Magna Carta Summer School 2013 - I giovani al lavoro (che non c'è)

Sia
Io
Sì sì
Vorrei presentare dei dati naturalmente commentarli
A riapre siete voi i dati
Orali voi mi concentro si sente sì marzo anche la voce
Voi mi concentro su un problema specifico un grave problema a quasi per nulla esplorato nell'analisi economica e direi molto poco l'attenzione anche della
Della politica
Allora i giovani al lavoro che non c'è
Però partiamo con dei dati
Molto generali su
Si sente
Se lo gestiscono
Facciamo così
Diciamo così
Si sente
Poche
Anche meglio di me
Allora dicevo partiamo da
Dati molto generali
Tasso di occupazione e tasso di disoccupazione tassa occupazione è
Il numero di occupati sulla popolazione
E tasso disoccupazione sono i disoccupati sulla forza lavoro sia sulle persone che stanno nel mercato del lavoro
A distinguiamo due classi di età venti ventiquattro anni venticinque ventinove anni e c'è un motivo per farlo perché i problemi delle due fasce di età sono alquanto diversi
Poiché l'attenzione è concentrata su due anni l'anno che precede la crisi non ci sono effetti occupazionali fino al due mila e sette e poi l'hanno l'ultimo anno su cui si hanno dati annuali disponibili
Allora che cosa vediamo che questi dati al confronto tra l'Italia e l'Europa a ventisette Paesi
Ecco vediamo che
Ve lo sottolineo in modo particolare
Che l'Italia in sofferenza rispetto alla media europea questo è un ventisette Paesi è una media dei ventisette Paesi è in sofferenza nel senso che i suoi tassi di occupazione
Prima e dopo la crisi sono inferiori notevolmente inferiori rispetto I tassi medi europei evitarsi disoccupazione sono superiori
Alla I tassi medi europei
Però osserviamo che
Il dislivello Italia media dei Paesi europei il dislivello media Italia in media dei Paesi europei è meno accentuato
Per quanto riguarda la disoccupazione cioè l'Italia e meno insofferenza sul piano sottrazione di quanto lo sia sul piano occupazione
Cioè i tassi di occupazione sono più pesantemente modesti
Rispetto alla media europea rispetto i tassi di disoccupazione
Poiché il confronto peggiorerà
Dopo la crisi quindi il confronto duemila e dodici sia in termini di disoccupazione che in termini di occupazione è un confronto in cui l'Italia è una posizione ancora più debole ancora più vero
Quindi l'occupazione italiana notevolmente inferiore rispetto alla media europea i tassi su cupa azione sono anch'essi
Sensibilmente inferiori rispetto mediocre
Ecco ora concentriamoci su tassi disoccupazione per titoli di studio venendo tassi più
Disoccupazione poi di occupazione forse ho saltato ecco passiamo ai tassi di occupazione per titoli di studio
E questo è molto interessante può insomma da questo ci concentriamo sul problema su cui dicevo e guardiamo tasse disoccupazione per i toni di studio con tre categorie medie elementari diplomi e lauree
Naturalmente anche qui riferimento prima della crisi due mila e sette poi due mila e dodici come vedete l'effetto della crisi è molto pesante per i giovani senza istruzione come istruzioni minima
E per i giovani con un'istituzione mediana i diplomi
Ora gli effetti sono più contenuti sulle lauree
Però osserviamo
Due cose che colpiscono molto e vi invito a guardare questi dati
Due cose colpiscono molto sono i seguenti la prima è che i tassi di occupazione dei giovani
Più acculturati per così dire con il livello più alto di istruzione in entrambe le fasce di età ampi
Particolare a
Venticinque ventinove anni
Crediamo che le lamentarsi di occupazione dei laureati sono stranamente vicini ai tassi di occupazione dei giovani con in più modesto livello di istruzione
E questo colpisce molto e vediamo analogamente che
I tassi di occupazione degli Promazina
In entrambe le fasce di età guardate il tasso di occupazione di diplomati in entrambe le fasce di età sono superiori I tassi di occupazione della dei laureati
E questo colpisce molto entrambe le osservazioni colpiscono molto perché ci si attenderebbe che istruzioni più elevata significa una competenza più specialistica
Dovrebbe significare una facilità di ingresso nel mercato del lavoro maggio
Accanto a questo osserviamo che i tassi di occupazione dei laureati ventidue ventiquattrenni sono scandalosamente bassa al di là di ogni confronto che fra un attimo facciamo insomma vediamo che
Prima della crisi il tasso di occupazione dei laureati venti ventiquattrenni era ventisei per cento
Una percentuale minima
Che si flette poi pochissimo con la crisi c'era poco da flette il sì essendo già così basso una osservazione analoga
La possiamo fare per i tassi di disoccupazione
Ossia anche Vitasevic occupazione osserviamo la stessa cosa sia che stranamente
C'è USA
Somiglianza nei livelli
Tra giovani più istruiti e i giovani meno istruiti dei giovani meno istruiti
Mi riferisco di nuovo alla sedimento venticinque ventinove anni B la disoccupazione termine
Deve attento all'ultimo anno
Cui disponiamo i dati a
Il tasso disoccupazione dei giovani senza istruzioni sostanzialmente con un livello minimo il venti per cento
I disoccupati ieri disoccupati venticinque ventinovenne con laurea solo il diciannove per cento
Quindi questo
è molto strano ed è anche strano che i diplomati siano in una posizione Mosema performances migliore rispetto alle altre
Tanto nella fascia venti ventiquattro anni quanto nella fascia venticinque ventinove anni riso occupazione tra i diplomati guardate i dati la disoccupazione tre diplomati è inferiore alla disoccupazione tra i laureati
Ecco allora queste due
Osservazioni sia dal punto di vista occupazione sia dal punto di vista disoccupazione
Ci portano a concentrare l'attenzione sulle Laura
Concentrare l'attenzione sulle lauree e per renderci conto della particolarità dei dati che abbiamo visto conviene fare un confronto internazionale
Conviene fare un confronto internazionale che mette meglio in evidenza che pone più a fuoco la particolarità del caso Italia
Allora vediamo questo grafico partiamo da i tassi di occupazione dei giovani venti ventiquattrenni per titoli di studio prima della crisi due mila e sette
A sull'asse orizzontale sono misurati livelli di istruzione secondo la classificazione internazionale discende
A sinistra discende zero due è sostanzialmente si arriva fino alle medie in Sade tre o quattro e il mondo composito dei diplomi Ishaq del cinque sei sono i titoli universitari
Speriamo che l'Italia in controtendenza perché negli altri Paesi eccettuata
Cioè un andamento un po'difforme per la Spagna
Ma negli altri Paesi che abbiamo considerato che sono Germania Francia Inghilterra e la media europea vediamo che l'occupazione sale con il livello di istruzione
Che quanto la ragionevolezza apposta a supporre in Italia vediamo appunto questa bella retta decisamente incrinata in modo negativo l'occupazione scende con il livello di istruzione
Questo prima della crisi dopo la crisi la Spagna a avuto dalla crisi una batosta
Lasciatemi il termine particolare quindi insomma la sua posizione relativamente immunità notevolmente
Ma Italia continua a mostrare la sua la sua particolarità le differenze sono enormi differenze sono enormi
Circa cinquanta punti percentuali dividono i tassi di occupazione dei laureati venti ventiquattrenne italiani
Dai tassi inglese e e Tedesco
Vi rendete conto circa cinquanta punti percentuali una trentina di punti rispetto alla Francia
Ora questa osservazione vale la pena sottolinearlo subito questa osservazione non è un'osservazione di carattere così sociale in costume di questi giovani forse pigri non si sa sua
Non è un'osservazione di natura sociale è una
Osservazione economica c'è un grave problema economico
Il fatto che non vi sia un'elevata occupazione significa che bieca Renza di produzione di reddito
Che
A carenza di produzione di reddito e forse fare riferimento a qualche cifra qualche dato assoluto loro sottolinea meglio
Se consideriamo il due mila e dodici i laureati triennali venti ventiquattrenni i laureati triennali sono centottantatré mi la in Italia centottantatré mila gli occupati di questi centottantatré mila gli occupati sono appena quaranta mila
Vi rendete conto il reddito perso da questa gioventù che non lavora con i problemi appunto di produzione di reddito di livello di reddito e di andamento di reddito che abbiamo a dato forse ancora più eclatante lauree triennali nella fascia venticinque ventinove anni
I laureati triennali sono trecentosettantasette mila alla quindi sia diciamo trecentottanta mila gli occupati sono centonovantacinque mila
Insomma c'è salto veramente veramente grave e quindi questo è un grave problema economico un grave problema economico
A
Passiamo a
Passiamo ai venticinque ventinove enni venticinque ventinove anni prima della crisi
Vediamo la stessa cosa vediamo la stessa cosa e cioè l'Italia è in linea con i Paesi considerati
Vedete questo lato qua l'Italia è in linea coi Paesi considerati e con la media europea nel livello più basso di istruzione sta in mezzo in Italia
Tali questa qua sta in mezzo dopodiché i diplomati sono un livello di occupazione
Inferiore ma
Da il salto il salto forte con di laureati come crede
Bene
A
Scendiamo
E vediamo
Dopo la crisi e dopo la crisi ha senso se l'azione c'è un andamento
Assolutamente
Analogo della media europea e di Francia Inghilterra e Germania la
Spagna subisce gravemente gli effetti della crisi ma in Italia
Rimane il fanalino di coda rimane una posizione isolata forse meno isolata rispetto alla fascia veti ventiquattrenni ma insomma rimane la posizione del tutto particolare allora su questo bisogna concentrarsi
Un pochino
Un pochino nel poco tempo a disposizione allora vediamo andiamo più in dettaglio
I tassi di occupazione dei laureati venti ventiquattrenni vediamo l'andamento dal due mila e tre al due mila il dodici
Bene vediamo che c'è una differenza notevole tra
Sufficiente differenza sensibile tra Inghilterra e Germania che hanno tassi molto elevati molto elevati passano
La circa l'ottanta per cento al settantacinque al termine del venivano e con le conseguenze della crisi
A l'Italia è in linea con Francia e Spagna intorno al cinquanta per cento anzi nel due mila e tre a un livello leggermente superiori della Francia
Ma all'inizio degli anni due mila c'è una caduta come vedete una caduta forte del tasso di occupazione
Dopodiché si rimane abbastanza stabili sì sì si vivacchia per così dire ma su un livello intorno poco sopra al venti per cento
Poco sopra il venti per cento
E sottolineo ancora cinquanta punti percentuali separano in Italia dagli altri Paesi
Dalla dai due primi Paesi
Bene ora
Siamo concentrati sui tassi di occupazione perché è la variabile io ritengo più significativa per valutare lo stato di salute di un mercato del lavoro
E ma vediamo
A cosa in particolare si lega questo andamento del tasso di occupazione
Dei venti ventiquattrenni
Ecco
Vediamo il tasso di attività ecco confrontiamo adesso il tasso di attività tre Paesi considerati il tasso di attività che cos'è il numero di persone che stanno sul mercato del lavoro in rapporto alla popolazione complessiva bene
Quindi in questo caso i cosa ritratta giovani venti ventiquattrenni laureati che stanno sul mercato del lavoro in rapporto al denominatore c'è il numero complessivo dei laureati
E vediamo
Una cosa che colpisce moltissimo vale a dire che c'è un crollo del tasso di attività un crollo della partecipazione
Dei giovani laureati al mercato del lavoro nella prima parte degli anni duemila
Nella prima parte gli anni due mila e
Diciamo fino al due mila e sette dopodiché appunto si rimane su un livello abbastanza abbastanza stabile abbastanza stabile
A
In un lavoro scientifico ho fatto una ricomposizione del tasso di
Del tasso di occupazione in termini divaricazioni ce l'ho visto l'evoluzione
Il tasso di occupazione rapportata all'evoluzione del tasso di disoccupazione del tasso di attività ora vi segnalo questa cosa diciamo il risultato di questo esercizio a se nel due mila e sette
Per incanto la disoccupazione dei giovani laureati denti ventiquattrenne
Se nel due mila e sette per incanto la disoccupazione fosse scomparsa si fosse azzerata
Naturalmente se la disoccupazione si fosse alzata all'occupazione sarebbe salita
Ma l'occupazione sarebbe salita l'esercizio ci dice di soli sette punti percentuali quindi dietro questa questo livello così straordinariamente basso
Del tasso di occupazione c'è una partecipazione al mercato del lavoro straordinariamente bassa straordinariamente bassa
E il grafico lo mostra in modo in modo evidente quindi la bassa occupazione si poggia si motiva con la scarsissima partecipazione al mercato del lavoro
Bene
Allora vediamo adesso i laureati venticinque ventinove ventinove anni
Ecco come vedete andamento così abbastanza analogo degli altri Paesi la Spagna subisce molto
Spagna subisce molto gli affetti della crisi
A
L'Italia a nella prima parte degli anni Duemila
Una caduta del
Tasso di occupazione a una caduta del tasso di occupazione legata anche in questa fascia di età e in questo periodo a una contrazione
Della
Della partecipazione al mercato del lavoro
E poi subisce come vedete questo tratto qua subisce gli effetti della crisi in particolare nel due mila otto due mila e dieci e Cuesta caduta e così lega sostanzialmente
In misura uguale sia alla crescita della disoccupazione che alla riduzione e della dei tassi di dei tassi di attività
Bene
A
Ora
Per quanto riguarda
I venti ventiquattrenni Cometto dopo però vale la pena soffermarci subito a rimanere sui laureati venticinque ventinovenne
Ma intanto guardiamo I tassi di attività dei venticinque ventinovenne quindi osserviamo quello che ho appena detto che c'è questa flessione della
Dell'attività in particolare nella nei primi anni
E poi insomma si
Sente anche anche l'attività continua a risentire anche della crisi e quindi di nuovo una flessione due mila otto due mila e dieci
Ecco tassi di attività che negli altri Paesi e nella media europea non
Mostra notevolissima stabilita
Cioè la partecipazione al mercato del lavoro non è scoraggiata dalla crisi
Quindi questo aspetto che c'è in Italia nord osserviamo nella stessa misura se guardate non osserviamo nella stessa misura negli altri Paesi e non osserviamo nemmeno in Spagna
Nonostante
La
Batosta per ripetere il termine che ha preso questo Paese dalla dalla crisi
Però ecco che cosa c'è dietro questo torna indietro che cosa c'è dietro questo andamento del tasso di occupazione dei laureati venticinque ventinove che è un
Così
Se guardiamo al grafico può essere un pochino più preoccupante perché ha un'età più avanzata quindi gli aggiustamenti dovrebbero essere avvenuti o comunque dovrebbero essere avvenuti in misura maggiore in quanto si è verificato negli anni precedenti
Allora dipende questa
Questo confronto così brutto nei confronti della della media europea e dei gli altri Paesi
Dipende da differenze di genere dipende dal fatto che c'è una performances peggiore delle donne
Ecco questo va escluso questo vale giustamente escluso i tassi
Di occupazioni all'inizio del periodo due mila e tre
Del segmento maschile e del segmento femminile non sono così distanti tra i maschi laureati venticinque venticinque ventinove enni il tasso di occupazione al sessantacinque per cento
Quello delle donne il sessantadue per cento quindi non c'è una grande differenza poi con gli affetti della crisi i due tassi sia diniano intorno al cinquantaquattro cinquantacinque perché quindi livelli assolutamente inferiori rispetto a quegli altri Paesi ma questo andamento strano non è spiegato da non è spiegato da differenze di genere
Invece vi sono differenze corpose
Differenze corpose che in parte spiegano a legate alla tipologia di laurea
Legate alla tipologia di laurea vale a dire
A la performances dei laureati triennali è assolutamente inferiore alla performances di laureati magistrali o specialistici
A
I laureati triennali
Mostrano una
Caduta prima della crisi i tassi di occupazione dei laureati triennali mostrare una caduta prima della crisi notevole
E negli anni della crisi in particolare nell'ultimo biennio due mila dieci due mila due ma del due mila dieci due mila dodici c'è un po'di ripresa c'è un po'di ripresa però nonostante questa ripresa
A la riduzione del tasso di occupazione dei laureati triennali dal due mila quattro al due mila dodici eh in entrambi i segmenti di genere quindi sia tra gli uomini che fra le donne
I laureati triennali riflettono il loro tasso di occupazione di venti punti percentuali
A
I laureati specialistici hanno un andamento diverso che non ci riferiamo più ai grafici i laureati specialistici o magistrati hanno un andamento diverso l'occupazione e tra questi laureati cresce prima della crisi
Cresce prima della crisi e poi subisce un po'le conseguenze della crisi quindi vi è una flessione negli anni della crisi
A nonostante la flessione delle laureati magistrali negli anni della crisi e la ripresa dei laureati triennali negli anni della crisi
Rimane una differenza che vi sottolineo come il problema serio rimane una differenza tra il tasso di occupazione
Degli uomini dei maschi laureati magistrali e dei maschi laureati triennali venticinque ventinove enni una differenza di circa quindici punti percentuali
I laureati triennali hanno un tasso di occupazione intorno al quarantasette per cento
I laureati magistrali hanno un tasso di occupazione intorno al sessantadue per cento dopo la crisi
E questo è un
Problema che si segnala
Un grave problema che sì segnala che
In qualche modo andrà andrà affrontato andrà affrontato
Allora
Nel
Segmento femminile non c'è questa differenza così grande tra i tassi di occupazione dei due livelli di laurea e
I tassi di occupazione due livelli di laurea la fine del periodo quindi diciamo
Con le conseguenze della crisi si tocca intorno al cinquantaquattro cinquantacinque per cento
Tra gli uomini
Rimane invece una differenza francamente enorme francamente fino
Bene a quindi c'è un matching decisamente più lento più problematico
Per quanto riguarda i laureati triennali la per formarsi Avati triennali inferiore infine prima punto d commentare questa situazione indicare qualcosa a di sottolineo che tutto questo ha a che fare
Tutto questo ha a che fare con
All'ingresso nel mercato del lavoro e la stabilizzazione del mercato del lavoro se andiamo
Alle fasce centrali di età il quadro cambia drasticamente l'Italia rientra assolutamente in linea Italia rientra in linea con gli altri Paesi anzi all'inizio i laureati italiani hanno un tasso di occupazione
Più elevato addirittura di Germania e Inghilterra come vedete questa in Italia poi Italia risente un po'naturalmente degli effetti della crisi che però non sono così pesanti insomma
Insomma le differenze considerata anche la Scala data la scala le differenze sono in realtà abbastanza piccole tra venti Paesi a si discosta la la Spagna per
Motivi che abbiamo già sottolineato quindi mia la fascia centrale diretta
Non c'è alcun problema per quanto riguarda
Le cose che abbiamo sottolineato a e dal punto di vista dei tassi di attività vediamo che c'è un'assoluta uniformità di nuovo la Spagna colpita duramente dalla crisi non flette ha fatto il suo tasso di partecipazione al mercato del lavoro per per la crisi
Quindi il problema riguarda riguarda l'ingresso nel mercato del lavoro che una questione molto laboriosa
è una fase molto laboriosa e decisamente problematica per le lauree triennali
Per le lauree triennali io potrei anche fermarmi qua nell'esposizione per poi eventualmente
Parlare lungo sul
Che fare e a cosa imputare questi esiti a dir poco infelici
Il nostro c'erano anche Di Pietro
Stava preso dagli esiti infelici
Magari forse di requisiti felicemente
Ah no gli esiti
Io credo che dobbiamo essere tutti grati e alla professoressa potresti io per questo pay perché ha predisposto
Perché ha predisposto proprio per la la Summer School di Magna Carta
Che considera un aspetto che è certamente fondamentale nella nelle dinamiche del nostro molto anomale del nostro mercato del lavoro e che riguarda il in
In modo particolare ai giovani più giovani e riguarda però cronicamente da tempo imbarazzo
Il il mismatching fra le competenze richieste dal mercato del lavoro e le competenze disponibili nel mercato stesso sulla base
Della offerta educativa
E delle insufficienti attività di orientamento che dovrebbero
Accompagnare alle scelte i giovani e le famiglie alle scelte educative
Però prima di dare la parola anche al ministro Lupi che proprio oggi
Si segnala per una proposta di Investimenti nelle infrastrutture che darebbero un impulso all'occupazione stimato a circa cento mila giovani
Cento mila persone molte delle quali ragionevolmente corrispondenti a giovani professionalità
Tra parentesi ragionevolmente professionalità di quelle che non restano disoccupati io non conosco molti ingegneri disoccupati onestamente
Poi torneremo velocemente su questo punto della che riguarda
L'analisi di cosa siano i nostri laureati rispetto cosa sono i laureati dei Paesi con i quali ci confrontiamo
Anche oggi è uscito il rapporto di questo strano Consorzio universitario che si chiama Almalaurea
Che considera i laureati come una categoria omogenea mentre invece che essi non sono una categoria omogenea non solo per la differenza fra
Laureati magistrali
O invece laureati triennali ma soprattutto per la ben diverso occupabilità che alcuni percorsi educativi consentono e altri percorsi educativi non consentano
Fatemi dire ricevo due cose proprio basi che sul nostro mercato del lavoro che rilevava nel due mila e uno Marco Biagi con il Libro bianco che il Governo Berlusconi gli commissionò un libro bianco
Che definiva il nostro mercato del lavoro come il peggiore tra i Paesi tra quelli dei Paesi industrializzati
E qual era la considerazione elementare dal constatazione elementare che facevamo allora l'Italia
Anche nei momenti di maggiore di maggiore sviluppo economico anche nei momenti di più tumultuoso tumultuosa crescita dell'economia ha sempre avuto un basso coefficiente occupazionale
Cioè data un accertato un certo incremento del prodotto interno lordo
In Italia si registrava una traduzione di esso imposte di lavoro anche negli anni in cui
L'economia era a maggiore intensità di lavoro si immediatamente aveva caratteristiche tecnologiche
Di maggiore intensità di lavoro
In Italia ha stimato un certo punto la Confindustria proprio in quel periodo il Libro bianco sette bis circa dieci anni fa
Avrebbe investito in tecnologie di processo a risparmio di lavoro
Nel in anni gli anni del giunge un Ford degli anni del forte sviluppo industriale circa tre volte l'economia nordamericana
Cioè in Italia ci sarebbe stato un uso spasmodica o abnorme non confrontabile con nessun altro Paese in tecnologie di processo cosiddette lei Borsa heading
O vogliamo ovvero faccio di tutto pur di risparmiare lavoro
Mi inverno investo anche in tecnologie che poiché rallentano il rinnovamento del prodotto perché se io devo evidentemente ammortizzare questi investimenti
Che sono connessi ad un certo prodotto faccio devo hanno un effetto
Che obiettivamente rallenta rinnovamento del prodotto ma sono angosciato dal fattore lavoro
I datori di lavoro italiani lungo tutto il dopoguerra sono stati angosciati dal fattore lavoro
Hanno
Cercato in tutti i modi di contenerlo
è figuratevi Iura che le nuove tecnologie
Pongono un problema di che con nel linguaggio internazionale si chiama job resta Grotto c'è una crescita senza lavoro
Perché le nuove tecnologie hanno un primo impatto Vespa o comunque hanno un impatto sulle attività tradizionali di riduzione della dell'impiego di dell'impiego umano
Possono poi determinare nuovi lavori
E ha ragione evolvente a mio avviso non è affatto vero che
La vera la predizione
Di un di una riunione di un'economia di un sociologo più che economista americano che non ho mai stimato che pensava alla fine del lavoro non è vero non ci che non non c'è nessuna evidenza di ciò ma certo che se un Paese
A come il nostro alcune caratteristiche che hanno tradizionalmente rapito
Il l'uso del lavoro il l'impiego del nostro capitale umano nella nella stagione attuale questo può ancor più produrre queste cause possono ancor più produrre effetti negativi
Quali sono le cause che tradizionalmente hanno contratto l'impiego della forza lavoro in
Fondo tutte riconducibili all'anomalia italiana
L'anomalia cioè quell'anomalia che io chiamerei dell'Italia dell'est noi non abbiamo avuto un muro che ci ha separato dall'Italia dell'Est lettera al no quanto meno non abbiamo avuto un muro fisico
Noi abbiamo avuto dentro di noi l'Italia dell'est
E questa Italia dell'est si è esercitata molto nel lavoro
Perché né i rapporti di lavoro trovava il suo ubi consistam dalla sua in parte ragione ragion ideologica ad essere élite il lavoro in Italia è stato sovraccaricato
Di significato ideologico con e quando anche la sinistra che io chiamo Italia dell'est
è stato opposizione è stata però molto influente influente nelle
Nelle dinamiche sindacali pensate voi resti noi siamo stati certamente il Paese
A parte il più unioni Bisatto d'Europa cioè a più alta intensità di relazioni industriali e anche a più alta adesione se volete
Più alta adesione vuol dire che
Ragionevolmente circa un terzo dei lavoratori è stato iscritto al sindacato ed è iscritto al sindacato non più di un terzo
Sia chiaro sommate tutte le organizzazioni sindacali
Ma al di là di questo terzo utilizzato le relazioni sono state intensissima e le dinamiche e il condizionamento anche nei confronti dei decisori pubblici da parte di queste dinamiche sindacale è stato intensissimo
Ma come che grazie a queste Dina che nel Paese più unioni esatto
Si sono registrati cronicamente due elementi negativi i più bassi salari tra i più bassi salari d'Europa nella Europa tradizionale certamente i più bassi
E i più bassi tassi di occupazione regolare
Cioè nel e non parlo della del tempo di crisi io che sto parlando del tempo precedente la crisi sto parlando di dati cronici
Che si sono manifestati in tutto il dopoguerra anche negli anni ripeto di più tu Cuoso industrializzazione dell'Italia
Bassi tassi di occupazione Italia sempre stata
Fare l'inno di coda del parco almeno con i Paesi con i quali più si confronta con i Paesi dell'OCSE e dell'Unione europea con i quali più si confronta stato il Paese che ha sempre avuto i più bassi tassi di occupazione
E i più bassi salari
Ci si deve chiedere come mai nel Paese più unioni Zardo
Guardiamo velocemente solo alcuni aspetti le tasse le regole le competenze e il costo del lavoro per unità di prodotto
Le tasse sono state via via in modo crescente tra le più alte Sistina al cinquantatré per cento di costo indiretto del lavoro mediamente
Solo pochi anni fa il Governo Prodi aumentato il prelievo contributivo di tredici mali portandolo al trentatré per cento ma solo pochi anni fa nel due mila sette
Nel due mila sette è aumentato per volendo fare una controriforma
Del sistema previdenziale ha alzato il costo indiretto del lavoro portandolo dal trentadue sette al trentatré per cento l'ultimo cito l'ultimo momento ma anche recentemente la riforma Accornero
Ha introdotto un ulteriore prelievo sul lavoro legato alla nuova indennità di disoccupazione
Le regole
Basta vi cito due leggi procicliche
La legge forme Biagi e la legge forme non sono state tutte e due leggi procicliche cosa vuol dire procicliche che hanno accelerato il ciclone quale intervenivano la legge Biagi interviene in un ciclo favorevole
Moderatamente favorevole perché dopo Tangentopoli in Italia la crescita è strutturalmente bassa guarda caso mai
La data più o meno e quelle D'Alì che la crescita è bassa
Ma la legge Biagi cambia il coefficiente occupazionale della crescita cioè lo cioè produce a parità di andamenti incremento del PIL più occupazione
E prociclica fa più lavoro più lavoro regolare fa emergere rapporti di lavoro
Fa anzi le leggi di Biagi perché Biagi consigli anche la cosiddetta legge Treu del mille novecentonovantasette e poi la sua legge
Che proprio sua perché vuole su di essa
E queste due leggi
Tra il novantasette del due mila sette determinano o si determina oggettivamente un saldo occupazionale positivo di circa tre milioni di posti di lavoro cioè l'occupazione schizzi assunti
Schizza su facendo flessibilità
Come credete facciano più quando leggiamo i dati sull'occupazione in Germania o sull'occupazione giovanile in Germania ma voi sapete che loro hanno molti più pur workers cioè i lavoratori poveri di noi
O che hanno molte qua non molto più molti più molto
Più cosiddetto come direbbero soprattutto a Roma perché non ma
La la precarizzazione molto consustanziale al modo di pensare della capitale
L'ha molta più precarietà
Negli altri mercati del lavoro più performanti cioè i maggiori volumi di occupati sono fatti anche
Dico per esempio quelli che chiamiamo lavoratori povere non è detto che lo siano sociologicamente
Hanno perché possono essere uno studente che fa un lavoro di poco reddito che corrisponde alle su esigenze o una madre di famiglia che fa un lavoro occasionale di poco reddito ma che corrisponde anche alle sue esigenze
Cioè non è detto non c'è un'equazione tra pur worker in termini statistici che
Lavoratore povero in termini come dire sociologici o di percezione soggettiva
Prociclica anche la legge fornendo la legge vollero interviene nella crisi
E disgraziatamente prociclica cioè esalta il ciclo negativo
Contraente il coefficiente occupazionale e cioè il posto di lavoro si consumano più velocemente di come tradizionalmente si consumavano perché
Se non altro tutti i rapporti di lavoro a termine in senso lato al termine non non trovano motivo però non essere rinnovati o confermati o prorogati
Da una legislazione dichiaratamente ostile a tutto ciò che non è contratto di lavoro a tempo indeterminato
Lei competenze prima abbiamo sentito ma
Fatemi dire soprattutto un concetto
Dagli anni Settanta dai maledetti schifose anni settanta si determina una Cure netta separazione tra scuola e lavoro
Tra a apprendimento teorico ed esperienza pratica
E ancora oggi è ancora il provvedimento dei giorni scorsi di una ministra che espressione di una cultura che come dire affonda le sue radici molto nei nostri anni settanta
è ancora un provvedimento che risente della separazione scuola lavoro
Per separazione mentre invece
Io credo io credo
Che non si debba nemmeno indulgere la retorica meritocratica
Che ha una certa retorica che anche dalle parti nostre ha trovato uno fa un po'appetito io credo una cultura diversa credo che ogni giovane italiano peraltro risorsa scarsa
Ogni giovane italiano possa accedere a competenze superiori se l'offerta educativa è ampia e può fare incontrare le tante vocazioni che in ci sono nei giovani italiani
Essi si mette sullo stesso piano una scelta liceale è un apprendistato non a quindici anche a quattordici anni superata la sua superata le scuole medie
Se un apprendistato opportunamente disegnato come lo dico io Marco Biagi per coloro che devono completare anche attraverso l'esperienza lavorativa il diritto dovere i dodici anni di apprendimento
E
E quindi attraverso tante possibilità arrivare a competenze superiori
Ha competenza di tipo superiore per essere utili a sé e agli altri perché il tema delle competenze è fondamentale mentre invece
Il nostro disastro educativo è stato determinato tutto
Da una scusa ideologica e da una molto più concreta questione corporativa
Cioè la mettono sul piano ideologico ma molto più banalmente molto più banalmente di loro potremmo dire sempre meglio che lavorare
Parlo dei molta parte dei nostri educatori ideologizzati l'hanno buttata sul piano ideologico ma non riconoscete gli questo onore
Perché in realtà hanno sempre pensato
Nello sporgere quella funzione sempre meglio che lavorare
E per questo vi trovate così distratti e così occupati con se stessi e così teorici della separazione
Sacrale della scuola dal lavoro ma quando possono così attenti loro a compromettersi con il lavoro per qualche piccola prebenda che si aggiunge al salario invero spesso modesto
Ma secondo un circuito vizioso che dovrebbe essere spezzato partendo dal punto dall'obiettivo dell'occupabilità
Finisco comma Concone il costo del lavoro ho detto sono ribassi ma costo del lavoro alto un capolavoro delle nostre relazioni industriali
Non è contento nessuno non è contenta l'economia nel suo insieme non sono contente le singole imprese non è contento il lavoratore
Sono contente le organizzazioni sindacali che fanno contratti centralizzati iter centralizzati invasivi
Che determinano
Che determinano
Una
Uno scollegamento ammetta la separazione fra salari e produttività
Da sempre tutti gli organismi sovranazionali ci chiedono di collegare salari e produttività cose che il Governo Berlusconi aveva fatto nel suo primo Consiglio dei Ministri detassando
Il salario
Frutto di accordi aziendali cosa che poi il Governo Berlusconi ha fatto con una reggono una norma rivoluzionaria che prevede il primato dell'accordi aziendali il primato anche sulla legge anche su molte leggi del contratto aziendale nel senso che il contratto aziendale
Nell'ambito dei principi generali dell'ordinamento ed italiano comunitario internazionale può addirittura a modificare norme di legge può perfino cambiare l'articolo diciotto un contratto aziendale
Perché la nostra idea è che si esca davvero dal Novecento e si entri in una dimensione umana a misura di persona nel considerare il lavoro
E anche dei rapporti di lavoro e nelle relazioni sindacali
Si possa sempre più spostare il baricentro laddove le persone si guardano negli occhi laddove sempre di più devono sono chiamate a condividere fatiche risultati perché l'impresa non è
Il luogo dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo l'impresa è una comunità e nella cultura italiana nasce comunità perché nasce ad opera di una famiglia
E senza la famiglia non sarebbe mai nata e può restare comunità anche quando si allarga ma per restare comunità è necessario riconoscersi rispettarsi
E quando ed è possibile a separarsi anche a certe condizioni a certe tutele
Se è comunità comunità di interessi ma anche di valori
Comunità nella quale si riconoscono ripeto i componenti
Non retoricamente perché concretamente si possono riconoscere allora diventa più competitiva e possono crescere i salari e diminuire il costo del lavoro per unità di prodotto come voi vedete è un'altra visione
Presente la sinistra direbbero a Milano tutti da altra roba
Tutti un'altra roba
E purtroppo tra noi e loro c'è un problema c'è proprio una questione di civiltà di civiltà su questo proprio sui temi del lavoro scusa Maurizio portato più lungo di quello che volevo
Vasco buona sera a tutti sentire un Veneto che parla milanese
Per una Bruzzese come me che appunto è nato a Milano di un ente benedette violentemente sposta tutte
è una cosa molto molto bella
No non
Ti ringrazio ringrazio la professoressa potest io e l'amico Sacconi
Perché secondo me appunto il percorso che state facendo e che stiamo facendo affrontando la questione del lavoro e del lavoro giovanile
è esattamente il percorso giusto
Da una parte appunto l'analisi della situazione perché se non si conosce la realtà quali sono i rimedi rispetto alla realtà sono semplicemente una intuizione personale o una propria visione che non ha nessun contatto con la realtà
Se non si entra poi la professoressa detto io no finito nel senso che
Devo voglio capirne le cause di questo se non si fa come ha fatto il per me il Magnifico Rettore
Del lavoro Maurizio e quindi
Nella non solo nell'analisi culturale cioè cosa generale che cosa blocca
Il nostro Paese rispetto agli altri Paesi come la luce ha illustrato la professoressa
La questione che Maurizio sottolinea e che a me fa molto piacere che colpisce è innanzitutto una questione culturale cioè divisione
Della realtà della vita dei soggetti protagonisti della realtà e delle politiche che non possono essere altro che lo strumento che a contatto con la realtà è che tiene conto dei protagonisti della realtà per
Rilanciare rilievi
Rinvestire per creare le condizioni perché non lo Stato
Non da qualcuno che arriva dall'altro impone ma perché la società i protagonisti della società possono essere attivi quindi
Credo che l'invito che mi è stato rivolto appunto da Maurizio da Gaetano e dagli organizzatori sia giusto che non solo l'abbia accettato ma che il mio con piccolo contributo possa arrivare a questo punto perché forse
Dal mio punto di vista il contributo che posso dare come
Poi si traduce in un'azione di governo e in un esempio in un indirizzo in un'azione concreta
La risposta al bisogno in questo caso di lavoro di lavoro giovanile
E tenendo conto di una velocissima premessa materie chiara dalla dall'interventi che avete sentito in particolare da quello che
Diceva Maurizio
E che non è banale che non è scontato e che il lavoro non lo si dà per legge
Se noi pensiamo che la legge
Definire dia lavoro siamo su un altro livello e già questo è una
Grande demarcazione culturale no nel senso che la legge può creare le condizioni per cui
Il lavoro possa accadere l'incontro tra domanda e l'offerta possa accadere
Ma il lavoro è esattamente l'incontro tra la domanda e l'offerta
E allora
Chi governa in questo caso chi ha la responsabilità come me delle infrastrutture si deve domandare
I fattori sono stati come quale contributo il settore che dura presenti nell'azione di governo
Da
Alla possibilità che l'offerta di lavoro possa aumentare
E che possa quindi poi negli e con gli interventi degli altri settori di governo incontrare la domanda e stabilizzare nel rapporto tra la domanda e l'offerta
Guardate che questo è
Per una premessa metodologica ma fondamentali
Cioè senza il creare l'impresa senza il creare i fattori che determinano chi accetta il rischio nella realtà di intraprendere la sfida con la realtà e di creare
Impresa e quindi occasione di lavoro non si va da nessuna parte
C'è
Il grande tema ed è il primo grande tema affrontato del sistema formativo educativo che io ritengo il primo grande tema cioè l'altro grande tema del sistema produttivo
Allora il punto su cui noi dobbiamo riflettere nel nostro Paese da cui sono partito io come esperienza concreta in questi quattro mesi di governo è questa che cosa vuole essere il nostro Paese in termini di sistema
Vuole essere un Paese che ha una vocazione al servizio vuole continuare a essere un Paese che ha la sua forza nel manifatturiero nella piccola e media impresa nello sviluppo industriale
Perché ovviamente se la risposta è a seconda di cui servizi sono complemento no Londra alla sua forza esattamente nell'essere is un sistema finanziario
E quindi le politiche di sviluppo di quell'area e di quel
E di quel territorio sono legate alla vocazione che
Rende quel territorio e quindi le risorse gli investimenti sono tutti legati gli indirizzi delle politiche sono tutte rinviarle carte a quella vocazione
Se vogliamo essere il Paese del sole della pasta del PIL del turismo eccetera
Che è un elemento fondamentale di un sistema ma è un elemento o vogliamo essere quel grande Paese industriale che ha determinato la ricchezza e la forza dell'Italia
Partendo dalle sue caratteristiche non dati
Se la risposta e questo è evidente
Che come accaduto in in America e in altri Paesi pensiamo alla Germania o altri Paesi le politiche per rilanciare il sistema produttivo
Sono le e le risorse da destinare alle politiche per rilanciare il sistema produttivo sono le priorità
Che bene un Paese in un momento tanto più di recessione negativa come la nostra si deve dare
La stesa pubblica quella buona
In investimenti in questo caso in opere pubbliche e lavori pubblici in un settore che lo dico e ma lo sa bene nella sua battuta gli ingegneri tra un lavoro ma quello che rappresenta il settore delle infrastrutture diciamo il complesso settore
Delle infrastrutture dell'edilizia di tutto quello che ruota attorno al ministero del delle infrastrutture dei trasporti
E del del territorio
è
Innanzitutto la filiera che questo rappresenta non pensiamo che sia solo
Di le imprese di costruzione poco non pensiamo che sia solo appunto l'impresa e di progettazione
Il manifatturiero è una filiera che inizia dalla produzione della primo mattone e che arriva alla vendita di quel servizio a ciò che ci va dentro quei servizi
Pensate al doppio valore che l'infrastruttura in termini di
Realizzazione dell'opera costruisce un ponte costituisce un una ferrovia
Costituisce un viadotto eccetera grande opera pubblica pensate all'impatto che questo ha quindi produce lavoro
Pensate all'impatto che questo ha sulla sistema concorrenziale economico produttivo del Paese
Se un'impresa italiana paga in termini di logistica i costi della logistica quindi rispetto a un'impresa tedesca o a un'impresa
Francese il venticinque per cento in più dovendo concorrere con l'impresa tedesca e con l'impresa
Francese evidente che già parte con un mattone se poi su questo si aggiunge
Il costo del lavoro si aggiunge il costo dell'energia
Se si aggiunge la rigidità eccetera è evidente che in un sistema competitivo globale dove le imprese concorrono se si aggiunge il costo dell'accesso al credito
Perché se un'impresa italiana essendo Europa alla a non solo difficoltà ad accedere al credito rispetto all'impresa tedesca ma paga il costo del denaro
Cinque e quello che paga l'impresa tedesca che in Europa e che deve rispettare le stesse regole paga uno capite che il valore di un investimento in infrastrutture immediato produco lavoro
Immediato indiretto nel senso che credo le competizioni perché le reti possano permettere di abbassare il costo della competizione dei trasporti della logistica perché tu se produce una merce volatili se a voi vendere la devi trasportare né che ti arriva a casa anche se usi internet qualcuno tra deve mandare a casa no
Oppure nel supermercato deve arrivare oppure deve arrivare in Germania oppure deve arrivare dall'altra parte del mondo
Avete compreso pensate
Ulteriormente se la filiera che cosa vuol dire se tu investi la riqualificazione del territorio e dell'ambiente
Che ottiene la qualità della vita è diventato uno degli elementi fondamentali della competitività globale dei sistemi Paese
Se io devo scegliere dove investire dove spostare un unido quote era di una multinazionale
Uno dei fattori non l'unico burocrazia
Efficienza costi eccetera che prendo e anche la qualità della vita dei servizi che al contempo in quel Paese in quella città rispetto a un altro
Pensate infine non l'ho presa lontano ma per farvi capire che cosa vuol dire allora parti dal lavoro partì dall'esigenza dello sviluppo della crescita e capisci poi
Quod dove metti dove puoi mettere la risorsa pubblica perché è un Governo mettevo incentiva la risorsa pubblica con un criterio culturale per noi UniEuro pubblico deve diventare il moltiplicatore
Di risorse private che si mettono in moto
Più è alto questo un moltiplicatore più ingiusto l'investimento che stai facendo
Questo è un parametro che dopo di cui dobbiamo tener conto pensate infine perché vi sto facendo gli esempi molto concreti
Al passaggio che noi abbiamo fatto dove riqualificazione dell'ambiente il tema del del settore della filiera dicci
Le ristrutturiamo per se fare il territorio quindi uno dei temi che noi dobbiamo prendere in esame non espandere sul territorio ma demolire e ricostruire riqualificare le nostre abitazioni
Renderle ecocompatibili vedo il tema delle ristrutturazioni sessantacinque per cento che è stato aumentato cinquanta per cento ma aggiungere la filiera
Vuol dire che poi quando pensi al tema della casa non pensi solo al tema della casa pensi anche a tutto ciò che ci può andare all'interno della casa
Per migliorare
La qualità della vita e quindi immobili non sono un elemento che noi abbiamo aggiunto perché dovevamo premiare un settore
Ma è un ragionamento di filiera che deve diventare strutturale in cui
Se tu vuoi dare un'implementazione un incentivo devi prendere partire dalla filiera
Allora
La questione che anche oggi io pongo alle dopo
Che il Governo Monti ha tagliato due miliardi virgola cinque perché non sapevo dove tagliare prende e fa che cosa quando tu devi tagliare di ridurre il debito pur l'unico devi fare
Non il
Riducessimo debito pubblico ovviamente sarebbe una cosa buona di ridurre il deficit
Che cosa ha fatto ha preso dove
Poteva essere preso
E siccome
Il Governo Berlusconi precedentemente aveva messo risorse sulle infrastrutture perché era fondamentale nell'elemento di sviluppo di un Paese
La cosa più semplice è stata tagliare per
Ogni tanto per i professori è stata tagliare quel tipo di cose avevi allocato risorse per due miliardi e mezzo tre miliardi di euro che è stato più semplice lettori ma l'effetto che cos'è
Avrei anche diminuito ovviamente il deficit sarai magari è stato sotto il tre per cento e quindi avrete avranno altri avranno anche letto bravo ma poi hai tagliato quella Spesal che non entra
Attiva ma quella spesa invece che produceva esattamente tutte le cose che che vi ho detto
Allora se dobbiamo immediatamente riprendere dare contributo alla crescita e quindi creare occasioni di lavoro dal mio punto di vista che cosa l'abbiamo fatto e dobbiamo continuare a fare
Il fattore tempo nella crescita in un elemento di recessione diventa come quello che siamo attraversare diventa il fattore fondamentale in tutte le politiche tutte
Cioè
Riguardare nel medio-lungo termine ma devi ragionare che il fattore tempo diventa essenziale qualunque politica buona se non hai un'immediata ripercussione rischia di diventare una politica cattiva permettetemi
Cioè c'è l'Italia va fuori
E fuori
Allora
Direi
Quante sono le opere i cantieri che possono essere aperti
Quanti sono e immediatamente cantierabili
Quanti sono le risorse che possiamo dare immediatamente disponibili per cassa c'è da spendere perché si bloccano i lavori e quindi al agiamo per sburocratizzare piccole
Grandi opere che hanno questa funzione
Medie opere piccole opere perché tutto il sistema complessivo che devi affrontare non c'è solo il tema della realizzazione delle grandi opere un Paese come il nostro che finalmente ha fatto l'alta velocità sta completando l'alta velocità nella lettera che io ho scritto al Ministero dell'economia dico che dobbiamo completare questa rete finalmente attuando il collegamento tra il Tirreno e l'Adriatico
Perché oggi se tu hai l'alta velocità che trasversalmente unisce
Diciamo ovviamente Piemonte perché noi abbiamo anche sull'Europa fino al bene Torino Torino per capirci Venezia
Con il nodo centrale di Verona
Se da Torino arrivi fino a a Battipaglia e quindi con l'alta velocità ma deve arrivare fino a Reggio Calabria e voi capite che le polemiche pretestuose ideologiche sul punto il Messina sono roba da vetero comunismo
Perché una volta che ne abbiamo portato l'alta velocità a Reggio Calabria dove finisce
Ci sono sei milioni cinque milioni di abitanti che sono la Sicilia
Capite e poi si dice perché non si sviluppano le Ferrovie in Sicilia ma
è proprio una logica che se non non di sistema cioè la creazione del ponte sullo Stretto non era una
Una un pallino del centrodestra era la ragione di un corridoio e di reti che tenevano unità non solo l'Italia al resto dell'Europa no
E che ti permetteva di essere competitivi comunque
Adesso l'hanno Polito
Arrivare fino a Reggio e però pare nato lana la Napoli-Bari
E poi ritornare sul sull'asse adriatico questo è una rete di
Cioè iniziare a ragionare in termini di reti ma non bastano le reti perché poi devi avere i nodi cioè come colleghi
Poi
I porti gli aeroporti gli interporti
Come fai arrivare nei grandi nodi urbani la gente del trasporto regionale capite questo è
Una prospettiva di un disegno strategico che dunque mettere in essere
Con tempi certi di realizzazione con distinzione tra grande
Medio e piccolo che poi ha un effetto anche di ricaduta sulla sviluppo sulla crescita sul lavoro
Noi calcoliamo che non noi ma il Ministero perché ogni miliardo di euro investito in
Opere pubbliche piccole medio-grandi possa determinare come infetto diretto dieci mila posti di lavoro
Pensate che cosa può voler dire no
E se tu riaprì cantieri immediati vuol dire che i turisti a darli immediatamente questi posti di lavoro non pensate solo all'operaio pensate alla alla Rete alla filiera ecco un po'queste è stato il ragionamento che ha visto in questo
In questi quattro mesi di lavoro del Ministero però più con questo obiettivo
E
Anche la richiesta fatta oggi dire facciamo un piano da dieci miliardi di euro che sono immediatamente cantierabili che possono dare una prospettiva che possono rendere finalmente questo Paese competitivo e possono dare un contributo
Alla crescita effettivamente allo sviluppo che sta riprendendo noi corriamo il rischio di perdere
Il treno della crescita come sempre abbiamo fatto perché non si non ci siamo
Non non ci stiamo preparando
E correremo un grande rischio questa è una delle paura che anche se avverrà la crescita la crescita non produrrà occupazione
Perché poi ai quegli altri elementi di quegli altri fattori che diceva la professoressa e
E Maurizio Sacconi che che bloccano perché poi ti bloccano un costo del lavoro la rigidità al lavoro perché e concludo
Nelle discussioni che abbiamo fatto tante volte è vero che andate a rivedere gli indici è vero che
La riforma nostra aveva avuto
Una rischio che era quello di creare tra virgolette no il lavoro una nuova categoria il tempo determinato eccetera
L'ha avuto una grande opportunità che era quella di creare opportunità di lavoro perché il milione e trecentomila il milione e quattrocento mila posti di lavoro si sono create
Il punto non era rendere rigida così albi avevamo discusso di nuovo l'offerta nel senso che
Non più a tempo determinato indeterminato mera introdurre lavorare sul sistema di welfare
Cioè
Come proteici come aiuti nel percorso una nuova
Tipologia che in Italia diversa mentre in altri Paesi assolutamente no di
Di di lavoratori o di giovani l'accesso al credito
E tutte le tipologie le protezioni le protezioni socio sanitari eccetera mentre non ci fermiamo sempre solo al primo
Al primo punto però non è mia competenza
In questo momento allora questo un po'il quadro generale a fronte della
è chiaro che non serve solo questo perché innanzitutto questo è un contributo servono gli altri elementi che sono stati toccati
Dalla dalle relazioni che mi hanno preceduto
Siccome sono davanti a dei giovani dico attenzione tutto questo funziona ma il tema formativo educativo e la cosa più importante
E l'educazione di creare giovani che accettano la sfida della realtà e che non pensano che il lavoro c'è stata grande polemica non abbia discusso negli anni coi sindacati le negli anni Ottanta sia il tema del lavoro fisso
Perché il lavoro è la modalità con cui ognuno di noi realizza la propria sfida nei confronti umana per soli sette e verso gli altri
E questo è
La grande sfida intraprendere
Vale per tutti sulle pensiamo appunto
E tutte le polemiche sul salario di il reddito minimo garantito e questa dal nostro punto di vista è che noi vogliamo sempre finanziare non la disoccupazione ma tutte le risorse che hanno sempre caratterizzato
La politica del Ministro Sacconi del nostro Governo sono state a mettere risorse che andassero a finanziare l'occupazione
Non a
Proteggere la disoccupazione guardate che c'è una questione radicalmente diversa anche in termini di atteggiamento positivo ed umana
E noi come cultura ovviamente come cultura politica che rappresentiamo su questo non è una battaglia formale perché più semplice dire diamo a tutti mille duecento euro mille trecento euro ma innanzitutto abbiamo reso
Schiava quella persona del rapporto col pubblico
E non l'abbia messo nelle condizioni invece di ritornare nel welfare al modello di welfare come pensiamo è
Ti aiuto nel momento in cui ha bisogno ma mentre tre aiuto voglio metterci nelle condizioni di poter tornare ad essere protagonista della tua vita nel percorso che ci ha assegnato
Mi piacerebbe sarebbe più facile inerti legato sempre a me
Pubblico noi abbiamo esattamente un'altra concezione grazie
Credo che a questo punto
La parola minima passi a voi alle sollecitazioni che volete rivolgere belle
Le osservazioni che volete fare
Ho
Dunque allora come facciamo per il microfono
Sono
Posso
L'altro
Qualcosa
Vorrei fare ora parliamo
Dico
Grazie alla domanda
E ti rispondo volentieri perché è stata una delle purtroppo amare mia constatazioni
Questo l'arretratezza di questo Paese sta esattamente in questo che il Ministero delle infrastrutture è il Ministero delle vecchie infrastrutture
E non cioè le infrastrutture non sono solo quelle materiali ma anche quelle immateriali
La costruzione delle reti
Cioè già l'idea
Che perché appartiene al vecchio alla vecchia concezione del Ministro delle comunità e del Ministero delle Comunicazioni no e quindi siccome c'erano i telefoni le poste e telecomunicazioni andava in questa tradizionale ripartizione
Non pensando che oggi certo può investire in Alta velocità può investire deve investire in
Porti reti autostradali eccetera ma l'investimento nel creare nel dotare di fibra ottica tutto il Paese no cioè quello che non è
è
Una grande autostrada e vale quanto una grande autostrada oppure no
E allora se io faccio un grande progetto di dotazione cosa faccio io misi mi fermo alla al porto l'aeroporto e quell'altro fa la sua battaglia per appunto queste questi temi
La tua osservazione conservazione appunto perché dice esattamente l'arretratezza con cui noi
Affrontiamo
Questi temi
è ovvio che la condivido quindi perché poi ha il problema dimetterti su una volta che così ha il problema che Today richiamare quell'altro ministero rimette inizierà metterti in rete le tue questo si toglie le risorse agli altri no questo non è solo correrà formale o nominale
Posso aggiungere solo una considerazione a questo proposito investimenti che devono fare soprattutto i gestori del dei privati devono fare i gli investimenti
Sia chiaro che anche quando si è ipotizzato un concorso pubblico
Era un concorso modestissimo per alcune aree molto marginali
Nelle quali si poteva presumere il privato non andasse
Mai
I privati non hanno fatto questi investimenti
E coloro che avrebbero dovuto richiamarli a molta parte di essi in base alle stesse convenzioni concessioni
Avrebbe dovuto essere un'autorità indipendente
Cioè il Governo è stato
Espropriato negli anni della retorica del controllo delle autorità indipendenti
Dalla possibilità di negoziare di negoziare mettendo sul piatto Della Bilancio certo anche le politiche pubbliche pensiamo l'agenda digitale nelle pubbliche amministrazioni o altro ancora ma facendo fare il loro questi investimenti
Perché sono loro che devono fare negli altri Paesi li fanno loro
Ciò a mio avviso c'è una grossa responsabilità dei gestori e ripeto della
Intenti questo di questa Autorità che è parsa molto poco indipendente
Negli anni
Forza Maurizio Lupi a molte cose da fare e possiamo capirlo possiamo capire
Arrivano ringraziamo e gli auguriamo di ottenere risposte positive dal Ministero dell'economia grazie Maurizio
Ma
Da
Passa
No
Curare
Ma
Così
E questo
Allora
A
O
Al
Esattamente come
Volevo
Può
Farlo
Reale oppure
Una mobilità
Una
Cerchi di Roma
Barbara il istituzioni o
Merita diremo sfuggire
Professor Roberto
è il problema
E qua collegamento a
Sardegna una vocazione turistica
Magari
Il cinque luglio una mappa
Anni
Magari un pericolo per renderla davvero forse c'è qualcosa che non funziona e allora stilata debba avere il documentario se
Condivida milanesi
Rivendico fondamentale anche la modalità
Stabilita rischiato equilibri
E cioè
Partecipe
A avvenga deliberazione sfocia illustrare
Firmato
A oggi non è arrivato
E che solo
Cinque passaggi
Scusate contengo amministratore
Zaia
Ci dispiace ma non si risorse
Credo che anche i provvedimenti
Il costo della gestione del territorio
La garanzia del collegamento
Ma
Identificati avere la capacità
Direttivo
ACMS anziché qualcun altro della
Difensiva in
Repressivo
Ed è una cosa completamente acquisita
Io
Il vero sta elenchi a
Come assessori
è vero che questo
è inaccettabile
No utilizzare
Grazie Paesi come il vostro impegno ugualmente scrutatore
Va bene testi mai
Il problema
Io che resti
Come gli altri Consiglieri accenderanno
L'integrale
Grazie una opportunità
Allora prima di dare la parola alla professoressa potresti io perché completare qualche ragionamento di temesse
Volete aggiungere qualche sollecitazione
Nessuno
Diamo la parola
Se
A due due abbiamo due
Prego in prima fila
No si diceva ministro Lupi diceva lavora non può essere dato legge
E bisogna superare anche questa mentalità del pasto fissano
Però mi chiedo chi non fa questa scelta il pasto fissa essi un mese a faccia la libera professione come parecchi di questo gruppo stanno per prendo come si fa a sottrarsi invece a delle logiche clientelari e come in questo caso non puoi inglese
Può preti può prescindersi dalla meritocrazia
No io avevo fatto prima una battuta
Sulla meritocrazia perché c'è stata mio avviso una retorica
Che ha dato l'idea
Che solo una parte dei giovani potessero
Accedere a qualificazioni superiori e che altri dovessero necessariamente
Ribadire nella nella per demerito se vogliamo pure per meccanismi teoricamente virtuosi
Rimanere nella parte bassa della scala sociale io credo
Che se c'è un certo approccio alle politiche educative ed è quello che noi abbiamo suggerito che la riforma Moratti prima la riforma Gelmini poi hanno suggerito
Se si mettono sullo stesso piano diverso opportunità educative formative ciascuno può raggiungere quella qualificazione superiore che corrisponde la sua vocazione individuare uno spazio
In quella economia che ha
Perché di cui alcune caratteristiche prima Maurizio Lupi ha richiamato cioè quando parlava per esempio dei bisogni collegati alla persona la sua
Qualità della vita alla sua mobilità da altri aspetti può trovare un ruolo un ruolo non secondario
Della è ovvio che nella dimensione per lavoro indipendente del lavoro della libera professione del lavoro autonomo dell'intrapresa dell'INPS
Dell'imprenditorialità le logiche sono competitive quindi non possono che essere
Selettive stessa sul
Darsena dei meccanismi clientelari se io penso che questo sia uno rosso problema
Che esiste passa e soprattutto non so se al sud più quei nel nord l'obiezione è anche siamo mercati non non per non trasparenti vorrei iniziare trasparente
Sono concorrenziale trasparenti
Certo questo questo è vero che ci siano molte assi bestie e che ci sono molte carente in quelli ma
Io credo che dobbiamo batterci per mercati regolati
Ma
Per capirci a proposito delle professioni senza scivolare in un certo mercatismo
Allora bisogna questi ormai
Parta anche al grosso problema della riforma nell'accesso alle professioni perché questo è un altro grosso problema che ristretto e questo è giustissimo
Tant'è che la nostra proposta testata nel senso che il praticantato
Si
Ha realizzato
Nel periodo nel corso nella nel periodo magistrale nei tempi
E che
Quindi si possa concludere la laurea con una tesi
Tradizionale teorica ma che
L'accesso alla professione sia già invece verifica pratica perché nello stesso percorso si sono incrociati i momenti teorici momenti
Di apprendimento trasmetterà anche molto lontani
Il momento a teorico da quello praticano il che vuol dire che dovresti poter cominciare la professione il giorno dopo la laurea facendo immediatamente il giorno dopo la laurea all'esame anche di ammissibile esame anche selettivo per l'accesso alla alla alla professione poi
Per quanto riguarda la pulizia delle come dire dei nostri mercati dell'IVA
Per i nostri mercati delle delle libere del delle attività
Libere io
Credo però possiamo riconoscere che il tempo è cambiato e che in certa misura
I condizionamenti duramente MIT ci sono alcune realtà che farsi ancorando a questo punto di vista devono modernizzarsi impone
Grato questo va bene il Paese lungo e questo lo capisco
Del primo mi pare che
Una curiosità per la professoressa
Indebitati che presentava alle alcuni commentatori sottolineano come in realtà ci sia una quota di lavoro nero che va a inficiare le i dati sul suo disoccupazione sia sull'occupazione giovanile procedere secondo lei quanto questo va a contare con la premessa che forse visti tranne storici
Comunque la cosa che è annullata e poi magari ma Ministro una domanda per per per Sacconi
Credo che balia parliamo diciamo di quanto si siano esserne necessita di meritocrazia in Italia promulgare duo tra declinazioni cosa quali potrebbero essere a avrete le le azione poter intraprendere per andare verso un mercato del lavoro che premi anche la meritocrazia
Io se non ci va accogliamo le ultime faccia a nessuno
Si farebbe mai difendere da un avvocato penano reato
è un'obiezione che non possono farlo rispetto alle sue ultime considerazioni perché in verità immaginare che è impedito di praticantato possa essere assorbita dal perito universitario
E in prospettiva particolarmente affascinante ma in realtà impossibile perché per alcune professioni invece è necessario sia un'ampia pugliese di pratica che talvolta è anche insufficienti a formare un professionista adesso
Un avvocato penalista ne fosse però laureato sarebbe per lei molto pericoloso mi permetto di vestiti garantirlo
Vorrei ricordare a quest'ultimo proposto poi do la parola alla professoressa potresti io per chiudere perché concluda lei
Vorrei ricordare che già
Adesso c'è stata una
Proprio per iniziativa prima nostra poi un po'ridimensionata del Governo dal Governo Monti la possibilità di un limitato periodo di praticantato durante il periodo di laurea oggi di sei mesi
Io non confondiamo però non confondiamo Hilla la possibilità di accedere alla professione con
La verifica che nel la possibilità di e quindi anche l'iscrizione all'ordine
Con la scelta che il consumatore poi fa consapevolmente della può fare consapevolmente del servizio che richiede
E che lo porta a rivolgersi ha avuto una professionalità resa esperta anche dall'esperienza normalmente
Ci si inserisce
Studi collettivi si fa parte cioè non credo che ci possa essere quel differenziale di due anni
Di tre anni di quello che successivi al momento però laurea possono essere di ben sei garanzia nei confronti dell'utente della della libera professione
Io credo che i giovani debbano poter accedere all'albo
Prima di quanto oggi di possono accedere il che non significa automaticamente una sorta di
Offerta temeraria nei confronti degli utenti dei servizi non non farei questa coincidenza c'è una
Capacità credo di una società matura
Paiono altre obiezioni per esempio per la professione legale il fatto di avere superato il patto di quota lite il divieto del patto di quota lite che è una cosa a mio avviso molto grave
Io ripristinerà etichetta del patto di quota lite a proposito della
Sono d'accordo sono d'accordo sull'accordo no assolutamente diceva invece sulla sulla meritocrazia che
Polito
Nella misura è fondamentalmente una e ricostruire gerarchia
Perché se non soprattutto nella dimensione pubblica alla gerarchia è stata spesso negata
Il dunque il potere sovraordinato che in qualunque organizzazione per quanto asticelle quanto le tecnologie modifichino l'organizzazione del lavoro tuttavia
Si determina ed è solo nella dimensione gerarchica che possono essere devono essere fatte valutazioni
Ed è
La un rapporto gerarchico che deve consentire di tradurre quelle valutazioni anche
In
Al salario variabile e in
Carriera
Se invece noi manteniamo una sorta di
Delegittimazione del rapporto gerarchico che pure deve essere accompagnato da elementi di da di moderazione di contemperazione di tutela se vogliamo della
Del subordinato ma guai ad azzerare il rapporto gerarchico come come è purtroppo accaduto
Ti do la parola ricordo ricordo una cosa che l'Istat rileva posti di lavoro
Regolari e non regolare la domanda e sempre una domanda rivolta mamma alla all'intervistato che non prescinde dalla regolarità dal rapporto di lavoro
Grazie si questa era la mia ad Arcore era la prima osservazione che
Volevo fare io cioè i dati che abbiamo mostrato viatico mostrato includono
Del sommerso
Poi se ebbe misurato questa è un'altra così tecnicamente colto bene questo può essere un'altra questione
Sono dati che includono il e il sommerso
Per quanto riguarda la meritocrazia io volevo se è vero che la correttezza individuale non è sostituibile da tutti
Ne facevate riferimento soprattutto ai concorsi
O comunque
In buona misura faceva riferimento ai concorsi
La correttezza dei singoli
Non può essere sostituita da
Può essere
Diciamo appoggiata
Surroga accada
Altra cosa
Allora io vorrei
Tornare sul tema che che
Ho presentato su questi dati per
Delle considerazioni allora i dati ci mostrano chiaramente una cosa
Che questo crollo della occupazione dei più giovani
E gli andamenti tra i meno giovani venticinque ventinove di
Assai poco soddisfacenti non c'è un crollo però si tratta comunque di esiti molto negativi a questi fenomeni
Delineano indicano rimandano a cause strutturali perché è un qualcosa che ha a che vedere dai grafici mostrati appariva in modo chiarissimo è qualcosa che ha a che vedere contempo precedente alla crisi
Il crollo dell'occupazione venti ventiquattrenni precede in modo netto netto la crisi
E in misura molto significativa questo vale anche per i meno giovani
Ma la causa strutturale che
Forse non è unica però sicuramente un peso notevolissimo è una riforma avvio pareri sbagliata
Una riforma che un molto criticato degli ordinamenti
Didattici università
La responsabilità del tre più due è una responsabilità gravissima
E le conseguenze di questa riforma sbagliata non le abbiamo ancora viste tutte
Cari giovani
Non le abbiamo viste tutte perché in quel grafico finale in cui mostravo l'andamento uniforme nei principali Paesi europei
A di lei della fascia centrale di età B quella fascia centrale di età e gente che ha fatto università
Con i vecchi ordinamenti chiaramente con i vecchi ordinamenti universitari quindi con un'università che aveva una tradizione forte
Di grande forza i nostri laureati ve lo dice una persona sa che a una certa età che ha visto un sacco di gente andrà fuori area
Conseguire dottorati e così via di grandissimo prestigio io non ho visto nessuno dover tornare indietro perché insomma non non era in grado voi cioè quelli che sono partiti con la base di preparazione italiana
Della vecchia tradizione non hanno avuto difficoltà
Allora a la riforma tre più due
è un'applicazione del processo di Bologna fantasiosa molto fantasiosa
Processo di Bologna prevedeva un gradino iniziale laurea che poteva essere e qui cito proprio anche poteva essere tre o quattro anni un master e un terzo livello che era il dottorato
Noi abbiamo fatto due lauree
Le lauree in successione
Una cosa stravagante che non ha nessuno duellato insuccessi ore poi un master di primo livello master di secondo livello il dottorato cioè una costruzione barocca la cui logica non si spiega
Il crollo dei venti ventiquattrenni eh tutto ascrivibile e qui è tutto ascrivibile e tutto ascrivibile altri più due
Perché la gran massa degli studenti un calcolo fatto un lavoro scientifico che dunque se volete vi do gli estremi a la gran massa degli studenti passa la specialistica
Quindi quel crollo di attività è gente che prosegue
Nel degli studi
Questo per quanto riguarda di venti ventiquattrenne
Per quanto riguarda eventi venticinquenni i dati ci indicano un problema di inserimento delle lauree triennali
Una performances minore dei inferiore di laureati triennali da cosa dipende questo
M. tema di estremo o rilievo poco affrontato anzi forse quasi per nulla affrontato dalla dall'analisi analisi economica o di altra natura
Le cause probabilmente sono composite
A
A ritardi ritardi nella conclusione del livello più avanzato di laurea
Noi abbiamo un problema di fuori corso e su quali qui c'è un
Non so se qualcuno ha seguito un dibattito ci si rimprovera Noce anche nel negli Stati Uniti c'è anche fuori sì è vero che recentemente il fenomeno abbastanza diffuso
Ma la dimensione che ha in Italia è una dimensione del tutto particolare
Del tutto particolare in uno studio recentissimo che sarà pubblicato tra breve il mio
A si stimano si stima la durata media
Della laurea triennale e la stima è che in media laureato triennale si laurea con cinque anni
Se facciamo l'ipotesi eroica che la specialistica la fa effettivamente in due anni questo esce
Dopo sette anni e
E come lo confrontiamo questo qua con
Gli inglesi con i tedeschi co
è un qualcosa che
Allora ritardi ritardi nel completamento degli studi possono aver contribuito ad abbassare i tassi di occupazione anche fra i venticinque e ventinove
Ci sono anche probabilmente processi di aggiustamento più lenti perché il numero dei laureati effettivamente assai cresciuto
Ma poi Benzi citata un'altra cosa
Ossia l'autonomia universitaria
Si è realizzata con disegni dei corsi di laurea con alcuni vincoli centrali del dalla riforma ma insomma in una libertà piuttosto ampia
I disegni dei corsi di laurea spesso hanno ben poco insegnato
Cioè non hanno l'insegna AATO nella obiettivo di
Mettere in piedi un Progetto fra formativo finalizzato a determinate professionalità
Ma hanno disegnato sulla base di mediazioni tra una miliardi di settori disciplinari Milvia degli interessi dei singoli professori perdendo alla fin fine di vista
Sono poche attiva con questi colleghi due sono
A mai però mai troppo benissimo allora
Picchio ancora di più a
Perdendo di vista dicevo l'obiettivo finale l'obiettivo finale quello di
Approntare un percorso di laurea efficiente un percorso di Laura efficientemente mirato ha una qualche professionalità
A la miriade di settori sapete Italia ancora quanti Settori scientifico-disciplinari ci sono ci sono trecento sessanta settanta Settori scientifico-disciplinari
In Inghilterra ai soli fini della valutazione della ricerca fu fatta una una mappa di settori
E lo sapete quanti settori sono emersi da questa mappa sessanta
Allora vi potete immaginare che cosa è stato il disegno delle lauree triennali e magistrali con una tale
Miriadi di picco ogni
Interessi di piccoli meno piccoli testi stringo perché l'acquis communautaire chiaramente il tempo quindi insomma
Che cosa fare che cosa fare su questo chiudo credo che sia opportuno progettare accettare sollecitare proposte che semplifichino l'organizzazione dei corsi universitari
Che ridiano una qualche unità percorso filiale tornare indietro chiaramente non è possibile non possiamo annullare il tre più due però ricostituire uno unità del percorso dilava è una cosa
Poi tutto il discorso della collaborazione il mondo dell'impresa e università
La policy che dà indicazioni per
Rafforzare
Creare questa collaborazione insomma molto situazioni potrebbero fare riunire sporadica grazie grazie
Dove in bocca al lupo per tutto grande consenso orali mille
Ragazzi per quanto riguarda la votazione messe mancano due persone ancora che non hanno votato però ha invaso tutti vuoti che abbiamo la preferenza per Bruno leoni che ha raccolto più più adesioni di tutti Occhetto imputazioni quindi
Io non so chi di voi dovrà scrivere la la motivazione e chi soprattutto
Ok perfetto quindi Italia il nominativo va bene grazie
Alle sette tornate tutti quater l'ultima plenaria già vestiti per la cerimonia di chiusura grazie
Grazie