09 MAR 2017
rubriche

Le parole e le cose - Conversazione con Thérèse Hargot, autrice del libro "Una gioventù sessualmente liberata (o quasi)" (Sonzogno)

RUBRICA | di Massimiliano Coccia - Radio - 14:00 Durata: 28 min 33 sec
A cura di Fabio Arena e Bretema
Player
"Che ne abbiamo fatto della liberazione sessuale conquistata negli anni Sessanta?" E' la domanda che si pone Therese Hargot, scrittrice e terapeuta, forte di un’esperienza decennale nelle scuole a contatto con gli adolescenti.

Invece di renderci più liberi questa è la sua risposta, tale liberazione ci ha portato da un’obbedienza a un’altra: dal non bisogna avere relazioni sessuali prima del matrimonio al bisogna avere relazioni sessuali il prima possibile.

I giovani credono di essersi affrancati dai divieti, ma spesso si trovano più imprigionati di prima.

Se un tempo l’imperativo di
restare vergini fino alle nozze li deprimeva, ora a deprimerli (e confonderli) è l’imperativo opposto, ovvero quello di misurarsi fin da subito con la propria sessualità.

Il facile accesso al porno, l’ansia della performance, l’ossessione dell’orientamento sessuale...

Che libertà è questa, che impone di scegliere l’identità, gli amori, le pratiche come un mero prodotto di consumo? Grazie a numerose testimonianze, l’autrice con coraggio, sfidando le polemiche che si sono puntualmente scatenate dopo la pubblicazione del libro in Francia affronta, in modo rigorosamente laico, i problemi dei ragazzi, invitandoli a ripensare la loro vita affettiva e sessuale, per renderla davvero gioiosa.

La traduzione dell'intervista è a cura di Giovanni Marcotullio.

leggi tutto

riduci