Dopo la vittoria di Hamas, verso le elezioni in Israele. Il futuro del Medio Oriente visto dall'Italia

Buonasera
Buonasera a tutti benvenuti grazie di essere intervenuti così numerosi per questa occasione
Dò innanzitutto il benvenuto e lo ringrazio a Piero Fassino segretario nazionale Democratici risiede
Campagna elettorale lunga e complessa stancante reale voluto dedicare una serata a questo tema così difficile e complicato e do il benvenuto a Furio Colombo che è quello
Le quale l'intera lista dell'unità di cui è stato fino a poco tempo fa direttore ma la prima cosa che voglio dire che voi vedete che quei sopra le nostre teste ci sono vari simboli
E io vado molto orgoglioso la composizione di questi singoli perché nella descrittiva delle preferenze voi
C'è insieme il simbolo con la stella di Davide il simbolo dell'associazione Sinistra per Israele di cui Furio Colombo il presidente di cui Piero Fassino e il primo firmatario e insieme il simbolo del partito più importante della sinistra italiana i Democratici di sinistra il simbolo dell'Ulivo che l'alleanza che all'interno dell'unione rappresenta i due partiti che sono uniti in questa campagna elettorale i DS la Margherita
E questa sera noi abbiamo voluto invitare offrirà al pubblico un incontro aperto ma in particolar modo invitare la comunità ebraica di Milano a parlare di questo tema e colgo l'occasione per ringraziarli di essere venuti solo piccolo il rabbino capo della comunità ebraica di Milano alla Minardi il Presidente della Comunità Ebraica di Milano Leon
Cobi Benatoff che è stato fino a poco tempo fa presidente del Congresso europeo Caico oggi membro del board del Congresso mondiale ebraico
Qualche parola su Sinistra per Israele senza presa nell'è un'associazione che nasce diversi anni fa
Quinto inattiva c'è Giuseppe Franchetti nasce proprio in questa città Giuseppe Franchetti è stato uno
Dei fondatori e permettetemi di ricordare in questo teatro in questo luogo così caro alla cultura
Antifascista di questa città provocano la memoria della Resistenza di questa città ricordare anche Aldo Aniasi scheggia oltre
Ha ricordato
Fidato di Milano socialista che fu tra i fondatori
Socialista che negli occhi mai nella sua vita ha scelto di rientrare nel nostro partito e questo abbiamo proprio ricordato questo percorso
Che fu anche lui tra i fondatori da sinistra per i tre la Sinistra per Israele nasce all'indomani della guerra dei con un compito culturale e politico ben preciso
Con l'idea di lavorare all'interno del mondo ebraico e all'interno della sinistra italiana
Per ricostruire per ricucire per riportare ad un rapporto positivo la relazione fra la sinistra il mondo ebraico e la difesa del diritto all'esistenza dello Stato di Israele la difesa di Israele
Sinistra per Israele avuto poi la storia è negli ultimi anni proprio qui a Milano insieme a molti altri Giovanni e sono anche qui in prima fila che ringrazio davvero passione del loro lavoro abbiamo ricominciato a a far lavorare questa associazione interno della sinistra e nel novembre dell'anno scorso
Abbiamo scelto insieme a Piero Fassino di dare e a Furio Colombo
I dare una nuova veste a questa associazione una veste nazionale perché il lavoro che fu iniziato all'indomani della guerra dei sei giorni non è ancora finito c'è ancora da fare un lavoro interno alla sinistra
Perché il tema della difesa dei diritti dello Stato di Israele perché le parole come Israele sionismo
Siano parole considerate buone all'interno della sinistra e non parole malate come alcuni hanno nel corso degli anni anche all'interno della sinistra italiana
Pensato
A questa iniziativa la rinascita diciamo di Sinistra per Israele al manifesto che è stato presentato al diritto figure importanti del mondo politico culturale italiano aderito Giuliano Amato Enrico Boselli
Gustavo Zagrebelsky Adriano Sofri Umberto Eco
Molte figure importanti
Mai come forse mai come in questa credo che sta entrando lo saluta se non vado errato Bruno Ferrante candidato sindaco dell'Unione
Sappiamo essere proprio anche su questi discorsi su questo ragionamento con noi sulla stessa linea di pensiero
E dicevo mai forse come in questo Periodo come in questa campagna elettorale complicata decisiva difficile il tema del Medioriente avuto diversi momenti di dibattito il tema del Medio Oriente le questioni d'Israele dell'esistenza dello Stato di Israele come diciamo nel titolo la vittoria del movimento diramate le elezioni palestinesi
Le lezioni che si svolgeranno i tre tra pochi giorni il la rivoluzione che c'è stata nel mondo politico italiano con la costituzione del movimento Kadima da parte diciamo anche purtroppo poi è caduto in una in un terribile è stato di coma e che quindi non è più attore della politica israeliana questi temi sono entrati molto fortemente anche nel dibattito elettorale Italia
E quindi è secondo noi importante che da parte dei massimi del massimo dirigente del partito più importante della sinistra italiana Piero Fassino che per chi lo conosce non ha bisogno di mostrare il suo attaccamento alla difesa dei valori e dei diritti dello Stato di Israele perché da molti anni conduce in alcuni anni la condotta in modo molto sanitario dall'artista italiano questa battaglia per la difesa TTT di Israele noi pensiamo che sia giusto parlarne così in prima persona anche ascoltando le domande da parte del pubblico Sinistra per Israele nasce ma si è sempre battuto per un principio fondamentale e cioè che il Medioriente si confrontano due diritti e non un torto ed una ragione se ci sono due popoli che hanno diritto ad avere due Stati che sono quello palestinese e quello ebraico nello Stato di Israele che questi due Stati devono convivere in pace che sulla base di questo equilibrio anche la sinistra italiana vede costruire la propria posizione
Pone
Io
Aggiungo che ci sono state in queste settimane polemiche scambi di accuse anche tra parte del mondo ebraico italiano e esponenti della sinistra siamo qui per parlarne io credo ma prima vorrei come dire ragionare sugli elementi fondamentali delle cose di cui parleremo questa sera io darei innanzitutto la parola Furio Colombo per dare avvio diciamo nostro dialogo di questa sera grazie
Fatemi dire prima di tutto una cosa che riguarda l'immediata attualità io credo profondamente avendolo seguito e avendone parlato e scritto negli anni precedenti che con Ferrante prefetto non sarebbe mai avvenuto ciò che è avvenuto ieri e con Ferrante
Prevarrà
Un'altra cosa che dico volentieri con voi e che Lami mio mio per il percorso diciamo che porta qui
Comincia nel mille novecentosessantasette quando beh comincia prima comincia molto prima naturalmente comincia con la Torino antifascista comincia con i ricordi di bambino comincia con la mia elementare comincia con ispettore della razza tutte cose che ricordo che ho raccontato varie volte anche nella prefazione al libro di di di Susan Zuccotti di italiano costa ma comincia da adulto nel mille novecentosessantasette perché ero in Israele tra e ho ho seguito e partecipato a quella guerra che voi ricorderete in qualcuno di voi ricorderà molti fortunatamente non ricordano alcuni ricorderanno era condotta in televisione dare i colleghi ed era narrata da dai dai luoghi era narrata da me ed è una delle cose che mi ha segnato per sempre perché non ho mai più potuto tollerare da allora che quella guerra venisse definite raccontata come una guerra di aggressione di Israele ai popoli arabi quando è ai Paesi arabi confinanti
Quando io ho visto su ciascuno ho visto fisicamente firmato in in materiali che sono ancora nella nella nella a la nastroteca della RAI l'ingresso dei siriani l'ingresso dei giordani l'ingresso degli egiziani delle tre colonne bloccate all'istante in cui avrebbero potuto invadere il paese più piccolo e più vulnerabile del mondo ed essendone stato testimone da allora non ho mai smesso di di di testimoniare questo fatto perché ne sono stato
Ne sono stato pari
Un punto di di di di orgoglio mi è stato ricordato un momento fa da Toni livelli lei libretto compiegato con il diventato poi il libro con con Rizzoli ma compiegato con l'Europeo con il settimanale L'Europeo che si intitolava per Israele e con il quale a un certo punto Messner mi è sembrato indispensabile entrare nel discorso del ma quante cose sbagliate errate calunniose fuori posto vengono dette
Di una storia di un Paese e di una di una situazione umana e e sociale che dovrebbe appartenere ci che dovrebbe esserci amica che dovrebbe essere la parte del mondo con la quale con la quale coi incidiamo
Mi ricordavo quello che che quello che ha provocato quel libretto è stato cui alcune delle frodi voi forse lo ricorderà un un un un previsione televisiva coordinata da Andrea Barbato da Roma
Io ero collegato da New York e in cui ho sentito dire di Israele da persone che chiedono poi conosciuto bene né della sinistra italiana delle con cui abbiamo anche lavorato sia ma in quel momento ho sentito dire delle cose che mi hanno indotto a interrompere il cui a interrompere la trasmissione
E a fingendo di non ascoltare Barbato che voleva dirmi no spetta toccherà poi a te il tuo momento di intervenire
E ho detto quello che mi sembrava di di di dire in quel momento perché perché c'era veramente un travalica mento della verità di non importa quanto in buona fede non importa quanto basato su elementi di inquinamento dovuti alla guerra fredda che divideva il mondo in due parti che metteva Israele da una parte ma ecco di di rinasce l'aver sentito quelle cose mi ha portato non soltanto ASD intemperante nel corso della trasmissione ma poi pubblicare quel libretto che ha fatto tirare per una volta nella storia dell'Europeo
Seicento mila copie al a quel settimanale quindi in un certo senso ne sono orgoglioso anche come come autore in quella situazione mi sono trovato come dire in contrasto con con quello che si potrebbe chiamare la cultura prevalente di molta parte del nostro Paese inclusa la cultura cattolica
Perché in quel libretto c'era per esempio l'accusa alla chiesa cattolica di a vere fin dal dall'all'inizio del secolo ininterrottamente ostacolato ogni possibilità prima
Della creazione dello Stato di Israele poi del riconoscimento dello Stato di Israele che come sapete è relativamente recentissimo
Una city devi l'intercettazione di quel messaggio è avvenuto
Permettere che vivevo negli Stati Uniti allora dall'Italia da Piero Fassino questo ha creato un legame da allora tra tra tra me e luci conoscevamo poco appena di sfuggita e cioè e mi rendevo conto che Fassino sì in quel momento con quella posizione si metteva in condizioni di fronte di dover fronteggiare un'opinione prevalente diversa
E che in quel momento era tipica della sinistra e dell'allora Partito Comunista
Nell'UE mi ha scritto sull'Unità e e da quel momento in un certo senso su questa su questa cosa siamo abbiamo proceduto insieme costantemente poi c'è stato il periodo in cui abbiamo lavorato insieme alla Camera per la legge sul Giorno della memoria
E poi il PCI si unisce in questo Piero forse lo ricorderà fra un momento
L'amicizia che quasi che che che profonda come un amore con con Giorgina Arian lei vide la grande figura di torinese dell'ebraismo torinese piemontese e dell'antifascismo di quella città della della nostra vita di torinesi che assegnate continua a segnare il il la nostra città è la persona che per il suo novantacinquesimo compleanno che abbiamo celebrato in Sinagoga l'altro mese assai ha scritto un libro sul sul sull'ebraismo Metheny torinese e piemontese sotto i Savoia sotto il fascismo e nell'immediato dopoguerra
E che adesso è nelle mani di Elie Wiesel che lo farà pubblicare che lo farà pubblicare negli Stati Uniti dalla Boston University Press quindi è una è un è un è un caso di legame di legame profondo sono finite le obiezioni contro cui è sembrato da alcuni di noi dover lavorare a me intanto è apparso molto importante che esistesse cioè trovare già esistente attiva Sinistra per Israele qui a Milano e proporre Emanuele di unirci di farla su scala nazionale perché
L'esperienza di alcuni di noi girando le sezioni girando le federazioni girando le Regioni girando e parlando sia chi ci è più vicino sia chi c'è meno vicino ma gravità comunque nell'aria della sinistra
Le le le difficoltà non sono non sono non sono evaporati all'improvviso le difficoltà continuano ad esserci la necessità di di chiarezza e di precisione continua ad esserci l'impegno di riportare la storia la sua verità continua ad esserci
E l'impegno di dire certe cose che sono estranei sia chi ci è più vicino come chi ci è più lontano in questo Paese che di Israele sa e vuole sapere molto poco e che se mai lo usa non c'è il rischio che lo voglia usare come una bandiera per coprire sì spesso piuttosto che per difendere Israele
Ecco e in questa situazione hanno è sembrato io sono grato Emanuele che è diventato il tramite immediato di questa possibilità in termini di di di di essere utile
In questo senso su scala nazionale è sembrato che fosse importante e che non fosse affatto superato l'impegno che loro avevano avuto allora e che che che alcuni di noi si erano assunti
Prime i isolatamente l'impegno di riportare al centro del di di di di di nostri discorsi quotidiani ma anche come modo di capire di reinterpretare
La politica estera italiana
Anche alla luce degli impegni che si prenderanno per il futuro della politica estera italiana il problema che non è un problema il valore il valore di Israele la presenza di Israele il senso di Israele nelle nostre vite
è in questo Paese
In questo Paese due volte tre volte sei volte dieci volte di più che se stessimo parlando in un altro Paese europeo
Perché se è vero l'argomento che io ho usato in Parlamento quando ho presentato il giorno della memoria legge sul giorno delle memorie
E mi è stato detto sì ma allora perché non il Gulag si è mai allora perché non le foibe
Io non ho detto che non mi sembravano orrendi e spaventosi burla che le foibe ma ho detto da italiano io penso che questo Parlamento debba farsi carico di un delitto italiano
Dunque quel delitto italiano senza il quale probabilmente non sarebbe stata possibile la grandiosità del delitto tedesco
Quel delitto italiano che ha sfigurato la nostra immagine nella storia in queste cose purtroppo non passano certo non era il giusto la memoria che la fa passare ma almeno non è un simbolo
Quel delitto italiano resta come un un un un punto di riferimento che si può riscattare soltanto sì sin dall'Italia e dalla politica italiana
Sia costantemente il senso di ciò che è accaduto per poter avere il senso di ciò che accade e per poter avere una visione di ciò che accadrà e per potare pur poter dare a questa visione
Un contributo un contributo italiano un impegno italiano dovuto
Ecco questo è il senso del lavoro fatto e del lavoro che si cerca di fare con sinistra per Israele ed è con gratitudine che io vi vedo qui questa sera grazie
Vorrei ringraziare anche entrato adesso Filippo Penati il presidente della Provincia di Milano
Vorrei ringraziare anche grazie grazie vorrei ringraziare anche Sergio Escobar che di questo teatro il direttore del TG due fascette capitolino e che ci ospita grazie
A me è sempre piaciuto una parte del ragionamento che Piero Fassino va facendo da molti anni sulla questione del rapporto tra sinistra liberalismo che ritrovo anche nel suo libro per passione Piero Fassino
Devo dire non frequente nei libri scritti dai leader politici italiani dedica un capitolo a questa questione che si chiama
Con i figli di Abramo
Capitolo dedicato al rapporto tra lui e la sinistra ed ebraismo c'è un paragrafo in cui Piero Fassino scrive non si può comprendere l'identità della sinistra senza riconoscere che una delle sue radici la cultura ebraica
E viceversa non si può comprendere quell'unico un politico che lo Stato di Israele
Senza ricordare che i suoi padri fondatori erano uomini e donne Ben-Gurion di ascolto Golda Meier Ytzhak Rabin Shimon Peres Abba e banche e tanti altri vissuti e cresciuti nelle de nei valori e nella cultura
Della sinistra mi ha sempre molto colpito questo riuscito ragionamento di Piero Fassino che produce un una relazione circolare tra le prime a sinistra e cioè che e questo sento io da ebreo militante a sinistra e sono orgoglioso Del Piero Fassino come segretari mio partito che secondo me è nella natura dell'ebraismo e nelle radici culturale di un ebreo ci deve essere amore per l'ideale della sinistra
E che la sinistra se vuole essere vera sincera non potrà mai abbandonare la difesa
Di principi principi fondamentali di liberalismo e quindi anche a difesa dello Stato di Israele lunedì noi eravamo sempre con con Furio Colombo Piero Fassino a
A Roma l'iniziativa analoga al Teatro Capranichetta in piazza Montecitorio e credo che a tutti noi i tre
Abbia colpito era con noi anche Lucia Annunziata
Abbia colpito
Abbia colpito una abbattuto una domanda che è stata rivolta Piero Fassino da uno un nostro fratello uno un ebreo dalla comunità di Roma della domanda dalla battuta caratteri volto a Fassino secondo me
Band articolata che mette i piedi proprio nel piatto delle polemiche di queste anche di alcune polemiche di queste settimane cioè lui diceva pur essendo invece conscio del valore del dell'attività di senza precisare del valore delle cose che dicono Piero Fassino e Furio Colombo diceva
Purtroppo in parte dell'ebraismo passa la vulgata che la sinistra sia molto brava difendere gli ebrei morti il giorno della memoria
E vorrei dire qualcosa su quello che è successo ieri a Milano la destra italiana negli ultimi cinque anni di governo Berlusconi è stata capace di comunicare il una capacità forte difendere invece di Previti e cioè lo Stato di Israele
Vorrei dire e su questo tema proprio vorrei rivolgere una domanda Piero Fassino
Lo dico anche se il tema di questa sera il Medioriente ma lasciatemelo dire io che sono figlio di un sopravvissuto di Auschwitz come credo molti di voi sappiano che ieri a Milano è passato una manifestazione fascista neonazista che al grido di Boia chi molla l'orgoglio fascista tornato per le strade al grido del
Duce Duce il saluto romano si è conclusa da parte di un noto esponente di un movimento naziskin romano che si chiama Maurizio Boccacci cioè sulle agenzie di tutta Italia
Col saluto romano mi ha detto io sono fascista ne sono orgoglioso
Adesso denunciate mi se volete mi fate un piacere è la manifestazione si è conclusa a Guido di Duce Duce non erano tante persone hanno cinquecento seicento persone mamme come ebreo figlio sopravvissuto di Auschwitz
Incarcerato dai fascisti italiani fa molto perfetto prego
Sì grazie grazie per
La vostra partecipazione questa sera e grazie anche per il impianto dalla discussione che abbiamo abbia Sinistra per Israele nasce come è stato richiamato
Fin dal
La fondazione dell'associazione a Milano da parte di Franchetti e poi con questo
Nuovo diciamo rilancio in termini di associazione nazionale che abbiamo fatto in questi questi mezzi
Per perché
La questione del rapporto tra
La sinistra Israele una questione che ricorre costantemente nella
Vicenda politica italiane non soltanto italiana anche nella vicenda politica europea presente
E non è mai come dire
Risolta una volta per tutte questa questione per quanto non ci si sforzi
Il rischio è che i processi politici che maturano soprattutto in Medio Oriente ma non solo
Ogni volta come dirà arretri no la lettura della questione mediorientale la lettura dello Stato di Israele della sua funzione della sua identità
Della sua necessità storica
E il fatto che ogni volta le letture che dice che diciamo che le vicende Medioevo il fatto che ogni volta le vicende mediante travolga no
Una lettura
Equilibrata corretta
Espone ovviamente al rischio di assumere posizioni politiche
Gravemente a Roma e quindi c'è la necessità di condurre una battaglia culturale e politica
Una battaglia culturale e politica io dico
Culturale mi riferisco esattamente al passo del mio libro che è stato richiamato da Fiano perché
Io penso che non è mai abbastanza evidenziato
Diciamo l'intreccio che storicamente si è determinato nel corso del Novecento fine Ottocento e Novecento tra la storia dell'ebraismo e la storia le vicende della sinistra in Europa
Lo riprova proprio il trauma della rottura del sessantasette
Il trauma del sessanta della rottura del sessantasette quando appunto
Gran parte
Diciamo del del
Del progressismo europeo e internazionale
Sostiene le ragioni dei Paesi arabi mentre a sostenere le ragioni di Israele rimane rimane sostanzialmente soltanto gli Stati Uniti
E diciamo
Fu vissuta data dal Comune trauma dal dall'ebraismo
Con una lacerazione vera
Che porto a come dire anche conseguenze di segno opposto conosciamo tutti Amici delle comunità ebraiche che nel sessantasette ruppero con la sinistra in nome dell'affermazione della loro identità ebraica così come conosciamo amici compagni numero inferiore che in nome di una militanza a sinistra ruppero la loro appartenenza alla comunità
Sessantasette fu una drammatica lacerazione reiterata purtroppo dramma altrettanto Lazio in modo lacerante drammatico nel settantatré
Ma appunto fu vissuta in modo così drammatico così lacerante perché rompeva una storia là c'era una storia
Metteva in discussione quello che invece è una storia che è lungo un secolo
C'ha la seconda metà dell'Ottocento fino appunto
Alla seconda metà del Novecento aveva visto un intreccio costante continuo tra la storia del liberalismo e del movimento sionista e la storia dalla sinistra
Ci sono tanti episodi ma qualcuno di voi ricorderà un bellissimo film
Francese dedicato alla occupazione nazista nel tempo di Vichy
Ora wards lui ma come mai ancora qualcosa fanghi duello
Non certo punto c'è una scena in cui in un ristorante
Se un mamma che sta
Ma non diciamo piccolo borghese francese con il suo suo figlio che stanno mangiando
Entra nel ristorante una mamma con un bambino con la stella di Davide
Nel ristorante non potrebbe entrare in virtù delle leggi razziali
E questa piccolo-borghese francese la postrock dicendo se ne vada lei ebrea che siete tutti comunisti
Cioè nella testa di quella piccola borghese reazionaria le due cose stavano insieme
Io avrei voluto ti vuoi cioè no
E non è che il Terramatta quella lettura così volgare banale semplificata era figlia come dire di una storia
Del resto
No qui d'altra parte
Il movimento sionista nasce alla fine otto dell'Ottocento diciamo coevo in termini temporali con la nasce nel movimento socialista molti dei leader del movimento situazioni sta sono leader nei loro Paesi di movimenti socialisti
Lungo tutta la prima parte del secolo soprattutto nei Paesi dell'Europa centrale e orientale c'è una fortissima idee come dire
Sovrapposizione tra la crescita e lo sviluppo dei movimenti socialisti e comunisti
Dal venti in poi e diciamo la presenza che in quei Paesi hanno nella società di quei paesi le comunità ebraiche quando
Stalin
Nell'immediato dopoguerra secondo dopoguerra
Cercherà di ridurre normalizzazione
Le democrazie popolari appena conquistate con l'Armata Rossa e deciderà di decapitare tutti i gruppi dirigenti dei partiti comunisti di quei Paesi
Li manderà tutti sulla forca sotto processo prima sulla forca poi e userà la Corte userà tra le tante accuse di essere
Sì ho visti perché la stragrande maggioranza celebre
Da Rudolf Lansky alla sua voi accusa di via
Faccio questo esempio ne potrei fare tante altre cioè la storia lungo il Novecento è una storia in Europa che vede un fortissimo intreccia una fortissima diciamo
Un pro un fortissimo fluire comune della storia della sinistra nelle sue con tutte le sue tragedie naturalmente sappiamo tutti novecento come è stato tragico intanto per tanti aspetti con tutte le sue tragedie e la storia del movimento diciamo sionista
Delle prime
Allora questo dato è un dato che è stato rimosso
Perché mi
Come dire appunto dalla rottura del sessantasette in poi si è affermata spesso
Una lettura dello Stato di Israele e dunque delle ragioni di Israele e dunque del movimento che ha portato la Fondazione lo Stato d'Israele che non col che non corrisponde affatto alla storia
Che una lettura ideologica ex-post
Ma che non corrisponde ai processi reali
No
Per cui Sinistra per Israele intanto nasce con questo obiettivo per questo dico c'è una battaglia culturale da dare prima che politica cioè il recupero di una lettura
Delle ragioni di Israele
Della sua necessità storica
Della sua vicenda politica
E della vicenda di un popolo che sia corretta che corrisponde processi reali e che siamo ria acquisisca tutti i fatti tutti gli elementi di oggettività e di verità in questa vicenda senza recuperare i quali
E difficile affrontare il problema politico del Medioriente
Perché da una lettura distorta
Di perché Israele è nato come è nato che cosa rappresenta cosa c'è dietro che storia la preceduta senza avere chiaro tutto questo è chiaro che un po'la lettura della vicenda mediorientale diventa una
Come spesso accade dietro le letture distorte della vicenda mediorientale per esempio la semplificata lettura secondo cui il lo Stato di Israele un intruso in Medioriente tanto per fare un esempio tesi che ancora recentemente è stata riaffermata
Oppure la lettura secondo cui Israele un ostaggio né nient'altro che diciamo l'espressione
Diciamo regionale di una funzione subì imperiale per nome e per conto degli Stati Uniti lettura che a lungo c'è stata soprattutto nell'epoca bipolare
Oppure appunto la rappresentazione dello Stato di Israele soltanto con uno stato occupante diciamo dal forte connotato guerrafondaio militarista dico tutte le letture diciamo
Vanali ma molto pericolose che
Spesso sono ricorrenti queste letture sono come dire tutte letture che nascono dal da un'assoluta non conoscenza di di cosa ci sta nella storia
E allora per questo io dico intanto c'è un problema di
Battaglia culturale prima ancora che battaglia politica cioè recuperare una lettura della storia del Novecento della storia del popolo ebraico della storia della Shoah nella storia dell'ebraismo
E della storia dello Stato di Israele che sia come dire corretta e che ci consenta di avere tutti fattori di conoscenze gli elementi di valutazione utili poi all'azione politica dell'oggi e questa è la prima questione
La seconda questione è che Sinistra per Israele
Si pone l'obiettivo di concorrere tra i tanti che si pongono questi Obiettivo ad affrontare il problema
Da diciamo ad affrontare il conflitto mediorientale un conflitto che dura da più di cinquant'anni ormai senza trovare soluzione
E la ragione di questo conflitto naturalmente sono molteplici complicate e complesse se non non durerebbe da quasi sessant'anni senza riuscire ad approdare a una soluzione
Ma è molto importante avere come dire appunto un approccio sto con fa questo conflitto che sia giusto che l'approccio l'ha richiamato
Emanuele è quello di
Considerare che mentre mediamente quando scoppia un conflitto la quarta parte nel mondo
Noi ci interroghiamo su
Chi ha ragione e chi ha torto e quasi sempre in modo più o meno
Diciamo azzeccato si riesce a capire chi ha prevalentemente a ragioni chi ha prevalentemente torto
Per esempio se uno Stato ne occupa un altro è chiaro che chi l'occupante a torto l'occupato ha ragione adesso la dico all'ingrosso nella vicenda in Medioriente le cose non sono così semplici e non sono così semplici perché non sono in conflitto un torto una ragione ma due ragioni
Entrambe legittime entrambe fondate entrambe
E diciamo storicamente
Fondate il diritto di Israele a vivere nella pace senza aver paura dei suoi vicini
E il diritto del popolo palestinese ad avere una parte queste due ragioni che entrambe sono diciamo
Fondate legittime
Per lungo periodo sono state perseguite dai entrambi
Dai dei dei rispettivi protagonisti
Con una strategia che
Diciamo era unilaterale
Tra il quarantotto e mille novecentonovanta
Ciascuno dei due atteso ad affermare la legittimità del proprio diritto negando la legittimità del diritto al Tour
I palestinesi rivendicavano di avere una patria negando a Israele il diritto di esistere
Per lungo periodo gli israeliani hanno considerato la questioni palestinesi sostanzialmente una questione di profughi
Non riconoscendo che quella questione potesse avere un esito statua
Ancora alla metà degli anni Sessanta vi ricorderete tutti uno
Un famoso sottosegretario di Stato americano si è riversata American Schools
Ma che poneva la questione dei palestinesi è una questione di profughi essenzialmente allora
Fino a che noi abbiamo avuto in Medioriente dove coesistono due ragioni in conflitto
Una lettura da parte dei protagonisti che tendeva a riconoscere ciascuno la propria ragione negando la ragione al turno aveva avuto cinque guerre è un'intifada quarantotto sessantasette
Due no a seconde dopo la prima prima del novanta ce n'è uno seconde successivo
Quarantotto cinquantasei sessantasette ottantadue settantatré ottantadue eletti
Il punto di svolta avviene nel novanta
Ma avrebbe madri per la prima volta
C'è un rovesciamento di lettura di entrambi Shamir accetta di sedersi al tavolo con i palestinesi palestinesi sia pure nella forma mediata dei rappresentanti dei territori indirettamente riconosciuti dall'olio si seguono conferma alta
Lì si rovescia l'impostazione si afferma l'impostazione nuova
E cioè
Ciascuno riconosce che il diritto dell'altro legittimo come il proprio e anzi accetta l'idea
Che soltanto riconosciute come dire che la realizzazione del diritto e della piena affermazione del diritto proprio sarà più facile se accompagnata dalla realizzazione all'affermazione del diritto altrove è il rovesciamento rispetto
A quello che c'è stato per quaranta ed i fatti tra il novanta e novantacinque
Noi abbiamo il periodo più proficuo
I cinque anni in cui quel processo di pace di cui ancora parliamo adesso si come dire si imposta
Madrid tutta l'azione di Becker i colloqui di Oslo l'accordo di Washington
No
Che segna diciamo il processo il cosiddetto processo di pace
Questo processo viene interrotto novantacinque sappiamo perché l'assassinio di Rabin
L'assassinio di Rabin porta le elezioni anticipate di Israele che vinse Netanyahu che ha come piattaforma Oslo cioè
E quindi segna un primo
Prima cesura rispetto al processo politico
Naturalmente quella posizione di Netanyahu Oslo non esiste
Richiama sul fronte palestinese nuovamente un
Un arretramento ripiegamento e da quel momento in poi il processo di pace sì
In panchina ci sarà un tentativo per disincagliare che sarà il tentativo che Clinton farà nel due mila due tende
Tentativo che fallisce
Per preminente responsabilità di Arafat
Che non coglie che a quel punto era necessario firmare una pace anche se non era quella che si poteva come dire
La migliore possibile ma che firmare una pace sarebbe stato comunque un salto in avanti rispetto a non firmare nulla Arafat non coglie questo passaggio e anzi come se ricordiamo tutti non firma
Scommettendo sul fatto che se vince Bush Bush sarebbe stato più favorevole per senso con un'interpretazione che poi la storia si dimostrato essere del tutto capziose ma in ogni caso
Dal due mila due in poi siamo al due mila sei il processo di pace non solo si è arenato ma
Gradualmente a perse acquistate come dire si è logorato e ha perso di credibilità fino alla vittoria di Hamas
La vittoria di Hamas che cosa dimostri mostra una lei che è una regola che in politica tante altre volte
Io ho sperimentato ma in Medioriente più drammatica naturalmente nelle sue conseguenze che un processo politico non ama i tempi infiniti
Ho un processo politico entro un certo tempo approda a un esito o se no un processo politico in definitivamente aperto è un processo politico che mano a mano si logora perde di credibilità e perde di forza
Io ricordo che nel due mila e quattro due anni fa
In un viaggio che feci in Medioriente incontra inabile sciatto
Più stretti collaboratori di Arafat e uno dei negoziatori di tutti gli accordi di Oslo
Conoscono a Binda tanti anni di si farà ma
Qual è la tua lettura due mila e da una lettura semplice ma efficace
Mi segua
Io la mia generazione siamo quelli che abbiamo firmato gli Accordi di Oslo di Washington ci crediamo e siamo impegnati a realizzare quelli che sono venuti dopo i nostri figli hanno solo conosciuto un accordo che non arriva mai
La vittoria di Hamas è la risultante di un processo di pace che non arrivava che non arrivava ma è un approdo definitivo
E quando un processo non arriva mai un approdo definitivo si logora e a quel punto se si logora prendono piede altre parole d'ordine altre ipotesi altre visioni calpestate mesi quindi
E noi siamo di fronte a un arretramento drammatico
Perché adesso noi dobbiamo avviare una opere tutti insieme di persuasione nei confronti di Hamas a riconoscere che è legittimo il diritto di Israele esistere era un problema che avevamo risolto con l'olio vent'anni fa siamo tornati vent'anni indietro
O no
Così
No come dicevo da quella lettura
Va dopo facciamo fare delle domande scusate sia sta una raccolta la carta dell'Oca Bianca nell'ottantotto lo dico questo se poi
Va be'festeggiamo interpretazione io sto ai fatti
Nel mille novecentottantotto una
Dei passaggi essenziali che contribuì ad arrivare alla Conferenza di Madrid del novanta fu che l'oltre informalmente cambio la carta su quel punto che la distruzione del non riconoscimento sotto Israele e la Palestina tutte queste cose tipo
Che ci siano dei doppi linguaggi delle doppie se questa è un'altra cosa attiene alla politica ne possiamo ragionare ma in ogni caso a me quello che interessavano dire che dal segno dell'arretramento
Cioè noi oggi siamo a dover affrontare un nodo che credevamo risolto nel mille novecentottantotto
Per la verità
Che dà il senso di come siamo tornati indietro
Dà il senso di come il processo di pace in Medioriente si sia drammaticamente logorato e la pace si sia drammaticamente allontana
E allora qui c'è da riprendere con forza un'iniziativa perché il rischio che il processo di pace in Medio Oriente
E davvero
S'come dire conosca un degrado
Per una
Siamo un processo di di di
Di svuotamento di qualsiasi credibilità e di qualsiasi prospettiva che diventa poi il terreno di cultura di non sappiamo quali conseguenze politiche di quale crisi di quale tensione di quali conflitti e siccome tutti avvertiamo che
Un conflitto che risponda esplode in modo drammatico nel Medioriente rischia di essere l'incendio di una polveriera bene più grande che non è circoscritta soltanto al territorio del di Israele e della Palestina credo che abbiamo il dovere tutti di lavorare perché sì Capri imposti una strategia della comunità internazionale
E adesso dirò perché nella comunità internazionale della comunità internazionale che
Favorisca promuova sostenga
La riapertura di un processo politico che porti ad una soluzione del conflitto mediorientale
Perché dico una forte iniziativa della comunità internazionale
Perché il
La crisi diciamo il il logoramento del processo di pace di cui ho parlato e che ha portato alla vittoria di Hamas a un arretramento della situazione insomma una situazione molto più complicata soltanto di qualche anno fa
Che può punto portare anche a delle esplosioni
E richiede un impegno della comunità internazionale per essere governato
Perché quel logoramento del processo di pace a anche logorato l'affidabilità la Fiditalia fiducia reciproca tra israeliani e palestinesi
A me colpi che nel due mila quattro quando andai appunto in questo viaggio cui ho parlato già trema
Incontra i tutti poi io mi occupo di questa tanti anni che mi conosco tutti protagonisti molti dei quali sono amici sia israeliani che palestinesi eccede incontrare esperti sette giorni nella regione parlai con tutte tutti tutti
Avevano chiarissimo come qual era la soluzione definitiva
Due popoli due Stati quale lassù giù non c'era uno di quelli con cui ho parlato che nel due mila quattro mi dicesse che cosa si potesse fare in quel momento per riavviare il processo per arrivare alla soluzione che tutti avevano è chiaro quale doveva essere
Mi colpì
E come mai tutti avevano chiaro dove arrivare e nessuno sapeva come arrivarci
Perché si era rotta qualsiasi fiducia affidabilità reciproca e quindi tutti hanno chiaro dove arrivarci ma nessuno sapeva quale come fare il primo passo
E se è così e secondo me dopo la vittoria di Hamas e ancora di più così
Perché è chiaro che la Società italiana di fronte a alla vittoria ma si fida ancor di meno dei palestinesi e Hamas non è che si fida granché né di seria quindi è chiaro che il livello di affidabilità reciproca e ancora più
Diciamo arretrato
Ma
Una pace come col nessuna pace si fa senza fiducia ma una pace come quelle Medioriente non si fa se non c'è un un minimo di affidabilità di fiducia reciproca e se non c'è l'ha costruita e non la costruiscono da soli di i diretti interessati
E si pone un problema di come la comunità internazionale ripiglia un'iniziativa anche superando una certa come dire passività
Che in questi anni c'è stata e che secondo me ha concorso logoramento del processo ed è del fino alla vittoria di Hamas io penso che ci sia una grave responsabilità nel quartetto
Stati Uniti Russia ONU Europa
Nell'aver guardato alle vicende Medioriente con troppo distacco con troppa lontananza nell'aver lasciato che le cose marcisce Rocha intraprendere un'iniziativa determinate convinta per evitare che si arrivasse dove si è arrivati oggi
Penso che non si può continuare ad avere un atteggiamento così passivo perché se non ci si assume la responsabilità di concorrere a una crisi senza uscita
E penso che bisogna rimettere in campo un'iniziativa forte e che l'Europa siccome sta nel quartetto deve sentire questa responsabilità e l'Italia dovrebbe
Ecco sentire avvertire la responsabilità di battersi perché l'Europa abbia una politica
Da questo punto di vista
E non ho ragione di di non come dire di di di avere nessuna atteggiamento critico nei confronti della linea che il governo di centrodestra seguito nei confronti di Israele della questione palestinese c'è del conflitto mediorientale perché il Papa atteggiamento sul piano bilaterale condivisibile
Quello che rimprovero che anche su questo dossier così come su tanti altri l'Italia ignora che bisogna fare agire d'Europa
Anche in Medioriente così come in tanti altri dossier di cui non discutiamo questa sera
L'Europa o è presente con una sua soggettività di unione o se no non è la somma delle politiche dei singoli stati nazionali europee che esercita la stessa influenza lo stesso ruolo io stessa incidenza
L'abbiamo visto scusate se se faccio una digressione l'abbiamo visto nella guerra nella piccola guerra energetica li elettrica tra Italia Francia e no
Cosa ci dimostra quella piccola guerra energetica che non è che mi ero come
Ci è stato detto da troppe troppe volte in questi anni da Tremonti Berlusconi e compagnia cantante che c'è troppa entro c'è troppa Europa nella nostra vita se mai la vicenda
Italo francese energie si dimostra che ce n'è troppo poca
E che il rischio è che prendono piede le logiche di protezionismo nazionale
Dopodiché se prendono quelle pietre quelle logiche lì l'Europa non esiste più nel mondo perché quando devi fare i conti con un Paese di un miliardo e trecento milioni di persone come la Cina o di un miliardo come l'India devi avere il fisico
E il fisico non ce l'ha nella Germania da sola nella Francia da sola nell'Italia da sola nella Gran Bretagna solo il fisico ce l'ha l'Europa se no non sono chiave
Allora chiusa
Chiusa chiusa la digressione vale anche per il Medio Oriente e questo perché
Non è che se ogni settimana c'è un ministro degli esteri di un paese europeo che va a Gerusalemme parla con Abu Mazen
O con i leader di Hamas di qua parla con Olmert o qualcun altro questo segno insettivoro perno perché la Teoria del ministro francese la settimana dopo quello tedesco e poi quello inglese come l'italiano non fa una politica europea fa una serie di atti che possono essere più o meno utile ma che alla fine non fanno pesare non fanno incidere l'Europa in questa vicenda
E io penso che invece se proprio perché io una lettura molto allarmata della situazione temo che la situazione
Possa diventare in un breve periodo molto critica drammatica perché in grado di diciamo logoramento Edi arretramento la situazione in Medioriente a me pare particolarmente inquietante
Penso che ci sia il problema del rilancio di iniziativa il quartetto aderenza iniziativa del quartetto fa parte dell'Europa i Paesi europei devono avvertire la responsabilità quindi anche l'Italia
Adatti a responsabilità di richiamare l'Europa ad un'azione che la faccia vivere la faccia vedere la faccia pesare la faccia e la faccia conta
Ecco io ho finito poi continuiamo allora tutto questo ragionamento per dire che non è vero
Quella diciamo frase un po'apodittica che ci ha detto questo nostro amico a Roma
Sulla sinistra si presenta si si preoccupa delle chat difende gli ebrei morti la destra difende gli ebrei vivi io per quello che mi riguarda voglio ricordare gli ebrei morti che non si difende Tremonti si ricordano ovviamente purtroppo
E voglio difendere invece di avere i veri quelli sì ma bisogna avere appunto una politica una strategia una visione che ci consenta di avere di realizzare questa funzione
Lo sforzo che noi stiamo facendo così mi sta per Israele e di concorrere a costruire appunto un impianto che in termini culturali e politici consenta
Di da un lato sconfiggere tutti gli stereotipi
Gli stereotipi che troppo spesso ritornano e che poi sono veicolo anche come dire di forme di antisemitismo e tutto quello che sappiamo
E contemporaneamente nel momento in cui si battono gli stereotipi ci si impadronisce di una lettura corretta di tutte le vicende che riguardano l'ebraismo e e la sua storia
E individuare in termini corretti qual è una strategia che consenta di sostenere
Ogni atto politico ad una pace che alla fine riconosca i diritti di Israele dentro un contesto naturalmente che riconosca i diritti anche dei palestinesi questo mi sembra il ragionamento che noi dobbiamo cercare di fare e che siamo interessati a capire se è un ragionamento che regge oppure grazie
Grazie
Grazie a Piero Fassino noi vorremo adesso fa fare alcune domande perché poi lo scopo della serata e anche di ascoltare oltre alle mie spiegazione diciamo così Intermediate l'umore e anche un po'e le domande mi ha chiesto intanto è fatemi sapere se volete fare domanda mi ha chiesto di fare la domanda commi Bennato
Sì sì c'è un microfono c'era la Roma
Che nacque picchettano porta grazie
Intanto vorrei fare una premessa che perché è un po'la posizione che già da più di quindici anni mi occupo posizioni istituzionali
Nel mondo ebraico italiano e internazionale e
Per una mia per un mio modo di di pensare
Ho sempre mantenuto una posizione equilibrata per
Nel per favore per favore volevo fare questa premessa perché
Volevo riconoscere volevo riconoscere agli amici Fassino e Furio Colombo
Una amicizia di vecchia data
Cioè non ci troviamo oggi da davanti a dei personaggi che in campagna elettorale davanti a una tribù un
Con molti rappresentanti della comunità ebraica di Milano vengono a spiegarci delle posizioni che sicuramente sono
Ben accolte e ci fa piacere ascoltare
Già da più di quindici anni io ricordo il rapporto con Piero Fassino allora
Se ricordo bene dirigeva si occuperà responsabile esteri del PDS mi ricordo che c'è una piccola pubblicazione un piccolo foglietto che noi dicevamo e abbiamo avuto diversi collochi in quegli anni e poi ha già ricordato Furio Colombo quella quell'opuscolo ritengo che ho portato questa sera perché mi ricordo l'emozione mia sarei mia di molti membri della comunità ebraica
In anni era il mille novecentonovantuno erano anni in cui questa posizione non era molto popolare anzi
Noi abbiamo molto apprezzato da posizioni ancora oggi io credo che valga la pena di legge di quel quell'opuscolo anche se diverse cose sono cambiate in questi in questi anni
Urto fare questa premessa perché vorrei fare due domande
Piero Fassino e a Furio Colombo Emanuele Fiano
Ma soprattutto Piero Fassino come segretario del maggiore partito della sinistra
Noi abbiamo una preoccupazione perché le idee di opinioni espresse qui sul podio questa sera
Non sembrano essere le idee di opinioni prevalenti
Nella sinistra in Italia io non sono capace di fare un così di pesare di di fare di contare dei numeri eccetera ma la sensazione è che non siano delle posizioni prevalenti ecco la la prima domanda che che volevo rivolgerle era come queste opinioni queste queste posizioni chiare
Apprezzabili come potranno pesare eccome potranno farsi valere in un eventuale governo
Della sinistra in Italia questa e per quello che riguarda la politica italiana
La seconda cosa io ho lavorato per sette anni come leader dell'ebraismo europeo e ho avuto contatti con molti esponenti molti capi di Stato ministri degli Esteri eccetera dei vari Paesi
Sono un un credente dell'Europa credo nell'idea dell'Europa
Per moltissimi ragioni sul per il peso ma poi per moltissime altre ragioni
La mia preoccupazione di fronte a questa quota che si sta formando con grande difficoltà fosse in questi ultimi anni abbiamo fatto anche qualche passo indietro
Le mie preoccupazioni sono per un'Europa che non riesce a vedere ruolo proprio nel conflitto mediorientale cioè in un conflitto che dovrebbe vedere l'Europa come Fulco
Di una soluzione l'Europa dovrebbe essere l'invito che potrebbe accompagnare le due parti verso una soluzione ma purtroppo la posizione dell'Europa in questi anni non è stata una posizione equilibrata e quindi non essendo una posizione equilibrata
Da soprattutto da Israele non è stata vista come potenziarli
Partner nel raggiungimento nel raggiungimento degli Obiettivi del processo di pace quindi la seconda domanda era come potrà all'eventuale governo
Del centro sinistra come potrà lavorare come potrà influenzare l'Europa verso la direzione auspicato grazie
Sì ho visto ho visto mi sono assentato dalle mani alzate le vedo
Tutti avevano diritto di parlare c'è una domanda lì ultimo posto Cocconi va be'l'unica prime
Sull'asfalto farai una domanda prego
Domanda al segretario del maggior partito italiano non solo della sinistra
Uno degli interessi che hanno avuto alcuni non particolarmente legate allo stato di Israele nei confronti di Sinistra per Israele è stata legata al fatto che Israele e l'atteggiamento della sinistra nei confronti di Israele è un po'una cartina di tornasole
Dell'atteggiamento della sinistra nei confronti di delle questioni del mondo insomma c'è molto forte a sinistra una interpretazione legata a un diciamo neo marxismo che vede una contrapposizione capitale lavora a livello planetario per cui da una parte buona parte capi io ho l'impressione che le classi dirigenti riformisti della sinistra in particolare quelle che vengono dal partito comunista hanno fatto degli enormi passi avanti hanno Meglio elaborato posizioni avanzatissime tutta una serie di temi abbiano lasciato un po'indietro le questioni di politica internazionale
Cioè se se nel lavoro dell'economia son pochi semestralmente la RAI avanzate invece in generale
E non hanno come dire aperto una sfida con la sinistra antagonista con alcune posizioni sulle questioni di politica internazionale anche banalmente perché le questioni politiche internazionali in Italia sono sempre state considerate un po'di di secondo piano
Per cui la do
Questa mia considerazione simile anche dal fatto che mentre sono tantissime le associazioni giornali e riviste che tratta in maniera seria le posizioni che la sinistra riformista sulle questioni per esempio dell'economia sulle questioni politiche internazionali invece queste posizioni sono poi molto poco rappresentate sinistra per Israele una un'associazione ce ne sono molto epocali
Lo sapere se questo era spazi questa mia impressione era era condivisa
E quale invece possono essere cessasse su questo tema ci sarà la sfida anche culturale oltre che politica con chiamiamo la sinistra antagonista tra virgolette per ma estremamente varia e anche tra l'altro in mostra un'evoluzione tra l'altro anche interessante con le posizioni di Bertinotti
Yasha Reibman che spettano questo pensiero romana allora
Signor ministro
Microfono Grillini c'è la mano alzata sì prima Franco
Di fin qui corridoio corridoio lì ecco
Sì Shimon Peres l'assassinio di Yitzhak Rabin
Ho tradotto e curato l'edizione italiana del libro scritto per Barry schernisce giornalista israeliano sì mai querelato
Il fac rabbini si è reso conto che o sullo suicidio per Istra l'siccome ora purtroppo lunga è possibile fare la storia e sarebbe interessante la questione dei profughi rimane tale perché se la Sardegna e più grande della grande Israele la Palestina e più grande dell'Europa basta guardare le carte geografiche della Palestina stampate in Siria o nel Maghreb
Orbene volevo fare lo Stato qual listini
In cinque mila chilometri quadrati i territori occupati pari alla provincia di Brescia
Dimenticando che la grande estrae il compresi i territori e meno di venti mila chilometri quadrati
La maggioranza dei giordani essi palestinese la maggioranza dei palestinesi e Giordana e per essere uno dei Paesi arabi più piccoli la Giordania il quadruplo della cosiddetta Grande Israele ora a Gaza ottomila ebrei
Due milioni di arabi purificazione etnica Judrio RAI che vogliono dare il premio Nobel per la pace a Sharon perché l'ha realizzato
Se Rocky la metà dell'acqua era rubata da noi cattivi Jude il però in un patto che gli altri solo nei campi profughi da sempre
E il loro Ducci boss hanno non soltanto impedito gli accordò perché gli arrivasse l'acqua e tutto il resto monache boicottato gli impianti intervista alla
L'acqua marina perché se non hanno siamo a me stiamo parlando ma se perché non riesco a Lugano a rubare i soldi ai giocatori una domanda la domanda per farvi agli australiani
Ora siccome non si può risolvere la questione dei Cirami domandarlo a parte era una domanda e a l'ho detto chiaro ricito io molti che se non ci fosse una questione palestinese bisognerebbe inventarla perché l'ha detto Emma Bonino
Se gli israeliani palestinesi smettesse per farsi la guerra in tre mesi cadrebbero tutti i dittatori nove chiedono gli arabi allora andavo quando andiamo a Predappio laddove la dei abbiamo De André per fare prenotando gli arabi e vedrete che compilò chiede conto agli elettori al microfono fare smettiamola di raccontare che stanno tolte le
Va bene ma mi dica mi scusi un attimo non mi faccio non faccia perché come vede c'è una relazione di tutti
S'va be va bene Norwich americana di tutta questa sera però però scuse se ha una se ha una domanda la faccia grazie
Sì
Va bene
Va be va bene va bene tornò va bene adesso qui il microfono Cejas saranno in prima fila ho visto io ho segnato una due e tre domande
Ancora
Se esse stesse settanta calma del messicano poi riusciamo Carlo prego
Lasciava il Malpensa deve fare una domanda vicini cito dalla bocca se non pensavo di fare una domanda giacché uno alcuna deroga USA
Ne approfitto per persone io ho capito che aveva allora c'è un saluto a fine marzo ti salutano io devo dire ogni volta che c'è la scritta per Israele mi sento a casa
Credo poi che la storia personale di ciascuno a volte racconti più di di mille tante altre considerazioni
E a me racconta molto la storia di mio nonno
Che non la sanno lunga ma è semplicemente un ebreo che è riuscito a farsi la galera nell'Unione Sovietica in quanto si è vista di non sottostare in ben prima
Che ha fondato un kibbutz paese fatto San Vittore non solo San Vittore sotto il fascismo
Io sono tra quelli che pensano
Rubarle parola di Adriano Sofri la sinistra abbia il dovere di amare Israele
Effettuato da mo'e a sinistra la sinistra
Penso che abbia il dovere di analizzare perché Israele rappresenta oggi
Non solo le ragioni storiche che l'hanno fondata
Ma anche un faro per i diritti civili per i diritti sociali lo stato sociale di Israele in Italia non solo in Italia ce lo sogniamo
Un faro primo Croazia è un esempio credo
Non solo non solo per tutto il Medioriente paradossalmente ISAE circondata da dittature tremende ma anche proprio dei nostri paese per l'Europa in molti casi pur tra mille contraddizioni le sappiamo
Io mi sento semplice di fargli un augurio
Che era stanco la domanda se vogliamo
Perché per voi non è semplice per chi oggi decide di dar vita a una Sinistra per Israele a voler agire in modo concreto e coerente
Con questa non con questa missione
Non è facile
Non è facile perché ancora oggi per offende screditare un uomo politico è successo lei Fassino la si definisce troppo sionista successo da un suo compagno di partito non di basse posizioni
Ancora oggi all'interno del del grande romana quella sinistra che naturalmente composito chic si può frequentare mentre vengono minacciati sarei le di distruzione con la bomba atomica sì frequentano le feste ambasciata della dell'ambasciata dell'Iran
Ancora oggi si cerca di corteggiare Camassa facendolo passare come una grande vittoria democratica una grande possibile interlocutore democratico
La domanda credo che sia stata già poste in realtà perché tutto il gran cancan che c'è stato mediatico in questi giorni queste settimane sugli impresentabili
Cioè su questi personaggi come Alì Rashid di un partito che volesse non violenta per presenta il portavoce di organizzazione terroristica per trent'anni
In realtà forse poca Rove problema il governo ed è appunto come farà la Sinistra per Israele influenzare il governo prepara stati contati dalla Farnesina
E quindi e questo voglio concludere solo con una brevissima gruppo ancora pochi secondi invece voglio ringraziare profondamente Furio Colombo per il giorno delle memorie
Tante volte viene presentato come l'ennesima appunto riproposizione degli ebrei morti non ce n'è bisogno
Io credo che al di là della retorica
Che sarebbe facile fare su questo giorno stato importante questo appuntamento è sì importante perché i pregiudizi nascono ancora lo si dice spesso dall'ignoranza e dal tentativo di aver risposte semplici a problemi complessi
Il giordano indici ha contribuito anno dopo anno a creare nella coscienza di tutti nella conoscenza nelle scuole e là dove ci sono le iniziative che stanno crescendo a creare una consapevolezza complessa del fenomeno complesso che è stato lo sterminio degli ebrei d'Europa e quindi grazie anche perché
Sì mio tre che si o tre prenotazioni poi facciamo rispondere c'è un signore col cappello bianco di Canzo alla mano un veto io da qui non so chi sia
Volevo chiedere altra magari orologi da un nuova perché continua sappiamo dagli ancora chiederò Furio Colombo però disturbare troppo l'onorevole
Io come ebreo spesso ho sentito parole ho sentito questa domanda che
Mi viene rivolta tipo vuoi breccia avete rotto le scatole perché parlate troppo di Shoah che intanto in Palestina state facendo la stessa cosa perché questa cosa non è stato chiarificate secondo lei io come devo rispondere
Grazie domanda presto c'è una domanda lì Josh Roma Lamaro alzata
Poi c'è dove
C'è dunque
Prima siccome si era parlato di stereotipi mi era son venuta questa considerazione sulla quale vorrei un vostro parere
Temo personalmente che sia uno stereotipo quello di pensare giorno che il problema palestinese una volta risolto risolverà d'incanto tutti i problemi fra cioè secondo me la legittima soluzione del c'è la legittima rivendicazione dei palestinesi una volta risolta
Non non significherà la fine del del vero problema che secondo me c'è fra l'intero mondo arabo e Israele per quanto riguarda proprio l'esistenza di un Paese non musulmano all'interno di una realtà completamente islamica questa è la domanda
Grazie c'è una domanda quindi a cura di Vincenzo che è un'amica della comunità islamica del corrente
Tra l'altro
Posso dirlo anche candidato al Parlamento nell'Italia dei Valori
Grazie veramente non non mi aspettavo un un discorsi così puntuali spero che non sia preso questo la mia domanda una captatio benevolentiae perché francamente elementi condividiamo coi fratelli ebrei molti posizioni
Il naturalmente entro nel tema
La questione mediorientale ci preoccupa ci preoccupa perché naturalmente sono circa vent'anni che andiamo denunziando il problemi del fondamentalismo chi sono quello che dal punto di vista storico è più vicino al fascismo in tempi attuali
Il mi riferivo alla quello che va detto onorevole Fassino sulla questione del rapporto con l'Europa
Personalmente ho cercato più volte a Bruxelles e di trovare dei rappresenta europei competenti in materia interreligiosa in grado quindi di operare nell'ambito delicato che il fondamentalismo pone non ho mai trovato nessuno
Questo naturalmente mi fa ancora più preoccupare perché sono consapevole del fatto che la partita in Medio Oriente si gioca in Europa
Perché l'Europa la dimensione più significativa
E anche alcuni movimenti internazionali Hamas forse più interessato quasi a quello che succede in Europa di quanto succede in altre parti del mondo non dico naturalmente in Palestina
Volevo lei ha accennato al necessità del dialogo con il musulmani moderati
Ritengo che questo sia un punto centrale anche per il rapporto con Israele volevo chiederglielo di persona l'ho sentito in televisione ma penso che questo sia il mondo terremoto tra approfonditamente vi ringrazio tutti conservazione
Grazie lei
Di dare la parola Furio Colombo per risponde alle moltissime sollecitazioni che ci sono state
Sui vari temi che sono stati affrontati
Sì sto pensando se la cosa più utile rispondere domanda per le domando provare
Delle nell'insieme a seguirlo per un attimo le le nelle varie domande per non perdere per non perdere il filo
I rilievi primo intervento Collicola nel Veneto
Giusta ma anche giustamente pone il problema del delle idee prevalenti che non sono che non sono ne ne prevalenti né incoraggianti quelle che ci sono nella nella nella sinistra in questo momento
E quelle che ci sono nel mondo cattolico in questo momento
Non in questo momento e per un momento molto molto lungo
Dunque il il il problema delle che che sotto che sostiene a tante domande ma ce la farete ma sarà possibile ma è possibile che possa avvenire ma potete dire se un governo DC di sinistra ce la può fare le direi la parte importante la parte come dire risolutiva di questa domanda va naturalmente rivolta Fassino anche il leader del partito
The prestito del team Prada ripartite italiano non soltanto della sinistra e di quindi avrà un ruolo molto grande
E come dire starei per dire che avrebbe un leader ha ha un ruolo molto grande comunque allo avrebbe particolarmente lo avrà particolarmente se ci sarà la vittoria che speriamo ci sia
Il fatto di restare che alcuni di noi potrebbero potrebbero per la verità a restare in minoranza rispetto alle cose che ci siamo detti che ci stiamo dicendo e mi mi preoccupa solo per quel tanto che mi preoccupa la vita
Nel senso che restare in minoranza non si non si non non significa né rinunciare né fare un mezzo passo indietro né rimanere silenti neri maniere
Di nel ne venne tornare qui a dire che era bello lo volevamo fare ma non si è potuto fare no
Non si rinuncia
Non si rinuncia non ci si ferma e non non sarebbe la prima volta che una cosa non facile
E non esattamente la più popolare la più condivisa diventa Agenda di governo e diventa una cosa che si può fare se c'è l'ostinazione sufficiente per non rinunciare per capire l'importanza irrevocabile delle cose delle cose che stiamo dicendo qui quindi io non avrei o o naturalmente l'ansia condivido con molti di voi l'ansia che e e se poi la la la non soltanto la sinistra ma l'insieme
Di quella componente che sale importante che sarà il partito della sinistra
A in in un nuovo governo democratico italiano ma anche la componente cattolica
E se facesse una grande frenata nella tesa nella speranza nella prudenza nell'incertezza che tocchi sempre a qualcun altro risolvere il problema
Non si rinuncia non si rinuncia e non si si ferma e non si sta zitti e non si lascia perdere e non ci si distrae
Ho visto cadere altre cose che non avrebbero dovuto o potuto a cadere se non ci fosse stata ostinazione di farla cadere tra cui la nascita dello Stato di Israele
Tra cui la nascita dello Stato di Israele c'era la più minoritaria la più isolata la meno sostenuta e l'ha più abbandonata di tutte le cause tranne che da coloro che lo hanno fatto nascere
Quindi io io credo
No parlo di questo Stato di Israele questo che c'è
E quindi mi mi rendo conto dell'obiezione e la Carla la la la la vede la capisco
Quando voi dite ama che parole di buona volontà che potrebbero restare parole di buona volontà pene non resteranno parole di buona volontà resteranno parole di ostinazione e di
Piena c'è continuità di questa testimonianza
Mese ripeto per pensate a quante altre situazioni nate da pochissime
Molto meno di quanti siamo adesso di quanti ci sforziamo adesso di tenere viva questa questa questione quante altre cose sono nate da la dal dal fatto che non si sono state lasciate piegare le poche persone che dal principio e all'inizio erano portatori di questa di questa o di questa di questa ostinazione
Ray-Ban che che che ringrazia amichevolmente di cuore ma del resto siamo abituati a sentirci amichevolmente abbastanza spesso
Io non so se ti io sentivano se dire sì ti ho risposto in questo momento sulla sulla vittoria di Hamas per esempio
Se lì forse non so bene ma forse condividiamo la stessa angoscia che molte delle presunte vittorie democratiche non sono affatto purtroppo delle vittorie democratiche ma portano ma
Per pensiamo soltanto che cosa sarebbe successo se in Egitto avesse davvero se le elezioni ci sia ne fossero state davvero democratiche e fossero davvero riuscite come
Alcuni alcuni commentatori americani si diritti dicevano che sarebbero riuscite a causa dell'influenza delle guerre in Iraq avremmo avuto i fratelli musulmani al governo
Quindi quindi ci sono delle situazioni terrificanti al di là dei delle contraddizioni spaventosa e al di là persino dei processi desiderabili che sono quelli della trasformazione della trasformazione democratiche chiaro
Che e qui torna il discorso di Fassino e sono sicuro che lui ci tornerà tra un momento
è chiaro che si tratta di lavorare con tenacia e anche l'Italia non è così piccola e così irrilevante se invece di andare a fare dei numerini di presenzialismo nel mondo da fare delle azioni politiche vere
Non sempre le più visibili ma azioni politiche vere appassionate e accanite e i e intrattabile nel senso che non rinuncia fino a quando non ottiene qualcosa
E i che vale per la messa in moto dell'Europa
Perché è un anche veramente una grande assente vale anche persino per quelle per quelle di disperante i Nazioni Unite nelle quali però tuttora si continuano a perdere battaglie che si dovrebbe essere decisi a non perdere
Non soltanto il fatto del Commissione dei diritti civili dei diritti umani che è gestita nel modo in cui è gestita ma
Per per esempio il il l'avere rinunciato ad a dei ridefinire lo status di Israele all'interno delle Nazioni Unite laddove Israele è uno Stato e e isolato il solo all'interno delle Nazioni Unite non fa parte di nessun gruppo non fa parte di nessuna né di nessuna coalizione regionale appare appare isolato e da solo non è tollerabile
Non è tollerabile per l'Europa non è tollerabile per gruppi di Paesi che potrebbero prendere l'iniziativa
Di di di essere intorno ad Israele di muoversi deliberatamente intorno a Israele
Nere io non non va non mi porrei il problema che ho sentito dire sì ma se si risolve il il problema di del della Palestina mica si placano tutti gli altri arabi i problemi si risolvono uno alla volta
E se si risolve un problema si è risolto moltissimo
Si è risolto davvero moltissimo e poi la storia ricomincia sempre daccapo e la vita un nuovo problema domani mattina
E avrebbe anche potuto essere diverso il destino dell'Iran se non fosse se non fosse stato eletto chissà in che modo i chissà
Se regolarmente Ahmadinejad ma è stato eletto Ahmadinejad cioè un nazista
RAI che è capo di Stato di addio con un grande Paese petrolifero poteva non accadere quella disgrazia è accaduta la politica se ne dovrà far carico
E dovrà e il mondo civile avrà il compito di contenere Hello e di trovare di trovare le risposte che vanno date quando un capo di Stato di quella potenza imbocca la cancellazione di un altro Stato
Se è vero che si è dovuto intervenire nel modo in cui si è intervenuto quando l'Iraq voleva prendersi il Kuwait e quello era un intervento assolutamente urgente legittimo perché stavo occupando un altro Paese bisognerà preporre drammaticamente il problema del che fare con l'Iraq spero il più possibile nel mondo della politica nel mondo delle organizzazioni internazionali ma con molto vigore e con una vitalità che l'insieme del mondo finora non ha dimostrato per affrontare il problema di un Paese che ne mi chiedi del presidente di un Paese potente che nega
L'esistenza il diritto all'esistenza di un altro Paese per non parlare del sarcasmo con cui irride alla Shoah con in termini assolutamente De Blasi anni
E ed è dunque in termini drammatici in termini tragici anzi il mondo in cui ci troviamo di fronte a un mondo in cui si è cessato di fare politica
E quando alcuni di noi da sinistra dicevano a proposito dell'Iraq che si poteva che si doveva che era indispensabile per rispondere all'orrore del terrorismo
Rispondere con la politica perché il terrorismo non sia fuffa con le armate non se non lo si è acciuffato le armate non lo Chu fanno o possono contenere alle frontiere come tenta di come cerca di fare continuamente Israele ma non lo possono afferrare
La Ferrari opere per per farlo per farlo per farlo tra sudare via dal mondo è un'immensa sfida politica che va affrontata con immensa
A intelligenza
Intelligenza politica ecco io io credo che proprio la complessità la sfida immensa che abbiamo di fronte non dovrebbe mai farci pensare
Uno che siamo troppo pochi per poter affrontare il problema importante e non rinunciare secondo che l'Italia sia troppo piccola per poterlo fare da sola certo che non lo può fare da sola se non per
Fare una una una piccola rassegna di di Boldi di DVD buone figure o come abbiamo fatto altre volte in passato di cattive figure
Lo deve fare attraverso attenervi attraverso la mobilitazione internazionale ma lo si può fare senza rinunciare lo si può fare fino al punto di essere ascoltati contiamo poco da soli contiamo molto
Se non rinunciamo a mettere in movimento la macchina internazionale non mi risulta che non abbiamo mai fatto nulla di rilevante nell'ambito delle Nazioni Unite per esempio non mi risulta
Che ne abbiamo avuto in un caso solo un bravo ambasciatore
Che si è dato da fare per un per una situazione quella del tentare di fare di non fare estromettere l'Italie dal Consiglio di Sicurezza battaglia perduta ma non mi risulta nessun'altra battaglia per esempio nessuna battaglia nessuna presenza nessun schieramento nessuna dichiarazione
Dell'Italia in ambito Nazioni Unite accanto a Israele o sui problemi del Medio Oriente da un punto di vista creativo
E da un punto di vista di invenzione
Di nuove situazioni internazionali
Quindi io vorrei vorrei tutto quello che posso dire parlando parlando da me stesso cioè parlando da da un da un da una frazione di Angolo
Dello schieramento che speriamo diventi il nuovo Governo italiano posso dire non ci saranno rinunce e posso dire non mi sembra troppo piccolo e troppo poco
Ne questo questa ostinazione ne il nostro Paese se per caso si mobilita se davvero
Per poter determinare un fatto di portata nazionale noi nel Paese un fatto di portata internazionale noi in Europa un fatto di portata internazionale più grande noi con le Nazioni Unite e anche nei confronti de de de de de degli Stati Uniti dove non possiamo non notare
Che tutta la politica di destra di quel Paese è la prima e più lontana
Da Israele di tutta la politica di sinistra di quel Paese
I due grandi presieda non possiamo dimenticare uno caro perché né vi è stato assassinato per avere dichiarato subito prima della vittoria delle primarie californiane il tre J il tre giugno lui è stato ucciso il quattro giugno
Il tre giugno del mille novecentosessantasette è stato assolto e sessantotto è stato assassinato per avere detto non lasceremo mai solo a Israele
Due che l'altro presidente che ha tentato in tutti i modi di unire le mani di portare insieme
Palestina e Israele o meglio Israele Palestina è stato il presidente Carter che non anche non ha rinunciato mai durante tutto il suo mandato tre che l'altro Presidente americano
Che ha tentato fino agli ultimi giorni del suo mandato quando era già fuori da praticamente fuori dalla Casa Bianca fino agli ultimi dieci giorni del suo mandato quando i presidenti americani si astengono da qualunque azione internazionale è stato Bill Clinton
Che non ha rinunciato mai i presidenti democratici hanno sempre provato a parte parte adesso in questi giorni Condoleezza Rice non si ricorda una persona di livello di livello internazionale di alto livello diplomatico che si è stato mandato da George Bush in Medio Oriente per tentare di per tentare di stare accanto a Israele e per tentare di capire in che modo si potevano tirare i fili con con i palestinesi persino l'iniziativa di pace di Ginevra è stata più grande e più importante di quello che le destre hanno tentato di fare per per
Per Israele e ricordiamoci di una cosa per tutti coloro che si sentono o pessimisti o amareggiati o o in ansia quante volte si è già arrivati a un passo
Da una pace che meritasse per quanto piccola per quanto imperfetta per quanto lontana ai sogni dei desideri che meritasse il nome di pace quante volte si è arrivati e per questa ragione ci si arriverà grazie
Grazie grazie pure io prima di dare la parola per intervento conclusivo a Piero Fassino
Mi tocca fare un paio di interventi diciamo molto più prosaici delle ultime cose che abbiamo sentito intanto saluto e qui con noi in prima fila Franco Mirabelli che il segretario provinciale dello fertilità procedo per flash sarà anche Pierfrancesco Majorino segretario cittadino del vino lo vede
Le campagne elettorale costano e quindi per aiutare anche lei del dei tre candidati perché siamo tutti e tre candidati Piero Fassino e il capolista insieme a Romano Prodi della lista per la Camera della circoscrizioni Lombardia uno qui
A Milano proprio per la Camera deputati Furio Colombo candidato al Senato nel collegio di Lombardia io sono cambiata la Camera deputati
Qui fuori all'uscita del teatro c'è una raccolta di sottoscrizioni per la campagna elettorale e ultima cosa prendere la parola Piero Fassino
Volevo ricordarvi che giovedì prossimo sedici marzo Piero Fassino parteciperà a un incontro sulla scuola sui temi della scuola la scuola che vogliamo insieme ad Andrea Ranieri responsabile nazionale
Disco l'università ricerca per il democratico prego dove devi dire dove
Alma calmata al Palazzo delle Stelline giovedì sedici marzo alle ore quindici e trenta va bene
Allora io ringrazio naturalmente tutti gli amici
Che hanno preso la parola dunque anch'io procedo per le questioni ma le due questioni che posso Benatoff allora
Quali saranno le posizioni prevalenti su questi temi in un governo di centrosinistra
Quelle che io ho espresso
Perché se io guardo al centro segnala alleanza di centro sinistra vedo che le posizioni che io esprimo sono le posizioni dei Democratici di sinistra di cui tra l'altro sono il segretario
Sono le posizioni abbastanza analoghe diciamo della Margherita
Negli ultimi tempi c'è stata un'evoluzione positiva delle posizioni di Rifondazione Comunista di Bertinotti al punto che una delle ragioni per cui non è stato c'è stata revocata la candidatura di Ferrando esattamente per l'affermazione sul Medio Oriente su Israele
Altre formazioni minori dalla Rosa nel pugno all'UDEUR di Mastella hanno posizioni analoghe allora ti faccio la somma alla fine ho citato cinque forze politiche insieme costituiscono il novanta per cento e la maggioranza dice dell'unione di centro senese
Quindi
Quindi le no quindi l'idea che
Possono prevalere le posizioni che pure ci sono nella a sinistra diciamo di di radicali mi pare francamente che sia poco credibile potrò poco realista
Credo che sul Medioriente
Una linea che dice dobbiamo lavorare per una soluzione che sia punto due popoli due Stati e quindi lavorare per una soluzione che parta dal presupposto che ci sono due ragioni entrambe legittime che non c'è soluzione di pace senza riconoscerle entrambe e garantire che entrambi vivano e di queste due ragioni una le ragioni di Israele di essere un Paese che vive sicuro senza paura dei suoi vicini questa qui posizioni qui e assolutamente una posizione
Diciamo nettamente prevalente nella maggioranza e nell'Unione di centrosinistra e che sarà una sarà la posizione di chi dovrà gestire se vinciamo le elezioni la politica estera di un governo di centrosinistra non ho dubbi su questo
Secondo
Più complesso
Perché veramente un tema complesso quello sta il rapporto tra Europa e Israele perché gli ho detto e lei ha detto di essere d'accordo conveniamo su questo ci sarebbe necessità di un protagonismo dell'Europa sulla vicenda mediorientale molto più forte
Questo protagonismo non c'è niente
Non c'è per tante ragioni
Una delle ragioni non l'unica ma una delle ragioni e anche un rapporto difficile diffidente che in questi anni
Si è stabilito tra l'unione europea testista Israele
Per cui in Israele
L'Europa viene percepita la dedico all'ingrosso più diciamo aperta amichevole verso i palestinesi che verso Israele stesso
E a Bruxelles e in Europa Israele di Israele spesso prevale una visione diciamo reciprocamente
Schematica e
Parziale
Allora io penso che questo sia effettivamente un tema delicato
Che io fronto così
Io penso che quando
Che il l'Europa e le sue classi dirigenti a partire delle classi dirigenti politiche dell'Europa
Debbano
Essere consapevoli di quanto sia complesso e sofferto il rapporto tra
Un ebreo e l'euro
Perché
L'Europa è una delle anzi è la culla della cultura dell'identità ebraica perché qui a culture Dante aveva ebraica avuto nei secoli il massimo sviluppo pensiamo che cosa e Praga diciamo dal punto di vista della storia dell'ebraismo ed in euro
Ma l'Europa è anche il luogo dove è avvenuta la Shoah
Nell'immaginario di un qualsiasi ebreo l'Europa è anche un luogo di gigantesca sofferenza di sopruso di dolore e di morte
Perché così è stato
E se l'Europa non percepisce la delicatezza di questo rapporto che va tutte le volte quindi costruito con grande equilibrio il rischio e che con gli ebrei e con Israele l'Europa non riesca a stabilire una comunicazione faccio un esempio per rendere evidente quello che dico
La sera della strage di Netanya
Che è stato uno degli attentati più terribili con molti morti
La prima quella che ci furono tantissimi morti feriti la prima
Pesa
Io quella sera ero a casa di un gruppo di compagni amici
La comunità ebraica di Roma
Arriva questa notizia totalmente notizia suscita molta emozione clamore città cede e si comincia a discutere
A un certo punto della discussione
Una compagni del nostro partito della comunità ebraica da tanti anni è una persona insomma figura storica dell'ebraismo Romano e anche lo stop quindi diciamo con un orientamento politico molto solido di sinistra siamo pienamente parte della comunità ebraica
Dice
Sì ma
L'Europa ci ha lasciati soli contro il terrorismo dice conto dice l'Europa ci ha lasciati soli
Poi s'interrompe un attimo e dice come cinquant'anni fa
Allora quel come cinquant'anni fa spiega più di qualsiasi altra cosa l'attenzione
Cioè nel vissuto di qualsiasi ebreo e la la tragedia della Shoah ha lasciato un segno indelebile e segna il rapporto tra se e l'Europa
Che non è
Determinato solo dalla razionalità ma dal vissuto drammatico di sofferenza che in Europa ha colpito il popolo ebraico per cui quando l'Europa affronta il problema del Medioriente e prende degli atteggiamenti verso Israele se non a questo filtro
E questa mediazione culturale della lettura della situazione e della determinazione dei suoi comportamenti rischia di fare errori drammatici
Faccio un esempio di questo rischio
Qualche anno fa
Al Parlamento europeo fu presentato un ordine una mozione per la sospensione del accordo del dell'accordo di cooperazione tra Israele e Unione europea
Chi presentò quel ordine del giorno lo presento probabilmente convinti con un'iniziativa anche come dire in buona fede pensate buona fede e cioè che una pressione molto forte ed Unione Europea minacciando la sospensione dell'accordo di economico convincesse il governo israeliano a essere più morbido verso i palestinesi più offerto eccetera in sé detto così può essere ragionevole
Immediatamente da tutte le comunità ebraiche radio per europea è stato vissuto come un atto di pura persecuzione
Quell'atto è stato letto filtrato dalla storia
Ha dimostrato l'insensibilità dell'Europa nei confronti degli ebrei di Israele il tempo la tendenza dell'Europa sembra colpire gli USA e via di questo passo cioè ha scatenato una serie di
Letture di vissuti molto più complessi di quello che la pura razionalità
Può spiegare
E quindi il rapporto tra Europa e
Sì gli ebrei dopo la Shoah non è
Non lo si può costruire soltanto sulla base della razionalità cartesiana
A cui pure io sono affezionato ma anche costruito tenendo conto del vissuto storico e di tutto ciò che ho vissuto storico si porta dietro se non non lo si costruisce
Ed io no no quindi io avverto il furbo Lema di un'Europa che debba essere capace di offrire un'immagine in Israele e agli ebrei diciamo che superi l'idea che l'Europa è
Come dire sorda cieca e a pregiudizi perché questo è oggi rimbalzi e questo è un tema molto complessa
Per questo io ho perso
E bisogna prendere bisogna avere un'iniziativa politica forte che riproponga tutta la vicenda meglio dentale all'Unione Europea riproponga la necessità non solo di un'azione politica ma di una lettura che anche in Europa va ricostruita in termini più corretti
E per questo io penso ci va appunto un'azione anche dei singoli governi
Io penso per esempio che un Governo di centro sinistra italiano
Dovrà battersi perché
Sì Silvio
Scusate una forte ripresa di iniziativa dell'Europa sui temi di orientali ma a partire da una capacità dell'Europa di stabilire con Israele un rapporto che superi le diffidenze e pregiudizi che si sono che sono maturate in questi anni
Senza superare i quali l'Europa difficilmente riuscirà ad avere un ruolo perché voce lasciasse accettato
C'è un problema di accettazione oggi l'Europa in Israele tendenzialmente non accettato o l'Europa costruisce le condizioni per essere accettato se no quel ruolo non lo esercita
E questo è un problema culturale politico e credo l'Europa debba essere capace di rendere
Terza questione
La questione che al proprio posto la ma no io penso che
Sui temi di politica estera e sulla temi di politica internazionale
La sinistra riformista quella di cui diciamo a cui io appartengo perché nel mio partito
A diciamo maturato posizioni molto nette molto chiare e anche questo è un terreno dialettico nei confronti della sinistra radicale
Quindi non non credo che su questo ci sia diciamo sempre naturalmente da stare al passo con i processi reali che avvengono sulla scena ma non credo che ci si siano accumulati ritardi euro come dire
Schematicità di lettura che ci impediscono di vedere quali sono le dinamiche le tendenze in atto e di capire quindi come collocare l'Italia e se avremo responsabilità di governo di fare una politica estera adeguata alle dinamiche che stanno muovendo il mondo
Non mi pare che almeno io non la vedo così classiche naturalmente sia la mia visione si è un po'condizionata dal ruolo che però ma si fa ma mi occupo di politica è stata antisemiti anni o più o meno chiaro che politica estera vogliamo fare se dobbiamo vincere elezioni e non vedo francamente il rischio che la nostra politica estera la potestà è un governo di centro sinistra possa essere in qualche modo
Arretrata rispetto agli scenari che abbiamo di fronte all'esigenza di questi scenari può
Anzi
Io penso che il grande problema che Alitalia oggi e che non abbiamo una politica estera o meglio da una politica estera che marginalizzati Italia
Per esempio
Storicamente l'unica lì la politica estera italiana è stata incardinata su due pilastri ma la politica estera del del del periodo repubblicano dal dopoguerra ad oggi
Fino all'avvento di Berlusconi è stato incardinato su due pilastri
L'opzione europea e il legame transatlantico
Come due pilastri diciamo come due politiche complementari
Forte rapporto transatlantico
Vissuto
Non mi in termini soltanto bilaterali ma vissuto dentro l'opzione europea chiaro
Berlusconi ha rotto questo questa impostazione a vantaggio di un rapporto transatlantico rispetto al quale la dimensione europea e gerarchicamente subordinati
Per per Berlusconi è importante parlare con Bush
Non è importante e non si preoccupa di che cosa si dicono l'Europa gli Stati Uniti e non solo l'Italia e gli Stati Uniti
Io penso che l'Italia debba agire per un solido legame transatlantico ma quel legame tanto più solido se si stabilisce tra le due sponde dell'Atlantico e quindi tra l'Europa e gli Stati Uniti e torna il tema dell'Europa di come rilanciamo una opzione europea che renda l'Europa forte visibile un soggetto unitario che abbia un suo soggettività politica c'è allora io non penso che su questo piano noi abbiamo diciamo maturato qualche diciamo abbia maturato ritardi e inadeguatezze penso che abbiamo un'idea molto precisa della politica estera che il nostro Paese verrà fra che deve essere quella di ricollocare l'Italia dentro gli scenari di oggi che so
Non c'è spazio non c'è futuro per nessun Paese europeo se non dentro la dimensione europea
E quindi l'Europa non è una variabile Europa e la scelta l'Europa è sempre più il luogo la dimensione lo spazio della nostra vita o noi pensiamo l'Italia lì dentro o se pensiamo di pensare il futuro dell'Italia da sola pensiamo un futuro che è velleitario
è stata la prima grande ozio
Secondo l'Europa
Che è necessaria da sola però anch'essa non ce la fa
E quindi se il problema di come l'Europa sì ricollocando dentro uno scenario mondiale
E in cui sempre di più
Le i destini del mondo saranno segnati da grandi assi di relazione che si stabiliscono tra macro soggetti da un lato il legame transatlantico come questione fondamentale
Ma tra Europa e Stati Uniti non tra Stati Uniti e singoli paesi europei
Quindi
Il rilancio di un forte legame transatlantico con protagonismo europeo forte e dall'altro come l'Europa
Costruisce un sistema di relazioni che
Colga le opportunità le occasioni che i nuovi scenari del mondo segnano
Dai rapporti che stabilisce come dinamico mi Paesi asiatici che sono il cuore della dinamica mondiale Cina India e quant'altro a che rapporto l'Europa stabilisce per esempio con l'America Latina dove stanno maturando processi di integrazione continentale di grande interesse suscettibile di grande sviluppo
Quindi un'Europa che stia dentro gli scenari che si colloca unico un protagonista sulla scena mondiale
Un'Europa che sia capace di ridefinire l'agenda concorre la ridefinizione dell'agenda internazionale a partire da lotta alla povertà
Governance della globalizzazione economica ruolo delle istituzione internazionale a partire dalla NATO dalla dall'ONU
Un'Europa che ridefinisca il suo rapporto con il mondo islamico e i Paesi arabi che è questione cruciale più che
Più certo naturalmente per me che per altri ma che oggi esattamente una questione cruciale quindi quelli che devono essere gli assegni una politica estera per la quale l'Italia lavora io penso che siano sufficientemente chiaro
I suddetti in termini molto schematici per titoli quelli che ho indicato
La questione si è stata una domanda dice
C'è qualcuno che ci dice ma voi ci avete subito lascio ha fatto la stessa cosa i palestinesi otto questa affermazione priva di senso e storicamente priva di senso non c'è nessuna comparazione tra il dramma dell'Olocausto e diciamo le vicende anche drammatica e conflittuale che segnano il Medioriente la Shoah è un dramma
Unico nella storia per per dimensioni e e e e drammatica qualità che non è comparabile con nessun altro poi uno può naturalmente esprimere più critiche più o meno esplicite più o meno severa nei confronti di come Israele gestisce l'occupazione dei territori ma questo non ha niente a che vedere con la Shoah e chiude qualsiasi paragone tra l'Olocausto che che diciamo le vicende mediorientali di oggi è puramente strumentale diventa come dire
Un modo ancora una volta per offrire una lettura del tutto deformata e criminali Zante di Israele delle sue ragioni della sua e della sua esistenza e quindi io credo che vada assolutamente respinta venne chiesto questa cosa
Questo tipo di paragone
Infine l'ultima questione
Infine due questioni la prima è questa questione che sta poi dice sì ma quand'anche si faccia la pace tra Israele e palestinesi non è risolto il problema del rapporto tra Israele e mondo arabo vero e non vero
Vero perché non c'è dubbio che
La complessità della vicenda mediorientale data non soltanto dal fatto
Dall'non risolto conflitto tra Israele e palestinesi ma da una più generale non risolta accettazione di Israele da parte del mondo arabo di cui per esempio le dichiarazione del presidente iraniano sono un evidente manifestazione
Quindi
Questo tema
Del mondo arabo e del suo rapporto con Israele però io lo affronterà è un'altra chiave
E cioè
Che mentre
è evidente che se vogliamo avere una pace in Medioriente occorre andare ad una soluzione che passa per un accordo di pace tra palestinesi israeliani e non c'è un'altra soluzione e tutti dobbiamo lavorare per questo
Il problema della accettazione di Israele da parte di del mondo arabo islamico
Non passa tanto per un rapporto diretto tra questi Paesi Celly anche naturalmente passa per l'affermazione nel mondo islamico di una linea di secolarizzazione
Cosa voglio dire
Voglio dire che cosa ci che cosa stiamo vedendo che accade noi nel mondo islamico in questi mesi che c'è nel mondo islamico nei paesi arabi una dialettica che divenuta più aspra e quindi anche più esplicita tra
Forze che hanno
L'obiettivo di caratterizzare in senso sempre più fondamentalista e integralista
L'identità la costituzione materiale formale di queste società di questi Paesi
E forse che si battono invece perché questi Paesi conoscano processi di secolarizzazione di laicità
L'Islam noi ogni tanto la leggiamo con una lettura univoca ma l'Islam
E più complesso perché l'esame al Cai dall'Islam è i fratelli musulmani poi l'Islam sono anche le donne marocchine che si sono battuti hanno conquistato un Codice civile più rispettoso dei loro diritti
L'Islam sono i ragazzi di Bayrou che quando è stato ammazzato arrivi sono andate nelle piazze hanno chiesto libertà democrazia contro l'occupazione dei siriani
L'Islam sono gli studenti dell'Università di Teheran che si ribellano all'OPA la cappa oppressiva dei Pasdaran e dei guardiani della rivoluzione l'Islam sono milioni di cittadini iracheni che sfidando i terroristi sono andati a votare
Cioè c'è una dialettica nei Paesi Alaves tra islamiche tra forza riformatore forza riformatrice forze fondamentaliste non è tutto o un tutto omogeneo guai se facciamo questo errore di lettura no
E allora
Allora il problema il problema dell'accettazione di Israele di questa di questo mondo passa per la vittoria dei processi delle forze riformatrici
Delle forze secolarizzati in quanto vincano queste si afferma un rapporto tra i Paesi islamici del mondo arabo e il resto del mondo Israele compreso che di carattere democratico laico
E plurale in quanto vinca in questi paesi una deriva fondamentalista è chiaro che non solo si contesta Israele si contesta l'Occidente si contesta tutto è chiaro no quindi il la chiave a me sembra questa
Diciamo che è l'altro grande tema che abbiamo di fronte per cui noi con dobbiamo contemporaneamente lavorare per cercare di dare uno sbocco politico alla vicenda mediorientale a non smarrire il fatto che quella vicenda mediante alle si inserisce in un contesto più largo e che è in quel contesto più largo richiede una strategia politica altrettanto efficace altrettanto capace di
Far maturare processi in una certa direzione piuttosto che piuttosto che in un'altra
E finisco allora con l'ultima considerazione
Se è vero quello che ho detto adesso e cioè che noi
Abbiamo interesse per la stabilità la pace la sicurezza del mondo oltre che per risolvere problema in Medioriente
Di far maturare processi di secolarizzazione di laicizzazione
Il piena formazione della democrazia e dei diritti diciamo una così
Nei Paesi arabi società islamiche non è indifferente che questo accada anche in Palestina
Dove invece il rischio oggi
L'altro
Cioè che anche in Palestina che pure è sempre stata tra le aree più laiche del mondo arabo ci sia una deriva integralista
Conseguente la vittoria di Hamas
Allora io penso questo io penso che la formula due popoli due Stati non ci basta più per essere sicuri di avere una soluzione di pace
Stabile vera
Io avverto sempre di più che mai dobbiamo dire due popoli due Stati e due democrazie
Perché se noi non abbiamo due democrazie
I due Stati possono nascere ma possono anche morire facilmente
E i due popoli possono all'inizio vivere in pace nel giro di premessa di nuovo in guerra
Quindi qui c'è un tema molto molto delicato che però io penso che noi noi dobbiamo avere diciamo chiaro e da questo punto di vista
Allora torna concludo davvero è importante che il processo di pace in Medioriente
Sia non solo affidato come è ovvio che sia alla relazione tra i due protagonisti Massi accompagnato da un'iniziativa della comunità internazionale a partita nella ripresa di un'iniziativa del quartetto e l'intento dalla ripresa dell'iniziativa europea
Perché se noi dobbiamo andare a una soluzione che sia non solo due popoli due Stati ma due poco estate due democrazie beh questo processo è più complesso
E questo processo ha bisogno di essere accompagnato ha bisogno anche di garanti
E questi garanti possono essere solo a comunità internazionale che si assume la responsabilità di costruire le condizioni di questa pace di garantirla e di garantire che la configurazione sia due popoli due Stati e due democrazie come elemento di certezza di stabilità che quella pace è irreversibile e non viene messa in discussione nei suoi architrave nel giro di breve tempo
Ecco come vedete le cose sono molto complicate tuttavia io penso che proprio perché complicate non si possono lasciare
Marcire che non si può stare passivi di fronte a queste questioni Sinistra per Israele è una piccola associazione un po'tra aver la pretesa dissi risolvere questi problemi però Sinistra per Israele è fatta di gente che vuole concorrere a costruire una soluzione di pace che corrisponda alle cose che abbiamo detto questa sera
Grazie molte a a Furio Colombo grazie molte a Piero Fassino grazie molte a tutti voi per farne la serata speriamo di aver dato il nostro contributo la battaglia che risultino essere vogliamo condurre per Israele e per la pace in Medio Oriente grazie