Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cina, Emergenza, Esteri, Immigrazione, Obama, Rassegna Stampa, Rifugiati, Unione Europea, Usa, Xi Jinping.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 19 minuti.
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9:30 - CAMERA
10:00 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Parlamento
8:30 - Senato della Repubblica
13:30 - Parlamento
14:00 - Camera dei Deputati
14:00 - Camera dei deputati
14:00 - Camera dei deputati
Oggi non gli scrutatori di Radio Radicale venerdì venticinque settembre questo l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale accurate
Di David Carretta diversi temi di cui ci occuperemo quest'oggi partiremo innanzitutto darla crisi dei rifugiati che sta attraversando l'unione
Europea
Mercoledì c'è stato un vertice che si è concluso a tarda notte questa anche la ragione per cui questa rubrica non è andata in onda
Ieri mattina vertice in cui si sono annunciate diverse misure che riguardano soprattutto la dimensione esterna della
Crisi dei rifugiati e vedremo queste misure con del mondo che le commenta positivamente in un editoriale di oggi dal titolo
Migranti d'Europa progredisce fa progressi sì un po'più critico col scettico invece
Il mio artatamente su quotidiano liberali americano che parla di un passo modesto per
I rifugiati
Questo il titolo dell'editoriale il riferimento è alla decisione adottata martedì dai Ministri dell'interno dall'Unione europea di
Ridistribuire centoventi mila richiedenti asilo tra di stati membri collegato in qualche modo all'atto crisi dei rifugiati è la guerra in Siria
Rispetto la quale leggeremo un editoriale dal Wall Street Journal Orlando a proposito di un
Audizione che c'è stata al Congresso del generale Devid Petraeus l'intervento Petraeus il titolo mancando una strategia
Le conseguenze di quanto sta accadendo in Siria minacce l'anno gli Stati Uniti per decenni scrive il giornale ma non solo
Vedremo nel testo minacce in qualche modo anche l'Europa proprio con la crisi dei rifugiati a proposito di Stati Uniti oggi ci sarà un importante vertice la Casa Bianca tra il Presidente Obama e il suo omologo cinese Shi Jim Ping
Lo presenteremo con il Washington post è un editoriale dal titolo il tempo di andarci giù duro sulla Cina e il Presidente sci Gino Pinga questo l'invito del quotidiano americano
Al Presidente Obama cominciamo però dalla crisi dei rifugiati l'accoglimento di le mondo alla serie di riunioni che ci sono state questa settimana a Bruxelles a Primi Ministri dell'interno poi
I capi di Stato e di governo o migranti l'Europa fa progressi e il titolo dell'editoriale del quotidiano francese che scrive
E poi si muove all'Europa si potrebbe applicare l'espressione di Galileo a proposito della rotazione della terra
Alla fine infatti l'Unione Europea iniziamo a muoversi anche se perché non ha altra scelta è stato così con la lunga crisi dell'euro
Sta andando così con la crisi dei migranti e dei rifugiati siciliani e altri che cercano di arrivare in centinaia di migliaia sul vecchio continente l'Unione europea sempre sprovvista delle armi giuste quando arriva una crisi maggiore
Ma spesso progredisce nella densità la riunione dei ministri dell'interno di martedì ventidue settembre seguita da quella dei Capi di Stato e di Governo mercoledì lo dimostrano
Si temeva l'incapacità dell'Unione europea di condurre un'azione minima collettiva di fronte a una tragedia che riguarda in primo luogo il nostro continente ma forse secondo le Monde
Si è stati troppo pessimisti innanzitutto secondo le Monde
Il concetto buttato mercoledì dal vertice europeo su proposta della coppia franco tedesca e quello buono aiutare i rifugiati a restare vicino al loro Paese d'origine
La Siria certo prescrivere mondo ha ricordato che l'asilo è un diritto assoluto per ciascun individuo perseguitato come ha detto ad alta voce la cancelliera Angela Merkel
La Commissione ha anche ragione a mangiare procedure di infrazione contro diciannove Paesi che violano le regole europee
Sull'asilo in un mondo in cui rifugiati hanno come unico bene loro telefono portatile e dichiarazione delle acacie gliela tedesca probabilmente hanno amplificato l'afflusso
I migranti l'Unione europea in difficoltà ad alcune settimane ma ora secondo nel mondo a un piano d'azione ragionevole questo piano per l'appunto
Passa dagli aiuti e rifugiati affinché restino dove sono la chiave spiega le monde risiede nella risoluzione la più rapida possibile del conflitto siriano
Ma l'aiuto di un miliardo di euro ai rifugiati restati nei paesi vicini della Siria c'è Turchia Giordania Libano è una prima buona decisione
Questi fondi infatti dovrebbero andare alle agenzie dell'ONU la cui mancanza di risorse è stata la vera causa della partenza di numerosi siriani dei campi profughi
Nel mondo poi affronta la questione in chiave di politica interna Nicola Saba così l'ex Presidente francese e aspirante
Presidente nelle elezioni
Del due mila diciassette contro Fossò Londero ha voluto agitare in Francia la paura di un'Europa sommersa attaccando la decisione di ridistribuire centoventi mila rifugiati tra i Paesi europei
Questi centoventi mila non sono nulla detto perché dietro ce ne sono milioni milioni che spingono per entrare ma è falso secondo le Monde i rifugiati preferiscono rimanere vicini alla Siria inoltre
La Francia non è per nulla sommersa
L'ex Presidente francese Sarkozy avrebbe dovuto per contro
Salutare positivamente la riforma in corso degli accordi di Schengen e delle regole europee ormai i rifugiati il cui diritto all'asilo incontestabile cioè Siria Iraq Eritrea
Saranno accolti sulla base di quote fissate dalla Commissione in accordo con i Governi sono finiti i piccoli giochi per cercare di sapere in quale Paese europeo un rifugiato abbia messo piede la prima volta per poi
Rispedire in quel Paese secondo il principio delle regole di Dublino
Per farlo saranno creati dei campi di accoglienza battezzati hot spot nei Paesi di ingresso
Con il compito di registrare i rifugiati e gestire i casi di chi non ha il diritto all'asilo come migranti economici dei Balcani o dell'Africa occidentale infine
Il controllo di tutte le frontiere dell'Unione europea sarà rafforzato grazie a Frontex
Conclude nel mondo
Anche il fronte del rigetto della solidarietà quello dei Paesi dell'Europa dell'est comincia I volgare in particolare sotto la pressione della Polonia che ha sostenuto insieme di queste misure insomma
L'Europa inizia a far fronte davvero alla crisi così
Le monde che vede dunque con ottimismo alle prospettive dopo questo vertice europeo dietro il quale però ci sono stati
Scambi d'accuse e recriminazioni
In qualche modo una mancanza di
Unità tra i partner europea e i e lo evidenzia
Il il New York Times un editoriale dal titolo un pazzo modesto per i rifugiati commento dedicato in particolare la proposta di ridistribuire i centoventi mila
Richiedenti asilo scrive il quotidiano Libero americano l'Unione Europea finalmente fatto il minimo che poteva fare
E da adottato una decisione per ridistribuire centoventi mila richiedenti asilo tra i suoi Stati membri
Questo allevierà un po'dell'apprensione sui Paesi in prima fila colpiti da un flusso senza fine di rifugiati dal Medioriente dal Nordafrica
Ma
Il tempo che ci ha voluto per fare questo passo modesto
E la dura resistenza di quattro Paesi dell'Europa dell'est offre un'illustrazione grafica della grave minaccia posta da questa crisi principi fondamentali dell'Unione europea
Quasi mezzo milione di persone sono arrivati in Europa quest'anno gran parte delle quali sono entrate
Nell'Unione attraverso la Grecia Italia l'Ungheria ricordarlo il New York Times che pure
Malgrado
La sfida umanitarie politica posta da questo flusso l'Unione Europea è riuscita a mettersi d'accordo solo su risposte minime
Il voto di martedì al Consiglio affari interni con il no di quattro Paesi che ora dovranno adeguarsi alla decisione è arrivato dopo settimane di inutili sforzi per raggiungere un consenso unanime su come ricollocare almeno una parte di questi richiedenti asilo
Non sono ancora chiari tutti i dettagli del Piano è difficile capire poi come i Paesi dell'Unione Europea riusciranno impedire richiedenti asilo di spostarsi verso
Il loro stato preferito il più delle volte la Germania questo del resto è stato uno degli argomenti usati da Repubblica Ceca Ungheria Romania Slovacchia
Per votare no alla ridistribuzione dei richiedenti asilo
Ma la questione non è
La logistica ai membri dell'Unione europea era stato chiede richiesto di condividere una parte del fardello della più grave crisi di rifugiati della seconda guerra mondiale
E alcuni dei nuovi Stati membri hanno cercato in modo vergognoso di farlo vergognoso perché
Solo pochi anni fa
Poco più di una decina d'anni fa
Si era registrata come dire la l'adesione ai valori e principi europei
Con L'Unità la riunificazione dell'Europa ad ogni modo scrive il New York Times la crisi dei rifugiati
Come la crisi del debito greco prima ha chiarito che le due principali conquiste dell'Unione europea la moneta unica e la libertà di movimento mancano di fondamenta solide in particolare di regole e istituzioni uniche
Per funzionare in tempi di crisi
L'unità e messa duramente alla prova oggi invece di unirsi per gestire le crisi molti paesi hanno adottato la strategia di darsi la colpa all'uno all'altro
La Germania l'Austria Ungheria e la Slovenia hanno reintrodotto i controlli alle frontiere
I partiti nazionalisti populisti anti Unione europea si sono rafforzati
La Slovacchia la cui quota dei rifugiati e di appena ottocentodue persone ha promesso di contestare davanti alla giustizia europea la decisione di martedì
In realtà però secondo il mio tight sinistri all'interno dell'Unione hanno fatto bene a smettere di cercare un consenso unanime imporre le quote con un voto
Grecia Italia Ungheria non possono assorbire le migliaia di persone che continuano ad arrivare e l'unione europea non può
Permettersi di rinnegare i suoi valori così quotidiano Liberal americano è strettamente legato alla crisi dei rifugiati e la guerra in in in Siria
Ci sono movimenti diplomatici importanti alcuni sono emersi anche
In qualche modo durante il vertice sui rifugiati con Angela Merkel che ha detto
Bisogna parlare con Bashar al-Assad il dittatore siriano Recep Tayyip Erdogan il Presidente turco ha detto che è possibile una transizione con Assad annunciato una
Iniziativa diplomatica all'ONU un tavolo a tre con
Con a Turchia Stati Uniti e Russia all'assemblea generale interrogativo S questo sia il preludio a un Dayton sulla
Sulla Siria ma sulla Siria
Il Wall Street Journal a un editoriale a proposito
Degli avvertimenti lanciati da quello che è stato per un certo periodo un eroe americano poi un recuperò ed è l'Amministrazione Bush
E poi un'importante responsabile politico dell'Amministrazione Obama Petraeus l'intervento Petraeus il titolo mancando una strategia le conseguenze di quanto accade in Sicilia ci minaccia l'anno per decenni
Scrive il giornale
Il Presidente Obama può minimizzare finché vuole il Causin Medioriente ma la realtà alla fine tende a prendere il sopravvento ad affermarsi da sola Petraeus è ricomparso dal suo esilio politico per cercare di usare il defibrillatore martedì
Nella sua prima testimonianza davanti al Congresso da quando uno scandalo personale aveva posto
Al
Fine alla sua carriera quattro anni fa il generale Petraeus ha spiegato che se gli Stati Uniti rimarranno assenti di fronte alle norme violazioni dei principi base dell'ordine internazionale i pericoli sì moltiplicheranno
Il generale ha parlato di progressi inadeguati degli Stati Uniti nell'indebolire lo Stato islamico in Iraq così come di abdicazione nella Cernobyl geopolitica che è diventata la Siria
Ha chiesto più buon mandamenti forze speciali per mitigare la guerra civile e la crisi dei rifugiati
Altrimenti ha detto le conseguenze del tracollo della Siria ci minaccia l'anno per decenni e più a lungo sarà permesso di continuare più i danni saranno severi
Queste
Sono anche le elezioni o meglio sono le elezioni apprese dal Sergio civile e militare
Che lo stesso Petraeus aveva condotto che aveva permesso secondo il giornale di sconfiggere Al Qaeda in Iraq nel biennio due mila sette due mila otto
Uno dei medici dei Petraeus in quello sforzo oggi si prepara ad andarsene
Per la frustrazione su quanto
Sta accadendo in Siria si tratta di giornale del che sta per lasciare il posto di inviato speciale
Che ha cercato di assemblare una coalizione globale contro lo Stato islamico il generale Allen aveva la credibilità per lanciare una campagna limitata contro
Il sedicente aspirante califfato ed era giudicato ed era guidato in qualche modo da un obbligo morale nei confronti delle persone che subiscono l'oppressione già vista
Ma si è visto legare le mani dalla Casa Bianca che spesso bocciato le sue richieste di più risorse più impegno politico
Conclusione il più ampio problema al vertice della CAI catena di comando cioè alla fine alla Casa Bianca e che la crisi del Medioriente
Minaccia di minare non solo la stabilità regionale ma anche gli interessi globali degli Stati Uniti i principali vincitori finora sono stati gli elementi spietati rivoluzionari antiamericane nella regione ha detto Petraeus
E continueranno a vincere fino a quando gli Stati Uniti non cambieranno una strategia conclude il Wall Street Journal o meglio fino a quando gli Stati Uniti non articoleranno una strategia
Dura accusa con un filo d'ironia quella quella finale del quotidiano economico americano nei confronti del Presidente
Obama che preso di mira dal Washington post su un'altra questione la Cina oggi alla Casa Bianca ci sarà un vertice con il Presidente ci gente India importante perché alla fine si parla delle due potenze
Maggiori di questo ventunesimo secolo Stati Uniti e Cina
Ed è tempo di andarci giù giù duro sulla Cina il Presidente ci Jim Pinga questo l'invito del post che scrive
Per il presidente cinese ci camping principale risultato del summit di oggi con il Presidente Obama potrebbero essere le ventuno Inca non adatte
Con cui sarà accolto alla Casa Bianca un'accoglienza con tutti gli onori da parte del Presidente degli Stati Uniti è particolarmente importante per il suo omologo cinese nel momento in cui sta ancora lottando per consolidare il suo potere a Pechino e per dimostrare di essere in grado di controllare una burocrazia corrotta e la sua economia in crisi
Avendo concesso questo raro onore chiesto proprio dal da Pechino e la Cina ricorda il post è l'unica non democrazia cui leader vengono accolti in questo modo dall'Amministrazione
In realtà Obama un compito più difficile deve cercare di convincerci Jim Pinga riconsiderare le sue politiche aggressive
Che vanno dal continuo sì per spionaggio contro le agenzie le imprese americane alla costruzione di isole artificiali con scopi militari territoriali nel mare del sud della Cina
Per due anni le proteste americane su queste questioni sono rimaste inascoltate dal leader cinese se questo summit non permetterà di cambiare le cose sarà facile prevedere una spirale al ribasso nelle relazioni
Quando i due leader si incontra si incontrarono in California due anni fa Obama fece del Siber spionaggio una priorità ma da allora gli attacchi da parte della Cina si sono moltiplicati compreso il furto di milioni di informazioni su impiegati pubblici
E l'attacco contro imprese tecnologiche maggiori come Vladimir Putin in Ucraina Shipping negare il suo regime sia responsabile di queste operazioni malgrado le abbondanti prova del contrario
Il Presidente americano farebbe bene a dire con chiarezza che
Ci saranno misure di rappresaglia una volta che Shipping lascerà a Washington anche se i due Governi dovessero trovare un accordo su alcune misure legate lassi per sicurezza
Poi c'è la situazione nel mare del sud la Cina che causa di ancor più grave preoccupazione scrive Washington post
Andando avanti con la costruzione di basi militari e piste sulle isolette che reclama Pechino sta letteralmente aprendo la porta all'uso della forza
Per una rivendicazioni indefinibile di acque che sono rivendicate da numerosi altri Paesi tra cui il Giappone le Filippine le proteste verbali gli appelli al negoziato degli Stati Uniti
Non hanno fermato questo comportamento da parte della Cina di conseguenza vanno considerate altre misure incluse sanzioni Obama deve mettere in qualche modo in crisi la convinzione di sci gente Inge
Che questo progetto imperialistico cinese non avrà conseguenze se non qualche
Richiamo retorico da parte degli Stati Uniti
Ci sono infine molte altre
Cose preoccupanti nelle politiche di Gigi impegni inclusa la repressione del dissenso in Cina Obama detto molto poco sulle violazioni di diritti umani
In passato questo sarebbe un buon momento per cambiare
Sulla Cina e i funzionari della Casa Bianca hanno promesso che Obama avrà una discussione robusta a me sulle sue divergenze con il CGIE il ping
Ma no anche difeso la decisione di accogliere il presidente cinese con tutti gli onori certo hanno ragione a dire che il dialogo ad alto livello tra Stati Uniti Cina deve continuare anche a costo di concedere ACG un ping
Questo trattamento ma sulle politiche
Del presidente cinese
Obama deve andare oltre la retorica così in Washington post richiama il Presidente americano noi ci fermiamo per oggi ricordandovi la casella e-mail io ascolto chiocciola Radio Radicale punto it potete
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Questa rubrica al dire semplicemente che ci state ascoltando da David Carretta una buona giornata su Radio Radicale
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