Intervista a Michele De Lucia sull'annuncio dell'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne di produrre i nuovi monovolume (conosciuti per ora come L0 e L1) nella fabbrica serba di Kragujevac

Radio radicale con
Michele De Lucia tesoriere di radicali italiani ci occupiamo della dichiarazioni dell'amministratore delegato della FIAT Marchionne relativa a una possibile trasferimento della produzione viola linea il monovolume l zero in Serbia dichiarazione che hanno sollevato molte moltissime polemiche se dal fronte politico che da quello sindacale buona sera
Michele
Allora sottovalutate tutti gli ascoltatori di Radio Radicale
L'amministratore delegato di FIAT parla di una possibile del delocalizzazione di una linea di produzione in Serbia così scandaloso questo fatto
No non è scandaloso che un atto inutile nel fatto che mi pare che sia un elementare principio liberale quello per cui
Un imprenditore deve essere libero di fare le scelte che ritiene
Più opportune per il successo della propria azienda quindi a cominciare dal produrre nel rispetto delle leggi dove come gli conviene di più
Poi
Da questo principio
Generale e ahi noi
Anche troppo astratto rispetto al caso italiano ricaviamo nella realtà italiana nella realtà della FIAT
è chiaro che qui tutti gli attori sulla scena hanno ciascuno nel proprio armadio una riserva di scheletri con cui campare per generazioni e cioè
Il principio incontestabile dopodiché va anche detto che Marchionne va in Serbia perché lì non ci sono i vincoli dell'Unione europea che escludono aiuti di Stato e quindi
Lì a delle condizioni che non troverebbe in questo momento da nessuna parte un in pochissime altre parti
Ma il problema qual è perché poi
In il Ministro Sacconi urlare strappa i capelli i sindacati si strappano i capelli
Cerchiamo di capire anche loro no Confindustria partiti sindacati tutti insieme per diversi decenni hanno nutrito letteralmente la FIAT all'epoca c'era la famiglia reale e vera gli Agnelli e poi via via le tutti le incarnazioni con casse integrazioni mobilità prepensionamenti fino all'altro ieri anche le rottamato azioni
E poi dal loro punto it dicono ingrati adempiuto ad Atene andate bisogna capirli bisogna avere comprensione
Bisogna dire anche che Marchione essa approfittando di un insomma di un panorama di interlocutori decisamente deboli sia quelli politici che quelle sindacali soprattutto il fronte sindacale si registrano dimissioni come non mai appunto in questo periodo no
Ma è un è un panorama di una
Desolazione credo con
Con pochi con pochi precedenti
C'è da dire questo la riga la cosa che colpisce perché intanto la risposta di tutti come un sol uomo partiti di maggioranza partita di opposizione partiti di opposizione o cosiddetta tale sindacati
Il tecnico quale facciamo un bel tavolo
Che è un tavolo in Italia che in Italia non può che essere concertativo corporativo
Credo che
Che praticamente c'è un'altra cosa non facciamo un tavolo ma facciamo le riforme per esempio su questo sono già intervenuti
Pietro Ichino ma anche Franco De Benedetti in modo molto efficace e in modo assolutamente condivisibile
C'è un problema di relazioni industriali gli anche errate in Italia c'è un problema di mancata attuazione
Delle norme della Costituzione
Per cui prendiamo per esempio nel tempo prendiamo per esempio citato Pomigliano
Che
Non fornisce un alibi anche a Marchionne ma un alibi che pure è fondato però
Lì noi abbiamo avuto la figliola Marche mi dispiace ma sono i fatti chiacchierata con i lavoratori assenteisti e con quelli più mite ideologizzati
Contro i lavoratori onesti e meno ideologizzata
Cercata una situazione per cui prima di fare il referendum tra i lavoratori tutti hanno invocato il referendum tra i lavoratori
Una volta che hanno visto i risultati ci sono tutti affrettati a dire da una parte e dall'altra che il referendum non contano più
Questo però
è un punto essenziale e cioè a mio avviso
Va bene chi fa un referendum e chi manifesta maggioranza
Una decisione un orientamento da parte dei lavoratori quell'orientamento quella volontà
Prevalente che coincise deve
Poter avere porta tale da derogare al contratto collettivo nazionale
Altrimenti approfittare del referendum ora però dico nelle relazioni industriali in Italia sono così
Siccome i sindacati non hanno mai voluto attuare la Costituzione eccetera eccetera eccetera Marchionne può dire avete vinto Pomigliano su Pomigliano va beh non mi ritiro
Però attento su queste altre cose chi
E allora fermi restando degli standard minimi
Bisognerebbe fare quelle riforme
Tali da rendere conveniente investire in Italia che rispetto agli investimenti esteri è fanalino di coda altrimenti continuiamo assentire le le canzoni che chi cantano da quaranta cinquanta sessanta anni
E nel frattempo questo Paese varcata fasce o peggio di quanto non sia andato fino a stamattina
Sette Michele nonostante la proposta sia appunto sponsorizzata da Pietro Ichino questa proposta di riforma di cui tu hai parlato sia comunque occultato prego non solo
Una proposta che raccoglie adesioni nella maggioranza e nell'opposizione anche di grande prestigio da un anno e mezzo eh congelata
Negli uffici del Senato così come mille altre cose
Perché siccome non si deve muovere foglia che Sacconi non voglia
E cioè il terrore ed iniziative parlamentari da parte del ministro
Questa roba non non può essere discussa non può fare un iter parlamentare ma un ministro che voglia avere
Uno pittore dal Pakistan pare il pene del proprio Paese
Spero che ci ascolti e Radio Radicale dovrebbe avere la porta alla lungimiranza all'apertura
Tale da dire ma io faccio tesoro delle migliori energie del Paese indipendente e la faccio mia e la firmo io e la lancia invece
Non si fanno riforme in tempo di tutto la sindrome di Tutankhamon Momi chiudiamo tutto
Da due anni il problema prego va detto anche che manca un altro interlocutore importante c'è un Ministro delle Attività Produttive che attualmente questo ruolo assunto ad interim da Berlusconi che forse non se ne sta occupando come dovrebbero
Ma mi pare che non si è occupato di tante altre cose in questi due anni forse più importanti per lui ma decisamente meno importanti che non insignificanti per noi
Berlusconi non passerà alla storia come il Pakistan
Mi chiedo in conclusione diciamo noi questa proposta
Sponsorizzata appunto soprattutto da Ichino che però affronta anche una
Un'opposizione non chiarissima da parte del Partito Democratico su questo avete cercato una mancia nel coordinamento avete avuto momenti di sollecitazione
Ora sicuramente c'è un dialogo con il senatore Ichino che molto intenso da lungo tempo
Che prosegue c'è da dire che le reazioni che vengono dal PD in particolare dal centrosinistra più in generale
A me sembrano veramente deludente nel senso che
Deve
Anche il PD deve rendere conto deve capire che
Non c'è più spazio per incerte equilibrismi
A un certo punto anche l'ottimo Bertani ricordiamo
Le sue non erano dentro la Tonello state lenzuola fine ma comunque cioè
Un uomo che avendo avuto responsabilità di governo ha cercato per esempio di realizzare delle riforme delle liberalizzazioni magari un po'in linea
Ma approvato e alcune le ha fatte è stato Bertani proprio per questo però
è il tempo delle scelte chiare perché se non si semplifichino
Pili Prodi Vendola cosa voglio dire non è ne è una
Demonizzata e ci mancherebbe altro però
Vendola in queste ore sulla vicenda di Pomigliano sulla vicenda FIAT
La città sommando una posizione
Qualità portavoce della FIOM
E nel momento stesso in cui
Sembra che ci voglia candidare da parte di Vendola ad avere la leadership
Del centrosinistra
Ma
Non so se vogliamo assicurare a Berlusconi la vita eterna politicamente parlando
Non c'è niente di meglio che avere sull'economia su un caso come in quello di Pomigliano
E della FIAT in generale le posizioni che per rimando Vendola
è è un problema ma credo che debba essere un problema anche per lui che
Mi pare avere un riflesso condizionato molto Rifondazione Comunista e per nulla riformatore
Mi pare che
Anche da parte di Vendola e me lo auguro
Chi è ancora tempo per riflettere e approfondire dialogare e confrontarci su questo tenta scontate settanta ritratti condizionati del danni cinquanta insomma
è proprio un augurio laico
Chiesta grazie allora Michele De Lucia tesoriere di radicali italiani