"L'Europa e l'industria nel 1993"

Abbiamo uno
Con quello localizzati in collaborazione Bacucco specialista del Parlamento europeo e l'amico di ogni il Partito Socialista Italiano nel portare il saluto
Nei deputati socialisti europei mi corre l'obbligo di sottolineare
Alcune considerazioni di fondo che ci dicono la nostra posizione
Rispetto al tema che discutiamo oggi io al quadro europeo in quel quale ci muoviamo
Con il Consiglio europeo del giugno mille novecentottantacinque il mito a Milano
Sotto la presidenza di Bettino Craxi
Il processo di integrazione della comunità entra in una fase nuova molto più accelerata
Infatti quella occasione che si assumono due decisioni di fondamentale importanza
La prima riguarda la riforma del Trattato di Roma che verrà integrato dal cosiddetto Atto unico europeo che amplia le competenze comunitarie
Introduce il voto maggioranza nel Consiglio dei ministri e affida poteri legislativi al Parlamento europeo
La seconda fissa entro il mille novecentonovantadue la scadenza per il completamento del mercato interno comunitario
Con la realizzazione delle quattro libertà di circolazione delle merci e delle persone dei capitali e dei servizi
A questi decisione se ne aggiunge un'altra che al momento non sembrava così importante ma che in seguito si dimostrerà visto opinabili attualità per le iniziative di studio gli analisti e di proposte a cui ha dato luogo
Mi riferisco
Alla decisione di dichiarare su iniziativa dello stesso Parlamento europeo il mille novecentottantotto dal marzo ottantotto al marzo ottantanove come hanno europeo del cinema e della televisione
Come momento decisivo di una concreta cooperazione culturale non solo tra i dodici Paesi membri della comunità ma coinvolgendo come avvenuto l'insieme dei paesi dell'Europa occidentale
L'approvazione delle cerchie trecento direttive che sono rese necessarie per regolamentare il superamento delle frontiere fisiche fiscali monetarie che renderanno possibile l'unificazione del grande mercato interno
Procede con alacrità e secondo le scadenze verissimo
A questo punto ci troviamo però porre l'interrogativo doveva la comunità europea
Non c'è una risposta scontata anzi via un confronto serrato pari differenti governi per fra le diverse forze politiche dei dodici Paesi membri sull'orientamento finale del processo in atto
C'è chi pensa alla creazione di una vasta zona di libero scambio
Un grande mercato a cui aggiungere qualche sussidio per le regioni dei paesi membri meno sviluppati e c'è chi vuole invece arrivare alla costruzione di una vera unione politica ed economica europea per noi socialisti la comunità europea è un progetto politico
Non si tratta solo di realizzare il grande mercato interno ma di realizzare l'Unione politica europea con il trasferimento di alcuni poteri nazionali alle istituzioni comunitarie
Si tratta di dar vita ad un potere sovranazionale complementare ai poteri nazionali non sostitutivo in grado di attuare gestire e controllare
Quelle politiche comuni che gli stati membri decidono di realizzare a livello europeo perché avrebbe Cornello efficacia sia assunta al solo livello nazionale
Si tratta dunque di costituire di costituire insieme politico concreto tanto in materia di politica estera e di difesa quanto in materia economica monetaria sociale e culturale
Sulla base di tali principi dobbiamo costruire la comunità europea
Vediamo insieme quali sono le gli orientamenti che i socialisti europei intendono affermare in primo luogo quelli relativi agli effettivi dimensione di cooperazione e di coesione
Il grande mercato può svolgere un ruolo decisivo per il rilancio della nostra economia ma la competizione che ne deriverà dovrà essere strettamente legata a politiche di cooperazione espressione della solidarietà verso le regioni meno favorite allo scopo di garantire il massimo grado di coesione interna senza della quale non ci può essere più in secondo luogo la comunità deve essere aperta agli altri
Il rifiuto del protezionismo rivendicando dagli altri la reciprocità e il sostegno ai Paesi in via di sviluppo con un particolare riguardo ai Paesi della regione del Mediterraneo
Mentre la cooperazione economica e culturale allargata ai Paesi dell'Est europeo resa possibile
Da fra l'altro dal recente reciproco riconoscimento fa Comunità europea e come contorno altrettanti punti fermi vitali invita le quindici
In terzo luogo nella comunità deve essere salvaguardato il modello europeo di società
Questo modello che è anche il frutto di un secolo di lotte del movimento operaio e socialista
E basato sulla democrazia politica sul pluralismo dei partiti e delle organizzazioni sociali e culturali sul principio della solidarietà sociale e sul rispetto assoluto dei diritti dell'uomo
E un modello basato sull'economia mista
Dove il mercato svolge un ruolo importante combinato con il ruolo dei poteri pubblici
Che hanno il dovere di intervenire in materia di sviluppo di crescita
Di copertura dei bisogni collettivi sia con la concertazione sociale vale a dire con l'espressione dei lavoratori nei luoghi di lavoro nell'impresa
Su scala nazionale attraverso i loro sindacati e la contrattazione di accordi con le organizzazioni padronali
Nella sostanza si tratta di un'economia basata sul mercato e strumenti di democrazia economica assieme ad un welfare che va aggiornato ma certamente non mantella
E in questo quadro
Tra tracciato grandi pennellate evidentemente tenendo fermi questi principi che vanno valutati i problemi dell'unificazione del mercato interno
Europa soggetto politico e dunque Europa culturale
L'Europa politica si costruisce anche attraverso la creazione di un solido sistema di mezzi di comunicazione
Articolato attorno alla televisione tenuto conto di questa nuova realtà
Rappresentata dal fatto che siamo entrati in un'epoca basata sull'immagine diversamente dalla tradizione culturale della lettura perché si tratta di un dato che sarà sempre più evidente nel nostro futuro
L'immagine dell'Europa il suo ruolo la sua influenza nel mondo dipendono in larghissima misura per la sua capacità di produzione di infusione televisiva e cinematografi
è una partita in mensa che si gioca a livello mondiale che riguarda la nostra cultura e la nostra identità europea peraltro
Basate sulla valorizzazione delle diverse tradizioni culturali dei nostri singoli Paesi e che riguarda il nostro stesso sviluppo tecnologico industriale ed economico sia a livello europeo che nazionale
è una partita che si impegni c'è noi siamo convinti nella misura in cui l'in tutti i comparti del sistema razionale di un sistema razionale ed efficiente audiovisivo si realizza un'adeguata cooperazione tra i Paesi europei
Trent'anni fa come è stato più volte sottolineato la scena televisiva era dominata dalla televisione del servizio pubblico oggi la scena è completamente cambiato
Accanto la televisione pubblica sono entrati in campo le televisioni private dalla televisione in bianco e nero siamo passati alla televisione a colori e si passerà presto va alla televisione ad alta definizione
Si moltiplicano le reti via cavo e sono sempre più numerosi satelliti
Le frontiere sono tecniche IVA mente scavalcate su tutta la superficie dagli o questa realtà così complessa comporta una vasta siepi di problemi che vanno risolti così come sono necessari ed urgenti nuove sia a livello nazionale
Che armonizzate a livello internazionale
Sono opportuna per me definire i rapporti tra gli Stati e che i rapporti tra pubblico e Piva
Il tubo socialista europeo sia particolarmente attivato nel Parlamento di Strasburgo
Che su questa tematica partire dagli anni ottantadue ottantaquattro e via via
Finora plenaria dello scorso mese di novembre
Ha approvato una serie di risoluzioni iniziativa oltre che sostenere le proposte avanzate dalla stessa Commissione esecutiva e per essa dal commissario Carlo Ripa di Meana responsabile di questo sì e proprio perché noi socialisti consideriamo la televisione come una sfida
Insieme economica e culturale della cultura come dimensione essenziale della costruzione europea che abbiamo voluto organizzare questa conferenza in collaborazione con la dilazione del Tito socialista italiano
Ed invitando personalità esperto giuristi di un ampio ventaglio di interesse competente che vede a confronto esponenti dell'industria per la televisione pubblica e viva
Come è stato detto lo spunto
Tra privato e pubblico va composto con un compromesso
Perché è un'opportuna operazione possibile se si tiene conto non solo dell'esistente ma soprattutto delle enormi potenzialità che lo sviluppo del settore televisivo quei per presenta offrendo uno spazio regolamentato certo dal potere pubblico a chiunque voglia entrare nel gioco
Negli stessi giorni
In cui si svolge questa nostra competenza al Consiglio compito di ricordi che chiude la presidenza di turno greca si discuterà di questi problemi
Ed in particolare sia della proposta del presidente François Mitterrand per la realizzazione di un progetto eroica televisivo sia il documento della Commissione esecutiva europea
Intitolato una nuova dimensione per la politica odio visiva io Coppélia all'interno del quale chi dei presentato il programma così tetto media
Fiesta per misure per incoraggiare lo sviluppo nella produzione di otto audiovisivi
Il Programma Media si propone attraverso una serie di azioni concrete di sostenere il settore audiovisivo nella prospettiva del grande mercato mille novecentonovantadue questo programma si pone tre opere obiettivo valorizzare le industrie nazionali a livello comunitario per meglio sfruttare le opportunità offerte dal grande mercato
Creare collaborazioni tra queste industrie perché siano più competitive sul mercato europeo e mondiale
Suscitare sinergiche finanziarle che abbiano l'effetto di mobilità e di considerevoli capitali necessarie in tutti i settori dell'audiovisivo
Una diecina di grandi progetti pilota pilota sono già stati preparati con la partecipazione di oltre mille aziende ed organismi prezzo la moltiplicazione dei canali dovuta alle nuove tecnologie implica un aumento gigantesco della domanda di programmi entro dieci anni si calcola a livello europeo che per la sola o apparsi prevede una moltiplicazione per chimici Penta
Si pongono dunque i grandi problemi sia a livello mondiale che a livello europeo e nazionale che riguarda la capacità di produzione tanto per il cinema quanto per la televisione la promozione e la distribuzione e la diffusione le implicazioni dell'evoluzione tecnologica la struttura l'organizzazione del mercato
Il Programma Media tende a dare le prime risposte a questi problemi perché il Parlamento europeo ha incoraggiato questa iniziativa e però necessario agire anche su un di un altro potere rappresentato dalla necessità di definire un adeguato Stato di diritto
Nell'universo audiovisivo dell'Europa occidentale
Riuscendo a definire un rapporto equilibrato tra pubblico e privato che definisca in termini ragionevoli tempo di Antenna tre dedicare la pubblicità come una delle fonti di finanziamento per la stessa televisione in sostanza va definito un mercato integrando ovvero nella produzione e dalla e diffusione televisiva che rispetti i valori culturali autoctoni senza cadere in provincia di infine che sia capace di garantire l'autonomia culturale tecnologica europea che consente senta un'discorso di possibile al rispettivo città del mercato televisivo fra Stati Uniti ed Europa
In conclusione di questo mio saluto non posso che spenderli la convinzione del gruppo socialista dal Parlamento europeo che questo convegno dia un contributo importante all'analisi e alla soluzione di questi problemi mentre l'equipaggio Emilio auguri di buon lavoro grazie
La favola e dunque allora relatori
Pongo per le che
Però
Dal mia
Sarà una riparazione ottimismo
Ragionando di industria dell'immaginario bisogna evitare i rischi
E da regia dell'immobilismo
I conservatorismi anacronistici
Nostalgie conservatori in un contesto pindarico qual è quello dell'industria dell'immaginario attuale significano inevitabilmente regressione involuzione
In un panorama generale di vitalità
Un tale atteggiamento o portare soltanto all'inclusione dell'intero settore
Il nostro obiettivo
Politico e culturale è quello di promuovere l'eccellenza intesa come parametro di qualità per costruire il nostro
è necessario cogliere in questo passaggio anti epocale
Tutte le potenzialità che si prospettano oltre ai veicoli nuovi che si pongono
Leggere con obiettività e distacco critico una storia della Società dell'informazione in Italia nell'ultimo decennio
Può essere assai illuminante
è vero l'Italia Mussi dettata per tempo un sistema di regole di governo per questo settore
Ma è altrettanto vero che se si esclude lo sforzo di elaborazione progettazione progressista Patto per i socialisti
Dieci anni fa
I modelli culturali a cui si ispira uno del proposta di argomentazione quel tempo assomigliavano più a un'ingessatura dell'esistente di allora e a un sistema di regole per il governo del cambiamento
Io penso che se avessero prevalso quelle proposte
Non avremmo avuto lo sviluppo volte caotico ma pur sempre vitale e impegnativo che ha portato la televisione italiana al secondo posto nel mondo dopo gli Stati Uniti d'America almeno in termini
Di offerto
In Italia sono nate e si sono sviluppate in questi anni un'infinità di televisioni locali
Sono sorti i grandi network commerciali nazionali che hanno moltiplicatori arricchito l'offerta di televisione hanno sperimentato composta rapporti stabili sul mercato internazionale
Creando pipa o dibattiti un sistema misto radiotelevisivo fra i più evoluti d'Europa
Il servizio pubblico dopo la fase monopolistica mostrato una grandissima tenuta sul piano della qualità della quantità dell'offerta e della scuola abbia saputo e potuto garantire una banda di pluralismo culturale sociale politico informativa al sistema nel suo complesso
C'è stata una grande espansione del mercato pubblicitario che ha camminato di pari passo con lo sviluppo economico e sociale del Paese agganciandosi così ai trenta mondiali
E ciò senza penalizzare la carta stampata antico
C'è stato nel frattempo il risanamento del compare vittoria tradizionale
Dei quotidiani e dell'informazione mentre
Che non è stata danneggiata sul piano degli introiti
Anche grazie all'intervento dello Stato la stampa ha potuto ripianato i propri bilanci oggi nella stragrande maggioranza dei teatri Paccoi profitti
Niente giustamente votato
Un quadro dunque tutt'altro tifoso
Bisogna riconoscere che la mancanza di regole puro oggi non più tollerabile
Ha offerto nel recente passato uguali opportunità di intervento e di espansione ai più vari soggetti imprenditoriali in campo
Tutti hanno avuto la possibilità di impegnarsi nel settore radiotelevisivo in Italia
Grandi e
Si sono sperimentati nella produzione e diffusione di programmi nazionali e locali
La spinta ad intreccio multimediale dice a intreccio fra tradizione e carta stampata è stato molto forte dei gruppi editoriali la Mondadori Pezzoni Caracciolo Rusconi hanno voluto e tutto tentare l'avventura televisiva
Con gli enti che conosciamo
Questo è stato il PD del mercato
Venendo al tema
La moderna industria dell'immaginario Vacca correttamente interpretata nel suo complesso come il maggior moltiplicatore il socio culturale ed economico di mode e imbottiti di consumi e di cultura della società in transizione verso la parte post industriale
E necessario comprenderla per poter governare
Comprenderla significa innanzitutto riconoscere né il carattere il crocevia tra innovazione tecnologica mondializzazione dell'economia processi culturale i costi costruzioni identità
Decisioni della politica e controllo istituzionale
Velocità pair reversibilità caratterizzano oggi il processo innovativo dei meccanismi di attivi produttivi e distributivi dell'immaginario
Nell'arco di poco più di un secolo
Se si osserva ottenne si è passati
Parla invenzione della fotografia al lancio del primo satellite le comunicazioni dalla prima stazione televisiva sperimentale a New York nel mille novecentoventotto all'industria telematica degli anni ottanta
Con il televideo la computer graphic la televisione Berio fonte
Mentre si sperimenta la televisione ad alta definizione e i sistemi computerizzati e telematici collega non indicare nella moderna società dell'informazione una Stoppelli gran per il piccolo elettronico che avvolge il pianeta
Oggi ci troviamo alla vigilia del lancio di satelliti televisivi la diffusione diretta ricevibili anche con piccolissimi antenne del diametro di quaranta novanta centesimi
La storia della televisione degli ultimi dieci anni dimostra l'ampiezza quindi che l'accelerazione che le nuove tecnologie che consentano Allo sviluppo del settore audio
Il caso italiano dimostra il particolare come la velocità della trasformazione tecnologica senza un'azione razionale e lungimirante progettazione indirizzo posso determinare ante squilibri all'interno di un campo in evoluzione progressiva
Infatti lo sviluppo del sistema televisivo italiano è avvenuto soltanto la tecnologia più povera
Quell'ambiente tramite Pontida
Per il mancato al comparto delle telecomunicazioni e non solo per colpa delle televisioni è il più ricco del mondo è mancato l'aggancio al comparto delle telecomunicazioni e le comunicazioni Peppe De Vito
E che nella gran parte dei Paesi europei questo aggancio c'è già stato il veto già una massiccia diffusione
Di qui la necessità improrogabile Pinna porte e immediata accelerazione del nostro sviluppo tecnologico in questo campo per colmare il ritardo accumulato in questi anni
Il futuro tecnologica dell'industria dell'immaginario italiano quattro chiavi
Il satellite caldo l'alta definizione la telematica
Sono quattro aspetti diversi ma integrativi integranti di un processo globale di innovazione
In questi campi il nostro futuro è già cominciato
L'offerta televisiva europea sta per estere ulteriormente arricchita grazie all'imminente lancio di satelliti per la diffusione di programmi dirette come ente fino ad oggi i vari canali televisivi diffusi in Europa via satellite solo trentatré questi canali utilizzano sta terribili passato pensa che richiedono per la ricezione da terra apparecchiature costosa e paraboliche di ampio teatro
Queste tecnologie Cousteau utile e ingombranti hanno limitato la diffusione dei programmi trasmesso Traversi seppe prevalentemente alle reti via cavo
Pur tuttavia le famiglie in Europa nel mille novecentottantotto hanno ricevuto almeno una in un'emittente diffusa via satellite il solo dodici milioni trecentonovantatré mila pari a trentadue milioni ottocento mila persone la situazione europea dunque simile a quella degli Stati Uniti negli anni settanta a quell'epoca la televisione via satellite era comunemente conosciuta come televisione capo a causa della stretta identificazione fra noi due tecnologico
Anche in Europa fino ad ora lo sviluppo della televisione via satellite dipende essenzialmente dalle reti via cavo ma tutto ciò staff per cambiare in una nuova direzione quella per la diffusione di idee il venticinque ottobre scorso il terzo settore europeo abbiamo affrontato nello spazio il satellite francese PPR il primo satellite europeo diffusione dire
Ricevibile una piccola
Ricevibile quindi individualmente senza l'ausilio di una rete via cavo dipinti tutti
Seguiranno il satellite Astra destinata al pubblico una gran parte del baby bacino Groppello l'impulso un canale il quale sarà gestito dalla RAI Sat perde della società britanniche Piersilvio
Nel giro di pochi anni l'Europa in preda decisamente nell'era
Della televisione via Satta per una vera e propria inondazione di nuovi programmi televisivi che andranno a competere con quelli nazionali locali via etere via cavo già esistenti
Quindi il paesaggio elettronico europeo cambierà profondamente poi e in questo scenario la tecnologia vietava il destinata a svolgere un ruolo importante in larga parte diverso da quello che lei
Tradizionalmente abita
E qui non si può nascondere l'esistenza di un problema tutto italiano
Il monitor televisivo a tutt'oggi per noi è ancora utilizzato prevalentemente come mero strumento di ricezione di immagini via etere
Invece entro pochi anni l'apparecchio tv diventerà il terminale di un sistema interattivo di comunicazione audiovisiva
Perché ciò sia possibile è necessaria un'efficiente rete di Kabul azione delle metropoli di un perfezionamento delle tecnologie distribuiti
In alcune nazioni europee il grave il livello di penetrazione del caso e già molto alto
In Belgio siamo all'ottantacinque per cento di Parmatour Nolan ventitré al settanta per cento Italia è proprio questo senso all'ultimo posto della classifica europea
I massicci investimenti nelle tecnologie povere tratte le funzioni dirette hanno consentito una enorme sviluppo dell'offerta e la domanda di hanno tuttavia determinato un ritardo nella moltiplicazione dei canali distributivi Caro Stoppelli prodotti dello sviluppo delle nuove tecniche
E di questo dobbiamo essere consapevoli
In tale non si è avuta una saldatura allo sviluppo del broadcasting sviluppo dell'industria tettonica delle reti telematiche
La crescita dei rischi ma non si è collegata alla più profonda riconversione industriale del Paese
Ancora oggi Sviluppo televisivo di sviluppo del comparto delle telecomunicazioni vengono distrutti per la gran parte con logiche settoriali
Penso che sia giunto il momento il nostro paese di decidere se recuperato il tempo perduto può abbandonare definitivamente una delle più evolute tecnologie di diffusione dei prodotti di e non solo di questo
Un ulteriore salto qualitativo nel collegamento fra cavo e satellite consentito dall'alta definizione
Grazie a questa tecnologia che è già oggi possibile un fortissimo un miglioramento delle immagini registrate e trasmesse grazie alla base avanzata di sperimentazione per i nuovi codici digitali che consentiranno la registrazione la trasmissione e la ricezione le immagini esattamente i clienti quelli originali non degradabile metallo spazio ad altri
Giappone e Stati Uniti d'America da una parte d'Europa dall'alto sono impegnati in una sfida proibitiva sull'alta definizione che giungeva a pieno compimento nella metà degli anni novanta quando con il programma eureka novantacinque site ad Aprilia
Alla produzione europea pubblici di di cento alta definizione in parte ritirando vinceva le immagini prodotte stia secondo gli standard giapponesi americano
Sia secondo quelli euro
Dunque sapete Lippi alta definizione carrabili fibre ottiche grande memoria bis disponibilità ER Piotta un vestito di videocassette più e questo futuro tecnologico per recuperare il video domestico sempre meno derivato minore per lo schermo cinematografico è sempre più un terminale telematico dove si confronteranno integrando segnali provenienti da Paese e culture
Questo scenario tecnologico deve essere interpretato nuova grandissima opportunità imprenditoriale per l'economia nazionale
è necessaria una pianificazione per la ricerca delle risorse Investimenti un'assunzione di responsabilità da parte dello Stato per le imprese pubbliche di quelli privati
Beh innanzitutto su questo terreno che si devono misurare le volontà innovatrice lo spirito imprenditoriale dei grandi gruppi industriali italiani la loro voglia di pensare in grande di tentare il paese di pensare il mondo
Il sistema dell'immaginario e comunque un comparto industriale che risponde a logiche coordinate imprenditoriale
Oltre alla sua preziosa funzione il pericolo di proposizione di percorsi di stili di vita di industrie di immaginario appunto un'industria e come tale soggetta alle regole del mercato e per l'economia
Un mercato dicotomia sono sempre più integrati a livello planetario
Per l'Italia e per l'Europa nel suo complesso
Se non si vuole un po'imboccare la strada del declino autarchico e del protezionismo strada impercorribile tecnicamente per rigettare politicamente no posto per tempo il problema di un adeguato intenzionalmente o delle imprese pubbliche dei dipendenti privati che operano in questo campo
L'Europa ha vinto un curioso paradosso
Ha il più ricco giacimento culturale di tutto il pianeta ma alimenta la propria industria audiovisiva dell'immaginario prevalentemente con prodotti stranieri soprattutto americani
Le ragioni di una tale debolezza del sistema europea sono prevalentemente se non esclusivamente economico
Un'impresa televisiva può ricavare reddito da cinque punti principali
La vendita libera del proprio servizio telespettatore la televisione appagamento
La vendita di tempo antenna gli utenti pubblicitari
La vendita obbligatoria del proprio servizio all'utente in regime di monopolio di servizio pubblico attraverso e hanno il finanziamento diretto da parte dello Stato o la vendita dei propri prodotti ad altre ditte
Nonostante il recente affermarsi qui alcuni sistemi di finanziamento alternativo per le telecomunicazioni
Sempre a base commerciale il modello televisivo prevalente resta quello americano sviluppatosi storicamente sulla vendita di pubblicità
L'intera Europa nei prossimi due o tre anni assisterà a un trasferimento di influsso di risorse al finanziamento pubblico ammiccando tramite Cannone
Al mercato pubblicitario con modalità forse formalmente simili
Da quelle italiane ma sostanzialmente i tempi conviene dunque soffermarci su alcuni dati relativa alla pubblicità destinata ancora per molto tempo a rappresentare il fumo finanziario della televisione commerciale
Nel mille novecentottantasei
Il totale degli investimenti pubblicitari tutto il punto è stato di centosettantatré miliardi di dollari varia duecentocinquantotto mila miliardi di lire italiane
L'ottantotto per cento degli investimenti pubblicitari mondiali si concentra in soli dieci nazioni
Il totale planetario degli investimenti pubblicitari via televisione esperto di quarantaquattro miliardi di dollari
Quarto perduta fino alla metà di questa cifra esattamente ventitré miliardi virgola uno di donna chiesta investito sulle televisioni americane
In Europa il business pubblicitario e il sette miliardi di dollari ci e in questo tanto
Da tutta la debolezza finanziaria del sistema audiovisivo europeo di fronte giganti americani
Le televisioni di tutto il Europa vincono un pacifico definanziamento pubblicitario tempere ora terza parte di quello americana
Eppure
La popolazione USA i duecentocinquanta milioni di persone di fronte ai trecentocinquanta di quelle europee il parco televisivi televisivo europeo centotrenta milioni di apparecchi contro gli ottantacinque milioni lo statunitense il prodotto nazionale lordo dell'intera Europa
E quindi tre mila e novecento miliardi tonda di ormai vicino a quello degli Stati Uniti che il dibattito mila centocinquanta miliardi
La pubblicità come risorsa consentitemi questo apparente non è e non deve diventare una nemica della cultura della
Va risolto rapidamente contrasto tra le ragioni
Giusto del mercato peraltro commerciali delle ragioni degli autori a vedere rispettata e salvaguardata l'integrità l'unitarietà artistica per loro
Deve essere data una soluzione equilibrata
Tale Licci la richiesta di ridurre significativamente le interruzioni pubblicitarie del pilota autore qui non sono per garantire Marte mantenere per garantire alle televisioni commerciali di mantenere alta
I loro gli indici di ascolto gli americani stato da decenni fin dalla nascita di olio dipendente dell'immaginario proliferano in preda a un maggiore tasso di valore aggiunto e e il mercato dell'immaginario è uno dei luoghi centrali da tempo dell'industria nazionale
Per rendersi pienamente conto
In quanto il vecchio continente si allontanano parole filosofia forse sarà utile di esaminare la questione dell'industria cinematografica
Gli Stati Uniti
Producono ogni anno circa seicento ospiti
L'Europa le
Settecento l'Europa tutta però il teste complessivamente la produzione visto il settecento film circa un miliardo di dollari all'anno soltanto l'istinto prodotto dalle majors americane per cento film l'anno assorbono investimenti permettere un miliardo ventotto Victor dunque d'investimento USA per i primi venticinque quindi di grandi dimensioni prodotto dall'invece e di pari a tutto l'investimento europeo per i suoi settecento
Un film boss al punteggio sta medicando di media dieci volte
L'importo di un impegno europea
Tutto ciò dar l'idea della differenza di invenzione dalle risorse agli investimenti americani e quelli europei
Proprio la scarsità di risorse ed investimenti spiega il basso risultato industriale delle televisioni e ancora la ricchezza di risorse investimenti americani spiega perché i prodotti televisivi USA sono così competitivi
Pare di capire in parte lo sviluppo spesso il sistema europeo perché i film americani sono distribuito con tanto successo nelle nostre sale la programmazione importata
E intorno al settanta per cento del monte ore di trasmissioni tradizione europea
E tale oggi la maggiore nazione europea in pochi pc ripetizione
Importatrice riprodotto dell'immaginario alle
Il deficit della bilancia commerciale dell'industria audiovisiva italiana parla chiaro
Nel mille novecentottantasette cinquecento miliardi di lire supportate dall'estero per importare di migliaia e migliaia di ore di circa e questo impronta esportazione che non arrivano al dieci per cento degli atti molto probabilmente la situazione italiana
Prenderà arbitro in altre nazioni
Nel mille novecentosettantasette in tutta Europa si contavano una trentina di tema ripetitive diffusione grazie nel mille novecentonovantadue parlarsi sperata alla soglia dei centottanta intendo questi locali ripetitori dipendente senza contare che l'Europa si moltiplicano i canali consumo di prodotti audiovisivi nel mille novecentottantasei pardon videoregistratori altro veicolo insomma del
Ebbene dell'immagine in Europa era di cinquanta milioni di apparecchi
Contro i cinquantotto milioni di apparecchi degli sperperi
Il sig. Roberto videocassetta superato la spesa per l'acquisto di biglietti e questo forse una riflessione che ha dei nostri operatori del circolo truppa miliardo settecento milioni dollari spesi perlomeno di a fronte di un miliardo e trecento milioni ritornati per il ciclo dunque retrospettive l'Europa sono piuttosto che ha
Bisognerà affrontare questo è un dato che oggi sistematicamente perché illuminante l'Italia
Gli interni io perda di ore di televisione passata dal settantanove otto minore dal mille novecentottantasei un milione MC dodici ore di televisione opera quindi la vera spinta riguarda la produzione e la produzione europea bisogna promuovere lo sviluppo industrie forti di grandi dimensioni in grado di assicurare alti livelli qualitativi e quantitativi di prodotti il gusto e della crisi non va vista solo con Veltroni cast Altichieri moltiplicare i canali distributivi cosa una mentalità abbastanza ricco l'eccellenza della competitività per l'anno dall'interno tecnologica ed alla qualità dei prodotti offerti alla qualificazione per Van Gogh verso di rafforzamento decisivi può essere ottenuto soltanto se ci assicura dipendenti investimenti venti più alti rispetto a quelli effettuati fino ci la scritta produttivo dell'immaginaria va condotta a livello internazionale anche attraverso l'attività ed impegnative capitale finanziario ebbe grandi gruppi industriali nazionali purtroppo se oggi appaia indirizzato solo al sistema broadcast
Un'impostazione prescrittivo
Frutto di un'impropria commistione fra economia e politica
Viceversa l'obiettivo bisogna porsi quello di determinare o partecipare alla costruzione di strutture internazionali istruzione distribuzione che operano
Comportamentali orizzonti media proponendo un modello di cultura prevalentemente ma non esclusivamente italiano
E chi partecipò ad operazioni di capital prevalentemente ma non esclusivamente nazionali per realizzino promuovono opere gli autori perfette
Londra esclusivamente vitamine gli esempi dell'industria dell'auto del pensare la morte sono da questo punto di vista assai illuminanti interpreti possibilità e potenzialità di espansione della presenza italiana ed europea fermo rispetto a quest'ultimo punto si perdono ulteriormente ridurre sprechi prodotti dalla competizione tra pubblico e privato metterà private immutata
La pax televisiva non è mai stata pensata per l'utente dai socialisti come restrizione della necessaria fisiologica concorrenza fra servizio pubblico e grandi network commerciali essa deve viceversa servire al liberale risorse ulteriore per destinare agli investimenti tecnologici e produttivi necessari
Le risorse dovranno venire dal sistema pubblico dal grande capitale privato tutta una razionalizzazione migliore utilizzo delle risorse già oggi impegnati una stoccata Barbara
Eppure apparenze
Ma cerchiamo
Il
Abbiamo acquisito anche ripensa abbiamo dalla nostra terra
Certo che
Le risorse dovranno venire dal sistema
Dal grande capitale privato da una razionalizzazione migliore utilizzo delle risorse già impegnate
No no no no no no no no è solamente
A spera
Comunque ripresa servirà imperversa definisce
Pensiamo a una sorta di autoregolazione operata attraverso molti passaggi
Un ridimensionamento dei costi difficilmente il pettine di importazione oggi beh causa
Debba competizione hanno dormito
Posti questa gelati una riduzione bilanciata tra pubblico e privato dei passaggi BTP rimettere piede in porta
Il superamento della linea produttiva usa e getta procure delle produzioni seriali e anche manovrando attraverso i nostri mercati sapete che i più grandi mercati del momento cinema e televisione sono in Europa di tale limite braccando
Che sono maggiori mercati mondiali dove italiani ed europei sono rifiutare rispetto alla grande industria medica affermare in questa sede nell'immobile in principio di equilibrata reciprocità fra import export dei nostri prodotti con quelli americani io penso che possano essere un fatto di estrema
Solo un progetto nazionale di creando respiro strategico di sviluppo economico industriale può assicurarci la difesa da diffusione De Donno per per la nostra identità sullo scenario mondiale può sottrarci ai rischi di una colonizzazione progressi si tratta di mettere a fuoco un percorso realistico e per questo il percorso logico e razionale persero preservare davvero i valori di arte di polizia di radici profondissime della nostra cultura italiana ed europea
Dobbiamo uscire dalla logica degli appelli replica vero commenta i risultati nel tempo figli
E non modificato dei condizioni strutturali dei nostri rapporti
Dobbiamo tagliare al nostro multiforme esso un fidato patrimonio culturale
Ma i nostri autori gli ai temi nazionali ed europee una forma e una struttura economica tecnologica distributivo
In grado di affermarsi compete a livello planetario pressante anche particolarissima attenzione ai nuovi mondi che stanno avvenuta distante mi riferisco ad Acilia ai Paesi dell'Est al Mediterraneo
Assolutamente ma nessuna sfida produttive dell'industria dell'immaginario sarà possibile per l'Unicef instabili compiutamente valorizzare la nostra storia culturale nazionale dobbiamo pensare di più e meglio con più razionalità con più amore orgogliose necessaria lo sterminato patrimonio dei beni culturali che è una sperimentazione prodigiosa per la nostra storia millenaria per questo sconosciuto da quello sconosciuto catalogato rappresentata quello sommerso quindi e perché
S i problemi linguaggio di forme espressive i talenti oppure dobbiamo pensare a difesa della creatività artistica tutelata malamente dalla legislazione sul diritto d'autore arretrata
Nata prima dello sviluppo tecnologico concepito a suo tempo in chiave puramente razionale dobbiamo pensare alla nostra musica che il carattere di distintivo della nostra tradizione artisti credo che l'Italia privilegiato per secoli vittime dirette potente strumento di comunicazione interpersonale influenza culturale
Noi dobbiamo pensare alla danza Eurostat una tradizione eminentemente italiane che stiamo perdendo
Cinema teatro la musica la danza il patrimonio archeologico e museale ideali curativi imprenditori che praticamente Durante la ricerca e la sperimentazione le accademie le botteghe tant'
Del terzo millennio e la politica democratica il Governo il Parlamento i parlamenti come si apprestano a governare questo insieme di interdipendenze ti relazioni foto
Italia ad finanziasse una Genta vastissimo spione da dirimente
Ha un una legge per il sistema ministeriali e divisivo
E c'è da augurarsi si è più flessibile possibile il più aperto al futuro che dia regole
Di certezze e adeguate risorse funzioni al servizio pubblico
E sciolga definitivamente i vincoli e restrizioni che permettano le televisioni commerciali nazionale ore e locali di operare regole che assicurino dimensioni di impresa adeguate sia al servizio pubblico ebbe network nazionale che ha già oggi sono immerse nella competizione mondiale
Dobbiamo varare leggi moderne per il cinema e il teatro e la musica dobbiamo varare una legislazione per il diritto d'autore figlio del nostro tempo in correlata con la legislazione europea una legislazione fiscale che agevoli che oggi abbia voglia di impegnarsi nell'industria dell'immaginario a cominciare dal tax shelter inutilmente contrastato in questi giorni
Da una cultura politico che spesse vorrebbe la botte piena e la moglie ubriaca
Dobbiamo varare norme per la tutela la valorizzazione del patrimonio artistico mirate soprattutto alla scadenza del novantatré norme che facciano emerge il sommerso nell'arte ed evitano una dispersione sotterraneo perché questo è il vero pericolo della più grande giacimento culturale del pianeta
Un ripensamento delle nostre istituzioni culturali molto spesse abbandonate alla loro storia
Come la Biennale la Triennale ma quadriennale
Dobbiamo pensare a nuove leggi per le accademie per la per le scuole per la formazione degli artisti e degli operatori dell'industria dell'immaginario
Io non credo che tutta questa materia possa essere affrontata rapsodica mentre fuori da uno schema generale di orientamento progettuale
Innanzitutto del Governo e del Parlamento può io penso che sia giunto il tempo che il Governo promuova un piano nazionale per lo sviluppo dell'industria culturale dello spettacolo della comunicazione che fissi gli obiettivi di medio e lungo termine Bordin
Le politiche dei singoli settori così strettamente connesso non si volle a suo tempo quando l'avevamo proposto
Un Ministero della cultura almeno si imposti un raccordo interministeriale che riassuma
In un percorso razionale l'attività disseminate in in una quantità di ministeri stermina
Ci sarà bisogno per questa politica di grandi investimenti sia pubblici che privati ci sarà da definire quali spazi gestionali lo lo stato riserva se oltre al dovere reato definire l'orizzonte progettuale generale le regole del gioco quale ruolo possono svolgere i grandi in gruppi industriali sia per lo sviluppo delle tecnologie che per quello della produzione
Che cosa in tutto questo faranno le comunità locali che hanno le loro responsabilità loro potenzialità il loro ruolo
Come vanno difese ampliati i diritti individuali dei cittadini utenti ad esempio il diritto alla privacy come sarà incentivata la credibilità la creatività artistica e culturale
Io penso che i socialisti siano pronti a fare la loro parte
Ciò che non può essere consentito nella disattenzione
Il minimalismo la casualità gestionale
Abbiamo parliamo di ottimismo come stile e voglia di futuro
E noi siamo orientati in questo senso
E vorrei concludere da questo punto di vista con un anno notazione egoistica ma non troppo
Diciassette tutti dovremmo preoccuparci per futuro perché la e dobbiamo passare il resto della nostra vita cerchiamo di passare una buona vita alla
Ringrazio Bruno Pellegrino per la sua introduzione do la parola al professor Carlo Sartori direttore delle relazioni esterne del gruppo Mondadori che qui come esperto di televisione
Ma
Capito
Sì grazie
Ringrazio l'opportunità che mi data Dini esprimere qualche opinione a proposito del futuro del sistema televisivo
Italiano comparato al sistema televisivo in viale ciò che dirò è frutto di alcuni anni di ricerca
Cioè credo che possiamo salutare appunto
Dice grande grazie
Tutti
La Russia
C'era nel la possibilità di farlo
Un'arma che deciderà di passare dalla fiction Arrhenius allora
Grazie di
Ecco occorre ciò che sto per dire per operare nel modo più breve possibile è frutto di una ricerca dicevo di alcuni anni
Che ho svolto sia in campo universitario sia per un programma televisivo
Prodotto e diretto per la RAI
Insieme al regista Nicola De Rinaldo dal titolo dieci anni che sconvolgono la vita e che confluirà il mese prossimo di gennaio in un volume dal titolo la grande sorella il mondo cambiato dalla televisione
Io il titolo della mia relazione che dice appunto nuove tecnologie per nuovi per nuovi e vecchi prodotti mi impone di suddividere la mia relazione impreparati le nuove tecnologie sarò brevissimo perché oggi sono previsti numerosi interventi
Di persone che parleranno più dettagliatamente delle nuove tecnologie però alcune considerazioni a livello comparativo mondiale noi dobbiamo farle
La televisione ha conquistato il suo territorio nel mondo ormai dimmi in misura quasi totale in un periodo abbastanza Breve ma dobbiamo considerare il fatto però che questa sua espansione spaziale nel mondo e ancora non completa in quanto che noi dobbiamo ride considerare che il quaranta per cento della popolazione mondiale che vive per esempio le due grandi paesi della Cina e dell'India si affaccia oggi soltanto alla civiltà televisiva mondiale anche se sembra determinata a percorrere tappe con grande velocità e rapidità
C'è c'è poi da considerare però che la televisione iper sviluppata all'interno di quei Paesi che compongono
Ciò che il giapponese Okada e Chirac ha definito la triglia peggio è l'area dell'Iper sviluppo Giappone nord America Europa in cui vivono
Di qui l'icona minoranza della popolazione mondiale poco più di seicento milioni ma al tempo stesso la popolazione mondiale che produce il maggior prodotto lordo che in cui si svolgono la maggior parte dei consumi così senta allo sviluppo spaziale della televisione ci rivolgiamo allo sviluppo invece qualitativo della televisione noi vediamo la televisione è rimasta per lunghissimo tempo un medium è decisamente arretrata
Il fatto di essere di essersi sviluppata dar retta all'evoluzione delle telecomunicazioni ma di essersi poi sviluppata in maniera molto isolata ha fatto sì che per molti anni la televisione sia rimasta essenzialmente il medium iniziale quello che era cioè negli anni Trenta se voi togliete le novità soltanto della moltiplicazione dei canali dell'introduzione del colore che peraltro aveva già sperimentato all'inizio del Novecento la televisione fino a pochi anni fa è rimasta sostanzialmente sostanzialmente immutata le novità sono venute da una nuova recente convergenza della televisione nel più vasto settore e le e e le comunicazioni all'interno del collegamento sempre più spiccato con le tecnologie del computer dal da un lato e diciamo la tecnologia della luce el quella venne in gergo si chiama la optoelettronica cioè la la la tecnologia Caruso che ha sostituito le tecnologie di trasmissione tradizione ecco nell'ambito di questa nuova convergenza della televisione l'epoca che stiamo vivendo sembra proprio segnare il passaggio dalla preistoria alla storia dello strumento delle possiamo infatti ritenere che a partire dalla seconda metà degli anni ottanta e certamente a cavallo dal ventesimo al ventunesimo secolo
Tende a concludersi la vicenda economico politica sociale e culturale di un mezzo di comunicazione che noi chiamiamo genericamente in televisione
E che si sostanzia in uno strumento di relativa semplicità tecnologica per la visione a distanza di immagini in movimento
Al tempo stesso si delinea o K con lo sviluppo di un altro mezzo di comunicazione
Che per comodità continueremo a chiamare televisione ma che si presenta più complesso e sofisticato dal punto di vista tecnologico più duttile estensibile nelle sue funzioni
Più legato agli altri mezzi di comunicazione e ai centri di raccolta e di sviluppo della conoscenza umana dalle banche dati e via dicendo
Più vicino a totalità della vita degli individui e non solo a loro tempo libero come strumento interattivo di informazione S
Tutto questo però ed ecco la differente posizione dei catastrofista i pessimisti e IP visionari super ottimisti tutto questo avviene questa trasformazione del medium televisivo in qualche cosa di diverso avviene a mio giudizio senza che la televisione tradizionale debba rinnegare se stessa e le sue sedimentate caratteristiche di dispensa attrice di svaghi senza che cancelli del tutto la radicata struttura dei suoi apparati produttivi dei suoi messaggi delle sue modalità di fruizione di gratificazione nei confronti del
è quella che io definisco insomma una rivoluzione nella continuità di questa rivoluzione della continuità è argomento da meditare perché altrimenti noi ci troviamo di fronte ad alcune ipotesi e indicano un permanere la televisione su certi livelli di consumo solamente tradizionale e altre ipotesi invece dei visionari super ottimisti che pensano soltanto ad un medium completamente completamente nuova
La questo questo esame molto molto sbrigativo delle nuove tecnologie oggi se non sbaglio ci sarà ci sarà tra noi Russo lei ci sarà invece l'inviato della BBC per parlarci pianta definizione quindi lascio a loro
Il compito di illustrare meglio le nuove tecnologie che contraddistinguerà hanno il futuro del medium in una possibile non disturbato con testo di sviluppo del medium televisivo quanto invece disturbato purtroppo il contesto di sviluppo di questa mia relazione a causa di alcuni come diremmo noi per via dell'informazione di alcuni elementi di disturbo sul canale
Eccetera
Allora ha lasciato quindi lasciato quindi il il delineato quindi in maniera così approssimata e anche molto veloce il campo delle nuove tecnologie tenendo
In mente soltanto questo che c'è la televisione si sta modificando in maniera molto veloce ma all'interno di un contesto che comunque sarà anche sempre in quello tradizionale cioè ci sarà sempre la televisione tradizionale accanto in sintonia e in sviluppo d'insieme alle nuove forme né ideologiche ne dobbiamo allora rivolgersi rivolgerci a vedere quale in che modo possono persistere di quelli che noi un po'in maniera un pochino superficiale abbiamo chiamato nel titolo che Ranieri ragioni vecchi proprio ecco e qui noi dobbiamo innanzitutto rivolgerci a al prodotto che hanno dominato il campo televisivo dall'inizio della televisione cioè il prodotto seriale il prodotto me io di fabbricazione seriali continuativa la tv non ha inventato una serialità dobbiamo ricordarcelo la stipula recepita dal cinema da quel cinema definito di serie B che già negli anni venti e trenta e anche negli anni dieci si proponeva appunto inseguimenti inseriti però la televisione di latta a dismisura questa la la spirale della serialità perché perché nello straordinario sviluppo qualitativo e quantitativo della televisione nel dopoguerra l'la formula della serialità è stata la più adatta se non l'unica a rispondere perfettamente alla sfida che tale sviluppo comportano far fronte cioè l'esigenza di standardizzare le strutture di produzione una standardizzazione imprescindibile nelle dimensioni di economia di scala
Consentendo una variazione continua ancorché spesso minima di contenuti e quindi di avviso di fascino nei confronti senza per questo parcare soglie insostenibili di costo economico da un lato di devianza socioculturale dall'altro è stata insomma la struttura diciamo della televisione come conservazione
Ecco né in si capisce quindi anche in questo modo perché la televisione ha dilatato a dismisura la sua serialità molto di più di quanto la vera aveva fatto il cinema che invece ha contrapposto la formula prevalente del del cinema di serie A diciamo del cinema dell'evento rispetto al cinema seriale cioè al cinema di serie la televisione e e continuerà a essere anche questo animale replica
Lo continua a essere questo animale replica anche a causa della fame continua e crescente c'è il produzione televisore è stato teorizzato che il magazzino è una delle risorse anche fondamentali dei sistemi televisivi e il magazzino continuerà a essere comunque una delle risorse fondamentali dei sistemi televisivi nel continuare a a a riprodurre se stesso voi sapete che in America addirittura vi sono le le Golden Aldiss gli evergreen le sorelle le le le le serie d'Oro le serie sempreverdi voglio dire che hanno un loro posto indipendentemente dalla dal dal riapparire continuamente sui teleschermi in tutti i possibili in tutti i possibili livelli di distribuzione ecco e e io aumentando questo trend di consumo chiaramente la televisione continuerà anche stenta ad essere un animale replicante questo dobbiamo secondo me nei ce lo nel in una piccola camera del nostro cervello però c'è anche ed è cresciuta la televisione della post la serialità ed in Italia stiamo a volte la sensazione che noi abbiamo inventato in qualche modo una televisione della posta serialità
Ma non
Siamo in grado di Kazan Cecchi Brembana nove elementi cioè certo ma comparire è carino anche in orrenda tutto molto bene anzi è stato piacevole magari su
Però fra le emergenze ma adesso delle già voglio dire i livelli di attenzione dopo qualche minuto uscendo poi se ci sei tu a farlo sembra grave devo proprio qui dovrà siamo
Ma
Beh ecco in Italia a volte si ha la sensazione che siamo stati in qualche modo noi a inventare la televisione della posta serialità addirittura sono stati coniati nel neologismi come la neo televisione eccetera in realtà la televisione dell'evento una televisione che la poste finalità è un fenomeno mondiale è un fenomeno mondiale che
E ha ho potuto riscontrare nella mia nel mio giro mondiale dalle televisioni in tutti contenti televisivi al fianco della televisione della serialità
E anzi è bene riflettere sulla sulla televisione della post serialità così come è stata definita sulla previsione dell'evento alla luce di alcune variabili
Nei confronti delle quali invece di solito non la si confronta e cioè le variabili delle tecnologie da un lato come la posta serialità
Si confronterà con lo sviluppo tecnologico dalla televisione bisogna confrontarla poi sugli sviluppi dei mercati perché la vostra serialità non è detto che debba confronta anzi sempre con con i mercati internazionali però certamente deve tenerne conto nel bando che la televisione oggi al mercato nazionale ma anche il mercato dei piedi internazionali bisognerà che si confronti anche con e e tutti i fenomeni di di possibile Webber ripetitività dell'evento spesso insomma bisognerà viene Anna Binetti in al fine di evitare anche forme sgangherate riposta serialità io non mi riferisco qui ad alcuni esempi che peraltro ci sarebbero in Italia avventate invece quelli anche che si sviluppano in televisioni a di di di di ancora più radicate tradizioni seriali come quella americana dove dove oggi si assiste per esempio ad un cervo sbandamento della tv dell'evento nei talk show nei mentre in Giappone per esempio questa questa televisione molto rigida in camera ma entro formule
Decisamente decisamente di grande razionalità produttiva si hanno anche Lippi cortissimi sbandamenti Michele quizzario assistito e ho firmato per il pizzo e con punizioni corporali ai ai partecipanti che non riuscivano a via ha da a rispondere alle domande e via dicendo cioè in ogni Paese ci sono forme sgangherati di televisione mostre seriale che si devono si dovessi debole si dovranno confrontare con le evoluzioni dei media
Ma a questo punto però Gratteri visione seriale e televisione post seriale ma ci dobbiamo porre la domanda spieghi domina
Di quali sono le dimensioni di questo di questi di Tonini e e qui noi dobbiamo concentrare compro confrontarci
Beh io sarò brevissimo voi capite che questa mia relazione tende ad essere tenta di essere la sintesi di quattrocento pagine di un libro appunto uscirà a gennaio quindi per forza di cose noi lanceremo ci alcuni punti certi punti molto brevemente però qui non ci dobbiamo confrontare con il dominio dei bene tradizionale dell'export americano ma a questo proposito io vorrei però
Fare due osservazioni secondo me molto importanti la prima perché anzi la prima è questa
Il anche se è legato il dominio americano alla strafottenza economica politica sociale e culturale Berlino militare degli Stati Uniti
Comunque non è un caso e non è soltanto per quel tipo di dominio che il prodotto americano abbarbicato decisamente i confini venivano non non faccio parte diciamo dei pioli si del complotto che vedono in qualche modo un complotto degli Stati Uniti dei paesi più sport di nei confronti dei Paesi televisivamente più deboli in realtà sennò andiamo a vedere la storia
E il dell'export americano noi noi innanzitutto vediamo che esso è stato favorito da un quadro istituzionale
Che ha fortemente sin dagli anni dieci favorito l'esportazione del prodotto americano risale al mille novecentodiciotto il web poveri amica che veramente e questo forse oggi c'è il lo dobbiamo anche considerare Arena è la chiave un po'al di là delle vicende legislazioni antitrust eccetera e anche noi ci ha ci avviciniamo ad Atene e il lo guarda come rimane per me beh per esempio all'industria americane di costituire per l'export dei cartelli delle associazioni che sarebbero contraria la legislazione antitrust nel sul mercato interno questo debba dato una grandissima forza espansiva già al prodotto cinematografico americano e poi a quello delle
Ma sono altri a anche quelli che possono essere definiti di vantaggi competitivi del prodotto di Hollywood per e se noi andiamo un attimo a vedere
Possiamo possiamo benissimo elencarli Follegot che costituisce uno degli esempi tipici dei Lepini colonia di concentrazione che del resto addii ribaltando americano automobilistico con Detroit vedrà in campo del dei computers con la Silicon Valley eccetera ma non solo ma la l'economia di concentrazione ha dato a Hollywood o quello che tutto sommato di contesti europei non hanno mai avuto e cioè il fatto che la comunità greca di IVA americana si è sempre confrontata in maniera molto positiva forte con quello che viene definito il rischio d'impresa un rischio d'impresa cioè che sempre venti appunto che in molti settori industriali costituisce proprio la la la la la molla primaria del del vantaggio compito e questo devo dire il prodotto americano lo ha sempre lo ha lo ha sempre perseguito ecco ma
Belli il rischio d'impresa americane non poggia anche su un sistema chiaramente a ben più solide basi rifinanziamento popolare diciamo se è vero che la popolazione televisiva americana non è soltanto la più numerosa e noi dobbiamo prendere l'Europa intera per raggiungere appunto un numero di persone superiore a quelle americane ma anche quella che pro-capite spende di più per la sua televisione se confrontiamo i Bardi fatturati complessivi canoni più pubblicità dei principali Paesi ci accorgiamo che il secondo Davide riferibili alla metà degli anni ottanta il gettito pro-capite del sistema televisivo negli Stati Uniti era di ottantaquattro dollari io poi il cittadino americano contribuiva per ottantaquattro dollari al sistema delle meno della metà in Giappone quarantuno dollari e ancora meno in Gran Bretagna trentacinque dollari in Germania ventisei dollari in Italia in Francia ventuno dollari pure aggiornando questi dati per ricomprendere Filippetti del recente punto pubblicitario di alcuni Paesi europei tra cui proprio Francia Italia raddoppiamo pure il il gettito di Francia e Italia si ottiene sì una graduatoria più compatta ma nessuna nazione c'è supera certamente la quota di cinquanta dollari pro-capite per cui vantaggio finanziario degli Stati Uniti risulta anch'almeno ancora di trenta dollari programmi
Ecco e se noi consideriamo tutto questo sembrava abbiamo tutto questo che abbiamo detto anche in maniera un po'affrettata ecceda capiamo allora che la supremazia del prodotto americano nel mondo non è brutto di oscure forze del male ma è frutto di precise strategie industriali e anche poi commerciali se noi pensiamo alla tecnica con cui gli americani hanno sempre venduto i loro prodotti c'è una politica di prezzi differenziali anche se oggi questa politica di prezzi differenziati è controbilanciata per per il grave danno degli importatori da una politica invece di Bergeggi per cui degli americani forzano e gli organismi che comprano a comprare dei package molto più mobili ci sono altissimi dirigenti televisivi che conoscono benissimo il ponte cosa ci si deve confrontare sul mercato internazionale per cui ovviamente la tecnica del Packaging
Forza all'importatore ad esporsi molto maggiori perché ovviamente per acquisire prodotti di traino è costretto anche ad acquisire prodotti secondarie a pezzi quindi marginalmente superiori a quelli dei prodotti secondari da soli avrebbe ecco ma di fronte a questa crescita del business degli esportatori americani noi assistiamo ed ebbe una seconda considerazione ad un fatto importante su cui secondo me non ci si è molto riflettuto e cioè visto che in realtà se voi confrontabile io nel libro lo faccio nel corso di una ventina di pagine se voi confrontarmi storicamente i dati di palinsesto dei principali Paesi poi gli aborigeni in realtà che il prodotto americano meglio stanno scomparendo dai dai vendita e né di tutti i Paesi e hanno una produzione nazionale o interregionale compatibile con la qualità del prodotto almeno compatibile con la qualità del prodotto io ho dei dati appunto che adesso non vi sto a citare dei tempi riempire la testa di dati ma di dati assolutamente inequivocabili su questo fenomeno
E addirittura un altro un altro importante fatte questo che pensate che se voi prendete le cinquanta come vedete salvo alcune cose che avrei voluto dire ma se voi prendete le cinquanta serie
Le sei le cinquanta serie televisive americane che hanno guidato la classifica degli ultimi due anni in America voi ne trovate nel PC dai medici di e i principali Paesi europei ed anche estero penetrate pochissimo
Addirittura per esempio le due serie che hanno guidato gli ascolti in America negli ultimi anni c'è codicillo e golden gol alza non esistono nel vita MD per praticamente nessun Paese quindi se da un lato il business degli esportatori americani è in continua crescita dall'altro lato
Il prodotto americano medio ospita perdendo di peso nel contesto televisivo internazionale e che cosa che cosa dove si allora quali spazi si aprono si aprono spazi alle prodotto nazionale
Al prodotto pare nazionale e interregionali si sono per esempio visti creare sono visti crearsi dei flussi interregionali molto forti negli ultimi anni uno in America Latina sotto la spinta della telenovela un altro nei Paesi arabi sotto la spinta di una neo potenza televisiva dell'Egitto un altro nel Sud-Est asiatico del Sud-Est asiatico sotto la spinta sia del Giappone sia di Hong Kong che ha visto decuplicare le proprie esportazioni
E poi ci sono altri flussi interregionali certamente anche il gusto europeo quindi la l'analisi che si può fare alla luce di una di una visione più articolata dei palinsesti televisivi non soltanto sette il dato grezzo import-export germanica del Paese
Ci fa capire che in realtà ci sono forti spazi per una produzione nazionale all'altezza della situazione però ecco Baby il diventi prodotti si agganciano alle nuove tecnologie però sta succedendo qualcosa di di di di nuovamente favorevole al a al al dominio americano e cioè se noi andiamo a vedere
Lilli stanziamenti finanziamenti e già le nuove tecnologie convivente venti di che capo eccetera hanno AV tutto nel mondo e noi notiamo che gli Stati Uniti hanno a questo proposito già acquisito un vantaggio difficilmente colmabile rispetto a tutte le altre grazie
Ecco che allora ecco che allora loro un video dei divi eccetera
Rincari accendono a livello internazionale quella differenza che ha fatto la forza del tradizionale prodotto americano venti trent'anni fa quindi avendo perso la maggior parte delle nazioni europee e l'Italia in particolare avendo perso il treno delle o comunque se non avendo Roberto essendo in ritardo rispetto agli Stati Uniti sul treno delle nuove tecnologie in questo senso solo verso il cielo Convivio in maniera particolarmente appetibili eccetera
Probabilmente noi siamo adesso alla vigilia bene dello stesso fenomeno mutatis mutandis che si è verificato all'inizio degli anni cinquanta quando cioè lo scarto differenziale
E tradizionale prodotto americano Anpac sommerso di e gli altri sistemi quindi ecco che allora da un lato se l'analisi limitata al prodotto
L'addizionale ci fa concludere e nel senso di una nel senso di una sorta di di positività perché si vede che tutto sommato prodotto americano medio è perde peso nei palinsesti e quindi tutto sommato si aprono spazi per le forti grosse produzioni nazionale dall'altro lato però un'analisi comparata
E i dati prodotti con le nuove tecnologie ci fa capire probabilmente che noi siamo alla vigilia di una nuova potente dominazione se non siamo in grado di invertire questa tendenza e in che modo io avevo mi ero prenotato per trenta minuti e quindi no sono a soli ventisei ventisette quindi stava per concludere anche se ovviamente mancherebbe tutto la parte ma spero bene insomma mi perdonerete in che modo noi possiamo recuperare ne possiamo recuperare questo svantaggio che obiettivamente vede noi abbiamo avuto in particolare l'Italia devo dire degli attenzione qui bisogna fare alcune prevedeva punta adesso non si può più tracce ma parlo a braccio proprio per cercare di sintetizzare mio pensiero bisogna fare alcune considerazioni anche importanti cioè il la battaglia l'Italia è stata indubbiamente io gli ho girato sessanta Paesi del mondo a capire come fanno la televisione posso dirvi che appunto l'Italia è stata certamente una delle cucine una dei laboratori più interessanti della previsione di questi anni
Però però l'assoluta mancanza di regole oppure la lo stabilirsi di regole estremamente limitative pensate per esempio la regola che hanno tra l'altro menomato molto lo sviluppo del capo in Italia cercavo Moro canali però la legge del settantacinque allora certamente non si poteva immaginare
Che cosa poi sarebbe successo quindici solo delle giustificazioni anche storiche per dire questo ma certamente questa battaglia tempi come intestata fonte di grande forza ma che poi ha costretto di due enti in qualche modo a ad una battaglia muro a muro sul sulla non divenne nello stile strategie nazionali ma sulla tattica del mercato nazionale b k si chiama a questo punto dove ci ritroviamo quindi in particolare in Italia rispetto per esempio ad altri contesti come quello tedesco dove dove le le le strategie verso il capo i satelliti sono state anche legislativamente giù rese operative ma ci ritroviamo quindi a gestire una battaglia tutto sommato che ci dà la sensazione di essere di retroguardia rispetto ai grandi sviluppi della televisione già questa commistione della televisione tradizionale e della televisione del futuro a ma in che modo si può rispondere a mio giudizio si può rispondere considerando che il futuro ecco io non il millepiedi di nuovi prodotti legati alle nuove tecnologie tralasciando gli aspetti per più di l'Inter in questo caso più marginali le possibilità cioè che il PIL prodotto televisivo diventi un qualche cosa del tipo di quelle che gli americani chiamano appunto infotainment c'è un una commistione tra informazione e intrattenimento oppure di quello che gli americani chiamano i commerciale c'è una commistione di informazione e pubblicità ecco al di là di questi aspetti che in questo momento sono marginali al nostro problema di prova fondamentale su cui a mio giudizio ripetere visto che sempre di più sia una sorta di globalizzazione del business televisivo non tanto da un punto di vista spaziale perché non abbiamo visto che la globalizzazione delle visiva spaziale è un fenomeno abbastanza limitato perché mentre Benetton può chiaramente distribuire in maniera il Global martedì tutti i suoi prodotti sulla base di alcune forti tendenze alla globalizzazione spaziale non abbiamo visto invece che la televisione anche le anche delle forti radici nazionali e quindi e queste continuerà martedì però il problema è che esiste una sempre maggiore globali quella che io chiamo Claude alimentazione verticale cioè il fatto che il prodotto televisivo sempre di più fa parte di una concatenazione che solo per così per definizione vecchia noi continuava a chiamare televisione ma che in realtà fa parte di un universo molto più vasto in cui è importante il controllo di tutte le possibili forme mediatiche dell'ex prodotto d'li visivo va assumere io in questo delle avrei in Giappone per esempio o ha raccolto delle delle degli epiteli episodi delli degli esempi che appunto ci fanno capire come ugualmente in realtà il flusso televisivo sia soltanto ormai per convenzione strutturalmente televisivo ma che in realtà ci si ci si va orientando verso un sistema integrato in cui la vecchia televisione fa parte di un modello più vasto in cui e questo ce lo dobbiamo ci dobbiamo rendere conto in cui noi dobbiamo certamente salvaguardare alcuni irrinunciabili principi anche di democrazia industriale del nostro Paese però non vorrei che
Come abbiamo fatto forza la metà degli anni settanta per rispettare troppo certi sbarramenti Cervi specchianti all'interno delle situazioni
Precostituite sul mercato nazionale che ci riproviamo poi veramente a soccombere in maniera a questo punto definitiva a nuove i ben più potenti dominazioni di quelle che il cinema di Hollywood della televisione di Hollywood ci hanno dato ne basta grazie
Grazie professor Sartori o a Paolo adesso al Senato Gennaro Acquaviva
Gli amici
Preventivo
Troppo e il l'affollamento
E la lunghezza delle relazioni
Comporta inevitabilmente una certa stanchezza e ho detto di centralizzare ha fatto un testo scritto
Poi consegnerò mai promotori dell'iniziativa tentano di sintetizzare la relazione che ho cercato di nello scrivere proprio di definirla assai più con cifre e dati che con proposte
Le proiezioni in avanti
Giorno faccio questo cioè partorì sostengo soprattutto il ragionamento sul cifre sul tardi
Non per illudere conclusioni responsabilità che comunque sono su di noi gravano sul Partito socialista sicuramente fatto che siamo sul tema della pubblicità in particolare in un settore in cui domina dominano dinamismo conflittualità di ogni tipo un settore in cui dati positivi convivono con quelli negativi in un intreccio di difficile soluzione
E quindi la cosa più opportuna innanzitutto almeno a parere mio quello di far chiarezza sui dati certi sulle cifre non contesta
Tutti hanno infatti delle buone ragioni da far valere
La stampa come il sistema televisivo pubblico e quello in mano ai privati riprese che commettono una pubblicità come quelle che la realizzano infine il pubblico destinatario dei messaggi pubblicitari
Che anch'esso dei diritti da far valere quanto meno quelli di non essere affrontato in una parte eccessiva del suo tempo libero di non essere nemmeno ingannato indotto a scelte non convenienti
Lo spirito della pubblicità e quello di far conoscere i prodotti di favorire la scelta dei prodotti migliori
Lo spirito della pubblicità e dunque diciamo uno spirito di servizio
Cercare di fare in modo che sia il migliore servizio possibile chiedo c'è il compito del legislatore sei chiarissimo ripeto e infine sono complicatissime le vie per raggiungere ma partiamo dai dati innanzitutto
La pubblicità rappresenta una risorsa essenziale lo sappiamo tutti
Per l'intero settore di comunicazione di massa del nostro Paese finanzia totalmente il sistema radiotelevisivo privato rappresenta il trentasei per cento degli introiti della RAI il trentacinque per cento circa delle entrate
Della stampa quotidiana e cinquanta per cento circa di quella periodo è un fenomeno recenti
Solo pochi anni fa la spesa di pubblicità rappresentavano una quota trascurabile
Dell'intero sistema di comunicazione
Oggi le spese che le imprese sostengono in comunicazioni superano in una proporzione molto alta cinquantadue a quarantotto quelle che complessivamente stemma famiglia sostiene per l'acquisto di prodotti di comunicazioni giornali riviste cinema dischi canone eccetera dunque dal punto di vista dei flussi finanziari
L'impresa oggi è diventata l'azienda il sistema delle aziende del nostro Paese diventato nella società italiana il principale comunicatore
In grado cioè di influenzare con il suo comportamento in campo pubblicitario i conti economici delle aziende che producono informazione sia nel campo televisivo che in quello della carta stampata
Da tale constatazione nascono almeno due considerazioni la prima riguarda una possibilità che a me sembra dimostrata che nella società della comunicazione
Diventi sempre più problematico tracciare un condominio fine netto tra pubblicità e informazione
Il secondo riguarda la possibile evoluzione del mercato pubblicitario che attualmente è fortemente concentrato a tutti i livelli nelle agenzie pubblicitarie nelle commissionali di spazio negli utenti in primis
Delle circa tredici mila aziende che investono in pubblicità nazionale solamente trecentotrenta pari al due virgola sei per cento rappresentano il settantaquattro per cento
Del totale del mercato pubblicitario dei mezzi tradizionali quotidiani periodici e radio televisione
Se consideriamo la sola pubblicità televisiva
Sempre queste trecentotrenta aziende esprimono l'ottantacinque per cento del fatturato del settore
E dunque sufficiente
Non è solo un'astrattezza dire che è un piccolo gruppo di queste aziende che destini suoi investimenti su di un mezzo piuttosto che su di un altro su di un particolare gruppo di testate piuttosto che su altre è sufficiente questo per incidere pesantemente sull'intera economia del sistema informativo del nostro Paese quest'anno si è registrato un caso esemplare nell'ottantotto
La crisi della degli introiti della carta stampata
Quotidianamente derivante direttamente dal comportamento di un solo settore di un solo investitore e cioè quello delle automobili che ha destinato su questo mezzo risorse largamente inferiori a quelle degli anni passati
Ripeto non è un problema da poco la carenza dei mezzi incide direttamente il prima di tutto sulla quantità e sulla qualità delle e la prosperità della vita democratica in rapporto diretto come tutti ben sappiamo al proprio con la quantità e la qualità dell'informazione
In Italia il consumo giornaliero medio individuale televisione intorno alle tre ore e mezza con il diffondersi del secondo televisore del rafforzamento delle del frazionamento delle famiglie e prevedibile questo consumo tenderà ad aumentare nel prossimo futuro
Secondo alcune previsioni il trend si muove verso le cinque ore
Se dovessimo raggiungere tale livello sui settantacinque anni di vita media oltre sedici anni l'avremmo passati davanti al televisore ma lasciando da parte questa riflessione di altra natura è che evidentemente rispetto al passato è cambiato sta cambiando notevolmente il modo di fruire del tempo televisivo
Il possesso di televisori a colori
Doppiato in quattro anni accelerato il rinnovo del parco apparecchi con possibilità di ricevere un maggior numero di canali e con una maggiore fruizione e diffusione del telecomando
L'aumento del numero di televisioni per famiglia sviluppato una tendenza la segmentazione alla personalizzazione come si dice del consumo mentre nelle famiglie è diminuito il numero di individui presenti mediamente di fronte al televisore
A metà degli anni settanta la televisione era ancora un mezzo consumato prevalentemente nelle ore serali oggi la fruizione più dispersa nel corso della giornata tanto da mettere in evidenza un dato che certamente ride mentre i dimensiona fu fortemente il potere totalizzante della televisione secondo le rilevazioni autorevole degli ultimi mesi durante il trent'anni solamente il quaranta per cento circa della popolazione guarda la televisione
Dunque un sessanta per cento della popolazione italiana sceglie altri modi di passare la serata
Magari dopo aver acceso la televisione il televisore per pochi minuti e non aver trovato programmi di suo gradimento
Entriamo nello specifico pubblicitario televisivo che è poi il tema più significativo che mi è stato assegnato il caso Italia che vede un sistema televisivo privato di risorse decisamente inferiori a quelle dei sistemi operanti nei principali Paesi europei
In sostanza da noi per dirla proprio con una battuta ci sono più spazi più programmi meno soldi nel settore
Della pubblicità radiotelevisiva rispetto al resto d'Europa l'Italia per esempio alle tariffe pubblicitarie televisive più basse le più alte tariffe sta facciamo un esempio specifico in Francia una sola emittente nell'ottantasette sul primo canale introita ha introitato mille trecento miliardi di pubblicità in un anno diffondendo quaranta mila comunica un provento quasi doppio rispetta quello realizzato nell'ottantasette dalla Rai nei suoi tre
Canali con circa sessanta mila comunicanti
Per quanto riguarda le televisioni commerciali la pratica diffusa di sconti consistenti in riduce di fatto la reale consistenza degli introiti il risultato di tutto questo sistema è un elemento che noi abbiamo assai presente tutti in Italia vengono trasmessi su tutte le reti circa seicento mila spot l'anno pari ad oltre sette ore di pubblicità in un giorno se ampliamo l'analisi e consideriamo anche gli introiti da canone la peculiarità del caso italiano risulta in tutta la sua evidenza
Per esempio
La Germania accidentale introita per questa voce cioè voce da canone un importo di circa tre volte superiore all'analogo importo italiana
L'introito da canone in Francia e in Inghilterra e di circa ottocento miliardi di lire superiore a quello italiano
Dunque l'Italia è il Paese europeo
Che impiega la maggiore quantità di risorse televisive per ottenere il minor volume di proventi
Una situazione che si riflette negativamente anche sugli altri mezzi pubblicitari e in particolare sulla stampa ma questo diciamo così è il risultato
Del guardare con attenzione le cifre né potrebbe essere altrimenti diciamo così proprio perché tutto nasce da un eccesso diciamo così di conflittualità forse qualcuno ricorderà che si associamo sta Dinoi sono stati socialisti a cercare più di altri a proporre più di altri quella che è passata sotto il nome di pax televisiva
Diciamo che se si dovesse seguire l'esempio europeo la cura per l'Italia
Dovrebbe essere quella di aumentare le tariffe pubblicitarie televisive di aumentare il canone di diminuire drasticamente il tasso d'affollamento degli spazi sarebbe diciamo così la cura del buonsenso ma forse non molti tra di voi sono disposti a seguirlo
Tra le proposte alternative che sono sulla stampa che sono sul tavolo della discussione
Vi è per esempio quella di abolire la pubblicità sulle reti della RAI questa certamente appare una proposta tra le più suggestive anche se tra le più il realista
Vediamo i dati d'ascolto così come vengono rilevati dall'Auditel nei gli otto mesi del
Finisce cioè a
Spaccata
O
No
Intorno al punto conosciuta suo rosso mamma
Troppo asciutto il cuore tracce troppo anch'io va sì
Sono allo studio
Dove tutto sul fronte cattolico
Otto
Sciogliere
Libertà nessun cliente di turno rosso
Sono etnicamente voluto la sua richiesta di introdurre dispositivi neppur troverebbe proprio proprio mentre debolezza Unipol avrebbe confinato nel suo e andrebbe a suo giudizio forse murarie di Bologna molto alternativo eppure incrementare il ti stampa
Sebbene udito risolviamo Nunzio non vince due volte in Belgio di comunicazione oltre due tv locali
Ottanta al
A però poi
Assunto introduzione dubbi circa
Ines oggi del mostro potrebbero quindi assillo inoltre fu si tradurrebbe in uno scarso impatto dei suoi messaggi
Queste ipotesi alternative contra sono dunque con elementari principi di economicità ed efficienza del messaggio pubblicitario e probabile quindi che l'imprenditore denuncia di investire con la conseguenza di una perdita netta dell'investimento pubblicitario la diminuzione delle risorse destinate ai mezzi di comunicazione
A me sembra dunque che si debba continuare a far di tutto per conciliare gli interessi in contrasto in nome di un sano paghi pragmatismo che dovrebbe consigliare di perseguire contemporaneamente
La massificazione la massimazione degli intravede degli introiti e la loro equa ripartizione questa strada è consigliata anche dall'ampiezza degli investimenti
Che è l'altro punto della riflessione
Che occorre fare che attende il campo della comunicazione di massa per effetto della rivoluzione tecnologica in corso ne hanno già parlato soprattutto Pellegrino io faccio un accenno la globalizzazione dei sistemi informativi e chiaramente legata esclusivamente legata all'elettronica e la globalizzazione Elettronica pretende costi talmente alti che nessun operatore pubblico privato potrà sostenere se non sarà confortato da una forte entrata pubblicitarie futuro dell'informazione globale quindi nelle mani degli investitori pubblicitari gli scenari che oggi si ipotizzano per il futuro televisivo in Europa sono come MOI molti di noi sanno che abbiamo ascoltato ricchi molti ricchi e suggestivi
Tuttavia ripeto alla ricchezza la sovrabbondanza delle suggestioni fa spesso riscontro una realtà di iniziative fra loro in contraddizione e come abbiamo visto in questi anni molto lente a muoversi
Dio son d'accordo con Pellegrino sul l'importanza dell'avvio del primo satellite europea ma voglio ricordare che solo quest'anno è stato lanciato il primo satellite europea di fusione diretta di cui si parlava da dieci anni con lanci rinviati Dina anno in anno
Gli attuali programmi trasmessi via satellite finanziati esclusivamente dalla pubblicità sono ancora ampiamente in passivo così come la televisione ad alta definizione
Comunque i fautori della pubblicità paneuropea
Sostengono che il business totale della pubblicità il Vecchio Continente assolutamente di sottodimensionato come vero
E che con la crescita delle tv commerciali si potranno verificare boom simili a quelli che a Beckham vissuto che abbiamo vissuto in Italia nel recente passato
L'ipotesi questo importante per noi non si basa tanto sullo sviluppo della pubblicità via satellite
Quanto su quella veicolata dei mezzi tradizionali grazie a un processo di progressiva liberalizzazione che interesserà quei paesi dove attualmente la pubblicità televisiva o è ancora proibita
Questo cioè soggetta a forti restrizioni
E dunque è realistico prevedere nonostante i ritardi
Che a fianco delle realtà televisive nazionali emergerà sempre più prepotentemente la visione di un sistema misto di telecomunicazioni sul tipo di quello italiano
Certo che possiamo dirlo fin d'ora si intravedono spazi per televisioni più intese come società finanziarie che non come organismi produttori improprio dei programmi emessi
I programmi trasmessi dalle televisioni via satellite sono oggi in gran parte dei casi come sappiamo fortemente targhe tipizzati e questa è una tendenza generale che obbedisce a fenomeni quali la progressiva segmentazione della popolazione per stili di vita la frammentazione dell'ascolto televisivo dunque lungo l'arco tutto l'arco della giornata come ricordava secondo uno studio riferita all'Inghilterra lo spettatore inglese passa il quaranta per cento del proprio tempo televisivo alla ricerca dei programmi cambia cioè continuamente canali un dato questo identico
Ad un altro riferito ad una ricerca italiana nella quale si evidenzia che il quarantatré per cento del pubblico cambia canale al passaggio della pubblicità
La queste densa di tutto ciò è che difficilmente data l'impazienza diciamo così dello spettatore i programmi di qualsiasi tipo siano vengono seguiti per intero anche quando non presentano interruzioni pubblicitarie
All'allargamento dell'offerta televisiva si accompagna il fenomeno della visione frammentata dei programmi questa situazione inevitabilmente condizionerà il futuro della pubblicità televisiva pubblica o privata che sia ma già oggi pone con urgenza il problema di limitare l'eccessivo affollamento pubblicitario televisivo
Tutte le ricerche fatte in proposito concordano nel rilevare il fastidio del pubblico diciamo così nei confronti dell'eccessiva pubblicità che passa nelle nostre emittenti
Il fenomeno dell'affollamento pubblicitario televisivo e non tre delle grosse implicazioni a livello della struttura e del grado di concentrazione dei mercati
Nonostante che oggi un maggior numero di impresa effettui pubblicità rispetto agli anni passati ripeto il come ho detto prima il grado di concentrazione del mercato pubblicitario italiano am aumentato è molto elevato
Lo stesso numero di utenti deve oggi triplicare gli investimenti e di conseguenza concentrare spazio pubblicitario a suo favore per ottenere lo stesso impatto ai suoi messaggi e cioè grazie all'affollamento pubblicitario
Ripeto se la via maestra pare quella di ridurre drasticamente l'affollamento pubblicitario oltre come ho già detto di aumentare notevolmente le tariffe si pone con urgenza il problema del controllo
Un problema che non potrà essere risolto attraverso l'autodisciplina o accordi fra le parti a me sembra veramente un po'utopistico ma che dovrà essere gestito inevitabilmente da un organismo al di sopra delle parti che controlli e sanzioni con misure severe
Le emittenti che non rispetto dei limiti d'affollamento danneggiando se stesse in sostanza degli altri operatori
Solamente sette anni fa
Il settanta per cento sette per cento delle risorse che pervenivano altezze triste ma televisivo affluivano alla Rai il ventidue virgola sei per cento affluivano i privati sette anni fa
Nel corso degli ultimi sette anni la quota RAI canone più e più più pubblicità come ben sappiamo nell'ottantasette in particolare l'ottantotto ancora da da vedere è scesa al quarantanove virgola cinque quella dei privati è salita al cinquanta virgola cinque
Questo risultato è stato determinato
Come ben sappiamo da un lato dal grande attivismo dell'emittenza privata
Dall'apertura di un forte mercato potenziale dall'altro dalla limitazione degli aumenti di canone e degli incrementi di pubblicità sulle emittenti della RAI
Io penso che sia un calcolo sbagliato come fa qualcuno di paragonare per la RAI
Diciamo il suo ventisette per cento di mercato pubblicitario radiotelevisivo al quarantanove per cento della audience
In tema di risorse il canone è pur sempre un'entrata consistente un'entrata certa un'entrata forte sul piano commerciale
La pratica degli sconti mezzi nato dall'emittenti privati è un elemento oggettivamente equilibratore
Il vero problema di trarre trarre da tutto questo da una tale tutto questo da una situazione di giungla quale essa è di arrivare a regole sia pure molto generali che incanala Ino
I diversi comportamenti che consentano ai vari mezzi di comunicazione di avere un fusto equilibrato di risorse pubblicitarie che consenta loro
Di fare un'informazione dignitosa per qualità
E quantità
Forse qualcuno di voi ricorda che
Nella introduzione nella relazione con cui
Nella mia qualità di presidente della sottocommissione con pubblicità della Commissione di vigilanza proponevo avviavo la discussione sul tetto del mille novecentottantotto e proporre Oni un'ipotesi di ripartizione che passò poi
Siamo alla cronaca
Come ripartizione del cinquanta e cinquanta come schema metodo del cinquantacinque anni ma devo dire che dopo tante
Le litigi e diatribe in fondo obiezioni di fondo rispetto a quel meccanismo non ne sono venute o almeno alternative convincenti non mi paiono state presentate
Io pensavo allora
Si parla di maggio di giugno
L'anno in corso pensato un metodo l'approccio diciamo meno estemporaneo di quello passato più possibilmente il più possibilmente fondato su di un meccanismo oggettivo equilibrato e in certa misura Ascierto
La ripartizione cioè che appunto partendo da questo ponesse a metà tra pubblico e privato il meccanismo delle risorse complessive che confluivano nel sistema radiotelevisivo devo dire innanzitutto che per ricordare appunto va cronache di quei giorni che questa ipotesi nasceva da un esame attento oggettivo della realtà dei fatti economici
Nasceva dall'esame della dinamica espressa dal mercato nell'ottantasette alla RAI era andata la metà dei denari che erano affluiti nel settore sotto le due forme fondamentali degli investimenti del pubblicità televisiva e delle entrate perché hanno l'automatismo di fatto l'aveva dunque dissi allora definito il mercato
E questo equilibrio poteva forse essere facile
Garantito mantenuto
Per l'anno in corso attraverso un incremento proporzionale dell'entrata per gli anni successivi aggiungevo
Il medesimo meccanismo avrebbe potuto a valersi diciamo così di un conguaglio di fine anno per riequilibrare quella delle due parti pubbliche o private che eventualmente avesse splafonato
La proposta avanzata era innanzitutto ripeto una proposta di metodo pensata per aiutare un organismo parlamentare politico la Commissione di vigilanza
E avendo riguardo alla settore contiguo della carta stampata non dimenticandolo certamente si mandava cioè sull'adattabilità
Diciamo così non sulla prescrizione voleva garantire maggiori certezze per tutti gli operatori ma a partire dai dati di fatto in particolare dalla costatazione
Che per la RAI solo due quinti dei proventi risultavano di natura pubblicitaria mentre assai più della metà le derivava dallo zoccolo sicuro delle entrate da cani volevo allora sottolineare e vuole ripeterlo quiz stamane che il tetto determinato dalla commissione di vigilanza doveva quindi a mio parere non avere più quel significato in certa misura you curatori o che ancora la RAI in certa misura volentieri gli attribuisce ma trasformarsi in un vero e proprio momento di riequilibrio annuale degli introiti dell'intero sistema radiotelevisivo italiano
Il metodo è essere dunque flessibile senza assumere quei termini vincolanti che invece le imperatività di una norma di legge gli avrebbe potuto assegnare non doveva ripeto avere la pretesa di voler disciplinare definitivamente in modo drastico i complessi e spesso gli imprevedibili meccanismi che muovono il mercato pubblicitario laddove da radio televisivo in quanto
Io come
Son convinto come molti di noi come ho tentato anche di dimostrare con qualche indicazione quantitativa sono troppe le variabile incidenti sul fatturato pubblicitario per attribuire valore definitivo alle norme che lo regolano
La mia era
E rimane dunque una proposta
Che si presenta con uno schema logico ripeto per realizzare un'operazione costante di riequilibrio soggetta alla periodica ed attenta verifica
Del potere politico
Ripeto è un meccanismo che se inserito seccamente siamo travasato seccamente senza tempi e modi giusti nella in una norma di legge può avere il difetto può avere il difetto dimostrarsi troppo rigido rispetto al passare degli anni al mutare inevitabile delle condizioni di mercato
Queste erano le ragioni ho voluto dilungarmi un momentino per essere in chiaro fra noi che motivava la mia proposta che penso ripeto possono essere forse utilmente richiamate ora ripeto non per fra coop contraccolpi a chicchessia ma per dare ragione dunque agro di riferimento che rimane certamente difficile complesso in cui allora volevamo operare
Con appunto l'obiettivo preminente del riequilibrio voglio concludere interrogativo che credo possa interessate gli amici non italiani presenti esportabile questo tribolato modello italiano questo certa misura
Molto complesso e delicato ma insomma tribolato sicuramente moda l'italiano diciamo dell'andata la pubblicità radiotelevisiva è auspicabile che ciò avvenga o dobbiamo invece augurarci
Che sia l'Italia a ridurre l'espansione del suo fenomeno televisivo io credo che sinceramente
Che l'ampiezza la vivacità del nostro sistema televisivo abbia contribuito non poco alla crescita dell'Italia la crescita degli italiani in questi anni soprattutto gli ultimi dieci sarà senza dubbio incentivato
Lo sviluppo economico produttivo ha rotto un'infinità di ipocrisie
Ha fatto crescere il gusto dell'informazione aspro vince la risata un Paese che di provincia operavo troppo affatto entrare soggetti economici in un mercato stantio in un mercato molto chiuso il bilancio e dunque senza dubbio positivo
Il danno Elisio stanno diciamo così nell'eccesso come ho tentato di dimostrare nel tentativo nella del permanere di una relativo di un relativo disordine diciamo così se vogliamo
Dare un buon auspice ai nostri amici stranieri esportiamo dunque un sistema ospitiamo il sistema ma importiamo anche un po'di regole io penso che se lo sapremo fare
Potremo dar vero offrire al mondo un modello di funzionamento che io considero encomiabile di un grande democratico sistema di comunicazioni di massa vi ringrazio
Grazie Acquaviva prima di dare la parola all'ingegner Claudio Gatti direttore della Philips in Italia
Dovrebbe precisa un po'il nostro programma il professor Alberto Buzzi si ha telefonato purtroppo indisposto però la sua relazione scritta de in distribuzione
Il dottor John ostili parlerà oggi pomeriggio oggi pomeriggio riprenderemo alle quindici e trenta con il senatore Ugo Intini al ministro Carraro
Do atto a vola quindi adesso ha
Dotto Claudio Gatti
Per accattivarmi l'auditorio dirò loro subito che non cercherò di essere breve ma sarò breve sostanzialmente
Io lo considero un grande privilegio rappresentare qui oggi a questo importante convegno la voce dell'industria audiovisiva europea ed italiana dell'hardware
Settore che in questi anni sta proponendo una delle più rilevanti rivoluzioni nel mondo delle troni Ca'e più in particolare nell'ambito della funzione delle immagini
Non solo per l'intrattenimento e l'informazione ma anche per il loro utilizzo in aree professionali diverse
Il teorema il tema che vorrei quindi trattare è dunque quello dell'alta definizione europea mi pare importante fare una considerazione preliminare
Il mille novecentottantotto è stato per gli europei un anno fondamentale ormai siamo diventati tutti consapevoli
Di come sia difficile per un settore dei servizi avanzati essere vincente senza una base tecnologica è un'industria produttiva Philips e costruisce ogni anno a Monza un milione di televisori ed è uno dei più grossi produttori del mondo di tubi per televisione
Sempre in Italia esistevano dei costruttori di Circuiti Integrati più importanti d'Europa vicino a Roma c'è una grande fabbrica sempre di respiro europeo vicino a Skopje
Oggi il valore di questi componenti e pari a circa l'ottanta per cento del costo di un televisore fatto questo inciso per spiegare molto concretamente che cosa intendiamo per base tecnologica e produttiva
Nel mille novecentottantasei tutti i protagonisti europei dell'industria televisiva hanno lanciato un programma nell'ambito di Horeca del Progetto eureka novantacinque http
Per tracciare la strada europea verso l'alta definizione
è un programma di grandissime dimensioni sia per il numero di partner coinvolti sia per l'impegno finanziario
Venti Paesi una trentina di aziende europee alcune istituzioni pubbliche e private cinquecento ingegneri elettronici garantiscono al Complesso del progetto è un'arca novantacinque http
Una patente di Progetto coerente con la tradizione e la cultura e le capacità europea di continuare a contribuire allo sviluppo di importanti settori ad alta tecnologia
La ricezione dell'immagine come oggi non soddisferà più nell'utente né chi crea l'immaginario nuove frontiere stimolano la volontà di raggiungerla
Seicentoventicinque righe rapporto dell'immagine quattro a tre trenta pollici di schermo limitano la freschezza di una visione d'immagine che si tende sempre più a paragonare con la qualità cinematografica del trentacinque millimetri
Il doppio delle righe rapporto delle immagini sedici a nove da sessanta a centottanta pollici di schermo suono ad altissima fedeltà sono la risposta non solo all'utente ma anche al creativo che vede realizzabile senza limiti le sue capacità
Oggi lacca di macchine non è più un programma bensì un progetto consolidato che si è imposto all'attenzione del settore con una serie di evidenziare la realizzative la Kadima e oggi il terreno de il punto di riferimento per l'industria europea del software di immagine sul quale gli studi televisivi di produzione e di post produzione possono contare come base per le loro strategie
La recente mostra di Brighton in Inghilterra aperta ha permesso appunto di vedere funzionante tutta la catena televisiva
Vorrei subito eliminare un equivoco senza un punto di riferimento europeo l'indulto del software dell'immagine televisiva continuerebbe a subire condizionamenti
Pensiamo alla qualità di immagine del grande cinema europeo non credo che la storia di questo cinema sarebbe pensabile senza un legame stretto con i laboratori con i costruttori apparecchiature
Ora che abbiamo un punto di riferimento quale sono le cose da fare quali sono i tempi
Penso che un'attenta riflessione su tutto quanto è stato detto sino a qui renda sì immediatamente chiaro come l'alta definizione sia un processo evolutivo che richieda un un intervento coordinato una sinergia dichiarata tra Parma e DiVersi
Occorrono i satelliti in Europa e soprattutto in Italia dove la tv via cavo non si impone come un'esigenza urgente occorrono i televisori naturalmente occorre i programmi
Indubbiamente una data importante per saperne di più sui tempi sarà il mille novecentonovanta quando il comitato consultivo internazionale delle radiofrequenze come sue compito istituzionale
Si pronuncerà sugli standard internazionali
Occorre riempire altre caselle dello scenario
Ed indubbiamente una delle più importanti è quella che riguarda i programmi dei dei versi enti televisivi dei network europeo
La produzione industriale dell'hardware potrà quindi mettersi in moto con scadenze precise sviluppo dei componenti linee di produzione
A questo punto emerge l'elemento fondamentale che sostiene la politica europea dell'alta definizione continuità nella compatibilità e questo soprattutto per salvaguardare sia gli interessi dell'utente finale basti pensare al parco televisori Starlato
Sia degli enti e delle industrie che operano nel settore audiovisivo
A proposito dei tempi vorrei spendere una parola a favore delle scelte europee
In tre anni l'industria europea è riuscita a definire e a realizzare in comune le apparecchiature secondo uno standard innovativo ma perché è uno standard innovativo europea se vogliamo trasmettere delle immagini o meglio delle informazioni abbiamo bisogno di un Codice convenzionale uno standard appunto oggi abbiamo nel settore televisivo il quale disse cammina Europa
Legnetti esserci in America nel passato i due stand europee sono scaturiti da una vicenda che può essere interpretata in una chiave di lettura nazionalistica
Lo standard ma nasce invece da una logica diverso vuole infatti essere il punto di riferimento lo ripeto perché i lavora attorno all'immagine considerato come un sistema industriale nel suo complesso
Mi sembra utile fornire un'ulteriore occasione di riflessione facendo un parallelo con un altro settore industriale quello dei calcolatori elettronici
Perché è uno standard per i personal computer sono strumenti anche essi che si collegano attraverso reti di comunicazioni pubbliche o private al mondo esterno
E quindi devono poter scambiare informazioni in senso lato in modo reciprocamente comprensibile
Debbono potersi integrare in un sistema espandibile in modo modulare compatibile
Ciò che è stato già installato deve poter essere integrato con ciò che verrà successivamente collegato lo sforzo sia finanziario che di risorse umane che di patrimoni occulti la culturale già sul campo non deve essere sprecato
L'Europa non può rinunciare a tracciare una strada non può accettare che la via venga imposta dall'esterno questa strada deve essere controllata dalla comunità degli utenti lo stand europeo nasce alimentato dalle esigenze di chi produce i televisori in Europa
Da chi costruisce i mezzi di produzione e di trasmissione in Europa e così via
Non spira quindi un vento nazionalistico spira piuttosto una brezza europea che spinge verso una collaborazione fattiva e concreta
L'approccio globale tipico del sistema europeo si sta infatti dimostrando vincente rispetto a proposte alternative di standard che hanno privilegiato uno solo dei vari aspetti della catena del gestione totale dell'immagine
La necessità dell'approccio globale si rivelerà ancora più evidente a vantaggio della proposta europea quando il Nuovo Mercato si svilupperà nella prima metà degli anni novanta
Questo ci insegna definitivamente qualcosa non è possibile oggi sviluppare tecnologia senza pensare alla comunità degli utenti Pratt Custer Casa di produzione consumatori
Occorre offrire un percorso coerente analogo a quello dei computer
Che garantisca a chi vuole investire oggi in attrezzature di studio i satelliti in apparecchi domestici che l'investimento fatto nel giro di pochi anni non diventi obsoleto
Come forse sapete la mancanza di requisiti sotto questo profilo in particolare della compatibilità con il Parco tv installato ha causato un parere non completamente favorevole sul sistema giapponese da parte della Federal communication Commission americana
In questo quadro di sviluppo Philips Italia ha individuato come suo settore di contributo lo sforzo europeo quello contenuto nel sottoprogetto numero otto dedicato ai problemi dell'uso di supporti di memoria per immagini ad alta definizione
Nell'ambito di questo sottoprogetto il settore specifico a più alto grado di sviluppo tecnologico e applicativo e certamente quello che impiega come supporto il disco ottico lettura laser
E da osservare se per l'immagazzinamento delle nuove immagini ad alta definizione non sarà più possibile servirsi dell'attuale apparecchiature
Ne degli attuali supporti di memoria ma dovranno essere realizzate nuove soluzioni basate su tecnologie
Atti alto livello adatte al nuovo standard l'impiego dei dischi ottici appare tecnicamente ed economicamente possibile oltre che per immagini in movimento di tipo televisivo cinematografico anche per immagini fisse
Finora esclusivo dominio della fotografia su pellicola
E ciò sia per ragioni di affinità tecnologiche dei supporti che per le tecniche di lettura e riproduzione queste considerazioni mi permetto di sottolineare un ultimo aspetto della gestione delle immagini ad alta definizione che ritengo molto importante l'immagine ad alta definizione entra nella logica applicativa di altri settori professionali
La medicina diagnostica la grafica computerizzata nell'industria la sicurezza ambientale l'istruzione professionale per citare solo alcuni di questi settori
In sintesi tutta l'industria Roppi a e o sarà coinvolta da questo sviluppo tecnologico e quindi la ricaduta economica potrà avere implicazioni ancora non ben identificabile
In definitiva e questo è molto stimolante una sfida per il nostro futuro concludendo vorrei sottolineare l'importanza di un bilancio da una parte l'industria dell'immaginario e tributaria della presenza in Europa di una tecnologia e di Unindustria l'ardore
Ma dall'altra in una prospettiva strategica dell'economia nazionale europeo e mondiale
Il consolidarsi di un settore economico
Legato al sostegno dell'immaginario è condizione necessaria per l'affermarsi che quelle tecnologie e di quelle competenze applicative che sono alla base dell'industria futura dei componenti delle apparecchiature
L'avventura che stiamo vivendo è una sfida economica commerciale ed industriale
Ma nello stesso tempo è una scommessa politica e culturale grazie
Allora con questo intervento ringrazio il signor Gatti chiudiamo la mattinata ci rivediamo alle quindici e trenta con il ministro Cannavò ex e l'onorevole Intini
Come
Molti di voi sanno
Visto che si tratta
Di addetti ai lavori
Contemporaneamente al nostro incontro di oggi
Sta svolgendo una riunione dell'UE
Così non
Delle televisioni
Propende che
Una riunione europea dei dei ministri e del Presidente del Consiglio che affronta proprio questo questo tema
Quindi diciamo i nostri lavori prendono una Brivio un po'diverso più nazionale con delle testimonianze internazionali
Non mancheranno occasioni nei prossimi mesi per ritornare sull'argomento con un confronto più organico e sistematico
Scusa no non tutto il giorno no perché altrimenti
Non si può essere gentili tutto il giorno visto che non lo sei tu quindi sorrette da stamattina e da stamattina no va bene basta ho capito passa non può esaltare otto tutti i miei amici perché sa insomma ho molti amici
Ho capito perfetto OK no sto dicendo che non mancheranno occasione
Ulteriori per un confronto sistematico fra le diverse esperienze diverse indicazioni e prospettive dei partiti socialisti europei su questa materia
Io penso che di chiedere a Ugo Intini di riprendere i lavori di oggi
Introducendo il tema dal punto di vista diciamo nostro italiano su quali regole del gioco si possono mettere in campo per dare prospettive al settore dell'industria dell'immaginario
Prego
Sì
Se
Bene
Nel settore della televisione dell'industria dell'immaginario che è forse il settore più proiettato verso il futuro più innovativo purtroppo c'è stato tradizionalmente un grande conservatorismo una grande miopia
Nel guardare al futuro storicamente questo
Si potrebbero fare degli esempi clamorosi quando trentacinque anni fa c'è stata la prima trasmissione televisiva italiana quando è nata la televisione
Nessun giornale o quasi lo ha dato in prima pagina questo annuncio i commenti sono stati di una banalità e di una retorica letteraria impressionanti risparmio perché alcuni dei commentatori sono ancora in circolazione
Negli anni Sessanta quando è nata la prima televisione privata
In Italia Telebiella
C'è stato un coro di proteste sia detto questo non è lecito non si può spezzare il monopolio pubblico si è detto da autorevoli tecnici ed esperti non solo questo non è lecito questo non è tecnicamente possibile
E si è subito affidata ai pretori di provincia la regolamentazione di uno dei settori più importanti per l'economia per la vita pubblica cosa che è durata sino a pochi anni fa
All'inizio degli anni settanta
Quando c'era la necessità di adottare la televisione a colori in Italia come negli altri Paesi
Si è detto che per un Paese povero come il nostro arretrato non era possibile immaginare una televisione a colori che bisognava tenersi quelli in bianco e nero
Sino a pochi anni fa si è detto che la pubblicità era un male
Un espressione di consumismo deteriore uno spreco non si è visto come la pubblicità si un fattore di sviluppo del mercato
In un Paese dove anche le autostrade sono state viste negli anni Sessanta come un pericolo e mi pare che questo non possa stupire
Abbiamo avuto dunque storicamente dei conservatorismi
Almeno tre che si saldavano che si tenevano l'uno con l'altro
Un abito mentale una psicologia conservatrice il conservatorismo dei comunisti
Che nasceva dal tradizionale autoritarismo statalismo dall'idea che si dovesse in qualche modo combattere il capitalismo con una mentalità anti consumista da un'idea di austerità e di rigore come l'abbiamo vista tratteggiata presente nel settantasette dal famoso discorso all'Eliseo di Berlinguer
Abbiamo visto all'opera un conservatorismo aristocratico
Elitario
Il conservatorismo di quelle corporazioni accademiche o di altro tipo che insomma preferiscono che la cultura sia un affare di pochi
Che si preoccupano del fatto che certamente inevitabilmente la cultura e l'immagine diventando di massa tende a perdere di sofistica Tezze
E anche di profondità
Abbiamo avuto un conservatorismo di parte del mondo cattolico
Sempre una parte non tutto ha visto con timore
Tradizionalmente la possibilità che sfuggissero al controllo agli scritti le idee le immagini si sa sommosse sfuggita al controllo più esplosive pericolose anche dal punto di vista
Della condotta morale che non gli scricchiolii del
Sembrano passati secoli da quando questi conservatorismi imperversavano ho voluto ricordarlo perché non sono terminati del tutto
è rimasta una psicologie rimasto un abito mentale e soprattutto siccome dobbiamo guardare senza miopi al futuro dobbiamo ricordare quanto è stata grande la miopia nel passato
Guardando al futuro dobbiamo cercare di immaginare è stato fatto bene autorevolmente anche in questa sede quali sono le possibili probabili imprevedibili linee di sviluppo del sistema certamente in futuro i beni materiali
Tenderanno a contare sempre meno e sempre più tenderanno a contare i beni immateriali
Abbiamo tanto spesso parlato noi socialisti di nuove povertà che derivano appunto dalla insufficienza di questi beni in materiali
Abbiamo parlato per questo di nuove frontiere nella solidarietà
Abbiamo mandando un
Di nuove esigenze morali che ne derivano
Il problema è che i beni materiali le immagini nella fattispecie
Sono un grande business un grande interesse economico
Ma anche un grande problema politico culturale di costume e democratico
Un problema che pone nuove frontiere per la democrazia
Un tempo si diceva giustamente che non c'era vera democrazia senza un adeguato livello di istruzione
Senza un adeguato livello
Di benessere oggi si può dire come si diceva un tempo che non ci può essere vera democrazia senza un vero pluralismo nella gestione dei mass media senza un pluralismo di proprietà di idee l'indirizzo
Ci avviamo verso un mercato mondiale dei mass media un grande mercato senza frontiere abbiamo sentito un editore come Maxwell nei giorni scorsi dire che come c'erano un tempo le sette sorelle del petrolio ci saranno le dieci sorelle dei mass media le grandi multinazionali mondiali dei mass media
La prospettiva per molti aspetti preoccupanti probabilmente la produzione di immagine diventerà più importante della trasmissione delle immagini
Nei prossimi cinque anni abbiamo preso da Stoccolma
Sarà moltiplicato per dieci il mercato della produzione di immagini nel novantatré avremo bisogno ogni anno il che significa moltiplicare per dieci di trecento mila ore di intrattenimento televisivo
Sarà più importante a questo punto il software che non una guerra del sistema
Ciò che è in gioco con il controllo della produzione tutti enorme peso
è in gioco certamente la bilancia commerciale di ciascun paese da nostre passive su questo punto
Ma è in gioco indirettamente tutto l'insieme della bilancia commerciale
Perché l'export di un Paese e trainato oggi dalla immagine di questo Paese
Specialmente per un paese che amo l'esportazione come quella italiana Italia tra l'altro il secondo Paese esportatore al mondo in rapporto al prodotto nazionale lordo dopo il Giappone
Sarà in gioco la penetrazione commerciale nel Terzo Mondo
Perché si tenderà
Non a vendere i prodotti televisivi perché al terzo mondo non li può comperare ma accenderli gratis in cambio della presenza della pubblicità e dell'esclusiva della pubblicità al loro interno
Sarà in gioco una egemonia culturale di costume e in definitiva politiche perché si potrà dire certamente che come la televisione ha unificato l'Italia negli anni sessanta e settanta nel due mila tenderà a unificare il mondo
Avremo una tv dunque universale
Nel villaggio globale di cui tanto si è parlato se però avremo una televisione per i villaggi de per i villaggi tradizionali
Perché il localismo continuerà ad avere un grande spazio la televisione locale accanto a quella del villaggio mondiale probabilmente si rafforzerà
Forse non si rafforzeranno i network televisivi
Sappiamo che negli Stati Uniti c'è una crisi di tutti e tre il grande Networks
Finge negli Stati Uniti anticipano un po'ciò che succede altrove su questo piano
Forse avremo una situazione esattamente opposta a quella delle previsioni pessimistiche e ora quegli anni
Esattamente opposta perché si poteva immaginare un mondo Massi ficcato dove tutti nello stesso momento vedono lo stesso spettacolo stesso programma
Programmati e decisi da una centrale
Invece cediamo forse verso un'esplosione di autonomia e di individualismo anche in questo settore
Il tempo televisione sarà forse programmato
Da ciascun individuo in modo autonomo così come oggi viene programmato il tempo lettura
Avremo l'epoca
Delle videocassette dei registratori dei video dischi
Dei compact disc televisivi
Di una editoria televisiva che diventerà Simina vittoria dalla carta stampata
Avremo le dispense
Quelle storiche o artistiche che un tempo leggevamo sulla Curcio e così via le avremo televisive
Avremo una fortissima televisione locale
Avremo una forte televisione specializzata appagamento via cavo
Una televisione via satellite avrebbe Networks
Un pluralismo
Un'esplosione di creatività e anche di individualismo forse anziché una massificazione
Bene abbiamo cercato di guardare al futuro per quel poco che si può fare
Guardiamo al presente
Abbiamo guardato anche al passato ci manca solo presente
Io credo che le difficoltà
Attuali sono superabili
Bisogna guardare con un certo ottimismo
è vero che abbiamo una bilancia commerciale passiva per quanto riguarda i prodotti dell'immagine
Ma è anche vero che siamo il Paese della grande cultura della grande arte del made in Italy dal Desailly e della grande cinematografia
Il paese dove c'è la televisione pubblica forte
Una televisione commerciale fortissima che è stata la prima sbarcare in Europa
Abbiamo fatto degli errori altri ne stiamo facendo
Li possiamo correggere
Ci sono due poli forti nel sistema televisivo
La RAI e la Fininvest
Un errore è stato certamente quello di una concorrenza esasperata tra questi due poli che ha bruciato delle risorse nazionali
Una concorrenza esasperata sul terreno sbagliato
E cioè non su quello degli investimenti
Ma su quello degli spettacoli usa e getta del non prodotti del non prodotti televisivi perché non hanno mercato perché si consumò nel momento in cui vengono fruite
Si sono disperse delle risorse e si sono fatti pertanto pochi investimenti pochi investimenti tecnologici
Siamo l'unico grande Paese moderno dove le aree metropolitane non sono cablate quindi la televisione via cavo non c'è ancora
Siamo indietro sul satellite
Si fa l'errore
Di manifestare una infondata aggressività contro i due poli forti del sistema televisivo
Una infondata aggressività
Questi due poli forti sono probabilmente già adesso ciascuno troppo piccolo per reggere la concorrenza mondiale
E invece li si vuole spezzettare mi si vuole umiliare si vuole colpire con polemiche spesso infondate
Anziché fare ciò che sarebbe ovvio e cioè favorire la collaborazione tra pubblico e privato nazionale
Come si fa in tutti i settori strategici e che richiedono grandi mezzi si fa così nell'aerospaziale si fa così nella chimica si fa così le trovo che non si vede perché non si debba far così anche nel settore televisivo
Abbiamo di fronte al problema della legge
Affrontiamolo con serenità
Senza pessimismo
Ricordando come dicevamo prima che abbiamo una buona televisione sia pubblica che privata che abbiamo una buona e forte rete di televisioni locali
Che abbiamo un mercato pubblicitario che si è allargato enormemente costituendo anche un motore per lo sviluppo delle economie più in generale ma che si può allargare ancora molto
Abbiamo la televisione pubblica che viene sul piano della informazione spesso aggredita
Ma a proposito della quale si può dire con tranquillità
Che garantisce più pluralismo della carta stampata
Mi spiego
La carta stampata
Ricostituita da tanti centri di potere tanti giornali
C'è una categoria di giornalisti di ottimo livello professionale la cui autonomia va fortemente
Tutelata
Una categoria di giornalisti che costituisce un grosso ammortamento alla tendenza di usare i mass media come se gli strumenti ma dalla proprietà
E tuttavia
Tutti i giornali hanno la stessa filosofia che la filosofia della grande impresa
La grande impresa non è neutrale ha una sua filosofia suo modo di vedere le cose
La televisione pubblica non risponde alla stessa filosofia nella stessa impostazione culturale e pluralista nel vero senso della parola sotto questo aspetto
Certo può essere fatto tutto molto meglio ma questo non si può negare
Dobbiamo ragionare prima di vedere come deve essere la legge come non deve essere credo sia sbagliata l'idea che le leggi risolvano da sola i problemi sbagliata l'idea che le leggi possano stravolgere la realtà che si è creata sul mercato
Sbagliata l'idea che le leggi possono ingessare in una camicia di forza che duri per molto tempo per decenni addirittura questa realtà specialmente in un settore per definizione così elastico in così rapido mutamento come quello della televisione dei mass media
Sarebbe sbagliata l'idea che il disegno di legge Mammì sia qualche cosa da buttar via prima ancora che si è discusso
Il disegno di legge non mi nasce da una lunga trattativa tra le forze di maggioranza
Dal
Dopo mesi e mesi di lavoro se questo è stato il punto di equilibrio ci sarà un motivo non abbiamo lavorato per niente per mesi
Quindi bisogna attenersi
Fermi innanzitutto al progetto ma mi naturalmente lo si può correggerlo si può cambiare lo si può rivedere
C'è un problema di norme antitrust
A proposito delle quali certamente bisogna considerare che la informazione sia essa televisiva o stampata
E sempre informazioni risponde alla stessa logica pone gli stessi problemi di concentrazione e quindi occorrono norme antitrust che in qualche modo probabilmente in un modo meno rigido di quello che era stato previsto con l'opzione zero stabilisca che chi ha una forte posizione televisiva non la debba avere nella carta stampata o viceversa troveremo il modo
Dobbiamo guardare questo problema con una certa serenità
Perché la situazione non è fortemente deteriorata
Intanto la televisione non è tutta informazione la televisione e più spettacolo che informazione
La televisione poi si riflette poco su questo aspetto e per definizione strutturalmente il meno fazioso dei mass media
Perché il quotidiano si rivolge alle centinaia di migliaia di persone e quindi può compattare faziosamente un gruppo di opinione
La televisione si rivolge ai milioni di persone
E quindi per una esigenza pubblicitaria alla necessità di trovare un punto d'intesa un punto su cui tutti sono d'accordo di sottolineare ciò che unisce e non ciò che divide
E quindi è un mezzo di per sé un po'fredde un po'neutrale la televisione
Ma soprattutto non si ragiona abbastanza su questo
Dobbiamo guardare le cose con tranquillità in Italia dove abbiamo un sistema televisivo nel quale il polo pubblico rappresenta il cinquanta per cento
E quindi abbiamo un forte presidio di pluralismo di presenza pubblica e questo ci può far vedere con maggiore tranquillità la parte privata del mercato
Abbiamo l'esigenza di estendere normative anti presta la pubblicità certamente per evitare che ci sia un controllo indiretto
Diretti attraverso il controllo della pubblicità
Abbiamo l'esigenza di assicurare lo sviluppo delle
Emittenti locali per evitare che queste siano schiacciate dai grandi gruppi le emittenti locali sono una grande fonte di pluralismo di autonomia
Dobbiamo assicurare la possibilità di creare altri popoli accanto i due poli forti che ci sono altre reti
Non si può bloccare tutto intorno ciò che esiste
Ma non mi pare ci siano grandi difficoltà nell'ottenere questi risultati
Abbiamo avuto due polemiche recenti
Che stento a capire sino in fondo una è quella che riguarda l'alta autorità televisiva
Nella legge nel disegno ma mi si parla del garante si spiega quali sono le caratteristiche che deve avere questo ufficio lo si spiega bene
Si può chiamare garante si poche ma l'alta autorità non è un problema
Si può anche ragionare sulla necessità che questo garante
O altre autorità o ufficio tale di garante o di altra autorità sia indifferentemente investito del compito di soprassedere a ciò che avviene nella carta stampata e ciò che avviene nella televisione
Ma mi pare che non ci siano problemi insolubili da risolvere
Sempre che ci sia la convinzione quasi ovvia in democrazia
Che per quanto si possano spazzare le fantasie non si trova un'autorità più legittimati e più credibile di quella che è espressione dei cittadini dell'opinione pubblica e quindi del Parlamento se qualcuno delle dei più fantasiose ce lo dica
C'è una polemica sulla interruzione pubblicitaria dei film è un problema esistente che non va sottovalutato
Certo ad esempio gli autori dovrebbero avere il diritto di sapere prima se il loro film sarà interrotto oppure no per trarne le conseguenze a priori
Certo si possono evitare vere e proprie violenze conto l'espressione artistica del film con interruzioni
Poste in un modo assolutamente inaccettabile
Probabilmente questo problema sarà molto traumatizzato con la televisione via cavo a pagamento
Un'unica cosa non si può immaginare un unico diritto al cittadino con tutta la buona volontà non può avere e cioè quello di vedere il film gratis
E di rifiuta la pubblicità all'interno del sì questa è una cosa che francamente diventa difficile
E tutto diventa difficile in un mercato come quello cinematografico dove si richiedono grandi investimenti grandi investimenti per grandi produzioni che competono sul mercato mondiale non per produzioni da cineteca si suol dire che ormai il film è come la balena che va sfruttato sino in fondo fino che ce n'è un pezzo e quindi il figlio deve andare prima nelle grandi sale cinematografiche alla moda
E poi deve andare nella televisione via cavo a pagamento e poi deve andare nel network importante e poi nel network meno importante e poi nelle televisioni locali e poi nel terzo mondo finché ce n'è un terzo questa è la logica dell'economia di mercato mondiale alla quale difficilmente possiamo sottrarci
Le polemiche su questi argomenti
Sono drammatizzate
Da una semplicissima ragione
E cioè che chi riferisce la polemica stesse chi la racconta chi fa il cronista della polemica e in verità il l'inevitabile protagonista della polemica i mass media sono i diretti interessati in questa materia e quindi non sono certamente degli spettatori Sereni distaccati o neutrali non c'è niente di male in questo ma è ovvio sottolinearlo
Bisogna vedere le cose con ottimismo
Anche perché l'eccesso di polemiche la drammatizzazione nasce spesso dal fatto che si guarda poco lontano nel tempo e nello spazio
Se guardiamo indietro nel tempo vediamo che abbiamo passato decenni a litigare a piangere ma se chiediamo a qualunque uomo della strada se le sue serate televisive sono più vivaci illuminate più belli e più colte EP civile oggi o quindici o vent'anni fa abbiamo una risposta ovvia
E quindi probabilmente abbiamo pianto litigato inutilmente ha torto
Se guardiamo nel futuro vediamo che c'è spazio per tutti
Che c'è alle porte un grande mercato che moltiplicherà per dieci come dicevamo prima le possibilità un grande mercato mondiale su quale l'Italia giocare tranquillamente le sue carte
Abbiamo bisogno quindi con molta tranquillità di una legge che dia certezze a tutti
Di una legge che guardi lontano io credo che questo convegno abbia dato un contributo in questa direzione e di questo ringrazio calorosamente il mio amico Pellegrino
Cosa fa
Ma io
Parlerò dell'ingiusta dell'immaginario
Naturalmente occupandomi istituzionalmente di musica
Di teatro e di cinema parlerò dell'attività più tradizionale rispetto a quella
Della televisione ma un'attività che penso abbia un passato presente un futuro di fronte a sé
Sempre i dati descritte dal Pellegrino
Nella sua relazione sulla situazione dello spettacolo in Italia
Sono abbastanza sintomatici
Registriamo nel settore cinematografico una grande diminuzione di presenza di persone
Al diminuzione alla quale non corrisponde certo una crisi della fruizione del prodotto cinematografico in realtà la televisione su questo punto avuto delle influenze continua ad averlo in Italia in tutti i Paesi del mondo
Registriamo viceversa un grande incremento di spettatori
Il nell'attività dal vivo
E la musica nel teatro
Addirittura anche considerevolmente negli spettacoli viaggianti nei circhi nei parchi divertimento
Questo mi sembra evidenzi un fenomeno che chi decide di uscire tende a privilegiare uno spettacolo sia completamente diverso rispetto a quello che fluisce in casa attraverso il mezzo televisivo
In queste ore in queste ore in questi due mesi
Mentre è stata approvata dal governo presentata al Parlamento e discussa la legge finanziaria si è di si sono fatte molte polemiche su questo settore si sono assunti atteggiamenti di varia natura spesso molto emotivi
E forse in questo momento si può anche rapidissimamente fare la sintesi di che cosa è successo
Innanzitutto nell'ambito di queste polemiche
Ho ho visto che si è detto dice
Se si fossero assunti atteggiamenti meno drastici si sarebbero potuti giungere ad accordi più rapidi
Io credo che i fatti siano più eloquenti delle parole la legge finanziaria e reale che è collegata dodici leggi di accompagnamento la seconda legge di accompagnamento approvata ieri dalla Camera all'unanimità è stata quella nel settore dello spettacolo
E malgrado il fatto che
I capigruppo la conferenza di capigruppo e non avesse messo questa l'approvazione di questa legge come prioritaria ne aveva messe sette otto avanti in realtà poi i lavori può elementari sono svolte in modo tale per cui questa è già stata approvata ieri dalla camera ed è passato al Senato
E allora mi sembra che tutta questa suddivisione tutta questa acrimonia tutta questa tensione si sia svolta più
Sui mass media che non
Nelle Aule parlamentari
E che
Bisogna anche tenere presente questa legge è quella presentata dal governo emendata dallo stesso Governo in seguito alla discussione che è avvenuta in Parlamento e fuori
E che l'opposizione ha modificato
Queste leggi con un proprio emendamento approvato che rappresenta credo una modifica assolutamente marginale rispetto alla l'impianto della legge stessa
Lo Stato ha tagliato un po'i fondi dello spettacolo per a i prossimi tre anni
Lo ha fatto non certo per sottovalutazione del fenomeno non certo perché lo considero una fenomeno futili e che pertanto può essere ridimensionato lo ha fatto per esigenze di
Lo stato italiano spende il quaranta per cento di più di quello che incassa ha ritenuto di intervenire in tutti i settori
Produttivi socialmente importanti rilevanti
è intervenuto purtroppo anche nel settore della cultura ma debbo dire che chi guardi con dettaglio le cifre della Finanziaria vedrà che tre settori culturali e parlo di ricerca di università di scuola
Di beni culturali e quello meno
Meno toccato da Italia è stato proprio quello dello spettacolo ma non per come la Finanziaria arrivata in porto ma già da come la Finanziaria dal partito inizialmente
In più
La legge finanziaria presente un'opportunità nuova che il Governo e spero il Parlamento coglieranno rapidamente cioè quella di avere previsto uno stanziamento che se accompagnato da una rapida legge consentirà nel mille novecentonovanta Mione centonovantuno di dare cinquecento miliardi alle amministrazioni comunali
Perché siano investite per la costruzione di impianti di spettacolo
Voi sapete che una caratteristica
Del nostro Paese
Rispetto all'all'estero è quella che si sono costruiti pochissimi
Impianti di spettacolo ad alto valore
Spesso si sono lasciati se ne sono lasciati degradare alcuni
Di una certa tradizione di una certa importanza
Siamo a Roma sappiamo tutti come il problema dell'Auditorium sia dibattuto
Da molto tempo
Sappiamo come
Soprattutto in Provincia e anche in province significative
Non vi siano più sale cinematografiche perché la crisi della sala portato in certi luoghi i privati ad allontanarsi da questi
Sappiamo che posti
Per
Che rappresentino un punto incontro socialmente artisticamente importanti sono stati trascurati
Credo che questa filosofia di sacrificare forse un può le spese
Ordinarie
E le spese di gestione per investimenti in questo settore non possa
Che essere un fatto positivo tenuto conto ripeto che non si tratta di una scelta dello Stato che ha abdicato e proprie funzioni si tratta
Primo di una scelta determinata dalle necessità di bilancio secondo
Anche dall'indirizzo di razionalizzare
La spesa pubblica di unirla agli investimenti privati che non vanno affatto demonizzati ma vanno viceversa fatti confluire nella direzione giusta
E si tratta inoltre di intervenire con lo Stato per aiutare l'insegnamento aiutare il potenziamento delle infrastrutture consentire all'attività di svilupparsi meglio ed aiutare le le attività strutturalmente ed economicamente più deboli
Ivi compreso alcune zone geografiche perché le potenzialità economiche nei vari settori del Paese nelle varie zone geografiche del Paese sono oggettivamente diverso
Sono stati introdotti sono state introdotte formule di aiuto alle attività
Agli investimenti privati nel settore
Limitandosi per ora ad avvantaggiare fiscalmente chi opererà donazioni a favore di organismi
Pubblici che operino non a scopo di lucro
Saranno beneficiari del dei benefici fiscali sulle donazioni soprattutto gli enti lirici alcune attività teatrali
è stato accantonato
Il problema del tax scelte
è stato accantonato
Per due stagioni
Ed è stata questa una
La scelta del Governo di accantonare questo argomento per riproporlo comunque
A brevissimo tempo in occasione della discussione che si avrà nella Commissione finanze della Camera sui provvedimenti a favore della piccola e media impresa
è stato accantonato ricevo per due motivi primo
Perché
Vi è stata una polemica emotiva
Che
è stata collegata due fatti primo alla discussione più che legittima
Sulla necessità dell'equità fiscale
Non si voleva accerto
Apparire come coloro i quali dessero vantaggi Jill oggi ci
Nel momento in cui viceversa lo Stato si deve impegnare per
Un
Riequilibrio nell'equità fiscale che certamente è molto lontano
Non direi
Risultati ottimale ma anche da risultati
Diciamo pure solamente decoroso
Poi perché l'emotività
Era conseguente anche al fatto che proprio
Nei giorni in cui
Nei giorni in cui si discuteva di questo argomento vi era la tensione
Tra il sistema pubblico
E il la Fininvest sulla discorso dette tutti pubblicitario e purtroppo le discussioni sotto l'emotività non sono sempre razionali
E poi perché certamente riallacciandosi questo alla primo argomento è apparso opportuno che determinati vantaggi di carattere fiscale
A beneficio
Di attività
Di impresa
Avvengano in un contesto non asse Emma collegato ad altri tipi di vantaggi riferendosi ai discorso sulla piccola e media impresa
Certamente si avrà l'occasione di valutare provvedimenti che siano compatibile che siano soprattutto in armonia con il sistema tributario italiano
Su questo punto però in ordine alle polemiche
Che si sono sviluppati desidero dire con molta chiarezza questo io non sono certissimo
Che questo sistema dell'introduzione di un beneficio fiscale sugli investimenti
Risolverà i problemi della cinematografia italiana
Ma certo è una mistificazione dire che chi aveva pensato a questi problemi voleva avvantaggiare
Il gruppo Berlusconi
Una mini mistificazione per una ragione semplicissima
Innanzitutto il gruppo Berlusconi
Benefici AGEA
Nel in un'azienda che ha nel settore
Del settore dello spettacolo di una possibilità di vantaggio fiscale del settanta per cento per gli utili reinvestiti
E e qui si trattava viceversa di percentuali molto inferiori
Secondo
E se guardiamo la situazione della cinematografia del nostro Paese dobbiamo valutare quello che è stato ampiamente detto delle relazioni questa mattina ha ricordato testé da Intini
Sistema cinematografico italiano che pure
Ha previsto uno sforzo dello Stato con la legge
Centosessantatré le minacce novantacinque in cui Fondo unico per lo spettacolo è raddoppiato e raddoppiato anche i fondi a favore della cinematografia
E che risultati ha prodotto
Ha prodotto che eravamo col momento del duecento miliardi deficitari sul piano Biasi pagamenti nel settore degli utili audiovisivi siamo arrivate nell'ottantasette a quattrocentocinquanta miliardi
E in più la produzione cinematografica checché se ne dica in mano alla RAI
E al gruppo Berlusconi questa è la verità e allora
Come si allora io credo che quello del tax shelter che è un mezzo per convogliare nel settore cinematografico nuove energie sia un tentativo di un di uscire da una situazione che è oggettivamente impaludamento e che è preoccupante
Non tanto per gli aspetti economici perché tutto sommato
Nell'arco della del prodotto interno lordo nell'arco dell'economia nazionale quattrocentocinquanta miliardi di deficit nel settore audiovisivo può non essere importante ma
è viceversa estremamente importante per tutta una serie di aspetti collaterali alcuni dei quali sono stati molto ben citati venti
Ai quali mi permetto di aggiungere solo un argomenti e cioè l'aspetto culturale
Cioè se noi più nuovi arriviamo ad importare
Soprattutto nel settore cinematografico che tramite la Sava assolutamente la televisione sulla forma di spettacolo la di gran lunga la più seguita
E tanto più importiamo tanto più importiamo cultura
Straniera e tantomeno voglio dire
Valorizziamo la nostra tradizione culturale
Esaurito il discorso sulla Finanziaria adesso speriamo che le tensioni dialettiche diminuiranno e che ci si consentirà di affrontare con un minimo di serenità le leggi
Dei settori della musica
Del teatro del cinema
Per quanto riguarda la musica
Noi abbiamo una situazione come ho detto prima in abbiamo un incremento
Di spettatori agli spettacoli musicali e un incremento però che pone sempre questo settore
Non certo tra le forme di spettacolo più seguite nel Paese
I nostri enti lirici hanno una qualità media dello spettacolo estremamente elevata
Questo è arcinoto
Mediamente la più elevata del mondo
Però abbiamo anche una situazione che l'impegno di danaro pubblico nel settore degli enti lirici è aumentato del trecentocinquanta per cento
In negli ultimi sette anni
Siamo passati dal mio e centottanta in cui ogni spettatore che si recava a vedere uno spettacolo presso un ente lirico costava al contribuente Hitachi pazza cinque mila lire siamo passati a centonovanta mila lire
Nel mille centottantasette questa è la situazione
E qui voglio chiarire con molta precisione
Nessuno crede nessuno è così sciocco da ritenere che Verdi e Goldoni possano essere
Riprodotti
In teatro
Senza un contributo dello Stato
Perché sono spettacoli che facendo il rapporto tra i costi perché hanno oggettivamente
E
Il ritorno di incassi che possono avere e tenuto conto che i contenitori sono quelli che sono francamente
La mia
Passione per l'attività sportiva non mi fa certo però condividere l'idea
Che mi sembra assolutamente realistica che è quella di dire trasmettiamo le opere liriche
Né né negli stadi perché
Perché ogni ogni spettacolo lo ha visto nel contenitore appropriato e allora voglio dire facendo il rapporto tra costi e contenitore si sa che senza un contributo dello Stato
Certi tipi di spettacolo non possono essere riprodotti questo e e che d'altra parte sia utile riprodurli
Credo che nessuno lo discute
Però
Questo è un dato reale ma un dato altrettanto reale è quello che bisogna essere certi che con il danaro pubblico non si compiano sprechi
Che il danaro pubblico sia utilizzato con grande trasparenza
E che non vi siano sacche di privilegio né incentivazione allo star system ma a spese del contribuente italiano questo è voglio dire sono gli obiettivi che mi sembra legittimo
Uno Stato seria moderno debba perseguire inoltre anche su questo piano proprio per quanto riguarda la musica e il teatro
Pensare a trovare il modo di convogliare
Energie economiche private in questi spettacoli credo che sia un è un elemento di rafforzamento
Non certo per fare una privatizzazione selvaggia poiché si va avanti certe volte a slogan con poco contenuto ma perché tutto sommato
Abiti
Avere l'aiuto dello Stato senza però abituarsi ad una mentalità assistenziale può migliorare la qualità organizzativa e forse anche la qualità stessa dello spettacolo
Io debbo dire che sotto questo punto di vista
Sono
Stato confortato quando dieci giorni fa
Mentre proprio vi erano discussioni bisogna aiutare solo il pubblico il privato va demonizzato eccetera eccetera guai a chi bada alla gestione economica eccetera io sono stato al
Teatro Eliseo ad assistere alla commemorazione di Paolo Stoppa e dalle testimonianze
Non di imprenditori privati ma di persone di teatro che hanno vissuto diceva Paolo Stoppa si sono praticamente alla fine ho avuto ho avuto lateralmente due due riflessioni primo
Che Paolo Stoppa che certamente è un attore la cui tu qualità
Artistica nell'ambito la propria attività non è certo in discussione ha sempre
Agito nell'ambito del teatro privato sente
Secondo varie testimonianze hanno detto come Paolo Stoppa fosse attentissimo
A sapere come era l'andamento della vendita dei biglietti
Ma probabilmente non tanto per
Per
Desiderio di fare
Di far di conto ma perché
Quando si pensa lo spettacolo e in fondo il successo del pubblico
E significa anche la la certezza e la consapevolezza che il messaggio culturale è un un messaggio che va a beneficio di una grande fetta della società e non a beneficio di pochi intimi
Perché quando questo avviene tutto sommato tutto sommato
L'intervento il vantaggio della collettività è minore
Mi fa piacere per quanto riguarda nel settore del teatro che proprio
L'altro giorno
Si sia
Poi ieri si sia tenuta la commissione porosa
Nell'ambito della quale tutte le proposte formulate dal ministero sui contributi da erogare sono state approvate all'unanimità
Un'altra riprova che poi tutto sommato
Un po'
Di questa tensione dialettica era e fu forse strumentale
Per quanto riguarda il cinema
Che a mio parere rimane la forma di spettacolo più seguita
Perché la televisione e la reso ancora più popolare
Io credo che vi siano
Alcuni argomenti da sostenere innanzitutto
Va razionalizzato l'intervento pubblico nel settore cinematografico
Quando in un settore
Viene la mano pubblica la mano pubblica si giustifica la sua presenza quando agisce in base a una certa strategia
Ora
Io credo che l'attività
Del Centro sperimentale di cinematografia che va potenziata come scuola di cinema che ha grande tradizione che era un po'decaduta che va potenziata in questo senso Lina Wertmüller stava cercando di fare un grande sforzo che il ministero appoggerà
Non può non integrarsi all'attività
Dell'Istituto Luce e di Cinecittà
Probabilmente sarà anche utile ritornare meditare
La proposta di cui si è fatto interprete a nome del partito socialista l'altro giorno Pellegrino
Di arrivare a questa razionalizzazione anche sul piano giuridico trovando un modo per unire queste forze
Con uno scopo con due scopi
Il principale
Il primo
Quello di
Dare una logica maggiore un coordinamento maggiore a tutti i settori di attività senza disperdere energie
Anche economiche con tanti apparati organizzativi per gestire strutture che non sono poi megawatt
E poi
Con lo scopo di avere dare più chiaro il disegno
Di quello che si vuol fare
E avendo un settore un settore che alla fine curi la scuola
Curi la Cineteca
Currie il settore della
Di Cinecittà e cioè degli studi cinematografici che fanno ulteriormente potenziati che pure hanno
Prestigio internazionale già grande
E che poi cure mediche che intervenga nel settore della produzione dalla distribuzione con una finalità ben precisa non di pura concorrenza
Per ottenere magari qualche
Il vantaggio economico modesto di pura concorrenza ai privati ma viceversa come segnale per cercare nuovi talenti con rischio canoni rischia anche di commettere degli errori
Ma anche poi forse di fare delle scelte felici di incidere perché il livello della cinematografia italiana possa progredire possa avere delle prospettive di sviluppo più importanti
Credo che in questo contesto vada poi valutata un'altra un altro aspetto
Riferendomi prima Cinecittà ho detto
Che ha una tradizione nel settore degli studi cinematografici molto vasta
Io credo che sia un settore nel quale la mano pubblica debba incidere più profondamente io credo che su questo piano
Roma potrebbe avere una vera e propria città del cinema che si prepari per essere nel novantadue all'avanguardia sul piano europeo e probabilmente sul piano mondiale
Lo Stato è deciso a fare la sua parte in questo settore ci auguriamo di trovare collaborazione non sul piano economico ma sul piano
Voglio dire delle impostazioni anche delle aree eccetera da parte del Comune di Roma pensiamo poiché il Parlamento debba valutare
Di inquadrare il tutto con aspetti giuridici di rilievo penso che sarebbe un modo per dare un impulso tecnologico ed organizzativo allo sviluppo cinematografia italiana e di metterla al centro di uno sviluppo internazionale da non sottovalutare
Inoltre si dovrà valutare come
Dare il premi di qualità
Come aiutare una produzione cinematografica che ha una caratteristica
Che mi sembra salvo fortunate eccezioni di questo tipo
Ho una un proprio una produzione di qualità
Che il pubblico
Però
Non gradisce
Segue poco
Oppure una produzione commerciale
Troppo spessa contraddistinta da modesto livello qualitativo talvolta anche da volgarità e che proprio per questa ragione ormai nei confronti del quale ormai il pubblico mostra disaffezione
E credo che partendo da queste da questi dati di fatto
E si tratti di studiare in modi come intervenire in modo più preciso
Regolando altresì meglio
Il discorso tra del rapporto tra produttori gli Autori io quando sono diventato ministro ho chiesto loro di formula anni alcune proposte in comune
A settembre me ne hanno presentati alcune adesso sembra che il discorso abbia
Di nuovo perduto un po'il figlio si tratta di cercare di verificarlo anche questo con grande realismo
è stata presentata la carta di Delfi
Io non sono su non ho titoli culturali sufficienti per porre bocca
Ma penso che
E temo che quando si inseguono le utopie si rischia di combinare poco
Anche nel discorso
Degli inserti pubblicitari
Io penso che sono argomenti che non si possono completamente lasciare alla trattativa individuale perché è un modo di non dare una risposta ad un tema che risposta merita
Ma nello stesso tempo non si può
Non si può fare come ho visto fare
Nel corso dello sciopero che vi è stato da parte del settore dello spettacolo per
Protestare contro i tagli quando ho visto interviste alla televisione o violette
Di
Attori
Che imprecava no contro le sponsorizzazioni salvo poi questi attori hanno grazie alle sponsorizzazioni e contratti miliardari insomma un po'di coerenza ci vuole senza coerenza si fanno proclami e magari
Si raccolgono anche consensi
Per la verità implora entrate non così vaste ma non si incide
Concretamente
Ecco io finisco facendo una ultimissima annotazione nel rapporto cioè si è già discusso molto se ne dovrà discutere del rapporto televisione cinema
Ma per fare un cenno al rapporto
Teatro cinema musica e cinema
Spesso il teatro e la musica si lamentano che sono bistrattati
Dalla televisione salvo poi
Magari che per la decisione di un regista
Uno spettacolo musicale di grande livello
Un'opera non può essere trasmessa televisione perché ai giochi di luce impediscono la trasmissione per cui
Spettacoli
Che
Ma resisteranno un contributo pubblico rilevante poi sono riservati ai pochi che hanno i mezzi economici e le possibilità organizzative per recarsi a questo spettacolo ma
Voglio dire fondamentalmente
Si registra poco teatro e poca musica
Diciamo colta
In televisione io su questo dire non non mi permetto di interferire anche perché secondo me il teatro a telegiornale più teatro il teatro si giustifica se
è spettacolo dal vivo quello che però mi sembra di potere dire
Rimproverare alla televisione soprattutto a sistema pubblico televisivo è una grande carenza di informazione
In merito a questo tipo di problema
Io debbo vedere che i giornali che pure sono prodotti che si vendono c'era l'altro ormai non ci sono quasi più passivi o e spesso sono anzi molto attivi dedicano allo spettacolo
E anche alla musica
Alla alla prosa
Al cinema
Come minimo due pagine tutti i giorni e spesso poi vi sono dei supplementi degli inserti
Nell'informazione televisiva c'è la televisione pubblica relega
Le informazioni di questo settore inappropriata in apposite trasmissioni che vanno a ore proibitive e nei telegiornali e si vede rarissima informazione se non legata ad avvenimenti che hanno caratteristiche più mondane che artistiche ecco io
Mi sono sempre chiesto e mi chiedo per quale ragione questa differenza di trattamento credo che
Il sistema dello spettacolo
Abbia ragione di lamentarsi di una scarsità di informazione
Proprio tramite il i telegiornali che sono voglio dire gli strumenti d'informazione i più seguiti dall'opinione pubblica
Per concludere ritengo che
Proprio nel constatare che la situazione lo spettacolo italiano denuncia dei problemi organizzativi ma denuncia anche una certa interesse da parte l'opinione pubblica valga la pena di lavorare e credo di lavoro ce ne siamo molto
Per migliorare questa situazione il Governo
Cercherà di fare la sua parte sono certo che
Gli addetti ai lavori
Daranno idee costruttive positive spero che il Parlamento abbia la possibilità di discutere questi argomenti e che si giunga assoluzione tutto sommato soddisfacenti grazie
Ha chiesto di parlare Stefano Rolando che il direttore del Servizio editoria della Presidenza del Consiglio
Ci sono alcune relazioni introduttive a convegni di questa portata che si giudicano dalla dalla qualità e della sofisticazione delle citazioni in questo caso mi pare che la la buona relazione introduttiva di Bruno e dovuta al fatto non per la sofisticazione delle citazioni ma perché rapidamente ha messo in contatto e in relazione i tre argomenti che rendano questo tema un tema centrale
Il tema della il fattore della spontaneità del mercato spontaneità del mercato e velocità della tecnologia
Il problema della flessibilità politica cioè il problema di governare il sistema
E il problema dell'adeguamento istituzionale
E cioè nelle proposte della relazione che poco fa Ugo Intini ha integrato dandogli più spessore ulteriore spessore ulteriore proposta completamento del quadro normativo
E questo lo si legge un po'in tutti gli interventi che sono stati fatti sino adesso proposta per saper stare
Su quello scenario di progressiva internazionalizzazione in cui questo sistema da questa mattina è stato presentato a Roma il rapporto sullo stato sociale del Paese del Censis
Mi ha molto colpito una battuta
Nel rapporto anticipata sia pure con embargo ai giornalisti
E che è il segnale di preoccupazione lanciato all'Italia
E alla sua cultura nel momento in cui essa su questo scenario incontra la cultura europea si dice attenzione la cultura ormai dell'Europa e la cultura dell'immaginario ma la cultura dell'Europa e quella dell'immaginario funzionale la cultura dell'Italia è quella dell'immaginario artistico
Restano queste due valenze dicotomica antagoniste la e il linguaggio dell'informatica entrato nella funzionalità e adesso lo dicono usiamo un po'come dire simbolicamente e qui il linguaggio della cultura largamente umanistica cresta
Ha una difficoltà di incontro e di confronto ed ecco perché l'internazionalizzazione ha bisogno di reggersi su un quadro normativo completato e su assetti istituzionali che funzionano e non solo sui fattori di spontaneità del mercato
Chi concorre infatti in questa prospettiva da una parte concorrano i soggetti imprenditoriali quelli che stanno sul prodotto i soggetti imprenditoriali che non stanno sul prodotto ma stanno sugli interessi finanziari che lì detti
Che ormai reggono una parte del flusso delle risorse nel sistema della comunicazione e soggetti professionali
Dall'altra parte ci stanno i soggetti istituzionali tutti
Il legislativo che al problema di far meglio le leggi o di avere il coraggio di dichiarare lo stato di deregulation quando questo è uno Stato di sviluppo del sistema
La pubblica amministrazione
Che raramente ricordata
In questi appuntamenti o in occasione di questi appuntamenti e per la quale qui mi corre l'obbligo di spendere due parole e infine un potere recente nell'esperienza europea che viene spesso richiamato sempre più nel dibattito il potere di controllo l'Authority il potere di garanzia
Naturalmente i Six il segmento politico e quello che da connessione a questi fronti e quello cioè che fissa le regole
Io ho l'impressione che il dibattito che è in corso sul riposizionamento dei soggetti di impresa dei soggetti professionali di tutti i soggetti istituzionali e che è un dibattito proprio che investe la politica il momento politico debba oggi avere il il coraggio di approfondire quello che l'equilibrio strategico tra tutti questi soggetti allora voi mi perdonerete se due minuti pur avendoli dedicati
In occasione di precedenti convegni qui c'è una certa compagnia di giro di di una convegnistica decennale sul sul tema della comunicazione e a me è toccato in altre occasioni altre epoche parlare di problemi più di carattere di quadro però due minuti io li voglio dedicare a questo problema
Della necessità che nel momento in cui si guardano gli assetti istituzionali non si perda di vista il problema della pubblica amministrazione
Personalmente Totti stima ogni ansa di un segmento anzi un segmento del segmento
Perché sappiamo che il problema del ministero della Comunicazione è un problema di ministero diffuso sappiamo che oggi c'è un quadro di competenze che riguarda l'informazione alla presidenza del Consiglio le relazioni culturali al ministero degli Esteri
Il ministero delle Poste e telecomunicazioni il turismo e spettacolo e per certi versi la ricerca scientifica e se allarghiamo all'indotto dobbiamo guardare alle competenze all'industria alle competenze alle partecipazioni statali al commercio estero
E probabilmente anche i beni culturali
Qual è l'esperienza in Breve che su questo su questo segmento su questo suo oggetto del dibattito abbiamo fatto in questi tre anni dopo lo l'impegno che il governo Craxi attuò partire dal mille novecentottantacinque di riqualificare questo segmento
Ma non ve la racconto il per le lunghe perché
Concertazione riscrivere oggi un disegno in quella cornice in quella prospettiva di tutela del diritto d'autore significa uno sforzo di andare al di là del puro momento della tutela giuridica ma saper leggere l'evoluzione della tecnologia
Vi faccio solo l'esempio all'interno di questo problema di ciò che ha richiesto in termini di salto giuridico e mentale il problema specifico della difesa e della tutela del software
Passare dalla difesa del prodotto individuale prevalentemente umori umanistico alla difesa alla tutela di un prodotto prevalentemente vincolato a interessi societari
Che si traduce in un fatto tecnologico anche questo è un provvedimento al concerto interministeriale quindi è un dato normativo in più del dibattito
L'analisi dell'incidenza delle nuove tecnologie sulla comunicazione mai veniamo da esperienze di questi giorni sulla difficoltà dell'editore puro di stare sul prodotto carta in termini come dire in termini ottimistici
Le applicazioni delle nuove tecnologie il sì di Roma i nuovi video dischi mettano in difficoltà l'editoria di settore
Ad avere una prospettiva ce l'avrà perché sempre ce l'avrà ma ci ha hanno posto problemi di mercato e di norma di grande portata
E di equilibrio di questo settore con quelli dell'industria televisiva e dell'industria dell'immaginario la problematica pubblicitaria luogo di conflitti ma anche di regole
In due parole io voglio solo dire che stare nell'Europa che compete a partire da un Paese che ha lingua non veicolare difficoltà di contrattuali ITA vuol dire che tutti i soggetti del sistema devono essere messi in grado di funzionare
L'Europa che funziona e anche una futura OPA in cui la contrattuali Ca'del sistema è affidata una pubblica amministrazione che funziona io vedo che guardo negli occhi il professor Luigi Ferrari Bravo con cui ci troviamo
In numerosi tavoli internazionali a discutere a rappresentare la contrattuali Tata il sistema italiano e se non lo faccio io farà Luís ma vi garantiamo che la contrattuali tale sistema internazionale del sistema italiano a livello europeo
Come dire un cliente difficile
è un cliente difficile perché la precarietà del quadro normativo interno rende questa contrattuali tra debole
Perché la difficoltà di indirizzi istituzionali rende questa questa contratto a vita episodica e perché i dati reali del sistema non hanno posto non hanno messo l'accento sull'equilibrio tra tutti i soggetti che hanno voce in capitolo
E invece questo ruolo di una pubblica amministrazione che funziona vincitore di tre casi di attualità
Il ministro e il vice presidente De Michelis ieri alla all'incontro che la Federazione del terziario avanzato
Ottimamente moderato dalla Nicoletta qui presente a ha posto il problema della cosiddetta terza spallata dopo l'abolizione del del dopo l'intervento sulla scala mobile interpella polizia il voto segreto il terzo momento di riqualificazione del processo complessivo di appuntamento col novantadue una una pubblica amministrazione capace di stare in via concilia ecco in via strategica riconciliata con il Paese che funziona
E allora voi questa pubblica amministrazione che in questo settore può funzionare ci aiuta a capire due o tre cose la prima che l'equilibrio tra impresa e Parlamento tra esigenze
Le lobby che in Europa hanno a che fare con una pubblica amministrazione che sale germe i problemi
Sono delle lobby che hanno un ruolo trasparente
Se noi abbiamo una pubblica amministrazione diffusa frazionata incompetente noi abbiamo delle lobby tendenzialmente a giranti la pubblica amministrazione che vanno in Parlamento
Si vanno a scegliere dei destinatari specifici si fanno fare normative specifiche congiunturali su misura e manteniamo non solo il caos nel mercato ma anche il caos del sistema normativo
Allora di frutti di fronte a questo modo di avere l'apporto con le lobby io credo che sia un problema dei partiti anche e anche dei partiti che pensano che la modernizzazione dello Stato sia sottrarre spazio a loro
Quella di porsi il problema della riqualificazione di questo segmento rapidamente
Quando si guarda riassetto istituzionale si deve guardare alle autorità che fanno il loro mestiere di autorità e che controllano al Parlamento che fa le leggi in condizione di farle
è una pubblica amministrazione europea che in grado di fare il rapporto relazionale col sistema di impresa l'attuazione normativa e rapporto con legislatura in termini corretti
Questo è un dato di urgenza
Per quello che riguarda la presidenza del consiglio prosegue proseguendo l'indirizzo dato dei governi Craxi e poi dal Governo Goria noi all'appuntamento del non del novantatré ma l'appuntamento dell'ottantotto arriviamo con una vecchia direzione generale delle informazioni trasformata degno dipartimento per l'informazione la notizia di questi giorni è contenuta la legge di riforma
Adesso si tratta di dargli dalla parte contenuti organizzativi e d'altra parte volontà politiche
Se questo vale rispetto alle imprese
Se questo vale rispetto al legislatore deve valere oggi rispetto alle volontà politiche e io credo che questo dibattito tra la qualità della politica
Affermato dei partiti e la qualità della politica mediata dalle istituzioni sia un elemento di grande maturità del Paese
O lo si raggiunge in tempo utile o novantatré resta l'anno dell'immaginario grazie
Darei la parola Guglielmo Epifani noto sindacalista
C'è un forte ritardo nel sindacato italiano ed europeo
Ad affrontare in modo giusto ed efficace
Le ragioni di rappresentanza dei lavoratori dell'industria dell'audiovisivo
Intendiamoci
Non è certo facile
Per un sindacato che nasce nelle campagne
Che si sviluppa nei cantieri
E nelle grandi fabbriche
Lasciare le sue spalle modelli limiti le forme contrattuali logori inservibili
Non è facile superare le ragioni del corporativismo
Della cristallizzazione dei privilegi
Far vivere il primato delle differenze delle novità
Rispetto all'idea di una unità che non esiste vedi una rappresentanza ormai tradizionale
è possibile anche dire
Di quale sindacato rinnovato avremmo bisogno
Un sindacato di governo e di gestione dei processi di innovazione tecnologica
Flessibile nei suoi modelli e nei suoi contenuti contrattuali in materia di orari di lavoro di rapporti di lavoro di professionalità
Capace di superare le proprie chiusure e i propri orizzonti
Le strutture tradizionali di organizzazione
E le forme tradizionali di associazione
Quello a cui assistiamo invece e l'opposto
Assistiamo alle chiusure lobbistiche di insensate di tanta parte del sindacato industriale europeo sulle nuove tecnologie
Agli atteggiamenti antimercato e antindustriali di quasi tutti i sindacati dello spettacolo e degli audiovisivi europei
Alla demonizzazione dei nuovi prodotti
Delle nuove opportunità di lavoro e di sviluppo
Penso all'editoria Elettronica alla pubblicità alle forme moderne di consumo dell'industria dell'immaginario e della comunicazione
Se riflettiamo su questo ritardo e sulle difficoltà generali del sindacato europeo
Individuiamo tra elementi di fondo e cioè tra i problemi che ne sono alla base
Il primo
Di ordine ideologico politico risiede in una presupposta e razionale separazione che si tenta tra le ragioni della cultura dell'informazione dello spettacolo da un lato delle ragioni del mercato della produzione della libera iniziativa dall'altro
Tutto si riduce a contrapporre il primato in sé è giusto e legittimo dell'intervento pubblico visto come un bene alla ruolo del privato visto come un male
L'autonomia e la sovranità nazionale su queste materie alla dimensione sempre più internazionale dei processi e dei fatti
Si parla così del novantadue ma ci si scorda che il futuro è già oggi il nostro presente
Il secondo problema attiene alle sedi ai soggetti della rappresentanza sindacale e insieme alle forme che ne derivano
Il sindacato che non ne può ovviamente prescindere non si muove però dei confini tradizionali dalle aziende e dagli insediamenti sociali di sempre
Si nega cioè alle nuove professionalità
A tutto ciò che non è lavoro dipendente a tempo indeterminato
Si nega tutto quello che nasce e del nuovo occupazione e nuovi lavori quello che si rappresenta da sempre il bene il modello generale valido per tutti e per sempre quello che ne fuoriesce il male la condizione da rinnegare quasi un futuro senza presente
Il terzo problema anche questo di derivazione ideologica e costituito da una concezione unilaterale del lavoro sindacale associativo
Il sindacato non può che essere contro contro il film stranieri contro il satellite che abbatte le frontiere contro la chiusura delle sale cinematografiche contro la pubblicità e contro le sponsorizzazioni
E mentre si colgono solo i rischi e mai le opportunità che nascono dalle trasformazioni in atto
Si finisce poi col praticare una strada di opportunismi che nascondono le difese più miopi e corporative
Come l'assenza di regole chiare e trasparenti negli avviamenti al lavoro nella formazione tecnica e professionale nella valutazione del merito
Si predica sinistra e si razzola a destra o meglio si propone il cambiamento e si difende il passato
Eppure non è difficile tracciare il segno di un rinnovamento di lavori e di problemi
Pensiamo a come utilmente il sindacato europeo potrebbe misurarsi con il tema della partecipazione della democrazia economica nei grandi gruppi multinazionali la Bertelsmann Murdoch Maxwell Berlusconi pensiamo alla Bertelsmann che da sola un fatturato di dieci mila miliardi e cioè il maggior gruppo multimediale mondiale e in Europa e precisamente in Germania ed ha un fatturato che miliardo più miliardo meno equivale alla somma dei fatturati della RAI
Del pezzo Fininvest televisivo e pubblicitario dell'emittenza privata italiana dell'industria dei quotidiani italiani in più forse anche dell'Italtel
O come il sindacato potrebbe favorire una maggiore integrazione tra le aziende radiotelevisive pubbliche europee
Pensiamo all'esigenza
Di avere scuole europee di formazione professionale dei linguaggi della cultura o alla realizzazione di quelle pari condizioni di lavoro di reddito di norme di avrei Proci Ricci pro città di mobilità anche come garanzia per l'impresa e per una corretta base di concorrenza reciproca
La partecipazione dei lavoratori
Alle definizione al controllo delle scelte strategiche di mercato e di prodotto dei grandi gruppi multimediali il compito più alto e stimolante a cui il sindacalismo europeo può essere chiamato da una parte questa scelta si muove nella più generale riforma dello statuto dell'impresa europea
Dall'altra
Può fondare una valorizzazione delle risorse umane e professionali volta senza velleità e confusioni di ruolo a difenderne l'autonomia
La libertà critica ed espressiva la pluralità dei giudizi e delle culture
Ma anche questa sfida potrebbe alla fine risultare parziale e insufficiente se non si metterà mano a un insieme di interventi legislativi e contrattuali
Capaci di disegnare nei fatti un moderno modello di operatore europeo della comunicazione e degli audiovisivi
Definendo ad esempio uno Statuto europeo dei giornalisti coordinando iter e processi
Che gestionali risolvendo i problemi aperti in materia di diritto di autore e degli interpreti degli esecutori
Riordinando il mercato del lavoro gli accessi al lavoro i reclutamenti
Insieme la definizione concordata degli standard delle tipologie di processo e di prodotto l'integrazione e la sinergia produttiva dell'offerta di audiovisivi
Orientamenti comuni in materia pubblicitaria potrebbero in definitiva ulteriormente allargare la base produttiva e l'area dell'occupazione diretta ed indiretta
E quindi principalmente sul fattore umano cioè le nuove regole da definire e i processi di innovazione tecnologica da governare finiscono per orientare il campo primario del lavoro sindacale
Qualche passo in direzione di un coordinamento delle politiche tre diversi sindacati dei Paesi comunitari è stato fatto negli ultimi anni
Ma ancora in misura disorganica e inadeguata
Pesa nove differenti storie tradizioni come si è detto pensano i residui più pesanti delle idee industriali del modello sindacale
Pensano soprattutto le chiusure nazionali e l'ambizione dell'autosufficienza nell'ambito delle proprie leggi e dei propri confini
La regista però va in un'altra direzione e richiede un vero sindacato europeo un sindacato che volesse per intero misurarsi su questa strada avrebbe io penso tutto lo spazio possibile per essere utile a sì ai propri associati al sistema delle imprese sia le ragioni della democrazia e della partecipazione
John Hawkins direttore del Istituto Internazionale della Comunicazione di Londra
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Credo
Che quello che ha detto poco fa Stefano Rolando
E l'interessante relazione che ci ha dato mi dissero che anzi in questo momento costituiscano una utile introduzione a quello che io brevemente cercherò di sintetizzare su due negoziati che mi pare abbiano una grande importanza nell'influenzare le scelte nazionali in tema di televisione negli anni a venire
E devo dire così come piccola nota aggiuntiva a quello che ha detto Stefano Rolando che e condivido la difficoltà di armonizzare anche il decision making prossimi Italia
In queste materie perché alla lista di ministeri competenti e che intervengono nei processi decisionali europee che lui ha fatto che era già abbastanza lunga se ne potrebbero aggiungere anche a altri
In realtà la materia finisce per coinvolgere la pubblica amministrazione nel suo insieme e quanto più e quanto mai si rende necessaria un'esigenza di coordinamento questi negoziati sul mutuo per lei mi hanno coinvolto in prima persona in tempi recenti
Che cercherò di nel discorso quanto meno tecnico possibile sono essenzialmente due
Sono il negoziato per una Convenzione del Consiglio d'Europa sulla televisione transfrontaliera a cui si riferiva poco fa signora Hopkins
Cioè sulle trasmissioni televisive da un paese all'altro sia dirette a mezzo ripetitore sia via satellite o via cavo
Il parallelo negoziato sulla direttiva comunitaria sulla radiodiffusione televisiva
Che invece riguarda tutte dico tutte e sottolineo le trasmissioni televisive che si svolgono nell'area dei dodici Paesi membri della CEE quindi anche le trasmissioni puramente nazionali ne consegue che la direttiva della comunità quando ci sarà speriamo presto si sovrapporre tra alla disciplina nazionale nei Paesi membri della comunità in caso dell'Italia e quindi si sovrapponga
Alla disciplina della legge dell'ottantacinque o e o a quella della nuova legge sull'emittenza televisiva che in corso di discussione al Parlamento quindi vedete l'importanza della attenta
Scelta di quello che si fa a livello europeo
Ed è quindi naturale che le tendenze che si manifestano nel negoziato insieme alla CEE a livello del Consiglio dei ministri mercato interno come ministro delle politiche comunitarie si ripercuotano sulle opzioni nazionali
Che tra l'altro dovranno essere riveduto e come tutti sanno a loro volta le opzioni nazionali influenza un atteggiamento dei giudici per la predisposizione della direttiva ora l'ultimo anno del negoziato cioè dal novembre dell'ottantasette ad oggi ha visto una contrapposizione interna alla Comunità europea
Grosso modo polarizzata intorno ad una posizione anglo tedesca da un lato era d'una francese dall'auto sulla quale hanno poi spinto per convergere Spagna Italia e Belgio
E quello che direi abbastanza interessante
E che la Gran Bretagna e la Repubblica federale in questo contesto hanno cercato di giocare la carta del Consiglio d'Europa
Per frenare e possibilmente impedire la finalizzazione del direttiva comunitaria dietro la quale tra l'altro c'è un voto del Parlamento europeo si può presumere che lo faranno ancora
Il pretesto per un'operazione di questo genere dato dalla sostanziale unità del paesaggio audiovisivo europeo che certamente non si arresta ai confini geografici della comunità europea questo lo accettiamo tutti questo è vero
Ed è anzi si è si ragiona in termini di identità culturale europea e legittimo allargarsi anche verso l'Europa dell'Est
Come in parte intende fare il Consiglio d'Europa magari a a spezzoni cominciando dai Paesi più ricettivi insomma come l'Ungheria con la Polonia
Il punto è però che la posizione anglo tedesca
Si risolve in pratica nell'abbassamento del tono della normativa comunitaria il che probabilmente per quanto riguarda la Gran Bretagna vi è un obiettivo voluto almeno dal primo ministro forse non dalla BBC
Dall'attuale BBC Venditti ho voluto nell'opinione che noi abbiamo sempre ritenuto errata noi negoziatori italiani che ciò favorirebbe l'ingresso in Europa
Di prodotti audiovisivi inglese di coproduzioni anglo americana data l'evidente prete preponderanza come lingua veicolare dell'inglese che però non è l'unico elemento a ben vedere in questa materia
E forse neanche il più importante che in realtà la Gran Bretagna d'oggi sembra il governo britannica ad oggi sembra maggiormente interessata al collegamento
Con la produzione americana grande polo americano nato grande polo il Giappone che non alla promozione di un terzo polo europeo
Che invece e la precisa istanza del presidente mi terrò credo quest'oggi ancora una volta discussa a Rodi
Quanto alla Germania atteggiamento di buone più difficili da decifrare probabilmente rientra il fatto che nell'ordinamento tedesco Ratti divisione essenzialmente nelle mani dei lender o per lo meno è una competenza debole quella del Governo
Italia
Non vi è taglia che ha visto l'Italia in prima fila è stato a possibile ottenere un accordo politico su taluni significativi emendamenti del testo di convenzione predisposto in tempi direi sospetta mente rapidi dal Comitato direttore dei mass media del Consiglio d'Europa questo accordo politico se regge dovrebbe permettere all'Italia di togliere il veto
Fin qui apposto insieme a qualche altro paese all'apertura della firma di convenzione vi assicuro
Che è il primo caso in cui l'Italia mette un veto al consiglio secolo abbiamo fatto benissimo ammetterlo
Ora
Io non so se il compromesso di Stoccolma reggerà lo vedremo presto fra qualche settimana
E se permetterà di finalizzare
Nel in primavera
La Convenzione del Consiglio d'Europa ci sono già in questi giorni in queste ore spinte per accelerare i tempi e per rimettere in discussione delle cose anche importanti e quindi non condivido su questo punto l'ottimismo del signor Rockets
Dire che fondamentalmente il risultato maggiore che si è ottenuto a Stoccolma è stato l'accettazione da parte dell'Europa dei ventidue
Cioè considerò molto più largo
Dell'idea che le trasmissioni televisive eccettuati i telegiornali le trasmissioni sportive giochi la pubblicità
Debbano mandare in onda una quantità maggioritaria di prodotto europeo soprattutto per quanto riguarda le trasmissioni con valori culturale
E dire che questo e uno dei nodi sia delle negoziato considero negoziato Comunità europea
Si deve sperare quindi che questa acquisizioni Stoccolma tenga anche sul piano della direttiva della CEE
E ritengo che questo sia un risultato importantissimo non solo nella prospettiva del salvataggio della produzione televisiva europea ma anche e soprattutto nella prospettiva del salvataggio del cinema europeo
In relazione al
I collegamenti abbondantemente illustrati in questo convegno tra le due tematiche e non è un caso a mio avviso che a Stoccolma la presidente dell'annata europea per il cinema e la televisione che essi Mombelli
Abbia lanciato un accorato grido d'allarme fondato proprio sulle statistiche di programmazione nelle sale europee di film europee rispetto alle statistiche dei programmazione le medesime sale di film di origine americana
Ed è l'esistenza di questa problematica che spiega perché alcuni Paesi in particolare l'Italia e la Francia abbiano insistito a livello del Consiglio d'Europa e spero insisteranno a livello della direttiva della CEE
Perché i due strumenti contengano delle norme sulla cosiddetta cronologia dei mass media cioè sull'intervallo minimo che deve intercorrere
Tra la proiezione di un film in sala e la sua programmazione in televisione
L'altro grande versante di dibattito sia a Strasburgo che a Stoccolma e che a Bruxelles
Ha riguardato e riguarda ovviamente il problema della pubblicità sia sotto il profilo del ritmo delle interruzioni dei programmi di lunga durata per intercalare di serie di spot pubblicitari sia per ciò che concerne la durata complessiva
Dissi fatti interruzioni sia infine sotto il profilo del contenuto
Del messaggio pubblicitario
Ora dando per scontato l'accordo su ghiotti i temi del rispetto di standard di moralità sulla necessità di restringere
O di escludere in taluni casi pubblicità a sostanze ritenute pericolose come le bevande alcoliche il tabacco qui c'è questa curiosa
Pretesa inglese sul tabacco da pipa forse sarà accordata visto che tanto ci tengono sì non sia granché non civico nonché sull'esigenza di stabilire un'adeguata disciplina per la protezione ai più giovani
Dire che resta il fatto che alcuni paesi come detto la Svezia che esclude la pubblicità televisiva hanno cercato di combattere delle battaglie di retroguardia dirette a salvaguardare la legge nazionale battaglie peraltro irrealistiche
Se solo si pensa all'avvento della televisione diretta via satellite qui è un punto fondamentale
Non bisogna nel quadro normativo europeo
Tollerare un approccio che privilegi la legge dello Stato di ricezione e il free flow information che deve prevalere e almeno come regola residuale salvo i limiti stabiliti specificamente da convenzioni atti internazionali e la legge del paese di emissione che governa questo è un punto d'una discriminante non è una sottigliezza giuridica è una discriminante fondamentale
Nella notte
Ora era chiaro sulla pubblicità discorso era di carattere appunto puramente commerciale perché si discuteva dell'aggiramento delle norme del paese di ricezioni che in parole povere significa discutere del problema della raccolta della pubblicità e dei relativi introiti rispetto a un paese destinatario o destinatario presumibile
In prevalenza di una determinata trasmissione e quindi eventuale diritto che voleva una gran massa di stati di interrompere
La trasmissione
Fatta in violazione di queste regole
Ripeto che il compromesso di Stoccolma e un compromesso estremamente fragile e discusso ancora
Tanto più che la posizione avversa rappresentata con una serie di nobili discorsi
Dato dalla difesa del consumatore a quella della piccola impresa la tutela cosa che oggettivamente importante ma bisogna vedere come la Junior ce l'ha delle peculiarità culturali locali le famose alla famosa questione delle piccole culture
Ma
Naturalmente dicevo e e un compromesso estremamente difficile da tener fermo specie se già cominciano voci che vogliono escludere dalla disciplina
Ha faticosamente concordata a Stoccolma le televisioni tematiche o la pay tv la la televisione a pagamento via cavo
Che almeno per quanto riguarda l'Italia è difficilissimo stabilire in questo momento qual le impatto percentuale avrà direi che ci sia un po'di esperienza americana come il sottoscritto bensì rende conto dell'importanza decisioni tematiche per esempio divisioni si fanno solo il tempo e che sono cariche di messaggi pubblicitari tra l'altro che passano veramente perché la gente sta lì ad aspettare di vedere il tempo che fa nella sua zona e si subisce tutta una sfilza di messaggi pubblicitari senza assentarsi dal dal video
Ora se la Convenzione del Consiglio d'Europa come prevedibile andrà in porto entro i primi mesi dell'ottantanove
Si rende tanto più urgente a mio avviso che entro quella data il Progetto di direttiva della CEE abbia raggiunto il punto di non ritorno
Io non mi illudo che si abbia la direttiva della CEE prima della Convenzione del Consiglio d'Europa ma il problema di noi l'ha fatto direttiva della CEE
E il punto di non ritorno a mio avviso è costituito dal raggiungimento della cosiddetta posizione comune dei dodici cioè a quel punto diventa irreversibile il processo di formazione del TIR
Fondamentale sarà l'apporto che potrà avere dato la discussione al Consiglio europeo in corso quest'oggi e fondamentale sarà
La tenuta della nuova Commissione che entra in funzione dal primo gennaio
Occorre oltretutto un fortissimo impegno che risulta perlomeno promesso dell'imminente presidenza spagnola
Che intenzionata forbito anche perché gli spagnoli intravedono una sorta di di inizio del polo europeo attraverso una specie di Unione latina italo franco spagnola che secondo me meriterebbe di essere attentamente studiata anche sotto il profilo dei nostri interessi
E occorre un discorso molto franco all'interno della comunità che coinvolga tutti gli ambienti interessati sia l'emittenza pubblica e quella privata circa gli obiettivi
Che si vogliono perseguire io personalmente ritengo che l'Europa abbia tutto al da guadagnare nel riforme rafforzarsi in questo campo per reggere la concorrenza nippo americano brasiliano Strehler
E che non convenga nessun polo televisivo europeo si è il suo pubblico privato di trasformarsi in un semplice rivenditore di produzioni non europea
Sotto questo profilo semmai che loro che la tardiva presa di coscienza di questa tematica da parte della Commissione delle Comunità europee
Per il fatto che il problema delle televisione della CEE è stato fin qui ricondotto soltanto a l'idea della liberalizzazione di un servizio ai sensi articolo cinquantanove secondo una logica
Di completamento del mercato interno di tutela della libera concorrenza in altre parole
A me pare che l'iniziativa della direttiva della quale va dato certamente merito allor cockpit forse è uno dei dei motivi per cui è stato mandato via
Sta per essere martedì e sarebbe meglio giovato a di un più stretto collegamento Coni settori più propriamente culturali quelli che fanno capo a Carlo Ripa di Meana speriamo che questo avvenga in futuro
In conclusione il regime europea della televisione non può e non deve essere un regime di sola o prevalente deregulation
Ma deve con opportuni strumenti eventualmente anche fiscali a livello europeo essere anche un regime di sostegno dell'industria europea
Ed ancora una volta non mi pare che ci sia contrasto
In questa proposizione si sia contrasto oggettivo di interessi in questa proposizione tra l'emittenza pubblica e l'emittenza privata
Il tempo utile per arrivare ad una direttiva della Comunità non è molto dato l'incalzante progresso tecnologico se non si arriverà in tempo
Per miopie nazionali o per scarsa consapevolezza dei termini problema il vuoto sarà riempito lo stesso
Marin Pino non sarà più il collegio degli stati riuniti in consiglio ed operanti come legislatori europeo saranno
Il libero gioco gli interessi e semmai la corte di giustizia nell'esercizio della sua funzione di interprete i Trattati comunitari si finirebbe cioè cona vere una soluzione all'italiana
Dato che in Italia è tuttora probabile che il regime della televisione se governo e Parlamento non decidono rapidamente sia dettato dalla Corte costituzionale anche questo è una scelta politica l'importante
Essere consapevoli dei suoi termini io ti ringrazio per la vostra attenzione
Ha chiesto di parlare l'attore Pino Caruso però non
Mi hanno detto che ho dieci minuti
E allora
Siccome in un certo senso la sintesi e riflessione io mi sono scritto l'intervento per non uscire dagli spazi richiesti
è chiaro che i dieci minuti problema così vasto se non si può trattare quindi
Io preciso che parlo qui a nome del
Del Sindacato attori italiani quindi non a titolo personale
E quindi dicevo è chiaro che abbiamo dovuto concentrare su un punto
L'intervento
Un punto sul quale abbiamo anche come dire consultato le organizzazioni di attori e di autori
E tutta l'Europa avesse sono come dire per inciso per quello che può valere dette d'accordo sulla nostra posizione
La libera circolazione dei lavoratori nell'ambito della Comunità europea e
In principio ineccepibile che ci auguriamo si traducano infatti e nei fatti sia uguale per tutti e non solo per alcune
Il cinema diamo un'occhiata al cinema e per cinema intendo ogni opera definizione per qualunque destinazione concepita la cinematografia europee tutte posseggono oggi delle strutture professionali artistiche industriale che nella loro Fisiologia sono provviste come dire di difese immunitarie Ina
La Kabili che le affranca hanno quindi dalla necessità di leggi protettive infatti quando nel mille novecentonovantadue
Queste leggi là dove esistono cadranno resterà loro qualcosa di molto più forte di una legge che poi in ogni caso veniva sempre l'usa e cioè resteranno loro un'impenetrabile modo di esistere per entrare
Nel dettaglio e chiarire in che consiste questa protezione diciamo che quelle cinematografie
Non usano doppiare gli attori la cinematografia francese ad esempio il discorso vale per tutte le altre non si serve mai
Di un attore italiano per un personaggio francese e nemmeno di altro attore europeo dovrebbe farlo doppiare da un francese che categoricamente discute
Se ne serve soltanto se in un film francese è previsto un personaggio Italia
E l'attore italiano lo interpreterà parlando un francese con accento italiano
Non esiste nessun caso in cui l'attore italiano e qualunque altro di una qualsiasi nazionalità sia stato usato non solo nel cinema scese ma in tutto il cinema europeo fuori da questa che non è una regola sindacale ma una coerenza di stile una ricerca di approfondimento del personaggio e quindi della realtà che si vuole rappresentare
Anche nel caso di coproduzioni le cinematografie europee francese tedesca inglese eccetera e americana che qui non c'entra ma è per dire di un comportamento universale
Anche nel caso di coproduzioni quella cinematografia agiscono allo stesso modo e concepiscono vicende apposite dove personaggi francesi tedeschi inglesi eccetera vengono affidati rispettivamente ad attori francesi tedeschi inglesi eccetera
La nostra invece unica al mondo si compiace quasi di un comportamento opposto comportamento non vincente tant'è che nessuno si prova ad imitarlo
E che ha certamente delle spiegazioni non delle ragioni che non possono essere ragioni quelle dell'approssimazione del pressappochismo chiamate fantasia ed estro
Dai lettori del nazionalismo italico e non possono essere ragioni quelle del profitto personale a scapito di tutto e soprattutto dello stesso cinema della stessa industria del cinema
Io non vorrei disturbare la vostra conversazione mi dovete scusare
Dello stesso cinema della stessa industria del cinema non con capitali privati ma a spese dello Stato nessuno vuole colpevolizzare il profitto che è legittimo quando non è di rapina quando non ridice le stesse fonti su due
Ammazzare la Pergola che dà il latte infatti per mangiarsi alla significa mangiare una sola volta e basta
Così la nostra cinematografia creato un un sistema
Che consegno
Tutte le peggiori aberrazioni dove tra professionisti capaci si intrufolano dilettanti pessimi e avventurieri dando luogo a una torre di Babele che come è andata a finire tutti sappiano nei nata una struttura traballa tutte fisiologicamente priva di anticorpi di cui stiamo pagando la debolezza mi si perdoni il riferimento drammatico il cinema italiano ha la ITS
Noi siamo soliti doppiare tutto e tutti noi in film italiani ambientati in Italia chiamiamo attori francesi inglesi tedeschi e spagnoli per interpretare personaggi italiani e non è nemmeno l'eccezione è la regola l'eccezione nei film Italia anni e l'attore italiano risultato la libera circolazione dei lavoratori attori nella comunità enunciata nel diritto non lo è nel fatto trattandosi di una circolazione a senso unico sempre in entrata quasi mai in uscita poiché mentre il limite posto dalle altre cinematografie all'attore italiano è e si presume resterà invalicabile nessun limite assegnato in Italia per i colleghi europei non si pretendono ovviamente
Te garanzie su risultati uguali per tutti risultati saranno di chi saprà conquistarsi si pretendono soltanto condizioni uguali di gara posta questa parità si avrà
Ebbene con beneficio reciproco una competizione nella quale il criterio selettivo sarebbe veramente aperto è affidato al solo talento una cinematografia che non abbia attori difficilmente conquisterà i mercati e se si pensa che in Italia non ve ne siano abbastanza in condizioni di conquistarli
Si dimentica che questo semmai all'effetto di un meccanismo che li emargina non la causa nessun attore nasce famoso tranne i figli d'arte di padri famosi con l'attore si rende famoso usandolo
E il problema ripeto non è di natura sindacale e altrove tocca la sopravvivenza nella nostra cultura proprio in vista del contributo che deve dare all'Europa
Un'Europa che in questa prima fase ha bisogno di studiarsi e di capirsi
Un'Europa dove i popoli che la compongono hanno bisogno di conoscersi o quanto meno di conoscersi meglio
Dove è necessario che ogni popolo parli di sei agli altri si racconti The culture lo sappiamo vivono dell'incontro con le altre ma la loro integrazione avviene attraverso la conoscenza non attraverso lo scimmiottando i
Ora ogni opera cinematografica Racco
Ita esprime una realtà i testimoni di questa realtà sono gli autori che concepiscono una vicenda in qualche modo sempre emblematica i registi che la realizzano gli attori che le danno voce corpo e gesto
Se non la parte più importante gli attori sono la parte più evidente dell'opera cinematografica
Sono la faccia di un popolo di una storia di un costume e non solo la faccia la gestualità l'espressività attraverso la quale si rende riconoscibile un'etnia la sua cultura
Io sono affascinato come tutti quando vedo al cinema gli attori americani o francesi o inglesi muoversi da americani da francesi da inglesi e spesso capisco dei loro paesi più cose da un loro gesto che da una battuta ora quando un attore italiano non italiano quando l'attore non italiano tedesco irlandese o altro è chiamato dal cinema italiano a dar vita a un personaggio italiano ha davanti a sé due strade o fa l'imitazione del tipo italiano cadendo donde la parodia o per evitare di muoversi secondo la sua natura che di altra estrazione quindi non corrispondente è costretto a rifugiarsi
In una gestualità vaga che priva il pubblico europeo di informazione sul nostro Paese impedendogli di conoscerlo meglio
Mancata conoscenza di cui non si renderà conto perché nessun pubblico può sapere cosa in un film mi avrebbe dovuto esserci e non c'è
In questo modo avremo ma in parte abbiamo già un cinema anonimo che non può definirsi europeo soltanto perché non sta da nessuna parte
Il guaio è che molti pensano che lo stare da nessuna parte significhi essere internazionali
E potere quindi andare ovunque è che l'anonimato consenta di fingersi secondo opportunità che si voglia ma questo vale per gli Gentili segreti che per gli avventurieri non per una cultura che ha bisogno di precisa identità e di originalità per essere internazionale conquistare i mercati così mentre tutte le cinematografie europea la loro identità la mantengono senza perciò sentirsi meno europei anzi noi la lunga perderemo competitività per avere perduto specificità è il danno sarà anche di tutta la cultura europea privata dell'apporto italiano che potrebbe invece essere considerati
Ogni arte ogni artista e non lo scopriamo né ora né noi fruitori intendo
Esprime la realtà di cui è a sua volta espressione non esiste una realtà internazionale che non sia prima una realtà etnicamente collocate Pirandello raccontava e racconta al mo'Tudor rivelandone rilevando né i caratteri universali gli uomini piccoli uomini della provincia siciliana Maupassant quelli della piccola
Borghesia francese cerco fra quelli dei piccoli villaggi villaggi russi un grande attore autore europeo fu Eduardo anche noi dobbiamo e possiamo essere europei così qualunque altro modo ci porterebbe se non ci ha già portati ad una emarginazione irreversibile grazie
Grazie Pino Caruso io non ho altri iscritti a parlare e quindi c'è da lei così i lavori del pomeriggio annunciando che domani cominciamo alle dieci e con numerosissimi interventi estremamente
Importanti
Il convegno sarà chiuso dall'onorevole Claudio Martelli e son previste gli interventi del mio in deroga al commissario europeo Ripa di Meana del professor Federico Mancini di Gianni Letta di Enrico ma ma insomma c'abbiamo molto da ascoltare molto da da pensare domani mattina quindi inviterei a essere puntuali grazie