Tra gli argomenti discussi: Afghanistan, Banca Centrale Europea, Consiglio Europeo, Draghi, Economia, Esteri, Karzai, Obama, Rassegna Stampa, Unione Europea, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
Rubrica
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Buongiorno di ascoltatori di Radio Radicale venerdì tredici novembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta in apertura
Quest'oggi parleremo ancora di Unione europea delle nomine incarichi si critica al Trattato di Lisbona quello di
Presidente stabile del Consiglio europeo e di alto rappresentante per la politica estera per
Quest'ultimo incarico come sapete candidato tra gli altri Massimo dalle ma
Europa intense trattative per designare il presidente era al titolo in apertura ieri sul richiamo
Da questo giornale di proporre Monti un'analisi giochi restano aperti e poi un commento editoriale fidiamo stigmatizza l'improvvisazione europea su queste cariche
Che
Come dire erano previste da tempo il Trattato di Lisbona
Stato adottato alcuni anni fa la sua entrata in vigore è stata ritardata di un anno ma l'Europa e in ritardo per le sue divisioni
Leggeremo anche un editoriale del Times che ipotizza la candidatura di Peter Mandelson per il posto di Alto rappresentante non è una brutta idea scrive il quotidiano conservatore
Di dove andrà Mandel sulla rischia di essere un concorrente duro per Massimo D'Alema
Vedremo anche un'analisi di Timothy Garton Ash sul Guardian il prossimo capitolo dell'Europa inizia ora ed è guardare oltre alle proprie
Frontiere il problema ancora una volta la volontà politica degli Stati membri di avere una vera e propria politica estera europea
E poi l'economista questa settimana non parla degli incarichi che verranno decisi la prossima settimana ma di un incarico che verrà assegnato tra due anni quello di
Presidente della Banca centrale europea e l'Economist sembra schierarsi con un italiano chi Mario Draghi
Traditi viene definito tra l'altro super Mario e che ha contribuito a livello internazionale a trasformare le chiacchiere da Bari in un pilastro dell'economia mondiale l'italiano irrequieto il titolo dall'articolo
Dell'Economist infine supremo anche di Afghanistan lo faremo
Con il Washington post che ieri apriva con questo titolo l'ambasciatore americano Kabul si oppone a un aumento
Delle truppe
Leggeremo anche un'analisi del New York Times nel condizionare Karzai gli Stati Uniti hanno un margine di manovra molto esitato il Presidente
Obama continua ad esitare sulla nuova strategia da adottare in Afghanistan in particolare sulla richiesta di inviare più truppe
Ma cominciamo dall'unione europea e dalla questione
Delle nomine con un'analisi di definiamo di ieri di sono già come vedo dei giochi restano aperti dalla Presidenza del Consiglio europeo
In mancanza di un consenso il ventisette potrebbero designare giovedì prossimo
Il capofila dell'Unione europea con un voto a maggioranza scrive le affidiamo il corpo di coda sperato con la ratifica del Trattato di Lisbona tarda a manifestarsi in mancanza di un accordo sul nome
Dell'uccello raro come era stato definito da Nicolas Sarkozy
La designazione del primo Presidente del Consiglio dell'Unione Europea attenderà almeno fino a giovedì prossimo e rischia di essere
Risolta con un voto invece che con un consenso ventisette il Primo Ministro svedese freddi Carra inferiore
Ha invitato i suoi ventisei omologhi a porre fine alla questione diciannove novembre durante una cena a Bruxelles testo cruciale per un'Europa che intende parlare
A voce alta in modo chiaro nel mondo la scelta del Presidente del Consiglio europeo e del Ministro degli affari esteri è stata rinviata di una settimana rispetto al calendario previsto
La presidenza svedese ammesso le difficoltà del di questo esercizio si appresta a lanciare un secondo giro di consultazioni al vertice di giovedì prossimo la Svezia vuole poter proporre un solo nome per ciascuno dei due posti ma al premier svedese non assicura che il candidato prescelto alla fine sarà quello eletto anzi
Non esclude che la cena del diciannove si chiude senza risultati
L'assenza di consenso e l'allungamento dei tempi
Solo una doccia fredda per quello che era considerato l'ultimo favorito il premier belga Hermann Barron poi altri nomi vengono evocati quello di toni beh per quello del premier olandese Jan Peter Balkenende il primo ministro lussemburghese Jean-Claude Juncker e l'ex Presidente
Letto né una donna ma era dica Frey Verga mancanza di uomini o donne della Provvidenza la partita rischia di concludersi nella tarda notte tra il diciannove il venti novembre
Un voto a maggioranza qualificata lascerebbe una minoranza di europei frustrati e questo
Nel momento in cui l'Europa celebra la sua unità e la sua aspirazione di Potenza con l'anniversario dalla caduta del muro
E le di Berlino ed entrata in vigore del Trattato di Lisbona sulla scelta del Presidente del Consiglio dell'Alto rappresentante
Le linee di frattura che si disegna non mettono in dubbio l'esistenza perfino di una maggioranza ventisette tutto avviene a porte chiuse per telefono per procuratore in merito insiste su Blair per non vedersi imporre la candidatura comune annunciata dei francesi Sarkozy dal tedesca Merkel se si aggiungano le manovre della Polonia per unire i piccoli contro i diktat dei grandi
Le divisioni europee appaiono complete queste divisioni hanno un prezzo che viene già pagato cioè il ritardo nella formazione della Commissione Barroso due
Nel momento in cui un accordo sul clima a Copenhagen che una delle ambizioni maggiori dell'Unione europea sembra svanire la Commissione europea è ridotta a gestire di affari correnti da dodici giorni così
Richiamo il quadro diciamo della situazione attuale resta tutto molto aperto lo chiudiamo ieri in un editoriale dal titolo improvvisazione europea
Criticava
Chiaramente questa questa lentezza dell'Unione Europea queste difficoltà e divisioni nello scegliere
In nuovi il nuovo Presidente del Consiglio europeo dell'Alto rappresentante per la politica estera l'Unione Europea appena superato un dibattito istituzionale che la paralizzava da dieci anni finalmente dispone del Trattato di Lisbona i ventisette hanno avuto ampiamente il tempo di organizzarsi per questo momento storico visto che il trattato in entrato in vigore con un anno di ritardo eppure niente è stato fatto per prepari are seriamente la scelta degli uomini delle donne che saranno incaricati di condurre la nuova Europa
Non è una sorpresa per nessuno se oggi occorre designare un presidente stabile del Consiglio europeo un alto rappresentante incaricato dalla diplomazia
Ciascuno sa anche che il trattato molto vago sulle attribuzioni dei due incarichi
Il loro perimetro loro potere e la loro utilità dipenderanno molto dalle personalità dei due
Primi titolari designati ma il dibattito pubblico sempre più confuso non si sa sale futuro Presidente dell'Europa debba vi era una personalità forte per poter parlare
Da pari ai dirigenti americano cinese e russo come potrebbe fare Toni Blair oppure se al contrario debba essere una sorta di Segretario generale con il con il compito molto limitato di facilitare i lavori
Del consiglio europeo senza fare ombra a nessun capo di stato di governo la questione ufficialmente in sospeso anche se tutto lascia pensare che s'imporrà la seconda ipotesi
La Polonia di cui non si deve minimizzare il ruolo della nuova Europa condannato l'opacità di questa selezione reclamando l'audizione mi ring dei candidati da parte dei capi di Stato e di Governo l'iniziativa non ha nessuna chance di aver successo ma non ha unito i piccoli Paesi che come sempre protestano perché si vedono imporre diktat dei grandi
Se è difficile mettersi d'accordo anche quando il numero di candidati è molto limitato e perché gli interessi nazionali di ciascuno Stato membro non coincidono e più il tempo passa più aumenta e non le divergenze
La scelta rischia di farsi per eliminazione e non per Unione per adesione
E rischia di rompere lo slancio dato all'Europa dal Trattato di Lisbona prima ancora che questo possa entrare in vigore così lo scriviamo nel suo editoriale di sempre sulle nomine da segnalare il Times
Che in un editoriale dal titolo alta politica scrive Peter Mandelson il presupposto di alto rappresentante non è una
Brutta idea anzi
La notizia che l'amante del son possa essere candidato per il posto di Alto rappresentante
Per la politica estera dell'Unione europea per cui lo ricordiamo concorre anche Massimo D'Alema
è impossibile da verificare ma è anche impossibile da ignorare pensandoci bene però Peter Mandelson altro presentante una buona idea secondo il Times
I risultati dei negoziati per nominare il Presidente del Consiglio europeo l'Alto rappresentante sono altamente incerti
La combinazione più popolare sembra essere di nominare un presidente di centrodestra che venga da un piccolo paese è un alto rappresentante di centrosinistra che venga da un grande Paese il sostegno per questo tipo di ticket ha reso la candidatura di Toni Blair più difficile
Mentre
I leader europei hanno cominciato interessarsi seriamente a debito Miliband dal Ministro degli esteri britannico come Alto rappresentante
Il Governo britannico promesso tutta la sua energia dietro Blair le sue chance sono pochi anche se non da sottovalutare
Miliband ha detto chiaramente di non essere candidato e questo lascia la porta aperta per un nuovo candidato britannico la domanda è perché non Mandelson il posto di Alto rappresentante
Sembra essere un ruolo molto importante chi lo occuperà promuoverà la cooperazione europea in politica estera tentando
Di arrivare a un consenso europeo e per il Regno Unito e vitale che il posto si è occupato da qualcuno è impegnato a favore dell'Alleanza atlantica che sia un sostenitore forte del libero scambio e che abbia la volontà di difendere
Una risposta muscolosa quando necessario e deve essere qualcuno di intelligenza con esperienza conosciuto dai Governi europei
Difficile immaginare qualcun altro nel centro sinistra europeo che abbia tutte quaranta queste caratteristiche
Meglio di Mandelson così tra l'altro il Times in un editoriale di ieri
Timothy Garton Ash invece sul Guardian sempre di ieri poneva la questione più in prospettiva futura il prossimo capitolo dell'Europa inizia ora ed è guardare oltre le proprie frontiere
L'apertura di una politica estera europea sembra molto più difficile da realizzare che le celebrazioni
Per il passato europeo di lunedì a Berlino scrive Garton Ash ho già proposti me candidati te per la Presidenza del Consiglio europeo il premio Nobel per la pace Martti Ahtisaari
Ciò scalfisce trovo devi di Miliband come Alto rappresentante le personalità contano
Anche se i negoziati per dietro le porte chiuse dovessero concludersi
Con la nomina di due figure deboli e senza colore
Occorre però continuare ad avere la possibilità di creare un un'Europa che agisca unità e questo secondo Timothy Garton Ash
Si può fare attraverso un nuovo Servizio diplomatico europeo previsto dal Trattato di Lisbona il problema e che ci vuole la volontà politica degli Stati membri e dei loro Governi democraticamente eletti
Per Garton Ash i Governi farebbero bene ad avere questa volontà politica perché
Il nostro futuro dipende da come agiremo insieme nelle nostre relazioni con il resto del mondo
Geograficamente l'agenda politica dell'Europa inizia con il resto dell'Europa che non è ancora nell'Unione europea cioè con l'allargamento i Balcani e l'Ucraina Moldavia la Bielorussia e forse la Georgia l'Armenia
Oltre che un Paese strategicamente vitale come la Turchia e questo nonostante la fatica da allargamento
Poi c'è la Russia scrive Garton Ash
Se l'Unione europea non avrà una politica russa non avrà mai alcuna politica estera ma per avere una politica comune sulla Russia ci vuole anche una politica comune sull'Energia più in là poi ci sono le grandi potenze emergenti Cina India Brasile
Rispetto al suo passato fatto di divisioni l'Europa in ascesa ma in termini di poter relativo l'Europa e in discesa
E gli Stati Uniti
Chiedo scusa agli Stati Uniti prosegue guardi alto nasce non guardano più all'Europa come un partner strategico come dimostra l'assenza di Obama alle celebrazioni di Berlino
Gli argomenti di David Miliband secondo cui abbiamo di fronte la scelta tra un mondo G due cioè con la sua testa Stati Uniti e Cina
E un mondo G tre che includa l'Unione europea come terzo partner forse semplificano ed esagerano ma vanno dritti al punto
L'Europa ha una grande storia da raccontare nei suoi ultimi sessant'anni lo ha fatto in modo brillante lunedì a Berlino ma questa storia su quanto l'Europa ha realizzato al suo interno il prossimo capitolo secondo Garton Ash dipendere moda cosa faremo fuori dall'Europa così
Sul Guardian di ieri l'Economist
Che esce oggi ridicole europee affronta la questione nomine europea
Ma
Non quelle che verranno decise
Tra una settimana a Bruxelles a quelle che dovranno essere decidendo se tra due anni nel due mila
E undici e si parla di un'altra candidatura italiana non il massimo
D'Alema per il posto di Alto rappresentante per la politica estera
L'italiano irrequieto è Mario Draghi il regolatore internazionale pratiche nella didascalia della foto time definito dall'Economist Super Mario come
Del resto Mario Monti ha contribuito a trasformare le chiacchiere da bar in un pilastro dell'economia mondiale comincia con una domanda all'articolo del settimanale britannico cioè se l'Italia è troppo piccola per il governatore
Di Bankitalia perché perché nel fine settimana non era a Roma ma al vertice del G venti in Scozia nel suo ruolo di Presidente del Financial Stability Board un'istituzione
Che sta aumenti assumendo sempre più peso autorità internazionale quando arrivo alla presidenza di questo organismo
Qui fanno sono stabiliti board era un semplice forum oggi invece il braccio esecutivo del G venti incaricato di coordinare
La regolazione finanziaria e prevenire crisi future l'economista spiega che Draghi ha compiuto una specie di rivoluzione in Italia da quando sostituito Antonio Fazio alla Banca d'Italia ma il punto è questo
Draghi è uno dei presunti candidati con il tedesco Axel Weber
Che il presidente della Bundesbank per succedere tale Jean-Claude Trichet alla Presidenza dalla Banca centrale europea tra due anni
L'Europa è stata spesso accusata di guardarsi l'ombelico questa almeno non è un'accusa che può essere diretta contro Mr Draghi così
L'Economist in un articolo di endorsement per la candidatura di Mario Draghi alla Banca centrale europea candidatura che però rischia di saltare nel caso in cui dovesse passare Massimo D'Alema oppure come come come come ha detto Franco Frattini Ministro degli esteri italiani riuniti in un'intervista al Corriere della Sera qualche tempo fa la candidatura di Giulio Tremonti per l'Eurogruppo per chiudere
Uscendo dall'Europa ci vogliamo occupare anche di Afghanistan il Presidente Obama continua a esitare sulla richiesta del suo comandante in capo di inviare quaranta mila soldati in più a combattere la guerra afgana
Non solo bando una parte della sua amministrazione l'inviato americano l'ambasciatore americano Kabul si oppone a un aumento delle truppe è questo il titolo in apertura ieri sul Washington post
Scrive questo giornale l'ambasciatore americano Capula inviato due messaggi classificati Washington la scorsa settimana
Esprimendo profonde preoccupazioni sull'invio di più truppe americane in Afghanistan fino a quando il Governo di Hamid Karzai non dimostra di voler affrontare il problema della corruzione
Ed è la pessima gestione del Paese problema che alimentato la ripresa
La resurrezione dei talebani i Memmo di Carletti imberbe rinviati mentre il Presidente Obama
Entra nella fase finale delle sue deliberazioni su una nuova strategia afgana illustrano sia alle difficoltà di questa decisione sia le profonde divisioni dentro il team di sicurezza nazionale dell'amministrazione americana
Dopo l'incontro di alto livello sulla questione
Mercoledì pomeriggio
L'ottavo di Obama nell'ultimo mese la Casa Bianca ha pubblicato una dichiarazione che sembra riflettere le preoccupazioni che l'ambasciatore a Kabul
Il Presidente ritiene che sia necessario dire chiaramente al Governo afgano che il nostro impegno non è a tempo indeterminato
Dopo anni di investimenti consistenti da parte del popolo americano la governance dell'Afghanistan deve migliorare lasso di tempo
Ragionevole alla vigilia di un viaggio di nomi giorni in Asia a Obama sono state date una serie di opzioni preparate dai pianificatori militari con numeri diversi
Da di soldati in più da inviare dai dieci e quaranta mila nessuno degli scenari prevede una riduzione della presenza americana in Afghanistan ma Obama
Ha chiesto i suoi militari
Di rivedere proprio queste opzioni che gli sono state presentate così tra l'altro
Il Washington post
Candy ortensie renderci pubblicava un'analisi nel condizionare Karzai gli Stati Uniti hanno un margine di manovra limitato
Quando il Presidente Obama lanciato
Una richiesta pubblica inusuale al
Suo omologo afgano Hamid Karzai
Al fine di reprimere la corruzione in Afghanistan Obama anche omesso una parola altrimenti altrimenti cosa altrimenti ci ritiriamo
L'omissione di Obama di una minaccia chiara quella di ritirare le truppe americane dall'Afghanistan in caso di inadempimento di Karzai
Riflette una questione molto dibattuta e cioè quale sia il margine di manovra Kristel cinque uniti hanno davvero sul leader afgano
è come un film dove il personaggio principale tiene la testa
Tiene la
La pistola puntata sulla propria testa e minaccia di spararsi dice un ex ambasciatore di giostra di Bush in Afghanistan
L'argomento che ci potesse ci si possa ritirare dall'Afghanistan se Karzai non faccio che diciamo è stupido perché perché non riusciremmo a convincere i pachistani a combattere i talebani in Pakistan se lasceremo l'Afghanistan
Nemici Remo a realizzare i nostri obiettivi Karzai lo sa prosegue questo ambasciatore mentre Obama si avvicina alla fine della revisione della sua strategia in Afghanistan
La questione di come possa pungolare allettare o costringere Karzai l'azione su questioni
Non affrontate negli ultimi cinque anni è stata catapultato al centro della discussione dell'Amministrazione che americani e i loro alleati europei dicono che la corruzione rampante il traffico illegale di droga in Afghanistan hanno alimentato la resurrezione dei talebani
E che se Karzai non affronterà con forza queste questioni nessun aumento di truppe riuscirà
A invertire la progressione dei talebani da molti consiglieri di Obama dicono di non vedere proprio il fatto che Karzai manterrà le promuovesse su corruzione e traffico di droga anzi
Obama sembra essere particolarmente scettico sulla risolutezza di Karzai così
Il New York Times in un articolo che oggi verrà altri dovrebbe ripubblicare non ci fermiamo dove abita Capetta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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