L'intervista è stata registrata lunedì 18 maggio 1992 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Balcani, Bosnia Erzegovina, Croazia, Guerra, Jugoslavia, Serbia.
La registrazione audio ha una durata di 4 minuti.
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giornalista
Storia ma specchi c'è giornalista della RAI sloveno ex senatore
Conoscitore derivi accadimenti in terra ex jugoslava storia Anna cosa si può fare per fermare i massacri di questi giorni in Bosnia e in particolare a Sarajevo
Ma io ritengo che la prima cosa da fare con forza e quel di raggiungere un accordo fra tutti i Paesi che contano per un'ora embargo totale delle forniture di armi e di munizioni alle parti che si stava combattendo e affrontando in Bosnia Erzegovina
Bisogna capire che malgrado che le scorte
Di armi e di munizioni siano abbastanza rilevanti questi eserciti non ce la farebbero a sostenere una guerra di lunga durata
Se non avessero queste forniture dall'estero e quindi la prima cosa da fare questa seconda bisogna far capire chiaramente Serbia Croazia che la politica della spartizione territoriale della Bosnia
Non verrà riconosciuta della comunità internazionale cioè è impossibile credere che la Bosnia diventi in un certo senso una torta di compensazione territoriale per cui i due Paesi che si sono affrontati in una sanguinosa guerra diciamo nei mesi scorsi possano trovare un compromesso prendendosi
L'articolo viene ai croati
La Bosnia del nord i servi lasciando al popolazione di origine
Musulmana di di etnia musulmana
Un ruolo di anche l'altro all'interno di questa situazione di questo nuovo assetto territoriale oltre tutto questo significa cercare di ricoprire un vulcano con con un coperchio bisogna capire che i musulmani di Sarajevo ma anche di piccoli stelle abbandona centrale della Bosnia aggiunti ai musulmane turche del Sangiaccato
Agli albanesi del Kosovo rappresentano sicuramente una un fiume carsico dirompente che potrebbe uscire al superficie e provocare una nuova ancora più sanguinosa guerra in questa già martoriata regione
A Turbigo il governo italiano avrebbe potuto fare di più c'era chi più volte ha chiesto che la l'ambasciatore venisse richiamato ecco c'è un grande attivismo riconosciuto anche più alti livelli del
Del partito radicale per fermare i massacri corretto giudizio
Sicuramente un giudizio positivo non voglio dire che sono d'accordo con tutte le scelte del partito radicale nemmeno l'opzione filo colata per esempio che è stata assunta da Marco Pannella ma ritengo che malgrado tutto
Meglio fare qualche cosa meglio muoversi per mettere insieme fortemente personalità di tutto il mondo che cerchino di avviare dei contatti con le forze pacifiste presenti antimilitaristi con gli obiettori di coscienza presenti in tutti questi popoli piuttosto che stare lì a guardare alla finestra a guardare o a discutere all'interno di vertici europei
Se lo Stato macedone debba chiamarsi così occorra io volevo dire che c'è un altro problema molto grave ma risolvere ci sono i problemi dei profumi profughi
Che fuggono battuta
I profughi dalle regioni diciamo colate
Dai serbi cioè i serbi fuggono insieme il croati fuggono verso l'acrobazia
E anzi più disperati fuggono dal sud Italia una sola con altri lo legga questi Stati non hanno soldi per mantenerli
Quindi c'è bisogno di un aiuto internazionale perché questi popoli possano restare diciamo nell'area di una regione dei Balcani possano avere la possibilità di un rientro c'è un grosso problema che riguarda più di cento mila giovani che fanno obiezione di coscienza che non vogliono combattere in questa guerra a questi giovani bisogna garantire subito una forma di asilo politico nel nostro Paese altrimenti rischiano di essere vestiti con l'uniforme mandati a combattere una guerra che non è la loro
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