Il Trattato Italia-Libia. Intervista ad Arturo Varvelli

Parliamo del trattato di amicizia firmato tra Italia e Libia lo scorso trenta agosto lo facciamo con Arturo Marvelli dell'Ispica e l'Istituto per gli studi di politica internazionale con sede a Milano buona sera
Buonasera allora di questo Trattato si è molto parlato sui giornali però effettivamente poi manca effettivamente questo testo che come è un senatore radicale Marco Perduca fatto rilevare nelle scorse settimane è sparito dalla agenda dei lavori dei la Parlamento dover atteso per la ratifica pagavano intanto di quanto è dato sapere che cosa prevede questo trattato e quale tipo di contenzioso ero rimasto in piedi per così tanti anni e tra l'Italia e la Libia
Ecco allora diciamo che dal punto di vista economico vi sono dei dei punti che sono sicuri o che almeno un paio tali da quanto c'è stato detto dalla stampa
E da alcune indiscrezioni che è stato possibile raccogliere presso il Ministero degli Esteri e presso il nostro ufficio ICE
Ed è confermato che l'Italia a riconoscere al pagamento di duecentocinquanta milioni di dollari l'anno per vent'anni da destinare a progetti infatti tu infrastrutturali di base in Libia in effetti non si parla ancora non vi è un'esplicita menzione dell'autostrada litoranea libica
Di cui si è tanto parlato mai presumibile
Che questa autostrada rientri nei progetti infrastrutturali di base
E e a questo si aggiunge l'impegno italiano mettere a disposizione borse di studio per i giovani libici che vogliono studiare in Italia per fare per estensione agli invalidi causa delle mine piazzate dagli italiani in epoca coloniale
Il contenuto del principale però come dicevo prima quello è quello economico l'accordo pare che
Che
Preveda praticamente una formula un po'particolare ossia il Governo libico indicherà ogni anno
In quali progetti vorrà vorrà impiegare il finanziamento che viene dato dall'Italia il sulla baldorie di queste indicazioni una Commissione mista italo libica
Dovrebbe selezionare le aziende che seguiranno i lavori in Libia in pratica questo potrebbe
Facilitare
Le aziende italiane perché premesso mi dire pensare che che la Commissione mista
Pare ottavo reale le aziende italiane operano diciamo così non è scontato perché di solito per le grandi opere magari si fanno delle aste pubbliche diciamo così può anche senso possono competere imprese straniere con
Con l'offerta in più vantaggiose diciamo così come non è scontato questo vantaggio questa corsia preferenziale no non è scontato anche perché in una prima fase sembrava che fosse il Governo italiano ha propria dei discrezione
Ad attribuire questi lavori
Invece già il fatto che sia una Commissione mista insomma ci garantisce da un certo punto di vista ma lascia aperte anche altre eventualità
In particolare è importante ricordare che i lavori devono essere compiuti fatte salve le regole le leggi che che si applicano alle compagnie straniere per operare in Libia innanzitutto
L'obbligo di costruire già intensi joint-venture con aziende locali e attualmente le aziende locali devono detenere almeno trentacinque per cento del capitale
Quindi diciamo che di questi duecentocinquanta milioni all'anno il trentacinque per cento ambrata tende libiche e il resto dal vende straniera che è presumibile pensare che possano essere quelle italiane
Per quanto riguarda la questione del rimborso crediti vantati dalle imprese italiane che cosa prevede questo trattato quanto è dato sapere
Ecco sempre per quanto è dato sapere l'accordo l'accordo prende in considerazione la questione della dei dei crediti ma non non risolve il contenzioso
E questo diciamo forse la maggiore mancanza del del Trattato il l'accordo questo dovrebbe essere l'articolo tredici che usiamo sempre condizionare prevede che il cambio di contenzioso sarà affrontato dalle due parti con negoziato parallelo
Questo nasce dopo che l'Italia ha praticamente ha respinto l'impegno della Libia riconoscere alle avvenga italiane un pagamento complessivo di circa quattrocentocinquanta milioni di euro
Quello che richiedeva l'Italia dal pagamento di circa seicentoventi milioni di euro
La Libia infatti riconoscere praticamente tutti i crediti che sono documentabili
Mentre l'Italia invece chiede anche il riconoscimento di quei crediti che sono solo parzialmente documentabile naturalmente nel corso di un ventennio trentennio
Molto della documentazione fatta per favore parziale ed è questo che
Fa nascere soprattutto in contenzioso
A questo punto com quello come si può definire sono un accordo paritario oppure diciamo così la Libia ad per tutto il tempo come dire ha tenuto l'iniziativa per quanto riguarda la la la il raggiungimento di un accordo diciamo è molto più favore la Libia che tra l'altro
Anche come dire un un ampio interscambio commerciale con l'Italia e con l'Italia è basato soprattutto sul le forniture energetiche di gas in che misura entrato anche questo tema nella nella conclusione della stipula di questo Trattato
Allora diciamo che dal punto di vista storico l'accordo riconosce insomma quel ciò che che l'Italia commise commise all'epoca coloniale
Soprattutto tenendo conto di quanto è emerso andando a nuovissimi studio insomma sulle responsabilità italiane
Un altro discorso è proprio relativa uno relativo a quello economico in cui entrano in gioco alta altri tipi di interessi
Ed io tutto sommato penso che possa essere positivo per le aziende italiane soprattutto però se l'Italia saprà saprà approfittarne di questo di questo accordo
E soprattutto se l'economia libica continuerà ad avere bisogno di di delle aziende occidentali del know how europeo dell'esperienza delle aziende italiane
Questo potrebbe favorire soprattutto le le piccole e medie imprese italiane c'è necessità naturalmente che l'atteggiamento italiano sia propositivo attivo
Che che sappia costantemente
Approfittare di queste di questi patti di Di Pietro perché si potrebbero creare
Nelle previsioni medio-lungo termine attualmente bisogna tenere conto anche come dire
Della situazione politica seriamente particolare della Libia in particolare la successione a Gheddafi si è posto anche questo problema evidentemente
Sì diciamo che l'idea di una fase liberal dizione fortissima dopo essere passata da manda una fase di di regime
Diciamo
Quali filoccidentale dei dei dei primi anni Sessanta con l'arrivo di Gheddafi è cambiato è cambiato tutto fatto un percorso in direzione della della nazionalizzazione di moltissime industria
Adesso Gheddafi sta compiendo praticamente il passaggio contrario a una politica economica che si sta rigirando a trecentosessanta gradi
è stata di nuovo riprendete entrando tutte le aziende che erano state nazionali patate e questo è un processo che può andare ad andare a intaccare naturalmente anche la situazione sociale e politica del Paese sono
Certamente vi sono dubbi sul fatto che la la dirigenza libica sia in grado di governare pienamente questo questo processo di di privatizzazione
E scosse sociali sicuramente potrebbero essercene nella in medio periodo
Soprattutto
Nel caso
Che i libici non percepiscano questi vantaggi della svolta dell'intera svolta economica
Cioè la disoccupazione crescerà ancora i prezzi del petrolio scenderanno notevolmente le rendite della Libia potranno diminuire e naturalmente questo potrà portare anche il Governo
A rivedere le proprie le proprie scelte
Sette conclusione ancora due questioni per quanto riguarda elementi che sono stati indicati come pertinenti alla e relativi alla firma di questo Trattato del trenta agosto scorso nei giorni scorsi mi pare qualche ministro soprattutto leghista aveva
Sollevato la questione delle dell'immigrazione circa la capacità o meno diciamo così della Libia dall'intervenire nell'affermare delle persone che s'imbarcano illegalmente per tentare di raggiungere le coste italiane da una parte e poi le dichiarazioni dello stesso Gheddafi teme ha parlato come dire una clausola di sicurezze ovvero sia il non riconoscimento quelli da parte dell'Italia del dell'uso di basi del proprio territorio per compiere attacchi azioni militari contro la Libia
Che cosa si sa di Grimaldi passerà relativamente alla al punto che riguarda la NATO diciamo non non si può sapere e nulla più di quanto di quanto è stato detto dalla stampa bisognerà provvedere il trattato esplicitamente tanto da far riferimento
Diciamo che il Trattato NATO un trattato molti rate multilaterale che impegna l'Italia da da decenni
Ho sentito dire Frattini che è ovvio che il riferimento ai principi della legalità internazionale e che sono inclusi in questo trattato includa il trattato NATO
Che secondo l'un elemento di legalità internazionale
Dell'Italia però insomma
Probabilmente dal punto di vista giuridico può essere discutibile questa questa impostazione bisognerà vedere proprio che come come farà interpretato all'interno del del Trattato
Va invece dal punto di vista diciamo che la lotta all'immigrazione
All'Italia collabora con la Libia già anche avrebbe dovuto collaborare su
Su un punto quello del pattugliamento congiunto delle coste che era praticamente l'accordo che era stato firmato dal Ministro Amato nel dicembre scorso
Lì e a quell'atto con il nuovo accordo si dovrebbe aggiungere
Un sistema satellitare che permetta alla Libia di pronto di controllare la frontiera la propria frontiera sud ossia quella praticamente nel deserto del Sahara e questo sistema satellitare dovrebbe essere costruito da Finmeccanica
E sicuramente controllare due mila chilometri di costa non è facile persona per la Libia ma nemmeno alla fine impossibile insomma
Molto più difficile bloccare il flusso verso la Libia da parte degli altri Paesi africani perché è soprattutto un traffico umano gestito dalla criminalità internazionale
E interventi chiamiamoli tampone come i centri di accoglienza temporanei che sono ostativi imposti
Nel deserto ad esempio a Kufra o a Kufra o afferma
Insomma hanno delle grandi controindicazioni come è stato sottolineato anche in questi giorni
Va bene mi sembra molto chiaro grazie ad Arturo Babele dell'ISPI