Il caso Campania: una bussola o solo una ghigliottina?

L'ordine
Allora
Come ci siamo
Cominciamo io vorrei ringraziare tutti
Non so se abbiamo la possibilità di aggiungere qualche altra sedia in modo tale da
Grazie a tutti voi che siete qui
Vorrei ringraziare
L'editore larghe l'arco Tonino Notaro che da un anno con questa sua piccola casa piccola ma vivace casa editrice
Stare Nando possibile l'avventura di questo bimestrale che infiniti mondi al quale al numero di gennaio è allegato questa riflessione
Sulla quale discutiamo stasera
Vorrei anche ringraziare gli amici dell'informazione in modo particolare tutti i rappresentanti dei della stampa del delle tv che sono presenti anche il denaro che in questo momento sta mandando indiretta
Nella sua web tipi questa nostra discussione e gli amici di Radio radicale che stanno facendo altrettanto con con i loro con il loro lavoro
I ringraziamenti invece per i nostri ospiti che animeranno la discussione credo sono sentiti per la loro autorevolezza
E per la ricchezza
Ne sono convinto della discussione di cui saranno protagonisti
Io li voglio ringraziare per aver accettato l'invito a confrontarsi intorno a questa riflessione
Della quale non voglio riprendere tutti i punti
Il testo dell'i pensieri si sono fermati sulla carta e sono appunto esposti al confronto
Uno dei punti di partenza che mi ha spinto a affermare questi pensieri sulla carta
è dato dall'aver avvertito una certa angustia nel confronto che si sviluppa oramai da tempo nella nostra realtà e soprattutto sulla nostra realtà su Napoli la Campania
Un confronto spesso alimentato da forti elementi di superficialità di disinvoltura
Io voglio sottolinearlo quello che almeno il mese suscitò ha suscitato il bisogno di una risposta non è la critica in sé
Che io credo rimanga un tratto fecondo della discussione
E detto per inciso credo non ci sia esperienza di governo più esposto al confronto pubblico alla critica
Di quella che in questi anni si è raccolto intorno alla figura di Antonio Bassolino
E senza mai
Una risposta polemica ma sempre con un tentativo di porsi in ascolto
Io credo che anche questo dice qualcosa delle caratteristiche di un'esperienza
E l'angustia è in primo luogo almeno io la intendo così tutto ciò che riflettendo su Napoli tende a isolare Napoli dal suo contesto
Lo vediamo ancora meglio in queste ore credo con la conferma Marra di uno dei punti del fondamentale della riflessione che ho proposto
E cioè che siamo nel pieno di una crisi politica che attratti generali
Che investe Romano meno che Napoli
E mi riferisco naturalmente allo scenario che si è aperto con le dimissioni di Walter Veltroni da segretario del Partito Democratico
Certo Napoli una città con tratti di unicità
Ma non è separata dall'Italia e dunque cercare le risposte ad una crisi che è profonda
Solo Masci Nando nel cortile di casa nostra non è sbagliato perché esaspera il clima
Ma semplicemente perché corre il rischio di diventare esso stesso ulteriore fattore di crisi
E perché così non si individuano i punti meriti inciampo di blocco
Persino di distorsione di un'esperienza politica che pure ha suscitato speranze grande
Napoli anticipato tendenze più generali
E non c'è una sola caratterizzazione sul piano politico dell'esperienza condotta qui
Che non si incroci con tendenze più generali della politica in Italia
E certo che serve una riflessione anche su di noi
Perché altrimenti si andrebbe nel loro posto
Vedere solo quello che è fuori di temi e perdere di vista anche invece la tua responsabilità soggettiva tanto più che ha insistito tanto su questo tratto quello soggettivo appunto di ruolo di funzione
E dentro questa banda di oscillazione che si colloca la riflessione che propongo per provare a rimettere con i piedi per terra una discussione di cui abbiamo per altro verso bisogno come il pane
Tanto più che proprio nell'evoluzione più generale della vicenda italiana
Vediamo emergere il rischio dello Scuras sì delle ragioni della sinistra in tutte le sue forze
Un ciclo va a chiudersi
Questo è un altro punto che
Di partenza su questo conveniamo tutti e tre
Un ciclo che ha rappresentato qualcosa di profondo e che lascia più di un ponte aperto verso il futuro
Per tante cose realizzate per tante cose impostate avviate tutte lo credo si vedranno anche meglio con un distacco temporale più lungo
Non sono d'accordo a leggere questi quindici anni come lo lunga sequela di fallimenti perché non è vero
Perché non ci sarebbe stato un tempo così lungo se affidato soltanto i meccanismi di gestione di potere
Perché qui si è approvata a praticare una strada di cambiamento cosciente del fatto che serviva per cambiare
Una mobilitazione straordinaria di forza della società
Un ampliamento
Di degli strumenti e delle forme della partecipazione
E perché qui si è sperimentata la realtà del tutto moderna io credo
Di un territorio nuova base di riferimento per qualsiasi ipotesi di sviluppo nella sua combinazione con i valori della cultura e del sapere
Certo non si chiude come avevamo immaginato
Certo c'è un'insoddisfazione che col in primo luogo credi protagonisti principali di questa esperienza
E si chiude con il tema della ricostruzione di un nuovo rapporto con la società campana
Senza il quale nessun nuovo ciclo potrà aprirsi
Rapporto di fiducia
Attraverso il rilancio di tutto ciò che è trasparenza e partecipazione la vita degli delle istituzioni
Un bisogno prorompente per riaprire un canale di fiducia
Il rapporto nuovo di fiducia con la società Ciampa Ana dentro la stretta tra crisi economica senza precedenti
Nel modo in cui le istituzioni locali per la loro parte di responsabilità ovviamente che solo una parte
Riferita a quelle locali
C'è molto da reclamare rispetto alle azioni che si fanno non si fanno a livello nazionale
Ma rispetto a quanto le istituzioni locali per la loro parte di responsabilità sapranno farsi carico di una sofferenza sociale che può diventare dirompente sul piano della tenuta civile
Temi questioni dell'oggi di scelte da fare qui ed ora che reclamano Governo
E io penso che la Campania avrebbe pagato molto e molto ancora se si fosse trovata ad attraversare questa fase politica e sociale priva di un suo Governo
Stiamo parlando di aziende in crisi di aziende che chiudono
Di migliaia di lavoratori posta emargina e l'esperienza lavorativa c'è una prospettiva di lavoro che si allontana per tanti giovani c'è una grande incognita sul futuro di grandi realtà produttive la FIAT
Di fronte a questo tutto un chiacchiericcio di un ceto politico che si parla addosso io credo sia travolto
Un passaggio delicatissimo
Nel quale si può perdere definitivamente la speranza di una ripresa democratiche delle ragioni del lavoro ma anche un passaggio nel quale insieme a fondamentali misure di sostegno
Di diritti sociali e di reddito cosa che non sarà un caso la Campania per prima varato
Poi anche trovare un rilancio sul futuro in termini investimenti quali dove in quali settori strategici dove recuperare primati che nelle condizioni precedenti sembravano irraggiungibili
Qui c'è anche tutto il tema del Mezzogiorno
Io credo che solo se ritrova un'ambizione grande produttive culturale insieme direi persino geopolitica
Il Mezzogiorno può uscire dal margine in cui è stato confinato
Ambizione guardare all'Europa Mediterraneo per davvero
Quindi il senso anche del riferimento ad altri tentativi di altre epoche del capitalismo italiano
Vorrei dire non del comunismo non discusso amichevolmente pubblicamente con con Paolo Macrì altre prove del comuni della del capitalismo simboleggiato da uomini come Olivetti e Mattei
è cambiata la fase dagli Stati Uniti credo più ancora che dall'Europa che sembra venire la consapevolezza di questo
Finisce un circo
La mia tesi è che finisca il ciclo di un'intera sinistra i di gruppi dirigenti che nel Paese
Non sono riusciti a traguardare un nuovo orizzonte per le ragioni del cambiamento e della giustizia sociale nel passaggio dalla Società fordista quella post fordista
Un arco di almeno venticinque anni entro cui è iscritta la nostra esperienza l'esperienza e la sinistra le forze democratiche progressista nelle varie loro forme
Noi siamo qui dentro e la nostra vicenda e qui dentro
E siamo qui dentro nel Paese in Italia con la ricerca di soluzioni e risposte a quel passaggio
Che mostrano oggi tutta la loro gracilità
E qui certo che possiamo dire che non ce l'abbiamo fatta nella sinistra di Governo né quella critica
Colpita da un incomprensibile diaspora prima ancora che dalle soglie di sbarramento
Ammesso che abbia avuto un senso una teorizzazione del genere che al Rettore nei dieci anni che sono alle nostre spalle
Visto che con questa divisione di compiti consensualmente costruita tra la sinistra cosiddetta critiche la sinistra cosiddetta riformista alla fine del giro
Sostanzialmente e la sinistra nel suo insieme che sembra più estranea e sconosciuto al Paese
Qui si incrocia anche la vicenda del PG del PD che si riapre in termini così crudi in queste ore
E qui per il tema che esplode
Ed è l'interrogativo che vorrei riproporre per questa nostra discussione ma il PD
Si è pensato che si pensa come una grande forza riformatrice
Progressista democratica e dunque di sinistra
Io penso che proprio la crisi che sta attraversando l'economia globale la sua durezza
Nelle ragioni del suo esplodere e nelle risposte che reclama mette a nudo proprio alcuni dei tratti costitutivi della transizione italiana ed anche europea dopo l'ottantanove
La crisi dice in primo luogo alcune cose chiare non erano vere le tesi propalate come verità assolute nel corso dei lunghi anni alle nostre spalle
Con l'ottantanove non è finita la storia e allo stesso modo si rende più evidente oggi che una riduzione della cultura della sinistra
Ora ridotta identitaria o ad accompagnamento acritico delle dinamiche sociali non la pone all'altezza della sfida del tempo presente sembra impone
E le forze del cambiamento del progresso arretrano
E con essa arretrano fondamentali ragioni di giustizia di libertà di liberazione umana di equità
E in questo arretramento emergono soluzioni che rendano più esposti i ceti più deboli fino al pericolo di uno spaesamento
Gravido di conseguenze per la democrazia visto il restringimento delle sue basi sociali
E non dovrebbe rappresentare questa la base oggettiva non per un confronto di lacerante tra ex
Ma
Per la definizione di una nuova cultura politica per il tempo nostro su cui il meglio delle culture politiche democratiche
Quelle della sinistra tradizionale cuore del popolarismo cattolico fino a quella laica hanno tanto da dire da poter dire insieme
Nessun rifugge miti del passato né sull'idea l'impianto per costruzioni storiche che sono rivelate tragedie per milioni di uomini ma conveniamo no che senso una nuova critica della modernità
Fondamenti costitutivi di una civiltà sono messi in discussione radicale dalle questioni etica quelle dell'immigrazione alle questioni sociali alle più brucianti questioni planetarie da quell'ambientale a quell'energia etica
E possiamo convenire sul fatto che i tentativi compiuti
Di bypassare questo mi pare il segno della transizione di questi ultimi quindici anni in Italia di bypassare lo sforzo di una nuova dimensione progettuale a fondamento di una nuova prospettiva politica oggi si presentano in campo
Dove le macerie sono superiori alle costruzioni
Se la politica riformatrice rinuncia ad un punto di vista autonomo rispetto alla modernità
Smette di essere tensione feconda è dall'attenzione degli opposti tra gli opposti che nasce movimenti progredire
Come un filosofo che Degiovanni ci ha insegnato a conoscere in questi anni sosteneva già in un tempo lontanissimo mi riferisco a Giordano Bruno
E ancora parafrasando alcune delle riflessioni più recenti Riba umane si può dire che uno dei tratti fondamentali della società oggi a differenza di quella
Produttivi stico fordista
è dato dalla rapida obsolescenza delle cose
è in questo vorticoso sostituirsi di cose nuove appena ieri
E già diventate vecchie oggi da sostituire con altre cose nuove oggi e che domani saranno già vecchie
Sotto la spinta di desideri sempre nuovi è sempre lo momenti alimentati e questo circuito vorticoso che sta alla base di un'economia che sta per stare sempre più su
Spinge a un indebitamento costante al prevalere dalla dimensione finanziaria
E con obsolescenza sostituzione delle cose crescono anche gli scarti
Gli scarti fisici
Gli scarti simbolici fino a intasare aria acqua terra
Ma se questo che oggi si è inceppato ed entrato in crisi verticale
Il tema è quella di mettere quello di metterci per quanto possibile delle pezze o non si ripropone l'esigenza di una messa in discussione delle caratteristiche e delle finalità dello sviluppo del produrre del consumare
Paradossalmente la crisi ci coglie nel momento in cui
Ragioni fondative delle forze del progresso del cambiamento non attuale
Ma non sembra che queste forze
Abbiano pessimi luoghi
Per confrontarsi e per discutere
E sul lato del sociale non si ripropone con forza oggi il tema in nuove reti di protezione sociale di un nuovo Stato sociale
Da ripensare certo radicalmente Mauri pensare che cosa alternativa all'elogio della privatizzazione della crisi sociale o a quello dell'impresa come paradigma costitutivo dell'intero assetto sociale
E non è per non avere discusso ricercato per non essersi dato un tempo ed un orizzonte più lungo che si è ingigantito una crisi che era già nelle cose della politica riformatrice
In qualche modo la politica ha sostanzialmente seguito lo stesso fenomeno di rapida obsolescenza delle cose
Così si è accentuata la crisi di una politica che invece di fare società
Per usare un'espressione cara Mario pronti fare guida fare direzione consapevole partecipata costruzione quotidiana di senso riaprire una sfida per l'egemonia sul terreno delle idee della cultura sia adeguata sia datata anziché fare
Si è fatta fare da questo vortice di pensieri brevi corti puntiformi obbligati ad essere ogni giorno nuovi ad essere considerati ogni giorno dopo vecchi
Mi piacerebbe discutere di tutto questo insisto sul punto e chiudo qui
Ma non c'è un ripensamento che deve fare anche tanta parte della cultura liberaldemocratica
Di fronte alle sfide brucianti del presente
Non è anche quello orizzontale che è un orizzonte imprescindibile che si deve interrogare allargare non è in questa ricerca comune che può ritrovare senso nuovo anche la sfida della politica
Io avverto molto dopo tanti anni di militanza militanza come si diceva una volta che siamo di fronte ad un tornante decisivo per gli assetti democratici di questo Paese e dicendo questo certa avverto anche tutta la retorica della frase
Di cui mi scuso ma al tempo stesso ne sento anche tutta la profonda verità
E però
Anche a partire dalla
Tormento dalle nostre vicende qui
Se sapremo tornare a ragionare insieme a cercare insieme con mente sgombra con una rinnovata tensione unitaria io penso che possiamo ancora e acchiappare il futuro vi ringrazio
Bene allora io
Procediamo in questo modo subito dando la parola
Ai nostri ospiti e vedremo poi alla fine di questo di un primo giro di interventi anche sulla base
Del tempo e dell'intensità della discussione se ce la facciamo anche magari a fare un secondo giro rapido di replica e direi di cominciare
Subito col professor Paolo Maggi
Grazie Gianfranco
Dunque io devo devo devo confessare che ho letto l'ho scritto di di Nappi
Negli ultimi
Due tre giorni e quindi l'ho letto fatalmente insomma sotto una pressione diciamo così
Della cronaca che in questi giorni è diventata così così
So anche drammatica insomma comunque così vistosa
E quindi insomma questo lo dico preliminarmente perché può essere che questa lettura ampia
Ovviamente una una un'ombra magari anche emotiva legata alle cose che stanno succedendo
Ombre motiva parte questo lo scritto di Gianfranco Nappi un polo lo raffigura insomma io conosco già fra cono non moltissimo abbastanza ed è una persona dance onesta e sincera questo libro infatti libero denso intenso certamente sincero
E anche come dire arioso nel senso che c'è molta politica ovviamente c'è anche
Una un certo una certa attenzione diciamo così hai alla società come processi
Sociali ovviamente il libero di sera mia le mie osservazioni nascono nel nel pieno nel turbinio di queste ore nella sinistra italiana di Libero di Nappi nasce in un contesto
In un ciclo politico che quella napoletana in questi anni e quindi in questi ultimi
Ultimo anno in questi ultimi mesi e quindi nasce come un tentativo di riflettere criticamente certe volte che è stato criticare come dire persino e persino drastica radicale
Rispetto a questa esperienza napoletano e campano un fallimento politico e culturale dice un certo punto Nappi
E
Come dire va detto che
Nappi nello stesso tempo si è se la ripetuta anche qui in questo suo intervento introduttivo
Fa una dopo però ed è una doppia operazione di modifica di scala come dire spazio temporale che mi mi convince fino a un certo punto cioè io ovviamente qua non cercherò di mettermi rilevo che tre cose di che a me paiono discutibili non non
Non farò una una una discussione cioè cercherò di fare scuseranno fare una presentazione come dei
Che sia puramente soggettiva non credo che
Gianfranco vorrebbe questo
Allora questa critica sull'esperienza napoletana e campana Nappi la allunga nel tempo e l'allargamento spazio la lunga nel tempo perché dice sì fallimento
Politica culturale ma questo fallimento in fondo
Concerne un ciclo che si è aperto nel mio centosettantacinque insomma concerne un ciclo che inizia con
Valencia e che poi passa per il centrosinistra della Prima Repubblica e che poi arriva all'età
Tuttora in corso che noi identifichiamo con
Con Antonio Bassolino
Nello stesso tempo l'ha detto qui Gianfranco Nappi Napoli è in Campania la Campania e in Italia l'Italia nel mondo e cioè Nappi allarga ripeto a darla la diacronia e allarga il territorio
Intendiamoci io non non non non voglio mettere in discussione la necessità di parere per i fare una riflessione su questa
Situazione come dire specifica in qualche modo atipica
Della storia politica amministrativa della Campania rispetto
Al resto del Mezzogiorno ovvero il fatto che in Campania la sinistra a governato per ben più di vent'anni ormai
Intervallato da un Governo
Che è quello del centrosinistra che con la sinistra al tempo comuniste poi pidiessina aveva notoriamente rapporti non non marginali
Quindi questo è importante però è anche vero co come importante insomma ovviamente legare
La Campania ad un contesto nazionale internazionale però insomma è importante
Somme questo non deve significare poiché mettere un po'troppo tra parentesi l'analisi delle specificità di questo periodo è di questo luogo
Io data da storico solo
Che
Nella nel
Storiografia insomma il l'utilizzo del cosiddetto lungo periodo
Cioè di l'analisi di fenomeni visti in
Cicli lunghi o molto lunghi addirittura plurisecolare insomma certe volte fa l'effetto della notte che rende tutti gli atti come si dice
BG
Dopodiché ci sentì sarebbero molte altre cose da discutere specifica diciamo in questo in queste pagine che sono ripeto molto molto dense che mi convincono fino a un certo punto per esempio ce in un passo di questo testo è una un
Una critica forse devo dire un po'ingenerosa della tra virgolette società civile tra virgolette soprattutto migliori gli migliori
A cui io mi assocerei
Però devo dire anche che
Questa esperienza politica del centrosinistra campano ha usato molto insomma la società civile ha usato molto i
I migliori insomma no quindi in qualche modo questa questa critica dovrebbe essere un'autocritica forse
Adesso diciamo come dire che si possono essere anche elementi anzi sono elementi di di
Di dettaglio io qua ripeto un po'influenzato da quello che succede sul piano nazionale
Leggendo Nappi sono stato colpito da
Alcune categorie generali Cnappi USA esplicitamente o implicitamente nel suo discorso
Dicevo questo libro molto di politica e di società tanto che certe volte finisce con l'essere
Secondo me tracciabile di una certa quota di politici risma di
Sociologismo perché dico questo perché invece soprattutto per quanto riguarda l'analisi della storia amministrativa politico-amministrativa di questa Regione di questa città negli ultimi quindici anni ma in generale
A me avrebbe fatto piacere una maggiore attenzione
Come dire al dato istituzionale statuale di questa di questa
Di questa esperienza
Ovvero le forme le procedure le griglie amministrative
Che sono un elemento fondamentale diciamo del funzionamento di una macchina pubblica e anche di una policy di una
Di una comunità politica anche perché diciamo
Questo tipo di analisi
Permette anche di di capire quello che è successo di individuare responsabilità e via dicendo
Il discorso come dire politico e sociologico è un discorso
Che se se se così se gli manca insomma la griglia
Della del dello Stato delle istituzioni e delle loro forme rischia di essere troppo troppo sistemico sintetico e quindi anche la la notte e i gatti troppo opaco
Una categoria che usa
Adesso qui l'ha ripetuto il nostro Gianfranco una Greuso Gianfranco Nappi e
Una critica insomma è quella alla al capitalismo sono
No non non esplicitamente Nappi parla di un capitalismo predatoria ma insomma
Implicitamente si
E ovviamente ne parla
Ne parla perché oggi c'è una crisi economica e quindi
Insomma francamente fin troppo
Facile citare Obama dicendo ma vedere che anche Obama in fondo dice che il mercato va regolato B io dico molto molto
Molto sinceramente proponga Gianfranco questa discussione
Insomma che che adesso è il momento di capire chi assunto realmente diciamo così una una cultura di tipo liberale e di mercato
Dopodiché insomma
Esistono cicli economici e nelle nei cicli economici le politiche pubbliche corrente cambiano sopra ecco
Ma mi mi dispiacerebbe come dire se si utilizzasse il ciclo economico per tornare indietro rispetto
Ad una come dire assunzione di
Categorie delle liberalismo e anche del liberismo se vogliamo usare un termine in genere accusato negativamente e questo devo dire la verità un po'si rifà
Questo tipo di osservazione
Alla al tema che già mi capitò di di di di di oggi di porre in un articolo uno dei miei troppi articoli
Sulla citazione che fa Gianfranco Nappi di Mattei
Qua nessuno vuole vuole An aprire una discussione sul Mattei non avere neanche le competenze ma insomma quanto meno il discorso diventa diventa opinabile se Mattei e diciamo il campione di un nazionalismo economico
Che ha molto a che fare con una storia
Molto sui generis con una percorso speciale dell'Italia anche nel nel nei decenni del secondo dopoguerra
Una altre due diciamo citazione che in qualche modo hanno a che fare con categorie generali che a mio parere Gianfranco USA ricevuto Gianfranco parla polemizza con tra virgolette l'uomo che decide
L'uomo che decide locali cioè il tema del decisionismo che è un altro io personalmente penso che l'uomo che decide possa essere Bassolino o Berlusconi a mio parere decide troppo poco
Il problema che decide troppo poco nonché decida comunque qui però secondo me c'è un altro fantasma ideologico
C'è una una una
Diciamo così c'è una matrice c'è il parlamentarismo della sinistra italiana che qua uso un termine tabù
Io penso che per parlare di menta risma o intenda come regolamenti parlamentari è organizzazione diciamo dei rapporti tra Parlamento esecutivo si possa si debba parlare che non sia affatto tabù
E che nessuno si possa permettere di dare del totalitario a chi pone questi problemi sono come purtroppo
Capita spesso
Secondo me c'è dentro questa questa polemica con il decisionismo questa questa che è una vera e propria alternativa insomma ora si sa che la sinistra italiana è nata nella
Nella culla nell'alveo diciamo del
Costituzione alla quale a sua volta si collocava in un certo periodo e quindi chiaramente ha insistito molto su una specifica
Organizzazione della
Del sistema rappresentativo si sa anche che i regolamenti parlamentari sono stati
Rifatti stravolti nel un all'inizio degli anni Settanta e
Quindi neanche parlare dei padri della Costituzione per motivi
Come dire commendevole talvolta non commendevole allora forse sarebbe il caso di discutere anche di questo
Ultimo
Elemento come dire generale categoria ideologia che vedo dietro
Il testo di
Di Gianfranco non c'ero molto a pagina venticinque
Devo dire una cosa un po'mi ha Mina mi ha turbato
Di zone Gianfranco attacca un modello neo autoritario
Insomma
Per l'amore di Dio ciascuno di noi dice un sacco di cose parla liberamente ed è giusto parlare liberamente ma le parole sono parole
Queste sono parole gravi insomma
Io non lo so di Fasano e possiamo adesso realmente
Come dire
O alla Di Pietro equiparare questo Paese ha all'alla Russia di Putin o all'Iran di Ahmadinejad forse no forse se come se recuperiamo il il senno o se non l'abbiamo mai perso non non dovremmo insomma
Perché perché dico queste cose che se non un po'puntigliosa dice va beh ma insomma su su su su cinquanta ottanta pagine di testé Lia a spaccare il capello in quattro su alcune perché secondo me queste cose messe un po'tutte assieme
Dimostrano che anche ENAV intendiamoci se dovessimo dividere il mondo tra buoni e cattivi no o la sinistra tra buoni e cattivi Nappi lo mettiamo tra i buoni proprio senz'altro senza nessun dubbio beh anche un buono come Nappi e
Alla fine dei conti
Non
Non riesce diciamo ad abbandonare del tutto le ipoteche ideologiche che stanno in queste ore
Non soltanto creando difficoltà alla sinistra la stanno spazzando via
Dal quadro politico italiano
Ed è curioso sommano che anche come dire in limine Mortis non si riesca a superare queste cose io voglio dirlo molto chiaramente
Presumo che la grande maggioranza dei presenti non la pensi come
Come me con quello che sto per dire ma ride dico che la la la sinistra italiana non è stata capace di tagliare i ponti
Con le sue ipoteche ideologiche vecchie di di decenni
Dell'inizio dicitura del secolo scorso pensare quanti quanti decenni non è stata in grado di guardare in faccia la storia che non è
Una come dire una una un'esercitazione di di generica
Moderatismo addirittura anticomunismo porre oggi che stiamo parlando del Partito Democratico dell'alleanza con con i cattolici caldi ma tutte queste cose bisogna tuberi mancare cose di ottanta anni fa io penso che ci siano
Delle continuità nella storia della sinistra italiana che prevalgono sulla discontinuità o oppure che ci siano dei problemi che sono stati superati nel momento in cui io attraverso
La creazione di altri problemi
Ne cito quattro rapidamente tanto le cose che
Come dire sono sono simboli fra cose che sappiamo c'è stato un idea di lotta di classe che ha impedito la nascita di un sindacalismo moderna in questo Paese
O che ha politicizzato con effetti fosse deleteria anche in termini sociali il sindacalismo
E non parliamo adesso di quanto la lotta di classe abbia aperto l'album di famiglia del terrorismo ma c'è anche quello
C'è stata una guerra contro il socialismo italiano
Che è durata anni molti anni
Chi avesse aperta una pagina un giornale italiano negli anni Ottanta negli anni Novanta poteva pensare che
Ci fosse la terza internazionale è il socio al fascismo
Perché così è andata la cosa
C'è stata la stagione del
Giacobinismo giudiziario
Che ha contribuito a squilibra are qui ripeto non si tratta di rivangare chissà che parliamo di cose che esistono oggi che ha contribuito a squilibrata e l'equilibrio dei poteri in Italia
E c'è stato infine forse rende la cosa più recente ma è la cosa più grave
E c'è stato e c'è di fronte al fenomeno piaccia o non piaccia per timori sono duri inutile cercare di passarli con un dito citare il fenomeno di una destra che era ed è maggioritario nel Paese rispetto a questo fenomeno
La sinistra come dire ha organizzato una clamorosa delegittimazione non di Silvio Berlusconi ma del principio della rappresentanza democratica semplicemente del principio della rappresentanza democratica
E non voglio adesso devo dire che tutto questo avveniva in un quadro
Che per decenni ha impedito questo Paese l'alternanza che poi insomma la culla di tutti i mali di questo Paese
E che questa
Come dire questa considerazione nasce dal fatto che un venticinque trenta per cento dell'elettorato italiano è stato fosse Rizzato bloccato
In un luogo di non governo
Forse oggi possiamo dire non per scelta dell'imperialismo americano per certa della dirigenza del partito della sinistra maggiore della sinistra italiana
Ebbene
Queste storiche tare sono tutte qua purtroppo sono tutte qua
La sinistra oggi appare
Ahimè dalla cronaca non lo dico io lo dicono i giornali
Terribilmente ossi ficcante
Rimane un'area tutta compattata da valori astratti io ieri ho sentito il discorso di Walter Veltroni inquieto a modo suo francamente fin troppo quieto
è un certo punto l'unico piccolo è stato quando ha detto noi dobbiamo difendere in questo Paese dal dai disvalori della recentissima allori cosa significa i disvalori della destra insomma
Eh ma insomma un giorno all'altro insomma la la dovremo con la dovranno diciamo togliere questa maschera come dire gli molti e onesti e sinceri e generosi compagni di questo Paese o no
Michele Serra l'altro giorno ha fatto una ha scritto un articolo alcune di voi su come l'avranno letto
In cui diceva una cosa banalissima diceva stiamo attenti a questa storia delle ronde i fascisti le solite cose no perché in fondo questa l'ennesimo discorso da sinistra salottiera perché nessuno di noi vive nei territori dove
Come attesta cifre alla mano Marzio Barbagli c'è una criminalità che nasce in larga maggioranza da
Individui etnicamente specifici di di di di di alcune aree e che ovviamente ci sono mille motivi spiegare questo ma il dato di fatto è questo
Diceva Michele Serra attenzione a dire le ronde fascista eccetera sopra perché c'è gente che lì ci vive
Noi non ci viviamo perché viviamo a Chiaia il Parioli ha preso un altro discorso e quindi possiamo tranquillamente insomma accampare i valori
E lottare contro i disvalori ma tutto questo insomma è una
è una cosa di una inconsistenza incredibile che non tiene alla prova dei fatti che non tiene alla prova dei fatti la volubilità ideologica della sinistra impressionante sulla sinistra è riuscita a essere prima parla Nista quando
Va be'quando era fuori dal dal dai dati dei fatti del Governo poiché iniziano poi moneta rivista adesso si prepara a essere di nuovo che iniziano a non si può insomma
Non è possibile questo
Cioè queste non significa avere un programma dei valori un'identità significa un gran pasticcio insomma significa far prevalere continuamente le ragioni della tattica ma quanto può andare avanti insomma il naso lungo della tattica
La sinistra di conseguenza
Non è riuscita la si sia stata come è stata capace di fare dei Governi di cui si può di sicuro dire in parte o in buona parte bene ma non è mai riuscita a fare un'opposizione utile
Cioè non ha proprio nel DNA questa diverso
E devo dire che anche Gianfranco buono
Nel suo libero nel suo scritto a un certo punto dice sì sono abbastanza fiducie crede e ritiriamoci all'opposizione io non lo so adesso faccio della dietrologia e mi dispiace con un'amica ma insomma lì ci sento un pochino l'odore
Un po'romantica o della sinistra della opposizione come vocazione l'opposizione un'anticamera dovevano stare il tempo necessario e poi torna nella stanza dei bottoni certo
Devi fare qualcosa in modo tale che possa rientrarci nella stanza dei bottoni certo non è una vocazione non deve esserlo
Chiudo che cosa c'entra tutto questo con
L'esperienza di Antonio Bassolino se non è questo c'entra eccome
Perché in fondo
E non voglio adesso ripetere il discorso Linate dopo averlo criticato all'inizio perché in fondo l'esperienza di Bassolino è un'esperienza che si è trovata ad avere alle spalle
E questa copertura politica complessiva cioè appunto una una
Uno un'area politica che come dire della quale è veramente somma non è ingeneroso some nucleo
Individuare puntigliosamente tutti difetti perché ne ha morti
Questo tipo dicevano di di di di
Di politica alle spalle di sicuro è uno degli elementi questo tipo di politica debole tra l'altro
Debole che è andata anche al Governo fortunosamente
Ma è stata una politica debole erano stati lo diceva oggi
Ci siamo giocati hanno diceva ieri Veltroni
Sette leader politici mentre il centrodestra ne aveva uno insomma debole
Questa questa politica debole ha di sicuro come dire
Contribuito Samarcanda spingere l'esperienza
Della amministrazione napoletana sul piano della gestione pura delle semplice delle cose
E perché sono in qualche modo ripeto io non voglio l'ho detto all'inizio non non non non si può assolvere tutti perché corta di Roma però non c'è dubbio che c'è un rapporto tra la politica nazionale e quello che è successo qui e in fondo questo la
è stato detto da da da più persone del circolo ristretto
Diciamo delle basso leninismo e in fondo
A Bassolino Roma questo partito questa sinistra italiana ha spesso chiesto concerto cinismo anche tutti nella posizione questa delle
Il compito sarà non bisogna perdere la campagna bisogna vincere sempre e comunque
Altro discorso
Assai opinabile
Dopodiché qui chiudo
Sia ovviamente io non mi sembrerebbe non mi sognerei mai di di di di dare ricette tanto più in una situazione fluida del genere certo quello che
Penso che spero che qualcuno tolga il tappo diciamo così ad una
Società in questo caso parliamo di alcuni milioni di persone quelli che vivono in Campania no
Che con le primarie senza le primarie con due partiti con un partito non so che cosa mi sono siano liberi nodi
In qualche modo diciamo esprimere opinioni opzione che in questo quadro così
Chiuso intrappolato datata ideologia ed ha radici vecchie dalla DC che ci sembrano sorpassata e che non sono sorpassata
No
Milioni di persone che
Dico qui in Campania no che in fondo probabilmente insomma no sono una promessa come come come sempre lo sono masse di persone
Grazie
Riaperta la discussione è tale se
Persi si riscontra Paolo ha portato il suo contributo lo ringrazio ovviamente non
Non aggiungo niente se non dare ora la parola a Mario Tronco
Ma io partirei da una
Dal Bosforo ed al fegato
Che questa
Metafore che già nel mese largo significa
Del libero
Microfono è nato il fegato nel Paese però mi sembra una buona metafora
Generalizzabili venti un grande nel senso che
Nel senso che mette in gioco tema
Di grande attualità e che
Investe a fondo anche del
Oggi il livello del pensiero
E cioè il rapporto che si stabilisce oggi tra ciò che appare e ciò che
E
Perché c'è uno squilibrio molto forte tra queste due tra le apparenze le realtà
Mio
Polemizzo molto contro chi festeggia la caduta del grandi narrazioni ideologiche no
La mia analisi
Naturalmente diverge molto quella
Di Macrì come si può
Di subito immaginare non
Perché
Io credo che non sono cadute le grandi narrazioni gli alloggi che si è solo passante in
Grandi narrazioni ideologiche
A piccole narrazioni ideologiche ciò piccole ideologia e che ci circondano che ci sovrastano che non ci fanno vedere appunto attraverso false apparenze
Qual è la realtà vera è che ci sta di fronte
Ora il pregio del discorso di di Nappi credo che sia intanto quello che
Chiama richiamava all'inizio del suo intervento anche Macrì adesso cioè ricollocare però non lo vedeva anche un po'con dei limiti
I invece secondo me pregio quello di ricollocare il caso Napoli in un contesto più generale
Politico-culturale da un lato e poi storico politico dall'altra
Perché mi sembra la
Una misura giusta per capire
Poi le cose ma isolare insomma ecco Napoli non è un'isola ma niente oggi è un'isola perché viviamo in un mondo in cui tutto si tiene tutto si relaziona
Appunto perché viviamo in un mondo ormai non più in un paese
E quindi discorso che lui fa dai primi anni Novanta
Nel passaggio appunto tra le due tra le cosiddette due Repubbliche è un passaggio di analisi che dobbiamo ancora fare che credo che
La sinistra soprattutto deve ancora fare insomma una riflessione che non c'è stata non è andata a fondo e quindi non hanno permesso di capire
Nappi dice a un certo punto con una frase essi non bisogna solo spazzare riferendosi appunto ai primi anni Novanta Tangentopoli non
Non bisogna solo spazzare ma
Inventare creare e questa secondo passo non si è riusciti a fare inventare creare
Dopo aver spazzato via giustamente anche un passato una stagione un lungo periodo no ma anche di immobilismo politico
Nel Paese
Mancato cioè un progetto
Lui dice sono mancati i pensieri lunghi si questa
Ricorre sempre questa espressione berlingueriana dei pensieri lunghi
Io credo che più specificamente bisogna dire cioè è mancata un'idea di politica
O comunque entrate in crisi un'idea di politica vecchie non si è riusciti a rigenerare appunto un'idea di politica nuova
E io credo che i clan prima istanza della politica è quella di che deve stare strategicamente
Nella congiuntura
Cioè se non sia questa dimensione che poi era sempre quella della grande politica
Per cui deve stare dentro il passaggio concreto dentro la contingenza ci devi stare con il corpo no e quindi anche con l'organizzazione con l'iniziativa
Però devi avere con la testa fuori cioè degli avvenimenti la capacità di non essere prigioniero del passaggio congiunturale insomma questa è sempre la
La politica che poi ci ha insegnato fondamentalmente il movimento operaio e quella che il movimento operaio ha coltivato a lungo
Azzeccando le mosse sbagliando mosse però sempre con questa grande capacità sono mandi di stare dentro il presente con una
Prospettiva con una con un pensiero sarà Delio quindi
I passaggi stretti direi che e pensieri larghi ecco questa è la
Dimensione giusta
E concretamente
Prendiamo una cosa lui ricordiamo tutti appunto la famosa stagione dei sindaci non c'è stato quel momento in cui sembrava che dalle città
Risorge essi appunto una nuova puntone nuovamente a di politica una nuova idea di stare appunto nella congiuntura con pensieri che andavano oltre etc ricarica andò appunto un rapporto forte tra tra
Tra decisione e partecipazione
E fa una bella stagione la stagione
Perché si è logorata perché a un certo punto è caduta
Ma secondo me perché non si è riusciti a collocare in quella stagione dei sindaci appunto dentro
Un'idea di Paesi
E un'idea di Paese che Cosenza ma è un modello di società
Ed è una forma di sistema politico
E cioè questa stagione è rimasta isolata no in esperienze ancora urbane molto significative però isolate magari orizzontalmente tra loro comunicanti però che non comunicavano con la direzione politica generale del processo l'ENI e quindi non è non stavano dentro una strategia
Politica
E quindi insomma anche le vicende di queste ore che naturalmente tutti abbiamo
Così sotto le mani sotto gli occhi insomma hanno bisogno di un anno di un una riflessione appunto sulle cause remote di questa
I questo smottamento di questa deriva di questa crisi
E il passaggio la cui bisogna ritornare in possa in pre quello lì della della fine degli anni ottanta ottantanove e novantuno sono no e appunto dello spazzare e del non inventare ecco lì per esempio sia spazzata via una cosa che era il Piccini
Ma non si è progettato non si è costruita un'altra forza politica che prendesse il posto
Che occupasse il territorio che quella forza aveva occupato cioè territorio reale nel paese delle masse nella nella cultura no nella
Nella politica concreta
E dico forza politica perché ignoranti non solo noi questa forza politica dopo non c'è più stata ma
Si è teorizzato e si è praticata esattamente il contrario cioè l'idea che in fondo non ci volesse più una forza politica che se ne potesse fare a meno prima
E qui è cominciata appunto un indebolimento della propria parte insomma che non è stata più in grado appunto poi
Di confliggere bene di combattere bene niente di imporsi anche insomma nella nel conflitto che è un conflitto sociale è un conflitto politico
Quindi la all'analisi dei vari livelli
E di crisi che fa Vanna Pini
è corretta insomma no perché in fondo lui cerca le radici sociali di un fenomeno che oggi poi un fenomeno molto diffuso che è quello
Dell'antipolitica non lui c'è una frase che
Molto
Sintetica entro un certo punto dice un individualismo di massa
Che sottrae il popolo al riformismo ecco su questa su questo bisognerebbe molto molto ragionare in un perché richiama il noto del rapporto che richiama tra
Plebei tra Plan B e democrazia
Noi in qualche tempo fa dicevamo sulla ma una formula che era quella del sovversivi svolta delle classi dominanti
Oggi io credo che dovremmo usare una formula diversa è contrapposta io vedo una sorta di plebei istmo
Del ceto medio massimi ricavato ma Dini plebei ISMU che cos'è il primo dei sì ma è proprio questa forma fortemente antipolitica che noi non abbiamo
Combattuto prima
Perché quello che nasce dalla società niente la politica e la forza politica non deve soltanto registrarlo
A volte deve anche contrastarlo sul problema perché non tutto quello che viene dalla società e impositivo può venire anche qualche cosa di negativo e allora per esempio questo grumo
Di un nuovo rinvio pulsioni indistinti dissenso comune quasi irrazionale
Che oggi è
Sono cose di destra ma badate sono cose anche di siti insistere se no
Che vengono anche dall'interno della nostra parte cioè un anno con una
Così come una una un comportamento morale
Mai nei confronti delle grandi questioni che andrebbe razionalizzato ma
Può essere nazionalizzato soltanto appunto all'anno da una forza politica da un soggetto politico annuali
E questo è il compito
Io Santo più perché questi Nappi
Son voglio soltanto fare una un anno Apologia hanno trovato anche qualche cedimento
Qualche cedimento sulle
Sul
Che io chiamo un cedimento verso il postmoderno nel senso che
Che
Ma insomma quando parla dei consumi di massa e dell'individuo consumatore no indice mai smesso cioè questa grande diversificazione dei consumi quindi l'individuo può scegliere eccetera
No io non
Avverto nessuna siccome oggi tutti si fermano insomma all'analisi di ciò che cambia allora mi sono detto allora io mi fermo sull'analisi di ciò che arresta
Perché nel cambiamento restano delle cose che bisogna smascherare per esempio
Qui sta è un terreno dell'individuo consumatore che sceglie il cose di percepire non più lo stesso prodotto Manni fornisce gli eredi versi in non è questo il fatto fondamentale il fatto con la mentale che restano individuo consumatore
E l'individuo consumatore in quanto tale non è che sia somma un un soggetto politico alternativo e rivoluzionaria che il Piano riformista molto interno i meccanismi di sistema e così via
Così la sua passione che ha ripetuto anche un po'nella sua introduzione suina
Il network e non Obama è network no è questa passione per la Rete
Adesso ma io non ho
Scendere in tocca otto no quando lui dice insomma non la
Il la coda sociale che si organizza orizzontalmente no
Synthesis
E e poi dice nel mettevo arricchente non sia solo i ma e io questo lo discutere insomma se nella Rete non si è veramente solo se non sia una nuova forma non di solitudine che la solitudine è una grande cosa teniamocelo a calare perché
Non
No ma di isolamento no di isolamento se nella Rete non ci siano fenomeni di isolamento invece che di comunicazione e Singh bisogna smascherare proprio questa nuova
Forma di individualizzazione del dal della persona nella ritengo insomma
Queste sono cose
E
Però ecco ma lui dice anche una cosa molto giusta un certo punto e cioè che
Ci vuole
Una una dimensione di organismo collettivo no e un nuovo Popolo ecco su questo
Ecco questa è una bella a squarcio di di di il pensiero insomma un nuovo Popolo insomma l'insieme al fare società no con la politica
Con la politica bisognerebbe fare anche nuovo Popolo
Cioè cioè creare una soggettività collettiva ma però consapevole non sentimentale non umorale non irrazionale ma in grado appunto di di cogliere in somale le grandi prospettive di grandi procedessi eccetera eccetera
E questo è un po'l'antidoto alla logica dell'amministrazione delle cose
Io credo che
Ma insomma
Uno come Antonio credo che dopo tanti anni di esperienza abbia acquisito
Io credo che l'amministratore
Deve rende vorrebbe avere come nemica
La logica dell'Amministrazione ma nasce
Come come
Come l'uomo di Governo dovrebbe avere come nemico la logica tecnocratica cioè quando sta in un posto i tiri devi anche lì c'è c'era quello che devi assumere quello che devi respingeva insomma no la dipendenza per esempio dai propri uffici benissimo
Dal da chi ti porta le carte no per decifrare le cose insomma
Ecco lì ci vuole una grande capacità di spesa di utilizzare questo
Ma
Con una grande autonomia della decisione politica insomma cioè l'autonomia della politica bisogna giocarli no quando ti si presentano le compatibilità tecniche liberi
Manderei insomma con l'autonomia della politica devi prendere quello non come un vincolo ma come qualche cosa che tu devi strumentalizzare dei riutilizzare insomma per
Perché per utilizzare per avere
Un rapporto corretto con
Perché insomma non
Anche la natura del territorio insomma
Non ci si parla molto del territorio ma il territorio non è una
Anche la linea non è
Soltanto il il libero gioco della società civile il territorio e anche un luogo di occupazione da parte di di interessi di forse dieci di di presenze acché tutti degli appunto devi appunto combattere
è solo che per essere libero da questi interessi che ti vengono dallo stesso territorio e devi essere forte devi avere appunto una tua forza e per conto tuo cioè il tema
Devi avere un po'punto voi Sir cito
Il
C'è l'eterno tema Machiavelli hanno adesso lo dico anche per
Gigino dei giovani Insiel su questo ci intendiamo nel centauro insomma egli ha nei Laender l'eterno tema Machiavelli hanno delle delle milizie
Che non possono essere né mercenarie
Nei miste né ausiliarie ma devono essere armi proprie cioè tu devi avere dietro un'armata attuali insomma non c'è una forza che tu puoi qual è la forza di chi amministra di chi governa e la forza del consenso
Condotto c'è questo consenso quello è il tuo esercito però lo devi coltivare lo devi organizzare non lo deve smontare e se tovaglia al Governo
E l'esercito che sa di avere la prima cosa che fai glielo Bombardini invece di bombardare il quartier generale Bombardini il tuo esercito come abbiamo fatto
Con la
Col Governo di centrosinistra naturalmente che cosa voi e che cosa voi ricavare Titti politicamente utile insomma no ecco queste sono tutte cose che
Mi ha suscitato la
Con curiosità la il libro di di Nappi ce ne sarebbero molte altre ma insomma sono già sufficienti caro
Grazie
Sarebbero tanti saluti da fare nella sala nel
Salutando tutti le faccio solo due vorrei fare gli auguri a Michele Grimaldi che
Qualche giorno fa
Segretario regionale dei giovani democratici e fare gli auguri al general
Gucci commissario del fiume Sarno che oggi completiamo
La parola al professor Gino De Giovanni
Bensì avevano
Sostanzialmente confusione
La componente
Si
Caso si allunga
Ma
Innanzitutto naturalmente
Ringrazio Gianfranco di questo invito
Di presentazione di un
Di un di un libro per di più messo sotto la protezione di Giordano Bruno
E questo infiniti mondi che compaiono
E quindi queste già una protezione importante
Io ho interpretato il il volumetto di Gianfranco come uno sforzo coraggioso
Su alcune cose anche molto condivisibile su altri meno
E vorrei provare a selezionare nei tempi che ci siamo dati quindi abbastanza stretti tre o quattro temi
Non senza concludere poi con qualche riflessione che peraltro è anche presente nel volume di Giancarlo sulle vicende del PD anche se naturalmente
Non tutto può essere previsto quindi alcune però tanti temi già c'erano come mi pare abbastanza chiaro per chi lo leggerà
Prima cosa Gianfranco imposta lo diceva anche Paolo ma che in maniera molto come dire netta
Questo argomento non possiamo parlare del Mezzogiorno senza parlare dell'Italia non possiamo parlare dell'Italia senza parlare del mondo e questo
Diamolo per molti aspetti per scontato
Nessuno può pensare che le vicende meridionali euro vicende napoletane abbiano come dire come i limiti ideali i confini razziali della città o il confine daziario alla Campania ma questo evidente
E riprendere qui uno spunto di Paolo nel senso che bisogna stare attenti ad evitare che questo come dire questa lettura delle connessioni ci finisca col far perdere di vista la specificità
Ora qual è la specificità io come la vedo io naturalmente in termini telegrafici e su cui credo che ci
Ci sia bisogno di una riflessione molto attenta
Dico proprio sine ira studio con tentativo di analizzare le corse
Che la questione meridionale è scomparsa dall'agenda politica del Paese da molti anni
Se il dato
Dato pesante
Dato che
Diciamo il Mezzogiorno viventi vive sulla sua pelle
Questo questo è il dato
Non solo il dato è questo ma c'è un dato rovesciato cioè che la questione settentrionale è diventata il centro dall'agenda politica questi il punto punto storicamente determinato e questo
Poi possiamo ragionare su che copre su come sono andate le cose
Su che cosa si può fare per non dico rovesciare il rovesciamento perché questa è una posizione come dire un po'astratta ma per riprendere i temi perché io l'ho tanto peso a questa a questa
A questo rovesciamento questa
Per una ragione molto precisa
Perché questo è un elemento decisivo della crisi della sinistra
Perché il cervello strategico se vogliamo usare fosse un una parola un po'anche sopra le righe ma usiamola tanto della sinistra italiana storicamente non mi riferisco solamente agli ultimissimi tempi
è stato la questione meridionale
è stato il superamento del dualismo italiano
E stato la reinterpretazione della storia nazionale alla luce di questo elemento
Quindi non è venuto meno
Un elemento parziale settoriali come se il Mezzogiorno fosse un
Qui dice Berlusconi usata come un comparto
No non è così
è un pezzo fondamentale della storia del cervello della sinistra italiana
Ma non solo della sinistra sinistra
Pati lei del pensiero democratico italiano della Sinistra democratica italiana
Qualunque testo apriamo qualunque qualunque siamo
Cinelli discussioni Fraia
Tra le varie cose tra posizioni diverse
Lo spostamento del campo dell'egemonia in Italia perché io sono fermamente convinto che il centrodestra in questo momento sta conquistando in Italia leggi in un'idea politica aggiungo l'egemonia culturale
Poi naturalmente possiamo interpretare questo su un periodo breve sopperito Mungo possiamo immaginare scenari come dire millenari Stiffi davanti a noi per cui tutto cambierà ma naturalmente noi Nocione e come si dice
Sul tempo lungo siamo tutti morti secondo la
Celebre frase di Keynes quindici ci può interessare fino a un certo punto questo
E questa egemonia avuto il segno in questo rovesciamento
Non per caso io ritengo che la lega sia il vero fatto che sconvolto il primo embrione dice
Di sconvolgimento del sistema politico italiano quindi quaranta
Non per caso questo fenomeno che appariva un fenomeno da baraccone ma come Roma ladrona improperi sesta diventando è diventato un un un fatto consistente culturalmente perché era una cultura
Non è solamente il lo scrivere libri o non è solamente la raffinata ricerca intorno ai anche cultura in vivo cioè cultura nel corpo dei territori nel corpo della gente
Questo è il punto questa è la cultura politica in vivo qua assonanze sia pure magari con differenze sostanziali anche da certe cose che diceva prima Mariotto e questa era queste il dato
Ora la domanda che io mi pongo
Che in un certo senso Gianfranco si pone ma che io pongo qui diciamo anche la discussione nostra poi ci sarà l'intervento di Anton e così via
Quali sono le nostre responsabilità cioè intendo le responsabilità della sinistra su questo perché certo il mondo cambia quindi possiamo dire la crisi dello Stato nazionale la globalizzazione possiamo mettere altri temi in campo
E immaginare che sulla base di questi grandi scenari categoriali per così dire
Ci ha qui chiamo e diciamo ma le cose in fondo non potevano andare che così
è un po'qualche volta forse mi sbaglio ma un si poteva fare si domanda Gianfranco si fosse noi forse gli scenari complessivi
In ogni caso se gli scenari complessivi cambiamento erano tali che
Chavez il cervello strategico siamo del centrosinistra della sinistra dite come volete non ce la faceva bevo dire che però c'era qualche insufficienze questo cervello strategico
E se poi la situazione del cambiamento era tale per cui
Questo cervello strategico non poteva mai arrivare ad adeguarsi al cambiamento dal diventare elemento dirigente del cambiamento evidentemente c'era qualche cosa che c'è qualche cosa che che non va nella nella capacità di
Essere politica
Entità politiche questo se no che cos'è e
Allora qui io io un pongo un problema diciamo sulla questione delle responsabilità delle ma non delle responsabilità in senso banalmente nella storia politica di questo Paese perché io
L'altro devo dire siccome io considero che i
L'esperienza di Bassolino è stato un'esperienza che riguarda la storia politica d'Italia
Questo è il punto non è un'esperienza locale
Ed è un'esperienza che negli anni Novanta nel momento in cui farla citate ricordata da prima da Mario rivoluzione dei sindaci
Ha fatto irruzione sullo scenario politico italiano è stato il momento in cui il Mezzogiorno ritornava in qualche misura nella possibilità di essere unico il centro ma un passaggio importante dell'agenda politica perché
Perché la sua esperienza non fu un'esperienza
Fu esperienza simbolo di questa vicenda
è stata l'esperienza simbolo di questa vicenda
Insomma quando De Spiegel titolava su Napoli quanto il financial Times titolava su Napoli è stata un'esperienza si quindi in un certo senso quella rivoluzione dei Sindaci a cui
Si richiamava
Mario tronchi assunto dimensione nazionale non dico esclusivamente perché sarebbe naturalmente eccessivo ma fondamentalmente per questo
E quindi proprio perché io do molto peso all'esperienza
All'esperienza del
Del sindaco di Napoli Antonio Bassolino e anche naturalmente tutto il seguito
E per questa ragione che
E poi questo
Come dire metto in campo
Diciamo sviluppa un ragionamento critico cioè nel senso di dire
Le difficoltà io non voglio diciamo neanche parole audio le difficoltà profonde che questa esperienza ha trovato questo è un punto di storie politiche
Ha contribuito secondo me a disegnare il quadro di una sinistra meridionale
In difficoltà
Politicamente comuni incapace di mantenere non dico le promesse fatte ma di portare avanti strategicamente quel tessuto di cambiamento
E qui c'è un elemento fondamentale perché
E
E sono
E questo decennio e in questo decennio che avviene
La crisi del meridionalismo
La crisi del pensiero sul Mezzogiorno la reinterpretazione del dualismo il rovesciamento dicevo prima questione meridionale questione settentrionale e così via e
E o allora qui mi fermo su una domanda naturalmente
è un nudo questo importante o non lo è
E se questo è un ruolo importante piuttosto che fare riflessioni generali sull'universo perché le possiamo fare i cigli aiutano anche a capire siamo sempre contenti di poterle fare ma
Vogliamo è giunto il momento di chiedersi fino in fondo diciamo
Come ricollocarsi rispetto a questo tema abbiamo gli strumenti per farlo
Quali sono quali pensieri quali idee quali forme di organizzazione
Perché sull'altro fronte non c'è qua io anche vorrei come dire non dico
Criticare non mi permetto di dire correggere criticare qualche osservazione di
Di Gian Franco ma
Veramente noi ancora siamo sullo schema il centrodestra conservatore noi innovatori e sinistra innovatrice conservatore il centrodestra
Non ho questa impressione
Io so che cosa riusciamo a fare
Il
Federalismo federalismo fiscale e federalismo come riorganizzazione delle competenze come l'organizzazione dei poteri come ripensamento dello Stato non lo so atroce in corso la crisi possono avvenire i fatti più diversi
Da sicure fra un anno avremo un Governo di salvezza nazionale se la crisi dovesse andare oltre un certo punto di tutte le analisi possono essere correggibile corrette
Ma
Possiamo rinchiudere il centrodestra nello schema della conservazione
O dobbiamo invece interpretare l'azione politica in corso in Italia che a mio avviso ripeto a tutte le caratteristiche di essere un'azione che ha delle spinte egemoniche uso questo termine gramsciana diciamo così terreno della politica su terra contuso sette sul terreno del senso comune di massa
E sul terreno come dire dell'organizzazione della vita quindi non è cosa da poco non è cosa ideologica tra virgolette
Ecco
E quindi qui
Lo sforzo della sinistra deve essere quello di
Vi è poi tipo ci possiamo porre
Il problema del perché non ci si riesce
A deve essere quello di adeguarsi a a un livello del tentativo di trasformazione che è in corso
E sul quale bisogna avere un una riflessione adeguata la che la crisi drammatica in cui si trova la sinistra italiana drammatica
Non inattesa se avrò tempo perché naturalmente non voglio invadere troppo
Qualche breve riflessione proverò a farlo alla fine
C.c. imponente in da questo punto di vista interrogativi estremamente serie complessi perché è chiedo il perché appare appunto come una crisi strategica cioè come qualche cosa che
Rende difficile la costruzione di una cultura politica adeguata alla necessità di rispondere ai problemi che sono stati posti nella storia del Paese in questi anni questo il punto però parliamo di più BT
Quindi questa era la diciamo così una
Una
E naturalmente qui io lo lascio aperto i temi
Sulla questione in che misura proprio formulata così
In che misura la
La sinistra meridionale
Nell'ultimo quindicennio
è stata responsabile della crisi del meridionalismo non unica i cambiamenti del mondo tutto quello che volete voi c'era la possibilità che
Diciamo
Questa dimensione fosse diversamente articolata e pensata io lascio aperta la domanda ma non me la posso non porre e non me la posso non porre esattamente perché da un'alta valutazione dell'esperienza politica altrimenti
Parleremo di aria fritta diceva bene c'è stato un tentativo non c'è stato un tentativo molto grosso
E allora le domande strategiche sono necessarie e qui non non mi fermo su altre cose tra l'altro ognuno di noi si esprime in mari moduli sui giornali
Anche in forme più complesse spero presto e così via
Una seconda osservazione poi telegraficamente due perché ho vedo questo perché venti parlando troppo
Togliatti Moro Mattei già la scelta il meridionalismo di Togliatti Sini
Cinquantasette se era proprio l'allarme
Su
Il più adatto
Oppure il
Sulla questione latte io osservazioni non molto diversa da quello che faceva Paloma critici
Conti anch'io non sono uno specialista quindi
Mazzocchi
Io ho l'impressione che lì ci fosse molto velleitarismo e che
La possibilità di immaginare in quella fase che l'Italia potesse avere un ruolo mediterranei fatti poi fu fatto pure fuori perché
Evidentemente c'erano
Potesse veramente assumere nel Mediterraneo quel ruolo che si immaginava da parte di gruppi dirigenti che erano legati a
Parti democrazia cristiana il campanilismo Mattei eccetera ecco
Devo dire che preso alla lettera non mi pare questa la via sulla quale nuove si peraltro aggiungo e forse qui anche troverei più dissensi che consensi io penso che
Il tema tema Napoli il tema Mezzogiorno sia soprattutto un tema europeo certo che l'Europa e anche mediterraneo
E
Però lo sforzo dello sforzo il formidabile sforzo perché il problema è come si modernizza questo Mezzogiorno emesso il punto cioè quasi il dualismo italiano si accentua
E col federalismo ci sono Risiko qua nipotini sei molto più di me per le per i ragionamenti che state facendo su questo tema
Ma sul tema della riorganizzazione federale potrebbe anche rappresentare un'emarginazione definitiva del Mezzogiorno
E comunque difficile contrapporre al federalismo il vecchio centralismo bisogna Arias assumerlo e provare a vedere come governarlo questo il punto almeno secondo me
Vorrei però fare altre due osservazioni velocissime una sulla crisi e una sul Partito Democratico
Attenzione sulla questione della crisi perché anche questa è una parola che va utilizzata con altrimenti immaginiamo ricette che non possono essere quelle fondate non sia mai la sinistra immaginasse di dire lo avevamo detto nulli
Immaginasse ritornare a forme come dire dettero statuali Istica
Perché dico questo perché io quando ragiono di questa crisi
Non posso dimenticare e ludico perché so che
E questo tema nel momento della crisi è difficile dirlo
Ma
Ci ricordiamo che questi ultimi venti anni sono stati gli anni di maggiori sviluppo in assuma un tono e la storia dell'umanità
Ci ricordiamo che questi anni sono stati quelli in cui in cui alcune centinaia di milioni di uomini cinesi indiani brasiliani sudafricani sono entrati nel mercato mondiale
Come sono entrati queste centinaia di milioni di uomini sul aveva se non attraverso come dire adesso la metto pesante anche perché non sono un economista e poi perché non ho il tempo di un ragionamento articolato attraverso l'indebitamento dei consumatori americani
Poteva la Cina svilupparsi come si è sviluppata senza all'indebitamento dei consumatori e non poteva
Naturalmente tutto è stato trascinato al di là di un certo livello
Per cui oggi siamo davanti alla possibilità di una crisi catastrofica quindi nessuno sta adesso a celebrare un modello però attenzione
Questi sono stati questi venti anni di cosiddetta deregulation
Per cui quelle banche di investimento che producevano le obbligazioni spazzatura erano quelle stesse banche di investimento che davano settecentocinquanta milioni di dollari a due ragazzotti che avevano fatto Google e che hanno cambiato lo scenario della comunicazione mondiali
Questo è lo scopo è qua mi torna mi torna che cosa mi torna Milano le pagine di Carlo Marx sul su sulla come dire sul
Sulla dimensione Prometeia dica del capitalismo
Cioè sulla follia del capitalismo
Cioè sulla sulla dinamica straordinaria Titta Mario figuriamoci su questo
Mi sa molto più di minima le pagine straordinarie di di Marx in cui c'è la la monetari giace la moneta Rizza azione nelle già c'è l'idea che mi
Denaro produce denaro senza più mediazioni
E Max è molto più grande quando fa l'apologia acritica del materialismo che del capitalismo e quando parla dalla cadute nel sarà il saggio di profitto che non si è mai verificata
E conosce lo sapeva mille ottocentonovantacinque stupidi che Annapolis è un po'così come dire di qualche cosa si capiva da fare da da da da qualche centinaio dati quindici opere questo è un po'c'è un punto su quale poi si può di questo per quali Matarrese quindi eccita la crisi non lo so certamente evitiamo di pensare si eviti di pensare che ci sia un'automatica uscita sinistra dalla crisi
Si diceva un momento fa con Paolo abbiamo in questo momento una crisi drammatica di tutta la sinistra europea perché poi bisogna anche dirlo non è solamente la visione si si italiana
Se francese ma che riserva la sinistra tedesca la sinistra erba laburista inglese probabilmente perfino Zapatero comincia a tentennare
Quindi c'è un problema che riguarda come dire il rapporto tra questo mondo contemporaneo e un po'ovunque il pensiero di quella che si è chiamata a sinistra Sinistra italiana senza europee ultimissima riflessione scusate
Il tempo sul sul Partito Democratico
Sorpresa io non credo
Ma scusate
Io non voglio essere diciamo non voglio dire provocatorio perché non è questa la parola giustamente c'è qualcuno qui che mi sappia dire che cosa è il Partito Democratico
Cioè quale cultura politica messo al centro della propria strategia
E insomma un partito non reggesse senza questo soprattutto se poi
In inanella delle sconfitte elettorale una dietro l'altro
E quindi nessuna sorpresa perché
Io devo dire sono rimasto dispiaciuto perché io sono di quelli che era con me convinto lo lo ripeto qui
E Veltroni fosse
L'unica persona adatta per un
Il PERT far transitare una situazione così complicata come era quella dopo la crisi del prodismo dopo la crisi dell'ulivismo dopo la crisi dell'Unione non
Non dimentichiamo che il centrosinistra italiano ha avuto due occasioni due negli ultimi quindici anni
E su tutte e due ha fallito la prima con i quattro Governi e la seconda addirittura con con le elezioni anticipate
Quindi attenzione su questo punto
è una
Veltroni probabilmente poteva rappresentare come dire il tentativo di
Andare oltre le due componenti io dico oltre le due oligarchie
Era questa la possibilità che aveva Veltroni non l'ha saputa utilizzare perché
Perché non lo so
Qui
Si entrerebbe in vigore ragionamenti di altra natura
Chiude in mano la possibilità di
Di menzionare all'interno delle sua ipotesi accettabile anzi di costruire su questo anche il dissenso interno di costruire anche su questo le correnti politiche ma perché no
Altrimenti la notte è diventato una lotta sorda sotterranea
In cui ognuno diceva al momento giusto le cose che pensava che potesse dire per indebolire l'altro
E così partito quindi vogliamo a questo punto avrà fatto una scelta giusto giusto che fosse che sia stata non non non spetta a me dare giudizi nessuna sorpresa badate questo momento adesso molto teso della vita della sinistra del centrosinistra ci scherza
Anche questa rinviare il congresso ma mi sopra ci si misuri sulle idee viva Dio ma è possibile mai che non gira più un'idea in questo partito ma mi sapete dire usura
Io non la so dire
Tutta un'altra
Grazie grazie grazie a Gino
Anche per la passione che ci ha messo
E ora diamo la parola ad Antonio Bassolino
Io vorrei innanzitutto ringraziare davvero e molto Gianfranco
Per l'opportunità che ci offre
E anche per il fatto che
Pur lavorando ai I miei stessi vittime io per questo lo invidio è riuscito a trovare ad organizzare dei il suo tempo anche per darci questa opportunità
E tutti quanti noi sappiamo
Quanto
C'è bisogno di riflette l'organizzare il pensiero iscrivere il modo impegnativo poi volevo vorrei davvero ringraziare oltre
Che tutti lì voi che siete qui
I due vecchi esporci amici
Come Biagio De Giovanni e Mario Tronci un amico più recente e uso il termine amico nel senso
Proprio del termine cioè di persone che si conoscono da molto tempo
Persone che reciprocamente si stimano hanno tanti rapporti
E
L'hanno pensata e la pensano in modo diverso e a volte molto diverso su questioni a volte su questioni anche significative perciò uso volutamente
Il termine di amici
Mi sembra
Che davvero la riflessione nostra su un libro di questa sera di Gianfranco Nappi sia molto utile stimoli tutti quanti noi ora e poi
Come ognuno di noi sa bene
Continuando a ripensarci sopra
E
Anch'io parto da
Questa giusta necessità su cui Nappi insiste molto di un forte intreccio tra la vicenda napoletana in nostra
E una vicenda più generale e condivido prive osservazioni che sono state fatte lei condivido
In questo senso
Sarebbe del tutto sbagliato
Separare la riflessione
E la riflessione si critica sulla nostra esperienza
Dalla più generale vicenda nazionale ed internazionale
E però dobbiamo stare tutti attenti e io sono esprimo a sapere Loya sottolinearlo se attestare molto attenti acché
Questo legame questo intreccio che devono essere molto forti non significhi ma lì
Scaricarsi dalla responsabilità della riflessione critica stare molto attenti a che la Commissione e l'intreccio non ci facciano perdere di vista
La peculiarità
Della nostra esperienza
E
I.O.V. uso anch'io il termine dia peculiarità anche dal punto di vista delle riflessioni critica
Perché vi solo Fini e questioni era anche proprio
Io penso e più specificamente nostri
Sui quali noi dobbiamo spingere avanti bene la riflessione
Differenza di Paolo io e il libro l'ho letto alcuni già nelle scorse settimane stando lì stanza l'istanza letto il l'articolo scritto nelle scorse settimane ho detto subito a Gianfranco Rossi mi addolora una serie di appezzamenti corre tutti abbiamo fatto anche
Qualche in media
Impressione di riflessione più critica come bisogna fare a maggior ragione tra amici
Una riguarda il fatto
Che lui mettessi menù un lungo lunghissimo circolo che va dal settantacinque ad oggi e io sono per discutere molto su questa tesi
Perché un
Un lungo ciclo
Che guarda alle prime esperienze ormai
Di
Più di trentacinque anni fa
Delle prime giunte di sinistra a Napoli e in Italia
Io all'esperienza che poi abbiamo fatto dal mille novecentonovantatré in poi
Che questo lunghissimo ci dicono
Vede dentro DD si storie diversa
Oppure che ci sono stata
Vicende nazionali che hanno segnato la singolare storia della sinistra italiana
Di una sinistra italiana
Che non si è mai davvero incontrata dagli anni Settanta
Che non si è mai incontrata
Quando
Il Partito Socialista
Cercava a suo modo una strada alternativa
E il PC ragionava in altri termini in termini più unitari
E non si è poi
Successivamente mai incontrata lo stesso quando il Partito socialista era in altre esperienze e il PC
Io penso anche u un po'troppo improvvisamente
E con un mio una grande riflessione culturale accompagnata la scelta politica fa il passaggio e il salto da una lindi e politica di unità nazionale di compromesso storico ad una alternativa
E
Il salto è così improvviso le parole contano solo pietre
Da dover immaginare e motivare una alternativa democratica
Alle forze e al
Alla forza a con cui invece
Si era cercato il faticosamente tutto un rapporto è un tentativo di costruire assieme una
Esperienza molto significativa e molto forte per questo io
Discuterei questo lungo ciclo come lo dico con franchezza verbale Gianfranco io ha perso che ad usare il tetto come
Io discuto
Dimettere poi la lunga nostra esperienza sotto la formulazione di fallimento culturale e poi quindi non solo
Altrimenti
Perché discutiamo
E penso
E penso ma questo però
Chiama diversi di noi un po'a contribuire ancora di più anche proprio
Scrivendo in modo
Impegnativo il riflettendo alla
Considerazione
Della vicenda nostra di quella
Più vicina annoia
Che ha io penso
Diverse faccia
E che è ancora con grandissime difficoltà
Che ancora una esperienza in corso
E che è molto probabile
Che possa venire esiti
Delicati
Come abbiamo già avuto in diverse altre parti d'Italia
E
Che però è comunque ancora in corso
E che io penso che noi abbiamo il dovere di cercare
Di spingere questa esperienza oltre di nuovi
Oltre di Noè
Per vedere si può dire un futuro nuovo e molto diverso
Dalla esperienza che noi siamo riusciti a posto
Da questo punto di vista vostra vice anch'io sono d'accordo adesso con considerazioni fatte nasce agli inizi degli anni novanta in un momento di crisi molto forte dei partiti
Di tutti i partiti
Ricordo a me stesso perché poi così parte quella esperienza
Quando solo ritornato a Napoli nel mille novecentonovantatré
Il PDS era all'otto per cento dei voti
Perciò quando Gianfranco vede un lunghissimo Chico dal settantacinque
E il centrosinistra dell'epoca
Che poi viene scosso tumultuosa lenta
Aveva una maggioranza impressionante
Impressiona
E la sinistra che era all'opposizione praticamente
Politicamente in un angolo otto per cento
Una parte fondamentale quarto pezzo della sinistra debito una esperienze gli arriva una maggioranza invece
Davvero
Oggi impensabile
Perché si scuote il sistema dei partiti della crisi è così forte
Anch'io penso non tanto o soprattutto per Tangentopoli
Come comunemente si pensa
E per il ruolo indubbiamente forte il delicato della magistratura
Ma perché prima di questo fattore né intervengono altri due politicamente di grandissimo prelievo
La nascita della lega
Cioè
Una prima grande insorgenza territoriale
Che mette in discussione uno dei pilastri dell'Italia repubblicana e costituzionale per come l'abbiamo conosciuta dal mille novecentoquarantacinque quarantasei e poi
Prima
Insorgenza
E il crollo del muro di Berlino
Grazie al quale anche o per via di quale anche per parlarci con franchezza
Tangentopoli si esprima
Perché ci deve essere una ragione
Per la quale
Tante vicende
Erano già esistenti ben prima del mille novecentonovantadue mille novecentonovantatré
Ma che non si esprimono giudiziariamente
E io penso non potevano esprimersi giudiziariamente ampia
Si possono esprimere perché c'è la lega il muro di Berlino che erano un po'rotula capi Saldini che cambiava la situazione
E cambia i rapporti tra il potere tra i grandi poteri
E la crisi dei a partiti che
Diventa drammatica
Non lui qualche ferito comprendo condivido e penso che dobbiamo
Rifletterà essi meno in quella circostanza
Facciamo scelte importanti coraggiose siamo lo dico in questo modo all'altezza del della crisi
Comprendiamo la novità dell'elezione diretta dei sindaci
A Napoli facciamo Cerutti ricordiamo tutti una scelta difficile
Rischiosa
C'è un certo punto si discute e si essi io dice
Eccoci qua
Eccoci qua con tanti dissensi
Però perché
Perché allora secondo me Napoli hanno ora in quel momento lì
Non era così due anni prima e forse non sarebbe stato più concettuale anni dopo perché in quel momento l'accetta
La lega il muro di Berlino la crisi della città la la crisi drammatica dei partiti Napoli voleva una soluzione radicale
A sinistra o destra
E non è un caso che lo scontro si polarizzata
Sinistra a destra e con la Mussolini
E con Russo limiti hanno un'anima tutte le possibilità di poter vincere la battaglia
E siamo stati lì io penso
In quella parte
Evidenziamo e poi andiamo avanti grazie ad un'apertura alla alla città tante forze della società civile
Anche perché
Era rimasto ben poco partito ufficio
Tante forze della della società civile all'otto per cento
Un conto è quando hai una grande forza Italia energie e un altro conto è se devi Moretti dentro dite
Mettiamo l'accento sull'identità su spirito civico e qui io discuto con Gianfranco
E facciamo in quegli anni alcune aperture novità anche al mercato di grande rilievo
Lo abbiamo fatto soltanto
Cultura e orgoglio ciclico
La prima privatizzazione
Di un aeroporto e privatizzazione o al settanta per cento l'abbiamo fatta anima ancora oggi a Milano comune e Provincia solo i proprietari e devono avere il maltolto
Da Linate a Malpensa
Abbiamo fatto alcune aperture giusta
Alcuni
Grandi impegni anche
Nel trasporto pubblico che abbiamo fatto anche
Abbiamo segnato anche alcune novità politiche nel bene e i miei limiti
Le esperienze dei sindaci e l'esperienza del Governo urbano
Che ha segnato tutta una fase della vicenda politica italiana Julia avute in quegli anni un punto forte tanto che da Napoli in quegli anni pervenuta una speranza molto forte e naturalmente
I problemi le difficoltà e anche le dimissioni sono stati più forti anche in rapporto alla speranza porta che abbiamo avuto negli anni migliori di prima esperienza
Che la politica poi
A suo record
E dove la riflessione
Che deve riguardare noi e tutti
Io quando parlo del rapporto con le vicende più generale mi riferisco in primo luogo al rapporto anche un po'con
Una vicenda economica più generale
Io penso che noi ci siamo scontrati
Anche e molto
Con una stridente contraddizione
Oltre un certo limite
La risorsa civica la risorse identitarie la risorsa culturale oltre un certo limite la risorsa urbana
Ed il Governo urbano
Si scontra con la difficoltà ad un cambiamento strutturale dell'economia
E se il cambiamento dello spirito civico
Culturale
Non riesce ad accompagnarsi intendiamoci
Per responsabilità nostre
Nel senso che dice che ci siamo dati strumenti importantissime
Per esempio l'ho fatto io quindi posso dire
Un piano regolatore
Forte
Forte
Necessaria una città come Napoli dove basti alzando lo sguardo al ciclo e ci si rende conto come bisognava vede una urbanistica pubblica in una città in cui l'urbanistica era stata tutta private di costruttori
E però
Comporti vinco
Il Comune difficoltà che abbiamo avuto
Attenere questi vincoli dentro a una necessarie strategie di sviluppo e di possibilità di sviluppo della città
Corresponsabilità vaste e con responsabilità più generali
Dia mancata trasformazione economica del Mezzogiorno
Vicende politiche
Noi abbiamo dato un contributo importante all'Ulivo
Perché la nostra esperienza è cominciata ben prima dell'Ulivo che vince nel mille novecentonovantasei
Anzi quando Prodi vince viene a Napoli noi siamo al punto più alto dell'esperienza dei sindaci Elia delle grandi città
Queste esperienze dice Mario tronchi
Non è dentro un'idea di Paese
Io sono d'accordo
Ma questa idea di Paese
Era un compito
Ed un problema soltanto nostro
Oh ecco un punto delicato
Ora però il problema anche di un partito di uno schieramento di forze politiche
Che anzi che
Preoccuparsi dei casi che
E cioè
Di questa spinta che veniva
Doveva porsi fin da un'ora come io io penso che il problema di un diverso rapporto tra politica nazionale politica delle grandi città
E cambiare perfino in modo di pensare il partito dai centralista
Da centralista a partito che ha doveva
Riuscire a confrontarsi e a molto di più
Su quello che si muove
E poi però via via via via
L'Ulivo spesso che si trasforma che cambia fino all'Unione
Piena di contraddizioni e quindi sono anche vicende nostre dolorose perché parliamoci chiaro
Poi un conto è la contraddizione sul privatizzare l'aeroporto di Capodichino
Perché quella
La gestiva
E anche se forse di sinistra erano contrari alla privatizzazione
Costruimmo un rapporto tale che mantenendo un'autonomia di posizione di critica e perfino di voto in Consiglio comunale noi andammo avanti
Il riuscivamo a fare assieme la privatizzazione di Capodichino e i maestri di strada
E i nidi di mamma sui Quartieri spagnoli ma l'altro conto è quando la contraddizione scoppia sui rifiuti
Perché lei la contraddizione che scoppia sui rifiuti e con la crisi che arriva fino a correttive l'identità della città e la sua immagine nel mondo lì la contraddizione diventa drammatica
Diventa drammatica
Diventa drammatica e
Si porta con sé si porta con sé
In qualche misura anche in modo inevitabili oltre al di più un mediatico che ci è stato messo
Anche tanta parte dell'esperienza positiva che aveva segnato la nostra vicenda comune e nella Regione stessa nei primi anni equity dico a Mario che
Intendo quello che vuol dire l'altro
Ci conosciamo da indiane quindi e evidente che
Per molti di noi che stanno ormai nell'amministrazione da tempo
Far politica riflettere discutere
Appassiona molte perfino
Molto di più della dura vita quotidiana amministrativa però intendo quello perché vuol dire quando Mario dice
Bisogna perché sta nell'amministrazione sa deve essere nemico della logica dell'Amministrazione e affettuosamente dire dico a Mario
Grazie intendersi
Quando lo sono stato
Ho passato anche qualche guaio
Quando lo sono stato nel senso di non vedere bene tanti passaggi
Carattere di io di lire dirmi di non avere non due ma cento occhi aperti su ogni cosa
Le difficoltà nella vita
Dell'Amministrazione si sono sentite e in più io poi penso
Che io
Noi avremmo dovuto avere un un rinnovamento molto più forte
Ho detto qualche mia opinione
Posso aggiungere qualche passaggio ulteriore io poi penso che abbiamo avuto anche alcuni passaggi critici
Dal punto di vista più strettamente politico almeno per quello che riguarda me
Uno è stato certamente del mille novecentonovantotto
Perché lei invece ha funzionato
Uno spirito di responsabilità
Contraddittorio con la nuova e autonome esperienza di sindaco che io andavo facendo è stato
Ed è paradossale perché a me era di tutto ciò anche personalmente c'avevo tutto da perdere niente da guadagnare essendo in quel momento il sintomo italiano più popolari
Di entrare
Nell'esperienza di un Governo
Che non nasceva
Sulla base di un mandato popolare
E questo passaggio se critico io penso
Mea è scattato lo dico anche con la schiettezza anche perché
Mi era
è evidente
Che io
Anche per la popolarità dia di di allora l'esperienza dei sindaci che
Inevitabilmente se io avessi rifiutato
Sarei diventato voglio dire il principale ma certamente uno dei principali punti di riferimento contro l'esperienza del Governo che nasceva
è che l'esperienza del Governo con lo uno che veniva dal mio stesso mondo che per la prima volta accedeva
Grande incarico
Ne passa
E io l'ho vissuto questo problema
E l'ho vissuto questa contraddizione
Certamente questo
Io ne sono ben consapevole
Ha indebolito l'ultima parte dell'esperienza comunale l'inizio dell'esperienza regionale
Così come poi discende successiva compresa la vicenda dei rifiuti
Indebolendo la nostra azione
Questo nostro indebolimento a concorso
Al fatto che il Mezzogiorno
Veniva sempre TV messo da parte nella vicenda italiano
Perché era stati la migliori esperienze di sindaci e la migliore esperienza dell'Ulivo attenere il Mezzogiorno al centro anche quando
L'economia
Quindi non si trasformava però politicamente noi
Tenevamo
è aperta
Tenevamo al punto tale
Che nelle grandi città del nord si guardava alla nostra esperienza come ad un esempio significo atti
E poi io penso l'altro passaggio politicamente critico è quello del due mila e cinque quando
L'ho pubblicamente già detto quando
Io penso che ci potevano essere le condizioni
Per poter dire
Ad un certo punto avanti
Altre esperienza
A un certo punto
Con tutto il rischio che può esserci
E invece abbiamo dato il nostro contributo
In una situazione importante per vincere
Con Prodi nel due mila e sei per la battaglia al Comune che era già chiara nella due mila e cinque qui ieri evidente
Che quando si va oltre un certo punto oltre un certo limite Space sorge l'interrogativo
Schieramento largo per vincere e a vincere e governare con tante contraddizioni
Vincere comunque è un grande interrogativo fa parte della
Riflessione nostra critica come noi
Ora
Cerco di chiudere anch'io penso che oggi
Dobbiamo stare attenti riflettere bene a non correre il rischio opposto e cioè al perdere comunque
Perché io ho qualche dubbio
Telefono perché io ho qualche dubbio qualche dubbio
Nel mio partito
Qualche dubbio nel mio partito
Chi si possa pensare spero
Perché
Che
La politica
Non abbia le sue priorità
E le sue regole e le sue scelte
Io penso che questo sia un punto molto delicato guardo anche
Alla Sardegna e di questi giorni
Dove candidato forte
Come sappiamo e come indubbio
Ma noi e chiaro
Che il problema uno dei problemi essenziali del partito solo le cose io sono lì tutto d'accordo che ricordava il cinque
E cioè
La cultura
L'identità
La collocazione internazionale doveva
Ma è anche il fare politica
Perché attenzione questo è un punto molto delicato
E attenzione acché non torni in forme nuove nel PD
Che non torni in forme loro una tipico vizio
Oppositori io
Opposi Paolo io
Che fa parte di una lunga storia
Fare politica
In Sardegna
Le forze che si oppongono a Berlusconi
Sono al cinquantasei per cento
Chi si oppone addetti
Marco Di Lello mio assessore fino a qualche mese fa
Mi ha ricordato che i socialisti in Sardegna
Hanno avuto un rifiuto netto ad ogni possibile alleanza
Non sono andati a destra
Per non andare a destra sono andati da soli
Gli hanno preso il due virgola cinque per cento
No voi
Riapriamo se vogliamo come io penso
Continuare ad avere l'ambizione di governare
Riapriamo un discorso a sinistra con le forze che si pongono il problema dell'ambizione di governare e al centro oppure no
Tra l'Unione che è definitivamente alle nostre spalle
E pingui e Italia dei Valori
Se il fare politica
Io penso
C'è una nuova politica delle alleanze che come abbiamo appreso alcuni di noi che vengono da un certo mondo abbiamo appreso da bambini
è un fondamento della politica assieme alla battaglia culturale
Civile alle priorità allo stare nella società
Io penso
Penso che noi dobbiamo vedere bene ad un passaggio condivido
Drammatico la mia opinione e finisco
E che noi al congresso avremmo dovuto andarci vanno fatte
Questa audizione
Dopo il voto politico non anomala no ma no Paolo a un congresso non per a hard un congresso
Per fare i conti io
Dico e mi sono raggelato all'altra sede in televisione assistendo a un
Un dibattito perché in un'Italia nella quale
Il Paese così chiaramente in maggioranza con Berlusconi lo dico in modo più schietto
Così chiaramente in maggioranza con Berlusconi
Dopo il voto delle politiche
Dopo Roma il Friuli la Sicilia la Sardegna
Che l'argomentazione è
Che insieme
Che TEN ed attività questo Paese il tratto distintivo
Anche di via di persone importanti nel mondo giornalistico e politico eh è l'anti
C'è eh Berlusconi
Pericolo della democrazia in un Paese con questi risultati
Uno purtroppo qualcuno lo si pone interrogativi di fuoco
Perché è i video
Che noi abbiamo
Bisogno di una riflessione
Per discutere e capire bene il perché di risultati Cushing devastanti per la sinistra e il perché di un insuccesso che a differenza del novantaquattro
Io a differenza anche di novantuno poi la vita in piena e
La
Politica sono piene di di di tante novità però rischia di essere
Un qualche cosa di profondo nella vita del Paese questo e allora
Evidente
Che già un anno fa
Occorreva un congresso e c'è una
Riflessione AA di fondo
Che consentisse e consenta al PD
Di ridare assicura prospettiva quindi con tutti i problemi chi ha
Ed io penso che per quello che ci riguarda noi dobbiamo aprire questa consapevolezza sapere che siamo che siamo che io che siamo ad un punto limite e
Comprendo insomma tutto insomma e
Alla responsabilità che tutti quanti abbiamo e che sentiamo
Deve accompagnarsi anche la chiarezza
Perché solo il richiamo di ognuno di noi dentro se stesso agli agli attrezzi alla responsabilità rischia soltanto di rinviare di aumentare i problemi le difficoltà
Noi abbiamo bisogno di una grande responsabilità a Napoli e a Roma gli abbiamo bisogno anche rilanciare una prospettiva molto forte
Perché poi di questo ha bisogno il Paese con tutti io problemi che ambienti
Bene davvero davvero grazie a tutti voi a Paolo Macrì a Mario Tronto immagino da Giovanni Antonio Bassolino avremo altri momenti di confronto e discussione grazie a tutti
Scusami
Confermare
Mai
Ostacola ma
Pasquale
Pasquale