Speciale Commissioni

Speciale Commissione
Ogni settimana il punto sui lavori delle Commissioni parlamentari
Allora
Su
Bentornati allo speciale Commissioni in studio Federico Punzi Roberta Iannuzzi per la puntata del nostro speciale dedicata come ogni lunedì
Alle indagini conoscitive
Solo questa settimana le Commissioni parlamentari riprenderanno i lavori sulle indagini conoscitive quindi
Per la puntata di oggi abbiamo scelto di fargli ascoltare due audizioni che si sono svolte prima della pausa estiva
Il tema
Di cui ci occuperemo e quello del lavoro in particolare dei centri per l'impiego di servizi
Per il mercato del lavoro il ruolo degli operatori pubblici e privati in questo settore tema che è oggetto di una specifica indagine conoscitiva della Commissione lavoro pubblico e privato della Camera
Presieduta dall'onorevole ed ex ministro del lavoro Cesare Damiano del Partito Democratico ascolteremo prima l'audizione di rappresentanti dell'ISFOL all'Istituto per lo Sviluppo della formazione professionale dei lavoratori che si è svolta lo scorso ventinove luglio
E a seguire quella dei rappresentanti di Italia lavoro S.p.A. che si è svolta lo scorso cinque agosto
Per l'ISFOL la ascolterete gli interventi del Presidente Pietro Antonio Varesi delle ricercatore dell'Istituto Manuela Marocco i quali hanno illustrato un confronto comparato tra il sistema italiano di servizi per l'impiego e sistemi in vigore in alcuni Paesi europei paragonabili all'Italia
Il presidente Vari si è concentrato sui diversi assetti istituzionali sottolineando peculiarità e punti di forza di ciascuno rispetto a quello italiano e tenendo conto
Delle riforme in cantiere nel nostro Paese il dottor Marocco invece ha fornito alcuni dati sempre in un quadro di comparazione con gli altri Paesi europei
Riguardanti la spesa dedicata ai servizi pubblici per l'impiego in rapporto al PIL la numerosità dello staff ad essi dedicato la quota dei disoccupati che sono rivolte canali formali ed informali e il numero di intermediati da operatori pubblici e privati
Dalla ricerca è emerso che la maggior parte degli Stati europei continua ad investire nei servizi pubblici per l'impiego riuscendo progressivamente a ridurre
Il ricorso i canali informali mentre
Nel nostro Paese si è registrato durante la crisi un depotenziamento del canale pubblico entrambi hanno concluso sottolineando l'esigenza di superare le attuali frammentazioni e la gracilità complessiva
Della rete in vista dei servizi per l'impiego che c'è in Italia ma ascoltiamo direttamente le parole del presidente dell'ISFOL Pietro Antonio Parisi e poi delle ricercatore Manuel Marocco perché l'attenzione all'assetto istituzionale e organizzativo dei servizi per l'impiego
In in un'ottica comparata perché
Massetto italiano è piuttosto diverso da quello dei principali Paesi europei
E quindi ci premeva a sottolineare questo elemento
In Europa privare dicono prevalgono sistemi nazionali
Nazionali non significa statali
Però nazionali cioè sistemi in cui
La anche la ricca articolazione che il il questi sistemi vengono ad a vere e trova però modo di
Coordinarsi e offrire l'immagine di un sistema integrato a livello nazionale
Credo quasi tutti
I Paesi
Per raggiungere questo obiettivo
Organizzano i loro sistemi
Affidando l'erogazione dei servizi per l'impiego a strutture di tipo agenziale
Sono quindi delle agenzie distinte dai ministeri del lavoro nel Ministero lavoro che gestisce l'erogazione dei servizi sono queste agenzie
Che
Erogano i servizi ai cittadini e al ai lavoratori all'impresa
Tutti i Paesi
Poi il servizio e erogato da strutture che
Sono collocate capillarmente sul territorio e assomigliano molto dal punto di vista della
Del modello ideale e non dalla realtà ma del modello ideale ai nostri centri per l'impiego cioè assumono nomi diversi ma e la sostanza è questa la vera una struttura
Sul territorio che eroga servizi ai cittadini e ai e ai lavoratori all'interno di questa
Grande struttura a
Di carattere agenzia
Queste agenzie
A volte sono statali in altri casi sono federali in altri casi sono regionali o territoriali
E quindi
Non possiamo dire che vi sia un modello assolutamente uniforme in tutta Europa per quanto riguarda la configurazione
Giuridica o la
Assente o l'assetto organizzativo di queste di queste a dire agenzia
Quello che è certo e che vi è comunque una presenza capillare sul territorio delle strutture di cui parlavo in precedenza ma queste strutture capillarmente presenti sono collegate
Tra di loro da meccanismi di integrazione e coordinamento che danno visibilità concretezza organicità alla politica nazionale della della
In alcuni
Paesi questo non mi tutti forate non solo questo un elemento molto delicato perché le scelte sono sono diverse da
Realtà a realtà però in alcuni Paesi tra altre importanti
Se coloro che gestiscono le politiche attive sono chiamati a gestire anche le politiche passive cioè i sussidi di disoccupazione
Vincitori principali
La Germania
E la Francia principali richiamo perché da un lato sono Paesi
Importanti di dimensioni simili alla nostra e così via
Dall'altro perché sono Paesi che hanno maturato questa scelta in epoche molto diverso
In Germania e una lunghissima tradizione quella di far gestire alle strutture che erogano i servizi per l'impiego anche i sussidi in Francia come
Immagino sappiate la scelta e del due mila otto recentissima con il Governo che ha deciso di unire l'Agenzia nazionale per l'impiego con quel pezzo
Che invece è pagava i sussidi di disoccupazione strada parco una grande operazione di
Arrivi organizzazione di queste due strutture la la loro fusione da a Lampedusa e
L'asse di che
Alla fine emerso questo nuovo soggetto che si chiama polacco
Paul ampio ASI chiama
Poi per l'impiego
Questo
Questa scelta è stata fatta in Francia in particolare nel tentativo invero non facile di rendere
Effettivo il principio di condizionalità no principi condizionalità e quello per cui
Qualunque
Sostegno al reddito che rientra erogato al lavoratore disoccupato è subordinato
All'impegno e alla cooperazione dal lavoratore a
Iniziative di politica attiva del lavoro allora questo principio che scritto in tutte le leggi di tutti i Paesi europei
E ma e
Non facile da praticare se voi parlate
Non solo con il legislatore ma
Avrete occasione di
Intervistare coloro che gestiscono i servizi per l'impiego tutti nei corridoi vi dicono che l'applicazione del principio di condizionalità
Non è facile non non non non non ne faccio
Allora la Francia ha ritenuto
Che fosse buona cosa
Per rafforzare questo in questo disegno per dare concretezza a questo principio di condizionalità quella di abbinare di diffondere le due le due strutture in modo da renderle
Più capaci
Di erogare contemporaneamente servizi esclusi
Alla luce del principio di condizionamento ultima osservazione di carattere generale
In un panorama
Che
Alcuni elementi caratteristici
Comuni come quelli che cercavo di ricordare in precedenza vi sono delle peculiarità che vanno segnalate
La prima che vi segnalo eccola dalla Spagna la Spagna a una
Sistema
Che un sistema di servizi per l'impiego che si basa sulla ripartizione dei poteri fra Stato e Regioni che
E a geometria variabile
Quindi voi non troverete
Lo stesso modello istituzionale ed organizzativo su tutto il territorio spagnolo ma in alcune regioni troverete che
Queste
Cioè officine per l'impiego fissi nel tempo le imprese sono gestiti da le comunità locali in altre sono gestiti dalle Regioni corretta
Essendo a geometria variabile di sistema lo Stato tratta con la regione di riferimento il modello organizzativo che viene che viene che viene applicato nel secondo caso che vi segnalo e quello del Belgio
Il Belgio aveva un sistema fortemente centralizzato
Tutto statale insomma l'Agenzia nazionale era un'agenzia statale e come il passaggio a Stato federale
Di conseguenza anche l'Agenzia nazionale è stata
Divisa in tre
Agenzie federali
Veniamo ora a all'Italia il paragone tra questo panorama
E in nostro
Sistema quello che abbiamo disegnato con il decreto legislativo quattrocentosessantanove del novantasette poi col decreto legislativo duecentosettantasei del due mila tre
Rafforzate diciamo costituzionalmente dalla riforma del Titolo quinto del due mila uno no
Allora noi abbiamo
O
Nel decreto legislativo quattro sei nove del novantasette sognato
Di affidare i servizi per l'impiego a sistemi regionali per l'impiego se vi ricordate l'articolo quattro verdi quattro sei nove del novantasette è intitolato proprio sistemi regionali per l'impiego
Quindi
Il nostro Paese sembra andare verso
Punto sistema in cui
L'azione dello Stato e l'azione delle Regioni dovevano essere coordinate e integrate
Al fine di costruire questo sistema nazionale di fatto come tutti sappiamo
A quindici anni di distanza possiamo dircelo questo sistema ha generato una realtà molto diversificata non solo da una regione ad un'altra
Ma anche all'interno delle diverse Regione quindi da provincia a provincia
Province limitrofe Province con
Situazione economico sociali
Molto simili Province anche con
Amministrazioni di colore politico
Identico hanno poi espresso risultati molto diversi e le Province sono diventati quindi soggetto istituzionale con maggiori compiti e funzioni
In questo ambito e dalle loro scelte dalle scelte delle Province che sono risultati scelte assai variegate è dipesa la performances complessiva del sistema
In alcune realtà più sensibile al tema nuove abbiamo
Ha avuto la possibilità di
Ammirare esperienze molto interessanti che fatte da
La debita tale sono paragonabili alle migliori esperienze europee in altre realtà mi spiace dirlo specie
Nel sud del Paese dal novantasette ad oggi il principale cambiamento
A volte è stato solo list cambiamento dall'insegna all'entrata dell'ufficio prima c'era scritto Sezione circoscrizionale per l'impiego e poi ci hanno scritto e centro Centro per l'impiego
Allora avendo nuovi incentrato il nostro sistema sulle Province
Il superamento in atto delle dalle vecchie province rappresenta ora un fattore
Di grande preoccupazione perché mette in condizione di forte turbolenza
I centri per l'impiego ci sono le strutture di base dipendenti dalle vecchie province e l'asse portante del disegno che avevamo che avevamo costruito per tutti quel
Poco o tanto che eravamo riusciti
A costruire
In materia di servizi pubblici per l'impiego in qualche modo viene oggi messo in una condizione di forte turbolenza darla revisione Pepe dall'assetto istituzionale in particolare dalla
Superamento insomma dalle vecchie province
In
Proposito segnalo inoltre che lo strumento dell'elezione
Per il legislatore per affiancare il privato sociale e i centri per l'impiego cioè quello che doveva far sì che
Anche in Italia il sistema pubblico di servizi per l'impiego fosse composto dai centri per l'impiego più
Soggetti privati del privato sociale prevalentemente accreditati lo strumento era l'accreditamento beh questo
Che è stato disciplinato dalla legislazione statale col decreto legislativo duecentosettantasei del due mila e tre è stato ripreso e accettato dalle Regioni solo inc
Poche a realtà dodici hanno legiferato solo sette hanno fuori
Dato concreta applicazione quindi sette su venti certamente non è un risultato non è un risultato esatta
Quanto ai privati privati cioè i soggetti autorizzati quelli che
E
Svolgono servizi per l'impiego
Normalmente a fini di lucro e per soddisfare
Le
E esigenze espresse dalle imprese
Questi hanno saputo insediarsi presidiare consolidare la loro rare quell'appunto di chi offre servizi e datori di lavoro guardando al mercato
Con giochi dell'impresa cercando il lavoratore più adatto alle richieste di manodopera espresse dall'impresa quindi non guardando alle politiche del lavoro guardando alle esigenze del loro committente che che l'impresa
Per comprensibili ragioni i loro insediamento però si è limitato alle aree
Consentiti richiamare così più ricche dal marca cioè quelle dove
La richiesta di questi servizi era più
Grazie
Mentre separata la mappa nord dove sono presenti soggetti privati privative vedete che
E ci sono aree del Paese totalmente
Sguarnite
Ed è comprensibile credo questo fatto insomma chi chi cerca
Clienti va dove questi clienti ci sono se
Inoltre questi soggetti hanno dimostrato
Dire sentire dal dal dal dalla crisi tant'è che sono voi sapete che alcune di queste società hanno
Fatto ricorso ad ammortizzatori sociali
Allora poiché siamo in una fase che sembra preludere ad importanti cambiamenti anche
Costituzionali oltre a quelli derivanti dal disegno di legge perché al Senato che spolverata voi che veniva ricordato in precedenza ma anche costituzionali se è consentito segnalare una vertenza al legislatore
Ecco alla luce del panorama europeo a me parrebbe necessario segnalare questo che dovremmo incammini cercare di incamminarci verso la costruzione di un sistema
Non più frammentato come quello che abbiamo
Costruito con quattro cioè nove del novantasette in cui villa articolazione che si riterrà opportuno mantenere
Quindi l'articolazione potrà essere
Varia non voglio compiuti
Nomi
Sottolineare a sufficienza l'importanza di un sistema che abbia
Le sue articolazioni interni per carità in una
Realtà molto variegata molto diversificata come quella italiana l'articolazione sono fondamentali però che queste articolazioni
Non impediscano la creazione di un sistema nazionale
Perché purtroppo
Il danno che noi abbiamo dovuto registrare dalle precedenti riforme e questo
Abbiamo
Avuto tanti sistemi
Locali alcuni come dicevo anche di buona qualità altre
Presso che inesistenti
Abbiamo fatto fatica a vedere un sistema un sistema nazionale il motivo che ci ha indotto a svolgerle questo lavoro fondamentalmente deriva dal fatto che con me
A certificato appena adesso il professor Varesi il tema dei servizi dell'impiego delle politiche attive a una forte
Diciamo una forte spinta
Esogena comunitaria
Lei
Politiche attive e le strutture che sono deputate alla realizzazione di politiche attive di servizi pubblici per l'impiego sono al centro della strategia europea per l'occupazione quindi da più di un ventennio che
Ecco noi abbiamo visto che nel Libro bianco di delle orche quindi al diciamo è una delle
Basi portanti della politica sociale europea vi era un espresso riferimento alle politiche attive di servizi per l'impiego
Tra l'altro si diceva che le i servizi per l'impiego anche se una spesa in un investimento in questa materia
Poteva gravare su i bilanci dello Stato i servizi per l'impiego potevano avere quasi una funzione di moltiplicatore occupazionale e cioè avrebbero
Consentito nel tempo di
Aiutare al
Aiutare i disoccupati a modificare la propria occupabilità a trovare nuovo lavoro
Quindi si tratta di un invito pressante costantemente costantemente indicato a livello comunitario
Quindi noi passato un po'di tempo diciamo così ci siamo interrogati su
Quello sullo stato dell'arte dei servizi va per l'impiego a livello comunitario affidandoci alla fonte Eurostat
Tra i documenti che abbiamo predisposto in occasione di questa audizione vi è anche una
Presentazione in cui sono quindi
La la prima che vorrei commenti
Cercare di illustrare a pagina cinque della presentazione
In una
Power point
E uno dei primi indicatori più intima più importanti che vengono certificati dal dall'Eurostat è la spesa dedicata ai servizi per il lavoro
Sul pirla quindi non vi è un indicatore a assoluto ma è relativi Busato facendo un riferimento a un indicatore rilevante su
Su la capacità di un Paese
Come vedete noi abbiamo non solo considerato la percentuale sul PIL ma anche la variazione
Nella nella percentuale tra un periodo antecedente alla crisi il due mila otto
E il due mila undici diciamo in costanza nel corso della crisi
I dati mostrano adesso non mi voglio senza diciamo anche entrare nel dettaglio mostrano che alcuni Paesi in effetti hanno investito e ha continuato a investire nei servizi
Per l'impiego e diciamo in particolare i Paesi dell'aria continentale e europee che l'aria continentale quelli scandinavi insomma
Mentre i paesi
Mediterranei hanno anche nel corso del tempo diminuito la spesa dedicata ai servizi per l'impiego
E come vedete l'Italia purtroppo da questo punto di vista rileva anche nello scarto temporale che va tra il due mila otto due mila e undici in dati assoluti se ricordo bene
C'è stato una riedizione negativo di duecento milioni
La pagina successiva invece
Mostra diciamo al lato destro abbiamo i i in un in numeri assoluti proprio del dello staff perché un altro come dire un altro importante indicatore dell'investimento chiaramente
Nel servizio pubblico rappresentato non solo dalla spesa dedicata ma chiaramente anche dallo staff dedicato
E diciamo anche in questo caso
è possibile verificare che c'è
Diciamo alcuni Paesi
Il riferimento è solo all'anno due mila e undici nel nella tabellina alcuni Paesi continuano a dedicare uno staff decisamente
Congruo
è notevole ai servizi per l'impiego e pubblici e probabilmente adeguato a quelle che sono le le condizioni dei mercati del lavoro nazionali
Nel nel grafico accanto invece il dato è retta relativi Zatoichi quindi riferimento è alla popolazione attiva
E anche in questo caso diciamo il riferimento è una comparazione tra il due mila otto il due mila undici quindi sempre periodo pre-crisi e
In costanza crisi
E da questo punto di vista diciamo
è piuttosto evidente che i Paesi mediterranei continuano al a soffrire che lo staff diciamo indica una
Diciamo una
Un
Un aumento del dei dei carichi di lavoro del personale dei servizi pubblici
Nella pagina otto Intino abbiamo tentato di un di discutere di un indicatore che è piuttosto al centro dell'attenzione
è il cosiddetto tasso di penetrazione vale a dire a diciamo
Siamo andati a vedere proprio
Diciamo non solo il ricorso ai canali nella ricerca cioè a chi Siri volgono i disoccupati nella ricerca di lavoro ma anche coi il successo dei vari
Dei vari attori dei vari
Attori quelli pubblici e privati nel in effettive reperire un'occupazione su questo
Va be'farò delle premesse più avanti
Però che ci paiono rilevanti e comunque
Sono ampiamente discusse nell'ambito del del PD perché è allegato insomma tra i documenti allegati presentati
Il primo a pagina otto ci sembra molto interessante sottolineare
Che allora abbiamo comparato il ricorso quindi dei disoccupati che è un io di il ai diversi canali si tratta di una ricerca multicanale cosiddetta chiaramente i disoccupati non si rivolgono
Ad un unico canale ma per
Per raccogliere informazione per cercare lavoro per usufruire di una politica attiva fanno riferimento a più attori
La l'elemento che ci sembra più rilevante è che sembra esserci una relazione ad esempio se vedete
Proprio Paesi come la Germania tra tra diciamo la capacità del sistema pubblico o del sistema misto complessivo
Nella mangiare terreno rispetto ai canali informali
Per diciamo svolgerà il ragionamento cioè dove la presenza di un attore dell'attore pubblico UPI privato il canale formale e più forte
Questo canale riesce ma a mangiare Tirreno rispetto ai canali informali viene a dire alle reti amicali e parentali all'autocandidatura e agli annunci quindi da questo punto di vista
Diciamo
In effetti il maggiore investimento che abbiamo appena visto no ad esempio in Germania nei canali formali ha avuto un effetto perlomeno quello di Erode re ter Reno ai canali informali
L'ultimo l'ultimo il gli ultimi dati presentati riguardo Mita sta appunto il tasso di penetrazione cioè lo quota di lavoratori dipendenti che hanno trovato lavoro tramite il servizio
Il servizio pubblico
E da questo punto di vista
Il sia dell'attore pubblico e privato il tasso di penetrazione in realtà un un indicatore tra virgolette piuttosto pericoloso nel senso che non è completo
è in qualche modo imperfetto nel senso che
I servizi
Pubblici non non trovano solo lavoro fanno
Tant'è che in tante altre attività
Ad esempio in uno degli ultimi documenti della Commissione
La Commissione dice che afferma che
Le i servizi per l'impiego si devono tran trasformare in agenzie di transizione cioè
Devono aiutare devono aumentare la platea di soggetti serviti non solo i disoccupati ma li TaRi diciamo chi si rivolge
A risolvere tutte le possibili transizioni
Dentro e fuori mercato del lavoro che non sono ormai più solo occupazione e disoccupazione ma pensate
All'utilizzo di un congedo
Diciamo alla maternità quindi ci sono diciamo la platea dei degli U dell'utenza
è molto più ampia quindi il e per verificare in effetti completamente
L'efficienza del sistema
Sarebbero molto interessanti anche i dati sulle vacanze si realtà cioè su
Le candidature perché questi potrebbero garantire gli affetti
è come dire quanto la domanda di lavoro diciamo è interessata a
A
Ad e sicura sull'efficienza del del sistema purtroppo i dati su levati anzi sta non sono disponibile in tutti i Paesi e quindi non è possibile non è stato possibile comparare questo dato ad ogni modo quindi pur preso con le dovute con i con dovuti caveat il dato e l'indicatore di tassi di di penetrazione
L'elemento che piuttosto evidente rispetto presentato a pagina dieci è il fatto che quindi ci sono dei sistemi che sono più efficienti in cui il canale pubblico ad esempio è diciamo in generale il canale pubblico
Diciamo intermedia più di quello privato
E ci sono alcuni
Paesi che a dimostrazione
E in corrispondenza dell'investimento
Compiuto in effetti
Presentano dei dati piuttosto importanti dal punto di vista della del della quota di lavoratori intermediati
Diciamo per focalizzare l'attenzione sull'Italia
Abbia una certa l'evidenza che c'è una
Gracilità complessiva del sistema quindi che non riguarda il solo attore pubblico ma anche quello privato
I dati diciamo che sono qui presentati sono quelli Eurostat
Ma nel paper sono presentati anche quelli di euro CF circa che la Confederazione internazionale delle
Delle agenzie di somministrazione per intenderci e i dati Eurostat ha trovano una conferma sui tassi di penetrazione anche dai dati euro sia tutta perlomeno per quanto riguarda all'Italia
L'ultimo l'ultima dato presentato sono relativi ai costi dell'intervento dell'intermediazione cioè a pagina undici e qui in qualche modo per spezzare una lancia in qualche modo in favore del servizio pubblico
Il l'evidenza è che chiaramente
L'Italia non è
Così messa
Male diciamo nel confronto comparato se
Si considera la spesa media per lavoratore dipendente intermediato dagli ISPI quindi ad un investimento che come abbiamo visto è stato
Anche nel tempo calante e diciamo sì sì considera la spesa media per le persone per le persone interne diate in effetti
Diciamo siamo collocati non troppo lontani e da altri Paesi e non così distanti diciamo dalla media Andrea
Dalla media europea dunque per concludere i dati Eurostat da
Noi affermiamo nel nel paper confermano due elementi fondamentali
Che l'investimento adesso sto veramente semplificando riassumendo ma in qualche modo ha pagato rispetto soprattutto al del confronto tra canali formali e canali informali cioè i Paesi che più hanno investito nei canali
Infine formali hanno mangiato del terreno a quelli informali
E un altro elemento è quella
Della gracilità complessiva del sistema dei servizi per l'impiego italiani e ciò si riconnette anche con
Quanto al professor Varese sia
Diciamo ha illustrato in precedenza
E continuiamo a parlare di mercato del lavoro e della gestione dei relativi servizi da parte degli operatori pubblici
E privati lo facciamo ascoltando in particolare Italia lavoro società partecipata totalmente dalla ministra dell'economia e delle finanze
Il presidente e amministratore delegato Paolo Reboani salto audito in Commissione lavoro alla Camera lo scorso cinque
Agosto alla seduta di cui
Ascolteremo una buona parte ma che trovate per intero come al solito su Radio radicale punto it nel nostro
Archivio intervenivano tra gli altri gli onorevoli Tinaia di scelta civica gli onorevoli Dell'Aringa e Simoni del Partito Democratico Presidenza affidata come al solito all'onorevole Cesare Damiamo del Partito Democratico
Buon ascolto
Colgo con con grande gratitudine a questa a questa audizione che permetterà spero di fornirvi
Una serie di elementi conoscitivi sul
Stato ossia delle i servizi per il mercato del lavoro sia sul ruolo degli operatori pubblici e privati dall'Osservatorio di quello che è l'ente strumentale per le politiche attive del Ministero del lavoro
Ho allegato a questa una sintetica nota introduttiva di ragionamento complessivo anche fatto arrivare alla Presidente invece un più corposo e voluminoso dossier
In cui sono raccolte le visite ai servizi
Per il lavoro degli altri Paesi europei e in particolare in Svezia Regno Unito Francia Spagna e Germania
Effettuate negli ultimi sei mesi da Italia lavoro e che possono rappresentare anche in funzione dei relativi lavori successivi della Commissione è un importante punto di riferimento per il ragionamento sulla
Sui servizi per il mercato del vino
Da questo punto di vista i dati che noi abbiamo qui rilevato e di chi guida a cui diamo diciamo a vostra conoscenza sono i dati che il Ministero del lavoro evitare lavoro hanno elaborato attraverso un dal rapporto che diventerà un rapporto annuale sullo stato dei servizi per il lavoro e di servizi per l'impiego in cui si è iniziato a dare conto e a fare un censimento
Dell'attuale situazione dei centri per l'impiego e più in generale di tutti i servizi per il per il lavoro
Faccio notare che questa indagine
Ovviamente un'indagine che per la prima volta
Ricollocato nella giusta dimensione i numeri di servizi per l'impiego
Il numero degli operatori degli impiegati di centri per l'impiego le sta conducendo un'ulteriore nella sua seconda annualità un'ulteriore indagine per quanto riguarda il tema di tutti coloro che si muovono nell'ambito
Dei centri per l'impiego come vedrete dai dati a vostra disposizione il nel numero dei centri per l'impiego attivi attualmente in Italia sono cinquecento cinquantasette
Diciamo alcuni con un bacino di riferimento molto importante tenete presente che c'è il decreto legislativo quattrocentosessantanove che quantifica in circa cento mila utenti la quota di popolazione
Che deve far riferimento a ogni centro per l'impiego
Ma a nello stesso tempo vi permetterà di vedere che l'attuale dislocazione determinazione dei centri per l'impiego in molti casi non rispetta questo dettato
Non normativo a dimostrazione di una diciamo così inefficiente o comunque migliorabile dislocazione sul territorio
Dei centri per l'impiego ugualmente importante riferirsi in questa indagine che è stata condotta al tema del numero degli operatori altro elemento di indicatore molto importante nel confronto internazionale
Da questo punto di vista l'asta dell'indagine che noi abbiamo condotto nel due mila tredici dentistica trova ovviamente con riferimento al due mila dodici l'anno precedente
Circa otto mila settecento operatori del sistema pubblico la maggior parte dei quali circa più dell'ottanta per cento a il tempo indeterminato
Ovviamente il numero di dipendenti da questo punto di vista in questo caso a quelli che vengono strettamente riferite centri per l'impiego
C'è da tenere conto che moltissimi centri per l'impiego hanno esternalizzato alcune delle loro funzioni
Perché ricordiamo che nel corso degli anni il finanziamento che è giunto e centri per l'impiego non è più direttamente dal bilancio del Ministero del lavoro attraverso le Regioni poi direttamente alle Province ma è stato articolato attraverso bandi di finanziamento comunitari bandi di finanziamento comunitari proprio per le caratteristiche
Che esse hanno presuppongono in qualche modo delle esternalizzazioni o comunque dei contratti di servizio che non vengono in qualche modo riferiti direttamente l'indagine che stiamo adesso
Conducendo permetterà di a vere uno quadro più dettagliato e più completo anche di questa variabile che è una variabile
Ovviamente indispensabile e necessaria per dare una quantificazione che sia comparabile
A quella degli altri Paesi europei come voi sapete bene perché
Ne abbiamo parlato in voi stessi avete anche
Più volte affrontato l'argomento il la comparazione con gli altri Paesi europei evidenzierebbe un quadro di riferimento molto disparato
Tenete presente che il maggiore Paese europeo Vanna oltre cento mila e diciamo rimanendo né grandi la distanza da quello che ne ha di meno diciamo quella del Regno Unito
è circa da otto mila cinquanta mila quindi
Ovviamente ci sono ci sono dei numeri molto importanti di differenziazione
La la stessa indagine ha permesso di vedere che
Molti di questi operatori sono operatori impegnati in tendenzialmente in attività di front-office
E comunque nonostante questo dalle dai dati che voi avete dalle indagini che ovviamente il Ministero ha messo a disposizione sul suo sito sui centri per l'impiego
Anche da questo punto di vista potete verificare che il carico di lavoro che hanno gli operatori dei centri per l'impiego dal punto di vista della
Dell'utenza quindi disoccupati
Qualsiasi altra qualsiasi titolarità che insistono su questo e ovviamente un criterio diciamo così molto inferiore carichi di lavoro a quelle che hanno altri Paesi
Europee
Devo dire che da questo punto di vista l'indagine un'indagine più accurata si è resa necessaria perché ma a nostro avviso ma anche ad avviso ovviamente del ministero
Questo numero poteva non essere un numero effettivamente corrispondenti a quelle che erano
I servizi che i centri per l'impiego possono offrire
Il quadro di riferimento diciamo pubblico al tuttavia è un quadro di riferimento parziale o meglio sarebbe un quadro di riferimento parziale
Perché come voi sapete dalla decreto legislativo duecentosettantasei in qualche modo operano sul territorio nazionale anche gli operatori privati cosiddetti accreditati
E quindi tra cui in particolare le agenzie quindi sarebbe estremamente scorretto
Dare una rappresentazione di quello che avviene in termini di mercato del lavoro dal punto di vista dell'intermediazione se noi utilizzassimo anche o non avesse Mona ma chiara diciamo visione di quello che succede dal punto di vista
Del operatori private
Le indagini che ci hanno permesso di sviluppare
In questi mesi anche sfruttando elemento di garanzia giovani da questo punto di vista non sono certamente altrettanto chiamiamoli così
Piacevole nel senso che
Il
In grado di accreditamento Daily priva degli operatori privati ancora molto limitato o meglio anche laddove vengono fatti degli accreditamenti
Questo non ha certamente determinato un rafforzamento delle capacità
Del sistema di rispondere alla alla sfida della disoccupazione o alle miglioramento dell'occupazione
Da un punto di vista grafico se voi proiettate tutti i numeri tutti gli sportelli degli Apl delle agenzie sul territorio voi vedete
Avete modo di verificare e questo è una pubblicazione che il ministero sta per
Rendere pubblica un atlante dei servizi avrete modo di verificare che la distribuzione territoriale dei privati è assolutamente
Replicabile a quella dei centri per l'impiego cioè non c'è un aspetto di sostituzione o di complementarietà ma c'è un affetto di fortissima sovrapposizione
Tanto è vero che
Come dire la rarefazione degli sportelli o dei servizi comunque voi lo vogliate chiamare avviene nelle regioni del Mezzogiorno nella regione del Settentrione invece c'è una concentrazione sia del pubblico che del privato
Dal punto di vista più generale il tema cosiddetto dell'accreditamento che è la forma legislativa a cui attraverso la cui i privati vengono ad intervenire nel mercato del lavoro
Evidenzia che yen cinque regioni non è stato fatto l'accreditamento in una regione questo accreditamento in corso
In due regioni la disciplina è stata deliberata ma non è attiva in tredici regioni la disciplina è stata regolamentata e il sistema
è diventato attivo
Ma vorrei far notare che da questo punto di vista sostanzialmente
Al dieci luglio due mila quattordici ci sono mille seicento cinquanta chiamiamoli così utilizzo ma di fare definizione molto larga
Sportelli accreditati che sono ovviamente composti o di agenzie o di altri servizi per il lavoro in particolare le scuole le università
Questa situazione è una situazione del tuttavia
In movimento o e in qualche modo potremmo dire in sia ci auguriamo in miglioramento dai dati che vengono forniti e che sono stati in qualche modo sviluppate attraverso
La cosiddetta garanzia giovani
Perché questo perché
Mai tante tra le tante caratteristiche questo intervento questo progetto
Di carattere europeo a sul sistema dei servizi per il lavoro emerge molto chiaramente dalle indagini in corso
E dagli atti che stanno facendo alle Regioni che in qualche modo
Viene un incentivo a sviluppare il la partnership tra pubblico e privato
Questo avviene in forme paradigmi assolutamente differenti tra Regione Regione
Ci sono regioni che hanno aperto completamente al l'operatore privato
Ci sono Regioni che stanno aprendo l'operatore privato in termini di convenzionamento
Ci sono Regioni che stanno aprendo attraverso la costituzione di partenariati o deviata di atti quindi c'è una a fenomenologia molto differenziata da questo punto di vista
Che finalizzata alla realizzazione dei servizi cioè allo sviluppo di tutte quelle attività che come voi sapete che era anzi a giovani prevede cioè dalla dalla registrazione dei giovani
Hai colloqui che vengono fatti di orientamento al profiling delle del
Di profili
Dei giovani alle loro attuazioni dal punto di vista delle misure che questi giovani devono in qualche modo ricevere che siano contratti di apprendistato tirocini
Azioni di formazione o altre forme di in in diciamo di intervento diretto sul mercato del lavoro
Emerge molto chiaramente data ovviamente le competenze
Così come sono
Divise in questo momento dal punto di vista costituzionale che ogni Regione al suo
A un modello di intervento il che dal punto di vista dell'operatore impresa
Non è certamente un la facilitazione per intervenire sul territorio
Tuttavia diciamo ma emerge altrettanto chiaramente che
I modelli che si stanno in qualche modo di finendo
E che possono essere definiti in tre tipologie un modello ministro un modello di mercato quasi competitivo è un modello allargato raccoglie il partenariato stanno convergendo
Tendenzialmente conto un modello mercato quasi competitivo che rimane soltanto in una regione in particolare la Regione
Lombardia mentre i modelli di cooperazione
E con l'intervento di privati sono modelli che in qualche modo si stanno diffondendo anche Regioni che non avevano la disciplina che avevano difficoltà da questo punto di vista quali per esempio la Puglia o la Sicilia
L'unica Regione che sembrerebbe ancora mantenere un approccio totalmente pubblico e quindi centrato sui servizi
Sui centri per l'impiego appare in questo momento la Regione Umbria
Vi affette diciamo così da questo punto di vista del
Della capacità che il sistema di servizi per il lavoro potrà in qualche modo esplicitare nell'accesso ai giovani delle misure di garanzia giovani è tutta da definire perché voi sapete che i tempi da questo
Dal punto di vista sono tempi attualmente in corso essendo la garanzia Giovanni
Avendo cominciato le sue prime attività il primo maggio
Al due mila quattordici essendosi le Regioni con il Ministero preso un lasso di tempo di circa due mesi quindi al primo luglio per fare le registrazioni e fare il primo step
Di attuazione di garanzia giovani e essendo i tempi dei cosiddetti quattro mezzi attraverso cui garanzie giovani deve offrire la possibilità di un rientri rientro nel mercato del lavoro nel sistema formativo
Partita sostanzialmente nella nel lei il giorno primo luglio quindi noi contiamo di a vere dei dati diciamo stabilizzati o più chiari da questo punto di vista sostanzialmente a partire dal mese di sette
Lo schema di garanzia giovani la conosce lo conoscete
Direi che dal punto di vista di un'agenzia per la promozione delle politiche attive la garanzia giovani ha rappresentato certamente una sforzo considerevole verso
O a una certa a uniformità o uno modellizzazione omogenea dei servizi e dall'altro ha ribadito le caratteristiche degli operatori e delle politiche attive
Del mercato del lavoro in Italia che rimangono frammentate e differenziate sul
Sul terreno locale
Infine per essere da questo punto di vista
Completamente illustrativi uno non vorrei che ricordare quanto ancora dal punto di vista della stese quindi dell'investimento finanziario che viene fatto sulle politiche attive
E in particolare sui servizi per il lavoro sia particolarmente
Basso in Italia rispetto a quello degli degli altri Paesi
Ricordo che da stime ed è censimenti le risorse che abbiamo fatto circa sono cinquecento milioni né euro che l'Italia ha speso nel due mila dodici per
Il sistema di servizi
Relativamente cinque miliardi della Francia agli otto della Germania e cinque del Regno Unito al miliardo e mezzo speso dalla Spagna in termini di Pirlo ovviamente questa differenza si intravede quello però che
Vorrei sottolineare perché quando vengono fatti queste ovviamente comparazioni ci sono da prendere con grande cautela alcuni aspetti di dati finanziari quello che però
Vorrei mettere abbastanza in evidenza dal punto di vista diciamo delle caratteristiche del modello di intervento è la differenziazione che esiste
Tra l'Italia e alcuni altri Paesi in termini esattamente non tanto di Spesal che ovviamente ne la conseguenza ma proprio di modello di intervento
Vorrei solo ricordare evidenziare alla
Alla Commissione da questo punto di vista che
Un dato che abbastanza evidente ma insomma è che in termini di politiche del lavoro la emerge una modello fu totalmente fondato su politiche passive
Che largamente predominante in Italia e Spagna ovviamente
C'è un modello su politiche passive che quello tendenzialmente francese o tedesco e c'è un modello a sé stante che è quello ovviamente inglese che è molto basato sul tema dei servizi
Tenete presente che il Regno Unito il circa cinquanta per cento del Risorse finanziarie viene dato in quelli che vengono dati i servizi
Il sei per cento in quello che vengono date come misure di politica attira e il quaranta per cento circa in per spese di politiche passiva
Questo diciamo questo breve resoconto che io voluto fare offrire alla Commissione che ovviamente dettagliato dei documenti che abbiamo
Citato credo che sia importante e risposta rispondere agli obiettivi che
La Commissione si era data rispetto alla capacità che il nostro sistema oggi già di offrire servizi per il lavoro e anche credo che sia molto importante tenere presente quale possa essere da questo dal punto di vista l'evoluzione
Qui aggiungo per il mio
Diciamo punto di vista dato dall'esperienza diciamo così
Di una società che è l'ente strumentale e quindi di raccordo tra Ministero e regioni
Per quello che emerge molto chiaramente
La necessità a maggiore soprattutto in questa fase in cui il Paese ha bisogno di attrazione di investimenti esteri di investimenti anche
Diciamo dal punto di vista del regole del capitale umano
Che la frammentazione esistente tra le diverse regioni è un ostacolo molto forte dal punto di vista della capacità che hanno le imprese di assumere e anche di sviluppare risorse umane
Tanto per essere didascalie ci da questo punto di vista
Proprio la settimana scorsa che era in questa iniziativa
Nelle Marche una delle più grandi aziende mondiali
Diciamo dal punto di vista del De Zan e del made in Italy non riesce a far lavorare i suoi chiamiamoli operare in modo improprio nella Regione Lombardia quando è questi vengono qualificati nella Regione Marche
Perché i sistemi di accreditamento delle competenze
Umane sono assolutamente diversificati tra le due Regioni e non c'è possibilità di riconoscimento tra le due Regioni questo a dimostrazione ovviamente di quanto sia difficile
Fare politiche attive quanto sia anche molto difficile che le politiche attive abbiamo un accordo una capacità di incidenza quando voi pensate che attualmente nonostante tutto lo sforzo che è stato fatto in garanzia giovani ESA esistono
Diciotto modelli di tirocini nelle varie regioni ricche
Francamente anche dal punto di vista della gestione
Diciamo operativa di un'agenzia per l'occupazione il nome
Una diciamo una leva di efficienza immaginate per esempio tutte le aziende soprattutto di servizi che sono molti localizzate le difficoltà che possono fare
L'altra valutazione e qui mi taccio lo che garanzia giovani da questo punto di vista si sa rivelando
Diciamo una leva molto importante ma come tutte le leve che muovono alle slavine o le valanghe in qualche modo
Hilla dell'uscita inerziale con cui si sta muovendo
La valanga ovviamente molto bassa ma credo che il meccanismo che si è stato messo
In piedi possa essere un meccanismo che da qui a qualche anno effettivamente possa rappresentare un miglioramento di efficienza per il sistema
Onorevole dell'arringa prego
Sì il quartiere in breve considerazione
Su un
Una
Tre punti collegati anche l'esperienza di garanzia Giove niente del sempre detto che questo può essere un programma che può fornire qualche insegnamento
Su tre ambiti
Le risorse
Che in effetti ci sono
Non sono a livello di quelle degli altri Paesi ma
Due anni risorse ce ne sono quindi
Qui si tratterà anche di utilizzarle al meglio
Per quando riguarda il potenziamento dei Centri per l'impiego
Le risorse umane
Potrebbero venire
Da progetti di mobilità interna visto che abbiamo appena approvato anche delle norme sul decreto della pubblica amministrazione su questo argomento
Un progetto di questo tipo
Potrebbe
E mi domando se già nella garanzia giovani non si potesse prospettare qualcosa di questo genere
Il decentramento
Mi sembra di capire che dal confronto internazionale
C'è decentramento delle politiche attive anche a livello regionale
Ma in tutti i Paesi si tratta di un decentramento amministrativo
Non politico di diversi livelli istituzionali
I centri per l'impiego abbiam per ha fatto una riunione della Fondazione Adenauer come gruppo interrompere interparlamentare dei giovani deputati tedeschi
E italiani
Assolute spiegarci come funzione in Germania
C'è forte autonomia
Del rami
Decentrati dell'Agenzia nazionale perché il mercato del lavoro e locale ha bisogno di essere affrontato una conoscenza ecco la capacità di incisione
Però è una piramide che tutto dipende dal centro
E questo garantisce quell'omogeneità di cui invece
Paolo Reboani lamentava la carenza su tanti
Aspetto i
Questo appuntamento con lo speciale Commissioni dedicato per intero all'indagine conoscitiva della Commissione e lavoro della Camera sulla
Gestione dei servizi per il mercato della ora termina qui ritorneremo a ad occuparci delle indagini conoscitive nell'appuntamento di lunedì prossimo resta invece dedicato alle principali audizione la settimana
Quello del sabato pomeriggio mentre
Da venerdì prossimo riprenderemo anche il settimanale notiziario delle attività delle Camere e delle Commissioni parlamentari vi ricordo che se volete scriverci potete farlo a ma io a scuola Tokio ciò la radio radicale punto it naturalmente vi ricordo anche il nostro archivio on line delle sedute delle Commissioni parlamentari che trovate all'indirizzo Radio Radicale punto it
Un saluto agli ascoltatori da Roberta Iannuzzi e Federico Punzi
Polito sto Totò discusso alle Commissioni
Approfondimento settimana al filone delle tensioni parlamentare