Intervista ad Enrico Morando sulla ricchezza degli italiani

Radio radicale gli studi della Banca d'Italia confermano la ricchezza delle famiglie italiane e e distribuito in modo molto e ineguale il quarantacinque per cento della ricchezza
Nazionale nelle mani del dieci per cento delle famiglie abbiamo qui con Enrico Morando del PD che già altre volte insieme anche parlamentare aveva parlato di questi temi di questi problemi innanzitutto
L'Italia avrà anche una solida ricchezza patrimoniale però questa ricchezza è molto mal distribuita o sbaglio
Sì
Vero purtroppo che siamo in buona compagnia nel contesto internazionale su questo punto perché la disuguaglianza all'interno delle società industriale avanzate è molto cresciuta nel corso di questi anni
In ogni caso per quello che riguarda l'Italia siamo in una situazione che presenta le caratteristiche che sono state descritte
Dalla Banca d'Italia più volte nel corso degli del dibattito
Di politica economica del corso di questi mesi mi è successo anche dell'Aula del Senato di sollevare questo problema anche se magari non ci sarà molta ascolta no naturalmente perché Vieri discussioni serie in questo Paese
Assai difficile farle ma in sostanza l'argomento è questo è vero
Il Paese presenta una situazione e delle debitoria delle famiglie tutto sommato assai meno grave anzi soddisfacente
Rispetto a quella degli altri Paesi della maggioranza degli altri Paesi dell'area dell'euro cioè le nostre famiglie risparmiano le nostre famiglie sono poco indebitate
Il Paese presenta contemporaneamente invece un enorme problema uno squilibrio drammatico che riguarda il volume globale del debito pubblico in rapporto alla sua ricchezza nazionale
Questa storia di sommare
Il debito pubblico al debito privato facendo emergere una situazione di stabilità relativa del Paese rispetto ad altri Paesi europei è una storia fondata
Purché cioè vero le nostre famiglie italiane stanno medio delle famiglie
Di altri Paesi europei che pure hanno un debito pubblico decisamente inferiore rispetto al nostro e quindi è ragionevole se si vuole misurare la stabilità finanziaria di medio lungo periodo del nostro Paese
Mettere in evidenza questo fatto emettere n quell'azione che in termini di debito globale sommando debito pubblico e debito privato
Non stiamo peggio degli altri anzi spesso stiamo meglio ma dai responsabili trarre da questa considerazione la conseguenza
Che quindi da noi non c'è granché da fare il debito pubblico ce lo possiamo più o meno tenero nei prossimi dieci anni alle dimensioni attuali e che anche dal punto di vista del debito privato non ci sono grandi problemi perché perché il debito privato e distribuito in modo ineguale la ricchezza nazionale distribuita private distribuite in in modo molto ineguale
La parte più debole delle famiglie Stade drammaticamente soffrendo esista indebitando anche a breve
Per addirittura garantirsi le condizioni di vita quotidiana
Mentre certamente c'è una quota il dieci per il quinto il decile più ricco della popolazione che detiene quasi la metà della ricchezza nazionale ma contemporaneamente
Abbiamo l'incubo incombente su di noi della
Del volume globale del debito la mia proposta quale
In definitiva affrontare immediatamente utilizzando il patrimonio pubblico una terapia shock di riduzione del volume globale del debito
E
Proporre di chiamare una volta che seriamente il Governo sia stata in grado di garantire cosa che fino ad oggi non è mai accaduto nel corso di tutti questi anni sto parlando molto al di là degli anni che riguardano il Governo Berlusconi
Di
Ricostruire un avanzo primario significativo cioè tra il rapporto tra entra la differenza tra entrate e uscite al netto delle uscite determinate dalla esigenza di servire il debito pubblico bisogna ricostruire un avanzo
Che purtroppo in questi anni ultimi si è azzerato e seri costruiamo un avanzo cioè se siamo in grado ogni anno di non accumulare nuovo debito
Allora bisogna che una strategia d'urto sulla riduzione del volume globale del debito posso utilizzare il patrimonio pubblico che norme
Per fare questa operazione e a mio giudizio non sarebbe irragionevole chiamare
Una con una patrimoniale straordinaria che duri tre anni ad aliquota molto bassa anche il patrimonio della parte più ricca della popolazione a contribuire a questo sforzo e sono cento le tasse però del senatore Morando sì sempre una imposizione straordinaria è un'imposizione quindi è una tassa
Però
Quanto pagherà la collettività nazionale
Se per caso il Paese si troverà in una situazione di crack a causa del volume globale del debito troppo alto che fine faranno i patrimoni
Accumulati i risparmi delle famiglie italiane accumulati spesso in titoli di Stato se per caso dovessimo denunciare unilateralmente i titoli di Stato
Del nostro Paese che fine farà il nostro Paese il risparmio privato se noi ci troveremo di fronte ad un innalzamento dei tassi di interesse determinato dalla scarsa credibilità del nostro Paese dalla sua incapacità di fare fronte
Ai problemi del debito pubblico queste sono le domande a cui una classe politica responsabile
Dovrebbe cominciare a rispondere io
Faccio
Un tentativo di farlo e dico consapevole dei rischi di consenso elettorale immediato che questa soluzione ha
Abbiamo il
La metà della ricchezza nazionale in mano al decile più ricco della popolazione
Quand'è che l'ha accumulato questo patrimonio privato così significativo questo decide della popolazione negli stessi anni in cui aumentarla al debito pubblico
Quindi se voglio ridurre il debito pubblico è giusto no chiamare questa parte della popolazione a fare un appiglio un piccolo sforzo
Rispetta la ricchezza che ha in questa direzione della mia risposta è sia giusto non so se è di destra o di sinistra ma è certamente giusto siamo Enrico Morando del PD