Tra il potere e i cittadini. Informazione e riforma delle istituzioni

Convegno non c'è ancora Laura affollatissima Wanda altra parte abbastanza naturale a Roma sono le dieci e mezza del dieci luglio quindi abbiamo un minimo di margine
Di giustificazione per quelli che devono ancora arrivare io intanto ringrazio tutti i presenti
Per la puntualità
Da parte della maggior parte di queste persone c'era stata abbiamo avuto qualche problema organizzativo ha cominciato
Prima di dare la parola al primo dei nostri comunicatori o forse è il caso di chiamarli esterna tori con i tempi che corrono vorrei come
Vorrei niente in di dico che il è il Gruppo di Fiesole lega dei giornalisti ad aver organizzato questo il colpo questo incontro il convegno e tra potere tra il potere i cittadini informazione e riforma delle istituzioni e mi pare che il tema ci sia in tutta la sua attualità
Prevediamo degli delle comunicazioni
Il margine massimo è un quarto d'ora
Di Roberto Mollica Morrione giornalista televisivo dei gruppi promotori del convegno il suo tema informazione riformare le istituzioni perché il compito il professor Franco Rosi liti docente di Sociologia all'Università di Pavia sovranità popolare e giornalismo democratico Ferdinando Adornato caporedattore all'Espresso autore di importanti saggi sui problemi dell'informazione il suo teme la questione ecologica dell'informazione
Sergio Zavoli credo che ci sia poco da dire lo conosciamo tutti è uno dei protagonisti di quarant'anni giornalismo
Il teme l'informazione spettacolo è cambiato il giornalismo televisivo
Poi avremo monsignor Ersilio Tonini che in c'era annunciato che in viaggio da Perugia quindi arriverà credo a momenti è il vescovo di Ravenna una delle voci alte della chiesa del mondo cattolico
Tonini e il tema che cinese da Tonini è cosa chiedono i cittadini esperienze di base del mondo cattolico
Sandra Bonsanti inviato di Repubblica perché sta scomparendo il giornalismo di inchiesta
Poi avremo il presidente delle ACLI Giovanni Bianchi sulle richieste della società civile all'informazione infine ultimo ultima comunicazione della mattinata Tito Cortese già giornalista televisivo oggi già direttore dell'ora e vicepresidente del nuovo consiglio degli utenti
Ci parlerà proprio della esperienza del consigliere lite
Nel pomeriggio altre quattro comunicazioni una e di Vittorio Roidi caporedattore al Messaggero sul valore della normativa contrattuale e anche in questo caso siamo in perfetta attualità
E infine Giuseppe Corasaniti magistrato docente di diritto delle comunicazioni la facoltà di giurisprudenza della Luiss di Roma sì ci parlerà della riforma dell'ordine una possibilità di legge del sistema le conclusioni saranno tratte da Giuseppe Giulietti che è segretario della dell'Usigrai il sindacato dei giornalisti RAI prima di cominciare vorrei soltanto dirvi che è stato con noi per pochi minuti Giorgio Santerini segretario della Federazione nazionale la stampa e che si è allontanato perché stamattina ricominciano le trattative per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti e comincerà da Roberto
Il Gruppo di Fiesole italica dei giornalisti ripropongono oggi una specie di viaggio nel mare dell'informazione
Quando si intraprende un viaggio è opportuno prima di tutto capire che cosa si vuole vedere
Sapendo che in ogni caso troppe cose saranno alla fine trascurate
Una breve guida ragionata può essere utile va infatti valutato che l'informazione nel nostro Paese come un mare in parte sconosciuto
Battuto da venti dove si naviga a vista fra banchi di nebbia scogli improvvise burrasche inoltre non sono state tracciate ancora precise carte nautiche
E le poche rotte assegnati sono di frequente incrociate da navi che battono bandiera ombra con rischi di collisioni e affondamento sul tema delle riforme istituzionali ci imbattiamo subito in una tempesta
Questa partita con la quale potrebbe giocarsi il futuro della democrazia e figlia di due crisi possiamo dire quella del sistema politico e quella della società che da esso non si sente più rappresentata
I fenomeni di corrompe mento della politica e di disgregazione dello Stato come in un circuito perverso alimentano elementi di scollamento in una società per certi aspetti arretrata e per altri versi in mutazione
Quindi con un misto di problemi antichi e nuovi il cui incancrenirsi o la cui troppo veloce omologazione rischiano di far prevalere l'indifferenza individualismo il rifiuto stesso dei valori alti della politica
Sulla fiducia di costruire un'alternativa morale prima che statuale
Fenomeni disc eleganti espressi da diversi punti di vista dall'espandersi delle leghe ed a rafforzarsi del clientelismo malavitoso sembrano proiezioni di massa di questo circuito degenerativo del rapporto politica società così come lo straordinario risultato del referendum esprime un segnale d'allarme e insieme una perentoria richiesta di moralità e di nuovo senso dello Stato
Di questo contraddittorio processo l'informazione è uno dei protagonisti insieme un po'vittima e un po'carnefice
Ci sono domande alle quali il nostro giornalismo non ama rispondere ammesso che se le ponga ad esempio se e come esso sia soggetto di rinnovamento e di razionalizzazione dei fenomeni sociali o sei più o meno consapevolmente sia uno strumento di confusione e di sostanziale conservazione
Domande che si dovrebbero porre quando vediamo ad esempio la progressiva scomparsa dell'inchiesta quella di prima mano che scava in profondità nelle realtà sconosciute oscure senza accontentarsi di descrivere la punta dell'iceberg
Cosa significa l'emarginazione del giornalismo d'inchiesta mentre dilagano le mafie di tutti i tipi e si rafforzano i poteri occulti
Che come sostiene in un recente saggio Nicola Tranfaglia hanno nella trasparenza e nell'informazione il loro naturale antidoto
E ancora un punto nevralgico di un mestiere che si trasforma il direttore di testata come si colloca in questa decisiva figura questa decisiva figura di giornalista manager conteso tra la redazione di impresa editoriale
Crocevia tra il mondo dei lettori diciamo così il mondo dei palazzi
è difficile non chiedersi se potremmo fare qualcosa di diverso mentre si forma il quotidiano supermarket dell'informazione spettacolo
Con la sua omologazione consumistica il vociare sopra tono il protagonismo indotto dai modelli televisivi
I linguaggi stereotipati e impoveriti il mito della quantità anche di chi legge di chi guarda che si sovrappone alla ricerca della qualità e alla capacità critica
La banalizzazione che riduce spesso la complessità delle reale
Certo l'informazione non possiede un valore totalizzante di in un Paese che altre risorse di formazione di verifica critica delle opinioni comuni dei valori guida secondo un sondaggio di Panorama nel referendum del nove giugno soltanto dodici italiani su cento sarebbero stati influenzati dalla tv e dieci su cento dai giornali
Mentre più di metà avrebbero deciso sulla base di scambi di idee in famiglia sul lavoro tra gli amici
E noto d'altra parte che gli italiani si fidano poco dell'informazione dei giornali e della tv compresa quella che consumano direttamente
Qui si pone un'altra domanda su questo distacco che accomuna in un certo senso il sistema informativo e quello dei partiti quanto pesano i modi di rappresentazione della politica
è diffusa la sensazione che in quella rappresentazione non influisca un'affermazione forte da potere ha potere dei valori che dovrebbero essere proprie delle informazioni
Quanto alla subalternità agli interessi di una o l'altra delle parti in causa
Insomma non una partecipazione da arbitro ma da giocatore ciò che le toglie credibilità e identificazione da parte del cittadino
Giornali e televisione quarto e quinto potere come sono ottimisticamente descritti dalla cultura libera l'americana
Nel nostro Paese sono difficilmente vissuti come soggetto autonomo di cambiamento o anche solo come potenziale contropotere
è una subalternità che viene generalmente avallata dall'acquiescenza dello stesso corpo giornalistico dove si registra di rado uno scatto di orgoglio
Pericolosi segnali non sono mancati anche nel convulso avvio del confronto sulle istituzioni
Interrogativi nascono dal patologico rapporto intrattenuto in questi mesi dal mondo politico con giornali e con singoli giornalisti a partire dalla più alta autorità della Repubblica
Penso che in questa fase la stampa scritta e radiotelevisiva
Sia pure con varie importanti eccezioni complessivamente non abbia offerto un bell'esempio di credibilità di coerenza valutando che ci sono stati attacchi di eccezionale gravità
Pensiamo alla divisione operata al massimo livello istituzionale fra giornalisti amici e nemici
Quale ripetuto palleggiamento sui giornali da parte di settori politici di contraddizioni e di tensioni del tutto propri o ai balletti di dichiarazioni dati scomparsi risorse un'immagine avvilente che certo appartiene prima di tutto alle fazioni che si combattono ma che di fronte all'opinione pubblica non assolve affatto il mondo dell'informazione
Penso alla scandalosa facilita se non a volte alla complicità nel tramutare in pretesi scoop o in prese di posizione il chiacchiericcio da fiume carsico proveniente dai corridoio dai telefoni dell'alto colle
E di converso alla paralisi di ogni riflesso professionale quando si è trattato di vere interviste presidenziali
Dove il giornalista funzionava invece da spalla o da mutuo porci Tore il microfono anche di fronte alle più sorprendenti affermazioni
Pensate cosa sarebbe accaduto se grandi giornali o reti tv avessero avuto occasioni analoghe cosa peraltro poco verosimile negli Stati Uniti o magari in Giappone in Inghilterra in Germania o anche solo in Spagna
In questo campo si sconta l'inesistenza di una vera cultura dell'informazione con indefinite identità del ceto professionale che mi dovrebbe essere formato e che a sua volta dovrebbe consolidarla giorno per giorno
Anche la stampa è figlia del suo tempo e sarebbe illusorio pensare che possono cimiteri in campo un'autonoma alternativa al di là dei modelli che condizionano la Società e delle situazioni oggettive in cui vivono le sue strutture
La storia del nostro Paese le scelte degli anni della Repubblica
Hanno accumulato troppi ritardi troppe contraddizioni nella definizione legislativa come nella struttura proprietaria in i rapporti tra le redazioni e il potere politico e finanziario se non a volte il potere occulto
Al formarsi di un mercato secondo le leggi della concorrenza e del consumo proprie di un sistema liberaldemocratico ma esasperati dall'espandersi incontrollato del mezzo televisivo
Non ha corrisposto un adeguato sistema di regole e di contrappesi indispensabili invece per il corretto funzionamento del mercato in un regime liberisti con il risultato è un panorama di concentrazioni dove non solo in via di estinzione la figura da sempre rara dell'editore puro ma che per l'assenza di vere norme anti creste di un incremento di un libero mercato
Lascia acquisto alla mercé di ogni possibile intreccio di un oligopolio politico finanziario
E da questa partita a poker riservata a pochissimi giocatori emerge sempre più incontrastata la potenza multimediale della Fininvest
Che anche grazie alla confezione su misura della legge Mammì
E ormai in posizione dominante in ulteriore espansione nel settore audiovisivo nei periodici nella produzione e distribuzione cinematografica nelle apparecchiature elettroniche leggere nel controllo della pubblicità
In questo intreccio ed è un altro inquietante fatto nuovo
è vero avvisarli un più diretto di consistente scambio fra gruppi politici e interessi finanziari e industriali
Come insegna l'esito stesso della vicenda Mondadori tale da configurare di per sé un terreno di verifica istituzionale
Questi fenomeni operano infatti nei punti più molli e vulnerabili della democrazia e non sono certo recuperabili con appelli o mobilitazioni volontaristiche ma solo con precise scelte politico istituzionali
Per ridefinire il sistema informativo attraverso il quale nel beni e nel male
Passa bilateralmente il rapporto politica società in una democrazia sostanziale la funzione dell'informazione giornalistica non consiste solo nel portare la politica al Paese ma soprattutto nel convogliare il processo inverso
Investendo il sistema dei problemi dei bisogni delle passioni che la gente indagando nelle zone opache del potere dello Stato della stessa società
Le riforme istituzionali vanno viste anche come una naturale riappropriazione di quella cosa pubblica che le deviazioni dei partiti hanno in larga parte occupato ed espropriato
Così penso che debba essere radicalmente affrontata la perversioni imposta al servizio pubblico radiotelevisivo dove contrapposti schieramenti militarizzati si contendono in una tardiva guerra medievale
Audience e consenso funzionando da uffici di collocamento e da megafoni da stanze di compensazione di favori e spesso da palestre per le fortune personali di consorterie interni ed esterni
è difficile sostenere che non abbia a che fare con le riforme istituzionali destino della RAI
La più grande azienda di comunicazione del Paese dove i partiti hanno tagliato fuori da ogni scelta contemporaneamente l'editore cioè il parlamento e il consiglio di amministrazione
L'azionista cioè di ieri e il destinatario del prodotto cioè i cittadini che pagano il canone condizionando fino al dettaglio assunzioni carriere contenuti editoriali
Piani di investimento ristrutturazioni e notiziando finanche le scelte tecnologiche come sta accadendo in questo periodo
La RAI intanto affonda sul piano delle risorse e delle prospettive nel mercato interno e internazionale
La crisi del sistema politico crea d'altra parte una centralità dei corpi sociali e delle professioni nella quale i giornalisti possono trovare nuovi collegamenti
Con quello che è stato definito come il terzo soggetto intrecciando la loro aspirazioni a un vero diritto di informare con la coscienza più diffusa nella società civile di un proprio diritto all'informazione
Se l'informazione giornalistica ha in sé i caratteri di responsabilità sociale e di interesse pubblico ai quali tanti si appellano di fronte agli scioperi per il contratto
A cominciare dal capo dello Stato molto recentemente si deve operare per costruire una seria regolamentazione legislativa del mercato e insieme per dare a questo mestiere quello satura etica che ne costituisce uno dei caratteri vitali e qui sta l'ipotesi di percorso che il Gruppo di Fiesole la lega dei giornalisti oggi mettono in discussione partendo dalle debolezze dalle responsabilità dall'incapacità dei giornalisti che sono tanti e certo non tutte giustificabili
Solo da una radiografia spietata di quella specie di mutazione genetica come è stata chiamata che ci ha investito tutti può nascere una proposta credibile da offrire alle redazioni come al sindacato
Nel confronto con la proprietà editoriali con i partiti come nel rapporto da costruire con i lettori e con gli utenti
C'era fra noi chi legittimamente proponeva di spostare il convegno a dopo la conclusione del contratto anche in vista del congresso straordinario della federazione nazionale della stampa
Abbiamo preferito realizzarlo subito con tutti i rischi e le difficoltà dell'estate non solo perché adesso che si sta avviando il confronto istituzionale ma soprattutto perché pensiamo che il contratto non sia una cosa diversa rispetto alla grande questione della libertà di stampa
Fra i tanti difetti attribuiti a questo mestiere cosa che curiosamente ci accomuna
Tra altre più importanti questioni ai magistrati
C'è quello di esserci spesso mossi con le rappresentanze sindacali associative oltre che attraverso i nostri opportunismi individuali
Più a difesa di uno status di cui la gente ha ragione o magari a torto coglie soprattutto gli aspetti economici e i piccoli privilegi corporativi che nella preoccupazione di fornire un'informazione più valida e più onesta
In questo c'è a mio parere molto di vero ma va sottolineato che se vi sono ancora spazi di partecipazione e di libertà nelle redazioni
Nonostante le sconfitte le viltà le angustie corporative e anche gli spostamenti di pacchetti azionari se sono ancora aperti e strade per cercare migliori regole i migliori garanzie
E per il valore insostituibile del contratto collettivo di lavoro e per la difesa che ne hanno fatto e mi fanno molti comitati di redazione
Allo stesso tempo il rafforzamento dei diritti contrattuali contrattuali delle redazioni è un punto fermo per tutelare diversamente l'interesse pubblico dell'informazione intesa come i beni sociale su questa strada e forse matura ampliando le positive esperienze delle carte e dei diritti
Un'esperienza nuova di partecipazione alla gestione attraverso forme di statuto dell'impresa giornalistica che intendiamo illustrare in una nostra proposta
Così come parleremo dell'esigenza ormai non rinviabile di adeguare le forme organizzative del sindacato dei giornalisti a un panorama dell'editoria e dell'audiovisivo profondamente mutato
E dunque una proposta diversificata quella che sarà approfondita con specifiche comunicazione un dibattito che intendiamo ampliare nei prossimi mesi e di cui questa giornata rappresenta solo un avvio una prima verifica
La guida ragionata è finita sulla prua della nostra simboli Canale abbiamo scritto per una nuova stagione dei diritti e dei doveri altri hanno pronunciato questa frase noi stiamo cercando di metterla in pratica
Lotte di fazione falsi scoop deviazioni dei partiti zone opache dello Stato prospettive del servizio pubblico mi pare che in questa severa analisi di Roberto Morrione ci siano spunti per un mese di dibattito e non per una giornata
Ma passiamo subito allora al secondo intervento quello del professor Franco Rosi liti dell'Università di Pavia sovranità popolare e giornalismo democrazie
Da qui seduto perché ironico se molto generali potranno apparire anche stretti
E non vorrei dare l'ho dato di vita di una tribù
Permettete anche che in una stagione politica con cui si abusa del concetto di sovranità popolare
Io svolgo alcune riflessioni su democrazia informazione proprio a partire da uno sguardo
Sul concetto di sovranità popolare
Non ho nulla contro questo concetto evidentemente nessuno di noi deve aver nulla contro questo concetto ma dico subito che mi opinione che quel tanto di civiltà politica
Che oggi esiste nel nostro Paese si assottiglia avrebbe perché de graverebbe circo romperebbe
Qualora l'uso della locuzione sovranità popolare perdesse il suo carattere utopico si appiattisca in come soddisfatta celebrazione dei livelli attuali diremo che di democrazia
Non si senza non occorre seguire la complessa evoluzione le complesse circonvoluzioni del concetto di sicuramente concetti di sovranità disunita profonda
Una cosa però possiamo dirle con molto semplici
Sono concetti
Che possono essere messi a fondamento dalla dal populus Joubert della legge romana fino al regime hitleriano
Sia di costituzioni democratiche sia di regimi autoritario
La radice di questa ambiguità
E nel diverso tipo di contesto teorico politico in cui può affermarsi l'idea di sovranità popolare
Può affermarsi accanto al presupposto di una sostanziale uguaglianza già realizzata dei cittadini e di un consenso collettivo operante
Ed è qui l'origine di ogni possibile mistificazione autoritaria oppure può affermarsi nel contesto di una chiara consapevolezza delle diseguaglianze
E dei conflitti all'interno della popolazione del cosiddetto popolo
In questo caso in questo secondo caso sovranità popolare vivendo un concetto limite un ideale se seguono utopie a cui ci si deve approssimare e a cui buone istituzioni democratiche devono permettere di approssimare
La nostra Costituzione a me sembra che scelga e questo secondo contesto teorico e politico
In essa è ben presente la consapevolezza delle diseguaglianze sociali da rimuovere
In essa non si finge una generalizzata uguaglianza dei cittadini
Oggi assistiamo io penso che anche un'analisi storica lo mostrerebbe
Rispetto ai discorsi di teoria politica durati fino agli anni agli inizi degli anni ottanta
Oggi da circa un decennio assistiamo regresso è una involuzione di questa concezione per così dire umile non assolutista
Di democrazia e di sovranità popolare
Non mi riferisco tanto le esternazioni del presidente vale anzi deficitari di Craxi
Quanto per esempio anche a una certa cura ossessiva del significato dei sondaggi popolari
Fatti sembra approssimativamente e conto sul posto di una completa trasparenza delle domande in una completa chiarezza di una competenza formazioni che risponde
Mi riferisco ai parametri di popolarità potrei riferirmi anche a certi andamenti degli studi Polito logici
Che in qualche maniera presuppongono sempre
Un
Trasparenza una conoscenza diffusa eccetera
Di passaggio consentiti quindi dire che fra i compiti di un il rinnovato stili di informazione di giornalismo sarebbe proprio quello di una critica radicale
Contro questo tipo di operazioni intellettuali serve proprio in una rivolta in nome del proprio onore professionale
Contro svelte frequentazioni dell'opinione pubblica contro questi sciocchi tributi agli umori popolari Ciocchi non veritieri
Non credibili qualsiasi
Professionista delle inchieste
Normalmente molto scettico di fronte a tutto questo fiorire di inchieste che ormai sono diventati un genere fosse in genere principale del giornalismo che sostituito da antiche
Inchiesta dell'individuo pensante che era il giornalismo
Ho detto opinione pubblica
E la dire ho messo in campo un concetto che con minori assolutismi condivide molte delle ambiguità del concetto di sovranità popolare
Per me da molti anni da decenni che sociologi licenziati politici più responsabili non i sociologi servitori di corte il principale concetto è quello di Lucca
Dico dunque che da anni da decenni del pensiero sociale più meditativo sottopone a critica il concetto di opinione pubblica
Proprio per la sua genericità proprio perché non tiene conto delle diseguaglianze delle fratture sociali e finge un inesistente eguale cittadino medio
Ma bisogna rassegnarsi ad apparire all'idea che d'Italia
Oggi per queste immagini generiche dalla popolazione dalla volontà popolare
Delle della sovranità popolare di bisogni collettivi dell'opinione pubblica c'è proprio oggi ore nel nostro Paese per queste immagini è il momento più fortunato è più favorevole c'è a mio parere qualche ragione oggettiva per il fiorire di questi concetti generici
La nostra società la nostra Italia entrata già da qualche decennio nel ciclo di un relativo stempera mento della struttura di classe
E ha perduto ora anche la sovrastruttura le sovrastrutture politiche sindacali dell'organizzazione di classe
Nonché le diseguaglianze si siano attenuate
Non che non siano emersi altre fratture testimoniate da movimenti come il movimento femminista o dal conflitto nord sud
Ma nessuna di queste nuove fratture sembra avere la capacità di organizzare visibilmente dura attivamente alla popolazione in subculture in su gruppi così come fu capace di questo l'arte antica struttura di classe
è facile in questo contesto pieno di micro conflitti fra micro gruppi fra lobbies e corporazioni
Ma non dominato da un unico grande conflitto che si affermi di astratta di cittadinanza
Idea astratta di popolazione di di astratta di opinione pubblica
Oggi è come se la nostra cultura politica
Stesse riscoprendo questi concetti generici
Ma perché dietro questa genericità dei concetti
C'è per così dire una genericità reale
Per dire uno sganciamento dalla struttura delle diseguaglianze
Mi sembra evidente che ciò abbia profonde ripercussioni sulla struttura dell'informazione
Non è più oggi l'epoca in cui si possa sperare che l'informazione sociopolitiche sociopolitiche
Sì è gestita anche all'interno di grandi organizzazioni di classe di classe politica o sindacale
Questo secondo polmone della democrazia che erano le grandi organizzazioni classe ma un po'di supplire a compiti d'informazione sociopolitica
Viene quindi definitivamente in primo piano la responsabilità decisiva dell'informazione di massa dell'informazione pubblica non connotata da rigidi appartenenze politiche
Perché sistema delle diseguaglianze anche un sistema di diseguaglianze di cultura più riduttivamente l'informazione è chiaro che il venir meno di grandi canali informativi di classe politicamente organizzati rovescia sull'informazione di massa sfide di verità e compiti di civiltà quelli prima non si erano mai visti
Alcuni sociologi per esempio dato nella ricerca dei minori centottantotto hanno mostrato meraviglia per il fatto che in concomitanza ad un enorme crescita della cultura dell'informazione politica a partire dagli anni sessanta cestista e un po'in tutti i Paesi del mondo occidentale ad una diluizione dalla partecipazione politica quali che siano indicatori che si vogliono prendere sia stata per un come partecipazione elettorale si è come dati ottenuti le inchieste
Ora io non proverei la stessa meraviglia perché certamente la cultura d'informazione socio politica di massa sono cresciuti enormemente ma in questi casi bisogna fare un calcolo Struppa un assoluto ma relativo a mio parere informazione serve segreto se potesse essere questo dimostrato perciò dico a mio parere non posso dimostrarlo
Informazione sociopolitica è oggi addirittura minore di un tempo se la paragoniamo ai compiti alle alla difficoltà alle difficoltà che questa informazione perfetto di fronte a una società complessi ficcata complessi di carta soprattutto rispetto alla sua struttura diseguaglianze d'interesse
è chiaro che l'informazione sociopolitica diventa sempre più complessa
Dominano a livello di sottogruppi dominano canali informativi corporativi spesso i quali non sono garanzia di
Di conoscenza
è sempre più difficile per il cittadino medio orientarsi nella selva degli interessi sostituiscono la società quindi non mi meraviglierei che in queste condizioni diminuisca la partecipazione politica mio perenne
Siamo in un'epoca in cui ormai lamentato il consumo di ore di profonde giornali o di fronte alla televisione corrisponde una diluizione della capacità di comprensione
Mantenendo fede alla la necessità di essere estremamente bene
Vorrei subito conclude
Di fronte a questo sistema di diseguaglianze centrifughe come si può chiamare che vengono difficile qualsiasi ricostruzione dell'intero sociale quindi qualsiasi informata partecipazione politica e quindi possono scoraggiare la stessa partecipazione politica
Per essersi ripresa della discussione sulla buona informazione sulle buone istituzione che garantiscono buona informazione di massa diventa fondamentale per i destini della nostra società
Deve essere dichiarata come benvenuta da tutti quelli che hanno a cuore questi questi
Mi sembra che siamo in un momento non so se dipenda soltanto da circa certo stanza sindacali mi sembra che ci sia anche dell'altro vedendo gli umori degli iscritti della stampa eccetera
Mi sembra che siamo in un momento in cui questa discussione su ciò che sono le buone istituzioni giornalistiche stia riprendendo
Se posso dare un avvertimento
Acri piccoli nuclei di giornalisti in altri campi di turisti eccetera che hanno a cuore queste queste questioni
E a dire che per essere efficace questa ripresa di dibattito
Non deve soltanto implicare la professione giornalistica e alcune franchi Esterne di Esperti dell'informazione
Come spesso finora è stata ma deve essere in grado di applicare tutte le grandi correnti di pensiero sociopolitico della società
L'intero stato licenziati e dei filosofi politici insomma il i gangli più rilevanti della cultura contemporanea
C'è molto da costruire da ridefinire in questo campo io sono tra quanti ne negli anni settanta hanno ragionato su Utopia di buon giornalismo sotto piedi buoni istruzioni giornalistica
E da quel tanto che ricordo da allora ritengo che ci siano morte cose dai che possono essere definite daccapo
Tutta una serie di istituzioni giornalistiche che vediamo
Questioni più mediatico nei rapporti fra proprietà e giornalisti
Tacito dei giornalisti
Tutta una serie istituzioni e di modi di fare giornalismo possono essere radicalmente definiti
Come esterno alla vostra professione non posso che augurarmi e questa ripresa di dibattito
Pronti
Ho finito
E ringrazio il professor rogiti e da un certo punto di vista vorrei rassicurarlo noi come lega dei giornalisti come Gruppo di Fiesole non siamo soddisfatti dell'attuale livello di democrazia così come non siamo
Soddisfatti bella buona informazione a queste utopie di cui lei ha parlato faticosamente naturalmente tendiamo
E darei la parola Ferdinando Adornato che ci parla di questa questione ecologica dell'informazione
Più che una comunicazione solo qualche spunto di riflessione
Questione ecologica dell'informazione
Per un motivo
è probabile che
Sia in discussione oggi
Proprio la natura del giuramento
Le sue caratteristiche di fondo il suo equilibrio
Con l'ambiente al quale si rivolge
Perché i processi di cui stiamo parlando sono tali da mettere a rischio questa stessa costituzione di fondi
Partirei tanto da una domanda che era già nella relazione di Morrione
C'è ancora il quarto potere
Possiamo davvero dire che il nostro lavoro
Corrisponde a questa definizione
Quindi con un potere di spinta autonomo
Che ha tra i suoi obiettivi di rilevanza democratica quello di segnare i limiti degli altri poteri
Di limitare gli altri
Di segnalare le contraddizioni nell'uso
E nell'abuso dei poteri
Io credo che se si guarda con obiettività
Alla situazione del giornalismo italiano
Dobbiamo ricavarne la conclusione che questo essere potere autonomo
Punto di limite degli altri poteri è oggi fortemente in discussione
E quindi è in discussione la natura del giornalismo
Nella progressiva lacerazione tra potere e cittadini che oggi sotto gli occhi di tutti
I media stanno lentamente scivolando
Verso la parte della barricata sbagliato
Verso quella parte da barricata su quel collocato il potere o ipotesi e non il cittadino i cittadini
Si tratta però non
Di una subalternità
Si tratta di un intreccio
Ci sono forme di collateralismo
Degli organi di informazione
Ma ci sono anche forme di integrazione reciproca tra i poteri
E il potere dell'informazione
Quello che voglio dire che non si tratta più soltanto di una subalternità del mondo dell'informazione al mondo politico
Ma ormai è in atto una subalternità reciproche anche il mondo politico e subalterno al mondo dell'informazione
Quindi c'è un intreccio
Un legame che è molto più difficile da contrastare
Perché non si tratta soltanto di rivendicare l'autonomia della protezione giuridica
Ma si tratta di sciogliere un intreccio di poteri che ormai lentamente si è andato avviluppa
L'assunzione dei giornalisti nel cielo del potere politico non soltanto da subalternità del giudizio
Il protagonismo dell'informazione
è arrivato a questo punto della sua stretto
Dunque non è soltanto da ricostruire un'autonomia
Ma fondamentalmente da rompere un intreccio la qualcosa è molto più difficile
Per esempio non ci sono solo le delibere come c'erano tutte oggi è nato un fenomeno molto più particolari gruppi di affinità
Non si prendono direttamente messaggi da trasmettere all'opinione pubblica dai vari punti non solo da quello politico e quello imprenditoriale economico
Sì elettro delle affinità culturali sociale biologiche di orientamento tra i giornalisti e gli uomini di potere
Questo è un fenomeno del tutto nuovo
E questo spiega perché uomini di potere possano rivolgersi direttamente a singoli giornalisti
E in quel momento il singolo giornalista non è soltanto l'espressione di una subalternità è in grado anche di influenzare il Monopoli
Non ci sono solo gli esempi più eclatanti come quello che riguarda il presidente così e pieno di questi esempi macro e micro il mondo dell'informazione
Per esempio la una cosa che è del tutto scomparso dal punto di vista dei codici dalla professione dal punto di vista dell'autonomia e dei valori del giornalismo e la solidarietà tra giornali
Credo che inutile farsi illusioni direzione anche esplicitamente questo concetto non esiste più
Non esiste nessuna solidarietà parlo di sorridere dal punto di vista dei valori deontologici della professione e altri pipe non ce ne sarebbe bisogno
Non esiste più nessuna solidarietà dei giornali
Parlare della categoria dei giornalisti oggi può avere un senso e credo che cominci a vederlo sempre di meno anche lì sul piano sindacale
Ma non ha alcun senso sul piano deontologico
Dunque non c'è solo lo ripeto il problema dell'autonomia c'è il problema della credibilità
Nel primo caso fosse soltanto il problema autonomia che pure esiste intendiamoci
Lo scontro sarebbe semplice complicato ugualmente ma semplice nella sua linearità di definizione lo sconto contro l'interventismo dei poteri economici o politici
E in questo caso sarebbe uno scontro contro i ipotesi
Ma se il problema è quello che ho cercato di accennare quando ha cercato di eccetera
L'oggetto dello scontro non sono più dalla nostra battaglia non sono più i poteri passiamo noi stessi
E quindi la battaglia alcuna battaglia Inter giornalisti
Condurre la quale però è molto più difficile soltanto per un motivo per cui perché condurre una battaglia per giornalistica significa accentuare quella pratica di schieramenti di contrapposizioni di veleni che lo stesso intreccia con i poteri sta a favore
Perché bisogna schierati all'interno della categoria schie sempre di più chiamati a farlo e a dividersi in schieramenti e dunque accettare i presupposti che la battaglia sia Inter giornalistica cioè contro anche dei nostri colleghi significa in realtà a Fossa contribuire ad affossare l'autonomia e la credibilità del giorno
Perché significa è evidente accettare una logica di schieramento una logica di intreccio quel potere
Una logica di faziosità esplicitamente riconosciuto ed esplicitamente pratica
Dunque è una battaglia molto più difficile di secondo me di quello che noi nel passato abbiamo riferisce
Ed è una battaglia difficile anche acquisitori giornalistici che fanno riferimento alla cultura della sinistra perché la cultura della sinistra è abituata a ragionare in termini di scontri politici tra soggetti
Qui e
Una nel è necessaria un'impostazione che faccia molto di più riferimento tra soggetti politici intendevo prima che faccio molto più riferimento ai comportamenti ai comportamenti privati all'interno degli apparati dell'organizzazione
E al rapporto tra questi comportamenti bisogna le sensibilità dei cittadini
Per la quale operazione molto più avanti la cultura capito
Dunque la battaglia insieme contro o a difesa dalle dall'invadenza di poteri ma anche all'interno del del nostro
La crisi dei
Partiti o della politica
è stata
Faccio un esempio per far capire la conflittualità del fenomeno a cui faccio riferimento la crisi dei partiti e della politica è stata denunciata dai giornali da molti dalla società civile anche attraverso gli organi di informazione
Quindi legittimamente giuristi posso dire di essere stati all'avanguardia
Di questa denuncia che oggi sta tracimando
Ma
Non è vero anche che certe formulazioni che noi usiamo i nostri giornali e che l'informazione USA a accentuato
Il distacco del cittadino da dai partiti
Mettendo l'informazione dalla parte dei pentiti
Per esempio la personalizzazione che molti giornali ormai fanno dei leader politici
La ossessione che sia nel riferire anche dichiarazioni confuso con voce di qualche sottosegretario
L'estrema visibilità eccessiva di qualsiasi appartenente al mondo politico l'uso delle interviste che se si contano sui giornali ogni giorno sono decine
No non ha anche nel momento in cui l'informazione denunciava lo strapotere dei partiti dato voce esattamente allo strapotere dei partiti
C'è dunque una contraddizione molto più articolare dei sondaggi è stato è stato già detto ma è un'altra forma attraverso la quale il giornalino hanno hanno diciamo contribuito al distacco dell'opinione pubblica da Napoli
Tendo dalla politica intesa in senso come dovrebbe essere impiego comunale di amministrazione comunale per udito
La Trocino
C'è una causa ancora più di fondo secondo me di questo fenomeno
Che non riguarda solo la buona fede o la malafede ma dei processi oggettivi
Negli ultimi anni in quella che sociologi chiamano società complessa
C'è stata una moltiplicazione dei centri di opinione e delle fonti
Dai quali il giornalista deve premi prende tutti riceve informazioni
Una moltiplicazione esasperati prima c'erano due tre quattro cinque centri equa leggera giornalista doveva far riferimento
Ma vi sono dieci quindici venti ciascuno con la propria autonomia di ricerca interpretazione di Statuto attrezzare CIPE statistici ai centri religiosi e centri scientifici per non parlare dei centri economici
La verifica il riscontro rispetto a una molteplicità di fonti
Rispetto alla moltiplicazione delle fonti è
Qualcosa che oggi è molto difficile da effettuare
Fino a che si può dire che ormai la verifica il riscontro di una notizia
Quasi non fa più parte dello statuto deontologico
E non per capire cioè forse anche per sapere forse anche per distrazione ma non è questo il
Il punto è che l'organizzazione del lavoro
Non corrisponde e non ha corrisposto ai mutamenti
Della società
Le nostre redazioni del nostro che inizierà il lavoro il nostro modo di nel rapporto con le stelle quello che esterno navigazione corrisponde alla società di quindici venti anni fa
Non corrisponde alla
La politica
Oggi è
Qualcosa di molto più complessa che nelle fasi precise
E quindi il rischio di proporre una qualità dell'informazione che risulta assolutamente poco credibile a un cittadino e a un lettore che ha paradossalmente più strumenti di verifica e di controllo di quanti ne ha un giornalista all'interno della
Il giornalismo in questa mantenendo inalterata l'organizzazione del lavoro rispetto ai mutamenti sociali
è finito un finisce per diventare un mestiere rimbalza
Il giornalista una specie di uomo semplice tra il potere i poteri e l'opinione accerchiato dall'una e dall'altra parte
Dalle esigenze di ridurre da Edison
Tre richieste
Tra i nuovi persuasi tra noi per sua sonori
E le masse che poi aggiorna essere INFOR
Stiamo stretti con uno una dentro una camicia di forza un oggetto del lavoro che non corrisponde alla complessità e alla moltiplicazione del dei centri di e delle vivi di opinioni e delle fu
E quindi inevitabilmente non per cattiveria non per malafede nostro dei nostri convegni
Il fantasma che si presenta davanti quei ai giornali e quello di un ufficio stampa polivalente
Di un gigantesco ufficio sta polvere
Orientatore diverse
Perché la vita sociale
E ne consegue una attentato
Alla vera natura dei giornali
Quindi una sua questione con ovvero la tendenza a rappresentare sempre di più quello che già e emersa
A non rappresentare più quello che non si
Sì rappresenta discute fino all'ossessione alla commento più sofisticato quello che è già visto dall'opinione pubblica sul sulla quale l'opinione pubblica può diventare una spettatrice di un teatrino che conosce no tendenzialmente non si rappresenta più quello che non si vede di quell'inchiesta
La crisi dell'inchiesta dal greco che sono state già
E accanto alla crisi l'inchiesta metterei Roberto uno ossessivo ossessivo prevalere del commenta
Sull'informazione che la faccia di un processo che si è già realizzato ed è quello di cui parlavo prima
L'intreccio tra l'informazione e il potere non la subalternità
Non più la subalternità l'intreccio per cui due commento di un giornale vale la dichiarazione di un uomo politico
Va bene fa vale nella modificazione della realtà giorno per giorno
Ultimo punto e concludo un altro dei processi al gettito dando solo alcuni spunti chiedo scusa sono disordinati
L'altro dei processi oggettivi che sono stati in questi anni che hanno prodotto questa situazione
E quello che si può definire un posto scherzando rispetto al miracolo economico
Nel dopoguerra il miracolo cultura
Ovvero l'imprenditoria sia accorta che la cultura l'informazione era diventata stava diventando un affare
E ci si è catapultati su questo nuovo affare
Con l'entusiasmo dei neofiti
Ricordando alle volte proprio gli assalti alle città che i palazzinari conduceva cinquanta
E ricordando comunque se si vuole essere meno cattivi le distorsioni intorno al miracolo economico il nostro Paese ha dovuto sopportare
Credo che il nostro Paese rischia preparando a sopportare anche nel campo della cultura e dell'informazione le stesse distorsioni che un cattivo rapporto tra imprenditoriali prodotto
A e mercato ha prodotto nel campo economico negli anni cinquanta sessanta
Che la stessa omologazione che ci ha uniti intorno alla Seicento dalla lavatrice ci stia oggi unendo intorno ai meccanismi è diffondere i messaggi di fondo del mondo della cultura del mondo dell'informazione
Non è l'innovazione
Il principio dal quale si parte
Non è neanche la concorrenza il principio dal quale si parte insomma tutti i principi importantissimi perché sono principi del mercato e dunque se sono principi del mercato sono principi di libertà
Ma non sono nell'innovazione e nella concorrenza i principi del Paese
C'è da parte degli imprenditori in questo particolare ramo gli affari un tradimento dello spirito dell'impresa
Si segue la ricorrenza se mi consentite un neologismo
Ovvero un curioso una furiosa eccitazione a rifare le cose già fatte
Una ricerca di sicurezza di investimento laddove si seguono strade già per appunto laddove si insegue il pieno e non si rappresenta più
Non c'è più una diversificazione delle proposte giornalistiche culturali televisive
Che sarebbe il sale di un Paese democratico di un'informazione libera
C'è invece la rincorsa alle stesse firme agli stessi modi di ragionare allo stesso come si dice chiedo scusa nota
L'unica proposta invece credibile per un'opinione pubblica di una società complessa di una società in cui c'è una moltiplicazione dei centri sarebbe quella di un'estrema diversificazione delle qualsiasi imprenditore qualsiasi editore puro o impuro che siano credo che sia quello il problema principale dovrebbe porsi il problema di allargare il cerchio della rappresentatività della cultura e dell'informazione di questo
Dovrebbero congiurare ad assicurare il diverso a farsi battaglie concorrenza proponendo diversi prodotti
E invece tutti puntano a conquistare un ipotetico centro dell'opinione
Un ipotetico cento uguale all'opinione pubblica sul quale si esercita la parte
Non è questa la strada che hanno seguito anche i partiti politici nei confronti dei cittadini
Non è questa la strada che ha creato una omologazione della immagine della politica
In Italia
La domanda è un po'retorica però è una domanda vera
Io credo che non sia il sì ancora la risposta credo che ci sia un rischio che così sia
Però io credo che questo rischio è talmente grande che vale la pena ripensarci davvero approfonditamente il rischio e che Totti al sistema dell'informazione quello che tocca dopo anni naturalmente
Fra qualche anno ci auguriamo il più lontano possibile se così ma che tocchi al sistema dell'informazione quello che è già toccato al sistema dei partiti ovvero quello di essere assolutamente incredibile
Armenia aggiornato è terribile ma purtroppo puntuale d'altra parte credo che insieme questi incontri proprio per cercare di impedire alla categoria di scivolare da una parte della barricata sbaglia prima di andare avanti nei casi lavori vorrei chiedere a monsignor Tonini con vista arrivare pochi minuti fa risalire al parco alla presidenza
E ora permettetemi un piccolo vulnus all'organizzazione la nostra giornata chiederei a Tito Cortese di fare la sua comunicazione mentre cortese sale gli dico che è arrivata una telefonata del direttore della stampa Mieli che purtroppo è impegnato a Torino per ragioni di lavoro e che quindi non potrà essere con si dice dispiaciuto d'altra parte
C'è una
Una qualche attenzione da un po'di tempo in qua
Anche
Nel grande gioco della comunicazione
Per quello che si definisce il
Soggette utente
è una specie di
Di fantasma che che in questo gioco
Finora non c'è
Che attualmente che tuttora in questo gioco non c'è
è semplicemente fuori gioco
Fuori gioco perché
Non ci sono spazi
Per una presenze al quale che sia
Del soggetto
Perché
Nel di apparati
Che hanno mano libera nella gestione
Del sistema della comunicazione
Per prevale la logica di interessi parziali ancorché le città ancorché pienamente legittimo
Ma è questa la logica prevale quindi l'interesse generale quello che e poi di questo si tratta quando si parla del spesso oggetto utente si parla della presenza dell'interesse generale nella nella gestione dell'articolazione del sistema dalla comunicazione
L'interesse generale quindi quello del sud e tutta intera e completamente subordina
In questa logica
E anche la dialettica
Che sembra
Così
Così viva
Per dando fascino luogo a situazioni di
Di forte tensione di rissosità
è tutta una dialettica interna a questa logica
Della prevalenza di interessi parziali
Ripeto ancorché legittimo
Ed è difficile pensare che posso a contemperare questa questa prevalenza
La presenza di una organizzazione forte di interessi degli addetti ai lavori quali per esempio
I giornalisti
Non solo perché questi rimangono pur sempre interessi parziali
Ma perché anche una eventuale capacità di assunzione
I rappresentanti ha degli interessi generali da parte di una categoria degli addetti ai lavori
La categoria come per i giornalisti che peraltro ho saputo
E dar vita battaglie civili e di grande di grande rilevanza
In passato anche se non troppo recente
Questa eventuale capacità di assunzione delle prove danza di interessi generali oggi appare in qualche modo indebolita ma soprattutto appare indebolita in prospettiva per il domani
E per quelli che sono i criteri ormai preciso che generalizzati nella selezione
Di questi addetti lavori nel reclutamento
Queste persone che dovrebbero essere capaci di assumere la rappresentanza interesse generale perché sono criteri che oscillano più o meno insomma quella partivano molto
Molto schematicamente molto sommariamente e me ne scuso ma insomma vanno dalla
Il tema dell'appartenenza parte Nizza partitica appartenere di schieramento che sembra essere ancora quello prevalente
Il telegramma pre
Il mio nella lottizzazione degli incarichi ormai a ogni livello
Gli organi di informazione in mano pubblica
Tra queste ovvietà e l'altro quello della affidabilità
Che è sempre più
E sembra essere il criterio prevale affidabilità nei confronti della della proprietà nei confronti degli assetti proprietari
Che sono poi quelli definiti dalla dalla logica della concentrazione in questa fase no
L'affidabilità nei confronti dei dei grandi gruppi proprietari che sembra essere ormai il criterio non non eludibile della l'ingresso nella professione
E gli organi di informazione in mano in mano privata
Ecco di fronte a questa situazione sembra oggi che il l'esigenza di dare voce e spazio al l'oggetto utente
Non sia più così facilmente eludibile e c'è questa attenzione io dico subito che è un'attenzione molto sospetto
E mi preoccupo molto il vedere che adesso questo utente entra un po'dappertutto che si fa diciamo si fanno
Si fanno i complimenti gli si fa qualche qualche piccola norma ad hoc la si infila qua e là
C'è qualche cosa che non
Su cui riflette
Su cui riflette
Perché
Paradossalmente questa maggiore attenzione sembra oggi detta
Da una esigenza di legittimazione di Riku di legittimità che il sistema nel suo insieme avverte a fronte di una perdita
Di una caduta forte
Di legittimità derivante dalla dalla trasformazione in atto nel sistema questo sistema anche in presenza di una
Un
Come dire vedi
Di una progressiva occupazione di spazi informativi da che parte dei grandi gruppi del potere economico da parte dei
Dalle grandi forze politiche
Conservava tuttavia
Forte carica di legittimi
Nella propria stessa articolazione
Nella
Quello che abbiamo chiamato per anni
L'articolazione pluralistica del sistema di
Comprimendo sì questi spazi di indipendenza utenti che al di là delle apparenze oggi dispacci d'indipendenza sono molto ridotti
Io rischio di credibilità
Che il sistema corre
Dicono al suo complessa
E diventa più forte quindi cresce al suo interno
La necessità di
Di trovare al privi di legittimazione questa tra scoperta dell'utente
Si avvicina molto
Ha un'ipotesi di questo genere
Per questo io credo che ci vogliono a grande attenzione
Perché se è vero
Che questa apparizione
Dell'utente su nel grande gioco della comunicazione
Coincide
Con il restringersi
Delle aree indipendenza reale nel sistema fino alla previsione di una loro completa eliminazione
Fino alla previsione di un alloro prossima complessa eliminazione
Beh allora questa apparizione nove distinse segno positivo
Questo è un problema che non riguarda soltanto l'informazione
In senso stretto ma riguarda in generale il mondo della comunicazione
Pensate a quello che è successo quello che sta succedendo sotto i nostri occhi
E in altri settori della comunicazione
Data la grande il grande sforzo che sta facendo la concessionaria del servizio telefonico nel nostro Paese
Per darsi questa
Come dire questa patente di l'interlocutore
Accettabile venti l'interlocutore aperto e
E capaci di recepire
La domanda
Questo è un precedente significativo
Perché attraverso questa maggiore attenzione
Nel settore della comunicazione telefonica
Passa una una manovra tipica di misti mistificazione
Cioè passa una riverniciatura
Funzionale
Ha una necessità di legittimazione
L'operazione armata dalla SIP
Qui
Di promuovere un'intesa un accordo un protocollo come associazioni di utenti
A realizzato un'operazione di scambio
Che potrebbe ripetersi domani nel settore dell'informazione lo scambio che cosa
Io legittimo te come rappresentante reale interessi
Collettivi l'interesse generale quindi come rappresentante dell'utenza
Mi riconosco tanto che ti scrivo nell'elenco del talento
L'avanti elenco della FIBA negli elenchi età e come tutte le città italiane c'è
Un un elenco di associazioni di utenti che hanno sottoscritto un protocollo d'intesa con versi questa è la prima parte
La seconda parte quella che il comma
Completa lo scambio è
Io associazione di utenti legittimo per
Sì
Come concessionario servizio che si svolge nel rispetto della dialettica e quindi un rapporto corretto
E io me ne faccio garante a nome dell'utente è un gioco perverso
è un gioco perverso non in sé
Ma nella ipotesi che non è a priori
Scartate le
Che questo scambio
Di
Patenti di legittimità avvenga indipendentemente dal contenuto
Del protocollo dall'accordo dell'intesa del patto di quello che si
è un rischio reale
E comunque un ex Emery sollecitazioni che vengono che sono anche quelle della dell'apparizione del terzo soggetto nella
Nella contrattazione collettiva di alcuni di alcuni settori di interesse pubblico
Nel campo dell'informazione noi abbiamo
Degli esempi
Che sono degli straordinari dalle spese non so
Penso alla al Garante
Che alcuni al garante dei lettori che alcuni organi di informazione hanno avvertito la necessità di di istituire una la figura in qualche modo
Rappresentativa di interessi che non necessariamente coincidono con quello di né con quello dell'editore né con quello della
Della redazione
Mi riferisco ancora
Alla alla stessa norma
Che sia pure molto incidentalmente
Nel corpo di una di una legge di riassetto del sistema radiotelevisivo che ancora una volta e vede la prevalenza netta di interessi parziali sull'interesse generale riferisco alla legge ma mi
E introduce
In qualche forma una una rappresentanza dell'utenza sia pure con con carattere consultiva mi riferisco
O ad alcune codici di regolamentazione di autodisciplina che alcuni corpi redazionali si sono dati che anche quest'anno hanno un riferimento al
Al terzo soggetto
E quindi
A questa abbinamento di concede di diritti e di doveri doveri nei confronti del dell'utenza nei confronti del citato
Ecco questa
Sembra destinata è un processo che sembra destinato a a non arrestarsi e che ha secondo me
Non a sviluppi c'è
Perché può essere
Un processo di
Evoluzione
Può essere
Un passaggio di di chiusura
Ancora una volta
Che non si sfugge
Per esempio nel caso del consiglio degli utenti
Non si sfugge l'impressione che questa prima forma di riconoscimento giuridico
Di una qualche rappresentanza di interessi degli utenti nel campo dell'informazione
Abbia poi voluto significare una sorta di copertura
Copertura di un'operazione cioè la legge Mammì nella quale questa
Istituzione
è inserita
Un'operazione volta applicato a difendere lo status quo a fotografare l'esistente
E qui in via sanzionare la prevalenza di interessi di parte in questo caso quelli del duopolio RAI Fininvest
Rispetto all'interesse generale quindi con una penalizzazione al reale dell'interesse delle tende nel momento stesso in cui invece formalmente
Se ne esaltava la
La legittimità
Questo naturalmente non vuol dire
Questo strumento se
Come alcune cose ci
Stanno a indicare è nato dalla alla cattiva coscienza del sistema politico nel momento in cui legiferata
Avendo di mira più interessi particolari dell'interesse generale della collettività nel campo della comunicazione radiotelevisiva che tuttavia
Non sia uno strumento che possa dare alla prova dei fatti dei risultati positivi
Ai fini della della tutela degli interessi reali della gente degli utenti
Questo si vedrà a quello che importa è che perché questo possa avvenire
Da oggi si potrà e non ci si può più fermare a un concetto di difese dell'utente come soggetto passivo della informazione
Bensì
Ne ha parlato
Perché sia reale in atto
La la presenza nel gioco per la comunicazione del soggetto utente non sia puramente una manovra di copertura lì a parlare di
Ingresso della società civile
Nel sistema della comunicazione se ne parlava nei giorni scorsi in una serie di incontri che questo consiglio degli utenti istituito dalla legge Mammì presso
L'ufficio del Garante per la radiodiffusione l'editoria avuto
Con una semplice oggetti
Che a nostro giudizio sono portatori hanno titolo di rappresentatività
L'interesse generale quindi commi sindacati e ieri con i rappresentanti dell'associazionismo
Per la Printemps della convenzione io l'associazionismo crea tenuto a Firenze nei giorni scorsi la sua seconda
Riunione
Quelle portanti dell'Arci delle accise delle altre associazioni ecco il punto su cui ci si è soffermati è proprio questo
Passare
Da allora cosiddetta difesa che poi sempre qualche cosa che cala dall'alto del
Detta a tutela degli interessi dell'utente come soggetto passivo dell'informazione come terminale di qualche cosa ai cui processi rimane comunque estraneo
Ecco passare da questo che ancora una condizione di minorità qui la proibizione di di di subordinazione di subalternità rispetto agli interessi prevalenti
Passare a una
Apertura
Del sistema della comunicazione
Alla società civile più facile a dirsi
Che a farsi ma io ritengo credo di essere rimasto nei termini
Poi il validità
Gli strumenti vedi ed i tentativi perché di questo non può che trattarsi non può che trattarsi di un tentativo come questo del consiglio degli utenti non possono che misurarsi
Su questa
Difficoltà
Difficoltà di tradurre in atto un passaggio che veda ci veda mettersi definitivamente alle spalle il concetto di tutela
Del soggetto utente come soggetto
Come dire
Non titolare della pienezza
Dei dei diritti dei soggetti attivi
Ma farne nel nella nel concreto
Dei processi che quotidianamente vengono ammette Rizzi mettere in moto rimettere perennemente in moto il grande gioco della comunicazione
Farne qualche cosa di partecipe
E non ancora una volta uno spettatore anche quale questa volta si voglia riconoscere
Per gli interessi stessi del sistema
Un titolo di cittadinanza che poi gli si nega nella realtà
Grazie allora abbiamo scoperto dopo quello che ci ha detto cortese che non esiste solo il voto di scambio ma anche il rischio di scambio di legittimità quello che riguarda le azioni
Ecco io chiedo a questo punto di intervenire al professor Mauro Cordova il tema in società complesse qualità dell'informazione giornalistica intanto chiedo anche a Sandra Bonsanti di venire qui alla Presidenza
Ma una volta è docente al Dams di Bologna questo me lo ricordo
La linea il ragionamento che cercherò di
Qua
Chimica stessi si trovano a svolgere in questo abituale molto banale definire come complesse le società nelle quali il diamo società che giornalismo resto descrive positivamente sono moltissimi evidentemente diverse fra di loro gli aspetti il carattere che distinguono questo tipo di società
Questo tipo specifico di organizzazione sociale dal punto di vista pertinenti in questa sede mi sembra che l'elemento più vicino il tema di oggi
Che caratterizza giusta complesse sia l'aspetto dell'interdipendenza tra fenomeni tra tendenze tra problemi apparentemente lontani separati cioè a dire ogni impulso ogni mutamento ogni variazione tendenzialmente provoca effetti di ritorno
Che si scaricano si riflettono loro volta sul soggetto gruppo sociale istituzione un processo che ha fatto avvio al mutamento
Le conseguenze i risultati di questa dinamica piuttosto intricata divengono per questo motivo più difficilmente prevedibili detto in altre parole quello che è aumentato moltissimo nelle nostre società e l'interdipendenza
Insieme le asimmetrie dentro l'interdipendenza
Sempre di meno le relazioni tra diverse strutture sociali sono a senso unico
è vero che i condizionamenti che ne derivano variano per intensità per natura ma attendono in misura crescente molto più recente rispetto al passato ad essere reciproci
Ora il riconoscimento di una trasformazione nel senso della complessità sociale molto diffuse molto presente anche in Emilia d'informazione anzi è divenuto per certi versi un tema tipico
Qui si ricorre una sorta di etichetta di categoria cui si ricorre come esplicazione sintetica
E come riferimento che dovrebbe spiegare credo tuttavia che queste caratteristiche del contesto sociale in quel giornalismo opera cioè la complessità
Vadano tenute presenti con molti autobus
Perché da essa si dovrebbero trarre necessariamente alcune conseguenze riguardanti la qualità del prodotto informativo
Secondo punto del mio ragionamento è che entro un sistema sociale che va facendosi sempre più complesso e quindi diviene più opaco più complicato e più difficile da capire
I media d'informazione il giornalismo costituiscono ancora più di prima la fonte di conoscenza di questa realtà sociale intricata e non trasparente la fonte più accessibile più immediatamente disponibile più comoda
Grandi quantità di persone informazione dei media è l'unico tramite precario insoddisfacente quanto si vuole ma comunque disponibile facilmente accessibile
E l'unico tramite perseguire per capire per farsi un'idea di quanto sta accadendo e qui credo che se è opportuno aprire rapidamente una parentesi
Nella discussione spesso ci si accontenta di constatare questa essenziale funzione svolta dal giornalismo sulla base dei dati di consumo
Per quanti milioni di spettatori i telegiornali sono l'unica fonte d'informazione quali e quante oscillazioni avvengono nelle quote di mercato di quotidiani e periodici
Oltre a questi dati sui contatti per così dire la ricerca mette in maniera molto unanime in luce
Un altro elemento preoccupante per le sorti e per la funzione del giornalismo e cioè la scarsissima prese informativa
Ma capaci la scarsissima capacità di comprensione
Questa scarsissima pesa dovuta al fatto che ci sono comprensioni largamente deficitaria
Approssimative labili ci sono memorizzazione dei contenuti informativi che svaniscono rapidamente così
Insomma oltre che essere vero che si consuma poca informazione è anche vero purtroppo che è un'informazione difficile per il consumatore difficile per il consumatore capirla appropriarsene e farne un bagaglio stabile delle proprie conoscenze
Questo secondo elemento che la ricerca costantemente mette in luce mi sembra poco presente nella consapevolezza interno la professione
Chiudo la parentesi considerando come questo secondo aspetto della scarsissima efficacia comunicativa dell'informazione
Che ripeto è poco consapevole a mio avviso nel dibattito contribuisce a rafforzare cristallizzare una contraddizione
Rispetto all'attuale funzione sociale del giornalismo allora il giornalismo è una fonte quasi insostituibile o insostituibile per conoscere una realtà sociale che diventa sempre più difficile da spiegare
Ma a fronte del bisogno maggiore di orientarsi tra problemi che si fanno via via più complicate
A fronte del fatto che altri mezzi almeno a livello di grande pubblico non ce ne sono
Inoltre mentre ci si continua a riferire alla pubblica opinione al cittadino informato al bisogno di avere cittadini informati
Al dovere di essere al servizio non dei busti ma dei bisogni del cittadino a fronte quindi di questi cambiamenti a livello sociale di questi vincoli per il pubblico del fruitore
Mi sembra che il problema di un'adeguata innovazione nel modo di fare giornalismo non sia così fortemente presente fino allora abbiamo da un lato un'accresciuta responsabilità sociale almeno nei confronti del grande pubblico tre pubblici non specializzati
Dall'altro delle realtà sociale che divengono più intricate i più difficili da comprendere per spiegare in mezzo per il momento non sembra delinearsi una risposta appropriata da parte dei miti e di informazione
Vorrei dare un minimo di concretezza questo mio discorso e riferirmi brevissimamente tre esempi
Diversi solo volutamente esempi lontani fra di loro se volete scelti anche rispetto ad ambiti tutto sommato marginali
Forse per questo possono sembrare poco pertinenti ma a mio parere sono rimangono comunque significativi di tendenze più generali che escono nei limiti ristretti cui gli esempi si rifanno primo esempio tratto da una recentissima ricerca sulla critica televisiva nei quotidiani come perito scelto apposta un settore lontano dall'informazione politica della sua centralità secondo questa ricerca risulta secondo testimonianze dei giornalisti
Che questi ultimi sono perfettamente consapevoli del fatto che il loro lavoro in gran parte a rimorchio degli uffici stampa dei vari network e che molto spesso loro dando troppo spazio i giornalisti voglio dire dato troppo spazio Risonanza sproporzionata
A programmi evinti televisivi e personaggi assolutamente irrilevante
C'è dunque una elevata consapevolezza da parte dei giornalisti
Di un'autonomia di scelta giornalistica che si sta sostanzialmente riducendo o che sia già ridotta pericolosamente da questo punto di vista e i bisogni del pubblico Lester a servizio del pubblico sono obiettivi di facciata irrimediabilmente compromessi nella pratica quotidiana
Ma nonostante questa consapevolezza
Presente ovviamente solo nei casi migliori ma tutto sommato abbastanza diffuse
La pratica professionale di continuare a funzionare come volano dei vari uffici stampa si perpetua perché anche la concorrenza fa così e questo finisce per diventare il vincolo maggiore
Il legame che dà peso a quello che Filippo Elliott qualche anno fa descriveva come la cinica divisione mentale tra ciò che si è affermato in pubblico e ciò che ha creduto in privato
Tradire di fare un mestiere che si pone al servizio del lettore ed il farlo sempre più a rimorchio di altre istanza
La capacità di innovazione anche in un settore così secondario come le pagine di critica televisiva è assente
Schiacciata dal così fan tutti che sta portando sempre più giornalismo ad agire da cassa di risonanza di altre stanze uffici stampa e istituzioni lobbies centri di potere e via discorrendo
Allora uno degli snodi fondamentali su quale occorre riflettere secondo me è dunque che l'aumento atta dipendenza dalle fonti e da un numero più elevato di fonti dovrebbe in qualche misura andare di pari passo con un riaggiustamento dei criteri di rilevanza che i giornalisti elaborando applicano costantemente e costantemente riproducono
Se non si realizza questo ripensamento e questo riaggiustamento l'esito inevitabile è una diminuzione di autonomia e di libertà nella selezione di sostanza
Un allineamento del giornalismo ai bisogni delle fonti e non a quelli del pubblico
Secondo esempio riguarda un aspetto leggermente più importante che non la critica televisiva
E si riferisce alla possibilità e per converso la difficoltà di tematizzare di approfondire cedo la parola di differenziare la qualità dei prodotti giornalistici
Soprattutto nel caso e l'esempio si riferisce questo particolarissimo settore soprattutto nel caso delle notizie continue delle continue del danno quindi Music
L'evento che occupa le pagine per un certo periodo di tempo molto spesso la scelta giornalistica operata che ovviamente facilitata dei sistemi editoriali presente nelle redazioni è quella di collocare gli aggiornamenti delle vento
Entro resoconti che ricostruiscono l'evoluzione dei fatti fino a quel momento
Resoconti che però in qualche modo consistono una riproposta spesso letterale di pezzi di sedimenti di articoli già uscite ogni giorno precedenti via via che la storia si sviluppa tante parole quello che si realizza che il contesto entro cui un evento continuo finisce per essere collocato e che dovrebbe spiegare in termini più ampi l'evento non è nient'altro che un collage degli articoli già pubblicati
Evidentemente una scelta resa possibile dalla facilità di recupero consentita testi delle informazioni delle notizie
Consentita dalle banche dati giornalistiche dei sistemi editoriali ed è quindi una tendenza e una certa perfettamente in linea con l'utilizza spesso dei sistemi vittoria ma non è l'unica scelta possibile
E soprattutto nel caso di questo tipo di eventi gli approfondimenti dovrebbero servire non già a riepilogare l'accaduto ma a fornire altri tipi di informazioni
Le conoscenze di con testo quelle che servono a incorniciare inquadrare i fatti entro una significatività più approfondite
Duecento e più frequente invece è quella della ripetitività di un resoconto su cosa è successo nelle puntate precedente
è chiaro che molti fattori di ordine pratico di tempo di comodità forse anche di pigrizia spingono in questa direzione ma è altrettanto chiaro che in questo modo di fare ci si allontana ancora di un passo dei bisogni di conoscere i fenomeni complessi che non sono immediatamente comprensibili e non sono immediatamente trasparenti il terzo e ultimo esempio riguarda un'ipotesi di tendenza che potrebbe realizzarsi nel caso dell'informazione televisiva quotidiana evidentemente trattandosi di un'ipotesi quello che dico appeso con molto beneficio d'inventario
E dato che la sirena divenute sta diventando per molte redazioni televisive una fonte supplementare di notizie e di firma neanche noto che la stessa Cnn per ragioni di flusso e di continuità di rifornimento di notizie
Utilizza o comunque teorizza l'utilizzazione di materiali filmati occasionali cioè girate da persone che casualmente si trovano sul luogo di qualche evento
Filmati di qualche chiarimento e che riescono a riprendere a filmare in qualità di testimone oculare
è evidente che si tratterà in questo caso di prevalentemente di fenomeni di cronaca sia pure corredati di immagini fortemente emotive spettacolare coinvolgenti
Cioè di immagini che da sole sono capaci di far passare quell'evento che altrimenti non passerebbe nelle redazioni di mezzo mondo
La conseguenza di tutto ciò se la tendenza a usare l'asse nel come fonte si radica assente
Significherebbe che verrebbe gradualmente ad infittirsi questo tipo di notizie di eventi la categoria dei fatti di cronaca buon materiale visivo verrebbe a contare di più nell'economia complessiva dell'informazione televisiva quotidiana
Se si verificasse si tratterebbe di una tendenza perfettamente congruente con le necessità produttive
E di rifornimento di materiali notiziabilità
Perfettamente funzionale alle procedure interno delle redazioni televisive e ai loro bisogni molto meno funzionale rispetto alla capacità del giornalismo televisivo quotidiano di dare un minimo di strumenti conoscitivi
All'altezza dei requisiti e la situazione pone
Come dicevo o volutamente scelto esempi marginali e quest'ultimo una possibile interpretazione possibile ipotesi perché proprio la loro marginalità
Fornisce un'indicazione di mutamenti che sarebbero possibili non di cambiamenti di sistema molto più ardito a realizzare si tratta di orientamenti atteggiamenti e modi di operare diverso irrealizzabile a portata di mano
Eppure anche su queste innovazioni molto modeste sembra esserci una grande resistenza una reticenza forte a volte una consapevolezza ma sempre disgiunta dall'operatività con il rischio di aumentare e di accentuare l'irrilevanza oggettiva del giornalismo a fronte dei cambiamenti sociali in atto
Infine e chiudo una osservazione molto breve a proposito dei bisogni di conoscenza del pubblico invocati implicitamente ed esplicitamente come principio guida
Vorrei togliere ogni sospetto di atteggiamento formativo pedagogico di insegnamento al pubblico di ciò che per esso stesso deve o non deve essere importante
Vorrei anche ribadire la piena consapevolezza sul fatto che i prodotti informativi sono comunque dei prodotti che si trovano a dover competere su un mercato dunque nessuna confusione circa la constatazione che i giornali non sono non debbono essere non possono essere trattati
I Sociologia Economia ho diritto costituzionale da un lato e nessuna confusione circa il fatto che il pubblico non va erudito ammaestrato venduta nulla più tutto questo
Il fondamento che cerco di dare a questo aspetto dei bisogni di conoscenza del pubblico
è diverso e ha due articolazione in primo luogo si radica entro i mutamenti sociali che stanno attraversando e che stanno dando forma alle nostre organizzazioni sociali
Di fronte a società che si fanno più intricati più complicate come dicevo all'inizio più interdipendenti
è chiaro che o aumenta la possibilità per il singolo individuo di avere strumenti adeguati per capire quello che sta accadendo o si è condannati alla marginalità essere tagliati fuori
E di conseguenza con il giornalismo è capace di funzionare da strumento di integrazione sociale cioè da fornire un minimo di capacità di orientamento rispetto ai mutamenti sociali o finisce con l'essere uno strumento di radicamento delle disuguaglianze sociale
I ricchi di informazione stanno al passo con i tempi gli altri si trovano sempre più indietro
Sempre più svantaggiati sempre più irritato
è chiaro che questa partita non si gioca tutto intorno al giornalismo ma è altrettanto chiaro che il giornalismo vi svolge ovvi può svolgere una parte davvero di rilievo
Allora c'è in primo luogo una rilevanza oggettivamente diversa che l'informazione quotidiana si trova a dover svolgere in un contesto sociale che si è profondamente modificato che ha modificato i termini del problema
Questo fatto a mio avviso pone al giornalismo una necessità di innovazione molto più forte di prima
Secondo affondamento al problema dei bisogni di conoscenza del pubblico e questo si tratta secondo me di bisogni che non sono necessariamente espliciti che non sono immediatamente visibili in qualche misura vanno scovati vanno interpretati richiedono appunto il rischio dell'innovazione
Le categorie che vengono normalmente usate nelle ricette sul pubblico sono di solito Italia socio grafico tendono più ha infatti Zare i bisogni già consolidati e prevalentemente orientati all'agire di consumo cristallizzato in Qatar
Questi bisogni vengono raccolti individuati con le tradizionali impostazioni di analisi di ricerca
Allora se questo è vero è probabile che si generi una sorta di effetto di corto circuito
Per cui con strumenti poco adatti accogliere un certo tipo di bisogno né sociali si va a cercare proprio quel tipo di bisogno che ovviamente poi non risulto che il professore colto
Sulla base di queste prima distorsioni involontari inconsapevoli si costruiscono poi e si rafforzano quelle utili generalizzazioni su ciò che il pubblico vuole su ciò che il pubblico non vuole le si usando come indicatori attendibili di un fenomeno che tali indicatori non sono tarati per misurare alla fine di tutto questo i bisogni di conoscenza del pubblico
Probabilmente già labili e incerti svaniscono nelle nebbie fitte del sociale sommerso
Dunque è probabile che sia davvero di questi bisogni sociali di conoscenza del pubblico si vuole andare a caccia per capire meglio per meglio orientarsi avversi occorre anche cambiare procedure di analisi categorie di riferimento e non procedere come se questi bisogni fossero immediatamente il meccanicamente traducibili in categorie di mercato
Occorrerebbe anche da questo punto di vista una certa quota di capacità di innovazione nell'approntare e usare strumenti diversi per sondare ciò che passa dei movimenti della società
Questi due punti ho cercato di offrire alla discussione mi rendo conto benissimo che possono sembrare astratti
Soprattutto lontani dei vincoli quotidiani di questo mestiere quasi come se appartenessero a un altro ordine di problemi più preoccupazioni personalmente non credo che sia così e anzi ritengo che sia necessario iniziare attende questi temi non più discosti dal dibattito professionali
La sfida che si delinea è quella di riuscire dopo l'innovazione tecnologica e dopo l'attenzione molto accentuato per il marketing a ripensare a innovare il prodotto informativo e giornalistico
In termini che siano più funzionali più adeguati alla difficoltà di conoscenza di interpretazione poste dagli attuali sistemi sociali per lo sviluppo
Quanto alla parente astrattezza di questi temi Max Weber ricordava che il possibile non sarebbe mai raggiunto se del mondo non si rifiutasse sempre impossibile
Ringraziamo il professor gonfio
Grazie anche per questa sfida auguriamoci più almeno realizzava Fabio quello voglio di sfide
Non vorrei ricordare coloro adesso diamo la parola a Sandra Bonsanti poi a monsignor Tonini nell'ordine noi abbiamo già alcune richieste intervento Citto Maselli rinuncio giovani nel loro ossigeno autore stanno arrivando metteremo grosso modo intorno a mezzogiorno e mezzo mezzogiorno quaranta
Allora la parola Sandra Bonsanti
Abbiamo discusso con Roberto si mettono un punto interrogativo
Al titolo del mio intervento è finito non è finito il giornalismo di inchiesta io credo che lui mi abbia preso un po'la mano e ha ragione forse però comunque ne possiamo discutere qua
Non solo ha tolto dal vertice qualcuna mezza la frase in modo tale per cui in realtà non mi resterebbero molti spazi però io credo di essere un fondo
Suscita sufficientemente ottimista per lasciare almeno Enzo spezza la la domanda
E quindi vediamo tu tanto qual è la situazione attuale cosa è successo in questi anni e secondo me non diamo per finita questa cosa perché allora se se finito il giornalismo di inchiesta
Roberto io credo che finito il giornalismo perché tutto il resto
Tutto il resto ce ne importa molto poco se dobbiamo solamente passare comunicati ufficiali o le veline allora possiamo andare tutti a casa quindi vediamo come è cambiato come è mutato lasciamoci un po'di spazio per dire che siamo ancora in grado di fare inchieste
Un anno fa proprio un anno fa mi pare ci trovammo a fare un dibattito organizzato dalla lega a alla sale di Montecitorio su quello che stava avvenendo alla RAI stava venendo semplicemente che
In seguito all'inchiesta che aveva fatto Remondino sul i legami tra la CIA e la P due
Beh non solo l'inchiesta era stata sospesa non solo Morrione era in difficoltà ma c'era una richiesta ufficiale scritta
Del capo dello Stato affinché si procedesse contro il direttore della Rete del telegiornale
è stata la prima esternazione scritta di Cossiga ce la ricordiamo tutti perché fu una lunga lettera mandata al presidente del Consiglio segna quindi una tappa
Anche nelle vicende che poi sono seguite in questo anno difficile probabilmente
Ancora non finito
Quindi un anno fa ci trovammo a discutere proprio del perché non si poteva parlare alla RAI dei di un problema che ci pareva quasi talmente evidente che alcuni di noi dicevano ma io queste cose le ho già scritte cioè il fatto che Licio Gelli fosse legato ai servizi americani ed loro finanziato al fatto che probabilmente gli autori delle stragi in Italia rientrassero in un disegno di stragismo e di un disegno politico
Per mantenere una certa situazione politica in Italia per impedire l'evolversi di una situazione in senso più democratico mi pareva che fosse una cosa assolutamente ovvia e che avessimo scritto e ribadito ovviamente
Qui c'era il fatto che per la prima volta un'inchiesta fatta da sulla sul principi sul primo telegiornale italiano portava nelle casse degli spettatori una verità così
Una realtà diciamo così forte così
Conturbante d'aver messo in crisi di l'Est i vertici delle istituzioni intanto era grave la cosa quanto era importante diciamo una cosa che per Mondino aveva raccontato
Che nel nei mesi successivi ha avuto delle confermi avuto conferma soprattutto e non in Italia se Dio vuole la cute all'estero perché in Italia non se ne è parlato più
Però non sappiamo benissimo che negli Stati Uniti tutta la parte relativa al ai call al coinvolgimento dell'attuale presidente Bush
In un piano che doveva mettere in difficoltà diciamo il partito democratico alla vigilia delle elezioni del mille novecento il novembre del mille novecentottanta
Adesso oramai e patrimonio quasi storico se ne sta occupando il congresso ci sono due commissioni che indagano e mi pare che su questo fatto nessuno abbia più dubbi ma la televisione italiana non l'ha fatto questo passo ulteriore i giornali credo che nelle cronache almeno mi riferiscono alla Rai questa cosa ora è tabù non si parla più del signor Bush di quello che fece a quell'epoca appunto ritardando addirittura la manovra fu così vieni cacche ritardarono il rilascio
Dei prigionieri degli degli ostaggi americani
Tenuti Libano perché se venivano rilasciati prima delle elezioni questo poteva andare a favore di carte le quindi togliere qualche voto Reagan
Va be mi pare che in tutta questa operazione perché vedere Gelli e questa era una delle cose che aveva raccontato Remondino e qui sulla quale adesso sta indagando al Congresso due commissioni
E al hanno avuto conferme molto elevate da Bane Sabre mi pare allo stesso ex presidente Carter che finalmente ha trovato il coraggio di raccontare quello che era successo questo per dire che un anno fa precisano eravamo qui a discutere
Di questa prima esternazione del capo dello Stato
Il paragone invece con il passato devo dire con un passato più lontano a me pare che vada
Sicuramente a favore della carta stampata cioè per quanto posso ricordare io nei primi anni ho cominciato a lavorare nel sessantanove e mi sono trovata subito a dovermi occupare di cose poco piacevoli come la strage di piazza Fontana
A quell'epoca io devo dire che i giornalisti si sentivano abbastanza soli nelle loro inchieste se non appoggiati da pochi magistrati intelligenti che facevano il loro lavoro anche andando al di là di quello che era affidato loro da una punto di vista istituzionale magistrati che poi furono chiamati i democratici energetico che fa arrabbiare Intini ogni volta che lo sente
E a quell'epoca effettivamente ci fu una collaborazione molto stretta tra i giornalisti e le loro inchieste quello che riuscivamo a trovare in lui di nostro andando a delle fonti che ancora erano meno inquinate di quello che sono diventato il conte
E con la magistratura
Però devo dire che eravamo abbastanza sono io non mi ricordo a quell'epoca di inchieste poi forse voi potrete correggermi ma insomma
Di inchieste importanti su Gelli e la P due a quell'epoca lì nell'ottantuno quando venivano scoperti gli elenchi con non mi ricordo di un che non che il servizio pubblico si occupasse allora di Sindona o o di Calvi o del terrorismo cioè molto era affidato alla possibilità dei giornalisti della carta stampata di andare al di là di seguire le vicende
E di avere appunto con con i magistrati democratici un rapporto che permetteva loro poi di seguire dei filoni e distribuire delle piste di raccontare
Adesso la situazione è un po'diversa tutto sommato apparentemente io sto parlando di una parvenza ci sono trasmissioni che sembrano portare in televisione e tutto quello che può essere anche il retroscena di una vicenda scabrosa
La terza rete ha fatto molto devo dire in questo senso portando in televisione a storie di mafia storie di corruzione che prima non si vedevano ma questa è un'apparenza io non so poi dopo invece quando si viene a scontrarsi con certi argomenti di Kafka frassino e anche di il servizio pubblico e giornali sono in difficoltà forse di i giornali ancora un po'meno di un servizio pubblico
Però devo dire che da noi è riscontrata e tutti sono d'accordo una certa lentezza diciamo che il giornalista di che faccio che una volta faceva le inchieste oggi e soprattutto delegato
A seguire le commissioni parlamentari che non è una cosa disdicevole
Perché seguendo la commissione tu puoi fino al in qualche modo raccontare anche atti documenti interrogatori cose
Che normalmente sennò non uscirebbero dai i corridoi di San Macuto quindi è diventato un lavoro molto importante molto impegnativo e che in qualche modo a un posso Schintu ITO
Il lavoro autonomo del giornalista
Possiamo chiederci che cosa acque di chi è la colpa di questo cambiamento che c'è stato in questi anni io credo che ci sia una parte di responsabilità sicuramente nella al nostro interno nella nostra categoria perché sentirci dare dei dietrologi dei PACS
Dei maniaci dei visionari ogni giorno eppure acchiappa ci una una querela giorno dopo giorno alla fine ha prodotto sicuramente nella categoria dei giornalisti una certa stanchezza io non la non la condivido ma dico che esiste ecco la capisco e vorrei che non ci fosse però non possiamo non prenderne atto
E poi credo però che il il vero punto sia un altro il punto è che in grado di verità a cui si stava arrivando per questo sistema
Secondo me era un grado di verità intoccabile cioè noi siamo arrivati a raccontare oramai quasi tutto quello che è successo in Italia
Via
E a questo punto c'è stato un momento
Di altolà un altolà che forse ci siamo dati anche qui ci stiamo dando consapevolmente ma soprattutto un altolà imposto da altri
In che senso dico questo perché a me mi pare
Sempre più evidente che a questo punto il giornalismo di inchiesta potrebbe soltanto raccontare descrivere nei particolari
Un quadro ti silenziosa complicità che accompagnato in tutti questi anni le vicende più drammatiche di questo nostro Paese cioè noi non potremmo più limitarci a raccontare quello che è successo dovremmo spiegare quali sono stati i silenzi e le complicità che hanno accompagnato
Queste vicende
Quindi
Seguire le commissioni seguire la magistratura a questo punto non è non è più sufficiente noi dovremmo arrivare ad una conclusione politica
E cioè quella che ci sono stati vari periodi di tentativi di stravolgere il sistema
Per costringerlo non no tanto per fare una Ritter rivoluzioni di un qualunque senso ma per costringerlo entro dei limiti nei quali poi questo sistema si è sviluppato e nei quali è a tutt'oggi
C'è stato un primo Periodo che dura fino ai primi anni dello stragismo che va fino al settantaquattro in cui questi tentativi sono stati dei tentativi
Di stampo golpista militare in cui i militari erano molto coinvolti
C'è stato poi un secondo momento in questa strategia che è stata invece una strategia molto più politica molto più soft è stata la strategia dell'occupazione dall'interno dello stato delle strutture più delicato e dello stato e questa strategia è stata quella che in gran parte ma non esclusivamente ma che in gran parte è stata affidata alla all'azione della Loggia P due quindi da metà degli anni Settanta fino ai primi dell'ottanta fino all'ottantuno quando è stata scoperta la Loggia sono quelli i momenti di maggior diciamo di maggiori rischi anche di maggiori insidia interne che ha subito il sistema italiano a questo punto dunque un giornalismo di inchiesta seria non potrebbe che arrivare a una dura esplicita onesta chiamata di correo di una parte grossa della classe politica italiana allora ci rendiamo conto del perché ci sono queste esitazioni e questi difficoltà e impedimenti
Basterebbe osservare le carriere parallele tanto per fare due nomi del Presidente della Repubblica e del Presidente del Consiglio io mi sono divertita ieri andare a di vederne uno per uno
Insomma questi due signori sono stati insieme in tutti i momenti più delicati
E difficile della storia italiana io non arriverò mai a dire che sono mandanti di alcunché perché non ne ho le prove non lo so non non ne sono convinta
Dico però che loro non hanno mai aiutato a fare luce su niente allora quest'anno è stato il primo anno nella nel cioè nel luglio del mille novecento
Novanta è stata la prima volta che Andreotti ha dato una mano seria al giudice Casson se lo ha fatto per forza perché non ne poteva fare a meno oppure se lo ha fatto perché si è convinto a un certo punto
Che era venuto il momento di raccontare tutto di Gladio o per lo meno di far sapere che c'era stata questa struttura parallela segreta in Italia io questo non lo so
Però effettivamente i silenzi della classe politica italiana è questo che non ha mai noi saremmo dovremmo raccontare se volessimo fare nostro giornalismo di inchiesta
Dovremmo poi
Fare un passo più nulla dovremmo riuscire a spiegare perché questo popolo sovrano di cui parla Cossiga
Sovrano veramente non è mai stato e anche qui è proprio paradossale che proprio uno delle personalità politiche che più bassa
Perché il nostro popolo non è stato sovrano perché lui sa benissimo tutti conosce benissimo tutti i rapporti che ci sono stati imposti con gli americani
Beh dico allora molto strano che lui poi predichi la sovranità di questo popolo non sovrano sul Parlamento ma questa è semplicemente una mia osservazione non aveva il riflessivo l'altro grande campo in cui i giornalisti dovrebbero poter a lavorare con tranquillità e serietà e quello della corruzione oramai le denunce sul fatto che questo è un Paese prigioniero di un sistema di tangenti mi pare che vengano effettivamente da tutte le parti
Però la difficoltà in loco quindi ci vorrebbe una grande coraggio dei giornalisti dei piccoli posti delle e dei giornali locali delle redazioni locali perché in effetti descrivere il quadro di corruzione di questa classe che poi dirige a livello locale i consigli comunali le amministrazioni pubbliche ebbe questo è una grande sfida se riuscissimo anche a mettere le mani su questa situazione forse potremmo fare un piccolo passo avanti
Io in questo quadro continua appunto come ho detto prima avere un grado di moderato ottimismo
Dobbiamo secondo me prima di tutto cercare di agire di più al nostro interno nella nostra categoria in insistendo
Affinché non vengano abbandonati quei filoni che ancora oggi possono portare alla denuncia perché il giornalismo di inchiesta solo un giornalismo denuncia rendiamo scenico
E secondo dobbiamo cercare di aiutare il più possibile il giornalismo locale che s'soprattutto per quanto riguarda all'ambito della corruzione perché liberamente ci sono dei colleghi che sono in gravi difficoltà
Secondo me questa è una sfida sia per le nostre vari gruppi per la lega per per
Per il Gruppo di Fiesole ma anche forse per un sindacato nuovo io non so dirvi quali forme però se un sindacato nuovo riuscisse anche in qualche modo a proteggere a non far sentire soli giornalisti che vogliono fare le inchieste sul potere
Beh questo sarebbe già un grande passo avanti
Per quanto riguarda la lega dei giornalisti ogni anno nove l'anno scorso abbiamo fatto un convegno sulla mala Italia in cui abbiamo messe insieme
Vari aspetti del male italiano dalle stragi appunto alla corruzione eccetera abbiamo deciso che ogni anno noi faremo un convegno le lamelle Italia dedicato ad una di quelle pietre del passato Volturno di quei misteri del passato su cui Cossiga chiede che venga messa una pietra
Quest'anno convegno che sarà ottobre sarà su Sindona via Profin diremo tutti i lati ancora rimasti oscuri della vita dei miracoli e della morte nonché all'infinito
Non ho molto altro da dire vero che è diventato più difficile fare giornalismo d'inchiesta oggi però vale la pena di continuare a farlo se vogliamo fare i giornalisti sanno francamente cambiamo mestiere quindi io insisterei per lasciare il punto interrogativo
Allora ringraziamo Sandra Bonsanti rimettiamo il punto interrogativo nostro programma almeno per il suo ottimismo sembra questo peccato forse possiamo osservare non avere qui Paolo Mieli
Perché forse i direttori potrebbero risponderci su questo non turbare agli attori eccessivi carichi ma sapido Lupi tipo luogo nulle fame molle chiedo
L'inchiesta chiediamo il microfono monsignor Ersilio Tonini
Leggo negli appunti che
Gli appunti che mi mandati che voi intendete quasi porre porvi in in fase costituente
Sarebbe una cosa estremamente interessante che non appena i giornalisti ma un po'tutti ci ponessimo in fase costruttore
Per quale motivo perché a questo è tempo costituito chi non ha capito a questo e non ha capito in tempo e già in anticipo
Fuori tempo che già sorpassato in anticipo è un trapassato futuro
Che lo sia
Questo beh non ho avvertito forse non so in che misura in responsabili
Più avanti della politica mondiale quando parlano di un nuovo cassetto mondiale
Ma forse si fermano soltanto all'aspetto dei rapporti internazionali dei rapporti fra le nazioni e ripeto la la impaginazione degli Stati
Facendo di aderire non non più soltanto a alle vecchie formule storiche inventate dagli uomini e imposte spesso con la forza
Quanto piuttosto invece adeguandoli alla nuova realtà esigenze di umanità che ha avvertito dalla gente comune
Ma io sono qui per rispondere alla domanda che mi è stata posta quali sono le esigenze dai lettori
Fare le esigenze dei lettori sono assai più serie assai più sostanziale che non quale che spesso le agenzie inchieste
Su incarico dei singoli giornali riferiscano alla direzione alla direzione
Ben altre cose la gente comune attenti
C'è un'esperienza l'esperienza umana attuale
Lo si può riassumere in alcuni punti
Parlo da vent'quella che chiama la gente comune
E ne parlo così proprio perché come vescovo ci sono il mezzo e e sono in grado dunque non di fare un catalogo fare una mappa
Spirituale dalla nostra gente ma comunque di segnalare alcune percezioni immediate e profonde diffuse
Anche se inespresse informale pugni forme porno pubbliche
E questo e e queste
Percezioni meritino di essere accolte età non tanto più in quanto sono il frutto di una crescita culturale
Che nel frattempo avvenuto nella nostra gente che a sinistra segnato un salto di qualità come non veramente un altro passo storico non nuova storia una nuova storia anche particolarmente per l'Europa perché
E da questo cultura preciso culturale
Ed è venuta la capacità della gente comune allora di entrare in dialogo con la realtà di offrire aiuti anche ai giornali offrire aiuti le suggerimenti ispirazioni nel mondo politico
Sicché i partiti non siano essi a dettare loro i partiti a dettare le norme o dettare le grandi soluzioni elementi per i problemi che stampa i beni più umani ben più grandi problemi umani quante a recepirle
Facendosi interprete dell'anima popolana
Fatto che sto promessa
E quelle alcune di queste evidenze che a me Pacifico la prima
Alla nostra gente avvertito che l'attualità del problemi è di una violenza assoluto
Come si fanno parte schema capirà la nostra gente che la vicenda dagli jugoslavi a di una e di una violenza assoluto
Così come la è stata la vicenda dall'Albania così come le vicende del golf
La risonanza nella coscienza delle gente comune sono
Sono fondo
Indefinibile
Ma mentre i giornali e destino a loro che poi vengono accumulati appartengono poi al passato finiscono nel finiscano lassù in qualche stanza
Pre consultazione future invece l'orma che lasciano nelle coscienze eh gli e direi misurata un'eco che non finisce mai e la coscienza della gente è diventato sempre quella vale per lecco il luogo di risentimento
Ed è il futuro ci costruirà su
Questi risentimenti
Sì che anche la stessa vita politica del Paese
A nostra insaputa verrà regolamentata amara dipenderà da questi credo che stia impressioni quest'persuasioni segrete che sono dei fatti
Secondo
La gente percepisce che questa via questa sì trota stavolta di una violenza che in cd fatti violenti che incidono sul destino del singolo e delle famiglie dunque sulla vita comune dell'uomo compone
Su come il nascere e il morire aree eventi che incidono sulla traiettoria su quel percorso o pellegrinaggio che si voglia chiamare dal nascere al morì
Con valenze anche essere proprio esistenziali chiama con il termine che che hanno
Esse estremamente superficiale ritenere
Che la gente la popolazione nostra sia in fase di rigetto Polibio di rigetto dalla politica
Qualcuno lasciare mensilmente
E non è vero
E sarà sempre meno vero
Perché tattiche stampe venire sempre più chiameranno in causa la gente comune la quale si accorge che
Che mentre la poppa ed è sempre vero che la società dipende dalla vita del singolo diventa sempre più vero e la gente le impara le proprie esperienze che l'abito del singolo dipende dalla dalla dalla vita dall'antichità dagli eventi dalla società
Di qui allora il bisogni di capi aree
Di capire l'evento nelle sue a causa ma sotto tutte non soltanto nelle sue causano dove tendono gli eventi
I singoli
Ed è facile dirlo
Ma dove l'insieme se per caso nell'insieme degli ambienti non ci sia una traiettoria comune Cenni Cenni
Tracce per così dire di futuro
Dalla quale la gente nostra passa in tutto intravede qual è gli eventi cui si deve preparare queste disco e la sensibilità parli per mezzo dei giorni
Non è vero che i ragazzi siano soltanto quelli del Sabato promoter storie del le stragi del sabato sera
Abbiamo ragione o no una mondo giovanile estremamente severe diversamente direi un impiegato infrarosso no sarò quota di ottimismo ritengo che la microgenerazione giovanile che abbiamo dal dopoguerra ad oggi
Basta vedere come studiano seriamente come son ci proiettano si proiettano in vista del futuro perché capiscono bene che il futuro richiederà preparazione preparazione seria
è chiaro che in questo senso che si rivolgono al giornale ed è in questo modo per questo motivo che il giornalismo
Può veramente considerarsi in fase costituente
Che forse mai come adesso il giornalismo non è sempre meno non come dire una produzione di lusso
Diedi ma sempre di più sarà chiamato a sarà avvertito ed è già avvertito della gente come un contributo Jacomella del mattino
E come il pane a mezzogiorno come come come come bicchier di vino per così dire come l'aria che si respira
Ma c'è un altro temo terzo una terza rilievo da fare un teste percezioni la gente comune percepisce avverte che quindi che questi sono perché stanno avvenendo adesso e per Cangiano menti dentro il movimento dentro il cancelletto
Dalle mai finita
Però si percepisce che siamo nel momento in cui forse cioè in grado di di intravedere un percorso un cenno di futuro in che direzione si muove chi stimo
E l'uomo singolo non ce la fa
Il giornalista che non voglio essere che sappia che abbia la passione del cronista vale a dire l'amore dei fatti ma che sia come diremo poco anche un poco filosofia e se non è un filosofo che non sarà il giornalista del futuro
Cioè non sa l'altezza degli abbia all'altezza degli eventi non sarà né sulla lunghezza d'onda delle attese da parte della gente
E questo stordimento della la l'attuale generazione che ne ha viste di cotte e di crude si dice ma che adesso comincia a capire che ah ma allora forse forse gli eventi non sono puramente casuale in altre parole
Siamo nel momento preciso in cui e venti jazz seminati per così dire da da da quaranta e cinquant'anni via via cominciano a prendere linea linea linee vitellino identikit
Sicché è possibile adesso cominciare a pensare che cosa sta per accadere e quali saranno le esigenze del futuro
Di più a un'altra parco un'altra appercezione la gente percepisce che siamo di fronte ad eventi unici tedeschi direbbero animali abbia che accadano una volta sola e che non hanno moduli precedenti e qui sta la difficoltà per dalla gente nostra capire la difficoltà del giornalista non solo del giornalista ma del politico
Lo so dal politico ma anche de Didier del pastore dello vescovo in particolare
Come s'affrontano questi eventi che non hanno moduli
Non esperienze che li precede
Qual è la conseguenza ed è l'ultima percezione ma capire piuttosto che percezione questo è la conseguenza che ne può trarre il giornalista
Sono evidenti lo vedo penseremo poi fra poco che rompono ischemie incalliti di giudizio che noi che noi abbiamo assunto che i nostri testi che hanno offerto nella nostra cultura preparate che cita la mandiamo ITEA mandiamo come come le cose come li chiamava Roberto
L'esigere sui lei si deve essere il motto le morti
Sempre uguali per gli stessi che sono i prezzi fissi che vengono collocati ad ogni evento da ogni gesto ogni parola quella sua qualifica ed è sempre intenti i marchingegni che facilitano il nostro mestiere mi ci metto dentro poco anch'io del mestiere
E che dispensano dalla profondità
Diciamo la pura questo bando ripeté allora riprendiamo fra poco guardiamo un po'quali sono questi eventi che era un po'di calma
Credo che che richiedono dal giornalista e dal giornalismo veramente richiedano diamo nuova attenzione terzo o se non addirittura come voi avete accennato diventerà la deciderà di entrare in una fase costituente
L'ho accennato all'intervento che si è fatto qualche mese fa circa l'accaduto alla mondializzazione
Fenomeno stranissimo che coincide essa coppia invece all'emergere dei nazionalismi due fenomeni che sembrerebbe una contrapporsi imitano la stessa era di cedimenti
La stessa radice perché se ci si guarda bene
La mondializzazione è un fenomeno dove prevale l'umano sul civile
Sul civile la precedenza dell'umano sul civile
Così come d'altra parte indiana ce le risme di oggi sono che cosa se non la richiesta che che l'umano che il tecnico
Che l'etnico che dunque la insieme di valori posseduti da una popolazione prevalgano su che cosa sua storia sulla cultura
Su sistemazioni politiche fatte per una certa visuale degente che forse con quella gente non ha sapere non aveva poco o nessun interesse
Le cassette semplifichiamo quello del Gavio per la mia in caso direi Prammatica evidente come lo è quella dell'Iraq eccetera eccetera
Ma questo però questo della mondializzazione dicevo è un tema è un punto eventi più belle defunto
Mondo cattolico lo sento in particolare perché per natura sua il Vangelo ha creato una mentalità cattolica
Ma vorrei che però
Ci si accorgesse insisto ancora su quell'altro aspetto
Perché questo schema lo schema ripeto politico cui noi il calco politico quel giorno ha visto perché non è per natura sua
E incline infine è è destinato dormirà subiremo di modifiche per forza di cose perché perché ripeto nella mondializzazione Numana prevale sul cittadino
è la vita dramma di tempi Socrate sottratte viene ammazzato
Ammazzato perché crede non crede a quelli che ci sono chiamato o ai poi
Se sei se a voi Dida e delle città
Perché voglio invece pensa e crede invece nei diventa poi sì sì sì quelli che sono nella realtà
è evidente questo è uno schema che il giornalista desidero per e deve essere pronto a Rocca io trovavo comportò in due parole forte disagio ogni volta che vedo la spesso dal dal mondo giornalistico usato il cannocchiale a rovescio rovesciato
Non si può guardare dalla politica dalla politica altri al all'umano cioè dal civico all'umano mai dall'umano che si deve guardare al civico perché è quella l'area di cioè non si può prendere la foglia come misura della radice ma viceversa
Ma c'è un altro aspetto quello della trasmigrazione è un fenomeno immense
E se non è che sta tormentando adesso alla Francia alla Germania che il momento drammatico dalla Francia il problema più grosso della signora Madame presso
Che cosa sta succedendo
Sta succedendo si prevede già l'altro giorno il bello Der Spiegel diceva
Parlava di cinquecento milioni già pronti per verso la fine del due mila e quinto nei decenni successivi un miliardo di gente che Premana per uscire dalle frontiere per quale motivo proprio perché i nazionalismi o finisce Brumano precede per il bisogno della fame preavviso perché arriva all'esigenza di avere un un abito degni umana e la l'apporto più propellente che esiste nel mondo
Ma questo comporta comporta che cosa comporta la coesistenza e non solo comporta la a la immedesimazione dunque allora l'accesso allora tutte le sono soltanto a all'educazione di figli non soltanto al sistema assicurativo soltanto alla distribuzione dal lavoro ma anche l'accesso al mondo politico e perciò il diritto di dare una propria impronta la vita politica del Paese dove sei
Ed è a questo punto
E sono scappati intere in Francia son caduti sono andate a rompersi il PD molti schermi
Lo schema di una Francia ad esempio che era riuscita a sanare la vita direi le tensioni religiose con la quella grande teoria dalla dalla della laicità era otto e proprio rotto
Son dovuto ricorrere dopo la famosa storia ed evita il chador quella polemica che ne è seguita ha dovuto ricorrere che la stessa leader non segna ma lei che ha proposto urgentemente l'introduzione dell'ora di religione nelle scuole
Epicarmo rei sul Monti ieri Pier l'altro leader lattuga Morandi chiara e ora dire vedere dire vedere questa nostra teoria della laicità perché non corrisponde più
Stile crea dunque dicevo questo è uno dei fatti ma l'altro l'esempio e l'altro è sempre quella che che che è motivo adesso i grandi polemiche in Francia
Cosa ha deciso la madame Cresson via assumere proprio di ripetere proprio di far cose concorrenza le pene
Proponendo la festa cosa che avevo proposto a suo tempo Chirac duty sale utilizzare i charter per spedire rispedire
Rispedire via la gente
Che c'è di più
La Francia la Francia hanno agito a la Paese ospite
C'è reso conto oggi che c'è un limite di sopportazione c'è un limite a intaccare il Paese entra in crisi
Addirittura addirittura si reggeva in piedi mi pare ancora sull'uomo quella proposta che Dario innanzi la Francia penserebbe a guidare la immigrazione prendendo lasciando entrare soprattutto e gente che venga dall'estero e non dal mondo apra asiatico
Riconoscendo che c'è un'identità di civiltà
Doveva finire alla laicità
Dove va a finire come dire la neutralità
No non ha scelta di di opinione di vado certa che allora
è il momento evidentemente un problema di te non possono lasciare indifferente cioè la gente avverte il proprio giornalista non può essere indifferente verso il problema
Per dirlo subito dolori in quel periodo il giornalista che si ritirò
Attento e più del filosofo per non cadere più nel nel nel fosso
Ma pensatore come il filosofo capace di accorgersi che cosa ne Barbera almeno realmente nell'evento le quali valori umani nel cadono nella mente e non è sempre gli stessi colori d'un tempo ma i nuovi questi che cioè non nel futuro
Fatto un cenno Rapid ultimo alla tecnologia
Ma come si fa come si fa io devo fare una confessione qui sono rimasto un po'sorpreso
Vedendo vedendo cosa qua per quale quale pre porta di Presa sulla giornalismo inglese francese tedesco il tema proprio della della della della tecnologia
Articolato per quanto riguarda le sue
E il tema dalla grande la libertà di ricerca
La libertà di ricerca
Che in Francia che in Germania dirittura allora affermata totale nella Carta costituzionale poi è stato invece un poco limitata dalla dalla Corte costituzionale quando ha detto non ha libertà di ricerca la ricerca deve anche a casa riconosce il proprio limite sua Dimitri quale sarà
I valori costituzionale valica dignità dell'uomo
E il presidente della soggezione di ricercatori frangente descritta noi l'accettiamo rendendosi conto che quella che sembrava io non ho allora la loro privilegio a conoscenza dicono sempre non non ha mai cattiva la conosce
E questo è vero ma signor utili tempi in cui può essere cattivo la conoscenza stessa quando per anche di conoscere si dovesse ricorrere ad azioni che sono disumane quale sarebbe sopra la sperimentazione sul morente potrebbe
E venti minaccia un terreno ammetto così con così dico il mio disappunto in rete invece contro la discutendo su questi temi sai sì
Come se non gli interessasse
Come se ne non è de ci interessa ne siamo di fronte all'evento più straordinario vasto abbiamo sentito dire dagli scienziati non le chiedo
Io sto in Max Born il più grande fisico ma subordinati Luigi che il grande problema della modernità la tensione tra morale tra etica e ricerca scientifica
Anzi ho Nossa quelle io prego un volume che pregherei a tutti di acquistare tanto è prezioso il principio responsabilità a questo tema ha dedicato una ricerca che estremamente preziosa per dimostrare che oggi anche chi non credeva ai valori dell'etica del dover essere è costretto a Cretella parla responsabilità
Sì se niente niente ci si tiene che l'uomo rimandi che il mondo rimango ma ma allora proprio per questi motivi io ritengo un altro motivo fra poco ancora nessun giorni direi non quaranta ci si ma fra poco ci sarà un altro problema la ricerca sul cervello
E già in atto da parte delle grandi multinazionale lo dico senza polemica da grande umiltà Pharmaceutical
La vita già in atto narice una collegamento con lei che di grandi ricerche il testo istituti dice che sentite icone per citare americani
I test anche una grande azienda farmaceutica italiana già investito miliardi ha investito in una in collaborazione con un altro istituto di ricerca medica la quale motivo perché la vita del futuro è proprio alla ricerca sul cervello al fine di di di di guidarlo il cellulare l'aiuta il piena di non sto leggendo spiccavano vita lo ripeto al fine di arrivare a una specie di secondo un mondo o come le chiamano quali stati d'animo suo artificiale ma chiudo
Stando così le cose
In permetto di dire così da sono un semplice pubblicista ma di dire ai giornalisti
Professionisti rendersi conto che il loro e loro lo la loro professione acquista per acquistare come del resto il mondo politico che fare una dignità che forse non ha mai avuto
Da semplici descrittori son diventati gli stretti quindi mai son diventate i gli statisti
Elisa dagli statisti perché nel futuro le ultime carte di dirlo l'opinione pubblica la coscienza della gente sarà sa veramente la grande forza del futuro
E chi è che il plasma attore o aiuta la coscienza popolare
Certamente la Chiesa dimenticasse questo privilegio questo diritto che è suo dovere soprattutto ma il giornalismo
Per natura sua anch'esso per un altro verso alla sua vocazione alla sua missione
E dopo e per questo allora che occorre ricordarsi che tutti siamo allora Pastori dell'essere quale la conclusione da trarre
Dicevo prima i stima della propria dignità secondo li vuole evitare giornalisti hanno a non non prendere paura ce l'ha noti starci soltanto sulle cose che stanno accadendo a fior di terra mi è stato accennato poca dal proprio con il termine se il problema di redditi si vada a dare addio
Il mondo giovanile specialmente Spartak
Ma la seconda cosa vorrei pregare i giornalisti hanno a non proseguiremo il più in un vizio tempo di tutti ma specialmente di coloro che sono impegnati nel nel mondo pur nella pubblicità
Quella che Maritain chiama chiama
La fissazione nel segno la fissazione nel segno cos'è una fissazione nel senso leggo non ci interessiamo che dell'ASP nel ci interessiamo non ci interessano dello Stato produttivo dell'attività intellettuale della predicazione dei concerti delle vene consegue che che ciò che soprattutto ci interessa sono i segni così fabbricati non Jeanne essere che essi manifestano
Andiamo avanti alle cose che non contino zampillare di Ford
Spingiamo avanti dei concetti fabbricati senza posa
Non cerchiamo di vedere Dallas intelligenza non vede non ci fermiamo il segnale formale annunciato delle conclusioni ci siamo impadroniti di un'informazione surreale ci servirà e tutto quanto ci è necessario non si fa questione di arrivare mediante questa informazione ad una vista surreale
Fa l'esempio leggo sul termometro la temperatura di oggi prenderò meno il soprabito per uscire ma cercare pancia di capire che cosa sia il colore non alcuni importanti in quanto questa qualità non ci offre con appresi intelligibile
Se questo è vero veramente erano importanti assi per il colore per prendere il soprabito ma quando la questione non è se uscire quel soprabito
O no ma la questione ce l'ho ma rimango ancora uomo o deve invece vedersi vedere poi così attenuata oppure vedere contro apparire l'acqua là sotto sotto uno due o più sotto speci umane
Beh allora allora
Questa fissazione nei segni
Non basta cioè le foto i carichi i calchi piccante
Chiedo scusa ho detto troppo avrà Francato ma a un coro sia un motivo di sperare molto perché perché ha l'impressione che alla fin fine sì controllori in cui i giornalisti chiedono di essere un po'diversi chiedono di dare un'anima alla propria alla propria mestiere ed è proprio questo un supplemento d'anima quali di cui ha bisogno al mondo giornaliste mattutino
Così profonde al giornalista statista non ci sta su
E l'ultimo intervento della mattinata decidiamo così così riusciamo a fare anche i nostri interventi ed è Giovanni Bianchi che avete visto è arrivato poco fa presidente grazie al microfono
Con una qualche rapido esercizio di paracadutismo fra riabilitato ma prendendo almeno un paio di notte che mi sembrano molto importanti del discorso di monsignor Tonini per quello che riguarda il tema
Affidato le richieste della società civile all'informazione
Io credo che bisogna
Evitare il rischio di una contrapposizione in maniera schematica l'Agnus
Della società civile
Rispetto agli apparati della informazione che hanno raggiunto come dire una loro densità quasi una geometria istituzionale in alcuni momenti
Piuttosto direi ecco le due note
Che monsignor Tonini secondo me utilmente offriva anche per questo approccio
Da una parte una rivendicazione di una ripresa di voglia di fare politica e di partecipazione
Dall'altra o meglio insieme a questa un bisogno di tenere insieme al bisogno di partecipazione quello di una tensione
Il punto di riferimento un pubblicato e non insisto perché probabilmente altri sono già partiti da qui è quello del dalla recente vicenda referendaria per la preferenza unica queste cose si sono evidenziate
E direi non a caso
Anche se queste cose il giornalismo nel giudizio sta accogliendo con eccessivo ritardo
Non sono il futuro prossimo
Solo oggi e forse già un po'ieri di una realtà che stiamo vide vivendo e rispetto alla quale gli strumenti di analisi e anche la coscienza mi sembrano in ritardo
A dire il vero se
Piccolo teorema peraltro molto significativo per l'area di politologi e dalla quale viene
Sto pensando fa una breve analisi in un convegno
I Pierangelo schiera significativo perché allievo prediletto di Gianfranco Miglio quindi tutto dentro l'autonomia ci Michiara del politico abituata a considerare il civile governabile da sopra e da fuori ebbene con tutto questo
Con questo pedigree
Schiera ha detto una cosa un anno fa
Che io non solo condivido ma che mi pare la vicenda referendari abbia superato tutti ed è questa esiste oramai anche nel nostro Paese
Una duplice dimensione del Pollino
Una più orizzontale più ricca di movimenti con un aggettivo abusato potremmo dire trasversale
Non prepolitica secondo una terminologia di dieci anni fa di padre Sorge no politica
Che attraversa la società civile e che si confronta non necessariamente si oppone con un'altra dimensione
Definibile se non altro
A contrario come più verticale che quella più istituzionale più partitica dice Pierangelo schiera anche su questo io concordo
Il futuro e non soltanto il futuro della all'informazione ma il futuro delle democrazie in Occidente passa attraverso l'incontro di queste due dimensioni del politico
Bene io credo che la vicenda referendaria abbia indicato questo
Che le impronte perché il che prima a muoversi sia stata questa dimensione del Civile orizzontale
Che ha ha voluto come propellente che ha incontrato poi per strada giustamente Mario Segni diceva una valanga che insieme a mano costruita una voglia di partecipazione una non disaffezione alla politica
Semmai una disaffezione a un certo tipo di politica questa mi sembra ovvio no
Che che ha permesso questo tipo di risultato e dentro a questo
Un tentativo di tenere insieme una tensione etica con la partecipazione politica
Nei molti incontri che abbiamo fatto questo elemento è stato ho verbalizzato e conta molti che stavano lì e che si impegnavano potremmo dire con
Una terminologia demodé militanti politici dalla società civile da questo punto di vista
Per queste preferendo ma importante e per il discorso che ci importa
Ultima citazione direi probabilmente rappresenta in questo dopoguerra quello che leopoldo Elia ha chiamato il dopo Yalta politico in questo qua
Questo mi sembra un fatto un fatto che si è verificato che ha portato ad un esito
Imprevisto dei media per la verità imprevisto anche da alcuni di noi
Della prima ora messi sì a lavorare in questa direzione che va inteso a mio o il giudizio proprio per questa sua densità c'è questa nuova dimensione del politico
Più trasversale orizzontale ricca di movimenti dove si collocano le forme del volontariato questa già opera ha già vinto
Una battaglia campale è invidia
Non se ne sono resi conto soprattutto norme danno Co
Può essere che io sia interessata ma credo veramente
Di non essermi messo a vendere lei la mente dell'associazionismo da questo punto di vista mi pare un fatto significativo e nuovo della politica italiana di questa competenza civile peraltro anche ricco di speranza di nuove potenzialità e in quanto tale
Sottaciuto non inteso
Non non reso evento non generalizzare ecco perché
Io credo
Sia è importante partire da questo elemento anche se qualche fatto nuovo c'è stata
Si è avuta una vera alleanza tra certi settori editoriali ai promotori del referendum
Questo sì
Con i giornali anche prestigiosi
A ben guardare però e non voglio essere tignoso anche in questo caso i riflettori sono stati centrati con qualche lodevole eccezione prevalentemente sugli esponenti riparte
La vecchia deriva quanto ancora premio e questa ripetono può essere una rivendicazione lagna USA di immagine niente affatto è non prendersi in carico di un nuovo modo di far politica in una nuova dimensione non piccola
Non circoscrivibili alle vestali del ciclostile o di un'antica militanza no che è fatto grande che sta dentro la macchina e strade mo'Grazia io credo easy
Ci sia francamente un ritardo un ritardo di comprensione quindi alcun ritardo di generalizzazione di questa realtà in immagini della società Italia
Ecco perché io credo sia corretto dire che c'è una sotto l'esposizione
Della Hamas accetta a civile rispetto questi tipi di fenolo
Anche qui qualche settimana dopo
L'esito referendario dove le associazioni sono state
Parte insostituibile si è avuta nell'ultimo week-end la convenzione differenza dell'associazionismo ma è passata francamente in grande stile colpa nostra
Anzitutto probabilmente ci sono anche tutte lasciatemele dire in maniera soft per ragioni di committenza
Ragioni di conto e mi fermo qua sarei tentato anche di fare qualche piccolo timore Mino di chi non è assunto perché altri sono assunti e via via ecco però qualche piccolo o problema di committenza perché sta dentro o il avrà poi che dice
Seconda breve riflessione
Questa questa situazione parlerei di miopia selettiva dell'informazione che non riguarda soltanto alla RAI P due la cosiddetta stampa di regime ma l'insieme del sistema
Mi pare il limite da supera
Lo dico non guidato da una qualche logica corporativo anche se a tutti farebbe piacere una maggiore visibilità del proprio lavoro
Ma perché ne sono convinto
Che un'alleanza strategica tra questa società civile in quella sua funzione che ho detto e che non è un'invenzione mia e tanto meno di Pierangelo schiera e i mezzi di informazione democratica sia oggi l'unica via
Anche per affrontare i problemi di assetto e di democratizzazione
Del settore
Anche noi in particolare
Siamo allarmati per l'andamento che l'applicazione della legge Mammì sta registra
è una legge contro la quale ci siamo battuti a nostra volta i suini cui limiti abbiamo valutazioni precise
Tuttavia mi sembra francamente intollerabile che Rita éscamotage più o meno berlusconiani
Per aggirare le norme antitrust pericolose ecco relazioni consociative
Stiano svuotando di fatto anch'che quelle parti positive che la legge indubbiamente
Sono questioni che proprio ieri insieme alla sì alla convenzione dell'associazionismo abbiamo fatto presente
In un incontro con il consiglio degli utenti istituito presso il garante per la radio diffusione
L'editoria questo dice anche una disponibilità non soltanto convegnistica
Da parte dell'associazionismo l'ha bisogno di rivendicare ovviamente netti con Giulietti
Ma un uno star dentro ecco questo tipo di lavoro anche per un elemento e questo riguarda di più queste associazioni che stanno dentro quella dimensione civile
L'immagine la comunicazione non sono più un elemento di rapporto con le sette
Di un di un associazione sono uno degli elementi portanti anche dall'organizzazione interno
Ora ma il messaggio arriva all'ultimo iscritto attraverso i media
Scomparso ormai da decenni del volantino ad esempio o quant'altro
Quindi questo è un fatto che ci riguarda non soltanto con il nostro rapporto con il mondo esterno oramai
Tipo di
Di immagine che e di messaggio che attraversa che diventa organizzazione anche interno delle associazioni e noi
Dobbiamo dire che spesso registriamo
Salvo alcuni settori di associazioni che sono cresciuti a ridosso di una pratica di una professionalità di questo tipo e che quindi questo terreno hanno praticato da subito
Le associazioni di più lunga tradizione spesso devono regista un proprio ritardo in questo passa s'
Conclusivamente
Io credo che si possano ulteriormente tracciare alcune tappe alcuni obiettivi di un cammino che da tempo
Punto di partenza potrebbe essere l'iniziativa per elaborare una carta dei diritti e delle responsabilità sottoscritta e da operatori e da utenti
Carta nazionale
Che non contenga soltanto principi ma anche
Precisi impegni programmatici
E pensiamo che essa possa essere il punto di riferimento di una serie di carte locale
Pensiamo che ad esempio queste carte potrebbero vedere un'autonoma assunzione e dentro i contratti di categoria
E dazi
è una proposta lungo questa proposta farei per quel che ci riguarda
La ricognizione meglio l'indicazione di tre ambiti prioritari nei quali mettere in campo questa alleanza un primo anzitutto la normativa di regolamentazione dell'emittenza radiotelevisiva
Ovviamente per continuare ad affermare il carattere di servizio pubblico dell'intero settore e però anche per garantire il pluralismo non soltanto negli assetti proprietari ma nell'utilizzo della rete
Per lottare
Contro le logiche di mercanti redazione della
Secondo punto
La vigilanza sulla qualità dell'informazione e della comunicazione sociale
Costruendo classe i punti di osservatori una rete cogestite da utenti operatori
E un metodo di iniziativa permanente anche con il collegamento con il Consiglio degli utenti ecco l'intera
Per ora ancora praticato ma in maniera come dire non strutturata quanto meno non programmata in questo
Terzo punto la riforma del diritto d'accesso da estendersi anche al settore privato
E da concepire essi come aspetto di un più generale diritto a comunicare
Sì credo francamente dopo le cose che ho sentito
Per tutti sia chiaro essere una dimensione essenziale della cittadinanza moderni e delle sue opportuni
Da ultimo l'ammissione di un rammarico
Come associazioni non siamo riusciti ad esprimere
Verso di voi la solidarietà sarebbe necessaria
Questa appare
Per far fronte comune contro
L'inasprirsi dalle logiche di potere dentro l'informazione per appoggiare l'iniziativa contrattuale nei confronti degli editori
Non è solo
Un attivismo che attraversa ovviamente l'associazionismo è una delle sue ragioni può essere anche un peccato originale che ci trasciniamo da troppo tempo
Non è neanche disattenzione io credo siano carenti luoghi
Come dire consuetudini per una simili solitaria
Sono e siamo in grado e ovviamente non a caso e con molta franchezza ho richiamato questo tipo di rammarico sul quale abbiamo riflettuto ed io credo che anche questa sia un'occasione per vedere come costruire questi bene chiudo dicendo
Se è vero io sono francamente convento che esista questa dimensione Bertacco termine troppo geometrico il coro di Zonta
Del politico in questo Paese che qui sia francamente i dirà in maniera inedita
Protagonista
La società civile
Farei una prego ulteriore parentesi quadra dentro quei sta parlo da presidente delle ACLI nascesse dei lavoratori cristiani
Qui c'è perfino un inedito protagonismo politico del sociale cattolico dico inedito perché storicamente ha sempre più puntato sulla durata del sociale vedendo le forme del politico un po'effimero posporre
Detto con rapida formulazione queste ultime vicende alle scuole di formazione a Napoli dicono come dire un recupero forte
In questo senso che secondo me non deve essere visto né polemicamente ne
Compra giudizi negativi è una risorsa
Una risorsa pluralistica una risorsa non catturata pile ideologicamente
Anche perché tutte cose che attraversano la quotidianità
Non cattura aprile ideologicamente
E e che proprio quindi costituisce parte in questo momento secondo me parte preponderante
Del civile in questo Paese del tessuto associativo re
Toh o tutta quest'area si interroga per le ragioni che dicevo non soltanto sulla propria funzione in generale in ordine a questa democrazia
Ma anche su questo rapporto è tutto interno salvo essere così mio per rétro da precisare di salvarsi negli scantinati del ciclostile che peraltro non esistono più su questo rapporto con informazioni suoi operato quindi non è un ponte e gettato in termini corporativi non è un ponte gettato e per fair play tanto meno un ponte sulla è un potere reale che va costruito io ho cercato di esprimere
Con quel po'di concretezza mia riusciti dopo questa esigenza che c'è e c'è in tutte le associazioni in tutto il cartello siamo più di cento ENEL la convenzione per l'associazione
Grosse differenze grazie a Dio starei per dire e che questa è anche una esigenza che va cresce
Grazie al presidente delle ACLI
Diciamo che come categoria lo sentiamo in modo particolare questa esigenza di ponti di legami e di solidarietà anche SSIS nei conventi
Allora chiudiamo costa stamane diciamo l'elenco delle comunicazioni invece chiamiamo al microfono alcuni di coloro che hanno chiesto di intervenire io comincerei con Nello Rossi presidente di Magistratura democratica
E poi subito Citto Maselli e poi Alessandro perduti pregherei tutti io continuare a usare il microfono che sta al tavolo magari vende tutto la cosa meno meno solenne cinque minuti soltanto ma facciamo Citto Maselli ha pagato e poi proseguiamo vive dentro una mezz'ora forse riusciamo a farne Parigi prego paragonabile
Attenzione il dibattito io notato
Assonanze con
Relatore prevedibili
Assonanze analogiche sul su problemi di fondo appunto l'indipendenza e l'imparzialità supplizi dico
Sono stati spunti nella relazione di Morrione delle cose che diceva Adornato anche sulla necessità di una battaglia all'interno della categoria
E indicazioni proprio di ricerche comuni della verità che ci sono state in passato mi riferisco alle cose cadetto Sandra Bonsanti e però ci sono anche novità profonde che si tratta sia pure con tutta la sinteticità necessaria indicati
Guardate in un passato non troppo lontane giornalisti e magistrati avevano un tema obbligato di confronto e di dialogo
Si incontravano per discutere dei modi di esercizio delle loro funzioni per ragionare dei loro poteri e soprattutto del modo in cui correttamente limitare gli uni il proto il potere degli altri
Una problematica questa della reciproca funzione di limite molto sentita proprio nelle aree più avvertite
E meno corporative della magistratura e del giornalismo
Da un lato quindi la valorizzazione che per esempio Magistratura democratica tra gli altri la valorizzazione forte che ha fatto del controllo dell'opinione pubblica e dei suoi organi sull'attività giurisdizionale in tutte le sue fasi
E dall'altro la tutela del cittadino nei confronti del potere dell'informazione lo sforzo per fare emergere sviluppare tutti gli aspetti della libertà dell'informazione
Il diritto di ciascuno di fare informazione e il diritto di ricercare le informazioni il diritto di essere informati ora io non ho dubbi che questi temi sono ancora centrali soprattutto per magistrati e giornalisti che si richiamano ai valori della democrazia
Giustizia e informazione si presentano ancora al cittadino solo con il voto del potere
E sono quindi ancora all'ordine del giorno le questioni del rigoroso autocontrollo della qualità professionale del lavoro degli uni e degli altri dell'attenzione verso l'imparzialità
Non di una generica neutralità ma di un'attenzione verso l'imparzialità relate realizzata concretamente nel proprio lavoro
E voi stessi ponete l'accento su questo tema quando mi l'invito parlate proprio di private debolezze come uno della realtà di fronte alle quali si trova il giornalista
E questo vale evidentemente anche per l'attività dei magistrati allora si tratta di non smettere di occuparsi di questa dimensione
Delle private debolezze cogliendo contemporaneamente però l'insidia crescente che viene oggi dei poteri forti
Per i processi impressionanti di concentrazione del potere economico del potere politico che sono in atto da tempo nel nostro Paese che manifestano una volontà di controllo una mortalità alcuna volontà di invasioni di conquista
Di aree che sinora sono state riservate alle Autonomie
Professionale
Ecco questa volontà di controllo
Si manifesta in forme diverse naturalmente nel settore dell'informazione e delle e della giurisdizione e però esse diviene più pressante quanto più queste due funzioni
Si rivelano insostituibili in una società moderna e contrasta proprio con il fatto che se per essere svolte all'altezza dei bisogni come è stato da più parti indicato hanno bisogno oggi il più autonomia di più indipendenza
Io non ho bisogno di aggiungere nulla quello che ha ascoltato qui sul ruolo dell'informazione sul bisogno che essa sia il più possibile libera e pluralistica
Ma vorrei spende una parola per ricordare che anche la giurisdizione di cui quotidianamente la cui crisi quotidianamente si parla la stessa giurisdizione conserva un ruolo centrale per alcuni versi è in crescita conserva un ruolo che è assolutamente incomprimibile questa società
In altri termini la giurisdizione il giudice possono essere lasciati come oggi avviene in una condizione di inedia ma non possono essere in linea di principio rimpicciolite diminuiti ridotti nella nella loro funzione non c'è una legge importante che io legga nella quale non ci sia spazio per una discrezionalità ampia del giudice
Direi che per tutta una serie di fattori per produzione normativa la necessità di produrre norme che contengano clausole generali elastiche questa discrezionalità del il giudice cresce e quindi aumento anno parallelamente i tentativi di renderlo soggettivamente obbediente
E non c'è solo ostilità ci sono anche le lusinghe anche questo io credo accomuna fortemente magistrati e giornalisti
Intanto dietro l'ostilità dichiarata quanto dietro il lusinghe non è difficile scorgere la stessa insofferenza per indipendenza reale e autonomia professionale e quello che in gioco oggi essi magistrati come giornalisti devono svolge la loro funzione devono fare il loro mestiere nella Presa talora ostile ma stavolta al Volta anche morbida anche rassicurante di un potere esterno
O se devono vincolare il potere che si annetté riconoscono senza ipocrisie di esercitare a canoni a criteri a regole di comportamento a valori scritti scritti innanzitutto che la costituzione della legge generale nella società che non è solo la legge delle forze politicamente dominanti
E direi da questo punto di vista tutto
Il dibattito e i problemi grossi che in questo momento anche la giurisdizione ci ridiano a questo Nuti
E c'è una contraddizione grande che nel momento in cui si parla di riforme istituzionali nel momento in cui si delineano scenari di rafforzamento dei poteri centrali dilaniati dall'ordinamento contemporaneamente si immaginano scenari di
Organizzazione di riorganizzazione proprio dei contrappesi liberali del sistema queste due cose dovrebbero essere differente
Se si immagina di rafforzare o l'esecutivo o o il potere presidenziale evidentemente ci si dovrebbe preoccupare di rafforzare contemporaneamente i contrappesi liberali di garantirne l'autonomia non è così è invece il contrario i due processi vengono rappresentati come perfettamente compatibili
Da questo punto di vista noi abbiamo avuto un'esperienza pedalò pedagogico nei magistrati il discorso di Claudio Martelli
Alla alla al congresso dall'Associazione nazionale magistrati rimasto è stato estremamente chiaro
Ha detto il tema grande del controllo del Pubblico Ministero dell'indipendenza di questo magistrato non è oggi nell'agenda politica oggi c'è solo il problema di una sua riorganizzazione interno
Questo tema entrerà nell'agenda politica quando e sarà risolto il problema centrale dell'assetto totali del tipo di governo che dovrà essere che dovrà essere il governo per il futuro quindi la giurisdizione e per certi aspetti informazione come un intendenza che seguirà una spoglia destinata al vincitore ecco
A me pare che questa è l'analisi ci sono degli elementi di grossa sintonia ma voglio chiudere dicendo ci sono oggi dei modi delle forme e delle iniziative possibili per contrastare questi esiti
Io non credo che ci sia una sola risposta ma un insieme di cose da fare probabilmente nessuna delle quali è decisiva ma tutte insieme che possono essere utili
La prima è credo mettere ordine in casa propria mettersi in regola dichiararsi disposti a rinunciare a tutti i privilegi che non sono strettamente necessari per l'esercizio indipendente della propria funzione
E per questa via comportandosi come dire da classe dirigente in senso ampio in senso lato non strettamente politico operare per rafforzare o ricreare
La credibilità di queste professioni agli occhi dell'opinione pubblica una strategia rigorosamente anticorporativa insomma
Necessari anche se forse lo dico non più s'molto più sufficiente da sola a un recupero di legittimazione che certo non è facile in una società che diventa sempre più esige il secondo obiettivo è quello di restituire fino in fondo a questi mestieri così difficili e complicati
La loro dimensione di servizio è un fatto che quando questi vestiti sono fatti bene con serietà con dignità anche in maniera quotidiane ma fatti col minimo di dignità sono i cittadini e non i centri di potere a essere tutela il terzo obiettivo questo forse più ambizioso ma in qualche modo necessario e di riprendere a fare politica cioè una politica come possono farla dei gruppi professionali
Intesa come cultura e come proposta superando certe chiusure certe angustie certe deliberate riduzioni del ruolo che ci sono stati gli orizzonti troppo ristretti che voi stessi ci siamo assegnati in questi anni
Voglio fare un esempio tratto la nostra esperienza
La scelta per certi aspetti ambiziosa sicuramente discutibile di Magistratura democratica di elaborare oggi di fronte alla crisi grande della del del giudizio del processo e del diritto penale un progetto di depenalizzazione
Dando delle indicazioni che naturalmente hanno un valore tecnico che noi offriamo agli altri che naturalmente i cui non possiamo assumere una responsabilità sul piano politico ma di cui assumiamo la responsabilità culturale per un ripensamento per esempio della funzione dei limiti del diritto penale in questa in questa società sapendo che forse solo un diritto penale minimo può guidare insieme
Una maggiore efficacia all'azione repressiva nei confronti della grande criminalità e dei fatti che ledono interessi fondamentali della collettività e può accanto a questa iniezione di efficacia a realizzare un altro obiettivo quello qui la liberazione in questa società dal peso di un'enorme massa di micro reati
Che colpiscono piccole infrazioni
Anche se solo in termini in termini formali che si risolvono
Per certi aspetti in un fattore di diseguaglianze questo questo mi sembra un'indicazione possibile e poi un mantenimento di è un arricchimento di collegamenti
Che sono necessari in questo momento anche fra soggetti diversi in passato ci sono state queste ricerche comuni della verità
Di cui parlava Bonsanti oggi si tratta di di capire che la situazione richiede ancora quel tipo di impegno sul versante professionale ma richiede anche io credo una maggiore e più intensa capacità di collegamento fra spezzoni Frari di professioni che possono però ritrovare un confronto e un impegno serio comunque
Grazie
Ringraziamo Nello Rossi sarebbe vediamo che cosa pensa dell'obbedienza o della creatività o della fantasia e dell'autonomia dei giornalisti oggi il presidente degli autori cinematografici
Il tipo di intervento che
Che perché i esigono interventi e relazioni del livello di quello di bianchi di un corso di monsignor Tonini non è quello di un questo tipo di intervento non è proprio lui farò che sarà brevissimo i temi che sono stati trattati e anche la l'altezza del livello delle dell'intervento di monsignor Tonini i anche preoccupante sotto tanti profili
L'emozione di sentirsi dare del pazzo famoso di Maritain che richiama certe cose curiose di Bonaiuti ma insomma e è una cosa che certamente a un un peso che non per cui parlare adesso degli Autori geografici e dei nostri problemi sembrerebbe un po'secondario e però siccome come autori come la situazione di oppure abbiamo ed elaborato da tanti anni proprio un punti di vista complessivi passaggi e le generalità
E che i tre cd ci ripromettiamo di trovare o altre occasioni per intervenire a livello ai livelli
Che rispettino il taglio e la data tutto questa Assemblea
Il motivi brutali per cui invece sono sono qui a a parlare se riguardano la necessità per secondo noi di di cogliere un punto sulla questione generale la comunicazione dando per scontato una cosa che se cortese parlava della SIP come come un punto come uno dei dei termini
Del dell'arco del del del dell'informazione e comunicazione figuriamoci se non desse c'è bisogno di spezzare qualche lancia a favore del fatto che il cinema e la comunicazione la fiction sia parte
Della comunicazione e legata strettamente problemi dell'informazione cioè sia ci siano parte di uno stesso discorso di pluralità e di circolazione di idee
Che il punto presenziale allora quindi espresso ciò premesso comunque essere la la gravità di quello che sta avvenendo nel nel nel settore della comunicazione
Della fiction diciamo è una è caratterizzato da un attacco speciale specifico nei riguardi del cinema del cinema inteso come segue Speak come e come industria di prototipi che ha una sua specificità abbastanza particolare proprio essendo ogni film una un fu una un'operazione che una impresa filma comune
Come l'abbiamo chiamata più volte ciò che fa storia a sé che non ha auto che non è non è legata a nessun tipo di pianificazione che è legato a un tipo di esito di successo che può avere o non avere quindi con caratteristiche innovative in sé e per sé
Questo questo cinema inteso in questo modo è di fatto distrutto da che cosa dai grandi meccanismi di concentrazione economica
RAI soprattutto dopo Umbria fiction l'idea di questa unione RAI Fininvest la penta dice che Gori che di fatto è un altro grosso punto di concentrazione è strettamente collegato con quelle due per cui di fatto è un duopolio che si perché si prolunga e basta è una protesi e basta ma tutto questo a cosa porta
Con la distruzione delle sale con l'eliminazione delle sale cinematografiche sulla riva tra seicento cinquanta dalle quattro mila che erano vi devo ricordare che si tratti si programmano mille quattrocento film al giorno in Italia nelle previsioni per cui le sale hobby che chiudono
Perché il tipo di dissesto e di stile e di e di programmazione selvaggia
Non è stato in nessun modo vincolato dalla legge Mammì e quindi il discorso ed è proprio per noi un massacro completo tutto questo porta che i film oggi vostro nasce soltanto con le il contributo finanziario delle televisioni contributi casa deteriore vuol dire
Che di fatto dice esiste un tale tipo di controllo sul prodotto ci fotografico che ne se ne distrugge le ragioni la l'essenza stessa che in qualche modo
Autonoma
E indipendente il portaborse è stato fatto esclusivamente per il motivo perché la presenza per il prestigio con la forza contrattuale di Moretti attore ha permesso di trovare la coproduzione francese altrimenti portaborse non esisteva neanche
L'ipotesi che venisse fatto perché nessuna delle televisioni pubbliche e private
Aveva il si permetteva di finanziare un film di questo genere
Perché offendeva Pepper i motivi che non c'è perché non c'è bisogno qui di Sacile
A spiegare ma per dire come esempio simbolico tutto questo
La legge test che abbiamo cercato di di di promuovere che abbiamo cercato di influenzare ha in qualche modo anche di di precisare in alcuni punti parlo di il creando addirittura una una una unione abbastanza anomala e curiosa tra autori e produttori nemici da sempre ma in questo caso invece uniti su questa questi termini della nuova legge
Ci sa a subisce continue continui ritardi difficoltà eccetera manipolazioni radicali come quelli che purtroppo Silvia Costa sta come relatrice nella prima versione che ha creato proposto e e anche il lasciandoci tutti molto sorpresi perché ci dà i colloqui dall'insieme dal taglio che lei va dato a tutto il suo lavoro per pensavamo tutt'altri risultati invece di fatto il CDC stato problemi proposto una prima la relazione che adesso vorrebbe andare alla discussione molto grave e molto preoccupante molto molto vincolata poi invece ad alloggi che di di di potere economico completamente inaspettate ha vinto allora ne abbiamo pensato cosa abbiamo fatto proprio natura sempre l'altra sera
Cercando di Ring riproporre il problema cinema abbiamo chiamato in Assemblea cinema libertà abbiamo invitato sia il gruppo difeso che la religione sì ma non abbia avuto il piacere avervi ma comunque voglio dire il discorso da Kenneth che ne pinnato e l'esigenza di alzare il tiro di crearsi
E di creare un fronte Pullara goffo Horse di riprodurre quello che avevamo addirittura insieme a Magistratura democratica e a tante altre associazioni
A chi e Arci compreso da tanti anni fa nei tempi in cui c'era una maggiore combattività di tutti noi fece un fronte vi ricordate di ventitré associazioni ma su che cosa su questo tipo di di di blocco dalla circolazione delle idee il sulla questione Cina manzanese Acea che ha una gli al di là dei problemi corporativi o della o del delle insinuazione dei problemi corporativi come si parla soltanto per noi c'è al di là dei problemi specifici dei chi lavora nel cinema it sul problema vicino al seggio con proprio un problema
Molto speciale molto originale e non facilmente sostituibile
E di libertà ma non è più che di libertà preferiamo parlare di circolazione delle idee che il punto vero che che unisce il problema oggi tra battaglie piaceva problema del da un lato per la democrazia e dall'altro del regime
Non è assolutamente retorico la però al regime e orrenda insopportabile
E pannelli a ha c'ha tante c'ha tante ascendenze i miei che per me preso Izzo intollerabili però invece sempre più ci rendiamo conto che poi non è facilmente di giorno in giorno in più non è facilmente sostituibile
Gli episodi RAI di cui si parla ma soprattutto questa questa intelligenza che comincia a esserci
Dini intelligenza di cornetti concentrati di concentrazione e perché non è più una questione di diciamo un fondo di automatismo di logiche comincia a esserci ormai un'intelligenza e una necessità di controllo
Non a caso si propone una legge cinema in quell'articolo uno
Si parla di dignità e del rispetto della dignità umana e si fa che è una cosa che può può bolidi ed il tutto e può diventare l'elemento più massacrante di censura e di e di e di blocco proprio di qualunque tipo di progetto e di e di e di film nel ce eccetera
Compreso il portaborse perché può diventare tutto può diventare disprezzo della vita umana e a cui si fa alimento che se si fa riferimento all'articolo uno in tutta una serie di altri momenti
E decisivi nel giudizio nella valutazione quindi nel sostegno o meno dei film che proprio veramente Burri torno Aldo a un controllo che va molto al di là della della concertazione economica è un controllo vero e proprio
Di antichissimo Stamp
Testuale cioè per il per fare il mio dovere di presidente degli autori
E l'invito e la e questo che una premessa a una telefonata che è qualcosa di più concreto che faremo in questi giorni per creare questo comitato d'intesa insieme che siamo già già formando insieme ai sindacati inserirlo del la Philips eccetera insomma e altri e a tutte le altre forze che già si sono coeve qua curate intona questa nostra proprio
Project
Ringraziamo Citto Maselli
E speriamo di continuare a lavorare insieme io proporrei di fare tutti gli iscritti a parlare sia pure molto velocemente perché ci sembrerebbe ingiusto anche se esso è l'una il venticinque in realtà rinviarne qualcuno alle tre e allora chiamerei Alessandro Cardullo e poi Chiurchiù De Chiara Nuccio Iovene Ambrogetti
Cardone con grande esperienza sulle spalle per quello che riguarda
Il nostro sindacato la nostra categoria e con grande tenacia per l'esperienza di oggi come direttore editoriale di paese se
Ma proprio con con grande rapidità
Io credo che quell'obiettivo che aveva indicato Morrione
Cioè fare un viaggio nel mondo dell'informazione già dal e comunicazione di stamane sia stato realizzato
Io
Mentre ascoltavo mi sono posto una domanda
E quale approdo avrà questo viaggio
Se avrà un approdo perché il viaggio da tempo in corso
Il rischio è che non ci sia un altro modo
E quindi bisogna evitare vedere qual è possibile porto se riusciamo a superare le colonne d'Ercole in quale porto fare una prima tappa poi vedere porti successive
Ma io credo che davvero sia questo grande problema della fase costituente
Che ricordano anche monsignor Tonini siamo noi un Paese strano
Cioè dove la fase costituente rischia solo est di essere una
Costruzione architettonica
E dentro non ci sta niente
Beh questo della ricostruzione o meglio della costruzione di una politica della comunicazione è un punto chiave di una fase costituente in un mondo dov'è cambiato tutto
Allora credo che questo sia l'approccio il porto che vogliamo dobbiamo indicate la costruzione di una cultura della comunicazione che non c'è nel nostro Paese
Ci sono state alcune fasi e tu ricordavi trascorsi due falsi grosso modo in cui si è tentato di costi una cultura la fase della prima messa in atto della riforma dell'editoria Mario tutta la fase di vertice anche questi l'altra fase è quella ormai dimenticata ma nella fase dell'autunno tale in cui il bisogno di comunicazione non è più solo da parte degli utenti
Ma viene posta questa splende la parola d'ordine che era il diritto d'informare ed essere informati che alla parola d'ordine è posta una sera in un grande dibattito alla Federazione della stampa
Beh cosa significa costruire una cultura della comunicazione
Io credo che significhi intanto una progettualità cioè non è che un giorno rileva abbiamo costruito una cultura no
Rimettere in campo delle idee
Che da anni non ci sono più alcune idee forza
E per esempio aveva forza
A chi si rivolge proponeva in maniera estremamente chiaro il professor Rossi e questa è la grande la grande operazione di trasformismo che si sta facendo il nostro Paese la sovranità popolare e l'opinione pubblica e questo è il punto perché se il giornalista ma il riferimento beh guardate che lo si sta discutendo di sovranità popolare di opinione pubblica solo in termini importantissimi quando si vota ma si è perso ogni momento in questa società in cui la sovranità popolare se esercitata bene
Voglio fare un piccolo esempio vi ricordate l'entusiasmo con cui i genitori affrontare uno i consigli di istituto e anche il ruolo che svolse dei maschi
C'è un giornale che ne parla più no perché non ci sono più
Cioè allora e questo concetto di sovranità popolare che oggi è diventato tanto di moda non ho perso completamente
Abbiamo perso nei luoghi di lavoro
Si cambia anche nome quelle alle strutture che ci sono ben per questo ad esempio uno dei punti chiave su cui esercitare intelligenze fantasie culture per costruire una nuova progettualità
Ma guardate io aggiungerei
A quelle parole di che sono state messe la terza parola
Perché altrimenti diritti e doveri
Restano sulla carta come la la grande questione dei diritti di cittadinanza sono ipotesi ci manca una parola diritti doveri e potere democratico
Che non può che far parte della progettualità di chi
Vuole rimettere in movimento rimettere in cammino questo settore ai poteri questo questo è il punto vero
Se non c'è questo non si risponde ai bisogni di comunicazione che nascono sempre più dalla Società anzi è stato detto si accrescono le disuguaglianze
E i poteri significa poi creare veramente un reale pluralismo della società oggi non c'è un reale pluralismo ci sono frammenti anche importanti grossi come presidente l'associazionismo sono frammenti non hanno potere quella della legge sull'associazionismo fa paura perché formula la trasversalità in termini positivi fa paura
E allora conati i terreni come Mammano vengono fuori e come si costruisce una progettualità e infine faccio un altro esempio lo faceva
Monsignor Tonini ma questa straordinaria questione non ce la poniamo non ce la poniamo nemmeno come soggetti l'informazione
Chi parliamo ancora fanno parte dell'opinione pubblica e della sovranità popolare quelli che in modo sbagliato si definiscono extracomunitari
Ne fanno parte o no
Nei nostri mezzi d'informazione e presente che questo monto questo processo di trasmigrazione e la grande questione del mondo di oggi
Non è mica presente sì Padre Zingarelli dei nomadi ma queste la grande crisi Chicco comunichiamo
Agli extracomunitari ma perché chiamati extracomunitari oppure anche noi accettiamo questa caduta parla dell'integrazione all'integrazione
Alla la comunicazione diventa un fatto di più culture come si mette a contatto questa cultura di cui sono portatori
Con la nostra cultura
E qui come si costruisce un nuovo progetto ecco io pongo so bene che ho posto interrogativi ma credo che su queste bisogna lavorare e binazionale forse da mettere in campo e ci sono ce lo diceva Bianchi ora ricostruire un tessuto di forse
Quelle che io chiamo la sinistra non la sinistra dei partiti che è altra cosa ma la sinistra di un Paese
Lei forse la cultura tradizionale
Gli intellettuali sono scomparsi sono diventati solo editorialisti di giornali
Che poi sia sanno di tutte si occupano di tutto ma intellettuale che hanno giocato interno Chicago Board le forze politiche da chiamare in causa ha ragione chi ha detto che i giornali tutti i giorni e dicono che la crisi dei partiti possono i primi a farla a farla venire fuori e poi questo grande mondo dell'associazionismo c'è la fase costituente può essere una parola d'ordine che si dirà
Grazie Ciardulli
Michelangelo Chiurchiù della comunità di Capodarco e poi Piero De Chiara
Scusate se la mia sarà una voce dissonante non facendo parte io del mondo dell'informazione ma
Faccio parte del mondo del gli operatori sociali faccio parte la culla di Capodarco
Di cui porto i saluti
La comunità che opera da venticinque anni con per gli emarginati handicappati minori tossicodipendenti
Ma senz'altro stiamo dalla parte dall'altra parte della barricata così come si diceva prima
E da questo punto di vista cerchiamo anche noi di
Parlare dire qualche cosa
Perché appunto non vogliamo essere delegati e relegati soltanto a quel mondo così che è delegato a portare il lì i problemi della marginalità sociale
Ma che vuole aprire un'altra parte una parte anche se piccola nella sfida culturale ed è per questo che la comunità incontrato il Gruppo di Fiesole e ha stretto un'alleanza con il Gruppo di Fiesole
Proprio per per dare questo segno la ricerca e una collaborazione per frutto di questa ricerca di questa collaborazione dirò di più di questa integrazione un convegno che è stato fatto l'anno scorso il margine notizia sui temi della marginalità dell'informazione e quest'anno titoli minori di cui avete una traccia il libretto che il libro che sta sul banco all'entrata
Ecco una traccia che appunto vuole avere il senso di questa attenzione e di questa collaborazione bene tutto di questa riflessione che è stata fatta in questa in questo mondo
E non è appunto il mondo dell'informazione ma un mondo che vuole integrarsi solo delle cinque ipotesi che io cercherò di suggerire certamente sono cinque ipotesi quindi sono soltanto titoli per costruire quello che a nostro modo di vedere e questa nuova stagione di diritti e doveri nel quadro della riforma destituzione
E la prima ipotesi il riformulare il diritto ad informare Morrione parlava del dovere dell'informazione
E con una sfida che noi che a me è piaciuta molto
Questa sfida lanciata da Morrione ripresa dall'ornato che e dall'uscire dall'immagine di difesa di uno status per per assumere la responsabilità di decentrata s'e per cogliere quindi il dovere di dare informazione adeguata per la crescita della democrazia e credo che il processo che l'obiettivo finale
Forse non adeguatamente sottolineato e questa crescita la democrazia
E forse in questo processo importanti è decentrata
E quindi una assunzione di responsabilità
In questo intreccio di politica informazione come diceva tornato a noi piace molto presto perché in qualche modo un assumere un dovere
è importante seconda ipotesi
Non solo centralità dei corpi sociali ma centralità del problema marginalità
E non è un problema soltanto quantitativo sapete
Non sono soltanto gli otto milioni di poveri di cui che denunciava la ricerca Gorrieri
Non è soltanto l'un per cento la popolazione occidentale che ci sta a cuore
Qui è un problema qualitativo
Cioè il problema della sovranità popolare di cui parlava così
Noi importa questo
E cioè che non è possibile non si può prescindere da una rimozione delle cause che impediscono ai cittadini di Eboli affermarsi di rendersi protagonisti
Per arrivare alla sovranità popolare una sovranità popolare che toglie l'un per la popolazione sovranità popolare
E noi abbiamo diciamo così la la la presa diretta di questo discorso quando affrontiamo tutti i giorni la quotidianità il discorso dei servizi ospedalieri che sono carenti
Perché non è un problema soltanto per degli handicappati che hanno più bisogno forse di servizi ospedalieri quello che interessa
Qui il problema che si i servizi ospedalieri non sono efficienti degli handicappati di cui certamente hanno più bisogno
I servizi e spread non sono efficienti neanche per la gente normale
Ed è questo quello che dovrebbe perché la marginalità in qualche modo è la pena cartina tornasole della vivibilità delle nostre città dei nostri e della nostra realtà sociale
Sono cattiva tornasole
Come pure discorso di immigrati di cui parlava prima monsignor Tonini in modo molto efficace non è un problema soltanto di è ottocento mille novecento mila persone è un problema che rimanda ad un discorso più generale la trasmigrazione che riguarda tutti
Fra cinque dieci quindici anni riguarda tutti
Terza ipotesi
Discorso della responsabilità individuale
Anche qui a me piace molto questo discorso che faceva tornato di questo un rapporto contro i colleghi che si avviluppano col potere politico
è un richiamo al discorso etico no che può essere pericoloso perché lì ci diceva qualcuno attenzione il discorso etico poi può portare al bavaglio
Però è importante richiamarlo oggi perché doveroso
S'era tra giornalisti si diceva prima ma questa categoria solidarietà
Non può essere non applicata anche al rapporto coi cittadini deboli e ci dovrei mi domando se non può essere il rapporto con un soggetto altro cioè i cittadini deboli dal proprio essere giornalisti a rafforzare questa solidarietà
Se non può essere questo rapporto altro rapportare però questa severità
Ne abbiamo parlato del margine il margine della notizia di quei codici e di quei parametri per affrontare la cronaca nel rapporto con i marginali certamente importante però riteniamo che sia importante anche una sorta di obiezione di coscienza
Quando ci sono delle pressioni da parte delle redazioni rispetto all'o non corrette informazioni ritengo che questa debba essere messa in conto
Una sorta di obiezione di coscienza perché molto più importante probabilmente il rispetto del diritto dei deboli che il proprio tornaconto personale quarta ipotesi uscire dal sociale
E può essere una tesi è una ipotesi abbastanza anomala ma ecco la vorrei spiegarle in due parole non si tratta soltanto di chiedere correttezza nel parlare del dell'handicap o dei minori cioè informandomi che ti Istica
Il problema non interessa noi non non importa soltanto rispetto al discorso cronaca riprende la marginalità non vorremmo che si è riportato al di al al a un discorso più generale
Non può non interessare anche il giornalista politico o il giornalista che si occupa di economia quando nella riforma
Quando nella discorso che si fa sul bilancio dello Stato
Ci sono vengono tagliati dei fondi per i servizi sociali
C'è il tema della marginalità in qualche modo non è soltanto legato alla alla cronica è legato a quelle scelte che politicamente economicamente che vengono fatte
Fare entrare quindi il tema del dei diritti dei cittadini dei diritti dei più di ogni dibattito
Sulle strutture sull'istituzione
Quinto e questa non è soltanto un'ipotesi può essere anche una proposta il costo e la formazione del personale
è una è un ponte che dovrebbe essere rafforzato
Mi pare che sulla sulla piattaforma C si punto questo volevo chiedere conferma a dire che c'è questo uno per cento del bilancio
Delle varie testate che di bisognerebbe spostare sul fronte della formazione professionale vediamo molto contenti di quel
Perché non riteniamo che questo questo spazio che la formazione professionale crei in effetti le possibilità per che il mondo dell'informazione e il mondo della marginalità ritrovino una vendita di vedute
E noi siamo disponibili perché questa collaborazione sui temi di cui ci occupiamo
Offra o spiragli di democrazia dell'informazione e possono essere anche
Come dire allargati questi spiragli a servizio di che cosa a servizio della costruzione del novanta cittadinanza sociale
Grazie a Michelangelo chiamiamo Piero De Chiara
Responsabile dell'editoria del PDS diciamo che questo caratterizzi ormai familiare a questure del nostro discorso nulla toglie nonostante nasce nel continuare ad approfondire le chiavi
Credo sia stato giusto perché impietosa che stiamo pensando dello sconfinamento nel sistema dei partiti edificare che alle imprese continua rispetto alla nascita discorsi anzi si aggrava
Lo sconfinamento cautamente produce un conflitto permanente
La distruzione del potere di risorse
In cui l'informazione rischia di essere un ostaggio ma uno stadio nel senso che il in questo conflitto tra l'idea della Confindustria dall'idea di Andreotti il cosiddetto potere del suffragio universale ricordate
Il discorso dica oppure la logica dell'impresa come dire al sistema di media resta da fare da tecnica pubblicitaria da migliorare l'immagine dell'uno o l'altro i due contendenti ordini
E questo caso italiano
Si aggrava di sperimentare un caso più l'arbitro italiano proprio in presenza di quei radicali come cambiamenti di farse di cui ci ha fatto un accenno emozionante monsignor Tonini
Che ci porto tutti quanti di fronte a un'epoca di cambiamenti quali quali raramente una generazione ha vissuto inquinanti necessariamente i poteri forti tendono a strafare imporrebbe l'euro tecniche logica di governo
Ecco scontato è dimostrato ormai illusorio la via pur perseguita dai giornalisti da parte dei giornalisti in passato di un tentativo di come dire essere assunti tre poteri forti entrare nel Rotary di quelli che contano in questo Paese
Io credo che anche in Italia dobbiamo imporre la creazione di un terzo punto di vista irriducibile dal punto di vista dei partiti e irriducibile dal punto di vista dell'economia e il punto di vista della informazione
Un punto di vista a un tempo autonoma e che però interagisce con gli altri due punti di vista
Mi spiego
C'è un problema centrale evitare a tutti gli altri in questo vento questa le analisi è quello della trasparenza
Ed è un problema centrale anche per il sistema economico che il sistema politico ed è questo il portato principale l'essenza principale di un punto di vista dell'informazione
Che effetti avrebbe l'introduzione irriducibile punti sarà trasparenza sull'economia e sulla politica
Ci si ci accorgeremmo che anche questi altri sistemi cosiddetti poteri forti pervasivi non sono montature omogenee
Sono attraversate da conflitti che va detto con tutta questa asta dei conti trasversale
Che riguarda appunto settori impresse riguardante tutti quanti i partiti politici
Confetti stratificati perché poi non dobbiamo dimenticarci se non vogliamo fare la contrapposizione che alla fine rischia di essere perdente sbagliata faceva civile economia e società politica che in questo Paese fanno impresa milioni di persone
E in questo Paese fanno politica milioni di persone a meno che non vogliamo ridurre la politica al professionismo di qualche centinaio di personaggi di cui solamente qualche decina in e seria che se praticamente gravi nel momento in cui io sono persuaso
E del tutto necessario un ricambio quasi totale di sangue nelle classi politiche dirigenti di questo Paese
E allora che fare qui si son dette molte cose tutte condivisibili non ci torno deontologia o etica nella professione
Statuto l'impresa parlerete nel pomeriggio che è giustissimo che il punto in cui l'autonomia del terzo punto di vista si manica
Basta non esiste un'impresa che una delle sue regole ad autore particolari in questo settore se non vuole essere del tutto subalterna alla logica economica
Ma anche io credo attivare quelle usare quelle energie che io ritengo maggioritaria che stanno anche nella società politica e nella società economica di questo Paese
Tanto più in un momento in cui voi non sarete sottoposti solo al ricatto della carriera
E c'è la pensione a quello dei posti di lavoro di fronte a una recessione non so quanto funzionale appunto una riduzione di tassi di trasparenza ulteriore di questo di questo Paese
E allora il tutto e necessario ritornati a occuparsi anche di conflitti reali e permanenti di ci sono perché troppo spesso altari delegati invece appunto al professionismo delle lobby economiche o a quello dei partiti politici
Non è una cosa che mi riguarda la battaglia antitrust
Si è intervenuti poco in occasione del G ma mi e oggi per voi non è secondario se la non applicazione di quella bruttissima legge metta a ne discussione a repentaglio quel tessuto di piccolissime aziende radiofoniche e televisive che come è stato dimostrato l'intervento di Sandra Bonsanti sono quindi la precondizione per fare informazione
Leggi sull'editoria se ne discute tutti gli anni tutti messi al chiuso di Commissioni parlamentari
In cui si vedono parlamentari spesso al direttore mi sedi di giornali mai rappresentanze di giornalisti che cerco di ottenere il fatto che
Se viene chiusa un'esperienza giornalistico snaturata ci sia la possibilità in questo Paese che oggi non c'è tentare altre esperienze giornalistiche
Ripartizione pubblicitaria
Basta sollevare attento nel coperto per accorgersi che quello che sembra le regole del mercato sono un mercato le regole è una burocrazia quella sì fosse ossidata che dirottare Oriente Investimenti su questa protesta
Servizi pubblici per la comunicazione anche questa condizione essenziale per cui quel sistema delle fonti di cui parlavo volto ma adesso al sono hanno parlato anche i rappresentanti l'associazionismo diventi una cosa meno ossificato di quella che oggi un lavoro di lunga lena quindi che ci permette di d'incontrare non solo la società civile impegna della solidarietà ma quei pezzi non contrapposte da civile impegnati nella politica impegnati anche nell'economia
Troppo difficile può essere ma io voglio ricordare in conclusione che noi siamo reduci da un'esperienza che non dobbiamo sottovalutare
Dall'esperienza del referendum impostato da pezzetti definirà civile
Portato avanti da pezzi trasversale la politica e anche di quella economica amplificato beni a mio avviso da un sistema dei giornali che in questo caso ha funzionato
E ha raggiunto risultato che appunto era al di là dell'aspetti tutti laddove si dimostra che i visti dell'imperatore reggono finché non c'è qualcuno che si alza e dice che nullo
Grazia De Chiara io menzionare Nuccio Iovene dell'Arci vorrei ricordare che noi avevamo deciso appunto di non chiamare espressamente al microfono
I responsabili devono tendere alla dei partiti Bush ha fatto molto piacere averne però molti stamattina ma lascia la loro proprio per non innescare poi quella reazione a catena che spesso i loro interventi però Nuccio Iovene della di uno che non voglio mettere assolutamente alla prova la vostra tenacia e questo sarò brevissimo ma io credo che tutti noi senza alcuna piaggeria dobbiamo essere grati al Gruppo di Fiesole avete dei giornalisti
Da un lato per le denunce importanti che nel corso di questi anni sono state presentate sono state messe a disposizione spesso anticipatrici di processi tendenze in atto in un campo così delicato e decisivo tecnici hanno reso avvertiti spesso dell'altro perché in un qualche modo tutto questo rappresentato ancora testimonianza concreta che non tutto è perduto mi pare che gran parte delle comunicazioni di oggi ci lasciavano questa Speranza ora permettetemi di aggiungere
Proprio qualche esempio sommario quindi qui citati rispetto alle denunce si è parlato di di referendum caso eclatante
Bianchi in particolare questo referendum se ne è parlato poco negli ultimi giorni quando se ne è parlato se ne è parlato come referendum di Segni sostanzialmente prendo sul pullulare di associazione di forze impegnate
In questo campo salvo poi meravigliarsi da un lato dei risultati questi sono avvenuti o dall'altro per esempio veniva ricordato l'indagine di Panorama
Da Morrione inizio dei dei lavori come si è formata un'opinione merito ad essere uno spaccato che la dice lunga ma
Riprendendo un suggestione cancellati da Carducci per insomma c'è un altro tema a partecipazione popolare su un caso eclatante l'informazione mancati appunto qui
Molto semplicemente lo scorso anno proprio di questi tempi è stata approvata una leggera centoquarantadue quello di riforma degli enti locali dei Comuni e delle Province
è stata avviata una fase costituente al livello delle autonomie locali della durata di un anno
Solo il trentatré per cento dei Comuni abbiamo scoperta alla scadenza si è dotato di uno statuto ma su questo c'è stata un dibattito una informazione una capacità da parte
Della stampa del sistema delle comunicazioni di far crescere la consapevolezza dei cittadini cosa effettivamente cambiato di quale poteva essere il loro peso il loro potere all'interno di questa
Nuova fase di come aiutare d'orientare un
Democratizzazione in questo campo ne abbiamo avuto l'impressione spesso di essere soli forse neanche molto all'altezza della della sfida che aveva ma come associazioni a sollevare questo problema rimosso completamente
Dei partiti che hanno appalto esibiti preferito appaltare la formazione degli statuti a Esperti io mutuare ne guida Buffetti e così via in campo solo piccoli pezzi della Società Civile
E poi anche rispetto all'inchiesta è fondamentale ci ricordava Bonsanti non solo sui grandi misteri sui quali non ci si vuole informare ma credo che sia altrettanto fondamentale su per capire che cos'è questa la la società nella quale lavoriamo per operiamo a meno che non siamo eternamente condannati in qualche modo ad una vettura della del nostro Paese legata alle invenzioni viveri insomma possono essere sempre molto eccentriche fantasiosi ma forse un poco meno fedeli rispetto alla vera realtà ora di fronte a queste denunce viene immediatamente da chiedersi
Meno non è che siamo abituati a lavorare anche nel quotidiano insomma
Sul che fare
La la domanda che sorge diteci diciamo quello che come si può provare ad invertire la tendenza posso fa cosa fare c'è un problema di percorso comune io credo e da questo punto di vista meno per me credo che sia mancata la vostra voce a Firenze alla seconda convenzione all'associazionismo una voce che pure è stato presente invece a Verona due anni fa proprio come Gruppo di Fiesole
E deve un'assenza che
Ecco la lascio a nostro avviso un
Da questo punto di vista una lacuna nella nostra elaborazione del nostro percorso appunto nelle cose in cui ci siamo detti qui oggi anche e soprattutto perché Firenze mi pare abbia dimostrato lezione di Véronique primo passo non era un passo episodico passeggero ma invece un percorso che si è cominciato a costruire e allora come ricostruire un rapporto con la società civile senza da un lato i piagnistei che ricordano di quel parlava
Bianchi o i rischi di cooptazione
Ricordate da da Cortese oggi delle sue non dimentichiamoci che il rischio
Della cooptazione il meccanismo della cooptazione proprio meccanismo tipico col quale si tenga in qualche modo a rapportarsi alla società civile per esempio la discussione sulla vettura associazionismo da questo punto di vista evidente non è messa in discussione il fatto che si possa dare qualche sostegno all'associazionismo nel nostro Paese quello che ha messo in discussione come questo sostegno o si si possa dare se in un qualche modo in un rapporto diretto con i cittadini oppure se forma mediata deciso dall'alto dal governo alle parti questo il succo sostanziale allora rispetto a questo le cose che abbiamo tentato di fare venivano ricordate in diversi interventi un rapporto positivo per tentiamo di fare col Consiglio consultivo degli utenti avvertendolo anche dei pericoli che ci sono per esempio di se l'immagine che il consiglio rischia di avere o coltivare e quello del titolo del due giorni fa del Sole ventiquattro Ore sulla lista dei film
Vietati da da mettere al bando le televisioni credo che questo non non possa essere un un un servizio che noi possiamo accettare l'abbiamo detto chiaramente presente nell'incontro
Di ieri abbiamo ricevuto anche rassicurazioni birreria in questo senso
Penso alla Carta dei diritti di cui in più occasioni si è parlato forse oggi in rapporto alla pluralità di forze che possono essere disponibili ad una sede anche istituzionale come appunto il Consiglio consultivo degli utenti
Può essere messa in moto pensa ragionamento che abbiam fatto sulla riforma dell'accesso
A diversi anni di distanza dalla sua definizione insomma una serie di terreni sui quali e possibile noi crediamo fare un percorso comune
Nei limiti delle nostre possibilità delle nostre forze certamente siamo assolutamente disposizione
Grazie Iovene e l'ultimo intervento è quello di Francesco progetti dell'agenzia federativa
Poi ci rivedremo qui alle tre non ci saremo naturalmente speriamo di non essere del tutto soli ma ci faremo anche da soli
Sarò brevissimo per motivi ovvi
Credo di trovarmi d'accordo con molte delle cose che hanno detto sia Morrione sia tornato
Cioè sulla minore Presa dei mass media sulla realtà e sul fatto che processo che attraverso il sistema informativo lo stesso che riguarda il sistema politico cioè il distacco
Rispetto alla società
No punto di vista diciamo un'agenzia che cerca di tradurre in informazione quanto accade nella società civile e devo dire che veramente difficile
Non vedere che questo processo di distacco fra
Gli operatori dei mass media la società sia simile a quello della società politica ma non solo per le ragioni che ho detto tornato interne alle logiche organizzative editoriale di assetto
Del lavoro ma soprattutto proprio per i modelli professionali che operano all'interno diciamo di di ogni redazione di ogni giornalista di buona o cattiva volontà di sinistra o meno per cui la realtà sociale viene selezionata con gli stessi criteri che usano i partiti politici
E così meno stupisce affatto che si parli della società civile sono nel caso del referendum
Perché esattamente il segnale di come sì sì coglie questa questa realtà
Ed è nello stesso modo per cui
Diciamo i cittadini normali la vita normale la gente non va sui giornali
Qui non mi limito a fare la solita denuncio lamentela che sarebbe inutile altrimenti facciamo un elenco di quello che giornalisti dovrebbero fare che non fanno e poi non troviamo invece le strade
Voglio dire temi come l'emarginazione o fenomeni come l'associazionismo che sono di grande importanza non non hanno un valore di per sé tale per cui debbano essere affrontati da un punto di vista strettamente giornalistico il problema e poi trovare il modo per cui
Il modello professionale il giornalista riesca a interpretare questi fenomeni e quindi sicuramente non basta dire ci sono delle cose importanti di cui i giornali devono parlare perché poi ci sono invece dei invece dei criteri professionali che fanno un prodotto che non sono tutti giusti ma anche
Opera
Allora quello che intendo dire che ieri riduttivi istmo con cui si tratta la società che non dipende dalla cattiva volontà mente alla professionalità che molto diffusa all'interno
Per gli operatori è sostanzialmente la spesso diciamo equamente distribuito perché le categorie sono sono prese
Dal mondo politico per cui molti fenomeni di cui si parla sono gli stessi di cui parla il mondo politico rispetto alla società civile
In questo senso devo dire che c'è un problema anche che son d'accordo anche con quello che ha detto Warp cioè non si possono stare sempre gli stessi indicatori per poi andare a vedere che cosa interessa alla gente che cosa mi interessa
E e come non si possono usare le stesse categorie che sono ormai è no e stantie per interpretare fenomeni che invece sono sicuramente nuovi e diversi a meno che di non voler fare appunto un discorso astratto oppure di continuare a fare diciamo dei giornali che non variano di molto al di là del commento appunto ma i fatti le notizie sono sempre le stesse
Quindi io sostanzialmente direi che ai presenta un esempio di rito divismo mi dispiace dirlo esattamente consiglio degli utenti in cui è un prodotto della legislazione in cui gli utenti radiotelevisivi che sono tutti gli i cittadini italiani vale la previsione sono rappresentati da un numero ristretto di associazione quale non è emergono
Loro conta legalità ma che si tende nobili rappresenta si intende rappresentare in un consiglio ristretto quindi
Esattamente una logica costa esattamente un modo di rappresentare la società che la stessa di quella dei partiti
Cosa intendo dire sul piano operativo che se si vuole qualificare la battaglia
Che stanno conducendo i giornalisti non solo in termini salariali o come l'ennesima lotta corporativa che Brini subiscono come caso dei dei vari scioperi che si stanno verificando in questi mesi estivi
Allora bisogna ripensare i rapporti tra i cittadini e non l'informazione non in termini solamente astratto che slogan ma in termini molto concreti per cui per esempio evitando di chiedere solamente a posteriori un consenso una battaglia che si tiene diverse importante perché ha a che fare col diritto all'informazione ha per esempio
Rivedendo esattamente le categorie in cui s'intende con cui si intanto da una società
E per cui
Fare una riforma S.p.A. di un adeguamento dei modelli professionale vuol dire per esempio mettere al centro le contrattazioni quindi aver il coraggio di assumerla
Forze sindacali
Non solamente le rivendicazioni salariali lamenti in termini di organizzazione del lavoro ma alcuni punti che hanno a che fare esattamente con la società civile non con la società più buona col voler i rappresentanti i migliori chiesto ma proprio con i cittadini comuni che sono poi quelli che sono i telespettatori e lettori e via dicendo e qui dico perché non non si può pensare tre confederazioni sindacali con il Movimento federativo democratico hanno elaborato per esempio sul piano degli statuti comunali una serie di proposte che poi vengono furono tagliate alle associazioni gruppi di cittadini e i consigli comunali nella redazione degli statuti oppure sempre le tre confederazioni sindacali
Insieme al Movimento federativo democratico hanno messo col a appunto delle forme per evitare lo sciopero allora dico anche su questo piano il coraggio di assumersi anche come rappresentanti sindacali oppure nell'impegno delle battaglie contrattuale se non si vuole fare una cosa solo sbaragliare contrattuale dei punti qualificanti che non siano solamente
Per esempio relativi agli sporco per la del dello spettatore rispetto biscotto ma riguardano aspetti più qualificanti che hanno a che fare con il diritto all'informazione e degli italiani solamente della parte italiani credo che sia un un punto qualificante terzo punto credo che sia
Per fare una battaglia non solo corporativa non solamente che riguardi le condizioni salariali l'introduzione la sperimentazione nella messa in atto di strumenti per il lavoro per l'aggiornamento per la formazione che è uno dei punti veramente
Carenti di forme diverse da quelle oggi è tornato parlavano della moltiplicazione del dei centri formativi
Se questo aspetto anche Ward ne ha parlato se questo aspetto non viene assunto nelle pratiche quotidiane anche nel modo in cui le sue fece vengono selezionate in nella modo in cui le fonti
Vengono sbagliate nel modo in cui i fatti di cui si parla vengono rappresentati poi
Si rischia appunto di avere solamente una battaglia che viene percepito dai cittadini normali per cittadini comuni come l'ennesima battaglia corporativa categoria penso e credo che invece ci siano degli spazi che però riguarda appunto non l'ennesima denuncia di come il mondo delle dell'informazione lottizzato di come il mondo dell'informazione non parla di problemi rilevanti ma riguarda esattamente il modo concreto che poi riguarda il nucleo della professionalità i fatti in cui l'informazione parla vengono selezionati scelti e riportati quindi rappresentate poi nei mezzi di informazione
Grazie progetti grazie per tutti vicini contributi alle riflessioni non cediamo qui alle tre e mezzo grazie
Per dire che l'informazione e un potere
E più precisamente un contropotere rispetto al potere delle istituzioni
Ne deduceva che è impossibile fare vera informazione ovvero giornalismo quando la proprietà e quella delle istituzioni
Secondo questa tesi non c'è spazio per un'informazione culturalmente credibile in quello che viene chiamato servizio pubblico
Credo che se vogliamo parlare con serietà
Con lo Stato il servizio pubblico nel campo dell'informazione dobbiamo anzitutto fare i conti con questo tipo di analisi
Non solo per l'autorevolezza di chi la propone
Ma anche perché essa corrisponde ci piaccia o no ha un'impostazione culturale ampiamente maggioritaria in Italia dentro e fuori il sindacato dei giornalisti
E proprio per fare i conti con questo tipo di impostazione
Vi proponiamo una riflessione basata su due domande
Ora
Fino a che punto il diritto di informare di comunicare di valutare di esprimersi esaurisce
Il diritto dei cittadini ad essere informati
Due
Possono valere per l'informazione radiotelevisiva alle stesse regole che valgono per l'informazione della carta stampata cioè in fatto di diritti e di doveri il giornalismo radiotelevisivo e nella sostanza la stessa cosa che giornalismo scritto
Cominciamo dal primo punto diritto all'informazione nella dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino mille settecentottantanove rivoluzione francese
All'articolo undici si legge
La libera comunicazione dei pensieri e delle opinioni e uno dei più preziosi diritti degli uomini ogni cittadino può dunque parlare scrivere pubblicare liberamente salvo rispondere eccetera
Un secolo e mezzo dopo la Costituzione italiana mille novecentoquarantotto all'articolo ventuno dice
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione la stampa non può essere soggetta ad autorizzazione
Evidente
Come a distanza di un secolo e mezzo oggi possiamo dire di due secoli non sia cambiata la mattina del venne che giuridicamente si vuole tutelare in fatto di comunicazioni di massa il bene tutelato egli opinioni non è la notizia
Non è la diffusione delle informazioni
C'è se garantita la libera manifestazione del pensiero implicitamente garantita anche la libertà di diffonderne notizia
Come si potrebbe essere liberi di esprimere un'opinione senza essere liberi di comunicare le notizie dei fatti su cui si intende esprimere la propria opinione
E comunque giudicare che un fatto sia da considerare notizie se vogliamo è già pieno esercizio della libertà di manifestazione del pensiero
Ma è evidente
Come il diritto di informazione sia cui solo una specie del genere diritto di manifestare il proprio
Ora la notizia e certamente anche questo
Ma non solo questo
Anche se per ipotesi nessuno fosse interessato a esprimere le proprie facoltà di pensiero nel giudicare quali fatti siano notizie e quali no né valutare le notizie col metro della propria cultura anche in questa ipotesi io cittadino o comunque un interesse oggettivo alla notizia per esempio per tutelare la mia incolumità quando vado per strada quando prendo il treno mangio determinati alimenti o compro le sigarette o voglio partecipare a un comizio elettorale o vado a votare o voglio organizzare una riunione fondare un partito
Esiste cioè un bisogno di informazione che prescinde
Dai diritti degli informatori
Ebbene questo secondo interesse alla notizia chiamiamo oggettivo non ha ancora de iure condito come dicono i giuristi la stessa tutela giuridica del primo interesse chiamiamolo soggettivo
Non solo
Ma anche l'elaborazione culturale in questa materia appare insufficiente
Mentre il vertiginoso progresso della tecnologia di stampa della trasmissione via satellite rende sempre più urgente il bisogno di garanzia per l'interesse dei fruitori dell'informazione
Piuttosto che per l'interesse dei produttori d'informazione
Essere informati in fondo vuol dire avere notizia di quello che succede nella propria realtà locale il proprio paese nel mondo
Domanda e questo un bene di cui si può fare a meno quando un'ipotetica guerra mille miglia di distanza fa salire o scendere il prezzo del riscaldamento di casa nostra
Quando in uno Stato democratico i governi Parlamenti gli organi dell'amministrazione locale dipendono direttamente o indirettamente da elezioni votazione decisione verrebbe da dire che il diritto ad essere informati in una società moderna in un Paese democratico corrisponde a un'esigenza essenziale di vita come il diritto al lavoro alla salute alla casa all'istruzione
Chi potrebbe dire se la casa costa troppo io faccia meno della casa
Oppure se il lavoro è mal retribuito io rinuncio a lavorare
Se il medico è troppo caro io non mi curo se i professori si fanno pagare troppo io rinuncio a imparare a scrivere a far di conto
Conclusione il diritto all'opinione non basta
Il diritto all'opinioni condizione necessaria ma non sufficiente
Per soddisfare il diritto alla notizia
E in questo quadro che si colloca al servizio pubblico
Soprattutto nel momento in cui la notizia si trasmette si diffonde attraverso lo strumento radiotelevisivo e la seconda domanda da cui siamo partiti
L'informazione radiotelevisiva ci siamo chiesti e la stessa cosa che l'informazione scritta la risposta e no ma per ragioni di brevità in questa comunicazione ci asteniamo dall'espormi gli argomenti diamo qui per scontato
Che il mezzo radiotelevisivo sia così potente da stravolgere il rapporto fra messaggio e veicolo al punto che la comunicazione veicolo può letteralmente sostituirsi
Alla comunicazione contenuto da qui l'esigenza che nell'interesse del cittadino accanto all'informazione radiotelevisiva gestita dai privati ci sia anche un'informazione radiotelevisiva gestita dal servizio pubblico
Il privato se vuole può anche farsi carico di tutti i punti di vista presenti nella società ma non è tenuto a farlo
Solo il servizio pubblico può essere obbligato a la completezza e l'imparzialità
Il privato svolge legittimamente la sua funzione esprimendo la PAC esprimendo la parte solo il servizio pubblico e tenuto a esprimere il tutto di qui l'importanza di una presenza pubblica accanto si intende a quella dei privati in fatto di diffusione dell'informazione di qui anche l'importanza di definire funzioni e il ruolo del servizio pubblico per affermarmi né la legittimità
Se il servizio pubblico cioè non fosse organizzato per fornire un'informazione basata sulla pluralità dei punti di vista sulla completezza
E sull'imparzialità non svolgerebbe la sua la funzione da cui trae legittimazione e costituirebbe un abuso
Meditare l'obiezione che in Italia servizio pubblico vuol dire lottizzazione
Questo è un motivo per combattere la lottizzazione non per delegittimare sul piano culturale il servizio pubblico
è facile obiettare che nessuno di noi quando interpreta agli altri può fare a meno di interpretarli attraverso la sua propria cultura e infatti qui si deve intendere un dovere S.
Non una formula meccanica
è vero che nessuno può garantire né imparzialità nell'oggettività ma c'è certamente una differenza
Fra chi onestamente si sforza per capire il punto di vista altrui e chi onestamente si sforza per rendere credibile il proprio punto di
Questa differenza di obiettivi fa la diversità tra il giornalismo del servizio pubblico e il giornalismo di chiunque altro
Io so bene che questo discorso si presta anche all'accusa di voler per così dire difendere un tipo di giornalismo istituzionale un giornalismo di Palazzo
Ma
Onestamente sono disposto a correre questo rischio perché abbiamo bisogno di definire servizio altrimenti non c'è motivo di difenderlo se non ha una sua specificità
E veniamo alla crisi dell'informazione come contropotere
Se l'informazione e un potere e più precisamente un contropotere rispetto alle istituzioni si osserva essa non può essere gestita dall'istituzione per contraddizione che non consente
Ci permettiamo di osservare che l'informazione o meglio il giornalismo come contropotere e essenziale a una società democratica
Al punto che non se ne può prescindere
Una se c'è abbiamo una società democratica ha bisogno di immetta continuamente in discussione l'esistenza
Aggiungiamo solo che il giornalismo così inteso non esaurisce
Il bisogno di informazione della società moderna
Nell'era della radiotelevisione dei satelliti dei computer c'è bisogno anche di chi offre alla società un servizio in più per contribuire al diritto dei cittadini di non annegare nell'universo dell'informazione di e in questo senso anche le istituzioni hanno una responsabilità di primo ordine se è vero che in democrazia le istituzioni sono gli strumenti con cui una società governa se stessa diciamo pure governare il sistema
Da qui il servizio pubblico
Anche l'insegnamento e un potere e quale poter
Potere economico psicologico morale culturale e pure questo non ci impedisce di dire che il diritto di ricerca
Il diritto alla libertà di insegnamento e di per sé insufficiente a soddisfare il diritto dei cittadini a ricevere istruzione
La libertà d'insegnamento e di ricerca e necessaria ma non sufficiente per garantire istruzione atto
Da qui il servizio pubblico nel campo dell'insegnamento
Torniamo al servizio pubblico nel campo dell'import
Se la sua ragion d'essere pane i diritti del cittadino non nei diritti dei giornalisti
Ne deriva che spetta al servizio pubblico
Sperimentare anche nuove forme di informazione nell'interesse della collettività
In breve
Citiamo due ipotesi
Si dovrebbe cominciare a studiare un servizio pubblico
Che consenta a tutti i cittadini di accedere direttamente ad alcune fonti essenziali di informazione ventiquattro ore al giorno per tutti i giorni dell'anno
Due andrebbe ripensata quello che in Italia si chiama il diritto d'accesso esistono nella Società tante realtà di minoranza e tanti gruppi protagonisti di esperienza sociale
Che rischiano di essere travolti nell'universo assordante della grande televisione quante minoranza quanti gruppi potrebbero cioè queste minoranze questi gruppi potrebbero invece
Essere portatori di ricchezze culturali utili a tutti
Pensiamo per esempio agli immigrati dottor sono
Si dovrebbero sperimentare nuove strade per dare una voce a queste minoranze
Il diritto di accesso in RAI e solo un accesso di sigle
Cosa ci sia al di là della sigla quasi non si capisce
Dovremmo rivalutare studiare esperienze come Diogene e come non so come
Da una brevissima ricerca
Ho potuto accertare che un diritto di accesso simile al nostro sulla carta e previsto dalla legislazione di Belgio Svezia Paesi Bassi
In Belgio i soggetti aventi diritto all'accesso possono anche far trasmettere tre portali e documentari
Nella legislazione inglese si dice esplicitamente che marciano al Foro si vede incoraggiare innovazione sperimentazione nella forma e nel contenuto dei programmi
Questa ricerca però parte che è stata affetto ha il limite di essere che è stata condotta solo sulla legislazione mentre sarebbe utile una recente ricerca su quello che poi avviene in pratica c'è bisogno di chi abbia più tempo strumenti culturali per far
Ma visto che parliamo di sperimentazione consentito in viaggio e di finire
Che abbiamo davanti a noi un grande terreno in Austin esplorato
Noi dobbiamo ancora sperimentare un servizio pubblico diverso dalla lottizzazione
Quale interessante terreno di sperimentazione sarebbe
Quello di cimentarsi in un'informazione pluralista ma non affetti
Il parziale ma non reticente
Un'informazione in cui il giornalista del servizio pubblico non si senta sminuito rinunciare al proprio personale punto di vista ma si senta esaltato dello sforzo continuo dimettere dialetticamente a confronto opinioni e pezzi che la società nel suo complesso esprime un informazione pubblica in cui si possono in buona fede commettere errori ogni giorno ma in cui gli errori non sono occasione di censura
Ma sono al contrario motivi per allargare ulteriormente l'indagine il confronto intima
Grazie mi sembra evidente che su questo terreno anche ci sia di che riflettere e anche passare ulteriori proposte elaborazioni
L'ultima comunicazione è quello di Giuseppe Corasaniti magistrato docente di diritto dei mezzi di comunicazione alla Luiss di Roma
Ci parla della riforma dell'ordine e una possibilità di legge di sistema
Io inizialmente
Speravo di concentrare queste brevissime osservazioni culla
Un'ipotesi di riforma dell'ordine
Tornerò su questo punto in seguito perché le provocazione contenute negli interventi dice no
E De Agostini che ricalcano poiché posizioni
Sei Costinha Espresso in uno stupendo articolo sulla rivista problemi dell'informazione i diritti doveri del giornalista
Esce no aveva fatto proprio nell'ultimo convegno di Saint Vincent
Sul tema proprio del diritto all'informazione meritano secondo me anche qualche
Qualche ulteriore argomento di riflessione perché poi il il problema dell'ordine
Si aggancia in modo nitido
Alle posizioni espresse dai due interlocutori precedenti e forse anche
A deposizioni espresse ed eroi
Chi ha sottolineato
In modo molto chiaro
La specificità del ruolo del giornalista
E la specificità
Del contratto di lavoro giornalistico
Che ebbene dire sempre è stato introdotto un modello per tutta la contrattazione collettiva nazionale
E credo che questo confermi ulteriormente la validità di questa impostazione
Ma qualche puntualizzazione secondo me Vaffa
Non solo dal punto di vista tecnico giuridico perché non voglia miliardi su queste prese di posizione benissimo affatto
Angelo Agostini a sottolinearli li porta qui lo corra in quell'articolo quarantuno della Costituzione l'articolo quarantatré parla del servizio pubblico
E dite è sempre stato il
Ne è convinto per rafforzare la legittimità del monopolio televisivo mentre l'articolo quarantuno e pochissimo conosciuto il pochissimo citato ma
Un argomento centrale o cocci sul quale credo bisogna fa riferimento
Diversità di iniziativa economica ma anche
Possibilità che zitti economica si rivolga
Verso fini sociali
E su questo punto io credo oggi va posto l'accento
Perché il problema è stato posto questo vorrei ricordarlo ad Agostini e risolto già dalla Corte costituzionale esattamente nei termini di cui
Ai quali mi riferisco cioè come preminenza della finalità sociale e della
Valenza positiva dell'articolo ventuno rispetto alla pura e semplice iniziative economiche
Mi riferisco un passaggio molto chiaro che è contenuto nella sentenza della Corte costituzionale
Che si occupò della questione di legittimità della legge sull'editoria e del l'applicazione retroattiva di quelle norme anti concentrazione che riti utilizzano nell'ottantasette la funzione del controllo societario
Una
Ulteriore osservazione sulle posizioni che costi nicchie ripeto condivido totalmente
Non è che non esista uno statuto dell'impresa nazione nel nostro Paese in fondo si può anche sostenere che esiste
Un
Un insieme di elementi normativi che tratteggia no
Con una certa specificità degli obblighi degli adempimenti a carico dell'impresa informazione
La legge sulla stampa la legge sull'editoria la stessa legge istitutiva dell'ordine dei giornalisti il momento in cui stabilisce
Che deve essere un giornalista professionista a dirigere un quotidiano
Ma
Sì da
Diceva nel momento in cui riserva alla figura del giornalista alcune funzioni specifiche
Il punto è un altro che questi obblighi sono risolti per lo più in modo formale
Attraverso il deposito di documenti attraverso un serie di controlli amministrativi che servono a poco o nulla
Ieri su questo punto la legge Mammì non è solo una pessima legge
Per la scarsissima rilevanza che ha avuto perché sicuramente avrà sulla definizione di un sistema efficace e competitivo in materia televisiva perché non ha fatto altro che riprodurre tutto l'impianto normativo della legge per l'editoria
E aria adattarlo senza alcuno sforzo critico al punto che esistono due separati registri uno per le imprese a mezzo stampa
Dove ce ne sono anche due perché uno è tenuto dal tribunale in periferia è un altro e ora tenuto dal Garante registrazione della stampa una volta in accanto alla presidenza del Consiglio
Altro registro che viene tenuto sempre dallo stesso garante
E non so chi ha avuto l'infelice idea ridefinire dichiarante come organo di garanzia uniforme della radio diffusione l'editoria mantenendo due distinti strumenti
Di vigilanza
Sul sistema
Su queste basi
Mi pare che nessun tipo di vigilanza sia strettamente
Possibile sia soprattutto efficace
E qui si torna in fondo all'argomento
Di Agostino cioè ridefinire uno statuto
Definire anche un riconoscimento legislativo specifico ci sono degli esempi
Lo stesso Statuto dei lavoratori in fondo
Con
Italia uno che ha comportato nel nostro ordinamento ma è stato indubbiamente un momento istituzionale di grande rilevanza che ha ridefinito completamente le relazioni industriali
E oggi forse i tempi sono maturi o dovrebbero essere maturi forse non sono politiche dentro certamente giuridicamente non sono
Tutti
Cerchiamo di di sottolinearlo
Oggi una legge molto ampio
Che definisca una serie di specificità dell'impresa di comunicazione
Che semplifichi però
Alcune procedure amministrative che oggi paradossalmente vengono giocare un ruolo
Direi vessatorio nei confronti dei piccoli editori
Mentre si risolvono in inezia nei confronti di chi è dietro le grandi imprese di comunicazione può tranquillamente anche attraverso simpatici e sofisticati meccanismi di
Costruzione societaria eludere tranquillamente i precetti che possiamo rendere i più severi possibili ma certamente non potranno garantirsi da soli relativa fa disciplinate deconcentrazione
Ecco perché
Il discorso di Agostini va rafforza
Il problema dice no è indubbiamente collegato
Perché il servizio pubblico
A oggi una sua specificità in quanto soggetto economico in un mercato particolare
è un ruolo che nessuno
Un indù
Forse però paradossalmente Asciano sbaglia un aggettivo
E quello che è importante perché più pubblico
Nel senso che ora forse reni
Anche con riferimento ai agli esempi che ha portato distruzione la scuola la sanità
Lei connotazioni sociali e le motivazioni sociali del servizio
Oggi bisogna cominciare a impostare il problema del diritto d'informazione come prima ed essenziale diritto sociale
Perché senza il diritto all'informazione nessun diritto politico è possibile come non è possibile nessuna scelta anche piccolissime che
Riguarda eccetera
Come garantire il diritto all'informazione
Basta stilare delle carte o basta definire per legge uno statuto ottimale dell'impresa giornalistica forse finora
E si è ritenuto di poter risolvere questo problema
Solo attraverso questi sistemi cioè solo attraverso una serie di garanzie esterne all'impresa editoriali
Il garante
è diventato una panacea questo bisogna dirlo perché nel corso della discussione della legge Mammì qualsiasi problema politico e giuridico sorgeva basta guardarsi gli atti parlamentari
No non ne parliamo poi sarà risolto successivamente dal garante anche la sponsorizzazione anche le interruzioni pubblicitarie Nesci questo è stato un errore giuridico inaudito
Un qualcosa che ha caricato un organo finora
Funzionale di una serie di compiti
Pesantissime
Che hanno oggettivamente io lo scrittore commettono regionale mi sembra che
Bisogna dare atto
Della
Certezza pronti prospettive
Hanno caricato quest'organo fino ad ingolfare
Fino a renderlo addirittura destinatario di controlli
Cioè i contenuti
Delle trasmissioni radio e televisione
La legge non mi ha perso un'occasione storica
Quella di tentare anche sulla base delle considerazioni che già Agostini
E Cha no tutto spesso anche prima la discussione della legge Mammì insieme a molti altri
Di definire seriamente il rapporto fra informazione giornalistica di programmazione radiotelevisiva che sarà il vero Tenna
E i prossimi dieci anni
E che coinvolgerà drammaticamente anche lei i giornalisti operanti nelle imprese private
Che si troveranno paradossalmente ad essere non solo funzionali
Ma addirittura dipendenti
In tal
Simpatico gioco dell'audience
Per la collocazione delle programmazioni giornalistiche nell'arco più vasto
Di programmazione della concessionaria priva
Ed ecco perché
Il discorso da loro intrapreso a secondo me una fortissima verifica anche nei confronti del sistema
Quale potrebbe essere un'occasione c'è stata una notazione di Agostini molto sommessa che invece a mio parere va sottolineata
Intorno alla legge sull'editoria sì raccolse a suo tempo un ampio consenso giuridico e parlamentare
è vero
Anche nei confronti della legge sulla stampa del quarantotto
Si raccolse lo stesso consenso
Anche nei confronti delle più significative riforme in materia giornalisti
Ma il punto è che queste leggi non bastano più ora bisognerebbe ridefinire
Il ruolo dell'operatore principale forse dell'unica garanzia effettiva che arresta
Oggi al sistema
E quello della figura professionale del giornalista
L'occasione a mio parere
Quindi niente che può opporsi
E chi sarebbe sbagliato risolvere con una pura e semplice abrogazione dell'ordine professionale quando la Corte Costituzionale si occupa della legittimità costituzionale dell'ordine dei giornalisti
Non a caso sottolineo proprio come
Una figura
Esposta a rischi di questo genere
Dovesse trovare proprio nell'ordine un punto di riferimento
Non solo deontologico ma
Di confronto quotidiano sulla propria posizione informatica
Proprio nei confronti del mercato
Perché non ripensare
Non una un ordine
Ma ad un'agenzia
Quello che forse doveva essere
E il nell'intento di alcuni degli autori delle proposte di legge
L'attuale Ufficio del Garante che poi diventato tutt'altro
Ma
Forse in molte funzioni dell'ordine possono
E se voi pensate
Possono trovare un raccordo
Con l'esigenza di salvaguardia del pluralismo
E di difesa della posizione giornalisti
E in questo senso andrebbe ripensata anche la legge del quarantotto sulla stampa
Perché
Casualmente mentre si è trovato il tempo di effettuare puri e semplici rinvii incostituzionale
A norme
Estremamente rischiose come l'articolo quattordici e quindici della legge sulla stampa
Che proibiscono con sanzioni penali
Addirittura trasmissione di o di informazioni vere purché in modo tale da turbare la morale
Dei minori
Quindi e hanno uno spazio
Enorme alle intenzioni censorie sono norme vigenti nella legge Mammì
Perché invece non ripensare questi rinvii con una ridefinizione complessiva anche del ruolo del direttore di testata
Estendendo al tutte le testate radiotelevisive anche pubbliche lasciano le garanzie previste
Per il privato
Questo forse doveva essere il compito di una legge di sistema più che rincorrere concetti da Acqui e divieti ancor più Tarquinio posizioni di principio estremamente dai
Questa forse l'occasione che resta
Chi può essere
Importante anche per ristrutturare tutti gli istituti concepiti in modo autoritario e gerarchico in modo invece ancor più integrato con il territorio regionale
E mi riferisco in particolare
A quello che
Il momento dell'accesso alla professione
Che forse il punto in cui ci tocca
Con maggiore immediatezza inadeguatezza dell'attuale sistema normativo sulla professione giornalisti
Non vedo
La necessità
Che una legge stabilisca in modo Espresso quali che siano i diritti e doveri del giornale
Non servire
Bastano veramente le poche norme di carattere generale che ci sono qui forse ho colto una punta critica dice no sul sistema della responsabilità civile
Però devo dire
Meglio un sistema di tecniche civilistiche
Piuttosto che ampliare le occasioni intervento penale sull'attività giornalisti
La vera frontiera dei prossimi dieci anni
Sarà quella della depenalizzazione
E quindi è un'ulteriore occasione di intervento io credo se questa politica della depenalizzazione ecco tutto nasce da Amati che esigenze di giustizia che tutti conoscete
Anche qui una riforma di alcuni istituti e che alcune storture
Che riguardano la disciplina penale della professione giornalistica può essere utilmente abbiamo
C'è un istituto importantissimo che potrebbe trovare collocazione in questo senso e l'istituto della rettifica
Che potrebbe veramente rendere inutile
Se tempestivamente avviato e si è osservato
Potrebbe rendere inutile il ricorso all'azione del soffitto
Ed ecco
Di qui che è importante
Occorre questo istituto in una disciplina unitaria
Quel momento
Di unificante
Fra la disciplina giornalistica in genere sia quella della stampa sia quella della prevenzione certo
Non servono soluzioni assurde oltre che costituzionali quali quelle espresse nella dei germi che affidano ad un'autorità di garanzia il rispetto del diritto di rettifica fra l'altro in un raccordo diretto fra il mittente concessionaria e soggetto coinvolto che esclude del tutto
Anche
Per rispettare
Quello che è realmente il contraddittorio informativo l'autore dell'articolo
E quindi i giornalisti
Io credo che
Vi sia e qui vorrei chiudere un rischio
Che toccheranno al giornalista
E che cioè nei loro confronti si ripeta tutto quello che è avvenuto in questi anni
Nei riguardi della magistratura
Vi sia un tentativo poi neanche tanto scoperto di omologazione
Rispetto alle altre categorie per la magistratura c'è stato
Uscito bene
Per quello che è
La Pericoli e dei funzionari pubblici
Per i giornalisti probabilmente il rischio sarà altrettanto forte
Ecco perché
Anche nei confronti dei giornalisti però posto l'accento nel parere sul lungo
Possibilità
Per resistere
A
Strategie globale di questo genere
Sull'esigenza fondamentale
Che è comune oltretutto anche il magistrato indipendenza vi ringrazio
Grazie dottor Corasaniti mi sembra che il suo intervento ripropongono dei rischi soprattutto per un futuro non lontano ulteriori nei confronti del di chi esercita il mestiere del giornalista della sua responsabilità tuttavia l'arco di proposte di modifiche legislative da lui portato credo che sia anche molto concreto che può permettere che posso permettere su questo un confronto a breve scadenza
Più approfondito ma abbiamo concluso le nostre comunicazioni se non ci sono ulteriori richieste di intervento sono sempre possibili da parte del pochi presenti
Io do idee senz'altro la parola
Per le conclusioni a nome del Gruppo di Fiesole della lega dei giornalisti a Giuseppe Giulietti
Segretario dell'Unione sindacale dei giornalisti della RAI
Vi assicuro che taglierà larga parte dell'intervento no volevo fatto una prima considerazione gradito sempre di evitare i problemi io a me è piaciuto molto alla discussione che dovremo fare alcuno sforzo per
Pubblicare gli atti raccoglie una serie di elementi da riportare nelle nostre prossime discussioni
E da lì poi sia nel rapporto con l'associazionismo sia all'interno del sindacato
Non mi meraviglia neanche il problema della partecipazione perché in realtà accoglierà un nervo scoperto che riguarda l'intera associazione professionale dei giornalisti noi da anni
Non discutiamo più collettivamente del nostro essere nella professione dei problemi strutturali di questa professione e questa è la è il dato vero inutile girarci attorno
Io da quando sono del sindacato danni risoluti a volte ci provo Sergio Borsi cinque sei sette anni per che noi non concediamo più l'esistenza di luoghi collettivi di riflessione sul nostro mestiere sui nostri rapporti sulle nostre proposte di autovetture
Quindi siamo costretti all'interno di una dimensione economico corporativa
In realtà pericolosissimo perché siamo chiusi in una dimensione che è stato il momento contrattuale l'unico momento che scarica tutte le tensioni sul momento contrattuale io sono totalmente d'accordo con imputazioni che hanno dato cenno con la sanità Timisoara ritenuto un sospetto per ma cosa significa riduzione dimensione puramente economico corporative e contrattuali significa che non ci illudiamo di scaricare nel contratto anche gli elementi che riguarda una deontologia
Che riguardano la riflessione sul vertice sulla qualità dell'informazione non è possibile
Noi siamo portatori di una cultura arcaica siamo dentro una cultura vecchia
Noi siamo convinti che il contratto sia l'unico momento di esclusione penalizzazione dei giornalisti
E questo determina difficoltà sempre maggiori di fare un contratto perché il contratto diventa il luogo dove tutte le tensioni sicari
Io sono uno che è assolutamente una visione come dire del contratto come centro della vita e le organizzazioni sindacali
Ma prendere contatto come lo strumento della risoluzione dei problemi di una categoria in brevissimo
L'accesso alla professione è una balla autentica che si dissolve dentro il contratto di lavoro non si risolve nel contratto di lavoro il problema di come si diventa giornalista in questo Paese sta dentro l'ordine dentro la legge dietro le scelte che facciamo prima
E se così ama ripetere che ogni contratto di lavoro si risolve il problema di come si riapre giornalisti diciamo una banda verticale
Se lo diciamo che prima di una comunicazione non violenta e dei diritti dei soggetti forti o deboli metratura discutibili soggetti portici insorgono i contratti di lavoro non è vero
Ti posso aggiungere dei protocolli contratto
Ma quando in realtà l'ordine professionale di queste categorie dieci anni esaminato credo non più non vorrei dire derisi ma i dati sono diciotto ricorsi in materia di deontologia noi siamo al fallimento delle regole deontologiche
Io odio la demagogia noto vero o di poche la retorica errori da chi sono questi
Che novità abbiamo compri sottoscritto dei problema della tutela dei soggetti deboli come abbiamo espulso vescicole dall'ordine dal sindacato neppure in presenza di una violazione grave nei confronti di un minore
Faccio esempi tratti dalla cronaca quotidiana insomma noi andiamo a sciacquarsi la bocca avviene spesso io parlo sempre dei miei limiti non di quell'età
Noi poniamo la questione di minori in ogni convegno stringiamo protocolli ovunque in giro per l'Europa si pone il problema delle ragazze di dodici anni Vigasio nel Veronese il problema di questa ragazza che in un modo il debba come dire del di questo apporto ai procurato della morte di questo di queste neonato
E ce n'è uno che abbiamo dare il nome della di una ragazza nominale perché non abbiamo dato abbiamo semplicemente fatto su alcuni giornali la cartina di Vigasio le frecce sulla residenza il luogo dove rintracciati alla famiglia
Per le Maldive aviazione lamenti io non mi scandalizzo mai di niente
Dico che è inutile firmare dei protocolli che non siano in grado neanche di un gesto autonomo di espulsione ma non perché io creda le espulsioni nulla di più lontano da me che è una che il tribunale dell'Inquisizione sono convinto Meglio giornalista che sbaglia che non un codice del ministero degli Interni che stabilisce come si scrive in Italia Massimiliano
E però stiamo attenti
Perché questo è un problema di modernità la modernità e riscrivere i patti di credibilità tra professioni e società col mutare della storia non c'è niente di particolare
La riscrittura del Patto di credibilità riguarda i magistrati riguarda persino gli imprenditori che a Santa Margherita si accapigliano sull'impresa
Riguarda tutte le professioni dei capitoli non può non riguardare i giornalisti la riscrittura di un patto di credibilità che ormai firma
Al questo come dire più dobbiamo riflettere con più coraggio sui nostri limiti sui nostri pigrizie sulle nostre conservazione e che non è un reato discuterne serenamente
Dobbiamo discutere anche come sindacato
Senza la frenesia delle vicende contrattuali
Ma può non porsi il sindacato dei giornalisti autonomamente regista di un grande momento io voglio dire credo che sì ne faremo altri congressi della Federazione della stampa tutti basati sul tema I risultati congressuali risultati contrattuali non riusciremo mai a provocare un momento di discussione su che cos'è oggi il sindacato dei giornalisti che cos'è oggi questa professione
Sì forse avremo una nostra organizzazione che riuscirà con sempre più fatica a fare i contratti per i questo ormai una categoria divisa in corporazioni e lobbies propri interno
Faccio un esempio banalissimo di cui stiamo discutendo il ministero del lavoro una norma che riguarda il problema dei processi sinergici in alcuni giornali
E quasi impossibile arrivare a stendere una norma nel senso che ciascun gruppo editoriale alla sua sinergia il suo processo sinergico la sua concezione del processo sindaci e che si oppone al giornale vicino che ha tutt'altro processo produttivo all'Inter
Ora se non si trova un collante di altra natura diventa sempre più difficile fare del contratto unico momento unificante
Quando dico che siamo un po'più liberi credo che qualsiasi giornalista di media cultura che si occupa di economia sindacato sa che la tendenza del prossimo decennio negli occhi nell'Occidente e quella ci saranno dei contratti nazionali molto leggeri e dei contratti integrativi molto forti
Che si andrà a una normativa di legge che stabilirà che ciò che si contratta ad un livello si contratta durante che stabilirà una diversa concezione della busta paga la struttura del salario
E siamo rimasti l'unica categoria abbiamo criticato io ricordo l'ingenerosità nei confronti dei metalmeccanici delle lotte degli operai della FIAT abbiamo scritto fior di articoli sull'arretratezza degli operai della FIAT ma quando noi siamo chiamati a discutere la struttura della busta paga
E l'ammodernamento dalla struttura del salario noi abbiamo molto spesso delle posizioni più conservative delle posizioni che noi abbiamo criticato in altre categorie sociali allora questo lo dico come un dato di fatto che lo dobbiamo dircelo che c'è un elemento di conservazione psicologica di conservazione culturale di conservazione a nostro modo di essere interrogato sicché questo malato vaporosa
Questo lo dico all'inizio
Seconda questione
Che so che ha svolto la sua sei una serie di attività in in questi anni vi sono state sono state
C'è una serie di temi
Io devo dire che sono contrario così come sottolineo alcuni elementi di preoccupazione sono contrario ad alcune visioni
Che sono presenti in questo arcipelago del Gruppo di Fiesole che mette insieme la lega gruppo Di Pietro le liste di autonomia e solidarietà
Ad alcune visioni mutuati da alcuni schermi della sinistra politica che tendono a delineare questo Paese in un grande reggimento però esiste spazio per la libera comunicazione quindi dobbiamo intenderci una volta per tutte su questo concetto
Perché se noi abbiamo rischiamo un elemento di conservazione che mi preoccupa rischiamo un elemento di schizofrenia che mi preoccupa nello stesso modo
Io sto dire a questo tavolo in diversi interventi c'è il regime non è più possibile fare le inchieste il sistema e chiuso in sé
Brucia molto bene Sandra Bonsanti
Poi sento dire da altri colleghi per fortuna che sul referendum serializzato una sinergia positiva anziché i gruppi editoriali appoggiato la battaglia referendaria consentendo alla vittoria allora mettiamoci d'accordo
Se è un regime chiuso
Questo regime chiuso non può consentirsi elementi dialettici col neanche la società civile
Oppure non è nel regime chiuso ma un regime di transizione come dicevamo sulle otto quindi è una fase costituente dove lo sbocco non è chiaro può essere autoritario può essere di altra natura ma non mi sentirei di dire che la partita una partita già delineato già chiuse
Se no rischiamo di fare delle analisi dove poi voi stessi apriamo le contraddizioni non ci capiamo più niente
Faccio un altro esempio
La questione da presiede la legge ma mi ha sempre colpito questa coda regionali
Io ricordo che quando fu approvata questa legge fu definita da molti di noi valigie pericolosissima e basta
La legge che avrebbe determinato la definitiva chiusura del gruppo Repubblica Mondadori una legge modellata su Berlusconi
Io apprendo aprendo repubblicane confondono i calcoli che dice questa legge una legge che ha salvato Repubblica Mondadori questa legge una legge che con suoi lati positivi consente uno spazio di pluralità in questo Paese
Lo strumentalismo quella essere strumentali politica una cosa che si può fare
Ma allora era una legge di regime o nei modi di dire è una legge buona o cattiva a seconda delle mediazioni secondo me una cattiva legge
Il risultato finale è stato risultato che politicamente si può giudicare positivo per la c'è stato l'intero accorpamento sotto Berlusconi
Si può anche dire come dice Giampaolo Pansa viva Ciarrapico che ci ha salvato io lo capisco ha una sua logica politica
Però attenzione attenzione
è molto meglio dire Andreotti in questo momento ci salva quindi viva Andreotti è una posizione che io non condivido ma voglio dire per sempre una chiara
Non si possono non si può dire il metodo è buono o cattivo assecondato il risultato finale perché si cade in uno dei vizi
Come dire che ne abbiamo recitato la nostra nascita
Facciamo l'esempio di indica prima Asciano suprema della lottizzazione
Le quote d'azione un prema per io capisco che in sede politica si dica la lottizzazione è l'unico modo in questo momento possa garantire un'opposizione ragionamento che non condivido ma il Lecce
Dire che lo stesso tempo che la lottizzazione come dire garantiste
Ma che il metodo erotizzazione un metodo che produce corruzione non è possibile permettono produce corruzione va cambiato
Se lo si deve dire in una fase di debolezza meglio metodo corrotto che assicura degli spazi
Che esporsi all'ignoto del modem mutamento
Credo che sia importante un un rigore di ragioni
Quindi ci sono ulteriori interventi anche su queste comunicazioni o sul dibattito tutti questa mattina ovviamente svolgeremo
E infine le conclusioni di Giuseppe Giulietti
I dopo quindi la parola a Vittorio e lui dice
Capo redattore del Messaggero
Anche lui appartenenti al Gruppo di Fiesole la lega dei giornalisti tra i promotori del convegno i valori della normativa contrattuale ieri e oggi prego
Ma allora io credo che sta ecco a questo punto sedici e otto minuti ridurre il motore estremo
Così i ragionamenti che si voleva che si vogliono fare cioè stare molto all'osso fra le cose che c'eravamo ripromessi e per quello che mi riguarda lo farò molto rapidamente costo fossili saltare
Purtroppo da un
Ragionamento
Diciamo che poi la ragione o una delle ragioni per cui stante la difficoltà del della stagione
Si era pensato di fare il convegno oggi era proprio perché con il contratto così caldo così drammatico indotta a ragionare anche del contratto oltre che dalla professione ci sembrava particolarmente doveroso e quindi oggi
Nel momento in cui i giornalisti stanno discutendo con gli editori al ministero
Certo riflettere sul valore del contratto come strumento di difesa della categoria può sembrare forse anch'io
Non dico antistorico ma fuori dalla cronaca e invece forse non è così
Ecco io dico sinceramente proprio ripeto per andare sul grandi ragionamenti e quindi in modo molto rapido
Io credo che in realtà che di fronte soprattutto di fronte a questo tentativo degli editori così smaccata così chiaro di distruggere il contratto e la contrattazione con i giornalisti e con i poligrafici non ce lo dimentichiamo
In realtà ragionandoci sopra credo che il contratto sia veramente l'unico muro
Che non può crollare in questa epoca di grandi rivolgimenti come abbiamo sentito in modo così interessante questa mattina può sembrare uno strumento vecchio uno strumento perché ha bisogno di profonde iniezioni però in realtà uno strumento unico e quindi come tale indispensabile finché non ce ne saranno degli altri quindi guai se noi non solo in questo momento meglio credo anche in futuro non avremo chiaro questo punto cioè che la contrattazione nazionale in realtà resta in questa fase proprio della storia
Di questo Paese e del giornalismo di questo paese l'unico cardine poi su quale incentrare e regge l'edificio perché altrimenti si finisce nelle mani degli industriali di questi industriali che poi ad ogni piè sospinto lo vediamo continuano a non sapere non voler distinguere un bullone da articolo di giornale il modo totale e quindi nelle mani di ragionamenti che sono soltanto economici e che invece se ne buggerava no totalmente di chi per tanti stampante di diffusione delle notizie certo il contratto ormai uno strumento in forma informe perché andato oggi hanno in animo di due tre anni in due o tre anni
Si è andata conformando per successive aggiunte quindi probabilmente ha ragione chi ritiene che a questo punto sia un mostro
Che difficilmente può rappresentare poi il nostro modo di fare giornalismo che è fatto cose tanto diverse di strumenti di linguaggi tecniche
Che nella professione si ritrovano e che difficilmente possono essere sintetizzati in uno strumento di lavoro e di tutela quale invece il contratto
In che modo ci potrà essere un salto chi è poca se non di qualità in quale direzione muoversi io credo che chi riflette la possibilità di modificare il contratto come tale non nel senso dell'articolato ma proprio del cercare strumenti diversi in realtà fa una esercitazione utile e onesta
Ma che non porta molto lontano stante diciamo la legislazione di questo Paese
Quindi
Forse possiamo non per nostra soddisfazione o di quelli di noi che hanno qualche capello grigio in più
Per confortarci in quest'idea intanto andare a vedere se in realtà le cose di cui discutiamo in questi giorni in queste settimane guarda caso non sono tuoi i punti fondamentali della contrattazione più vecchie
Voglio dire quelli che erano contratti di venti anni fa
Tanto vituperati da una parte dalla categoria e forse ha ragione perché sono stati contratti che sono costati in termini di potere d'acquisto della categoria guarda caso però sono anche stati contratti che hanno intentato al parole chiave alcuni strumenti pensiamo i comitati di redazione pensiamo ai poteri consultivi quelle cose sulle quali ancora si fonda quel po'di forza che il sindacato ha attraverso
Se allora erano veri questi strumenti oggi dobbiamo riconoscere che non abbiamo fatto altro che portare non dico alle estreme conseguenze ma in fondo al cammino usandoli proprio fino in fondo questi
Bisognerebbe ripartire da qui
Ecco io credo che il ragionamento che dobbiamo fare noi e che però mi auguro faccia questo Paese o almeno una parte di questo Paese quella fossi auguriamoci che esista che che che che ci tiene a ai grandi valori della libertà di stampa e della diffusione delle idee sia poi di chi è l'Inter
Voglio dire ci sono in gioco degli interessi che non sono interessi di parte
Gli industriali gli editori mettono sempre in discussione
Il profitto e ha ragione
E gli interessi economici delle aziende certamente interessano anche nuovi nel senso che anche noi dobbiamo difendere perché la salute delle aziende la salute
Del giornale e quindi è direttamente proporzionale al numero poi delle notizie e delle idee delle informazioni che vengono guarda basta però guardarsi intorno per aprire diciamo progressivamente paura
Perché in realtà il tentativo di alcuni gruppi di abbattere i costi di razionalizzare ed è giusto razionalizzare è possibile razionalizzare in realtà si trasforma poi nel tentativo attraverso il contratto
E con la nostra partecipazione per quanto loro riescono a fare di rendere normalizzando e di rendere uguali redazioni forse energie intellettuali che in realtà sono profondamente diverso in questo Paese
Agli industriali non interessa se ci sono cinque fondi cinque editoriali cinque resoconto
Loro dicono ne basta perché ripeto loro continuano a girare intorno al concetto del profitto
Industriale di questo Paese senza offesa per nessuno in realtà qualche eccezione c'è non interessa mai andare a vedere la qualità del prodotto delle proprie aziende delle loro quindi quando si parla di pluralismo di notizie di verità che pure è il compito primario nostro perché era nostra professione che c'era in punto in realtà sono discorsi che abbiamo sempre più la sensazione di fare fanno ecco noi in realtà eccolo il punto fermo del contratto sul quale invece non potremo mai accettare diversivi o strade
Non possiamo mai accettare non potremo mai accettare che un editore sia considerato alla stregua di un produttore di altre cose di scarpe di formaggio di automobili
Quindi non potremo mai accettare che un direttore di giornale sia di conseguenza
Alla pari di un direttore di una fabbrica di un direttore di un'azienda non può aprire quei tutti non poi non è possibile pensare Montanelli a Scampia Steve non voglio citare altri ma neanche a un direttore di piccolo giornale giornale locale come ad un quadro ecco il quadro in realtà è qualche cosa qui io credo gli editori sono molto vicini la considerazione del direttore di un giornale come un uomo ormai completamente preda con completamente facente parte dell'azienda io credo su queste cose si debbano mettere invece ancora degli steccati e purtroppo esiste solo il contratto
Ecco la domanda io credo che i giornalisti debbano fare in altre sedi non solo fanno e chi difende i giornali chi difende queste cose
Chi se ne deve preoccupare il ministro del lavoro col quale discutiamo in questi giorni grazie al quale dialogo con la nostra controparte avviene il ministro dell'industria ministro dalla cultura può darsi che il ministro della cultura in realtà debba un giorno forse sarebbe auspicabile io sono domande più che altro
Che mi pongo se gli spazi di libertà in questo Paese che passano attraverso i giornali in realtà non debbano interessare anche altri che non siano solo giornalisti ed editori
Ecco questo è il ragionamento di fondo che io volevo fare
Qui oggi e che ripeto faccio in estrema sì
Certo tutti i problemi non possono essere risolti con contratto stamattina a fine mattinata c'era qualcuno mi pare Ambrogetti per esempio dell'agenzia federativa
Che diceva di augurarsi che in realtà i giornalisti portino poi all'interno della con loro contrattazione nazionale non solo degli interessi che lui ha definito corporativi e io non mi offendo perché vero
Che lo sono ma anche degli interessi collettivi che attraverso la contrattazione possono passa io non credo molto a questo pur essendo uno febbraio utopistico ottimisti maggiori restano in questa categoria io credo che farà domandato invece alle forze politiche di questo Paese
Che ci piaccia o non ci piace non sono le forze politiche che devono dirci se questo bene che è la libertà di stampa se questo bene che l'autonomia
Dei giornali all'interno dei giornali interessano ore come ritengono che si possa si debba
Il Parlamento ha riconosciuto per esempio che la concentrazione è un rischio gravissimo con una legge che non ci piace ma lo ha fatto già una dimostrazione di volontà di intervenire in questo caso la domanda è se il Parlamento per esempio non possa esaminare che le sinergie su uffici spiega che questa irritazioni e appropriazione dei direttori da parte delle aziende editoriali siano un rischio gravissimo sul quale con legge in questo Paese si può
Io credo che qualche paletto
In tema di libertà e di funzionamento del sistema dell'informazione in questo Paese vada messo da qualche altro che certamente sarebbe sbagliato
Ritenere che i la contrattazione collettiva dei giornalisti e dei poligrafici con editori possano risolvere questi problemi oggi certamente in questo paese c'è soltanto questo che poi non ci sentiamo degli eroi o dei martiri nel tentare di risolvere questi problemi nei confronti con gli editori è una cosa che internet
Certo sarebbe sbagliato oppio ritenere che le regole
Scritte possano risolvere tutto perché poi le regole scritte lo vediamo nelle mediazioni neanche i contratti attuali in realtà lo sono spesso sono stracciati sono disattesi
E ci sono stati in passato fior di giornalisti di realtà hanno trovato e affermato spazi di libertà e di autonomia grandissimi in totale assenza di norme contrattuali e di norme nazionali quindi
Il problema però oggi è se questa Costituzione che afferma la libertà di fare informazione in questo Paese è una costituzione visto come siamo partiti stamattina da questo concetto quale riforma
Il mondo della comunicazione in un momento di riforme istituzionali ecco io credo che in realtà la riforma della costituzione repubblicana in questo campo debba essere preceduta almeno dall'attuazione
Carta costituzionale
I pericoli io credo che siano in realtà aumentando pur essendomi detto poco fa un ottimista perché il livello dello scontro è in realtà sempre più alti
Perché oggi accanto al potere economico cioè il potere politico che in realtà sia appropriato di molti giornali qui devo dire anche di molte teste perché poi ciascuno si prende la sua responsabile
Mai come oggi offre Italia io
Faccio da trent'anni quasi questo mestiere io avevo visto le più alte autorità dello Stato scagliarsi contro i giornalisti rampogna regionalisti per questo o quell'articolo per questo quella trasmissione per questa o quella interviste io ero convinto come chi legge la Costituzione che in realtà il massimo grado dell'autorità dello Stato se la linfa poi della democrazia era quella
Che la Costituzione dice si dovesse battere per massimo di libertà non bacchettare intimidire come invece in questo Paese si fa questo dimostra però che lo spunto particolarmente
E continuo a tornare quindi all'interrogativo di prima io non credo che i giornalisti debbano difendere Dassù questi beni
Paese cioè le notizie agli editori le notizie continua non mi interessa
Non abbiamo mai sentito credo Berlusconi parlare di notizie ma non abbiamo mai sentito neanche De Benedetti parlare fino e il valore della qualità delle notizie dei loro giornali quindi non è un problema di a cercare quale sia un buon editore la cultura editoriale come la cultura giornalistica forse di questo Paese è certamente molto bassi quindi il contratto in realtà resta finora l'unico strumento all'interno e con il quale si possono difendere non solo gli stipendi le norme il teste la fatidica che noi facciamo
Lavorando ma in realtà dei beni che non sono solo nostri ma che sono della collettivo io credo sia arrivato il momento che in realtà Fiesole ricadenti giornalisti la Federazione della stampa mi auguro davanti no in realtà al vertice di questo Paese domando le forze politiche in realtà se non intendono invece anche loro difendere queste cose è tempo io credo che per questo Paese
Il Parlamento si occupi di che cosa il diritto di cronaca nessuno si ricorda mai ritenga non esiste nella nostra legislazione diritto di cronaca e un'esimente per chi compie un reato perché offenda ci sono dei casi in cui ecco io credo che il Parlamento si augura che si occupi di queste ora credo che sia ora che si occupi della responsabilità civile dei giornalisti il codice civile dice che chi fa un danno risposta e chiamato in solido a rispondere di questo danno io credo che in realtà nessuno abbia mai riflettuto che quello che sta avvenendo per ora molto saltuariamente in alcune aziende che chiama regionalisti a rispondere convivi propri stipendi pagando a rate realtà
Il danno civile che si fa certe persone ci si faccia una riflessione sopra perché se questo prendesse piede sistematicamente in realtà numero delle notizie sarebbe pubblicate dai giornali italiani sarebbe nettamente
Non sono dimezzato ma veramente scenderebbe paurosamente
Da un giorno all'altro ecco io credo che su queste cose non si possa incidere con il contratto qualcuno di voi ce l'ha forse questa questo stimola provare a mettere sul tappeto è sul tavolo degli editori anche tutte queste cose non credo che questo sia Bossi
L'altro filo del discorso e concludo non molto rapidamente perché era l'altro tema mi ero posto era quello invece del sindacato
Qui credo che siamo veramente in fondo alla nostra strada
Può darsi che il contratto nazionale di lavoro abbia una strada più lunga ancora da percorrere e auguriamoci che chi oggi è denuncia chiamato
A studiarne queste cose ci riesca certamente il sindacato dei giornalisti e invece arrivato
Ce lo siamo detto molto in questi mesi siamo riusciti facendo uno sforzo non indifferente chi più chi meno tutti quanti probabilmente a ritrovare una unità che era fondamentale che sappiano
Con i migliori credo disponibilità intellettuali da parte di tutti unità che si ritrova poi nei momenti della battaglia con gli editori mano a mano che editori si fanno più arroganti
Ma non basta questo fatto io credo che in realtà la forza del sindacato debba essere in modo diverso DS sindacato e questo non è un sindacato e probabilmente un piccolo partito politico
Perché agisce molti per molte cose
Molte regole che la Federazione della stampa più come un partito che con un sindacato è un discorso sicuramente meccanismi elettorali è un discorso
Del moto stare insieme delle responsabilità che maggioranza e opposizione chiunque siano in maggioranza e l'opposizione appieno all'interno del sindacato
Può darsi che il sindacato che Dinoi ci sta riflettendo
Forse si arriverà a questa conclusione debba restare ad esempio un sindacato federato perché questa caratteristica fondamentale della Federazione nazionale la stampa di essere federazione
Può darsi che vedere sta una delle cose che io credo che in realtà però i rapporto per esempio fra periferia e centro del sindacato debba essere profondamente modificato dà delle regole profondamente diverso non è possibile assistere a
Zone chiamiamoli così aree di competenza del sindacato molto efficienti e aree di competenza del sindacato pochissimo efficienti e pochissimo legato
Con il vertice così come non è più accettabile anche qui siamo arrivati sicuramente in fondo
Ad una strada
Quella che i comitati di redazione le estreme propaggini del sindacato in realtà all'interno delle redazioni siano totalmente schiacciati e abbandonati a se stessi e questo direi in tutte le aree poi di competenza del sindacato in Lombardia
Come nel Lazio in Sicilia come altrove quindi sindacato estremamente fragile che in questo deve invece trovare dei diversi modi di essere io avevo uno tutto altre volte mi meraviglio di come il Cobas non siano nati in questa categoria
Probabilmente perché i giovani togliendo pochissime
Velleità impegnarsi all'interno dei problemi della categoria
Così come mi domando in questi giorni come sarebbe stata questa contrattazione che stiamo che che si sta portando avanti se ci fossero stati i due sindacati
In questo Paese se non ci fosse stato un sindacato unico nel quale molti di noi ancora che ridona me compreso però se saremo stati più forte o meno forte di fronte agli editori avendo non solo non un sindacato ma pure sul mercato
è una provocazione sulla quale però io credo si debba ragionare proprio in questi mesi in cui vogliamo cercare di proporre qualche cosa di diverso alla categoria io mi fermo
Grazie l'intervento di Vittorio Roidi ci porta
A proseguire diciamo il filo di questa nostra proposta diceva Vittorio ribadendo il valore del contratto che un'eventuale revisione di questo fondamentale istituto tutela
Del giornalismo italiano è legato a un'eventuale revisione sul terreno della legislazione questo ci porta subito dentro un terreno normativo e di proposte innovative su questa specifica materia Angelo Agostini che insieme a Paolo muri alti dirige problemi dell'informazione studia da tempo questo tipo di problemi ci parla di una proposta di Statuto dell'impresa giornalisti
Io sono paradossalmente contento che siamo in pochi perché posso
Fare quello che avevo in mente di fare con animo più sereno cioè quello che i proporre delle riflessioni piuttosto che avanzare una proposta di riforma legislativa non sono un giurista non sono in grado di scrivere delle leggi vorrei semplicemente mettere qui una serie una serie di riflessioni che io ho
Formulato negli ultimi negli ultimi
Diceva giustamente Vittorio Roidi che
Una delle questioni forse la questione è quella di mettere un paletto Vittorio ha parlato del contratto
Un paletto perché la questione del giornalismo sia esattamente come la questione delle riforme istituzionali
Una questione di meccanismi e di regole che garantiscano le libertà i diritti e doveri
Allora pensando queste gli ho provato a fare un rapidissimo banale Censimento
Delle regole degli istituti anche delle iniziative che oggi nel campo dell'informazione
Qualche cosa dovrebbero garantire
Allora provate un po'a pensarci sul piano delle regole abbiamo soltanto due strumenti e credo che il giudizio sia condivisibile due strumenti insufficiente
La legge per l'editoria da quattro sette centosedici e poi poi aggiornata ottantasette della legge Mammì pregiudizio di insufficienza su queste leggi non occorre che spia
Ripeto
Sul piano dei diritti del giornalisti abbiamo il contratto ne ha appena parlato Vittorio ci sono le carte con gli statuti dei diritti e dei doveri del giornalista approvate a Repubblica il gruppo Mondadori
La carta di Repubblica introdotto anche l'Ombudsman per la prima volta in Italia
Sul piano dei doveri il vecchio Codice
Del Sole ventiquattro Ore il protocollo su informazione pubblicità recepito
In parte nel contratto la Carta di Treviso dello scorso anno sul rapporto tra informazioni e minori
Le iniziative ovviamente
Della lega dei giornalisti e del del Gruppo di Fiesole dico tutti quei rapporti che
Gruppi di giornalisti come il Gruppo di Fiesole stanno cercando di intrattenere con settori della società italiana con settori particolari anche per attivare comportamenti
Io facendo questo inventario li metto sullo stesso piano delle delle regole leccese
Beh facendo questi inventario però si vede che tutte queste iniziative regole e paletti carte e o statuti
Non è che funzionino proprio benissimo
I comportamenti sì ai comportamenti del
Sì ai comportamenti
Del mercato dell'informazione sia i comportamenti delle redazioni e dei singoli giornalisti il rapporto che l'informazione a con la società non è che sia proprio regolato da questi istituti e perché non è regolato perché non funzionano
Perché non funzionano questi istituti o queste o queste iniziative
Beh io credo che il problema sia essenzialmente un problema di principi perché è vero che con questi istituti con questo tipo di regole magari ogni tanto quando la congiuntura
E favorevole si riesce a mettere in discussione il primato di potere nel sistema dell'informazione magari ogni tanto di giornalisti riescono a mettere in discussione il primato di potere nel sistema dell'informazione riescono a contrastare il potere degli editori magari riescono a contrastare il potere politico magari riescono a contrastare il potere economico molto più spesso soccombono
Al massimo
Questa questa questa mi sembra una diagnosi anche condivisibili al massimo si riesce ogni tanto a mettere in discussione il primato di potere
Sicuramente si è ben lontani da rovesciare stabilmente il primato di potere nel sistema dell'infortunato
E in ogni caso anche quando questo primato di potere viene messo in discussione a me pare che si tratti sempre di una partita a due
è il giornalista che confligge con il potere politico con il sistema politico è il giornalista che confligge con il suo editore e il giornalista che confligge eventualmente con il potere economico
Che sia il singolo giornalista sia un gruppo di giornalisti una redazione un sindacato a me in questo momento non interessa è il giornalista in quanto tali il giornalista in quanto portatore della sua della sua professione
Be però allora se si diceva prima che nel rapporto tra l'informazione e la Società italiana
Qualche cosa non funziona e tutte le analisi di questa mattina l'anno l'hanno dimostrato a me sembra che sia esattamente in discussione
Questo è essere solo del giornalista a confliggere con altri poteri soprattutto il fatto della legittimazione del giornalista a confliggere con altri poteri
Scusate ma in nome di chi si batte il giornalista
O è una questione corporativa e anche io non mi offendo non mi offendo del termine è una questione diciamo sindacale diciamo economica diciamo
Dell'aspetto salariale del contratto di lavoro oppure è una questione più ampio pure in questione stanno tutti i diritti tutti i rapporti dei quali dei quali si è parlato questa mattina
E allora a quel punto lì veramente il problema diventa un problema di legittimazione del giornalista
E che questo problema si ponga a me sembra da dove scusate questo problema venga anche questo m'è sembrato chiaro nell'analisi di questa mattina e questo problema viene dal fatto che il sistema dell'informazione a subito una mutazione negli ultimi dieci quindici
Forse qualche anno in più ha subito un'annotazione oggi è un'industria della notizia non occorre che io stia da articolare questo concetto perché è già stato sufficientemente articolato ma questo significa che il giornalista è una ha detto
All'industria della notizia
Con tutti i margini contestatissimi è sempre più risicati che questo comporta
Da qui a me pare venga il problema di legittimazione e del del giornalista da questa sua collocazione nell'industria della notizia e allora arriviamo al problema principale indusse la notizia come funziona e perché funzioni
Il problema principale che non esiste in Italia alcuna norma che tuteli la specificità dell'impresa editoriale
Perché esattamente come ce l'ha il giornalista il singolo giornalista nel suo lavoro quotidiano beh vivaddio l'impresa editoriale come impresa collettiva come industria della notizia a una responsabilità sociale
E non occorre ancora una volta che io ripeta tutti i concetti espressi questa mattina
Giornali radio televisione tutti gli altri mezzi di informazione sono evidentemente il primo e principale canale di conoscenza e di partecipazione alla vita sociale e collettiva
Che è una responsabilità sociale dell'impresa editoriale esista mi sembra fin troppo banale doverlo dimostra però dire che l'impresa editoriale ha una responsabilità sociale può permettere anche di fare un piccolo passettino in più poi permettere per esempio di dire che l'impresa editoriale è un'impresa di pubblica utilità
Io ho rubato questo concetto l'ho rubato a una fonte che non ritengo sia
Sospetta di estremismo hanno rubato alla seconda relazione semestrale che il Garante allora della legge per l'editoria aveva presentato al Parlamento nel mille novecentottantanove
In quella relazione in un quadro ricognitivo sulla sulle relazioni industriali nel sistema dell'informazione in Italia il Garante aveva sostanzialmente espresso tre concetti
Posto tra
In primo luogo aveva riassunto la giurisprudenza italiana tutta la giurisprudenza che dimostrava appunto che dimostra appunto il carattere di pubblica utilità di pubblico interesse delle imprese editoriali
Aveva poi ricordato tutti i rischi che questa pubblica utilità questa natura di pubblico interesse stanno correndo di fronte
Alle trasformazioni tecnologiche di fronte alla mutazione più complessiva del del sistema dell'informazione in industria della notizia sostenendo a questo proposito che l'autonomia dei giornalisti
Diventa garanzia di libertà
E avevo poi sostenuto un'ultima cosa è questa la cito testualmente perché mi pare valga la pena avendo fatto tutto questo ragionamento che io schematizzato ai limiti del possibile
Il Garante aveva concluso dicendo che accanto ai diritti dell'editore va riconosciuta ai giornalisti la possibilità di incidenza sul giornale che essi pure contribuiscono in modo decisivo a far vivere
Attraverso un sistema di pesi e contrappesi che impedisca la formazione di un potere esclusivo fondata sul capitale di rischio e qui proprio ci sia questo è
Credo e poi
Io continuo a citare questa fonte perché non la ritengo sospettabile di estremismo non mi sembra che il garante allora per la legge dell'editoria sia sospettabile di voler creare i soviet dell'informazione in Italia
Però esattamente questo è il punto
Trovare i meccanismi che impediscano la formazione di un potere esclusivo fonda sul capitale i rischi
Ed esattamente a questo punto che secondo me si pone l'esigenza di inventare uno statuto per l'impresa editoriale
Uno Statuto per l'impresa editoriale che riconosca e sancisca la specificità dell'impresa editoriale legga alla sua responsabilità sociale e che da questo riconoscimento a faccia discendere una serie di conseguenze
Oltre
A citare
Sempre il garante a me piace citare però un altro fondamento
Di questa di questa idea di Statuto per l'impresa editoriale
Sicuramente altre altre citazioni altra argomentazione altri appigli sono possibili e i giuristi la faranno molto meglio di me io ho in testa però un articolo della Costituzione
è l'articolo quarantatré della Costituzione e anche questo lo cito testualmente all'articolo che dice l'iniziativa economica e libera
E però aggiunge non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza alla libertà alla dignità umana
E conclude dicendo la legge determinati programmi e di controlli opportuni perché l'attività pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata atti sociale
Allora
Di fronte all'obiezione assolutamente evidenti che voi tutti conoscete di qualsiasi editore
Nei confronti di una proposta di Statuto per l'impresa editoriale l'obiezione il titolare della libertà di stampa e le imprenditore perché l'imprenditore è quello che mette i suoi capitali nel mercato e quindi rischia l'impresa è sua il l'impresa
E proprietà privata e il diritto all'impresa la proprietà privata va riconosciuto perché evidentemente si può accettare questo articolo della della della Costituzione
L'articolo della Costituzione che riconosce in un sistema che ovviamente di mercato in un sistema ovviamente capitalistico il fatto che esistono alcune particolarissime impresa che hanno utilità e responsabilità sociale e che questa utilità responsabilità sociale vada difesa garantite coordinata
Allora io l'ho detto non sono un giurista non voglio balocca armi nel prendere per il naso voi con articolate proposte legislative io ritengo e soltanto forse è un'idea ingenua
Che una proposta legislativa scarna essenziale assolutamente incontestabile una proposta che addirittura riesca a fare soltanto un articolo di legge un articolo di legge che riconosca che sancisca la specificità la l'utilità e la responsabilità sociale dell'impresa
E editoriale sia sufficienti
Che poi questo sia praticabile o no è esattamente il carattere di riflessione delle cose che sto dicendo e quindi in questo senso dicevo non è non è una proposta articolo
A mio avviso può essere praticabile ho provato però immaginare che cosa da un riconoscimento del genere
E potrebbe discendere e vi faccio un paio di esempi forse minimi forse non gli esempi più pregnanti però a me sembrano particolarmente calzanti in in questo momento
Beh evidentemente riconoscere la specificità delle imprese editoriali sancendo la sua responsabilità sociale
Pone il problema della partecipazione dei giornalisti alla gestione dell'impresa editoriale perché se non solo l'editore è titolare della libertà d'informazione se non solo l'editore
è l'unico
Titolare della libertà di impresa ma questa impresa avendo responsabilità sociale deve trovare del forme perché le garantiscano a quel punto lì il problema è quello della partecipazione dei giornalisti alla gestione dell'impresa editori
Ora su questo tema proposto e se ne fanno tante io ne ho lette alcune anche recentemente anche dei documenti di lavoro della Giunta della Federazione
Nazionale della stampa altre ne erano state fatte in questo dibattito che non è ovviamente nuovo nei nei decenni passati ho letto di comitati di garanzia ho letto di comitati di qualità sono tutte proposte
Affascinanti non voglio entrare nella discussione
Io una piccola idea
Studiando il caso tedesco dove
Cose del genere erano state fatte dove sta tutti sulla partecipazione dei giornalisti alla gestione dell'impresa editoriale erano stati fatte e sono falliti proprio perché in Germania è mancata
Una legge quadro qua il problema tedesco presenta altre altri problemi ma è mancata comunque una legge quadro che garantisse
Legislativamente quei diritti di partecipazione in Germania era stata trovata una una soluzione secondo me abbastanza interessante che è quello del bilancio della redazione
In Italia mi sembra che sia uno strumento totalmente sconosciuto ma immaginare per esempio
Che ne all'interno del bilancio complessivo dell'impresa editoriale debba essere individuato il bilancio della redazione che alla determinazione del bilancio della redazione alla sua articolazione ai suoi indirizzi
Possa partecipare la redazione beh questo mi sembra
Un'idea evidentemente
Comunque un piccolo strumento che posso impedire tutta una serie di problemi che se verrebbero per esempio da una partecipazione dei giornalisti al consiglio d'amministrazione
Del dell'impresa editoriale
Perché determinare il Bilancio della redazione significa evidentemente do per individuare che cosa d'impresa editoriale vuole fare con la sua redazione quanti soldi destinati a quel qualcosa che vuole fare con quale organizzazione del lavoro
Cioè significa
Determinare dover mettere su un tavolo esattamente i nodi che mi pare siano al centro non solo della della trattativa contrattuale attualmente in corso
Ma che erano per esempio al centro dell'intervento di Ferdinando Adornato questa mattina quando diceva che il problema di qualità dell'informazione essenzialmente
Un problema di organizzazione del lavoro perché l'organizzazione del lavoro nei quotidiani e nei periodici italiani oggi corrisponda un'articolazione sociale vecchia di quindici o vent'anni
Ed è per forza nei nelle redazioni giornalisti non hanno alcuna possibilità reale
Di incidere sull'organizzazione del lavoro perché a me pare sto estremizzando ovviamente ma a me pare che
La gran parte degli istituti contrattuali dipendano i diritti opporsi delle libertà del singolo giornalista i diritti di carriera ma l'organizzazione del lavoro in funzione della qualità del prodotto dell'informazione in funzione del piano editoriale beh questo è molto difficile riuscire riuscire in civico
Io credo che
Per incidere ad incidere su questo riuscire a incidere su questo sarebbe molto facilitato avendo riconosciuto il il piano generale della specificità e della responsabilità sociale
Del giornalista
Del dell'impresa editoriale
Ma voglio fare un altro piccolo esempio tempo fa
Il il Centro d'iniziativa giuridica Calamandrei ha fatto una proposta di Giurì per la lealtà dell'informazione sostanzialmente sul modello del Giurì per la per la pubblicità
Anche questa è una proposta affascinante ma a me pare che una proposta del genere troverebbe ben altra legittimazione ben altra valenza ben altra forza quando fosse inserita in un quadro complessivo differente in un quadro che avesse riconosciuto la responsabilità sociale dell'impresa editoriale
E che riconoscendo a quell'impresa facesse dice discendere da quel riconoscimento
L'uniformità di tutte le norme di tutti gli istituti contrattuali o etici del mestiere a quel riconoscimento a quel principio
Voi vedete non ho fatto una una proposta di legge o formulato un principio che secondo me deve
Indirizzare
Qualsiasi intervento di di riforma del giornalismo o di riforma legislativa del sistema
Dell'informazione voglio concludere con due con due osservazioni
Dicevo prima della della ovvia contro argomentazione che qualsiasi editore potrebbe sollevare beh io a al agli argomenti che
Ai quali accennavo prima ne aggiungerei un'altra
L'editore può essere puro in puro può essere assolutamente quello che vuole a me sembra però che per la centralità che qualsiasi impresa d'informazione assunto nella vita sociale
Italiana ma ovviamente dipietristi qualsiasi altro Paese dell'editore
Entrando nel mercato dell'informazione si prende dei rischi si prende dei diritti deve finalmente assumersi anche dei doveri
La responsabilità sociale dell'impresa editoriale responsabilità dei giornalisti ma è responsabilità anche degli editori
Ed è ora finalmente che qualcuno agli editori questo lo faccia capire e io credo che l'unica l'unica strada che Possa far condividere questo diritto che possa fare uscire questo diritto dalla contrattazione da quel conflitto tra due parti che di fatto
Il il contratto di lavoro sia esattamente la strada della legislazione sia esattamente la strada che attraverso una legge quindi attraverso un atto pubblico
Garantisce tutti i soggetti del sistema dell'informazione quindi non soltanto l'editore il giornalista
Ma tendenzialmente a quel povero cristo dell'utente tendenzialmente anche
La città
E l'ultima osservazione che volevo fare invece un'osservazione un pochino
E più politica andando a rileggere membri i materiali che nel corso degli anni si sono accumulati su questo tema perché la letteratura
La letteratura e basta e ho tagliato però esigenze di tema tutta la questione delle concentrazioni che evidentemente e
Fortissimamente interessata
Da dal dall'idea di uno Statuto d'impresa editoriale
Andando rileggermi quelle cose lì m'è venuto da pensare che
Forse uno degli ultimi grandi momenti di tensione intellettuale di tensione culturale politica ed etica intorno all'informazione
è stato esattamente il momento di maggior dibattito sulla riforma dell'editoria
Vale a dire quando il tema centrale del dibattito attorno all'informazione era quello dalla legge per l'editoria per attorno a quella legge
Ve lo ricordate tutti ovviamente molto bene
Era assai ampio lo schieramento di forze non c'erano mica soltanto i giornalisti non c'erano mica soltanto i giornalisti i loro sponsor politici quello è stato i risultati lasciamoli a parte ma quello è stato forse l'ultimo vero momento di grande tensione di riforma attorno all'informazione
E allora sarà ingenuo però è una scommessa io credo
Tentare
Di ricostruire la stessa attenzione di tentare di ricostruire lo stesso dibattito attorno a un progetto più alto più ampio che comporti GA altri soggetti attorno ad un progetto complessivo di riforma
Per la per l'informazione
Grazie credo che l'intervento utile Angelo Agostini
Sì è un intervento di vasto respiro sicuramente nei prossimi mesi
Dovrà trovare mensili di approfondimento più ampio e approfondito
Indi la responsabilità sociale nell'impresa editoriale e certamente un obiettivo da raggiungere e di questo ci rendiamo tutti conto ma e se c'è un'impresa editoriale che per sua natura come servizio pubblico
Ha già codificato anche per legge
Un carattere di responsabilità sociale questo è il servizio pubblico radiotelevisivo
Su questo tema Federico Cha hanno editorialista delle TG uno cercherà di di tracciare oltre a un'analisi un proposta possibile ti sperimentazioni
La premessa la messa un interrogativo
Origo e quasi accademico
In una società democratica e necessario o quanto meno e utile che accanto all'informazione gestita dai privati ci sia anche un'informazione gestita dal servizio pubblico
Non si può rispondere a questa domanda se non ce ne poniamo un'altra che tipo di informazione possiamo dobbiamo chiedere al servizio pubblico
Cioè l'impatto di informazione esiste qualcosa che il privato non può darci e che solo il servizio pubblico può darci
Non possiamo rispondere a questa ulteriore domanda se non ce ne poniamo la terza
Che Cossali l'informazione
A domanda semplice risposta se diciamo che informare significa cercare notizie e dare notizie tutte quelle che è possibile il più possibile con ogni mezzo possibile carta stampata radio televisione il più liberamente possibile
Senza limiti di censura senza riguardo al potere a qualunque tipo di potere
Se le cose stanno così
Se l'informazione e l'informazione che differenza può esserci fra il giornalismo gestito dai privati e quello gestito dal servizio pubblico
Che cosa cambia in fondo per il giornalista che voglia fare onestamente il suo mestiere se il suo giornale e di proprietà privata o pubblica
E che cosa cambia per il cittadino che aspira un'informazione corretta la più corretta possibile se questa gli viene data da un giornale privato o da un giornale pubblico
Ma c'è di più
L'attività prevalente in organizzazione ed è quell'organizzazione no non si può più consentire né sulla libertà di ricerca
Noi corriamo questo rischio
Ecco perché io devo credo che dobbiamo dovrebbe avere il coraggio di dire che si è chiusa una fase sono crollati gli schieramenti stimabile in mare aperto anche nel sindacato regionali
Io credo che la ricerca l'autonomia possibile passo attraverso il forte caparbia e caparbio perseguimento invece dell'unità sindacale tra i giornalisti
Che non è un mito non è una eccessiva non è un mito unità sindacale in questa fase è una necessità
Io credo in un fortissimo sindacato autonomo denso di eticità e di cultura delle regole
Che potere tra i poteri che complici qualcuno stamattina ha detto ma il senatore giornalisti una corporazione di Onorato che non sa neanche dove stia l'associazione nazionale dei magistrati
Perché vedete io trovo Benedetto alcuni degli elementi di corporativismo dei magistrati
Quando il Presidente della Repubblica si alza
E attacco magistrato quell'associazione tra mille divisioni si alza e risponde
Tra i giornalisti quando il Presidente della Repubblica si alza e attacca un partito trasversale gli altri battono le mani dicendo gliele ha cantate
Alla RAI noi decidiamo collettivamente di intervenire non intervenire assicurate la tessera
Hanno colpito un socialista e dai finalmente gli hanno cantato
E poi il giorno dopo dice ma questa volta è toccato all'altro cui sono così in questo si fa un sindacato in questo il sindacato ha delle regole e quando uno dei tuoi viene colpito con la questione voi dovete stare zitti quel sindacato pena la morte non può non risponde
E se per ragioni di mediazioni terra non risponde quel sindacato e già sua fare lo scioglimento
Perché non mi toccava più
Perché io ho bisogno allora del partito per farmi tutelare perché se non è il mio sindacato a dire Claudio allo non si tocca o Morrione non si tocca e Morrione non è stato di
Essendo io segretario dell'Usigrai quindi parlo su
Lo stato difeso per la logica d'appartenenza eccentriche che ci impedisce perché c'è un diritto di veto che si esplicita quotidianamente
A quel punto quando quel collega non ha più la tutela del suo sindacato quel collega deve andare dal partito o quel collega deve uscire dalla comunità
Un sindacato non ad elementi di orgoglio di ceto fino al perché se non sono in grado di tutelare l'olio io lo faccio durare da altri poteri
Ecco perché non basta la carta etica
Non basta il percorso di autonomia
Occorre anche la convinzione che si apre una stagione di unità sindacale che si fonda su un criterio la critica è un diritto del giornalista
Meglio una critica errata che un codice che lo blocchi e comunque quel giornalista sia esso giornalista del Giornale di Montanelli o dell'Unità deve potersi esprimere
Poi io chiudo le porte della mia associazione discuto con lui dico guarda che in quel pezzo tu hai leso l'immagine e lei sola faccia è illeso una dignità perché hai fatto questa cosa ragioniamo come si fa in una comunità
Ma non consento ad altri poteri intervenire per la sua eliminazione dalla scena
Facciamo come ad esempio il Presidente della Repubblica per capirci criticare un certo metodo
Io resto a me piacerebbe non ottemperano neanche la capacità di scriverlo
Di fare la rassegna stampa
Dell'esternazione di qualche mese fa
Vedi quando qualche giornalista o qualche gruppo provava risponde dicendo si sta un po'esagerando
Una risposta di una violenza inaudita
A un certo punto il Capo dello Stato entra in conflitto invece con altri poteri politici
Insomma la risposta che ha dato Gava Cossiga io l'ho mai vista in nessuno dei comunicati dalla lega di Fiesole non l'ho mai vista in nessuno degli articoli e dei corsi rifatti dai colleghi sui quotidiani no trovata di una violenza inaudita nei toni e nel metodo
Ma allora come mai due mesi fa una debole reazione faceva scandalo e oggi il dibattito diventa sanguinoso e violento
Avere più cautela da parte di chi Kakà indicato il sistema delle comunicazioni partiti trasversali prima
E non sarebbe stato meglio forse per noi tutelare tutti i torti redazionali come inaudita durezza perché chi allora critica
No chi criticava le prese di posizione dei giornalisti oggi ha scavalcato i giornalisti
Ecco perché io dico sempre non comunichiamo ci mai per le sceneggiate dei politici non convochiamo ci mai per gli attacchi che vengono portati dai poteri esterni perché questi attacchi sono il segno del cinismo più assoluto
Perché le cose che si dicono oggi in un sistema privo di valori vengono cambiate ventiquattro ore dopo ecco perché ho siglato regionali si non si può impressionare deve seguire il proprio cammino
Io non ci credo all'autoriforma del sistema dei parchi dell'orgoglio dice
Perché se siamo in una fase di trasformazione delle istituzioni che tra le varie ipotesi a una ripubblica presidenziale
Dove l'elemento del comando centrale rispettare elemento del controllo se io non ho creato una forte struttura di potere la magistratura e la comunicazione io entro dritto dritto in un altro assetto istituzionale
Ecco perché va colto fino in fondo il rischio di recuperare più soggetto
Ecco perché l'attuale unità secondo me ancora debole
Ecco perché noi poniamo la parola d'ordine che prevista nell'accordo fatto in Federazione della stampa che dopo il contratto si va da questo congresso di Rifondazione
Del sindacato dei giornalisti
La nostra è una proposta e ho terminato sul serio
Apertissima senza mire egemoniche io non so mai cosa siano le mire di
Mi fritto
Fra le diverse parti
Perché è un elemento di arricchimento collettivo quindi ognuno la sua cultura di quella cultura dove le parti configgono liberamente
Ed è per mio non tutto più grande se queste possibili all'interno delle
Io credo che l'obiettivo per il prossimo congresso e senatori giornalisti l'obiettivo non corporativo nella conquista la maggioranza
Ma la discussione sulle questioni di fondo sulle proposte sulle azioni da fare
Che faccia emergere divergenze sulla concezione della professione e non sul parallelismo con gli schieramenti politici
Va spezzata questa maledetta logica consociativa che c'è all'interno anche nel nostro sindacato
Che vuole tutti noi più vicini ai partiti alle imprese piuttosto che alle redazioni quale domanda della comunità
Ecco perché sono convinto che punto le le condizioni esterne
Il nuovo sindacato non è richiesto da me o dal Gruppo di Fiesole o dalla lega dei giornalisti
Questa esigenza sono presenti in tutte le componenti tutti gli schieramenti e il sindacato
Io credo che gli atteggiamenti di come dire di atteggiamenti da Pieri Nismo sindacale siano pericolosi perché le cose che io ho detto sono largamente diffuse in tutti gli schieramenti sindacali e c'è un vastissimo schieramento di persone disponibili a lavorare
Però c'è una cosa che va capita che un anno scorso soggettivo questo nuovo sindacato lo richiedono i tempi
è questo il punto forse che hanno espulso c'è richiesto dei tempi che sono mutati attorno a noi
Il passaggio a democrazia bloccata o c'è sempre sono
Tra chi chi Prima Repubblica state provate a ragionare mia colpisce una cosa in questo dibattito sulla repubblica presidenziale siccome io sto più attento alle omissioni che hanno alle sottolineature
Ed è basta ragionare sul tema ma come mai tutto dibatto sulla repubblica presidenziale e sulle fonti della decisione non sulle fonti dei controlli
Quando ciascuno si affretta a dire ma non è vero io non sto chiedendo una repubblicana poteri e con i poteri forti verissimo
Io prendo atto che tutto il dibattito è stato impostato attorno al ruolo della Presidente della Repubblica all'o del potere alla fonte ai tempi della decisione
Il resto del dibattito sul sui controlli la magistratura la stampa ma anche sulle regioni il dibattito sul decentramento sulle Regioni e sugli enti locali nel posto Bossi
Non era nell'agenda di chi ha perso la discussione le riforme istituzionali il teatro
Ma chi svolge una funzione di controllo come la stampa che fa rispetto a questo dibattito
Io la proposta la rivolgo avorio ore arrivi agli altri mezzi
E va benissimo un progetto di ricostruzione di riformulazione del sindacato
Mi domando se tra i gruppi di lavoro che noi dobbiamo mettere in piedi non ce ne sia uno che manchi
E mi ricollego terminato la proposta di Giovanni Bianchi stamattina
Di Citto Maselli gli altri amici
Se qui si parla di riscrittura della carta costituzionale la Carta costituzionale uno degli articoli più ambigui faceva riferimento prima Corasaniti Agostini Federico Scianna
Stante l'articolo ventuno l'articolo ventuno è davvero uno dei temi vecchi della Costituzione
L'articolo ventuno regolamenta la libertà di manifestare il proprio pensiero
No sulla come dire sull'obbligo per lo Stato di garantire l'accesso deve garantire la produzione perché il vero problema che si pone il mio novecentonovantuno non è più solo la tutela del soggetto debole che ha regolamentato d'altra parte il codice se lo volessimo applicare il vero problema che si pone è un ruolo e funzione di una concessionaria pubblica ruolo funzioni e proprietà delle lettere che è un bene pubblico il piano regolatore dell'etere che è un bene pubblico il ruolo e la funzione dell'impresa giornalisti
Il terzo soggetto che non esiste perché non esiste la nostra vocazione istituzionale correggimi se sbaglio
Allora mi domando ma non è per noi se vogliamo pari io credo riformismo concreto
Ventuno le idee molto chiare sulla nostra proposta di carta ho delle idee chiare sulla nostro progetto di carattere sindacale professionale vedo chiaramente il percorso di lavoro che deve essere faziosi del diritto delle comunicazioni
Poeti e società civile disponibili e giornalisti che autonomamente pongano nell'agenda della discussione della fase costituente la riscrittura dell'articolo ventuno quello che consegue
Noi oggi abbiamo elaborazioni sparse diversi giuristi
Io credo che Fiesole debba creare un forum nel quale si ponga dentro la riforma delle istituzioni non per fare un bla bla bla sulla repubblica presidenziale che non compete a noi io francamente non sapeva cosa proporre rischieremmo di vai far parte di tutti quelli che appunto siamo tutti commissari tecnici
Ognuno ha una ricetta io non c'ero
Mi domando se lo dobbiamo fare la nostra proposta sull'articolo ventuno così come Federico e andata avanti elaborazione sul ruolo del servizio pubblico
E per quale motivo le dobbiamo delegare ad altri la discussione su questo tema
Io credo che questo sia il punto che dobbiamo che dobbiamo porre questo alcune ma io sono convintissimo di questa cosa
Sono convinto che oggi noi queste riflessioni possiamo perché la coppia comunismo anticomunismo non vive più nella società e nella relazione
Perché l'idea di giornalismo militante è stato travolto spetta o di vari superata la figura del giornalista ricco di passione civile
Ma il giornalista militante inteso come organizzatore del consenso in modo permanente non ha più un luogo o meglio forse ancora luogo ma ha cambiato di segno di colore ecco un altro punto sul quale siamo deboli giornalismo dimezzato esiste anche oggi il giornalismo militante esiste anche oggi
Perché organizzare i consensi agli esecutivi è sempre giornalismo militante
Noi abbiamo colto nel passato il giornalismo militante come giornalismo comunista di organizzazione del consenso l'opposizione
Ed è stato giusto cogliere perché anche quell'ordine
Ecco le dobbiamo dire che Harper non funziona più la coppia comunismo anticomunismo ma non vive più funzionale la figura del giornalismo militante nel senso più ampio ma va ripristinata la figura del giornalista ricca di cultura e passione civile di tendenziosi Tanque
Ma non il funzionario d'impresa che è pericoloso quanto i funzionari di partito la funzione d'impresa io nego che esistano funzionario di partito pericoloso il funzionario d'impresa portatore di valori
Entrambi non sono portatori di criticità
Sono portatori di propaganda
Esiste il problema del dimezzamento
Il fatto che cambi di segno di sembianze non non non ci può far perdere questo questo ecco perché io dico che gli schemi
Gli schemi comodi non ci sono più io sono che ha vinto che la situazione di assenza di schemi non sia una situazione e qua c'è forse un po'che Fiesole capi all'atto della nascita che il salto e gli schemi si ribellava tutti
Io credo che questa novità debba essere praticata fino in fondo
Perché questo schema è presente anche la società civile
Ecco perché sono convinto che noi di questo
Di tutto questo non dobbiamo avere paura ecco tutto il mio ragionamento
Voleva portare a
Portare a fare queste proposte della e soprattutto a diffondere una convinzione anche in noi stessi che non siamo niente probabilmente che anzi abbiamo grandi difficoltà organizzative di ragionamento
Io sono convinto che stiamo però vicini a un risultato
Che sia possibile coniugare io lo so che anche in politica molti dicono che non è possibile io mi sono solamente convinto che sia possibile coniugare una forte tensione una forte passione civile
Non mi grandissima concretezza
Noi il vero dato che abbiamo avuto anche l'attore noto sindacato è un'opposizione permanente
UTET attivo di aprire la coppia
Quindi è quasi dove dove come detto no questo vecchio dibattito che c'era chi vuole la libertà a chi vuole il denaro mi pare che non è non è più questo il problema
Oggi il premier come la passione la tensione si concretizza in gesti visibili perché io il senso del limite che avverto in noi e che avverto anche nel nostro modo di comunicare che la gente avverte la passione ma non avverte la concretezza del gesto cioè non vede spostare neanche una panchina del parco se noi oltre ad analizzare l'esistente non spocchia non spostiamo una panchina in un parco
Secondo me il problema che si troveranno anche simpatici ma insomma non è facciamo facciamo altrettanti danni quanto coloro che hanno inquinato i fiumi grazie
Intervenuti i e ripetiamo che pubblicheremo senz'altro gli atti e i materiali questi lavori il discorso riprenderà non appena concluso il contratto
Io parto dal presupposto che non siamo all'anno zero
Ma che dobbiamo secondo me forse ricalibrare la nostra analisi
Anche l'analisi sui diritti e sui doveri va ricalibrata
Lo so ci ha detto forse card uni o altri amici naturalmente e non si può parlare solo di diritti e di doveri escludendo la parola potere come se la parola poteri fosse una parola da demonizzare perché non si capisce bene quale carica negativa in sé
Io meno piacciono molto gli slogan ma credo che lo possiamo limitarci a parlare di diritti e di doveri noi dovremmo parlare anche in sedi di organizzazioni professionali e dei nostri diritti verso i soggetti forti dei nostri doveri verso i soggetti deboli
Perché se io trovo una delle uno dei nostri difetti uno dei nostri limiti parlo sempre di mestieri produce uno degli elementi vitali di questa società
Che rafforza versi deboli
E l'utilizzo del servilismo come modo di essere verso i poteri forti anche da rappresentazioni
Ora prema per noi Prodi come rivendichiamo ulteriori diritti verso i poteri d'impresa o verso i partiti e come ci assumiamo gli elementi dei doveri verso i soggetti che questi poteri non è
Ecco perché sono convinto che questi restano i nostri valere i nostri valori guida
Da questi dobbiamo partire
Io credo proprio per di alcune questioni conclusivo voluto dare alcune indicazioni di carattere generale
Io credo che il Gruppo di Fiesole insieme alla lega le liste debba fare alcuni sforzi
Un ed offrire questo materiale di riflessione
Che stiamo producendo non ad una componente del sindacato va bene serve più io credo che dobbiamo offrire queste riflessioni senza senza alterigia senza mire egemoniche a tutto il sindacato
Credo che questo sia molto importante
Noi dobbiamo rifiutare sia nella professione sia dal nostro modo di essere la logica dello schieramento di appartenenza
Perché questo gruppo è un gruppo che nasce comprendendo diverse professionalità politica culturali e religiose
Questo credo che sia un punto che non possono essere in nessun modo sacrificato
Quanto più cresce ordine siamo in una fase di unità sindacale secondo me ancora forzata all'interno della Federazione della stampa e non sostanziale
Ma quanto più cresce una nuova unità sindacale io sono uno convinto e che alcune questioni passando per ricostruzione del soggetto sindacale
Questo ha un imparare che si rifugiò nel sindacato so bene che questa la critica che alcuni hanno il coraggio di dire altri lo pensano e che credo Manti sono amici non te lo raccontano io invece so perfettamente che questo il giudizio
Non mi sconvolgono più di tanto ritengo giusto una sana diffidenza verso ogni burocrazia comprese quelle sindacali quindi non
Non mi offendo mai neanche per i giudizi più aspri purché il diritto di reciprocità sia sempre male
Cioè ritengo giusto contestare l'analfabetismo i dirigenti sindacali ritengo altrettanto giusto contestarono storicismo dei direttori di alcune testate di questo Paese
Che non sono di né per pubblico concorso né per meriti quindi ecco perché mi pare importante che ci sia questo diritto di reciprocità nella discussione
Io sono però convinto che quanto più cresce questo processo di unità sindacale tanto più un gruppo come quello di Fiesole deve tornare alle origini
Proporsi cioè come un gruppo libera associazione di giornalisti ha un senso solo se ha la possibilità di parlare di schierarsi sempre e comunque senza dover chiedere ma il permesso nessun potere esterno a questo gruppo
Cioè se questo gruppo ha la forza di essere impopolare
E di schierarsi sempre e comunque nei confronti dei poteri secondo i propri ritmi secondo i ritmi della società dell'associazionismo e non secondo i ritmi della forma partito
Io ritengo importantissimo il mantenimento di un'organizzazione che non abbia nulla a che spartire con l'esigenza della mediazione un sindacato può mediare al proprio interno un partito può e deve mediare al proprio interno un'associazione professionale libera non può e non deve mediare prudente perché allora non è più una libera associazione
Diventa qualcosa
Però l'unico capitale da investire credo che sia questo
Ecco perché io ritengo che il processo o senso io credo che gli interventi fatto stamattina da Morrione Cologgi fatto da ruvidità Angelo Agostini io non mi vorrei soffermare analiticamente io ho sentito una serie di interventi che sono pezzi di un programma per la ricostruzione del sindacato dei giornalisti la riapertura di una discussione al nostro interno
Credo che debbano essere assunti integralmente qua materiale di lavoro
Che è la cosa che non facciamo più noi all'interno della nostra categoria della nostra professione
E questa ne crea dei problemi perché vorrei capire poi come lavoriamo
Cioè io vedo che nel nostro modo di fare sindacato parlo sempre di me stesso in modo spietato l'elemento del rigore dell'analisi scientifica dello studio è considerato con dileggio con disprezzo
Noi ancora concepiamo il nostro modo di stare nel sindacato come molti noi compresi i più giovani concepisco il modo di stare in redazione non la faccio più verifica delle fonti neanche nella costruzione dei nostri ragionamenti nel prossimo decennio cosa cambia
Noi siamo figli la cultura assolutamente dannunziana nel concepire la professione molto spesso anche coloro che si chiama una cultura come dire
Ha un che hanno letto quattro manuali di cultura marxista ritengono quindi di muoversi in altra direzione malata e non essere dannunziano che prevale ancora nelle nostre analisi e al nostro modo di muoverci
Io credo che su questo ne dobbiamo essere spietati come stessi
Tre spietati non vuol dire essere pessimisti essere spietati nell'analisi per poter capire Colozzi
Ecco perché ritengo che il capitale accumulato in cinque anni deve essere rivisto e speso con generosità mentre il sistema istituzionale ed ho detto Morrione informativo è sottoposto mutazioni profonde
Sandra Bonsanti stamattina detti sostanza
Il sistema un sistema chiuso
Poi chiuso circuito istituzionale
Cioè quando io sento dire lo spazio per informare uno spazio chiuso si sono chiusi tutti gli spazi diventa sempre più difficile scrive diventa sempre più difficile di far fare una campagna di indagini e di denuncia mi domando
è un fenomeno interno al sistema delle comunicazioni o dipenderà la democrazia bloccata sopra i discorsi
Ma in un Paese democrazia bloccate senza alternanza
Il discorso di Ciano
Dove si apre una fase di riforme istituzionali
Dove decine di campagne di stampa non hanno prodotto la caduta di un suo sindaco
è possibile mettere a carico solamente del sistema della comunicazione questo calo di denuncia di presenza di conflittualità cui più generalmente della società ogni potenza quando diciamo ma noi giornalisti potremo ma potremmo che cosa
Ricco secondo me rischiamo di confondere i piani
Il giorno venti dei magistrati hanno la funzione di controllo
Ma io non credo affatto che abbia una funzione quindi di palingenesi o di trasformazione
Strutturare la società
Non per dire che spetti ad altri soggetti ma non credo assolutamente ad un delirio di onnipotenza che pone al centro il giornalista da solo al centro e l'universo che si batte con i poteri credo che sia una sia ci porterebbe in una direzione sbagliata
Ecco perché abbiamo stare attenti a non confondere i piani io sono anche convinto però che la nostra analisi quella che avete fatto deve intrecciarsi con delle proposte di con delle proposte di lavoro
Cioè non credo affatto allo sforzo soggettivo
Del giornalista cioè Sempre ambigue di responsabilità
Però attenzione anche a dire sempre che i concetti di autonomia di responsabilità sono concetti ambigui voglio dire che io molto spesso trovo molta più modernità né i giornalisti della generazione dei giornalisti cultura liberaldemocratica della precedente generazione che noi non alcune noi alcune nostre teorizzazioni
Perché porta a dire che tutto ambigue ambigua l'autonomia e ambigua la responsabilità e ambigua la ricerca di verità e ambiguo il concetto di tutela degli utenti noi entriamo indifferenti Isma'morale
E che ci porta verso punte estreme
Insomma voglio dire e Piero che tutto è soggettivo ma il problema della centralità dei congiuntivi o è facilmente individuabile
Una notizia palesemente false palesemente individuabile
Una rettifica non applicate palesemente individuabile una presunzione di innocenti
Io credo che noi dobbiamo porcelo questa questione di autonomia di una responsabilità credo che sia un obiettivo ambizioso ma che è possibile raggiungere o con gradualità e determinazione il problema qual è che se noi rischiamo allo stadio delle analisi io scegliamo nella traduzione
Non so all'interno dei contratti ma all'interno dei comportamenti ma all'interno delle norme noi corriamo un grosso rischio di delineare degli scenari più o meno incantevoli o più o meno apocalittici
Ma l'obiezione che ci viene fatta ha detto questo ma come si traduce in un percorso di riformismo quotidiano quello che voi dite la gente non ha la sensazione né il giornalista né la società civile che sia possibile spostare nulla perché non vede segnali
Io credo che questo obiettivo ossia possibile chiamando a raccolta sensibilità che sono diffuse e trasversali brutti stando io parli trasversalità
Veramente io parlo agricole essere chiaro non è riconducibile a vecchi schemi o son molti di noi cosa pensano quando in una sede come la nostra o di rinnovamento un tempo di Fiesole oggi si parla di trasversalità qualche otto C due mila dicendo
No qualcuno positivamente qualcuno negativamente lo spettro del cattocomunismo si aggira tra nord va questi sono schemi vecchi sono schemi logori sono buoni solo per gli analisti del Bar Sport o possono servire solo Ugo Intini per una polemica che la così si trascina nel tempo dei sessanta secondi
Ma quello si parla e trasversalità niente a che vedere con vecchi schemi della politica del sindacato che sono completamente alle spalle di tutti noi
Il senso di fastidio che si è colto nel referendum recente c'è anche tra i giornalisti
E non si spiegherebbe segnalare come dire anche le reazioni ma
Sia sul referendum delle posizioni impensabili fino a tre anni fa
L'ho visto con il Piccolo di Trieste l'ho visto con il Messaggero l'ho visto con il Secolo decimo nono l'ho visto con i giornali sardi attenzione a non definire il sistema tutto con delle analisi schematiche delle grandi etichette perché non è così
Perché si sono testate diverse sensibilità diverse perché maturano questi fenomeni anche fuori da Roma
Io credo nel referendum sia colto un fastidio per le sceneggiate no fastidio diffuso in un dito ne parlo in positivo ma comunque è stato un fastidio per lo stato di cose presenti un fastidio anche per le censure istituzionali
Un fastidio per il nostro modo di essere
Anche per alcune nostre schizofreniche divisi tra prediche dimezzamento effetti
Ora io credo che queste ricerche questo rifiuto pagano anche le redazioni
Creano una nuova divisa una nuova divisione banale ma ogni tanto occorre uno degli elementi di banalità e di elementari tanto le nostre analisi politiche
Di tipo classico
Tra quanti intendono conservare anche nel mondo delle comunicazioni le regole esistenti
Perché non bisogna puntare a delle coppie classiche anche nel mondo dell'informazione non c'è da scandalizzarsi c'è chi ritiene che debbano essere conservate conservate le strutture di potere conservate le strutture contrattuali conservati privilegi esistenti
Perché comunque un elemento di equilibrio che è stato raggiunto nel tempo e sono i conservatori
Ma quando usa la parola conservatori è un errore leggerla in chiave politica perché molti miei amici e compagni si ritrova assolutamente dello stato di cose esistenti
E secondo me legittimamente si ritrovano perché condividono questa scala di valori
I quali non dogmatico
Quanti ritengono chimici siano cambia è cambiato il modo di produrre è cambiata l'organizzazione della redazione
Sono cambiate le domande di diritti cresciuti nel Paese nell'ultimo ventennio
Scandita concezione di questo mestiere interni e quindi vada profondamente trasformato e le regole del sistema era regole della professione
è il nostro modo di stare all'interno del sindacato mi pare che sia un no una coppia assolutamente
Class voglio dire pigliamo un tema
Il problema dell'inquinamento dell'informazione il poema dei doppi facciamo un esempio sono o non ci capiamo il problema dei doppi incarichi
Parlo di una cosa banalissima ci sono colleghi che ritengono e non do giudizi di valore ci sono colleghi che ritengono che essere capufficio stanchi
Non determination inquinamento della notizia e non esista contraddizione tra le due cose
Io invece ritengo che sia incompatibile ritengo che l'ordine dei giornalisti debba intervenire ritengo che siamo di fronte a una truffa di tipo moderno perché essere capo ufficio stampa della FIAT e caporedattore dell'economico sindacale la RAI secondo me è una truffa
è una situazione di inquinamento della notizia e se questo fosse un sindacato un ordine minimo forzature procede all'espulsione
Per l'autotutela della serietà di un corpo professionale
Altri colleghi dicono che ciò è possibile
Su questo credo che dovremo confrontarci con molta serenità
Io ritengo che tutto ciò sia giunto ad un punto limite
Di una pratica di una concezione del giornalismo
Parlo delle appartenenze
Il crollo dei muri non può non aver coinvolto anche individualmente i giornalisti delle redazioni e modificato il nostro modo di essere nelle organizzazioni professionali
Come potrebbe essere diversamente
Sono dei mutamenti epocali oggettivi come possono non coinvolgerci dice Asciano le regole sono tutte saltate ha ragione
Ma quando le regole saltano siano costruite vere nuove regole abbia ne abbiamo due atteggiamenti possibili
Un equo di avere paura e rivedere i pericoli
L'altro di vederne anche l'opportunità
Determinate dal crollo di un mondo di un modo di essere e di un modo di stare anche nella professione
No io credo con molto realismo ne abbiamo delle leggi sulla stampa assolutamente datata una legge Mammì già vecchia e superata un regime ad un regime dei segreti Coop democratica
Abbiamo delle regole dell'accesso
Assolutamente brutalizzato in una nuova realtà con lo dico regola dell'accesso brutalizzata e la nuova realtà professionali non so quanti di voi lo sappiano il cinquanta per cento di quelli che fanno informazione a questo primo questo Paese non sono iscritti né all'ordine al sindacato
Perché siccome non è possibile regolamentare l'intero mondo del settore radiotelevisivo laddove non si può applicare la legge sull'ordine che prevede un numero x di professionisti ne abbiamo creato un esercito di colleghi fuori dal muro dell'ordine fuori dal muro del sindacato che però fanno ugualmente questa professione per fortuna
Ma le pensiamo di essere molto forti e rappresentiamo ormai una minoranza di coloro che vivono della comunicazione
Noi difendiamo l'esistenza di un ordine professionale dei giornalisti salvo criticare come vecchio tutto ciò che riguarda le altre categorie
Non so bene che cosa difendiamo
E ancora adesso dire questa roba dell'ordine procura all'interno di questa categoria tra avvallamenti nervosi appelli raccolte di firme io mi rendo conto che sonda difendere cinquecento posti nei direttivi mi rendo conto di tutto
Ma allora smettiamola di spacciare coi smettiamola di fare campagna di falsa moralizzazione sul modo di essere degli altri
Se noi usciamo male a partire neanche dal nostro interno
Ecco perché rivelano possiamo più limitarsi a indicare i problemi
Perché anche i giornalisti buoni come alcuni di noi pensano di essere io nuove norme lo sono anche d'animo ma quelli giornalisti buoni se Progetti buoni democratici laici anche i partiti di sinistra credo questa è almeno l'etichetta
Io credo che soffro di conservatorismo soffro di una visione catastrofica nell'analisi della professione
Soffro soprattutto del rifiuto ad accettare la cultura delle regole la cultura del match la questione di Fini questo dalle con cinque nata a Fiesole
Un metodo corrotto come il metrò lottizzatore io alla RAI produce Fini inquinati
Non ci può essere di raggiungimento tra i metodi estivo se è un metodo e corrotto o liberticida or reprime la libertà individuale questo metodo corrotto non può produrre Fini positivi
E banale dirlo così ma in realtà non è scritto dentro la nostra cultura non ci crediamo palco cerca di essere più adatta
Io credo che la modernità abbia investito le strutture produttive del sistema delle comunicazioni
Ha investito le tecnologie investito il satellite la tv via cavo sistemi di produzione editoriale le sinergie non ha toccato assolutamente alle norme non ha toccato il comune senso della professione direttore
Il potere triangolare del quale ha parlato Angelo Agostini
Negli anni ottanta si è spostato unicamente verso la proprietà e portatore di potere la proprietà è portatore di potere il direttore non è portatore di potere né il corpo redazionale e tanto meno di utenti
Se questo è vero
Io credo che non serva un codice questo gli faccio con le proposte di lavoro per concludere
Io credo che Fiesole si io ho fatto l'analisi parziale per consunto altri canali che sono state fatte agli altri colleghi né non serve un codice a noi serve una scelta di civiltà
Monsignor Tonini ha usato l'espressione che mi piaciuto molto pure ma non solo le regole astratte mi preme l'anima
Allora Rifondazione del sindacato se un espediente di carattere tecnico istituzionale ma il preambolo politico da sottoscrivere liberamente nella ricostruzione del sindacato
Cioè i nuovi valori ai quali io aderisco spontaneamente e liberamente
Ho la mia associazione professionale
Nessuna censura nessun codice
Ma è oggettivamente necessario nocività delle comunicazioni
La riscrittura del Patto
Di cui parlavo prima
Secondo me il sindacato non ha bisogno solo del contratto
Ma ha bisogno di una sorta uso puliamo espressione simbolica per capirci ha bisogno di una sorta di giuramento d'Ippocrate che riguarda i giornalisti
Di una tavola della legge
Non da imporre ma da portare alla discussione la riflessione di un'assemblea dei comitati di redazione e il congresso della Federazione della stampa
Che discutere prima degli statuti io credo che debba ridiscutere di quali sono i punti di orientamento del sindacato dei giornalisti né politica sullo stato l'analisi politica sullo Stato che la comunicazione e poi le scelte statutarie
Solo e corriamo lo stesso errore con lo stesso rischio del sistema dalla politica prima l'ingegneria istituzionale poi vediamo verso quali modelli politici culturali non la scelta delle regole funzionali alla prescelta che io compio
Su quale sistema di civiltà intendo portare a compimento ed è su questo che si devono confrontare gli schieramenti
Noi non facciamo da un decennio un convegno sull'idea di etica della professione giornalistica
Allora quando io penso ad un preambolo quando penso la riscrittura di una carta liberamente sottoscritta di valori che viene
A ridare sangue l'Impala organizzazione professionale
Io mi pongo la questione non dobbiamo noi ripartire dall'idea di etica farlo senza retorica però quando parli idea di etica non faccio la pelle contro i novantanove peccati della vita moderna
L'etica in una professione un modo starci dentro
Ora io credo si debba ripartire da qua
Che vuol dire gesti scelte simboli e parole porpora indicano alcune cose separare la pubblicità dall'informazione in modo rigoroso è netto e percepibile e o non è oltre che una scelta professionale una scelta di carattere etico
Separare del doppio funzioni le funzioni di ufficio stampa e la funzione di giornalista che lavoro sulle fonti è o non è una scelta di carattere
Usare la rettifica in modo ampio e sento laicista che sia la magistratura di imporlo è o non è una scelta professionale ed anche di carattere
Rispettare la produzione di innocenza come elemento fondamentale
è una scelta sono di carattere etico di carattere professionale
O del poema dei sondaggi pure prima delle banche dati tutti coi problemi ci stanno pone
Credo che siano premi che ci riguarda
Allora l'impresa oggi discute di etica agli imprenditori discutono dietro
La politica persino tende a riporre il problema perché a noi non spetta a far
Ma quando usa la parola conservatori è un errore leggerla in chiave politica perché molti dei miei amici e compagni si ritrovano assolutamente dello stato di cose esistenti
E secondo me legittimamente si ritrovano perché condividono questa scala di valori
I quali non dogmatico
Quanti ritengono chimici siano cambia è cambiato il modo di produrre cambiata l'organizzazione della redazione
Sono cambiate le domande di diritti cresciuti nel Paese nell'ultimo ventennio
Scandita concezione di questo mestiere interni e quindi vada profondamente trasformato e le regole del sistema e le regole della professione
è il nostro modo di stare all'interno del sindacato mi pare che sia un no una coppia assolutamente
Classica voglio dire pigliamo un un tema
Il problema dell'inquinamento dell'informazione il poema dei DOCUP c'è un esempio sono o non ci capiamo il problema dei doppi incarichi
Parlo di una cosa banalissima ci sono colleghi che ritengono
E non do giudizi di valore ci sono colleghi che ritengono che essere capufficio stanchi
Non determine sull'inquinamento delle notizie e non esista contraddizione tra le due cose
Io invece ritengo che sia incompatibile ritengo che l'ordine dei giornalisti debba intervenire ritengo che siamo di fronte a una truffa di tipo moderno perché essere capo ufficio stampa della FIAT e caporedattore dell'economico sindacale la RAI secondo me è una truffa
è una situazione di inquinamento della notizia e se questo fosse un sindacato un ordine minimo forzature procede all'espulsione
Per l'autotutela della serietà di un corpo professionale
Altri colleghi dicono che ciò è possibile
Su questo credo che dovremo confrontarci con molta serenità
Io ritengo che tutto ciò sia giunto ad un punto limite
Di una pratica di una concezione del giornalismo
Parlo delle appartenenze
Il crollo dei muri non può non aver coinvolto anche individualmente i giornalisti delle redazioni e modificato il nostro modo di essere nelle organizzazioni professionali
Come potrebbe essere diversamente
Sono dei mutamenti epocali oggettivi come possono non coinvolgerci dice Asciano le regole sono tutte saltate ha ragione
Ma quando le regole saltano siano costruite vere nuove regole abbia ne abbiamo due atteggiamenti possibili
Un equo di avere paura
E rivedere i pericoli
L'altro di vederne anche l'opportunità
Determinate dal crollo di un mondo di un modo di essere e di un modo di stare anche nella professione
Poi però con molto realismo ne abbiamo delle leggi sulla stampa assolutamente datata una legge Mammì già vecchia e superata un regime ad un regime dei segreti Coop democratica
Abbiamo delle regole dell'accesso
Assolutamente brutalizzato in una nuova realtà con lo dico regola dell'accesso brutalizzata e la nuova realtà professionali non so quanti di voi lo sappiano il cinquanta per cento di quelli che fanno informazione questo primo questo Paese non sono iscritti né all'ordine al sindacato
Perché siccome non è possibile regolamentare l'intero mondo del settore radiotelevisivo laddove non si può applicare la legge sull'ordine che prevede un numero x di professionisti ne abbiamo creato un esercito di colleghi fuori dal muro dell'ordine fuori dal muro del sindacato che però fanno ugualmente questa professione per fortuna
Ma le pensiamo di essere molto forti e rappresentiamo ormai una minoranza di coloro che vivono della comunicazione
Noi difendiamo l'esistenza di un ordine professionale dei giornalisti salvo criticare come vecchio tutto ciò che riguarda le altre categorie
Non so bene che cosa difendiamo
E ancora adesso dire questa roba dell'ordine procura all'interno di questa categoria tra avvallamenti nervosi appelli raccolte di firme io mi rendo conto che sonda difendere cinquecento posti nei diritti mi rendo conto di tutto
Ma allora smettiamola di spacciare coi smettiamola di fare campagna di falsa moralizzazione sul modo di essere degli altri
Se noi usciamo Maya partire neanche dal nostro interno
Ecco perché rivelano possiamo più limitarsi a indicare i problemi
Perché anche i giornalisti buoni come alcuni di noi pensano di essere io nuove norme lo sono anche d'animo ma quelli giornalisti buoni se Progetti buoni democratici laici anche i partiti di sinistra credo questa è la mia è un'etichetta io credo che soffro di conservatorismo soffro di una visione catastrofica nell'analisi e la professione
Soffro soprattutto del rifiuto ad accettare la cultura delle regole la cultura del match la questione di Fini questo dalle cose su cui è nata a Fiesole
Un metodo corrotto come il metrò lottizzatore io alla RAI produce Fini inquinati
Non ci può essere di raggiungimento tra i metodi estivo se un metodo e corrotto o liberticida or reprime la libertà individuale questo metodo corrotto non può produrre Fini positivi
E banale dirlo così ma in realtà non è scritto dentro la nostra cultura non ci crediamo palco cerca di essere più rari
Io credo che la modernità abbia investito le strutture produttive del sistema delle comunicazioni
Ha investito le tecnologie investito il satellite la tv via cavo sistemi di produzione editoriale le sinergie non ha toccato assolutamente alle norme non ha toccato il comune senso della professione direttore
Il potere triangolare del quale ha parlato Angelo Agostini
Negli anni ottanta si è spostato unicamente verso la proprietà e portatore di potere la proprietà è portatore di potere il direttore non è portatore di potere né il corpo redazionale e tanto meno di utenti
Se questo è
Io credo che non serva un codice questo gli faccio cure proposte di lavoro per concludere
Io credo che Fiesole si io ho fatto l'analisi parziale per consunto altri analisi che sono state fatte agli altri colleghi né non serve un codice a noi serve una scelta di civiltà
Monsignor Tonini ha usato l'espressione che mi piaciuto molto pure ma non solo le regole astratte mi preme l'anima
Allora Rifondazione del sindacato se un espediente di carattere tecnico istituzionale ma è il preambolo politico da sottoscrivere liberamente nella ricostruzione del sindacato
Cioè i nuovi valori ai quali io aderisco spontaneamente e liberamente
Alla mia associazione professionale
Nessuna censura nessun codice
Ma è oggettivamente necessario nocività delle comunicazioni
La riscrittura del Patto
Di cui parlavo prima
Secondo me il sindacato non ha bisogno solo del contratto
Ma ha bisogno di una sorta uso puliamo espressione simbolica per capirci ha bisogno di una sorta di giuramento d'Ippocrate
Che riguarda i giornalisti
Di una tavola della legge
Non da imporre ma da portare alla discussione la riflessione di un'assemblea dei comitati di redazione e del congresso della Federazione della stampa
Che discutere prima degli statuti io credo che debba ridiscutere di quali sono i punti di orientamento del sindacato dei giornalisti né politica sullo stato l'analisi politica sullo Stato che la comunicazione e poi le scelte statutarie
Solo e corriamo lo stesso errore con lo stesso rischio del sistema dalla politica prima l'ingegneria istituzionale poi vediamo verso quali modelli politici culturali non la scelta delle regole funzionali alla quale scelta che io compio
Su quale sistema di civiltà intendo portare a compimento ed è su questo che si devono confrontare gli schieramenti
Noi non facciamo da un decennio un convegno sull'idea di etica della professione giornalistica
Allora quando io penso ad un preambolo quando penso la riscrittura di una carta liberamente sottoscritta di valori che viene a ridare sangue l'Impala organizzazione professionale
Io mi pongo la questione non dobbiamo noi ripartire dall'idea di etica farlo senza retorica però quando parli idea di etica non faccio la pelle contro i novantanove peccati della vita moderna
L'etica in una professione un modo starci dentro
Oh io credo si debba ripartire da qua
Che vuol dire gesti scelte simboli e parole
Porpora indicare alcune cose separare la pubblicità dell'informazione in modo rigoroso è netto e percepibile e o non è oltre che una scelta professionale una scelta di carattere
Separare del doppio funzioni le funzioni di ufficio stampa e la funzione di giornalista che lavoro sulle fonti è o non è una scelta di carattere
Usare la rettifica in modo ampio e sento che ci sta che sia la magistratura di imporlo è o non è una scelta professionale e neanche di carattere
Rispettare la produzione di innocenza come elemento fondamentale
è una scelta sono di carattere etico di carattere professionale
O del problema dei sondaggi poter prevalere banche dati tutti coi problemi ci stanno pone
Credo che siano bravi che ci riguarda
Allora l'impresa oggi discute di etica agli imprenditori discutono dietro
La politica persino tende a riporre il problema
Perché allora non spetta a far
Perché non spetta a noi al Gruppo di Fiesole riprende il materiale elaborato in questi anni
Innerva hanno delle nuove suggestioni raccolte anche qua oggi e invitare il sindacato derivazioni dopo la vicenda contrattuale
Ad interrogarsi su questi temi sulla qualità della comunicazione dalla presentazione sui limiti di violenza
Però io sento molta attenzione da parte degli amici sul sulla comunicazioni come violenza fare sul rischio di una comunicazione violenta
Attenzione a non elidere l'altro aspetto c'è un rischio di violenza nella di violenza nella descrizione ma l'omissione e un altro peccato gravissimo all'interno di questo mestiere
Voglio dire io vedo qui Roberto Morrione
Quindi uso la sua esperienza per dire cosa intendo io per omissione
Se Remondino Morrione stanno fanno un certo tipo di inchiesta
Scatta l'immediato intervento di una serie d'autorità costituita dicendo mio Dio che cosa sta accadendo
Io posso comprendere
Però paradossalmente
Su di un'azienda di servizio pubblico dovrebbe scattare analoga reazione se c'è l'omissione
Cioè se di fronte a uno scandalo o un elemento che coinvolge la vita pubblica del Paese io direttore di questa testata ma intervengo
Perché dico questo perché questo tipo di interventi che ci sono stati in questo decennio sono stati interventi taglio censorio da parte delle istituzioni crebbe colpire l'eventuale
Violenza delle comunicazioni o l'eventuale comunicazione falsa sia quando essa e per eccesso nei confronti di un di critica
Ma anche l'obiezione che la critica dovrebbe essere un disvalore ho l'impressione che per noi l'eccesso di critica sia accoglibile
L'assenza di critica invece non venga vissuto nella maggioranza con un disvalore
Allora dobbiamo escludiamo il dovere di segnalare
Ecco perché io ritengo che si debba andare nei confronti di questa sorta di carta dei doveri di preambolo che dovrà costituire a mio giudizio la carta diede di adesione
A loro sindacato dei giornalisti quando verrà costruito un preambolo morale liberamente discusse accettato
Dice ma è possibile fare questa cosa io credo che questo tipo di preambolo conga
Perché quella trasversalità orizzontale della quale parlava Giovanni Bianchi stamattina
è un fatto vero
Alcune delle cose che io ho detto qua o che altri amici hanno detto nei loro interventi ne esistono tracce in una grande io credo in questo Paese ci sia un'aria di confine culturale
Che mette assieme non è un tentativo di Miccoli e di sintesi forzata di sincretismo
C'è un'area di confine che mette assieme
Riflessioni del mondo cattolico che non mi piace aggettivare non amo queste riflessioni cattolici democratici cattolici conservatori sono mutuate dalla politica io parlo di un sistema di valori io credo che rischia un'aria di confine che mettessimo sistema di valori maturato all'interno del mondo cattolico L'Espresso qui Toni
Maturato però anche su Plutone la cultura azionista di questo Paese
Maturato in una parte del mondo cattolico maturato
Che ci poneva quando facciamo finta di non sentire alcune questioni riguardanti le regole la deontologia e molti Dinoi alzando le spalle dicevano balle
Sono i rapporti di forza determinano il modo di essere anche a letto che la professione giornalistica per cui a sessantotto eravamo forti ma se manca poi la spinta operai allora paradossalmente sedimentate
Allora c'è un'aria di confini
C'è un'aria di confine che riguarda questo mondo cattolico che ragiona sui diritti e sui doveri c'è un'aria di confine che riguarda il pensiero azionista liberal democratico di questo Paese c'è un'aria di confine che riguarda una parte della come dire del movimento operaio di questo Paese che si interroga su queste tematiche
Ma se qualcuno di voi ha voglia tempo di leggersi e faccio un nome che so che alcuni non hanno
Penso alle pagine di Walter Tobagi sull'etica di ripartire perché lì è possibile ricostruire un preambolo che riguarda la nuova organizzazione sindacale dei giornalisti
Perché esiste un'aria comune di riflessione
Di rispetto di tolleranza di non integralismo
Di abitudine a ragionare su noi stessi a ragionare sul lettore utenti
Poi potranno essere diverse le scelte contrattuali organizzative non mi interessa in questa sede questo non è un problema non lo stiamo acchiappa il DVD per i congressi
So dicendo attenzione che dietro le molte diversità di parole di linguaggi se si fa uno sforzo di raccogliere documenti di leggere di studiarli di mettere assieme si vede che in quest'area
Là dove prevale l'elemento come dire della passione
Ed è la buona fede comunque esiste un'aria di valori e di interessi comunica possibile accorpare
E che all'interno di quest'aria di valori e di interessi comuni
Sulla necessità
Che ci faccio andare oltre divisioni degli anni Settanta questo sindacato rimasto uno dei pochi bloccato agli anni Settanta
Con le divisioni ideologiche degli anni settanta con la forma partito negli anni settanta con la struttura degli anni settanta senza più una passione linearità però degli scontri di cui furono protagonisti di altri amici agli anni Settanta
Noi rischiamo di essere pallide imitazioni di uno scontro ideologico che non esiste
Dietro sindacato incapace di leggere le trasformazioni nel mondo dell'editoria analfabeta davanti le trasformazioni tecnologiche ma che per sopravvivere ha bisogno del nemico
La platea che nemico stia fermo possibile
Perché ogni attore deve essere bloccato fermo in una città che si ripete
Tutto questo determina una perdita di potere del sindacato dei giornalisti e la perdita di potere del sindacato dei giornalisti questo Montanari capacità di ragionare su questi
Questo è il trasversalismo e torna il segno positivo che piace a me
Quello che si realizza nella ricerca e nella proposta dei diversi linguaggi esistenti
Non quello finto delle lobby
Quello che tende a dire mettiamo assieme sinistra DC un pezzo di pidiessini e questo ha proprio trasversale e questo ma per carità ma con la mutevolezza degli scenari politici ma cosa volete che siano questi partiti trasversale
Poi dalla mattina alla sera si vedono signori che passano dall'altra io un anno fa mi hanno spiegato sui giornali di questo Paese che il Caf era l'unica sigla di stenti in questo Paese
Tre mesi dopo ho letto i stessi gli stessi pezzi dove si diceva il caffè scomparso poi mi han detto che ce lo sto poi mi ha detto che c'è il gatto
Io capisco l'esigenza e la cronaca del peggiore dei cronisti con la battuta
Insomma non vorrei che il processo del lunedì fosse rispettabilissimo l'unica forma nella quale noi svolgiamo i nostri
Per cui la consumazione dell'evento e l'unico modo diverso ripeto mi preoccupa non solo per l'analisi sulla professione ma mi preoccupa anche perché evidentemente io sono convinto che si fa sindacato nello stesso modo nel quale si fa giornalismo e allora se se questo elemento di sciatteria che contraddistingue me e molti altri amici lo riportiamo la professione sono procurato
Illogiche la schizofrenia
Se io rifiuto l'analisi e il rigore nel momento che la riflessione su me stesso non posso essere portatori di analisi di rigore neanche quando scrivo
Perché è utile che la sciatteria il mio modo di essere
Ecco perché sono convinto che di questo si deve parlare bisogna puntare a questo tipo di preambolo che mette assieme queste culture che non sono solo dei giornalisti partiti i partiti come tutti i signori che rubano a man salva nelle casse e dall'altra parte ci sono tutti volontari
Sono immagini voglio dire io sono uno di quelli che viene dal volontariato
Ma attenzione che il riso taglia tanti canali di comunicazione tra i partiti la società civile vecchie e nuove forme di collateralismo che secondo me gli schemi non cedono mai
Dobbiamo andare a ricercare gli elementi di fermento e di disponibilità al cambiamento dovunque ci sono
Allora questa è la nostra queste sono regole sui quali riflettere
Questa è la nostra aria culturale di riferimento e quest'area culturale che non è politica non è politica credermi assolutamente non può essere politica
Non c'è più non c'è più un vecchio schema politico
La scelta è tra chi pone al centro il metodo e chi dopo
Tra chi rifiuta l'integralismo e chi lo accetta la vera discriminante
Ecco perché ritengo fondamentale la difesa dell'identità del Gruppo di Fiesole anche sì soprattutto se ci sarà un sindacato unitario dei giornalisti serve un gruppo che non sia schiacci nessun modo sul sindacato
Ecco perché sono convinto che le questioni dell'autonomia
Ecco perché sono convinto della centralità dell'etica dei poteri nella ridefinizione della nostra presenza
Sono anche convinto però che questo nostro percorso e la premessa per definire due parole chiave nella professione nel sindacato
La prima parola chiave l'autonomia
Io però non rifarò non non intendo farlo pistolotto sue cose autonomia professionale perché non lo so
Una cosa ha imparato cara però la parola autonomia va riempita di percorsi concreti prova proporvi perché sono mi limito anch'io una carta cioè le pratiche che garantiscono l'accesso alla professione dei giornalisti perché se io continuo a riprodurre la forza lavoro brutto termine tra virgolette nei modi tradizionali io sono solo come dire conditio o un fiume inquinato all'origine
Io amo moltissimo gli ambientalisti
Facevo due specie di ambientalisti
Quelli che dicono andiamo con la paletta
Allevare i rami dal fiume che è una specie assolutamente gentile e da rispettare vanno allevare i rami dal fiume dopo mezz'ora poiché gli altri continuano a perderli il fiume inquinato
E quelli che dicono intanto leghiamo i ragni
Perché è giusto fare qualche cosa
Però se non cambia il sistema di produzione attorno al fiume di concimazione il fiume non può che restare inquinato
L'accesso alla propria non è più in grado di regolamentare va liberalizzato con il rischio di non avere più una rapporto diretto fra accesso la professione mercato del lavoro
Ma non può essere l'unica professione come dire con un contingentamento
Non regge più
Chi di voi pensa di andare in piedi alle radio e televisioni locali lei foglie diocesani io ai periodici di questo paese di far scrivere agli agenti ma chi può pensare di impedire
Intere regioni di questo Paese Fanny praticanti non rispettando la legge ormai noi siamo al mercato nero della propria noi stiamo tutelando il mercato nero della professione
Noi stiamo tutelando un impero Benetton siamo creando l'impresa decentrata domicilio nel settore delle comunicazioni noi tutti sappiamo che vi sono intere regioni dovrà leggere allorché non sono più rispettate
Abbiamo regioni dove i professionisti si fanno senza nessun professionisti redazione forma radicale dell'ordine io non ci credo più abbiate pazienza per trovato nel mille voti mi dicono sempre di stare zitto perché si perdono i voti ed è vero
E si perdono i voti pazienza si perdono i voti si possono anche perdere dei voti voti pesano
Voti solo voti anche qualitativi
E non si può avere sempre la smania del consenso
Meglio andare a casa
Non è possibile ci tutte erano situazioni di illegalità
E allora c'è una sola strada da percorre era liberalizzazioni
So che è un tabù anche per la nostra componente li discutiamo le competenze
Ma l'abbiamo Chauvet tremare l'accesso alla professione
Ed è una questione la seconda questione ne abbia bisogno di professionisti sempre più raffinati
Da quando io dico
Smantellare strutture corporative e questo non significa che non si possa come in altri Paesi nemici ma vuol dire creare un sistema pubblico che agganci la laurea
Che aggancia la laurea la pratica della professione che realizzi un rapporto tra scuola e lavoro che consenta altri Circuiti che non è necessariamente portano alla alla all'assunzione ma per quale motivo
La professione giornalistica non deve essere agganciata a livelli particolarmente altri conoscenza tecniche professionali
Io lo so io conosco benissimo il ragionamento nobile dei colleghi che dicono ma questa è una professione né romantica che si può prendere con la penna
Ma è verissimo ma io non sto negando questo hanno ragione questi colleghi comunque l'abbiamo loro il massimo di dispetto perché hanno vissuto una storia una tradizione
Ma oggi è cambiato oggi io se vado lavorano a Venezia lavora al desk lavoro col video terminali non esco più io devo saper interrogare il mio terminale di costituzionale non istituzionali
Devo avere proprio perché sempre più sono compresso in un'altra organizzazione della produzione chi l'ha detto stamattina collegato al ragionamento Adornato
Sta diventando un grande ufficio stampa polivalente il sistema delle comunicazioni
Se io non conto al meccanismo dell'accesso e non a caso la soglia culturale che non vuol dire la conoscenza solamente dei testi sacri
Ma vuol dire la conoscenza delle tecniche come funziona un satellite come funzionario terminale come mi innesto nel mio terminale come costruisco il pezzo come lo leggo come interno
E se quando di fronte alla vicenda del Golfo io non sono in grado di avere un pool alla tenterò le diverse competenze opera mi ha più colpito sulla quella del gol più stato molto ingenerose le critiche nei confronti di molti giornalisti
Lo trovate molto impregnate di ideologismo
Il vero punto sul quale dobbiamo riflettere sul gruppo e il nostro grado di analfabetismo Alfa Beta di fronte a un conflitto di tipo nuovo cadono come lo potevo superare con un po'di chi sono integrando le mie competenze di coordinatore con altre competenze
Che non è già saldamente devono essere dentro la redazione
Quindi concependo diversamente al giornale anche giornali pubblico nel rapporto tra la funzione di mediazione del relatore Eraclea intelligenza che mette assieme competenze che io ecco perché questo non richiede presunzione e non è però che questa sia una forma generica di fare giornalismo ma la capacità di comprendere che ne avremo sempre più un giornalista polivalente sempre più un lettore lo specialista
E questo non è un reato
Però viviamo male ed esperienza tragica delle sedi regionali della RAI scusate va dunque sono palesi biografica
Dove viviamo malissimo il giornalismo locale perché lo vediamo perché io non sono uno che ha l'orgoglio di fare il mio giornale locale nel TG uno io devo essere il fra Chiesa dei poveri io devo fare il mio giornale coppia e questo l'errore e non capire che ogni strumento ha un suo ambito
Un suo metodo una sua metodologia delle comunicazioni in questo senso il palo di una cultura delle comunicazioni che riguarda circa in questo senso credo alle scuole di giornalismo non per fare i giornalisti ma per creare delle professionalità palco si possono anche fare male scuro ma qui entriamo sempre un altro aspetto
Ecco che atto autonomia per me significa l'accesso significa la cultura significa come si maneggiano le tecniche professionali o Bologna significa come si rispetta un autonomamente i diritti dei lettori
Come sia il comes come si interrogano le fonti
Come si citano io metterei per obbligo una volta per i vecchi giornalisti vanno quelli che non raccontano era obbligatorio citazione
Chi di voi ricorda pubblicitaria pagati prezzolati e così via io non so non intercettabile se fossero pagati o prezzolati
Quello che mi colpì nella denuncia comuniste mi convinse non era tanto il fatto che il porto ricorreva un'agenzia pubblicitaria facendo attività di lobby che trovo assolutamente legittimo come faccio
Proprio un'altra cosa che io leggendo i pezzi non avevo letto da nessuna parte che i dati che mi venivano forniti sulla crisi del porto e mi venivano forniti sul disastro imminente del porto che non c'è stato non c'è stato
Perché quel console Paride Batini del descritto come l'ultimo degli imbecilli andrebbero riscritti pezzi sul porto di Genova quello chiuso un accordo sindacale
E sono cambiati gli indicatori del porto di Genova aperti più da questo lo spot pubblicitario
Ma la questione diventa un altro perché io non ho mai saputo chi
Questo è un punto che riguarda i direttori nostri direttori di con l'articolo sei non si tocca per carità di Dio siamo Uto
E io non voglio tocca per carità di Dio figuriamoci se credo ai soliti redazioni non vedo i soliti in giro in nessuna parte del mondo mi pare difficile introdurre in redazione
Ma un direttore che non impone la citazione delle fonti
Un giornalista che non ha ma un direttore che poi non aderì
Ma un ordine professionale che ci sta a fare non rischia di legittimarsi in modo permanente
E questo riguarda la questione dei sondaggi
Riguarda la separazione delle funzioni questo intendo per autonomia c'è l'autonomia non è un pennone Augusto è un terreno di iniziative concrete secondo me noi enunciamo l'autonomia ma mancano iniziative concrete a tutela dell'autonomia
Sono questi se non c'è una forte concezione dell'autonomia professionale dalla funzione critica di questa professione
Allora e vado la conclusione io pongo questa domanda gli amici
La fine degli schemi politici e ideologici
Senza dare giudizi di valore io anch'io sono tra quelli che pensa che la fine degli schemi non sia alla fine dell'Occidente
L'entrata in crisi di alcuni schemi politici e ideologici non è la fine della destra né della sinistra credo che ogni schieramento politico e sociale debba in ogni fase storica ricostruì la sua tavola dei valori
Quindi non credo a queste visioni catastrofiche oddio è finito un mondo che cosa accadrà per fortuna
L'orgoglio di costruire una nuova strada
La prima gli schermi rende possibile la ricostruzione delle organizzazioni professionali anche nel sindacato dei giornalisti su basi nuove
Ma quando andremo al congresso di fondazione del sindacato dei giornalisti oltre a scrivere il nostro preambolo la nostra carta dei valori oltre a difendere diffusa sensibilità culturali ma non si pone il problema lo scioglimento delle componenti organizzate all'interno del sindacato dei giornalisti
Ho una loro ricostruzione Onado ridefinizione secondo schemi di conservazione di progresso ma sulle sui su nel merito delle questioni della professione no nel merito gli schieramenti politici
Ecco perché dico che il nuovo è già iniziato
Ma non per nostra bravura in nove già iniziato per la necessità delle condizioni esterne a noi può piacere o no ma saremo obbligati
Allora io dico il nuovo sindacato deve rinascere sul terreno etico ma non basta
Deve ne abbiamo fatto la proposta sul terreno ecco da questo convegno è sulla nostra proposta indichiamo questa semmai della professione Federico Ciano ha indicato dagli elementi di regole del sistema
Angelo Agostini ha fatto un lavoro che a me piace
Può non piacere colleghi ma Angelo Agostini andato oltre ha detto noi oggi va ripreso Frassaniti dobbiamo porre il problema di che cosa l'impresa di informazione e impresa di pubblico interesse sì o no è il tema della convenzione per l'associazionismo e impegna il pubblico interesse sì o no a un elemento di utilità sociale sì o no parlare di Statuto d'impresa giornalistica secondo esperienze già consumati credo in Germania come e non finora
è un ritorno all'indietro
Io credo che parlare di Statuto d'impresa giornalistica intesa non come il regimentazione dell'impresa giornalistica che una contraddizione di termini
Ma come le regole dell'impresa giornalista
Nel senso che indicava Angelo Agostini e la secondo terreno di discussione graffianti dalla partecipazione del controllo bilanci
Secondo Terraroli voglio portare in discussione
Il terzo terreno riguarda l'autonomia praticati con le indicazioni che abbiamo prima
Ecco perché ne siamo convinti che sia possibile farla
L'autonomia per quanto ci riguarda non è io vorrei essere chiaro su questo perché lo so che sembra sempre un terreno non concreto l'autonomia non è solo un richiamo alla coscienza individuale
L'autonomia professionale sindacalista nell'adeguamento
Delle norme delle strutture e dei linguaggi
Una redazione senza poteri
E senza cultura è una reazione che non può essere
Il nostro silenzio di fronte all'innovazione tecnologica ci pure la norma contrattuale sulle sinergie deve essere così concepita
è fatto divieto di trasmettere materiale fatto divieto ritrasmettere pagine fatto divieto ritrasmette gli articoli
Io lo so che si perderanno altri quattrocento voti su questa ma voi pensate davvero che nel mille novecentonovantuno sindacato dei giornalisti posta impostare il contratto dicendo non ha luogo il processo sinergico
Non ha luogo la ristrutturazione dell'impresa editoriale
Ma qualcuno davvero pensa di chi percorre la strada che ha portato alla sconfitta del sindacato confederale in questo Paese
Io l'esempio agghiacciante delle mie esperienze con altri amici dell'associazionismo a Porto Marghera quello sentivo queste nobili e discussioni anni fa la parola cassa integrazione mai la parola cassa integrazione non la vogliamo sentire
La CGIL magari non firmava immediatamente devo ricordi Claudio firmava l'accordo separato due mesi dopo
Ora un sindacato può anche morire nobilmente è una delle attività che si possono fare
Si può anche dire nobilmente non importa tutto sta mutando mando resistiamo talvolta