Emergenza cultura: difendiamo l'art.9

Iniziamo
Benvenuti iniziamo perché come sapete abbiamo tempi molto stretti
E alle otto di aver finito e quindi è bene non perdere ulteriore tempo
Inizia oggi emergenza cultura che cos'è emergenza cultura è un coordinamento spontaneo che in questo momento gli unisce
Con nostro stupore ventidue organizzazioni di vario tipo sindacati molte altre novantaquattro associazioni culturali di tutte le grandezze e di tutte le provenienze d'Italia nove movimenti politici
Tutte le realtà che hanno aderito leggendo e condividendo il nostro documento
Quindi senza nessuna trattativa senza nessuna senza nessuna nel senza nessun piegarsi a come dire interessi particolari nell'interesse di tutti nell'interesse pubblico
Siamo qua oggi e domani ricordo domani mattina alle undici in piazza della Repubblica poi in corteo fino a piazza Barberini in un itinerario molto sofferto che la Questura cambiato molte volte ma questo è il risultato finale
Parleremo con mia tutto sommato mia gioia accanto al Tritone Gianlorenzo Bernini e speriamo che la sua tromba Marinali a voce alle nostre voci
Siamo qua oggi e domani perché pensiamo che una parte importante non del nostro passato ma del nostro futuro sia in pericolo
Siamo qua riuniti dalla preoccupazione per l'articolo nove della Costituzione italiana
Uno dei principi fondamentali intorno Ali ai quali
Dopo la guerra si decise di ricostruire un Paese
Messo da un punto di vista materiale forse non da un punto di vista morale molto peggio di oggi
Cosa dice l'articolo nove leggiamolo insieme come un viatico per queste giornate la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica
Noi crediamo che oggi questo sviluppo della cultura venga inteso da tutti da chi ci governa in senso puramente economico ho sentito il Ministro per i beni culturali e dire che sviluppo e parola economica
Noi crediamo che lo sviluppo del primo comma dell'articolo nove sia lo stesso sviluppo dell'articolo tre
Il pieno sviluppo dalla persona umana crediamo che a questo serva la cultura non a costruire un grande infinito supermercato in cui essere solo clienti e consumatori
Crediamo che la ricerca sia in pericolo per i pochi finanziamenti e anche per un tentativo di piegarla
Ha una politica del fare in cui il fare non è nell'interesse generale ma l'interesse di pochi
Siamo stati tutti molto preoccupati quando il Presidente del Consiglio Nazionale Ricerche appena nominato da questo Governo ha detto che la ricerca deve fare andare avanti il Paese senza pensare a principi etici
Noi pensiamo che questo sia sbagliato perché la ricerca serve alla crescita morale politica intellettuale di tutti i cittadini di questa Repubblica
L'articolo nove del secondo comma continua così tutela il paesaggio del patrimonio storico e artistico della Nazione
Crediamo che in questo momento alcune leggi mettano in pericolo la tutela
Anzi crediamo che dopo tanti decenni di trascuratezza
Di non comprensione dell'importanza del patrimonio del paesaggio oggi ci sia un inedito disegno un'inedita lucidità nell'abbattere le strutture della tutela
Abbattere le strutture della tutela vuol dire anche abbattere il lavoro della tutela
Concepire i controlli concepire sapere tecnico come un ostacolo a uno sviluppo che pura monetizzazione
Noi crediamo che il Paese debba crescere ma non in qualunque modo e crediamo che e la scienza la conoscenza così come l'etica non sia un ostacolo ma un aiuto alla crescita di questo Paese il paesaggio è messo a rischio la lo sblocca Italia
Il paesaggio il patrimonio sono messi a rischio dalla legge ma dia che sottopone programmaticamente il sapere tecnico-scientifico delle Sovrintendenze al volere dell'Esecutivo attraverso i prefetti
Noi crediamo che questo sia un errore grave
La nostra piattaforma la piattaforma di emergenza cultura quattro punti la tutela
Il lavoro vogliamo per ricchi si laurea nel nostro invertita un lavoro vero con la v e non un lavoro nero con la enne quando c'è
Non pensiamo che
Il volontariato il tirocinio di Stato siano una soluzione
Pensiamo che per arrivare a un livello di galleggiamento oggi dal Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo dovrebbero essere assunte sette mila persone per riempire le vere piante organiche non come non quelle che sono state abbassate
Come si fa alzando i livelli delle polveri sottili quando c'è l'inquinamento
è di tutto questo che parleremo i tempi sono molto stretti parleremo oggi cercheremo di parlare domani in piazza Barberini alla fine del corteo oggi il taglio è
Più largo abbiamo cercato di far parlare tutti coloro che ce l'hanno chiesto di coprire molti dei fronti aperti pensiamo che sia fondamentale andare in piazza ma altrettanto fondamentale discutere parlare fra di noi
Chiarirci e conoscerci
Ringrazio radio radicale che trasmette in diretta questo incontro
Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per mancanza cultura non è possibile visti i numeri nominarli però voglio ringraziare in particolare che si è dedicato al sito alle grafiche alle magliette che vi invito a comprare perché non c'è nessuna forma di finanziamento ci siamo autotassati per riuscire a coprire
Le spese che ci sono per questa due giorni
Voglio solo dire che oggi Fini inizia qualcosa che non finirà domani noi speriamo di riuscire a fare il vivere il sito di emergenza cultura come un luogo di incontro un luogo di confronto e chiederemo
Ciò che un posto appena arrivato di Gianni Cuperlo che ringrazio chiede lui stesso
Cioè chiede Cuper lo dice che il Governo ci dovrebbe incontrare ci dovrebbe ascoltare
è quello che chiederemo di essere ascoltati di incontrare il Governo inizia una lunga stagione di lotta
E speriamo che sia una lotta che non solo impedisca l'abrogazione di fatto Marotta che riesca a portare finalmente l'applicazione dell'articolo nove della Costituzione italiana
Grazie e buon lavoro
Buonasera
Io sono un verso D'Angelo e sono il vicepresidente dell'Associazione Bianchi Bandinelli
Che comunque sono qua in questo per questa Sezione solo per dirigere il traffico
Intanto volevo dire l'intervento del professor Settis che non è potuto venire se ed è stato registrato e sarà proiettato alla fine di questa di questa sessione
Volevo solo dire una cosa Tommaso camminare mi ha fatto venire in mente
Dicendo che
è solo un inizio adesso oggi e domani
Mi ricordo benissimo la conferenza stampa di presentazione di della sciagurata riforma Franceschini ministro nella sala del Ministro del Collegio Romano davanti a tutti i giornalisti e funzionari e dirigenti del ministero ha detto
Questo è un punto di arrivo non è un punto di partenza
Denotando uno stile che poi si è visto nel corso della sua gestione del ministero
Invito a parlare per prima
Maria Pia cui Armando Italia Nostra grazie interventi sono di dieci minuti al massimo e
Facciamo in modo che non sia sono sforati perché se non riusciamo a stare nei tempi grazie
Datemi passate nell'urlo
Io
Per prima cosa ringrazio a mia volta nella prima slide erano con una citazione da gazebo segnalati alcuni dei nostri
Grafici
Mi sentite no mi sentite Quinzi ecco è questo
I i grafici che ci hanno accompagnato in questo percorso davvero straordinari rapidissimi geniali nelle loro intuizioni con i camp
Allora quello di cui vi parlerò un argomento un po'complesso riguarda una serie di provvedimenti legislativi che in vario modo incidono sul nostro Codice dei beni culturali del paesaggio
La nostra legge attuale di tutela una buona legge perfettibile ma una buona legge soprattutto riguardo a quello che riguarda la parte paesaggistica
Eppure dal due mila otto l'anno di emanazione dell'ultima tornata di emendamenti
Il codice ha cominciato ad essere rimesso in discussione indebolito circoscritto
Non solo non tanto da modifiche interne ma attraverso altre leggi decreti provvedimenti legislativi di vario tipo che ne hanno Mammano ridotto l'incidenza in termini di efficacia complessiva
Più o meno in concomitanza con lo scoppio della crisi economica siamo appunto nel due mila otto si è avviata livello non solo nazionale
Sono questi fenomeni che riguardano non solo noi quello che diciamo riguarda
Perlomeno tutta Europa e il mondo occidentale
Un processo di riforma della pubblica amministrazione teso ovunque ad una sua ridefinizione e compressione
è un attacco diretto all'organizzazione dello Stato all'apparato cioè che ne può garantire in condizioni di parità sociale le funzioni come stabilito dalle costituzioni in tutti i campi compreso quello dell'amministrazione della tutela
Le parole d'ordine ovunque di questo processo che accompagnano questo processo sono semplificazione e flessibilità quest'ultima ovviamente riferita al mondo del lavoro
Nel nostro settore si sono così avviati molteplici provvedimenti di semplificazione dell'autorizzazione paesaggistica con lo scopo o il pretesto di rianimare l'edilizia la prioritaria forma di sviluppo economico per governi di ogni colore
Con l'attuale Governo la lotta alla burocrazia cioè la pubblica amministrazione appunto aggiunto la parola d'ordine della semplificazione quella della accelerazione
Il premier annunciando uno dei primi interventi del suo Governo lo sblocchi Italia si era nel giugno due mila quattordici lo definì come un provvedimento anti burocrazia
Laddove per esemplificare quest'ultima cito appunto le sovrintendenze e la loro fastidiosa propensione a bloccare ogni opera utile lo sviluppo
La legge sessantadue due due due mila quattordici appunto lo sblocca Italia non è l'unica ma di certo fra le più devastanti leggi di questa fase politica per quanto riguarda lo scardinamento dell'assetto delle tutte le altre ritorno
Quello sblocchi Italia si ribadisce a livello giuridico l'equiparazione fra organismi di controllo e Bruno e burocrazia come ostacolo allo sviluppo del Paese
Sviluppo che viene così allineato nei contenuti
Al ventennio berlusconiano dei condoni dei Piani casa e dei commissariamenti
Nel loro insieme i provvedimenti legislativi succedutisi in rapida successione in questo biennio con l'obiettivo di far ripartire l'economia
Hanno di fatto eroso mano mano gli spazi d'azione degli organismi di tutela in particolare per quanto riguarda le attività sul territorio
Dallo sblocca Italia impone in sostanza si proceda sistematico ribaltamento delle gerarchie costituzionali
L'esigenza del patrimonio culturale del patrimonio culturale del paesaggio devono cedere il passo sempre e comunque alle opere infrastrutturali
Nello sblocchi Italia
Si generalizza il ricorso al silenzio assenso non un arduo vita già presente nella nostra legislazione purtroppo nonostante le numerose sentenze della Corte costituzionale
E si attribuisce un carattere di atto di alta amministrazione alla deliberazione del Consiglio dei Ministri con questo conferendogli un percorso semplificato e accelerato
Lo sblocchi Italia rappresenta poi la negazione in radice delle pratiche di pianificazione comunque intese giungendo a sospendere la valenza di piani urbanistici e paesistici e per conseguenza
Le garanzie di tutela connesse ad operazioni di area vasta multidisciplinari trasparenti sul piano della l. porzione delle pratiche democratiche
Invece che inserire come vorrebbero ad esempio le convenzioni a tutela del paesaggio del del patrimonio culturale come quella di Malta gli organismi di tutela fin dalle prime fasi progettuali lo sblocca Italia li espelle dai tavoli decisionali confinando le ad un ruolo marginale e mai inappellabile
E sancendo a livello legislativo la sudditanza delle ragioni del patrimonio rispetto ad esigenze altre
La legge delega Madia rappresenta in certo modo il compimento dello sblocchi Italia il suo consolidamento non si tratta più di un provvedimento dettato dalla straordinarietà ma un riassestamento della pubblica amministrazione su più livelli
Per quanto riguarda il sistema della tutela non pochi sono i punti di incidenza o meglio di conflitto
Il silenzio assenso viene ribadito istituzionalizzato
Ma l'intervento più radicale appare la creazione dell'ufficio unico territoriale coordinato dai prefetti che divengono appunto il punto di riferimento unico dell'amministrazione statale nei confronti delle sterno
Coordinando tutte le altre amministrazioni ivi compresa ovviamente quella dei beni culturali
Che si trova ad essere così in posizione di subordinazione le competenze tecnico-scientifiche dei sovrintende delle Soprintendenze
Per loro un ruolo indipendenti dal potere politico nell'espletamento delle loro funzioni si trovano così coordinate da una carica di espressione politica
Questo coordinamento che ancora tutto da sperimentare nelle forme nei modi in cui si si si eserciterà è particolarmente pericoloso nel caso delle conferenze dei servizi
Con gli organismi appunto indetti per per progetti di particolare complessità
Per verificare appunto quali siano le condizioni per ottenere i necessari pari ieri intesi nulla osta insomma il luogo dove si confrontano le diverse istanze che entrano in gioco nel caso di progetti di notevole impatto sul territorio
Le nuove regole dei decreti attuativi Madia prescrivono che le conferenze di servizio possa partecipare per le amministrazioni statali un solo rappresentante nominato o dal Presidente del Consiglio nei casi di opere di ampio raggio o dal prefetto
Il dirigente unico territoriale dello Stato
E non c'è alcun obbligo vivamente che questo rappresentante sia Soprintendente
In ogni caso anche quando questa presenza è prevista l'attuale riconfigurazione delle conferenze di servizio già anticipata nello sblocchi Italia persegue di fatto
La sistematica compressione del dissenso che nella grande maggioranza dei casi come sappiamo Espresso proprio dagli organismi di tutela
L'intervento degli organismi di tutela rigidamente sistematicamente compresso sia in termini temporali sia negli Ambiti decisionali
Trattati come ospiti indesiderati i rappresentanti della tutela subentrano quando loro concesso solo a cose fatte
Negata loro qualsiasi possibilità di intervento a livello progettuale anche in fase di verifica la loro azione predefinita nelle finalità e può operare tutt'al più sul versante della mitigazione del danno
Mai porsi quale opposizione radicale
E se proprio proprio nonostante le riduzioni dei tempi e la compressione della discussione su opere anche di amplissimo impatto questo dissenso dovesse permanere c'è sempre l'ultima istanza del Presidente del Consiglio
L'articolo quattordici quinquies della nuova disciplina della Conferenza dei servizi che si chiama rimedi per le amministrazioni dissenzienti
Consente al Presidente del Consiglio di convocare nuovamente le parti per trovare comunque una soluzione dopodiché il Consiglio dei Ministri può comunque adottare una deliberazione con contenuti prescrittivi e chiudere il procedimento superando dissenso
Non è tutto
Il Regolamento cosiddetto sblocca provvedimenti un altro dei decreti attuasse imprese si della materia consente al Presidente del Consiglio di individuare ogni anno una lista di opere pubbliche o insediamenti produttivi da inserire in un decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri con una deliberazione appunto del Consiglio dei Ministri
Il decreto potrà decidere termini accelerati decisione fino al dimezzamento dei tempi e se questi tempi non fossero rispettati potrà essere il Presidente del Consiglio ad approvare direttamente i progetti con poteri sostitutivi
Non occorre alcun intesa con le Regioni conferenze di servizio CIPE con questa turbo semplificazione si superano di gran lunga i sogni più rosei della legge obiettivo
Al Presidente del Consiglio di turno viene consegnato un bazooka per scardinare ogni programmazione strategica ed ogni coinvolgimento con regioni ed enti locali
Qualche giorno fa è stato emanato il nuovo Codice degli appalti cialtrone o con un'analisi accurata alcuni aspetti per quanto riguarda il patrimonio
Possono anche essere considerati positivi ma anche qui la filosofia prevalente la medesima le semplificazioni sono sempre presenti e rafforzate anche qui ad esempio per il settore che ho controllato più da vicino
Siamo alla fine penso sì
L'archeologia preventiva i tempi sono addirittura diminuiti di un terzo invece dei precedenti novanta giorni per richiedere l'avvio delle verifiche di archeologia preventiva e siamo a sessanta in certi casi addirittura trenta
Avevo altro che che che vi risparmio sempre sul Codice degli appalti è una rapidissima carrellata come vedete quindi di pericoli che incombono sul nostro patrimonio sono tanti
Il tentativo e passiamo all'ultima slide è quello di seppellire alle l'articolo nove ma per citare una bellissima
Frase di manca bancari ma tagli
Noi dobbiamo pensare che questo articolo nove
Sì appunto un se n che risorgerà mi hanno sepolto ma quello che non sapevano e è che io sono sei mesi
Grazie
Adesso interviene maglio l'India archeologo giornalista prima che inizi
Volevo avvisare che nella quinta sessione alla fine
Chi vuole presentare delle testimonianze associazioni o comitati avranno trenta minuti di tempo in totale si possono iscrivere su un foglio che sta qui
Coordinerà Mario Lilli proprio questa ultima sessione avranno soltanto però paio di minuti di tempo per presentarsi magari spiegare con due parole la loro attività e la loro presenza qui grazie
Prego
Buona sera un saluto a tutti
Italia viaggia nella bellezza il titolo dello spot promozionale di Expo due mila e quindici c'è quello se ordinario attore che è Marcello Giannini vestito da mettere che entrerà nel salone del Palazzo Farnese di Caprarola
E appoggiato il menù sulle giro inizia ad elencare le prelibatezze italiane
In un certo senso
Ci sono gli archivi sono le biblioteche poi Giannini aggiunge sono altrettanto orgoglioso di consigliargli i siti archeologici
Siamo molto lontani dagli spot del ventennio berlusconiano ad esempio mi viene in mente quello girato per il Progetto Pompei viva
Nel quale si vedeva un ragazzino che allontanato si dalla classe si incluso nella vita dei misteri e qui
Presi il telefono in inizia a far foto agli affreschi sulle pareti quando una Molière prende vita di inizia a cantare una cover di I UIL Survivor di gloria pieno
La semplificazione del Vito su Pompei del Berlusconi che fu
Diventa editoria sulla bellezza italiana del Franceschini che
Una vittoria nella quali beni archeologici non possono chiarire un ruolo centrale una vittoria che utilizza a tutela e valorizzazione con ossessivi ITA
Appunto abbia formarsi da strumenti vitali per fornire linfa monumenti archeologici perché archeologiche musei così da renderli a tutti gli affetti pietre dei parlanti invece troppi manterrà
Tutela e valorizzazione ritornano in occasione di inaugurazioni incontri pubblici naturalmente in occasione della presentazione di riforme e riorganizzazioni
E accaduto cosine ottobre del due mila quattordici quando il ministro ha commentato approvazione definitiva del decreto cultura
E ancora quando nel dicembre dello stesso anno il Ministro firma il decreto musei che istituisce i co i famosi venti museo autonomie diciassette poli regionali da ultimo alcuni giorni fa
Presentando il piano cultura e turismo articolato amici dei celebri trentatré interventi finanziati con risorse dal fondo sviluppo e coesione due mila quattordici due mila venti
In quella circostanza Franceschini parla ha parlato di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale di potenziamento del turismo culturale
Prima a gennaio nel corso Chiariglione congiunta delle Commissioni Camera e Senato presentando la riforma dei Soprintendenze
Lo stesso piace Schininà parla di presìdi di tutela e di una RAI riorganizzazione che prosegue lì la strada di valorizzazione del patrimonio
Ora confesso che pur cercando di utilizzare quella sirena constatazione di quanto fatto come auspicato il ministro qualche giorno fa accennando alla manifestazione di domani sette maggio non mi sembra di ravvedere elementi positivi
E non è questione di
Permettetemi un'espressione che secondo me poco consona Presidente del Consiglio di fare il gufo oppure di dire sempre no come sostiene Renzi
E piuttosto analisi credo spero serena delle misure intraprese ad indirizza il giudizio
Io mi chiedo come sia possibile ergersi a paladino di tutela e valorizzazione quando gli indirizzi prima e dopo le misure vocate con il corollario di sblocchi Italia legge magia
I cui effetti abbiamo appena sentito come siano nefasti vanno esattamente nel senso opposto
Ma la circostanza non può in realtà costituire stupore dal momento che accade sostanzialmente la medesima cosa per quel che riguarda il consumo di suolo da un lato combattuto dall'altro tenacemente
In seguito
Giustamente grande clamore ha suscitato la riforma delle Soprintendenze
Una riforma che ci ha frettolosamente riportati a prima del mille novecentonove sotto mentendo come è stato più volte rilevato
Soprintendenze musei e altri organi di tutela all'Autorità dei prefetti e attuando la Shell alla separazione dei grandi musei archeologici competenti sulle vetrine
Dalle sovrintendenze archeologiche competenti sui magazzini
Riforma che sia giunta l'altrettanto scellerata separazione della tutela la valorizzazione
Quella riforma non è soltanto sbagliate colpevolmente scellerata ma non perché intervenga su una struttura costituita sempre da funzionari adeguati al ruolo
Io più volte
I nomi darci citarmi ma lo faccio
Mi sono occupato di questioni che mettevano in risalto l'incapacità a svolge ritrovi compito da parte di funzionari sparsi per la la penisola questa riforma è colpevolmente scellerata perché interviene con le modalità sbagliate
Riducendo il potere decisionale delle Soprintendenze facendone sostanzialmente gli uffici come è stato detto periferici marginalizzati spuntati di ogni arma di difesa spione visti gli strumenti utili e la tutela
Quanto tutto ciò debba allarmare e chi non ha interessi particolari
Chi esprime il proprio dissenso dopo aver analizzato credo sia più che evidente ed è chiarito dalle politiche di sviluppo ancora grandemente incentrate sull'edilizia
Se la tutela pari dimezzata la valorizzazione vola
Si fa più dire se non fosse che si tratta di una valorizzazione drogata dall'idea che l'Italia debba diventare una sorta di Disneyland un parco divertimenti nel quale il patrimonio culturale diviene secondo i casi un set cinematografico
Oppure una quinta di scena
Possibilmente da affittare
Naturalmente secondo una classifica nella quale l'appeal fa la differenza per cosa ma naturalmente per il prezzo da spuntare
La casistica quasi infinita e archeologico palazzi storici luoghi della cultura che da pubblici si dia sforo mano anche se è provvisoriamente in privati
E così via lo Spritz e notturno e a valle dei Templi ad Agrigento anche sì sappiamo che la Sicilia è una storia parti una brutta storia parte
E prima al servizio fotografico con il quale un parrocchie pubblicizzava ristrutturazione all'interno della villa Sammarco a Stabbia
E ancora la sesta regata nel giardino della villa di poppe ATO prontissimo fine matrimoni celebrati nelle terme romane di fondo Orgiano sa nell'alto o vista Nesi in Sardegna
Connessi a questi interventi poi ci sono i servizi
Certo necessari proprio come quelli che dovrebbero finalmente assicurare i visitatori del lei dei fogli domani a Roma uno snack oppure un caffè una bottiglietta d'acqua
Il problema è anche in questo caso il tentativo di andare oltre quindi a quel progetto non più di un punto di ristoro ma di un'esclusiva un ristorante all'interno del museo Palatino
Affacciato sulla Valle dei fondi secondo la definizione dell'architetto Prosperetti ristorante più indimenticabile più successivo del pianeta
La parola d'ordine è comunque puntare sui siti di maggiore rilevanza continuare a investire su quelli come si è decisa ad esempio per il Colosseo gara una nuova arena con un costo di venti milioni di euro
Intanto quel patrimonio diffuso evocato di tanto in tanto da Franceschini se la passa molto male
Lo indizi alla fruibilità di tanti luoghi le condizioni nelle quali aree archeologiche monumenti ma anche musei si offrono alle visite
Le modalità di accesso limitanti pioppi casi ostacolati da orali particolari dalle necessità di richieste di visite
Il caso di eclatanti naturalmente e la
Campania ma anche le Marche non scherzano
Senza contare le chiusure che si può diacono da tempo
In meno negli ingressi dei musei
Sono davvero tanti e vanno dalla Sardegna fino alla Lombardia
E riguardano musei archeologici nazionali non
Piccoli musei e riguardano aree archeologiche parchi archeologici importanti rilevanti
Fra cui anche Mantova
Un disastro pianificato insomma non potrei dire quanto inconsapevolmente che non può dirsi inaspettato insomma le premesse erano già in alcune dichiarazioni del Primo Franceschini
Quello che commentando a caldo la sua nomina si diceva convinto di asse alla guida del più importante mista economiche italiano quello che nell'aprile del due mila quattordici dire o che in Italia
C'è un gran bisogno di campi da golf perché ci sono alcune regioni in particolare del Mezzogiorno che ampliando l'offerta di campi da golf riusciranno ad attrarre il turismo straniero che oggi non riesce ad attirare
E anzi precisava che questa cosa vale soprattutto per la state la Sicilia
Che necessiterebbe di nuovi Alberti e di impianti da golf
Insomma soprattutto turismo per questo anche il patrimonio archeologico è solo uno strumento una specie di bancomat il progetto politico mi sembra chiaro una dismissione altro che tutela e valorizzazione
Mi avvio alle conclusioni e lo faccio i tornando al video che vi ho citato all'inizio quello sulla bellezza d'Italia quello con il quale ho iniziato il mio ragionamento
Il Giannini mettere dice concludendo oppure Lugli e per concludere non mi resta che suggeriva dal Celsa del nostro patrimonio paesaggistico
Giusto il problema è che quel paesaggio nel quale l'archeologia credo che sia un elemento tutt'altro che trascurabile a un paesaggio ricostruito nel quale a prevalere per Franceschini e il gigantismo
Si predilige la grande è il grande monumento la grande mossi a piace la grande operazione ma intanto si lasciano in abbandono tantissimo non menti il cosiddetto patrimonio diffuso
L'Italia è destinata a diventare un resort naturalmente di lusso oppure un ristorante esclusivo proprio come quello che si vorrebbe costruire sul Palatino
Se non è emergenza cultura questa vi ringrazio
Grazie
Adesso l'intervento del di Vezio De Lucia urbanista e Presidente l'Associazione Bianchi Bandinelli
Il titolo del mio intervento la rovina del paesaggio e il disinteresse del Ministero dei beni culturali
Si può anche investire forse meglio il titolare il disinteresse del Ministero dei Beni culturali per la rovina del paesaggio
Sì penso che tutti voi sappiate
Che il fattore che più di ogni altro
Sta accelerando
La rovina del paesaggio appunto è il consumo del consumo del suolo
Su questo fatto cioè un consenso ormai ormai quasi unanime
Non c'è tempo qua per citare dati in
Io vi ricordo solo
Che il novantacinque per cento
Dello spazio urbanizzato quello cioè che ciascuno di noi utilizzati quotidianamente
è stato realizzato dopo la seconda guerra mondiale
Determinando così quasi ovunque ma si pensi soprattutto alla sterminata periferia di Roma una realtà a bassissima densità
Con costi di gestione insopportabili e un progressivo peggioramento delle condizioni di vita continuare con l'attuale ritmo anche per pochissimi anni
Significa il definitivo disfacimento del nostro Paese
Un disastro che non è confrontabile
Con la crisi come quelle economiche e finanziario più o meno lungo più o meno lunghe più o meno gravi più o meno dolorose ma che comunque prima o poi
Finiscono il saccheggio del territorio invece come sapete
è irreversibili ora mentre in altri paesi europei
In Gran Bretagna da sempre
Ma anche in Germania in Francia in Olanda in tanti altri posti
Si attuano politiche volte a contrastare o a bloccare
Allo sperpero dello spazio aperto o nel nostro Paese non c'è nessuna apprezzabile azione da parte del Governo solo lamentazioni dichiarazioni
Di ministri e anche del Presidente del Consiglio che lasciano il tempo che trovano
Fa eccezione la Toscana penso che quasi tutti voi sappiate che nella precedente legislatura
Grazie soprattutto alla determinazione dell'assessore Anna Marson in verità bisogna riconoscerlo sostenuta
Dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è stata approvata
Una legge peraltro concettualmente tecnicamente molto semplice questa legge infatti dice che ogni comune della Toscana
Distingue
Del proprio territorio due parti la parte urbanizzata e la parte non urbanizzata
E la legge impone che qualunque nuovo o intervento che si è ritenuto necessario per soddisfare qualsivoglia fabbisogno
Deve essere realizzato all'interno della parte perimetrata del territorio lo comunale fuori
Sono del perimetro coro urbanizzato
Si possono eccezionalmente fare delle cose escluse le residenze in Toscana le case in campagna non si faranno mai più una decisione storica spero che nessuno la modifichi
Altri manufatti invece dico si possa anche fare in campagna ma rispettando la procedura molto molto rigorosa che prevede il coinvolgimento dei
Comuni limitrofi ecco e comunque c'è un potere di veto
Della Regione accanto alla Toscana non mancano o comuni che si sono dotati di piani regolatori che hanno fermato il consumo del suolo e ci sono pregevoli proposte
Normativa io ne ricordo solo due quella del sito è di Burden e quella del Forum salviamo il paesaggio
Invece del tutto inutile
Anzi dannosa secondo me
E la proposta di legge del Governo
Per il contenimento del consumo del suolo che basata su un inattendibile meccanismo a cascata articolato in quattro in quattro tempi primo tempo e lo Stato
Che definisce in valore assoluto quanto consumo di suolo insostenibile in un certo numero un certo numero di anni
Il secondo tempo
Prevede che siano le Regioni a ripartirsi questa quantità fissata dal Governo fra le Regioni medesime
Il terzo tempo prevede che ciascuna Regione
Subì vita la quota di sua spettanza fra i Comuni interni alla Regione e il quarto tempo ovviamente
E quello in cui ciascun Comune interviene sul proprio strumento urbanistico per tagliare le
Previsioni di espansione in eccesso rispetto a quanto stabilito dalla cascata Stato-Regione eccetera
La proposta fuori Gina realmente presentata con ottime intenzioni secondo me
Da Mario Catania
Forse alcuni di voi se lo ricordano che era Ministro o dell'agricoltura del Governo Monti nel nel due mila dodici
Però questa proposta è stata successivamente peggiorata
Con i Governi letta ed Renzi
Fino a ultimi pessimi emendamenti approvati in questi giorni in Aula della Camera
Così cattivi questi emendamenti che anche nel mondo dell'ambientalismo per esempio c'era qualcuno che si era illuso fino all'ultimo che si potesse avere fiducia nelle intenzioni del Governo si è ricreduto anche costoro si sono
Ricreduti sembra tra l'altro
Che questa proposta finisca su un binario morto però anche
Se fosse sorprendentemente approvata
è fuori discussione e che non sarebbe attuata proprio dove è più necessario
Vic immaginate quanti pretesti saranno utilizzata da regioni e Comuni soprattutto da Roma in giù quelli più sensibili agli interessi
Immobiliari per ritardare l'attuazione
Della legge fino a che la legge sarebbe approvata quanto in questi in questi comuni tutto il territorio sarebbe ricoperto come diceva il povero Antonio Cederna da una repellente Crosta di cemento che di asfalto
Allora che fare
Ecco quindi interessa chiamare in causa immediatamente e direttamente il Ministero per i beni culturali che come dicevo all'inizio è irresponsabilmente assente mentre il Ministero dei beni culturali
C'è chi colare di norme e strumenti che potrebbero essere risolutivi
E anche in tempi Brevind
Un efficace e rigoroso contrasto al Comune al consumo del suolo si potrebbe infatti realizzare facendo capo I piani paesaggistici del Codice dei beni culturali
Come sapete il Codice
Tutela il paesaggio
In quanto
Rappresentazione materiale e visibile dell'identità nazionale e quindi prende concetti di Benedetto Croce dalla sua legge del ventidue
Però allora evidente se il Codice tutela il paesaggio
In quanto testimonianza dell'identità nazionale non è possibile realizzare questo obiettivo affidandosi alle determinazioni di venti diventi regioni perciò il Codice giustamente
Ha stabilito che i piani paesaggistici debbano essere fatti congiuntamente dallo Stato e dalle Regioni
Questa è la differenza sostanziale
Fra quello che prevede
Il Codice del paesaggio e quello che prevedeva
La legge la legge Galasso i piani paesistici della legge Galasso come sapete erano di esclusiva competenza regionale i piani paesaggistici
Del codice del paesaggio ne volessi infatti invece elaborati formati
Congiuntamente
Ma il Codice va avanti
E per garantire
Unitarietà di indirizzo e coordinamento nella formazione
Dei dei piani congiunta fra Stato e Regione affida questo il punto centrale secondo me del codice dal punto di vista del paesaggio affida al Ministero il compito di individuare
Linee fondamentali dell'assetto del territorio nazionale per quanto riguarda la tutela del paesaggio secondo me come dicevo questo è il precetto più importante per la tutela del paesaggio tratta che di queste linee fondamentali non c'è traccia
Non mi risulta che sia stato proposto o elaborato alcunché
E intanto come sapete la formazione dei piani paesaggistici è sempre ferma a quei due famosi approvati cioè quello della Puglia quello della Toscana anzi sono tre due regioni a mezzo perché poi c'è
Il piano della Sardegna
Il che però è limitata la parte costiera dell'isolamento la parte interna non è mai stata assoggettati a pianificazione già nel due mila e dieci con
Con Maria Pia permanenti conducemmo l'indagine per conto di
L'Italia Nostra denunciando già all'ora le inadempienze
Del ministero a proposito della tutela
Del paesaggio e soprattutto della mancata definizione di queste famose linee fondamentali e chiedemmo soprattutto due cose
Che si operasse per un altro tema più rigorosa dei centri storici e per porre uno stop al consumo del suolo adesso metto da parte il problema dei centri storici che sta mai sarà oggetto
In un'altra circostanza di approfondimento e torno
Alla
E torno alla questione invece della consumo le suolo chiedendo
Al Ministro
Dei beni culturali
E mi permetto di farlo al nome di emergenza cultura
A nome di emergenza cultura che metta mano subito finalmente
All'individuazione delle famose linee fondamentali dell'assetto del territorio e quindi a un energico impegno verso le regioni per la più rapida formazione dei piani paesaggistici
Nel merito che si tratta di fare sostanzialmente
Io lo rappresento con un'immagine si tratta di tracciare una sorta di linea rossa
Linea rossa però virtualmente
Insormontabile
Una specie di nuova di nuove mura intorno all'edificata solo che a differenza delle mura storiche stolta non deve tutelare l'habitat ma deve tutelare deve tutelare la campagna
Che distingue appunto la città
Dalla campagna
E stabilisca come
è stato fatto in Toscana il come è stato previsto dalla proposta
Di legge di Bologna che si possono prevedeva
Cioè si possono soddisfare tutti i bisogni di cose che si devono fare sono ancora tante le cose che si devono fare tutte all'interno dello spazio già consumato
Il rogo usandoli usando
Gli immobili degradati dismessi sul punto il sanati eccetera eccetera in modo che si restituisca
Bardon qualità estetica e funzionale agli insediamenti urbani
Se si affrontasse questo compito con coraggio e con determinazione
Questo è un compito guardate bene è bene chiarirlo bene e è un compito di preminente specifica
Ragione di tutela è un compito che appartiene a una tutela non all'urbanistica quello di cui visto parlando se si facesse questo
Per il Ministero dei beni culturali squassato dalle cosiddette riforme sarebbe tra l'altro una straordinaria occasione per recuperare credibilità e prestigio grazie dell'attenzione
Intanto ringrazio i relatori che si stanno comportando benissimo stava tutti
Nei dieci minuti
Adesso Angela ponte Landolfo archeologa e docente all'Università di Salerno
Il destino dell'archeologia sarà il suo
Interventi
Così
Va bene
Nella riforma attuata dal Ministero dei beni culturali possiamo dire oggi con certezza che l'archeologia e la vittima sacrificale per eccellenza
La riforma attuata in più tempi
A gradatamente apportato una serie di trasformazioni
Che ormai si fanno rendere conto che le scelte l'hanno già detto meglio di me quelli che mi hanno preceduto sono dettate da ragioni profondamente utilitaristica
I musei parchi archeologici debbano essere il luogo per incentivare un'andatura un turismo ed una fruizione
Che sia esclusivamente mirata
Alla all'incremento economico
Dietro queste scelte che hanno creato una serie di problemi di natura organizzativa in cui non si capisce più quale sia
Il ruolo reale
Della tutela
E marginalità ero relegata in una ambiti dove ormai forse ne soprintendenze non sanno più né meno qual è il luogo dove devono operare in una scissione in cui li
I musei sono separati dal territorio
E per l'archeologia la separazione dei musei territoriali dalla realtà archeologica e veramente una ferita che porta alla migrazione di ogni forma di concezione
Che non può esistere sente mi amo convinto
Che
Anche nella creazione dei piani
Paesaggistici
Il rapporto tra
Il paesaggio è il risultato così come
Da tempo la riflessione teorica è andata sostenendo le scelte che si pensava si dovessero operare
è il risultato del rapporto tra uomo e l'ambiente e in una realtà come quella italiana
E consentitemelo soprattutto del Mezzogiorno d'Italia così disastrato
Il rapporto tra la stratificazione dell'incidenza dell'anche l'attività dette l'uomo nei tempi
E l'elemento che caratterizza quella paesaggio Italia che noi dovremmo dovremmo custodire
Prima i musei archeologici sono stati separati dalla la la realtà in cui est esiti esistono alcuni aggregati al all'interno dei poli museali
Se creando delle cattedrali nel deserto
Ci sono dei musei che sono stati creati in questi anni proprio perché l'operazione di tutela esercitata dalle Soprintendente dalle sovrintendenze archeologiche ha fatto sì che i Comuni prendessero i Comuni
Più più comuni prendessero così la coscienza dell'identità territoriale e musei sono diventati soprattutto nelle aree interne il luogo di aggregazione e della crescita di un'identità collettiva
Ora questi musei sono stati separati dalla
Dal territorio e quindi i musei devono svolgere una funzione all'interno di una rete museale che non abbiamo ancora capito quale
Destino debba avvenire
Dall'altra la tutela esercitata senza più nessun rapporto e soprattutto questo col credo che ancora più grave l'indirizzo che si sta prendendo e quello di
Consegnare
A questi musei che appartengono ai poli museali
Anche i rinvenimenti e tutto quello che si va
Effettuando anche successivamente nel tempo quindi anche i depositi ormai sono completamente separati da chi esercita la funzione di tutela
Io credo che in questa in queste scelte così scellerate senza parlare poi
Della della divisione il caso di Paestum eclatante perché il museo è il parco archeologico
E
Atto autonomo tutto il resto del territorio e dell'area della stessa città di presto ma
Due demandata per la tutela alla Soprintendenza
Il parco e questo dimostrando anche che riflessioni e lunghe esercitazioni teoriche a livello non solo nazionale ma internazionale
Avevano portato ad elaborare un piano di proposta di concezione di di parco archeologico non come aria recintata
Ma il parco archeologico inteso come area archeologica diffusa che Corte costituisse la Rete
Per una una realtà di identità ma di tendi denti tattico vittoriale
In modo da mettere in moto veramente quella crescita collettiva a cui sembra destinata la valorizzazione dei grandi centri
Per una fruizione destinata a in nome al grande pubblico in nome di una diffusione della cultura orario credo che su questo la riflessione deve essere ancora più
Portata in avanti perché la diffusione della cultura non può partire se non si fonda su profonde forme di conoscenza
E in tutta questa riforma la conoscenza e completamente messa in disparte perché non c'è tutela non c'è valorizzazione se non c'è una uno sviluppo con lo sviluppo della conoscenza
E io vorrei riportare l'attenzione anche su altri interventi che stanno come dire che mirano tutti alla stessa prospettiva
Nel senso che i finanziamenti
è vero in questi giorni tutti i giornali
Parlano mettono in risalto il grande investimento che si sta sia nel settore dei beni culturali con tutti i gli stanziamenti
Effettuati ma soprattutto anche vorrei ricordarvi che si parla anche di grandi investimenti
Per la la ricerca nell'università ora se noi guardiamo con attenzione i grandi investimenti nel settore dei beni culturali sono riservati soltanto a quei pochi a quei pochi
Luoghi che sono stati scelti come cattedrali per creare quella Disma lenti cui si parlava prima da quanti una pandemia hanno mi hanno preceduta
Ma anche gli interventi e finanziamenti stanziati per la ricerca nell'università
Se guardate i quattro assi portanti dei quattro assi portanti a cui sono destinati finanziamenti che poi
Sono molto inferiori rispetti a quelli che pure aveva destinato alla Gelmini quindi è tutto dire voglio dire non possiamo farci prendere in giro in questa maniera
I finanziamenti CEE una filone che è riservato alla patrimonio culturale
Ma allora noi vorremmo capire che fosse esplicitato che cosa significa la ricerca nel senso del patrimonio culturale se è nel contempo si pensa di istituire test
Beh una scuola
Di formazione una scuola del patrimonio culturale
Che viene che diventa una fondazione privata con il Ministero come maggiore azionista in questo in questo senso noi vorremmo come dire che fosse chiarito
Che cosa significa e in che misura la formazione specifica dell'archeologo dello storico dell'arte dell'architetto che è l'elemento fondante e su cui l'Università
In tutti questi anni si è dedicata e ha riflettuto cercando di adeguare sempre meglio la formazione rispetto ad una visione moderna che potesse rispondere alle esigenze di un Paese
Che deve mantenere la propria identità attraverso anche le testimonianze
Che sono legati a quello che è il patrimonio culturale di questo Paese che ha una stratificazione
Ha molto più complessa di quanto noi non troviamo in altri in altri ambiti ora a mio avviso come dire si è molto un millantato che la la l'all'ambientamento della Direzione generale per l'archeologia
Nasceva da un'esigenza che altri dall'esigenza di una visione olistica bella della concezione dei beni culturali
Ora io devo dire che nella mia modesta uno conoscenza
E mi Viero formata ad una visione dell'archeologia
Che Bianchi Bandinelli ci aveva insegnato nei lunghi anni di frequentazione dei dialoghi di archeologia e anche nel testamento che lo aveva lasciato nelle ultime pubblicazioni
Che l'archeologia era come un po'dietro
è il poi dietro non significa significava che bisognava
Specializzare e orientare la conoscenza attraverso le infinite forme che l'archeologia manifestava nelle sue diverse realtà
Questo può dietro a mio avviso doveva essere come dire la capacità
Lasciamo ha lasciato il testamento e noi abbiamo cercato nell'università di orientare in questi anni in questa direzione dove coniugare le forme di conoscenza che nasce in mano
Dalla inattiva visione dato il rapporto tra l'archeologia la storia le fonti letterarie allargandolo anche ai bisogni di un articolo già moderna che si è orientata anche all'utilizzo delle scienze sussidiarie
E degli strumenti di conoscenza che derivano dal rapporto con le scienze dure ora in questa direzione credo che Forte cui e teoricamente questo è sfuggito completamente al ministero o a quanti consiglia nel ministero
La visione olistica in questa direzione dovrebbe essere quella di saper coniugare una ricomposizione che per tanto tempo ha creato una visione diversa in questo Paese c'è la diversità tra un'archeologia del terreno
E un rapporto tra una è la storia dell'arte e non da ultimo in questi in questi ultimi tempi abbiamo letto degli articoli in questa direzione ora io credo che invece i tempi da un punto di vista della riflessione teorica sono maturi
Per cercare di comunicare
Anche al grande pubblico che è una società che produce anche opere d'arte o artigianato artistico è una società matura e una società complessa e grazie al cielo nella nostra tradizione
L'archeologia ha dato delle realtà
In cui documenti della vita quotidiana si sposano e convivono con non monumenti che entrano a pieno in quello che si definisce tra virgolette storia dell'arte ora una società le so una società che ha prodotto anche momenti di questo genere
è una società complessa e io mi chiedo come si possa fare
Pensare ad una come dire a tutela olistica senza tenere conto che bisognava rafforzare invece in questa direzione
Quella che sono gli strumenti di una tutela di una conoscenza di un patrimonio archeologico che è un palinsesto unico al mondo
Dobbiamo essere consapevoli che siamo otto da soprattutto una delle testimonianze all'interno del Mediterraneo
Di una complessità in cui l'archeologia richiede maggiore forme di conoscenza
Maggiore perso come dire opera opera operatività all'interno quindi non lo svuotamento delle Soprintendenze rispetto ad una visione della tutela
Ma un allargamento di competenze cercando anche di dare una prospettiva
A tutto quello che in questi anni abbiamo cercato di dare ai numerosissimi giovani che abbiamo formato all'interno dell'università
Questi oggi rimangono completamente fuori da ogni forma
Di riconoscimento all'interno di una programmazione che invece orientata
Verso una vocazione di un turismo di massa che però è un turismo eterodiretto è un turismo di massa che utilizza i beni culturali e l'archeologia in particolare
Come elemento terra o come dire come pur come Tempo Libero dove poter esercitare ogni forma di
Siti svago ma senza nessuna forma di comunicazione
Che possa essere nonna didascalica ma una comunicazione che serve che possa servire a creare una coscienza collettiva in cui ci si renda conto che l'emergenza cultura
è uno degli elementi fondanti delle identità di questo Paese e all'interno dell'identità di questo Paese io credo che è impossibile pensare
Come la scuola della forma e la la la scuola del patrimonio credo che orienti in questa direzione
Porti a creare delle figure professionali
Nonna fondate sulla competenza
Ma fondate su altre forme di conoscenza
Che sono la comunicazione che sono l'economia allora mettere a capo delle Soprintendenze ebbe persone formate in questa direzione e non invece puntare sulla
Su un salto di qualità sulla Giunta della formazione di quanti già operano e soprattutto come dire le ultime leve che sono aperti e che hanno fatto sperimentazioni in questa direzione
E da ormai da molto tempo io credo che sia veramente anche la fortuna forma di chiusura rispetto anche all'università
E io devo come dire che gran parte io parlo a nome anche di un gruppo
Di archeologiche riflette su questa cosa io credo che dobbiamo tenere conto che anche l'università in questa direzione va nella direzione del fallimento delle materie umanistiche
E nel momento in cui non avremmo più spazio per una formazione professionale di alta qualità
Sia per per l'archeologia come per la storia dell'arte come per le scelte che si vanno operando in questa direzione
Credo che saremo un Paese satellite in cui l'identità nazionale comunque sia sarà un'identità che scimmiottare le scelte di altri di altri posti dove
Come dire le operazioni sui beni culturali nascono dalla identità dei luoghi nazionali io credo che non dobbiamo dimenticare che i nostri musei non sono musei
A fatti con opere che sono stante rubate e che vengono dal collezionismo i nostri musei sono opere che nascono dalla realtà del nostro territorio e quindi dobbiamo ad ogni posto come dire all'emergenza cultura per quanto mi riguarda e non parlo solo a nome personale anche se è difficile trasmettere questa queste idee rispetto ad una propaganda
Che fa dei grandi eventi l'elemento diciamo può for portante beh io credo che la strada è lunga ma ci crediamo e continueremo a combattere
Grazie intanto saluto con piacere il senatore Walter Tocci del Partito Democratico che ci fa onore della sua presenza
Rimettere Marini Clarelli ha avuto un impegno improvviso non è potuta venire oggi però ha registrato l'intervento come vedete che adesso proietteremo il titolo dell'intervento si tratta dell'esportazione grazie
Vi parlerò dell'esportazione del culturali e come incredibilmente in questo momento l'Italia sia cambiando
Completamente le tracce politica interessano interi
In corso di nell'analisi
Presso la Commissione industria commercio e turismo del Senato
Un emendamento
Al disegno di legge che dovrebbe riguardare venuti a sapere dell'esportazione dei beni culturali
Viene introdotta una serie di natura economico ed è la prima volta nella storia
Della nostra
Vicende di tutela
Devo fare un piccolo passo indietro e ricordare che in Italia
Noi del mille novecento ne ho tanti altri ossia dell'abbattimento delle frontiere interni all'Unione europea selettivi candore con la riduzione
Che riguardo
è uscito il territorio comunitario dei beni culturali è una direttiva che è stata recepita nelle legislazioni nazionali che si occupa della restituzione dei beni usciti illegalmente da uno Stato membro all'altro
è stata una lunga
Trattativa
Quella che ha preceduto l'adozione di questi due testi io ho fatto parte
Della delegazione italiana nel Comitato che ha svolto l'attività preparatorie e sono stato a cui al Consiglio dei ministri della cultura all'epoca il ministro e Alberto Ronchey e in questa delegazione c'erano
Qui che si possa considerare un po'i padri fondatori per la legislazione in beni culturali Tommaso Alibrandi e Piergiorgio Ferri
E in quell'occasione noi ottenemmo che la proposta europea basata su categorie essa economiche per il controllo di bene culturale fosse un po'attenuata
Abbiamo ottenuto per esempio
Che vi fossero alcuni oggetti tutelati a prescindere dal loro valore economico come i beni archeologici gli archivi Iran scritti e tutto ciò che deriva dallo slang rammento di di monumenti tuttavia
La politica che sosteneva allora l'Italia era un'altra cioè noi avremmo voluto integrale aspetto di quanto previsto dall'articolo trentasei del Trattato
Che crea un'eccezione e beni culturali sulla libera circolazione
Chiedevamo che ci fosse il mutuo riconoscimento delle legislazioni nazionali
Ciò significa che io restituisco all'altro Paese quello che secondo la sua legislazione è un bene culturale
A prescindere da valutazioni difformi
Chiedevamo anche che fosse più bello più lungo
Il tempo della prescrizione da quando lo Stato viene a conoscenza dell'uscita illecita del bene chiedevamo anche
Che ci fosse un regime particolare per le opere che si trova come minimo sei per negli istituti ecclesiastici e in genere in quei compensi di carattere religioso che sono anch'essi forzieri i beni culturali
Tutto questo all'epoca ci costrinse a
Diciamo un accettare un compromesso
Dopodiché
A oltre vent'anni di distanza l'Unione europea si è resa conto che quella direttiva non ha funzionato quindi non del Milan quattordici
Le categorie le soglie di valore letta sono state tutte abolite ma direttiva sessantadue mila quattordici nanna più nessuna
Di queste limitazioni alla categoria beni culturali
Sono stati eliminati anche altri vincoli vi dicevo che c'era soltanto un anno di tempo perché uno Stato potesse rivendicare intende uscito questo
Limite è stato esteso a tre anni e infine diciamo c'è stato un ampio riconoscimento che con quel sistema restrittivo precedente la direttiva non aveva funzionato
Perché non ci sono state restituzioni con questo sistema
Quindi la politica italiana in questo campo si è dimostrata giusta vincente e noi avremmo dovuto brevità
Al fatto che dopo vent'anni tutti gli altri Stati membri erano arrivati alla nostra posizione invece no
Le abbiamo recepito il silenzio e la direttiva all'inizio dell'anno io vorrei Senato si sta valutando l'introduzione di questa storia economica
Il
L'emendamento
Cui accennavo è iniziato con delle proposte più pesanti quindi i proponenti chiedevano che tutte le categorie soppresse dalla direttiva cioè
La soglia di centoquaranta mila euro circa per i dipinti di quarantatré mila euro per le sculture lì circa quattordici mila euro per i disegni venissero ripristinate sostanzialmente sia un quadro valeva più
Centoquaranta mila euro poteva essere tutelato sanno uscita liberamente
C'è stato un intervento molto tempestivo e forte di Italia Nostra che è scritto e componenti di questa Commissione anche alla Commissione
Cultura della camorra situazioni del Senato che non era stata per niente coinvolta nei lavori preparatori di questo
Di questo disegno di legge e ci sono stati anche interventi tra cui quello di Tommaso Montanari sulla stampa
E quindi la situazione sia un po'attenuata alla fine a oggi si chiede che siano soltanto tredici mila e cinquecento gli Euro ai quali si uniforma
Diciamo il criterio in base a quale si può o non si può far uscire liberamente bene sembrerà una cifra bassa però dobbiamo tener conto che quando lui come ministero ribelli le attività culturali facciamo gli acquisti coattivi all'esportazione cioè abbiamo il diritto di comprare
Cose per le quali si propone in uscita compriamo anche opere che valgono
Cifre estremamente basse innanzitutto perché si spera che dei funzionari storici dell'arte siano in grado di prevedere il futuro e quindi di comprare
Prezzi bassi e ciò che poi avrà
Un
Inglese innalzamento di favore ciò che punto è la ragione per cui tanti musei nel mondo al patrimonio importanti senza essersi concretamente così consegnati alle quotazioni di mercato
E l'altro aspetto riguarda il fatto che introdurre il criterio commerciale come criterio di valutazione dei beni culturali è
Una grande d'impresa dal punto di vista
Ricordiamo come questo sistema con questa volontà di essere attenti al tema dell'istituzione grazie anche all'azione meritoria di carabinieri del comando cara
Com'patrimonio artistico patrimonio culturale scusatemi non siamo riusciti a recuperare dei pezzi archeologici che stanno già nei musei crateri difformi aspetti io la Venere di Morghen Tina
Cose che sono state cedute non perché c'era un'azione legale ma perché c'è stato il mutare della sensibilità delle comunità scientifica in quei Paesi ci sono stati gli archeologi americani dietro
Questa pressione morale fatta sui grandi musei perché restituissero e adesso
In questo disegno di legge si tenta anche di far passare un'idea di eccezionale favore l'interesse per certe cose la cui uscita dal patrimonio sarebbe
Diciamo generatrice di un danno irreparabile io ricordo che nella vicenda Terrassa legislazione di tutela che
Approdata al codice dei beni culturali del paesaggio che abbiamo tratto fatto lungo sforzo alla fine degli anni Settanta per togliere il riferimento all'ingente danno e ancora eccezionale
Quindi tutto resta
Diciamoci riporta a una situazione nella quale
Quello che
Come dire un atteggiamento lungi rimedi mirante di preveggenza politica di capacità
Farda Guida agli altri Paesi per quanto riguarda l'azione patrimonio culturale si perde poi in un allineamento alle maggiori mercato perché purtroppo
Il primo comma di questo nuovo articolo che emenda la legge di tutela dice che tutto ciò viene fatto in un
Per altri parchi ma ai fini vela
Fa facilitare e semplificato il mercato delle cose
Di
Valore antipatia
Siamo intervenendo sulla legislazione di tutela stiamo cambiando in relazione ai beni culturali
Per motivo di questo tipo con tutto rispetto per gli antiquari
Che sono una categoria professionale degnissima che hanno poi anche molti meriti da tanti punti di vista ma non possiamo pensare che quello del patrimonio di tutti i cittadini a un certo punto con una norma non dibattuta
Che non fa parte di ciò che si sta discutendo in ambito culturale che è stata inserita di soppiatto in un
Decreto legge presentato alla Commissione industria commercio e turismo
Ampia questa finalità i iscritti e allora il più grande associazione gli antiquari d'Italia sono centotrenta gli antiquari diciamo censiti coniugale sono mille seicento sessantasei
Ne pensiamo che l'interesse di queste persone ripeto di missive valga la modifica della politica estera dei beni culturali italiani e perché cosa attori volete sapere quanti sono i veti all'esportazione all'anno
Sono lo zero virgola sette per cento delle domande
Nel due mila quattordici reti sono stati ottanta sette
Qual è il danno che viene provocato per numeri di questo genere andiamo a intervenire per ottantasette casi l'anno mi sembra che veramente qui si è in gioco l'articolo nove della Costituzione
Perché non lo sapesse mi sono dimenticato di dire che Maria vittoria Marini farebbe storica dell'arte dirigente del Ministero Beni culturali e presidente di assoluta e crescente e adesso c'è il vicepresidente adesso tre cresce l'archeologo Andrea Cammelli grazie
Si parlerà dei musei autonomi
Salve
Devo necessariamente premettere visti i tempi che parlerò esclusivamente come vicepresidente di Asso tecnici benché funzionario del ministero sulla base di quanto imposto dal Codice etico ministeriale farò quindi
Farò quindi riferimento valuterò dati ufficiali ricavati da comunicati ministeriali o sindacali facilmente reperibili sulla Rete
Le considerazioni che farò nella piena libertà di parola che la Costituzione ancora ci consente saranno quindi in piena aderenza allo stesso Codice etico
Allora per principio premetto non sono assolutamente contrario all'autonomia di determinati luoghi museali quote della cultura
Esistono luoghi definiti puntuali che possono bene venire valorizzati nel vero senso del termine non è il bieco concetto economico che ormai che avvelena la nostra esistenza anche con forme di gestione separata
Aree archeologiche ben definita in un certo senso avulse dal loro contesto attuale
Attuale o musei per lo più generati da raccolte e collezioni come molti musei gallerie d'arte e storia museo archeologico a lei è vero
Avrebbero potuto godere di una nuova linfa di una separata una separazione delle funzioni di diffusione e valorizzazione proprio in quanto detentori di un valore in sé che non strettamente legato al contesto di inserimento
Ma una legge fondamentale di qualsiasi azione è la valutazione del contesto in cui questa azione deve essere eseguita
Questo non è stato fatto anzi
Emerge da quanto si continua pervicacemente a portare avanti
Un chiaro messaggio di come si sia ignorato completamente ciò su cui si andava ad intervenire inseguendo istanze particolari ed oggettive sia una cosa quando aree bene per x allora deve andare bene ovunque
Il risultato è stato quindi ben diverso da quanto ci si aspettava nonostante alcuni esperti
Siano stati chiamati a rivestire di vesti colorate psichedeliche ciò che in realtà e semplicemente una scelta politica ed economica chiara e lineare
Quella di scegliere una ruota con una rosa di luoghi da vendere come brand rompendo il sistema di reciproco supporto con una tutela tutto sommato scomoda e fastidiosa sono le parole del Presidente del Consiglio non mia
E con una rete di diffusione e valorizzazione locale benché perfettibile tutto sommato vitali e artisti attiva
Emerge da quanto si sente un concetto in cultura polveroso e vecchio collezione
Svincolata dall'ambiente di provenienza una santa di blinderà Camera
Da valorizzare in modo disgiunto dal suo ambiente laddove la modernizzazione l'innovazione sono date solo da supposti mezz'innovativi o più efficienti di comunicazione mediatica in sostanza da maggiori disponibilità economiche perché queste cose si pagano
Il sistema certo non era perfetto molte delle critiche che sono state mosse alla Pubblica Amministrazione non sono necessariamente peregrine una riforma era indubbiamente necessaria faccio presente tuttavia che far funzionare una struttura
Dotandola di opportune risorse rendendo l'efficiente tramite un diverso indirizzo della dirigenza
Può a volte essere più funzionale che smantellare la per disegnare una nuova tanto per andare sul privato tanto caro al nostro staff di governo se in una catena di montaggio gli operai lavorano poco e malamente
Il primo intervento da fare sul capo servizio poi semmai ci gli operai o addirittura dopo sulla fabbrica
Ma quale è la sostanza del rendere autonome queste grandi strutture si tratta di un'autonomia amministrativa e contabile di tipo speciale si suppone
Questa assenso logico tuttavia implicherebbe una propria autonomia di introiti che messo una struttura al mondo a parte Uffizi e Colosseo che non è autonomo è in grado di aprire
Contrariamente a quanto si crede Metropolitan Museum di New York il Louvre colori introiti non arrivano a coprire il cinquanta per cento delle spese ed esso viene assicurato tramite finanziamenti pubblici contributi privati che in sistemi fiscali efficienti
E diversi sono effettivamente di tassabili non con l'arte box ecco
La scommessa dovrebbe essere invece sull'investimento regolare sistematiche progettato diffuso su tutto il patrimonio e finalizzato a creare indotto tramite turismo e attività collaterali
Un'analisi effettuata in una zona periferica della Francia priva di particolari attrattive culturali ha riscontrato una crescita di indotto pari a nove euro per ogni euro investito nella cultura
Questo significherebbe recuperare immediatamente gli investimenti anche solo tramite l'IVA magari facendo gli scontrini ma questa è un'altra
Da noi invece i finanziamenti oltre a essere rivolti quasi esclusivamente a questi luoghi sembrano essere stati fissati con criterio puntiforme di investimento su strutture sulle quali si è già scelto di scommettere e neanche su tutti i grandi musei
Tra l'altro una conoscenza minima
E
Scusate tra l'altro una conoscenza minima della pubblica amministrazione di quanto abitualmente richiesto in fase di programmazione
Lascia alquanto perplessi sulla reale possibilità che per tutti questi interventi siano state effettuate progettazioni dettagliate ad un livello almeno preliminare
Torniamo avremo dati razzi separazione schema non necessariamente tutte le considerazioni di parte e di comodo che pure si sono sentite esaminiamo in generale quanto accaduto
La separazione di alcuni musei sarebbe dovuta essere un processo complesso da gestire nel singolo caso
Non con provvedimenti accelerati dalle conseguenze inevitabili e anche indiscutibile come tutte le strutture rimanenti sia afferenti la tutela dei luoghi minori della cultura siano state pesantemente penalizzate da queste scelte
I poli museali strutture nate per gestire quanto rimani Ivaldi la valorizzazione tolti i gioielli di famiglia indipendentemente dalla ottima volontà di quelli che li dirigono versano in difficilissime condizioni
Molti dei musei minori dei poli solo in seria difficoltà con problemi di apertura la compensazione del personale all'interno delle strutture consentiva aperture che ora non saranno più possibili
Visto che nei prossimi anni non sono previste assunzioni di personale di vigilanza ne consegue che gran parte dei luoghi della cultura minori
Che risultano ovviamente più anche economici degli altri in termini di bigliettazione non essendo economia no appaltarne ad Alessandria finiranno per chiudere
Il museo locale condannato da questo sistema perderà oltre che la sua funzione di punto di trasmissione diffusione culturale capillare
Nel territorio anche la sua funzione di presidio locale in supporto alle attività di tutela attività che come è stato sottolineato sono già pesantemente monogruppo penalizzate finanziariamente
Oltre che alla quasi impossibile gestione dei depositi tradizionalmente afferenti alle sovrintendenze di settore perché luoghi di attività studia e tutela prima che archivi di begli oggettini decontestualizzati da esporre sopra un centrino
Sarà necessario anche un enorme lavoro di riassestamento anche degli archivi che non potrà essere in alcun modo a costo zero
Il portuale del MIBAC nelle more della riforma è ancora a metà tra poli laboratori di restauro archivi fotografici
Il criterio di assegnazione di queste strutture e Stato inspiegabilmente e dichiaratamente lo si legge nel decreto basato sull'edificio nel quale i servizi erano ospitati
Anziché la maggiore utilità che all'una all'altro ufficio l'edificio
Il cambiamento non ha fatto bene neanche grandi luoghi nelle more dell'espletamento del concorso per i super direttori
Tutti i grandi musei sono stati venuti per quasi un anno in un incertezza amministrativa che sfiorava il caos i nuovi direttori hanno ereditato strutture estrema a te piene di personale scontento
Ora parliamo dei super direttori no
Senza nulla togliere alla loro specifica e stimabile professionalità sono stati scelti direttamente dal ministro con criteri
Perché a me in tempo l'ITC tre rose di nomi tra i due quali spiccavano anche esperti provenienti dalla pubblica amministrazione di comprovata abilità tutti tranne che in un caso scartati
Quasi si volesse penalizzarli la provenienza
Come detto tranne che in un caso si tratta di persone senza alcuna esperienza della pubblica amministrazione
Mentre i dirigenti di un tempo ricevevano obbligatoriamente almeno un'infarinatura di normativa alla Scuola Nazionale della pubblica amministrazione e facevano un concorso nel quale queste cose venivano chieste
Sembrerebbe che questi non abbiano
Grande dimestichezza scopriamo dai comunicati sindacali che si è prospettata l'istruzione l'istituzione di un help desk per i nuovi direttori
Dove i dirigenti interni potevano assisterli nelle pratiche amministrative e di gestione del personale su cui erano impreparati ma non dovevano essere super esperti
Del resto molte informazioni trasmesse alla stampa creando falsi casi su chiusure assemblee ed orari
Quelli di Pompei Caserta sono indicativi sono state generate dall'assoluta ignoranza delle procedure della pubblica amministrazione
Dispiace soprattutto come questi casi ed altri come il Colosseo per esempio siano stati utilizzati per denigrare il personale e la pubblica amministrazione stessa
Sarebbero tennis da Codice etico
Ma si sa la responsabilità politica viene punita solo dall'elettore quando può votare
Ma quali sono effettivamente i risultati della riforma almeno in termini di affluenza e utenza cerchiamo di verificarli
I dati degli ingressi e luoghi della cultura infatti alla faccia della trasparenza da qualche tempo non vengono più diffusi mensilmente on line quindi risulta molto difficile sbagliarsi in una massa di dati quanto meno disorganica
La valutazione più rozza in termini di stima della performances quella dell'incremento dei visitatori
Si rivela in gran parte una gincana di dati difformi e non più sistematici
Inoltre limitandosi alla comunicazione dell'atto trenta dei luoghi statali della cultura mancano dati vitali per la valutazione quali ad esempio i risultati del Museo di Taranto o dell'area archeologica dietro di Paestum Oppus
Quando poi i dati vengono riportati da politici non afferenti al Ministero in forma non ufficiale
Tommaso lo sa
Si rimane ancora più perplessi il sindaco di Firenze Nardella nel suo recente attacco Actinvest ali della cultura ignoravo che vestali fosse il plurale di restauro
Parla di un incremento di visitatori del settanta per cento a Caserta a me risultava del ventotto e sessantacinque
Sì
Un risultato tutto un altro Mato neanche eccezionale in compenso alcune delle strutture rese autonome non hanno avuto i risultati sperati
La Pinacoteca di Brera accusa una flessione negativa del sedici e sessantanove per cento la Galleria nazionale d'arte moderna del dodici e ottanta
Dati ministeriali e
Qui potete vedere on line
Nel privato non si considererebbero risultati non si considererebbero risultati eccezionali e forse comporterebbero cambiamenti di strategia se non di dirigenza
O la rilevazione statistica gennaio-marzo due mila e sedici la stessa a cui faccio riferimento è l'indice evidente di quanto si sostiene mi si perdonerà se parlo solo di quelli archeologici per stringere
Finito dal profilo
Tutti vincolo dei sedici e due due minuti facevo un elenco verificando perché intanto c'erano infilato in mezzo delle cose che non sono statali tipo il Museo egizio di Torino
Tanto per far vedere una performance del centonovantadue per cento di incremento quando l'anno scorso era per metà chiuso ma questa è un'altra storia certo tutti sua bonifica fa duecento per cento se metà del museo prima chiuso
Tutti il tranne il Museo di Napoli Pompei che non c'ha bisogno di pubblicità tutti gli altri musei della top torti
Sono ancora statali quindi la performances eccezionale e data da chi ci lavora dalle politiche che sono state perseguite all'interno della pubblica amministrazione non ancora dai super mega direttori galattici
Ecco chiudo
Le tabelle per quanto abbellite non sembrano quindi mostrare questi straordinari risultati nonostante l'immenso apprezzo che il patrimonio nel suo complesso
Sta pagando il rischia di pagare in termini di tutela conoscenza fruizione diffusione in termini di collegamento al territorio Deep la ditta di professionalità cumulate nella pubblica amministrazione in termini mi si consenta di sottolinearlo soprattutto di occupazione
La precarizzazione del personale di supporto ai musei tramite concessionarie imprese ministeriali la riduzione dei servizi locali e diffusi la riorganizzazione dei sistemi e delle reti di cultura locale
Se non effettuate con un'accurata pianificazione di costi e benefici
Rischiano di diventare un pesante boomerang sociale e culturale in conclusione la riforma indipendentemente da qualche risultato reali o apparente
Ma sicuramente episodico che potrà vivere alla serie ripercussioni su tutto il sistema museale di fruizione del Bel Paese
Con riflessi preoccupanti specie sui sistemi di Friuli di fruizione insistere mi ai grandi circuiti
E che sono il principale tessuto su cui si basa la riti diffusa della fruizione italiana
Non siamo qui per distruggere o fare il processo alle intenzioni siamo qui e protestiamo per sottolineare una situazione insostenibile che i professionisti del campo faticherà hanno a supportare
Nel caso ci fosse una reale disponibili a colorare a collaborare saremo in prima fila per farlo
Segno di spessore in uno statista e la comprensione del proprio errore e la capacità di correggere il tiro noi faremo comunque il nostro dovere grazie
Grazie
Adesso
Sauro Turroni
Ex parlamentare ambientalista prima di tutto extraparlamentare parlerà dei parchi
Beh io per prima cosa desidero
Ringraziare tutti voi
Tutti voi che siete qui perché stare impartendo finalmente dopo molto tempo
Una battaglia vera
Su
Ciò che costituisce l'essenza stessa del nostro Paese
Era ora
L'errore di riprendere una battaglia in difesa del nostro territorio
Dei nostri beni culturali
Io devo occuparmi di parchi
In questo
In questo nostro incontro
Ricordo adesso così per i
Dare un po'l'idea
Di quello che voglio poi alla fine dire che molti anni fa
Ciò con
In occasione di una
Circostanza nella quale ci occupavamo del Parco del Delta del Po parco che non esiste ancora oggi
Oltre vent'anni fa era questa manifestazione designiamo un manifesto ce ne sono dei bellissimi chiaro disegnato oggi e mi ha appena fatto vedere
Vittorio emiliani per la manifestare domani bene in questo manifesto c'era un Tarzan sconcertato che stava appollaiato sopra un albero e si chiedeva scusate ma dov'è il parco
Bene oggi dopo oltre vent'anni non solo non c'è il parco ma probabilmente non ci sono più neanche quegli alberi segati tutti alla radice
Ebbene
Con crescente feroce
Si sono accumulate anno dopo anno periodo dopo periodo dopo le
L'entusiasmo iniziale
Per la legge tre nove quattro azioni che hanno
Minato alla radice
I principi sulla sui quali si fondavano le idee nel
Le nostre idee del parco quel parco manca ancora ma non sono mancate le ragioni per cui
Questo non è ancora stato fatto le lottizzazioni sono
Hanno dilagato
I centri commerciali la caccia
Le valli di Comacchio tanto perché ci capiamo o le piaghe lasse di Ravenna sono zone di preparco nelle quali è consentita la caccia
E quindi questi sono gli elementi che ne hanno impedito allora la la nascita ma
Hanno anche costituito il modello
Attraverso il quale passata la battaglia contro queste parti di territorio
Che sono preziose rappresento la biodiversità rappresentano qualcosa per cui vale è valso la pena fare battaglie per tantissimi anni oggi siamo qua
Sarebbe necessario ritenere riprendere la tre nove quattro
Adeguandola aggiornandola alle nuove consapevolezze che riguardano
L'obbligo di occuparci di tutto il territorio non solo di isole della biodiversità così come facemmo allora quando questa legge prende venne varata
Beh
Io
Voglio a questo proposito come si è parlato tanto di Franceschini o la Ventura di conoscere un suo
Conterraneo che pure deputato
E che si lamentava moltissimo delle cose fatte in epoche passate dicendo che mai un Governo ambientalista come questo si era visto sulla faccia della terra io gli ho ricordato
Che il Governo che ha fatto le leggi più importanti e fondamentali
Che riguardano l'ambiente è stato l'ultimo Governo Andreotti
Dobbiamo ricordarlo tutti in quell'epoca
Dalla legge sui parchi a tutto il resto
Si faceva come siamo ridotti se si applaude Andreotti
Bene quella legge quella legge ha avuto il merito di sottoporre a tutela il dieci per cento del territorio nazionale ma poi nessuno dato che nessuna conquista e mai data
C'è stata questa erosione costante tanto che
I parchi sostanzialmente si sono trasformati in delle pro loco
O poco più anche e dobbiamo cominciare a dire le cose
Chiaramente e nettamente anche per responsabilità molto forti di tante associazioni ambientaliste che hanno ritenuto che fosse arrivato il momento di potere collocare all'interno dei parchi qualcuno dei propri esponenti
Già
Nell'ottantaquattro
Quando uscì il decreto Galasso e quella legge l'anno successivo si comprese che il dovere e la tutela non riguardava solo piccoli pezzi del territorio
Esso doveva riguardare i fiumi le montagne i laghi le coste insomma è tutto il territorio nel suo complesso
Da allora l'elaborazione a questo proposito non c'è stata non c'è stato non si sono fatti quei passi in avanti che si sarebbero potuti fare in questi trenta e più anni
E invece
I passi indietro sono stati tanti numerosi nonostante sia cresciuta la consapevolezza
Che basso operato ogni limite amministrativi ho gridato all'interno di quel Parlamento molto spesso quando c'era questa sbornia federalista che la natura non è federalista non si ferma ai confini amministrativi
Il fiume
Voto o in mare può le montagne nonna non hanno nessuna limite che possono Heche debba essere rispettato ebbene
Questo
Questo in questo questo principio avrebbe la necessità oggi di poter essere declinato
La sbornia federalista è finita ma non abbiamo ancora superato quei limiti che ci hanno imposto questi questi ragionamenti
E allora se i problemi sono globali e oggi ce ne accorgiamo decies Nencini giudica cercato di aprire molto su in gran parte già dimenticata passata in cavalleria di aprire gli occhi a tanti bene
Ogni
Elemento di questo nostro pianeta Benedetto deve essere tutelato questo è il principio che ci deve muovere il principio che
Deve guidare da oggi in avanti la nostra la nostra azione ma se torniamo ai parchi
Prendiamo un attimo in esame gli elementi principali sempre sulla logica non di quel principio federalista ma della PAC più volgare spartizione dobbiamo pensare che lo sport Stelvio è stato diviso in tre fette
Dobbiamo pensare che pochi mesi fa alle Marche hanno visto che ANCI e l'ATI tutti i soldi per
Per i parchi etiche sono destinati oggi alla chi alla chiusura oggi in Senato dove è andato il mio amico Tocci Walter dove sei oggi in Senato
C'è in discussione una legge
Perché volta distruggere tutto ciò che resta
Di quei principi dal treno per quattro che pure hanno dei limiti e che avrebbero avuto bisogno di un aggiornamento come dicevo prima è una legge sulla base del quale il territorio dei parchi e merce
Deve essere venduto messa a disposizione delle lobby da questo devono derivare royalties
E quindi si fanno dei posti petroliferi si fanno delle delle degli impianti eolici forse questa è la ragione per cui un'associazione non ha firmato la carta di Pontecchio
Ci fanno delle
Delle delle opere
Di qualsiasi tipo bene queste opere di qualsiasi tipo danno dei soldi
All'amministrazione dei parchi e quindi attraverso la vendita delle ragioni per cui parchi esistono e arrivano alle risorse per mantenere gli apparati
Bene
Il entrerò nei parchi non solo le comunità locali come era avvenuto fino ad oggi ma in teoria portatori di interessi cavatori e via e via discorrendo bene
La caccia diventa una facoltà non più una facoltà diventa un modo ordinario per la contrastare e i diciamo eleggibili
I i problemi che
Derivano dalla sovrappopolazione di talune specie
Dalla dalla per gli atti e degli equilibri e la caccia la fanno i cacciatori non più i soggetti che sono
Diciamo preposti alla
Alla tutela la conservazione interno dei parchi e non lo so propria vigilanza
Ricordiamoci che questo principio era già stato introdotto nel novantasei novantasette quando anche in quella circostanza governava una non un Governo diciamo così che aveva una certa somiglianza seppure alla lontana
Con quello con quello di oggi anche allora venne introdotta la possibilità di cacciare ma non
Nello stesso modo in cui si fa oggi
Bene da due anni è in corso l'esame di questo disegno di legge
Si va molto lentamente l'ultima seduta si è tenuta il quattro cioè due giorni fa lunedì prossimo ci sarà la scadenza per la presentazione dei
Dei subemendamenti perché prima ho chiamato in causa al mio amico Tocci
Perché mi sorprende che non ci sia nessuno nessuno in questi tant'è che stia facendo una battaglia perché la legge così vergognosa non vada avanti perché venga bloccata anche uno solo può farlo
Sono talmente sgangherati oggi al Senato che una persona sola se di buona volontà potrebbe essere in grado di bloccare e nel meglio mantenere una legge che c'è oggi piuttosto che vederla così massacrato
Ebbene
Se per dieci anni e ho finito scusandomi se sono stato troppo lungo ma non mi sono stato ancora richiamato dalla solerte presidenza se per dieci anni il raggiungimento del dieci per cento della territorio
Da sottoporre a tutela è stato il nostro obiettivo adesso abbiamo avuto fortunatamente un anno fa o poco più l'occasione di aggiornare questo riferimento è quella carta
Di fonte Kyoto a cui ho fatto riferimento prima bene io penso che questa possa essere
La base nuovo di ripartenza per
La tutela del biodiversità del nostro Paese ma soprattutto di tutto il territorio che il nostro Paese
Diciamo è di cui è costituito il nostro Paese grazie
Do solo comunicazione che il servizio pubblico si è fatto vivo e il vista partenza del corteo domani sarà indiretta su Rainews ventiquattro di questo siamo molto felice
Grazie
Da adesso Dalia Pallottini nuovo
Ambientalista ex Segretario generale dalla nostra padella della trasformazione dei centri storici la partecipazione dei cittadini
Ovviamente non farò un intervento come come tecnico dei centri storici farò piuttosto un intervento come cittadino
Che da vent'anni si occupa nell'ambito della sinistra dell'associazionismo
Della tutela dei beni culturali e dell'ambiente prima per dieci anni a Italia Nostra
E adesso come esponente di una delle tantissime della media dei pièce piccole associazioni di base
Che popolano la nostra città e che in qualche modo operano in maniera molto puntuale per contrastare tutta una serie di cose che tendono a cadere sul capo della città stessa
Gli urbanisti Vezio De Lucia poco fa ce ne ha parlato
Dicono sempre che tutto sommato in Italia i centri storici sono abbastanza ben tutelati che il vero problema è quello della tutela della campagna è quello della battaglia contro
Il consumo di suolo il cui consuma talmente vertiginoso che uno solo assentire quanti metri quadrati ogni secondo si consumano si fa venire l'ansia
Però diciamo neanche te neanche i centri storici se la passano molto bene se è vero come è vero che nel centro storico più bello del mondo
Tutelato come patrimonio
Dell'umanità può accadere quello che è accaduto in un pezzo estremamente pregiato di questo centro storico
La vicino a via Giulia è stato fatto un parcheggio un parcheggio che è già minacciosamente uscito fuori di quattro metri
Sul piano della strada di via Giulia e verrà nascosto con un giardino verrà circondato da mura e queste mura chiuderanno per sempre
Una strada storica ecco questo posso incedere nel centro storico di Roma si chiude una strada storica
Forse uno pensa che si sarebbe dovuta fare una variante di Piano regolatore che se ne sarebbe dovuto occupare il Dipartimento dell'urbanistica che invece è rimasto totalmente silenzioso
Chi ha che ha fatto una battaglia su cui sto soltanto i cittadini e questo è avvenuto non non abusivamente ci sono stati tutti i permessi
Bisogna vedere poi se questi permessi sono validi o magari non sono del tutto legali
Il Comune di Roma la Giunta capitolina approvato questo progetto scellerato gli uffici comunali hanno dato le autorizzazioni
E questo non ci stupisce con quello che sta uscendo fuori dal
Dalle analisi che si stanno facendo dal punto di vista giudiziario di tanti uffici del Comune di Roma
E il mio patto cosa ha fatto ha taciuto nonna pur sollecitato da molti di noi non ha mai dato Parisi
In qualche modo diciamo dirimenti per bloccare questa cosa allora a una potrebbe venire il sospetto che ha ragione Franceschini che fa una riforma
Del Ministero dei beni culturali per migliorare la tutela
Io credo proprio che quella riforma non vada nella direzione di migliorare la tutela
Penso che quello che è successo avvia Giulia è successo su un corpo di soprintendenti
A parte qualcuno tipo non so proprio per non fare nomi la Galloni che va bene lasciamo perdere gli altri fanno il loro dovere ma sono stati
Sono stressati sono vecchi sono intimiditi da questa continua accusa di essere signorino
Che dovrebbero fare dovrebbero sempre dire sì
Sia anche a un parcheggio abbia Giulia che esce fuori che chiude le strade che modifica il paesaggio senza autorizzazioni paesaggistiche etc
Beh mi risulta e lo dico lo affermo con certezza ne ho le prove lo posso dimostrare
Che coloro che hanno tentato di muoversi
Per bloccare questo scempio sono stati intimiditi dall'alto e adesso qualcuno è stato rimosso
Dal suo posto
Allora questa e questa è la situazione noi diciamo cittadini
Che danni sono siamo impegnati nella battaglia per la tutela del patrimonio storico-artistico
Prima italiano poi adesso di Roma in particolare non abbiamo mai avuto particolari contenziosi con le soprintendenze che sono
Hanno sempre fatto quello che potevano nei limiti del loro tempo della mole di lavoro che devono affrontare
Il nostro interlocutore i nostri interlocutori sono i Comuni sono quelli che tentano disperatamente di fare il più possibile
Favori ai privati e che diciamo premo no nella direzione di costruire sempre di più
Ma diciamo questo è l'unico muso di Roma basta farsi una passeggiata per il centro alzare gli occhi guardare la parte alta di tutti i palazzi di Roma per vedere una serie di abusi incredibili
E e gli abusi sono solo a Roma certo che no basta pensare a quello che succede a Milano a Napoli a Palermo a Genova
Quindi
Non è che la situazione dei centri storici forse quelli alcuni di quelli minori magari come diceva Ezio quelli toscani e io sono andata a giorni fa Lucca
Veramente un piacere girare per un centro storico come quello ma Kennedy dei centri storici del sud
E poi c'è un altro aspetto del degrado e della rovina dei centri storici
è questa corsa tremenda a rispondere a un turismo tremendo che si vuole incentivare sempre di più che si richiama sempre di più
Il questo a ha prodotto una crescita ipertrofica mono culturale di un settore che è il settore
Della somministrazione del cibo e delle bevande i ristoranti pub bellezze Barbieri ieri gli i laboratori artigianali c'è di tutto ormai le strade del centro storico
Sono orribili hanno dei negozi con delle vetrine volgari di plastica colorata
Il in questa situazione il al c'è una crescita spaventosa
Dello rumore della impossibilità di di vivere una vita tranquilla e questo ha fatto fuggire molti molti residenti dal centro storico di Roma come da molti altri centri storici
La perdita totale della residenzialità che sempre in via di diminuzione
Sta togliendo ogni anima ogni identità a questi centri storici che diventano
Dei grandissimi divertimenti Fici all'aria aperta senza che nessuno se ne preoccupi tutti imboccano
Una crescita del turismo sempre maggiore sempre più
E che e e chi osa in qualche modo
Diciamo farsi carico della necessità di e calmierare un attimo questa situazione e viene considerato un forte un nemico della patria uno che non vuole che va che lavora contro la ripresa eccetera eccetera
è ecco in sostanza io vorrei ricordare l'azione importantissima fondamentale
Che le associazioni ambientaliste i cittadini fanno nei confronti della tutela ma non solo dei centri storici perché oltre alla trasformazione in negativo dei centri storici anzi è quella della Campania anche lì
Molti comitati stanno lavorando per esempio per fare un parco un Parco nazionale dell'agro romano ci riusciremo mai a salvarlo
Da quello che sta succedendo ecco non ri stiamo lavorando non solo e studiando
Per offrire ai nostri governanti un contributo di idee per controbattere per esempio lo strapotere dei commercianti ma abbiamo anche formulato
Un progetto delle linee guida per la partecipazione noi siamo convinti che in questa Società in cui la democrazia è così è scarsamente rappresentata da chi ci governa e chi ci amministra è sempre più importante l'azione dei cittadini
Abbiamo messo a punto un progetto con delle linee guida della partecipazione che prevedono un obbligo da parte delle amministrazioni di creare i presupposti per fare
Delle dei veri e propri processi partecipativi
Di fronte a ogni importante nel progetto di trasformazione delle città di trasformazione del territorio in cui si deve essere un confronto continuo fra l'Amministrazione i cittadini
In modo di arrivare anche a
Tira fuori i conflitti che non
Oggi non sono Silvio Natoli negativi ma hanno litri
Per la soluzione di tanti di tanti problemi ecco io so che alla fine di questo incontro molte associazioni parleranno e io vi prego di considerare
Appunto l'importanza del ruolo che i cittadini hanno in questa situazione
Adesso ventisei infelici sale del tu scusa non c'è bisogno di annunciarlo comunque
Sì annunciato da solo
Onestamente io non so
Se il degrado della tutela a cui assistiamo oggi in Italia si è dovuto alla un incrocio di incompetenza e superficialità cattiva volontà o addirittura a un piano per non far funzionare la tutela
Certo
La insiti degrado della tutela sul territorio nazionale è un fatto palpabile che si constata il giorno dopo giorno nonostante qualche notizia ogni tanto qualche buona notizia vera o finta che sia eppure
Eppure l'Italia si continuano a cantare giustamente di avere
Pili nella sua Costituzione il meraviglioso l'articolo nove e dice la Repubblica promuove la cultura la ricerca scientifica e tecnica
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione e condiziona Repubblica vorrebbe tutelare noi dice la Repubblica
Sarebbe molto carino se la Repubblica tutelasse dice la Repubblica tutela lo dice in modo perentorio con un linguaggio chiaro con un linguaggio assolutamente
Inequivocabile però pur avendo questo articolo nella nostra Costituzione non siamo a questo articolo molto fedeli e devo dire perché
Questa mancante a fedeltà non comincia oggi
Non comincia oggi e non figurare pure domani qualsiasi cosa ne facciamo
Non comincia oggi perché
Il Ministero dei beni culturali
Nasce sotto cattivi auspici
A volte si parla della fondazione del ministero come di un grande evento positivo
Mandiamo c'è la legge del il decreto di fondazione del ministero nel dicembre del mille novecentosettantaquattro la sua trasformazione in legge nel gennaio del mille novecentosettantacinque
Cita forse l'articolo nove no
Non dice nemmeno visto l'articolo nove della Costituzione non lo ricorda neppure di striscio non ne parla per niente
L'articolo nove della Costituzione viene ignorato nel momento in cui il Ministero viene fondato il Ministro allora era come tutti sappiamo
Giovanni Spadolini e andiamo a guardare cosa dice Giovanni Spadolini ministro due anni dopo quando il Ministero pubblica con la sua con la sua lunga prefazione una libero un volume sui primi due anni di vita del Ministero
Che cosa leggiamo visto in il Spadolini leggiamo
Che non mi diceva che nei Comuni trent'anni di vita della Repubblica cioè dalla Costituzione fino a quel momento fino al mille novecentosettantasei quando il libro è uscito
La tutela in Italia era regolata dalle leggi del mille novecentodue e del mille novecentonove
Che bravo Spadolini si è dimenticato la legge croce sul paesaggio del mille novecentoventi si è dimenticato le legge Bottai del mille novecentotrentanove si è dimenticato la Costituzione l'articolo nove della Costituzione
Allora lo capiamo se pensiamo turche questori e l'atto di nascita del ministero si capisce come mai nel il trenta agosto di quello stesso anno mille novecentosettantacinque in cui nasce il Ministero dei beni culturali il trenta nostro invito
Il ministero si lascia scippare senza che Spadolini dica una sillaba
La Sicilia
Cioè la regione più grande d'Italia e certo non ultima per importanza di patrimonio culturale
La Sicilia viene talvolta ed e lo è fino ad oggi alle competenze del ministero dunque l'Italia con il Ministero deve cutanea competenza su diciannove Regioni non su venti
Mi sembra che il da da un'analisi più accurata di questo dico di questa serie di sfortunati e venti risulterebbe molto chiaramente che la fondazione del Ministero la devoluzione dei beni culturali e alla Sicilia
E altre cose che qui
Non ricordo fossero dovute a un disegni politici contingenti spartizione del potere fra partiti fra
Stato e regioni piuttosto che un disegno di attuazione della Costituzione
Questo peccato originale accompagna la vita del Ministero fino ad oggi
E sarebbe veramente il momento che in nome dell'articolo nove come alcuni
Storici dell'arte spero molti storici dell'arte vogliono fare in questo momento il nome dell'articolo nove si agili un profondo ripensamento delle politiche sui beni culturali in questo in questo nostro
Paese che meriterebbe davvero molto di più da allora che cosa è successo
A
Lo sappiamo bene nel ministero si sono succeduti un numero stragrande di ministri spesso per pochi mesi io
La maggior parte di loro molto mediocre Onna è stato un ministero residuale dove si metteva il politico sfidato che non è la riuscito ad avere nessun ministero più importante molto spesso si sono messi dei ministri del tutto incapaci che hanno usato il Ministero per fare delle assunzioni di loro clientele elettorali o qualcosa del genere
Solo più raramente si sono avuti dei ministri che hanno puntato più più alto come che so io Veltroni ricordo Rutelli e cioè due ministeri sono che erano anche vicepresidente del Consiglio che hanno scelto i beni culturali ma nonostante ciò
Anche questi ministri anche i ministri che più si sono in qualche modo adoperati per i beni culturali hanno in continuazione dovuto intervenire sul corpo del ministero
Il corpo del ministero era nato senza una vera idea
E la NATO prelevando dal Ministero della pubblica istruzione l'antica Direzione generale l'entità e delle arti e aggiungendovi gli archivi prendendoli dal Ministero dell'interno ma non era nato con una con un preciso disegno questo è il suo peccato
Originale non a caso Sabino Cassese scrisse allora subito il Ministero che nasce è una scatola vuota
Un altro più severo fu ancora Giovanni Urbani grandissimo direttore dell'Istituto Centrale per il restauro quando
Definiti il Ministero dei beni culturali un buco nero che tutto ingoia e nulla restituisce
Giudizi molto severi che spiegano come mai di quando in quando quando c'è un ministro un pochino più attento o quando vuole fingere di essere un pochino più attento
Arriva inevitabile riforma ci sono non meno di sei riforme negli ultimi dieci o dodici anni le e la riforma Franceschini e l'ultima
Non non possiamo analizzarle tutte possiamo diverse che sono che questa
Continua sequenza di riforme denuncia due fatti da un lato il fatto che si sente che c'è qualcosa di profondamente sbagliato da cambiare dall'altro lato che non c'è mai un'idea guida che regoli questo cambiamento e che regoli una riforma vera dall'attuale il Ministero
Possa nascere davvero rinnovato
Se rinnovare il Ministro dei beni culturali non dimentichiamolo vorrebbe dire attuale la Costituzione e rinnovare l'Italia
La la riforma Franceschini sembrava al principio ad alcuni anche se fra mille incertezze ed errori nessuno è perfetto sembrava poter avere degli aspetti positivi e degli aspetti negativi
Ma di ernia che passa il tempo il il suo disegno generale sembra sempre più
Disfarsi sotto la pressione probabilmente il ragioni politiche o
Di di di di altro di altre pressioni interne ed esterne al Ministero al Governo certamente quello che viene fuori via via in questa in questa
Riforma Franceschini è un disegno molto curioso che un disegno che in cui sostanzialmente c'è un punto di partenza che è anche giusto cioè Franceschini ha cominciato col dichiarare che
Il ha cominciato col dichiarare che il il mondo dei beni culturali in Italia in particolare il mondo dei musei che non tende a identificare comodo dei beni culturali naturalmente non è così
E era rimasto fuori dal grande circuito internazionale la globalizzazione vuole
Una che noi ci adeguiamo che l'Italia si adegui a degli standards internazionali come negarlo quando lui ha ha fatto qualcosa e ha cominciato a dire che non è giusto che anche gli stranieri potessero
Concorrere alle direzioni dei nostri musei io aggiungerei non solo al
Alla direzione ma quasi di posizione dei nostri musei come succede di italiani che lavorano
Che so io faccio l'italiano che dirige la National Gallery di Londra c'è un italiano che signor prefetto tenta in sala ghetti a lo senti a destra come questo è possibile deve essere possibile il contrario questo giusto
Questo è giusto dopodiché però come è stata realizzata questa questa riforma è stato si è partiti dalla un richiamo alla globalizzazione e agli standards internazionali
Si è partiti da quello ma di fatto che cosa si fa
Si sono fatti denti bandi di concorso per i venti musei principali d'Italia o definiti tali anche su questo ci sarebbe da discutere e poi su questi venti musei ha deciso una Commissione
La Commissione di persone serie e non lo metto in dubbio ma ha deciso una una sola Commissione di cinque persone ha deciso subentri musei in poche settimane
Ma questo è completamente fuori dagli standards internazionali è stato
Evocato
Il delle monete chiamiamolo così della globalizzazione degli statali internazionale della competitività internazionale per innescare il processo ma poi non ci si è confrontati alla fine
Perché io sfido chiunque e l'ho già scritto e detto molte volte anche
In presenza del ministro sfido chiunque a cominciare dal ministro a trovarli non solo Paese al mondo anche a un Paese piccolo penso io Costa Rica o Malta
In cui fanno una sola Commissione che fa venti musei in poche settimane e ne stabilisce i direttori questo è completamente contrario a tutta la prassi internazionale colloca l'Italia non dentro
Le buone pratiche internazionali ma fuori contro le buone pratiche internazionali e questo a prescindere poi dei singoli direttori che sono stati scelti augurare che faccia meglio possibile proprio alcuni di loro probabilmente tutti stanno lavorando molto intensamente in condizioni molto difficili perché continuano a non avere nei fondi né personale ed è vero che di fondi nuovi per il Ministero dei Beni culturali si parlasse il ministro assicurato l'arrivo di cospicui nuovi fondi che però ancora
Nel nei bilanci delle Soprintendenze dei musei non si sono visti il ministro ha assicurato e questa è una notizia molto positiva l'assunzione di cinquecento nuovi funzionari cinquecento quando ce ne vorrebbero almeno cinque mila però è già qualcosa visto che sono perché che che sono decenni che non sia sulla più nessuno ma questi cinquecento non ci sono ancora
E invece il ministro si sta comportando nelle sue riforme come se queste cinquecento ci fossero già
La sua ultima idea cioè quella di accorpare le direzioni generali non solo del del bene per il paesaggio le belle arti eccetera ma anche quella dell'archeologia in una sola direzione generale di fare lo stesso con le soprintendenze triste creando su
A voi
Diteci sono il presidio più prezioso del territorio questa questa sua decisione è una decisione in controtendenza rispetto a quello che accade in tutto il mondo c'è molta preoccupazione da questo punto di vista anche sulla stampa per esempio francese
Ho tedesca e perché il sistema delle Soprintendenze italiane e un sistema che può avere ci può essere naturalmente criticato è un sistema che ha avuto dei difetti è un sistema che funzionato sempre meno
Perché ci sono stati sempre più tardi alle
Risorse del
Ministero e perché non si è mai avuto un vero turn over non si sono mai non si sono mai rinnovati i grandi con dei giovani molto
Con dei giovani molto bravi con dei giovani assunti per merito mentre contemporaneamente
Gli stessi governi e non parlo del Governo Renzi attuale ma di tutti i Governi si sono succeduti negli ultimi vent'anni gli stessi Governi
In un altro ministero quello dell'università o dell'istruzione hanno spinto i nostri giovani a parte iscriversi ai corsi di laurea in beni culturali a laurearsi in Archeologia e Storia dell'arte in ottimistica invidioso economia a laurearsi a decine
Migliaia per compiere essere poi condannati da un blocco totale delle assunzioni a una disoccupazione certa oppure a qualcosa che non è la disoccupazione
Ma quasi come quello dei giovani che sono stati assunti con la promessa di credo quattrocento euro al mese
Il che peraltro
Da alcuni mesi non prendono pur continuando a lavorare ci sono tante energie in Italia ci sono tante abilità
Tante capacità tante possibilità un patrimonio straordinario del quale ci vantiamo però mentre siamo bravi a fare direbbe il nostro Presidente del Consiglio
La narrazione lo storica e quindi quello che accade trasformando qualsiasi evento
Anche l'inaugurazione di un'autostrada che c'era già in un in un qualcosa che debba segnare una svolta storica mentre continuiamo a fare questo a raccontarci
Storie a fare storie i tempi cioè a raccontare del a fare delle chiacchiere raccontarci delle balle in realtà la tutela decade quello che sembra essersi
Essersi delineato diciamo nella concezione del Ministero Franceschini
Che è una concezione che evidentemente il Ministro ha elaborato con i suoi consiglieri giuridici o che so io
Il quello che che sembra essersi delineato è una specie di
Struttura piramidale in cui al vertice delle preoccupazioni del ministro cioè la cosiddetta valorizzazione mentre la tutela è secondaria
Ora la valorizzazione come nozione giuridica è una
è un'invenzione italiana degli anni Settanta che su come si può dimostrare è stata
Introdotta per dividere la torta dei beni culturali fra Stato e Regioni assegnando allo Stato la tutela alle Regioni la valorizzazione
Un progetto fallimentare
Come si dovrebbe esser visto fino ad oggi sempre di più si è capito e lo stesso ministro lo dice spesso che la valorizzazione e null'altro se non un aspetto della tutela tutela valorizzazione gestione fruizione
Sono aspetti complementari e bisogna dire che tutti questi aspetti
Hanno una base comune
E questa base comune e la conoscenza
Nel patrimonio e cioè la ricerca sul territorio ma come si fa ricerca sul territorio se il territorio non è presidiato
Ora
Nella concezione ministeriale che sta emergendo in questi anni e feconda
Il secondo atto della riforma Franceschini cioè l'abolizione di fatto delle Soprintendenze archeologiche è sembrata ancora più chiaramente delinearsi in questa concezione ci sono al vertice alcuni super musei
Mettiamo pure che sia giusto io ho i miei dubbi poi ci sono i cosiddetti poli museali dove i i listini di poli museali dove ci sono com'era il titolo di un vecchio vocabolario di tante dal Sedo Panzini che si chiamava
Dizionario delle parole che non ci sono degli altri negli altri dizionari
Il polo museale la la la la raccolta dei musei che non ci sono nei musei nella lista dei musei più più importanti
Questa concezione residuale non
Molto promettente rispetto ai poli museali che infatti molto spesso
In qualche caso sono anche collegati con grandi musei come in Liguria ma molto spesso che i poli museali non hanno
Delle risorse sufficienti le risorse umane sufficienti oltre cieche economiche cosa che del resto ed era anche di numerosi
Dei club dei cosiddetti grandi musei che ancora non hanno del personale stabile penso per esempio alle Gallerie dell'Accademia di Venezia crea un personale assolutamente insufficiente rispetto alla eccezionale importanza di quelle collezioni
Però
Il la vena cenerentola in questo sistema non sono i musei né della prima fascia diciamo così
I grandi musei sono venti diventeranno venticinque non so quello che sia netti musei dei poli museali la vera Cenerentola e la tutela territoriale
E questa ti viene in continuazione depotenziata e sprovveduta togliendo a del personale per spostarlo sui musei e naturalmente i musei che hanno bisogno di personale quindi il museo
Che bene Katie perché può beneficare
Che può avere come beneficio la l'arrivo di nuovo personale deriva dalle soprintendenze starà un po'meglio ma la Soprintendenza che ha meno personale sarà molto peggio la il presidio del territorio si fa sul territorio
Il la grande peculiarità del patrimonio italiano rispetto a quello di altri Paesi e che e precisamente la capillarità della diffusione del nostro patrimonio sul nostro territorio è questo che fa la straordinaria
La straordinaria natura del patrimonio italiano non è il fatto che ne abbiamo più beni culturali come
Statistiche superficiali e sciocca e continuano a ripeterci senza che nessuno dei controlli anche perché non ci sono e non non sono controllabili in quanto inventate
Non è il fatto che noi abbiamo il cinquanta per cento del patrimonio culturale del mondo il settanta per cento qualcosa del genere una volta ho fatto il conto
Io ho visto che sommando reiterazione di tre Assessori regionali e di un ministro risultava che l'Italia aveva molto ma molto di più del cento per cento del patrimonio culturale del mondo non mi sembra molto coloro probabile
Allora non è il numero dei nostri beni culturali ma è la capillarità
Il fatto che la piccola piede il convento di campagna il palazzo
Il paesaggio agrario il paesaggio rurale
La il
Legame fra il paesaggio e la villa che so io nel Veneto ma
Il legame tra ville Venete il paesaggio è devastato prevalentemente da Autostrade da capannoni che negli ultimi anni Grazia Galante premiato
Per aver fatto questo con la poltrona di ministro dei beni culturali è stato completamente devastato allora
Se non teniamo conto della capillarità della diffusione del patrimonio nel nostro territorio allora veramente siamo completamente fuori strada
Essere così fuori strada non mi stupisce perché in questo momento noi stiamo assistendo a un a un degrado che va molto al di là dell'articolo nove l'articolo nove ricordiamolo non è
In un articolo che buttato lì nella Costituzione come se fosse che so io un mazzo di fiori in un vaso in una stanza per il resto spoglia
Il lattico nove è un mazzo di fiori in una stanza molto piena di altri fiori perché la Costituzione non è
Se
Principi buttati lì a caso è un'architettura di principio un'architettura di valori
In cui l'articolo nove fa parte dei diritti del cittadino la la cosiddetta difesa della bellezza di che continuiamo a parlare è l'impegno ci la bocca senza sapere che molto spesso di che cosa stiamo parlando
La Puglia tradizione dalla bellezza e la difesa dei diritti del cittadino il nostro patrimonio culturale non soppesato appartiene a noi e a partiranno i cittadini dice la Costituzione a titolo di sovranità
Perché come dice l'articolo uno e il popolo che è sovrano in questo Paese non è il Presidente della Repubblica non il Presidente del Consiglio non è il Parlamento
E il popolo che è sovrano siamo noi uno per uno allora la
Nostra capacità di ricordarci che nell'orizzonte dei diritti che contiene il diritto alla salute
Che contiene il diritto alla scuola all'istruzione
All'università alla ricerca che contiene un
Una grande pannocchia dei diritti fra cui al primissimo posto il diritto al lavoro che riguarda tutti i cittadini trentasette per cento di giovani disoccupati
In Italia è una cifra che non apparendo in Europa non ha pari in Europa oggi inutile vantarsi che vada tutto bene non è vero
Perché se fosse vero non avremmo una cifra così alta di giovani disoccupati
E non sono solo i beni culturali ma sono dappertutto e questa cifra forse non tiene del tutto conto delle emigrazione della migrazione intellettuale festa affliggendo questo Paese
Con una emorragia di energie di intelligente di potenzialità
Che rischia di affondare questo Paese è inutile continuare a Darfo a ad ammucchiare narrazioni storica e l'in secondo cui va tutto bene perché non è vero che va tutto bene io deve fare qualcosa perché tutto vada bene
Diffuse tutto
La riforma costituzionale nella sulla quale saremo chiamati fra poco a votare nel referendum ma è una riforma che
Presuppone
Che mettendo apposto
Alcune cose cioè dando più poteri al Governo in carica tutto vada automaticamente tutto si sistemi automaticamente è una concezione
Che non viene dal Governo Renzi una concezione che viene da lontano l'opposizione perché anche il Governo lette al Governo precedente aveva cominciato ampi mandare avanti tale e quale
Anche l'ex Presidente della Repubblica Napolitano l'aveva fatta propria è una concezione che si collega alla concezione del dei grandi gruppi finanziari JP Morgan
Non ha fatto altro che dire a questa cosa qui che bisogna che le costituzioni uscite
Dalla dalla seconda guerra mondiale troppo determinata e dai movimenti dei lavoratori
Dovevano essere cambiata in senso più autoritario dando più potere ai Governi
Questo detto JP Morgan con un Governo ognuno con un documento che somiglia come una goccia d'acqua non voglio dire che
Sia stato che l'uno abbia copiato dall'alto ma
Si somigliano come una goccia d'acqua questa dichiarazione
Del
Della JP Morgan grande società finanziaria
Internazionale e le dichiarazioni del Governo letta nel momento in cui avviarono la riforma costituzionale poi
Accedendo alla fiaccola al governo Renzi
Non dimentichiamo però che JP Morgan pochi mesi dopo dovete pagare una multa di qualcosa come il sei o sette miliardi di dollari per aver venduto prodotti finanziari inquinati a milioni di cittadini americani
E qua e questa
L'etica che dobbiamo tener presente è questa la morale che dobbiamo tener presente io dico invece
Ricominciamo ognuno da dove
Ricominciamo noi faccia lo stato dell'arte che facciamo che logica che ci si ci preoccupiamo del nostro patrimonio che sappiamo che cos'è la ricerca che sappiamo che cosa è veramente la valorizzazione
Che non c'è senza la tutela ricominciamo magari dell'articolo nove ma per parlare della Costituzione per parlare dell'album della democrazia per parlare dell'Italia
Senta adesso nell'asse seconda sessione saranno d'mi darà il cambio Claudio Meloni padano Salvatore chiaramente Giuliana Guidoni Guido Cioni Rita Paris
Rappresentante cinquecento giù nella cultura e prego il relatore di venire qui sul tavolo
Deve devo annunciare come crede siccome Vittorio Emiliani deve andare via il suo intervento sarà anticipato del sono inizio di questa sezione grazie
Claudio dalle
Salve
Sì sì si HP
Bene adesso diamo la parola Vittorio Emiliani serie sì serbi potete accomodare per cortesia
Silvio accomodate sì
Privo di fine
Silenzio per cortesia scusate
Abbiamo i tempi ristretti vi preghiamo funzione
Allora io mi devo parlare di soldi
I soldi al Ministro dei beni culturali sono forse il capitolo doloroso
Quello che ha sempre assillato all'amministrazione ma ancor più gravi i membri della riferì del ministero a tutti i livelli
E tuttora
Mi assillano numeri del mese ma siamo forse arrivati
Ad una nuova età dell'oro perché se voi ascoltati telegiornali
Se voi leggete
I cosiddetti grandi giornali
Sembra che
Una cornucopia gigantesca restia rovesciando
Sui beni culturali
E che
Con magari un'ondata di musei poco come ha detto Franceschini ieri c'era bisogna aprirsi
O con nuove sirene alle piscine che poi ci sono delle vasche di fontana della Reggia di Caserta dove dovrebbe notare Federica Pellegrini
Che spero sia abbastanza intelligente lo è perdono accettare l'invito del mio direttore territori
Il bilancio lo Stato
Purtroppo non è stato riportato alcun ritardo il loro posto che se ne sia stata una ma certamente
Negli anni ottanta ad esempio la percentuale dire la quota assegnata sul bilancio dello Stato i beni culturali rappresentava lo zero sessanta zero sessantacinque per cento del bilancio integrati totale
Nel due mila eravamo ancora allo zero trentanove zero quaranta
Oggi
Poi eravamo precipitati contati i ponti calanti e altri ma anche di montagne di
Letta
Alla Pisana quota dello zero diciannove per cento
Cioè la spesa
Quasi dimezzata
Infatti abbiate pazienza qualche cifra soltanto se il bilancio dello Stato
Era
A trecento a quattrocento miliardi di euro nel due mila
Oggi e ad oltre seicento
E il fatto che sia calata in continuazione la percentuale destinata i beni culturali se
La dice lunga
Con questo momento il ventisette per cento sul quale hanno suonato mille tromba mille chiarite per stare magari a Firenze al Medioevo ad Ugento
Si è in parte risalita questa corrente e in parte riparato a questo guasto avvenuto negli ultimi quindici sedici anni
Ma solo in parte perché
Il bilancio dello Stato come ho detto prima è aumentato complessivamente del cinquanta per cento
Mentre
La spesa delizia dei beni culturali è diminuita del ventiquattro per cento
Quindi un calo molto forte reso anche più forte da un'inflazione che per quanto passa
In questi sedici anni c'è stata e che paga conteggiata
E dall'accorpamento per aver sbagliato altri hanno diverse opinioni del turismo la cui ideologia diventa oggi dominante nell'ambito del ministero
Al ministero stesso
Con una spesa che prima era incarico alla Presidenza del Consiglio e ancor prima e l'incarico un Ministero del Turismo e Spettacolo
A proposito lo spettacolo devo dire che per quanti rispetto per carità io sono stato anche amministratore di fondazioni musicali
Lo spettacolo Italia poi spesso è capitato dalla politica clientelare
Una volta si davano molti soldi o no all'Opera di Roma che non se li meritava oggi ce ne danno molte quanto pare
A Baggio Fiorentino siamo sempre lì sono deciso insomma e un fondo di cinquecento i quarantacinque milioni di euro che viene gestito per lo più Baviera politico clientelari
Quindi ai beni culturali e alla fine posto che come dice il bilancio ufficiale la legge di stabilità quest'anno vadano in teoria due miliardi e cento due miliardi duecento fa soltanto il settantotto per cento di questa cifra perché il resto va allo spettacolo gli autobus
Allora
Poi ci sono i fondi europei altre squilli di tromba addirittura si è
Organizzato
Punta consiglieri visto che è un CIPE a Palazzo Chigi non solo di domenica Marino domenica che è il primo maggio
Per annunciare questa
Alluvione di fondi europei mobiliari
Le quali dobbiamo ancora sapere tutto sappiamo
Che alcuni che questi verranno concentrati al pubblicità guarda caso un dieci per cento a Firenze guarda caso il sette per cento a Ferrara
Fatica del visto i beni culturali
Cose che io dico la verità anche i tempi della peggiore seconda Prima Repubblica raramente va Bono Parrino è stata revocata
Straordinario amministra i beni culturali io ho incontrato varie volte
Ma che non ha fatto poi tanti danno faceva nulla
Chiedeva una scuola di restauro a Alcamo perché non c'è stata data più o meno
Le ricette una volta no peggio raccontare un episodio Sauro Turroni che ha parlato di vedere sui parchi
Con più ripresa goliardica straordinaria siccome l'Apollo Parrino hanno le riceveva PAI e c'era in ballo gli atti è vero che il Piano paesaggistico Emilia Romagna
Scelte da Forlì che lui
Definisce la culla della civiltà mediterranea si corregga anch'io diritti può ripetere questa cosa altrimenti verifichiamo
Come una squadra di suoi accoliti e muro muro letteralmente la Bono Parrino il suo ufficio in parte con dei fondatori veri e parte con uno dei fondatori di plastica
Cioè si fa c'è un queste cose che perché erano esemplare ma poveretta
Ripeto con le sue borsette non tagliamo mai svolto la spesa
Lei beni culturali né introdotto il teste introdurre riforme
E come lei fa chiamano che pronunciava il prato Prato il passivo nel prato dibattere impedisce alle elezioni all'inaugurazione suscitando un certo sgomento
Ora
I fondi europei in fondo
Riprendo la logica dei giacimenti culturali dei ricordate individui siamo emorragia
La filosofia dei progetti speciali
Quasi mai spendibili
Il nel breve periodo
Perché come
Tra insegnato per tanti anni un economista che si è occupato seriamente di beni culturali Paolo Leon
Al quale faccio molti auguri
E ho sentito Ambrogioni dicevamo di Torino problema è sempre lo stesso il bilancio ordinario del Ministero è un bilancio macro di Quaresima
Poi c'è un po'di Galasso aggiunto con la spesa straordinaria ma la spesa straordinaria lo può raccontare Claudio Meloni a centinaia di capitoli per cui spendere questi soldi
Diventa estremamente difficile
Lo è ancor più oggi eccetera perché
Perché il numero dei tecnici del ministero è andato continuamente calando
E la loro età progressivamente aumentando
Quindi
Con diversi problemi
Solo negli ultimi tre-quattro anni il numero degli archeologi gli storici dell'arte gli architetti videoteche agli attivisti e ancora diminuito di un altro otto per cento
Siamo
A livelli veramente infinite esimi
I lunghi in un territorio che
è vincolato al quarantasette per cento fra legge Bottai legge Galasso
Per cui mi pare se ben ricordo c'è un architetto
Ogni duecentosettantaquattro chilometri quadrati di territorio vincolato e c'è un mezzo archeologo di Stato per ognuna delle aree o dei siti archeologici
Questa è la situazione ma l'età che aumenta
C'è un dato recentissimo
Dato vita a un archivista volto
Attenta
A
Che sia applicata seriamente alle statistiche
Che risale al due mila quindici Giulio Barrera
Di cui si evince che
Il cinquanta per cento dei dipendenti del Ministero dei beni culturali
A sessant'anni cinquanta per cento
E che i trentenni
I trentenni
Della Ministero sono percentuali minime
Fortunati uno virgola otto
Fortunati archeologica uno sette e mezzo per cento i trentenni fra sembra una cosa veramente
Dall'età non si sente so Panetta Copagri troppo li ho visto scollato adottate
So per fare opere la penisola
Non possiamo mangiare il microfono
Ma in questo centro congressi è sempre così
Ma servizi va da uno sette virgola cinque per cento di archeologi trentenni
Ad una uno virgola otto di storici dell'arte rubai spariti quasi dovunque
Allo zero sei per i bibliotecari e allo zero uno per cento di trentenni per gli alti viste
Cioè
Va ancora qualche anno qualche mese
Forse e chiuderanno per decreti Tezza per pensionamento
Ora come si può
Gestire una spesa straordinaria
Tutto sommato abbastanza ingente rispetto a quello che Ilaria
Corda lo sconvolgimento che c'è stato delle Soprintendenze gli accorpamenti
Che ha prodotto un vero caos dei sta la vera il problema di oggi è la paralisi voi lo sapete meglio di me molte più degli uffici
Con la divisione degli archivi fotografici e cartacei col degli uffici stessi con personale che va e viene pagato quattro lire
Mentre si stanziano tranquillamente diciotto milioni di euro per l'area come ossea o no
Per potersi potrebbe con quella cifra riscattare buona parte dell'Appia Antica per esempio e tutelarla in modo organico rigoroso
Allora non riveste quindi vuol dire che non si vuole investire in risorse umane
In qualunque azienda pubblica o privata questo è il primo problema investire in aziende Dina risorse umane
Riqualificando il personale esistente pagandolo meglio contando gli obiettivi
E soprattutto
Attivando una formazione che sia specifica competente mentre invece si accorpo le Soprintendenze per cui la specificità professionale viene coperta avente affogato
Ora
In questo caso e finisco
La prospettiva più facile è la solita
Ed è la più desolante la più disarmante cioè
Si dice che piovono soldi
In realtà col personale tecnico ministeriale non si riescono a fare progetti
Non si riescono a controllare i progetti altrui non si riesce ad horas a garantire una serie di appalti che siano veramente funzionali e trasparenti spesso
Si accumulano residui passivi
Questa è un'antica malattia richiamo il
Del ministero io ho finito di beni culturali qui non riuscire a spendere ma non perché non voglio spendere o solo però letto grazie alla burocrazia questa cioè sicuramente va a perché
Cioè se il personale tecnico scientifico troppo scarso e
Ci sono quindi capacità o il meglio incapacità dispensa
Ovviamente esaltando lento Grazia ministeriale si esalta dei privati
E questo è l'altro averlo di un'altra catena
La responsabile culturale della Confindustria
Tempo fa o non molto tempo fa la ringrazio Speroni disse con un'imposizione di sincerità
Che va apprezzato dice ma
Cosa certo andiamo a fare il Ministro dei beni culturali io lo spara Carai subito
E manderei tutta la materia al Ministero dello sviluppo economico Udo oddio ricche c'è stata la guidi poi non so cosa sarebbe successo
Però
Questo è il punto cioè si va in quella direzione d'altra parte chiudo
Con questa riforma che privilegia la valorizzazione rispetta la tutela
Si va
Ad un Ministero se possiamo ma così chiamarlo che per la valorizzazione diventa una sorta di grande superiamo azienda turistico commerciale di valorizzazione turistico commerciale
E per l'altra parte si va
Adelle sotto prefettura essenzialmente le soprintendenze sottomesse protetti
E io ricordo che
Non certo Luigi gli altri che pure è un rivoluzionario erogate liberale
L'equipaggio che siamo cresciuti scrisse un saggio tre mila centoquarantaquattro che potete ritrovare su internet nell'esilio di Lugano tale un titolo molto efficace il significativo
Via il prefetto punto esclamativo grazie
Ringraziamo Vittorio Emiliani che
Sabato
Un ci ha dato l'avvio per la Sezione che noi curiamo io sono responsabile della CGIL per il Ministero
Ex la Sezione il lavoro che potremmo dire lavoro questo sconosciuto
La prima relazione di Salvatore Chiaramonte che è segretario nazionale della Funzione Pubblica CGIL che si occupa di questi temi il sua relazione è il lavoro nel patrimonio culturale oggi
Buonasera a tutti
Qual è sì buonasera tutte tutti non so se mi sentite io non ho assolutamente ritorno quindi
Intervenire dopo Settis ed Emiliano emiliani
Complicato sarebbe complicato per tutti stasera
Loreto al filo più del solito quindi
Una
Sto urlando quasi
Forse l'altro
Forse questo è questo e allora devo proprio mandarlo va bene dicevo intervenire dopo sette sale Miliani che complicato come per tutti i due tornello questa sera
Però ci tocca
Di compreso subito ove a metà ottobre da sarebbe piaciuto avere qui il ministro per la
Dei beni culturali Franceschini
Ma
Intanto per rassicurarlo io ve lo devo dire perché lui tende a rappresentare la situazione e anche la sua relazione con i suoi critici
Dando ai critici come dire la posizione di coloro che attribuiscono all'UI le colpe e le responsabilità tutte e per intero dell'attuale stato di degrado dell'emergenza cultura
Io vorrei rassicurarlo vorremmo rassicurarlo sul fatto che noi non attribuiamo all'UIC questa colpa riconosciamo perfino vedremo
Ma
Un può un po'è stato fatto negli interventi che mi hanno preceduto alcuni meriti al ministro
Però
Una volta ha detto e definito che in particolare con particolare accanimento dei Governi della destra in questo Paese si è inteso
Attaccare demolire il sistema dei beni culturali
Un po'io ricordo sempre so che noioso ma è meglio che non lo dimentichiamo
Che i Ministri importanti dalla destra in questo Paese hanno affermato con un sorriso sulla bocca che con la cultura non si mangia e le parti pertanto non è necessario metterci più di tanto sforzo
Però detto questo
Proprio per il fatto che questo ministro vasta in una compagine di centrosinistra dalla quale
Ci attendevamo per certi versi passata può confessare un cambio di direzione e di passo la delusione e drammatica
Dicevo cambio di direzione e di passo perché questo è quello che è necessario per conservare mantenere viva ancora la speranza che si possa uscire dall'emergenza dall'emergenza cultura
E io naturalmente debbo provare ad immaginare come deve essere questo cambio di direzione di passo per quanto riguarda il lavoro dei beni nei beni culturali che
Qui rappresentato data dalle mille professioni
E dalle mille passioni di questo Ministero di questa attività e centrale per qualsiasi ipotesi di rilancio riforma del sistema dei beni culturali non si può prescindere da questo ed è proprio per questo
Che non possiamo far finta di nulla o tacere nulla di un'analisi impietosa sulla condizione attuale dal lavoro dei beni culturali
Alcuni dati
Dal Ministero dei beni culturali non sono un'invenzione
Del sindacato o di pensatori o di operatori
Alcuni da davvero pochi noi abbiamo come età media attualmente dei dipendenti dei beni culturali stiamo avvicinandosi cinquantacinque anni
E quasi un record nell'ambito non esaltante per le pubbliche amministrazioni italiane
Abbiamo al momento rispetto alla dotazione organica circa duemila carenze
Posti che dovrebbero esservi coperti poi verremo rapporto tra questi numeri
Elettiva cinquecento del bando di concorso
E questi due e come dire questi cinquantacinque enni stanno esattamente nell'ambito delle professioni delle professioni del sistema dei beni culturali archeologia ingegneri
Storici dell'arte archivisti restauratori
Parlo quindi di di di quei dall'androni dei sorveglianti così come si usa dire dei musei dei siti archeologici
Guardate da qui al due mila ai denti per statistiche ripeto di fonte dei beni culturali sono previste tre mila ottocento cessazioni dal servizio
Che si aggiungono alle due mila carenze attuali e arriviamo al famoso numero dei cinque mila ottocento sei mila che lo stesso
Montanari diceva nella sua relazione
A fronte di quella che si prevede come una crisi drammatica dichiaro nei numeri e poi invecchiamento che a questo punto andrà decisamente se non si interviene
Verso i cinquantasette cinquantotto anni dieta media
In questo scenario Franceschini si fa vanto e questa cosa dobbiamo riconoscergli aveva per il fatto che
Stanzia risorse per assumere cinquecento persone nel ministero dei beni culturali cinquecento
Una tantum cioè di sicuro e certo beh ancora il provvedimenti insomma concorso delle fasi immaginiamo sarò proceduto lunga abbiamo quel numero lì
E allora qui sta una delle questioni
Intervenire sulla consistenza per il lavoro dei beni culturali costruire un vero turnover e realizzare perché qui più che altrove è necessario un vero ricambio generazionale
Richiederebbe dalla dal Governo e dal Ministro Franceschini una agenda una programmazione
Che mette in cantiere per stare lì al mantenimento dell'attuale dotazione di personale guardate
Non stiamo andando oltre la dotazione organica ad oggi di mille e cinquecento nuovi posti di lavoro dei beni culturali all'anno
Da qui fino al due mila venti
Ed allora avremo ripeto riprodotto esattamente la dotazione organica di cui
Disponiamo
Naturalmente mille cinquecento posti all'anno che si possono e si debbono mettere insieme utilizzando vari strumenti
Ci sono le assunzioni ma ci sono dei processi di stabilizzazione del lavoro precario che in questo Ministero sta vivendo come dire giornate gloriose come utilizzo sotto varie forme
E con varie
Come dire con varie strumentazioni dai famosi trecento giovani e forti che attendono il pagamento
Del poco salario che era previsto fino al sistema degli appalti che produce proprio delle professioni dei beni culturali situazioni di precariato e di sotto tutela drammatiche
E allora ci sono le stabilizzazioni c'è la riqualificazione del personale
C'è anche il riconoscimento per quelli che non sono proprio all'ultimo mese di lavoro del patrimonio professionale di esperienza di capacità che si sono acquisite in quest'anno
E questa è la questione di cui stiamo parlando
Il ministro Franceschini fa bene a ribadire che ci saranno cinquecento assunzioni
Farà molto meglio a dire che queste sono un pezzo di un programma di un piano delle assunzioni che affronti quei numeriche abbiamo detto fino adesso così come farebbe bene il ministro Franceschini questioni su cui ha taciuto fino adesso
In modo preoccupante a dire come intende opporsi ad una gestione dei decreti attuativi del Madia in particolare
Sulla questione del sistema del silenzio assenso
E
Ancor di più sulla subordinazione che si prevede si disegna anche del lavoro del Ministero nei territori alla il nuovo Ufficio Territoriale di Governo
Perché questa è la prospettiva che se non si interviene si sta realizzando per i beni culturali dal ministro Franceschini conto con contro cui non ce l'abbiamo vorrei rassicurarlo ci aspettiamo anche le risposte chiare in questo senso
E
Vorrei chiudere
Qui non è solo un problema di adozione di misure per il lavoro per il riconoscimento per l'occupazione per la qualità di dei mestieri delle professioni il sistema dei beni culturali che è in ballo
Come organizzazione sindacale non riteniamo che sia necessario anche un cambiamento di clima nel funzionamento dei beni culturali del Ministero in questi giorni questi mezzi
Io cito soltanto tre questioni tra super solo titolo uno
Il codice etico e di comportamento che sta producendo distorsioni e dura limitazione drammatica del diritto di pensiero e di iniziativa di rappresentanza sindacale questo limite
La produzione di circolari come quella prospere
Nella quale si dice che gli operatori dei beni con tagli operatori i beni culturali è fatto divieto di fatto di avere rapporti con il sistema dell'informazione in questa fine
Una cosa che non si era ancora mai di fa quel fare
Terza questione
Una questione sulla quale noi ci attendiamo che il ministro Franceschini di contro il quale non ce l'abbiamo
Ma questa cosa ce la tira proprio l'incontro con come dire una cosa sulla quale noi attendiamo scuse
Dal ministro Franceschini
L'attacco al diritto di sciopero
Per le lavoratrici e dei lavoratori dentro al sistema dei beni culturali l'attacco al diritto di Assemblea di queste donne di questi uomini
C'è a questo punto in una situazione di questo tipo drammatica con tutti gli elementi che oggi dandogli dato Bolzano viene manco il diritto per lamentarsi
Perché qualcuno Franceschini e Renzi hanno deciso
Che il l'usufruire dei beni culturali è un diritto dai garantire anche contro diritti costituzionali come quelli del diritto di sciopero più della salute e più dell'istruzione e allora
Io siccome non ce l'abbiamo fornito polizza schemi di fare una proposta
Che trae spunto abbondante dalle questioni che oggi sono discusse
Costruisca un momento facendo un salto ulteriore in avanti dopo il lavoro fatto suo tempo dalla Commissione Brai
Costruisca gli stati generali dei beni culturali una sede pubblica trasparente
Il confronto con gli operatori
Con i ricercatori con gli intellettuali politica limiterò rappresentante intuì si mettono sul tavolo i diversi progetti diverse prospettive per il sistema dei beni culturali
Ho molto apprezzato
La metafora di Montanari sul viandante del deserto
Di questo di questa persona
Per stremata dalla fame ma soprattutto dalla sete arriva ad un certo punto di questa sua traversata e viene accolto da un gruppo quasi festoso di persone ci stanno pure le telecamere a questo viandante
Ciò avrebbe un drammatico bisogno di dissetarsi
Viene offerto uno smoking elegante
Dei cioccolatini e persino un sigaro e poi
Vi si fa cambiare strada senza capire verso più nuova strada sta andando
A questo viandante negata l'acqua l'unica cosa di cui avente avrebbe veramente bisogno il lavoro
La sua dignità la sua qualità ci si permetta di dire e molto di quell'acqua di cui questo sistema avrebbe bisogno grazie
Ringraziamo
Nel suo intervento
Adesso tocca Giuliana Guidoni che è una valorosa rappresentante della CISL dei beni culturali del coordinamento nazionale che ci parlerà lei diritti dei lavoratori del ministero
Dunque
Non so se
Penso non possa
Sono stata presentata come
Nomina appunto unità
Un sindacalista che lavora nel settore dei beni culturali però oggi in una giornata così mi farebbe piacere
Parlare di quella che è la mia esperienza è la mia formazione io sono l'archeologo ho studiato a Pisa quindi ho studiato ha avuto l'onore
Di avere con me professore professor Settis per cui mi sono fatta archeologia romana uno e due tosti
E
Ma
Sono poi diventata funzionario della Soprintendenza archeologia della Toscana e allora in questo mio intervento
Io mi
Mi chiedevo cosa devo fare devo fare il sindacalista
Ma per me è la mia esperienza all'interno della Soprintendenza è un valore importante in questo momento quindi ho cercato di fare e di darvi un contributo
Cercando di coniugare queste che sono le mie esperienze come archeologo in un momento di grande difficoltà
Nel nostro ministero e quella che è la mia esperienza che io sto facendo nel coordinamento nazionale della CISL la funzione pubblica
Al ministero
E vedere farvi alcune osservazioni ovviamente mi mia
è finito che mi hanno dato pure ho scelto questo non lo so un argomento un po'complicato i diritti dei lavoratori e anche molto lungo molto ampio allora io ho fatto dei lucidi perché voi
Potete scorrendo lì leggere e vedere in maniera molto veloce ma ho cercato poi di focalizzare e di darvi semplicemente
Delle
Posso dire degli annunci farvi capire di che cosa la riforma Franceschini uno e due io la continua a chiamare per la riforma una i due anche se il professor Casini non vuole perché
Per me non sono degli aggiustamenti la seconda fase ma sono veramente una riforma secondo me anche peggio della prima
Allora se è possibile noi molto velocemente si vede che
Abbiamo di dei diritti che sono patrimoniali per i lavoratori del pubblico impiego che riguardo dirimente il salario il lo stipendio anche il salario accessorio la pensione
Si può andare avanti poi dopo c'è quello non patrimoniale cioè tutte quelle forme di tutela che noi abbiamo per il lavoratore che sono per esempio maternità
Congedi parentali la sicurezza la formazione sono quasi tutti questi punti importantissimi per i lavoratori ovviamente tutti ma qui poi parleremo dei beni culturali avanti nella prossima noi abbiamo degli strumenti
Ovviamente sono a contratto contratto per quello che riguarda i lavoratori dei del MiBAC per sono è quello il contratto integrativo si può andare anche avanti
E qui ci sono gli argomenti che sono i principi che noi utilizziamo per questi per i lavoratori anche per le contrattazioni ed il confronto con la parte pubblica
La riforma Franceschini orario mettevo ribaltare a riforma Franceschini che cosa incide per esempio in questi argomenti
Abbiamo sicuramente e si dice ma nessun investimento quindi mancanza di fondi per il funzionamento degli istituti
Ma non c'è nessun investimento neanche nei laboratori dei beni culturali
Se noi pensiamo che non ci sono soldi per la formazione ma la cosa ancora più grave e ovviamente tutti lo sanno non ci sono soldi per le missioni quindi chi deve recarsi nei territori
Per poter fare la tutela adesso dare comunque volontario il che vuol dire che uno prende la macchina nessuno gli rimborsa la benzina nel tempo perso però con la passione la dedizione fa lavoro della tutela
Allora questo sono gli investimenti legati ai lavoratori dei beni culturali
L'altro punto è nessun piano assunzionale che abbia potuto esaminare il reale fabbisogno di personale e professioni io dico
Perché
Non si può parlare solo di numeri manca un tot di persone ma dobbiamo vedere anche come intervenire nel migliore dei modi per fare la tutela cercare anche di svecchiare certe procedure allora
Il ministro Franceschini non fa queste o ma fa delle assunzioni come esportazione come ha detto il collega in precedenza noi dal due mila dieci del due mila venti perderemo e e e abbiamo già perso un terzo dei dipendenti di questo ministero
Poi vi voglio dire anche un'altra cosa declassamento delle soprintendenze uniche che cosa
Allora c'è già un danno enorme devastante il fatto che venga smembrata la Soprintendenza unica regionale che si creino le cosiddette soprintendenze uniche che non funzioneranno sul territorio
Ma la cosa grave è che per esempio vengono declassate anche a livello di retribuzione di dirigenti cosa vuol dire che non si stemma
Di strutture del MIBAC d'
Le soprintendenze diventeranno la Cenerentola del nostro ministero allora mentre finora era non puoi punti di eccellenza del nostro sistema ora vedremo
Praticamente il crollo di queste Soprintendenze ma che cosa capiterà queste ai dirigenti che comunque sono lavoratori del MIBAC che cosa capiterà ai lavoratori la mobilità
Oppure dovranno continuare ad occuparsi di tutto il territorio commissioni che non verranno pagate
Altre ricadute
Sui punti della riforma Franceschini uno e due sulla contratto integrativo e quindi sui diritti dei lavoratori
C'è un incremento esponenziale delle cosiddette posizioni organizzative
Uno dice va pecche vuol dire le ricadute sono meno dirigenti più funzionari che dovranno prendere il compito di dirigere delle strutture per esempio dei musei del polo museale
Ho
Ovviamente avranno percepiranno circa due mila otto due mila cinquecento l'anno e questi soldi dove li andiamo a prendere
No no unico fondo chiamato Fondo unico di amministrazione che serve per pagare tutto all'interno del ministero serve per pagare le turnazioni servono per sanare le posizioni organizzative
E allora questi cambiamenti che tengono determinati dalla riforma Franceschini voi non li paga perché non mette soldi lavoratori e noi dovremmo pagare tutti questi incrementi di spesa
Togliendo i lavoratori dei beni culturali soldi per pagare giustamente le posizioni organizzative che questi funzionari dovranno avere perché si dovranno occupare delle direzioni di qualche istituto
Non voglio dilungarmi sul discorso dotazioni organiche ne hanno parlato prima ma pubblica ma alla mobilità del personale sì perché
Questa riorganizzazione vede spacchettamento di accorpamenti questo vuol dire che le persone si dovranno muovere
Noi abbiamo avuto un articolo sul giornale de il Sole ventiquattro Ore dove Franceschini diceva per la prima volta in Italia Siri
Lascia fare una grande mobilitazione del personale in mobilità scusate duplicazione facciamo noi facciamo noi
Allora la mobilità del personale bene ma cosa vuol dire noi stiamo facendo un percorso incredibile avremo tre fasi di mobilità
La prima che si concluderà a breve una seconda interregionale una terza che porterà alla costituzione delle dotazioni organiche di queste Soprintendenze uniche
Allora voi capite che cosa vuol dire tutto questo e le ricadute grati che
A noi avremo sulla vita dei lavoratori perché oltre alla professione esiste anche una fase di confusione di incertezza e di paura per loro non parliamo delle carriere
Perché non voglio dire nulla hanno parlato prima degli esempi di come si sia di come siamo arrivati alle nomine dei direttori dei grandi musei ma altrettanto possiamo dire anche quelli dei poli regionali
Se si può scorrere a quella di prima sulla sicurezza
Non voglio parlare della sicurezza tutti sapete le procedure le cose importanti che noi dobbiamo fare all'interno dei posti di lavoro però
Voi non sapete una cosa vi faccio un esempio io vengo da Firenze
Quindi conosco bene la situazione fiorentina e del polo museale Toscana allora ci sono loro raccolgono trentaquattro musei e bisogna fare la sicurezza in tutti i trentaquattro musei
Ma che cosa succede nel polo museale della Toscana in casa ci sono solo sei mila euro e allora come fanno per esempio a cambiare tutti i dispositivi di sicurezza per l'antincendio qualsiasi altra cosa
A norma di legge tutti questi musei dovrebbero chiudere perché fuori dispositivi sono tutti scaduti si ritorna al solito discorso che non c'è investimento nella cultura
E non c'è investimento nel funzionamento degli istituti
Due parole ma molto importanti diritto di Assemblea prima hanno parlato par ricordando quello che è avvenuta al Colosseo ma
Voglio dire che
è stato un momento in cui abbiamo capito come Franceschini il Governo era pronto ad attaccare i lavoratori e sicuramente anche il sindacato perché guarda caso è uscito subito un decreto legge il centoquarantasei
Che cosa faceva ripiegando l'articolo nove interpretandolo molto male
Collegava la tutela al discorso della fruizione è stato poi trasformato in legge
E così
Non solo la tutela ma anche la fruizione è diventato un servizio essenziale
Sono stati dei periodi brutti con Claudio
Ci siamo confrontati con l'Amministrazione
E
Siamo riusciti in qualche maniera a risolvere il problema Vegas collegare il diritto di Assemblea
Con quello che ha diritto di sciopero però io posso dire che per fare pubblicità per continuare a lanciare questi sporto sulla cultura
Era a rischio notevolmente due diritti dei lavoratori uno sullo sciopero è uno il diritto d'assemblea
In questo periodo
Sì siccome
Finisco alla
Sì posporre né col contratto perché è giusto lasciarlo
Ma voglio chiudere questa cosa come
Lavoratore del MIBAC come archeologo io credo che ci sia un diritto fondamentale che dobbiamo fare in spettare
La possibilità di poter esercitare la propria professione e di non perdere quella pressione quella passione che caratterizza le professioni nel Ministero dei beni culturali e che deve continuare andare avanti a tutelare il patrimonio grazie
Grazie grazie tantissimo Giuliana
Che ha parlato scusate solo per dirle che ci fa molto piacere che domani sarà con noi in piazza Susanna Camusso
Dopo aver parlato dei diritti dei lavoratori cosiddetti garantiti adesso andremo a parlare dei diritti di chi vorrebbe lavorare o di chi lavora male
O di chi è precario di chi è volontario o di chi addirittura è schiavo e di questo ce ne parlerà Guido Cioni che ed è la rete della conoscenza con cui stiamo lavorando molto bene insieme
Grazie alla spero che riusciate a sentirmi dirà innanzitutto una cosa cioè che interessante che abbiamo affrontato questa discussione di oggi trova ad affrontare anche i temi del lavoro
E dei professionisti del settore
è un aspetto che io non darei per scontato nel senso che anche pensando a come oggi l'opinione pubblica si relaziona
Alla tema della cultura e alla tutela del patrimonio storico-artistico rischiamo sempre che si produca un rimosso cioè che da un lato lei evidenti pecche limiti i disastri anche io sono stati prodotti sulla tutela del patrimonio
Producano anche una coinvolgimento a volte anche per come viene trattato in termini scandalistici da a livello mediatico ciò che accade alcuni siti culturali mente rimosso sull'importanza la centralità che dobbiamo provare a costruire anche attorno alle figure professionali del settore viene meno e non è percepita non è percepito soprattutto
Direi la condizione anche lavorativa o punto l'assenza anche la prospettiva lavorativa che invece domina il settore
Tanti temi sono già stati trattati e penso al fatto che c'è un problema anche di filiera formativa e professionale nel momento in cui si continuano anche a invitare tanti studenti a laurearsi in queste materie dai corsi di beni culturali ai corsi che riguardano l'attivisti ca all'economia
E poi un'assenza invece di un piano pluriennale anche di assunzione efficace che riesca a rispondere alle esigenze del settore e quindi in questo settore abbiamo poi anche una forte disoccupazione soprattutto all'interno della generazione che va dai trenta ai quaranta anni tant'è che in questo produce addirittura
Un altro problema che è stato meno trattato cioè che non dobbiamo parlare soltanto oggi di disoccupazione di mancanza di accesso alla alla professione
Oggi esistono in realtà anche tante altre situazioni che proprio nella assenza direi di un piano chiaro anche di riconoscimento pieno dei professionisti dei beni culturali
E su un piano di assunzioni che guardi al fabbisogno reale delle strutture
Del ministero
Barra coprire o meno un'immensa situazione anche di lavoro gratuito sottopagato
Utilizzo strumentale e forzato del volontariato faccio soltanto alcuni esempi per non togliere troppo spazio per gli interventi che mi seguiranno
Io penso innanzitutto che sulla Tirreno della condizione lavorativa ci dice molto un censimento nazionale che era stato prodotto qualche anno fa dall'Associazione nazionale degli archeologi
E che prova a definire un campione abbastanza vasto gli archeologi e che andava a fare delle interviste riguardo alla situazione lavorativa di queste figure
Innanzitutto abbiamo una situazione in cui più di il sessanta per cento degli intervistati ha un'alta formazione più del sessanta per cento a convertito il dottorato di specializzazione o entrambi
Nonostante questo più della metà
Di questi intervistati non Annella archeologia la propria principale fonte di reddito te a maggior ragione vedendo come il grosso anche lungo di la reati sempre minore rispetto anche a quelle che sono le prospettive di altri Paesi però non trova delle politiche anche occupazionali una possibilità di assunzione di continuare a svolge la professione per cui si è formato
Non solo si prosegue e si dice che il settanta per cento circa degli intervistati guadagna meno di quindici mila euro annui
Questo è un dato che rispetto anche alla percezione dell'opinione pubblica stride e che ci parla di un settore su cui anche il problema retributivo il problema anche proprio di precarietà nella assenza di una costruzione di futuro e di certezza diventa sempre più
Vasto e interessa sempre più persone infine si dice anche questo aspetto con abbiamo troppo considerato fino adesso che soltanto il trentadue per cento degli intervistati
Un lavoratore dipendente
Mentre proprio anche nell'assenza di una piano pluriennale di assunzioni che avesse la capacità di assorbire all'interno delle strutture del Ministero chi si è
Laureato in queste materie
Beh
Una grossa fetta consistente e si ritrova invece ho appunto completamente espulso o da quella prospettiva occupazionale oppure una condizione non migliore e qui si apre un vaso di Pandora
Perché da un lato abbiamo già appunto visto quale stava negli ultimi anni Alletto di il prossimo concorso che è già stato citato e come hanno detto altri mi convince la lettura per lui quei cinquecento posti per assunzioni al MIBAC sono notizia positiva ma del tutto insufficiente a coprire quelle che sono le esigenze di fabbisogno reale del sistema
Dall'altro punto noi abbiamo anche tutta una serie di interventi da parte del Ministero e penso che in particolare ci riferiamo al ci Cento Giovani per la cultura che non hanno rappresentato per anni l'unico sbocco di carattere semi occupazionale e che il Ministero ha offerto
Da questo punto di vista siamo parlando una situazione di cinquecento prima centocinquanta poi giovani
Di fatto tutti quanti laureati perché questo era anche all'interno dei requisiti con anche inizialmente dei requisiti molto stringenti anche di merito rispetto ai posti che venivano presi nella nella laureando
E che di fatto venivano ammette l'iter di un programma di formazione che di formazione aveva ben poco perché ci sono tante testimonianze anche di chi ha svolto quel tirocinio che di fatto veniva inserito in delle strutture per tappare i buchi delle carenze di organico delle strutture
E che in questo senso venivano di fatto messi al lavoro soltanto per la cinquecento euro mensili già abbiamo ricordato come da gennaio a da aprile questi giovani non ha nemmeno ricevuto questa miseria che era la mancia che doveva andare a consentire un loro inserimento all'interno e le strutture
Ma c'è una situazione su cui mi soffermo per prima di chiudere ovvero l'utilizzo del volontariato su cui io penso che meriti fare una riflessione particolarmente approfondita
E faccio un primo esempio qualche anno fa a Pisa la Prefettura ha promosso
Un accordo fra la Sovrintendenza il Comune e l'Università di Pisa per costituire per costruire una task force
Di volontari per l'intervento sul patrimonio storico e artistico
E per andare a individuare una serie di interventi che venivano delegati alla questa task force in cui rientravano anche alcune competenze che sono evidentemente le competenze di carattere professionale
In particolare si parlava addirittura non soltanto del monitoraggio e della custodia ma anche della manutenzione del patrimonio storico artistico e qui appunto si accende la per il primo campanello d'allarme
Il fatto di di quella di quella di quel progetto è un secondo me è un passaggio abbastanza decisivo perché in quel periodo l'anno due mila quattordici la Regione Toscana promuove anche una Magna carte del volontariato che individua in quell'esperienza Pisana anche un modello esemplare da provare a replicare da portare anche altrove
E su cui si vanno a individuare la necessità di indica e di trovare le modalità migliori per un'integrazione del volontariato all'interno della tutela e della valorizzazione del patrimonio storico-artistico
Ora io penso che ci siano due rischi fondamentali in questa questo approccio e che non significa nemmeno andare a dire oggi che siamo contro il volontariato nel se ore soprattutto se il volontariato rispetta un approccio di impegno Civico e anche dico promozione del patrimonio storico artistico
Penso che abbiamo due problemi distinti ISEE da un lato rischiamo che alcune competenze di carattere professionale vadano in mano a chi non ha la conoscenza e la formazione adeguata per poter garantire la tutela del patrimonio e del paesaggio e questo penso che sia un aspetto decisivo che dovrebbe interessare l'intera collettività
Penso che appunto le protesi dei beni culturali siano delle proprie sedi interesse collettivo perché hanno appunto quel compito materiale di far rispettare l'articolo nove della Costituzione a cui siamo partiti e da questo punto di vista penso che abbiamo un problema per l'intera cittadinanza
Se quelle competenze invece si spostano verso chi non LEA
Il secondo io temo che in realtà sia per la maggioranza alla grande maggioranza dei casi
è che ci ritroviamo con decine di migliaia di laureati di giovani che hanno una competenza una formazione per poter tutelare il patrimonio storico e artistico della della nazione
E che anziché avere la possibilità di poter esercitare le proprie competenze dentro un quadro di diritti di tutele e di occupazione anziché accettare direttamente la disoccupazione dover quindi rinunciare
A quello per cui hanno studiato e dove e provare a battere un'altra strada si trovano di fronte soltanto a delle offerte che sono di lavoro gratuito che sono di lavoro gratuito in attesa di un'assunzione queste il dramma che coinvolge oggi decine di migliaia di studenti neolaureato sono precari per non dire schiavi
Chiudo dicendo questo che non non cadono dal cielo queste situazioni io credo che il MIBAC termini steroideo Verni in generale abbiamo avuto delle responsabilità forti il Ministro Franceschini di fronte a un progetto legato al servizio civile nazionale di quest'anno archeologia in cammino si chiama riguarda la città di Roma prevedeva ventinove posti per servizio civilisti in un progetto collegato all'apertura alla promozione del patrimonio storico artistico di Roma in vista del giubileo e dell'anno giubilare noi abbiamo fortemente criticato con una campagna che si chiama mi riconosci sono un professionista dei beni culturali questo bando
Però perché a
Ci sembrava evidente come alcune mansioni competenze che si richiedevano rientra fra i profili professionali
Mi si va a gestire ha avuto modo di risponderci anche pubblicamente definendo quel bando come in generale il volontariato una grande esperienza è un grande arricchimento per il CUR il culo ma
Ecco io penso che anche in questo senso se noi accettiamo una retorica del genere sul settore della precarietà e del lavoro gratuito rischiamo di fare un regalo in mezzo a che oggi non vuole investire nella cultura il patrimonio dell'occupazione dei giovani che dicono Torno a ripetere
Veramente perché
Con una diciamo un concetto abbiamo già parlato di come il Governo abbia strumentalizzato anche la la questione più che legittima dell'assemblea sindacale al Colosseo per attaccare la libertà sindacale il diritto di sciopero
Io penso che oggi noi dobbiamo provare a ribaltare complice a me completamente un concetto su cui il Governo tanto Franceschini quanto Renzi hanno insistito in quell'occasione
Ovvero la cultura come servizio pubblico essenziale
E da questo punto di vista la strumentalizzazione per cui il PD la fruizione de e il diritto assoluto
E questo deve andare sopra qualsiasi altro tipo di diritto ecco io penso che dobbiamo ovviamente ribaltarlo perché la cultura come già diceva interventi molto più autorevoli del mio è un bene pubblico
Del popolo e per questo c'è bisogno di una pienezza anche di diritti che la possono sostenere tanto è la sua tutela che nella sua esposizione e qui non ci può essere un servizio pubblico essenziale senza investimenti
Pubblici sufficienti per l'intero fabbisogno reale della cultura per la tutela del patrimonio per l'occupazione di chi si è formato in questo settore così come non è possibile che ci sia oggi un problema anche di accesso la protesi da punto di vista economico
Leggevo i dati no scusate dato sentivo i dati che si dicevano prima
Su soprattutto i trentenni io penso che se ne andiamo a vedere i redditi di partenza di quei trentenni difficilmente saranno persone che non hanno avuto un retroterra familiare che avete avesse a disposizione le risorse per poter andare verso la professione invece il fatto che una scuola di specializzazione oggi i costi cinque mila euro in due anni praticamente e che questo rappresenti uno scoglio di natura economica per tanti che vorrebbero cambiare è un aspetto
Centrale l'autorità grazie
Grazie Emilio grazie davvero grazie grazie
Dopo questa illuminante
Nell'intervento di Guido adesso abbiano diciamo ritorniamo all'interno del ministero
Ed è Rita Paris che inutile lo diciamo una delle migliori espressioni professionali che noi abbiamo all'interno di questo Ministero
Nonché esponente prestigiosa dell'associazione Bianchi Bandinelli che ci parlerà dell'estinzione forzata dei funzionari tecnici del ministero
Il ministro in risposta a una disposizione che di fatto vietano ai dipendenti del ministero di avere rapporti con i media in base al codice etico ha prontamente fatto sapere
Attraverso i giornali che anzi riteneva opportuno vi fosse un dibattito
Questo è accaduto mentre Siena acceso appunto il confronto verso una riforma che il Ministero sulla quali giustamente
I media volevano e valgano conoscere l'opinione che gli addetti ai lavori
Oggi quindi mi rivolgo al Ministero ma mi rivolgo anche a tutti i partecipanti in particolare i non addetti ai lavori alla comunità civile che ha il diritto di conoscere cosa sta accadendo
Perché è patrimonio di cui stiamo trattando quello pubblico e questa nostra manifestazione
Non è per difendere condizioni di privilegio ma per provare ancora una volta e tutti insieme a rappresentare democraticamente che molte disposizioni di questa riforma non rispondono all'obiettiva dei pignoramento
E anzi stanno creando gravissimi criticità
Situazioni di paralisi disintegrazione e un assetto culturale organizzativo che arrivassi bisogno di essere riorganizzato
Ma non con queste modalità e che appare distante dalla conoscenza dei problemi LEA reali della nostra Amministrazione
è difficile spore all'opinione pubblica in cosa consistono le nostre osservazioni a questa riforma
Ancora più difficile far comprendere al Ministro
Che non vi sono posizioni di difesa arroccamento e che quello che oggi è il suo obiettivo sia far conoscere e vivere il patrimonio culturale è stato l'impegno di tutta la nostra vita professionale
Sono una dedizione totale nella gestione della tutela
Nella creazione in cura e crescita dei luoghi della cultura nello studio ritagliato nel tempo libero nonostante come è noto la nostra retribuzione sia indecorosa
Non siamo come ha
Come si hanno dipinto i conservatori una casta ripiegata su se stesse e questo è dimostrato dal lavoro fatto che al contrario è stato sempre finalizzato al miglioramento a migliorare la fruizione pubblica e il coinvolgimento di tutta la società
Esempi ne sono i musei aperti gli allestimenti con nuove tecnologie premi ricevuti anche dato il padre mai son restauri eseguiti con fondi di privati
Non vorrei
Apparire stakanovista se dico che quasi quotidianamente consultiamo i report dei visitatori soddisfatti per gli aumenti e preoccupati in caso contrario
Abbiamo aperto i nuovi elementi di vario genere musica creato neanche iniziative private che sono servite esteso a far conoscere a un pubblico più vasto del patrimonio
Come mai allora se le finalità sono quelle stesse espresse dal Ministero egli non ha voluto da tenersi in alcuna considerazione come una categoria da mantenere a distanza
Perché non sono state ascoltate le criticità che abbiamo espresso in più occasioni
E non ci sono stati dati gli strumenti per lavorare meglio nella tutela anche per una maggiore efficienza in relazione alle opere pubbliche e private
Che hanno necessità dei nostri controlli e Parini e nei lavori di manutenzione scali restauri allestimenti che quotidianamente portiamo avanti nel rispetto di una normativa complessa con uffici ormai svuotati
Cercando disperatamente di eseguire i delicatissimi lavori di scavo e restauro a regola d'arte mentre tutte le norme sembrano indirizzate contro la specialità che gli interventi sul patrimonio culturale
Ed è questo che si doveva partire assieme tre in condizione le soprintendenze in musei monumenti siti archeologici di funzionare piuttosto che ad informare con una visione centralistica
Che ha determinato una Simone contrapposizione
Tra l'apparato centrale gli uffici specialistici e speciali spalmati sul territorio nazionale come esiste in seguissero obiettivi diversi
Con la prima fase della riforma sono stati nominati mente direttori per l'eventuale altare in realtà non è ma si è valutato se vi era una sostenibilità economica per queste situazioni
E come è stata detta
E per le altre dieci che si vanno ad aggiungere con la seconda fase in via di attuazione risulta infatti che non vi sia stato alcun risultato concreto come è stato detto prima in senso migliorativo come potrebbe esservi infatti se le strutture sono rimasti come prima
Con le stesse criticità vigilanza uffici tecnici idee
Sono carenti soprattutto questo nuovo assetto con le soprintendenze in museo autonomi poli museali
Che mettono insieme musei e siti che non hanno nulla in comune affidati a figure spesso con professionalità non adeguate ai luoghi a quale impianto culturale risponde avendo a
Contrario smantellato un sistema culturale diffuso e omogeneo fatto di territorio e di musei e siti cito a caso solo tanto l'Etruria
Gli argomenti da trattare sono tanti sono spiazzati in buona parte trattati quello che voglio testimoniare e il grave dissesto che i nostri uffici le soprintendenze tanto odiate i luoghi della cultura e musei
E i siti archeologici complessi monumentali stanno vivendo un terremoto organizzativo e disorganizzato Ivo che nuoce a essi stessi al personale che vi lavora e a tutta la società
Il risultato è esattamente il contrario di quello alcuna riforma contava
La riforma dovrà essere indirizzata appunto a risolvere le vere che recita in questi anni infatti ci siamo trovati a dover lavorare con una normativa profondamente mutata in particolare come dicevo mi riferisco al codice dei lavori pubblici
Oltre ovviamente alle modifiche del Codice dei beni culturali che prevedono Moshe procedure molto complesse e senza alcuna struttura tecnica di supporto
Accenno solo all'incremento alle pratiche di tutela legate anche alle normative urbanistiche che soffocano quotidianamente l'attività di funzionari sempre di meno e sempre più soli
Parlo quindi a titolo esemplificativo consentitemelo della Sovrintendenza archeologica di Roma dove lavoro
è in grado con gli introiti dei biglietti in particolare del Colosseo di mantenere tutto il patrimonio di competenza
Si è creato un vero e proprio impero che ha modificato l'immagine della città che ha nell'archeologia la propria identità riconosciuto universalmente compensando
All'assoluta mancanza di un'idea di città
Dopo che sono stati abbandonati grandi progetti per l'area centrale latte alle periferie
è stato costruito il sistema del Museo nazionale romano sono stati restaurati aperti al pubblico grandi complesse nell'area centrale
Dalle colonne onorare al Colosseo al Palatino dalla piramide alle Terme di Caracalla fino all'Appia Antica sono stati acquistati importanti siti archeologici del suburbio della città tutta questa attività è stata svolta senza distinzione
Tra tutela e opere per la conservazione e fruizione del patrimonio
Secondo un progetto culturale che ha tenuto saldamente insieme il territorio con i luoghi della cultura e i servizi della conoscenza laboratori archivi documentali fotografici biblioteche catalogo eccetera
Tutto offerto alla funzione pubblica
Con questa base si è affermata una grande crescita del patrimonio della Soprintendenza accompagnata da un consenso da parte dei cittadini e del pubblico internazionale
Con un aumento del bacino di utenza dal mille novecentonovantasette ad oggi da circa un milione e mezzo a circa sei milioni di visitatori
Tutto ovviamente può e deve essere migliorato ma con l'unica soluzione possibile mettere il personale tecnico
Vero cuore pulsante di questa Amministrazione in condizione di lavorare con maggiore efficienza per una crescita continua che vi è stata e che deve essere sostenuta anche da altre azioni che riguardano l'accessibilità il turismo
Chiediamo al Ministro di non delegittimare i svilire le nostre figure di provare a conoscere le nostre esperienze delle quali con giudizio sereno potrebbe essere anche orgoglioso
Diversamente indebolisce il nostro operato e quindi mette a rischio la missione dalla quale non ci siamo mai sottratti è questo l'unico motivo per cui oggi siamo qui
Grazie grazie
Arrivata
Venuto da
La grande passione
Fare questo lavoro la grande passione per la tutela del nostro patrimonio
Solo dico una cosa Rita Paris qualche tempo fa ha ricevuto da Italia Nostra il premio tratti viatico per la tutela
è questo mai premio
Fulcro meritato e posso dire oggi che con Rita Paris si è premiato in quell'occasione tutta la stragrande maggioranza di funzionari del patrimonio culturale di cui siamo orgogliosi come cittadino
Andiamo avanti adesso ritorniamo Lucio a monte del marchio riguarda specificatamente del lavoro buon lavoro cioè lavoro prevista giuristi cellula una situazione diciamo paradossale che sarà
Per noi spiegata da serena Sergio ampi entri essa quindi è uno dei cinquecento giovani per la cultura
Salvatore Firenze
Allora sia appunto l'annosa anticipato io faccio parte dei cinquecento giovani per la cultura ai
Vorremmo ringraziare anche a nome di tutti gli altri colleghi professor Montanari che ci ha dato la possibilità di far conoscere questa situazione io parlerò di una testimonianza per lo più utili di questa di questa esperienza e Ministero
Io non so se tutti lo sapete nel due mila tredici è stato bandito un una procedura concorsuale pubblica
Per cinquecento posti per ricoprire appunto per andare a ricoprire un bilanciata un percorso di formazione straordinaria che è stato definito né un lavoro né un un tirocinio
Questa procedura iniziata con ventun mila domande e dopo due anni altalenanti siamo arrivati in fondo ad essere praticamente
I cinquecento che ora possiamo quattrocentosettanta quindi praticamente ministero insieme ci ha chiamato a fare in questo atto
Questa queste esperienze in realtà come anticipavano prima prima di me
è vero questo qui è stato l'unico appannaggio di lavoro che è probabilmente tutti noi storici dell'arte archivisti is
Archeologi abbiamo intravisto e quindi ci siamo chiaramente puntati no in
In questa cosa e appunto le le professionalità sono molto eterogenee
In realtà poi quello che si è andato a creare è stata una deformazione di questo programma perché
Quando poi siamo stati
A come dire smistati nei vari enti non siamo stati smistati secondo le professionalità ma secondo la graduatoria
è venuto fuori che pro purtroppo archeologi operano all'interno di archivi storici dell'arte all'interno di videoteche
Restauratori che non hanno una collocazione dipende finita per cui
è chiaro che ci siamo ritrovati spaesati all'interno di questo percorso di formazione
Sebbene avessimo ricevuto tutta una formazione
Su Standard ministeriali però è chiaro poi che quando ci siamo ritrovati davvero sul posto di lavoro abbiamo poi in realtà preso questa sfida i e l'abbiamo comunque portare a termine con
Con responsabilità con perseveranza anche se devo dire come hanno praticamente detto tutti prima di nullità
Dicembre non siamo stati pagati quindi per un lasso di tempo abbiamo comunque continuate ad andare avanti senza percepire niente
E e quindi ha così non l'abbiamo fatto praticamente per amore della cultura del nostro Paese non l'abbiamo fatto per nient'altro perché insomma coi e chiaramente per sopravvivere ci siamo riusciti a fare tali da fare in altri campi questa cosa non non ci poteva passare
Comunque sia il trenta giugno noi finiremo questo programma di formazione e
Più e più volte in realtà ci siamo fatti questa domanda
Questa formazione che noi abbiamo avuto da parte del ministero ripeto sugli standards ministeriali
Adesso dove l'andiamo a spendere che cosa ci facciamo se non
Ci mettiamo in ambito ministeriale quindi o ci andiamo a riciclare in qualcos'altro oppure continueremo ad essere
Così rata pari praticamente i buchi di questo
Mondo dei beni culturali in Italia che praticamente non finché non avrà di nuovo ritrovato una sua responsabilità
Soprattutto nel rispetto del lavoro e delle professioni dei beni culturali non avrà
Assolutamente ragione di esistere perché comunque noi non ci si vive ecco non ci si dirà
Quindi detto questo purtroppo noi abbiamo cercato in realtà di chiedere a chi di dovere
Delucidazioni in merito a quale poteva essere un un esito alla fine di questo percorso abbiamo percorso le vie istituzionali quindi in assoluto rispetto con appunto il ministro e tutti i suoi collaboratori abbiamo inviato moltissime
Richieste moltissime latterie moltissime
Interi richieste di colloqui di delucidazioni ma non ci hanno mai mai mai risposto ed è per questo che oggi questa per noi erano non riferire importante per far sapere soltanto che
Esistere anche all'interno del ministero
La formazione ma come vedete è una formazione fine a se stessa perché comunque
Cioè a noi di questi soldi che ci sono stati dati
Sono comunque soldi pubblici quindi era stata impiegata un ingente risorsa pubblica due milioni e mezzo di Euro per fare questa cosa che ha
Totalmente fine assistenza e questo di questo noi siamo dispiaciuti perché
In realtà ecco era questo Governo del fare
Poteva essere una buona occasione di dire che si fa qualcosa davvero cioè non solo assumere i funzionari che comunque hanno ragione di essere perché
Io che sto dentro come i miei colleghi vediamo che c'è mancanza dei funzionari in certi istituti
Però è anche vero che il ruolo del tecnico non esiste più non ci sono più noi siamo stati formati per fare i tecnici perché non non possono io non non dico di assumerci e Burgin buttarci dentro così ecco diciamo la male questa cosa
Fare un'infornata per carità con tutte le i per il percorso che ci che ci sarebbe da fare
Una eventuale concorso successivo però quantomeno provarci a a darci una possibilità perché altrimenti è stata una perdita di tempo per noi
Ed i soldi per loro c'è una strada fondo chiuso per noi e per loro è stato un investimento completamente a fondo perduto che non ha dato nessun tipo di esito quindi
Secondo noi è vero che deve passare il messaggio che il ministero assumerà cinquecento funzionari
Però deve anche passare il messaggio che sta accompagnando in silenzio alla porta altre cinquecento persone cinquecento famiglie perché
Insomma e si parla di giovani per la cultura però siamo conclusa coetanei del premier qui a perché Renzi ha quasi la stessa nostra età
Quindi io non non voglio assolutamente non voglio essere drammatica si a dire che alcune sono madri no qualcuno mi ha detto io gli ha suggerito di dire ci sono madre di famiglia
Pera e letizia non è la verità ora io non volevo essere appunto andare in oppio però è vero cioè e qui si tratta di cinquecento famiglie che verranno messi alla porta di questo non se ne parla ora si parla solo dei funzionari viste le cinquecento assunzioni che ripeto hanno ragione di essere hanno ragione di essere il perché è giusto che all'interno del ministero si stiano
Diverse professionalità noi siamo
Io una manovalanza di versa un avanza tecnica che comunque a
Anch'essa una ragione di esistere in questo Ministero dove quasi non c'è più
Nessuno quasi più personale dizionari ministeriale
Ce ne ce n'è poco sono quasi tutte Società c'è società in house esterni quindi a co noi nel rispetto ovviamente di tutte queste persone che da anni anni anni anni collaborano nel con il Ministero e noi siamo stati a volte purtroppo accusati di non
Di non tenere conto di queste persone però
Non è vero perché noi non non vogliamo togli togliere il posto nessuno assolutamente noi abbiamo fatto questa procedura l'abbiamo vinta ai abbiamo fatto quest'anno di formazione inseriti nelle nelle strutture
Al posto nostro cosa avesse fatto non avesse cercato un minimo di farla conoscere questa realtà
Quindi io concludo il nostro intervento e brani in realtà non è che ripeto la testimonianza una
Non voglio neanche chiamarla denuncia
è soltanto che appunto il nostro
Paese non ha bisogno di ancora episodi di questo tipo perché sono episodi
Sgradevoli sgradevoli per tutti perché poi con comunque sia il fatto che cinquecento persone cinquecento famiglie stanno per essere messi alla porta verrà fuori quindi non non verrà fuori sul tanto che questo Ministero che viene fuori dalla televisione verrà fuori lo stesso e quindi non è una cosa sgradevole per il Governo sgradevole che il ministro ed altre dei voli chiaramente per tutti noi anzi per noi forse anche più drammatico perché
A quando abbiamo iniziato praticamente e c'erano persone di trentacinque anni oggi queste persone che hanno quasi trentotto e quindi insomma ritrovarsi di nuovo
E a questa età Arriba stive altri situazioni lavorative perché con questo non riusciamo ad andare avanti è drammatico e stiamo Ministeri o ministero allo stato terminale praticamente perché i funzionari non ci sono e quelli che ci saranno non saranno sufficienti
E i tecnici non ci sono più perché bisogna che qualcun altro fra virgolette
Ci mangi sopra e quindi si esternalizza tutto io scusate mi permetto di dire qualcosa in più anche se forse non dovrei
E e quindi ai i conti i concorsi per i vigilanti non li fanno quindi neanche a quello possiamo accedere
E quindi cioè alla fine noi di questo anno di formazione che cosa ce ne facciamo per i curriculum da quando siamo usciti dall'università che
Si dice va bene
Fallo tanto al massimo si va sul curriculum e qui e son passati dieci quindici anni siamo sempre lì quindi o questa situazioni una qualche maniera si sbloccherà
Se noi lo chiediamo lo chiediamo oggi che a qualcuno
Presente del ministero o comunque a qualcuno che riferirà se è possibile darci una risposta cioè possiamo avere noi la possibilità di di
Di programmare anche con i Comuni con loro una un la possibile al strategia per vedere se se si può fare qualche cosa noi aiutiamo loro nel lavoro che c'è da fare ci pertanto accettante dopo altri non si fa perché non si sa nemmeno da dove cominciare
E noi che loro possano aiutare e loro lo possiamo aiutare i loro e loro possano aiutare a lui a farci una famiglia perché insomma
Chi ce l'ha già in difficoltà chi non ce l'ha non se la può fare insomma io lo dico insomma io trentatré anni e sono una donna ma devo dire
Sinceramente raccoglierò
Io vi ringrazio e buon proseguimento attori
Grazie
Più andiamo avanti più aumenta la dose dell'indignazione ma ci serviva
Prego veramente tutti di fare silenzio perché è molto più faticoso parti parlato vere alzare la voce e quindi per cortesia se dovete parlare uscite all'esterno abbiamo ancora molte cose da dire quindi
Per favore allora proseguiamo con
Le cenerentole della Cenerentola se il MIBAC la Cenerentola fra i ministeri archivi e biblioteche sono le cenerentole del Mib data
Ci parlerà della della situazione degli archivi
Ferruccio Ferruzzi che regoli accomodarsi
Molte cose sono state già dette anche proprio per quanto riguarda gli archivi cercherò di non ripetere le ma bisogna dargli un po'a
Per questo
A tutte e due tutte e due
Il settore archivistico del Ministero è molto estesa consiste in centouno archivi di Stato provinciali che hanno trentadue sezioni staccate
Quattordici soprintendenze archivistiche diciassette scuole d'archivio
In questi archivi di Stato e se il loro sezione ci sono mille cinquecento chilometri lineari di documentazione se messa diciamo tutta incisiva mappa una e probabilmente patrimonio archivistico più grande del mondo senza dubbio
Per quanto riguarda la documentazione antica
Le soprintendenze devono ritirare ben centocinquanta mila chili di di enti pubblici per sul territorio
Sì
E tutto questo settore certamente a un peso in fabbisogno di personale di risorse abbastanza notevole anche se
Non produce denaro nome suscettibile
Di commercializzazione nuova un ritorno politico per chi diciamo poca fa dei provvedimenti a favore di questo settore
Anche questo settore sottoposto a due grandi ordini di emergenze una la prosecuzione delle emergenze che già c'erano sotto i Governi precedenti poi parleremo delle riforme Franceschini
E anzitutto se ha già detto tante volte la riduzione graditissima del personale tecnico anni fa perché i visti fecero una manifestazione tre anni fa che aveva il titolo e poi se non rimase nessuno
Perché appunto tra poco l'ultimo chiuderà la porta dell'ultimo Archivio di Stato
E non si sa a chi come dovranno
Essere dati abbandonati per ore continuare ad esistere
Perché la maggior parte degli archivisti il settanta per cento a più di sessant'anni
Entro cinque anni di attuali saranno andati praticamente tutti in pensione questi novanta che sostituiranno serviranno a riempire parzialmente
I buchi attuali ma dovranno essere sostituiti entro cinque anni da almeno altri seicento
Perché questo è il numero no che in cinque sei anni se ne andrà via
Cioè proprio ceti essendo una corte di persone che avevano tutte più o meno la stessa età quando furono assunte negli anni settantotto ottanta con l'occupazione giovanile sceso tutti insieme noi diciamo con un treno che esce fuori
Da su un burrone tutti insieme andranno fuori
Quindi la situazione per gli archivi è particolarmente più grave è che negli altri settori da questo punto di vista
E quindi questo è una è un'emergenza gravissima ormai arrivata al limite anche perché
Occorre breve non non brevissimo periodo di sovrapposizione tra la nuova generazione orecchia perché agli nuovi che entrano dovrà essere comunicato un sapere
No scientifico
E pratico che si è accumulato tacitamente in generazioni se trasmesso
è un sapere che non è scritto in libri riviste o stampati si trasmette diciamo imparando sul terreno il mestiere da un altro come anticamente si è sempre fatto in questi campi
E quindi se non si fa presto non ci sia anche posto che si sostituisca ma questi che sono andati via non lo si può fare il giorno dopo che sono andati via siano che arriva non saprà proprio cosa fare dentro gli archivi
Quindi questo è una delle grandi emergenze che ormai sono arrivati al limite l'altra emergenza
E quella logistica cioè la carenza di risorse per il funzionamento abbiamo già detto
Grandi progetti e i grandi finanziamenti agli ecomusei noi archivisti siamo restaurate mezzo Colosseo in meno ma fate ridere tutti centoquaranta chili italiani no non si può
No bisogna investire diciotto milioni nell'arena del Colosseo e non se ne possono investire dieci per far funzionare
E
Queste risorse sono tante deve talmente ridotte ormai personale di mezzi che non stiamo più facendo la tutela degli archivi sul territorio questo è un punto
Non so adesso bene no come la situazione dai colleghi delle altre cosiddette arti archeologia architettura ma siamo in situazioni simili in molte realtà ormai non abbiamo i soldi per per andare in missione con la macchina non possiamo usare la macchina è stato già detto
Quindi diciamo
La si è l'emergenza est silenziosa ma progressiva è che anche la tutela degli archivi non si riesce più a fare sul territorio per i motivi che abbiamo detto è inutile che avete visto a ripetere
Tra l'altro c'è un aggravamento assolutamente grottesco il ministro Franceschini nessuno ci può dire che non era d'accordo con un emendamento pirata alla Finanziaria
A accolgo atto agli archivi alle Soprintendenze archivistiche anche la tutela dei beni librari non statali sul territorio che prima avevamo
Le Regioni le quali non si capisce se in parte non la volevano o gli è stata tutto in parte strappata né fatto sta che è stata assegnata al Ministero il Ministero ha pensato bene che avendo questi organi
Che non c'entrano in teoria con le biblioteche perché abbiamo tutti specializzazioni lire
Però attribuito alle Soprintendenza Archivistica anche alla tutela che per esempio subito gli Aster scatta sulle spalle informa di esportazione non ci sono tantissimi per antiquari cadesse sporta nei loro libri rivolgendosi alle Soprintendenza Archivistica immaginate
Quindi come riusciranno a fare il loro lavoro di tutela
Per quanto riguarda gli spazi poi deterrente che gli archivi a differenza di altri settori di beni culturali hanno un incremento obbligatorio ora io progressivo continuo di tutti gli archivi non più necessari agli uffici dello Stato che devono essere versati agli archivi di Stato
E io Ministero dell'interno quattro anni fa ha fatto un censimento tutti gli archivi che aspettano questo versamento perché hanno più dei trent'anni fissati ora dalla legge oppure abbreviati
Sono mille cinquecento chilometri cioè altrettanto di quello che c'è dentro
Allora se vi fermate un secondo su questo dato capite
Che e diciamo in pratica nel il sistema degli archivi settore artistico arrivata un punto morto
Cioè e non si capisce cosa si dovrà fare di tutta questa documentazione che sta in magazzini depositi e capannoni delle pubbliche amministrazioni Roma circondata da capannoni giganteschi pieni di chilometri i documenti di interni e di Ministeri
Il soli archivi giudiziari della città di Roma sono cento chilometri quanto c'è dentro l'Archivio di Stato di Roma
Quindi diciamo questa è una situazione gravissima nessuno parla assolutamente proprio come se non esistesse
Per esempio di archivi non riescono ad avere le caserme dimesse no Roma è piena di centinaia di edifici di Eccher caserme di Carabinieri tutto quanto
E non viene me ne viene data nessuna devono tenere in affitto l'Archivio centrale dello Stato alle pagando sei milioni lana
Sono
Qual è la situazione che in questo Paese non c'è
Non c'è mai stata e non ci vuole essere una politica degli archivi
Che deve comprendere anche un altro aspetto molto importante
Che è la tutela degli archivi digitali
Perché oltre a questi cartacei diciamo queste masse di documentazione che dovrebbero diventare storiche ai soci un minuto
Tutti gli archivi cartacei deve prevedere scusate digitali delle pubbliche amministrazioni dove ora in base alle norme di dematerializzazione si sta concentrando la memoria del nostro presente
Questa memoria se non dieci si trovano e si attuano le procedure di riversamento di conservazione mediante riformata azione cambiamento l'aggiornamento dei supporti e così via si perde
La controprova è far domandatevi
A quando risale il più vecchio file del vostro pc
Se c'ha più di trent'anni non esiste non nessuno o non fare il più di dieci anni dodici non so soltanto sono già troppi
E gli altri sono due così come per voi succederà per le amministrazioni cioè questo Paese perderà la memoria del tempo presente come una persona affetta dalla casa amnesia canterò grata
Chi non ricorda no quello che succede negli nei tempi recenti ma solo quello che è successo nel passato e dovrà dipendere per il racconto del tempo presente dai padroni del momento che gli diranno che cosa è successo l'altro ieri
Non è la premessa di una certa legge che hanno presentato una legge due legislature fa anche laddove ci sono segnali di te lo dico io e cosa è successo non puoi sapremo tra
Non avremo più una una indipendenza di memoria della cittadinanza e quindi anche questo
è un'emergenza molto grave del settore archivistico
E però per cambiare questo occorre cambiare proprio per avere una politica degli archivi occorrerebbe avere un'altra politica culturale
Della quale lato prelievi formazione dei cittadini dei vecchi di cui la memoria storica e nella formazione del sulla storia del recente passato è un elemento fondamentale
Non ci sono dei ragazzi che non sanno più distinguere tra il tempo del fascismo quello della se fatte dei quiz nelle scuole per loro Napoli a Hitler sono vissuti dieci anni fa oppure cento
Questa perdita di prospettiva della memoria è un grave danno civile al nostro Paese che richiederebbe appunto che gli archivi avessero un'altra politica lì
Nell'ambito della politica culturale che noi stiamo chiedendo di attuazione dell'articolo nove chiaramente
Anche la l'aspetto quella accesso dei cittadini alla documentazione in amministrativa la trasparenza amministrativa adesso stanno facendo una legge che non si capisce se si è molto più arretrata di quella degli Stati Uniti di quarant'anni fa
Diciamo non riconosce dei veri diritti perché non si vuole riconoscere cittadini il diritto di inserirsi nell'attività dell'Amministrazione e richiede la documentazione riconosciuto solo a chi ha un interesse specifico alla singola pratica ma come sapete bene con quali difficoltà quindi tutto questo settore
Sono le le emergenze deduciamo tradizionali stanno aggravandosi ormai a un punto critico
Poi ci sono le riforme Franceschini che sono due come diceva Giuliana senza dubbio e non certo una soluzione a un minuto per favore solo un minuto siamo fuori tempo
Lei questa risorsa
Se è stato detto che il museo Tononi sono qualcosa di positivo certamente non sarebbero stati
Se
Si fossero investite risorse aggiuntive per fare anche i musei autonomi invece per fare il trenta musei autonomi
Lei è già sette poli regionali lasciare i diciassette segretari atti regionali che sono inutili visto che hanno soppresso le direzioni regionali
E così via hanno devastato e demolito e distrutto nei settori residui di cui archivi biblioteche principali fra tutte e due hanno perso trentacinque sedi dirigenziali sul territorio
Anche le soprintendenze hanno perso trentanove sedi di Soprintendenza che il ministro
Dice una balla quando dice che c'è più tutela sul territorio oggi le sovrintendenze sono meno di quanto erano tre anni due anni fa chiaramente perché perché anzi si infatti trenta musei autonomi diciassette poli regionali museali che potevano essere benissimo restare all'interno delle soprintendenze regionali che c'erano prima
E ovviamente tutto questo ha comportato un raddoppio
Di decurtazione per gli altri settori perché si è fatto nel momento in cui la spending review diceva che bisognava detrarre tagliare il venti per cento quindi ultima cosa è stato già detto dieci volte la legge in materia
No regime dia e gravissima cioè spinosi due diciamo spot insisto a dire che la legge ma dia prevede oggi a nessuno ha detto il contrario salvo le chiacchiere di ministro
Che tutti gli uffici periferici dello Stato compresi quelli dei beni culturali che orienteranno uffici subordinati delle nuove prefetture chiamate uffici dal Governo minuti assieme
Allora questo cosa significa che resteranno il Ministero rimarrà solo quei trenta al museo autonomi
Te dicendo che sono autonome non sono uffici come gli altri cercherà di lasciarli fuori delle prefetture che certo non li vogliono
Tutto il resto deve andare dentro le prefetture e non si capisce l'esito quale sarà che l'unico ministero Carraro uffici periferici dal Ministero dell'interno
Cioè passeremo tutti è dipendente del Ministero dell'interno se io leggo le cose come sono scritte
Perché se invece si inventano un anomalo ai stranissima di archivia per cui noi rimarremo dipendenti del Ministero dei Beni culturali però dobbiamo obbedire al Prefetto ditemi voi come diavolo questo sistema che già adesso è al collasso e al caos
No è stato detto per le conseguenze di queste riforme che nessuno sa cosa deve fare figuratevi quando ci sarà una diarchia come funzionerebbe l'unico risultato e concludo
è che il ministero sarà politicizzato e privatizzato
E noi dobbiamo lottare in piazza contro questa prospettiva perché non vogliamo che questo avvenga il contrario del tutto alla Costituzione
Che adesso tocca alle biblioteche e con il tandem dell'associazione lettori della Biblioteca Nazionale di Firenze
Prego
Ne prendiamo
No no e l'altra l'altra
Sono particolarmente felice di presenterà Talia Piombino che è stata fondamentale in tutto questo lavoro è stato con le colonne organizzazione
Che faccia parte che l'associazione dei lettori e la Biblioteca nazionale di Firenze che è un Associazioni di utenti
Che è stata fondata circa vent'anni fa da un gruppo di utenti e tra questi origini storiche
Nel quadro complessivamente allarmante delle istituzioni culturali in Italia la situazione delle biblioteche come forse sapete desta particolare preoccupazione
E posto che le politiche culturali del MIBAC sono concentrate su tutto ciò che produce profitto le biblioteche sono insieme agli archivi tra le istituzioni che versano in condizioni più gravi
Con la legge di stabilità alcune poche biblioteche statali hanno effettivamente ottenuto un aumento di risorse rispetto allo scorso anno
E noi naturalmente siamo accogliamo con favore questo incremento di risorse e degli stanziamenti ci corre tuttavia l'obbligo di denunciare l'estrema precarietà del quadro generale
Intanto va detto che per quanto riguarda le biblioteche le due riforme Franceschini
Sembrano completamente prive di un qualunque disegno di una qualunque pianificazione
Oltre a prevedere un drastico ridimensionamento delle direzioni figure delle posizioni dirigenziali delle biblioteche
Inoltre il concorso per i cinquecento
A tempo indeterminato purtroppo le notizie che filtrano dal MIBAC da parlano di un un ero di unità riservate alle biblioteche che non supera le trentacinque persone da spalmare su tutto il territorio nazionale
In effetti l'aspetto occupazionale è l'aspetto più problematico perché ovviamente il blocco del turn over ha inciso anche in questo settore i bibliotecari su testi chi so hanno ormai pochi vicini alla pensione nei prossimi anni molti di loro segni andranno senza aver potuto trasmettere il loro patrimonio di competenze a una nuova generazione di professionisti
Alcune biblioteche comunali ricorrono ormai in maniera massiccia all'outsourcing ovvero assumono personale tramite cooperative confonde Fraschini che
Frequentemente calpestano i diritti dei lavoratori
E cito a titolo esemplificativo alla vertenza che c'è stata non più di un anno fa tra le biblioteche comunali la ministra non è fiorentina o la situazione del Comune di Venezia meno intuibili semmai di apertura delle biblioteche serali
A e nei giorni festivi sono stati appaltati a cooperative l'anno scorso l'appalto non è stato rinnovato dal Comune di Venezia
E e le biblioteche hanno funzionato a scartamento ridotto
Quest'anno si è deciso a Venezia di rinnovare l'appalto sono stati contattati i lavoratori a cui è stato chiesto di lavorare con una retribuzioni inferiore e senza che venisse riconosciuto il supplemento per il lavoro durante i giorni festivi
La di fatto oggi
Praticamente tutte le biblioteche sopravvivono grazie al ricorso a forme di volontariato para volontariato servizio ci il regionale tirocini cioè tutte figure che non fanno altro che surrogare il lavoro qualificato e retribuito
E noi stessi come associazione dei lettori potete nazionale di Firenze abbiamo denunciato oltre un anno fa
Che in assenza del personale del servizio civile regionale la più importante Biblioteca italiana all'integrazione di Firenze è in una condizione di Segni paralisi
Oggi di fatto il modo in cui viene affrontata la questione delle biblioteche è da un lato attraverso l'adozione di un approccio emergenziale cioè mettendo toppe qua e là
Dall'altro si interviene con cui il candore i diritti dei lavoratori in barba inviando il personale che non si può esprimere rispetto alle proprie condizioni retributive per esempio
Al quale negato come sapete ora anche il servizio di sciopero a seguito del cosiddetto dl Colosseo non più tardi di martedì scorso dopo anche i lavoratori della pilota che nazionale di Firenze
Non hanno potuto scioperare perché sono stati precettati
Servizio pubblico dunque salvo lasciare il biblioteche essenziale Saba lasciare le biblioteche e il patrimonio le condizioni di cui sopra
Il provvedimento adottato dal Mita tra nell'agosto del due mila quindici con cui sono state ridisegnate le piante
Organiche delle biblioteche è un altro segnale poco incoraggiante
Ovviamente la tenuta del personale a inciso sulla qualità dei servizi che piuttosto scadente ormai sia per quanto riguarda la catalogazione e la digitalizzazione
E la povertà delle risorse purtroppo incide anche su un altro aspetto che sembra secondario che è quello della
Vivibilità delle biblioteche che sono spesso ormai il luogo di in cui gli impianti di climatizzazione non funzionano in cui
L'accesso a internet contingentato o inefficiente
In cui in altre parole non solo i servizi sono ormai piuttosto scadenti male biblioteche sono diventati luoghi in cui studiare e fare ricerca sono una prova di resistenza
Di fattori utilizzo delle biblioteche e viene sistematicamente scoraggiato a fronte di una domanda
Assai consistente da parte dell'utenza diretta spazi pubblici per la lettura e la ricerca e non è un caso come documentato
Dal consiglio superiore dei Beni culturali che si sia registrata nell'ultimo anno una fortissima pressione
Di utenti di biblioteche
Quando le minute che sono state votate dagli utenti ovviamente le potranno chiudere oggi di fatto le biblioteche sono ufficialmente aperte ma in effetti sono in una situazione di smantellamento
La mercificazione dei beni culturali usati come location saper pochi eletti ha investito anche le biblioteche
L'avvenuta nell'azione di Firenze ha ospitato durante l'orario di apertura
E precludendo l'utilizzo della stessa biblioteca agli utenti ospitato eventi quali sfilate di moda partite di golf serate danzanti
E ed enti appunto son balzati come venti esclusivi ed è evidente come
L'esclusività
Di queste
Di questi eventi si traduce in una aberrazione che nega la funzione primaria di una biblioteca pubblica quando il nuovo accessibile a tutti i cittadini senza distinzione
E ricordiamo che il direttore generale delle biblioteche dottoressa Rummo ha ritenuto di venire in biblioteca nazionale di Firenze solo per presenziare alla partita dar corso
Che peraltro poi lo stesso personaggio che ci ha precluso l'utilizzo del Teatro dei Dioscuri questo pomeriggio
Siamo assordati
Dalla narrazione sulla ripresa del Paese nei crediamo che non possa esserci ripresa se non c'è un investimento in cui ora in ricerca e le biblioteche costui costituiscono lo spazio in cui la ricerca assume una dimensione pubblica
E rappresentano al di là di qualunque applicazione economica uno spaccio essenziale per la crescita civile della comunità
Chiediamo una razionalizzazione autentica del sistema bibliotecario nazionale che non si risolva in Italia ai servizi egli laboratori ma in un rilancio delle biblioteche pubbliche
Concludo dicendo che domani sfilerà con noi un drappello di
Bibliotecari della Biotech nazionale diffidenze che noi ringraziamo e la serata la
Io vorrei fare soltanto una brevissima nota a margine dell'intervento di Natalia e parlare appunto brevemente della mercificazione che è stata fatta anche la biotech nazionale
Il Rettore del Petrarca nazionale si sono trovate davanti a delle situazioni che purtroppo sta diventando sempre più comuni
Sono state è stata chiusa la sala di lettura è stata chiusa una sala di consultazione per ospitare una sfilata di moda e per fare giocare a golf
Dei giocatori
Di fronte a questi problemi noi come associazione direttori come utente ci siamo chiesti cosa potevamo fare
Di fronte a questo che noi percepiamo come un abuso perché ci veniva per Couto un servizio
In effetti pare una partecipazione per assicurare un diritto minimo agli utenti il minimo sarebbe
Garantire una trasparenza a questi eventi garantire la trasparenza significherebbe rendere accessibile
I contratti in base a quali vengono organizzate queste queste manifestazioni
Che sono dei contratti spesso di sponsorizzazione tecnica
Oltre che rendere accessibili i bilanci delle pubbliche amministrazioni
Oggi
Questo dovrebbe avvenire per legge perché è previsto dal decreto legislativo trentatré del due mila tredici
Che
Prevede la pubblicazione obbligatorio da parte delle pubbliche amministrazioni degli accordi coi privati e anche dei bilanci questo obbligo è stato spesso non è ottemperato dalle pubbliche amministrazioni e quindi battenti ma anche i cittadini
Che abbiano interesse a capire come sono gestiti il patrimonio politico il patrimonio pubblico
Quali diritti hanno la risposta che abbiamo trovato noi che questi diritti sono assai limitati
Perché
Non non sono tutelate adeguatamente dallo stesso decreto legislativo in particolare modo il diritto d'accesso come diceva anche
Dottor Berruti che parlava prima limitato dal alla sensi della legge sulla procedimento amministrativo soltanto per chi ha un interesse concreto diretto e attuale e questo non si può dire in queste situazioni
Quindi se un cittadino vuole conoscere obbligatori i dati di queste manifestazioni L'Unità dia che ha e fare un ricorso al TAR
Alta e che naturalmente capite quanto è gravoso per chi non ha un'intermittenza economico non è che
Uno voglia fare imputare un contratto di appalto o qualcos'altro non c'è nessunissimo interesse economico diretto quindi è un molto dissuasivo soltanto per il contributo unificato al TAR costa trecento euro questo per dire che l'aspetto costante con le piccole cose ad esempio garantendo un ricorso a
Alla Commissione prevista a Roma che la Commissione per
L'accesso ai documenti amministrativi alcuno ricorso che adesso
Negato grazie
Prima di continuare vi leggo solo tratte tantissimi intuite saluti che arrivano a tutte le parti ve ne leggo solo due Stefano Fassina ci scrive domani parteciperò emergenza cultura il grido di dolore degli organizzatori e anche il nostro
Il Movimento cinque Stelle il blog di Beppe Grillo più seccamente emergenza cultura il Governo va fermato
Allora continuiamo affrontando un un nodo cruciale
Abbia parlato di tutela di valorizzazione
E adesso parliamo di ricerca ce ne parlerà tavoli per anni docente di topografia dell'Università di Firenze
Che ci ha seguito in questa battaglia sulla più forme Franceschini fin dall'inizio prego
Bene io cercherò ho messo un cronometro cercherò di ridurre cavarsela scendere sotto i dieci minuti
Trovi o riscritto completamente per cercare di essere più essenziale quello che vorrei dire
Una ricerca la ricerca è una ricerca difficile ormai e vorrei presentarla per in maniera molto breve la ricerca universitaria non so
Appunto quanto abbiate seguito ma insomma in dettagli né poche parole negli ultimi pochi anni dal due mila otto sono stati tagliati il venti per cento dei finanziamenti il venti per cento dei dei docenti che sono andati in pensione senza
Essere sostituiti il venti per cento degli studenti quando ci siamo impegnati a Lisbona di raggiungere addirittura il quaranta per cento di laureati in una impresa assoluto in mente impossibile che però altri Paesi europei hanno già raggiunto
Per gli investimenti sulla ricerca noi siamo all'università intendo dire siamo dietro ormai anche la Turchia che ci ha superato proprio di recente dei Paesi OCSE siamo proprio il fanalino di coda
Non ci sono
Fondi di ricerca per molti anni i l'unico a finanziamento sì so che serviva per queste cose i progetti di ricerca di interesse nazionali è stato assente
E nel nel due mila quindici è stato stanziato una certa cifra che servirà a l'un per cento dei riti di quelli che concorrono a questi
A questi bandi nel due mila sedici è stato realizzato il bando nel due mila diciassette forse avremo i fondi del due mila quindici quindi con due anni di ritardo
Quindi la situazione e tragica vediamo un attimo alla situazione in Soprintendenza e anche lì
è una situazione evidentemente non interessa alla ricerca perché io parlo ovviamente da archeologo perché questo sono ho lavorato per molto tempo in un museo quindi benché
Non non era un museo italiano ma insomma o idea di quali siano i problemi
E il Soprintendenza pare che adesso al secondo a queste preoccupazioni del Governo conti non solo la velocità con cui si danno le licenze
Perché il territorio a monte i musei hanno un qualche interesse perché fa bello si può poi innescare un
Un percorso turistico ma il territorio non interessa per cui gli archeologi d'Italia hanno per tutto l'anno diciotto mila euro per le missioni
Cioè praticamente neanche i biglietti dell'autobus si possono pagare Automotive di non esistono più e quindi il problema è particolarmente grave perché per gli atti oggi perché l'archeologia a una grana di tutela sul territorio che è particolarmente Fina
Non si deve andare solo a vedere i monumenti esistenti anche una chiede magari isolata però identico facilmente identificabile un qualsiasi campo la cima
Del Monte Bianco o nel fondo della del mare può a venire degli elementi da tutelare e quindi è ovvio che lì l'Automotive non ci arriva
Dunque quindi li qui il problema e molto serio
E
Facciamo l'ipotesi che nonostante tutto Soprintendenza si riesca a scavare qualche cosa quando studiarla altre lite il problema della
Mancanza di tempo per studiare per pubblicare eh ben noto e quindi c'è una quantità di inedito spaventoso ma adesso con la riforma e destinato a diventare non un un'eccezione una percentuale grave
Dei quello che si sa ma
Sarà la regola mi spiego brevemente quando si fa uno scavo bisogna poi pubblicare se non sono buttati i soldi della comunità
è uno sforzo che l'Amministrazione ha fatto che la comunità scientifica la società il comune cittadino non saprà mai che cosa è successo perché si è impegnato
Un lo Stato per tutelare una certa cosa finirà nei cassetti di qualche non sa più quale archivio perché ormai con questa scombinamento in qualche magazzino anche lì c'è in causa quindi non si saprà più quale
E dove pubblicare perché proprio tecnicamente allora si si fa uno scavo di intervento non un grande scavo
Di di questi che appunto cambiano la storia dell'archeologia ma uno scavo di intervento di divide archeologia preventiva o cose di questo tipo ce ne sono centinaia e migliaia in tutta Italia
Le due riviste nazionali Notizie degli scavi e bollettino di archeologia non possono ospitare tutti questi micro interventi che però sono preziosi per capire il territorio pianificare il territorio quindi tutelare e valorizzare e tutto quello che mi segue
Che cosa succede che allora le sovrintendenze archeologiche avevano le loro riviste ognuno ingenera aveva una rivista che non esisterà più ovviamente
Allora che si fa si può aprire trentanove riviste e di trentanove soprintendenze generaliste in cui c'è di tutto e che quindi nessuna biblioteca più vuole acquistare
Evidentemente no
Esisteva esiste ancora per poco forse una banca dati on line della l'associazione internazionale di archeologia classica che
Aveva messo su un sistema
è complesso con la banca dati comune gli ultimi scavi recenti una rivista on line continui più di fascia a valutata dall'Agenzia nazionale
Per la ricerca che parallela a una simile banca dati e rivista per il restauro di archeologici Jesi stava progettando qualcosa di analogo per e lì ricognizioni
Questo c'erano una serie di convenzioni con il Ministero dei Beni culturali il quale prima dava venticinque mila euro l'anno poi dieci mila adesso basta quindi a gennaio
Il fasti on line e così si chiama questa banca dati
Chiuderà quindi sarà tecnicamente impossibile farlo filtrare anche una spillo
Di quello che le sovrintendenze generaliste olistica e quindi sarà olistico nel senso che
Tutto quello che è stato scavato rimarrà
Inoltre lo stato dell'arte
Vero moltissimo allora o
Cinque rimbocchiamoci mai che capiamo che senza ricerca la che senza la conoscenza non ci sono momenti di lavorare assolutamente
Valorizzazione e e tutto quello che ne consegue tutela e valorizzazione oppure e si esaurirà anche questi sforzi di Vado situazione etc sì esauriranno da soli perché e fisicamente mancherà la benzina quello che dei è c'è di innovativo di ricerca
Devo almeno e la ricerca di base non può
Alimentare la applicazione che sarebbe la valutazione ho finito grazie
Grazie
Grazie davvero
Bravissimo
Drammatico temo che continueremo col dramma con la buona scuola di cui ci parleranno Lucini a speciale e Roberto Scognamiglio
Gliela però assolati Lucini Aspet scontata e pertanto procedente universitario e anche membro dell'Associazione Bianchi Bandinelli prego
Parlo solo io anche perché vorremmo lasciare forse un po'di minuti almeno per le associazioni quindi insomma conta
Condensato anch'io una parte consistente del del testo o un Pahor quanto a cui tenevo compatta che ci sono i numeri del discorso che sto che farò quindi insomma
Al di là delle ambizioni grafiche c'era bisogno di far vedere i numeri perché qualcosa se
Rappresenta lo dunque volevo appunto a spiegare che questo lavoro a quattro mani
Frutto di una fonte di una fortunatissima comminazione esistenziale perché uno dei due autori Roberto Scognamiglio che in sala l'insegnante è stato dell'arte in ruolo dal due mila uno in un istituto d'arte che oggi un liceo artistico nell'hinterland di Roma
E l'altra sono io che insegno da circa vent'anni in un piccolo ateneo pugliese
Abbiamo così potuto seguire qualche modo in parallelo l'evoluzione che la formazione della disciplina ha conosciuto all'ultimo quindicennio dalla scuola superiore l'università
Avendo a disposizione due punti di osservazione diversi e in una certa misura complementari una scuola insediata nella periferia di Roma e o medio ormai piccolo per la verità pitting ateneo del Mezzogiorno
è importante questo perché
Forse se sia una prospettiva di insieme si capisce anche un po'di più che cosa significa la buona scuola nel nel disegno che che ci è stato proposto
Il rapporto la buona scuola pubblica del tre settembre due mila quattordici di cui va beh
E proposto come oggetto di dibattito il confronto nel quadro di quella che vogliamo diventi la più grande consultazione trasparente pubblica diffusa on line e off line per l'Italia abbia mai conosciuto finora sono però le e la premessa
Nasce come un progetto organico di revisione rilancio della scuola italiana
Che l'insieme di provvedimenti messi nove nel corso iniziano Gelmini aveva pesantemente penalizzato qualcuno forse lo ricorda
Ma al di là del roboanti dichiarazioni di principio del precedente
Disegno di riordino riordino della scuola insieme di provvedimenti che passa sotto il nome di forma Gelmini aveva come principale finalità
Quella di comprimere il bilancio di un ministero ridotto già da decenni quasi alle sole spese di personale
E ha comportato di fatto uno dei più bassi licenziamenti personale pubblico della storia repubblicana senza questa premessa sarebbe forse difficile comprendere il senso del sistematico taglio delle ore di insegnamento e Storia dell'arte introdotto con quei provvedimenti nei cinque anni durante i quali
è maturata la transizione dal vecchio al nuovo ordinamento sono state cancellate più di quattrocento carte resto dell'arte quattrocentoquindici secondo i dati la CGIL scuola a fronte di una dotazione iniziale che doveva aggirarsi intorno a
Grosso modo duemila posti non è stato possibile stabile conti purezza la cifra di partenza perché il Ministero non mette a disposizione numero assoluto delle carte in quel momento è importante considerare questa motivazione ecco grazie
Nel quadro del più generale impoverimento dei saperi legato alla produzione artistica perché è soprattutto a questi che la storia dell'arte è stata sottratta insieme a moltissime ore di disegno pittura scultura disegno tecnico progettazione laboratorio
Proprio quella formazione alla creatività che il progetto della buona scuola si proponeva di recuperare e integrando solo dichiarazioni del gennaio due mila e quindici rilasciate Ernesto Giannini
L'ora giungeva in tutti e cinque gli anni e il sei
Studiando come inserirla ex novo dei tecnici e professionali magari in modo facoltativo
Un'adesione persino maggiore sembrava riservata insegnamento del disegno di storia dell'arte da rafforzare soprattutto negli nel biennio dei licei e degli istituti turistici
Sì quantificava anche la spesa di quest'operazione venticinque o milioni per due ore alla settimana prospettando un'intonazione una introduzione ordinamentale sostenuta nuove assunzioni per un fabbisogno di tre Milazzo e quattrocento classi
Dalla buona scuola pagina novanta
Questo recupero sembrava addirittura l'elemento cardine di un nuovo progetto educativo imperniato sulla capacità di riportare la fertilità in classe
Al fine di ripartire al made in Italy inteso nella sua valutazione più ampia e per valorizzare le nostre meravigliose le nostre meraviglie artistiche scusate all'interno della scelta turistica anche scegliendo strade imprenditoriali questo era il testo esatto del Progetto la buona scuola
Poi te lo sto riterrei che si passa alla realtà inoltrato
Ancora l'altra
Sulla dichiarazione dei militari
Karl R.
Delle lodi lati promesse di Capodanno il disegno di legge tredici luglio due mila quindici no conserva nulla
Se la ritrova un pallido accenno delle attività complementari proposte al fine di ampliare l'offerta formativa che dovrebbero genericamente potenziare le competenze alla musica e nell'arte
Come avrà
Fare letterale onorevole impossibile desolante
E e la stabilizzazione all'arte attività complementari ridimensionate però dall'urgenza di dare tassativa attuazione all'alternanza scuola lavoro
Nel testo definitivo la promessa di e integra la sua dell'arte negli ordinamenti scolastici almeno livello precedente alla riforma e programmare in più occasioni
Si è tramutata in un generico invito le scuole perché sia diffusa attraverso le materia attraverso tutte le materie una cultura al bello
Un bello che aleggia come categoria antistorica entità incorpori è sublimato che trascende la concreta realtà il patrimonio storico italiano
Unicorno hanno detto moltissimi questo pomeriggio per la sua diffusione capillare
Ma al di là degli aspetti
Poi se ne
Questo è il testo esatto della dell'alternanza scuola-lavoro
In effetti non è un caso che la disponibilità vitale
No non si sente così non si è sempre fatto
è stata nonostante
Allora abbiamo bisogno di vederlo comunque
I dati li vedete nella
Numero assoluto di di oltre diciassette mila posti messi a concorso per storia dell'arte ce ne sono ottantuno
Ma al di là dei
Dei singoli aspetti su provvedimenti marea di storia dell'arte
E si sopra ma di scelte sul compito che la scuola deve assolvere all'intero Società
Secondo rapporto OCSE rimonta due mila nove Italia un livello di analfabetismo funzionale notevolmente più elevato della media europea pari a circa quarantasette per cento della popolazione compresa fra i quindici e i sessantacinque anni
Un analfabeta funzionale sa leggere scrivere ma non comprendo il senso di un testo non costruisce analisi articolate paragona il mondo sono le sue esperienze dirette queste difficoltà strutturali accomunano insieme ad un significativo segmento della popolazione adulta anche quella tra i quindici e diciotto anni
Per contrastare questo fenomeno che rischia di compromettere seriamente le prospettive di crescita economica e civile del Paese forse non basta affidarsi al convenuto al volenteroso potenziamento dell'offerta formativa che sia in storia dell'arte o meno
In un Paese nel quale la progressiva riduzione delle competenze presenti dalla fascia più giovane la popolazione adulta
Si accompagna anche alla Simeto a una simmetrica crescita dei delle disuguaglianze sociali B per un Paese che ha queste prospettive concrete si dovrebbe impiegare una task force per tenere a scuola i ragazzi
E dotarli possibilmente delle conoscenze necessaria divenire cittadini consapevoli non sottrarli alle aule scolastiche per offrire forza lavoro e strutture produttive a istituzioni pubbliche
La decisione circa metà della popolazione attiva dei prossimi decenni sia destinata ad acquisire un livello di istruzione relativamente modesto e a fornire manodopera scarsamente qualificata
Cento
Non ha la scintillante rinascita del made in Italy che si vuole che si sostiene di voler favorire
Le forme rappresentative sono un linguaggio che richiede una certa capacità di impadronirsi di forme complesse in una certa misura assimilabile lo studio delle lingue
E o a quello del Del Balzo matematico potrebbe quindi facilmente offrire un ottimo esercizio per lo sviluppo delle capacità di analisi
La globalizzazione sta rapidamente creando all'interno delle scuole la necessità di confrontare sistemi linguistici e culturali anche molto distanti per i quali la storia dell'arte potrebbe offrire un'ottima palestra di integrazione
Reintrodurre negli ordinamenti della scuola media superiore
Potrebbe servire anche o forse soprattutto a questo però va fatto in fretta altrimenti volendo fra parafrasare il titolo di un fortunato libro recente patrimonio si coniuga al futuro ma al futuro di chi
Mentre la nostra indignazione cresce sempre più affrontiamo un altro tema cruciale che è quello della scuola del patrimonio e la formazione dei funzionari di cui ci parlerà
Il professor Fulvio Cervini professionista dell'arte presso l'Università di Firenze
Buonasera a tutti io rappresento solo me stesso ma anche la Consulta universitario nazionale lo stato dell'arte che ha deciso di aderire emergenza cultura perché
è convinta naturalmente
Sono applausi condivisi però insomma
Perché convinta naturalmente della necessita di una riforma ma non è altrettanto convinta dei metodi dei tempi e anche di molte questi
Di merito prova ne sia tutto ciò che riguarda la formazione dei futuri tutore del patrimonio cioè dei funzionari dei quadri dei beni culturali
Cose che stanno non tanto nella riforma del Ministero quanto piuttosto in generale nella politica governativa degli ultimi tempi in tema di formazione
Io sono stato funzionale di Soprintendenza per sette anni prima di fare il professore universitario l'ho fatto in Piemonte a Torino dal novantanove al duemila sei
Quando approntato concorso venivo da una laurea in lettere indirizzo moderno è un dottorato di ricerca non avevo mai fatto così di marketing e comunicazione altre amenità e ahimè colpa mia non avevo fatto neanche un corso di registrazione di beni culturali
Ho studiato abbastanza per vincere il concorso ma a questo punto al momento di tale sofferenza se rappresentato il problema di come imparare il mestiere l'ho imparato sul campo come si faceva come si dovrebbe sempre fare
Anche perché ho avuto l'avventura carente di incontrare i funzionari molto bravi molto esperti che mi hanno spiegato come si faceva nel senso che cercavo di copiare il loro solamente per anche presso il migliore di loro ma questa rispose
In realtà se io avessi seguito un percorso di formazione più specifico premente avrei guadagnato tempo avrei fatto ancora meglio
Però imparando sul campo mi sono reso conto che la cosa fondamentale
Che non c'è nessuna scuola in grado di insegnare la quintessenza del mestiere per esempio come si tratta con Parroncini campagna
Assessori ulteriori di confraternita mi sono reso conto che se riuscivo
A a trattare con loro non è perché ero più bravo avevo dove la comunicazione è perché in qualche modo possedevo
Una certa sensibilità che era maturata attraverso certi strumenti che solo
Accetti discipline umanistiche all'interno di certi ricorsi lauree umanistici potevano dare
Quindi questo è in realtà il segreto della formazione
Ciò premesso è chiaro che in tempi in cui il lavoro di tutto e del patrimonio si è fatto tremendamente complicato
C'è bisogno forse di un ulteriore passaggio ulteriore salto di qualità d'altra parte non è un mistero per nessuno che
Per accedere ai concorsi da funzionari Ministero Beni culturali ci vuole un diploma post laurea
Del concorsone che partirà tra qualche giorno somma cubani sapevo che il giorno
è richiesto dottorato Ascoli specializzazione o un master non meglio specificato in realtà
è sono le scuole di specializzazione beni storico-artistici in archeologia
Sono sempre stati i luoghi deputati per la formazione dei quadri del patrimonio culturale
Naturalmente si tratta lamenti e di
Individuare
All'interno delle scuole di formazione i percorsi più adatti cioè alla formazione di queste figure d'altra parte ci siamo resi conto lavorando dall'interno
Nell'università su questi temi che è impensabile pretende di formare dei funzionari soltanto attraverso diciamo così un carattere un
Come dire una un corpo docenti composto soltanto dai piani strutturati già c'era bisogno naturalmente di aprire al professione mondo del lavoro le competenze specialistiche e soprattutto di uffici ministeriali
Ideale scuole di specializzazione secondo noi è quella che appare
Un reciproco canale di contatto col mondo da tutela con uffici ministeriali ma anche col mondo delle professioni beni culturali in generale per cui per esempio funzionari del MIBAC te possono venire a fare i docenti
E a nostra volta nei docenti possiamo collaborare a progetti ministeriali quindi una buona qualche situazione è una scuola che approfondisce questo rapporto col Ministero per i Beni e Attività culturali
Nel segno diciamo così di obiettivi condivisi cioè di una formazione che è rimasta una formazione reciproca perché
Ci in qualche modo ci sia aiuta a vicenda e diciamo
Su questa strada che si incammina parla
Politica anche della Consulta universitario nazionale per la la storia dell'arte che sta insomma lavorando di concerto col Ministero per migliorare proprio questo per rapporto
Probabilmente tutto questo non basta tant'è vero che da alcuni anni insomma sì
Parla anche con
Intensità di un modello ulteriore di formazione post-universitaria addirittura posteriore al terzo livello universitario potrà cosiddetta scuola di patrimonio
E riveda questo un tema su delle Tommaso Montanari ha portato molti contributi
Ma è un tema che sta nel discorso pubblico sulla formazione già da alcuni anni e che adesso si è concretizzato in uno Statuto di scuola del patrimonio che in realtà si chiama
Scuola dei beni e delle attività culturali del turismo di cui posso parlare anche perché è stato appena
Approvato dalla Corte dei Conti carta qualcosa di molto diverso
Da quello su cui
Di cui si si è parlato finora che era sostanzialmente una scuola il patrimonio semplifica molto di modello francese cioè una scuola fine da pazzi a formare effettivamente quadri
Della tutela dei beni culturali quadri statali nella misura di un numero non superiore a quello che poteva essere effettivamente assorbito cioè vincitori di concorso venivano formati ed entravano nell'amministrazione
Ora invece è stata costituita una scuola del patrimonio che è nata una fondazione sperperi metto gli occhiali perché i buffi ci vedono di notte ma di giorno e concetti Fitch Ali un'altra cosa quindi naturalmente mi devo adeguare
è una fondazione che eredità le prerogative di una fondazione per il turismo e sottolineo turismo istituita a qualche anno fa
Questa fondazione che si chiama Scuola dei beni e le attività culturali del turismo eh cito un istituto internazionale di formazione ricerca studi avanzati nell'ambito delle competenze del Ministero dei Beni e Attività culturali del turismo
Che cosa fa allo scopo di sviluppare le risorse umane la ricerca la conoscenza e l'innovazione nell'ambito delle competenze del Ministero nonché di fondare attenzione sulla base dell'unicità del patrimonio culturale della nazione
Un modello formativo e di ricerca di eccellenza di Standard internazionale
Concordato con modello non costante
Nei Rossi forse Stendhal solo consideravano attraversiamo perde negli ambiti della tutela gestione valorizzazione e promozione dei beni delle attività culturali e del turismo
Quindi se la lingua italiana non è un'opinione esiste anche la tutela del turismo non lo sapevamo esso esiste insomma è un problema un po'logico serio come
Quindi attenzione questa scuola però non è più soltanto una scuola di formazione ma è una specie di Moloch onnicomprensivo che promuove attività di ricerca
Di studio di promozione di valorizzazione e naturalmente sia anche di formazione ma molti livelli in realtà non soltanto
Non c'è soltanto il livello della formazione
Dei tutori del patrimonio artistico
Questa naturalmente la spina dorsale e delle attività di questa scuola il patrimonio è
Il corso di perfezionamento internazionale denominato scuola del patrimonio di durata minima biennale
Quindi in corso di perfezionamento che appunto la scuola e patrimonio può dire che va be e la scuola che deve formare i futuri funzionari no signori forma anche i futuri funzionari
Ma
Il corso forma profili
Dalle competenze curatori ali archivistiche bibliotecarie
Museo grafiche manageriali amministrative imprenditoriali di sviluppo del territorio comunicative e promozionali nel settore dei beni
E delle attività culturali e del turismo ai fini del collocamento sia nell'ambito della ricerca e dell'insegnamento sia negli ambiti delle professioni dell'amministrazione pubblica e dell'imprenditoria
A livello nazionale e internazionale
Ah non lo so
Naturalmente
C'è ma esiste al mondo un modello formativo in grado di soddisfare queste esigenze ma soprattutto
Quale il profilo di persona formata
Da questo tipo di scuola che può essere quindi frequentata da un aspirante funzionali Soprintendenza ma anche non so da un avvocato che si vuole specializzare beni culturali o da un imprenditore che vuol mettere su un'azienda in questo campo
Ma
Non so neanche se qualcuno si è in grado cioè se esista al mondo un'università lo stato in grado di elaborare un modello formativo capace di soddisfare questo profilo
Naturalmente questo è uno Statuto la selezione dei docenti e la selezione degli allievi che poi c'è verranno selezionati livelletto nazionali in base al merito ma si è aperto anche non so alle professioni agli imprenditori come si fa a fare un concorso di ammissione non lo so
Insomma
E naturalmente vi dicevo il reclutamento dei docenti e degli allievi verrà disciplinato da un Regolamento
E che aspettiamo tutti quei partenza ma nel quale dobbiamo cercare in qualche modo di di di entrare se non altro per salvare
Il salvabile
Anche per un'altra sostanziale ragione se voi nelle diciotto pagine di questo documento cercate la parola università
La trovate un paio di volte
Si fa riferimento alla protocollo di intesa formato tra MIBAC e e MIUR nel nel due mila quindici
Secondo quanto previsto a questo protocollo la scuola del patrimonio collabora col sistema universitario alla ulteriore qualificazione valutazione
Dei percorsi formativi universitari negli ambiti relativi ai beni e le attività culturali e del turismo
Quindi c'è una collaborazione della scuola che
In pratica mette becco in quello che fa l'università però tutta dell'Università non mette becco in quello che fa la scuola naturalmente può fornire dei docenti secondo le modalità che saranno
Disciplinate dal Regolamento ma non c'è alcuna forma di concertazione cioè l'università è completamente tagliata fuori
Da quella che dovrebbe essere la sua vocazione specifica cioè quella di formare e fare ricerca e questo abbastanza bizzarro tenete conto che si tratta di una fondazione
Dove il MiBAC è socio fondatore ma dove naturalmente può aggiungersi chiunque anche persone private c'è anche se avessi abbastanza soldi quote comprami delle azioni e dire la mia per esempio e così anche voi
Non solo ma la scuola anche libera e sovrana può anche stipulare convenzioni per l'affidamento a terzi di parte l'attività che mi sembra notevole ma attenzione
La scuola può altresì erogare anche in collaborazione con altri soggetti pubblici o privati corsi brevi master corsi di specializzazione
Di formazione e formazione continua di aggiornamento professionale lentamente universitario anche ricorrendo a strumenti come interni CIPE spaccia conclusioni quali
Mi lascia relativi attestati del ministero ma non solo o addirittura
Intervenire nel comportamento dell'offerta universitaria cioè nel senso che può addirittura proporre dei corsi universitari che vanno a integrare nostro serba
Andando a forse a sostituirsi alle scuole di specializzazione a qualcos'altro ancora
Insomma questo è uno scenario sul quale merita riflettere e per riflettere meglio meno a concludere che insomma un Paese che in questo modo mostra di fatto di rinunciare alla sua Università è un Paese che ha chiuso
In tutti i sensi
Allora
Grazie davvero anche per la novità di queste di queste notizie concludiamo questo diciamo il programma ufficiale poi cercheremo di fare parlare veramente tutti quelli che possiamo finché non ci cacciano noi restiamo qui incredibili è però una preghiera davvero di sintesi a tutti
Concludiamo diciamo il
Programma ufficiale con uno sguardo dalla Rete la retta è servita moltissimo per organizzava ci in questo caso permetterci assieme per creare questa comunità che come abbiamo visto a tante cose da dire
Dalla rete ci viene questa esperienza di cui ci parlerà appunto Federico Giannini
Il patrimonio la rete il grande pubblico prego
Ora buona sera tutte a tutti
Il microfono perché
Se non ci arrivavo mi sono messo il cronometro così almeno sto nei tempi
A ricordo benissimo
Visto insomma la stanchezza che immagino sia comune a tutti inizio facendo un piccolo un piccolo gioco immaginiamo di avere a disposizione una macchina del tempo di quelle terremo visto sicuramente nel film i fumetti
E programmiamo la per andare indietro di quarantadue anni nel mille novecentosettantaquattro
E facciamo un giro che cosa troviamo troviamo un'Italia che governata dalla Democrazia Cristiana troviamo un'Italia che divorata da una burocrazia opprimente proviamo Italia che è preda della speculazione edilizia mentale troviamo l'Italia
In cui il tema della tutela del patrimonio interessa solo un gruppo ristretto di persone che sono legate all'università
E poi potremo definire élite culturali
E fin qui grosse differenze tra settantaquattro e due mila sedici non ne troviamo però all'epoca ci fu una persona che penso di esprimere in modo forte le proposizioni sui temi di cui stiamo discutendo oggi
E questa persona era il grande Ranuccio Bianchi Bandinelli possiamo in facciamo anche un endorsement per l'associazione
Ranuccio Bianchi Bandinelli nel settantaquattro pubblico una raccolta di scritti peraltro di grandissima attualità che si intitolava a ABB a erbicidi Italia storiche artistica cosa allo sbaraglio
Tito chiaramente era unico per sottolineare l'eccesso di burocrazia in cui già allora diciamo che era invischiato il sistema della tutela perché a ABB a a sta per
Antichità e belle arti Salvatore Settis prima ricordato che all'epoca non esisteva il Ministero per i beni culturali sarebbe arrivato solo anno dopo
E esisteva una direzione generale antichità delle arti dipendente del Ministero Istruzione che si occupava di questi temi
In questo libro di Ranuccio Bianchi Bandinelli sul tema della divulgazione leggiamo una frase che davvero significativa ve la riporto dice Bianchi Bandinelli nel trapasso di civiltà che si è avviato oggi nel mondo a a mio avviso decisiva importanza
L'opera di divulgazione che faccia uscire la cultura dalla élite ristretta alla quale appartiene ancora
Ne renda accessibile la più profonda sostanza i più concreti i valori al più vasto pubblico possibile ecco interessante proprio a partire da qui perché fu erano soliti Bandinelli uno dei primi studiosi a interessarsi di rapporti con il grande pubblico
E a pensare che la conoscenza della storia dell'arte Anfossi a modo per sviluppare memoria e pensiero critico e questo grande studioso vedeva nella divulgazione
Un punto d'arrivo al quale tendere per usare proprio una sua stessa espressione perché tutto il pubblico deve essere messo nelle condizioni di avere familiarità con la storia dell'arte
Con l'archeologia e in generale con le discipline umanistica
Che del resto costituiscono il tessuto sul quale si sono costruiti attraverso i secoli i valori della nostra città
Davvero interessante notare come secondo Bianchi Bandinelli la cultura all'epoca fosse ancora gelosamente custodita da una élite ristretta incapace di dialogare con il pur ecco e probabilmente neppure intenzionata a farlo e questa distanza tra studiosi e pubblico
Come dire sopravvive ancora oggi è ancora stata colmata qui c'è una sorta di incomunicabilità
Incomunicabilità però non significa incompatibilità e la divulgazione proprio ciò che serve per rendere compatibile il mondo degli studiosi con quello del grande pubblico
E concentrarci proprio sul pubblico troppo spesso si commette l'errore di ritenere che il pubblico sia composto da villani che devono essere stupidi con effetti speciali oppure dall'ATO tot la mente opposto che devono essere in dottrina ti a colori il pubblico della storia dell'arte composto da persone che desiderano essere messe in condizione di fruire delle opere d'arte nel miglior modo possibile
Che cercavano divulgazione informazioni che altrimenti non riuscirebbero a trovare e che vogliono che queste informazioni siano loro fornite attraverso forme che possano risultare gradi poli
Ed è un pubblico che spesso vuole dire la loro
Io credo che sia finita l'epoca della divulgazione unidirezionale il pubblico che di essere partecipa in prima persona e non è detto che non possa portare un contributo stimolante e interessante anche per il divulgatore o per lo studioso
Io che faccio divulgazione vi posso dire per esperienza che anche la domanda apparentemente meno sofisticata o più ingenua che proviene anche dalla persona più digiuno di storia dell'arte può far nasce interessanti occasioni di approfondimento e di discussione
Per questa ragione il Pubblico merita sempre il più profondo rispetto
Dicevo che a mio avviso è terminata all'epoca della divulgazione unidirezionali a tal proposito quello che Bianchi Bandinelli forse non avrebbe potuto prevedere Iraq il ruolo che va svolto internet darete gli studiosi non devono fare l'errore di sottovalutare il ruolo di internet come potente mezzo di divulgazione anche se noto con piacere che si sta
Riducendo sempre più il numero di quegli addetti lavori che ancora nutrono scetticismo nei confronti del web
Pensiamo solo alla possibilità che internet decida di combinare all'interno dello stesso progetto Nesima differenziato di modalità di trasmissione di contenuti e qui i testi collegamenti per testuale immagini fotografiche audio video e quant'altro e pensiamo al fatto che il pubblico non è costretto a fruire di questi contenuti in modo sequenziale perché può interrompere tornare
Ricominciare daccapo e fruire anche modo successivo
E poi ovviamente pensiamo al fatto che ormai ogni progetto divulgazione che voglia essere veramente al passo coi tempi offre al pubblico la possibilità di interagire con figure contenuti
Il problema e che se pensiamo a questi temi il nostro Paese sconta purtroppo una pesante ritardo culturale e niente ha giovato ricordare come faceva qualche sono va il nostro carissimo Presidente del Consiglio che il nostro Paese è stato il quarto in Europa collegarsi a internet se poi da Mino centottantasei e oggi ci hanno superato praticamente tutti
Diventa inutile fare questi ricordi pensiamo solo al ruolo che ogni museo ogni biblioteca e ogni archivio può svolgere in chiave di divulgazione
Presentando opere della propria collezione oppure artisti scrittori personaggi storici legati al territorio
Quindi il museo
Con avete il museo può in parte ricucire proprio quel rapporto col territorio che la riforma Franceschini asta recependo in modo sconsiderato e pensiamo che questo rapporto col territorio può
Giovarsi dell'apporto dei cittadini che possono essere chiamati in prima persona
A partecipare alla vita di un museo fosse anche solo per dare
Suggerimenti per renderlo più accogliente e più altre proprie esigenze oppure anche perché gli approfondimenti su un artista locale perché non è affatto vero come pensano in tanti soprattutto quelli che organizzarono e mostre più prettamente commerciale di un tutti in mente che sono
Beh non è vero che il pubblico interessato solo ai soliti nomi noti Caravaggio impressionisti Frida Kahlo e via discorrendo
Io vengo da una cittadina che sta a confine tra Liguria e Toscana e vi faccio un esempio
Che mi è geograficamente vicino ovvero quello dei Rolli Days di Genova
Che sono le aperture periodiche dei palazzi stupende palazzi Veroli di Genova e sontuose dimore storiche del Patrizia ATO genovese della Repubblica
Ci sono migliaia di persone sono proprio migliaia sono per lo più cittadini genovesi o dei comuni limitrofi che affollano le sale non per vedere Caravaggio per vedere l'impressione viste per vedere Frida Kahlo ma per conoscere meglio Lorenzo le Ferrari Domenico sia Sella Falerio Castello e sono artisti che quindi non sono conosciutissima che hanno dato lustro alla città
E a cui i cittadini si sentono intimamente legati e pubblico vuole ovviamente conoscere le loro opere e vuole conoscere loro storia si tratta quindi sia uguale definito un minutino sono ha posto
Deve stabilire un legame di accendere nel pubblico la passione per l'arte anche
E soprattutto per l'arte della propria città della propria comunità
Così invece non ha ci fa capire come sia possibile riuscire a colmare questa distanza anche attraverso l'aiuto della Rete perché queste iniziative si avvalgono spesso dell'utilizzo della Rete
Lo Stato concludo in questo senso a sta dando alcun indirizzo ci sono tanti musei in cui gli elettori si arrangiano ora inventandosi là si era socia mediamente lager curando i siti dei musei e quant'altro quindi è inutile
Farsi belli con proclami della serie diamo peso a comunicazione se poi dopo non esistono piani di formazione sulla Rete se gli Uffizi il Bargello tutti i principali musei feriti da cinque mesi a questa parte cinque mesi sono tanti sulla si presentano
Come un sito internet fatto di una paginetta scarna con sito sito in costruzione tornate tra poche ora stiamo facendo il cambio di direttore quindi non possiamo stare transita con queste assolutamente a Roma pazzesca da cinque mesi fa niente non esista un sito degli un sito web degli Uffizi del Bargello dell'accademia
E delle sementi
Io credo che gran parte i propri nasca perché c'è una scarsa considerazione per il pubblico ecco che tutti noi dovremmo fare con grande umiltà e chiederci perché il patrimonio culturale importante per i cittadini e che valore ha per loro e patrimonio al confronto col pubblico possiamo trarre tutti giovamento in occasione di arricchimento favorita lo ribadisco dalla Rete che non possiamo permetterci di perdere un'ultima parola giusto per riallacciarmi al punto di partenza
Ranuccio Bianchi Bandinelli era convinto che l'esclusione dalla cultura fosse un'ingiustizia pari alla disuguaglianza economica e sociale e credo che al giorno d'oggi inclusione significhi anche ascoltare il grande pubblico comprendere le sue necessità
E renderlo partecipe di cambiamento abbiamo dimostrare apertura chiarezza e responsabilità e dobbiamo essere in grado di dialogare con il pubblico con tutti i mezzi che abbia amo disposizione e se riusciamo a raggiungere questo obiettivo avremo compiuto ulteriori passi in avanti verso una cultura che potrà essere veramente di tutti grazie
Allora fate civile
Credo
Cominciamo questi brevissimi veramente prego per rispetto verso tutti di limitarsi entro il due minuti così cerchiamo di far parlare tutti quelli che ce l'hanno chiesto
Alle otto e quindici dobbiamo fuggire di qua prego
Limite strade Presidente di parte civile egoisticamente miracoli giornata importante come queste attualmente ardenti che diciamo diciamo
Hanno spaziato un posto tutti i canti
Della cultura umanistica
E allora diciamo il trattore tanto che iniziare quindi tra tanto con cui concordo iniziare allora con una provocazione definire anche perché so cosa significa pedonalizzazione si chiama emergenza cultura
E a difesa dell'articolo nove la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica e tecnica
Ecco oggi abbiamo parlato di cultura
Ma vi ho parlato di cultura umanistica
Io credo che questo sia un problema grosso dell'arte di cultura italiana quello di
Ignorare completamente una parte della cultura italiana che è il fondamento tale della nostra tradizione della nostra storia della cultura scientifica fin da culture sentire in cui dovete esattamente come la cultura umanistica e un valore immenso parte nostra storia
Che è complemento alla ricchezza della cultura umanistica nei tempi più intereventi veicoli interconnessa con quell'umanistica tentiamo ora li vedi ora ad opera di reti ma non solo è uno strumento ma
è un
Un modo di stimolo di idee
Si è detto e dobbiamo lavorare insieme ora
Questo Governo e anche l'attuale stiamo facendo un po'la distinzione di cultura scientifica come innovazione tecnica ecco io vorrei che noi per primi ma li facciamo cultura apprezzo il pensare in questo modo perché ridurre la cultura scientifica tecnica innovazione esattamente come cancellare la storia dell'arte
E dalla dalla
Storia culturale di questo Paese è in gioco che sta facendo questo Governo annuncia in cui si riduce la cultura
A
Tecnica agli azionisti uccide il pensiero la cultura scientifica scienza e cultura come cultura questo tradizione umanistica e insieme
E insieme dobbiamo lavorare per che dobbiamo insieme difendere l'elaborazione del pensiero sono strumenti policentrico faunistico che ci permettono esattamente
Povera strade larghe verso forme di investor terrestre stessa dell'accreditamento il discorso del genere Serrone soddisfacente quello di liberare l'arte
Quello che imparando l'articolo accusino strumenti utili dove il pensiero critico necessario per la verità che ostile evolvere quindi io invito voi poco urbanisti a lavorare insieme a riconoscere perché la cultura venga difesa la cultura
Tutta la cultura del colosso momento ed è uno solo rossa della forza quindi grazie noi decideremo domani alla richiesta
Grazie a voi
Grazie allora credo invito due minuti si presenti
Non
Buonasera
Con la società
Vi presento sono
Una guida turistica di Roma
Sono
Il segretario della Sindacato nazionale guide turistiche di Roma
Ho saputo della vostra manifestazione pensarlo su internet chiaramente
Mi sono presentato sono stato invitato a intervenire
Per questo solo prevista stasera ed è per questo che domani
Saremo con tutti i colleghi di prestazione
E viva e dire chiamarli tutti che va seguita che ho trovato con le cose che ho sentito
Che ho letto nel documento di presentazione quelle contro il viso oggi sono state formidabili pressoché tutte condivisibili
Fra l'altro
Non siamo così distanti se pensate che a Roma ci stanno oltre
Quattro mila guide
E più della metà
Vengono dai ranghi
Degli archeologi dei soci dell'arte
E quindi
Anche loro hanno potuto misurarsi con questa professione che purtroppo
Adesso è difficilissima
Noi come guide turistiche l'abbiamo ben accolti
Abbiamo organizzato visite
Perché chiaramente ti archeologo come lo storico dell'arte e viceversa
E poi noi non dobbiamo insegnare storia dell'arte architettura l'archeologia
Ma dobbiamo anche intrattenere
C'è un certo modo di presentare le cose
E quindi un'altra professione ma con grandissimo affinità
Provvedo puro diceva la collega una terza persona mi ha preceduto adesso riguarda la
Parte scientifica
Ora le cose che
Mi piace dire riguarda Rinascimento perché è stata la prima rivoluzione scientifica
Basta pensare
A un signore che si chiamava
Questo foro Colombo per non dire sempre Leonardo da Vinci
Il modo in cui hanno approcciato la conoscenza del corpo umano e tutto questo e che poi si è trasformato in quello che voi conoscete queste sono le cose te
Dobbiamo diffondere penso in modo tale che l'accetta e posso capire che cosa è stato un certo periodo
Quindi dobbiamo andare forse sul terra terra sulle cose un po'
Così insegnare ovvero parlare con la gente processo lo vive
Ai bambini mano sicura vado avanti professore
Quindi spero che molti che possono le difficoltà possono cercare di iniziare questa attività che non è facile comunque domani saremo lì quindi se vorremmo parlare
Grazie
E adesso il il forum sul paesaggio prego Keci leggera tutti
Me il Forum Italiano dei movimenti per la terra il paesaggio che è un aggregato di migliaia di cittadini mille fra associazioni comitati informato da coloro che difendono il paesaggio
I beni culturali che su esso insistono i luoghi di incitare i praticamente con le mani sostiene e promuove il convegno la manifestazione di domani sette maggio
Siamo convinti che l'incontro di tante competenze i cittadini sia fondamentale per ridare emergenza cultura
Noi dobbiamo far conoscere in ogni modo il pericolo che corre il nostro patrimonio culturale e tutto esso rappresenta l'identità stessa del popolo sovrano la nostra
Il sette maggio una giornata speciale in difesa dell'articolo nove della Costituzione e questo sarà detto ossia la mattina con l'emergenza cultura
Che il pomeriggio alla manifestazione del coordinamento nazionale stop TTP con cui condividiamo le istanze il riciclo così sotto sostegno scusate
Grazie
Adesso gli anni l'associazione degli archeologi del pubblico impiego
Sono più
Titolo Muntoni funzionario della Sovrintendenza archeologica della Puglia ma parlo come Presidente di api in Puglia gli atti
MIBAC archeologi del pubblico impiego un'associazione è giovanissima da poco nata che raccoglie più di un terzo dei funzionari articoli ministero che ha convintamente aderito a questa manifestazione siamo nati
Per la voglia di essere protagonisti soprattutto i giovani
Funzionari dell'ultimo concorso ma accanto all'esperienza delle persone da quel tempo all'interno dell'Amministrazione con cui abbiamo lavorato
Siamo sinceramente preoccupati per la per il nostro lavoro per i meccanismi di tutela che lo Stato ci obbliga a
A
Effettuare rispetta abbruttita di tutte le problematiche che sono state già evidenziate dice avremmo voluto contribuire ad una discussione
Vorremmo continua ad essere protagonisti contanti delle difficoltà dei pochi strumenti normativi che abbiamo a disposizione nel Codice contemporaneamente la possibilità che dovremmo insieme discutere e costruire una possibile nuova cultura dell'archeologia pubblica in cui si possa fare opere ma si possa anche fare insieme tutela
Per questo abbiamo chiesto al ministro di potere interloquire con lui e discutere per entrare all'interno di questi meccanismi della tutela e capire che cosa si può
Salvare all'interno di questa
Mi di riforma rispetto alla quale nostra critica e comunque molto forte
Fino ad ora il Ministero non ci ha accolto non ci ha voluto di ascoltare
Ma riteniamo di continuare a svolgere il nostro lavoro per la correttezza e lo spirito di servizio che in quanto fedeli servitori dello Stato anima il nostro lavoro e con vorremmo continuare a farlo nello spirito dell'articolo nove della Costituzione grazie
Grazie adesso Ciampino beni comuni Marina Veneri prego
Più bassi
Ma sì perché mi è stata abbastanza
Dunque cercherò di essere brevissima preparato un intervento ma tagliamo tutto perché
Non c'è tempo poi lo porterò alla manderemo poi agli atti del del convegno diciamo siamo qui per difendere l'articolo nove della Costituzione
E parteciperemo domani alla manifestazione
Ma siamo anche qui per parlare anche di un altro articolo della Costituzione l'articolo quarantadue quindi della ricchezza della nostra Costituzione della sua difesa nella sua interezza nella sua attuazione
Parliamo di tutela dei beni culturali piacentino abbiamo sperimentato come sia compresso quando le amministrazioni decidono di ampliare costruire la città su aree
Di importanza storica architettonica monumentale il nonostante la presenza di vincoli nonostante la presenza di reperti archeologici che né determinerebbero la tuta ancor dato tela totale
La tutela
Intervengono contro i vincoli fanno ricorsi
Di fronte al TAR per eliminare i vincoli per chiedere la Sovrintendenza fateci costruire almeno un pochino in un pochettino
Nel nostro caso è stato un percorso lungo compresso quattro anni di lotte veramente come diceva che siamo con le mani con le nostre persone con l'aiuto di salviamo il paesaggio
Delle altre associazioni
E siamo riusciti a ottenere un vincolo su questa area di totale inedificabilità non mi dilungo su come sono state le lotte però vi è un diritto non significa tutelare e valorizzare
Ma in qualche caso quando una parte di proprietà privata significa
Abbandonarla significa delegarla un abbandono il privato di solito nessuno interessa intervenire sulle aree anzi più le aree si degradano
E meglio potrà poi definire i suoi interessi secondo la sua
Volontà iniziale allora noi attraverso l'attuazione dell'articolo con tra due alla lettura dei testi di Paolo Maddalena del territorio paesaggio bene comune per il bene comune dell'Italia quindi vogliamo attuare
L'articolo quarantadue della Costituzione che non mette la proprietà privata tra
I diritti fondamentali ma la subordinata alla funzione sociale
Allora se questa funzione sociale viene abbandonata non viene perseguita dal privato il benedetto tornati proprietà della collettività
Torna proprietà bene comune della collettività che lo deteneva
E quindi noi chiederemo siamo avviando un processo
Per il quale chiediamo al nostro Sindaco di scrivere al patrimonio del comune di Ciampino questo bene perché il privato non ha svolto la sua funzione associa male abbandonandolo questo è l'attuazione anche della nostra Costituzione l'azione popolare definita anche dall'articolo centodiciotto vedete come poi tutti gli articoli si viene a non
E nella loro attuazione
Propongo dunque la difesa
Della dell'otto per lo sviluppo del nostro personale la nostra cittadinanza la nostra recepirli chiudo perché
Grazie
Cominciavo a logge DQ Buongiovanni annidi
Mentre Giovanna rigida Riva dico solo che Paolo Maddalena domani parlerà dal palco di emergenza cultura
Allora
Voglio inserire sono rappresentante delle Comitato
Se lo riterrà parlare della del nostro comitato che si è costituito un po'
Quasi tre anni fa ormai in difesa non solo dell'oggi di Gubbio
Che rischiano di essere verificate nel senso chiuse date i vetri pesantissimi e sempre legate al ruolo di salotto buono della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia
E contro questo insano Progetto abbiamo
Dispiegato tutte le nostre armi siamo arrivati a fare convegni mostre a la raccolta di firme che fortunatamente ha avuto la risposta del Presidente della Repubblica
Ma tutto questo positiva ovviamente
Come sostegno ma tutto questo non ha impedito alla formulazione
E al
Livelli c'è un'aria e allora se lei ritiene via
Di continuare nel nel loro Progetto purtroppo credo che fra poco logge saranno lontano ricordo e così il paesaggio che si chiudeva attraverso queste aperture
Perché l'ho già e sinonimo di aperture al luogo dove Hillary Enzo le passano e
La città rispiega
Quello che volevo chiedervi nella all'attivo che ancora oggi intento
Di metterci insieme perché noi da soli non andiamo da nessuna parte e spero che questi novantaquattro associazioni comitati che hanno aderito
Possano fare veramente una Rete e che insieme possiamo
Incidere in qualche maniera ENI
In questo stupro del territorio dubbio c'è uno stupro modella sulla Campania
Viene costruito non importa cosa da chiese nuovissime a centri commerciali come se piovesse ce ne sono più a dubbio che in qualunque altro posto secondo me servono soltanto a drenare a portare via denaro
E a uccidere ulteriormente il tessuto sociale e di dubbia i suoi artigianali insieme
Energetica
Passiamo all'esame del Comitato scambio di Roma Tor rivale contro lo stadio di Roma presumo Maurizio Messina
Se cioè altrimenti
Per
Chiedo a Alessandra carbonaro
Sul
O di una società di produzione teatrale prego due minuti davvero sarò rapidissima io arrivo da Bologna faccio parte di una società di produzione teatrale
Nello specifico siamo la società che produce di spettacoli di Moni Ovadia tantissimi anche i nomi del teatro sono qui per la terra ricordare un altro patrimonio importante d'Italia che la musica che la lirica che la danza che è tutto quell'altro patrimonio che è diciamo non tangibile
Attualmente la situazione di questo patrimonio per esempio l'Arena di Verona così come anche il teatro comunale e in una situazione gravissima
Al Teatro comunale che è un bene anche artica artistico storico il teatro costruirà di ben accetti un ante che l'amianto che dovrebbe essere smantellato nel giro di poco tempo perché nocivo L'Arena di Verona in uno stato di crisi gravissima
E credo che abbiano indotto turistico importante per Verona come lo possono avere gli Uffizi presente tra Firenze al Colosseo per Roma
E qualche anno fa c'era il manifesto del Sole ventiquattro Ore che chiedeva una maggiore razionalizzazione di competenze e risorse che non potevano essere più rinviabili né marginali a distanza di cinque sei anni ci ritroviamo qui
A dire le stesse cose cioè cercare di proporre
Porre l'accento sull'importanza della cultura soprattutto
Sarò brevissima su questo punto che casi di essere vitale importanza per l'Italia e per tutto il comparto cultura il finanziamento per Luca rimane comuni molto spesso sono finanziamenti che arrivano le cui modalità di erogazione non sono mai state chiare quello che si chiede che c'è un finanziamento pubblico se deve arrivare deve arrivare con criteri di meritocrazia equità e trasparenza per tutti sono soldi pubblici se utilizzati
Attraverso associazioni attirati bisogna capire qual è l'uso che viene fatto e soprattutto qual è il servizio che viene dato una volta che quei soldi soprattutto arrivano comunque le nostre tasse dannati siamo contribuenti pubblici per me per mesi Apolloni capeggiato un grandissimo cartello dal teatro comunale che diceva un popolo senza teatro un popolo morto bene quello che sta succedendo e questo genocidio del pensiero genocidio di massa stanno facendo in modo che la gente non avete la capacità di temi Sale non c'è storia dell'arte non c'è strade la musica nelle scuole questo significa che si diventa praticamente in Serbia la cultura dovrebbe essere questo servizio arbitri servirà non servire
Zaffalon netto
Si salga tutti all'altro caso di studio alla campagna romana io sono il presidente di un'associazione locale e si chiama Lazio Bechis
E purtroppo riporto il caso che ci riguarda l'agenda vicino né io né da cinque sei anni ci battiamo per una eventuale molto importanti però fra anche vedere si chiama Torremaggiore
Santa Palomba un vincolo alla torre medievale del dodicesimo secolo vincolo del mio novecentoquattordici col decreto attuazione della Rosa di
Da quel momento lo Stato si è dimenticato che questo beni esistenti e io li portiamo questo questo esempio ma alcuni è una muovendoci non la campagna romana
Novembre portare altri decine
Allora io purtroppo debbo dire una frase che a me fa male
Le stesse resistenze che io incontro dal mondo dalla politica purtroppo l'incontro anche dei funzionari che dovrebbero essere deputati alla tutela mi dispiace doverlo ammettere ma purtroppo è così e purtroppo quello che io noto è che quello che scrive Settis in paesaggio costituzione cemento purtroppo forse è vero cioè provati la cultura un prona molto molto vasto compra antropologico
C'è io non che nessuna divergenza cultura ma questa emergenza cultura dura da quanto da cento anni fa adesso siamo all'epilogo
è una battaglia finale però voglio dire qui ci muoviamo in un territorio quel dossier italiano che è diversa da quella da decenni allora io noi siamo
Fonda d'accordissimo manutenzione domande contenti però vorremmo dire questo nel se noi vogliamo che speranza di vincere questa battaglia per la cultura in Italia
Che come abbiamo visto sono molti argomenti Venturi contenitore abbiamo bisogno di anteporre un modello diverso un modello che sia sul territorio
Nel senso noi siamo sullo municipio a Pomezia e quant'altro ci sono come abbiamo visto con i dati sulla Ciampino ma ci sono comica dovunque abbiamo bisogno di una rete
Aiutateci perché noi viviamo il disagio di di batterci per la cultura ogni giorno e purtroppo non ce la facciamo perché siamo assediati come dicevano tutti quanti quelli che hanno preceduto da
Progetti di urbanizzazione progetti di edilizia progetti di gestione dei rifiuti è un'emergenza allo stato purtroppo si dimentica di questi beni conclude dicendo non è un problema non si passi che è un problema esclusivamente economico
Perché all'evoluzione di questo ne rispondono perché due anni fa un proprietario privato si è inventato una proposta di una centrale a biomassa per sessantasei mila tonnellate di rifiuti sull'otto adiacente a questa torre lotto adiacente a questa torre
E ha avuto un parere positivo
Senza minimamente considerare il decoro che questa centrale potrebbe Adele sulla Torre non gliene frega nulla a nessuno e triste ma è così e abbiamo bisogno di buon senso abbiamo bisogno di una rete che ci aiuti
Abbiamo bisogno tutti l'un dell'altro
Grazie affidiamo con Mariangela Melandri
Un funzionario MIBAC
Buonasera a tutti grazie per l'opportunità di testimoniare una delle altre situazioni incresciose che caratterizza il Ministero Beni culturali
Io faccio parte di quel gruppo di dipendenti che nel due mila dieci ha concluso una riqualificazione e quotidianamente svolge mansioni superi cori e cerca di far fronte alle lacune che questo stato di confusione diciamo caratterizza la il nostro lavoro
Noi attendiamo di essere inquadrati a seguito di una procedura che abbiamo tutti superato e che diciamo così concretizzato il valore dell'esperienza
Noi aspettiamo a braccia aperte ai giovani quindi speriamo davvero che quanto prima interno ma noi siamo quell'anello di congiunzione che serve per trasmettere loro
L'esperienza che noi abbiamo maturato sul campo perché bene o male tutti quanti prima hanno ricordato quindi
Difendere l'articolo nove della Costituzione significa davvero investire nelle risorse nuove per le nuove generazioni
E anche nella diciamo così del personale interno che è in grado di trasferire un patrimonio di conoscenza e di esperienza che diversamente andrebbe perso quindi anche questa è l'occasione davvero
Per a sollecitare l'Amministrazione a portare a termine
Questo processo che è stato avviato nel due mila e sette e che ad oggi non vede ancora la conclusione non sappiamo bene non abbiamo ancora la certezza che effettivamente venga concluso
Siamo poco più di mille persone che attende questo inquadramento quindi
Anche in questo occasione deve essere denunciata questa situazione questa inerzia deve terminare la nostra procedura deve essere conclusa per il bene di tutti dei giovani e di quelli che in ci vengono chiamati i meno giovani come noi perché addirittura ci hanno dichiarato persone da rottamare quindi dite voi se siamo persone da rottamare noi della nostra esperienza che siamo in grado di trasmettere grazie a tutti
Grazie a tutti grazie per la pazienza e la fedeltà con cui ci avete seguito domani alle undici ci troviamo in piazza della Repubblica
E emergenza cultura per tutte le ragioni che sono state dette molto bene fin qui non solo non finisce va comincia
Ma aspira proprio a diventare a essere uno strumento al servizio di una comunità che deve essere coordinata e che solo così può sperare di farcela
Buona l'opera
Buon sette maggio più all'articolo nove