Dichiarazioni di Eugenio Sarno e intervento di Antonio Di Pietro alla manifestazione della polizia penitenziaria davanti a Montecitorio contro un sistema penitenziario che non riesce più a garantire dignità e civiltà, trasformando la pena in supplizio e il lavoro in tortura

Il comparto della UIL della Polizia penitenziaria scesa oggi in piazza e lo ha fatto dandosi appuntamento davanti a Palazzo
Voi Montecitorio i poliziotti penitenziari
A fronte di un sistema che corna in sessantacinque mila detenuti presenti innumerevoli carceri fatiscenti determina condizioni detentive e di lavoro ai limiti dell'inciviltà e di illegalità
I poliziotti penitenziari chiedono tra l'altro una vera e propria implementazione degli organici della polizia penitenziaria di cinque mila unità così come aveva più richieste annunciato il Ministro Alfano condizioni di lavoro
Dignitose è una nuova amministrazione penitenziaria sensibile capace quindi di farsi carico anche delle esigenze di quanti lavorano nel comparto
Della Polizia penitenziaria noi adesso ascoltiamo e bisogna star no carica Segretario generale della UIL papà
Penitenziari che nel corso di questa manifestazione introduceva Antonio Di Pietro che era sceso a dare la sua la sua solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici della Polizia penitenziaria
E che appunto come sentiremo gli porge le istanze dei lavoratori del comparto dalla Polizia penitenziaria sentiamo
Va beh lo può e non ci trova concordi
Ma nell'immediata noi abbiamo
Circa tre mila duecento persone del corpo che non sappiamo dove sono collocate cosa fanno
E su questo il Ministro Alfano e il Presidente Ionta debbono darci delle risposte
Io credo che in Commissione giustizia si possa
Aprire un confronto presidente Palomba
Noi abbiamo chiesto un'audizione
Perché credo che abbiamo da rappresentare
Con dati di fatto quello che è la deriva del sistema penitenziario
Io ho detto che è un sistema la deriva che trasforma la pena in supplizio il lavoro in tortura e credetemi non è retorica perché lavorare dodici ore al giorno senza essere pagati
Vedere persone esseri umani ammassati nelle celle laddove ce ne potrebbero stare due ce ne sono sei è qualcosa che offende la dignità la professionalità Essien anche le coscienze
E a noi piace credere che voi che siete portatori di valori
Veri importanti
Possiate insieme a noi fare questa battaglia di dignità e di civiltà noi oggi abbiamo aperto la manifestazione
Con un minuto di silenzio e cantando l'inno d'Italia per
Rendere onore
E merito
Ai nostri amici ai nostri colleghi
Che sono scomparsi in Afghanistan
Ma abbiamo voluto ricordare anche i nostri colleghi che in questi anni hanno sacrificato la loro vita
Perché il sistema penitenziario fosse
Più giusto più equilibrato
Perché all'interno delle carceri per chi come me come lei Presidente abbiamo attraversato agli anni Ottanta
Abbiamo fatto il sito che lo Stato
Si riappropria asse della legalità all'interno delle carceri in quel percorso ci sono state delle vittime
Ci sono stati dei direttori ammazzati ci sono stati degli agenti di custodia ammazzati ci sono stati dei poliziotti penitenziari ammazzati noi oggi nel rivendicare nel protestare abbiamo voluto
Dedicare un nostro piccolo pensiero anche a loro io non li consegniamo la nostra speranza io ho scritto una lettera a tutti voi deputati e senatori
Nella quale
Via sostavo ad attenzionare allestiranno penitenziario eccedeva quella lettera chiedendo Viglino includere la porta alla speranza troppe volte quello porta è stata chiusa questa volta se fosse uno nuovamente giusta
Abbiate la consapevolezza che probabilmente all'interno dei penitenziari si innesca una deriva violenta che potremmo anche non poter essere in grado di gestire
Amici tutti credo che
Sia io che il collega Palomba proprio per
Le precedenti esperienze
Professionale da cui veniamo uno Presidente Tribunale uno magistrato del Pubblico Ministero
Possiamo conoscere a fondo il problema e sono qui proprio perché conosco il problema e perché ritengo
Necessaria
Questa
Questa vostra presenza
Per richiamare l'attenzione del Parlamento e dell'opinione pubblica
So bene
Come sta la situazione nelle carceri e so bene che
Una soluzione c'è
Proprio su un po'
Una soluzione c'è
Ed è una soluzione
Che
Si sente lo stesso
Ed è una soluzione che
Può e deve passare attraverso
Diverse fasi
Non v'è dubbio che
Ci sono troppo pochi agenti penitenziari e non solo loro anche troppo personale nel suo complesso nelle strutture carcerarie
La ragione su cui noi vogliamo
Del
Il luogo
E il modo in cui noi vogliamo intervenire vogliamo che il Governo intervenga
è duplice sia ripristinare quelle migliaia di posti di lavori che non ci sono più e che non vengono più
Riassegnate sia far rientrare nel corpo tutti quelli che
Sono letteralmente spariti dal corpo
E sono anche quelle centinai se non migliaia di persone così come succede nelle forze di polizia così non sia dei carabinieri tante persone fanno lavoro che non è loro
In secondo luogo allora
Non per colpa loro per colpa evidentemente elusori sfrutterà
Secondo luogo noi sappiamo bene che
Se è vero come è vero che c'è
Penuria di strutture carcerarie
E anche e soprattutto vero che laddove quelle strutture carcerarie possono esserci o possono essere riqualificata manca il personale
Ci sono realtà in cui
Sono strutture carcerarie ormai finite da tempo ma che non possono essere aperta perché appunto ma anche al personale
In terzo luogo noi siamo convinti come
Voi che
è invivibili vivere all'interno dell'attuale strutture carcerarie quando noi diciamo
Sinteticamente ce ne vogliono più di carceri intendiamo dire Cats ci vogliono più strutture carcerarie per far stare meglio quelle che in carcere ci devono stare perché mandati dal giudice o perché vi lavorano nel carcere
Per questa ragione noi riteniamo che
Le risorse finanziarie i cavilli burocratici debbono essere risolti al più presto
Noi dell'Italia e valori
Abbiamo sempre sostenuto e sosteniamo lo rivediamo anche davanti a voi
Che per noi chi delinque
Deve stare in galera e deve andare in galera lì deve trovare spunti di socializzazione deve potersi
Coniugare con la realtà che all'esterno ma non è noi non siamo affatto convinti che
Basta fare un condono un
O un'amnistia che si risolvono i problemi soltanto ridando
Credendo
Uno spazio
è una possibilità di trovare
Un modo di vivere diverso è quando si è fuori o quando non ancora si va dentro che si può evitare questo
Poi
Poi gli obbrobri che
Dopodiché
Dopodiché noi
Vorremmo e non i prescritti noi vogliamo che i processi si fanno
E se le leggi sulle prescrizioni si fanno è perché qualcuno lì dentro si riduce il tempo della prescrizione della metà perché gli serve per i processi propri e perché parlare perché le regole processuali
Sono state costruite in modo tale da non arrivare mai a sentenza
è perché
All'interno del sistema giustizia mancano risorse mezzi e strutture non solo a livello previdenziale ma più in generale per tutto il comparto sta giustizia regole scritte apposta per permettere il forte potere di non arrivare mai a sentenza
Non è che le scritte apposta per lasciare marcire nelle galere i disperati e i poveri cristi
Per questa ragione noi io oggi alle dodici e quarantacinque
Si riunisce l'Ufficio di Presidenza prima e poi all'uno si riunisce la Commissione giustizia sarà io personalmente in quella Commissione che porterò
La vostra istanza porterò nuovamente le vostre richieste e soprattutto chiederò formalmente l'audizione del vostro rappresentante Commissione giustizia percuotere illustrarvi fa