Primo rapporto sul secondo Welfare in Italia - Protagonisti, risorse, innovazione sociale

Grazie essere noti questa mattina
Aspettiamo qualche secondo
Tutto
Tutto
Allora
Però questa mattina presentiamo il rapporto sul secondo quel fare
Questo è un punto intermedio di un lavoro iniziato se non sbaglio da un paio d'anni
Che ha coinvolto più soggetti che hanno lavorato insieme in maniera
Fattiva il che non sempre accade quindi va va sottolineato e che hanno appunto alla fine ha redatto un
Un rapporto sul welfare non statale
E lo presentiamo oggi noi facciamo una discussione non è un convegno
è quasi un seminario nel senso che facciamo una discussione di merito
Una discussione anche sul
Non abbiamo problemi a discutere se ci sono limiti nel nell'analisi del rapporto e nelle conclusioni a cui arriva quindi facciamo una discussione
Di sostanza e che sarà conclusa però dal ministro Enrico Giovannini ministro lavoro le politiche sociali
Che che è in arrivo come si dice di quasi tutti i ministri genere quindi
Siamo per il momento nella tragedia e la tradizione
Abbiamo
Un diciamo una una tabella abbastanza ricca di di marcia e di personaggi ve li presenterò via via darei la parola però prima di tutto a Salvatore Carrubba chi è il Presidente del Centro Einaudi per un benvenuto
Grazie grazie Dario grazie a tutti voi per la vostra presenza e grazie innanzitutto la fondazione Cariplo al suo Presidente giù Giuseppe Guzzetti che ci ospita oggi qui la ospitalità e più che un gesto di cortesia ma è una
Prova di una partnership importante che alla base come ricordava adesso Dario Di vico di questo di questo rapporto ringrazio naturalmente
E tutti i relatori a partire da Franca mai non Maurizio Ferrera che presenteranno
Il rapporto da lirico che coordinerà la tavola rotonda e gli ospiti Pierangelo Albini Dario Fo Carelli Vincenzo Gianluigi Petteni Elide tisi i processi niente Guzzetti e poi naturalmente il ministro Giovannini che concluderà i lavori
Siamo qui per presentare questo primo Rapporto sul secondo UE nel fare che ci verrà appunto illustrato tra pochi minuti
Voglio qua ricordare ringraziare gli autori che hanno partecipato con Maurizio Ferrera e Franca mai Ferrera imporre Franca mai no
Alla redazione del rapporto due mila e tre i vice cioè Lorenzo bandiera chiara lo di Rizzi mila aria Madama Giulia Malone e Stefano Neri come vedete c'è una un insieme di studiosi anche molto giovani studiosi che
Hanno approfondito questo aspetto e questo tema
E che dà vita a questo rapporto che rappresenta il frutto dei lavori biennali come ricordava ancora Dario Di vico del Progetto percorsi di secondo me il FARC e realizzato punto dal centro
Einaudi di Torino in collaborazione con il Dipartimento scienze sociali e politiche dell'Università statale di Milano
A questo progetto hanno partecipato dei partner molto importanti due li abbiamo già sentiti la fondazione Cariplo
E il Corriere della Sera quest'ultimo è stato tra i primi a credere in questo progetto e poi
A questi parte né si sono aggiunti ANIA la Compagnia di San Paolo la Fondazione con il sud e Luxottica k m
E di recente la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e la Fondazione Cassa di Risparmio Padova e Rovigo
Quindi come vedete una platea molto ampia
Di istituzioni e di persone possiamo dire che hanno creduto che credono a questo Progetto
Che è particolarmente importante e significativo e voglio qui incrociare naturalmente non entro nel merito del del rapporto di cui avremo modo di parlare e non è mio compito Nebiolo competenza
Però desidero come Presidente del Centro Einaudi incrociare questa presentazione che ha luogo oggi con quella che ha avuto luogo pochi giorni fa lunedì scorso a Milano
Sempre per iniziativa del centro un'Audi in quel caso
Col gruppo vi banche con Assolombarda per la presentazione del diciottesimo rapporto sull'economia globale l'Italia che come sapete ormai e un capitolo importante dell'attività del Centro Einaudi incrocio queste due attività perché mi sembra che
Ci sia un punto di contatto importante tra l'analisi che abbiamo condotto abbiamo presentato l'altro giorno e l'analisi che presentiamo oggi
Quell'apporto riguarda le congiunto riguarda soprattutto la congiuntura le sfide i rischi le opportunità
In un'ottica appunto globale nella quale non ci si rinchiude Provincia al mente soltanto nel nel nel piccolo spazio italiano ma cercando di collocare l'Italia all'interno di un quadro
E spiega tante cose che ci dovrebbe dare tanti stimoli per agire magari in maniera diversa
I rischi emergono in maniera particolarmente forti anche quest'anno dal rapporto che pure a una Copertino un po'speranzoso un qualche filo d'erba che rinasce sia pure sotto la neve
Ma naturalmente il nostro Paese in questo in quei anche in questo rapporto appare particolarmente afflitto da alcuni rischi che pesano su un sul suo futuro sulla sua prospettive
Rischi che si riconducono poi molto spesso ai vincoli di bilancio il vincolo di bilancio pubblico che non sembrano lasciare spazio ad ardite sperimentazioni
E sociali che non siano occupa accompagnati da robusti inasprimenti fresco fiscali
Questo rapporto che presentiamo oggi indica una strada alternativa indica una formula
Per la protezione dei bisogni che diventano sempre più diffusi e non soltanto per le ambiente gli andamenti demografici indica una formula che fa leva sulla responsabilità della società civile che si dimostra capace anche di individuare questi bisogni e di rispondere e in questo naturalmente
Noi riconosciamo una strada
Liberale
Perché ce li collochiamo
Nel segno dei grandi riformatori sociali che portano che hanno dato lustro al al al pensiero liberale da vige Naldi naturalmente dal quale prendiamo il nome a bene all'Oberdan regge che ha dato vita al welfare State moderno
Naturalmente questo quel fa stellette che è nato il saputo dopo il dopoguerra dato vita tantissime degenerazioni che tutti noi ben conosciamo la burocratizzazione alla deresponsabilizzazione del cittadino la non possibilità di scelta la spesa pubblica
Sempre più forte e quindi occorre rimediare attraverso l'ampliamento di spazi
Per l'autonomia privata per la collaborazione tra vari soggetti che oggi è provata anche nella partnership di questo progetto per la responsabilità in una logica che io credo è molto cara poi
Agli ambienti che ci ospitano cioè quella della sussidiarietà perché come sapete questa logica è particolarmente forte proprio nella cultura milanese lombarda del nord-ovest
è una tradizione cara
A a queste comunità e è una tradizione che ha dato vita a una vasta rete di collaborazione di interventi sociali
Che affondano le proprie radici realizzazione che furono avviate ancora nel
Nella notte dei secoli pensiamo soltanto l'Ospedale Maggiore che in qualche modo è una
Inizio di questo intervento per i bisogni sociali che di cui Milano sentiva il bisogno
La forza di questa tradizione rappresenta anche la debolezza del paese nel senso che come emerge da questo rapporto il uno dei rischi uno delle dei punti deboli della logica secondo quel fare che queste logiche si stanno affermando soprattutto in area centro-settentrionale
Perché al sud naturalmente per tante ragioni che non andiamo qui ancora ad approfondire questa alloggi che è difficile da consolidare e quindi queste un'ulteriore prospettiva che sì
A che ci si pone davanti per rafforzare il capitale sociale del nostro Paese per cui questo capitale sociale diventi sempre più diffuso
E rinnovi non soltanto il welfare ma anche i canali di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica rendendo loro possibile l'interno invito diretto in molte attività che non debbono essere necessariamente lasciate al la mano pubblica al monopolio della mano pubblica
E quindi in questo senso crediamo che
Questa prospettiva possa migliorare anche la convivenza e la vita politica del nostro Paese con questo spirito naturalmente noi affidiamo grande importanza a questa attività che non è un'attività occasionale perché non si esaurisce
Con la presentazione del rapporto abbiamo dato vita a un sito la newsletter devo del quintetto adesso e quindi ci sarà modo nei prossimi mesi nei prossimi anni per tenere per tenerci aggiornati sugli sviluppi di queste prospettive grazie buona giornata
Allora Franca Marino Maurizio Ferrera
Sintetizza danno un po'il lavoro del rapporto che poi penso sia in cartellina immagino scusate
Sì
In cartellina e quindi
Dovreste averlo tutti
Sì in cartellina in realtà trovate una
Siccome
Trovate una me estratto del rapporto e cioè la
La l'introduzione
L'Executive Samani che riassume i punti salienti naturalmente l'indice
E le nostre conclusioni
Da oggi però l'intero
Rapporto con i suoi vari capitoli è scaricabile dal sito
Secondo Wealth VV secondo welfare punto riti all'interno del sito del centro in alto
Perché essendo un rapporto piuttosto corposo era impossibile
Abbiamo anche finito diciamo solo nell'ultima settimana
Dal punto di vista delle rifiniture e dunque era impossibile stamparlo in tempo per tutti
Dunque
Parlare di secondo welfare
Implica richiede innanzitutto una qualche chiarificazione concettuale terminologica che il termine
Che è stato per la prima volta suggerito inutilizzato dal qui presente Dario Di vico in un articolo un'inchiesta apparsa nel due mila dieci sul Corriere della Sera
In cui per la prima volta si notava un fermento
In alcune realtà territoriali
Di sperimentazione difforme innovative di protezione sociale
Dicevo questo termine sta un po'entrando nell'uso
Attende il nostro dibattito ma
Va chiarito nella sua
Connotazione anche per evitare un po'
Di confusione sia dal punto di vista analitico sia un po'anche dal punto di vista valoriale e politico
Quindi consentitemi di iniziare questa nostra questa questa mia sintesi
Parlando per pochi minuti di primo Welfare perché ovviamente il secondo welfare si capisce che cos'è il secondo welfare
Un po'per distinzione e per contrasto rispetto
Al primo welfare il primo welfare è
Il welfare così come noi lo abbiamo conosciuto finora quello che è emerso da
Diciamo il lungo ventesimo secolo un welfare
Finanziato essenzialmente dal bilancio pubblico imperniato sull'intervento
Diretto dello Stato ma spesso accompagnato da
L'obbligo di partecipazione pensiamo appunto alle assicurazioni obbligatorio
E questo welfare è proprio il primo Welfare e progressivamente
Cresciuto anche dal punto di vista non solo della sua articolazione istituzionale interna ma dal punto di vista delle sue delle risorse
Assorbite
Che ora sono in media europea da circa un terzo del PIL
Tra è come segnala questa slide
La spesa sociale italiana eh grosso modo in linea dal punto di vista delle sue dimissioni aggregate con
La media europea quindi qual è il problema del primo welfare italiano innanzitutto
Che questa spesa sociale pubblica e quindi che riflette ovviamente l'articolazione in programmi
Del welfare del primo welfare italiano e ancora internamente squilibrata
La spesa per pensioni a dispetto delle riforme introdotte a partire dal mille novecentonovantacinque
Ancora superiore alla media europea di alcuni punti percentuali di PIL quindi non stiamo parlando di
Poche cosa di poca cosa
Mentre
La spesa pubblica la spesa sociale pubblica che
Risponde ai rischi e ai bisogni delle famiglie in particolare le famiglie con
Bambini con figli
La lotta alla povertà le politiche attive del lavoro in generale i servizi sociali ecco per queste voci la spesa italiana a diciamo si situa
Al di sotto della media
Europea
E anche comparativamente molto bassa
Circa due punti di nuovo percentuali di differenza la spesa per istruzione
Come sappiamo e qui non c'è bisogno di soffermarsi a lungo il welfare pubblico soprattutto nella sua parte di servizi
E soprattutto in alcune
Aree del Paese in alcuni settori di policy caratterizzato da alti livelli di inefficienza
E dunque questa spesa che non è fuori linea dal punto della sua bassa aggregata ma è
Internamente squilibrata e poco efficiente ed efficace va sicuramente ristrutturata
E ristrutturarla non è solo una questione di giustizia sociale di equità ma è anche una questione di crescita perché come da tempo
Sottolinea l'Unione europea
Il
Circolo virtuoso tra
Competitività recupero di competitività crescita ripresa economica ma anche inclusione sociale dipende dalla possibilità di
Investire nel sociale
Quindi
Non dobbiamo anche se parleremo fra un minuto di secondo welfare dimenticare
L'agenda ancora incompiuta
Di riforma del primo Welfare
Un'agenda che deve continuare l'opera per la verità appena iniziata di quella che io chiamo ricalibratura funzionale cioè
Di spostare risorse laddove
Come dire l'investimento italiano al pubblico e eccessivo rispetto
Ai Paesi con cui ci confrontiamo per stornare risorse verso i settori oggi
Meno protetti
Occorre una razionalizzazione organizzative produttiva pensiamo alla sanità alla partita dei costi Standa per recuperare efficienza e combattere gli sprechi
E occorre anche una quella che io chiamo una razionalizzazione distributiva e c'è da ripensare un po'
A
Le garanzie sociali del primo welfare
In base a un criterio che a me piace chiamare universalismo progressivo
Universalismo perché l'accesso a l'intera gamma di prestazioni e servizi pensiamo alla sanità tipicamente ma anche l'istruzione
Pubblici delle ma delle
Restare siamo
Esteso a tutta la popolazione
Comperò dei file e qui sta la progressività con dei filtri selettivi che siano capaci di calibrare sia il paniere delle prestazioni la gamma
In base all'intensità del bisogno
Sia in base all'intensità del viso
Sembra base alla
Situazione economica degli utenti
E sappiamo peraltro che a dispetto della crisi lo stock di ricchezza privata di questo Paese e delle famiglie italiano resta molto elevato rispetto a quello della maggior parte degli altri Paesi europea
Diceva prima l'amico Salvatore Carrubba che
Come dire dati i vincoli anche europei
Che
Diciamo
Ci riguardano sempre più da vicino
Ci sono ben pochi margini per ci sono margini di ristrutturazione interna ma non margini di espansione
Della spesa pubblica sappiamo invece che ci sono bisogni crescenti e sappiamo che occorre
Sviluppare una nuova agenda l'agenda degli investimenti sociali soprattutto sui giovani sulla prima infanzia sulle madri che lavorano
Ma anche sugli anziani è tutta la
La partita del cosiddetto invecchiamento attivo e una partita che richiede investano investimenti sociali
Allora come fare a quadrare il cerchio
è ovvio che l'unica soluzione possibile
Se non vogliamo come dire
Un arretramento dell'impegno della collettività nei confronti dei bisogni sociali
E
Allargare il perimetro della protezione sociale
Mettendo l'aggettivo pubblico fra
Parentesi intervenissero
Abbiamo le diamo il benvenuto siamo molto contenti di averla con noi
Allarga allargare dicevo il perimetro della protezione sociale affiancando al primo welfare pubblico finanziato dalla dalla dal bilancio pubblico erogato dalle strutture dello Stato
Con un secondo welfare
è il principio ispiratore per questa per questo allargamento
L'abbiamo trovato in una
Come dire in un'osservazione molto acuta di un grande filoni in grande sociologo e filosofo
Liberale
Ora scomparso Ralf Dahrendorf
Che in un
Libretto molto anticipatore rispetto i sui tempi uscito alla fine degli anni Settanta e tradotto proprio dal Centro Einaudi
Col titolo le nuove libertà diceva
Di fare riferendosi proprio alla riforma del welfare
La condizione economica di molte famiglie consente oggi di cercare un nuovo equilibrio fra prestazioni offerte e finanziate dalla collettività da un lato
E il contributo degli individui e delle loro associazioni
Quindi
Maggiore responsabilità individuale nella
Diciamo nel
Nell'affrontare rischi e bisogni
Ma anche maggiore libertà maggiore responsabilità della
Società civile e dei suoi
E delle sue associazione dei suoi di quelli che chiamiamo i corpi intermedi
Ecco perché abbiamo scelto
Di diciamo
Dare a questa
Queste a questa
In questo insieme
Di misure di forme di protezione sociale emergenti simili dalla inchiesta del Corriere della sera del due mila dieci
Che non poggiano sulla finanziamento pubblico i sulle strutture pubbliche l'aggettivo o il termine di secondo welfare
Secondo innanzitutto con una connotazione temporale
Perché si tratta di forme di sperimentazioni di esperimenti
Di innovazioni che si innestano sul tronco del primo welfare
Quell'edificato nel corso del novecento in particolare nel
Periodo che va dalla
Fine della seconda guerra mondiale agli anni Ottanta alla alla la prima crisi di sviluppo che a seguito
Lo shock petrolifero
E secondo welfare con una connotazione funzionale all'aggettivo cioè secondo perché da un lato
Porta risorse aggiuntive risorse nuove non pubbliche
Che che vengono messe a disposizione in parte
Dalle famiglie medesime responsabilità maggiore responsabilità individuale ma anche e soprattutto
Da una vasta gamma di attori economici e sociali gran parte dei quali sono
Diciamo rappresentati da il panel di questo tavolo
E secondo
Haynes in diciamo secondo punto
Connotazione funzionale il secondo welfare
Si aggiunge agli schemi del primo quindi non siamo in una logica di sostituzione
Integra le sue lacune laddove ci sono
E più in generale stimola la modernizzazione del primo welfare anche dal punto di vista dei moduli e dei modelli organizzativi gestionali finanziari
Avventurandosi inalare in zone di bisogno
Perché sono
Poco esplorate almeno finora e forse non esplorabili perché bisogna andare siamo lì a individuarle con una matita appunta fine
Che spesso non è disponibile alla all'amministrazione pubblica da parte appunto del
Pubblico e l'interesse del nostro rapporto della nostra indagine
Avviata essi un paio di anni fa è stata proprio
Per queste nuove sperimentazioni per questi nuovi nuove iniziative
Che
No da un lato riescono a mobilitare risorse non pubbliche dall'altro riescono a metterle in circolo per rispondere ai bisogni
Adottando moduli organizzativi gestionali e finanziari di tipo appunto nuovo di tipo innovativo
Abbiamo
Come già diceva Salvatore Carrubba
Avviato questo laboratorio chiamiamolo così
Chiamato percorsi di secondo welfare
All'interno del centro inaudito e con però
Non soltanto la la sponsor CIPE nella partnership di
Una serie di istituzioni qui rappresentate ma anche con
Diciamo i loro continuo sostegno anche dal punto di vista della segnalazione
E di esperimenti di informazione sul Ciocchetti
Accade diciamo sul campo ed anche dal punto di vista della
Interpretazione di queste trasformazioni
Questo progetto ha dato luogo a
Una raccolta un censimento delitti delle iniziative nel modo
Il più esaustivo possibile anche se non completamente esaustivo
E grazie al lavoro svolto
In questi
Due anni che poi ha dato luogo anche a
Disseminazioni periodiche sotto forma di una newsletter per informare
Su ciò che
Stava avvenendo abbiamo siamo riusciti a redigere questo primo raccordata rapporto sul secondo welfare
Che adesso verrà illustrato nelle sue nella sua struttura ma soprattutto alle sue
Risultanze dalla collega Franca mai note peraltro dirige il laboratorio sul secondo
Bene grazie
E quindi io parto proprio dalla dal rapporto
Non tanto per illustrarle né i contenuti dettagliatamente non c'è tempo ma per sottolineare con questa slide perché il rapporto è fatto di una serie di
Capitoli ma una parte dei quali si sofferma su quelli che noi consideriamo i protagonisti
Le secondo qual è il fatto
E una seconda parte che va invece più a fondo con capitoli di natura di taglio trasversale
Su quelli che sono gli strumenti e le politiche che cominciano a emergere che facciamo rientrare dentro il secondo qual è il farà
Il rapporto è adesso scaricabile disponibile sulla sul sito
E ed è partendo dai risultati contenuti nel rapporto che io vi propongo da un lato mette in luce quelli che sono le quelle che sono le realizzazioni
Ci sembra siano state ad oggi raggiunte attraverso secondo qual è il fatto
Ma anche individuiamo quelle che sono
Le ombre quindi i rischi e e certamente le questioni aperte quindi tutto quello che rimane ancora da fare Ina prospettiva
Come via in parte già detto Maurizio Ferrera il punto di partenza della nostra analisi e del nostro lavoro di ricerca
Era quello rispetto alla crisi dell'uva il fax di individuare quali scenari erano possibili
Ne abbiamo individuati tre e il progetto secondo welfare si va a collocare all'interno del terzo quello che SIP cerca di riflettere su come sia possibile un rinnovamento
Nel sistema di alla sistema di welfare e dei sistemi di protezione sociale un rinnovamento che passa questo ve l'ha illustrato bene Maurizio Ferrera Traverso certamente una ricalibratura riorganizzazione razzo all'internazionalizzazione del primo Guelfa
Affiancato però andarle a secondo Guelfa si tratta quindi di muovere verso un vero e proprio cambio di paradigma non certo smantellare l'esistente ed è anche limitarsi ad un mantenimento dello status quo
Per noi cambio di paradigma significa
Puntare alla modernizzazione alla di orientamento della protezione sociale per trasformarla in una promozione sociale facendo leva sul tema dell'empowerment dei beneficiari quindi valorizzando tutto quello che i beneficiari
Indiretti diciamo i soggetti coinvolti
Nel i progetti nelle misure il secondo con il far possono possono da re
Dico anch'io qualcosa sulla definizione di secondo qual è il fatto
Aggiungendo integrando le cose che sono già state dette mi voglio soffermare in particolare esso due aspetti
Abbiamo parlato di un mix di interventi innovativi qui l'attenzione non è rivolta soltanto quelle mi
Ore che rispondono a nuovi rischi ai nuovi bisogni quindi sotto forma di tutelo nuove tutele
Ma è anche forte rispetto al tema dell'investimento sociale quindi avendo ben chiaro che oggi
La sfida per il welfare è quella di mettere insieme appunto tutele e crescita e sviluppo grazie dicevamo risorse non pubbliche
Fornite da diversi stakeholder questi stakeholder per lo più ci siamo resi conto emerge dall'analisi che abbiamo condotto operano dentro delle reti sono collegati tra loro in rete
E a operano e quindi in una prospettiva sinergica
Mettendo insieme risorse che sono certamente risorse economico-finanziarie ma anche risorse progettuali fondamentali nella fase di progettazione delle nuove misure dei nuovi interventi
E presentano un forte ancoraggio di tipo territoriale che non vuol dire chiusura di stampo localistico ma vuol dire guardare ai bisogni
Che emergono sul territorio e rispondere alle esigenze delle comunità territoriali
In tutto questo la dimensione e gli attori le istituzioni locali non scompaiono sono valorizzate in particolare a livello sub nazionale e quindi emerge come certamente il livello mese o le Regioni
Ancora di più gli enti locali governi locali sono vanno assumendo sono chiamati ad assumere un ruolo centrale nel definire nuovi modelli di Gava ANAS che siano multi stakeholders appunto perché fanno perno su reti di attori
Differenti ma anche multilivello quindi andando a ricomprendere
A valorizzare il contributo di soggetti che si muovano livelli istituzionali differenti
Certamente alla Centro della del lavoratore dell'analisi
Il nostro progetto ci sono i nuovi protagonisti che si affacciano nell'arena dell'UE nel far sono tanti in questa slide questa slide non ha la pretesa di
Presentarli di elencarli tutti
Certamente la sfida è come fare di questi nuovi protagonisti che entrano nell'arena dell'Uefa degli alleati in questo processo di
Rinnovamento
E certamente i diversi attori sono chiamati a svolgere ruoli diversi perché sono oratori diversi hanno funzioni differenti molti di loro certamente sono così sollecitati a
A dare un contributo a un intervento sotto il profilo
Delle risorse delle con risorse economiche ma dicevamo non solo queste
Quindi quegli attori la mobilitazione degli attori come pagatori ma anche come dal punto di vista progettuale delle competenze delle conoscenze di cui sono portatori
I cittadini puntando a una mobilitazione del risparmio privato in forme più efficienti
C'è poi un problema di erogazione delle misure delle prestazioni dei servizi
E quindi si tratta di mobilitare erogatori non pubblici o di ripensare il ruolo che questi soggetti partenza le imprese sociale alle cooperative agli enti caritative religiosi tutto il mondo siamo il terzo settore
Possono rodare all'interno del secondo quali fa e poi le istituzioni pubbliche a Regioni Governi locali certamente devono svolgere un ruolo di regolatori di coordinamento e anche monitoraggio e valutazione rispetto a queste iniziative e al ruolo centrale che sono chiamati ad assumere
Detto questo quali sono le realizzazioni e poi quali le questioni aperte dal Rapporto emerge che certamente oggi il secondo quale farà raggiunto una rilevanza sotto il profilo economico finanziare DOCUP nazionale di tutto rispetto sia dal punto di vista
Diamo nel rapporto anche alcuni dati che che ci dicono che chiaramente sia guardando al terzo settore che guardando in particolare al mondo a ruolo delle fondazioni piuttosto che alle imprese alle assicurazioni
Certamente c'è un contributo oggi significativo che viene da questi ambiti da questi
Settori da questi soggetti protagonisti
Alla realizzazione di iniziative di programmi di secondo Guelfa
Ma anche una rilevanza rispetto a quelli che sono i destinatari delle misure che vengono messe in campo
La secondo risultato chiaro che emerge dal dal Rapporto è che queste realizzazioni dimostrano questi progetti queste iniziative dimostrano di saper far fronte in modo efficiente
Ed efficace a nuovi tipi di rischi e di bisogni che non sono adeguatamente coperti dal pubblico e dal Wi-Fi dal primo guai far
Ancora lo sviluppo del secondo Guelfa Ra svolge un ruolo importante nell'attutire ha svolto in questi anni un ruolo fondamentale
Nell'attutire le conseguenze sociali della crisi quindi sono stretta relazione tra l'emergere lo svilupparsi e rafforzarsi di le secondo welfare di questa seconda sfera
Di intervento rispetto alla crisi di questi ultimi anni e ancora che queste realizzazioni sono rese possibili grazie a ricorso soluzioni di Nova attive sotto il profilo sociale
Dove l'innovazione emerge guardando sia al tipo di strumenti che vengono impiegati sia sotto il profilo organizzativo
Che ancora sotto il profilo dei modelli di gare ANAS che vanno emergendo
E poi ultimo punto importante
L'intraprendenza creatività diciamogli innovazione sociale per usare un linguaggio
Ma comuni di ci viene dall'Unione europea
Hanno riguardato non solo i soggetti pubblici quei protagonisti che ho elencato nella slide precedente ma anche soggetti pubblici dicevamo comuni e regioni
Dimostro soltanto due slide sulle cose che odio
Che vi ho detto dal punto di vista della capacità dicevo di rispondere in modo innovativo ai nuovi rischi e nuovi bisogni con particolare anche riferimento a alla alla crisi a come la crisi ha acuito i diversi problemi
Con questa slide abbiamo ho cercato in qualche modo di riassumere
Un pò il e i risultati di del rapporto tra qua dentro né in questa nuvola ma ci sono le denominazioni dei tantissimi progetti di cui ci siamo occupati i progetti di secondo quali fa disse i cui ci siamo occupati
Nei diversi capitoli
Quindi questo da un lato vi dalla ricchezza
Dall'idea della ricchezza di contenuti che trovate nel rapporto grazie agli autori che hanno contribuito ma ci dà anche l'idea della ricchezza di che cosa significa secondo quali far di quali sono le tante
Esperienze che possono essere presa ad esempio e analizzate
Al intorno di questa di questa nuvola o individuato quelli che sono i nuovi bis i nuovi rischi e i nuovi bisogni anche qui non è e non sono ovviamente tutti
Ma a parlare di disagio abitativo di non autosufficienza di esclusione sociale di conciliazione ci dà l'idea su di quali sono i fronti rispetto ai quali oggi bisogna inabile STIR sotto forma sia di nuovi nuovi servizi nuovi nove prestazioni che appunto di crescita di sviluppo
Si diceva ultimo punto importante sul fronte delle realizzazioni
Il ruolo dei Comuni e delle Regioni innanzitutto va sottolineato emerge dal rapporto che
Nonostante la crisi comuni non si sono sottratti a quelli che erano il loro le loro competenze e le loro funzioni
E quindi non è venuto meno il sostegno nonostante Italia e nonostante
I tali trasferimenti alle minori risorse a disposizione degli enti locali
Hanno quindi molti comuni avviato processi di rinnovamento importanti
Ridefinendo ad esempio l'agenda delle priorità
Decidendo su quali fronti investire cambiando in particolare le modalità di intervento
E quindi apprendo sia alle partnership con ai soggetti idee non pubblici quindi accettando promuovendo coordinando
Tavoli è iniziative congiunte con a quegli stakeholder periodo presentato nella slide Ida
Precedente quindi evitando contribuendo essi stessi a a far nascere ad alimentare queste reti tra i diversi stakeholder
Quindi il Pubblico cambia cambia ruolo agisce come regista possiamo dire di una costellazione ampia e flessibile di partner alcuni dotati anche
Di importanti risorse finanziarie
Ma continua comunque a garantire l'universalismo dei servizi di base di intervenire laddove le reti comunque non possono ora non possono arrivare
Per avviarmi alle conclusioni dicevamo ci sono però anche dei rischi e ne siamo consapevoli e questo è emerso chiaramente dalle molte interviste dall'analisi che abbiamo condotto e anche questioni che rimangono aperti tre
Da sviluppare in futuro
C'è un primo rischio che a che fare con la la possibilità che dalla dall'incontro
Tra il primo e secondo quale il fatto Nesta però un incastro non virtuoso ma al contrario distorto a che significa che cosa significa a invece di diciamo
Con il mare il gatto alla differenza il divario tra insider outsider che il secondo voi nel fare invece possa contribuire a diciamo far ricadere a tutelare da quei soggetti che tradizionalmente nel nostro sistema di welfare pubblico sono stati in passato iper protetti e iper tutelati
E quindi che il solco tra insider outsider si vada
A ampliando
Consapevoli di questo quindi importante muoversi e operare perché il secondo quale fa lo si vede bene soffermandosi in particolare sul tema del welfare aziendale contrattuale
Che questo diventi non rimanga diciamo circoscritto chiuso all'interno
Delle imprese ma diventi un welfare territoriale che vada quindi seppure originato dentro le imprese vada produrre le sue conseguenze positive
Anche nelle comunità e quindi con un bacino di di utenza di beneficiari più ampio
Un secondo rischio è che in realtà I II While farà e il primo e secondo quali fare insieme
Non ha in questo processo di rinnovamento non riescano a fare diciamo sistema
E cioè che a rimangono prevalga una frammentazione che le tante iniziative che sono in qualche modo
E semplificate nella slide precedente rimangano iniziative isolate episodiche che non almeno alcune di queste non portino a una vera e propria istituzionalizzazione
Non servano a colmare fino in fondo dei vuoti
E rimangano isolati e quindi qui c'è davvero bisogno innanzitutto di conoscenza di far conoscere le diverse iniziativa in parte questo è uno degli obiettivi che ci siamo dati all'interno
Della dei laboratori ed è quello che facciamo con il sito e con la newsletter valorizzare le tante impresa e le tante iniziative dei tanti programmi che che ci sono e che sono già in essere
Ma anche accogliere quali tra questi possono poi dopo una fase pilota sperimentali mente azione
Andare oltre e diventare modelli di riferimento che possano essere
Diffusi su scala più ampia e in questo ma anche se sono iniziative che spesso nascono dentro i territori dentro le comunità
Territori ali ci sono tutte le premesse le condizioni perché possano travalicare quei confini territoriali e appunto assumerà una valenza a geograficamente più consistente
Una terza un terzo rischio quella della disparità territoriale sappiamo le ricerche rapporto lo mette in luce che oggi secondo quale fare certamente più
Diffuso e consolidato
Nella nel le regioni del centro del Centro-Nord le regioni del sud le regioni meridionali scontano anche rispetto allo sviluppo e il secondo è il fatto
Un forte un forte ritardo anche se ci sono già dei segnali positivi
Il contributo e la Fondazione coniata con il sud da al Progetto mali iniziative
Promossa da Fondazione con il suo delle Regioni meridionali ma alcune di queste sono state appunto documentate nel rapporto ma penso anche al Progetto la ferma sul tema dell'UAL farà aziendale in particolare
Della conciliazione
Famiglia e lavoro già testimoniano che si può fare si possono ma diciamo anche in quella arte della del Paese si si può sostenere lo sviluppo della secondo qua far
C'è poi la una un ricominciamo più una questione
Aperta quello di puntare sulla monitoraggio e la valutazione delle iniziative valuta monitoraggio e valutazione sono sempre fondamentali lo sono anche rispetto alla ricalibratura del primo Guelfa
Ma certamente in quest'ottica di rinnovamento e diciamo anche alla luce dei rischi che ho messo i luce finora è importante che da subito le diverse iniziative
Siano accompagnate da azioni di monitoraggio e che ci sia una forte attenzione rispetto alla valutazione per cogliere l'impatto che queste misure
Possono produrre proprio per a ragionare e puntare a che appunto il we secondo il primo secondo Guelfa
Non facciano sistema e crescano sotto questo profilo
Infine qui mi avvio alle conclusioni
E c'è un rischio di la mancata adesione da parte della nostro paese del nostro sistema
Di welfare nel suo complesso a quello che ha il paradigma dell'investimento al sociale
A questo punto di vista qui significa non perdere di vista il contesto comunitario la l'Unione europea agli obiettivi che l'Unione europea si è data e
Indica
Come strada da seguire per i Paesi membri a questo punto di vista lì la l'Unione europea sta oggi investendo tantissimo sul tema dell'investimento sociale
Una comunicazione recente della Commissione riprende di nuovo questo tema e sottolinea quali sono
Le strade soluzioni gli obiettivi da raggiungere e certamente c'è una forte vicinanze sovrapposizione tra a quelli che sono diciamo la quella che è la definizione di secondo welfare
E le cose che Dio infatti sono presenti nel rapporto che vi ho sintetizzato oggi certamente investimento sociale
Significa attenere sempre insieme valorizzare sempre di più questo binomio fondamentale
Universalismo tutti un progressivo e quindi tutela rispetta i bisogni ma anche uguale il far come motore di crescita e di sviluppo
Grazie
Naturalmente non c'è stato tempo
Più dirupo ancora un minuto
Di entrare nel merito delle tantissime iniziative specifiche e puntuali che abbiamo analizzato nel rapporto che sono come dire menzionate in questa in questa nuvoletta
Ma che sono poi citate nell'almeno nell'Executive summary che trovate nella cartellina insomma mai
Sui
Ci spingiamo anche a indicare alcune iniziative che per noi sono particolarmente emblematiche per la loro capacità di innovare e di produrre risultati promettenti
Ma non era tanto questo che volevo dire volevo approfittando della presenza del del ministro Giovannini
Sviluppare
L'ultimo punto della della mia collega Franca Marino e cioè il contatto la connessione con l'agenda dell'ora della Unione europea
L'Unione europea a aperto questo nuovo grande fronte dell'investimento sociale che significa appunto cercare di
Stornare le risorse o di aggiungerne di nuovo di nuove
Verso quelle fasce qui momenti di rischio e bisogno del ciclo di vita
Che necessita necessitano di sostegno mirato perché altrimenti si genera non è il momento ulteriori della vita dei problemi pensiamo all'investimento sulla prima infanzia l'investimento sull'istruzione
Il
Momento dell'adolescenza in cui moltissimi giovani ci fu ma rischiano di disperdersi e di abbandonare
Diciamo si è sia il canale formativo che quello dell'istruzione persino obbligatoria
E di non trovare accesso al mercato del lavoro in Italia come bene sa al ministro abbiamo circa due milioni di cosiddetti Immit
Giovani che sono esclusi
Dal circuito formativo dal circuito lavorativo e che tra virgolette non fanno niente
Il che naturalmente poi
In questo modo come se si fosse
Acquisissero una cicatrice che si portano poi dietro per tutto il resto della loro vita il problema della conciliazione famiglia lavoro che rischia di essere uno snodo importantissimo
E molto critico per le donne in particolare per le madri le quali
Se non c'è
Contro se non ci sono servizi misure di conciliazione rischiano di ritornare intrappolate
Loro malgrado
Diciamo
Sì sì si è in una trappola se non si è scelto di
Stare in quella situazione cioè
Di essere intrappolate all'interno della famiglia e quindi le famiglie costrette a rinunciare aggredito fino ad arrivare alla al famoso invecchiamento attivo allora l'Unione europea ha aperto un un fronte su questa
Su queste tematiche
E ha collegato questo fronte a
Il tema della innovazione sociale e dell'economia sociale delle imprese sociali c'è un'agenda
Molto chiara su questi punti e quindi se incrociava queste due agende investimento sociale tramite
Sviluppo dell'economia sociale del terzo settore del guerra far del welfare mix delle nuove partnership pubblico-privato arriviamo proprio a il secondo welfare a quello di cui stiamo discutendo noi
A me è capitato di presentare quello che
Abbiamo fatto in Italia a Bruxelles qualche settimana fa di fondo di fronte alla alla al commissario
Per gli affari sociali per l'occupazione
Il quale ha detto che come dire a un
Louilt la Commissione auspica una maggiore attenzione
Da parte dei vari Paesi su questi temi anche in fase di realizzazione dei programmi nazionali di riforma
Quindi non sarebbe male immaginare che questa dimensione che un po'trasversale
Dell'innovazione sociale del secondo welfare possa trovare una sua collocazione anche magari con un'appendice all'interno su base volontaria per esempio all'interno del
Nel prossimo round di piani nazionali di riforma perché non l'Italia potrebbe farsi pioniere di un'innovazione di questo genere
Poi siccome l'Italia terra la Presidenza dell'Unione europea nel secondo semestre due mila quattordici queste tematiche potrebbero
Forse essere
Diciamo messe all'interno
Della dell'agenda in modo da
Da un lato per una volta sfruttare
Diciamo una serie di iniziative non parlò della nostra ma parlo di quelle che effettivamente
Stanno verificandosi sul terreno qui appunto l'Italia è
Un po'all'avanguardia almeno incerte
Trova le del Paese anche dal punto di vista della consistenza economica complessiva della
Consistenza occupazionali ci sono pochi paesi in Europa in cui questo tipo di questo settore
Vale dal punto di vista economico e finanziario ma anche dal punto di vista della capacità di creare occupazione come come l'Italia
Quindi
Questa esperienza italiana potrebbe essere portata all'attenzione non dell'Unione europea che ben consapevole della rilevante di questi temi ma di altri Paesi proprio in corrispondenza anche del semestre grazie
Allora grazie Maurizio iniziamo tavola rotonda io mio costume alcune cose
Intanto questa esperienza dei percorsi secondo welfare ha permesso di mettere a lavorare insieme alcuni dei migliori studiosi italiani della materia io qui non li cito per perché poi se dimentica sempre qualcuno
Ma questo è anche un un diciamo un risultato molto importante
I studiosi di diverso orientamento e che rappresentavano diciamo soggetti diversi che hanno lavorato che hanno lavorato assieme
In tutto questo periodo e questo secondo me sicuramente un elemento importante e che da a questo lavoro sul secondo quel fare
Non solo la capacità di fare emergere tutta una serie di realtà ma anche quella di mettere a confronto alcune delle migliori teste
Che abbiamo la seconda cosa non scontata però e vorrei dirla questa è tutta innovazione sociale in tempo di crisi
Cioè non è che stiamo presentando li rapporto non secondo Guelfa in una fase meravigliosa del
Del contesto questa tutto questo lavoro è come dire stia dentro un contesto che che noi sappiamo
Con tutte quelle che caratteristiche di crisi poi ognuno ovviamente ha una sua idea sulle caratteristiche la crisi ma e qui è secondario però voglio dire che innovazione sociale che ha lavorato controvento
Beh questo non è un dettaglio
Un dettaglio se è un dettaglio secondario un anno per la sua razionalità cioè lavorando controvento ha lavorato già interni di efficienza
Aumentata secondo è un elemento anche in cui l'aspetto motivazionale volontaristico è stato importante
Ecco questo elemento punto che è stata innovazione sociale in tempo di crisi mi fa dire che l'importanza di definire secondo Welfare sta proprio nel in una sorta di riconoscimento di sé
Si era detto all'inizio noi facciamo questo lavoro perché c'è una comunicazione di esperienza se il Comune di per i pacchi o fa una cosa poi non lo sa non sa che il Comune di Milano invece l'ha fatta meglio
E così via no quindi c'è questo questo questa necessità di comunicazione di vedere le best practice di criticarci e le anche
Anche a vicenda ma è anche secondo me è un elemento lui identitario di riconoscimento di sé cioè io nel Comune di prim'Pachino
Faccio questa cosa la faccio per la la coesione sociale dei cittadini must o dentro anche un movimento più ampio che in tempo di crisi ha lavorato controvento Susana temi
Cioè come dire non solo accademico so una come dire però
Non è un elemento che elemento di poco conto tutto questo è l'elemento che dà forza a tutta questa cosa talché io esagero parlo più che le parlo di un movimento di litri secondo quel far dove per carità senza nei nessuna nessuno ubriacatura però per dire che l'elemento
Di soggettivo di mobilitazione
Non è del tutto secondario anzi serve come dire e a dare forza le iniziative dico questo anche se poi so benissimo che dentro non è
Non è ovviamente ci sono anche le dinamiche le dinamiche sociali faccio un esempio non secondario secondo me
Nelle valutazioni del secondo quel parco
Mi permetto di sostenere sempre che dentro c'è una logica di scambio
Sia chiaro
Nicola pelati e forse la persona che sulle di Luxottica che sul secondo quel fatto un ordine soli venti hanno che sul secondo me Alfano ha lavorato con maggiore impegno dice sempre è uno scambio
Ecco qui adesso io ve lo sottolineo non tanto per entrare nel merito nel senso per dire che non vi sto proponendo una realtà idilliaca no sotto il termine movimento ma mi sta benissimo
Anche lo scambio oltre l'aspetto di mobilitazione volontaristica
Perché quello scambio è stato innovazione sociale in tempo di crisi e in tempo di relazioni industriali
Ballerine ma semplifichiamo Tronzano sarebbe troppo lunga no io l'altro giorno un altro convegno degli innumerevoli che purtroppo dovremmo ridurre ma parlavo con Susanna Camusso dei questa cosa qui
E ancora e ancora
Susanna ha ripetuto che lei si apprezza tutte queste cose però quando bisogna
Diciamo supportare sussidiarie la prima cosa è evidente che la prima cosa non funziona
Avendo spiegato strana sono due cose diverse se a scuola chiedono ai genitori di portare la carta igienica perché non ci sono i soldi per la carta igienica
Capisco che come dire c'è qualcosa lo facciamo ci mancherebbe né che si fanno delle guerre di religione lo facciamo ma che c'è qualcosa di malato
Ma qui lo stiamo portando carta igienica
No nel senso che voglio dire qui si fanno delle cose che restano che costruiscono relazioni che crede istituti che hanno che fanno i conti con efficienza organizzativa cose però
Donne rendono inglesi diciamo io Paese non non cioè non ha replicato però però ce ne vuole per dire quanta innovazione c'è stata noi in genere come dire l'innovazione si dimostra se c'è una relazione fanno innovazione bella relazione però portata
Ecco quindi è stato è stato tutto ciò
Quindi sintetizzo innovazione sociale in cui l'aspetto identitario e volontaristiche fondamentale ma conto
Con le dialettiche dalla società anche quei conflitti
Quei conflitti quindi senza paura di di affrontarli però la cosa bella è questa lungo la in cui oltre al fatto che qui ci sono
Come dire varia certe il presidente Guzzetti cioè diciamo robe che penso che in questo Paese io leggo poi invece a casa di già gessi
Piano di Zona distretto di fornirvi gli effetti e delle cose come dire il fondo sanitario Carugate ecco insomma insieme di tutte queste cose la forza del secondo quel fa quindi che ci sono dentro soggetti
Autorevole importanti ma ci sono anche realtà che hanno bisogno di sentirsi dentro dentro movimento più generale
Dopo questo mi stava otto dopo la parola a Pierangelo Albini chi è il direttore lavoro welfare dalla Confindustria dando una piccola notizia perché
Marcella Panucci che il direttore generale di Confindustria minareto alto Angiolo che la Confindustria ha adottato uno schema di welfare aziendale anche per i suoi dipendenti
Prego dottor ordini sì grazie
Grazie anche al macero Panucci quel fare aziendale
No io faccio asserita Condi considerazioni me spero possano essere utili
Proprio nella logica che diceva anche Dario Di vico perché di convegni senese ne fanno tanti
Poi però questo è un momento in cui bisogna cominciare anche a costruire quindi
Ben venga questo lavoro perché come dire mettere insieme delle intelligenze delle energie ma ci dice anche della straordinaria vitalità che ha poi comunque il nostro tessuto sociale
Io metto in fila quattro riflessioni e poi faccio un esame di cui
Pensa
Pubblico
Sul modello di Welfare in qualche modo di derivazione
Sindacale
Ma è così perché in un poi dirà la sua su questa cosa entro il confronto più interessante
Io faccio questa prima considerazione dico
La dico così
Ah dico probabilmente a ragionieri con Moretti quando ci spiega come dire che il lavoro a una geografia
E questo fattore che il mondo non è diventato piatto per effetto delle tecnologie ma continua ad avere una sua attrattività ci deve far interrogare
In attesa che costruiamo un'Europa
Di qual è la forza del nostro Paese cioè della nostra capacità di costruire come dire un Welfare State perché alla fine noi quando parliamo di primo e di secondo welfare parliamo della necessità di ieri combinare
E di aggregare di avvicinare questi due dimensioni
Allora il Guelfa scritte una dimensione che è tipica delle democrazie ma che
Posto la come dire anche il fatto che queste democrazie siano capaci di generare ricchezza noi
Qui dicono così faccia un po'alla Confindustria una riflessione dobbiamo farla no perché
Consideravo ieri come
Il trenta no di crescita di questo Paese lo sappiamo tutti non si impoverisce che se lo confrontiamo non so con la crescita del quarantacinque per cento che abbiamo fatto negli anni settanta del ventisette per cento degli anni ottanta
Del diciassette per cento degli anni novanta del due per cento del due mila e con una crescita che oggi vale zero
Questo ci deve dire che noi siamo in una
Situazione di necessità la condizione della necessità ci deve incoraggiare perché
è notorio che noi non poi ci siamo mai le opportunità ma solo necessità e adesso siamo davvero in una situazione di di necessità ci sono poche risorse non sappiamo dove impiegarle
Abbiamo dei trend demografici spaventosi abbiamo ne discutevamo prima anche un po'animatamente come dire un rapporto che la nostra spesa pubblica che in qualche modo
Va riconsiderato sotto diversi punti di vista no perché in fondo noi non spendiamo meno degli altri però spendiamo male
Spendiamo male in molti settori nonché in occasione dell'ultima
Con l'occasione in cui ne abbiamo discusso come dire dell'aiuto garanti alla presenza del ministro a abbiamo considerato al CNEL come l'ottanta per cento della nostra spesa che va per il lavoro va per gli ammortizzatori sociali anziché porre politiche attive
E questo probabilmente deve dire a noi che dobbiamo in qualche modo ripensare come dire il nostro modello della spesa e mettere in fila però alcune priorità io qui la prima
La indico in questo modo
Cioè noi dobbiamo fare emergere questa
Che io chiamo una volontà creatrice cioè dobbiamo avere la consapevolezza che questo è arrivato in e il momento in cui bisogna
Cominciare a costruire alla questo equilibrio nuovo fra il primo il secondo welfare
Costruirlo vuol dire innanzitutto progettarlo progettarlo con intelligenza perché altrimenti è vero che questo incastro rischia di essere distorto e opportunistico come ho letto nel rapporto
Ma poi anche di lasciare come dire
Vuoti spazi che non riusciamo a colmare allora io
Qui faccio dell'ultima considerazione per non essere
Particolarmente lungo non sapendo coi come dire se ci sarà lo spazio per un'altra riflessione qui metto l'esame di coscienza visto che è stata citata Susanna Camusso visto che c'è Pettini
Prima nei grafici che ho visto scorrere ce n'era uno in cui diceva al mantenimento destrutturazione rinnovamento
Io credo a questo fatto noi abbiamo costruito un modello di welfare lì primo e il secondo di cui come dire Confindustria è stata no anticipatrice per molti versi perché
Nel cosiddetto welfare contrattuale non abbiamo cominciato come dirà costruirlo in tempi non sospetti perché gli ammortizzatori sociali
Sono nati dentro quella logica lì cioè di costruire un sistema di protezione per i lavoratori le assicurazioni i fondi sanitari integrativi la previdenza complementare i fondi della bilateralità
Queste iniziative di welfare contrattuale di cui voi avete
In qualche modo come dire rappresentato oggi la vitalità medie sono tutte testimonianze di come questo questo mondo come dire si è attrezzato per tempo però l'abbiamo costruito ed è questo la riflessione
Che credo vada fatto l'abbiamo costruita e su questo abbiamo costruito anche il nostro modello di relazioni industriali
Sull'idea che alla fine
La vita lavorativa e quindi come dire la condizioni creazioni del benessere per ciascuno di noi fosse di questo tipo io devo trovare un posto di lavoro a tempo pieno e indeterminato
Devo proteggere questa persona che riesce ad arrivare in questa condizione fintanto che non riesco
A accompagnato da una pensione sperando che tu nessuno gliela riduca allora in questa logica non abbiamo costruito il nostro modello di welfare
No gli ammortizzatori sociali durante il rapporto
Poca Spesal per le politiche attive ma tantissima per le politiche passive e i fondi di previdenza complementare l'assistenza sanitaria e per chi è nel rapporto di lavoro abbiamo costruito questo sistema qui con
Contando
Sugli ammortizzatori che le imprese in larga parte si pagano sul fatto che poi c'erano i prepensionamenti pensionamento non è più così ma dobbiamo avere un'idea di costruire una società più dinamica in cui non possiamo più dare questo tipo di protezione del personale
Allora dobbiamo essere intelligenti ritengo issare nel nostro sistema di welfare perché citavo la slide e di prima perché non c'è dubbio che non abbiamo risorse additive
Perché leale sistemi di protezione
Io non contesto l'idea che questo Paese debba avere un reddito minimo di cittadinanza
In un contesto nemmeno che come dire si debba pensare alla disoccupazione proprie ma è con quali risorse facciamo queste cose
E poi con quale idea di sviluppo della della della nostra Società abbiamo
Queste che sembrano parole come dire prive di un fondamento però hanno un pre una precisa ricaduta
Abbiamo parlato molto di manifatturiero ma adesso io non voglio fare una polemica politica perché c'è la presenza del ministro e non è questo il tema troppo I anche nelle leggi fondamentali momenti fondamentali non si vedono queste scelte
Per un modello diverso di societario del manifatturiero facciamo invece delle non scelte perché questo è il tema di fondo questo Paese deve ritrovare la capacità di fare delle scelte coraggiose precise
A costo di sbagliare perché è meglio scegliere sbagliare che andare a trascinare una situazione come questa in cui per non scontentare nessuno non facciamo delle scelte
Dobbiamo avere un'idea del modello di società che vogliamo costruire
Del modello di impresa che vogliamo del modello sociale che vogliamo del modello di welfare State che vogliamo dobbiamo ridefinire i confini fra ciò che deve fare lo Stato e ciò che devono fare le parti sociali
E in queste o le parti sociali devono mette una solida cultura da un
Come
No come dire eccetera in un ambiente già mobilitato la sussidiarietà Alecci riporta una solida cultura top down
Nel senso che
Anche la scelta del modello poi scende giù ma è una scelta di meglio conoscere compiuta no e non è una scelta mai arresto proprio saper
Dicendo questo non è una scelta del modello che ci deve rinvenire dagli altri io dico se non di stiamo noi il sistema degli ammortizzatori sociali che abbiamo costruito
Per rimodellare lo in funzione delle i nostri bisogni
E non ce lo primo dell'era nessuno
Cioè questo è il tema vero cioè esattamente così al contrario cioè esattamente questa la mia convinzione io dico che non possiamo essere noi dico come parti sociali
A chiedere che sia qualcun altro fare le scelte per noi noi dobbiamo ricominciare a rimodellare queste cose
A rimodellare il nostro sistema di relazioni industriali a ridarci gli strumenti che servono per avere una una una dimensione diversa facendo i conti con la realtà ecco non possiamo pensare
Che a noi non sia chiesta di fare questa scelta ecco questo è esattamente il contrario cioè grazie di questa aiuto perché
No avrei passa un messaggio
Un messaggio diverso no cioè invece il punto focale è questo cioè dobbiamo prendere atto che
Come dire siamo su una traiettoria di cambiamento diverso
Io dico che dobbiamo
In questo senso mi ricollego l'idea della geografia di prima e quando verranno i cinesi per l'Expo non diranno che sono venuti a Milano in Italia sono venuti in Europa
Prove Messina riusciremo a farli rimanere come dire in Italia oppure se andranno a Parigi o Londra allora e il tema dell'attrattività di questo Paese questa creatività non viene dall'alto
Viene dalla capacità di nostra di darci un modello diverso e di cambiare per le cose che abbiamo a disposizione
Non chiedendo agli altri non chiedendo lo Stato che non ci sono risorse additive cosa vuol dire rimettere in discussione quello che abbiamo costruire
Se obiezioni nuove per i problemi nuovi che abbiamo
Grazie
Dario Fo Carelli e il direttore generale del dell'ANIA l'associazione delle
Compagnie di assicurazione
Grazie
L'altro il rapporto stimola molte riflessioni io partirò da una considerazione generale
Il rapporto
Definisce l'universalismo progressivo e mia è una definizione che mi piace moltissimo
E che in qualche modo a a moderna la riflessione che nasceva dal piano Beveridge dalla definizione di benedizione che settanta anni fa ha definito lo stato sociale l'idea era universalismo e assicurazione sociale non privata situazione sociale
Ognuno paga diciamogli il suo il suo contributo assi in termini assicurativi
E naturalmente per sconfiggere mi piace sempre ricordarlo perché incide cinque di cinque mali della società povertà malattia ignoranza squallore e disoccupazione così scriveva beh dice
E
L'idea è attualissima perché i cinque mali sono sempre
Vicino purtroppo anzi oggi viviamo molto più vicini come dieci o quindici anni fa credevamo fosse potessero essere
E però diciamo le modalità con cui quella soluzione fu trovata è applicata probabilmente non sono più attuali perché l'idea era che ci dovesse su un polo assicurativo
In senso sociale con l'obbligatorietà ma sta assicurativo
E non c'è dubbio che nel bene o nel male in realtà dei vincoli di bilancio non è stato rispettato in questi settanta anni poi dopo si può dire qualsiasi cosa
Ecco inefficienza truffe cioè ma insomma il vincolo di bilancio dappertutto non è stato rispettato
In qualche modo diciamo alla nascita dei debiti dei grandi debiti pubblici delle democrazie occidentali c'è un vincolo di bilancio rispettato
L'universalismo progressivo che ci propone il professor Ferrera
Lo leggo
Da dal Rapporto è molto interessante dice di contribuire in funzione alle proprie capacità contributive in funzione al tipo di prestazione in realtà
Al professore
Rimando la citazione del nostro Presidente Napolitano di un anno fa chiedere cittadini ragionare la capacità economica effettiva
In modo che chi è in grado di dare maggiori contributi Lidia anche per finanziare il sistema sanitario pubblico lui faceva riferimento è aperta era il momento in cui si discuteva
Diciamo del deficit del
Del sistema sanitario pubblico quindi la strada è questa la strada moderna e chiedere un contributo diciamo a chi più ha anche per funzioni che già paga di più perché attenzione qua ne pagano col sistema di tassazione generale la tassazione progressiva e quindi chi è chi ha più già paga di più per la sanità
Per esempio prendendo quello come paradigma ma chiedergli di più
In questa situazione particolare ma come farlo questo è il tema
Io un po'condivido anzi un po'molto condivido la riflessione che ha fatto il dottor Albini e un pochino sul top davano Botton up io sono un pochino più verso il
Il tocco da una rispetta come la ricerca
Ha presentato nel senso ma siamo qui per discutere il senso in questo senso
E e poi in realtà è ben esplicitare una ricerca ricerca si dicono due temi uno il problema del fare sistema come metti tante iniziative di modo che diventi un sistema
Secondo cui si fa riferimento a disparità territoriale ottimo punto ma in realtà la disparità anche all'interno dei territori
E di che aziende che che fanno certi accordi rispetta piccole aziende che non le possono fare con un
O nella insomma
E quindi in realtà questo tema di come il secondo welfare diventi più integrato al primo diventa fondamentale
In come la vedi la vedi sia che esso sia top down ossia che si abbottonato ma diciamo in qualche modo c'è un tema di integrazione
Come la vedo io diciamo la io la vedo che è un tema di definizione di prestazioni che il primo livello da perché poi il secondo livello si possa integrare innestare
E e questa e purtroppo questo non è facile farsi faccio l'esempio della sanità come paradigma non perché voglio che al suo di sanità
Tutti pensano di avere accesso tutte le cure in tutti i momenti poi vanno Tonolo affidata tesa e se la pagano perché
Si pagava prestazione per evitare la fila d'attesa
A nessuna regione italiana vuole escludere nulla dai LEA poi dopo qualche volta è costretta ma diciamo
Non lo vuole scusa nessuno vuole dichiarare che quella cosa lì non sarà in grado di offrirla
Ok
Se fosse dichiarato ex ante
Sarebbe molto più facile per gli accordi aziendali per la contrattazione collettiva
Per le compagnie di offrirlo quel tipo di copertura integrativa ci vuole una chiara definizione di che cosa fu uno che cosa fa l'altro
Se questa definizione si sfugge
Non si riesce a organizzare la seconda parte nel
Dall'alto dal basso che sia ma non riesci a organizzarla dopo di che
Può essere che siamo Velletri allora glielo dico
Da Dario andare oltre
Io non è che non dormo la notte perché non c'è questa incasso per primo secondo
Casomai
Chiederei al mondo assicurativo quali prodotti sperimentali
Possiamo mettere in moto in un mondo in cui formato solo piuttosto rigidi diciamo così
E che qualche problema di fiducia nel rapporto con la
Col coso lo ha avuto negli anni della grande crisi quali prodotti nuovi sperimentali per favorire questa cosa qui
Questo dibattito mi appassiona molto è io incastro ci dormo benissimo su mancano incastro io però vengo al al tema
In Francia faccio l'esempio dalla sanità in Francia
Tutti pagano un ticket
Patto proporzionale alla prestazione quindi vuol dire che se la prestazione è una diagnostica e costa duecento euro paga il ticket del dieci per cento venti euro se la prestazione è un'operazione a cuore avverto pagano il ticket del dieci per cento a cuore aperto
In quel caso è facile per le mutue per le casse delle assicurazioni offrire assicurazione del ticket
E questo che vuol dire vuol dire che una parte del finanziamento è fatto da cittadini che stanno bene e che stanno male
E non soltanto di far pagare il ticket come si fa in Italia ai malati
Lì
La riuscire a costruire integrazione ti permette di spalmare su una fascia più ampia
Rispetto a
E chi è direttamente colpito nel momento del bisogno è questo il punto fondamentale naturalmente se lo fai a livello aziendale o un pollo via scia a fare la stessa cosa ma
Terzo ma Repo e tante aziende tanti affetti è molto più complicato dopodiché che cosa possono fare diciamo innovazione di prodotto ripeto
Può fare
Per esempio adesso ci sono compagnie che stanno cercando di fare una cosa che fino a qualche anno fa era impensabile a livello assicurativo l'assicurazione sanitaria vita intera cioè per tutta la vita
A sempre di più ci sono prodotti sulla elettrici che non c'erano neanche cinque dieci anni fa o grandi compagnie fanno grandi campagne pubblicitarie per le la loro farti prodotti elettrici
è possibile non non sto dicendo che non è impossibile che non è possibile
Quello che però penso è che se fosse più chiaro Chicco o più facile da capire che cosa lo Stato garantisce
E anche più facile sia per la contrattazione bilaterale
Sia per le singole compagnie la situazione o per l'offerta privata offrire qualcosa che effettivamente si integra soltanto questo
L'argomentazione credo che abbiano un qualche merito non per soffocare
Immaginiamo adesso qui stiamo parlando prevalentemente di pensare no
Se noi due se prendiamo in esame il mondo delle partite IVA
No e con tutto il problema che si sta creando con la contribuzione
Che aumentar progressione fino al famoso dicano trentatré e così via ecco io lì non riesco a capire perché non c'è un'offerta in qualche maniera non c'è un dialogo un'offerta di prodotti
Per ragionare in maniera diversa no su su questo onestamente
è la le partite IVA sono diciamo il principale targhette dei compagnia situazione tutta la previdenza complementare delle partite IVA fatta con polizza assicurativa
Proprio perché non hanno si consumarono devo io lo dico lesioni e quindi e in pratica lei sa bene che gli assicuratori fra i principali provider di previdenza integrativa
Essenzialmente per per la questione che lei ha detto bene perché le partite IVA alla fine si rivolgono alle assicurazioni lo stesso vale in termini di sottoscrizione di forze
Di polizia sanitaria
Questo c'è e chiaramente però di nuovo anche questo è molto più chiaro e molto più facilmente facce da offrire nei servizi diversi alla previdenza perché la pendenza è l'unica due
Fatto salvo che poi si interviene sulle pensioni in essere ovviamente la cosa cambia ma nella previdenza e dove più chiaramente delineato l'impegno dello Stato
Nel in altri settori è molto più difficile offrire prodotti che si integrano che in qualche modo siano utili
Diciamo e dei cittadini
C'è un ordine bis
Dato ma in cui in questa logica non nel senso non per il svolto un ampio proprio
Però un criterio bisognerà darsi o no perché ad esempio non faccio questo tipo di esempio concreto
Noi oggi quando abbiamo dei processi di ristrutturazione e dobbiamo purtroppo può accompagnare delle persone fuori dalle aziende
Abbiamo
Lo risolviamo sostanzialmente attraverso gli ammortizzatori sociali e poi sostanzialmente una politica di incentivazione all'esodo
E che si traduce sostanzialmente nella dazione di quattrini e non di servizi e non di welfare
Allora io invece penso che noi dobbiamo costruire un modello diverso dobbiamo aiutare le persone a ricollocarsi allora in questo senso una strategia dove andrà c'era tutto nel senso che
Sì e devi rendere conveniente per l'impresa deve
Io ero care servizi anziché la stessa quantità di denaro i vincere una resistenza culturale delle persone ad avere denaro anziché servizi che ti accompagno lavoro né fare scelte in questa direzione cioè in questo senso dico
Dobbiamo darci tutti da fare ed però dobbiamo avere l'idea di andare tutti nella stessa direzione
E direi che io in attesa delle strategie
Se c'è qualche cosa no siccome lei ha detto la capacità anticipatrice della Confindustria difficoltà in attesa delle strategie uno può dire ho costruito a Forlimpopoli
Un'idea di gestione di questa cosa qui era solo un fatto culturale ed è una non lo dico perché proprio questa estate per un gran
Le aziende per la quale anche il ministro Giovanni è stato costretto a sacrificare qualche ora di notte per terra e per gli accordi
Abbiamo iniziato proprio con questo tipo di ragionamento seicentocinquanta esuberi a cui offrivamo
In origine la possibilità di collaborare dentro una Regione che da questo punto di vista è molto sensibile come l'Emilia Romagna per costruire come dire servizi soluzioni di welfare pacchetti che favorisse col reinserimento
Invece
Alla fine abbiamo fatto tradizionalmente
Colpa nostra dalle parti in accordo dei trovare con i sindacati che rappresentano i lavoratori un accordo che prevedeva ancora un'importante dazioni di denaro ventidue milioni di euro ventidue milioni di euro
Per un'incentivazione
E in una settimana in cui diciamo così abbiamo chiesto
La disponibilità dei lavoratori che abbiamo avuto cinquanta volontarietà in più delle quattrocentocinquanta che eravamo preoccupati di non raggiungere ma questo io lo considero come dire
Nonostante sia stato fatto l'accordo abbiamo risolto il problema l'azienda può ricominciare a investire andare avanti
Da questo punto di vista un fallimento è un fallimento perché abbiamo ancora una volta assecondato una logica vecchia che è quella per cui dai i soldi a McCain Marangio io abbiamo costruito invece il valore aggiunto Traverso accordi che richiedono invece inventiva fatica originalità creazione
Gigi Petteni il segreto geometra CISL Lombardia
Allora
Siccome il moderatore ci ha detto prima
Ascoltate il rapporto entrate in relazione con quello non arrivate con gli appunti fatti
E allora io ho scritto tutte le cose e mettere ascoltavo professor prego Ferrera dottoressa Maiolo per cui sono in linea
Il primo aspetto adesso sentendo alla fine Albini e continua a dire che bisogna partire dalla periferia per cambiare questo Paese qui perché va a Roma secondo me sarà un casino però
è
Io credo che il primo aspetto è questo cioè veniva detto bene
Come e noi riformiamo il primo Guelfa se siamo in grado di mettere in campo azioni forti sul secondo io rappresenta una specie di vivente
Di chi ha resistito in questi anni andando in giro a spiegare ai lavoratori e pensionati che se noi volevamo tutelare il welfare universalistico bisognava mettere in campo qualcosa di diverso
E oggi posso dire che in questa terra
Questa è una cultura che nel mondo del lavoro dal mondo sociale sta avanzando sicuramente non solo
Per le nostre azioni ma anche la convergenza con tanti mondi vedo qua amici delle acque e così via in questi anni abbiamo lavorato su questo terreno prima
Per cui io entro in relazione con questo rapporto quindi arbitrando da chi sta sul campo il suo allora
C'è un primo aspetto che è la contrattazione nazionale che ha affrontato alcuni di questi temi
Il tema della della
Della sanità integrativa
Non so dire
Accorpamento
Allora copre l'aspetto riguarda componente accordi nei contratti nazionali su sanità integrativa e la previdenza integrativa
Io dico al ministro che a chi ha meno di quarant'anni questo Paese dovremo fare la previdenza integrativa obbligatoria con qualche meccanismo fiscali migliore incentivante da questo punto di vista è qui
E soprattutto io credo che si sia fatta molta contrattazione quella che non si vede nel rapporto e vista ho visto che alcune nostre iniziative sono fotografati
Per io sono Nicoletta alchimie sindacalisti una volta all'anno io faccio una fiera della contrattazione
E voglio vedere che ognuno porta i contratti che ha fatto nell'arco dell'anno per investire o se le provviste quello non di denunciare che ci sono i problemi ma di contribuire a risolvere i problemi
Per cui la contrattazione che viene fatta negli ultimi tre anni tratto qui noi abbiamo un osservatorio specifico primo le è stato
Ho leader nazionale dettame Canzio che segue questo lavoro con Paolo sono qui mi controllando se
E
Abbiamo catalogato circa mille cinquecento accordi che abbiamo fatto nei vari posti per la Lombardia
Di cui trecento sono sui temi del welfare che adesso non entro nel merito perché era stato detto stiamo
E
E soprattutto questi ultimi sono in crescendo c'è nella parte finale stanno aumentando questi questa contrattazioni
Ecco perché
Io penso
Che per esempio
Noi dovremmo io chiedo una cosa mettiti si nella condizione di contrattare meglio queste condizioni qui
Io penso che per esempio il testo unico già le imposte sul reddito all'articolo cento
Dovrebbe fare una modifica
E dare una mano a chi oggi si è in questo modo qui
Io penso anche che servirebbe un sindacato meno generalista che invece di protestare su tutte le cose generali dovrebbe individuare delle cose specifiche
Perché se tu sei un sindacato generalista succede che poi alla fine si Cucchi quella cose Coletti risiedono gli ammortizzatori sociali misto Giovannini che non mi ha fatto dormire stanotte
Ti cuochi che gli elementi veri che ti servono per dare delle risposte vere prendo mai incidere meglio invece di essere generalista di dire cose preparate specifiche di cambiamento sotto questo sotto questo aspetto qui
Però
è chiaro che arrivo uno dei vizi benissimo questa contrattazione l'abbiamo la la fate nelle aziende medio-grandi
Però ci sono anche altri lavoratori
E piccole aziende benissimo allora facciamo la contrattazione con l'ABI l'altra con la bilateralità nelle piccole aziende
Il Lombardia per oltre duecento mila lavoratori ma anche per imprenditori dall'artigianato stiamo predisponendo venerdì credo che siano il conto finale
Dove
Faremo un fondo
Mutualistico cioè tra artigiani fra obiezione a Tiziano imprenditori e sindacato tacco dare alcune risposte stiamo discutendo io condivido che diceva
Dottor Di vico cioè di avere anche noi poi a nostra volta rientra la relazione con dei soggetti su cui possiamo contrattare delle azioni e della prestazioni che possono essere fatti
Ma anche questo sarebbe ancora limitativo allora ecco perché
Presidente Guzzetti né perfettamente al corrente perché parliamo stiamo lavorando su un progetto io dico
Che noi dobbiamo anche scegliere quali azioni facciamo Enrico per quanto riguarda la mia organizzazione ne siamo per lavorare sui temi di un welfare comunitario
Io sono perché
E lo dico ogni giorno non è professori ma mezzi e lavoratori che bisogna
Che
Il più grande sciopero generale che un sindacato seria moderno dovrebbe fare oggi sarebbe quello di chiedere i lavoratori che lavoro Donora di lavoro alle imprese di fare altrettanto
Di fare un fondo mutualistico
Ma noi ci batteremo per fare questo
Sì batteremo per fare questo
Perché attraverso queste risorse che mette in gioco non come un aspetto singolo assicurativo ma per entrare in soggetto con gli altri dal ad della realtà sociale al partito dei sindaci
Per costruire elementi di welfare comunitario
Allora scusi si integra rispetto a questo ambito qui meno sta parlando di cose che non esistono
C'è la prima la contrattazione decentrata la bilateralità e Puerto che è un impegno quotidiano che intendiamo perseguire da questo punto di vista
Io sospiro come troviamo fra l'altro in larga misura una forza di stabilità anche dalle nelle controparti
Guardate la rappresentanza sociale
Nostra meglio della rappresentanza politica perché tutti sparano addosso alla politica che è più di muove così fa più vinte le notti prendono il giornalista nove qui ma non è vero che quali che fanno rappresentanza sociale stanno meglio
Non stiamo meglio è c'è
E io credo che usciamo da questa situazione usciamo da questa situazione qui
E
E importante se la rappresentanza sociale chiede guardate che l'alternativa sono i corporativismi
Ce ne sono e i
Tranvieri c'è in piazza che appena sulla più Governo rispetto a queste situazioni in onda
Fase molto difficile e complessa
Io credo che sia importante la rappresentanza sociale che però
è in grado di essere all'altezza di fare questo
Per cui la sfida
Deve del secondo Uefa è fondamentale io parlo qui chiudo come dico la mia sindacalisti
Il sindacato che fa le cose che faceva prima e già morto si sopravvive a se stesso 'sta roba qui però c'è no e morto lo sento io non mi appassiona mi fa piangere diventi triste cioè non non condivido io ho fatto sette ad una struttura importante proprio non non li capisco
Cioè a me è stato chiesto e fare uno sciopero ceppi anziché volumetto Licchello una vergogna la lo dico non e e molto qua sindacato lì
Ho sindacato che invece si assume queste sfide
Che è quella del welfare proscrizione tuttora vini adesso del lavoro io mi innervosiva quando lei parlava così
Perché
Io ho letto i miei sindacalisti che non dovrebbero prende la tredicesima se nelle crisi aziendali chiedono solo a cassa integrazione e la buonuscita rispetto a questo
E non è vero che non stiamo facendo operazioni perché la sfida a collocare i i lavoratori da un posto di lavoro a un altro posto di lavoro
Bisogna fare questo
Io credo che Lombardia lei lo sa bene che è un po'di lavoro di esperienze si fanno in questa direzione qui
Se tu assumi questa dimensione qui le politiche attive del lavoro la sfida
Del verde dell'Uefa I futuro ma giustamente perché entra in relazione a quei problemi veri delle persone perché costruirti le risposte
Sì invece Pessi che devi fare tutt'altro rispetto a tutte stellare qui spiegare qua me mi dicevano ma se fa il secondo loro tu non seppi d'accordo per l'Uefa universalistico io allora vuol dire che
Cioè puoi fare tutti questi discorsi qui poi fare dei privati di male se è bravo che invitano i più bei poteva entrare qui
Ma è un casino non vai da nessuna parte rispetto a questo prego Dio
Ringrazio di questo rapporto ringrazio anche dalla valorizzazione del del lavoro che cerchiamo di fare così anche con tutte le nostre contro dizione ringrazio anche
Dico perché sinceramente devo ammetterlo ci sentiamo se che io non sono tanto di comprare
Però devo dire che su queste partite qui sicuramente per lo sentiamo un alleato uno che estivo la che e come ha fatto stamattina dice pagava c'è una cosa però valorizza anche
Una spinta in questa in questa direzione qui per cui per quanto ci è tiene testi noi
Ci impegneremo anche chiudendo escludendo questi casi di qua di contrapposizione fra quei soggetti che la dottoressa mai lo ha fatto vedere se si hanno idee progetti
Tutti questi soggetti possono entrare in relazione
Tutti possono entrare in relazione
Perché se nasce la contrapposizione cioè non voglio fare la contrapposizione rispetto chi rappresenta
Perché se faccio un accordo tra la pirateria ho bisogno di soggetti poiché offrono anche
Prestazioni rispetto a questo ambito a questo ambito quindi
E io credo che quei soggetti vi dovrebbero diventare tutti dei soggetti di relazione ognuno facendo la propria parte in questa in questa dimensione qui spero che nel terzo rapporto
Tutto questo cantiere Appierto abbia già determinato un elemento di modelli io sono fiducioso
Legge ottimista passato già un pezzo lo porta corretto siamo al primo già il problema del secondo sagome di trovarlo secondo l'opportuno secondo quel format qui
Io darei la parola al presidente Guzzetti
Nata tutti tutti di Disney solo che solo preoccupato dal numero degli appunti che ha preso
Quindi e quindi niente dovrà scegliere il volto a raccogliere come imposta raccolgo l'invito ad essere sintetico
Vorrei fare una premessa noi questo tema
L'eroe il faro di secondo livello noi preferiamo un termine che ha molto più quel faro di comunità o di prossimità anche vuol dire uno accanto all'altra fare delle cose assieme l'abbiamo
Questo tema l'abbiamo avuto
Già da alcuni anni
In quanto
Stando
Ha diretto contatto dei bisogni della comunità delle persone
Dei cittadini è chiaro chiari a lui abbiamo rilevato prima di altri la crisi del primo e il faro e la necessità che se dovesse fare qualcosa
Al fine di evitare
Che questo questa crisi e procace una situazione come dire né di difficile sostenibilità nelle nostre comunità
Negli ultimi tempi tanto station teniamo sostenuto questa ricerca abbiamo sostenuto la ricerca veri servono Cioran certi Vosa per vederne i bilanci nello Stato
Quanto abbiamo
Ebbene destinato perché poi magari a casa non ci sono soldi pubblici con la ricerca ha dimostrato che ci son tanti soldi pubblici
Che vengono spese male spesi nella direzione
Di famiglie che sono uscite dalla povertà e quelle che sono in povertà invece abbandonate al loro destino che dovevo dire perché
Negli ultimi tempi abbiamo accelerato questo questo interesse ricordo scemare la compagnia
San Paolo di Torino questo convegno del cinque maggio che stando
Preparato da una lunga gestazione farà i nostri collaboratore riceve due Fondazione attori non ci siamo portati anche lì un contributo l'approfondimento
Di questi di questi temi
Vorrei ricordare che questo nostro incontro si colloca all'interno di una due giornate
Che avrà domani in questa sala la presenza
Delle o un'altra sala non ricordo bene di un
Numero
Significativo di fondazioni europea a discutere di welfare perché poi
Pare che stiamo anche in Europa negli ultimi tempi anche europei ante Marcia comincia ad avere qualche motivo di crisi ma
Parliamo di questi temi che sono quelli del ciclismo qui riuniti
Devo anche dire proprio perché vogliamo come sistema delle fondazioni dedicare a questo tema una particolare impegno attenzione la
L'Europa è un po'invece uscente perché l'unica cioè che l'associazione che riunisce tutte le fondazioni di di origine bancaria anche di altra natura terra lascio anche alla sua assemblea generale
Nel due mila e quindici e il tema fissato sarà quello del welfare a dimostrare che abbiamo un forte interesse
Dico subito entro nella relazione
Però mi
Area giusto dare il senso quel questa cornice perché le fondazioni voi sono in prima fila su questi temi dico che
Noi abbiamo molto apprezzato questo primo rapporto
Nel senso che ci fornisce
Un primo dato a nostro avviso molto importante il primo dato è che in realtà
Questo welfare spontaneamente nato un negoziato con i sindacati e gli imprenditori
Perfetto tutte le iniziative sul campo del volontariato del terzo settore delle fondazioni che hanno sostenuto il rapporto ci presenta questi dati che vorrei
Ricordare l'ottanta per cento delle aziende italiane sopra i cinquecento addetti e inviato esperimenti di welfare aziendale
E ogni centocinquanta euro investiti hanno portato un guadagno stimato in trecento euro fra risparmi effettivi e aumento di produttività questo dato clamoroso che andrebbe ricordato emerso
Abbiamo come dire
In un proclama in tutte le sale dove si discute di produttività
E come dire di risparmi effettivi di spesa di spesa appunto diciamo secondo dato che in campo scelgono attivo romani esistono in Italia cinquecento fondi integrativi negoziale volontari
E circa duemila mutue sanitarie che hanno erogato servizi e più di cinque milioni di persone
Solo le quindici fondazioni delle comunità lombarde sono citate
Hanno superato il ventidue punto cinque milioni di euro di erogazioni che sono servite a finanziare due mila e trecento progetti di utilità sociale
Terzo dato
Lo scorso anno le fondazioni di origine bancaria under liberato ventidue mila interventi in favore dei propri territori per una cifra complessiva di novecento sessantacinque milioni ora
Questi dati a mio avviso dicono una cosa che
Secondo Lowell far di secondo livello welfare di comunità e già una realtà
è una realtà che è nata spontaneamente perché di fronte a un bisogno e necessità dei no la risposta sommato o fai la teorica la filosofia o dai una risposta a questi bisogni
Nel nostro Paese
Te come dire nella sua storia questa caratteristica grave assistere fatta registica mente e irrimediabilmente al fallimento
Delle comunità del
Ha dato queste risposte però il rapporto ci dice una cosa a mio parere questa realtà c'è già
Ma è una realtà che non basta più oppure è una realtà che non va lasciata al proprio come dire evolversi spontanei stico magari in contraddittorio convinto sperpero di risorse eccetera e quindi io vorrei
Richiamare l'attenzione a quella
Sly che parla di rischi e di questione aperti io credo che questo è il vero tema chiamiamo di fronte c'è un welfare
Che positivamente sta facendo tante cose
A dare risposta alla crisi dove fra statale ha però rispondere a questi bisogni dobbiamo andare avanti e io credo questo rapporto accentrato
Questi rischi o le questioni aperte sulle quali
Dobbiamo impegnarci no
Questo
Incontro distolto di cui si parla fare il primo e su questo io non spendo parola
Parlo della difficoltà di fare sistema
E questo è un tema reale avete nella
Medio avanzo non una riserva ma un'osservazione su quella considerazione quando voi avete detto che nel secondo l'iter per l'ente locale diventa centrale
Io ho delle
Riserva e su questa affermazione
L'ente locale manterrà avrà un ruolo importante forse decisivo ma se noi ci infiliamo sul welfare che ponendo al centro l'ente locale
Porta a conoscenza tutti i problemi
Della legislazione pubblica i Consorzi e tutto quella roba lì dove ci si infila immediatamente
In molte questioni di carattere giuridico giurisdizionale cioè io credo
Che qui quando voi parlate di innovazione
Dobbiamo immaginare poi vengo a dire cosa pensiamo noi come fondazione Cariplo a immaginare che
Nella
Definizione di un nuovo e nel farlo
L'ente locale sia importante
Nel suo ruolo come dire di
Verificati stimolo eccetera ma dobbiamo pensare
A modelli privatistici intendendo privatissime non localistici come avete scritto nel rapporto ma
Intendendo modelli che si sottraggono
Al fatto che sennò modelli e pubblici
Creano un sacco di problemi e non si va da nessuna parte cioè il Consorzio
Le delibere uno non vota allora se non all'unanimità ma poi corrotto acconto magari il giro di andare al TAR ecco
Questo è un punto nei vostri dei rischi o nei problemi aperti che io credo
Andrebbe
Approfondito la difficoltà di fare sistema
Io credo che dobbiamo sperimentale
E questa è la linea della fondazione Cariplo avvio rapidamente totalmente la conclusione io credo che
Questi i temi sono decisivi dal punto di vista
Della coesione sociale non
Nella nostra attività le nostre fondazioni hanno centro a questo punto
Di riferimento obiettivo della nostra azione creare questa condizione di vita delle persone dei cittadini
Della nella loro delle loro comunità ecco io credo che
Dovremo fare delle sperimentazione
Noi puntiamo
Su un elemento dal punto di vista territoriale
Che chiamiamo comunità
Perché nella comunità c'è un valore decisivo che il senso di appartenenza
Uno è
Europeo italiano lombardo io sono comasco ma sono a Pianese perché io sto in una comunità che si identifica
è un numero di Comuni che fanno già alcune conoscerci capannone per loro Libera Scelta volontà
Per una volontà che di fronte al bisogno li ha costretti a mettere assieme e quindi a consorziarsi metterci insieme per dare una risposta un certo bisogno se non
Puntiamo la comunità come
L'elemento decisivo
Per creare un secondo Wendel fare per quei bisogni sociali che stanno
Tralascio Anita e la previdenza che naturalmente influiranno come nel rapporto detto chiaramente alcuni interventi hanno detto io credo
Che qui si
Inserisce un ulteriore elemento
Accanto a quello che voi avete indicato di cui ci ha detto questa mattina
Lo Stato deve metterci soldi dello Stato gran parte pubblica non può sottrarsi
Forse utilizzando meglio i soldi che giacevano stanziati c'è tutto il volontariato ci diciamo le nostre fondazioni cioè c'ero e nel farlo aziendale
Cioè ci son tutte queste iniziative io richiamo la vostra attenzione
Che
Se questa dimensione diventa un elemento
Come dire
Di sensibilizzazione
Del cittadino di quella comunità arriva anche dal la sua solidarietà
Perché io mi rifiuto di credere
Che
Oggi abbiamo il dramma della Sardegna
Ieri abbiamo deliberato due milioni come attori facciamo solidarietà alla Sardegna
Facciamo la solidarietà all'Aquila poi facciamo la solidarietà tsunami che non so quante migliaia di chilometri qua dentro
Io mi rifiuto di credere e d'altro canto l'esperienza delle fondazioni comunitarie dimostrano quello che io vi sto dicendo mi rifiuto di credere
Che di fronte a dei
Progetti di risposta ai bisogni sociali e di quelle persone che stanno in quella comunità non ci sia anche la solidarietà di quello che sta
Sullo stesso pianerottolo nella porta accanto
Perché ogni già questo avviene
Dobbiamo solo integrare omogeneizzare immobilizzare un tormento e poi c'è il volontariato sennò una espressione di solidarietà e di impegno
Dobbiamo renderlo sistema all'interno di progetti di welfare di comunità
Noi abbiamo stanziato quindici uno i nostri
Voi sapete che la nostra
Io sono un rottamando ahimè no torno
Però e questi capitolino rottamare non ce la fanno
Non perché
Perché
Noi questo è un dato avvio ovvio tutte le volte
Può giustificare mi perché registro sulla sedia attaccato lì perché noi abbiamo una fondazione
Di persone molto qualificate media trentotto anni e molte delle cose nuove veloce a Orson gioco
Vivono in questa precario con le idee che anticipano tutti gli altri se il Presidente pone scemo
Nel caso specifico Veroli ciò vale per
Va in giro a fare cioè intanto alle delibere e poi va indietro a realizzare bene
Noi abbiamo stanziato dieci milioni di euro del bilancio due mila quattordici
Perché vogliamo fare in Lombardia della sperimentazione procedo per rifare il suo contributo nel rapporto è importante almeno mancava questa parte anche il contributo
Soranzo scrivo
Perché
Sono pragmatico lombardo qui c'è il diciotto Giancarlo risposta al bisogno giovani disoccupati Miranda risposte a questo problema non continuare a far teorica sparo avevamo vi sono dei dati del suo gruppo porto
Perché ci completano il quadro e nella sperimentazione che faremo
La mia
Aspettativa la mia speranza è che non Bardicchia riduciamo fare cinque o sei
Comunicare di welfare parliamo messo nei treni e non abbiamo tre
Linee guida
Welfare di comunità abbiamo scritto all'inizio non sto qui ci sono diversi consiglieri membri del CCD che ci ha avuto naturalmente può abbiamo mai c'è il problema
Il problema della
Della CEI il problema
Come dire
Di queste dei giovani e dell'occupazione dei giovani
Seguirà una risposta abitativa
Il terzo quello del cosiddetto back ventinove anni su questo primo punto del welfare di comunità
Vogliamo
Fare questa sperimentazione e può
Ho finito
Credo di potervi perché abbiamo un esempio
Di uguale sordi secondo livello che quello dell'housing sociale
L'housing sociale è la risposta ad un bisogno sociale di casa di una fascia di bisogno che non accede a libero mercato e non può neanche andare sul mercato del giudizio
Ecco quando si parla di innovazione
Scende
Realizzato un intervento di un'edilizia privata perché non c'è un soldo pubblico certo le aree buon mercato la finanza con mercati eccetera però lì non c'è un soldo pubblico
Eppure c'è una risposta ad un bisogno drammatico del nostro Paese
Grazie
La consulenza ci vede già difficile formalmente durante tutto il mondo
Lo pongo al diciassette del turismo se
Scusi
Per l'ultimo intervento prima del ministro
Grazie niente
Io intanto ringrazio
Di questa occasione secondo me è davvero
Straordinaria di poter mettere a confronto anche in una
In un dialogo insomma di di questo tipo delle riflessioni intorno a un tema che sicuramente
E strategico per dei nostri territori e per il nostro Paese e non lo è solo
Oggi ma rappresenta un po'credo la sfida del futuro dei prossimi anni io
Se ho qualche minuto intanto inizierei col dire che probabilmente
Non esiste un primo Welfare nel senso che se noi usciamo da quelle che sono
Come dire le condizioni tradizionalmente intese come tali e quindi il sistema pensionistico e il sistema degli ammortizzatori sociali credo
Che si possa direi di avere in Italia quanto meno venti sistemi di Welfare diversi quante sono le regioni italiane forse migliaia di sistemi di welfare diverso
Sì perché poi molto delinquere fare in realtà è incardinato sulle singole amministrazioni locali e al di là appunto di questi strumenti diciamo così di politiche
Nazionali abbiamo assistito a una differenziazione davvero a macchia di leopardo
Degli interventi i guai far su quella territorio nazionale
Molto legate in realtà alle sensibilità
Investimenti alla
Possibilità
Distesa delle singole amministrazioni locali molto spesso anche tra le grandi città quando ci si confronta ci si renda conto ci si rende conto di quanto questo sistema sia pari
Gatto e di quanto ci sarebbe necessità anche di riavere alcune linee
Forti di base che siano in qualche modo condivise sul territorio nazionale
Cito ad esempio gli strumenti di contrasto alla povertà
Oggi sono
Al di là delle sperimentazioni che si stanno facendo mi sembra anche in modo molto interessante proficuo sulla
Nuova social card e io la chiamo ancora così
E che speriamo abbia non poi un'evoluzione diversa ma sono oggi incardinate molto spesso proprio sulle scelte delle singole Amministrazioni locali quindi io credo che per parlare di secondo welfare occorre intanto
Partire da questo assunto penso anche che molti dei problemi che non ci troviamo a vivere sui territori
Non sono soltanto legati al fatto che c'è una crisi economica straordinaria ed
Socio economico occupazionale ma sono anche legati al fatto che si sono
Con moltiplicate delle emergenze sociali
Derivanti in parte da una condizione appunto di crisi socio-economica dall'altro che altri comparti della pubblica amministrazione
Che non sono direttamente afferenti o quanto meno apparentemente non lo sono al sistema di Welfare hanno disinvestito
Ne cito alcuni
Perché essere più efficace il tema della sanità che è stato citato
Soprattutto per le regioni che sono in piano di rientro ma credo non soltanto quelle ha fatto sì che ad esempio il mettere in discussione
Alcuni servizi territoriali nati dalla legge Basaglia in avanti sulla
De ospedalizzazione o dell'istituto
Si analizza l'azione della malattia mentale
Ha acquisito dei problemi sociali sul territorio perché certamente un arretramento della sanità in alcuni comparti rischia di scaricare sul sistema di Welfare
Problemi aumentando i livelli di multi problematicità la stessa cosa vale sulla popolazione anziana
Io credo che il non avere la garanzia che è una persona che ha un a una patologia cronica magari anche invalidante
Non a la possibilità di avere
Nel comparto sanitario una garanzia di cure a domicilio
Perché considerato extra LEA poi possiamo discutere se occorre tener dentro fuori delle cose
Ai LEA
Sanitarie e socio sanitario credo che fosse qui davvero un ripensamento anche del modello di spesa che sia un po'meno
Residente saccente ricca o ospedalocentrica e che vada più verso il territorio
Forse ci aiuterebbe come dire
Affrontare anche in un modo diverso la questione ma certamente questo è un altro problema anche in considerazione del trend di invecchiamento dei la popolazione di nuovo rischia di scaricare su un comparto di Welfare tutto a un segmento di popolazione
Che essendo nato
Garanzia di cura
Chiede alla comunità come ricordava il presidente Guzzetti di
Intervenire
Il tema della casa credo che insieme all'invecchiamento l'altro tema drammatico del nostro Paese che spesso collegato all'impoverimento quello abitativo evidente che laddove negli anni non si è più investito nelle case di edilizia residenziale pubblica e quindi ben vengano
Le esperienze che sociale housing ma noi abbiamo una fascia di popolazione che al social housing purtroppo non accede
E per le quali la quale l'unica risposta possibile quella dell'edilizia residenziale pubblica oppure di strumenti di sostegno al reddito vede il fondo per il sostegno al reddito che negli anni passati era stato
Finanziato in modo rilevantissimo io ricordo spero la sola città di Torino qualche anno fa avevamo venticinque milioni di euro che arrivavano
Nelle tasche dei cittadini per aiutarle a colmare il gap tra loro un reddito familiare e il costo dell'abitazione
L'anno scorso non è più stato possibile a bere alcun tipo di finanziamento è evidente che il combinato disposto però di queste azioni unite a una crisi straordinaria
Rischia davvero di accentuare in modo drammatico
La situazione di crisi e credo che
Quindi
La chiave di lettura attraverso la quale
Immaginare un secondo livello allora debba davvero
A essere quella di leggerlo in una dimensione nella quale tutti i vari soggetti che dire lentamente o indirettamente incidono sulla vita delle persone sulla qualità di vita delle persone non possono chiamarsi fuori
E credo che questo sia tanto più vero oggi in cui anche alcuni segnali che ci arrivano e credo che soprattutto nelle città metropolitane questo sia molto evidente
Segnali che
Potrebbero mettere in discussione anche la coesione sociale dei territori ripeto chiamano fortemente in causa a tutti sia livelli istituzionali
Che direi tutti i vari attori dal mondo sindacale al mondo dell'impresa
Molto delle fondazioni e già molto coinvolto mediamente sui territori proprio
In questa in questa direzione
Certamente dicevo
Ci sono c'è bisogno di strumenti che in qualche modo traccino una politica nazionale e sul contrasto alle povertà
Io penso però anche
Che
Molto davvero si gioca in termini di
Realizzazione di quelli che sono
I nostri principi costituzionali in particolare in materia di sussidiarietà sia nella sussidiarietà verticale che vede comunque
Nella istituzione più vicina al territorio a quella maggiormente deputata
Ad agire a raccogliere i bisogni ma che per far questo ha bisogno di essere sostenuta nell'esercizio di queste sue funzioni ed ai livelli superiori ma poi anche nella sussidiarietà orizzontale
Cioè tutto quello che si riesce a creare proprio in termini di comunità di comunità locale in cui io credo il ruolo della
Dell'ente locale non deve essere quell'Audi
Tale strane intenzioni di
Esercizi fantasiosi piuttosto che gestione di servizi in captando poi quei problemi che ci ricordava residente Buzzetti ma piuttosto in una robusta azione di governo del sistema di definizione Nonda sono
Delle priorità che credo sia davvero però però e alla responsabilità
Che deve stare in capo ai sindaci che peraltro la legge riconosce come maggiori garante della salute
Dei cittadini intendendo per salute nella sua accezione più ampia
Quindi Hillary
Modello di sussidiarietà che credo vada praticato parte
Da esperienze come abbiamo letto in queste straordinarie progetti che stavano dentro questa nuvola che ci è stata rappresentata credo che parta poi anche però
Da delle pratiche
Quotidiane delle pratiche e che fanno sì che per esempio
Buona parte delle risorse pubbliche vengano anche investite proprio nel sostenere queste esperienze e semmai che promuove alle creando un effetto moltiplicatore
Io credo che questo presupponga anche sicuramente il fatto che dal punto di vista come dire a volte della
Immagine pubblica lasciatemi usare questo termine
Sì sì anche la volontà delle istituzioni e degli enti locali di fare un po'è un passo indietro e di lasciare ad altri protagonismo
Ma credo anche che la sussidiarietà si sviluppa nella misura in cui ci si riconosce
Nelle reciproche nei reciproci ruoli e nelle recite con responsabilità e che quindi
Il privato sociale riconosca
Dell'ente locale questa responsabilità e questo ruolo di governo e ti risposta ai cittadini nella definizione di priorità e viceversa l'ente pubblico riconosca nel privato sociale questa capacità
Di
Rispondere dal basso ai bisogni dei cittadini creando un effetto moltiplicatore
Un piccolissimo flash e chiudo per riportare alla mia
Città nonostante
Il momento difficile la città di Torino ha mantenuto un investimento
Molto spin portante sul tema dell'UE il fare e subito la parola solo la parte delle politiche sociali noi ancora nel due mila e tredici abbiamo avuto una
Un investimento vorrei dire non una spesa di oltre centocinquanta
Milioni di di euro di questi centocinquanta milioni oltre cento sono stati spesi nel sostenere queste reti di sussidiarietà
Io credo che sarebbe poi importante fare dei bilanci aggregati
Perché questa spesa pubblica nel caso della mia città credo che la si possa quasi a raddoppiare
Sì a questo si aggiunge il sistema di sostegno al welfare delle fondazioni bancarie forse oltre che a raddoppiare
E del privato sociale che laddove non è in grado magari di
Mettere delle risorse contribuisce comunque in termini di interventi di lavoro di volontariato
Quindi
Io penso che la strada del secondo lei fare fondamentalmente sia nella dimensione della sussidiarietà verticale e orizzontale nel coinvolgimento di un'ampia piatte platea
Direttori e nella consapevolezza
Che o attraversa questa crisi la attraversiamo anche considerando la necessità
Di alzare i livelli più bassi maggiormente in difficoltà della nostra popolazione o diversamente credo sarà molto difficile per tutti riuscire a trovare una via di uscita grazie
Grazie e noi abbiamo terminato
Ce qui con noi il ministro Enrico Giovannini che appunto ci dirà le sue considerazioni ci parlerà un po'delle cose che ha sentito delle cose
Che che alla luce della sua attività pensa
Quindi niente poi finisce così
Il secondo quel far
C'è un sito www secondo quanto appunto i tiri quindi tutta l'attività può essere
Seguita quotidianamente il prossimo rapporto ci son due anni qui stare tranquilli avete tre per rimugina riprogettare questi Los Angeles non invasivo insomma dove il bambino
Meno visto dall'ex
Grazie grazie ed era opportunità che ho avuto questa mattina
Di passare in queste ore imparando moltissimo naturalmente apprezzando enormemente il lavoro svolto un lavoro complesso e quello che ha detto Dario Di vico o mi tranquillizza perché guardando il sito
Sembra che
Il progetto sia finito
Nel senso che il sito racconta i passi
E l'ultimo passo è la preparazione del rapporto che adesso è stata
Fatta
E quindi era un po'preoccupato dei voti avevo anche una proposta ma insomma su questo torno tra un attimo
Scusate se la prendo un po'apparentemente alla larga ma vedrete che non non è così
L'altro giorno
I giornali hanno dedicato per qualche ora naturalmente un po'di spazio a questo ma in questo intervento del Papa si chiama i cancelli gaudium
E vorrei partire da una citazione
I cittadini vivono in tensione tra la congiuntura del momento e la luce del tempo dell'orizzonte più grande dell'utopia che ci apre al futuro come causa finale che attrae
Da qui emerge un primo principio per progredire nella costruzione di un popolo il tempo e superiore allo spazio
Questo principio permette di lavorare a lunga scadenza senza l'ossessione dei risultati immediati
Aiuta a sopportare con pazienza situazione difficile avverse o i cambiamenti dei piani che dinamismo della realtà impone
è un invito ad assumere altre la tensione tra pienezza del limite assegnando priorità al tempo
Uno dei peccati che a volte si riscontrano nell'attività socio politica consiste nel privilegiare gli spazi di potere al posto dei tempi dei processi
Dare priorità allo spazio porta diventar matti per risolvere tutto nel momento presente per tentare di prendere possesso di tutti gli spazi di potere e di autoaffermazione
Significa che gli stalli Zahri processi e pretendere di fermarli
Dare priorità al tempo significo occuparsi di iniziare i processi più che di possedere spazi
Il tempo ordina gli spazi li illumina li trasforma in anelli di una catena in costante crescita senza retromarce
Si tratta di privilegiare le azioni che generano nuove dinamismi nella società e coinvolgono altre persone e gruppi che le porteranno avanti finché frutti fichi no in importanti avvenimenti storici
Senza anzi età però con convinzioni chiare e tenaci
Fra queste ultime parole forse spiegano perché sono partito da qui perché quello di cui stiamo discutendo oggi esattamente la viarie process
Non
Occupare spazi
Avviare i processi che naturalmente
Presi dall'ansietà di risolvere i problemi quella Sita che
Dobbiamo in qualche modo sentire vista la drammaticità della situazione che abbiamo intorno
Ecco questa ansietà di trasformare
Magari delle buone idee immediatamente in
Grandi process
Un po'quello che diceva Dario Di vico il top davano il voto matto e in questa discussione questa breve riflessione che ho letto ci fa capire che servono tutti e due
Servono tutte e due nel rispetto reciproco serve naturalmente un intervento sulla misura di povertà assoluta come Dio comanda
Non sto citando adesso il Papa ma è stata poi letta che in realtà nella sintesi nella sintesi giornalistica in questo modo con
Lo straordinaria ricchezza di iniziative
Che erano descritte in quella nuvola che si fermavano purtroppo ben prima della linea gotica
Ma insomma per fortuna come è stato ricordato nella nell'intervento sul rapporto cominciano in realtà ad avere anche
Interessanti esperienze nel Mezzogiorno
Se questa è la prospettiva
Più che
Appunto dibattere per tempi lunghi su cosa è meglio tutto davano il bottom up
Possiamo forse grazie al lavoro svolto
E alla prospettiva di cui ho parlato riuscire a capire quali sono i processi che dobbiamo avviare magari per favorire quello che è già stato avviato e renderlo sì questo mi sembra che tutti l'abbiamo detto un po'più sistemico
Perché uno dei rischi evidenziati nel slide che abbiamo visto questa mattina e la frammentazione e lo spreco di energie per inventare la ruota in qualche modo oltre che l'eterogeneità territoriale
Allora io su questo vorrei fare le seguenti riflessioni primo
Mi sembra abbastanza chiaro che il secondo welfare non può essere considerato banalmente sostitutivo del primo marzo
Ma certo può assorbire parte del
Terzo welfare se posso usare questa locuzione che quello un po'casareccio cioè che le nostre famiglie fanno quotidianamente per tentare di
Tirare avanti di fronte alla mancanza del primo welfare
Tante volte come presidente dell'Istat ma anche prima come
Direttore deve essere istiga dell'OCSE mi è capitato di sottolineare come in Italia il welfare familiare ha svolto una funzione di supplenza ma è chiaro che con la crisi un welfare familiare non ce la fa non c'era mai fatta e non ce la può fare
E allora il secondo welfare può
Non tanto prendere dei pezzi dal primo
Ma costruire in modo molto più sistematico
Risposte a quello che prima veniva fatto con un po'di bricolage o con l'accumulazione
Che le famiglie che ci hanno preceduto grazie a quella crescita ancorché sempre meno dinamica dell'economia italiana hanno consentito di mettere da parte
E la seconda considerazione che mi porta
Questa riflessione e che non possiamo immaginare di scaricare sul secondo welfare i limiti del primo
Sarebbe veramente
Colpevole perché non solo l'abbiamo fatto sul terzo welfare ma adesso anche sul secondo
E allora però tirare la linea
Di demarcazione tra primo e secondo
Anche russe di quello che diceva Albini è un po'la sfida che abbiamo oggi
Le faccio un esempio che lui aveva certamente in mente
Lo anche citato brevemente mano spiego per i non addetti ai lavori
Noi quest'anno abbiamo messo
Circa due miliardi e mezzo sui cosiddetti ammortizzatori in deroga e non basta
Dal due mila quattordici partono i cosiddetti fondi di solidarietà
Che sono una forma di contribuzione delle imprese e del dei lavoratori che non pagano finora i contributi ordinari per la cassa integrazione rete eccetera
Che si fanno carico secondo la legge di un attacco di una parte degli ammortizzatori in
Eroga perché una parte beh perché naturalmente la crisi morde così pesantemente che non possiamo immaginare che il primo anno di contribuzione che lei un
Tesoretto diciamo così sufficiente da spendere poi negli anni brutti come viene nel sistema della contribuzione per gli ammortizzatori non in deroga perché siamo negli anni brutti
Questo vuol dire che
Ci sarà un ammontare a partire dall'anno prossimo di ammortizzatori in deroga che non verranno pagati dallo Stato
Dalla fiscalità generale
Che ci facciamo con quei soldi che in teoria
Il primo welfare sta risparmiando
E ci possiamo fare tante cose naturalmente Albini dice e ha ragione investiamo di più sulle politiche attive
Ma io potrei dire naturalmente investiamo anche di più sulla povertà e poi su tutta la lista dei problemi ecco queste scelte
Sono scelte che non possono essere fatte sull'onda di una discussione notturna della legge di stabilità
Ma hanno bisogno di un attimo di tempo per trovare la sintesi so se avete visto nel cosa sta accadendo in Germania settimane di negoziazione
Che stanno prolungando la nascita di questo nuovo Governo in cui si sono di battuti questi temi è uno degli esiti secondo i giornali di oggi e che si aumenteranno le prestazioni pensionistiche
Io vorrei ricordare che in Germania ci sono quasi otto milioni di cosiddetti mini Jobs
Gran parte dei quali non hanno prestazioni contributive
Non creano un welfare futuro otto milioni quasi niente possiamo parlando proprio di un fenomeno marginale come quello per cui mini Giobbe erano nati
E quindi si pongono questo tema così siccome si pongono il tema
Che è stato ribadito da alla pubblicazione pesci sono state Glass dell'OCSE di qualche giorno fa ma che io stesso avevo sottolineato
Nelle settimane scorse e cioè
Qual è il futuro pensionistico di persone che iniziamo a lavorare a trenta trentacinque anni con vite lavorative discontinue
Quale sarà il futuro pensionistico e quindi vuol dire che di fatto noi stiamo generando a trenta quaranta anni una situazione analoga a quella che questo Paese ha già vissuto con il passaggio dall'agricoltura all'industria
In cui
Si decise di farsi carico di pensioni da fame teoriche di un intero mondo rurale che era destinato naturalmente alla povertà
Però queste problematiche
Richiedono una capacità di fare quello che il Papa in qualche modo ci invitava a fare e cioè avviare dei percorsi senza necessariamente pensare di poterli risolvere in pochi giorni
Perché vedete
Credo che il lascito più grave
Di questa crisi e lo dico da tempo ben prima di essere chiamato a fare il ministro sia il senso di vulnerabilità
Anche le economie che si sentivano immuni da la povertà
Anche quelle imprese che erano convinte di poter crescere indefinitamente anche quelle persone del cosiddetto ceto medio Camp avevano sentito parlare di un mondo ormai passato di stenti e così via avevano vissuto invece trenta quarant'anni di crescita
Bene oggi si sentono vulnerabili sono vulnerabile
E attenzione lo dico da economista
Questa è
La
L'elemento questo elemento che blocca maggiormente la ripresa economica
Perché anche chi non è stato colpito dalla crisi tenderà a risparmiare di più
Invece che spendere
Questo è l'elemento che
Determina quello che qualcuno dice è un rischio di uno scenario giapponese
Cioè di una Società per altra Peter bloccata che non investe più sul futuro allora il discorso di oggi sul secondo welfare è il primo welfare serve non tanto e non solo a tamponare
La gravità della crisi
Ma a farci mettere in moto dei processi magari come quelli che sono state dette richiamati prima nella contrattazione che ridiano una prospettiva di medio termine una prospettiva di medio termine che non sia
Dominata solo dalla paura
Ma ragione Albini quando dice pensiamo attenzione
Con una crescita bassa non ce n'è per nessuno
Con una crescita bassa non ci sono risorse da redistribuire da riorientare
E allora vedete come il tema della crescita economica e il tema del welfare sono strettamente connessi non solo sul piano congiunturale ma sul piano strutturale se noi non abbiamo un tasso di crescita dell'economia
Consistente persistente non non avremo un welfare adeguato in futuro
E questo rende naturalmente ancora più complicata
La distribuzione delle risorse eredi e diventa ancora più rilevante l'impegno che Fondazione terzo settore
Stanno svolgendo per non solo fare innovazione sociale e sostenere le persone in difficoltà ma per
Consentire
Al lo Stato e non solo
Di investire al massimo per un futuro che non riproduca la situazione in cui ci troviamo
Di nuovo Albini richiamava le scelte necessari
Non sono sicuro se la pensiamo su questa cosa non lo stesso modo Albini
Però a me piace pensare che la riduzione del cuneo fiscale
A carico delle imprese noi abbiamo scelto di orientarle a quelle imprese che hanno un tasso di incidentalità basso
Vedo appunto Albini che storce un po'non perché sia contrario al principio
Ma perché riuscire a coniugare insieme un'incentivazione finanziaria alla crescita con altri obiettivi come la sicurezza sul lavoro
è un modo per tentare di
Fare in investimenti sulla crescita ma anche investimenti che cambino il sistema di funzionamento della nostra economia della nostra società ci sono altre opportunità di questo tipo sì
E le esperienze che di cui abbiamo sentito parlare oggi
Sono esattamente esperienze che coniugano un aiuto concreto con una ripartenza con una possibilità di sviluppo futuro basata su un capitale umano è un capitale sociale più forte
Ancora quattro considerazioni vorrei fare crescendo più sul concreto
Nei tre anni fa quando era il punto all'OCSE essi decideva come aggiornare
Il manuale che misura l'innovazione io mi battei permettere un capitolo sull'innovazione sociale
E per detti
Perché i miei colleghi economisti dissero ma che cos'è questa innovazione sociale ma non è un'innovazione misurabile non è
Adesso qualche anno dopo tutti parlano di innovazione sociale però attenzione e questa è una proposta che faccio
è chiaro da quello che avete detto ed altre cose che non c'è un focal point
Nazionale sul tema dell'innovazione società
E allora la domanda e se
Al di là del piacere di sapere che il progetto secondo welfare andrà avanti comunque
Se possiamo ragionare insieme con il nostro ministero per creare una piattaforma di questo tipo
Una piattaforma cioè di
Più ampia di quello che meritoriamente è stato fatto che estenda proprio al tema dell'innovazione sociale e che prenda anche l'occasione per cambiare
Come è stato ricordato prima la posizione italiana anche rispetto all'esterno
Abbiamo un'opportunità il G otto ha creato una task force sul tema innovazione sociale e la Presidenza del Consiglio ha deciso che sia il nostro ministero a fare da riferimento
Quindi abbiamo l'opportunità di
Legare
Un bisogno nazionale con un'opportunità anche internazionale e quindi uno dei frutti di questa discussione di oggi potrebbe essere proprio quella di rivedersi
Per capire come
Stabilire una piattaforma presso il Ministero incolla in Rete con tutti gli altri
Sul tema dell'innovazione sociale che consente di fare quel passaggio che è stato detto prima da protezione sociale a promozione sociale
Che è quello di cui abbiamo disperato bisogno vista la perdita di capitale sociale che questa crisi sta producendo
Seconda proposta concreta
Noi stiamo riflettendo
Proprio per cercare di
Rispondere alcune esigenze del primo welfare sulla base
Della situazione che stiamo vivendo che promette vivremo in futuro
Siamo riflettendo su come riuscire a superare proprio la frammentarietà delle contribuzioni che una vita lavorativa più
Mobile dice qualcuno più incerta dice qualcun altro più insicura produrrà
Ecco fare una riflessione su questo
E riuscire a capire tornando a tutti quei progetti anzi e quei contratti firmati
Se ci sono già una serie di soluzioni magari locali che sono state trovate in questa direzione per consentire
A
A chi ha questa vita lavorativa più frammentata più discontinua di versare contribuzione e all'impresa di versare contribuzione in modo da saldare
I vari pezzi della storia lavorativa questo potrebbe essere un secondo argomento su cui rincontrarci per riuscire a capire come distillare dalle
Esperienze anche dei contratti firmati semplice ci raccontava prima
Soluzioni che possano essere in qualche modo generalizzata
E il terzo punto e quello che rivolgo una richiesta che rivolgo a Ferrera che ha realizzato questo progetto questo Progetto
Anche se le
Le esperienze che avete vi guardato sono limitate ma sono comunque numerose sono buoni non campione statistica ma insomma
Quali sono le lezioni
Che già adesso avete tratto per eventuali interventi normativi
Dall'esperienza che avete visto
Sentiamo prima la modifica l'articolo cento del testo unico ecco ce ne possono essere delle altre
Allora io vi propongo di organizzare a breve un incontro chiedendovi di provare a distillare
Già alle elezioni tratte
Per eventualmente modificare qualcosa anche perché noi stiamo mettendo mano a una riflessione insieme con il terzo settore
Anche sulla
Eventuali modifiche alla legislazione del terzo settore dell'impresa sociale e così via
E l'ultima considerazione che vorrei fare
Riguarda il tema europeo
E questo mi porta alla considerazione
Che faceva Buzzetti prima
Fa molto piacere che
La European Foundation senta pensiamo alle fondazioni europee abbiamo scelto questo come tema
Non so quando si terrà la Conferenza
E allora la domanda è come Presidenza italiana dell'Unione
Nella seconda semestre due mila quattordici possiamo immaginare di organizzare qualcosa che prepari
Questo evento perché il tema del welfare europeo io ero ieri a Bruxelles è naturalmente un tema molto elevato
Che cosa possiamo fare noi per connettere il mondo delle fondazioni europee con cui appunto nella mia vita precedente OCSE avevo avuto modo di interagire
Con
Quello che appunto si muove all'interno dei Governi e possiamo immaginare una riflessione
Nel corso della Presidenza europea
Italiana
Concludo
Vedete
Da che mi capitò di leggere un breve testo un testo di Claus offre un politologo tedesco
In una numero speciale di una rivista italiana dedicata a l'andare oltre il PIL per chi mi conosce sa che io
Punto per molti anni io contribuito a creare questo movimento mondiale sulla misura del benessere dell'andare oltre il PIL bene clausola offre
Diceva
Ma non è che la crescita sta al capitalismo democratico come la repressione stava socialismo di Stato che non appena hanno smesso di reprimere
Il sistema è crollato
Ma è una domanda in
E tante
Che però ci riporta a quello che dicevamo prima
Se non c'è una crescita sostenibile equa
Non ce n'è per nessuno
E i rischi che abbiamo di coesione sociale sono forti e non solo in Italia ma in Europa vedremo quello che succederà nelle prossime elezioni europee
Allora
Riuscire a capire
Come
Quel passaggio che qualcuno di voi
Già citato sul non lasciare le persone indietro e certamente il vice Sindaco lo vive in prima persona visto che
I Comuni hanno questo ruolo così forte di prima linea
Se non riusciamo a
Veramente realizzare questa idea
Che lasciando le persone indietro si mette a rischio la coesione sociale cioè il capitale sociale cioè la sostenibilità
Ecco se non ci ricominciamo di questo e troviamo in modi efficienti ma reali
Non so che futuro avremo
Quando
Anni fa tentammo di misurare il cosiddetto sviluppo sostenibile che poi è diventato uno slogan ma in qualche modo
Realizzammo che la Commissione Brooke Brundtland che lancio a questa idea dello sviluppo sostenibile
Parlava non dei tre pilastri che poi sono diventati la vulgata cioè il pilastro economico pilastro sociale del pilastro ambientale
E lo sviluppo sostenibile ma aveva un quarto pilastro
Che era quello delle istituzioni
Che fu un po'accantonato perché i Paesi sviluppati devo pensavano che si sarebbe passati a parlare della
Funzionamento della democrazia e così via e quindi in qualche modo spinsero verso una vulgata del concetto di sviluppo sostenibile che fosse centrato su gli altri tre pilastri
Questa crisi così lunga
Ci ricorda che il quarto pilastro della sostenibilità cioè le istituzioni
è altrettanto importante
E strettamente legato agli altri tre
Questo lo dico per
Rendere omaggio
A chi attraverso queste esperienze di cui abbiamo parlato oggi e cioè le imprese le istituzioni del terzo settore
I corpi sociali le fondazioni
Contribuiscono a rafforzare l'istituzione di questo Paese magari qualche volta svolgendo opera di supplenza
Ma è evidente che senza un rafforzamento dell'assetto istituzionale del nostro Paese gli altri tre pilastri
Diventano fondamentali ma non bastano e allora grazie grazie per questa attività che avete svolto appunto anche con supplenza e il mio invito e quello di saldare maggiormente il lavoro straordinario che avete fatto con l'altro pezzo dell'istituzione che rappresento
Magari riuscendo a mettere insieme dei processi concreti per trasformare
Ottime pratiche in generalizzazioni che miglioreranno al nostro Paese grazie
E allora ringrazio il ministro ovviamente
Apprezziamo moltissimo le proposte di collaborazione sussidiaria
Che ha avanzato perché penso che poi saranno vagliate dal
Dal comitato scientifico di secondo voi al fine
Che che procederà e le grazie a tutti quanti come avete visto insomma stato un ampio dibattito anche con voci diverse ma
Era questo l'obiettivo
Buon pomeriggio a tutti