Lettera aperta di Pierluigi Concutelli ai nazinskin

Luigi Concutelli
Tetto una lettera aperta ai naziskin
Beh la leggiamo
Nell'immediata vigilia gli eventi tragici che mi coinvolsero cimentando la mia generazione una professoressa ebbe a scrivere ai figli miei marxisti immaginari
Seguite se idealmente mi permetto di rivolgermi a voi come fratellini miei nazionalsocialisti immaginari
Ho saputo da persone che nelle nostre queste sì davvero nostre città possono guardare i muri
Timori
Intanto compaiono scritte reclama anti la mia liberazione e quella di altri che hanno avuto in sorte percorsi e pene assimilabili ai miei
Grazie a quei percorsi a quelle pene io ora posso guardare pochissimi i muri e mai più di quattro per volta
Basterebbe questa banale considerazione fratellini per rendervi di che riflettere ma in poche righe
Tentare di essere un po'più preciso e forse meno banale
Prigionieri più o meno classificabili come politici
è invalso da secoli l'uso di appropriarsi a titolo emblematico della loro astratta cattività
Una sorta di trasferibilità monetizzata in termini di propaganda rivendicazione contenzioso del concetto stesso di prigionia
La prigioniero
Mi arrogo il diritto di farvi notare e parlo dal mio punto di vista e a titolo strettamente dolorosamente personale
Che la mia persona e la mia prigionia appartengono a me soltanto a me
Persino chi mi vorrebbe libero
Persino Kimi detiene
Si noti la prigionia sancito non può privare mi di questa onerosa spettanza
Sono quindi vostro prigioniero politico nel loro né di chicchessia sono prigioniero delle scie in un periodo epocale ha una certa età in un determinato contesto e in un certo clima
Questo
Le scelte sono testimonianze dissi e del proprio tempo e tramandano al se stesso dalla considerazione altrui quelli si quell'attimo e solo in quello epocale
Non si può rinnegare né usarla come riferimento il riferimento permanente durante tutto il corso della vita è una chaise una svolta esistenziale che è impossibile disconoscere ma che sarebbe madornale abdicare a se stessi o ad altri come riferimento per carità monito
Rifarsi alla mitizzazione di concetti e furori dalle origini ottocentesche che determinati dal crollo di imperi portarono ad altri imperi ad altri crolli
Dopo tante lezioni impartite dalla storia insano incongruo e Dini
Iniquo soprattutto per voi che dà la vita dovete potete aspettarvi gratificazioni oltre che limiti e penalizzazioni
Porsi angusti confini all'attività mentale e fisica e già un iniziale perdenti svantaggiati
Le scelte totali assolute Colletti
Mi spaventano e lasciano Shack
Sospettoso
Dovrebbero in questo momento affamato di nemici e di demoni spaventare anche voi credo
Stesso discorso può a ben diritto essere esteso al concetto di popolo e ahi noi di razza
Ci si può sentire per un po'o per sempre parte di un popolo individualmente nei confini ristretti di un paio di calzature va da sé vale anche per chi non possiede scale
Auto condannarsi a ruolo di minoranza e il destino ineluttabile di chi scova e perseguita minoranze
Non pretendo seduttore girare e quindi di risparmio sermoni che risulterebbero ostici anche a me tediato insofferente di categorizzazione discriminazione quali sono diventato
Sì in voi
Lei orgoglioso dell'appartenenza una rara specie l'umana
In cui le commistioni razziali sono necessarie frequenti e ricorrenti
Gray orgoglioso delle esternato in Europa dove caucasici una volta ICI e si mongoli chic son convissuto fondendosi
Mentre altri continenti non hanno avuto altrettanta Rosina sorte quando dico rosea non mi riferisco all'epidermide è chiaro
L'auto in il vizio né Atari genetica all'ibridazione delle razze
Nei mammiferi tipica di talune specie erbivore
Per lo più cornuto
E mio modesto pari che più che al vostro senso di tolleranza
è giusto fare appello alla dignità umana di cui non mancherebbe certo essere ben consci e giustamente per bassi scacciò a quanto di giusto e buono e in voi innovi in tutti sommessamente minimo
Pier Luigi Concutelli