Intervista a Gaetano Quagliariello sulle pubblicazioni del sito Wikileaks dei reports dell'Ambasciata americana a Roma su Silvio Berlusconi

Viola dica abbiamo qui con a Gaetano Quagliariello vice presidente dei senatori del PDL Presidente Quagliariello qual è il suo giudizio su tutti i limiti in cui l'uscita di questi report dell'ambasciata degli Stati Uniti a Roma circa il Presidente del Consiglio italiano
Allora
Distinguiamo due aspetti di questa notizia da una parte cioè la violazione
Di un ma ambito che
Di per sé
Deve rimanere sui servato e questa di fatto una nuova frontiera della insicurezza dello Stato contemporanee lo stato del ventunesimo secolo ed è questo quello che
Ci deve far veramente preoccupare per certi versi e per la diplomazia americana questo è stato una sorta di undici settembre
L'altra e il contenuto dei report che va visto o con molta diciamo cautela e con molta criticità io francamente quelli che riguardano il Presidente del Consiglio italiano le trovo
Assolutamente normali
Non c'è nulla diciamo di strano francamente coloro i quali si stupiscono o addirittura traggono da questi report
Materia per attaccare il Governo quanto meno sono dei provinciali un po'anche ignorante perché non conoscono che cos'è un report diplomatico non sono mai stati evidentemente in un archivio diplomati
Ma è capitato anche per professione beh se dovessi
Morri portare se li avessimo dovuto divulgare quello che i nostri ambasciatori scrivevano al tempo su Stalin ma su dei gol o anche su che neri o quello che l'ambasciatore francese al fa scriveva dei festini di Kennedy
Beh ci sarebbero state altro che crisi diplomatiche altro quello che si
Abbiamo letto su Berlusconi oggi pasta appunto
Sapere che un report diplomatico è uno scenario molto spesso la raccolta di materiali che evidenziano i possibili punti di debolezza del
Personaggio che in quel momento
E al potere proprio perché la diplomazia li possa utilizzare come proprie le menti di forza
E quindi molto spesso sono notizie incontrollate che poi dipendono dalle impressioni dell'estensore ecco ma comunque non c'è un problema che emerge anche da questi report ma comunque ben si sapeva quello dei rapporti dell'Italia con la Libia con la Russia che insomma preoccupa un po'le diplomazie le cancellerie occidentali
Per ma questo già è un altro aspetto ma non è che dovevamo aspettare testo logici i report americane per saperlo ecco io ritengo una cosa francamente
Che vede
Nella linea della politica estera italiana c'è sempre stato un rapporto
Forte con gli Stati Uniti poi questo rapporto si è diversificato in chi
Ricercava maggiormente
Una dimensione
Di forza all'interno del contesto occidentale
E chi riteneva invece che l'Italia potesse acquisire forza soprattutto come interlocutore delle potenze mediorientali e della Russia
Vede questa per esempio Liliana ma sono la Valtellina Andreotti dalla
Se vuole ma ancora prima la seconda linea fu l'iter per trattare da uomini con me Gronchi come Fanfani ci fu come Mattei
E ci furono anche dei gli ambasciatori che ci rimise per il posto per questa
Per questa linea penso a Rossi Longhi ad esse
Ecco qual è il problema che l'assetto questa linea cioè quella che lei dice Dini Andreotti no è sempre stata molto
Debole che anche qualche volta illusoria in tempo di guerra fredda nel momento nel quale il mondo era diviso in due e quindi questo ruolo di tra virgolette collegamento era estremamente difficile
Ecco oggi non ci troviamo di fronte a un mondo diverso c'è la guerra fredda è finita e probabilmente la ricerca di una specificità italiana nel nuovo contesto
In un contesto europeo che tra le altre cose non è più dominato dall'asse franco tedesco e la si può ricercare in quel senso
D'altra parte non è un caso
Che gli Stati Uniti che pure non apprezzano fino in fondo questa linea d'altra parte
Proprio a Lisbona hanno dovuto
Lodare l'Italia per la sua fedeltà diciamo atlantica per il contributo che sta dando alle missioni di pace nel mi e un modo di interpretare l'atlantismo in una situazione nella quale la guerra fredda è alle nostre spalle antiche sul terreno Quagliariello vice Presidente senatore del PD e