Referendum costituzionale: intervista a Salvo Andò, che spiega le ragioni del suo Sì

Radio radicale ospite nei nostri studi salvo andò che innanzitutto ringraziamo per la sua disponibilità buongiorno buongiorno e allora salvando Ige ascoltatori attenti di retorica e lo conoscono già
Più volte parlamentare il ministro
Della difesa e anche accademico studioso i temi di cui oggi anche parleremo anche
Di temi
Istituzionali e anche attualmente e direttore o responsabile di dell'istituto Labate oppure noi con la BBC che avendo attaccando Presidente nazionale Lila Betlemme laboratorio demonizzato laboratorio democratico che non non avevo segnato competizione per esclusione degli ascoltatori
Laboratorio democratico è anche questo un tema di cui cercheremo di parlare in questa
Intervistava parliamo partiamo se quando d'accordo da un un tema d'attualità che Point si connette con un recente iniziativa a cui rimando ha partecipato per il sì
Al referendum il manifesto delle culture socialista e questo è il titolo con il quale
Il Progetto di cui abbiamo parlato in apertura questa intervista
Andò è stato o protagonista insieme ad altri entra nel merito del tema d'attualità quello del referendum costituzionale perché il sì e perché il manifesto in cultura socialista
Ma manifesto delle culture socialiste in occasione di questo referendum tende a ribadire
Che il nostro interesse l'interesse di queste culture
Verso la riforma costituzionale e tutto ciò che questa comporta poi sul piano della sua attuazione un interesse antico
Il PSI estate il partito da grande riforma
Il partito che sin dalla ottava legislatura con il famoso articolo di Craxi sull'Avanti sì titolava ottava legislatura
A ha sollevato una questione
Se volete
A
Proposto agli altri interlocutori politici di affrontare un'emergenza istituzionale che era sotto gli occhi di tutti e cioè quella del
L'ammodernamento delle istituzioni della velocizzazione del processo decisionale
Di un un riordino o all'interno del sistema dei poteri
Soprattutto sollevando una questione che ieri come oggi e e di straordinaria attualità siamo
Do tutti figli di una cultura costituzionale che considera la separazione dei poteri fondamentale per poter avere un sistema dei rapporti tra il potere ben ordinato ma un conto è la separazione tre poter Unghon della rissa tra i poteri
Sarete devo dire che
Sia negli anni della Prima Repubblica soprattutto negli ultimi anni si è che nella seconda la rissa tra il potere è stata la regola abbiamo bisogno quindi
Di nuove regole abbiamo bisogno di nuove regole appunto che velocizzano il processo decisionale
Che producono un non riordinate anche nel sistema dei rapporti tra i diversi livelli di governo quando la Costituzione
Entrata in vigore non c'era l'Europa non c'erano le regioni quindi adesso abbiamo diversi livelli di governo
Che non possono raccordarsi in modo anarchico occorre una ripartizione delle competenze che tenga conto dell'interesse generale
Ha potere a vere delle decisioni leggibili e che non si sovrappongono all'altra ecco tutta questa materia
è stato oggetto della iniziativa politica
Dei socialisti i quali significativamente pur avendo fatto scelte diverse nel corso degli anni del ventenne della Seconda Repubblica su questa analisi si ritrovano quasi tutti insieme quindi è un sia referendum un manifesto è venuto da socialiste
Che è stato proposto da Acquaviva da Meda Artali da Covatta da Mauro del Bue da Finetti
Da Pia Locatelli da Riccardo Nencini da Gianni Pittella da Carlo Tognoli e che nel giro di pochi giorni ha avuto l'adesione
Di dirigenti politici intellettuali quasi cinquecento i quali condividono condividono quando evitano questa nostra condividono questa nostra iniziativa
E io credo che si tratta di un contributo importante di un contributo importante
Tenuto conto di ciò che la cultura socialista ha fatto
Non solo all'interno della Costituente facendo sentire attraverso
Gli esponenti socialisti
E come dire la propria voce ma anche negli anni successivi quando si è trattato di evitare modificazioni tace della Costituzione che in un certo senso
Potevano creare problemi molto seri a quello che allora si definivano come ragioni del progresso italiano
E anche l'inattuazione dalla Costituzione siamo stati decisi nel denunciare
In tempi ormai lontani questi tentativi di non attuare una Costituzione dando una lettura di essi del tipo la Costituzione troppo avanti e rispetto
A quelle che sono le esigenze immediate del Paese e la sensibilità costituzionale del Paese noi riteniamo che la Costituzione sia un patto
Politico ma sia anche un documento culturale
E che il valore della Costituzione sta proprio in questo in questo connotato culturale che non è non è secondario rispetto al carattere di essa come legge fondamentale
Quando mettiamo un attimo tra parentesi ma ci torniamo subito a la discussione sul referendum costituzionale questa iniziativa può essere questa iniziativa
Della manifesto delle culture socialiste può essere un primo passo per un
Per una nuova stagione di socialisti italiani dopo la buriana del mille novecento dal mille novecentonovantadue in poi
Che ha visto quello che ha visto cioè la
La separazione nella frammentazione della famiglia socialista censisce da sperare in una nuova stagione in questo senso oppure no
Ma io non penso tanto ad un contenitore socialista che metta insieme
Pezzi di quella storia
Personalità
Che questi vent'anni poi non hanno neanche avuto tutti una una frequentazione costante è se ha senso invece proprio ora
Al valore di quella cultura al significato che ha avuto nella storia del Paese a ciò che ha dato
E riflettere insieme i socialisti di allora quelli di oggi quelli che guardano con interesse anche alla storia una tradizione socialista io credo che sia
Una conquista importante una conquista utile non soltanto perché i in questa storia si identifica ma anche per chi ritiene che tutto ciò che ha caratterizzato la storia politica italiana
Merita una rilettura soprattutto in una fase interessante come questa in cui
Si discute delle nuove regole le nuove regole sono figlie di una storia politica non sono nato dal nulla
E anche chi come noi vuole che queste nuove regole vengono riviste
Non intendo assolutamente affrancarsi da questo debito di gratitudine nei confronti
Di chi queste regola voluto e poi si è battuto nel corso
Nel corso
Dei decenni perché esse potessero essere puntualmente puntualmente attuate non è stata una storia fasce basta pensare alle battaglie alle battaglie per i diritti civili
Sicura tra l'altro socialisti e radicali si sono trovati insomma trovare che sono state battaglie combattute nel nome della Costituzione che non poteva essere che venire intesa
Come eccessivamente avanzata rispetto alla cultura e metà del Paese ma
Bisognava interpretarla come patto vincolante e quindi in materia di diritti civili
Bisogna fare tutto ciò che la Costituzione prevede però si è trattato di un cammino di una meno difficile che però abbiamo compiuto abbiamo compiuto
Senza essere assolutamente impacciati da da da vincoli che venivano potevano essere costruito dalle alleanze battaglie per i diritti civili e le riforme si
Che riguardavano che riguardavano i diritti civili dei socialisti e li hanno portati avanti senza chiedersi mi giova sul terreno delle convenienze di governo e degli assenti che caratterizzavano le coalizioni di governo
Se la dottor uniamo ai termini di cui si discute in vista della consultazione del referendum costituzionale ma ci siamo ma ci siamo perché ne abbiamo parlato anche adesso nella parte finale della sua risposta
Uno dei temi agitato da chi per il no
Questa consultazione
E quello della opportunità di questa riforma ma la riforma arriva come leggi di revisione costituzionale quindi in realtà non
Si discute sull'opportunità casomai di di arrivare un appuntamento del genere quello che sta quello che è accaduto perfettamente legittimo è un Governo che da seguito al
A una legge di riforma costituzionale
Ma per quanto riguarda l'opportunità devo dire che dal mille novecentottantatré in ballo meno in Parlamento dall'ottantatré con
La prima Commissione bicamerale doveva studiare e proporre riforme costituzionali quello preso da bozze di cui ero segretario senesi
Tra l'altro ieri è stata una reprimenda un fluente su
Tra socialisti eradicare radicale che noi parliamo di riforme costituzionali sì
E ne parliamo devo dire de con un ferma convinzione cioè che su queste linee su questo terreno il Paese poteva seguirci di questo eravamo e siamo
Assolutamente assolutamente convinti
E quindi non non si tratta di di un tema nuovo naturalmente vi sono state delle difficoltà vi sono stati degli ostruzionismi vi sono stati dei veti
Perché veda sul piano delle analisi delle patologie che caratterizzano il sistema politica italiana il sistema istituzionale
Come dire sul piano delle analisi vi è una convergenza molto larga e anche sul piano delle terapie che è stata una convergenza molto larga
Ciò che è mancata è una adeguata volontà politica per tradurre voi queste convergenze in indecisioni bisogna riforme cioè c'era sempre in un certo senso un fraintendimento di fondo
O perché ciascuno condivideva le analisi ma voleva che le riforme istituzionali
Fossero rispettosa delle proprie convenienze particolari ma se questa una linea si è fatta avrebbe fatto delle riforme un abito di Arlecchino perché ciascuno in sostanza
Avrebbero portato a casa qualcosa ma il sistema diventava totalmente disfunzionale e c'era e chi invece le riforme magari sul piano
Della discussione teorica di accettava
Ma poi volevo un ritorno in termini di utilità politica io ti faccio passare la riforma seduti impegna stabilizzare una forma di governo
Per esempio negli anni Ottanta noi abbiamo toccato con mano questa difficoltà il conflitto tra socialisti e democristiani sul terreno delle riforme deriva proprio
Da questo tipo di fraintendimento disse volevano le riforme per ciò che significavano perché erano
Perché era interesse del Paese che le istituzioni funzionassero
Meglio vi è stata invece la parte la democrazia che si avvicinano le riforme si se però blindiamo il nostro patto politico e se quindi facciamo una legge elettorale che ci rende indissolubilmente alleati e su questo si è rotto
Un altro dei temi anche questo lo ha già anticipato Salvo andò in questa risposta un altro dei temi di cui si discute in vista della consultazione del quattro dicembre e comunque il contesto politico se dicessi qual è il destino del Governo se vince il no qual è il destino del governo delle altre forze politiche è vero che da più parti specialmente dagli studiosi viene l'invito a ai cittadini a ragionare nel merito
Del quesito tuttavia però il contesto o c'è e i cittadini gliene hanno ben donde ma
Ci ragiono anche loro su questo che cosa accadrà e come influisce in realtà questo contesto
Sulla sull'opinione di cittadini se non lo sa ma è inevitabile che e l'esercizio
Di di di di di di di libertà che hanno a che fare con la democrazia diretta travalica spesso l'oggetto
Del contendere
E sconfina in quelle che sono rapporti il sistema delle relazioni tra i partiti politici a mio giudizio ovvero in una occasione così importante si tratta
Di un referendum o confermativo della riforma già approvata dal Parlamento lo dicevamo tutta la legge di lì diviso ogni analisi bisogna mi auguro che chi l'ha ancora non l'ha fatto lo posso fare
Come dire dal punto di vista dei rischi che lei solleva agire
Operando dietro un velo di ignoranza rispetto a quelle che sono gli interessi contingenti tutto ciò che riguarda
La vicina a censurare immetterli in secondo piano e allora è calpesta non è una riforma grandissima ecco se noi consideriamo per la riforma Chiampo Palma ha voluto il Governo Berlusconi nel due mila e cinque poi bocciata dagli elettori con il referendum confermativo regolare forme imponente
Perché cambiava la forma di Stato in senso federalista la forma di governo
In senso
Non non c'era non c'era il presidenzialismo ma
Si dava al
Presidente del Consiglio un potere significativo perché decideva anche della sanità della vita dei Governi era un premierato assoluto come diceva il professore Elia
Ebbene e io credo che da questo punto di vista la riforma in un certo senso non tocca
I rami alti del sistema istituzionale stravolgendo nella fisionomia non non c'è nessun tentativo di di di
Non c'è stato neanche a livello di discussione parlamentare di di di
Di imboccare la strada che porta ad uno stravolgimento della forma di governo ricordiamoci che la Bicamerale per esempio preso da D'Alema beh
Affrontato il tema di come superare il parlamentarismo attraverso soluzioni semipresidenziale bene qui non c'è nulla di tutto questo cioè i poteri del Presidente del Consiglio non vengono assolutamente toccati
L'unico elemento di novità è che la fiducia anziché essere data da al Senato
E la la Camera viene SATAP dalla Camera ma per una ragione molto semplice e la Camera
A esercitare la rappresentanza del corpo elettorale nella sua totalità nel momento in cui la seconda Camera non rappresenta il corpo elettorale nella sua totalità ma rappresenta il governo locale sì e chiaro che sequenza è una conseguenza perché nel Senato non ci saranno più maggioranza e opposizione e la fiducia va data laddove proprio
Ecco a seguito di un
Voto di un voto politico
Qual è quello
Che nella riforma si prevede per la Camera
Io o due schieramenti che si fronteggiano una maggioranza e un'opposizione alla maggioranza da la fiducia l'opposizione si candida
A esercitare appunto i diritti dell'opposizione
Ha creato le condizioni per potere subentrava la maggioranza per poter Labate la lezione
Il Senato non si vede che cosa c'entra con una dialettica di questo tipo
Quindi non c'è da questo punto di vista alcun tentativo di aggiustare la forma di governo ma anche nella rapporto nell'altro l'altro l'altro elemento oggetto di una discussione vivace
Nel rapporto tra lo Stato e il potere locale
Vi è uno stravolgimento dei ruoli c'è una razionalizzazione cioè in sostanza
L'esperienza
Del delle del
Delle competenze concorrenti
Si è rivelata infelice c'è troppa conflittualità questa dopo la riforma del del Titolo quinto del due mila euro e vela quando c'è incertezza
In ordine a chi fa che cosa
E chi ci perde non sono i diretti interessati protagonista il conflitto ma ci perdono colori i quali da quelle istituzioni si attendono risposte che sono essenziali
Per poter esercitare i diritti anche i diritti fondamentali ma questa conflittualità finirà con questa riforma B sa noi abbiamo mio giudizio due elementi di novità da questo punto di vista un elemento e quello della definizione abbastanza nitida delle competenze
Lo Stato ha competenze di carattere nazionale e generale
Le Regioni hanno competenze di carattere locale e quindi come dire gli elementi di attrito di conflitto vengono in un certo senso vengono vengono vengono alternativo del tutto superati
Alla radice e poi c'è una Camera che dovrebbe essere io la definisco la Camera che governa le interdipendenze il Senato dovrebbe essere questo cioè noi abbiamo una realtà
Processo decisionale che nella realtà Pepe diversi attori sia al di sopra del livello statuale che al di sotto
Ed è giusto che vi possa essere una Camera che in un certo senso raccorda queste competenze il fatto che testo al Senato
Sia composto da rappresentante della Regione da rappresentante dei Comuni credo che sia
Che sia positivo lo è perché una buona parte del contenzioso che arrivava alla Corte costituzionale si può eliminare
Attraverso un una come dire non un negoziato preventivo ma attraverso un non rapporto più fluido tra le Regioni
Che faccia sì anche che possono emergere convergenze anche con riferimento
All'impatto che certi provvedimenti hanno che non si ha un impatto soltanto riferibile alla singola regione cioè pensiamo che
Alcune materie che sono state adesso devolute
Per intero con competenza scusi con lo Stato
Pensiamo alle questioni energetiche previsto questi pensiamo al rapporto alla materia dei dei trasporti ecco sono materie che possono coinvolgere contestualmente più Regioni
Ed è giusto che queste Regioni insieme all'interno del Senato possono esprimere delle valutazioni e non di volta in volta tirare la giacca allo Stato per dire fatti più in là sul resto
Questo credo che sia un elemento un elemento di riflessione e mi auguro che di questo negli ultimi giorni questi ultimi giorni di campagna referendaria si possa parlare di più non essendo accecati da opposti pregiudizio
Andò uno degli altri argomenti invece il sostegno del del no e quello diciamo del del potere nelle mani dell'elettore no questa riforma di cui
Lei ha parlato ha spiegato anche i termini più importanti più strutturale di riforma
Del
Del Senato però appunto poi c'è la questione del potere dell'elettore ecco che cosa rispondere a questa obiezione ma guardi io credo che quando finiamo il produttore
Del suo potere in sostanza affrontiamo il problema della legittimazione dei decisori non
è un problema di grande attualità perché nel mondo della globalizzazione c'è una strutturava simmetria tra decisori destinatari delle decisioni
E quando gli Stati erano assolutamente sovrani in un
Determinato territorio non amo una coincidenza tra
Chi decideva
E i destinatari delle decisioni che era prodotta dal fatto che gli uni e gli altri stavano dello stesso territorio questo non c'è più
Ecco io dico però che in questa situazione che cambiate cambiata da tempo e dà luogo a forme anche di disaffezione nei confronti degli istituti tipici della democrazia
Si parla appunto di posti democrazia o antidemocrazia
Il fatto di dare quote di potere significativo agli elettori come dire poco fa parte di una strategia compensativa cioè ciò che
Ti si toglie
A livello a livello sovranazionale lo si ridà
Offenda si tenta di evitarlo
A livello a livello nazionale facendosi e che il rapporto tra all'elettore e le istituzioni nazionali in un certo senso veda in qualche modo protagonista al Rettore
Abilitato a esercitare alcuni diritti da questo punto di vista io credo che il rafforzamento dell'istituto referendario quanti referendum e radicale
Ne sapete qualcosa
Non hanno prodotto alcun esito perché non si raggiungeva la maggioranza troppo alta prevista adesso
Si chiede tutto se è possibile chiedere anche una numero di sottoscrittore superiore a cinque cento mila euro ottocento mila si parla e però c'è anche la possibilità che
La base
Valida perché il referendum possa essere efficace
E non è più quella dei votanti ma
è una base diversa ricostruite in base a quelle che sono stati partecipando al voto
Delle elezioni politiche e poi ci sono nuovi tipi riferendo bene per l'anno posi una grande conquista sì
Sì senta il fatto che e ivi gli elettori
Possono
Non soltanto
O
Promuovere delle iniziative legislative ma
Possono promuova alle con raccogliendo un numero di firme superiore a quello finora previsto
E però
In un certo senso la loro iniziative vincolante perché bisogna comunque dare una risposta entro certi tempi
Fa sì che e
L'iniziativa legislativa popolare venga rivalutata finora abbia avuto solo tre leggi
Di di di provenienza
Caveri provenivano da un'iniziativa referendario da un'iniziativa da un'iniziativa assunta dai cittadini e che sono arrivati in porto e spesso si trattava di legge sono grato importo anche perché fra tanti e c'erano delle iniziative parlamentari
Che avevano lo stesso oggetto e quindi andavano nella stessa direzione
Ecco questo pacchetto il referendum più facile i referendum propositivo
E l'iniziativa legislativa popolare potenziata a mio giudizio che cosa rappresenta questo lo dico
Con riferimento a chi parla spesso di contropotere ma questo è un contropotere LEA come il Senato in cui maggioranza e opposizione
Della Camera non coincidono al Senato è una forma anche di contropotere il Senato avrà una
Una una non hanno una rappresentanza diverso in termini di appartenenza partitica di quella che
Si esprime attraverso il voto per la Camera
C'è quindi da questo punto di vista io credo che c'è un equilibrio complessivo presa
La riforma è un cantiere aperto certo quanto tempo ci abbiamo messo per attuare la costruzione Oriago invece
Che passando il sì questa riforma possa essere attuata
Ha puntualmente e in tempi e in tempi
In tempi ragionevoli perché occorrono per attuarla
Leggi costituzionali leggi ordinarie modifiche dei regolamenti
Parlamentari e mi auguro che si possa recuperare si possono recuperare a livello di attuazione della riforma molte di quelle incomprensione di quelle impuntatura polemiche
Che secondo me non avevano ragion d'essere
Che viceversa sono emersi nel corso di e dei diritti e i lavori parlamentari e anche di questa campagna referendaria
Se vado a ritorniamo un attimo a alterni diciamo un po'più proprio generali ecco lei ha parlato anche
Della sito c'è nel contesto nella quale si muovono i grandi progetti di grandi idee
Nel
Nel momento attuale nella fase cosiddetta della globalizzazione
Nel passato radicali socialisti ma insomma una più bassa di quella che è la cultura
Liberale e socialista italiana
Si sono espressi in vari modi tra questi anche l'esperienza
Per certi versi molto positiva della Rosa nel pugno poiché è finita come finirà ecco nei nel contesto attuale anche dopo il
Referendum del quattro dicembre ci sarà nel contesto della globalizzazione
Un luogo un modo dei temi nei quali queste grandi idee questi grandi progetti possano secondo lei ritrovarsi in qualche modo ritrovare una speranza ma si tratta di parenti
Che si ritrovano insieme nelle feste comandate
E bisogna fare in modo invece si possono ritrovare insieme tutte le volte in cui c'è da fare una battaglia che serve alla democrazia
E serve soprattutto per rendere vitali alcuni valori che nella Costituzione ci sono però per declinare le prove ci vuole una grande forza
Perché bisogna superare resistenze oggi ancora più forte di quelle che c'erano tutte in poi in cui
I partiti erano delle comunità vitali nella disgregazione dei partiti da questo punto di vista
Ha fatto sì che battaglie importanti doverose
Che vanno
Portata avanti per difendere valori che non sono obsoleti anzi
Dei quali abbiamo bisogno dobbiamo saperli declinare soprattutto oggi in un momento di così grande confusione ha fatto sì che tutto ciò risulti poi oltremodo difficile oltremodo complicato io credo che abbiamo molte molte molte cose da fare insieme
E il problema non è tanto quello di darci un assetto
Come dire un po'superato dei tempi
Condizionato dalle appartenenze ad uno all'Arta organizzazione politica ma magari di marciare divisi ma di colpire insieme tutte le volte in cui i valori ti spingono ad andare nella stessa direzione
Vado certo ci avviamo alla chiusura di questa chiacchierata però anche se lei
Prima indicato a riflettere sui temi della riforma io prima di valutare una domanda diciamo anche di lettura dello scenario gliela voglio fare perché lei
E comunque una voce utile da questo punto di vista a mio giudizio ma non solo mio grezzo che cosa succederà il cinque dicembre secondo lei
Ma le profezie sono difficilmente sugli scambi perché spesso vengono solennemente poi smentite bensì quando profezia avevano fatto colori Gualano promossi referendum negli anni Novanta hanno promesso la luna
Abbiamo avuto un esistente peggiorato la conferma di un assistente peggiorato abbiamo avuto molta confusione un governo parlamentare sgangherato e quant'altro
Ma
L'ora se vince il sì esiste il simili ha una sua una sua strutturazione politica quindi bigio sì vince la riforma costituzionale quello che bisogna fare attuarla puntualmente
E hanno avuto coloro che avevano sostenuto e mi riferisco
In particolare i partiti che in Parlamento hanno difeso questa riforma
Hanno avuto la forza di farla passare devono confermare questa forza questo atteggiamento positivo allorché si tratta di attuarla nel minor tempo possibile
Se vince il no si apre una partita molto confusa perché allo stato il no è una aggregazione negativa
Ed è difficile che possa evolvere in aggregazione positiva ma e difficile non solo perché come dire
Siamo pessimisti tenuto conto delle posizioni che talvolta questo schieramento assunto anche sulle cose che erano più facile da leggere insomma
La riforma spesso è stata presentata in modo deformato e questo non serviva non serviva certamente alla comprensione delle dei DS
No ma il problema del no ha è che ci sono come dire espressione di culture di famiglie politiche le più diverse ma anche all'interno del centrodestra se vede lo scambio di battute tra i leghisti i forzisti
Delle ultime ore cioè pronuncia ma non sono d'accordo su nulla neanche su un metodo per potere scegliere
Per potere sceglie nullità attualmente nemmeno la lega d'accordo con se stessi standard queste dichiarazioni di Umberto Bossi cioè in sostanza si tratta di una aggregazione
Che ha come filo che leghi insieme le diverse appartenenze le diverse culture quello di dire no alla riforma
Per potere in Porcaro una scorciatoia alla fine della quale c'è la crisi di Governo cioè ci hanno provato in più occasioni ci hanno provato anche con quell'altro referendum
Inspiegabile sulle trivelle ma il tema era sempre quello noi assumiamo il dato referendario ciò che emergerà dalle urne con un dato simbolo col loro interpretiamo e chiusi e chiediamo nel caso in cui
A
Abbia abbiamo ragione nel caso in cui lo dovesse vincere chiediamo e anche qui poi chiediamo cosa c'è chi dice che diamo le elezioni anticipate
C'è chi dice chiediamo un nuovo Governo
C'è chi dice chiediamo un Governo allargato cioè
Renzi più altri compagni vai eventuali
Quarta ecco chi la Santa
Questo
Devo dire che il no non può scendere nei particolari perché non appena cerca di costruire nel dettaglio degli scenari per accompagnare la proposta referendaria
Ad un altro dire ad una alla ricostruzione di un possibile quadro di insieme degli effetti che essa produce si rompe quindi io credo che
Le finisci sanitario non sarebbe squadre Balloon sedici consegnerebbe ad una situazione molto confusa non molto confusa perché la storia la vicenda del no finisce per sempre
Nel momento in cui si contano i voti ipotesi di voti
E
Mio giudizio uno questo questa questa valutazione anche suffragata da un dato
L'onorevole D'Alema ha spiegato che una riforma costituzionale si può fare in tre mesi
E tuttavia non si può fare in tre mesi come dimostrano i fatti della politica tra l'altro sarebbe stato Presidente di una bicamerale sì
Importante c'è si è conclusa come tutte le altre con un nulla di fatto
Ma se è vero che una riforma nelle intenzioni
Di chi dirige lo schieramento non si può fare in breve sulla riforma costituzionale e una legge elettorale si dovrebbe fare in tre settimane è molto più semplice come mai all'offerta di Renzi che
Bene io faccio un passo indietro
Della riforma elettorale si parli in Parlamento si confrontano le proposte ella non è riuscito
Nonostante questa disponibilità
A poter avanzare una proposta che vada bene per tutti perché ciascuno ha in mente una cosa diversa e cioè che ho voluto nominale ci che vuole il il maggioritario
Secco c'è chi vuole un maggioritario tendenziale celle a rischio vero e che il Paese attraverso una campagna referendaria
Nel corso dalla quale in troppi hanno strumentalizzato i quesiti per non ho affrontarle vanno discuterle si trovi domani con una situazione in una situazione di disordine politico
Che di fatto lo rende ingovernabile in un momento particolarmente difficile in un momento particolarmente difficile perché lo scenario europeo oggi è caratterizzato dalla tensione molto forti
E caratterizzato dai incertezze pesanti pensi questa è l'anno in cui si voterà in Francia in Germania
E nessuno è disposto a fare sconti a nessuno e quindi io credo che noi potremmo avere delle difficoltà delle difficoltà serie e questa la ragione per la quale credo che quando meno
Si possono avere anche delle riserve ma il sì ci consegna alcune certezze incontestabili a perché la riforma
La riforma e quella che
è quella che è stata approvata dal Parlamento BIT perché c'era un governo una maggioranza parlamentare che la difendono e che resterebbe
In Sella per proseguire far proseguire la legislatura facendo le altre riforme di cui il Paese ha bisogno
D'accordo e lo ringraziamo davvero molto Salvo andò lo ricordiamo più volte parlamentare già ministro ricordiamo anche in chiusura Aldo il gruppo la la organizzazione di cui lei è Presidente di cui io ancora non mi sono segnato il nome quindi che c'è il laboratorio democratico lavoro che è un'associazione politico il CUR
Tale fondata dall'onorevole Gianni Pittella accetto stretto e poi sono diventato sono stato eletto
Presidente
Nel due anni fa
Che non è una corrente
Ci presentiamo un sub vuole con questo dove non è una corrente non è una corrente di partito non correndo del Partito Democratico me molto di più che una posizione politica e culturale
E credo che questa distinzione nessuno meglio
Richiamo non solo di Capogrosso ha convenuto pronte va bene allora ringraziamo davvero molto salvo andare