Festa de L'Unità Provinciale di Modena - Enrico Berlinguer un pensiero attuale

Di cominciare
Perché c'è già un po'di ritardo e poi gli oratori hanno anche altri impegni benissimo insomma io ho visitato sono stato qua diverse serate ho visto la vostra su Berlinguer scoprendo anche delle cose che per me erano sconosciute almeno
Essendo modenese
Pensavo di conoscere un po'tutto invece insomma non conoscevo tutto tuttavia passiamo subito alla
Alla parte chiamiamo più politica e di dibattito insomma riguarda stasera
Io credo che un uomo
Un dirigente politico insomma
Appartenga a un po'al suo tempo anche se
Diciamo
Nel caso di Berlinguer credo che qualche segno arrivi ancora noi
Perché credo che la storia in parte si ripeta anche per alcuni aspetti quindi
Volerlo attuale attualizzare oggi e certamente
Secondo me è un'operazione un po'rischioso rischiosa
Sono sincero che possa pere di nostalgia e specialmente in un momento in cui il partito
Il partito PD cioè
Renzi a Nizza atto quindi diciamo per qualche
Nostalgico che voglio dire può portare a rinchiudersi in una ridotta
Diciamo di come eravamo belli nei tempi andati ecco
C'è questo rischio professor Galli oltre che
Ero
A io non ho presentato i relatori mi scusi eh
Professor Galliani affianco sinistra
Sette Sposetti l'onorevole spose dall'onorevole Sposetti all'ASS all'estrema sinistra
Non so se sia
Proprio così
Alla mia destra stranamente c'è Cuperlo
Ma
Credo che siano insomma
Professor Carli a lei la parola
Va bene buonasera se naturalmente un uomo politico dov'è
è figlio del suo tempo un uomo politico se fa politica sul serio non vi è dubbio che Berlinguer l'abbia fatta delle misurarsi con i problemi del suo tempo
Con una
A tutelando apparati concettuali categoriali
Che
Può avere
Desunto da una tradizione che può aver elaborato improprio
Ma insomma deve affrontare delle questioni contingenti
Quelle davanti alle quali si trova voi il suo partito
Allora
Rispetto a
Al quadro politico interno italiano europeo ed internazionale che Berlinguer ebbe davanti
Oggi
è tutto mutato
Il grosso della
Delle linee politiche
Delle linee politiche elaborate da Berlinguer mio Miola Borneo individuate quattro sostanzialmente
Berlinguer
è
Il teorico e ha tentato di organizzarlo dell'euro comunismo tre settantaquattro e settantasei e con l'euro comunismo
Parlava sostanzialmente
Ad loco sovietico
E
Diceva
Quello che
Noi sappiamo
Essere il
Di grande messaggio di Berlinguer
Verso l'URSS che messaggio che è stato anche una
Presa di distanze
Estremamente
Grave ed estremamente accentuata per quando al venticinquesimo congresso del PCUS nel settantasei delinquere sostiene che la democrazia pluralistica
Occidentale è un bene in sei
Sta dicendo qualche cosa che ai nostri occhi
Pare ovvio sta dicendo qualche cosa che
Era
Implicito non esplicito o comunque non tanto esplicito nella tradizione del Partito comunista italiano ma sto dicendo qualche cosa che era
Era etico nei confronti
Dell'apparato dogmatico del Partito comunista dell'Unione Sovietica
Dire che la democrazia è un bene in sette vuol dire sottrasse la prospettiva della dittatura del proletariato e anche dell'egemonia gramsciana e
Dire che
Può esistere un comunismo europeo la cui specificità il pluralismo
è un messaggio fortissimo rivolto al blocco dell'Est messaggio che poi
Diventa
Una Disiot sostanzialmente quando nel nell'ottantuno nel momento della
Normalizzazione sovietica della situazione polacca Berlinguer dice è finita la spinta propulsiva della rivoluzione d'ottobre
Ripeto una cosa e leggerle nei libri una cosa è viverle queste queste prese di posizione queste analisi anche rispetto al dal tipo di
Comprensione politica che era
Presente nell'anima del Partito Comunista di allora questo primo aspetto del
Delle
Strategia politica di Berlinguer è fondamentale per lui è stato fondamentale per l'epoca ma
Al giorno d'oggi è
Sostanzialmente consegnato I libri di storia
Il secondo
Il secondo asse della sua politica è quella che è quella che si definisce il compromesso storico ora il compromesso storico è
Maturato attraverso una serie di saggi allora i leader politici
Erano in grado di scrivere
Polverosi e ponderosi saggi di teoria politica e di strategia politica degli in della prima metà degli anni Settanta cioè diciamo che era l'opposto del Twitter tanto per essere precisi
La
Il compromesso storico
Diventa d'attualità
Nell'ambito nella testa di Berlinguer prima ma diventa d'attualità come proposta politica strategica per il Paese dopo immediatamente dopo lo shock della controrivoluzione in Cile
Questo è un messaggio rivolto all'Occidente come l'euro comunismo era rivolto aveste
è un messaggio che sostanzialmente dice l'egemonia
Politica e culturale liberale e democratica è finita sta finendo sta consumando sì è costretta a ricorrere alla soluzione fascista nuovamente costretto a ricorrere alla sua funzione fasciste
Non c'è nel caso specifico italiano democrazia senza
L'apporto di masse popolari finora tenute fuori dal recinto del Governo non certo dalla Costituzione formale e materiale del Paese ma della dal Governo Segni
E questo è necessario per difendere quello che per la strada del Partito Comunista e
Sempre stato il bene supremo bene supremo che
Il core business la la ragione d'essere
Che non era la rivoluzione bolscevica ma era la costruzione
Attraverso una rivoluzione che era la Resistenza la costruzione dello Stato democratico italiano per la prima volta democratico sul serio
Per salvaguardare questo che l'obiettivo supremo della storia del Partito comunista
Dentro il quale c'era spazio anche per la strategia della democrazia progressiva di Togliatti ha per salvare il quadro dello Stato democratico
Non si può fare altro che
Entrare dell'alleanza col grande partito delle masse cattoliche dei ceti medi cioè la Democrazia Cristiana
Il che ha portato
Ha portato al all'ingresso nel perimetro della maggioranza con la non sfiducia
E poi al al voto favorevole al VII Governo Andreotti voto favorevole che era
Che si dà il giorno emblematico
E qui c'è
Lo snodo
Più importante della storia repubblicana il giorno emblematico in cui viene sterminata la scorta di Aldo Moro era accantonato
A opera di
Una una formazione politica che operando attraverso radici che vengono dalla storia del nostro Paese
Ha però
Ha però agito con il consenso e comunque sia oppure oggi ottenendo un risultato che andava bene proprio tanto bene
Tanto al blocco dell'Est quanto al blocco dello
E
Ricordiamoci che il compromesso storico era nella testa di Berlinguer quello che vi ho detto naturalmente nella testa di Aldo Moro che era il suo partner
Era una cosa un po'diversa
Come è normale come è giusto che sia ma insomma Aldo Moro lo chiamava la terza fase
La terza fase voleva dire dopo che la DC attratto nella propria orbita i partiti
Borghesi un tempo anticlericali qui
Stiamo facendo dei discorsi che affondano le loro radici non al tempo della Repubblica ma al tempo dell'Italia tre fascista l'Italia che nasce
Anche il Pierino Stato italiano che nasce anticlericali allora
La prima fase Degasperi Diana fu le forze borghesi
Entrano nell'orbita della democrazia cristiana la seconda fase gestita
Dalla Democrazia Cristiana in prima persona cioè sostanzialmente dal tandem Moro Fanfani è lì ingresso del Partito Socialista e la grande stagione delle riforme
Che sia per i
Con Governo Fanfani che fu chiusa abbastanza bruscamente dal tinti Nardi sciabole delle state del sessantaquattro
E questa è la seconda fase e la terza fase nella testa di Moro era
Pigliamo i comunisti
Nella testa e via di di Berlinguer era un incontro alla pari nella testa di muovere un incontro asimmetrico però canoro capirà che i comunisti non potevano essere
Inglobati facilmente commi repubblicani liberali o come i socialisti tuffi gli otto così
Non per un'altra cosa e non qualcuno ha pensato bene di
Interrompere l'esperimento per cui
Quella che il Governo non fu meter tra fase nessun ridere né
Compromesso storico fu una cosa diversa fu la solidarietà nazionale cioè un Governo d'emergenza
E questa è qualche cosa che
Consentì poi alla DC col preambolo Forlani hanno di scaricare i comunisti
E di costringere dovunque consentirà dici mise in grado di dirci
Di costringere Berlinguer alla terza grande linea strategica della sua
Della sua esperienza politica cioè la proposta dell'alternativa democratica
E qui c'è
Anche dentro questa alternativa democratica c'è anche la quarta linea strategica cioè di concentrare la politica intorno a quelle che fu definita la questione morale
L'alternativa democratica
Ha senso sente tra il proprio assenso sempre della solita analisi cioè
La fine
Di quella che si può definire appunto la capacità del mondo liberaldemocratico borghese progressista di gestire in prima persona la politica
Noi oggi diciamo la fine dell'esperienza degli ultimi statunitense che in Europa era diventata l'esperienza degli Stati socialdemocratici in Italia non ci fu uno Stato socialdemocratico fatto da una socialdemocrazia
Ci fu quello che noi conosciamo fatto dai democristiani dai socialisti e
Sotto diciamo così lo sguardo vigile e il concorso parziale di fatto del Partito comunista
La fine di quell'esperienza
Era determinata darà da un passaggio di fase della organizzazione capitalistica quell'esperienza coincideva grosso modo con la fase
Che allora si chiamava del neo capitalismo del capitalismo fordista
La crisi di quel capitalismo
Lente d'ingresso in campo di quello che noi non cerchiamo il neoliberismo provocava uno sconquasso antropologico visto da Pasolini
Uno sconquasso politico
Visto da
Berlinguer il quale cattiva che dà forma che da parte del mondo borghese da parte del capitale non c'era più un interesse
Detto in modo molto franco non c'era più l'interesse Anna costruzione di un compromesso fra capitale e lavoro non c'era più l'interesse a immaginare una democrazia progressiva
C'era l'interesse a riprendersi del potere in modo
Autonomo attraverso strumenti che ho
Ci davano dall'autoritarismo feroce del Cile al
Consumismo che era l'avviare attraverso la quale
Si scardina Ra anche l'ethos democratico dei Paesi occidentali
Davanti a tutto ciò Berlinguer
Inventa l'alternativa democratica che aveva bisogno di un partner di sinistra per fare i numeri e non lo trovo perché il Partito socialista di Craxi invece
Cavalcò proprio il neoliberismo credendo di trovare lì
La via per scalzare il condominio dici
PC
Con i bei risultati che abbiamo visto cioè se vi è una
Linea perdente una sconfitta radicale nella storia politica italiana è
Quello quella scommessa del Partito Socialista
Ma
Ma tante ormai è storia
A questo punto per libera tutti contro
Ah contro la FIAT
Che
Con la marcia nello dei quaranta mila
Chiude
Non solo non solo la
La vicenda del
Rapporto conflittuale ma
In un qualche modo paritetico fra capitale e lavoro
Chiude
Si dice sì si disse anche quella fase di lotte operaie aperti essi nel sessantotto sessantanove
Che furono l'occasione della grande redistribuzione di ricchezza in questo Paese
Con il taglio dei
Dei punti di contingenza voluto da Craxi
Con referendum poi perduto da nata nell'ottantacinque
Si chiude proprio la stagione della
Della democrazia progressiva si chiude si chiude l'orizzonte dello stato sociale
Si chiude l'orizzonte che Berlinguer aveva immaginato a quel punto come militante di alternanza rispetto alla DC Forlani Anna e alta
Dentro questa alternativa democratica che non decolla mai sta la questione morale che bisogna capirsi
La questione morale si fondava sopra un grande istinto di comunità allora c'erano i partiti un partito comunista non era
Da tempo più il partito
Della classe sono della classe operaia nel partito di una larga fetta di centimetri non si fa il trentatré per cento il trentaquattro per cento solo con la classe operaia
Nonostante fosse un
Partito già plurale al proprio interno era tuttavia un partito cementato da
Un
Un'idea disse da un'identità
Politica da un Ministro tenta un istinto starei per dire di comunità
Che
Ha fatto sì che la questione morale venisse interpretata da molti come una differenza etica fra un Paese buono del PC è un Paese cattivo gli altri
C'era questo e in Berlinguer ci poteva anche essere questo avverrebbe però quando rilascia Scalfari nell'ottantuno la l'intervista sulla questione morale con questione morale intende qualche cosa di diverso
E
E anch'esso lontano dalle questioni dell'oggi
Come l'alternativa democratica oggi
Sostanzialmente inconcepibile perché
Non non c'è più il quadro politico dalla Prima Repubblica così la questione morale è oggi non si pone perché la questione morale era essenzialmente ancora una volta
La questione dello Stato
La storia del Partito comunista in Italia non la si capisce se non si capisce che i comunisti a un certo punto era gli unici che credeva nello Stato
E questo veniva loro dalla relazione di Gramsci il quale credeva nello Stato perché veniva dalla lettura di Croce e Gentile i quali ci credevano come dire fin troppo per certi versi
E
La questione morale è il fatto che lo Stato è
Occupato dai partiti e non può esprimere la propria volontà di direzione della politica nazionale e in modo
Neutrale
O sopra le parti o comunque
In modo
Tale da rispecchiare
Il dettato costituzionale di partiti occupa lo Stato spiegandolo alla propria parzialità
Queste sono idee che altrove non erano in mano ai comunisti erano in mano a
Rispettabili borghesi invece in Italia perché ci fosse qualcuno un grado di difendere lo Stato democratico
Ci voleva il Segretario del Partito comunista e che diceva
Parlava della corruzione della vita pubblica nel senso di
Corruzione economica e va bene era
Era parecchio forte come quelli che hanno qualche anno si ricordano
Sostanzialmente pari a quella di oggi e
E corruzione morale perché
Ma perché la la funzione pubblica
Non era esercitata con spirito pubblico disservizio democratico ma era es era questa funzione pubblica dispiegata
Secondo logiche di lottizzazione partitica voi direte come oggi no non è vero oggi
Non ci sono i partiti
Oggi
L'ASP nessun nessun partito non c'è un accordo di partiti per spartirsi le funzioni pubbliche c'è qualche cosa di diverso forse peggiore forse migliore vi sono
Da una parte cordate
Cordate politico affaristiche su base sostanzialmente locale reti ricordate
E
Vi sono
Posizioni di potere difficilmente immaginabile da chi
Da chi non ci va a sbattere contro
Posizioni di potere
Burocratica
Dell'alta burocrazia
Non c'è
La spartizione no cinque ai democristiani tre
Ai comunisti due socialisti uno ha un laico e uno a uno bravo no non
Non funziona più così la cosa pubblica
E dunque nemmeno su questo punto la
Alta nobile
E
Veramente patetica nel senso di ricca di pathos figura di Berlinguer
A
Un punto di applicazione
Oggi
La situazione di oggi è tutta diversa ma che oggi viviamo non sostanzialmente la crisi del fordismo della socialdemocrazia
Realizzata sia pure molto in perfettamente in Italia e l'inizio del neoliberismo che fu quello che disse Berlinguer
Noi viviamo la fine
Drammatica la crisi drammatica del di quello stesso neoliberismo interpretato in modo specifico cioè nel modo tedesco dunque interpretato dentro un orizzonte di otto liberalismo
E
E lo viviamo in un contesto dove non c'è più nell'Est nell'Ovest ma semmai c'è il nord del sud
In un contesto in cui non c'è più nulla che assomigli a un partito l'Italia
Certamente nulla che assomigli a un partito come i partiti della Prima Repubblica
E dove ogni dove le questioni politiche si pongono si nominano in modo diverso
Passano attraverso soggettività politica è molto difficile da individuare completamente diverse da quelle che aveva davanti a sé a delinquere col che non ho voluto fare di Berlinguer un personaggio storico e basta
Ho semplicemente risposto alla domanda
Che cosa ci deve dire oggi Berlinguer
Allora non ci deve dire neuro comunismo né compromesso storico né alternativa democratica non è questione morale nel senso in cui la poneva lui
A me personalmente Berlinguer dice tutt'altro
Cioè Berlinguer mi dice che un leader politico è un uomo di carattere di cultura di credibilità
Che non fa politica da solo che risponde di quello che fa
Non mettendoci la faccia in senso personale ma
Impegnando una linea di partito una linea condivisa discussa in apposite istanze
E
è portatore
Non certamente portatore di un momento di contingenza deve fare i conti con ciò che c'è non può fare il pensatore e basta sono due mestieri diversi fai
Un fa i conti con la contingenza ma con un disegno lucido
Espresso pubblicamente
E
Come dire discusso dentro un partito
Non come
Supporto
A un'asta a una storia personale a una carriera personale ma come
Indicazione di una figlia che
Passa attraverso
Una serie di mediazione
Cioè
Qualche cosa di molto diverso rispetto a ciò che abbiamo oggi quello che abbiamo oggi non è necessariamente
Peggiore ma è molto diverso e contiene in sé dei rischi altissimi Berlinguer era un uomo che mettere insieme i duecento mila persone a Modena così sentisse no
Dal vivo non quelli che messi insieme da morto al suo funerale quelli che mette insieme dati
Tuttavia
Non ne
Era solo parzialmente un leader carismatico e certamente non aveva nulla dell'iter populista
Allora
In un momento in cui
In cui la politica la si fa sostanzialmente attraverso il rapporto populistico fra il leader
E
Ma neanche le masse perché non si non c'è un rapporto con le masse c'è un rapporto con
Una moltitudine di individui raggiungibili non so perché stanno su una chiatta per loro libera scelta ad ascoltare i leader ma raggiungibile per che portano in tasca un cellulare sul quale arrivano degli degli sms o dei Twitter o quello che
In questo momento davanti agli rischi per me
Molto gravi legati
A questo stile di politica
Il messaggio chiedendo Berlinguer eh questo
Nelle fasi nel contesto nuovo
Il contesto interno e internazionale di oggi
Nelle forme organizzative nuove che si tratta di individuare di inventare tenendo conto che nel frattempo c'è stata una rivoluzione elettronica che Berlinguer non ha visto tenendo conto di tutto tuttavia
Berlinguer a me continua a dare questa indicazione che la politica è
Un fatto collettivo non informe ma è un fatto collettivo formalizzato formato
Un fatto collettivo in cui c'è rispetto
Da parte dei leader per
L'intelligenza e le passioni
Di coloro ai quali l'iter si rivolgono
Fatto collettivo in cui
C'è rispetto per la storia cui c'è rispetto per la tradizione non si è tradizionalisti ma c'è rispetto per ciò che costituisce le fondamenta del nostro essere e del nostro agire
Questo io vedo cioè un modo di fare politica che
E tanto antico oggi che potrebbe perfino diventare la nostra proposta per il futuro vi ringrazio
Grazie
A Sposetti girerei la stessa domanda con in più una riflessione diciamo che ha fatto
L'onorevole Carli
Oggi siamo un partito che
Dove è guidato da una persona
Beh rendermi da un partito ruvido molte volte anche minoranza cioè
Come
Ci è venuto a sapere insomma
Anche con l'apertura degli archivi vecchio PC cioè
è stata in minoranza anche tante volte in direzione
Eppure abitato
Il partito collettivamente insomma quindi cosa ci viene da questo insegnamento da questo parallelismo tra l'oggi e mi e
Ieri
Ma intanto prenderei come impegno non solo come auspicio le ultime parole del professor Galli
La nostra proposta potrebbe essere quella di
Ragionare come si ritorna a fare politica
E nelle modalità naturalmente nelle condizioni mutate della Società dei mezzi di comunicazione però guardate una riflessione penso che dobbiamo fare tutti
Intanto
è vero
Berlinguer
Per alcuni aspetti anche lo stesso Aldo Moro
Sono figli di una stagione
Incominciano la loro
Vita politica il loro impegno il loro studio il loro percorrere studiare la società italiana giovanissimi
E
Se ritorniamo indietro noi
Vediamo la storia dei partiti della Prima Repubblica della cosiddetta Prima Repubblica ma la storia dei partiti
Della Costituzione repubblicana perché la Costituzione che ci dice come
Cosa sono i partiti e come sono i partiti
Ma il video R del quarantaquattro quarantacinque i leader del Partito Comunista leader della DC leader del
Partito Socialista Italiano e come se avessero creato
Io toglierei il come
Crearono una scuola politica loro a loro modo sono tre scuole politiche
Ognuno ha la sua scuola questa scuola chiamano come
Diciamo
Frequentatori ma poi diventano rapidamente professori in questa scuola dentro giovanissimi che escono dalle
Università italiane del quarantatré quarantaquattro quarantacinque
Se voi pensate
A
Inizio da
De Gasperi Giulio Andreotti diventa Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio a ventotto anni nel
All'inizio del mille novecentoquarantasei
Un gruppo
Di
Giovanissimi entrano in Parlamento e
Fanno parte dell'Assemblea costituente e iniziano a Schio e scrivono la Costituzione italiana della quale
Noi oggi
Discutiamo modifiche
Ma parliamo ancora di una delle migliori costituzioni del mondo o occidentale e sono tutti giovanissimi cioè ma gran parte non tutti una gran parte sono giovanissimo
Nel Partito Comunista Togliatti chiama tornasse dei giovanissimi che diventeranno poi inviterebbe
Del nostro partito
Richiama a Botteghe Oscure richiama dirigere L'Unità Di Vittorio
Chiama
Attorno a sé
Nella CGIL dei giovanissimi
Luciano lama lascia la Camera del lavoro
Pio Romagna e diventa vice segretario nazionale di Di Vittorio
Giovanissimo
Un ancora vivente lucidissimo Emanuele Macaluso è segretario regionale subito dopo il dopoguerra
A in Sicilia della
CGIL
Quindi
C'è
In tutto questo un'attenzione avrà
A a formare
Futura calasse dirigente la stessa cosa succede nel Partito Socialista
Due mila e quattordici le iniziative
Che si sono tenute si tengono questa di oggi alla festa provinciale di Modena e io ringrazio per la bellissima mostra organizzata in tante altre feste dell'Unità
Cuperlo del professore hanno partecipato a
Iniziative su Berlinguer
Berlinguer che
L'uomo di partito il funzionario di partito
L'uomo che non ama la la scena ma che conquista
Grazie a lei visione buca la televisione
Diventa Rita che entra in Parlamento solo a cinquant'anni
Ma entra nel Comitato centrale ha fatto vedere prima
Un documento che in questo mio lavoro compagni che Anna caso ogni tanto mi portano cimeli che conservano gelosamente e prima che scompaiono come vedete questo preso Coulthard qua
Per e lo passo solo in visione
Hai a questa parte Berengo R. è candidato al Congresso
Che si viene a Roma del PC tra il ventinove dicembre del quarantacinque
Registra della data a luglio e del
Mille novecentoventidue e il sei gennaio del quarantasei è candidato
Al comitato centrale dei
PC quindi un funzionario oggi se tu parli di partiti
Sì se partecipa una campagna elettorale dici di partito perdi voti
Se l'ICI che sei stato nella vita funzionario di partito sei additato come qualcosa che da cancellare veda
Eppure
Noi
Abbiamo avuto nel due mila e quattordici c'erano già state prima
Tante iniziative tante pubblicazione fino alla firma di Walter Veltroni
E io coi lascia ancora qui l'ultima pubblicazione fuori diciamo collana dalla Camera dei deputati dove sono raccolte una serie di interventi
Presi dall'archivio del nostro partito
Che pagava l'ha voluto pubblicare che sono interventi che che non sono non sono mai stati pubblicati non sono stati ascoltati dice anche la voce di Berlinguer in onda
Lo strumento elettronico pesa e la prima riflessione penso che
Che
Diciamo chi studia i comportamenti diretti del società italiana
Prima o poi dovrà dovrà compiere cioè
Che che cosa c'è da allora avanza il populismo avanza il qualunquismo no a tutto quello che politica quello che è organizzato quello che è studio
Eppure
Attorno a figure
Ci sono
Attenzione
Alle mostre che sono state organizzano mostre fotografiche
La maggioranza sono giovanissimi che non hanno mai
Ha mai conosciuto che sono nati dopo l'ottantaquattro
La maggioranza di questi giovanissimi sono ragazzi abbiamo fatto un censimento Voinea
Iniziative che si sono tenute in giro per l'Italia
Presidente sono elementi di ritengo che siano momenti di di di riflessione per capire che cosa c'è
C'è
Una voglia di politica
Che noi spesso non sappiamo spesso non sappiamo
Accogliere
Quando
E Galli dice ma quei dirigenti erano anche degli intellettuali dire una cosa
Sembrerebbe una bestemmia con tutti questi strumenti naturalmente che io non ho problemi avendo questa cosa qua questo serve solo per telefonare rispondere forse leggere qualche messaggio ma
Erano era sulla scia di di Gramsci e di Togliatti
Sulla scia dei grandi scelte
Oggi
Che cosa si può dire allora
Per venire a questa iniziativa pervenire anche a delle riflessione
Intanto sugli anni di Berlinguer della sua segreteria
Badate che quei dodici anni dal settantadue all'ottantaquattro sono gli anni più sconvolgenti del
Nel mondo
Perché succede di tutto
Succede di tutto
La guerra Yom Kippur
L'Iran
Di attentati in Italia gli americani perdono lasciano sono costretti a lasciare
Il Vietnam
Il mondo cerca di
Di percorrere strade nuove e diverse sotto la spinta
Di di movimenti ci sono i movimenti in Asia
Inizia un'era nuova in Cina
Mercato
Iniziano i movimenti di
E
Di sinistra di liberazione in
I d'Africa in Italia
Berlinguer riflette riflettere sul i fatti del CIPE
E iniziale una nuova stagione
Personalmente
Dalle cose che sono state scritte anche dalle iniziative che che noi stessi abbiamo tenuto forse abbiamo riflettuto poco su che cosa fu
Il referendum sul divorzio del mille novecentosettantaquattro che pure
Oggi
E diciamo quest'anno sono i i quarant'anni
Cioè quell'accordo
Referendum ci consegnò un Paese diverso da quello che noi immaginavamo
Improvvisamente improvvisamente noi la notte la mattina del
In quel maggio di quell'uno e di ci siamo svegliati ci siamo alzati
Arco noi alcuni di noi erano lì a prendere i numerini e abbiamo capito che l'Italia era diversa andava in un'altra direzione da da quella che
Noi potevamo
Leggere capire studiare c'è il settantacinque c'è il settantasei
E
Lì sono gli anni naturalmente ci fu una discussione
Io seppure diciamo non
Diciamo abbastanza giovane ma diciamo fui dentro la discussione del settantasei del settantanove fui dentro ero segretario
Del provinciale
Anche se pure di una
Piccola realtà provincia come Viterbo poi Presidente della Provincia fui dentro
Quella per inciso
Con le elezioni del maggio del settantotto che noi prendemmo impicci prese molti meno voti del
Del mille novecentosettantasei
E l'allora segretario regionale del PC del Lazio
Venne attenere un'Assemblea molto tesa molto infuocata della mia federazione io avevo svolto la relazione perché erano Segretario
E disse accerta un certo punto che dal risultato bisognava trarre una conclusione
Questo per dire come si ragionava allora che bisognava dare un messaggio al partito e al popolo
Io
Andai quarantotto ore dopo
A Roma in questa stanzetta dove era l'ufficio di Luigi Petroselli
Segretario regionale Luigi Petroselli
E dissi ma guarda che io ho capito bene l'altra sera significa che noi dobbiamo cambiare il segretario della federazione Presidente della Provincia
Mi disse non è necessario però la proposta la devi fare tu
Cioè
Avevo capito bene a quella riunione perché questo era il segnale cioè noi seppure non erano dico responsabilità
Di quel partito o del o di chi vi sta parlando ora però si cambia ossia
Il segretario della federazione sia al Segretario provinciale era il sottoscritto sia al Presidente Dellai province
Io andai fa Presidente la Provincia sommato fece l'esperienza interessantissima però
Questo fu
La risposta risultato elettorale perché dicemmo che bisognava dire al popolo viterbese che avevamo capito
Che
Avevamo capito e quindi bisogna
Ma
Lasciamo questo fatto personale che non serve alla discussione
Ma che cosa
Fu fatto in Italia in quei in quegli anni
In quegli anni furono fatti vedere informale del Wi-Fi italiana
La riforma sanitaria
L'avvio della chiusura dei manicomi
Leggo qua non è l'edilizia popolare e tutta un'altra serie di cose minori ma che minori non erano
Per le famiglie per i cittadini
Ora
Un
E qui finisco
In quegli anni
Noi
Avremmo i momenti più complicati e più difficili
Gli attentati
Treni
Piazza della Loggia
Tentativi di
Fatti da destra e
Galli ha ricordato che quando in questo Paese c'è qualche cosa quando cioè
La situazione di confusione di stabilità c'è sempre qualcuno dall'esterno che si appoggia alla alla destra
E gli storici e ci hanno do
Bracco non solo raccontato ma anche documentale
Che in quegli anni l'ambasciata americana a Roma Ebea a disposizione diversi milioni di dollari diversi milioni di dollari
Indiciamo il capo della CIA
L'ambasciata e l'ambasciatore libero a disposizione delle risorse
E molte di queste risorse furono consegnare direttamente abito dice
Alla destra
C'è un discorso
Tenuto da Arnaldo Forlani durante la campagna elettorale delle politiche del settantadue a la Spezia
Delle quali parole l'allora segretario della DC non volle mai dare una spiegazione compiuta dove affermava in quel discorso che l'Italia aveva vissuto in quei mezzi
In quei mesi dei tentativi straordinari per
Diciamo rimettere in discussione la democrazia questi tentativi sostenuti e finanziati
Da fa dall'esterno del nostro paese forziamo nel mille novecentosettantadue
Elezioni politiche del maggio del settanta
Forlani a la Spezia tutto quello che è avvenuto dopo trova una spiegazione nelle parole di Arnaldo Forlani allora fino a
Al sequestro e all'uccisione di Aldo Moro
E guardate che
Questi sono gli anni della segreteria libertà del Governo
E si può vedere naturalmente oggi
Storicamente noi siamo ancora dentro ma la discussione perché molti di noi erano giovani dirigenti o della FIGC o del partito però storicamente noi possiamo vedere quanto fu grande l'intuito
La forza
Di Enrico Berlinguer la forza delle sue proposte e quanto fu grande anche il suo discorso pronunciato nella sala dei sindacati a Mosca nel mille novecentosettanta sei
Quando
Ripeto perché ritengo che quello è un passaggio fondamentale per l'evoluzione nostra
Del della sinistra e soprattutto dal Partito Comunista quando esprime quelle parole sulla valore della universale della democrazia
Attenti un aspetto
Che io
Ho dovuto seguire per
Il lavoro che mi è stato chiesto di fare più di dieci anni fa
Ma sono in quegli anni che Berlinguer insieme a Chiaromonte
E a Gianni Cervetti decidono di allentare e di ridurre fino a cancellare labili l'arrivo delle risorse da Mosca
Questo è un altro passaggio perché quando lui va nel settantasette i colloqui difficilissimi per dire
Aprono Mario
Che era l'uomo che teneva i rapporti con
Su questi aspetti nel Partito Comunista Italiano Vigolo vi erano già iniziati e il proprio
Diciamo il problema serio di quel gruppo dirigente di quegli uomini che era gruppo dirigente ristretto del PC era le conseguenze di questo distacco
Ma non perché non arrivassero più le risorse le conseguenze politiche
Perché quello là significava
Segare
Definitivamente i rapporti con
Il primus
Con il partito diciamo non solo politici ma anche
Di sostegno
Quindi io penso che la nostra ambizione nostre associazioni delle nostre fondazioni debba essere quella di continuare
A a studiare quel periodo perché se studiamo quei dirigenti noi studiamo la storia della Repubblica italiana dalla secondo dopoguerra in
Impone grazie
Gianni Cuperlo checché è stato indicato
In maniera abbastanza spregevole
Da dei giorni da giornalisti come l'ultimo segretario della FIGC sentiamo un po'
L e cosa
Cosa ne pensa
Di quello che diceva carri da una parte perché
Insomma mi sembra che
Guardando l'ultimo film diventa il film di Veltroni superflue leggendo un po'di cose sono circolate Berlinguer
Insomma abbia fatto grandi
Tentativi importanti che però alla fine
Siano
Ne sia uscito sconfitto
Diciamo politicamente
Sia dentro al partito ma anche rispetto al quadro politico del tempo per esempio parlava il professor Galli del
Dei rischi
Che vennero da nel da
Colpi di Stato e roba del genere però dobbiamo tener conto che in quel periodo in Europa era un periodo in cui
Tre
Si apriva alla libertà cioè penso alla Spagna penso al Portogallo per sua stessa Grecia accadevano i colonnelli greci
Quindi
Anche
Il riferimento incide appariva un po'una forzatura
Appariva
Per
Diciamo che un riferimento per
Da una parte secondo me convincerà anche la base del PC che era riluttante sul compromesso storico non dimentichiamocelo io mi ricordo
Per fare andare in testa e nel cuore ai militanti del PC di allora
Il compromesso storico e la politica dell'austerità
Ci vuole uno sportello poi dopo
Non ce ne usciva cioè
E diciamo cioè
Se andare alle assemblee in quei tempi
C'era molta tensione
E molto silenzio non applaudivano molto ma pronti come dicevo quindi diciamo che secondo me quella fase
Fu molto difficile per Berlinguer
E
E credo che
Così fu anche difficile la questione del distacco dal dall'URSS anche se
Diciamo lui si collocava su un percorso togliattiano perché come dice Sposetti cioè aveva già fatto disegnato tutto il percorso Togliatti intendiamo perché una svolta di Salerno
Che le vie le vie nazionali del socialismo era diciamo
Un'affermazione di un'indipendenza di un'autonomia rispetto all'Unione Sovietica quindi la svolta di Salerno e il mille novecento
Quarantaquattro quindi quando l'Italia quando lui venne in Italia prese la guida tecnica per la vita del PC
Insomma
E
Poi lui in questo modo diciamo ovviamente la rafforzo però alla fine
Alla fine
Ci fu anche lì ci furono i mugugni
Alla fine è nata ricomporsi lo strato se vi ricordate
Dopo l'anno dopo la morte livello e questo fu insomma comunque dato la domanda per recupero è è stato un leader sconfitto oppure ha lasciato un'eredità che oggi ci può diciamo sfruttare
Un altro soltanto un altro passaggio e poi dopo la sua fama al CUP per esempio
Ci fu allora la grande discussione sulla scala mobile sull'abolizione della scala mobile e
E PRI dove c'era in pieno e per e-mail commise l'AMA a schierarsi sul fronte del no
Chiedo Cuperlo
Non è che oggi con l'articolo diciotto Champ allo stesso punto CIPE stiamo facendo la
La stessa battaglia perché l'abolizione della scala mobile e diciamo che venne allora
Prospettata con ipotesi catastrofista per lo stipendio gli operai eccetera per il benessere dei lavoratori
Diciamo
Poi alla fine alla fine e diciamo innesco alla politica della concertazione
Cioè si abolirà scali punti di scala mobile ma
Inizio la politica di concertazione che
Diciamo poi porto a degli aumenti
Di stipendio attraverso
Gli accordi sindacali insomma Cuperlo
Ecco Scip grazie grazie dell'invito della possibilità di fare questa discussione sono state
Sono state già dette molte cose
Molte riflessioni
Come sempre
Lucidissima e sul piano politico e storico Di Carlo Carlo Galli e poi
La testimonianza di di Ugo che ha avuto
Un'esperienza dirette anche dei compiti della responsabilità in quella stagione io
Per me un po'diverso perché non non sono
Un politologo ne è uno studioso e dall'altro lato nono una memoria di retta
O meglio di quegli anni si ma non con nell'esercizio di alcuna responsabilità era effettivamente un
Po'giovane
Noi però non posso negare di avere sciolto la FIGC si questo non so chi lo diceva con disprezzo permettete fa parte dell'esperienza della vita anche se devo dire non fu l'esperienza più traumatica che quel partito mi fece rivede perché
Forse non sono mai raccontato Ugo ma quando facevo il segretario della FIGC quindi chiamato un giorno al partito e mi dissero
Che come segretario della FIGC doveva entrare nel consiglio di amministrazione della società editrice del settimanale rinascita
E si obiettiva vengono stava lì a discutere ma perché qual è il criterio quindi
Tutto sommato a comunicare la notizia anche a casa in famiglia con una certa soddisfazione entravano tra
Il consiglio di amministrazione di una società
E mi presentai alla riunione che era stata convocata di lì a un paio di settimane anni se detto intorno a questo tavolo
Prese la parola il Presidente del Consiglio di amministrazione
Che in dodici o massimo quindici secondi propose la chiusura della rivista allo scioglimento della Società mista i voti
Io vidi che tutti alzavano la mano assai anch'io ellissi concluse la mia prima ed unica esperienza nel consiglio di amministrazione
Da lì capire
Che forse la politica non avevamo
Particolare diciamo conquistato un particolare talento ma che la dimensione territoriale era estranea alle possibilità che mi si presentava
Poiché neanche lo scioglimento della FIGC ma quello è un'altra storia
Dicevo non sono uno storico della politica ma è un lo studioso e ne ho una memoria diretta nel senso della responsabilità però io faccio parte di quella generazione
C'è qualcuno qui che ne fa parte quanto me
Che
Scoperto la politica
Ha scelto la politica
E ha scelto di stare da questa parte
Non quando c'era Berlinguer ma perché c'era Berlinguer
E tra quel quando che quel perché c'è tutta la differenza che ci fa oggi vivere con
La partecipazione anche l'emotività
Il ricordo di una persona che molti di noi non hanno conosciuto io l'ho visto forse in un paio di occasioni venne a Trieste io ho odiava viveva a Trieste a fare un comizio in piazza dell'Unità visto raccontato forse a Firenze dove abbiamo fatto una cosa simile qualche settimana fa
E ci fu ma lo scandalo alla Federazione perché
è un personaggio che aveva all'epoca poteva essere mille novecentottantuno ottantadue il
Dandone di
Di una leadership era il capo di quel movimento politico in assoluto e non capitava spesso che venisse a Trieste il segretario generale del partito a tenere un comizio e quindi il responsabile della propaganda
Era intenzionato a valorizzare nel modo più eclatante il comizio di Berlinguer e quindi alla tipografia via chiese di stampare il manifesto con un carattere tipografico sessantaquattro non lo so di modo che la città venne tappezzata da manifesti che non c'è una piazza dell'Unità d'Italia le diciotto il comizio
Di Beha
Lire guerra su tre righe distinte tanta o era alto il carattere e l'idea che noi avessimo invitato il Segretario del Partito comunista cinese era una cosa che produsse una discussione vivace nella Federazione
Vengono ritirati manifesti e ristampati con un Berlinguer più compresso che però data la misura del ma questo per dirvi come l'effettuo l'impatto l'emozione era alta
Così come fu un fortissimo all'emozione per quella morte non ci sono
Ci sono dei passaggi nelle biografie individuali e collettive che pesa ma soprattutto nelle biografie collettive che hanno a che fare con la politica
Nel senso che a me capita di raccontando così a volte ciascuno di noi che siamo qui stasera
A un proprio calendario privato no è diverso per ciascuno quando ti sei sposate nato tuffi gli ha detto il suggeritore il compleanno
E poi siamo tenuti assieme da un calendario civile da una sorta di calendario comune collettivo sono quelle date quei momenti quegli avvenimenti
Che segnano in qualche maniera la sorte il destino
Di una città di un Paese di una generazione
Io lo ricordo sempre ma
Mi è capitato anche oggi ogni volta che esco dalla stazione di Bologna come oggi pomeriggio
Lo sguardo Milva l'orologio a sinistra no ferma le dieci e venticinque perché qualcosa che
Che fa parte della storia della ferita di quella città cioè lo lo spreco lo stupro della città il due di agosto fu talmente profondo lacerante che li hanno persino pensato di fermare il tempo
E l'orologio non è più o di partito tanto doveva segnare
Il momento il passaggio
Di una città che aveva vissuto una storia fino a quell'istante mi avrebbe vissuto un'altra da lì in avanti oggi quando una
Bambina di dodici anni o di nove anni passati davanti è nato molti anni dopo quel due di agosto però probabilmente Senato in quella città gliel'hanno insegnato fin da piccolo la ragione per la quale quello volge ferme lo saprà
E se oggi ci fosse quel ragazzo diciamo di almeno diciannove o vent'anni nato negli Stati Uniti non è che
Saprebbe dirvi che cosa è successo l'undici settembre
Vi saprebbe descrivere
Compiutamente dove si trovava a lui la mattina dell'undici settembre come era vestito come ricevette la notizia
Quando fu il primo istante che vi dalla televisione l'immagine della prima e poi nella seconda torre che si accartoccia vanno su se stesse perché la violenza di quelle vento ha cambiato la storia di quel Paese
E qualunque ragazza americano che ha sia nato in quegli anni avesse in quegli anni mila
Maturità o l'autonomia per potersi ricordare quei momenti non se Visco della mai più
Non voglio fare dei paragoni impropri però per la nostra generazione gli ultimi anni di vita di Berlinguer quelli che noi abbiamo conosciuto più da vicino
Anche perché sono gli anni in cui avevamo già scoperta la politica nei movimenti giovanili nell'organizzazione che poi mi capitò di dirigere di sciogliere e la morte di Berlinguer hanno avuto questo impatto hanno lasciato questo segno questa sorta di impronta
E quando Berlinguer nuove in quella modalità così
Così incredibile no su un palco mentre tiene un comizio e quando si ostina a continuare a parlare anche quando il male lo anche ventitré quando coloro che sono davanti lo ascoltano si vende un conto che c'è qualcosa che non va
E poi da lì inizia una successione di giornate intense commoventi emozionanti fino al giorno dei funerali a San Giovanni con delle immagini che sono rimaste scolpite le mani del Presidente Pertini sulla bara
Le immagini dall'alto dell'elicottero della RAI che riprende questa sterminata
Marea di persone che vanno lì a salutare il loro leader il loro capo
In quei giorni i giornali le televisioni erano pieni di con mente i ricordi
Commemorazioni analisi congedi io lo ha raccontato ma a tanti anni di distanza forse l'il commiato che mi è rimasto più più impresso e non mi ha più lasciato
è quello di Mario Melloni sulla prima pagina dell'Unità lui inattesi firmava Fortebraccio emanato democristiano e poi era cresciuto
Ed era diventato comunista in età più matura
Teneva una rubrica quotidiana sulla prima pagina del giornale del P.C.I. e lui che aveva una profonda considerazione stima affetto nei confronti del leader del suo partito se la se la spicciolo se la cavò
Con un paio di righe non scrisse neanche una cartella neppure mensa la rubrica aveva sì e no dieci dodici righe ma lui se la cavò con una riga e mezzo in quell'occasione scrisse semplicemente questo
è stato un uomo politico punto
Vi pare una banalità punto interrogativo fine
No
è stato un uomo politico
E non era una banalità e forse la ragione che ci porta a trent'anni di distanza e trent'anni sono tanti sono una vita vuol dire che nasce vaga scuole i diplomi ti sposi lavori fai dei figli
Trent'anni sono trent'anni per tutti anche cambiato il Paese cambiata la storia dell'Europa del mondo ma se ha
Se dopo trent'anni c'è ancora
Una parte del Paese che ribadite quella persona e quella personalità con un atteggiamento
Di intensità di vicinanza si può dire di affetto forse no non si dovrebbe dire però diciamolo di affetto
Allora la domanda che vi riporre
Perché succede che poi anche modo di rispondere alla domanda che poni tu poi Carlo ha fatto un ne scuso storico del tutto ineccepibile il lucido come sempre allora perché
A trent'anni c'è ancora questo sentimento
Nei confronti di una persona che come è stato ricordato da Ugo molti di quelli che oggi citano commenta no non l'hanno conosciuta perché sono nati addirittura dopo che se n'era andato forse perché c'è
Qualcosa che ci parla
Di lui leggendo quello che è venuto dopo forse perché ci colpisce la distanza tra quello che è venuto dopo e la testimonianza in particolare degli ultimi anni della sua vita dicevo
Trent'anni è cambiato tutto davvero è cambiato tutto anche nel nel sistema politico nel sistema istituzionale di questo Paese
C'è un esercizio posto lastrico che si può fare se qualcuno ha voglia di cimentarsi mai banale basta andare su Google
E si scarica una copia della scheda elettorale delle elezioni politiche del mille novecentottantasette Berlinguer e molto da tre anni
E poi sempre da Kourou con uno scarica una copia della scheda elettorale della quota proporzionale delle elezioni politiche del ventisette marzo del mille novecentonovantaquattro le prime elezioni che vince Berlusconi
Sono passati sette anni mette a confronto queste due schede
E non c'è un solo simbolo una sola denominazione
Presente sulla scheda del novantaquattro che tu ritrovi nella scheda dell'ottantasette o viceversa è presente nella scheda dell'ottantasette
E che Toni trovi nella scheda del novantaquattro è solitamente quando succede qualcosa di questo genere nel mezzo c'è stato
Boh che cosa accade una rivoluzione una guerra civile uno sconquasso
Noi no noi verità no abbiamo conosciuto fosse una rivoluzione referendaria con un contributo anche di una parte della magistratura l'azzeramento di un pezzo di classe dirigente ma non ci sono stati scontri
E moti di piazza eppure cambia tutto cambia tutto cambiano partiti movimenti liste leadership in una rivolgimento rapido che però ti fa ritornare con la memoria alla morte di Berlinguer e prima ancora quella di Moro nel settantotto perché ed è la prima osservazione che mi permetto di fare ma saranno due tutto quindi me la cavo rapidamente
Perché nonostante l'emozione di quella morte avete lì le immagini nella mostra della piazza San Giovanni
Centinaia di migliaia di persone forse un milione più rendono omaggio alloro Segretario molti non erano magari nemmeno comunisti o non avevano mai votato per il PC l'emozione fu più diffusa
Ma nonostante l'intensità di quel passaggio nessuno pensava che morto Berlinguer sarebbe finito il giorno dopo il Partito Comunista Italiano attenzione rispondeva la tua domanda
Che sarebbe finito per altre ragioni alcuni anni più tardi non molti anni più tardi e che già nella morte di Berlinguer al tempo della morte di Berlinguer aveva
E spesso molte delle radici della sua crisi strategica e della sua vocazione storica ma nessuno immaginava che è scomparso il capo dei comunisti si sarebbe dissolto quel movimento politico e potere un capo carismatico
Era un leader riconosciuto
E sei anni prima quando il nove di maggio si apre il cofano di quella Vernola abbia Capitani e le Brigate Rosse restituiscono il corpo martoriato del Presidente della DC nessuno penso
Nel momento più acconto della tragedia
Che il Paese attraversava e che la democrazia italiana affrontata dopo la fine della seconda del secondo conflitto mondiale ma nessuno penso che ucciso un modo molto buono sarebbe finita la Democrazia Cristiana cioè
Era una stagione storica nella vita di questo Paese segnata anche da grandi personalità di grandissima forza capacità evocativa riferimento morale
Ma non c'era un'identificazione assoluta tra la sorte individuale di quelle personalità e il destino collettivo di quei movimenti politici
Dopo quella stagione invece noi abbiamo conosciuto un ventennio e forse più segnato esattamente da una logica rovesciata
Dove movimenti politici partiti
Molto più fragili dal punto di vista della loro cultura identitaria
Si sono progressivamente affidati al destino alla sorte individuale di leadership assai meno autorevoli e carismatiche di quelle di cui stiamo parlando questa sera
E che hanno invece prodotto una identificazione
Ma tutto ciò ha reso la nostra democrazia io mi permetto di dirlo più fragile non più forte
Perché quello è un elemento che rendeva in qualche modo il tessuto connettivo del Paese della nazione in grado di affrontare momenti drammatici e tragedie vere come quelle che ove ha ricordato parliamo di un decennio segnato dalle versione dello stragismo del terrorismo
Eppure c'era la capacità di reagire anche in ragione di un sistema politico che non va rimpianto nella modalità e della forma partito del tempo che non è riproducibile per tante ragioni che queste che avrebbe cada in maniera magistrale
E non mi permetto di farlo io ma non è riproducibile ma ciò non toglie che quella dimensione fu una dimensione che contribuì a difendere la nostra democrazia
E anche il linguaggio della politica
Si faceva carico di questo aspetto caldo ricordato la complessità del ragionamento politico
Dopo l'undici settembre l'altro undici settembre quello del settantatré Berlinguer vedo dedica
Tre articoli tre saggi su Rinascita a spiegare il percorso logico e la visione di fondo che ispira la politica del compromesso storico
Oggettivamente non se la non se la sarebbe potuta cavare con un Twitter di centoquaranta Calcara terminale colta Santiago democrazia in pericolo alleanza con la DC punto
E poi via colte le non era la stessa cosa erano ma non era solo un problema di
Ampiezza e di respiro della riflessione era proprio un problema di linguaggio
C'è una riflessione che io ho sentito fare una volta Marco Follini che mi ha colpito Marcon intellettuale una personalità che ha avuto esperienze dirette di responsabilità nella politica della DC in quegli anni il movimento giovanile
E noi a una volta mi diceva che
Tra le cose che più l'hanno colpito lo colpivano
Di quella generazione di leader parliamo appunto della cosiddetta Prima Repubblica era il fatto non solo perché in guerra leva per modo voleva Telandro ti valeva per Craxi per la Malfa e anche per il capo storico della destra missina
Era la caratteristica comune a tutti di usare nella dimensione pubblica nelle piazze
Ma anche alla televisione un linguaggio sistematicamente più un moderato dei sentimenti che albergano in una parte molto ampia del loro elettorato di riferimento
Ma non è che lo facesse o per una questione di garbo nodi bonton di stile
Per quanto lo stile abbia un certo rilievo nella vita delle persone nei profili della politica lo facevano per una ragione diversa perché erano consapevoli che tra le funzioni io una classe dirigente di una élite
Come quella
Che allora essi rappresentavano c'era anche lo scopo l'obiettivo di incanalare di stradale milioni di persone dentro il solco profondo della democrazia repubblicana e del patto costituzionale
Ed è diverso anche in questo caso quello che è successo dopo
Perché noi abbiamo conosciuto in anni molto più recenti che hanno formato però le generazioni che oggi si affacciano come voli di responsabilità
Nella vita sociale della vita pubblica nella vita politica noi abbiamo conosciuto invece una stagione segnata da leadership diciamo così
Molto meno autorevoli molto meno carismatiche ma che invece hanno utilizzato un linguaggio nella sua dinamica più incendiaria hanno utilizzato un linguaggio molto più radicale molto più estremista persino di sentimenti
Che a volte albergava o meno una quota potenzialmente maggioritario dei nove lettorati di riferimento ma era anche quello un modo per compensare una fragilità
Delle culture politiche e dell'identità alzare il volume di quel mix come se fosse sufficiente quello a sopperire ad un deficit ad una fragilità di tutto il resto
E noi abbiamo una responsabilità secondo me una piccola colpa non so se poi tanto piccola che abbiamo considerato questo elemento quasi come un el
Uno spirito del tempo qualcosa frutto dello spirito del tempo
E l'abbiamo derubricato a costume colore folklore
Battute ed è accaduto così che abbiamo abbassato l'asticella della tolleranza
Ed è accaduto così che
Chi una mattina salito al Quirinale a giurare sulla Costituzione nelle mani del Presidente della Repubblica è diventato Ministro della Repubblica italiana
Ha potuto dire che bisognava ricacciare migranti in mare a colpi di fucile o che si sarebbe armato al popolo padano per impedire di fare un federalismo alla rovescia tutti dicevano una battuta e scivolava in Settima Ottava pagina ma no non è così
Uno degli insediamenti di quella stagione di Berlinguer non solo suo
E che c'è una responsabilità delle classi dirigenti e questa responsabilità la devi esercitare sempre anche sul terreno del linguaggio
E allora e venga la risposta e chiudo
è stato un leader politico sconfitto Toumi Chieti
Io penso di sì
Io penso che Berlinguer sia stato
Un leader politico che alla fine della sua parabola umana e politica
Ha subito una sconfitta e l'ha subita insieme al movimento che lui ha rappresentato in quella forma mirabile che noi abbiamo ricordato in tante occasioni
Carlo ripercorso in quattro passaggi della lunga anzi nemmeno lunghissima stagione politica che lo vede protagoniste che poi coincide con quel decennio settantadue ottantaquattro
Io penso che sia abbastanza convincente la tesi di chi sostiene che al fondo Berlinguer ha avuto una vera
Una sola vera strategia che lui ha declinato in forme diverse nei contesti storici che gli sono stati consentiti
Lui ha avuto una sola vera strategia politica ed un solo vero interlocutore nella persona del Presidente della Democrazia Cristiana con gli argomenti e le distinzioni che qui Carlo Callea assolutamente ricordato
Ma non c'è dubbio che quella strategia declinata prima nella forma del compromesso storico
E poi dopo la seconda svolta di Salerno poi ricordato la prima la seconda è dell'ottanta all'indomani del terremoto in Irpinia con l'alternativa democratica era la strategia che puntata
Ad avvicinare il più prossimamente possibile
I comunisti all'esercizio di una responsabilità di Governo del Paese e non c'è dubbio che dopo il quarantotto Berlinguer sia stato il leader comunista che più è riuscito in questa impresa
C'è riuscito fino al punto massimo consentito consentito dalla
Dinamica del che avvenimenti interni al nostro Paese e consentito dalla dinamica dei condizionamenti internazionali del nostro Paese
Ma in questo senso io penso che abbia ragione anche chi sostiene
Che
La grande utopia berlingueriana e cioè quella scommessa che lui interpreta nella maniera più lucide più acuta
Non si spezza nel mille novecentottanta
E non finisce con la morte di Berlinguer mi sembra il più convincente la tesi di chi sostiene che quella grande utopia berlingueriana finisce il nove maggio del mille novecento E settantotto
Finisce con la morte di Moro con l'uccisione del capo dell'iter della DC che aveva scelto quella strategia
E a quel punto la storia d'Italia prende una piega diversa non nell'immediato perché l'emergenza terroristica e al suo massimo apice ma il solco e tracciato
La DC ripieghi era sul preambolo di Donat Cattin e sulla pregiudiziale anticomunista
E si trova di fronte il Partito Comunista per un verso il Partito Socialista per l'altro ad uno dei momenti più difficili e per certi versi drammatici se consideriamo la scelta di indirizzo e di visione
Del futuro del Paese di quelle due forze politiche
Berlinguer dopo la chiusura da parte della di scivolo un questionario dopo che capisce che la DC ogni altra il ponte levatoio la pregiudiziale anticomunista precludeva quel percorso di collaborazione che peraltro si è logorato lungo
Il cammino nel settantanove il PCC aperte una quota significativa di consensi nelle elezioni politiche
Penta la strada di un accordo politico e strategico con il PSI di Bettino Craxi
Credo di ricordare che ci fu un vertice con due delegazioni molto significative delle i due partiti a Frattocchie che non ebbe nemmeno l'esito negativo
Ci fu lo spazio per una certa fase per capire se le condizioni potevano consentire quella strada
Ma Bettino Craxi è stato un grande uomo politico
Un uomo politico di grandissima lucidità dal suo punto di vista
E noi capisce
Di fronte alla chiusura della Democrazia Cristiana che rialza il ponte levatoio e che chiude la possibilità di una collaborazione a sinistra con il principale partito del della sinistra italiana trenta per cento dei voti
Bettino Craxi e di fronte ad una scelta decisiva per il suo avvenire
E compie una scelta consapevole e questo è fuori dubbio
Io ritengo sbagliata e questo conta nulla
Drammatica anche per le conseguenze che avrebbe prodotto nel medio lungo periodo sulla sua leadership persino sulla sua sorte personale
Però da grande politico lui vede che c'è uno spazio uno spazio che il Partito Socialista può e deve occupare in quel momento
L'unico teme che un'alleanza con il Partito comunista nella dinamica dei rapporti di forza tra le due
Tra i due partiti lo costringa ad una logica di assimilazione dentro
Capisce invece che scegliere una rottura a sinistra e collocarsi compiutamente
In un ambito che non è banalmente centrista o meno centrista è un nuovo centro sinistra dal suo punto di vista
Può restituirli un potere di condizionamento della vicenda storica del Paese che non avrebbe avuto in una condizione diverso
E sceglie quella strada
E Berlinguer
è una parte del gruppo dirigente del PC
Piacerebbe chiedere a Ugo Sposetti con quale parte stare all'epoca
Una parte del gruppo dirigente del PC ma Berlinguer sicuramente si sente tradito dalla scelta del vertice socialista
E si apre una frattura i due uomini probabilmente non si sono mai presi per il verso giusto non si sono mai piaciuti era molto diversi anche caratterialmente era quello che abbiamo letto nel nuovo biografie e si apre una fortuna che non siano comporrà più
E che troverà la sua epifania pochi mesi prima del valore di Padova quando la delegazione comunista entra nel catino del congresso socialista di Verona
E viene sommersa dei fischi dei Telegatti socialisti
E credo che Bettino Craxi che era un uomo intelligente
E trattato certamente di sensibilità ebbe a pentirsi di quella battuta scadenza te sgraziato a Kevin sfuggiti bocca ma i politici a volte non sanno resistere
Quando dal palco di quel congresso in favore di telecamera commento il tutto dicendo che non era stata una scelta elegante fischiare la delegazione comuniste non aveva fischiato perché
E con una lunga pausa
Per definizione craxiana aggiunse non so fischiare
Ma pochi mesi dopo piazza San Giovanni restituiti con tutti gli interessi i fischi al capo leader socialista
Quando venne annunciata la sua presenza sul palco delle autorità dalla Presidente della Camera Nilde Iotti la frattura lì si consuma e probabilmente è un passaggio nel quale
Anche Berlinguer
Non è in grado di gestire con la sufficiente visione alcuni passaggi che si determinano nell'immediato
Per esempio io credo che sia giusta l'obiezione la critica che viene mossa all'Iran comunista nella scelta che fece di liquidare il primo Governo Craxi senza una riflessione più articolata
Primo Governo Craxi aiutatemi voi non era un Governo banale nella sua composizione primo Governo Craxi mille novecentottantatré un governo dove Giulio Andreotti e ministro degli esteri
Mino Martinazzoli e Ministro della Giustizia Bruno Visentini e Ministro delle Finanze Oscar Luigi Scalfaro e Ministero degli interni Giovanni Spadolini e Ministro della difesa
Non era un Governo banale
Ma la rottura si era consumata era IRVIT irrevocabile almeno per una fase e a quel punto e chiudo ma è la cosa alla quale tengo di più e che voglio dirvi
E a quel punto c'è l'ultimo per cinque
Perché la cosa a cui tengo di più mi fa piacere che ci sia un questa sera non abbiamo mai discusso sono abbastanza sicuro che la pensiamo in modo radicalmente diverso su questo punto ma bello discutere
Perché e l'ultimo Berlinguer che alla mia generazione parla più del Berlinguer precedente
Perché e l'ultimo Berlinguer che ci fa scoprire la politica e ci fasce gli eletti stare per la vita da questa parte del campo
Perché e l'ultimo Berlinguer quello che si pone di fronte alla DG che ha alzato il ponte levatoio e a quello che è tra virgolette vissuto come il tradimento della leadership socialista
Che sceglie di costruire un'alleanza strategica di governo che porterà al Paese il debito pubblico anni ottanta questione morale tutte le cose che sappiamo
Il leader comunista si trova di fronte ad un tema strategico
Ancora nel settantanove e poi nell'ottantatré perderemo altri voti ma è una forza del trenta per cento rappresenta un italiano su tre
La più grande forza della sinistra di questo Paese il dramma dell'ultima stagione politica di Berlinguer è
Dove spendere questo patrimonio
Cosa fare di questo enorme bagaglio di consenso certo amministrare bene Modena l'Emilia Romagna Bologna la Toscana e tante altre città e regioni ma sul piano politico strategico
Tu rappresenti il trenta per cento del Paese ma chi è preclusa la via del Governo ti è preclusa per una serie di ragioni connessi anche la tua identità
Che non è in discussione anche se non risponde in una tribuna elettorale dicendo si potrebbe anche discutere in una prospettiva futura di un'evoluzione della sinistra italiana però
Però diciamoci la verità no Berlinguer è un comunista italiano è un un uomo interamente compreso nella storia
Nell'area culturale l'identità di quel movimento politico
Come spenti quel patrimonio straordinario
E quel Berlinguer lì
E la risposta che quel Berlinguer da questa domanda che ha conquistato una generazione come la mia perché lui dice
Alzare lo sguardo sul mondo perché Luigi c'è
E del Berlinguer
Del movimento pacifista della scoperta di temi ambientalisti di quella cosa che noi oggi chiameremo alla sostenibilità ed Berlinguer che avvicina
Con tutti i limiti di quella cultura di quel partito il movimento comunista italiano alla tematica dei diritti civili dei diritti umani del pensiero delle donne del pensiero femminile
Berlinguer che viene al congresso della FIGC e dice in una sorta di visionarli utopia
L'anno prossimo convocato un congresso chiamate
Gli scienziati
Vi chimici fisici gli architetti gli ingegneri e poi gli storici economisti e poi i filosofi fatto un congresso sulla futuro logica ripensare al due mila eravamo
è un bene perché dice e il mondo intorno a noi che sta cambiando e voi avete la responsabilità di stare interamente dentro un mondo che sta cambiando attrezzatevi culturalmente a capire questo mondo che sta cambiando
Probabilmente non l'aveva compreso quel mondo se è vero che nei grandi laboratori accademici americani c'era qualche anno la grande ideologia del liberismo più sfrenato
Si stava
Costo vendo nella sua dimensione complessa però lui individua una traccia di lavoro una linea un solco
Dove c'è anche il tema della questione morale che però non è l'unico tema che assorbe e riassume quella stagione
Qual è l'elemento di differenza io non la conoscevo Berlinguer ma ho avuto il privilegio di discutere di conoscere di parlare di interrogare alcuni tra i suoi collaboratori
E alcuni dei degli esponenti di punta di quel partito
Qual è la ragione il punto sul quale io mi sono trovato lo dico con tutta la modestia del caso è proprio in punta di piedi non diventi senso che non mi ha mai persuaso mai convinto anche in anni recenti
Quando l'ho sentito argomentare età dirigenti all'epoca giovani che poi hanno assunto vuole di responsabilità nella sinistra italiana la lettura secondo la quale quest'ultimo Berlinguer sarebbe stato un leader politicamente sconfitto e o di ho ricordato io credo che la sconfitta c'era stata e chiaramente a quel punto l'impiegato in una ridotta moralistica e minoritaria
Costringendo la sinistra italiana a perdere delle occasioni preziose per ricollocare se stessa nella dinamica politica del Paese
Non avevo una particolare empatia con chi teorizzava l'unità socialista in quegli anni all'interno di quel partito
A me questa tesi non ha mai convinto
Io penso che nell'ultimo Berlinguer non ci sia nessuna ridotta moralistica minoritaria nessuna residualità
Io penso che nell'ultimo Berlinguer ci fosse l'intuizione che di fronte alla crisi strategica di quel movimento politico bisogna sancito di collocarlo nella storia del Paese anche nella storia d'Europa
Ma dentro delle coordinate che erano la rivendicazione orgogliosa non ditta buchetto ottenute il passato ma di una curiosità
Verso il mondo che è cambiato intorno a lui e intorno a noi
E io penso che invece è una delle responsabilità forse la responsabilità fondamentale
Delle leadership perché la sinistra italiana conosciuto dopo la morte di Berlinguer
è stata quella di non avere avuto il coraggio la determinazione
Di proseguire lungo quella strada ritenendo che il compito delle generazioni successive a quella fosse unicamente
La conquista del governo del Paese
Io penso che governare sia fondamentale
Io penso che se sceglie di partecipare alla politica
Militando in un partito non ti iscrivi ad un'associazione culturale ad un centro studi e lotte per il potere per conquistare il potere il governo di una città di una Regione di un Paese
Se non fai questo non sa che un partito
Ma penso anche che se sei la sinistra non puoi ridurlo unicamente alla sfera del governo del potere la tua vocazione la tua natura la tua identità perché sa di un'altra cosa devi essere anche un'altra cosa
Berlinguer andai ha trasmesso a questa dimensione
Mentre non tutte le leadership e le classi dirigenti che lo hanno contestato invita
E che hanno proseguito l'esperienza della politica della sinistra a mio modestissimo parere sono state all'altezza di questa parola
E allora oggi e chiudo l'articolo diciotto e come
La scala mobile no
Sicuramente no
Credo che Berlinguer rischio di andare in minoranza sul referendum credo che la direzione del partito voto e passo per un voto l'adesione al referente
Poi si vide col senno di poi che
Quella partita non fu giocata nel modo giusto sarebbe interessante discutere delle conseguenze di quelle riforme perché per esempio viene in mente che negli ultimi quindici anni come spiega Luciano Gallino
Dieci punti di PIL in questo Paese si sono spostate dai redditi da lavoro dipendente autonomo ad altre fonti di reddito di rendita e di profitto e forse un problema di quali anzi e di giustizia nella distribuzione dei redditi in questo Paese esiste oggi come esisteva allora
Ma no non c'è nessun tabù nessuna battaglia ideologica da fare io mi auguro
Che si possa trovare una sintesi è un accordo sulla riforma del mercato del lavoro io sono convinto che nella legge delega
Del governo firmata dal ministro Poletti ci siano molte cose non giuste di più necessaria sacrosante
Io penso che questo Paese abbia l'assoluta necessità di una riforma complessiva dei suoi ammortizzatori sociali io penso che estendere il diritto di maternità anche alle donne lavoratrici che oggi non ne hanno diritto non ne godono sia una forma di civiltà
Io penso che trovare un maggiore equilibrio nella spesa pubblica italiana tra politiche passive ammortizzatori ordinari ente evoca e politiche attive e cioè formazione orientamento investimento sul capitale umano di questo Paese sia la linea che ci mette sulla scia dei Paesi che mediano retto l'urto di questa crisi sul fronte occupazionale
Io penso che si possa riorganizzare e rivedere complessivamente quel modello
Però sono anche convinto che servono le risorse
Che le riforme vanno fatte
Assumendo un modello nella sua complessità
E che se tu dici modello tedesco ed information ed alla fine s'non puoi prendere i bassi salari
O la riduzione delle indennità dei sussidi
Ogni taglio delle pensioni in essere del quindici per cento di quelle in entrata del cinque per cento perché in questi anni l'occupazione complessiva il monte ore lavorate della Germania non è cresciuto e persino diminuito
Ed è il Paese europeo dove più cresciuto il numero dei cosiddetti working Poor lavoratori poveri
Però ci sono delle cose di quelle riforme che devi prendere ed è giusto importante nel nostro Paese
Per esempio il fatto che un'ora di straordinario non può costare meno di un'ora di lavoro ordinario per esempio una redistribuzione delle ore lavorate per esempio in portandolo dal sistema francese
Le frange solidali che abbiamo introdotto con un emendamento in Commissione al Senato qualche giorno fa
Ma devi anche avere chiaro che si può introdurre un principio universalistico di protezione per tutti i lavoratori
Che lo chiami o meno flexsecurity devi avere le risorse per poterlo fare sappiamo quante risorse sono necessarie in questo Paese e allora deve avere un disegno organico
Dove però io non capisco senza disegno e organico e se l'obiettivo è comune a tutti noi quello di garantire più difese più tutele più diritti a chi oggi non li ha
Ma perché
Tanto più che riguarda una minoranza dei lavoratori si dovrebbe esibire lo scalpo di un pezzo dello Statuto dei lavoratori che
Tutela un pezzo di quel mondo perché è stato già modificato l'articolo diciotto dalla legge del due mila dodici la legge Fornero
Oggi garantisce l'obbligo dire integra unicamente nel caso di licenziamento discriminatorio palesemente discriminatorio nei è stato il licenziamento economico ci si rimette comunque
Alla sentenza di un giudice che ha il compito di verificare se si tratta davvero di un licenziamento economico
E quindi con un meccanismo di indennizzo o se non si tratta di un licenziamento discriminatorio
Ma quel tema Vito venne introdotto nel settanta nello Statuto dei lavoratori esattamente per impedire che si viola su un principio che era stato sistematicamente violato per decenni
Per cui si cacciava al lavoratore che non faceva comodo perché è perché sindacalizzata o perché con delle opinioni che non coincidevano con quelle
Del datore di lavoro e per mille altre ragioni
Perché devi riformare
Il mercato del lavoro che ha bisogno di riforme radicali e coraggiose e ripeto
Gran parte dei contenuti di questa legge delega vanno nella direzione non giusta sacrosante dobbiamo lavorare con fermezza per fare in modo che la legge arrivi in porto ma perché non discuterne
Senza lasciarsi andare
Ha una logica ancora una volta linguaggio
Dove chi non la pensa come te
Diventa un avversario da abbattere è stato il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama
A dire che l'America senza i sindacati e sarebbe un Paese più giù più ingiusto proprio le più ingiusto
I sindacati hanno tanti difetti tanti limiti politici organizzativi
Divisione
Ah non conviene a nessuno dire
Che sono un problema del Paese
Sono nostra ordinario strumento che va rinnovato che va ripensato come i partiti del resto
Ma non l'ho visto non lo riforme questo Paese non lo saldi questo Paese non esce dalla crisi più grave dell'ultimo secolo se non costruisce di nuovo le ragioni di una coesione
Dove le grandi forze sociali i grandi corpi intermedi tornando ad assolvere un ruolo
E se non assumi la convinzione tu per primo che non basta governare dall'alto
Ma deve avere il consenso che certo si esprime nel voto ed è stato un voto molto molto significativo quello di maggio ma deve essere un consenso che sulle riforme costruisce giorno per giorno
Questo Berlinguer ce la trasmesso ce l'ha insegnato anche a chi come me come tanti di noi non l'ha mai incontrato non ha mai conosciuto ma ci ha lasciato questa testimonianza
La testimonianza
Di un uomo di parte ma non di un uomo fazioso
La testimonianza di un uomo appassionato alla politica ma che non ha mai consentito alle passioni di dominare su quel tanto di razionalità che la politica deve avere
Il linguaggio di un uomo politico che ci ha insegnato a parlare e ci ha ricordato quella cosa che Tullio De Mauro cita detto tanti anni fa che la lingua parla per noi ma prima ancora la lingua pensa per noi
E se le cose che dice vuol dire che le cosa ne pensi ma se pensi giusto tardi meglio e lui ci ha insegnato a pensare ad appassionarci è un po'anche a parlare grazie
Grazie a tutti
Conoscere