Festa Nazionale dell'UDC - 2ª giornata, sessione pomeridiana

Lampedusa
Due centotrentasei persone
Sono arrivate su una barca e settantanove
Mancano all'appello
Ancora una volta noi assistiamo
è una tragedia in mare
E ci angoscia
Perché si ricorda ancora una volta
Quanta sofferenza
Se
Nel mondo
Il quante persone ancora cercano
Di sfuggire all'afa nella miseria
Che per sfuggire alla fame una miseria
Ci lasciano la vittima
Io credo
Che potremmo chiedere anche su questo terreno
Che vi sia un impegno maggiore dell'Europa
Perché cosa di questo genere non possono più avvenire
Il mio intervento si articola
Su alcuni punti
Mi cercherò di essere
è abbastanza veloce
Non è vera una mia virtù
La prima parola che vorrei richiamare hanno le stesse
E quella del sogno
Noi riusciamo ad andare avanti
Se abbiamo un sogno
Il giorno in cui smettiamo di sognare
Noi non riusciremo a cambiare le cose
Il sogno non è sempre piacevole
Ma il sogno dall'idea di una prospettiva
Noi abbiamo messo in campo un sogno
Quando nel due mila e otto abbiamo dato vita all'Unione di Centro
Quando abbiamo dato vita alla costituente
Abbiamo poi attraversato un periodo molto difficile
Che sono state le elezioni diverso elezioni in questo periodo
Quelle politiche
Del due mila e otto
Quelle europee e quelle regionali
Dove l'Unione di Centro ha avuto il coraggio di presentarsi da solo
Rischiando anche
Di scomparire
Se no no
Un sogno
Avremmo cercato dove collocarsi
Non lo abbiamo fatto abbiamo preteso di affermare ciò che eravamo ciò che volevamo i nostri valori le nostre identità
Ora serve
Un passo avanti
Aver tolto
Quindi questo lo ringraziamo
Il nome di Casini
Dal simbolo
è un segno estremamente significativo
No perché a noi da esse fastidio e tutt'altro che
Ma perché dà il segno di un'apertura
Di una possibilità
Dà il segno
Di un nuovo nodo di pensare la politica
E io credo che non basti togliere il nome di Casini dal simbolo nazionale
Ma bisogna togliere anche tanti nomi
A livello territoriale
Io credo che questo bisogna farlo
Con coraggio e con determinazione
Credo che l'obiettivo di costruire una lista nazionale
Con con loro che vogliono bene all'Italia
Perché noi non stiamo cercando
La destra la sinistra
Stiamo cercando persone
Che come noi vogliono bene all'Italia e vogliono impegnarsi per l'Italia per il prossimo futuro
Ecco perché io lascerei da parte
In questa fase tutte le definizioni
Noi vogliamo
Proporre con chi ci sta
Nella loro libertà
La costruzione di un brandello sembra almeno
Di persone
Di partiti
Di movimenti che amano l'Italia e che sognano gli Stati Uniti d'Europa perché il nostro sogno oggi sono gli Stati Uniti d'Europa
Ed è un grande sogno
Che si ricollega alla nostra storia
Si ricollega a De Gasperi a Schumann Adenauer tre democratici cristiani
La seconda parola l'Italia
Noi lo facciamo dal patriottismo
Ma vogliamo avere cura dell'Italia
Come abbiamo cura della nostra casa delle nostre famiglie delle persone che vivono con noi perché Alitalia ecco esca
Non è
E voi abbiamo cura di un'Italia utenti ICCA
Che è quella
Del lavoro delle famiglie dell'impresa
Un'Italia che non si ripiega su di sé
Che non vuole spezzettare assi
Che non vuole frammentarsi
Un'Italia che si colloca anche se non è la prospettiva europea
E che non ha paura a giocare nella globalizzazione
Abbiamo sentito anche in questi giorni tanti discorsi strani al dibattito in Commissione
Attività Produttive sulla vicenda
Dell'Ilva di Taranto la paura
Che arrivino i cinesi
Noi vogliamo stare nella globalizzazione perché abbiamo la forza il coraggio la volontà non ci vogliamo stare da sole
Ti vogliamo stare con l'Europa
Cioè vogliamo o l'Europa che segna una presenza nel mondo che sia una presenza sociale e solidale
E che abbia cura della pace
E che cerchi di affrontare tutte le tragedie che oggi sono aperti vorrei ricordare
Quello che succede in Siria
La cosa è estremamente drammatica chiedo in questa nostra Assemblea non possiamo
Non avere presente
L'Europa l'altra parola
Non vogliamo ieri noi vogliamo gli Stati Uniti ed Europa
Non siamo alti tedeschi
Anzi
Abbiamo una grande stima di lavoro un grande
Rapporto anche affettivo con quel mondo con quella cultura
Con quel modo di essere
Ma non vogliamo chiuderci
Non vogliamo che
Vinca no
I gli egoismi
Di qualcuno
Siamo anche quando parliamo di Europa
Per valorizzare la nostra collocazione mediterranea
Noi siamo un Paese mediterraneo silente ci vantiamo di essere statali e sappiamo che la pace oggi si gioca in quest'area
E il ruolo dell'Italia di quest'area deve diventare sempre di più importante anche per quanto riguarda i nuovi mercati che le democrazie pare a me stanno aprendo
Noi vogliamo l'Europa
Dell'economia sociale del welfare certa o che va riformato
Ma non vanno dimenticati i principi e i valori sui cui si fonda
L'altra parola è il futuro
Non possiamo avere paura del futuro il futuro e il nostro territorio e l'ambiente che dovremo abitare dove abiteranno i nostri figli e i nostri nipoti
E a prendere
A
Presso le grandi trasformazioni
Che non vogliamo subire fino in fondo ma che vogliamo cogliere comprendere piegare verso la giustizia verso la libertà d'azione la democrazia per questo non abbiamo paura del mondo del futuro
Il futuro per noi
è quello di far in modo che i nostri giovani
I nostri figli
Non siano costretti a lasciare questo paese
Si parla molto dalla questione settentrionale ma quanti sono i ragazzi del nord che in questa fase i più preparati emigrano verso altri Paesi
è una perdita immane che noi donne dobbiamo trovare il modo di recuperare
Non abbiamo paura
Dei percorsi
Che dobbiamo intraprendere per quanto riguarda il futuro anzi noi scommettiamo su un futuro migliore per il nostro Paese per la nostra gente per le nostre famiglie per il nostro lavoro
Quattro parole
Che segnano
Quello che noi vogliamo sogno Italia Europa futuro
Questo è il nostro quadro di riferimento la nostra visione
Generale sono le metafore che vogliamo mettere in campo per parlare con gli italiani
Il linguaggio della politica ha bisogno di metafore chiare
In modo che la gente capisca quello che noi vogliamo e quelle interpretare quello che a loro possono desiderare e fare in modo che desideri vivente di proposta politica diventino capacità di cambiamento
Per fare questo
Per fare in modo che queste parole si declini no nelle politiche occorre lavorare su alcuni terreni
La prima cosa dobbiamo rispondere a che cosa vogliamo essere
Noi dobbiamo definire la chiarezza della nostra professione
Troppe volte ci siamo persi in dibattiti frustranti su chi allearsi e con chi allearsi
Noi dobbiamo essere estremamente chiari che siamo alternativi alla destra
E alte e siamo alternanza la sinistra perché abbiamo ambizioni grandi perché abbiamo un sogno grande che è quello di tornare a governare questo Paese
Non siamo l'appendice di nessuno
Potranno trovare delle convergenze degli incontri ma abbiamo l'ambizione di tornare alla guida al Governo di questo Paese certamente non da soli
Con le forze che ci sono ma per esprimere un mondo di valori di idee e di proposte
Ecco perché diciamo servono forse più che partiti
Delle confederazioni programmatiche
Entro le quali io cattolico
Possa vivere in libertà
Che non si sia piegato alla disciplina di un partito per le questioni che attengono alla mia coscienza di credente voglio avere un ambito un luogo dove la mia coscienza o non sia portata ecco perché parlo di una confederazione
Programmatica dove come diceva la Malfa stamattina laici e cattolici abbia e non l'unico obiettivo che è quello del bene del Paese che è quello del bene comune
Questo chiede
Che dovremmo utilizzare di più
Alcune altre parole
Tutti sanno che a me la parola moderato mi crea qualche problema perché non ho capito bene che cosa volesse dire
La parola che mi piace di più che ripropongo qui a quella di popolarismo così come l'ha declinata Gueye ieri mattina Lorenzo Cesa perché noi siamo popolari perché il nostro modo di essere foresta
Cosa vogliamo fare
Noi vogliamo
Che l'Italia si era fatta da solo
Siamo ambiziosi
Vogliamo che l'Italia esca dalla situazione di difficoltà in cui si trova e esca con le sue forze con le sue capacità va bene quello che ha fatto tra chi per carità bellissimo
Ma noi abbiamo l'orgoglio di essere un grande Paese che affronta le sfide con coraggio con determinazione con forza sapendo anche soffrire per arrivare ad alcuni obiettivi
Fare da soli
Significa costruire un progetto
Significa portare avanti il processo di risanamento avviato dal Governo a monte che noi abbiamo contribuito a far nascere che noi abbiamo consolidato nella sua presenza occorre che quella senza prosegua
E cosa vuol dire per noi alcuni elementi di chiarezza anche per il futuro
Ci devono dire chi è d'accordo purché quelle cose vadano avanti e chi non è d'accordo e testo diventa determinante per le relazioni che noi dobbiamo stabilire
Ma mentre penso alle aziende a Monte vorrei richiamare anche un problema
Che mi angustia ma credo che angusti molti di voi visto che
Parlando con voi in queste giornate mi è stato proposto
Nel nostro Paese c'è un profondo malessere sociale
La gente avverte una fatica del vivere
Ci sono problemi enorme in alcune realtà del nostro Paese
C'è il rischio che scoppino che diventano elementi di rottura non solo espressione dell'antipolitica della ribellione ma qualcosa di diverso
Badate che il malessere della gente la fatica di capire dove stiamo andando e altissima e noi non possiamo ignorarla perché la sofferenza delle persone
E ciò che la politica deve mettere sul suo carico non possiamo lasciare che siano da soli a soffrire oppure
Che si
Alimenti non ribellismo i contrarietà
Non solo parole di solidarietà
Parole di solidarietà con i lavoratori
Che in questi giorni vivono esperienze drammatiche pensiamo all'Arco alla sua alla carbon Sulcis alle miriade di piccole aziende che stanno chiudendo la crescita della cassa integrazione
C'è una sofferenza nelle famiglie che norme allora noi chiediamo che nel continuare l'agenda Monti nel risanamento del Paese si comincia a prendere atto che questa sofferenza va sanata
Che questa sofferenza va accolta e chiedere trovare delle soluzioni
Non uso mai il termine macelleria sociale
Perché è uscita dalla crisi
Perché non fare la fine dalla grezza
Perché a risanare la nostra economia significa in primo luogo fare l'interesse dei più deboli
è una pazzia è una follia dire che i sacrifici che questo Governo ha imposto al Paese sono contro i poveri
Ma che saranno indichi che soffrono di queste cose o solo dai poveri se facciamo la fine della Grecia andiamo a vedere che cosa sta succedendo sul piano sociale in Grecia i bambini che vengono portati
Nei monasteri ortodossi perché non riescono più ad
A a a mantenerli vogliamo questo e sarebbe questa macelleria sociale vogliamo rimettere in
In
Fino alle parole rimettere le cose sui piedi risanare il Paese significa risanare il Paese per i più deboli per i più poveri no per i più letti che tanto si arrangiano da soli
Ecco che allora a mio parere
La questione dei redditi da lavoro diventa questione centrale
è una questione centrale noi non vogliamo assistenza
Noi non vogliamo o sussidi
Noi vogliamo che le persone possono lavorare
Abbiano la loro indipendenza abile loro Salaria però loro professione e possono fare vogliamo che il piccolo imprenditore non sia costretto al suo vice Silvio vogliamo che questo Paese che è il popolo di questo Paese ritrovi la sua solidarietà la sua coesione così come è stata nel tempo
Noi
Dobbiamo farsi paladini del disagio sociale
Ci sono due questioni di fondo però
Che dobbiamo affrontare
Mio nonno che non era un economista
Non era un economista che non faceva il contadino diceva sempre
Che il debito
In prigione alle persone
Non le rende libere
E che pertanto era meglio saltare un pranzo che fare un debito
Io credo che questa logica valga anche per il nostro Paese allora noi dobbiamo lavorare per abbassare il debito per far crescere la produttività che si può far crescere anche con i nuovi strumenti contrattuali non c'è bisogno di inventare grandi cose
Io credo che bisogna anche
Avrei detto a
Alla Presidente Marcegaglia riformare il nostro capitalismo
Nostro capitalismo va riformato
Va reso più competitivo reso più capace di stare nel mondo ma a fianco del nostro capitalismo occorre dare spazio all'economia sociale
Ho una nuova economia che è quello che la sussidiarietà che è quella del no profit è quello del volontariato ultima cosa
Badate io
Sono contento che Renzi sia in campo
Ma sono contento veramente
Perché io ho sempre sperato sempre pensato che va al nostro Paese ci fosse bisogno di una sinistra riformista
Se la dialettica che Renzi introduce nel suo partito
Aiuta questo ben venga Renzi perché fa bene al paese allora smettiamo di demonizzare il dibattito democratico che si può nascere
Mart cerchiamo di capire quali sono gli elementi di cambiamento sui quali noi dobbiamo lavorare
Per cui non demonizziamo Renzi
Non demolizione anche Grillo sono attento a quello che tende a farmi capire che succedono soggetta perché io che ho responsabilità devo dare risposta anche a questo tipo di emersione
Bisogna accentuare il percorso di ricambio delle classi dirigenti
Parliamo dalla politica certamente
Le stesse fatti gli stessi voti vanno cambiate
Noto
Bisogna cambiare
Bisogna dare un'immagine diverso
Io credo che noi dovremmo introdurre
Che a ogni legislatura si cambia il cinquanta per cento del proprio dirigente
Perché queste a investe una rotazione e attraverso la votazione facciamo nascere nuove risorse pazze mettiamo in campo una nuova classe dirigente di cui il nostro Paese ha bisogno di giovani e di donne
Se no se ognuno di noi cerca di azioni confermato se stesso alla fine non ci sarà spazio per altri
Però non c'è solo in Italia da metterei in votazione la politica
Vorrei capire
Perché qualcuno continua a fare il barone universitario
Perché nel sistema finanziario hanno tutti una certa età
E sono lì da tanti anni e passano da una banca all'altra da un sistema bancario all'altro ma sono sempre coerente e vorrei che la rotazione non è solo quella dalla politica
Nella votazione di una società che è in grado di cambiare per ispezionare vi sono
Risorse nuove
Perché creare una nuova e li di dirigenti non basta solo il ritardo dalla politica occorre una mobilità nelle classi dirigenti e più alta e più forte di quella che non ci sia ad oggi candidiamo anche per questo
E credo che per fare questo serva anche da parte nostra generosità
La possiamo poi essere quelli che chiedono gli altri di fare di non fare se stessi
Noi dobbiamo creare un
Un processum movimento da oggi in avanti di grande apertura per raccogliere quelle forze che come noi pur venendo da esperienze da culture diverse vogliono cambiare l'Italia vogliono assumersi la responsabilità rispetto al nostro Paese vogliono dare un futuro a questo Paese
Ma bisogna che abbiamo anche noi stessi il nostro modo di essere bisogna essere più disponibili più in grado di
Di dare spazio ad altri
Più in grado di fare entrare i giovani alcuni di noi che hanno fatto esperienza dopo tanti anni di esperienza sono più utili
Se stanno in campo a giocare la partita o se fanno gli allenatori e si siano sulla panchina io credo che a monte dei nove potrebbero esservi utili questo secondo ruolo grazie
Ringraziamo il presidente Savino Pezzotta
E dove mi chiamo sul palco il ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione Filippo Patroni Griffi
Avevamo rimaniamo porle una domanda ravvede pervenute dei ragazzi
Era aziono
Dipenderà da tutti noi dipenderà dal sì
Poco
Dipenderà dal Governo e dal Parlamento
Ma dipenderà anche da tutte le popolazioni che si trovano sul territorio che penso che debbano accogliere questa grossa sfida la riforma ordinamentale
Non sa Mesis divenire o epocale ma sicuramente molto importante
Vedete si è sempre parlato di abolizione delle Province
Il risultato è stato tenuto costumi in costante aumento del numero delle province
Nel periodo fascista nel dopoguerra negli ultimi decenni quindi l'obiettivo aboliamo le Province se finora prodotto nell'obiettivo del risultato di ottenere più Province di prima
Ora
Questo ha chiesto una un momento di riflessione di tipo freddo forse o comunque un momento di riflessione pacata
Nella nostra tradizione amministrativa si sono sempre avuti o si è sempre pensato di a vere e tre i livelli di Governo sul territorio perfino le leggi del mille ottocentosessanta di Minghetti il Farini non si fecero le Regioni oltre le province
Esclusivamente perché centralisti piemontesi e intellettuali meridionali temevano che questo potesse attentare allo Stato unitario ma non perché non si pensasse di avere anche all'epoca tre i livelli di Governo sul territorio
E tre i livelli di Governo sul territorio esistono anche nelle maggiori democrazie occidentali
Il problema è un altro
Noi abbiamo un sistema multilivello
Con i problemi che questo di governo con i problemi che questo crea ma questo è un dato inevitabili ineliminabile
E allora cosa bisogna fare bisogna organizzarlo bene questo livello l'organo di governo sul territorio
Per fare questo però bisogna partire da un dato politico e di fondo
L'organizzazione dei livelli di Governo sul territorio non deve servire a chi governa ma deve servire i cittadini che sono governati sul territorio
In altre parole
La riorganizzazione dei livelli di governo del territorio deve servire a dare migliori servizi cittadini
Ne perciò abbiamo pensato di riorganizzare nulli Province abbia pensato e di riorganizzare la presenza dello Stato sul territorio di intervento e complessivo per questo è molto complesso ed è anche molto difficile da attuare
Abbiamo pensato di riordinare le Province abbiamo pensato finalmente dopo venti due anni credo dalla legge di fare veramente le città metropolitane
In modo che le conurbazione urbane abbiano un modello di governo diverso da quello del singolo Comune ma diverso anche da quello delle province perché le città metropolitane avranno più funzioni di quelle che avranno le Province
Abbiamo pensato di regolare l'Unione dei Comuni perché non possa avere questo livello di frammentazione di servizi che comporta
Delle
Sospese
Una spesa pubblica non giustificata rispetto alla qualità dei servizi che piccole realtà possono dare
Però
E non solo per dare il buon esempio abbiamo pensato che bisogna riorganizzare anche la presenza dello Stato sul territorio oggi si parla molto e la riorganizzazione delle prefetture ma non si tratta solo di prefetture
Sono decine gli uffici periferici dello Stato sul territorio e sono tanti noi oggi non ci possiamo permettere di più che una provincia che ha un numero di abitanti
Pari
Più o meno a quelli
C'entra o dentro uno stadio per un grande evento calcistico c'è una Provincia in Italia che ha lo stesso numero di abitanti quando chi eravamo al suo stadio San Paolo per Napoli Real Madrid tra
Abbia
Tutti gli uffici periferici dello Stato e abbia una prefettura che costa a ogni singolo abitante dieci o dodici volte più di quanto costi a un abitante di Milano o addirittura quattro cinque volte più di quanto costi a Napoli
Allora noi dobbiamo
Con come dire avere il coraggio del cambiamento e renderci conto che dobbiamo fare un'operazione razionale non demagogica
Quindi in questo io penso che il riordino delle province sia una cosa più appropriata I servizi cittadini in quanto non sarebbe stata l'abolizione delle Province
Però dobbiamo in primo luogo ridimensionare queste Province perché non si può pensare che le circoscrizioni di oggi siano
Uguali se non addirittura più piccole per la creazione di nuove province a quelle di circa centocinquanta anni fa
E dobbiamo saper individuali quali sono le funzioni di Area Vasta
Che non possono essere governati dei Comuni perché non ce la fanno ma che non si può neanche affidare alle Regioni perché altrimenti le Regioni che sono nati Domenti politici ed enti di programmazione
Si trasformano in enti operativi il che significa creare aziende regionali Società regionali
Di cui non credo sentiamo ulteriore bisogno
Questo quindi credo che sia la sfida complessiva della riorganizzazione del Governo sul territorio ed è una sfida che deve riguardare tutta la riorganizzazione del settore pubblico perché
Penso che il settore pubblico non è pubblico impiego settore pubblico non è più organizzazione degli enti il settore pubblico non è semplificazioni amministrative settore pubblico e tutte queste cose messe insieme
Non esiste una politica del settore pubblico esistono
Esiste un concorso di politiche di settore
Per il miglioramento della macchina amministrativa e la macchina amministrativa serve nel suo complesso
A rendere la vita migliore o quantomeno più semplice a tutti e a creare condizioni di sviluppo perché se l'Amministrazione funziona
Si crea sviluppo e anzi essa stessa fattore di sviluppo se non funziona diventa
Quello che viene talvolta anche in misura ingiusta
Talvolta percepita diventa in altri termini una specie di ostacolo burocratico lo sviluppo del Paese
Ed è questa la logica che per esempio deve guidare il processo in atto cosiddetto di spending review
Cioè di riduzione dell'apparato dello Stato ne non abbiamo una pubblica amministrazione in sé sovrabbondante personale pubblico italiano e al di sotto sia pure di poco della media OCSE
Però comunque abbiamo dei vincoli di spesa
Altrove hanno dovuto fare interventi di riduzione del settore pubblico molto più traumatici
Noi questo non lo faremo anche a me dà molto fastidio se posso dire sentire parlare di operazioni quasi di rischi di macelleria sociale noi stiamo cercando di governare nel nel modo meno lacerante
Una processo di riduzione dell'apparato pubblico che è necessario ma per fare questo non c'è bisogno di creare disagio sociale
Eccessivo o oltre quello che già c'è e che il
L'onorevole Pezzotta a appena a mio avviso mirabilmente tratteggiato
E e lo stesso le politiche di semplificazioni noi abbiamo l'esigenza di semplificare
In primo luogo i servizi alle persone non in quest'ottica abbiamo e già funzionano questi
Abbiamo
Per esempio reali lo effettuato il cambio di residenza in tempo reale
Per ogni cittadino soprattutto perché si trovi a cambiare residenza ma è la stessa cosa avere la cambia residenza il giorno dopo la sua dichiarazione o quaranta giorni dopo
Perché al cambio di residenza sono legati alla possibilità che sono iscrivere i figli all'asilo o di fruire della zona ZTL nelle città dove esistano
Lo stesso abbiamo cercato di dare una certa attenzione
Per esempio dei servizi ai disabili
Cioè i disabili fino al decreto semplificazione aveva bisogno di chiedere un certificato medico che attestasse lo stesso certificato medico che attestasse la loro disabilità per ogni beneficio dall'IVA agevolata l'acquisto della macchina permesso
Più di parcheggio nel centro storico oggi basta che con quell'unico certificato che chiaramente a Tessera sempre la stessa cosa
Vi potrà ottenere questi benefici
Piccoli cambiamenti che però
Con l'obiettivo di semplificare la vita ai cittadini o ad alcuni dei cittadini
Naturalmente poi si seduto al PIL capitolo delle semplificazioni per le imprese
Che sono semplificazioni che fanno bene al sistema Paese perché devono avere capacità di attrarre investimento anche qui la parte una come dire una politica amministrativa in linea di continuità
Negli ultimi vent'anni in Italia noi abbiamo cercato di accentuare in alcuni settori dove l'impresa hanno segnato maggiori difficoltà quello dell'ambiente
Con dei tempi di VIA regionale paurosamente altri quello dell'edilizia
Dove per avere dei permessi di costruire di un euro effettuare insediamenti sul territorio basta leggere i giornali
Oppure chi è fare una domanda di licenza edilizia per sapere che succede
E abbiamo e in del settore ambientale e ancora abbiamo cercato per le piccole e medie imprese Regolamento uscirà aggiorni
Previsto dal decreto semplifica tale abbiamo cercato
Di ottenere una come dire autorizzazione unica ambientale che raccogliesse che attuali se non sbaglio sei
Autorizzazione che ogni piccolo imprenditore artigiano di cui ogni piccolo imprenditore artigiano ha bisogno
E vorrei concludere con un'altra cosa che sembra da qualche misura la più difficile da realizzare dico questo perché apro una parentesi in questo momento almeno questo Governo
Sì deve porre essenzialmente problematica concludere i processi in atto
Cioè lei si è
Tutte le innovazioni che sono delle modifiche normative che sono state introdotte debbono essere conclusi altrimenti correremo il rischio di aver messo su qualcosa di cui nessuno si potrà accorgere
Perché non viene concluso il processo questo vale per le Province e in genere governa il territorio vale per le semplificazioni vale per la spending review io mi auguro che possa valere anche per il disegno di legge anticorruzione
Conosco e non voglio neanche entrare nelle difficoltà anche di ordine politico che questo
Disegna incontra però noi dobbiamo renderci conto di una cosa la corruzione ha costi economici e questi sono fin troppo risaputi
Se riflettiamo la corruzione a grandi costi sociali
Perché la corruzione
Vedete viola il principio di uguaglianza Minale pari opportunità dei cittadini
E in più crea assuefazione alla micro illegalità che è uno dei tanti fattori di disgregazione sociale ma invece in questo
Momento in particolare abbiamo bisogno di coesione di riaggregazione sociale
Le misure per la prevenzione della corruzione
Oltre quelle sulla repressione contenuto nel disegno di legge sono fondamentali
Io posso comprendere tutte le difficoltà di ordine politico però credo che il Paese non singole forze politiche
Il Paese ha bisogno che dopo tanti anni dopo tante sollecitazioni internazionali il disegno di legge sulla corruzione venga finalmente approvato anche in Italia
Non farlo sarebbe non rendere il servizio al Paese
Grazie
Ringraziamo Filippo Patroni Griffi
Ministro della pubblica amministrazione semplificazione e compiacere chiamiamo su questo palco
Daniela legge ore a nome dei liberaldemocratici
Buonasera a tutti ringrazio innanzitutto il presidente Casini e il segretario Cesa
Per avermi invitato in rappresentanza dei liberaldemocratici a partecipare a questo appuntamento così interessante di riflessione
E di proposta politica
Dove liberaldemocratici Perth presenti come partito in Parlamento ormai da anni siamo stati
Insieme all'UDC tra i sostenitori della prima ora del Governo Monti del professor Monti
E per quanto nei mesi precedenti libri dal precedente
Alla all'avvento della Governo Monti noi comunque ci siamo spesi più volte nel lanciare l'allarme per la situazione drammatica in cui versava il nostro Paese
Con un numeri di distrazione da capogiro con anche una crescita sotto zero
Abbiamo provato all'epoca a lanciare delle nostre proposte a cercare di chiedere delle riforme urgenti e che fossero soprattutto riforme strutturali
Ebbene d'allarme che allora
L'abbiamo lanciato non fu ascoltato dal Governo precedente ed è per questa ragione che
Abbiamo ritenuto fosse utile per il Paese e necessario che le redini di esso fossero
Affidate al professor Monti per le sue capacità e per l'indubbio prestigio internazionale
Di cui egli gode ebbene anche alla luce delle ultime determinazioni della BCE
Sullo scudo antisprechi e di giovedì scorso che possiamo dire che avevamo di fatto preconizzato la scelta giusta
Ebbene
Avevamo
Anche come dire nell'emergenza APAM ritenuto di affidare questa è la scelta più giusta che le redini appunto fossero affidate al professor Monti
Riteniamo anche
Di essere tuttora ferventi sostenitori dell'agenda Monti e possiamo dire senza incertezze che siamo disposti comunque a sottoscrivere
Un documento che ci impegna anche nel prossimo futuro a proseguire nel solco
E sulla scia
D. Monti
è necessario che si trovi comunque una equilibrio tra
Il rigore
E lo sviluppo e che questo possa comportare la
Un superamento dell'austerità
Non dimentichiamo che non siamo chiaramente qui non stiamo ignorando qualche prezzo che grosso pezzo
Abbia dovuto pagare
Il Paese per l'austerità mentre riteniamo che comunque
Questa sia l'UE sia stata l'unica strada giusta da imboccare
Nel periodo storico in cui ce lo troviamo e che debba comunque proseguire sti necessariamente su questa scia
Ed è
Di fronte al dato sconcertante che vede oltre un milioni di giovani
Tra i quindici e ventiquattro anni che non soltanto non hanno lavoro ma non hanno neanche interesse a cercarne uno mi vengono in mente le parole di un noto economista americano fautore della teoria delle trentini
Talento
Inteso come
Merito meritocrazia tecnologia e anche tolleranza
Su quest'ultima vi avrei soffermare su questa capacità
Necessario abbia
Che abbiamo che debba vere
Comunque d'Italia di poter accogliere in qualche modo pensieri riverse culture di benessere
Purtroppo se pensiamo anche a questo ci rendiamo conto di quanta strada ci sia ancora da fare nel nostro Paese
Siamo ancora fermi al dibattito sulla integrazione
E noi riteniamo che per fare questo ci voglia un cambiamento di passo
Pensiamo che partendo quindi dal solo col tracciato dal presidente Monti che riteniamo comunque essere persona grande risorsa per il nostro Paese
Riteniamo al contempo che sia importante
Che
Anche la politica si rinnovi e importante che la politica
A si assuma la responsi sa di vita
Di fare scelte coraggiose e di dare anche il buon esempio perché se è vero
Che si è auspicabile un
Ai fini del rinnovamento del nostro Paese unità rinnovamento della classe dirigente tutta pensiamo che dalla politica possa partire
Anche in questo senso un buon segnale come rinnovamento della classe dirigente
E badate che questo lo dico
Senza toni polemici lo dico da moderata delibera democratica
Noi liberaldemocratici riteniamo che sia arrivato il momento di voltare pagina di prendere atto che il bipolarismo muscolare che ha scritto la politica degli ultimi anni in Italia
Sì ha finito
Sia finito anche perché ha fallito i suoi tanto sventolata i obiettivi non ha garantito né il buon governo né tanto meno la stabilità
Pensiamo che ci sia pertanto un vasto spazio politico che vada dato bersaglio Berlusconi spazio politico
Che
Può essere proficuamente occupato da una forza moderata
Da una forza moderata in grado di interpretare le necessità le istanze dei cittadini dei giovani degli anziani
Di tutti coloro che responsabilmente si rendono conto che nel nostro Paese si può ricominciare a camminare con fiducia e con speranza
Ebbene
Pensiamo che questa forza politica moderata possa comunque
A venire una essere forza trainante del Paese e ci vede quindi pertanto interessati a partecipare attivamente alla sua costituzione
A condizione che essa sia
Espressione di sensibilità di varia natura dai cattolici ai laici danno i liberaldemocratici a tutti i moderati che vi si possano riconoscere di varia estrazione
Pensiamo quindi che guardare al presente ma soprattutto al futuro per noi significhi
Questo
Infine consentitemi
Consentitemi un riferimento da giurista su un argomento me particolarmente caro
Non starò qui certamente a svolgere una disquisizione sulla riforma della giustizia perché ovviamente non è questa la sede opportuna né ci sarebbero i tempi
Ma mi vengono in mente le parole di Sant'Agostino che nel dei Civitate Dei diceva toglie il diritto e allora che cosa distingue lo Stato dà una grossa banda di briganti
Parlava del criterio della giustizia cioè
Come la volontà di attuare il diritto e l'intelligenza del diritto stesso uso questa è parole di Sant'Agostino per riferirmi
A quella che a quello che vorrei che fosse
Un auspicio un auspicio da lanciare in questa sede
E cioè che il disegno di legge anticorruzione che è passato che è stato votato alla Camera dei deputati tuttora giace in Senato
Possa essere ripreso possa finalmente vedere la luce
E con questo auspicio per il rinnovamento anche attraverso questo anche attraverso la funzione che la politica può svolgere nell'ambito della giustizia per assicurare la pace sociale
E per evitare quindi e per evitare forme di corruzione che sappiamo quanto male hanno recato al nostro Paese che vi saluto grazie
Grazie a Daniela Melchiorre ed ora la parola al Presidente della Regione Trentino-Alto Adige Lorenzo Dellai
Presidente
A
Presidente la domanda dei ragazzi e questa
Abbiamo approntato nel corso dei nostri dibattiti qui a Chianciano la questione meridionale
Da uomo del nord lei ritiene che esista ancora una questione settentrionale
Ritengo che esista soprattutto ancora una questione meridionale grande come una casa che sia interesse di tutti noi affrontarla ritengo che
Queste siano questioni molto importanti
E ritengo che
Questa occasione di oggi sia molto importante
Vorrei dire grazie per l'invito
Segretario Cesa Presidente Casini seduto
Anche gli amici dell'UDC di Trento Ivo Tarolli Lia Beltrami
E dico subito che sono qui con molta umiltà
Come penso tutti voi alla ricerca di un percorso che ci porti
Fuori dalle secche nelle quali questo nostro Paese
è arrivato
Ne abbiamo discusso diciannove di agosto in
Occasione di una ricorrenza importante
A Trento insieme con Riccardi con
Andrea Olivero insieme con Raffaele Bonanni e trovo
Una sintonia molto importante fra le cose che ci siamo raccontati quel giorno
E le riflessioni di oggi
Penso che noi
Siamo tutti alla ricerca almeno io umilmente sono la ricerca da un bel po'
Di un progetto politico che non c'è e di un partito che non c'è abbiamo vissuto questi quindici vent'anni ciascuno
Ricercando chi come me è in una dimensione territoriale chi come voi all'interno di un partito che si è liberato dagli schemi
Del passato abbiamo cercato una prospettiva nuova c'erano e ci sono tanti spezzoni di questo progetto
Penso che la cosa importante sia federare questi spezzoni ed aree retta
Ad una proposta forte autorevole
Ed importante io penso
Che oggi
In questi giorni questa vostra iniziativa
Venga fuori un contributo essenziale ed importante in questa direzione io apprezzo molto le scelte che state facendo apprezzo molto le proposte che state cercando di lavorare e penso di poter dire
Che qui siamo in presenza di un cantiere importante aperti al plurale
Un cantiere
Dalla cui prosecuzione dipende molto del futuro del nostro paese
Ci dobbiamo lasciare alle spalle le secche dei quindici vent'anni che abbiamo vissuto dobbiamo superare soprattutto la banalizzazione della politica che abbiamo visto in maniera evidente
La banalizzazione delle culture politiche proprio nel momento nel quale ciò che sta accadendo dentro e intorno al nostro Paese
Richiedeva e richiede un software politico richiede forte cultura politica mentre
Noi abbiamo assistito a semplificazioni assolutamente inaccettabili appunto ad una banalizzazione della politica e abbiamo assistito anche
Ad un processo di verticalizzazione della politica e un pochino anche della società
La trasformazione della politica in un fatto sul mediatico la trasformazione dei progetti in slogan vuoti io spero molto
E ripeto
Sono qui in tutta umiltà alla ricerca spero molto che questo cantiere che è stato aperto porti a mettere insieme a federare tutti quelli che vogliono superare
Questa situazione
E penso che abbiamo alcuni paletti alcuni pilastri su questo percorso il primo
è quello proprio che riguarda
Il valore della politica
Occorre tornare ad un realistico riformatore io penso che dopo l'esperienza del Governo tecnico
Nessuno può pensare che si riaccende il film di prima magari cambiando solo personaggi ed interpreti il tema è quello di cambiare la trama e dunque
Numeri e di allerta
Realismo decisione pragmatismo e valori non potranno più essere credo dissociati come dissociati sono stati per molti anni in quest'ultimo periodo e come in parte dissociarsi sono ancora oggi in alcune delle proposte che abbiamo
Di fronte
Penso in secondo luogo ad un altro pilastro ossia ragionare seriamente su questa idea di centro
Io penso che il centro non è
Posizionamento topografico
E neanche a me
Piace la parola moderati io penso
Che se guardiamo i problemi di questo nostro Paese se guardiamo alleanze e le difficoltà se guardiamo anche al senso di smarrimento il senso talvolta anche di rassegnazione
Che leggiamo che percepiamo nelle pieghe della nostra società
Ci viene da dire che non c'è bisogno di moderatismo ma semmai c'è bisogno di inquietudine
C'è bisogno di risvegliare le coscienze c'è bisogno di riprendere in mano con coraggio con innovazione le grandi battaglie per la riforma di questo nostro
Paese dunque semmai
Con uno scherzo di parole si potrebbe dire che c'è bisogno
Di un grande progetto politico che sia diversamente progressista più che
Moderato e c'è bisogno che questa nuova idea
Si riconcilia con tutta una tradizione perché
Diversamente progressisti sono sempre stati in questo nostro Paese
I cattolici democratici che hanno interpretato le esigenze di larga parte della popolazione hanno costruito un percorso di democrazia di sviluppo e di coesione della nostra comunità dunque io penso che la grande sfida sia ricucire tutto ciò che si è strappato in questi anni e tutto ciò che rischia ancora di essere strappato nel futuro
C'è strappata un'idea di socialità
Ne vanno bene naturalmente
Hanno un ruolo importantissimo notti buoni però io penso che noi dobbiamo essere in questo veramente popolari come diceva prima Savino Pezzotta c'è bisogno
Di ridare centralità alle grandi questioni
Della socialità di questo nostro Paese le grandi questioni che ci vengono poste delle persone delle famiglie dei corpi sociali
Da parte dei tanti che non hanno voce all'interno del circuito mediatico che oggi rappresenta
Il nostro paese c'è anche strappata un'idea di comunità
Sembra che oggi l'idea dello stare insieme nei nostri territori sia riconducibili sia riconducibile essenzialmente ad una somma di solitudini
Noi dobbiamo ricucire
Questa idea di comunità questa idea di comunità che non lascia appunto nessuno nella solitudine
Che parte da un senso di appartenenza che vede nei cittadini delle persone non sono dei numeri dei consumatori degli individui
Ugualmente si è strappato all'idea di sviluppo si parla molto di sviluppo di crescita e giustamente noi dobbiamo credo e lavorare un'idea di sviluppo che Silicon civico la realtà missili concili col
Con le nostre città con le nostre campagne con le nostre montagne insomma con quel Paese reale che è stato un pochino sullo sfondo delle concezioni dello sviluppo e dell'economia di questi tempi e si è strappata anche
Un'idea di autonomia lasciatemelo dire da persone impegnate nelle istituzioni
A me va bene la spending review va bene tutto ma un grande Paese non può affrontare il tema delle istituzioni democratiche come si affronta il tema delle procedure migliori per acquistare la carta igienica un'emergenza
C'è bisogno di tornare a vivere antica sapienza istituzionale io penso che
I grandi padri della cultura politica del cattolicesimo democratico stanno lì ad indicare un respiro quando si parla di istituzioni si parla di qualche cosa di importante certo c'è bisogno
I semplificare di razionalizzare e c'è bisogno che costino meno io sono convinto che la strada dell'autonomia costa meno delle strade del centralismo ma insomma noi credo dobbiamo avere il respiro
L'ambizione di ricostruire una idea di riforma di questo nostro
Paese è fallito miseramente il programma di riforma federalista del Governo precedente è fallito per tante ragioni
Mancava quel progetto forse anche di un'anima ispiratrice dobbiamo riprenderla in mano la strada non è quella della verticalizzazione io dico sempre attenzione
La strada del centralismo sul piano istituzionale porta con sé anche una visione della società che non era nostra e quella della verticalizzazione
Statalismo è stato un minimo sono ugualmente contrari a quella idea di sussidiarietà
Che sta un pochino scritta credo nel DNA
Dei cattolici democratici del nostro Paese e questo va detto proprio nel momento nel quale i territori
I territori devono essere riscoperti come luoghi nei quali si produce economia si produce cultura
Si produce solidarietà si produce dunque anche capacità di autonomia liti auto Governo infine
Io penso che noi
Dovremmo avere da
L'aspettativa da questo cantiere che avete deciso di aprire e che si riconnette a tanti altri cantieri aperti nel nostro Paese dovremmo avere la
La l'aspettativa
E nasca un progetto grande ambizioso ed innovativo di lungo periodo vorrei dire
Non è più questo il tempo delle tattiche
Credo che molte persone del nostro Paese si attendono che qualcuno costruisca con loro comunità ma anche con coraggio il profilo di un orizzonte di medio lungo periodo
Certo siamo nella nebbia questo il vero talvolta segni si faticano
A scorgere però noi sappiamo che la nebbia dopo un po'si dirada importante non perdere il segno il solco del sentiero l'importante alzare un pochino anche lo sguardo con ambizione per l'appunto
Rinunciando alle tattiche le furbizie
Avendo il coraggio di proporre un disegno appunto ambizioso per il futuro del Paese
Penso che un discorso importante
Dovrà riguardare la forma di questo progetto
Oggi c'è bisogno di una forma plurale
Di una forma vorrei dire federativo
Bisogna mettere insieme tante realtà perché noi non abbiamo bisogno di tanti singoli ciascuno dei quali si autoproclama il centro del mondo abbiamo bisogno di mettere insieme queste realtà
Ciascuno dei quali
Ciascuna di queste realtà deve fare naturalmente anche dei passi indietro
Io credo che il segnale che simbolicamente l'UDC ha dato
Nel suo singolo oggi sia un segnale che va
Positivamente in questa direzione
C'è bisogno però di costruire un modello plurale per l'appunto perché il nostro è un grande Paese plurale io vengo soprattutto dal nord ricordava prima
Mi ha introdotto con la sua domanda Nord oggi piuttosto
Spaesato la parte del nord che aveva creduto nella
Cultura berlusconiana e leghista per fortuna del Trentino noi non siamo tra questi ma quella parte del nord oggi è sfalsata
Questo è già per un breve riferimento
Richiede
Nuovi protagonisti politici richiede nuova offerta politica
E io credo che così sia anche in tante altre realtà del nostro Paese
Noi dobbiamo costruire una visione
Che sia fortemente unitaria dal punto di vista del senso di appartenenza e fortemente pluralista nel senso della rappresentanza delle diversità territoriali che compongono questo nostro Paese
Ecco io penso che ci siano tante buone ragioni per avere fiducia
Prevalere speranza per condividere questo cantiere ripeto
Con umiltà ma anche con sincera disponibilità costruire delle cose importanti
Beh
E bisogna farlo in tanti
Ricordavamo diciannove di agosto a Trento
Il fatto che De Gasperi tra
La guerra e l'inizio della democrazia
Scrisse
Una cosa importante si chiamava idee ricostruttiva
C'è bisogno di scrivere di nuovo ritenere ricostruttive c'è bisogno di scrivere però in tanti c'è bisogno
Di scriverlo
Di scriverle contante umani
C'è bisogno di tornare
A poter guardare la politica con fiducia con speranza e anche con l'ambizione grazie e buon lavoro a tutti
Grazie al Presidente del federale
Allora cari amici
Come
L'anno scorso è stato presente in cui sul nostro palco con lo ricorderete Corrado Passera era in un'altra veste rispetto a quella di oggi
è il segno
Che
Spesse volte nella vita si cambia io invito accorato cioè uno dei ministri più importanti di questo Governo il Ministro
Di diversi dicasteri di essere qui ma soprattutto Corrado vorrei una formula nuova
Cultura Roberto però passi
Presidente è una piccola domanda per lei da parte dei ragazzi
Il Presidente Ministero dell'economia diceva che con la cultura non si mangia
Dobbiamo rassegnarci all'idea che le politiche per la cultura finiscano in secondo piano
Silenzio in sala grazie
Ma devo dire che
Se c'è una cosa per me veramente positiva di questa giornata e che
Tutti quelli che sono intervenuti chi ha parlato di
Agricoltura chi ha parlato di istituzioni chi ha parlato di artigianato
Chi ha parlato di politica economica hanno detto che la cultura importante
Quella frase infelice che con la cultura non si mangia fatto il giro il mondo del mondo
Non ha reso onore
Al nostro Paese
Perché guardate c'è un'evidenza che Chiara tutti Presidente mi scusi massa chiederei gentilmente il silenzio in sala di Ancona Dani quel tavolo Arequipa Rosina gentilmente si avverta cassa iniziali grazie
Perché se c'è un'evidenza nella storia del nostro Paese
Ma dai millenni indietro lo dicono le pietre
Lo dicono le nostre capacità sviluppare nella nuca astronomia nell'artigianato nelle bellezze che abbiamo intorno e che la cultura ha fatto grande il Paese
Come alcune scelte fatte nel dopoguerra dai costituenti che hanno inserito meravigliosa articolo nove della Costituzione
Cioè dire che la Costituzione si fonda sullo sviluppo della della cultura della ricerca dell'istruzione
Bene le scienze che hanno fatto quei costituenti e prima ancora Sturzo Gobetti
De Gasperi e anche i laici
Sono state tutte centrate
Sullo sviluppo e la diffusione delle conoscenze
Sullo sviluppo della scuola dell'istruzione e se siamo entrati nel G otto e siamo primi esportatori al mondo ancora oggi per Desailly
E perché questi appartengono sta storia quindi quella frase una frase non solo è infelice
Ma una frase stupida smentita dai fatti
Io vorrei
Ringraziare davvero di cuore Casini Cesa Buttiglione non solo per avermi invitato ma anche per la sensibilità
I la lungimiranza che hanno mostrato nel mettere in questo tema oggi all'attenzione di una forza politica che si pone questo obiettivo
La rinascita dell'Italia
Perché vedete
La cultura fa parte del della vita di tutti i giorni non è solamente Pompei che crolla non è solamente il Colosseo sono le speranze di questi meravigliosi ragazzi avete visto che domande che hanno fatto
Voltaire diceva giudica un uomo dalle sue domande più che dalle sue risposte dell'ATER perché la cultura è legata al tema della legalità
La cultura è legata al tema della scala sociale e al tema della diffusione dei saperi di cui
Stessi sanno farsi anch'esse l'industria dell'artigianato di tutta l'economia
Quindi
è un tema che non può mancare dall'agenda del Governo non può mancare all'attenzione del Paese e il paradosso guardate non sarò lungo il paradosso sapete qual è
Che per troppo tempo latte politica culturale quell'alta quella trasversale quella che ha a che fare con la che in competitività territoriale con il welfare è mancata
Abbiamo in seguito le emergenze le cronache sulle Poussin quali purtroppo siamo stati noi stampa internazionale il crollo di Pompei il crollo del
Del muro del Pincio
E non quello che ha fatto grande Italia del mondo la Biennale di Venezia triennale l'Auditorium che ha rinnovato una città
E allora il paradosso che dobbiamo superare queste l'invito che io faccio in questa
Sessione
è
Recuperare questi valori economici e sociali della cultura guardate parliamo
Non una cosa di poco conto la cultura valido cinque virgola sei per cento del prodotto interno lordo
è uno dei settori più importanti
Se ci aggiungiamo il turismo culturale che con i primi dati di settembre mostrano che hanno retto il turismo le nostre città
Eravamo primi al mondo in in cammin turistico trent'anni fa siamo stati superati da sei Paesi siamo sesti ormai
La cultura non è solamente il nostro patrimonio fisico
Quindi l'archeologia i musei pensate che
Nella piccola Abruzzo qui soltanto abruzzesi abbiamo settecentodieci castelli più di tutti i Castelli
Della Scozia nelle Marche ci sono settantadue
Gli altri storici del Settecento e dell'ottocento più di tutti i teatri della Spagna
Ecco ma non è solo questo patrimonio materiale fatto di bellezza di atti
Ma c'è un patrimonio immateriale chi abbiamo dimenticato che fatto del paesaggio qui c'è il ministro per l'ambiente che fatto dei I saggio che fatto del saper fare che ha reso grande Firenze
E che che che sta nel fatto che ancora oggi Dante Alighieri nato nel mille duecentosessantacinque e di un'attualità straordinaria
Perché attraverso la sua coi sia aria la visione del mondo perché arriva dei valori
Tutti che ancora oggi sono sono attuali
Per questo ancora oggi
Ancora oggi in Italia è un Paese grande
La spesa delle famiglie anche qui è un dato importante c'è una crisi dei consumi ma lo sapete che la spesa delle famiglie nel due mila undici e i primi mesi del due mila dodici ancora confermano
Rappresento il sette virgola cinque per cento di tutta la spesa in tutti i settori vuol dire che la gente ci crede
Secondo paradosso vado a chiudere
Guardate
Della cultura è fondamentale non solo da da mangiare all'economia perché la culture è un pezzo del welfare
C'è un libro bellissimo del teste l'ex vescovo di Locri
Monsignor Bregantini sapete cosa dice dice che i bambini che crescono nel degrado pensate a Scampia pensa delle periferie romane
E nella bruttezza sanno affrontare di meno la corruzione
E la violenza quindi sono quelli che vanno più presi dalla mafia
Capite la cultura quanto è importante è un'alternativa a questo la cultura
è un pezzo della coesione sociale
Come con siamo pensare di rispondere al problema dell'immigrazione nostre città se non
Affrontando il tema del del della cultura
L'ignoranza l'indifferenza sul nostro nemico allora termino dicendo questo
è un momento di crisi evidentissima
Serve in questo momento quello spirito di lungimiranza quella chiarezza di idee
Che nelle fasi storiche ma soprattutto nel primo dopoguerra un l'Italia che veniva sconfitta da una guerra che veniva anche e soprattutto da una sconfitta morale
Serve quello spirito che ci ha fatto diventare ritornare ad essere un Paese grande e che dà dagli anni Cinquanta e Sessanta ci ha fatto sognare ma abbiamo investito in una televisione di Stato buona
Che ha passava dei valori che abbiamo il sito in una scuola che era l'eccellenza del mondo
Abbiamo dato la possibilità ai giovani del sud di trovare un posto un posto importante le nostre famiglie le nostre madri non hanno rinunciato
A uno a una spesa
Pur di far studiare i nostri figli
Ecco bisogna riprendere
Quello spirito perché come diceva passerà
Il problema non è tanto la crescita
Ma è lo sviluppo lo sviluppo ci dà una dimensione del nostro orizzonte diverso dallo spread diverso dal PIL perché è uno degli spread che abbiamo cioè lo spread del sapere
è lo spread della mancanza di speranza tra generazioni
E allora io credo questa il contributo che possiamo
Insieme darci e dare al Paese e che dobbiamo fare lo sforzo di
Costruire a una nuova idea di progresso una nuova idea di progresso nel quale l'attuale
Il benessere della gente non in termini astratti gli occhi dei bambini dei ragazzi che in questi studenti qui il benessere delle imprese siano connesse benessere economico del benessere e la qualità della vita
Allora
Dobbiamo dare un segnale al Paese
Non solo avrete
La solidarietà degli operatori del settore del cinema del tirato della musica ma della gente che lavora chissà fra
Nei prossimi mesi dire una parola forte rinnovarsi da questo punto di vista
Avrà il consenso di tutti è saprà catturare le energie che adesso sono dispersi
Perché senza
La cultura non c'è speranza senza la speranza non ci può essere rinascita vi voglio leggere una frase
Vorrei finire una frase di del grande
Eduardo De Filippo
Utilizzando la metafora del teatro un po'a specchio interiore dell'uomo edizione del futuro lui diceva
Senza spirito di sacrificio
E slancio innovativo la nottata
Quella del quarantaquattro quarantacinque non l'avremmo superata alziamo dunque la testa andiamo avanti
Ringraziamo la Frattografi adesso e mi chiamo sul palco il Ministro dell'ambiente Corrado Clini
Relatore
Una domanda che poniamo al ministro e viene la seguente molti
Indicano la green economy come la via per la ripresa è così o sono necessarie troppe risorse specie in questi tempi per intraprendere la
Se guardiamo i dati niente
Dell'economia mondiale guardiamo quali sono le imprese
Che hanno
Il maggiore valore aggiunto negli ultimi cinque anni
Questi sono quelle che lavorano
Nelle nuove tecnologie per l'energia
Fonti rinnovabili tecnologie per l'efficienza energetica
Quelle che lavorano
Per la conservazione dell'acqua
Quelle che lavorano per la sicurezza alimentare
Queste sono
Le linee di forza della crescita nell'economia
Che crescono di più
Pensate che in Cina
Il piano quinquennale approvato l'anno scorso ha stanziato cinquanta miliardi di dollari in quattro anni
Soltanto per la conservazione delle risorse idriche cioè per la depurazione delle acque e per assicurare
Acqua potabile
Alle popolazioni e pensate sempre che l'anno scorso due mila undici
Gli investimenti a livello mondiale
Per le
Energie pulite
Sono stati duecentosessanta mila duecentosessanta miliardi di dollari solo nel due mila undici ed è la prima volta che gli investimenti per le energie pulite
Sono superiori
Agli investimenti per l'estrazione di Olivetti e di gas
Allora se guardiamo
Se guardiamo questa questa tendenza
Degli degli Investimenti questa tendenza
Nella crescita delle grandi imprese a livello mondiale
Dobbiamo cominciare a pensare che
Investire nelle tecnologie pulite investire conservazione dell'acqua investire nella sicurezza alimentare vuol dire
Essere nella direzione giusta per la crescita economica e questo vale anche per il nostro Paese
E noi abbiamo
Delle situazioni molto difficili in questo momento poi
Vi parlerò un attimo dell'Ilva di porle un attimo della Sardegna
Però
In questi mesi
Io
Ho incontrato
In molte regioni d'Italia
Molte imprese
Italiane
Che
Esportano quasi l'ottanta per cento del dei loro prodotti
E che hanno
A livello internazionale
Una posizione di forza rispetto a concorrenti americani tedeschi cinesi sono le imprese che lavorano
Nei sistemi nei nuovi sistemi avanzati per l'energia
Sono le imprese che lavorano nelle nuove tecnologie per le fonti rinnovabili
Sono le imprese che lavorano nei nuovi materiali per l'edilizia sono le imprese che lavorano nel settore alimentare per l'alimentazione di qualità
Queste imprese
Hanno
La fiducia delle banche che danno credito
Hanno
Creato posti di lavoro aggiuntivi imprese che in l'anno scorso
Ne
Hanno
Avuto un aumento di occupazione
Nel momento in cui abbiamo questa crisi importante abbiamo questa impresa che nei diversi settori stanno assumendo assumono addirittura a tempo indeterminato cioè fanno investimenti stabili
Soprattutto nelle nuove generazioni soprattutto nelle generazioni che hanno
Maggiori completo incompetenza a livello tecnico e negli ultimi tre anni
Nel settore delle fonti rinnovabili si sono creati centoventi mila nuovi posti di lavoro e sono prevalentemente posti di lavoro per giovani
Ingegneri giovani tecnici che entrano nel mondo del lavoro
All'interno di questo meccanismo che supporta tecnologie nuove perciò
è vero la
L'economia verde
è
La strada per la crescita
Non è solo una mia considerazione alla fine di aprile di quest'anno
L'OCSE che l'organizzazione internazionale per la cooperazione allo sviluppo economico e che raccoglie le grandi
Economie mondiali le più grandi economie mondiali ha pubblicato un rapporto un rapporto
Di proiezione al due mila e cinquanta e in questo rapporto sono identificate proprio le linee di forza della crescita a livello mondiale e
Le linee di forza sono quelle dell'economia verde infatti il rapporto dice green economy in stia economiche cioè
Non è una componente dell'economia ma è l'economia che cresce
Io
Su questo vorrei
Fare
Una osservazione
Noi abbiamo queste risorse queste energie all'interno del nostro Paese molto importanti vive che competono che innovano
Che spesso sono
Rappresentative
Di realtà produttive medio piccole di realtà produttive che nascono anche come spin-off come generazione dai istituzioni universitarie da città centri direi di ricerca
Ecco questa realtà così importante e così diffusa nel nostro Paese a scarsa rappresentanza
Io credo che al tavolo del confronto fra le parti sociali e il Governo
Questa realtà che è forte che sana per la nostra economia è una realtà che
Non sempre rappresentate comunque non sempre sia presente il contributo che questa realtà porta io credo che
Ci sia bisogno oggi di rappresentanza per questa realtà
Perché questa è il cuore
Dell'innovazione ed è il futuro del nostro Paese e credo che su questo dobbiamo lavorare e su questo stiamo lavorando nel decreto
Per la crescita
Abbiamo messo a disposizione quattrocentosettantacinque milioni
Per favorire la nuova occupazione giovanile
Nei settori dell'economia verde con un credito al lo zero cinque per cento perciò un credito molto favorevole
Ed è un impegno concreto per muovere
Questi settori e per legare
La crescita di questa
Area importante della nostra economia alle nuove occupazioni e al recupero di risorse umane di competenze che
Purtroppo perdiamo come ricordavamo prima
Perché molti molti giovani nel nostro Paese che hanno competenza che hanno visione
Che hanno coraggio sono costretti ad andarsene perché non trovano un contesto che li aiuta
Al lavoratore
E a realizzarsi nel nostro Paese questo è un obiettivo credo importante primario un altro obiettivo che credo
Dovremmo avere in mente sul quale abbiamo lavorato e stiamo lavorando riguarda invece
La trasformazione degli usi del nostro territorio nostro territorio
Noi abbiamo
Uno una grande emergenza in Italia che si manifesta regolarmente ogni volta che abbiamo
Purtroppo ormai con grande frequenza le grandi piogge i grandi eventi climatici estremi
Abbiamo un territorio sempre più vulnerabile
Un territorio che fa fatica a reggere il peso di questi
Eventi climatici che sono anche il segno del cambio
Del clima soprattutto nella regione mediterranea abbiamo bisogno di un grande progetto di manutenzione del nostro territorio perché
è difficile pensare
Che si possa continuare
A correre dietro alle alle emergenze i costi degli interventi per l'emergenza sono molto superiori
A ai costi necessari per la messa in sicurezza questo è un altro pezzo di strategia
Per la crescita che lega l'ambiente
All'economia
Manutenzione del territorio vuol dire molte cose manutenzione del territorio vuol dire per esempio la gestione delle grandi aree del nostro Paese che sono diventate marginali che sono abbandonate
E che invece potrebbero diventare una fonte di reddito per produzioni agricole innovative
Per la gestione delle foreste per una gestione delle risorse idriche
Che sono importanti in questi termini territori e che spesso diventano anche una fonte di rischio soprattutto quando abbiamo i fenomeni delle delle alluvioni
Nelle Cinque Terre
A novembre scorso abbiamo avuto un disastro terribile
Ma nello stesso tempo in quel territorio dove nell'anno precedente erano stati realizzati gli interventi per la messa in sicurezza dei torrenti
Soltanto la messa in sicurezza dei torrenti ha evitato a pochi chilometri di distanza per esempio dal da Vernazza
Che
Venissero inondazioni che ci fossero frane e che ci fossero persone tutti quei danni che invece sono venuti a qualche chilometro vicino questo è è un altro
Pezzo di una strategia per la crescita che ha bisogno
Della partecipazione anche qui delle nuove generazioni perché
Questo è un progetto che può essere messo in mano a giovani a cooperative di giovani che può essere messo
A disposizione di chi
Rimanendo nel territorio lo gestisce e ne diventa il cui il il custode io credo che su questo dovremmo lavorare e su questo fra l'altro come peraltro
Anche ricordato il Governatore della Banca d'Italia
Ogni soldo speso sono due
Euro guadagnati ogni euro speso sono due euro guadagnati perciò è un progetto importante
Per il nostro futuro l'ultima cosa che volevo dire che
Qui
Io
Voglio ringraziare
Per il
Il supporto
Per la condivisione del lavoro difficilissimo di questi mesi
Non avrei mai pensato che fare il Ministro dell'ambiente dopo aver fatto per vent'anni direttore generale fosse un lavoro così difficile è un lavoro difficilissimo
Ed è un lavoro difficilissimo perché
Siamo entrati nel cuore
Di una contraddizione
Che economica
Che è sociale ma che anche politica è il caso dell'IVA
E proprio
La rappresentazione più più evidente di questa contraddizione
L'Ilva rappreso rappresenta la storia
Di un'amministrazione pubblica e di un'impresa
Che
Giocando fra di loro
Trascinano le cose fino al punto nel quale
Diventano emergenza
Quando per dare l'autorizzazione
All'esercizio degli impianti dell'Ilva ci vogliono quattro anni e mezzo di negoziato tra le amministrazioni e l'Ilva noi siamo già in presenza di una situazione patologica
Perché una situazione nella quale
L'Amministrazione non si prende le sue responsabilità e l'azienda non viene chiamata ad assumersi responsabilità
Quando poi questa autorizzazione contiene quattrocentosessantadue prescrizioni per l'impresa vuol dire che siamo in una situazione nella quale
Sostanzialmente giriamo attorno al tema e cerchiamo di rinviare gli impegni
Noi stiamo lavorando per la nuova autorizzazione
All'Ilva
Abbiamo cominciato a lavorare a metà marzo
E finiremo
Alla fine di settembre perché vogliamo sciogliere
Un primo nodo che è presente
Oggi in Italia nel rapporto tra le amministrazioni
E le imprese per la tutela dell'ambiente
Il nodo rappresentato da un'Amministrazione che non è in grado di assumersi le responsabilità e di dare le regole certe e da imprese
Che ne approfittano approfittano di questa situazione
E di questa contraddizione
Sull'Ilva sperimentiamo questa regola molto semplice che è una regola europea
I tempi per dare un'autorizzazione è un'impresa
Che sia la valutazione di impatto ambientale che sia l'autorizzazione integrata ambientale devono essere
Brevind certi e non derogabili se dobbiamo dare un'autorizzazione i novanta giorni dobbiamo darla in novanta giorni e non è accettabile che questo avvenga invece gli anni negli anni perché questo determina problemi enorme
Secondo
Secondo aspetto della vicenda IVA riguarda invece
L'uso politico e strumentale
Della salute e dell'ambiente
Perché
è incredibile
Che
Oggi
Negli ultimi mesi emerga
Con tanta virulenza con tanta forza
Un allarme
Per una situazione
Che
Più o meno è così oggi meglio di prima da almeno trent'anni
E che questo coincida con le elezioni comunali a Taranto
Allora bisogna essere molto chiari su questo
L'inquinamento ambientale dell'industria pesante nel nostro Paese
è stato
Molto importante ha determinato effetti devastanti avvolti in alcuni termini del ritorno
Ma è
Il risultato di un processo lungo
Nel quale
Le amministrazioni e le imprese non hanno esercitato l'etica della responsabilità e hanno sostanzialmente da una parte e dall'altra consentito a questa situazione
Ci ha consentito a Taranto di fare crescere un quartiere
Attaccato al Parco Geo minerario dell'Ilva
Che è passato
Da cinque mila abitanti
Avventizi tremila abitanti come è possibile
è
Il senso di una mancanza di visione di una mancanza di responsabilità che oggi improvvisamente si cerca di scaricare sul Governo
Che si assume la responsabilità e il rischio di dimostrare
Che il lavoro è compatibile con la difesa della salute con la difesa dell'ambiente
E questo è un passaggio difficile
Perché è molto facile e salutare
Dare
Informazioni drammatiche riportare i numeri
Non verificabili
E improvvisamente spiegare che una popolazione che per trenta quarant'anni ha vissuto in quel contesto improvvisamente si trova di fronte a un rischio drammatico
Quello che noi dobbiamo fare
E quello che stiamo facendo e di entrare nel merito di esaminare nel merito dei problemi
E di verificare quali sono le soluzioni tecnologiche che consentono oggi di garantire la continuità delle produzioni
Proteggendo l'ambiente proteggendo la salute
Questo obiettivo è l'obiettivo dell'Unione europea e l'obiettivo della strategia dello sviluppo sostenibile che assume
Come punto di riferimento l'idea
Che la crescita economica deve essere trainata da obiettivi ambientali ed è quello che stiamo facendo a Taranto che cosa però avviene a Taranto a Taranto avviene che cresce invece
Attraverso la disinformazione attraverso
Aggressioni
A chi sta lavorando in per questo obiettivo avviene che si cerca di dimostrare che l'unica possibilità di salvaguardare l'ambiente la salute e di chiudere le fabbriche
Questo è
L'altro elemento l'altro
Contraddizione che stiamo gestendo e in questa contraddizione devo dire che
La saggezza il buonsenso
Dei parlamentari dell'UDC è stata molto importante e molto utile in un passaggio che era veramente difficile per tutti noi
La terza
La terza contraddizione che noi stiamo affrontando oggi
E che è uguale a Taranto e che è uguale nel Sulcis
E che
L'Italia
Ormai
Da più di dieci anni
Rispetta
Non può fare diversamente le regole europee
Che non consentono
Che risorse pubbliche
Vengano destinate alle imprese
Per
Intervenire
A cambiare a modificare gli impianti industriali per rispettare le leggi non si può fare
E non si può fare per una ragione molto semplice non si può fare perché le regole
Della concorrenza europea non consentono agli Stati membri di investire risorse pubbliche a favore delle imprese che non rispettano le leggi
Noi stiamo lavorando su questo filone è un passaggio molto stretto
Avendo in mente che l'investimento per l'innovazione tecnologica all'interno delle imprese e anche un investimento per la crescita oltre che per la tutela dell'ambiente grazie
Grazie Corrado
Vorrei ringraziarti
Vorrei ringraziare Corrado Clini io spero che tutti abbiano ben percepito le cose che ha detto sull'Ilva di Taranto
Perché sono state cose molto importanti e non è accettabile che su questo Governo si scarichino i ritardi e gli ultimi trenta quarant'anni è legata in Pienza degli enti locali
E di chi ha consentito il nascere di quartieri a fronte di un'azienda complessa come lui
Grazie per la competenza con cui fai questo lavoro
Amici abbiamo fatto un sacco di strada abbiamo anche
Alcuni messaggi le può iter daremo lettura da quello di Nicola Rossi ad esempio
Sarà dato alla stampa abbiamo Giorgio Guerrini che invitiamo a parlare vi chiedo di tenere tutti i tempi perché per problemi
Col messi anche ai programmi noi avevamo previsto intervento di Gianfranco Fini alle cinque e mezzo consentitemi di salutare il Presidente della Camera è un amico di sempre che è sempre stato presente qui da noi
E a cui voglio dare la parola normale cinque metro male cinque a tre quarti per cui Guerrini Pisanu e poi Gianfranco Fini ricoveri facci sognare ma rapida
Pongo
L'invito del Presidente e di quelli perentori e quindi spero di essere all'altezza
Io non vi voglio annoiare anche perché questa è una maratona
Molto impegnativa soprattutto perché è stata ascoltare
Con una serie
Di dati economici
Purtroppo poco leasing ieri anzi per certi aspetti
Molto imbarazzanti che il nostro Paese dal punto di vista economico e dal punto di vista dell'occupazione
Ha conseguito soprattutto in questi ultimi anni
Dati imbarazzanti per un Paese come il nostro
Che era stato fino a qualche decennio fa la quinta la sesta potenza industriale del mondo
Dati imbarazzanti in un Paese come il nostro che è ancora
E la seconda piattaforma produttiva d'Europa
è uno deve chiedersi perché
Perché
In qualche decennio
Siamo passati
Da un Paese virtuoso che aveva
Un debito pubblico
Nei parametri europei
Aveva un costo della pubblica amministrazione inferiore a molti altri Paesi
Cresceva
Mediamente quasi il doppio della media europea garantiva occupazione e ricchezza diffusa
Ecco la dobbiamo chiederci
Dobbiamo chiedercelo perché altrimenti da questa spirale
Di
Declino
Da questa spirale di decrescita non usciremo mai
Noi abbiamo bisogno soprattutto e quindi no non dirò
Nessun numero nessun dato anche perché
Sono convinto di conoscete bene forse meglio di me
Noi dobbiamo invece
Avere tutti ognuno per le proprie responsabilità chi ha delle responsabilità in campo
Sindacale chi ha delle responsabilità della rappresentanza di impresa a chi ha
Delle responsabilità nella propria azienda chi ha delle responsabilità della politica nelle amministrazioni
Dobbiamo tutti insieme cercare di far recuperare a questo Paese tra i cose fondamentali
Fiducia
Speranza e generosità
Perché
La politica che ha caratterizzato soprattutto questi venti anni
Di queste tre qualità ha fatto poco uso
Abbiamo visto prima dell'incontro con il Ministro passerà una serie di giovani
Una serie di giovani che in un Paese come il nostro in questo momento fanno fatica a passare dalla fase degli studi a quella del lavoro
Ecco a questi giovani questo Paese in questo momento non
Riesce a dare fiducia
Non riesce a dare speranza e non è certo eroso perché le politiche che hanno caratterizzato soprattutto questi venti anni sono state politiche che invece hanno favorito l'appartenenza
Favorito certi gruppi di ristretti e non hanno invece ha agito per il bene generale del Paese questo bisogna dirlo
Anche le regole che hanno governato
La selezione dei gruppi dirigenti sono state regole che non hanno favorito
Il ricambio dei gruppi dirigenti ricambio generazionale non hanno favorito l'ingresso della società nella rappresentanza politico-istituzionale e io
Mi riferisco
A quella legge così tanto
Richiamata la memoria ma che purtroppo
Con troppa facilità ancora oggi non si riesce a mandare in soffitta e che è il porcellum
Io voglio
Dare testimonianza
Al dodici di aver fatto uno sforzo importante e di fare ancora uno sforzo importante per poter mandare in soffitta quella legge che impedisce di fatto
A chi ha una rappresentanza vera
Di poterle esercitare
Ma solo a chi è favorito di qualche leader politico ecco io credo che
Il mondo delle imprese
Che immodestamente rappresento dell'impresa diffusa quella di territorio dell'impresa piccola che è largamente maggioritario in questo Paese che purtroppo non ha trovato
Una attenzione in questi anni adeguata
Anche in questi
Giorni si fa un gran parlare dell'amico laico
All'attenzione di tutti i mezzi di comunicazione
All'acqua lavorano cinquecento dipendenti
Va bene se io vado a vedere qual è stato nello stesso periodo di crisi dell'accordo la difficoltà del sistema produttivo sardo
Fatto per la stragrande maggioranza di piccole imprese dell'agricoltura del commercio dell'artigianato dei servizi ebbene nello stesso tempo hanno chiuso purtroppo migliaia di impresa
E si sono persi decine di migliaia di posti di lavoro spesso nell'indifferenza totale allora io credo che dobbiamo veramente cambiare il parametro
Perché una politica vecchia anche un modello di rapporti sindacali vecchi ci costringe a in questa situazione di subalternità rispetto allo sviluppo e di decrescita
Credo che ormai
Sia difficile
Pensare
Che esiste un Paese dove nella grande maggioranza di impresa e vi è ancora il rapporto tra il padrone nell'operare
Nella testa di qualche sindacalista purtroppo ancora questo esiste io credo invece che esiste un Paese dove chi vive di lavoro
Che sia un lavoratore dipendente che sia un imprenditore che sia un professionista ha bisogno di leggi ha bisogno di norme che favoriscono chi lavora chi lavora davvero
Perché noi si è creato un terreno soprattutto in questi ultimi venti trent'anni
Molto stavo rivuole all'impresa
Abbiamo quasi desertificato il nostro Paese se andiamo a controllare
Le puntuali statistiche dove
Si evidenzia quali sono i Paesi più favorevoli agli investimenti alla costituzione di impresa noi contendiamo imbarazzanti posizioni dall'ottantesimo all'ottantacinquesimo posto con qualche Paese africano
Questa è la è la realtà allora io mi chiedo come ha fatto a trasformarsi in questo Paese
Nell'indifferenza totale nostra
Ha creato una ragnatela
Di norme
Di vincoli che impediscono di fatto a chi ancora voglia di investire in questo Paese a chi ancora di voglia di scommettere in un'avventura imprenditoriale a chi ancora voglia di creare posti di lavoro di poterlo fare
E io
Noto però
Nonostante i dati economici negativi
Per fortuna dei chiari segnali positivi
Che vanno nella direzione
Della ricreare fiducia del ricreare speranza e di vivere in un Paese che ha generoso nei confronti di chi ha voglia di fare
Tanti anni fa mio padre all'inizio degli anni Sessanta
Da dipendente
Con un po'di coraggio e senza soldi decise
Di avviare un'impresa
Con pacchi di cambiali alte così
Avendo fiducia nella sua banca che finanziava la sua idea di impresa
Ecco per il mio ormai non c'è più povero babbo la banca che gli aveva dato fiducia era un'istituzione guai a toccare l'allora popolare
Di Arezzo
Voi pensate di oggi la fiducia dei cittadini e degli imprenditori nei confronti del sistema bancario sia rimasta la stessa di quegli anni
Allora noi bisogna ricreare quelle condizioni altrimenti questo Paese avrà un inevitabile declino
Io sono stato faccio un altro esempio recentemente in Turchia
Un Paese che ha l'età media di trentasei anni sono ottanta milioni di turchi stanno crescendo negli ultimi cinque anni del venticinque per cento lo scorso anno sono cresciuti del sei e mezzo
E quest'anno probabilmente del quattro
Lo scambio di investimenti tra Italia e la Turchia e di uno a cento
Rispetto a cento milioni di italiani che investono in Turchia vi è un milione di turchi che investono in Italia
è uno si chiede come è possibile come mai molte aziende italiane vanno ad investire in Turchia la FIAT Uno per tutti tutti i veicoli industriali della FIAT sono costruiti in Turchia
E non c'è un turco che viene a investire in Italia e allora io ho fatto la domanda questi imprenditori e ahimè la risposta ci fa diventare Rossi
Perché l'imprenditore in turco dice ma perché devo investire in Italia
Quando è più semplice per me investire in Bulgaria
In Romania addirittura influiranno in Russia perché voi avete la pressione fiscale più alta d'Europa avete una burocrazia che rende difficile fare qualsiasi Investimenti
Avete la non certezza del diritto perché è una causa civile una causa di lavoro a volte dura dieci anni
E addirittura in certi posti del Paese la sicurezza sociale non ha garantita perché devo venire a investire in Italia allora capite come siamo purtroppo cambiati
E noi non potremmo
Ricercare questa
Questo filone di crescita se non modifichiamo i fondamentali altrimenti come facciamo a convincere degli stranieri a venire e visti a investire in Italia se neanche gli italiani ci riesco
Allora io credo che siamo veramente
Ad un momento cruciale per il nostro Paese
Forse
In questi pochi mesi noi decidiamo il nostro destino e non bisogna sbagliare
Non bisogna sbagliare le mosse
Bisogna che ognuno per le responsabilità che
Che ha
Cerchi di fare
Il bene dell'Italia non il bene
Proprio il bene del suo gruppo di amici bene nella sua parrocchia
Allora il segno positivo di oggi
Il segno positivo di oggi
Devo dire
Un merito al gruppo dirigente dell'UDC al Presidente al segretario è a tutti voi è quello di aver
In qualche modo sancito la fine
Di un'epoca politica
E io mi auguro invece
L'inizio di una nuova dove si possa dare di nuovo speranza ai giovani dove si possa dare di nuovo speranza a chi ha voglia di investire in questo Paese la Bertoldo il nome
Delle ITR e l'aver messo la parola Italia io credo che sia un segnale molto positivo un segnale che chi vive di lavoro
Apprezzato e apprezza però questo è il primo passo
è il primo passo per poter convincere tutti a mettere il meglio delle proprie capacità al servizio di questo Paese
Voi dovresti essere una
Come si può dire una una base d'appoggio una una piattaforma che consente ad attraccare a quelle che sono le energie migliori di questo Paese e vede sono tantissime
Io ogni giorno la possibilità di vedere
Degli imprenditori anche piccoli in situazioni disagiate che in è strano che hanno fiducia nella loro impresa e hanno fiducia nel loro Paese e quindi concludo perché i segnali sono inequivocabili
Il plico Kabili potrei star qui un altro comma
Quello che conta
Quello che conta può e non solo le parole che scorrono nel vento ma è la presenza
Allora io credo che da stamani a stasera si sono alternate molte persone molte persone che hanno avuto e hanno responsabilità molte persone che rappresentano qualcosa in questo Paese
E da queste presenze credo che dovrà per voi e concludo davvero arrivare nuovi stimoli nuova spinta a mettere il vostro partito al servizio del nostro Paese grazie
Grazie al Presidente Guerrini ed ora la parola al Presidente della Commissione parlamentare antimafia Giuseppe Pisanu
Ma detto tutti devono fare
Prego prego
Nomino venivano preannunziato
Una domanda
Alla quale ovviamente
Mi sono preparato
Che la domanda era a mentre domanda gliela facciamo se vuole prego entrati insieme la facoltà di non sbagliare
Allora Presidente non ho altre domande resta
Mentre il PdL sembra seguire una deriva di destra il PD consolidarsi a sinistra quali prospettive si aprono per i moderati italiani
Ecco io
Mia terrò
Strettamente al domani
Cercherò di dare una risposta brevissima
E poi mi spiegherà un poco
Perché penso che questo sia
Non soltanto il momento delle idee ma anche il momento della chiarezza politica per la rinascita densità
Allora
La risposta brevissima
Queste
I cosiddetti moderati sono la maggioranza del Paese
è giunta l'ora
Che
Essi si riuniscano in un unico soggetto politico del tutto nuovo
Oggetto
Un soggetto che sia
Liberaldemocratico
Laico e cattolico fedele alla Costituzione agli ideali europei
Egualmente alternativo alla destra e alla sinistra
Un movimento perizie
Un movimento perciò nel terzo nel secondo a nessuno
Ma
A vocazione maggioritaria
E con l'ambizione di contribuire in maniera determinante al Governo del Paese
Questa la risposta a breve e ora consentitemi qualche precisazione
Noi siamo nel mezzo di una crisi politica senza precedenti
Che ha messo in enorme difficoltà tutti i partiti politici nessuno escluso e specialmente i più grandi
Con la nascita del Governo Monti infatti il bipolarismo è andato al grande alla
Quella che era la più grande maggioranza della storia democratica d'Italia
Sia risolta come neve al sole
L'opposizione non è riuscito neppure a configurare vagamente
Un'alternativa di governo e anzi si sia rotto
E oggi
Tutti i partiti
Chi più chi meno
Fluttua no
Disordinatamente
Tra
Impotenza e chi ne ha senso di responsabilità
Che i sostenendo conti chi ad Alessandro Rocchi
A corrente alternati
Il Governo sta volgendo un lavoro difficile e meritori
Ma nel Paese RNA il vuoto politico creato dalla crisi generale del partito
Non c'è nulla di più distruttivo di avvilente del vuoto politico cioè dello smaltimento e della confusione dell'identità dei progetti ed alle iniziative
Ma i partiti sono indispensabili per il normale svolgimento dei processi politici
E allora bisogna ricostruirli
Rigenerare li rinnovarli facendone come vuole la Costituzione degli strumenti di partecipazione dei cittadini
Alla vita democratica
Del padre
Sul come
Ricostruirli ci sarebbero molto da dire ma io debbo raccogliere l'invito alla sintesi di Pier Ferdinando Casini che era rivolto a tutti
Mi chiedo soltanto
Se
E lo chiedo a voi in questo momento la maggior parte dei partiti italiani
Si stanno rinnovando nel senso delle aspettative di rinnovamento reale che ci sono nel Paese
La mia risposta è no
Da un lato
Vediamo che a sinistra
La sinistra riformista di Bersani si salda con quella radicale
Di Vendola e cercano di fare
Un partito unico che danno già per vincitore delle elezioni
Dall'altra parte vediamo
Che il PdL raccoglierne tutto quello che si può raccogliere a destra
Fino a Storace
Musumeci
Anche a costo di pregare prezzi politici altissimi in termini di ripresa al populismo e l'antieuropeismo meno accetta
Vediamo poi
Che la lega Nord
E l'Italia dei valori rifluire escono sulle vecchie e più via etere posizioni
Di
Secessionismo con riunioni di giustizialismo per gli altri
Ma può essere questa la strada del rinnovamento
Non si rinnovano partiti in crisi secondo logiche interne
Ripercorrendo vecchi sentieri
Riprendendo lo schema ormai fallito del bipolarismo
Bisogna
Per rinnovare
Andare più in là
Bisogna andare direbbe Moro oltre alle vecchie cose che muoiono per cercare le cose nuove che nascono
Nella realtà del Paese
E nel comune sentire degli italiani
Che oggi osserva il mutare degli orientamenti elettorali degli italiani
Si accorge che da almeno tre anni basta guardare Ida
Folle dei moderati cattolici all'ANCI
Lasciano il PdL lasciano la lega illusoria in minor misura anche
Il PD per rifugiarsi dose nell'aria del non voto e anche nel voto di protesta
Ma perché questi elettori fugate non si rifugiano come sarebbe naturale nell'aria del centro perché non si sono rifugiati se non in un piccolo numero
Nel partito che presidia il centro cioè nell'UDC
Non lo hanno fatto ho perso il foglietto qua fa niente tanto la testa non la perdo
Non lo hanno fatto perché
Non hanno trovato eccedente no
Una risposta complessivamente appagante
Ed è appagante una vostra una risposta a un'offerta politica che non mira soltanto buone idee buoni propositi
Ma anche
La convinzione che c'è in campo una forza sufficientemente ampia
Che può portarla al successo e al Governo del Paese
Ecco
Ecco
Allora
Noi
Dobbiamo
Mettere a disposizione dal Paese caro Piero cara Gianfranco Cuesta Moffa offerta politiche
Basta lanciare lo sguardo al di là dei confini angusti dei vecchi partiti
Basta mettersi in ascolto nel vuoto politico del Paese
Per rendersi conto
Che ci sia o non milioni di liberaldemocratici pronti a dire di no alle alternative al secche o di qua o di là o mangi questa minestra o salti questa finestra
Mentre ci sono disponibili a dire dissi
A una proposta ragionevole misurata rispettosa di tutti e rispettabile
Una proposta
Che superi lo schema destra sinistra
Parole morì Bonde che parlano sempre di più ha passato è sempre di meno al futuro
Nessuno quelli
La stessa distinzione che anche noi in faccia l'altra cattolici e laici
I cattolici sanno bene
Cioè non ci sono più le condizioni storiche per la loro unità politica
Ma saranno anche che la cosiddetta diaspora Liala dispersi rendendoli marginali è ininfluente da tutte le parti
E ora dunque
Prenda un tutti cattolici ma molti cattolici si ritrovino insieme
In uno spazio nuovo partendo dalle attuali informazioni politiche da quelle che una volta la sociologia cattolica chiamava le istituzioni spontanee della società civile partendo dalla stessa società
Occorre
Che si ritrovino
Tra loro e con quei laici che non amano nella destra nella sinistra
E condividono con i cattolici liberali i valori dalla Costituzione dell'unione europea
E sono convinti che il futuro del nostro Paese il futuro dell'Europa dello stesso mondo globalizzato non potranno comunque mai fare a meno
Dell'economia sociale di mercato e del universalismo cristiani
Certo ci sono anche io vorrei affrontare brevissimamente un tema conflittuali
Ci sono anche i valori indisponibili
E noi credenti quei valori li dobbiamo difendere poi in tutte le forze
Sapendo però che proprio perché sono indisponibili non possiamo gettarli impasto alle contese politiche
Chi fa queste
E molti lo fanno
Strumentalizzare la religione a fini di parte
E segue esattamente allo stesso itinerario dai fondamentalisti islamici
I quali vanno
Come si sa
Alla ricerca dello scontro di civiltà dello scontro delle culture
Che poi in definitiva e quasi sempre scontro di ignoranza
Dunque
Cattolici e laici insieme
Senza più distinzioni artificiose
Nel segno della laicità dello Stato e della politica
Di questo abbiamo bisogno
Penso
Ma in gran parte lo avrete già fatto che tocchi a voi cari amici dell'UDC
Che siete la forza più importante
Il compito di lanciare un appello ad altri gruppi politici ad altre espressioni della società civile e a tante persone di buona volontà
Per costruire tutti insieme col metodo della democrazia è in condizioni di pari dignità
Un nuovo movimento liberaldemocratico e un adeguato programma politico forte delle idee che anche qui stanno emergenti
Non si tratta
Di allargare l'UDC
Ma di un progetto più ambizioso di una costruzione nuova dover fare vincere ed integrare
Energie ed esperienze diverse ricordo mettendo anche all'interno del nuovo partito la società civile nella società politica
Certo che c'è il tema del rinnovamento l'abbiamo sentito più volte echeggiare qui delle classi dirigenti sia al centro che in periferia
Le facce nuove per la verità normalmente emergono
In periferia
E troppe volte faticano ad arrivare a Roma
è vero che tutte le strade portano a Roma
Ma quando si tratta di giovani incamminati sulle strade della politica ebbene spianare l e allargarli per quanto e possibile
Non è solo un problema
Di anagrafe
Ma anche di competenza
E di moralità
Altrimenti sarebbe soltanto una questione di tagliatori di teste o come si dice oggi di rottamatori mettendo insieme esseri umani e l'ambiente
Gli antichi filosofi della politica ci hanno insegnato
Che lei cita sono più sicure quando primeggiano lei lancia dei giovani e i consigli degli anziani
E Fanfani
Un giorno
Scherzando ma non troppo con il no voi del movimento giovanile
Ci disse ragazzi rinnovamento sempre
Pensando però
Pensando
Che si può essere bischeri anche a diciott'anni
Io non sposo almeno in una nell'altra scuola di pensiero
Penso che ci dobbiamo rimettere al buonsenso e soprattutto ad una buona legge elettorale
Che
Restituisca ai cittadini il loro sacrosanto diritto a scegliere
Avrei
Anche molte cose da dire ma
Vorrei concludere
Con una
Riflessione
Tutta
Politico
Io penso
Che il nuovo partito debba porre subito
Al vertice dei suoi pensieri
La drammatica situazione economico sociale dell'Italia e il tema dell'Unione europea
In questi ultimi giorni noi abbiamo avuto segnali e ripetuti anche
Il ministro dello sviluppo sviluppo abbiamo parlato poc'anzi
Abbiamo avuto segni positivi quali ci dicono che si può arrestare il declino del Paese che si può battere recessione che si può riprendere la via dello sviluppo
Ma per riuscirci abbiamo bisogno di un Euro davvero irreversibile e di un'Europa sempre più unità politicamente
Un grande filosofo tedesco e altri intellettuali non dovremmo prendercela troppo quei tedeschi perché da lì sono arrivate spinte decisive alla costruzione europea
Questo grande filosofo ha scritto di recente che l'Europa davanti a sé due strade
Ho quella del ritorno alle monete nazionali
Che lascerebbe ciascun Paese in balia di oscillazioni e speculazioni imprevedibili
O quella di una politica fiscale ed economica e sociale comune a tutta l'Euro zero
Il che
Ristabilire venti
Il primato dell'agire politico sulla forza transnazionale dei mercati
Va da sé
Che nella prima ipotesi cioè l'idea di una democrazia di facciata la quale si plasma sulle richieste dei mercati
Dall'altra invece c'è l'idea di una democrazia vera dei cittadini dello stato sociale
Noi siamo l'idea tenderò dell'idea dell'Europa sociale quella che si batte per la famiglia per il lavoro per l'impresa
Quella che combatte diseguaglianze di giustizia e gli sprechi
Senza mai dimenticare cari amici che in una società davvero avanzata lo spreco più grande come diceva la Pira e la disoccupazione
Di più grave c'è solo la disoccupazione giovanile perché lì c'è anche lo spreco del futuro
Allora a questa Europa io credo che stia lavorando positivamente il Governo Monti
E per questo dobbiamo sostenere
E fa bene Casini ad impegnarsi come finora si è impegnato a sostegno di nuovo
Ebbene faremo tutti voi a pretendere che la continuità dell'agenda Monti sia garantita nella prossima legislatura
Ovviamente
Nessuno meglio di Monti garantisce la linea molto
Ma quello che ci interessa per la completa integrazione politica dell'Europa vedete cari amici e chiudo davvero
Oggi
Anche con gli attuali bilanci nazionali
Gli Stati Uniti d'Europa sarebbero più saldi finanziariamente e più forti economicamente degli Stati Uniti d'America
Sembra una meta irraggiungibile ai tempi c'è già questa meta nella realtà
Delle corse
Noi
Più d'una volta
Ci siamo ingannati coltivando suggestioni e sogni irrealizzabile
Ma ci sono soldi
Che invece si possono realizzare
Giorno dopo giorno con il realismo la pazienza e la lungimiranza della buona politica
Come è accaduto per il grande sogno europeo di De Gasperi Schuman
E Athena
Noi
Dobbiamo riprenderci quel sogno e portarlo a compimento
Grazie grazie
Grazie Presidente
Allora
Grazie grazie davvero
Per l'analisi lucidissima e chiara che ha fatto grazie di cuore
Turner come professore in economia ve lo dico sinceramente perché non è una professione in questo momento di moda
Quando si dice a pure tu sei un professore di economia vedo delle facce un po'strane
Però dico subito sì però io vado a fare la spesa so quanto costa un chilo di zucchine bah aspetto il sabato l'una per andare a fare la benzina perché costa di meno mi rendo conto dei disagi esattamente come tutti quanti i cittadini perché sono quelli ringrazio sia il Presidente Casini
Del segretario Cesa perché sono per rispondere
A una domanda che c'è qui chiese scritto le tue idee per l'Italia
Io sono qui per proporre due idee concrete reali vere palpabili
E spero che
Vengono realizzate per il bene dell'Italia io amo l'Italia
Sono fiero di essere italiano e sono anche un loro pista convinto
Ne soffro soffro esattamente come voi
Non solo nel vedere il nostro meravigliose unico Paese calpestato perché siamo dal prestati oltre il dovuto
Ma anche che qualche altro nostro concittadino ne sta facendo una bandiera contro l'Europa abbiamo visto ultimamente
Che ci sono
Chiamiamoli partiti politici che iniziano a dire ma
Fuori dall'Europa fuori dal fuori dall'euro magari dopo diranno anche fuori dalla democrazia magari assolutamente
In Europa ci si rimane a tutti i costi nella maniera più assoluta però attenzione
P.
Io
Mi sento
Un poco ma un fidanzato dell'uso
Perché ho sempre creduto in una maniera incredibile nell'Europa ho fatto dei sacrifici ero giovane
Ne ho creduto fermamente sono stato orgoglioso quando ho avuto in mano per la prima volta una moneta di un euro c'ho fatto il portachiavi per la macchina pensate un po'
Poi però mi sono accorto che qualche cosa è cambiato ve ne siete accorti anche voi che è cambiato qualche cosa
Ve ne siete accorti specialmente negli ultimi
Due-tre anni perché è avvenuto questo
Allora gli ho dato una ricetta e credo che
Anche voi siete perfettamente d'accordo anche se non se vedete uscente in economia la colpa di questa situazione amici miei
E al cinquanta per cento dell'Europa e al cinquanta per cento se l'Italia colpa nostra
Perché
Fate questo ragionamento
L'Europa noi siamo entrati nel novantadue formalmente al Trattato di Maastricht del sette febbraio del novantadue siamo entrati un parere garibaldina adesso si può dire ce ne siamo accorti no
Siamo entrati pensavamo che agganciandola che se ci fossimo riusciti ad entrare ci saremo attaccati a un carro che ci avrebbe consentito di migliorare sia lo dicono gli altri di fare certe cose perché non le facciamo noi
Ci siamo accorti dopo che però non era così facile
Abbiamo e me ne assumo ogni responsabilità noi abbiamo firmato alla garibaldina al Trattato di Maastricht cari signori
Non abbiamo sbattuto i pugni sul tavolo e soprattutto non abbiamo fatto valere le nostre sacrosante ragioni
Voi lo sapete perché l'hanno detto agli altri amici che hanno parlato prima è vero siamo la seconda impresa manifatturiera in soldoni vuol dire che le nostre ciminiere sono seconde solamente alla Germania
Siamo i terzi contribuenti su ventisette Stati cioè per siamo un sacco di soldi
Però non contiamo nulla perché non c'è non ve lo dico perché già lo sapete molto abilmente meglio di me cosa possiamo fare diamo delle ricette concrete perché
Il tempo è scaduto bisogna assolutamente mettere sul tavolo delle proposte e le parole le lasciamo da una parte le proposte sono due una riguarda l'Europa e una riguarda l'Italia la proposta europea è questa
Abbiamo capito che il trattato va cambiato e meno male che c'è la cancelliera Angela Merkel che ha detto che a dicembre parte il processo di revisione
Dei trattati bene che abbiamo noi sì certo c'è al Governo ma gli altri Paesi hanno dei comitati
Con le migliori personalità hanno il fior fiore
Degli economisti delle parti sociali hanno il fior fiore delle degli amministrativi hanno veramente le idee estremamente chiare noi mi dispiace no e questo è l'ultimo appello cosa vuol dire
Faccio appello all'UDC perché poi alla fine
Questo partito e il partito più europeista che c'è lo sapete l'UDC è il partito più operetta è il garante dell'Europa l'UDC è il garante
Abbiamo visto gli altri che cosa fanno per raccattare quattro voti
Prendono in giro prendono per i fondelli gli italiani e di conosciamo da loro possiamo dalla lire ritorniamo alla lira e ci prendono scusate se ve lo dico brame per i fondelli ci prendono non fanno gli interessi italiani fanno solo gli interessi di per avere quattro voti in più e abbiamo visto che ormai di moda questa cosa
Allora propongo alla sensibilità del Presidente Casini e del segretario Cesa assolutamente di farsi interprete nei confronti delle istituzioni per istituire un comitato
A livello chiaramente
Istituzionale per poter controbattere questa volta e potere far valere le nostre sacrosanta ragioni ci vuole gente che batte i pugni sul tavolo questa volta non c'è appello
Non c'è nessun appello ce la dobbiamo fare abbiamo tutte le ragioni non abbiamo aderito con dei parametri che hanno e non erano favorevoli erano favorevole agli altri siamo entrati da quando c'è il naso
Questo non va bene apposta oggi si trovano in questa situazione questa la proposta all'Europa altra proposta e per l'Italia all'interno quale
Ci siamo resi conto che questo meccanismo non va la Banca d'Italia ha detto l'altro giorno che lo spread è corretta duecento punti postale della differenza perché tutte dicono strette ma nessuno può dice che cos'è no
Spetta la differenza fra il rendimento dei titoli di dischi rispetto a quelle italiane ed i duecento punti no ne dispiace
Lo spread è corretto è zero se vogliamo stare veramente all'Europa è zero
Zero i duecento pontili non mi stanno bene perché le nostre aziende come fanno non sono competitive
Se devono pagare di più quando Marchionne dice e se la prende con la bozza che a me dice mezza verità mi se la prendano stranieri perché vendere macchine va bene
Ma la verità e che questo meccanismo consente alla vostra anche noi di poter vendere le macchine apprezzi inferiore in Italia e la FIAT ha invece si deve finanziare a prezzi superiori
La verità è che l'Europa glielo consente allo svaghi Anna Bravo tedesco non fa altro che approfittarsi di questa opportunità e così tutta l'economia tedesca
E quando si dice che la Germania non si è approfittate da della situazione europea è un falso la Germania si è approfittato e ve lo dimostro con due numeri non bisogna essere laureati in economia per capirlo ma con la società e la
Famosa polizia di Trilussa della statistica quella che dice che ogni italiano mangio un pollo poi nella realtà c'è chi se ne mangia tre o quattro e chi non sente neanche l'odore questa la situazione
Italiana europea sì è questa lo sapete perché perché in Europa lei euro ce l'hanno diciassette strati perbene se andiamo a vedere la Germania negli ultimi anni questi signori cosa hanno fatto hanno fatto bene perché è stata colpa nostra siamo noi che li ha l'abbiamo consentito e per carità ma è un dato di fatto è successo questo che i tedeschi hanno esportato molto più di quanto hanno importato c'era loro bilancia commerciale con l'estero e in attivo ed è talmente in attivo
è pari ai deficit di tutti gli altri sedici Paesi signori e non esistono sistemi di compensazione dicono sigla guadagnato tanto cerca di andare incontra gli altri questo non avviene apposta non funzionale euro OPA non solo e vi siete accorti anche una cosa quando vi è stato chiesto di fare dei sacrifici nei confronti dell'Europa non l'abbiamo fatta perché credevamo che l'Europa metteva al centro i cittadini
Le famiglie invece ci siamo accorti poi alla fine che al centro di ammesso le banche è vero questo è vero
Bisogna dirlo
Poi però
Il paradosso lo sapete qual è il paradosso che quando però l'Europa chiede aiuto per parare scusate l'espressione
Non posso fare a meno di dirlo quando si va a parare il sedere delle banche va bene qua però si chiedono le risorse e i cittadini alle imprese e questo non va bene mi dispiace no
Consegno ore
Un umile signore di cui dobbiamo vantarci è stato nominato tante volte oggi lo voglio rinominare per un'altra volta un signore che ha fatto l'Europa
Ci ha riscattato lui aveva le giuste visione dell'Europa aveva posto il cittadino al centro
D'Europa si chiamava Alcide De Gasperi quel signore se rivolta nella tomba quel signore adesso nel vedere com'è ridotta adesso l'Europa questo
è giusto dirlo non era questa loro qua che c'è stata promessa non è l'Europa che noi
Con cui non abbiamo fatto dei sacrifici
Dobbiamo ritornare a quello spirito così potremo veramente dare ai cittadini la giusta via per poter Dana avanti
Qual è la proposta per l'Italia prima ho detto quella dell'Europa quella dell'Italia e che noi abbiamo una voragine un buco nero
Che risucchia tutto si chiama debito pubblico signori
Ci assorbe qualcosa come ottantasette ottantotto miliardi di euro solo di interessi sono quattro i monti fate voi i conti va bene e le prospettive sono di aumento
è vero che abbiamo un pareggio di bilancio ma ci metteremo mille anni prima di riuscire a invertire la tendenza a diminuire il debito pubblico
Allora da bravo li eco anche io un maestro tutti abbiamo dei maestri insieme al mio grande maestro che si chiama Paolo Savona e voi lo conoscete
Che cosa che cosa abbiamo fatto abbiamo ideato un Progetto molto equo
Se ne sono sentite tante abbia mai dato un progetto estremamente qua
Prevede e non Volonghi voglio entrare nei particolari basta andare su internet basta scrivere alla proposta di Savona di Rinaldi escono centinaia di migliaia di pagine l'abbiamo detto ai quattro venti bene
Noi vogliamo abbattere il debito pubblico con un'idea molto buona e qua non si tratta di spendere perché oggi noi diamo a spendere
Non favoriamo nessuno anzi coinvolgiamo i cittadini e per la prima volta nella storia credo d'Italia
Non chiediamo neanche un centesimo dalle tasche degli italiani perché hanno pagando sin troppo italiane dei
Voglio precisare che l'Italia non sono hanno sempre pagato tutto all'anno e hanno sempre fatto con enorme dignità
Allora
Io propongo e chiedo anche qui al presidente Casini
E
Al segretario Cesa di prendere in serissima considerazione la proposta
Che è stata fatta da noi può essere realizzata e molto belle qua e soprattutto
Una operazione che ci darebbe una nuova speranza nell'Europa
Badate debba nostro debito sotto il cento per cento con dei meccanismi di crescita i cantieri devono riaprire la gente deve lavorare noi purtroppo abbiamo ancora abbiamo ancora viziati ciò di mangiare almeno una volta al giorno
Speriamo che nel futuro sia possibile se va avanti così allora voglio fare una battuta prendendo
Pezzotta ha detto prima delle cose molto giusto e ha detto che meglio saltare un pranzo che fare un debito
Io la rilancio questa cosa dico un'altra cosa
Si possono anche cancellare i debiti senza saltare i pasti basta volerlo va bene e noi abbiamo tutte le caratteristiche però significa ebbero chiedo di fare uno sforzo affidatevi
A le persone che non mi prendono in giro quando inizieranno a dire usciamo dall'Europa usciamo dall'euro scappate abbiate paura
Bisogna noi per poter recuperare la fiducia dobbiamo invertire dobbiamo cambiare la politica economica fino adesso fatta Grazioli usciremo
Grazie grazie al nostro da Sant'Antonio magari un'ambulanza è stato con noi per il suo intervento
La deroga
Siamo quasi giunti alla fine se l'ultimo intervento ma prima
Salutiamo con piacere l'onorevole Gava all'onorevole Santelli che ci hanno raggiunto i clienti Anzano
A un piacere per noi aver fin qui
Adesso chiamiamo sul palco
Angelo Deiana del Comitato scientifico libere associazioni professionali COLAP benvenuto grande
Si parlerà anche il contributo dei professionisti
Nella casa del Paese
Queste fasi rivediamo per i saluti grazie a lei la parola
Anzi grazie di avermi dato la parola sarò sinteticissimo e rapido perché mi rendo conto che è la giornata è stata lunga
Ringrazio innanzitutto il Segretario cessa Pier Ferdinando Casini Presidente Buttiglione io sono stato qui chiamato a rappresentare anche indegnamente i quattro milioni di professionisti di lavoratori della conoscenza quella parte di paese che
Selle piccola e media impresa e sono il sistema cardiocircolatorio
Di questo Paese stesso rappresentano il sistema nervoso rappresentano un pezzo di futuro ben vedete
In questa giornata io ho sentito tante voci tutte
Molto interessanti credo valga la pena di fare una riflessione tutti quanti insieme anche su questo tema delle professioni anche sul tema del contributo che le professioni possono dare allo sviluppo di questo Paese vedete
Noi siamo una grande civiltà l'Italia è una grande città e l'Italia è stato sempre una grande civiltà per il contributo degli intellettuali e delle professioni
In questo contesto che non è soltanto economico ma anche sociale
Quindi dobbiamo cercare di procedere tutti quanti insieme
Verso un orizzonte di rinascita e di sviluppo io credo che le professioni i quattro milioni di professionisti che ci sono in Italia possono dare un grande contributo da questo punto di vista
è una battaglia di continuità e una battaglia di libertà è una battaglia del giorno dopo giorno
Dove ogni singolo ogni professionista può dare un pezzo del proprio tempo come contributo alla rinascita del Paese e vedete in questo
L'UDC ha sempre avuto un rapporto fondamentale con le professioni sia con quelle che consideriamo le professioni
Strettamente ordinistiche che con le nuove professioni stando attenta particolarmente sia al tema della tradizione
Sia al tema dell'innovazione e se ne continueremo a fare questo ragionamento tutti quanti insieme le professioni se l'anno felici di dare un contributo al progresso e la rinascita del Paese
Anche attraverso quello che sentivo prima dire ad esempio dal Presidente Fini
In questo modo tributo alla serietà questo contributo alla percorso di rinascita di questo Paese B credo di avervi rubato già tanto tempo i quattro milioni di professionisti sono tanti
Sono tanti quanti lavoratori sono tanti quanto le imprese credo che tutti insieme dovremmo
Continuare a lavorare giorno dopo giorno per la rinascita e
La processo di sviluppo e di rilancio di questo Paese grazie
Grazie mille
Ringraziamo Angelo Deiana per il suo intervento grazie
E allora siamo arrivati alla fine no
Abbiamo un altro ospite con interventi ad Aziz infondate
Diamo la parola senza
Professor laziali
Certamente Carta
Un poco entusiasmo ragazze
Per la casa fare fare l'applauso
Fare ragazze
Professor Gaspare
Allora
Io voglio esprimere la mia grande soddisfazione per quello che ho potuto vedere sentire oggi
Perché ero venuto con la preoccupazione che tutti i cittadini hanno per una condizione è una situazione estremamente difficile dell'Italia
Non tanto non soltanto dal punto di vista economico quanto dal punto di vista politico per la crisi della politica
Ovvero per la crisi
Che i cittadini provano nei confronti
Della fiducia della politica dei propri attori
E
Dentro di me pensavo che fosse importantissimo andare alle prossime elezioni con due elementi fondamentali un elemento
è una nuova legge elettorale che consentisse la scelta libera
Dei propri rappresentanti e potesse ridare cultura
E capacità I rappresentanti del popolo nei due rami del Parlamento l'altro aspetto quello veramente importante era impedire che non ci fosse novità nell'offerta politica
Che si tornasse con gli stessi schieramenti che si erano confrontati nel due mila otto che l'unica mobilità fosse rappresentata dal Movimento cinque Stelle
Questo sarebbe stato un fatto molto pericoloso
Devo dire che il coraggio
Del nostro Segretario scienza che la lungimiranza del Presidente Casini hanno aperto la strada
Il fatto di cambiare di cominciare a cambiare il simbolo significa cambiare
La condizione d'altra parte il Governo Monti lo si deve
All'idea di due uomini del Presidente
Casini e del Presidente Napolitano a cui va il nostro deferente
Ossequio
Per le vergognose
Pressioni cui è stato
Fatto oggetto
Ecco che quindi dalle parole
Dei nostri esponenti dalle parole del Presidente Fini del Presidente più anziano e di altri abbiamo capito che oggi viviamo un'epoca storica perché vi diamo l'inizio di una nuova offerta politica ricostruiamo i cento Ro moderato con la possibilità e l'ambizione di governo allora
Come
Diceva nella sua
Poesia marzo mille ottocentoventuno
Manzoni voglio dire anche io quelle stesse parole sono felice oggi di esserci in un momento che è un momento storico in questo momento storico si deve al nostro partito ai nostri militanti i nostri dirigenti grazie viva l'UDC viva l'Italia
Ringraziamo anche per questo intervento l'ultima voce la chiama l'onorevole Martini che mi chiamo questo il palco
Mantini Manti
A Mantini con la MB mila
Tempi ormai avete detto ciao grazie
Ma io in realtà porto solo un saluto
E in due parole un'esperienza che stiamo facendo il Lombardia importante sono siamo talmente orgogliosi di questa giornata così bella e importante
Con molti ministri che vengono a ringraziare l'Unione di Centro per il lavoro che stiamo facendo con presidenti dei mondi produttivi
Che vengono a dirci della loro convergenza che noi davvero non voglio rubare
Tempo per riflessioni che
In altra sede possiamo fare come parlamentare dirigente dell'Unione di Centro una sola cosa voglio dire sì
Attenzione che noi siamo per politiche di larghe intese ma non al netto diciamo
Dai contenuti importanti che contano in questi giorni stiamo riprendendo l'esame delle riforme istituzionali alla Camera
Con un macigno grande insuperabile che è il blitz fatto
Dal popolo e libertà al Senato e dalla lega sul presidenzialismo ora
è un testo sbagliato pasticciato che
Mortifica il Parlamento e che
Crea una torsione autoritaria nella Costituzione
Io
Davvero dico nel momento in cui c'è un grande sforzo per governare insieme il Paese per
Una fase di solidarietà nazionale per continuare nell'agenda Monti
è davvero grave che proprio sul terreno delle riforme istituzionali e costituzionali non si riesca
A trovare un minimo di voglia di intesa
Di percorso comune
L'esperienza però il saluto che vi voglio portare stando tenendo fede all'impegno è quello
Dell'associazione Lombardia per le riforme che con tanto di Statuto notarile abbiamo fatto a Milano e Lombardia trekking
Ma tra pezzi dirigenti importanti dell'Unione di Centro
Di Fli lì di associazioni di liste civiche decine centinaia
Di rappresentanti dei mondi produttivi personalità della cultura della società
Insieme con
Parlamentari e porto proprio il saluto formale di Gabriele Albertini
Dei senatori Valditara e Del Pennino repubblicano cioè un cantiere che altro non è esattamente che
Forse
Un percorso un po'di anticipazione del lavoro che stiamo facendo qui a Chianciano
Con l'UDC oltre l'UDC in un
Progetto
Che ha
Una sua forte identità
E un grande valore
Per l'intero Paese abbiamo scritto nel nostro manifesto
Siamo riformisti liberaldemocratici credenti e nonna e riconosciamo la centralità della persona nella ricchezza delle sue c'è sì ogni il socialismo reale è fallito nel mille novecentottantanove il liberismo senza regole con le crisi finanziarie
Dal due mila otto in poi e naturalmente manifesto continua contentissimo meriti citazione anche culturali rinvio
A www Lombardia per le riforme non ve lo leggo certo tutto ma
La cosa importante e che
Anche sul piano politico il cantiere il Progetto di cui noi parliamo su cui lavoriamo su cui oggi abbiamo avuto una grandissima
Conferma
Si può fare e ci sono personalità che vengono dal PDL ci sono
Molti mondi che non si sentono certo più rappresentati e lo dico dalla Lombardia
Cuore diciamo dei successi di Berlusconi e della lega non si sentono certo più rappresentati come campo dei moderati
Da
Quelle formazioni
E noi abbiamo anche
Idee chiare su quello che in Lombardia sta avvenendo riteniamo del tutto esaurito il duopolio di Formigoni e della lega
E
è davvero finito il tempo di riti celtici della xenofobia delle ronde padane
Della gestione clientelare degli appalti della sanità
Noi
Siamo pronti per una Lombardia società aperta dinamica
Che torni ad essere capitale produttiva terre di innovazioni in Italia in Europa non in Padania
Lungo questa strada abbiamo anche
Sostenuto un'idea già anticipata da Pier Ferdinando Casini
Le forze che si presenteranno alle elezioni facciano
Quelle che hanno sostenuto il Governo Monti una memorandum due mila tredici non è possibile tornare
A
Sfasciare il lavoro fatto con fatica in questi mesi e quindi noi chiediamo
Che i fondamentali siano mantenuti un memorandum aperti si presenta alle elezioni tra le forze che hanno sostenuto Monti per esempio per dire
Che la riforma delle pensioni non si tocca
Anche se va sistemata la questione degli assodati
Che l'IMU non si straccia il giorno dopo magari per le promesse fatte in campagna elettorale se non per la prima casa e solo per le fasce indigenti ove vi siano però adeguate coperture
Questa continuità
è anche il segno
Di una
Continuità nell'innovazione noi
Siamo
Pronti per scrivere insieme con questo bellissimo slogan nelle primarie delle idee il programma del futuro e come diceva
Luigi Sturzo i programmi non basta scriverli occorre viverli viviamo l'insieme e buon lavoro Ciao
Allora
Grazie scegliamo domani mattina puntuale nuova per la tratta Nesta o se degli eroi restare qua da stamattina
Saluto gli amici colleghi qui presenti e che io
A domani Xiaobo azzerata poi ci vediamo stasera in giro che c'è anche la fretta
Nel centro del paese ciò