Tra gli argomenti discussi: … Carcere, Costituzione, Custodia Cautelare, Diritti Umani, Diritto, Giustizia, Grevi, Legge, Magistratura, Penale, Procedura.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 30 minuti.
leggi tutto
riduci
Rubrica
Processo
17:00
09:30
14:05 - CAMERA
9:48 - Roma
15:14 - Roma
18:00 - Roma
18:00 - Roma
15:30 - Palermo
9:30 - Prato
10:01 - Caltanissetta
10:17 - Roma
leggi tutto
riduci
ordinario di Procedura penale allUniversità di Pavia, ora scomparso
In nome del popolo italiano il tribunale
Trentacinque Codice di procedura penale
Voi italiani la Corte d'Appello di Palermo seconda soluzione
Data cinque aprile mille novecento
Ben trovati ben trovati all'ascolto di Radio Carcere da parte di Riccardo Arena vi dico subito che questa sera Rita Bernardini non sarà con noi perché con il laboratorio spesse contrastando
Si trova a fare un giro nelle case ieri
Della della Sicilia ma siamo anche oggi reduci dalla bella bellissima marcia per lanni sia per la riforma delle giustizia che si è svolta a Roma dal carcere di Regina Coeli fino a piazza San Pietro marcia voluta e promossa
Dal Partito radicale marcia che proprio durante la domenica di Pasqua è terminata
A piazza San Pietro quando Papa Francesco ha pronunciato l'Urbis Hector bis Urbis Ettore disse durante il quale Papa Francesco ha ricordato
Pensato un po'l'importanza di preservare lo stato di diritto lo stato di diritto la base della nostra democrazia ebbene questa sera voglio proprio partire dalle parole di Papa Francesco che domenica ha ricordato l'importanza
Dello Stato di diritto e questo perché vogliamo rimarcare i valori fondamentali riconosciuti alle persone detenute e contenuti
Nella legge e costituzionale ovvero tra lo Stato di diritto
Alla rieducazione nelle carceri per passare boy a chi appunto sottoposto a misura cautelare in attesa di giudizio vogliamo proporvi una vecchia replica
Di radio carcere una vecchia replica via radio carcere che purtroppo purtroppo e ancora e ancora estremamente attuale infatti il quattordici ottobre del due mila e tre ovvero quattordici anni fa quattordici anni fa abbiamo avuto l'onore il piacere di avere come ospite il professor Vittori
Grevi che purtroppo
è mancato qualche anno fa professor Vittorio Grevi che non solo era una persona eccezionale
Ma che era un giurista importantissimo ed era ordinario Professore ordinario di procedura penale all'università
Di Pavia e non solo all'epoca era anche editore rissa del Corriere della Sera vi dico non soltanto un giurista ma anche una persona
Autorevole e stimato da tutti ebbene quella sera del quattordici ottobre due mila e tre il professor Grevi accettò di essere ospite di radio carcere perché perché quella sera
Gli ponemmo una questione ovvero e gli abbiamo chiesto disse Igna alare il divario la differenza che c'è
Tra ciò che prevede la Costituzione in materia di carcere e ciò che prevede la realtà carceraria ma non solo abbiamo chiesto anche al professor Grevi la distanza il Diba Rio da ciò che prevedono le varie leggi in materia di misura cautelare e rieducazione lavoro in carcere eccetera e ciò che prevede invece latte liste realtà
Lo ripeto si tratta di un documento che risale a quattordici anni fa
Era il quattordici ottobre del due mila e tre e dalle risposte che diede allora il professor Grevi ci accorgeremo che
La realtà a quattordici anni di distanza non è donne affatto cambiata se da un lato la Costituzione riconosce tanti diritti alle persone detenute se da un lato tante leggi riconoscono tanti diritti e le persone detenute dall'altra parte però la realtà ci dice ben altro ovvero che quei diritti non vengono di far toh rispettati nelle carceri italiane in poche parole esisteva un baratro un baratro profondissimo tra ciò che prevede la legge in tema
Di trattamento penitenziario e ciò che invece sta nella realtà un baratro che a distanza di quattordici anni non è stato ancora colmato ecco quello che ci disse
Quattordici anni fa il quattordici ottobre due mila e tre il professor Vittorio Grevi che intervenne proprio durante una puntata
Di radio carcere sono passati quattordici anni e pure quelle risposte del professor Grevi sono ancora ancora tristemente attuali ascoltate
Professor Grevi quali sono i diritti che la nostra Costituzione riconosce alle persone detenute sia risse ristretti misura cautelare o condannate
Ma l'idea di partire dal dato di fatto che la Costituzione ispirata al principio di legalità per quanto riguarda in particolare le materie
Che attengono alla libertà personale quindi alla tutela della libertà personale da un lato
E alla disciplina delle eventuali prescrizioni della libertà personale
Sappiamo tutti che in Costituzione la libertà personale proclamata come inviolabile
Ma lo stesso articolo tredici della Costituzione poi prevede inevitabilmente che in determinate situazioni peraltro previste dalla legge nei casi e nei modi previsti dalla legge
La libertà personale possa subire delle limitazioni
Per atto motivato dell'autorità giudiziaria naturalmente la restrizione che noi chiamiamo carcerazione sia sotto il profilo della custodia cautelare in carcere sia sotto il profilo della
Esecuzione della pena detentiva rientra
A pieno titolo cioè è la tipica espressione
Di una limitazione dalla libertà personale prevista dalla legge e sancita da un atto in genere o un provvedimento di custodia o una sentenza
Dell'autorità giudiziaria ecco questo è il quadro normativo delle cose che la Costituzione prevede possono accadere in tema di libertà personale però nella Costituzione c'è altro
C'è per esempio anche uno dei primissimi articoli l'articolo due della Costituzione che prevede che la nostro Stato riconosca che garantisca i diritti inviolabili dell'uomo
Sia come singolo sia
Nelle formazione in cui si svolge la sua personalità e questo
Riconoscimento dei diritti inviolabili dell'uomo senza dubbio non viene meno in carcere
I diritti inviolabili dell'uomo rimangono e ci mancherebbe altro anche nella persona detenuta
Esclusivamente con le limitazioni che sono necessarie che sono coi stanziali alla detenzione non sono ammesse direi a rovescio
Limitazioni ulteriori ricchi rispetto a quelle indispensabili
Era l'esecuzione di una misura custodiale se si tratta di una persona imputata o per l'esecuzione della pena detentiva se si tratta di una persona condannata ma anche questa persona rimane il titolare
Vedete in Calabria ecco professor Grevi ma proprio riconoscimento presente la nostra Costituzione di questi diritti inviolabili riconosciute le persone detenute ci impone una seconda domanda ovvero
Questi diritti inviolabili di fatto sono rispettati elencarci italiane ecco questo è un po'come dire il divario che non solo in quei come in molti campi dell'ordinamento giuridico
Esiste poi esiste in questo caso sicuramente esiste tra la realtà normative la pratica nella realtà normative non dimentichiamoci c'è anche quell'altra importante articolo della Costituzione
Che sempre riguarda il nostro tema sia pure con riferimento questa volta sono le pene detentive
Il famoso articolo ventisette
E che prevede che le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità ma devono tendere alla rieducazione del condannato e quindi
A vorrei
Importantissimo nella costituzione del quarantotto adesso noi non ce ne rendiamo conto del valore che ebbe questa affermazione dirompente in un'epoca in cui si è ancora molto legati
Alla concezione retributiva esclusivamente retributiva della pena cioè la pena come castigo apre la prospettiva della pena rieducativa
Non voglio dire soltanto esclusivamente rieducativa ma anche con una forte componente rieducativa
Ecco lei mi dice nella pratica questo succede
Innanzitutto è importante che il quadro normativo sia questo per cui noi possiamo dire che tutto ciò che non corrisponde al quadro normativo eh lacunoso difettoso
E quindi possiamo dire che se la pratica non corrisponde al quadro normativo è una pratica lacunosa
Dopodiché sappiamo tutti dall'esperienza che abbiamo
Diversi livelli
Noi che viviamo liberi e altri i cittadini che invece sono detenuti ancor più da vicino lo sperimentano come soprattutto per esempio per il sovraffollamento che esiste
Nell'ordinamento nei vari istituti del sistema penitenziario e non sempre i diritti fondamentali
Ho
Del cittadino sono rispettati come dovrebbero essere sono tutelati il cittadino riesce
A godere delle
Prerogativa delle Facoltà che la legge dicano difficile
Ci sono alcuni diritti certamente
Che rimangono in carcere pensiamo al diritto al lavoro il detenuto avrebbe il diritto Cataleta avrebbe l'obbligo del lavoro ma
Un potere dovere no quello è un diritto dovere
Quello del lavoro ma non sempre il voglia garantito anzi sono basse
Le percentuali dei detenuti che riescono a lavorare in molti istituti il lavoro si limita
Ai cosiddetti lavori di casermaggio cioè i lavori necessari a far funzionare
L'istituto ma non ci sono officine non ci sono opifici ecco professor Grevi ma al di là della mancanza di lavoro nelle carceri italiane e quindi al di là della mancanza di un'effettiva rieducazione offerta
Alle persone detenute nelle calci vegliare purtroppo c'è altro c'è la violazione di un diritto fondamentale della persona come quello del diritto
Alla salute infatti spesso troppo spesso le persone detenute recarci tagliare
Sono malate e magari non vengono adeguatamente e curate anche il mancato rispetto del diritto alla salute che è anch'esso riconosciuto la Costituzione è un problema
Non c'è dubbio che il diritto alla salute sia un diritto intangibile e quindi non è di quelli che possono essere compressi per le esigenze dell'esecuzione della pena dell'esecuzione di misura
Custodiale in carcere
E sulla carta ogni istituto
In ogni seduta prevista reca una struttura di tipo infermieristico negli istituti più grossi sono previsto e strutture sanitarie per fare
In carcere le cure che possono essere fatte in carcere altrimenti come sappiamo tutti c'è un articolo undici dall'ordinamento penitenziario che prevede che il detenuto possa essere curato i luoghi di cura esterni
Naturalmente
Bisogna anche riconoscere che
Non sempre in carcere il cittadino riceve le stesse comunque che riceverebbe da uomo libero
Soprattutto i dimenticati e ce ne sono molti sono quelli riguarda i quali
Lo Stato invece dovrebbe avere la maggiore attenzione e l'amministrazione penitenziaria proprio per la maggior attenzione i più deboli più fragili sicuramente
In carcere soffrono spesso anche per le condizioni di salute
Professor Grevi abbiamo visto quante le pene in più le persone detenute son costretti a subire delle carceri pene in più non previste in e sulla sentenza penale di condanna proprio a causa
Di questo divario presente
Tra
Ciò che dice la Costituzione e ciò che ci dice la triste realtà ecco ma quali potrebbero essere i rimedi per ripristinare uno stato di legalità costituzionale all'interno delle carceri
Ma io credo che effettivamente il problema grosso è quello del sovraffollamento sappiamo che la nostra popolazione finanziare che oggi credo si aggiri sulle grossomodo sulle cinquantacinque mila unità
E in misura tale da essere decisamente sovrabbondante rispetto alla capienza degli istituti
Ecco liquida prospettiva potrebbero essere due per alleggerire questo sovraffollamento che probabilmente è alla base di tutti gli altri aspetti che a cascata si determinano
In chiave negativa sulla godimento dei diritti anche da parte dei detenuti a cominciare dal diritto alla salute
Ho bisogna
Evidentemente costruire nuove carceri perché mi pare una cosa ovvia se ci sono più detenuti di quanti non sia di posti a disposizione al punto che non in tutti i ma in vari istituti ancora ci sono temi
Le Camere sono sovraffollati ci sono i letti a castello in alcuni vecchi istituti ci sono coricava ironico
Insomma come ci si possa
Nelle antiche stanno fede dei collegi o dell'esercito però in ben altre condizioni di
Vivibilità allora la soluzione ovvia e dire costruiamo nuove carceri da questo punto di vista
Probabilmente l'amministrazione penitenziaria non ha visto molto lontano negli anni scorsi fosse il CIPE non si pensava che la popolazione penitenziaria sarebbe aumentata secondo queste cifre opporsi si sperava volto
In quella che è l'altra prospettiva vale a dire
Nel buon esito di una politica di deflazione penitenziaria cioè di
Abbassamento del numero delle persone che stanno in carcere attraverso l'individuazione di forme diverse per raggiungere gli stessi obiettivi
Vale a dire pensando
Alla all'imputato all'imputato che deve essere sottoposto a cautele un maggiore uso delle cautele per le misure di concessione nove carcerarie no detentive codice ne prevede
Per quanto riguarda
Il condannato la prospettiva che si applicherebbe esse oltre quelle che ci sono già il Codice penale prevedesse altre pene
Il nome detentive
In maniera cioè da poter raggiungere l'obiettivo però verso del
Castigo peraltro verso della rieducazione la pena ecco se conformi lancia mentre castigo e rieducazione ma raggiungerlo attraverso strumenti diversi dalla privazione della libertà perché
Io credo che la prevenzione delle del TAR cioè il carcere difficilmente possa essere eliminata nell'ambito delle
Sanzioni penali cioè delle pene ci sono dei soggetti per i quali l'unica soluzione possibile parlando di condannati definitivi
Otto tutto pericolosi che l'unica soluzione possibile è il carcere però ce ne sono anche molti altri meno pericolosi decisamente non pericolosi rispetto i quali l'effetto sanzionatorio della pena
A mio avviso potrebbe essere raggiunto senza far ricorso al carcere se questa prospettiva
Per dette piede sicuramente si determinerebbe quell'effetto di diminuzione del sovraffollamento che poi a sua volta avrebbe effetti benefici sulla condizione del detenuto
è come se lei prima faceva anche cenno alla custodia cautelare in carcere ovvero quella misura cautelare che viene applicata nei confronti della persona presunta non colpevole nella fase di indagini preliminari ovvero nel corso del
Del del processo
Anche per quanto riguarda la questione delle in carcere possiamo dire questa incide il suo uso o abuso incide fortemente sul sovraffollamento sono circa quarantatré per cento di persone detenute che sono sottoposte a misura cautelare
Ecco potrebbe essere utile una nuova riflessione sulla misura cautelare in carcere dico nuova perché già tanto tempo che se ne discute
Benché sarebbe sicuramente utile un po'si tratterebbe di sviluppare quello spunto che io qui io le ho buttato lì poco nel senso di dire che
Non sempre la custodia cautelare e l'unica misura possibile
O è una misura indispensabile nei confronti di imputati riguardo i quali pure si debbano adottare delle cautele si potrebbero adottare delle misure diverse dal carcere per esempio gli arresti domiciliari
Che da non molti anni sono stati introdotti nel nostro ordinamento stanno dando buona prova
Certamente non si adattano e i detenuti più pericolosi adesso vediamo in che senso parliamo di pericolosità perché stiamo parlando di imputati e però insomma in qualche modo riescono a raggiungere due obiettivi
Senza imporre al detenuto la insomma la la durezza di una situazione carceraria e poi via via tante altre misure è radicalmente diverso nello accennava
La situazione del soggetto sottoposto a custodia cautelare in quanto imputato
Dalla situazione del soggetto sottoposto appena definitive in quanto condannato
Appunto perché l'imputato è proclamato dalla Costituzione non colpevole diciamo poi innocente co sradicato non colpevole fino
Alla condanna definitiva
E questo fa il film e quella che è la funzione principale della pena nei confronti del condannato vale a dire
Da un lato
Una componente retributiva per il reato che ha commesso dall'alto una componente emendativa cioè di recupero sociale di rieducazione
Penso di poterlo fare immettere nel circuito degli uomini liberi evidentemente è una motivazione che non può funzionare per colui che essendo
Imputato e considerato non colpevole cioè qui le motivazioni sono diverse
E come sappiamo sono quella di evitare
Che lasciato libero inquini le prove oggi all'imputato questo soggetto o che lasciato libero si dia alla fuga possa darsi alla fuga quindi chissà paga al processo e quindi all'eventuale
Possibile
Sentenza di condanna ma
E sono eventualità prevista
Ovvero che lasciato libero commetta reati di una certa specie ma sulla base di una prognosi
Che non deve presupporre la sua colpevolezza perché altrimenti saremmo fuori la logica della presunzione di non colpevolezza ecco queste sono le tra virgolette pericolosità
Che sono anche di livello processuale non di livello sostanziale che giustificano la custodia in carcere
La grande speranza è che si possano fronteggiare queste pericolosità per l'appunto attraverso misure diverso dal carcere
Si può esso senza aprire delle sterili polemiche però si può in qualche maniera
Individuare in questo abuso la misura cautelare in carcere anche una certa responsabilità dei magistrati cioè in qualche maniera sono e il pm Chiaramida vadano in carcere il G perché la
Concede bene
Se se ci fossero forse un controllo più rigoroso questo abuso di misura cautelare non ci sarebbe in Italia
Non c'è dubbio che in alcuni magistrati probabilmente ancora presente
L'idea che
Il carcere sia l'unica possibile misura cautelare il nuovo Codice di procedura penale ormai a quasi quindici anni ma la mentalità
Che il nuovo Codice ha cercato di introdurre anche nella magistratura vale a dire che esiste una pluralità di misure cautelari
L'ultima delle quali soltanto e la custodia carceraria che deve essere applicata unicamente quando tutte le altre non sono idonee a fronteggiare determinate esigenze
Ecco questa questo atteggiamento mentale probabilmente non è ancora più dettagliato in tutti i magistrati
è così perché fino adesso sembra quasi che i magistrati adottino la misura dove in carcere come una
Sanzione che arriva prima non so che poi lei lo avrebbe sbagliato per vagliata anche decisamente incostituzionale
Io sono tranquillo nell'affermare questo
Se qualcuno qualche giudice adottate la misura carceraria con l'intento di anticipare l'esecuzione di una pena che non è ancora stata applicata in via definitiva
Sicuramente adotterebbe una misura con una motivazione incostituzionale perché sarebbe contraria la presunzione di non colpevolezza
E comunque ecco bisogna mettersi io credo che c'è la mia opinione nell'ordine di idee che il carcere io a livello
Cautelare sia soprattutto a livello di condanna definitiva deve essere usato soltanto nei confronti di quelle persone che per la loro pericolosità per il loro grado di pericolosità
Non possono stare in luoghi diversi a subire la pena o a essere sottoposti alla misura cautelare professore un'ultima questione che riguarda la magistratura di sorveglianza
Intanto persone detenute ci scrivono che radio carcere lamentandosi del non funzionamento del magistrato di sorveglianza
Udienze fissate dopo mesi oppure i responsi non arrivano mai ecco è veramente uno snodo fondamentale questo da misure di sorveglianza che forse meriterebbe una messa a punto ulteriore
Lei ha ragione è uno snodo fondamentale
La ma ci sono i sorveglianza è un appunto come cerchiamo un'articolazione della magistratura il cui compito
è per anzitutto quello di sorveglia appunto vigilare sulla legalità dell'esecuzione delle pene
E ed è un compito nobilissimo
Rispetto al quale forse la nostra magistratura non era preparata quando queste aperto nuove funzioni sono state attribuite al magistrato di sorveglianza
E adesso la ma ci sono i suoi mediante anche la magistratura che gestisce diciamo così che amministra le misure alternative alla detenzione quindi quell'ampia gamma di misure che
Consentono al detenuto di con vari a vari livelli come sappiamo che oggi uscire dal carcere o di uscire prima dal carcere o di aver degli intervalli rispetto
All'esecuzione della pena detentiva come pubblici e finiscono
I permessi parecchio
E
Ho la sensazione che all'interno della magistratura la magia così sorveglianza chi ha visto un poco come un luogo in cui fatti salvi quei magistrati che hanno una precisa vocazione in questo senso
Ci si vanno con grande entusiasmo perché perché ecco è uno come di magistratura o un po'a metà strada fra il compito classico del magistrato giudicante
E il compito del soggetto che non voglio dire faccia perché sarebbe
Sbagliato dire dell'assistenza sociale però si prenda carico anche della situazione soggettiva di un altro soggetto presso il Comune di questo però contribuisce a questo dato un fenomeno ovvero che la magistrati di sorveglianza
Non riesce a risponde alle istanze presentate dalle persone detenute sa un po'di
Denegata giustizia tutto questo implicito mediante lo sono invariati dalle richieste e non riescono a reggere il ritmo io conosco continuativa ritroviamo perché lavoro molto più
Dei magistrati della condizione di turno al di cognizione per esempio ma non riescono a reggere il ricco a questo aggiungiamo che
Sono state fatte alcune leggi
Decisamente
Sbagliate dal punto di vista della celerità di queste procedure per cui so bene che ci sono molti dei tributi che fanno delle richieste magari fondate
Per avere misure alternative o che la vera altri benefici e stanno ad aspettare un provvedimento che sarebbe loro dovuto
E questo poi un'altra cosa che non va e sulla quale sarebbe bene che la magistratura riflettesse professor Grevi in conclusione lo Stato italiano
Vanta una importante Carta costituzionale i conti in valori importantissimi e vanta anche una sviluppati Sima
Legislazione in tema anche di regime penitenziario ma questa sera possiamo anche in qualche maniera certificare che la realtà
è ben diversa dalla dalle leggi risorse scritte
La nostra è una delle leggi migliori del mondo io credo lo si possa dire in assoluto nel settantacinque quando fu
Sostituito il vecchio Regolamento penitenziario del trentuno con la legge
Davvero questa volta una legge non più un Regolamento appunto del mille novecentosettantacinque la svolta fu radicale ed allora la nostra è una delle legislature più evolute senza dubbio con questo limite e non ancora
L'esperienza concreta del carcere è all'altezza di quanto prescrive la legge
A me così dunque il professor Vittorio Grevi ospite di Radio Carcere nel lontano quattordici ottobre del due mila e tre sono passati quattordici anni e questo rende importante questo documento
Comparsa di quattordici anni e ancora quel divario tra legge e in realtà carceraria è ben presente anzi più che divario possiamo parlare proprio di un baratro esistente tra ciò che dice la legge per quanto riguarda il sistema penitenziario e ciò che accade nella realtà lo ripeto sono passati quattordici anni da questo documento da queste afferma infatti a Radio Carcere dal professor Vittorio Grevi uno dei giuristi più importanti d'Italia eppure e pure a distanza di quattordici anni
Poco o nulla è cambiato il che la dice tutta la dice tutta anche sulla tenuta dello stato di diritto Stato di diritto che proprio domenica di Pasqua
è stato ricordato
Da Papa Francesco al termine della marcia fatta dal partito radicale a Roma insisto quattordici anni e nulla è cambiato quattordici anni e ancora persiste illegalità
Nelle carceri italiane quattordici anni e ancora persiste il baratro esistente tra norma costituzionale e realtà carceraria quattordici anni e ancora per si sta il baratro esistente tra norma ordinaria e misura cautelare norma ordinaria e misure alternative quattordici anni e nulla
Nulla è cambiato
Anzi no anzi no qualcosa è cambiato giuristi illuminati come Vittorio Grevi non ce ne sono più e all'orizzonte non si vede qualcuno all'altezza che li possa
Sostituire
Comunque sia per questa sera e tutto vi ricordo che corra il carcere torneremo dopodomani giovedì venti aprile alle ore ventuno e ora ecco i nostri contatti ovvero come entrano in contatto con noi di radio carcere
E allora come sempre ecco i nostri recapiti ovvero come entrare in contatto con noi di radio carcere prima di tutto il numero di telefono di quindi Radio Radicale ovvero zero sei quattro otto otto sette otto o lo ripeto zero sei quattro otto otto sette o otto uno chiamateci se da poco siete usciti dal carcere e volete raccontare la vostra esperienza detentiva chiamateci
Se siete stati vittime di dolore giudiziario ovvero se prima siete stati arrestati e poi si è stati assolti e chiamate decise come vittime del reato non siete riusciti a vedere
Giustizia mi raccomando mi raccomando zero sei quattro otto otto sette otto uno e il numero da fare per parlare con radio carcere poi vi ricordo che siamo presenti sia su Facebook
Che su Twitter basse infatti cercare radio carcere o Riccardo Rena e qui spunta era fuori sia su Facebook su Twitter il simbolo di radio carcerati vi ricordo il nostro indirizzo e-mail ovvero radio
Carcere chiocciola
Radio radicale e punto eletti e soprattutto alle persone detenute ricordo l'indirizzo dove inviare le vostre lettere dà il caso tre lettere che leggiamo ogni giovedì alle ore ventuno queste l'indirizzo per scrivere dalle carceri a Radio Carcere ovvero
Radio radicale
Rubrica radio carcere
Via
Principe Amedeo due zero zero uno otto cinque
Roma lo ripeto sempre scrivete scrivete scrivete radio carcere non lasciate che le ingiustizie che subite tutte
Tutte le ingiustizie rimandando protette dal silenzio e da quelle maledette quattro mura scrivete radio carcere denunciate le vostre condizioni
Detentive
Bene io ringrazio Alessandro Teodori per l'assistenza in regia audio e poi grazie grazie di cuore a tutti voi che anche questo si era da una casa dalla macchina da un camion o da una c'era sporca sovraffollate della CISL Maradi per ascoltare una piccola voce
La voce di radio carcere l'informazione sul processo penale e la detenzione torneremo coraggio carcere dopodomani John e dico venti aprile alle ore ventuno non mancate a tutti voi davvero a tutti voi un caro saluto da Riccardo Arena
Viva il Popolo italiano il tribunale
Cinque il Codice di procedura penale
Noi abbiamo accolto l'appello di Palermo Seconda Sezione
Data cinque aprile mille novecento
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0