La crisi della Unione Europea e il ruolo della Germania. Intervista a Lucio Caracciolo sul nuovo numero della rivista di geopolitica Limes

Parliamo dell'ultimo numero della rivista Limes dove fossero dedicato alla Germania tedesca nella crisi dell'euro ne parliamo con il direttore di Limes Lucio Caracciolo terremo in collegamento telefonico ma una sera Caracciolo allora in questo contesto di crisi che sta attraversando l'euro per la crisi dei debiti sovrani che investe sia paesi piccoli che Paesi grande la crisi che anche non solo economica ma è anche politica ci si appella da più parti alla Germania e la Germania deve fare anche la sua parte per salvare
Lei vuol fare la sua parte sia politicamente che finanziariamente ma la Germania ce l'ha questa vocazione europeista
La Germania ha una vocazione Stories europeista ma negli ultimi anni come tutti gli altri Paesi d'altronde
Tende a far prevalere gli immediati interessi nazionali o addirittura locali
Su un progetto europeo che peraltro rapita quindi non dobbiamo stupirci sia queste invocazioni spesso anche pelose di leadership tedesca
Non ci sia una vera e propria risposta oggi l'Europa non riesce
A mettersi d'accordo e se lo fa lo fa in genere in modo minimale sempre in ritardo
Che difficoltà la cancelleria tedesca Angela Merkel a convincere i suoi stessi elettori nell'opinione pubblica del suo Paese circa le difficoltà che sta attraversando l'Unione europea
Questo numero di Limes dedicato appunto la Germania e l'Europa e comunichiamo anche alcuni dati
E riguardano rumore dei crediti i sondaggi di opinione
Per esempio ad oggi solamente il venticinque per cento cioè un tedesco sul quattro dichiara di avere fiducia nell'Unione Europea un dato abbastanza devastante ricordando quello che in passato questo della Germania
Dice sempre molta poca fiducia nella moneta nell'euro
Che non dimentichiamolo mai nasce attraverso la cessione del marco tedesco
Cioè i tedeschi hanno in qualche modo rinunciato al mare Colorno sacrificato accedendo a un euro che non volevano e che ancora oggi accettano con molta difficoltà in nome di quello che gli chiedevano gli altri europei
Dunque oggi ci sarebbe anche in discussione facendosi già aperti della un piano bene per il futuro dell'euro un euro del nord che significa quali Paesi vedrebbe impegnati e quali caratteristiche avrebbe
Questa è un'ipotesi a un tempo antica ed estrema antica perché il primo a parlarne per cui nel mille novecentonovantaquattro l'attuale Ministro dell'economia tedesco Boscaccio e due
Recente perché evidentemente di fronte a una rischio di contagio dalla Grecia ad altri Paesi
Alcuni Paesi cosiddetti virtuosi
La Germania l'Olanda e pochi altri potrebbero decidere
Di creare una specie di supereuro uno euro del nord o un euro il termine ovviamente
A una ambivalenza semantica
Che diventerebbe in qualche modo una sorta di nuovo marco tedesco Kurt chiamato euro e gli altri dovrebbero scegliere tra il ritorno alla moneta nazionale oppure un euro di serie B di cura circolazione
Ma non non c'è anche il rischio la possibilità che un'eventuale uno del nord così come definito supereuro sia una moneta fortissima che danneggi pesantemente l'esportazione una sorta di suo
Varie insomma la rimane comunque considerazione tenuto molto da guadagnare dall'euro impressione anche evidentemente si però se ci sono alcuni tedeschi non sono pochi
Se ci sono alcuni olandesi forse la maggioranza che pensano che sia meglio una moneta forte no gestita da Paesi che invece considero in qualche modo affini la cultura economica e monetaria
Vuol dire che questo è un rischio che viene calcolato cioè che sono disposti anche a rimetterci almeno in una prima fase puntando poi sul medio periodo
Il piano acqua lei mi dice come si salva all'euro l'Unione europea dal punto di vista della Germania soprattutto riescano a ovviamente non esiste nel senso che come noto ma leggere i giornali
Ci sono dei tentativi di aggiustamento che sono sempre in ritardo rispetto agli shock economici di borsistici
E che non hanno nulla di strutturale esistono la proposta soprattutto italiana quella di Tremonti del degli eurobond che però non convince i tedeschi
Perché non vogliono in qualche modo ripianare i debiti altrui
Quindi non non mi pare che ci sia un piano al piano ha consentito nel tratteggiare nello sperare con misure che possono essere in qualche modo palliative
Ma che non toccano l'aspetto strutturale dell'euro cioè quello di essere una moneta senso sovrano o meglio con diciassette sovranità hanno idee diverse
Ecco appunto allora se la crisi non è solo economica ma anche politica come si salva l'euro l'Unione europea la chiudiamo entro ci vorrebbe
Relativi soprattutto politica essenzialmente politica che
Ugualmente accentuato dalla crisi economica esplosa altri quattro anni fa
C'è un punto di fondo resta quello lei euro ci è stato presentato
Come una moneta cadrebbe unificato l'Europa invece si sta rivelando una moneta che la sta spaccando quindi o noi costruiamo una infrastruttura politica uno Stato europeo
Evidentemente non potrà comprendere tutti i Paesi dell'Unione europea
Che sia in qualche modo il sovrano il garante di questa moneta come lo è come lo sono gli Stati Uniti per il dollaro o la Gran Bretagna e per la sterlina oppure appunto le alternative sono quelle fra entra che girare
E magari accentuare poi questa crisi oppure fare in modo che alcuni Paesi
Si possono con altre monete l'approdo finale dovrebbe essere quello della Confederazione europea secondo quello che fu scrivi però mi par di capire anche che questa proposta dovrebbe avvenire senza pensare e passare attraverso la revisione dei trattati europei migliore al popolo che ci siamo in un altro processo di revisione dei trattati primo sono deputati che vengono regolarmente violati
Secondo nessuno li legge terzo non c'è il tempo cioè se tu comincia adesso a fare un processo di revisione dei trattati che poi deve passare per il referendum nazionali e approvazione
La richiamo praticamente in un periodo di vari anni non mi pare che ce lo possiamo permettere insomma tempi straordinari impongono scelte straordinarie anche senza passare per la legittimazione del
Democratica diciamo così
Un'ultima questione per parlare ancora di questa donna unitario il contrario cioè io penso che si debba passare qui
Che è assolutamente necessario ritirare democraticamente quel poco di Europa che ancora riviste
Il problema è che certamente questo non si fa nelle conferenze intergovernative qui ci vorrebbe un accordo
Ovviamente dei Governi dei Parlamenti nazionali di alcuni Paesi che decidono di diventare un Paese solo
Altrimenti possiamo fare tutti gli aggiustamenti e rivendite vogliano
Ma semplicemente siamo su un piano inclinato che non la soluzione si
Ultima questione in chiusura per capire quali sono un po'gli assi e delle relazioni strategiche della Germania tedesca come lei mille immesso l'ha definita e oggi nel mondo intanto il primo asse che di cui vorrei chiederti un giudice cui naturalmente con la Francia quanto è forte questa in tese
è stata sempre molto sopravvalutata lo è ancora oggi indubbiamente ci sono molti aspetti e di integrazione anche economica tra i due Paesi
Ma sempre di meno i due leader si detestano cordialmente
I due Paesi mantengono diffidenze reciproche ancorato nella storia un dato solo l'anno prossimo due mila dodici sarà l'anno in cui il commercio tedesco con la Cina
Superiore a quello con la Francia
Ecco poi infatti il alle relazioni invece con la Russia e quello che avete definito se non sbaglio la santa alleanza dell'energia
Sì delle belle relazioni con la Russia anche questo lungo l'antica base
Ma sono fondate oggi essenzialmente sull'aspetto energetico cioè la Germania è che sarà sempre più nel prossimo futuro dipendente dal gas russo e la Russia a sua volta dipende dal mercato tedesco
Non è solo questo ma è soprattutto questo ed evidentemente l'energia non è un modo fra il mille fattori economici ma è quello di fondo
Grazie allora Lucio Caracciolo direttore della rivista Limes l'ultimo numero ricordiamo in edicola intitolato la Germania tedesca nella crisi dell'euro