bains
E nel campo
Del degli armamenti
Questa legge non sono non saranno parole al vento che prende poi dovremo riempire queste strategie con delle esigenze quali sono le nostre aree di interesse
è importante che l'Italia
Crei al suo interno un sistema un qualche cosa di capace di rispettare questa risposta per l'Italia in maniera globale qual è l'interesse del sistema Italia a questo
E questo è un altro quesito cui bisogna rispondere
Da ultimo esiste un discorso programmi perché poi l'agenzia in realtà era nata presso l'agenzia degli armamenti è stato un po'annacquata per vari per intenzione di alcuni Paesi che sono poi gli stessi Paesi che hanno annacquato diciamo le iniziative europee in generale
Però sicuramente la funzione principale l'agenzia e quella di generare progetti di una certa dimensione progetti comunicanti questo è certa però il discorso è quali
Le Nazioni stanno ancora pagando i grandissimi progetti che con sforzi enormi hanno fatto e che ormai presente ci sono conclusi ma li pagheremo riporta i dieci vent'anni non ci saranno soldi in più ecco perché si cerca di a livello proprio di creare questo avvicinamento fra commissione europea che almeno pochi soldi vincere annerimento il primo programma
Sarebbe lei eccetera e
I sistemi difesa il lei diciamo i ministeri e difesa che hanno dei soldi in prospettiva non li hanno al momento attuale
Però questo creerà l'esigenza di individuare quali progetti sono di nostro interesse sicuramente
La gente non riesce a toccare quei progetti sono già partiti è un problema abbastanza serio
Ogni volta che abbiamo tentato di correggere un sistema in un progetto in corsa impossibile perché penso dei contratti ci sono delle esigenze ci sono dei legami già fatti non si fa ed agenzie assista spalmando su settori nuovi però sono molto importanti perché
La dimensione europea permette di salire come progetti a livelli che non erano pensabile livello nazionale
E le grandi indussero peraltro già molto attente a questo faccio un esempio spicciolo semplice di un progetto che noi abbiamo trattato a livello nazionale in maniera minimale ed è l'inserimento del dediti velivoli non pilotati nel traffico civile
L'abbiamo è stato solamente a un sistema per permettere ai pescatori che abbiamo di volare a livello tecnologico si è pensato un sistema di senza Enterpoint che il minimo ma questo progetto tra cui Stati Uniti già stanno
Sporche di stadi già stanno seguendo danni
è un quadro di molto grosse una rivoluzione nel campo del trasporto aereo civile che a sua volta apporterà a una rivoluzione nel campo delle tecnologie e che porterà a quel potenziale a quell'aumento di potenziare eccetera tecnologico di quelle nazioni che vanno coinvolte che permetterà di mantenere alto quel livello di potenziale a cui accennava l'ammiraglio Di Paola che ci permetterà di affrontare il sistema globale che non è più un sistema appunto dove c'è un nemico un amico un'arma con puntate contro qualcuno
In pratica
Intorno a questo piccolo studio di mezzo milione di euro ci sono tutte le grandi industrie europee le leggo alcune
Tanto per dare un piccolo esempio abbiamo abbiamo base abbiamo all'ignaro nautica abbiamo salgemma abbia medie ADS tutte quante abbiamo da solo SAB
Galileo Diletta adesso chine etica cioè tutte intorno a quello
La grande rivoluzione queste in pratica
Il sistema
Aeronautico non stanno ignorando in maniera eccessiva nel campo nautico se noi voliamo da volere moda da Roma a New York o su un sette quattro sette o nel futuro su un Airbus tre ho tanti i tempi saranno gli stessi e ci metteremo la non ci potremo guarda la differenza per cui la grande rivoluzione alcune industrie devono
Cercare di di di di di tutte le anche l'industria cosca di spingere perché
Se nord alla fine si bloccherebbero tecnologicamente sarà quella di
Passare al venivano pilotati non è un piano che nero accusati non pilotate una capacità che verrà inserita anche sui velivoli
Pilotati praticamente sempre di più ci sarà possibile far sì che il pilota si è caricato sempre meno di problemi
Per cui potrò impacchettare Piero Camillo spazio quell'intasamento attuale che ce ne ce ne d'Europa piano piano dovrebbe lentamente svanire e permettere quindi
Di aumentare le tecnologie in quel settore ma sono tecnologie che andranno dalla terra cioè dalle stazioni di terra ai satelliti a tutto ciò che ci a bordo robotica aerodinamica Madaro dinamica la più praticamente
Si estende voi del comunicazioni sarà una rivoluzione complete in questo settore Degani dove ci stanno progetto spettanti si stanno preparando a questo
Qual è però il problema grosso noi parteciperemo a questo gioco in funzione di quanto metteremo sul piatto
Se l'Italia metterà sul piatto soltanto quello che la difesa può mettere o che il Ministro dell'industria può trasmettere saremo
Un giocatore minimale cioè il sistema Italia deve guardarsi nelle proprie tasche
Vedere se questo discorso è globale ed è globale per l'Italia perché riguarderà tutti gli aspetti della Corte che io punterei saranno le pulizie personali carabinieri penseranno i fai al fine gli antincendi tessera non vista dalla sanità
Quante saranno le marine che saranno tutto civile e militare
Per cui il
In pratica dovremmo creare in Italia un qualche sistema capace di rispondere a quel sistema europeo che si sta creando e che mette insieme in Commissione
Con tutte le varie branche difesa con tutte le varie branche e che poi partirà partirà con dei progetti ed iniziative chiamerà Alitalia sedere intorno al tavolo dirà quanti soldi ai
E in base a quello noi giocheremo questo era il messaggio che volevo dare oggi credo di aver usato il mio tempo mi confermi socio ancora un attimino c'è sempre la strada conclusione loro quello che
Volevo concludere in questo è
L'Italia non può soltanto
Alla luce di quanto già detto guardare ovviamente
Al discorso ROPPA l'Italia è fortemente legata in un in Transatlantico è fortemente legata a un discorso nato che vedo molto come futuro possibile collante di molte iniziative
In tutto questo però in Italia dovrà esserci un qualche sistema
C'entra Ytzhak tot coordinato una rete
Tra i vari dicasteri
Che possa fornire I nostri elementi che si trovano nella NATO Brabbia Di Paolo a questo no non leda che si troveranno in in altri contesti quelle indicazioni che ci permetteranno di giocare in maniera
In maniera
Guida ante se posso usare questo termine cioè spesso in Europa noi andiamo al traino questo è il problema che abbiamo legato a spesso a una a una
Frammentazione dalle da veramente si sia una una
Una visione
Del problema
Particolare nazioni come la Francia
E la faccio un esempio ma anche altri Inghilterra eccetera Svezia giocano in maniera estremamente più coesa e riescono quindi ad Al moltiplicare il loro potenziale
A un livello che noi non riusciamo a fare quando invece potremmo farlo tranquillamente perché sistema
Funzione non è il sistema di per sé isolatamente funzione dobbiamo solamente renderci conto che l'Europa esiste c'è
E chi qualcosa va fatto io interrompere qui fosse stato la presentazione un po'particolare però voleva lanciare un messaggio
Di di attenzione a un qualcosa che è partito e che noi possiamo volerlo o non volerlo ma andrà in una certa direzione possiamo contribuire a questa direzione o meno in funzione di quanto supremo giocare all'interno di esso grazie
Grazie alla Reggiana grazie grazie per la due valutazioni due quesiti anche per i richiami al problema delle risorse al problema delle interfacce tra ambito nazionale
Ambito europeo l'interfaccia cui aveva accennato anche in termini conseguenza in ambito nazionale il generale Del Vecchio
A questo punto gli interventi sono terminati e quindi cedo di nuovo
Il lo scettro di comando alla senatore Ramponi
Tutte
Bene allora adesso il convegno presenta una piccola innovazione ho pregato i due coordinatori delle sessioni di rispondere ad un paio di domande di interazione del discorso esteri difesa seguito
Delle novità che sono state analizzate nella prima nella seconda sessione
Quindi mi sono preparato anche a seguito di quanto emerso
Un paio di domande che loro
Risponderanno dialogando
Dialogando fra di loro e ponendo l'accento anche a titolo di un Foti dire il passo di quanto è un fatto un signore di richiamo dell'attenzione
Verso quanto analizzato il primo quesito per questo la unificazione a livello europeo in modo persone del responsabile della pesce Peres
Cioè praticamente la indicazione di un ministro unico
Non è l'utilizzo del decreto il settore esteri difesa
Può pure accettato secondo
Voi due un passo in avanti ove o determina una complicazione
Queste o quest'unico ministro degli esteri e della difesa che non trova riscontro negli Stati dei partners
Nell'organizzazione istituzionale dei partners nello stesso tempo può o può non creare dei problemi nel dialogo fra l'entità centrale Unione Europea ministro un rappresentante del la politica estera e di sicurezza europeo
E invece
I rappresentanti divisi
Ed è sterile difesa dei vari partner
Questo la domande su questo vi prego di fare
Le vostre considerazioni il discorso
Di voi due può durare quindici massimo venti minuti e quindi regolate di questo il primo quesito poi non se ne ho un secondo essi vie tempo anche un terzo ma credo di concluderei qui i primi due prego grazie Presidente
Immersi intesi la prima parte del quesito è se è preferibile
Respingiamo le cose in maniera provocato
Una doppia figura istituzionale responsabile una per gli affari esteri e un'altra per la difesa e per le questioni militari incendi
In linea generale è da ritenersi auspicabile rafforzare penserei istituzionalmente l'aspetto difesa delle competenze dell'Alto rappresentante
Che come è noto a riassume in sé sia quelli della pesca che quelle della proposta
Si deve però premettere in questo preliminare
Che il tumore e ispirato ad una forte direzione politica unitaria dei due settori di competenza dell'Alto Commissario
Infatti civile c'è una frase che nel trattato e molto più chiaro
Tenendo presente questa impostazione dei trattati non è possibile al momento parlare di un altro Alto rappresentante per le questioni militari
Distinto da quello previsto dal Trattato di Lisbona
E comunque da osservare che l'equilibrio credo
Burocratico e amministrativo fra i due settori esteri e difesa appare sbilanciato a sfavore della difesa
Infatti mentre l'Alto rappresentante che disporrà per le relazioni estere di una struttura ampia e consolidata
Il servizio aste europeo e i funzionari dell'ex ecco del Commissario europeo eccetera
Non si può dire che disponga di un equivalente staff per il settore militare
Non si può dire che dispone e quindi in particolare
Si può notare che l'Alto rappresentante può contare
Nell'ambito del Segretariato generale del Consiglio di un direttore generale per la politica estera ma solo di strutture a livello inferiore per le attività della peste
Un vice direttore con il ruolo di comandante civile e un direttore per le missioni militari
Quest'ultima direttore ai essenzialmente funzioni di raccordo con le autorità e istituzioni militari che operano sotto l'ombrello dell'Unione europeo
Alla luce di quanto sopra e da pensare che sia auspicabile un rafforzamento del ruolo e delle strutture per gli affari militare anche se le reticenze nazionali
Il fatto di tre questioni militari e la complessa problematica dei rapporti e della divisione delle competenze condannato
Nonché l'esigenza che noi sentiamo di evitare duplicazioni di strutture di risorse eccetera sembrano per ora costituire una forte remora in questo senso
Circa
Poi la seconda parte
Delle quesito quello se possono insorgere
Diciamo dei problemi di armonizzazione fra i Ministri degli esteri e della difesa forse si può dire che alla luce della internazionali
Dei Paesi membri forse da ritenere che l'esperienza che abbiamo acquisito sinora nella cooperazione comunitaria
Possa fare escludere questa eventualità non solo alla luce della storia del CAGRE
Ma anche per la presenza di un forte per almeno quello che sembra un
Forte Presidente del Consiglio europeo che non solo presiedere anima i lavori del Consiglio ma anche svolge funzioni di rappresentanza unitaria Estero
Il fatto che la testa si collochi all'interno della pesca nonché l'impegno di muovere verso un aggiornamento della strategia europea di sicurezza entro la fine della presidenza francese
Sono tutti elementi che
Penso rafforzano la coerenza nella gestione dei due settori
Teniamo presente che poi c'è un impegno
Previsto dal Trattato di rivedete
Le le strutture in fatto di sicurezza e difesa per Umbria una graduale definizione di una politica di difesa comune dell'Unione
Grazie
Ma io vorrei fare una
Una brevissima
A che fare una brevissima premessa telegrafica per ricordare che
La difesa tra tutte le articolazioni di uno Stato o di una federazione di Stati è quella che più si accompagna al concetto di sovranità nazionale
E questa valido ovviamente anche per gli esterni
E quindi quella che di norma nei processi di integrazione arriva per ultima
La peste che era ed è tuttora un po'più oltre il livello della a livello embrionale non poteva fare eccezione quindi è stata collocata nella nella pesce ora però io credo anche a seguito del Trattato di Lisbona sta diventando adulto
E quindi non può rimanere per sempre una costola di un sistema che esso stesso è in evoluzione sistema estero del
Rapporti verso l'esterno che esso stesso in evoluzione
Anche se rimangono delle competenze nazionali che sono state chiarite negli interventi di questa mattina come sovranità
Quindi è pensabile che se non oggi almeno in futuro diciamo ci sarà una maggiore caratterizzazione essi tenderà ad avere una fisionomia più marcata ed esclusiva questo un po'lo scenario che potrebbe
Essere di fronte a noi
E in tale scenario il mantenimento di un solo responsabile appare un po'una forzatura pare una forzatura sotto il profilo logico
Perché allora tra tutte le articolazioni dello Stato perché è soltanto la difesa deve lascia sarà abbinata al settore degli esteri non anche altre arti o altre articolazioni finanze finanze lo sono stato per un certo periodo di tempo
E altre articolazioni giustizia Salute qualsiasi
Delle altre e la seconda considerazione anche dato dal fatto che la difesa ha un suo lato un suo volto interno oltre a quello estero
Vero come ci ricordava stamattina la poco fa l'ammiraglio Di Paolo che la globalizzazione ormai
è sotto gli occhi di tutti e a questa globalizzazione dobbiamo aggiungere anche nella lotta al terrorismo e questi due fenomeni hanno portato un po'fa sfumare i confini tra
Tra le varie branche anche per quanto riguarda la difesa tra difesa come era stata Congia come tuttora concepita
E chiamata darcelo proiettata verso l'esterno e invece il lato interno quello che più comunemente si chiama sicurezza però a mio avviso questa questa sfumatura questo
Venir meno dei confini netti tra le branche in un senso e nell'altro non autorizzata a dare ad un solo responsabile a concentrare in un unico responsabile delle funzioni che credo si possa condividere
Questo concetto sono più propri di un Presidente del Consiglio
E quindi io credo che
Anche per per questi motivi come per il fatto che vi sono
Questi rapporti tra
L'Alto rappresentante i ministri della difesa
Il formato per esempio delle riunioni dei ministri dalla difesa questo problema venne sollevato alla ad uno dei consigli
Europei all'ateneo se non ricordo male poi
Valori comparve anche nei lavori della Convenzione che portò
Al trattato costituzionale di Roma e poi è stato un po'abbandonato quindi i ministri dalla difesa partecipano in via formale o in via informale alle riunioni dei ministri degli esteri ma si pone anche il problema di un formato per loro quando
Questo aspetto difesa e sicurezza comunque li si voglia considerare integrate arriveranno ad un completo stadio di maturazione la conclusione di tutto questo perché
Io in prospettiva ritengo preferibile una doppia figura con anche un ruolo potenziato che anche esso si svilupperà nel tempo del Presidente del Consiglio europeo
Nel frattempo siamo in questa situazione ben venga l'unitarietà ma in ogni caso l'Alto rappresentante come minimo come diceva l'ambasciatore ma io risiedeva attrezzare perché
Con i problemi che crescano
E con lo Stato operativo conseguito anche sul campo
Come ci ricordava anche già del vecchio con le realizzazioni che stati Battle Group se poi è anche negli altri settori le missioni e basti pensare al missione
In
In Bosnia quella che è partita ieri per il Ciad sono di un certo impegno ben la gestione di queste cose anche con un comando strutturato sulla linea militare dal punto di vista politico strategico pone dei problemi che vanno
Vanno considerati a fondo grazie
Grazie alla seconda domanda fa
Direi specifico riferimento proprio a quanto ripetuto da molti dei relatori degli espositori cioè vero che è necessario prima di tutto porre norme
Stabilire le indicazioni precise di quello che si deve fare avere un contesto normativo nell'ambito del quale operare
Però è altrettanto importante se non più importante nel momento che è stata già
Definita la linea di sviluppo attuare lo sviluppo cioè in realtà forse è più facile
Anche se non sempre lo è e deve finire i punti fondamentali sui quali basare la realizzazione della cooperazione interna europea
Ma ancora più difficile poi renderla operativa
In questo contesto quindi il fatto che nell'ambito delle clausole di solidarietà si parli Esperia Michele espressamente direi anche forzatamente
Dalla necessità di realizzare una reazione unitaria
Ai guai derivati da calamità naturali scusate oppure
Ancora più importante della minaccia terroristica nei confronti di uno dei partners europei per realizzare una risposta forte coordinata che vada alla prevenzione alla reazione nei confronti della minaccia terroristica
Questa dichiarazione di intenti questo
Norma è e deve però a vere delle precise possibilità di essere portata a termine attraverso delle decisioni organizzative come come sempre accade e allora io
Vi chiedo quando si dice gli Stati europei agiscono unitariamente nei confronti
Del terrorismo in caso di catastrofi questo secondo voi è riprendendo anche ripeto quello che hanno detto sostanzialmente tutti i relatori
Determina dal posto il punto di vista che cosa entro nello specifico chiarisco la domanda voi prevedete così come noi come l'Europa ha fatto dopo aver definito a Peter Berg
No scusate dopo aver definito adesso in chi alla fine del novantanove agli inizi del due mila
La necessità
Di istituire dei corpi di coordinamento di decisione coordinamento e delle forze operative di esecuzione
La possibilità di condurre i compiti di pezzi iceberg realizzando il Corpo d'Armata
Poi lei ha già in gol e i tre volti se il Comitato politico il Comitato militare lo sterzo militare in ambito europeo per poter condurre
Quelle operazioni umanitarie di peacekeeping peace and forcing
Delineate che vanno sotto il nome di petto Alberto oggi
Voi ritenete che sia opportuno e necessario questa decisione analoga che possa prevedere
Per il coordinamento e il controllo la Costituzione
Di un nuovo corpo politico militare oppure di affidare a ai a due ai due Boldi su quello politico e quello militare
Per il coordinamento delle operazioni di petto esuberi anche il coordinamento delle operazioni di solidarietà in ambito Unione europea contro il terrorismo prima domanda
E seconda domanda ritenete che trattandosi di un compito che è abbastanza specifico quello contro il terrorismo che comporta anche l'utilizzazione e l'uso di forze
Che non sono certamente esclusivamente militari anzi in partenza fanno più riferimento a forze di polizia corpi di polizia
Dei vari Stati ritenete che sia necessario come fatto adesso inchina nella definizione del Corpo d'Armata
Per le operazioni di petto il bene la definizione anche di un
Luogo dei punti di unione delle possibilità operative
Il forze operative dei singoli Stati da impiegare tempestivamente in questa azione di solidarietà nel momento in cui uno degli Stati europei si trovasse sotto una forte aggressione
Di carattere terroristico
Grazie rapidamente
Anche qui per non
Per non entrare a freddo in un problema come quello all'antiterrorismo che è una vera e propria gara se vuole fare una brevissima premessa
Ricordando quello che l'Unione europea ha fatto in materia di antiterrorismo poi ovviamente la cosa è applicabile anche alla dalle calamità naturale o prodotte dall'uomo
Europea citato innanzitutto una strategia di antiterrorismo che poggia su quattro filoni quattro direttrice che sono la prevenzione la protezione del perseguimento e la risposta
E ha tradotto questa strategia in un piano d'azione un piano d'azione che è seguito dalla Consiglio europeo
Attraverso un coordinatore del contro terrorismo attualmente è una figura un belga subentrato da pochi mesi
Che perché c'è anche l'intervento dalla Commissione quindi vediamo un po'tutti i pilastri o ex pilastri in funzione con ovviamente un ruolo giocato anche dall'Alto rappresentante che nomina addirittura questo coordinatore
E e si è dotata anche l'Unione europea due in materia di antiterrorismo di una serie di strumenti giuridici basti ricordare il mandato di arresto europeo l'euro Just che riunisce i giudici inquirenti
E l'agenzia Frontex per i movimenti dei del personale è un centro situazione questo per poter affrontare tutte le sfaccettature di una lotta antiterrorismo di una lotta al terrorismo
Il problema ovviamente è molto complesso tutto questo detto una vera capacità di intervento però noi la ritroviamo soltanto negli Stati
E difatti agli Stati si fa riferimento
Che rimangono sovrani per poter svolgere un'azione che può essere coordinata sì ma non è completamente unitaria
E molto c'è da fare anche sul piano unitario per coordinare a fondo la fonte prima dalla lotta all'antiterrorismo che l'Intelligence in tutte le sue manifestazioni quindi la Juve Inter a scegliere tutte quante le altre
Come molto c'è da fare in tema di dottrina
E addestramento dottrina l'Unione europea è l'unica che ha dato una di oltre ad alcuni Stati membri una definizione una definizione del terrorismo del reato terroristico che invece manca
In uno degli organi forse il maggiore le Nazioni Unite che hanno sedici col tra convenzioni e protocolli sulla materia ma ancora non hanno potuto mettere insieme una definizione di questo genere ecco
Tutto ciò premesso io credo che sia certamente auspicabile poter contare su una forza europea sarebbe una sorta di National guard
In europea in in con il compito di provvedere a quello che si chiama Oman Security
Sul nostro territorio
E quindi si tratta di secondo me come primo stadio perché non è pensabile di poter fare questo subito in un breve tempo di individuale un pool di forze tra quelle già disponibili
Da qualificare anche per questo tipo di impiego
Funzione questa che appare non dico più facile ma certamente meno difficile di quella di creare
Un un complesso di forze ex novo rispetto a quelle che già esistono penso alle forze partecipanti già parlato
Era senatore Ramponi quindi penso all'esercito alle altre Forze Armate alle forze di polizia ma anche agli assenti dalla Protezione civile per quanto riguarda
La l'intervento in occasione di catastrofi le missioni le missioni sono quelle di protezione di infrastrutture critiche
La riduzione delle conseguenze di un attacco con i mezzi di distruzione di massa in particolare i mezzi chimici biologici radioattive cosiddette bombe sporche e anche nucleare in teoria
Speriamo che non si è anche in pratica la sicurezza dei cieli quindi la sicurezza dei porti degli aeroporti
Il trasporto il trasporto strategico e tattico e la logistica logistica pensiamo agli ospedali da campo
Le anche un concorso tra loro di queste forze al mantenimento dell'ordine pubblico sono missioni queste che ho così molto velocemente accennato missione che non sono ancora espressamente prevista dal Trattato sull'Unione europea
Che prevede il contro terrorismo
Soltanto come misura di sostegno a Paesi terzi nel quadro della problema dalla stabilità di quei paesi terzi sono invece sostanzialmente riconducibili ritroviamo anche formalmente alla clausola di solidarietà di cui si è già parlato
Ecco questo per le forze non vedo tanto la necessità di costituire un'altra linea di comando e quindi pensiamo alla testa strategico politico strategica e poi anche a quella sul campo
Potendo bastare almeno per il momento una un potenziamento dei meccanismi operativi già esistenti
Raccordando per esempio la catena militare con quella delle forze di protesti di proprio delle delle forze di polizia e delle degli assetti di protezione civile assegnando a una di queste la funzione di pilota
Questo a livello operativo
A livello politico strategico certamente in prospettiva si dovrà pensare a un organo che raccolga le competenze di tutti gli ex pilastri o pilastri
E di questi di questi settori contro il terrorismo nella lotta nella intervento in caso di catastrofi e dotarlo di conseguenza grazie
Forza
Il mio contributo alla rispetto alla risposta e meno
Penetrante e specifico di quanto abbia fatto il generale me Fraticelli o a riguardo vorrei dire che
Per quanto riguarda i due settori terrorismo e protezione civile
Se sia la Commissione Lund alla comunità sia l'Unione europea hanno alle spalle una lunga storia di esperienze purtroppo e anche di cooperazione
Però
Forse tenendo presente quello che auspica il generale Fraticelli e quello che invece
E al momento attuale la situazione
Occorre forse però oggi un'azione di chiarimento di definizione di compiti
Limitazione di competenza
è sufficiente fare l'esempio dell'esplosione di una impianto chimico o batteriologico
Ho nucleare che può essere causata sia da un atto di terrorismo sia diciamo una fatalità
Più che creare quindi una forza europea a cui accennava il Presidente Ramponi e
Delle evoluzioni che il generale Fraticelli a indicato con molta concretezza
Forse e necessario creare due distinte se vogliamo tax force permanenti e
Istituzionalizzate
Che approfondiscano negli ambiti entro i quali i Paesi dell'Unione europea possono cooperare agire in tema di terrorismo e di calamità
Per le calamità naturali
E per quelle provocate da errori umani la tendenza della Commissione come voi sapete è quella di creare qui ci siamo
Con l'osservazione il quesito del Presidente Ramponi e quella di creare una forza di intervento
European pull of Force
La maggioranza dei Paesi membri però mettono l'accento piuttosto sulla preferenza
Di meccanismi di raccordo e ritorniamo alla prima parte della mia per risposta e di prevenzione evitando per ora accusa appesantimenti burocratici
Dietro questa formula che può sembrare
Come sempre alle volte diplomatici e oramai militari sanno benna articolare c'è una certa riluttanza da parte degli Stati nazionali a che hanno poi
Diverse e differenziate capacità in questi due settori
Circa il terrorismo in particolare da osservare o chi è un settore che coinvolge oltre tutto vari dicasteri nazionali varie organizzazioni internazionali
Vari trattati che sia bilaterali che multilaterali qui ci sono delle autorità militari che hanno un'esperienza ancora in ambito di Nazione Unite
Sinora
Quindi l'Unione a da dà l'impressione di essersi concentrata prevalentemente sulla prevenzione piuttosto
Che sugli interventi su cui il generale Fraticelli siete soffermato
Inoltre vorrei fare osservare in questa solo sorta di spostamento di un diplomatico su un lato della difesa che occorre nel settore terrorismo coinvolgere maggiormente i Ministeri della difesa
A motivo del fatto che le le unità militari impegnate in azioni di mantenimento della pace e di National Bin Laden
Innovative
Spesso sono oggetti di attacchi terroristici quindi credo che anche questo va nella linea che i ammiraglio ingegneri due generali precedentemente hanno indicato
Che deve coinvolgere vedere un
Stretta cooperazione fra i due dicasteri estere di fresca
Poi
A parte il fatto su questa cautela nel procedere in un processo di unificazione
A preferenza di quello di diciamo affatto funding eccetera c'è il fatto che molti dei Paesi europei
Citiamo l'esempio della Spagna fino al Governo Aznar almeno hanno avuto una concezione del terrorismo leggermente diversa
Da quella di altri Stati membri dell'Unione grazie
Tema e siamo perfettamente nei tempi si conclude questo
Il coro dibattito a due voci se
Alla fine del mio parlare se l'avete gradito e apprezzato va battete le mani forte se l'avete invece
Rapito poco perché io ho bisogno anche allora grazie
Perché perché voglio dirvi nel comitato scientifico crea il centro studi
O una serie di persone e di grande valore dal punto di vista e professionale
E anche intellettuale
E che finora io non delle qua per le quali io finora ma nessuna valso per un po'per
L'organizzazione dei convegni e anche poi per conduzione diciamo del dibattito
Ma mi piace anche dare loro uno spazio web perché anche loro possano sentire
E le idee il pensiero di queste persone
Che probabilmente sono state
Costretti a cessare il loro impegno per lo Stato per ragioni di età per ragioni di cose dati invece ma che in realtà meno per quanto riguarda il mio pensiero sono state bloccate proprio nel momento migliore del loro sapete del loro conoscere ancora della loro vivezza mentale
Per cui se questo va bene anche in futuro cercherò di fare in modo che
Loro possono esprimere dire il loro pensiero breve così come si è fatto un fermo restando che i competenti coloro che sono molto addentro alla materia come è successo questa mattina possono esprimere
Il loro parere quindi farò senz'altro così anche con il conforto
Nel vostro applausi della vostra approvazione adesso abbiamo
Dieci o venti minuti per i quesiti che vi prego formulare avendo da una parte dei relatori no si sono un po'mescolati quindi va bene allora
Se voi presentati quesiti sia per la componente estera sia per la componente difesa e sia anche per il dibattito che si è svolto tutti coloro che possono essere interessati erano risposta sono allineati alla mia destra
Per la mia sinistra terminato
Quel momento mi auguro che siano appunto giunti gli esponenti politici di fare una piccola manovra per linee interne in modo da schierarmi tutti e quattro qui sopra io mi metterò
Di fianco e
E
Apriremo il dibattito politico quindi
Ho concluso questa parte e apro e il discorso
Al quesiti e dalle domande abbiamo parallelamente un microfono organizzato l'abbiamo già pronto quindi chi vuole porre le domande depone OSP dice specificatamente
Desidererei chiedere a oppure sarà nostra cura signori relatori alzare una mano e dire voglio rispondere io grazie
Come
Sono generale Cecchi
Pe
La mia e mi intervento
Sul
Tema della dimensione difesa sicurezza dell'Unione europea
E quindi la domanda
Inevitabilmente cadere un po'sul la birra Di Paola
Evidente credo che sia fuori discussione la vocazione italiana
La vocazione europea dell'Italia
Sia in campo politico ma anche nel settore militare
Nel settore militare sono stati effettuate degli sforzi straordinari
Per
Cercare di aumentare la nostra presenza nei comandi Muti nazionali ed europei in modo particolare
è stata fatto uno sforzo e continua a essere fatto uno sforzo straordinario nella partecipazione alle missioni abile europea oltre che a quelle nato sotto egida ONU e di altre missioni che comunque
Hanno per finalità
La stabilità e la pace nel mondo
E ricerchiamo ogni iniziativa l'abbiamo sentito prima dai Bari
Oratori militari della generale Del Vecchio ogni iniziativa che serba a rafforzare questa
E capacità dell'Europa di costituirsi anche come entità capace di fronteggiare emergenze a livello sicurezza
Ma
Qui
C'è un ostacolo grave a questa nostra da questo nostro processo vocazionale ed è un ostacolo chiamiamolo così interno domestico che è quello ahimè delle risorse che sono dedicate alla difesa
Le risorse
Soprattutto non soltanto a livello diciamo così generale ma proprio
In in in termini oggettivi
Quando andiamo a verificare le risorse destinata alla difesa in Italia
E paragonate al prodotto interno lordo con quelle dei Paesi più sviluppati con i quali noi ci confrontiamo europei ma non solo con quelli quando vediamo lo sforzo che stanno producendo i new Camassa
Coloro che stanno entrando tentando di entrare Unione europea noi ci rendiamo conto che queste
Questo livello di attenzione e di sensibilità nazionale non è coerente non è coerente con quelle che sono invece quella la questa vocazione straordinaria fortissima dell'Italia in questo senso e allora il rischio
Giampaolo è grave il rischio è quello che tu hai anche accennato il paventato di veder
Compromessa questa credibilità che ci siamo guadagnati nel mondo con grandi sacrifici ma soprattutto quella di essere
E marginali a livello di portatori d'acqua cosa che ritengo e ingiusta e e non assolutamente adeguata quello che
Il il livello la le l'ambizione ma anche e la la la la dal la forza e la capacità del nostro Paese a livello europeo mondiale allora la domanda ovviamente da cento milioni di euro Giampaolo tu non credo che avrei una risposta a questa domanda per io credo che gli astanti qui le carte siano interessati a sentire il tuo parere su questa incongruenza e come fare secondo te
A ad a a scongiurare questo grave rischio grazie
Io credo che il tavolo politico che verrà dopo risponderà se vorrà rispondere a questa domanda io credo che dal punto di vista nostro
Come quello che si devono fare noi ovviamente nel continuare a far crescere la sensibilità su questi temi e noi
Quindi struttura della difesa continuare
Nell'ambito de delle risorse che ci vengono date nel mentre noi
Spingiamo perché siano maggiore attenzione utilizzarle veramente almeno c'è continuando su questa strada di fornire
Capacità operative perché io sono convinto che quando alla fine uno strumento e in grado di esprima una sua coerenza delle sue capacità e anche in grado di
Dimostrare chili di farsi ascoltare e di
E quindi essere ascoltato quindi
Il nostro contributo a questo sforzo che deve sono sporto di sensibilità politiche e quello di dimostrare che l'Italia a uno strumento militare su cui può contare su quelle conviene investire perché lo strumento militare oggi e uno delle capacità
Nel contesto internazionale è una capacità di punta perché ha dimostrato e dimostra tutti i giorni professionalità e competenza e quindi su questo tormento vale per investire ma
Questa è la risposta della politica deve dare il senatore Ramponi non certo io
Allora adesso vi faccio ridere
Adesso adesso vi faccio ridere su questa
Su questa domanda chi offre e che ovviamente io farò ai quattro politici di questo ma ne avevo parlato con i miei due collaboratori di destra di sinistra
Fisicamente potesse avere
Si scrisse allora
Deve allora loro avevano detto mangiamo avremmo piacere che di rispondere e dire anche noi il nostro parere su questo io ho obiettato ma ragazzi voi che cosa volete dire
Il discorso afferisce il politico un conto è l'affermazione di Paola che più di ciechi che dicono è necessario avere di più è un conto è il politico che deve sì sì concordo e quindi poi deciderò
Perché allora ma anche a farlo apposta
Adesso lui ha fatto la domanda lui ha detto ti anticipato logico qua dover articoli deciderò anche presso stato d'accusa De Paola dentro la risposta la deve dare questo quindi aumenta la tesa per l'arrivo dei politici Babette grazie se non avete altro se nessun altro ha da dire sì qualche cosa allora passiamo alla seconda domanda grazie
Io sono il genere ad arrivare già rappresentante italiano nel Comitato militare dalla NATO attualmente presidente del gruppo di sminamento umanitario italiano e vicepresidente dell'Istituto studi e ricerche sulla protezione e difesa civile dico poco per
Ma nei giovani spiegare la mia domanda
Diciamo in termini molto chiari che le operazioni di pace e oggi si caratterizzano non soltanto con l'uso della forza per informarmi o per mantenere separate le forze in campo
Bensì molto molto con l'intervento cosiddetto umanitario
Che viene svolto oggi come oggi in prevalenza dalle cosiddette o in città organizzazioni non governative e per dire non governative significa che necessariamente non obbediscono a nessuno derogabile
E allora io vorrei chiedere in particolare all'autorità militari e alle politiche
Sono loro fianco sette
Non ritenesse opportuno che l'Unione europea si faccia promotrice dalla costituzione di forze tra virgolette civili
Per
Operare a fianco delle forze militari in queste missioni di pace
Perché c'è bisogno di conquistare l'animo e la fiducia delle popolazioni locali
Perché quel tetto che un fattore importantissimo di sicurezza anche per i nostri militari mentre viceversa constatiamo che in
Dalla generalità dei dati Leo ONG non vogliamo avere a che fare con i militari perché i militari sono guerrafondai devo inciso lo pacifici qualcosa l'Unione europea aveva già previsto nella quadro dall'autorizzazione penali
La Protezione civile in casi di interventi va ben pensanti catastrofi bisogna viceversa spostare anche nelle operazioni di pace
L'esigenza di disporre di forte particolari civili e io dico anche o formate
Da militari in congedo
Quindi da esperti di emergenza perché i militari sono i pregnanti esperte tema getta perché si preparano tutta la vita a fare la guerra e dell'emergenza massima
Aiutare le operazioni militari e conquistare l'animo tanta gente questo dovrebbe essere se vogliamo dire uniche input da mandare alla nuove strutture al futuro dall'Unione europea grazie grazie Vittorio molto chiaro
Adesso a chi vuole con gli altri
Altri con
Va bene cercherò di essere breve nella risposta
E apprezzabile quanto lei ha prospettato però le vorrei rispondere su due volet quello delle Nazioni Unite è quello della Unione europea
Le operazioni di pace oramai non sono più solo delle operazioni militari ma sono delle operazione di nation building cioè delle operazioni che investono tutti gli aspetti
Della convivenza civile nel Paese dei diciamo di in cui si interviene
La vocazione dell'Unione Europea e principalmente in questa del soft power come viene detta mentre quella delle Nazione Unite forse
E prevede con una certa influenza degli Stati Uniti anche l'uso di maniere più forti
Quindi e qualcosa che assolutamente e in atto con le forze di polizia giudiziarie e e di specialistica per quanto riguarda l'Unione europea e da ricordare che le e operazioni civili che sono una parte
E sono magna pars sempre di questo soft Paolo Arcà o di azioni esterne della comunità incluse quelle strutturate rafforzate sono a carico del Bilancio della pesca
Quindi significa che esiste già una struttura finanziaria
Vissuto porto a quelle che e saranno le operazioni sul terreno che poi Anna anche hanno un voler militare che ricade sulla difesa
Grazie
Altri
Qualcosa niente voi
Voi lo volete dire prego posso
Sì sono Michele come l'Istituto Affari internazionali on a domanda relativa alla prima sessione
Indubbiamente il Trattato di Lisbona fa fare dei passi avanti alla politica estera e di sicurezza europea tuttavia come è stato giustamente rimarcato mi sembra che si vada soprattutto nel senso di un'integrazione
Di carattere più intergovernativo vorrei chiedere ai relatori quale secondo loro il peso che avranno sullo sviluppo nei settori e della pesca della peste l'integrazione europea e due dichiarazioni la trenta e trentuno sono state adottate soprattutto su impulso della della delegazione britannica
Ore o una seconda domanda relativa un argomento toccato nella seconda nella seconda sessione
Ed è anche una una mia riflessione relativa alla alle cooperazioni rafforzate
Mentre mi sembra che lo strumento della cooperazione strutturata permanente sia molto utile se un passo avanti necessario se vogliamo coniugare lo sviluppo di una politica
Di sicurezza e difesa forti al contempo stiamo allo stesso tempo flessibile mi sembra che le cooperazioni strutturate rafforzate nel settore della
Nella politica estera benché spesso siano presentate nel dibattito con una sorta di
Di panacea per l'integrazione rafforzata mi sembra che possano essere usate più come strumento di pressione piuttosto che essere adottate la cooperazione rafforzata è uno strumento che nasce con il Trattato di a da un quindi tratto in vigore già nel novantanove successivamente con Nizza sono state estese anche al settore della della politica estera tuttavia i grossi passi avanti come nel lei euro con come Schengen sono stati fatti al di fuori di queste cooperazioni rafforzate sono state
Solo successivamente comunità Rizzati quindi secondo me mi sembra che questo strumento sia spesso è sopravvalutato al dibattito e mi sembra che la politica estera come tale presuppone un'unità d'azione che è abbastanza
Sì
In contraddizione poi con con la cooperazione rafforzata soprattutto in considerazione del fatto che esiste già uno strumento nella pesca che può integrare flessibilità integrazione che la clausola di astensione costruttiva grazie
Bene grazie che i diplomatici prego
Grazie ma le due dichiarazioni in realtà status con l'occhio nel senso che non fanno altro che ribadire che gli Stati sono padroni la propria politica estera di svolgerlo l'azione insomma così si vessazioni termica sono state volute dal Regno Unito ovviamente
Prima parliamo di che norme ad alto valore simbolico sono dichiarazioni che hanno valore simbolico elementi negativo tra Paesi comunitari in positivo pesi come Regno Unito ma non darei un'importanza maggiore rispetto a quella che hanno
Non non hanno portato comportato alcuna modifica diciamo di alcuna norma nel Trattato di forma
In realtà che
Occorre giungerà una parola che non c'è stata mai pronunciata oggi e che l'alta costi su una parola chiave in tutto il dibattito la prole sussidiarietà
Al a Bruxelles e se secondo diversi Paesi membri compito anzi deve fare quello che non si può fare a livello di singoli Paesi membri cioè l'azione comunitaria dei costi per un valore aggiunto rispetto al suo nazionale
Il concetto di serietà un concetto non è statico e dinamico oggi non possiamo fare possiamo ancora fare certe cose da soli domani potremmo non farle più
Può anche agire nei due sensi di c'è una norma nel trattato che è stata interrotta subiti su tutto nei terreni dei Paesi Bassi
Nel senso di una possibile la rinazionalizzazione anche da alcune politiche comunitarie oggi facciamo delle cose insieme domani può convenire farli separati e singolarmente
Quindi vorrei dire al di là di nuovo al di là delle norme e questo non è stato Cano
Mi sembra tutti quanti Vito e la volontà politica poi di andare avanti di fare qualcosa io concordo pienamente con l'ammiraglio Di Paola
Quando a affatto Stato da una situazione che esiste oggi in Europa in cui l'intergovernativo forse e è prevalente rispetto altri solare metro comunitario
L'ho detto dobbiamo prenderne atto e l'abbiamo già di conseguenza sono pienamente d'accordo con lui è inutile fare delle battaglie stelo diviso guardia produsse su tempo questo non ci deve impedire di portare avanti la nostra visione diciamo
Federalista dell'Europa che traditi nella tradizione italiana grazie
Sulla seconda domanda sulle rinforzate chi è che
No se no aggiungo qualche cosa io in termini di risposta è verissimo sulle rinforzate quello che lei dice prego
Prego
Posso va
Prima c'era prima uno qui un ragionamento
Grazie al senatore di darmi la parola sono Antonio Lastrucci mi sente sì la sento se
A lei vuole rispondere alla quesito e allora mi con un attimo solo capito che c'erano allora volevo dire che sul discorso del è perfettamente vero quello che lei dice non è una grandissima novità è stata poco operativa però a mio parere
Costituisce un punto di partenza per la realizzazione
Di
Della caratterizzazione in chiave europea e non
Di partecipazione dei singoli partners ad operazioni di peacekeeping peace and forcing
Sotto leggi da europea cioè una libel consente la partecipazione in termini particolari per alcuni partners ad operazioni di iniziativa europea
Se io speravo che per esempio l'operazione in Libano l'intervento in Libano
Dell'Unione europea che de il partner dell'Unione europea che in fondo è stato l'elemento di base fondamentale per realizzare la missione in Libano tra l'altro per iniziativa nostra e in buona parte anche francese
Potesse invece costituire
Una iniziativa sotto bandiera europea
Con la partecipazione di chi voleva partissimo valeva per prendere parte a questa cooperazione di questo carattere per un'operazione di
Peace keeping diciamo
Quindi io ritengo è la dimostrazione comunque
Della validità nonostante la giustezza delle sue critiche dell'istituto cooperazioni rinforzate hai dato dal fatto che sulla base di questo si pensa di realizzare le compra le cooperazioni strutturate
Cioè le cooperazioni strutturate non sono altro che una particolare aspetto delle cooperazioni rinforzate
Più elastiche meno precise
Alla quale cooperazione strutturata partecipano secondo certe regole ben definite certe capacità operative certe disponibilità di risorse
Alcuni Stati della Comunità per cui
Concordo con lei nel dire che non è una novità concordo con lei nel dire che
Non hanno dato luogo a grandi sviluppi se non quest'ultimo che io ho detto
Però secondo me sono ancora una volta un passo avanti che ci fa dire non abbiamo ancora realizzato nulla di definitivo e di concreto ma stiamo camminando su quella strada questo le volevo dire
Grazie
Grazie a seguito del ponte
Io mi congratulo con lei perché anche con tutti i relatori il perché
Ho capito che hanno tutti le idee chiare sanno bene cosa vogliono
Ci sono soltanto dei limiti
Io sono un ex funzionario del ragioneria generale dello Stato ho avuto la possibilità di studiare di
Utilizzare es gli strumenti che ci hanno messo a disposizione la difesa ricerca operativa
Il
Bilancio programmatico planning budgeting system e così via mio padre era generale di artiglieria quindi vivo queste cose con grande passione
Bene alcuni di voi sia dal lato degli esteri diplomatici sia dal lato della difesa hanno detto che
Più che risposte loro formulata delle domande
Io posso dare una piccola risposta perché attualmente ho avuto la fortuna di avere l'esperienza
Di essere un resident Twinning Advisor in Turchia
Quindi già c'è un'esperienza di
Dodici mesi in Turchia devo finirla per quanto riguarda aspetti finanziari di standardizzazione dei costi
Ho studiato l'economia turca
E so l'importanza della Turchia nell'ambito della NATO so che loro ci tengono moltissimo data turchi impoverito quindi da oltre ottant'anni ad entrare in Europa
E io volevo dirvi che dal punto di vista economica sociale culturale l'entrata della Turchia in Europa sarebbe molto importante
Perché procede a tassi di sviluppo medi del sette per cento
Perché fa parte dei venti Paesi che fondatore del Consiglio d'Europa fa parte dei venti Paesi induttivo industrializzati del mondo
Perché ha una voglia di stare in Europa e ci darebbe
Darebbe un impulso sia economico sia dal lato della sicurezza notevolissimo e mi fa piacere che ci sono esponenti politici di rilievo il Ministro degli esteri che detta da poco ha visitato la Turchia
Essa quando sarebbe questa importante sia da un lato
Secche dalla
Grazie
Bene io ringrazio anche se il suo intervento e un po'a latere poi ha fatto la domanda è la risposta quindi
Le sono grato perché comunque e utile per un Sorio conoscere di prima mano questa impressione che lei ha maturato stando lavorando in Turchia per uno periodo lungo
Abbiamo ancora paio di minuti se uno vuole porre una domanda il microfono qua per piacere poi avremo funzionano ce n'è un'ora allora ecco allora facciamo così no no no allora facciamo lei sia un po'breve prego
E tu brevissimo
Buongiorno mi chiamo Roberta avanti
Vengono Torino già deciso di partecipare a questo convegno molto autorevole approfondito negli argomenti
E mi rifaccio all'ambasciatore Cavalchini che ha fatto un po'la storia del dell'Unione europea citando alcuni passaggi e io ricordo che nella lettera di Schumann si è poi diciamo così normale cara integra improntata intorno al concetto della pace
Dopo un'assidua opera mondiale che sommati
Distrutto l'Europa
E allora in questo senso diciamo l'integrazione delle Forze armate è sicuramente importante per l'Europa come elemento di pace all'interno
Per fronteggiare eventuali minacce esterne anche per partecipare a missioni di pace sotto l'egida delle Nazioni Unite
Però l'integrazione delle Forze armate sicuramente bisogno di una guida politica unitaria che mi pare invece nel Trattato non è così incerta su non c'è un po'di
Confusione attualmente no
E allora
Mi chiedevo se non fosse il caso di procedere per passi quindi ad esempio stralciare d'altro dal trattato la parte che riguarda l'integrazione delle Forze armate ponendo là sotto
Egli diciamo la guida del Consiglio europeo
E poi procedere in un secondo momento forse con ed è un po'più chiare ad un
Diciamo all'elaborazione di un modello di
Diciamo integrato di deciso diciamo
Un sistema di
Che segnano di decidere in maniera integrata a livello unitario europeo scusate
Bene grazie chi vuole rispondere qualcuno vuole rispondere o corrispondere tu giù
Fa è quello che si sta facendo lo si sta facendo per gradi e quindi la testa politica strategica già c'è sono state ricordate gli organi che operano in questo settore
Abbiamo omesso di dire tutta la catena di comando
Ma dirò brevemente che oltre al Cox più volte menzionata esiste una Comitato militare che si riunisce periodicamente è uno Stato Maggiore europeo che invece in pianta stabile
E poi vi sono alcune soluzioni per il comando sul campo
E che vengono adottate a seconda dei casi
Quindi noi abbiamo avuto per esempio nel caso dall'operazione Altea una comando appoggiato alla catena nato all'operazione in Bosnia aveva una catena di comando appoggiato alla catena dalla NATO e il cui Deputy Secure era anche il comandante operativo
Poi possiamo avere un'altra soluzione che si basa su uno dei comandi operativi nazionali e ce ne sono cinque al momento tra cui quello italiano il coi in cui abbiamo il comandante oggi generale Del Vecchio
E poi si sta arrivando a una terza soluzione che sarebbe quella
Che potrebbe meglio rispondere in futuro quando sarà corroborata con le forze adeguate che quella di un
Comando embrionale da costituire a Bruxelles con elementi tratti dai vari Paesi che possa eventualmente rinforzare sì con i cosiddetti o commenti ISE e con personale che possa essere tratto anche da luglio opinion
Meritare staff questa un po'dal punto di vista del comando l'integrazione l'integrazione vera ci sarà quando ci sarà la Unione europea perché come ho detto prima
è il concetto di difesa insieme forse anzi senza il forse a quello degli Esteri e concetto più legato al concetto di sovranità nazionale quindi è l'ultima cosa che uno cede come ed è lega a un qualcosa che sta al di sopra di tutti nell'interesse di tutti
Che
Vediamo bene
Buongiorno sono generale si inizino
Una domanda sulla clausola di
Mutua difesa collettivo clausola di solidarietà e così via che ora ormai è presente ecco la solidarietà assenso se tutti i membri di una collettività si rendono conto che
Operando in maniera diciamo così omogenea
In questo settore nel settore della difesa alla fine degli anni Novanta primi anni due mila furono fatte l'Italia fu uno dei delle nazioni che promosse il problema della convergenza nei bilanci della difesa sia verso
Un livello di convergenza
Rispetto al prodotto nazionale lordo sia per quanto riguarda la struttura interna dei bilanci ora mi chiedo se l'inserimento di questa clausola non se lo possa essere il momento
Nuovo più indicato per rilanciare una diciamo così una
Una proposta di questo tipo che chiaramente sarebbe una proposta di lungo termine asintomatica per arrivare si parla di convergenza per arrivare a certi livelli ma alla quale l'Italia
Potrebbe diciamo così
Più facilmente aderire proprio perché molto spesso su queste tematiche eh trainata tra virgolette dall'Europa grazie
Prego
Qualcuno di prego ammetterlo ammiraglio
Io credo che ci sia della
Del del vero in quello che che predetto nel senso che credo ci sia un'opportunità per rilanciare il discorso delle convergenze in campo
La spesa militare anche perché per il forte valore vuole dire ideologico che ha la inserimento di quella norma intaccato ma al di là del radiologico poi siamo sempre alla volontà politica di
Attuare delle politiche di convergenza e
Tutto quanto costoso allattato chiede a tutti i Paesi di dotarsi capacità militari
Di aumentarle potabilità militari soltanto a mettere una forma
Chiaramente
Diretta chiedere pesi Mita ai Paesi di impegnarsi in più nel settore delle proprie spese militari questo in sostanza
Significa chiedere spendere meglio ma spendere anche di più quindi credo che ci siano le
Le premesse perché ci si faccia
Portatori di un'iniziativa di questo tipo ora certamente ci sono tanti Paesi quelli che tradizionalmente sono più impegnate nel settore militare che
Sono io credo sicuramente
Ci potrebbe affiancare in questa direzione naturalmente molti si aspettano
Che anche l'Italia faccia la sua parte quindi da questo punto concettuale sono le premesse adesso bisogna vedere se c'è la volontà di tradurre in azione e questo come ripeto
Spetta alle persone che stanno davanti a me in questo momento
Bene grazie concludiamo allora
Andiamo allora in un dibattito che facciamo un piccolo break nel momento che li sistemo sedie per
Ti esponenti politici e poi daremo immediatamente l'avvio al dibattito fra di esponenti politici
Grazie
Malissimo generale
Posto
Fine delle chiacchiere vogliamo prendere posto
Signori giornalisti intervistatori
Televisori
Niente come se parlassi al vento però
Creiamo un trend positivo
Prendere posto a prendere posto prendere posto come
Parlare allora
Garantire
Vedo che l'entusiasmo e alle stelle prendete posto per piacere
Sedetevi
Non fate parte dei relatori quindi dovete stare City ascoltare
Per aiutarmi
Ma anche perché
Che si è fatto parecchi rappresentanti politici
Che molto cortesemente
Hanno aderito i
Momento di grande tensione credo sorprendendo un po'tutti
Hanno però dei limiti di tempo
Per cui vi prego di smetterla di chiacchierare
Di smetterla di parlare
Di prendere posto
Di essere Cortesini
Molto bene
Molto breve
Molto bene
Allora
Mi trovo in una situazione difficile perché essendo sicurissimo e la partecipazione dichiarata personalmente
Per ciascuno dei quattro esponenti politici invece il ministro Parisi ha avuto
Cioè sentito poco bene
Generosamente venuto
Né poi invece ha dovuto allontanarsi
Che
Sorprendendo mille facendo mi molto dispiacere qui vedo una nota Fini non viene il Presidente Fini non viene allora
Debbo anche dire che e può anche chiedere scusa mai due rappresentanti politici
Scusa a nome del Presidente Fini perché secondo me è un gesto è un fatto molto poco simpatico anche se non conosco le reali motivazioni
Quindi
Con cautela esprimo disappunto presento le mie scuse I due cortesissimo mi che sono invece pronti il dibattito quindi sarà
Fra e il Presidente D'Alema
E loro senatore Buttiglione che comunque rappresentano
Come sempre in queste nostri convegni la componente bipartisan del dibattito politico
Debbo dire che
Ho avuto sempre dai politici delle risposte molto molto lusinghiere
Per quanto riguarda i miei inviti a partecipare debbo anche dire che voi siete stati sempre generosi nei loro confronti
Conto di continuare su questa strada che certamente la più produttiva dibattere sui fatti e sulle cose
Consentendo coi
Alle due componenti politici che di esprimersi liberamente e caratterizzando sempre questi nostri convegni
In termini bipartisan detto questo mi rivolgo
Al Ministro D'Alema e al senatore Buttiglione informandoli che questa mattina abbiamo dato luogo
Alla nostra
Al nostro dibattito dal quale
Sono emersi o solo nel quale sono stati lumeggiate gli aspetti più interessanti riguardanti il settore esteri e difesa
Compresi nel trattato nel nuovo trattato firmato a Lisbona e sottoscritto da tutte le estati entro la fine dell'anno relativo alle riforme da apportare hai già esistenti trattati
I punti IAI Lights hanno riguardato
Presidente del Consiglio europeo
Destinato a restare in carica due anni e mezzo rinnovabili in altri due quindi ad una permanenza della guida del Consiglio euro nel Consiglio europeo da parte
Di un Presidente a differenza di quanto accaduto sino ad oggi perché la durata sino ad oggi era di sei mesi
Ed è quindi le conseguenze l'istituzione ufficiale dell'Alto rappresentante per la politica estera e gli affari di sicurezza cioè la definizione nei confronti di una sola persona della guida in ambito europeo
La politica estera e di sicurezza l'istituzione del Servizio europeo per l'azione esterna
Che parallelamente nell'ambito della difesa
La definizione di clausole di sicurezza e di difesa collettiva
Per quanto
Attratto dell'impegno nei confronti di minaccia terroristica di interventi umanitari
Al di là di quelle già previste dal sin dal Trattato di Helsinki ed anche di comune difesa se pur rispettando tutte le clausole in ambito NATO
Vi è poi sempre in ambito difesa lo sviluppo delle porrebbe e la definizione delle cooperazioni rafforzate elidere cooperazioni strutturate
Definendo con
Precisione in quali termini possono vi può essere una partecipazione degli Stati in queste cooperazioni e infine
La ratifica della già esistente agenzia
Di difesa europea che deve essere il luogo dei punti di definizione delle esigenze operative della loro trasformazione
In esigenze
Tecnico realizzative
Per la messa a punto di programmi
Riferiti a sistemi d'arma il rapporto la De Costituzione l'evoluzione continua di una politica per l'industria europea della difesa
In termini unitari e centralizzati
Detto questo
Vorrei chiaro sentire il parere della destra della sinistra su queste ripresa del dialogo europeo a nostro parere quanto mai opportuna e richiamare l'attenzione
Su
Due punti fondamentali il primo è
La ripartenza dell'Europa
Determina un ulteriore aggregazione di interazione tra le due componenti cioè quella degli esteri e quella della difesa in Italia il discorso si sviluppa già in termini molto buoni e adesso mi dispiace che appunto
Sia andato via il ministro Parisi
Ma la domanda
Essendovi in Europa un esclusivo e unico punto di riferimento è visibile
Come ripercussione negli ambiti nell'ambito dei partner
Una
Ulteriore integrazione sino a giungere anche dei singoli partner in una
UNI unificazione delle due competenze dal momento che effettivamente
Il discorso esteri difesa diventa sempre più integrato in ambito internazionale
Oppure ritenete che vi possono essere delle difficoltà di dialogo fra il rappresentante degli esteri rappresentante della difesa di ciascuno Stato e rappresentante unitario in ambito europeo
Il secondo aspetto che emerso continuamente
E quello che riguarda
La partecipazione a cooperazioni rinforzate e strutturate la partecipazione pesante nell'ambito dell'Agenzia che deve definire
E programmi comuni una politica comune industriale
Da queste considerazioni cioè da questa accelerazione accentuazione
Di una partecipazione sempre più integrata è omogenea
La domanda che viene spontanea che è venuta a tutti che tutti si sono posti e che tutti poi hanno detto aspettiamo di ascoltare
Che cosa diranno coloro che hanno facoltà di decisione che sono i rappresentanti politici viene spontanea una domanda determinerà questo
Una
Preso di coscienza in ambito nazionale
Cioè la necessità di considerare in modo diverso la politica della difesa e quindi di assicurare risorse che possono essere in linea
Scusate il con le risorse di coloro che certamente faranno parte da grandi attori e dell'Agenzia etere cooperazioni
Strutturate per evitare che il nostro Paese reciti immeritatamente in questo settore
Una funzione di secondo piano una funzione sempre velata da una certa incertezza e certamente dà un peso non pari al suo livello politico ed economico e direi anche
Inferiore al livello
E poi sul campo dimostrano di essere KD che sta per raggiungere le nostre forze operative ed i nostri uomini concludo facendo un'ultima Giunta dal dibattito emerso anche in un discorso che
Per questa Assemblea
Nostra e per quanto mi riguarda è parso rappresenta una novità magari per ignoranza mia
Per poter condurre efficacemente una politica integrata è essere difesa
E soddisfare alle indicazioni di realizzazioni di strutture
Indicata dalle novità alle quali abbiamo fatto riferimento
Nome il caso di parlare solo la classe politica italiana sarà capace di dedicare risorse adeguate alla difesa ma estendere il discorso anche caldi estetica i rappresentanti degli esteri hanno influito in più occasioni indicata la necessità
Di avere anche un'adeguata base in finanziaria per poter svolgere
E in termini di politica e in termini di strutture e in termini
Di organizzazione di personale una partecipazione adeguata al livello nazionale in sede di politica estera questi sono i due quesiti ma
Signori politici sono assolutamente liberi di fare le loro considerazione a prescindere da queste mie domande che però nascono dal dibattito di questa mattina grazie prego l'onorevole D'Alema di prendere la parola
Grazie grazio molto la ringrazio dell'opportunità di prendere la parola
Di fronte ad un auditorio estremamente qualificato come di regolare diciamo nei convegni promossi dal Centro studi difesa e sicurezza
Io vorrei
Prendere le mosse rapidamente dal Trattato di Lisbona perché rapidamente perché
Constato che nel corso del convegno gli aspetti anche tecnico giuridici del Trattato sono soltanto
Nati quindi non voglio tornare sul
Sull'architettura istituzionale se non per qualche breve considerazione di carattere politico
Cioè per il
Non solo perché credo si debba ribadire che il trattato che certamente è un compromesso ed è un compromesso
Che non rispecchia pienamente la portata delle innovazioni che l'Italia aveva sostenuto e anche ratificato del precedente testo di Trattato costituzionale
E tuttavia sia pure con questi limiti sono vivamente il frutto di una vicenda ben nota quella segnata dalla referendum francese e olandese dalla crisi europea che abbiamo vissuto negli ultimi anni
Tuttavia il Trattato di Lisbona rappresenta una uscita da questa crisi
Che corrisponde a mio giudizio anche ad una fase politica di
Ripresa di un processo di integrazione in Europa
E un compromesso per molti aspetti positivi
Il tratto fondamentale di questo compromesso a mio giudizio è rilancio del processo europeo
Su basi accentuatamente intergovernative in cui l'elemento della collaborazione tra gli Stati sovrani molto importante
In quel complesso equilibrio che l'Europa rappresenta
Come costruzione politica fra istituzioni comuni e istituzioni intergovernative io credo che in definitiva
Il Trattato di Lisbona assegna al tempo stesso un superamento della crisi le quindi un fatto positivo ma forse un momento in cui l'equilibrio sembra spostarsi a favore dell'elemento intergovernativo
D'altro canto la presidenza stabile del Consiglio senza dubbio
Accentua questo aspetto la forza del Consiglio europeo
Ma i processi politici anzi più complessivamente indicano al di là del dato istituzionale l'importanza oggi cruciale della coalizione fra Stati ecco come elemento portante
Del processo di integrazione europea
Dico questo perché questo naturalmente è un tema che
Mette il nostro Paese ad una prova noi siamo un Paese nel quale
Piuttosto ha prevalso una cultura dell'integrazione europea di tipo federalistico che ha sempre privilegiato le istituzioni comuni
Forse anche perché dentro la Rete dei condizionamenti europee i noi qualche volta abbiamo risolto qualche problema nazionale diciamo
Oggi non c'è dubbio che nel nuovo equilibrio europeo insomma l'ossatura Paese la struttura Paese e messa alla prova
Se noi intendiamo continuare ad esercitare quel ruolo di primo piano che l'Italia esercitato e esercita contrario poi cercherò di documentare
Ancora oggi
Secondo punto che vorrei mettere in evidenza in materia di politica estera di sicurezza il compromesso di Lisbona è stato decisamente positivo
Perché questo è uno dei punti in cui diciamo le acquisizioni della trattato costituzionale sono est sono state
Di più mantenute
In particolare con una Scelta di grandissima portata politica istituzionale cioè di rafforzare la figura dell'Alto rappresentante sì si è pagato il prezzo di non chiamarlo ministro vasche in definitiva
Questo
Consiglio il valore dei simboli diciamo
Tuttavia
Questa figura
Ne emerge come una figura forte
In un equilibrio istituzionale molto complesso e che vedremo alla prova
Perché non c'è dubbio che il triangolo presidenza stabile del Consiglio Presidenza della Commissione Alto rappresentante al tempo stesso vicepresidente della Commissione e segretario generale del Consiglio è un triangolo molto complesso
E il rischio
Che questi vertici istituzionali possano poi trovarsi nel funzionamento concreto in una qualche difficile rapporto tra di loro è certamente un rischio presente in particolare a mio giudizio
Il presidente stabile del Consiglio europeo siccome
Tra una riunione e l'altra qualcosa ad horas dovrà fare troviamo nell'altra il Consiglio europeo o come la preoccupazione che possa andare oggettivamente a
Collidere con la funzione dell'Alto rappresentante per la politica estera perché
è inevitabile che il ruolo di rappresentanza esterna dell'Unione
Nelle relazioni internazionali possa inevitabilmente essere
Di volta in volta giocato dall'uno o dall'altro
Immaginiamo il Presidente del Consiglio europeo che va in visita Presidente degli Stati Uniti insomma
è inevitabile che si occupi delle relazioni esterne dell'Unione Europea diciamo
L'Alto rappresentante in questo caso potrebbe insomma è un equilibrio istituzionale che dovrà essere visto la propria lo dico perché
Naturalmente noi abbiamo bisogno di istituzioni europee che funzionano ecco e che funzionano senza elementi di conflitto tuttavia l'Alto rappresentante molto rafforzato
Per chi conosce la struttura dell'Unione europea l'idea di un alto rappresentante per la politica estera di sicurezza che al tempo spesso dirige il Servizio esterno le relazioni esterne
Amministra il Budget della politica di vicinato insomma
è una figura molto forte
Dal punto di vista istituzionale dal punto di vista anche dei compiti amministrativi dei poteri e delle risorse perché poi un equilibrio istituzionale
Molto legato anche al fatto come dire ai poteri e le risorse i corsi sporco
E
Insomma il fatto che queste queste risorse vengano portate nella responsabilità di uno che sì è vicepresidente della Commissione ma è anche segretario del Consiglio
A mio giudizio
è una delle ragioni per cui l'equilibrio si sposta di fatto verso l'elemento intergovernativo
Io credo che
Tuttavia
Salvo ovviamente incertezze di una prova che la si potrà misurare soltanto diciamo di fronte all'evoluzione dei fatti
Le istituzioni avere se funzionano diciamo funzione non è la realtà non scritte nella Carta nella realtà le vedremo all'opera
Io credo che questo rafforzamento della politica esterna dell'Unione risponde ad una necessità imprescindibile dell'euro
Non c'è il minimo dubbio che così come nei primi cinquant'anni di storia dell'integrazione europea il motore fondamentale sono state le sfide interno
Cioè l'Europa si è unita innanzitutto per
Porre rimedio alle ferite
Europee le
E questo sia nel momento iniziale quando la ferita era quella della seconda guerra mondiale
Ma si potrebbe dire che anche nell'ultimo quindicennio diciamo l'integrazione europea è stato un grande dopoguerra il dopo guerra fredda è stato un grande dopoguerra
Che l'esigenza fondamentale è stata quella di un allargamento che è stata realtà riunificazione dell'Europa e la formazione del mercato interno e la moneta unica cioè
Il motore dell'integrazione è stato soprattutto rappresentato dalle sfide interne all'Europa non c'è il minimo dubbio se guardiamo al futuro
Che la grande sfida europea è quella di affrontare non da sola del quadro delle alleanze nel quadro di un mondo che io spero sia multipolare diciamo
Di affrontare le grandi sfide esterne
C'è bisogno di Europa come attore globale per la sicurezza nella lotta al terrorismo nella costruzione della pace nell'affrontare la grande sfida ambientale eccetera
Le grandi sfide globali sono il terreno su cui si misurerà
La forza dell'Europa e l'integrazione europea deve rispondere a questa necessita di un'Europa in grado di affrontare le grandi sfide globali ecco perché il tema della sicurezza della politica estera dell'Unione europea diventa essenziale
E la forza istituzionale di di di questo diciamo di
Perché la le politiche hanno bisogno di istituzioni forti diciamo questo negativo lo vediamo nel nostro Paese come la mancanza di istituzioni forti renda debole la politica
La forza istituzionale della politica estera di sicurezza a mio giudizio è una condizione essenziale perché l'Europa possa vincere nei suoi sì
Oggi se noi guardiamo
Diciamo alle
Alle alle grandi sfide esterne solo spostiamoci dal terreno politico istituzionale all'esame concreto delle forze in campo
E della situazione insomma noi constatiamo che
Innanzitutto l'Europa è impegnata in prima linea nelle grandi sfide della sicurezza
E sono anche le grandi sfide della politica estera
Vero è un po'dirò una parola su questo diciamo
Io non credo che si possa a livello nazionale integrare la politica estera e di difesa nel senso che mi pare ragionevole che continuano a fare capo
A due diverse responsabilità perché esiste sia pure che io ricadenti problema della difesa del territorio nazionale
Ma tutto ciò che attiene alla proiezione internazionale della politica di sicurezza inevitabilmente con gestito da esteri e difesa noi abbiamo
Che nel nostro Paese voglio dire
Non abbiamo istituzione ma abbiamo un metodo di lavoro che è quello della collaborazione costante sia a livello politico che a livello delle strutture della
E quindi pure non non penso che in futuro possa avere senza avere il Ministero degli esteri e della difesa diciamo anche perché ci sono compiti amministrativi molto diversi e molto impegnativi però somma l'integrazione
Funzionale è una necessità
E oggi in Europa impegnata nei grandi scenari
Dall'Afghanistan
All'arco delle crisi mediorientali tra di loro collegate
Ai Balcani
Ma vorrei dire di più rispetto a qualche anno fa direi che i punti di crisi strategicamente più rilevanti sono quelli che si articola intorno a noi
Insomma il Mediterraneo che per una lunga fase storica è apparso come una zona periferica del mondo oggi nel bene o nel male torna ad essere c'entra
Centrale per la sicurezza perché passa attraverso il Mediterraneo quel conflitto quel rischio di un conflitto fra occidente e mondo islamico che che costituisce oggi la cruciale questione della sicurezza internazionale
Conosciamo le dal punto di vista dello sviluppo il tema della sicurezza energetica
Che non è un problema secondario diciamo
Certamente
A nella sicurezza del Mediterraneo un una condizione essenziale
Pensiamo ai grandi arterie diciamo energetiche
Certamente non è solo e mediterranea una sua Mediterraneo tuttavia svolge una funzione fondamentale
I Balcani che sono un'aria di instabilità come
Speriamo bene diciamo
Speriamo che questa instabilità finisca che non si apra invece una coda avvelenata delle guerre civili balcaniche
E questi sono i Balcani sono qui sono a casa nostra cioè non ci troviamo Unione europea
Ma in particolare il sud dell'Unione europea il nostro Paese esposti lungo l'arco delle crisi oggi più
Preoccupanti
E quindi chiamati a svolgerle un ruolo fondamentale per la sicurezza internazionale non soltanto per la sicurezza nostro
Ed è evidente che queste sfide possono essere affrontate soltanto con un alto grado di collaborazione europea
Sia dal punto di vista politico
Se le politiche internazionali
Sia dal punto di vista della collaborazione militare
Io qui vorrei dire una parola di buonsenso diciamo sul tema militare io molto importante quello fra l'Unione europea sta predisponendo insomma mai del tutto evidente diciamo che i compiti militari più rilevanti europea di può affrontare soltanto insieme alla NATO
L'idea di creare doppioni diciamo non c'è il minimo dubbio diciamo che laddove ci si trova di fronte a operazioni che presentano un certo grado di complessità e che richiedono una catena di comando eccetera
Solo la collaborazione tra Unione europea e NATO può corrispondere attore e la NATO la struttura di sicurezza diciamo oggi
Che offre le maggiori garanzie e
Ogni idea di di una sicurezza europea che si muova
Fuori dall'ambito di una collaborazione con la NATO non mi pare dotata di un minimo di realismo diciamo per soprattutto per le sfide che presento in grado di pericolosità di complessità eccetera naturalmente questo pone qualche problema
Il problema della Turchia io sono uno dei massimi fautori dell'integrazione europea della Turchia e purtroppo
Il fatto che diciamo che la Turchia sia nella NATO non sia dall'Unione europea e le tensioni che questo crea qualche volta creano qualche difficoltà proprio a quella collaborazione sul campo tra Unione europea e NATO che è una condizione essenziale per
Di successo ecco Ferrovie efficacia nelle missioni internazionale
Io penso al di là del tema della istituzionale che pure è importante che naturalmente il successo di questo impegno europeo per la pace e per la sicurezza per affrontare i rischi per
Difendere la pace o ristabilire la pace
è legato anche alla collaborazione tra i maggiori Paesi europei
Una collaborazione che a mio giudizio comporta direi persino un elemento di disciplina cioè
Anche laddove non c'è voto a maggioranza deve internamente funzionare una disciplina europea
Io non riesco a immaginare per esempio che nei prossimi giorni
Di fronte agli sviluppi della situazione in Kosovo la l'Italia
La Gran Bretagna opinioni la Francia la Germania possano a vere delle reazioni diverso
Persino al di là non voglio entrare nel merito di queste reazioni e sulle quali si possono avere diverse opinioni
Ma in definitiva quello che è assolutamente obbligatorio e che questi quattro Paesi che hanno le principali responsabilità sul campo
Nel senso che il Kosovo è diviso in quattro aree una su una c'è la bandiera italiana e ci stanno due mila trecento che attualmente sono un po'di più credo varie ragioni bene per ragioni di saggezza
Militari italiani in una cella bandiera inglese ma c'è la bandiera tedesca bandiera francese questi quattro Paesi devono fare le stesse cose
Qui vale un principio di disciplina persino pena la perdita assoluta di credibilità dell'Europa allora dopo è inutile discutere di come sono organizzati i servizi le agenzie
Dunque dunque scatta un problema politico essenziale quindi io credo che questa collaborazione sia necessario
Per noi è una collaborazione onerosa
Perché questi tre Paesi quasi qua e poi io penso repliche questo comporta la partecipazione anche di altri però allo stato delle cose noi siamo quarti diciamo
Con
Con la tendenza degli altri tre e a fare per conto loro
E con uno sforzo da parte nostra di non essere allontanati da questo gruppo di testa che è oneroso perché la Germania e Regno Unito della Francia sono Paesi più ricchi di noi
E quindi dal punto di vista le risorse ne hanno di più
Perché quello che impiegano per la difesa e per la politica estera e molto di più
Molto di più
A dispetto di ogni dibattito astratto sul figlio sento dire spesso in Italia bisogna dimezzare la spesa pubblica però qui va aumentata qui va mentale quando dice dobbiate lei poi diventa più complicato diciamo noi noi spendiamo un terzo della Francia per la politica estera un terzo
E mi permetto di dire sui volendo fare il commerciante che rapporto qualità prezzo non è questo nel senso che spendendo un terzo abbiamo una politica estera che secondo me non vale un terzo di quella francese ma spendiamo un terzo ecco
Quindi per noi è molto oneroso mantenere questa presenza questo
E impegnativo oggi ci sia
Quarto Paese come contributore in Afghanistan
Primi con il comando nel Libano
Primi nel Kosovo
Con una parte della responsabilità per numero di militari impegnati
No non siamo in serie B sul campo siamo in seria
Con grandi sforzi e con grandi capacità dei nostri militari e della politica a ragionare che lì sono responsabilità che che si conquistano anche attraverso la politica in questo momento noi sul campo siamo una parte importante
Di questa presenza dell'Europa sul terreno della sicurezza della proiezione internazionale dell'Europa
Difendere questa posizione dipende dalla capacità del Paese cui a me di rispettare i suoi impegni di a vere
Un certo grado di stabilità politica o quanto meno diciamo una condivisione sulle grandi linee
Che l'azione di politica estera di sicurezza del Paese che dovrebbe andare al di là delle maggioranze che possono variare
E un impegno serio perché per considerare la politica estera la sicurezza come uno di quei settori i che non è un lusso diciamo ma che un grande Paese come l'Italia non può permettersi di trascurare grazie
Grazie signor ministro D'Alema prima di dare la parola senatore Buttiglione
Vorrei agganciarmi proprio l'ultima considerazione avere una uniformità divisione sul grande tema fondamentale del peso dell'importanza della politica estera
E purtroppo
Vorrei constatare
Che una linea comune c'è
è una linea comune sul dare poco sul dare poche importanza
Perché non c'è dubbio che sia quando va al Governo la destra sia quando al governo la sinistra è la lamentela che lei giustamente ha fatto spendiamo un terzo della Francia spendiamo ha per la politica non solo difesa
Anche estera e si ripete quindi mi pare che sia
La nostra classe politica che giustamente deve rispondere al suo appello tra l'altro è un appello di una persona di grande rilievo che fa parte di questa classe politica
Speriamo che piano piano sia grazie ai contatti con l'estero sempre più frequenti
Sia l'obiettivo valore della politica estera di difesa
In Italia si capisca che nella decisione la ripartizione delle risorse
Il peso di quelle delle calze alla politica estera di difesa debba assumere dimensioni analoghe a quelle dei partners europei coi quali amiamo confrontarci
Grazie la parola al senatore Buttiglione o volevo soltanto dire una cosa adesso tenuto conto anche degli impegni
Io proporrei intervento del senatore Buttiglione penso che rimanga il tempo entro il limite che mi ha dato il Ministro D'Alema di un suo di una sua
Piccole eventualmente breve replica e la conclusione del senatore Buttiglione se sono d'accordo entro le due e due meno dieci noi dovremmo concludere grazie
Grazie generale Ramponi of devo dire senatore Ramponi anch'io mi unisco
Al all'appello lanciato dal Ministro degli esteri
Credo che una unità di intenti al di là dei difficili pro e spinosi problemi del bilancio sulla politica estera questo Paese l'abbiam manifestata
Se oggi
L'Italia è onorevolmente rappresentate presente
In Afghanistan e per il nostro voto
Altrimenti non credo che questo Governo avesse una maggioranza sufficiente a sostenere
L'impegno che la missione in Afghanistan mi permetterei di lanciare una proposta siamo probabilmente sa fatte salve le decisioni del Capo dello Stato andarvi CdA di elezioni anticipate
Qualcuno parla di correre da soli fuori delle coalizioni io mi accontenterei di qualcosa di meno se facessimo un patto
Per dire che non si fanno coalizioni con partiti che non siano disponibili a sostenere riconoscere una politica estera che di fatto è una politica estera
Comune supportata da tutta la nazione
In Afghanistan in Kosovo e negli altri luoghi nei quali siamo impegnati
Perché se vogliamo una politica estera comune questo non può non avere dei riflessi la politica se non può essere un accessorio
Della politica nazionale per il quale di volta in volta si cerca di voti in Parlamento secondo delle opportunità
E disponibile mentre l'onorevole D'Alema grazie a un patto di questo tipo chi nonna la capacità di sostenere una politica estera nazionale
Ebbene
Che non entri in coalizione di Governo perché mostra di non avere cultura
Di governo
Veniamo al tema della nuovo trattato
Sì e che io sono ottimista c'eravamo cacciati in un vicolo cieco ne siamo venuti fuori non c'è motivo di fare troppe feste salvo che per lo scampato pericolo il pericolo scampato
Ma la operazione di suo fondamento per arrivare
A fare un vero passo avanti verso una Costituzione europea questa operazione è fallita siamo riusciti a
Ritirarci limitando le perdite e senza compromettere l'obiettivo finale
Però certo a questo obiettivo finale
Non ci siamo avvicinati di molto salvo che per il fatto di aver ottenuto delle regole di funzionamento più accessibili il Trattato di Nizza che era veramente
Una eccetera impossibile governare e l'Europa con le regole di Nizza è infatti questa Commissione non per colpa sua ha fatto molto poco
Anzi c'è da stupirsi che abbia fatto quel così tanto dovendosi muovere in quelle circostanze
Credo però che questo trattato anche ci obblighi a ripensare alcune categorie di fondo
Noi eravamo abituati a dire comunitario è bello intergovernativo è brutto comunitario significa andare avanti verso l'obiettivo europeo intergovernativo significa andare indietro
Ora noi siamo penso stimolati a pensare in modo differente
Il Consiglio
Europeo
Con un Presidente stabilite
Può
Può
Assume le funzioni in qualche modo di Presidente collettivo della Repubblica europea
E
Può
Un consiglio europeo all'interno del quale si è drasticamente ridotto il ruolo della decisione all'unanimità
Costringe i diversi Paesi non a rinunciare alla difesa dell'interesse nazionale sarebbe sciocco
La difesa di interessi territoriali e elemento comune anche delle politiche nazionali
Delle politiche regionali e delle politiche provinciali ci sarà sempre il Comune di Vattelapesca che litiga con il Comune di Vattelapesca risotto sulla giusta ripartizione delle risorse
Quindi questo è fisiologico ma obbliga a difendere gli interessi nazionali attraverso la costruzione di coalizioni
Capaci di raggiungere una maggioranza
E quindi fa venir meno
Una sovranità nazionale il relata che era quello che era mantenuta nel diritto di veto credo che dobbiamo cominciare a pensare in che modo
Questa importante innovazione può consentire di fare del Consiglio europeo e dei Consigli dei Ministri invece che il freno e i bastione
Della sovranità nazionale contro l'Europa elemento propulsore della costruzione europea uscendo da una visione nella quale l'elemento propulsore europeista era sempre necessariamente la Commissione e solo la Commissione adesso dobbiamo cominciare a pensare in
Termini
Diverso abbiamo in qualche modo un Presidente del Consiglio ma abbiamo anche un Presidente della Repubblica europeo Pulse
Collettivo certo bisognerà vedere come si articolano le relazioni fra i due
Ma non sarei
Convinto che questo sia una rafforzamento del metodo intergovernativo il senso deteriore
L'intergovernativo in senso deteriore cioè l'alleanza invece il che la unione e legato
A un sistema intergovernativo in cui esiste il diritto di veto
Più cade
La decisione all'unanimità più si diffonde l'artigiano a maggioranza più dobbiamo essere capaci di ripensare in modo differente anche il ruolo del Consiglio europeo e del Consiglio dei Ministri queste
Una grande sfida che sta a danno davanti a noi molto dipenderà dalla personalità del Presidente il Primo Presidente del consiglio europeo
Io vedrei bene un uomo politico che abbia grande esperienza
Che sia largamente riconosciuto e sentito come proprio in più di un Paese europeo come di caso in più di un Paese europeo e che venga da uno stato molto piccolo per non sollecitare gelosie
Il il ma
Bravo
Il questo per quello che riguarda la struttura generale che si va delineando davanti a noi
Poi
Io faccio fatica a rispondere alle tue alle due domande che tu hai posto perché scusa il vizio sempre quarantuno no
No
No e un vizio professorale ed è quello di fare
La
Valentina metta critiche creatore di anticipare la metta critica delle domande cioè dire ma manca una cosa
Perché la risposta al quesito domande dipende
Dalla risposta che diamo una domanda che viene prima
La politica europea e in grado di dire quali sono i bisogni di sicurezza di offrire una valutazione del fabbisogno di sicurezza della Unione europea perché
Senza e voi siete esperti di queste cose non esistono eserciti fatti per fare la guerra
E lì sono eserciti fatti per fare questa o quella guerra che si immagina essere possibile o peggio probabile
Per il proprio Paese quali sono le minacce che noi vediamo
E alle quali riteniamo che l'Unione europea debba risponda
Perché votarla definizione di queste minacce dipende anche la definizione del tipo di politica estera e di sicurezza di cui abbiamo bisogno
Gli americani sono dei cowboys solo Rossi sono però un'idea del loro fabbisogno di sicurezza ce l'hanno giusta o sbagliata che sia
Noi ancora non mi pare che non abbiamo un vero grande dibattito sul viso fabbisogno di sicurezza dell'Europa io non ho sentito sarebbe ora di cominciare
Esempio tranne si vedono alcune
Alcune cose volendo procedere empiricamente si può dire che questo dibattito deve essere accompagnato da qualche buona prassi a qualche pratica vincente se noi riusciamo
Ad assumere la situazione dei Balcani
E a portarla ad una felice conclusione tanto mi pare ovvio che tutti quanti concordiamo che del fabbisogno di sicurezza della Unione europea fa parte
La costruzione della pace nei Balcani se Balcani saltano in aria i frammenti le schegge inevitabilmente finiscono negli altri Paesi europei molte anche in in Italia
Se noi riusciamo a costruire la vicenda dei Balcani come una storia di successo questo ci voterà ad assumere altri compiti collettivi insieme
Questo mi pare un primo
Il dato evitare che ci sia una grande opportunità e aperta davanti a noi questa opportunità si chiama Africa giustamente il Presidente D'Alema diceva che
E questa Unione europea
Tese mettersi alla prova esiste un Mediterraneo che
Luogo di tensione
E dietro i gruppi terroristici che rendono il Mediterraneo oggi luogo riflessione c'è un enorme polveriera e un'Africa
Che non riesce a entrare nella globalizzazione mentre la Cina l'India crescono ci fanno concorrenza l'Africa sprofonda
E
La scommessa del terrorismo e di riuscire
A funzionare come il detonatore che fa esplodere questa grande realtà che Pistorius cominciando con il Maghreb e proseguendo oltre
Visto ma forti interessi europei in Africa
Esisteva un disinteresse degli Stati Uniti persona Africa
Cosa che poteva anche essere positiva perché vorrebbe dire che non ci sarebbe una competizione c'è un forte interesse cinese verso l'Africa e l'Unione europea capace di assumere come
Il luogo fondamentale per la propria politica di sicurezza la stabilizzazione la pacificazione dell'Africa l'avviamento dell'Africa verso uno sviluppo riferimento dell'Africa
Nella globalizzazione potrebbe essere una
Un'idea
Credo che dobbiamo ragionare su quelli che sono gli obiettivi di una politica di sicurezza e
Ricordava il presidente D'Alema poi rimane il fatto che le Forze armate servono a difendere il territorio nazionale e mi veniva di dire ma questa è una cosa vecchia non è più così le Forze armate servono a difendere la pace nel mondo
E la difesa della sicurezza dei seriali è legata alla pace del mondo poi mi sono ricordato improvvisamente che la Duma a ha sospeso la validità del Trattato di controllo degli armamenti convenzionali che in Europa e mi sono posto la domanda
Cosa pensiamo
Della rapporto verso l'estero esiste una minaccia potenziale che derivi dall'est e che gravi in modo particolare sull'est dell'Europa
Badate si pensa in modo diverso
A Roma e a Varsavia sostato avversario ottenuto un discorso al Palazzo Reale invitato dalla Alto Commissario per i diritti umani e ho avuto modo di rinfrescare qualche memoria il mondo si vede in modo diverso da versare
A Varsavia questa domanda e molto più sentita che non a Roma e noi non avremo mai
Una Europa la quale sia capace di coagulare assi interamente se
Chi sta a Varsavia per rispondere a questa domanda dovrà guardare solo agli Stati Uniti e non potrà guardare anche
Alla
Agli altri Paesi europei
Perché una cosa e chiara
A Varsavia ma anche a Praga ma anche a Bratislava ma anche a Budapest non parliamo poi di di della Romania e della Bulgaria questo è un problema bruciante
Che noi che siamo situati puffi doppio occidente ma un filo
Un filo
Gallipoli dove sono nato io e quasi alla stessa
Alta altrettanto a ora e più a oriente di Praga
E quasi oriente come Cracovia per ricordare la geografia non sediamo magari di meno per mille ragioni però son temi bruciati sui quali pensare una politica estere di difesa
E c'è il problema che non si può definire la sicurezza senza includere l'approvvigionamento delle materie prime per la nostra industria
Sul suolo italiano con le risorse del suolo italiano vivono dodici quindici milioni di persone al più
Gli altri vivono trasformando direttamente o indirettamente più indirettamente che direttamente tutti i servizi ma sommando materie prime le quali derivano da altri Paesi
Credo che dovremmo avere un'idea chiara del fabbisogno di sicurezza europea per poi dirci con quali alleanze quale politica estera
E con quali strumenti
Militari con quali alleanze io credo che gli europei molto realisticamente Presidente D'Alema diceva la NATO non possiamo metterla da parte
Mi sembra giusto
Anche per potrebbe d'Europa costruisce un sistema di difesa totalmente separato da quello degli americani potrebbe per risorse finanziarie
Non nei bilanci della difesa massime l'economia europea ci sono lo farà non lo farà e perché non lo farà perché gli europei non si sentono minacciati dal potere militare americano ma ci sentono
Difesi dal potere militare americana e quindi
Il modello di difesa che corrisponde allo Stato d'animo attuale degli europei è un modello che non può prescindere dalla alleanza con gli americani non realtà molto stretta con gli americani
Da una nato nella quale rafforzare la componente europea creare le condizioni per cui essa possa muoversi anche autonomamente ma
Che legata con
Americani questo mi pare una valutazione realistica l'Agenzia
Devo chiudere
Solo ancora due minuti periti allora dei tanti temi che volevo affrontare né affronterò soltanto uno l'agenzia
Quelli per gli armamenti
L'agenzia per gli elementi guardate l'Europa non spende poco per
Europa globalmente non spende poco per la difesa
Spende male
Perché manca la centralizzazione di una gran quantità di servizi l'abbia fatto una portaerei complimenti all'ammiraglio Di Paola non
Non lo vedo
Tutti dicono che molto bella la Spagna ne ha fatta un'altra ne sta facendo un'altra la Francia le fa un'altra la Gran Bretagna e naturalmente le fa due noblesse oblige
Tutte con disegni linee di Volvo
Largamente non totalmente ma largamente indipendenti se avessimo avuto un unico programma si mira programma delle fregate quanto avremmo risparmiato
E quanto risparmieremmo se avessimo una simile capacità questo è un bel tema
A parte abbiamo anticipo e uffici ognuno dei quali esso va inteso al dei disegni tutto quanto
Ma
In connessione con questo
C'è una
C'è un problema
Di pensare
Insieme una difesa europea come qui qualche scelta politica è stata fatta noi possiamo immaginare un'agenzia la quale funziona per costruire un'industria degli armamenti totalmente staccato dagli Stati Uniti
E centrata inevitabilmente intorno alla Francia
Questa linea politica è stata proposta io ho avuto una qualche parte con il passato Governo nel favorire un'altra linea politica
Quella che va un accordo con gli Stati Uniti per definire una
Area europea un'area attraenti cadere in uso degli armamenti nella quale l'industria possa competere
Anche
Con le imprese americane sul mercato americano e ovviamente le prese americane possono competere con quelle europee nel mercato europeo questa è una decisione importante
Che va appresa
Quella che prendemmo noi allora è una decisione nazionale di imitata adesso deve pensato verso come vediamo noi il futuro dell'industria europea
Per gli armamenti se vogliamo che funzioni ma i due minuti son passati
Mi scuso di essere stato troppo lungo e vi ringrazio per la vostra pazienza
Va bene grazie al senatore Buttiglione di tempo ritengono allora chiedo ai due
Interlocutori dei dire due parole di conclusione e vi saluto prego
Saluto
Perché
Fortunatamente diciamo sono
Non non non ho motivi
Di dissenso da Buttiglione tali da dovere replicare varrebbe la pena di approfondire diversi aspetti delle
Questione che egli ha posto non nel senso della replica di un approfondimento per il quale manca il tempo ma non solo a me e anche per io sono
Vedo molti militari abituati alla
Dura disciplina diciamo però
Questo
Questo convegno visto è tra i suoi sponsor da una parte Finmeccanica ma anche Divella invece mi pare che il momento di Divella adesso perché il tema
Soltanto per ringraziare del piacere di questa di questa opportunità per dire insomma che
Effettivamente sul
Io io credo al all'utilità del dialogo sulle grandi questioni di fondo
Che a suo non so se siamo in campagna elettorale io continuo a sperare di no diciamo d'altro canto voi
Siccome c'è una legge elettorale che consente di essere nominati dai partito diciamo personalmente posso astenermi da fare la campagna elettorale quindi
Direi però che al di là di questo io spero che il lavoro che abbiamo avviato una e abbiamo avviato il lavoro un lavoro per cercare di definire
Coinvolgendo università centri di ricerca rappresentanti della società civile etc
E con l'obiettivo di andare in Parlamento un documento che
Traguardato di qui al due mila venti
Individui i grandi interessi fondamentali del Paese
E le linee
Per perseguirli le linee di politica estera internazionale per perseguire gli interessi fondamentali
Non è nulla di eccezionale perché tutti i Paesi normali ce l'hanno però
Fare in Italia una cosa che si fa nel Paese normale normalmente fra specie di rivoluzione diciamo ecco
Ora io spero comunque che questo lavoro non venga interrotto io credo che noi abbiamo bisogno di dotarci di di quello che gli americani
Si è discusso molto del documento sull'interesse nazionale americano che
è stato poi all'origine di una certa strategia unilaterale tutti conoscono al documento europeo sulla sicurezza europea insomma noi abbiamo bisogno di definire
Una piattaforma condivisa e non semestrale diciamo di ragionevole e medio periodo
Che definisca le grandi linee dell'interesse del Paese nel campo della politica internazionale della sicurezza
Credo che questo sarebbe anche
Contributo ad avere un bipolarismo più normale diciamo che è un'esigenza
Che
Che Paese avverte che purtroppo alla quale purtroppo sistema politico non è stato in grado per ora di dare delle risposte efficaci
Grazie
Rettore
Io ringrazio gli organizzatori
La cultura della difesa in Italia non è parte della cultura generale
è possibile essere persone colte o essere considerati persone colte senza vere nessuna cognizione
Dei problemi della difesa e possibile fare politica e condurre una brillante carriera politica senza vere la minima cognizione delle dimensioni internazionali e delle dimensioni di difesa della politica questo pericoloso era meno pericoloso ieri perché basta procedere lungo la direttiva indicato a suo tempo da Degasperi ripetere
Quello che aveva detto lui non si sbagliava adesso il mondo è cambiato e quindi è molto importante quello che avete fatto per aiutare ad aprire una discussione sui problemi
Della difesa
Io
Vorrei io dirà l'onorevole D'Alema che forse dovremmo fare non un Libro bianco sul fabbisogno italiano di difesa ma prendere l'iniziativa per un libro bianco sul fabbisogno europeo di difesa da condividere con i nostri
Alleati qui alleati europei sul fabbisogno di politica estera
E di difesa
C'è un documento europeo si dice devo anche averlo letto ma non mi ricordo cosa c'è scritto dentro io ho il sospetto che non valga la pena di ricordare quello che c'è scritto che
Una sia stato fatto per
Come spesso si fa per poter dire che abbiamo anche noi un documento invece bisogna aprire una discussione approfondita su quello che l'autentico fabbisogno europeo di di difesa e su questo credo che ci possa e ci debba essere un impegno bipartisan in Italia per quello che
Riguarda la partita delle acque ce l'ha portata in sede europea perché non possiamo definire il nostro fabbisogno di sicurezza fuori
Di una definizione
Europea
Per questo
C'è una questione che culturale prima ancora che essere politica
Qui la politica fatta di un deficit di cultura io vi ringrazio per il lavoro che state facendo per colmare questo deficit e credo che su questo noi potremo costruire insieme
Se l'onorevole D'Alema sarà ancora ministro della difesa col prossimo Governo
Io
Degli esteri pardon col prossimo Governo io non mi sentirò troppo il sicuro che spero che lo stesso accade al mercato che fosse uno dei nostri a ricoprire quella carica difetto
Va bene va bene concludiamo qui vi è ancora una volta una convergenza
Vi è l'indicazione da parte del Ministro D'Alema di una assunzione di responsabilità nei confronti dei grandi temi che lui ha indicato essere trattati
Da questo impegno in prospettiva decennale viene
Gli elogi e ringraziamento all'onorevole Buttiglione per queste iniziative
Che noi col CIPE studi stiamo conducendo e voi con la vostra presenza e quindi vi è un auspicio comune una ufficio comune che si crei una cultura della difesa tale da consentire una scelta
Politica adeguata per il tipo di sostegno da dare alla politica estera politica difese
Possiamo sperare
Ma io ci spero ancora però caro senatore Buttiglione va bene lo sforzo i docenti ma dipende
Dagli allievi
Essere coerenti e da prendere se no ne parla ma per ne parla
Grazie a tutti
Soltanto