Intervista a Corrado Ocone sul suo libro "Attualità di Benedetto Croce" (Castelvecchi Editore)

Radio Radicale un saluto da Giuseppe Di Leo
Benedetto Croce come sapete è al centro sempre
Delle nostre attenzioni sempre di frequente spesso uno degli autori prediletti da Marco Pannella
Sicuramente una protagonista della cultura europea del
Novecento e quindi quando noi raccogliamo insomma
Delle pubblicazioni uscite che sono naturalmente serie pertinenti
Le proponiamo poi
Al i nostri ascoltatori ho in mano un piccolo libricino
Pubblicato dalla casa editrice Castelvecchi si intitola attualità di Benedetto Croce l'autore Corrado Ocone e nostro gradito ospite negli studi benvenuto opponeva
Allora vogliamo presentare intanto che Corrado Ocone filosofo e saggista tra i massimi studiosi dell'opera crociana ridicola ne è però io qui leggo quindi l'approvazione c'è però
Sì nell'orrore editore insomma lei dovrebbe alloggi crede tosto insorgano direttore passivo metterò devo dire devo dire che non solo per questo libro in particolare perquisirono tre massimi della mia generazione perché dispetto ovviamente ai Galasso e Sasso
E via dicendo insomma abbiamo anche Bandinelli Bandinelli
Ilaria radicale si beve radicale di crescere operò devo dire questo libricino che Cossa innanzitutto che cosa raccoglie
Allora l'anno scorso come sicuramente gli ascoltatori radio radicale sanno da un anniversario crociano molto importante non centocinquant'anni dalla nascita
Di di Croce appunto
A pesca seno che
Si sono tenuti i vari convegni se ne sono non ce ne sono stati pure due all'estero importanti
Uno in Cina no paga uno in Giappone
O in Cina ci sono state pure delle manifestazioni ma non un convegno
E uno a Mosca cui io fra l'altro ho partecipato e comunque ci sono stati vari altri convegni eh io insomma l'anno scorso sono uscito con un altro libro più diciamo
Di peso di consuntivo ora che si intitolava il liberalismo nel Novecento dal Cocer Bertolin pubblicato da Rubbettino
E però volevo comunque celebrare fra virgolette nell'anniversario crociano anche perché Croce da un po'degno di riferimento
E quindi ho deciso di raccogliere le relazioni che avevo tenuto un po'in giro nei convegni tenutisi appunto sia l'anno scorso sia qualcuno un po'precedente perché ho raccolto pure la relazione che avevo tenuto a pesca secondi
Nel convegno organizzato da Marco Pannella un paio di anni fa su Cocer Silone
E ovviamente poiché insomma sono relazioni le relazioni si tengono ed fra il tono il momento in cui uno descrive quinti come posso dire la particolare
Interessi di quel momento io in questo momento sto sviluppando soprattutto l'interesse per l'ultimo croce
E quindi questo libro è molto curvato appunto sull'ultimo croce perché conoscendo i quali anni ovviamente esami secondi Annino quaranta primi anni cinquanta le le dico subito allora
Diciamo che secondo me
Nel mille novecentoquarantadue quindi nel pieno del conflitto mondiale
C'è stata una svolta nel pensioni Croce non una svolta radicale perché ovviamente Croce sempre pezzature studi cistico non
è impossibile per lui anche solo concepito una svolta radicale con quel suo pensiero C&C orientato ha continuato a fare quello che
Ha fatto per tutta la vita cioè pensare i problemi del presente DOC ha dato una curvatura a mio modo di vedere leggermente diverso a partire da quel
Momento
In effetti gli studiosi evidenziano soprattutto l'imporsi della tematica della vitalità
Che appunto dell'ultimo Croce meno secondo me non si tratta solo di questo quando meno la tematica la vitalità eh una tematica che viene folte prepotente nell'ultimo croce
E che che in parte è quella è precedente ma in parte anche assume dei Cantoni come posso dire più forti più accesi
Però croci anche di
Come posso dire vi Oriente il suo pensiero anche in un ambito più strettamente filosofico politico benissimo pone cerchiamo di vivacizzare questa cosa ma innanzitutto
Partiamo da un punto
Il posto di Benedetto Croce nella filosofia contemporanea perché questo suo primo contributo che esce nel contesto appunto di un convegno tenuto
Ottenuto a Mosca dall'università di Mosca ed all'Istituto italiano di cultura di Mosca in cui le è stato tre pochissimi italiani essere invitato
C'è una denuncia se vogliamo comunque una presa d'atto
Anche in della dell'isolamento in cui Beto Croce viene lasciato un po'il fil rouge ed il gruppo di tutti i contributi di questo saggio allora qual è il posto di Benedetto
Conosce nella filosofia contemporanei lo becco prassi è stato un grandissimo filosofo Bandinelli ha scritto recentemente sul dubbio un articolo
In parte condivisibile a mio avviso in cui dice non è ai determinano filosofo del Novecento ma è Benedetto Croce comunque sia protesta in parte condivisibili
E in parte condivisibile perché secondo me insomma non ci sono anche motivi estrinseci
Cioè ai legal sostanzialmente si è trovato al centro di un mondo filosofico da cui possono di partite che proveniva da usarla fra l'altro da cui possono di partiti l'esistenzialismo eccetera in qualche modo
Croce aveva contatti con tutto il mondo però sviluppato una filosofia particolare mondo italiano almeno spendibile fuori almeno Grandini l'ha denunciato di essere un provinciale esatto
Sicuramente non era un provinciale le accuse le due principali accuse che sono state mosse a Croce ma non a caso sono state mosse nel secondo dopoguerra non prima
O quelle di essere di aver elaborato un pensiero da una parte dovete privo
E dall'altra parte provinciale ma perché successo questo questo è successo per a mio modo di venire per un preciso disegno oggi egemonia politico filosofica la sinistra
Ma io direi proprio di Togliatti prima istanza perché Togliatti sbarca a Napoli il ventisei marzo mille novecentoquarantaquattro
Fonda la sua rivista rinascita il primo numero esce proprio a Napoli che nel giugno quarantaquattro e nel primo numero c'è
Una recensione di un saggio che Croce aveva scritto due anni prima sul comunismo che una stroncatura feroce e di Croce di cui si mette in dubbio anche l'antifascismo
Tanto che
Croce che era contro gli atti nel CLN ha imposto alle direttore Togliatti di pubblicare una rettifica nel secondo numero e così è stato
Perché perché Togliatti si rendeva conto che per con questa fare questo campo culturale in qualche modo aveva necessita di alcune opere di fare alcune operazioni di sgombrare il terreno da quelli che erano stati
I maestri precedenti del pensiero italiano
La stessa operazione la feci anche con Gentile perché si addosso come ci ha spiegato Mencacci non libro due anni fa molto bello di Adelphi la Ghirlanda fiorentina
Con Gentile per esempio lui si sì anche preso la responsabilità proprio dell'assassinio anche se probabilmente i comunisti erano solo gli esecutori di questo della sua signor Gentile conclusa invece è andato giù dovuto con questa recensione perché perché appunto
Con gli atti aveva capito quali erano i giochi del dopoguerra aveva capito che l'Italia
Sarebbe appartenuta al brocco
Occidentale cioè
Che la stessa Mosca che aveva in qualche modo patrocinato la svolta di Salerno eccetera
E quindi aveva capito che il tendendo di egemonia vero e proprio per la sinistra per i comunisti era quello culturale
E allora che succede e che succede succede che appunto in quegli anni la cultura italiana risponde all'appello di Togliatti
Perché c'è c'è proprio una fuga verso sinistra diciamo così usiamo questa di gran parte degli intellettuali anche in ambiente comuni anche in ambiente crociano per esempio il critico letterario Russo
Diventò traumatici Luigi Russo diventò marxista
E proprio tutti e i blocchi
Altri che erano stati comunisti e che lo sa di fascisti divenne do comunisti per esempio
Il caso più clamoroso a mio modo di vedere quello di da Lucio Bianco Bandinelli che nel trentotto alcunché omologo l'archeologo diffamati nel trentotto accompagna indivisa fascista i tre né in giro per l'Italia iter visita in Italia il trentotto
Sette otto anni fa dopo era a capo della sezione cultura del asbestosi conclusiva si deliberi che hanno dimostrato come reazione dieci case o tastoni Simina questo passaggio o
Però veloce
Così rimane isolato in questo consesso insomma poi c'è un altro punto che poi non solo otto gli atti ma se andiamo alla generazione hanno i vicina fra un
Lo studioso di dottrine pubblico filosofiche attento come Roberto Esposito facendo pure una sintesi del pensiero importante filosofico e novecento che cosa succede che operazione fa
E allora fa un'operazione che secondo me non è condivisibile allora prima di tutto Uberto Esposito
Cerca di recuperare il pensiero italiano
La tradizione del pensiero italiano dicendo che appunto è stato sempre un ospite pensiero atipico non più prettamente teoretico ma attento alla politica attento alla storia con molto senso storico eccetera in quest'ottica recupera pure
Eppure Croce pure gentile pure lo stesso Gramsci però
Poiché dice che nel dopoguerra c'è stato una sorta di continuità addirittura autori come tronchi si ribatte si richiamerebbe da questa tradizione questo non è affatto vero perché sono pochi che hanno combattuto
Una battaglia culturale Croce appunto veniva considerato dei privo e provinciale dei primo perché
Perché era espressione di una Italietta provinciale secondo questi autori ma tutto questo faceva parte di un come posso dire di un progetto politico culturale ben preciso ma le cose
In effetti oggi emergono in tutta un'altra ottica croce negli ultimi anni del della vita era sicuramente un isolato ma continua a fare quello che ha fatto per tutta la vita o cioè attenere e a tessere rapporti
Con il mondo intero sia della cultura sia della politica
E niente e non solo ma non solo però capisce quello che in Italia non tutti capiscono
Che ormai il nuovo gioco sintetiche che il gioco si gioca su un altro fronte cioè adesso il fronte quello del comunismo
Ed ecco che negli ultimi anni e il comunismo diventa addirittura l'Anticristo appunto il cristianesimo
Viene rivalutato come la civiltà occidentale come l'essenza della civiltà occidentale ok scrive che nella duplice lotta al fascismo al comunismo si inscrive tutto l'Occidente avessimo di Crocci sensi
Un Occidente chi per lui uomo dell'Ottocento per formazione vocazione aveva le fattezze della ragione storica del realismo politico di un liberalismo costituzionali borghese
Che era per lui l'evoluzione il superamento del razionalismo astratto del giusto una tuta animismo
Che erano stati i propri dei due secoli precedenti in particolar modo di quello di due mila ottocento rappresentava per Benedetto Croce in altre parole la compiuta realizzazione della modernità della civiltà europea
Questo in questo è indubbio non solo perché lo ha
Ribadito tante volte incrocio ma non solo agli otto firma periodo ma in tutta la sua vita
Ma e la cosa secondo me importante da sottolineare e che in croce come dove l'ultimo diciamo saggio di questa raccolta è un saggio sul concetto di patria in croce
In gocce non
Corrispettivo contrapposizione nazione parte sì Stato-nazione
E incluse non c'è stata mai una svaluta azione del concetto di fatica perché croce Eva una liberale patriottico risorgimentali sta cioè questo era il suo orizzonte riferimento sia il primo sia l'ultimo Croce anzi
Do in qualche modo voleva in modi diversi ovviamente ristabilite quel
E e quindi inno incrocio non troveremo mai lui dice in un punto molto bello dice io sono liberale io prima di esse di teorizzare il liberalismo a partire dagli anni Venti educhi vera
Ma lo vedo ma non avevo bisogno teorizzato perché è ed all'area in cui vivevo ero liberale come lo erano i vecchi patrioti napoletani
Cioè questo il suo mondo di riferimento dei cittadini suo scritto del mille novecentoquarantatré una parola desueta l'amor di patria avvento Croce scrive l'amor della patria
Fu non tanto per dirti tu quanto piuttosto soppiantato dal cosiddetto nazionalismo che accusava i suoi avversari non Ciadi essere antipatriottici
Ma come diceva anti nazionali tuttavia una certa confusione masse tra i due diversi concetti diversi sentimenti consiste
La ripugnanza sempre crescente contro il nazionalismo si è tirata dietro una sorta di esitazione di ritrosia a parlare di patria idi amor di patria
Ma se ne deve riparlare prosegue Croce l'amore della patria deve tornare in onore appunto contro il cinico è solido nazionalismo perché esso non è affine al nazionalismo ma il suo contrario
E se questa una distinzione fondamentale perché una cosa del nazionalismo una cosa il patriottismo la croce il patriottismo pene e l'amore che
Per la comunità chi del contesto in cui si realizza anche liberalismo cioè anche le libertà individuali si realizzano solo in un contesto dove c'è un comune sentire che proprio di una comunità fra virgolette
E e in questo orizzonte per lui che si realizza il liberalismo
Cioè anche si è molto discute continuamente secondo me anche una polemica vieta superata eccede da sulle differenze fra liberalismo liberismo Croce inaudito
Ma sostanzialmente la avuta di Croce è che in un contesto sovranazionale
E dove l'uomo perde le proprie radici proprio identitarie nel senso buono la parola
Non ci sia più spazio proprio per la garanzia di quei diritti dell'individuo che sono poi l'essenza del liberalismo quindi
Quindi il nazionalismo è un'esagerazione perché il nazionalismo il patriottismo di Croce il patriottismo risorgimentali spicciole che in qualche modo
Volevano amavano la propria patria ma in un consenso più ampio che era quello di tutte le altre parti cioè Mazzini pure che
Per molti aspetti è lontanissimo dal croce
Insomma aveva un concetto insomma di né di di di patriottismo non chiuso non credito non
Non come posso dire fondato su base etnica o dazi alé no il patriottismo è semplicemente l'amore per il bene comune e l'amore per qualcosa che ci unisce che garantisce con gli stessi diritti individuati quei diritti di libertà
Che sono ciò che definiscono in qualche modo il liberalismo più l'ultimo contributo
E sul tema della laicizzazione degli intellettuali in Benedetto Croce
Qui Gladys consistenti in sensi punti in estrema sintesi non è qual è il pensiero ripeto prosegue circa gli effetti dunque punti sono punti stesso sono di Croce un commento mi commento un passo di Croce
Che sta nella teoria storiella storiografia sostenuti il problema del Croce molto probabilmente lei sì poi tra l'altro anch'essi nel nel quindicenne tedesco nel diciassette
Che nel diciassette in italiano cioè Croce sostanzialmente non è affatto un pensatore del primo come voleva Togliatti lì come potevano insomma diciamo in tanti
Perché croce in sostanza
è partecipe di cui il movimento di reazione al positivismo che si sviluppa inizio Novecento in tutta
In tutta l'Europa
E
Ma è anche partecipe del movimento di superamento della metafisica sostanzialmente
Quindi percosse non può esistere più la verità con l'avvio maiuscola assoluta la verità si dà nella storia delle singole situazioni particolari
E qui c'è confronto nel confronto Ceroni quindi per le cose un discorso sulla trascendenza su ciò che oltrepassa non
è praticamente impossibile all'uomo e astratto e astratto perché non ora vediamo in cui da aggiorniamo con delle categorie che sono insomma calibrate sul finito e qui che pure
La quindi il filosofo che qui dice Croce si mette a pensare l'essere come butto di svegliato in attesa di una
Di una
Estasi mistica che gli dia il senso delle cose non ha senso il fittizio la filosofia per cose la metodologia della storiografia cioè in sostanza e ragionare sui fatti concreti
In una visione in una missione insomma oculistica in qualche modo
E agire di conseguenza quindi e il filosofo si laicizzazione Sofo eh e chiunque e affronta la realtà alla realtà della politica la realtà della vita la realtà quotidiana
Con spicco né spirito critico perché l'universale la verità esiste solo nel concreto nelle cose concrete
E quindi Croce è stato un grande diciamo nemico della del filosofo teoretico astratto
Ma lo è stato per Moro non come Salvemini così a pelle ma proprio per motivi filosofici era un movimento filosofico che portava
A dire Croce che la filosofia concepito in quel modo nel nostro mondo non ha più ragion d'essere allora per sintetizzare in trenta secondi i caratteri di attualità
Di Benedetto Croce sono sostanzialmente oltre a quest'ultimo punto che abbiamo detto
Toro
A
Estrema concretezza della filosofia sulla reale
Direi anche c'è il tema
Della
Della libertà simili sicuramente il tema della libertà
Che per cose non sì significa sostanzialmente non determinismo
Ecco Croce sicuramente non avrebbe cala Gran Croce apprezzava molto stimava molto l'ha conosciuto molto tardi AIAC
E in cui non riuscì a far pubblicare io voi non aiuta fino all'unica vera in italiano il Nobel quelli diretti per quando lui era consigliato il monarca della cultura italiana poi non era e nell'
Tale era stanco insomma perché ecco capita proprio in quella fase di passaggio dove la stessa casa editrice Laterza se è stata semplice una in audizione costano missioni orientano su altri però dal quello che volevo dire è che e AIAC e dire era amico studiarlo avrebbe sicuramente anche non sono paragonabili du le due i due pensieri perché
Nasconda presupposti diversi si occupa di cose diverse etc
Quindi però sono sicuro che Croce Ajax si sarebbero capiti nella battaglia per la libertà sicuramente così non si sarebbe capito con viarie Chiani astratti cioè corre dogmatici deterministico
Perché per lui la la libertà non può diventare determinismo non può di chiudersi in una formula valida sempre e comunque
Cioè
La le lo spazio proprio della libertà va verificato di volta in volta nell'impegno concreto mettendo in atto la nostra responsabilità e e specifica alla situazione
E quindi pure discorsi più Stato meno Stato sono discorsi che hanno un senso importante ma nelle situazione nei contesti storici perché nei suoi attuazione con dei soli cinquanta
Bisogna dire quale la se la risposta specifica la risposta di libertà specifica cioè la risposta che garantisce maggior spazio di libertà questo secondo me l'aveva capito
Forse il più simpatia etico degli accorci degli interpreti di Croce cioè Nicola Matteucci
Cioè Matteo ci dice che illiberali come definire liberalismo liberalismo
Non non può essere definito perché in Libia disposi ridefinisce ogni volta e si definisce come risposta sfida ogni situazione storica presenta delle sfide per la libertà
E uno non ha la ricetta semplice in pace intasca pronta all'uso
Deve appunto esercitare la propria libertà che significa quindi anche la propria verde responsabilità la propria
E e quindi la libertà coincide con l'etica quell'azione valore in fieri e non come qualcosa Ciardi prefissato dogmaticamente
Attualità di beni Benedetto Croce libro pubblicato da Castelvecchi ne abbiamo parlato con l'autore Corrado come che ringrazio grazie a voi grazie grazie a Luciana per l'assistenza tecnica andina dal vetro e naturalmente un ringraziamento il saluto da Giuseppe Di Leo agli ascoltatori di Radio Radicale