"Rai SpA ?: parliamo del futuro della RAI"

Va bene va bene soccorso
Allora un giorno
Iniziamo un po'di ritardo questa
Fermione grazie per essere intervenuti perché ospiti
Io sono Massimo ordini o il compito
Non di introdurre certamente ma di Titti aiutare il di accompagnare la discussione dimettere un altro ordine diventare un po'di ordine nelle quei lavori dico tentare perché già cominciato male sono arrivato per ultimo sedermi qui e il
Direttore generale della RAI non abbiamo
Fra i nostri oratoria previsti invece che fosse presente sin dalle nove e trenta c'aveva chiesto
Di anticipare il più possibile la nostra riunione e questo non è stato
Però possibile
Il la riunione di oggi è un incontro pr discutere come dice la locandina il futuro della RAI le tre confederazioni CGIL CISL e UIL intendono affrontare questo tema che è un problema ovviamente all'ordine del giorno
Ci sono
Acutissime
E tensioni politiche e sociali intorno questo problema la RAI rappresenta ormai un crogiolo di temi irrisolti inattesa per la le decisioni del
Commissione di vigilanza
Per la nomina del consiglio di amministrazione alle attese tirare la
Definizione degli assetti finanziari sono quasi spasmodica
In si intrecciano proposte orientamenti discussioni interi sorgere
Le questioni più più acute in un disordine generale
Il rapporto fra ai problemi del cannone della pubblicità ai temi dell'audience sono all'ordine del giorno noi come confederazione abbiamo pensato che sia opportuno fare un
Il punto della situazione facendo in qualche modo un'operazione di respiro un po'più ampio cioè superare
Lei discussioni che avvengono anche in modo un po'estemporaneo qui tentare di alzare il tiglio
In quanto forse insomma valgono sulla pena
Concederci la possibilità di riflettere con un orizzonte
Più consono alle
Procedurale possibilità prive di una riflessione quasi istituzionale lire Codella Rai questo è importante fare
Abbiamo scelto per approcciare questo tipo di scelta la abbiamo scelto un di di di sfruttare così così posso dire
Un lavoro che già disponibile che ha fatto Bruno Pellegrino ha pubblicato un libero dal titolo rampa poi un altro sottotitolo un po'lungo
Perché sostanzialmente terza fase che ha proprio questa caratteristica che dicevo prima esce dal tran-tran quotidiano ovviamente corroborato da una robusta analisi
E però poi insomma svolge un ragionamento prospettando un'ipotesi complessiva di riassetto istituzionale e societario ed organizzativo della RAI stessa
Con l'obiettivo dichiarato di
Prospettare un'ipotesi che consenta di fare regredire la presenza del peso dei partiti nella concessionarie pubbliche di allentare insomma la pressione delle forze politiche così come l'abbiamo conosciuta negli ultimi anni
Terza fase quindi per la Rai significa che essi superato ormai la fase del monopolio si è superata anche quella del duopolio il futuro riguardante la dimensione totalmente diverso in questo senso
Io ovviamente dicevano no nessun compiuti introdurre ma soltanto quello di accompagnare il percorso del dibattito non credo che sia mio dovere dovere fare nemmeno una quindi disamina antologica del libero mi limiterò dire schematicamente in modo molto stringato che la proposta di carattere istituzionale se così posso chiamarla contenuta nel volume proposto da Bruno Pellegrino
è quello di immaginare una fondazione denominata dal Parlamento tra personalità compro della cultura della società e del delle del mondo scientifico una fondazione con poteri di indirizzo su una holding
E che a sua volta abbia dei compiti di gestione
Holding con posta da un capitale misto pubblico e privato con la prevalenza però del capitale pubblico perché ovviamente la presentazione della funzione pubblica determinante
Mi sembra di poter più a ricordare Bruno correggimi insomma Silvio delle fesserie
Che da questa holding potrebbe dipendere sette società operative di cui due
Di proprietà pubblica tre reti tv radiofoniche e cinque a capitale misto per nuove tecnologie audiovisiva specimen esce per fiction un video consegna bella
Archivi impianti e pubblicità e su questo in estrema sintesi veramente come stringatezza
Forse eccessiva e il senso della proposta su questa discussione quindi utilizzata come pretesto norme non ci permettiamo di presentare il libro ovviamente noi sfruttiamo questo libro per poter fare nostra discussione
Abbiamo un quindi i nostri oratori che di sinistra vent'riconosce di tutti ma comunque partendo da sinistra arrivando a destra sono Franco Lotito segretario confederale della UIL
Beppe Sorrenti segretario confederale della CISL Scirè la Farinelli segreteria confederale della CGIL
Bruno Pellegrino che l'autore del libro l'economista Filippo Cavazzuti anche componente della commissione di vigilanza della RAI non abbiamo dicevo il direttore generale Gianni Pasquarelli non è venuto mi dispiace molto anche perché ci serviva pieghe iniziare la discussione in quanto
Come dire
Parte direttamente chiamata in causa ne siamo tutti un po'lettori critici valutiamo le cose ma insomma non siamo nessuno di noi è direttamente impegnato nel vicenda come invece il direttore della ecco detto questo e considerando l'ora io proporrei un scadenza della percorso del nostro dibattito in questi termini penso che si possa fare
Un giro di interventi degli dieci quindici minuti insomma se parliamo in dieci minuti facciamo faccia prima se parliamo quindici minuti
Ci mettiamo un po'di più dopodiché la parola anche agli invitati gli ospiti ringrazio di essere presenti per domande chiarimenti interventi nell'ordine non più di dieci minuti poi rifiuterei questo nostro lavoro questo nostro piccolo Simposio con una nuova tornata di interventi da parte degli oratore per consentire una
Dinamica della discussione non non monocorde forse è opportuno scade scrisse scadenzare degli interventi utilizzando una volta un sindacalista poi un un un economista coi coautore c'è quindi
Possiamo fare in questo modo ecco manca Pasquarelli se differenziazione come qualche mese fa ritmo farete trenta farfalle però se selfie fosse d'accordo io poi utilizzare la presenza
Filippo Cavazzuti lo conosce tutti senatore PDS comunista
Vieni così posso dire così Filippo e adesso anche membro della commissione di vigilanza per la RAI allora cominciamo con Filippo Cavazzuti
Devo dire che
Da quando inopinatamente sono finito a far parte della Commissione di vigilanza sulla RAI mi hanno anche immediatamente accreditato di una competenza in materia di Rai spesso che io non ho e che penso anche di guardarmi bene dal da assumermi nel senso che voi sapete che tutto ciò penna rapido movimento compresa la la commissione di vigilanza i suoi compiti due tuttavia la riforma e quindi le mie sono più considerazioni di un economista pubblico diciamo che non un esperto in materia di RAI voglio però farà una premessa
Qui il libro di Pellegrino il dibattito che spesso c'è è un po'viziato da una presunzione che è quella di che girando e rigirando e cambiando le istituzioni riusciamo a trovare il indipendenza della RAI ora io penso che non possiamo chiedere alle riforme
Giuridiche e istituzionali di dare di più di ciò che hanno l'indipendenza credo che sia una caratteristica degli uomini più che delle istituzioni
E che dunque alla fine l'indipendenza è una cosa che si va a prendere che uno si prende sono gli uomini che si prendono le indipendenze possiamo immaginare delle istituzioni che rendono più difficile
L'occupazione dei partiti di tutto ciò
Ma se alla fine non c'è il gusto degli uomini di esercitare la loro indipendenza è inutile che andiamo a cercare delle istituzioni o di far fare alle istituzioni ciò che la politica non riesce a fare
E quindi detto questo compito sono molto disincantato su tutte le proposte di tipo istituzionale nel senso che probabilmente è una riforma della politica come si sono si dice che potrà consentire anche una RAI meno alle dipendenze del sistema politico
Questo lo dico perché non voglio che anche nella esercizio che ho fatto
Di confrontarmi con la proposta di Pellegrino non ci voglio dare un significato più di tanto nella sua capacità di innovare rispetto i rapporti fra politica detrarre
Un'altra premessa io penso che un settore pubblico perché di ciò ragioniamo ragioniamo in termini di un'impresa che comunque tutti vogliamo mantenere in un qualche modo confini collettivi
Con riconoscendo al bene informazione qualcosa che
Realizza esso stesso un vantaggio collettivo se
Al opportunamente trasmesso se opportunamente amministra però lo dico anche che realizzazione di questo genere fra gli economisti c'è un abituale differenziazione fra se occorre una gestione pubblica per realizzare un fine collettivo o se possa essere sufficiente uno Stato regolatore
Qui uno stato dunque che regola pubblico-privato a questo punto diventa indifferente l'assetto proprietario ma ci sono delle norme che lo Stato fissa
E che a cui sono tenute a uniformarsi in prese sia pubbliche che prima
E devo dire che la mia preferenza dal punto di vista culturale
Andando anche un po'contro un po'il partito che mi elegge va più per l'ipotesi di uno Stato che regola più che uno Stato che gestisce
Spesso nella gestione pubblica ci sono tutte le degenerazioni della burocrazia quello che nella letteratura ma sotto sotto la voce del fallimento del pubblico
Cioè dove i burocrati seguono esclusivamente vantaggi a loro funzionali sono i veri produttori di spesa pubblica e delle inefficienza e considerano sostanzialmente gli utenti qualcosa di molto fastidioso che tenero e possibilmente il più lontano
Ecco allora tenderei un po'a spostarmi nella direzione di uno Stato che più regola e meno e gestisce
Ecco con questo un po'due lanterne sono andato un po'la ricerca di come muovermi all'interno di una proposta di come confrontarmi con la proposta di sette alle tredici col quale sono d'accordo con l'idea di sottrarre la RAI Praia S.p.A. è già una società per azione sottrarla all'IREP qui c'è un problema dunque primo punto da affrontare chi è il proprietario della RAI
Lo so togliamo direi ricordando però una cosa che la nascita della Rai infilata dentro all'IVRI ed era un'idea di assimilare la RAI ha un'impresa vera e propria
Non a una direzione generale del ministero delle Poste e Telecomunicazioni perché altrimenti avremmo fatto la Rai poi di fatto lo è ma però concettualmente la RAI era un'impresa
Era un'impresa che dunque dovrà stare anche sul mercato doveva realizzare profitti dovrà avere a standard qualitativi e di efficienza è tipico di una impresa ancorché svolgesse un servizio collettivo
Quindi la possiamo anche tirare fuori dalla dall'IRI e portarla in una fondazione io sono d'accordo con l'ipotesi di una fondazione
Sono anche d'accordo con l'ipotesi che questa fondazione debba essere
Assegnata al Parlamento per salvaguardare una funzione di vigilanza del Parlamento stesso
Però ciò che vorrei evitare e che l'uscita della RAI da lire in RAI S.p.A. per assegnarla una fondazione significasse che la RAI non è più un'impresa io penso che la RAI sia una Serse pirata quindi alla teste tipica del diritto commerciale per l'impresa che devono fare profitti io penso che la RAI debba fare profitti e questo direi che è un primo modo di imporre un'indipendenza i gestori della RAI
Il gestore della RAI dirò poi i cosa ho pensato per spingere i gestori della RAI stessa
A comportarsi con un'azienda che pur nel rispetto dell'informazione è un'impresa che agli standard di efficienza di un'impresa che fa profitti proprio lui richiamo Poli questo termine profitti
Da se allora queste vero mi pare che la primo punto e di qui sono in disaccordo con Pellegrino è quella che bisogna abbandonare il finanziamento pubblico della Rai tramite il canone
Io penso che il canone non funziona in su un modello di impresa pubblico qui parlo più come nelle mie cappelli o con cappello di professore di scienza delle finanze
E quindi parlo più con questo cappello che non con un con un altro e penso che qualunque finanziamento tramite un'imposta una tassa dai gestori dei coloro che percepiscono è considerato come un trasferimento a fondo perduto a fronte del quale non occorre dare nessuna prestazione
Non c'è niente da fare se qualcuno riceve ciò che incassato dal bilancio e viene trasferito a un'impresa il gestore dell'impresa hanno mille motivi per considerare tutto ciò un trasferimento esistono invece altri strumenti particolarmente sfruttate non in questo caso ma nell'esperienza francese che ha un'ottima burocrazia è un ottimo sistema di rapporti fra lo stato e le proprie imprese che si chiami questo contratto di programma
In altre parole la RAI Rai S.p.A. quindi società di diritto comune gestito dalle norme del Codice civile pur con alcune variazioni e a fronte del trasferimento pubblicò deve erogare i servizi
Cioè non è pensabile che ci sia appunto un trasferimento a fronte del quale non ci sono cose che la RAI deve produrre quindi a parer mio ancorché con un'altura
De RAI appena detenuta dalla Fondazione occorre rivedere il rapporto Stato Rai a fronte di un contratto un contratto vero e proprio lo Stato tutto sommato chiede alla RAI
Di fare certe cose certe cose devono essere pagate secondo standard di mercato nel sottopagati nel sopra pagati e qui ci sono dei sistemi per sapere cosa costano le cose che la RAI
E deve produrre a fronte di questo contratto la RAI poi deve stare sul mercato come tutte le altre
E altrimenti chi gestisce la RAI non si capisce più cosa sia a un committente importante il Pd che gli dà un trasferimento a fondo perduto di cui non hanno problemi a fronte di quelle prestazioni ed un che io mi immagino un finanziamento Rai formato da due fonti di finanziamento uno pubblica in luogo del del Cannone e dunque un contratto di programma vero e proprio a fronte del quale ci sono degli obblighi di produrre certe cose che saranno definite
Nelle loro standard ha un contratto vero e proprio meglio sarebbe a parer mio ma non oso tanto che questo contratto non fosse riservato sola RAI ma che venisse messo all'asta
In modo che anche altri potrebbero per svolgere un servizio collettivo perché se è un servizio collettivo può essere fatto può essere fatto identificando esattamente ciò che il pubblico vuole da una propria impresa che poi la gestione sia tipica dell'impresa ma si possono definire nei particolari programmi di che cosa vuole
Dunque la Rai finanziata con la pubblicità finanziata con un contratto di programma deve appartenere deve appartenere a una fondazione
Da questo punto di vista io non sono d'accordo con l'ipotesi di Pellegrino che fa la RAI dico RAI per intendere tutto il mondo de o diciamo le le le prime due società diciamo quelle che svolgono il servizio pubblico vero e proprio Allai come lo dentistico a un consumatore come sono io
Di cui dare il Nobel onestamente a chi si è inventato il telecomando che come svoltare pagina dei giornali cioè essere elitari uno grande elemento e e quindi chi sa se l'Auditel Simmons segnala anche tutti i passaggi per evitarsi direttori dei già telegiornali e via di questo passo quando uno può saltare ed essere libero dalle prediche di cui hanno cui non vuole assistere e dicevo allora la RAI deve appartenere a una fondazione però come si fa a essere una fondazione
La quale si può essere di nomina del Parlamento dei presidenti di Camera e Senato con determinazione congiunta
Con un'altra cosa che non mi è chiaro nell'ipotesi di Pellegrino c'è chi nomina gli amministratori delle società operative
A parer mio qui bisognava inventarsi il diritto comune perché tutte le volte che si fanno delle società di diritto speciale il diritto speciale significa avvicinare di società al mondo della politica
Cioè se andiamo a leggere tutta la il la la la legislazione speciale in materia di imprese pubbliche e sempre servita per deresponsabilizzare gli amministratori e per avvicinarli al sistema politico
E da questo punto di vista proprio penso che dobbiamo ritentare un sistema classico per cui la Fondazione che è proprietaria delle azioni della RAI ne nomina anche tutti gli amministratori cioè una responsabilità del proprietario che in questo caso è la Fondazione
Ma questa fondazione come si fa a renderla trasparente nei suoi rapporti con la Rai e qui consentite nipote la mia incompetenza in materia io penso che affinché la Rai funzioni come un'impresa
E quindi anche degli standard qualitativi e di efficienza tipica di un'impresa occorre mettere un conflitto fra gli amministratori della Fondazione gli amministratori della in altre parole occorre questa fondazione sia formata da uomini PI che annotarono Unicopli con quello di a stare profitto dalle società partecipate
Cioè devono essere il padrone di queste società e come tutti i padroni devono essere padroni che devono guardare sia gli investimenti ma anche i profitti
Ma di cosa devono fare questi profitti perché il rito e questi profitti poi o non siano richiesti è una come avviare un conflitto di interessi questa volta saranno fra gli amministratori della Fondazione e gli amministratori della RAI e cinetessera per mio qualcosa che nella Fondazione deve essere estremamente trasparente nell'opinione pubblica
Quindi la Fondazione deve amministrare scuole ospedali
Musei cioè cose dove tutti i cittadini passano dove i cittadini possono vedere che quegli ospedali quei Musei hanno un diretto riferimento con ciò che vedono le loro case
Cioè occorre estrarre il profitto da queste società la società RAI questo punto è già finanziato con il suo contratto di programma è uno deve essere amministrata come tutte le altre
E quindi questi padroni devono estrarre profitti ma onde evitare questi profitti poi non siano richiesti l'onore di questi uomini PI nominati dal sei Camera e Senato o determinazione congiunta di presidente Ricardo Senato
Mi pare strano piccola parentesi che i presidenti di Camera e Senato possono nominare degli amministratori
Perché la funzione di due presidenti funzione di parenti se poi si scopre che gli amministratori sono scappati con la cassa copiamo chiedere la la la di le dimissioni dei presidenti di Camera e Senato
Cioè devi Camera e Senato possono minare dei garanti ma non chi amministra del denaro
Perché possono sbagliarsi e se poi l'amministratore scappa colpevole ne sono i presidenti
Lei però non mi è chiaro come deve essere prudente gli amministratori non ancora nominati dalla Commissione di vigilanza ancorché riforma ecco ma l'esercizio di cui mi sono semplicemente
Esercitato per confrontarmi con l'amico Pellegrino è di questo tipo ce va benissimo anche l'idea della Fondazione a parer mio non ci deve essere la holding perché la holding per sua natura è qualcosa che deve fare finanza altrimenti non si capisce cosa sia e io penso che non si debba fare finanza a possedendo le e diverse società operative penso che si debbano estrarre profitti dalle società operative una volta che il rapporto fra il pubblico e garantito da un corretto
Programma però allora diventa il problema epici poco sforzo di fantasia che onestamente ho solo avuto in modo molto modesta emigra con grande improvvisazione in questa ruolo della Fondazione
La Fondazione dunque me la vedo come il padrone che vuole estrarre risorse dalle società operative
Le società opere perché e la nobiltà di questi amministratori mantenere appunto ospedali scuole musei cioè cose o fantasia ma luoghi dove i cittadini italiani possono andare mi pare che questo sia un elemento di trasparenza fra la Fondazione e le società partecipante perché penso che in questo campo si debba avere conflitti fra gli amministratori orientati in senso collettivo
Così come ho mostrato e ha una grande trasparenza sull'uso dei mezzi pubblici avrà la trasparenza per mio viene dato da un contratto
E non dal il storica e così come la trasparenza per mio andrebbe fatta facendo scorrere questo mi rendo conto che è una vera e propria vocazione a me piacerebbe vederla molto facendo scorrere sotto i titoli dello schermo tutte le volte che appare il direttore generale il direttore di rete il grande
Ancor man vorrei che scorre sotto l'ammontare dei suoi compensi dello stipendio del contratto che prende
Perché questo è un modo di giudicare meglio chi amministra tutte e queste cose è un elemento di informazione importante
Di cui spesso non conosciamo quasi nulla i grandi manager americani hanno il grande vantaggio di dichiarare quali sono i loro compensi
Siccome noi qui abbiamo bisogno di molti Managers che forse falsamente si credono di essere americani vorrei che fosse sotto la loro bella facciata apparisse anche l'ammontare lordo prima e dopo le tasse dei loro compensi
Va bene grazie Filippo questa immagine di mercato tra il mercato Rinascimento il rigore responsabilità individuale
Certe infatti che chissà
Allora adesso consegnamo in questo modo Giuseppe Sorrenti Beppe Sorrenti
E manterrà in ordine sempre anche se ovviamente è utile avere poi alla fine il contributi pur di Bruno Pellegrino però gli chiederei di mantenersi sempre che la scadenza della sedermi perché poi quando ci sarà il ritorno penso che l'ultima parola sarà
Ti vuole bene
Allora del presule
Poi poi
Il pregio del libro di nuove leve mi pare che sia quello di far capire che le novità
Sul piano del mercato sul piano delle tecnologie sono tali e tanti per cui è difficile che un'azienda come la RAI Fossa sottrarsi
Alle logiche del mercato
Lo può fare
Che può anche succedere un'ipotesi da contemplare però in questo caso mi sento mi sembra molto verosimile l'ipotesi che Lima
E cioè che rischi somigliano sempre di più alla Pbs americana
Dipende dipenderà dipende dalla politica dipende molto però anche da chi sta dentro l'azienda secondo me cioè queste scelte non si capisce a chi debba essere poi rinviata
Perché
Dico questo perché al di là di tutti i vincoli che oggi la RAI ha
Se se decidono tanti in particolare si fa sempre riferimento il vincolo delle risorse ci dice giustamente l'atto non è possibile che un'azienda abbia dei rischi poche risorse determinato dall'esterno e poi con i vincoli con dei tetti giusto macchie che impedisce oggi alla Rai
Di vendere meglio i propri prodotti di ampliare la gamma dell'offerta di strutturare l'offerta in modo diverso di fare buoni prodotti e vendere ancora di più e di fare più profitti nessuno non c'è nessun vincolo oggi
Allora
E e lei il il problema è proprio questo come si fa a partire da oggi a partire dalla data del perché di di di questo stiamo parlando
Come si fa a diversa diventare la Rai un'impresa o più impresa rispetto a quella che oggi
I punti deboli punti critici varie Bruno Pellegrino sui grovigli abbastanza bene
Quindi si sa quali sono i punti d'attacco riso si si si dice anche quali sono i gli ostacoli da rimuovere i punti critici su cui intervenire
Qui tra l'altro io mi ricordo che qualche anno fa se risultano delle tecnologie c'era un progetto che coinvolge faceva capo finché era questo certo punto voi non so che fine abbia fatto quindi ogni tanto si parla si dice però mi sembra di capire che c'è alla fine un po'di immobilismo finisca con la
Col col vincere
Ora
Ma quindi riformulo la domanda come fa approntare la RAI le novità che si profilano
Io come dire no a differenza di di di Cavazzuti non mettere neanche in discussione neanche le risorse così come sono oggi
Lei il problema è che
Ripeto la RAI deve però dimostrare di saper aggredire il mercato e di a vere di esprime una progettualità che la faccia andare oltre la situazione esiste
Quindi possibilità di Capena di di andare sul mercato finanziario di reperire altri capitali supersconto ripeto di fare profitto vendendo anche altri prodotti ampia ampliando la gamma della propria fare
Facendo quindi alleanze promuovendo la ricerca tenete conto poiché io me questa mia convinzione la la RAI
Nonostante Berlusconi vada un po'giù pesante nella competizione a RAI secondo me è un'azienda che comunque continua alla alla trarre delle energie il patrimonio produttivo professore della RAI rimane sempre elevato nonostante tutto
Quindi ha ha dei vantaggi questo è un vantaggio l'avere un patrimonio produttivo professionale un vantaggio anche avere una sorta di minimo garantito come come come il canone
Adesso allora come in quale qual è il vero punto cioè che cosa occorre come si fa come si fa compie un salto
Beh alla fine mi sembra che si vada sempre a finire poi sugli assetti istituzionali ma regredire
Si va a finire a prova della responsabilità
Io non sono assolutamente d'accordo non sono mai stato perché il parlamento italiano nomini così a me se sono di un'azienda che se l'azienda che fa un servizio pubblico perché il Parlamento deve far le leggi parlamento deve stabilire delle regole
Quindi un pubblico per me proprio a una specie di ignominia da una una bestemmia non è una cosa che si trovano in pieno
E vero conosco le ragioni storiche che hanno portato a questa soluzione conosco anche le ragioni che hanno naturalmente a un certo punto fatto individuare Illiri
Come come la società che aveva la maggioranza delle azioni si disse se non vado errato spesso per le flotte parte che era una finzione giuridica realtà beh le azioni non potevo far capo diretta tra Parlamento quindi bisogna inventare una struttura giuridico che permettesse di essere titolare delle azioni così è stato tant'è vero che c'è questo presidio proprio la la la la ritiriamo l'azionista l'azionista di maggioranza che vediamo il novantasette per cento delle azioni nomina il consigliere di minoranza nomina sei consiglieri su mi ricordo quanti sono unghie minoranza certamente
Beh allora c'è qualcosa poco negli assetti istituzionale che c'è qualcosa che non non permette di individuare i centri di responsabilità dell'azienda
Se questo problema non viene in qualche modo affrontato e risolto a Roma secondo me non
La RAI non si capisce perché si debba muovere dalla situazione in cui si trova non c'è nessun motivo perché poi la forza delle delle sia trascina va avanti non lo spinge a reagire i vari soggetti vari attori al mare attori interessati
Quindi
Io non penso neanche che la soluzione sia quella prospettato da Bruno Pellegrino che mira sicché interessante però mi lascia un po'perplesso perché poi
Dal momento che si dice può riprodurre a mio modo di vedere gli stessi limiti che aveva la che ha la situazione attuale ma non si capisce poi in che modo sblocchi sblocchi le cose
A fronte di uno scenario che richiede maggiori risorse che richiede soprattutto imprenditorialità parliamoci chiaro beh non si capisce perché il nuovo schema dalla fondazione della Holden debba debba farà Donald per risolvere questo problema annoso e storico
Non è detto si può risolverlo poiché non risolverli
Come si fa a evitare che il management per risponda al mercato risponda in realtà al proprietario che non sia però un mondo politico che voi non ha interessi più di tanto a modificare le cose
Su queste le domande da da alle quali alle quali bisogna rispondere io non non non non mi pare insomma che i pozzi pure ripeto pregevole che fa Bruno Pellegrino dia una risposta a questi problemi quindi siccome bisogna assolutamente individuare della responsabilità bisogna fare in modo che sono di fatto aziendale che non possono far riferimento al managing liberi le i prodotti le tecnologie e mercati
Sono fatti tipicamente aziendale una volta nominati gli amministratori questi poi devono rispondere di queste cose devono rispondere a qualcuno
In realtà poi anche successo che spesso quando si è parlato della RAI ma tuttora così sui prezzi si identificava egoistica vuoi per i giornali pensando che il telegiornale esauriscano esauriscano
La ricchezza e le potenzialità del mondo delle comunicazioni di Petri così bene tra l'altro illustra voto degli aggressori
Però se ripeto si riesce a dare una una una risposta a questo problema la RAI porta tra fare quel salto che tutti ci auspichiamo io non impara Irene anche qui nel nel nel falso dilemma se di pubblico di privato perché ipotesi che faceva Cavazzuti che adesso si sta un po'sperimentando nelle ferrovie a un'altra azienda italiana l'ipotesi di grande interesse con il contratto di programma l'impresa quindi la Apple può restare pubblica perché
Lo Stato
è vero dovrà secondo me tratto lo sta già facendo Siri dovrà ritirarsi si riterrà sempre di più dalla gestione diretta di tante attività economiche quindi lo Stato secondo me diventerà sempre più un regolatore
Però può anche decidere di intervenire di gestire direttamente del delle delle attività e delle funzioni perché le ritiene irrinunciabili e a fronte di questo leader del contratto di pozzi conto del proviamo io penso che sia
Di grande interesse e quindi lo Stato concede un servizio
Il e quindi c'è un contratto che regola che regola questo rapporto
Una volta però ripeto definito la funzione dello Stato
Una volta stabilite le regole
Mi riferisco alla concentrazione al pluralismo
Mi riferisco anche quelle misure di sostegno si svolge il turismo ci sia che dovrebbe meritare un po'la piccola emittenza qui nota stabilite le regole una volta stabiliti quesito le collettività in cui il lo stato può intervenire direttamente
Con delle con delle formule più leggere più snelle tipo il contratto di programma
E per il resto poi la RAI deve deve viaggiare Pubblico privato uno con l'importanza deve
Deve far profitti delle delle
Deve competere
Non non io non vedo ma non vedo altra strada
è il
Le il la FIT affidare la la proprietà della della RAI al Parlamento lui insisto su questo punto non mi sento uscente profondamente sbagliato perché
Perché poi si siccome e e questo fatto che ha
Reso possibile non lo so proprio la lottizzazione
No no non c'è un proprietario unico a cui si risponde per il Parlamento e appunto è fatto di tanti partiti ognuno risponda la la a a logiche di gruppo
E quindi non si capisce perché M. regime dovrebbe essere responsabilizzato circa i risultati se i risultati sono quelli che sono poi tanto finora successo ieri ripiani Debbie c'è qualcuno che ripari e si va sempre avanti
E invece bisogna indivisi trovare delle forme di responsabilizzazione del meno cinque
Ma responsabilizzazione non può che avvenire a fronte di risultati aziendali fanno parte di un proviamo dei programmi che periodicamente la dall'azienda si decide e si deve dare
Stabilite degli standard stabiliti del responsabilità quel tetto di non chi non riesce a realizzare degli obiettivi paga
E comunque si misura al di là del pagare si misura concretamente quanto vale quali sono le vere potenzialità dell'azienda
Quale quale qual è il grado di utilizzo tutte le risorse che possiede
Si verifichi in fondo ripeto il valore
Che possiede è l'unico modo per misurarlo è quello di vedere nella competizione leale dei processi reali nel mercato
Bene allora già questo è un altro tipo di approccio di letture
Devono
Va be'io ringrazio assolutamente da tutti per c'è questo approccio critico
Anche per
I dissensi
Aspetto all'impostazione alle soluzione che ho trovato perché diciamo
Esco finalmente da un da un paradosso non è ho sempre strofa diciamo né discussione che abbiamo fatto finora di
Consensi
Da questi consensi non si è mai andato in andati oltre nella nel nell'operatività poi dirò qualcosa alla fine il mio intervento sulla commissione parlamentare vigilanza di oggi
Quindi trovo diciamo un utile di sentire disse discutere approfondire perché non è che io abbia voluto diciamo redigere cosa che sarebbe stato una megalomania insopportabile una specie di Vangelo per la RAI mi ero solamente un tentativo di inquadrare la complessità dei problemi di questa azienda
Cercando di trovare un bandolo di una matassa molto intricata
Io dopo anche le critiche
I dubbi che sono state diciamo espressi questa mattina
Tengo fermo il mio punto di vista
Nel senso che
Si parla molto di questa RAI S.p.A. ma diciamo il libro è qualcosa di molto più più più ampio
Descrive questa terza fase che si prospetta e quindi cerca di collocare la soluzione dei problemi di oggi
Che sono anche una rivista diciamo carica di onori difficoltà in una prospettiva di medio-lungo periodo
Che è una diciamo a una serie di valenza che sono tecnologiche di mercato di internazionalizzazione come abbiamo sempre detto
Per cui se diciamo si cerca di leggere
La soluzione possibile per la Rai oggi ragionando nei termini tradizionale evidentemente noi non non andiamo molto lontano
I vincoli per lo sviluppo delle tecnologie che già sono in atto e che si devono sempre più determinate
I vincoli del sviluppo del mercato dell'audiovisivo dei prodotti audiovisivi non solo sul piano interno ha sul piano europeo e internazionale sono vincoli che siamo pesa no
Grandemente hanno pesato in questi ultimi anni peseranno sempre di più nei prossimi anni
Quando si dice la Rai non è stata impresa non è vero la RAI per molti versi impresa è una impresa di broadcasting
No anche se a questo connotato di servizio pubblico ed è un broadcasting forte sia sul piano interno perché competendo sul piano dell'audience poi magari su quel piano si snatura la sua funzione di servizio pubblico però è molto forte sul piano interno ed è un broadcaster molto forte sul piano internazionale molto rispettata costituisca allora se la Rai viene valutata come imprese broadcasting
è un'impresa a tutto a tutto tondo
Ma non è successo solo queste perché io coi distinguo un po'nella nell'assetto finale compiti di servizio compì l'impresa la RAI si picca e fa bene a picchiarsi diciamo
Di doversi occupare di dello sviluppo delle tecnologie e non parlo solo della dell'alta definizione dove non mano non produce hardware ma insomma comunque uno sforzo di di software per l'alta definizione affatto ma la diciamo il salto tecnologico del cavo e del satellite all'ordine del giorno del sistema Italia in particolare della RAI che diciamo il punto di sfondamento del sistema audiovisivo nazionale
Allora quando si parla di tecnologie reggae punto si può parlare di impresa di broadcasting che con le risorse della impresa di broadcasting e cioè canone più pubblicità si avventura anche su questi terreni
A me sembra molto improbabile molto rischioso
Ed è una delle ragioni dell'involuzione diciamo economica gestionale dell'azienda
Dall'altra parte si dice che la Rai un'impresa di produzione perché è vero produce produce Software produce fiction produce cinema produce un video produce educational ma lo produce in una logica diciamo sanamente insoddisfacente parziale perché produce
Per le esigenze molto spesso dei propri palinsesti non in una dimensione Chamorro regolata per il mercato interno europea internazionale perché ci sono delle scale economiche no affrontando diversi mercati che non possono non essere tenute
Sotto osservazione una cosa produrre un po'di fiction per sesta
Per la propria rete o per le proprie reti una cosa trovare alla al gli investimenti la dimensione necessaria di mercato
Contro lo sfruttamento i multipli come come capito per i grandi merger americana e giapponese sudamericane e perfino queste c'hanno sopravanzato in certi settori ebbe allora
Pensare che la RAI con le risorse di canone più pubblicità come oggi si costretta a fare Possa diciamo essere anche intese di produzione
E diciamo una un gruppo che si muove sulla sfida tecnologica a pieno titolo e con un orizzonte progettuale razionale io penso che non sia possibile infatti diciamo
E l'involuzione dell'azienda di fronte agli occhi di tutti
Quindi la soluzione che io ho cercato di prospettare
è una soluzione che mette in ordine
I problemi dell'azienda tentando di individuarne una prospettiva possibile
Naturalmente Cavazzuti distingue parte discorso sull'indipendenza che degli uomini io penso che è giusto che sia così con convergo con con vengo anch'io che
Se uno è una persona libera indipendente nessuno gli può imporre alcunché ma è anche vero che certe volte si determinano delle situazioni di natura strutturale per cui anche degli uomini liberi alla fine finiscono operare in negativamente
Non se ne vada verso verso ma che si possono fare ragionamenti di questa natura a quattordici mila dipendenti che diciamo sono sono stretti in una tenaglia diciamo
Di etero direzione politica molto spesso vuoi per le risorse vuoi per
Per le nomine come è capitato in questi ultimi anni quindi c'è bisognosi di fare appello all'autonomia professionale alle sensibilità culturali
Politiche individuali ma bisogna anche creare un contesto nel diciamo che tagli più possibilità il più possibile diciamo i vincoli di natura politico partitico e allora se tu sostiene la tesi che meglio uno Stato regolatore con uno Stato gestore
Non capisco perché poi critichi il mio tentativo di creare una fondazione che funzioni come diciamo ecco Authority
In grado di asso di assumere in sé il diciamo il il valore del pacchetto azionario ex Attilio coi diciamo questa mattina non parliamo dall'Ente gestione cinema che è un capitolo invece importantissimo
Che che si connette per questo discorso sulla sfida produttiva dell'audiovisivo italiano perché quella una cosa di cui non si parla ma è una vergogna che non se ne parli perché
Son finite le partecipazioni statali lì balla il quarto polo delle partecipazioni statali che una volta era
ENI ivi fin
Ente autonomo gestione cinema non hanno più fondi di dotazione stanno lì una finanziaria più società
Campano con una diciamo le mance del ministero del Turismo aspetta questa è una cosa che non può durare quindi credo che noi dovremmo risolvere e dovremmo risolvere all'interno di questo Polo audiovisivo che potrebbero Tare intorno alla RAI S.p.A.
Dicevo però che il problema della fondazione è diciamo come un evitare che l'azionariato attivi rimanga appeso come un caciocavallo
Ma come evitare anche che diciamo i le persone le autorità indicate dal Parlamento e non vedo che possano essere se non il Parlamento diciamo a nominare questa a autorità si fermi nella parte di indicazione di controllo cioè in una parte diciamo di tipo di di verifica di indicazione di principi di grandi scelte di di regolazione quasi del del del sistema
Perché anche evidente tu stesso contro tutti i ceti improbabile che il presidente di Camera e Senato possano nominare degli amministratori
Allora proprio per questo screamo nella mia logica almeno è un filtro fra il Parlamento che oggi
Designa gli amministratori no anche se non hanno poteri poi gestionali più di tanto perché il potere erano stati trasferiti tutta direttore generale però firmando il Bilancio influenzando poi sul bilancio un esercizio di potere reale
Lo hanno avuto Ciolan allora se il Parlamento nomina le personalità della fondazione la fondazione si ferma alla un compito importante quella di designare i propri rappresentanti all'interno del consiglio di amministrazione della holding della finanziaria
è un compito molto importante ed è un esercizio di potere molto importante perché gli dà indirizzi esercita un controllo il giorno in cui questi non è non eseguono esattamente diciamo ebbene i compiti per cui sono stati indicati che possono essere sostituiti
Perché è un già un grande potere di di di di influenza ma mi fermerei lì perché se si ricrea un corto circuito
Fra compiti di servizio e compiti di impresa perché esistere o non esiste diciamo questo distinguo secondo me esiste perché
O noi diciamo che la RAI sta sul mercato ed è allora la privatizziamo ma privatizziamo tutta se invece diciamo che lo Stato comunque deve intervenire ma deve intervenire perché perché nel ambito della RAI ci sono funzione di di natura di servizio che diciamo proprio in quanto tale devono essere preservate
Allora distinguere i compiti di servizio che stanno prevalentemente nel broadcasting
Pubblico sia della radiofonia che dalla televisione dagli altri settori significa che negli altri settori che devono lavorare solo o prevalentemente con una dinamica di impresa e quindi ricercando il profitto
A lì diciamo per le condizioni strutturale che si sono determinate cioè i la RAI la fondata dal punto di vista delle risorse lo Stato non può essere più uno Stato pagatore nel nel a piè di lista ne è uno Stato che in queste condizioni può diciamo accollarsi grandi investimenti sia per lo sviluppo delle tecnologie sia per lo sviluppo della politica del prodotto bene questo dobbiamo cercare sul mercato
Alla sul mercato possiamo cercare se apriamo le porte diciamo non solo a a un almeno nel ma anche diciamo a al capitale all'impresa cioè io vengo affare Conte Rai
La partita tecnologica se io entro nel capitano e code terminò le decisioni e per quello che diciamo via ho lavorato in questa logica di separazione
Fra gli obiettivi di i servizio e gli obiettivi d'impresa
Per riassumere nel mio schema
C'è una intervento dall'alto di nuovo capitale
E nella nella holding S.p.A.
Io prevedo che il cinquantuno per cento rimanga la Fondazione e il quarantanove per cento venga trasformate in una specie di azionariato popolare da distribuire fra abbonati utenti e personale dell'azienda proprio per spaccare ulteriormente il circuito chiuso diciamo della dell'influenza politico partitica e al tempo stesso per fare diciamo Rings angolare un attimo i il il capitale dell'azienda che diciamo quello che l'azienda e sottocapitalizzate infatti poi vengo al problema più più grave difetto e all'ordine del giorno già la commissione parlamentare di vigilanza
E dall'altra parte consentire almeno nella parte diciamo dove si vuole impostare una forte sfida produttiva l'intervento di capitale privato che è indispensabile se si vuol fare sul serio se invece ne vogliamo continuare a far finta di fare sul serio possiamo lasciare le cose così come sono
Ma io escludo su venti in modo categorico che con le risorse del Canone e quella della pubblicità questa azienda Possa accelerare il passo nel senso dello sviluppo delle reti cavo satellite
Del dello smog dello sfruttamento dell'alta definizione che possano impostare una seria politica Educational una seria politica
Dia un video una seria politica di del cinema una seria politica della fiction televisiva io non ci credo credo che ciò non sia assolutamente possibile
E questo serve anche a tagliare l'equivoco che i gestori oggi delle reti
Prima seconda e terza radiotelevisione siano anche produttori questo non non possono essere produttori e autoproduttori di diciamo informazione di di intrattenimento di qualche Sho ma non possono essere seriamente protagonisti di una sfida produttiva che abbia un senso e si è visto perché si è visto i conti non tornano ogni volta che può darsi che facciano un film che costa un miliardo due miliardi e che abbia qualche esito ma appena sì analizzano i conti in generale si capisce bene che diciamo è tutto un bilancio negativo è un bilancio che non regge è un bilancio di tipo assistenziale che non va molto lontano quindi
Cavazzuti ha sollevato anche il problema del canone è vero che può essere visto come un trasferimento a fondo perduto e quindi male interpretato ma è anche vero che lo dico per iperrealismo
O noi pensiamo a una fase di transizione a un governo diciamo della della evolutivo della Società dell'informazione da oggi ai prossimi cinque o dieci anni in cui il paesaggio televisivo italiano proprio per effetto dell'innovazione tecnologica sarà profondamente modificato
Oppure diciamo noi rimaniamo nella logica del di questa situazione come permanente no c'è un grande gruppo pubblico c'è un grande gruppo privato la televisione a pagamento la facciamo suo onde persiana c'è qualche altro che preme alle porte per tentare di entrare in questo business della televisione ma insomma chiaramente siamo a una situazioni implosiva
Ma in questa situazione implosiva sennò è la dovessimo proiettare in avanti io mi domando
Se noi togliamo il cannone chi chi paga
Cioè lo soste lo Stato che che sostituisce il canone e e lo Stato oggi né con i conti pubblici che APO tirar fuori due mila cinquecento miliardi io non ci credo non sporca
No capiscono Meccano e sono i cittadini che che che si fanno carico un po'di questa cosa in più io dico un'altra cosa che stona polemica che Libardo che avevamo già fatto altre volte anche in consiglio mi ricordo una volta con De Mita che ha fatto una una exploit dicendo basta il canone via Cannone
Nel momento in cui noi riteniamo via il canone noi dichiariamo che il sistema televisivi Paliano salta tutto
Perché pensare di poter recuperare due mila cinquecento Merkel miliardi di tassa o no pagato dai cittadini nella forma del cannone dal mercato pubblicitario significa mettere in crisi tutto il sistema
Ora noi dobbiamo sapere questo cosa vuol dire una che si fa solamente un piacere un danno a Berlusconi che poi naturalmente diciamo può ridimensionarsi qui il in gioco sono i quattordici mila dipendenti della RAI
Di cui tutti quanti fanno finta di parlare ma nessuno se ne occupa mi dispiace che in una sede sindacale questo non sia un problema io sono è stato diciamo orientato a questo tipo di soluzione perché penso che attraverso la riarticolazione
In diciamo
Stavo dicendo intelligente
Del sistema sia possibile trovare diciamo uno sbocco occupazionale
Vero ai quattordici mila dipendenti che può darsi che una parte debba andare a casa piccola ma è un grande bacino di professionalità che noi dobbiamo preservare
Sia nel senso del servizio pubbliche siano nel senso che la potenzialità di di di di impresa
Ma su siccome ho mi sono dilungato a lungo siamo il il mio punto di vista sul sul sul sull'andamento della discussione politica del degli esiti della Commissione parlamentare di vigilanza la mi permetto di di dirlo dopo va bene risentito però limitare queste bordate io feci tenevo il fair play il presidente non c'è il sindacalista del peso che erano subito detto qui abbiamo dei problemi sul piano stava aperto
Però raccontate che ce l'ho qua dentro non perdere ora essendo stato
Della RAI sono sicuro sono certa innanzitutto che l'impresa privata in campo televisivo non sarebbe mai nata se non dalle costole del doppio lavoro molto spesso delle dei professionisti della RAI
E in secondo luogo che è un grande bacino di professionalità come pure channel ente autonomo gestione Cinema dove ci sono grandissimi tecnici grandissimi professionisti che di fronte all'incapacità della politica di trovare soluzione stanno perdendo diciamo una prospettiva occupazionale e anche se è stato non rendo un patrimonio che è un patrimonio nazionale
Quindi erano però di un sindacalista volevo annunciarvi la la comunicazione che ora mi hanno dato
Il direttore generale Pasquarelli è sarà qui fra un quarto d'ora quindi Franco ritenevo finisce singole stelle elicottero che sta
Franco
Bene
E non vi è dubbio che il
Sullo sfondo su cui si in genere si muove il dibattito intorno alla riforma della RAI
E il pericolo minaccia di privatizzazione del servizio pubblico
Ebbene io penso che il pericolo di privatizzazione della RAI forse non è così imminente come lo si vuole far ritenere
Penso piuttosto che sia che più seria la minaccia di una malattia da deperimento della RAI che può condannare il servizio pubblico ad una tutta le decadenze
E ad un conseguente imbarbarimento del sistema radiotelevisivo nazionale questo sì che mi sembra un pericolo molto serio
Ed è in pericolo su cui dovrebbe applicarsi
Qualsiasi tentativo di costruire una riforme
E questo mi serve per dire che cosa mi serve per dire questo che una riforma per essere efficace deve essere in qualche modo motivata sul piano concettuale a me pare che se ne dovessimo fare una riforma del della Rai
Per affermare in qualche modo il principio il concetto di centralità della Rai
Forse non sceglieremo il concetto più giusto il concetto più utile nella situazione che noi stiamo attraversando
Di centralità del mezzo radiotelevisivo della RAI si poteva parlare finché esisteva un regime effettivo di monopolio
E ma i monopoli è stato superato da tempo viviamo ormai da tempo in un regime misto bene io penso che il concetto più giusto che noi dobbiamo utilizzare per
Addentrarci in un tentativo di riforme efficace della RAI si è quello di affermare il concetto della necessità del mezzo pubblico
Qui e una domanda
E necessario o no che esiste un sistema pubblico la risposta può essere sia positiva che negativa ma e penso che questo sia l'elemento su cui far ruotare una discussione più efficace mentre ripeto il concetto di centralità a me sembra allo stato dei fatti destituito di autorevolezza i in qualche modo poco utile per organizzare un ragionamento efficace personalmente io ritengo che il concetto di necessità debba essere sostenuto con forza perché penso che un sistema pubblico sia necessario occorre mantenere un sistema pubblico debbo dire che di fronte alle prove che ci vengono da un mercato in costante trasformazione e debbo dire non tutte le trasformazioni del mercato radiotelevisivo almeno a me appaia
Io non positive io debbo dire che avverto la necessità di ribadire appunto il concetto di necessità del sistema CUP c'è questo assillo dell'audience che forse Cavazzuti chiamati mercato
Che però non mi convince fino in fondo non mi convince
L'audience è una cosa che per carità fa quattrini
Fa tanti quattrini ma vedo le cose che vengono pubblicate dai mezzi televisivi con il il parametro della massima audience possibile e debbo dire che quei prodotti non mi piacciono granché
Poi parleremo delle disfunzioni della Rai fra un attimo ma debbo dire che se la RAI dovesse comportarsi come si comporta Berlusconi ebbe privato o non privato pubblico con un pubblico avremo tutta una televisione tutta quanta omologata ad un livello molto basso di qualità molto basso di qualità
Io sono interessato come cittadino
Che vede nel mezzo radiotelevisivo un sistema che permette in qualche modo di offrire alla crescita democratica del Paese un contributo positivo io sono interessato a che invece il sistema radiotelevisivo e non sia completamente sottoposto alle regole della audience
Penso infatti che
Il mezzo radiotelevisivo debba consentire di mantenere aperti degli spazi di
Sperimentazione innovazione di proposta culturale io so bene che fare delle
Della innovazione della sperimentazione in sede Rai della STET lo stipite la stimolazione culturale molto complicato perché appunto
E c'è comunque un mercato tasso di stare dunque c'è comunque nella necessità di fare fronte alla domanda
E tuttavia penso che questi spazi in qualche modo debbano essere in qualche devono essere garantiti
Anche io penso come un attimo fa diceva Pellegrino che il problema del canone viene mal posto se il problema è quello di trasferire due mila e cinquecento miliardi di di canone sopra la fiscalità il problema non cambia dove sta la differenza sostanziale penso invece che se il Cannone fosse motivato appunto dal concetto di necessità mi devo spostare vero
Cioè
Quindi
è stata spazio aiutata
è il costo
Dicevo il canone può essere giustificato soltanto dall'affermazione di questo concetto di appunto di necessità
Quanto alla proposta del libero di Bruno Pellegrino
Ma io ho l'impressione che da tempo Liri che il maggiore azionista tra lei non decide un bel niente nella
Il nome del direttore generale non fallire
Fanno i partiti
Un partito o due o a seconda delle o delle
Quindi lei non conta niente
Se la riforma
Dovesse servire semplicemente a sostituire un soggetto evanescente
Comelli ieri in questo momento nella veste di maggiore azionista
Con un altro soggetto secondo me non sarebbe forse il tema più promettente mi interessa di più il concetto
Accreditare implicito anzi no qui veniva esplicitato da Pellegrino riguardo alla possibilità che la Fondazione si configuri come una vera e propria Authority che permetta di gestire in maniera più autonoma la RAI le sue strutture se così è il ragionamento può convincere il ragionamento file poiché il vero problema è che noi abbiamo di fronte e come liberare la gestione della RAI dalla potere di condizionamento delle forze politiche e dei partiti questo che il vero problema se l'Authority
Fosse in grado di risolvere questo problema quale che fosse la sua composizione azionaria il cinquantuno e il quarantanove e quant'altro
A mio avviso avrebbe assolto appunto alla sua funzione
Per questo è necessario che il la definizione dei poteri
De del di questa Authority di questa fondazione siano molto sia molto precisa molto dettagliata in verità non basta secondo me non basta che si riconosca al Parlamento
La prerogativa di svolgere una funzione di controllo tramite la Fondazione stessa e perché guardate che l'intervento dei partiti sopra la RAI è sempre stato fatto nel corso di questi anni in nome del parlamento e tramite questo modo di pensare l'intervento pubblico che si è determinata la penetrazione dei partiti nella gestione della Rai
Ritengo pertanto che su questo punto non so indicare quali ricette siano possibili in questo momento ma facciamo attenzione il Parlamento non è una parola santifica che mette tutto e tutti al riparo dal so bene che i partiti possono agire tramite l'IRI possono agire tramite al Parlamento possono agire tramite il Governo tutti i canali possono essere buoni da questo punto di vista quindi ritengo che la definizione dei potere di questa Authority si chiami Fondazione o si chiami in un altro modo e il punto che a mio avviso pare davvero essenziale in questo ragionamento
La proposta di Pellegrino però presenta delle criticità per quanto io posso capire
Una fondazione
Una volta Inc sette società operative che mi pare siano l'ossatura di questa riforma
Stiamo attenti
Più shore più sono i livelli e gli enti perché produce la riforma maggiore e il pericolo di proliferazione
Di incarichi di posizioni e come si dice di solito di poltrone
Contro questo pericolo di proliferazione occorre svolge re una ampia azione di vigilanza sia questo dovesse condurre una riforma saremmo davvero nei quali
Quindi cerchiamo di fare grande di usare grande cautela nei confronti di questa di questa eventualità
Ed anzi io penso che la riforma dovrebbe porsi il problema di come inquadrare le funzioni di staff e dei dirigenti all'interno della RAI mi dicono non so se
Ho notizie
Attendibili ma mi dicono che
Tra i problemi che la riforma dovrebbe risolvere è proprio quello di ridurre il peso delle funzioni di staff sono troppi i dirigenti
Mi dicono
Beh se così dobbiamo cominciare a ragionare con un metro esattamente rovesciato per esempio dovremmo cominciare a pensare che non solo fosse non tanto facendo la proposta che dice Cavazzuti quello cioè di far comparire i soldi che percepiscono i dirigenti nelle strisce di coda dei programmi
Mentre parlava mentre parlava bella come proposta crepare proposte come provocazione aveva starebbe a me basterebbe
A me basterebbe che a me basterebbe che i dirigenti RAI fossero assunti con un contratto di carattere privatistico crea termina
Durante
E con la possibilità del rinnovo solo legata alla rendimento che il la funzione compie questo credo sarebbe un modo
Abbastanza efficace di cominciare a fare una piccola riforma
Della della
Ultimo punto e poi direttore poi lascio la parola importanti
Ultimo punto
E questo
La riforma
Deve certo risolvere il problema dei poteri
E deve risolvere questo problema sottraendo i poteri ai partiti che la esercitano che di esercitano in questo momento e restituendo Reed una gestione corretta del dello strumento RAI eccetera
Io però penso che le banche risolvere il problema della qualità del prodotto voglio dire
Che non è così automatico il ragionamento secondo il quale sistemati i poteri si automaticamente una migliore qualità del prodotto
Perché
Purtroppo capita sovente che
Le riforme RAI le riforme del del mezzo radiotelevisivo per lo più
Le propongono intellettuali che oggi hanno la televisione
E ne vengono fuori in genere delle dei dei modellini molto complicati di soddisfacenti dal punto di vista dalla loro architettura astratta ma chissà non è il caso di Bruno Pellegrino e lo dico subito così mi mi mi mi metto al riparo dalle eventuali ritorsioni dei non è che non non è il caso di Bruno Pellegrino che invece tenta mediante questo libro di e aprire un dibattito e di fare un di far compiere questo dibattito un passo avanti non lo dico perché molto spesso ripeto nessuno bada molto o pochi badano acciocché il pubblico vuole dal mezzo radiotelevisivo
Guardate a mio figlio che ha vent'anni non gliene importa niente del carattere pubblico privato del mezzo radiotelevisivo a mio figlio piace ad esempio la proposta di Berlusconi che dice facciamo il sabato una la trasmissione di una partita indiretta
E dice per quale ragione non si dovrebbe fare perché questo può svantaggiare la RAI ma chi se ne frega della RAI
Io non la voglio
Ecco io penso che se c'è un elemento che in qualche modo rende particolarmente penetrante la il la la trasmissione il la capacità di un gruppo come quello di Berlusconi è quello di di aver saputo identificare mediante le sue tre reti
Target di pubblico da raggiungere con il massimo di efficacia possibile
Ecco qui vorrei forse richiamare un altro appunto che farei
Alla proposta di Bruno Pellegrino quando egli disegna le la struttura della RAI indicando una tripartizione del dei canali così come gliela propone forse il problema non è questo così come ripeto viene indicato nel libero i clienti penserà invece che se la sei canali radio televisivi debbono essere riorganizzati debbono esserlo in funzione di un target di pubblico che decidono di raggiungere
In questo davvero consiglierei alla Rai di imitare un pochino Berlusconi che e capace davvero di coprire tutto
Tra una vastissima utenza accogliendo le le domande di pubblico che così come si così come si manifesta quindi una riforma dei programmi essenziale da questo punto di vista come io penso sia essenziale una riforma delle strutture io penso colloqui lo dico con tutta sincerità io penso che il numero quattordici mila dipendenti della RAI sia stato conseguito per mezzo di una fortissima
Pressione e clientelare dei partiti
Insomma ho paura che le strutture RAI siano alquanto sovradimensionate
Sono sì uno fortissimo giacimento professionale
Le strutture Rai ma sono anche una fotografia un po'dolorosa di ciò che i partiti sono stati capaci di combinare con una strumento pubblico sono troppi son troppi secondo le stime
Di alcune
Di alcuni esperti
Penso dunque che anche qui una proposta di riforma dovrebbe porsi questo problema i soldi di cui dispone per RAI sono pochi e sono tanti anche in relazione a questo fatto cioè al fatto se bisogna pagare quattordici mila quindici meno sedici mila o dieci mila dipendenti guardate che così i conti si fanno anche così
E quindi prima o poi questo dove Andone dovrà essere messo sopra il tavolo
Così come bisognerà mettere sul tavolo solo prontezza di Berlusconi
è un pezzo di mondo secondo
Insomma io penso che il carattere pubblico della RAI la necessità di un mezzo pubblico sia legata a queste riforme la Rai si salva il carattere pubblico della RAI si salva se si fanno queste cose altrimenti ho paura ripeto che malgrado i proclami proseguirà il decadimento e avanzerà l'imbarbarimento del sistema radiotelevisivo
Va bene grazie Franco quest'idea voi di avere come target i figli dei sindacalisti può esservi una buona proposta
Speriamo
Fra se mi sembra mi sembra buona insomma una delle tante che si possa utilizzare speriamo che non abbiamo tutti la stessa idea del tuo perché altrimenti tutti gli occhi chi se ne frega della RAI privatizzata
Allora abbiamo il direttore generale della RAI Gianni Pasquarelli che è venuto c'ha raggiunto al momento opportuno direi l'abbiamo già invitato a dire la verità al tavolo del della nostra come si chiama presidenza dalla rotonda ma non è voluto venire prima
Ecco per
Un po'fatica a leggere ma stamattina
Camici di di CGIL CISL e UIL
Intanto vi ringrazio sentitamente
Per avermi invitato a scambiare alcune idee sul futuro del del servizio pubblico
Parlando di quel contributo serio e intelligente che il bel libro
Di Bruno Pellegrino
Ho colto volentieri i vostri invito anche per un altro motivo
Da alcuni anni oramai vivo
E condivido con voi la vicenda difficile contrastata ma anche stimolante della RAI
E posso dire con come schietta convinzione
Che il vostro comportamenti del comportamento
Di CGIL CISL e UIL
Prontissimo nella difesa tenace della condizione del lavoratore del lavoratore come persona come soggetto voglio dire
Non come numero del processo produttivo
Non ha mai sottovalutato la legge inchioda ante delle compatibilità economiche sia aziendali e sia nazionale
E penso allora quanta strada strada di ricerca dottrinaria
E di conseguenti coerenti scelte operative abbia fatto il sindacato da
Mille e novecento settantaquattro
Quando un po'sbrigativamente
Esso andava teorizzando e praticando il salario come variabile indipendente
Il vostro sindacato ha fatto più strada a mio avviso di altri associazioni di categoria le quali disse pertanto seppure con fiuto anticipatore sul futuro della RAI
Sottovalutano spesso
Quando non dimenticano la legge INCE Dante delle risorse disponibili
Con le quali deve fare i conti un servizio pubblico perché anche una società per azioni
E vengo brevemente al libro di Bruno Pellegrino
Ma di proposte riformatrici della RAI ce ne sono state molte negli anni passati
E ce ne sono molte anche oggi
Molte proposte che si potrebbe pensare
Ad una sorta di moda ricorrente insistita
Se non fosse che questa volta sulla situazione generale del Paese
Oltre che quella del sistema radiotelevisivo
E ad una svolta Cucciari con cui dobbiamo presto e bene misurarci tutti
Del resto il libro di Bruno Pellegrino è ben più che una proposta fra tante altre
La sua è fatica seria e meritoria
Perché approda ad un progetto pensato con organicità e con intelligenza
Credo che dobbiamo essere ritiene tutti i grandi
Dirò di più
Penso di non sbagliare se affermo che leggendo molto attentamente i il volume
Vi ho colto anche un sottofondo di sincera e amichevole premure per il futuro della RAI
Rivelatore di quell'attaccamento che nasce in quasi tutti coloro che hanno vissuto dall'interno
I problemi dell'azienda con anima aperto e sensibile
Direi quasi con spirito affettuoso
Certo ci sono
Nel suo progetto numerosi punti che sento di condividere stimolante presenti nel precedente dalla holding
Ma ce ne sono anche qualcun altro che mi lascia perplesso e del resto Bruno Pellegrino credo già lo sappia perché in più occasioni insieme al consiglio di amministrazione
Abbia avuto abbiamo avuto modo di parlarne e di confrontarci
Mi lascia perplesso per esempio la prevista vere e proprie aggregazione con l'Ente gestione cinema
Ho con i criteri proposti per la differenziazione delle reti televisive
Una delle quali secondo Pellegrino dovrebbe essere a vocazione internazionali
Con lasciatemi dire qualcosa su quest'ultimo punto
Credo che la nostra azienda abbia le carte in regola sul piano della ricerca e della sperimentazione tecnologica nella prospettiva continentale se non addirittura planetaria della comunicazione
Abbiamo investito fior di miliardi in Rai Sat
Credo con ottimi risultati
Miliardi che avrebbero dovuto essere sborsati dallo Stato perché l'esigenza dello sperimentare
Esigenza del Paese prima che della RAI
Mi chiederete allora perché sono perplesso sull'opportunità di una Rete a vocazione internazionale
La RAI vive in un contesto di concorrenza accisa e insidiosa
All'interno di un mercato nazionale dove la programmazione e quasi sempre controprogrammazione
Nel senso che ogni rete deve ribattere colpo su colpo i programmi della Rete o delle reti concorrenti ricorderete che Berlusconi quando reclamo tre reti disse che la sfida con l'ente pubblico sarebbe stata ad armi impari se lui avesse dovuto gestire soltanto due reti rispetto alle tre della RAI
Quella sfida diventerebbe impari per il servizio pubblico se noi dovessimo gestire nel mercato nazionale sottolinea nel mercato nazionale due sole reti a fronte delle tre di Berlusconi
Di qui le mie perplessità sulla rete RAI a vocazione internazionale almeno fino a quando almeno fino a quando la concorrenza potrà contare e sia pure su tre aggiungo che a mio avviso a mio modesto avviso non vi è un'azienda vincente sul mercato internazionale
Che non abbia registrato nel mercato interno una competitiva affermazione e di ascolto e di equilibrio di conto economico
Il futuro ci dirà quali saranno le scelte del legislatore
A chi ha a cuore l'avvenire della RAI e più in generale
Del sistema radiotelevisivo italiano un sistema radiotelevisivo davvero pluralista
Forse in prospettiva
Con deciso superamento del duopolio attuale
Non resta che augurarsi che si tratti di scelte solleciti realistiche e lungimirante
Permettetemi ora di dire qualcosa su alcuni temi e problemi della RAI
Dei quali tanto si parla essi sparlare proprio in questi giorni
Comincia dalle difficoltà economiche delle aziende
Vita intanto poche cifre ma che secondo me sono parecchio eloquente
Abbiamo ridotto e non è stato cosa facile l'indebitamento per quasi duecentocinquanta miliardi di lire
In due anni
Tenete conto
Che ci siamo riusciti nel novantuno non mandando
Il ricavo delle plusvalenze
Da smobilizzo di cespiti patrimoniali a conto economico checché ne dica l'onorevole la ma
Abbiamo chiuso in attivo il conto economico l'anno scorso
Che ne dice l'onorevole la Malfa
Faremo di tutto per chiuderlo in pareggio quest'anno e coloro che dicono Oscar e o scrivono che il nostro conto economico registrerebbe un buco
Di duecento cinquanta miliardi
Sono dei bugiardi magari dei simpatici ma dei bugiardi
Tutto bene allora
No ma le difficoltà riguardano l'anno prossimo non questo non l'anno scorso e vi dirò subito perché
Nel novantatré la RAI non avrà una lira una lira in più rispetto al mille novecentonovantadue
Ripeto nemmeno una lira in più
E loro sanno che la struttura e la dinamica dei costi dell'azienda una struttura e una dinamica fortemente anelastici
Vediamo perché il Carone è bloccato
Le convenzioni con i ministeri per servizi aggiuntivi non soltanto sono bloccate
Ma i ministeri non paga
La Rai sborsa un canone di concessione di centosessanta miliardi l'anno dico cento sessanta miliardi la
La concorrenza soltanto di quattrocento milioni l'anno ogni rete
Quindi moltiplicando per tre
Fanno mi pare un miliardo duecento milioni a fronte
Di cento sessanta miliardi
Voi direte e dove mettiamo l'incremento prevedibile
Del gettito da pubblicità
Anche qui nemmeno una lira
E vi dico subito perché
L'apposita convenzione ministeriale
Stimo il fabbisogno della RAI per il mille novecentosessantadue quel fabbisogno con cui si calcola il ritocco
Più o meno somatico del canone in centosessanta miliardi
Ebbene cent'sessanta miliardi ci vengono dati con un flebile flebile aumento del canone
E cento miliardi con un decreto legge una tantum
Poiché il decreto legge ci hanno detto che non ci verrà dato nel mille novecentonovantatré
Ecco che l'eventuale aumento del gettito da pubblicità
Andrà a coprire i cento miliardi mancanti perciò ripeto non avremmo una lira in più l'anno prossimo rispetto al mille novecentonovantadue
Mentre la concorrenza potrà contare su alcune centinaia di miliardi in più
Dovute alla crescita naturale della torta pubblicitaria nazionale
E non è tutto
Quando la Rai era un monopolio
E godeva anche di una situazione economica molto florida
Il rapporto fra capitale sociale volume d'affari era del dieci per cento
Adesso che opera in un clima di spietata concorrenza
Quel rapporto è sceso a meno del tre per cento
Questo vuol dire che la RAI sottocapitalizzate
Perché nessuno la ricapitalizza sapete da quanto tempo nessuno la ricapitalizza da oltre vent'anni
Se questa è la realtà e ahimè questa è la realtà
Le difficoltà economiche della RAI non dipendano dalla Rai stessi ma da tutti coloro che se ne occupano all'esterno
Senza decidere mai niente
E ritenendo che un'azienda possa vivere un anno dopo l'altro anche tagliando le le risorse
è mia convinzione che quei colori che che che quei con loro sì assumono una grave responsabilità
Vorrei ora dire qualcosa sul fermento e sull'inquietudine che serpeggiano nelle nostre redazioni giornalistiche
Sarebbe un grosso errore sottovalutarli
Come si trattasse soltanto di episodi
Ho soltanto di fatti personali
Ma sarebbe anche un errore
Non tentare di capire cosa c'è dietro
I giornalisti
Che hanno antenne sensibili puntate sul futuro
Avvertono la crisi dei partiti e il loro cavallo di popolarità anch'io lo avverto
Anch'io
Credo come voi
Auspico che i partiti facciano in casa loro il bucato usando marca magari un buon detersivo
Ma attenti a buttar dalla finestra con i panni sporchi anche
La funzione del partito
La natura del partito come tramite di collegamento
Fra la società civile
E il potere
L'alternativa sarebbe l'avventura
è un'avventura pericolo ammette pericolosamente di destro
Posso sbagliare
Ma il mondo non sta andando a sinistra
E ieri sorgenti neonazi ismi NO razzismi purtroppo lo dimostra
Ma i giornalisti rumoreggiano anche per una loro maggiore partecipazione un loro maggiore coinvolgimento
Nella gestione delle testate
Esigenza questa sacrosanta
Perché oggi la gente
Non strilla più soltanto per il tozzo di pane
Ma anche e soprattutto perché
Vuole partecipare al governo di se stessi
Ma partecipazione non significa non tener conto delle regole che ci sono
Cioè i diritti dei giornalisti anzitutto
Ma anche i diritti del direttore di testata ma anche i diritti dell'editore
è mia profonda convinzione
Che la partecipazione tanto più arricchente e realizzare ante per lo stesso giornalista
Quanto più essa eviti di tramutarsi
Grazie al comportamento attento e responsabile sia del vertice che della redazione della testata in una babele delle lingue e delle funzioni
C'è anche l'annoso problema della lottizzazione contro cui giustamente si pronunciano i giornalisti e non soltanto loro
Ma certe Filippi che contro la lottizzazione
Da parte di chi ne è stato il lucido di notte o ricco e il pignolo realizzatore
Filippi che che ho letto proprio in questi giorni
Mi convincono molto poco
E se sanno tanto di trasformismo tartufeschi Co malattia purtroppo cronica della nostra gente
E il ritorno al tema
Affermare che in RAI non vi sia lottizzazione sarebbe come negare l'avvicendarsi delle stagioni o la luce del sole
C'è chi dice però
Che la lottizzazione insiste un po'dappertutto nel mondo
E magari cita Clinton che si accinge a cambiare cinque mila repubblicani con altrettanti democratici nei posti più strategici del governo federale
Io non condivido questo modo di ragionare cambiare un ministro perché cambia un governo può essere un fatto normale un fatto fisiologico
Impedire invece che un bravo lavoratore o un bravo giornalista o un bravo dirigente anche ai livelli più bassi non riesca ad emergere perché non ha santi in paradiso
è un dovere morale prima che aziendale
E difendere lo Stato di diritto garanzia di tutte le libertà
E poiché sono convinto che a lottizzare non sono soltanto i politici
Ma anche coloro che fanno le caprioli in RAI per farsi lottizzare
Vorrei che ci si rendesse finalmente conto che il modo migliore per venirne a capo non è alzare il dito sentenzia uso contro qualcuno
Ma fare ognuno di noi un po'di umile autocritica
E ricordarci che chi è senza peccato scaldi la prima pietra
Scusatemi sì questo il mio intervento è stato un po'lungo
Ma sentivo di dirmi queste cose e ve l'ho detto
Vorrei ora concludere con un breve ragionamento
Dunque la RAI da un punto di vista economico-finanziario
Non è malata come dimostrano i risultati del novantuno e speriamo anche quelli del novantadue
Ma non è malata nemmeno come ascolto se anche quest'anno
Nonostante la diretta che è stata concessa la concorrenza
E nonostante che sia finito il nostro monopolio e del calcio e dei telegiornali
Essa la RAI e abbondantemente vincente sia nel prime Time che sia nelle ventiquattro ore
Allora mi chiedo e vi chiedo
Perché tanto si critica e tanto si sparò della della RAI
La mia risposta è questa
Sulla RAI si gioca una partita grossa
Ed è per ciò che si scarica su di essa
Con la violenza di un fulmine sopra un pagliaio
Lo scontro di potere che c'è nel Paese
I problemi della RAI le polemiche sulla RAI la campagna denigratoria con
Ma non direi per intero il mio pensiero
Sì è qui accreditarsi l'opinione che i problemi del servizio pubblico siano da attribuire tutti allo scontro Esterno
Anche dall'interno non si contribuisce alla buona immagine dell'azienda
Per esempio quando i suoi dirigenti polemizzano astiosa mente fra di loro come tanti galli nel pollaio
Quando alcuno propone di vendere una rete ai privati ammantandosi il tutto cono svolazzi filosofici intorno ai massimi sistemi del comunicare
Quando ci si sente portatore e quasi sacerdoti di una missione palingenetiche è catartica
Che va al di là di l'impegno e della bravura professionali
Infine quando si chiede si avanzano rivendicazioni a getto continuo senza fare mai Conti delle magre risorse di cui l'azienda ridispone
Cioè se si sommano gli effetti combinati dello scontro Esterno e delle effervescenza e ciarliero e dall'interno
Ecco spiegata l'immagine non proprio idilliaca della RAI
Ma al di là dell'immagine credetemi
C'è la realtà di una RAI Sanna
Di una RAI brava di una RAI desiderosa di continuare a vincere e di fare autentica managerialità
Io sono convinto noi crediamo in questa RAI
Che non ci ha mai di lusso
E che all'estero non ce lo dimentichiamo mai tanta gente ci invidia grazie
Do
Tutto
Pesa questa sua
Difesa anzi non difesa orgogliosa
Esposizione di un punto di vista che crediamo sia assolutamente da valorizzare come sono comunque questo è un dibattito aperto da collocarsi le varie preoccupazioni vi sono state espresse da da volevo anche volevo anche rassicurare l'abbiamo fatto un dibattito fino adesso dove lacrimoni e non è venuta fuori ecco nei confronti della RAI tutt'altro tentativo e poi discutere per immagine delle prospettive
Ecco prospettive su cui porremo la possibilità di fare un'altra tornata di interventi se lei vorrà rimanere con noi senza saremo sicuramente ecco lieti di sentire un suo pronunciamento
Adesso Ferella serene
A Bruno Pellegrino prima diceva che
Che ha incontrato si lamentava un po'quasi
Che ha incontrato molte come dire molti consensi insomma molte
Verifiche positive al suo libro
Ma io
Credo che questo sia abbastanza olio da da un certo punto di vista nel senso che il libro di Pellegrino
Esce fuori da quello che è un clima risentito rancoroso insistito insomma no di denuncia del mal funzionamento e affettuoso come veniva detto prima
Rispetto alla RAI e l'esperienza della RAI sicuramente ed è affettuoso nel senso che prova
A delineare una possibile proposto ecco allora da questo punto di vista mi sembra abbastanza ovvio che il libro di Pellegrino incontri come dire dei consensi o comunque delle reazioni positive
E però se davvero Pellegrino fosse preoccupato di un eccesso di consensi rispetto a questo io immediatamente percepire è senza il permesso società servito circoli sazio
O o si procede appunto appunto la prima appunto era qua infatti no è l'acqua che volevo arrivare secondo me punto non si può non esprimere consenso rispetto a un tentativo di di diritto
Disegnare un possibile Tinari di uscita dai problemi
E detto questo però secondo me poi insidie a questo possibile itinerario ce ne sono tantissime e io sono convinta che ci siano delle ragioni molto forti
Per cui una volta detto ok questa una proposta interessante in realtà poi ci sono delle resistenze fortissime
E dove sono dove sono annidate queste resistenze ma Cavazzuti prima cercava di
Esprimere dei ragionamenti rispetto a che cosa si intende per il pubblico non può esprimere anche una sua opzione
E c'era
Non è detto che il pubblico debba essere gestione possono essere anche soltanto regole non è detto che questo comporti gestione diretto assetto proprietario
Be'a questo esattamente un punto che è in fortissima discussione non c'è convinzione su questo io sono assolutamente certa che non c'è convinzione non c'è convinzione Piera neanche a sinistra
Così come molto complicato per l'esperienza nostra nella storia anche nostra di come anche a sinistra ci si e misurati con la questione del pubblico
è molto complicato insomma cercare di trovare una soluzione alla scommessa che Pellegrino in qualche modo mette al centro della proposta finale del suo libro
E cioè come si fa a disegnare un'azienda
Che sia insieme di servizio e che sia però anche impresa beh questo è un punto interrogativo straordinario non so ma non nell'esperienza italiana e anche nella cultura politica italiana
E del resto io voglio su questo può spendere qualche parola perché mi pare che che la storia che nel libro ricostruita delle diverse fasi
Sia una storia che in qualche modo spiega no questa storia spiega queste difficoltà
Perché questa storia spiega come c'è stata una prima fase in cui per l'appunto per pubblico si è inteso proprie Tassetto gestione e addirittura monopolio inevitabilmente e che poi questa costruzione così dura così compatta così
Complessa è a un certo punto stata attaccata non è che si è modificata è stata attaccata è stato attaccato dall'esterno
è stata attaccata con una picconata e con una scalata la quale picconate scalata però per esercitarsi a poi questo lo aggiungo io ma lo sappiamo tutti avuto bisogno di essere sponsorizzata politicamente
Allora siamo in una situazione assai complicata nel senso che il passaggio dalla prima alla seconda fase avviene insomma con un assalto
Questo assalto del privato al pubblico in realtà è immediato va un pezzo di politico che gestisce direttamente il pubblico
E poi a questo punto che cosa si produce si produce una concorrenza tra pubblico e privato che non giova granché al pubblico
Prego
Perché poi c'è una una con una concorrenza che in qualche modo non sommano giocata tutta sul filo dell'audience in qualche modo insomma no produce un peggioramento stesso
Non tanto dalla qualità del servizio quanto dell'idea di missione pubblica nel servizio
E poi si apre una terza fase però questa terza fase si apre in una situazione assolutamente avvelenata io credo da come si è passati dalla prima alla seconda fase assolutamente avvelenato
E dentro una situazione di contesto più generale in cui per l'appunto non rapporto pubblico-privato
Gestione da parte dei partiti del pubblico partiti trazione e così via denunce di sfasci ISMU eccetera e cioè c'è una situazione molto molto complessa che spiega
Secondo me perché è così difficile poi misurarsi con delle proposte concrete delle proposte in positivo e così via insomma perché noi non siamo in Italia in un paese che ha come dire cercato pacatamente serenamente in modo costruttivo di misurarsi con questo problema se possibile insomma no che un servizio a finalità pubblica
Abbia anche delle caratteristiche di impresa e quindi si misuri con il mercato si misuri con la produttività si misuri perfino col profitto questo problema non è a non è venuto all'ordine del giorno nel nostro Paese se non in seguito a appunto picconate scalate crisi denunce crisi politiche crisi culturali crisi sociali e così via quindi il terreno è avvelenato e pieno di insidie
è molto complicato da affrontare
Ed è complicato soprattutto dal punto di vista culturale politico ideologico e poi via via
Ecco perché secondo me abbiamo tutti quanti delle difficoltà perché il terreno davvero troppo complicato eccetera però io questo lo volevo richiamare perché non sono convinta ecco che l'interesse della proposta del del del libro di Pellegrino sia soltanto poiché la proposta finale dell'ultimo capitolo io ho trovato molto interessante invece per esempio la ricostruzione della fase
Che che viene fatta fra l'altro non modo assolutamente pacato assolutamente sereno senza tirare grandi bombe di carattere ideologico politico però mi è sembrata molto interessante la ricostruzione della vicenda insomma no
Così come approvato di grandissimo interesse ci voglio tornare perché qui nessuno
La ripreso
Questa messa in luce molto chiara insomma delle grandissime potenzialità che in realtà no questa strana e atipica azienda naja
Potenzialità immobiliari potenzialità professionali potenzialità economiche potenzialità di mercato
Con una situazione in cui invece no questi invece lo sottolineo io ma insomma dal testo
Viene fuori si è prodotta una situazione in cui poi gran parte della produzione è autoproduzione
Gran parte della produzione e usa e getta no quindi e proprio qui che siamo fuori insomma non da qualsiasi logica di produttività altro che di profitto Filippo insomma non sempre di produttività anche rispetto alla missione
Non soltanto di profitto
Non di profitto non di impresa no no di produttività rispetto ad una missione dovrà perché quando il grosso della produzione viene può essere definita autoproduzione
E quando tanta parte della produzione giocato sull'usa e getta è chiaro insomma ma qui siamo fuori da delle categorie di produzione anche rispetto insomma no a quello che dovrebbe essere l'ammissione pubblica
Della RAI
Allora questi due aspetti secondo me nel libro di Pellegrino sono aspetti molto interessanti la ricostruzione della vicenda che spiega anche come è disseminato di veleni il terreno
E la rappresentazione del grandissimo scarto tra le potenzialità e quello che invece sta avvenendo e trovo che un terzo punto su cui peraltro la discussione qui è già tornata è un punto di grandissimo interesse ed è quello della
Del rapporto insomma la curva la sfida tecnologica io su questo sono molto d'accordo con quello che è stato detto prima anche da Pellegrino io non sono assolutamente convinta che un'azienda come la RAI anche giocata di più no sul versante del mercato sul mercato della produttività possa affrontare in sé no
E risolvere positivamente
Le sfide le scommesse di carattere tecnologico che oggi sono condizioni assolutamente fondamentale perché fra l'altro la RAI si sviluppi nel senso del mercato nel senso della produttività
E qui c'è un problema di rapporto con la committenza pubblica relativamente alla questione delle reti alla questione delle tecnologie più sofisticate che è un problema che riguarda la RAI ma che non riguarda soltanto la RAI
Ecco perché come dire c'è da vedere la questione del rapporto pubblico privato
Non soltanto dal punto di vista
Servizio impresa cioè servizio missione pubblica e poi impresa de ero stata insomma non vendette conquistata nel mercato c'è un mercato per Tissi mo'eccetera ma va vista anche dall'altro punto di vista e cioè dello sviluppo poi di un sistema tecnologico fondamentale no per lo sviluppo della RAI nel senso anche del mercato non soltanto dell'autoproduzione ma sicuramente non affrontabile unicamente da un'azienda come la RAI ma anche se avesse più soldi della somma oggi fornita da pubblicità più Cannone non è questa la questione ecco vedendo come dire il problema
Delle politiche industriali in Italia della assoluta necessità di un ruolo pubblico su settori strategici come quello delle telecomunicazioni
Si può come dire no di vedere anche la questione pubblico-privato nella RAI e servizio impresa azienda della RAI dentro questo contesto qui mi pare che sia un elemento che è stato giustamente sottolineato aggiungo soltanto un altro punto perché sulle questioni che mi sono sembrate interessanti punto che il libro mette bene in evidenza sono nella proposta
E che esemplifica nella proposta di diversa come dire diversa missione delle tre reti
Io non lo so se poi come dire si possa condividere o meno insomma no questa
Questa aggettivazione o questa finalizzazione delle tre reti quello che mi sembra però che s'sia da condividere è l'idea che un'impresa servizio come la RAI indubbiamente insomma no deve fare una scelta di non ripetitività al suo interno perché è una forma di spreco delle sue potenzialità
Anche quello che viviamo oggi in cui ci sono tre reti pubbliche noti competono e concorrono con il privato
E poi però le tre reti pubbliche concorrono al loro interno Bema questa come dire no uno spreco assolutamente straordinario allora l'articolazione per funzioni
No delle reti a me pare che sia come dire una scelta di buonsenso sia dal punto di vista del superamento dello spreco sia dal punto di vista della copertura dei diversi target di pubblico sia dal punto di vista poi di come si cresce all'interno di un mercato e fra l'altro come dire avete aperta sul mondo chiamiamola così no
Rette aperta sulla realtà sulle realtà regionali e quindi come dire Rispetto
Di quello che un tempo fu detto fu scritto sulla RAI e che poi invece non è stato rispettato cioè una terza Rete che avesse un'effettiva
Dimensione di rappresentanza e di comunicazione su una realtà regionale che non è campanilismo che non solo campanili ma che altro come vediamo molto bene
Nella situazione attuale di discussione sul federalismo non federalismo eccetera sia comunque una proposta interessante ora
Detto tutto questo insomma no poi naturalmente sono moltissimi dubbi e anch'io li come dire condivido insomma mi sento di rappresentare molti dei dubbi che anche qui sono stati sollevati senza ripetermi troppo alle lunghe per esempio
è credibile no pensare a a una holding che tenga
Sottomano no per
Che tenga sotto mano delle società così diverse tra di loro
Ma perché è dura eh
Cioè le prime due che riproducono come dire no soprattutto la logica del servizio non escludendo quella di mercato ma focalizzate sulla logica di servizio hanno delle caratteristiche d'una fisionomia totalmente diversa dalle altre cinque no
Com'è possibile
Che questa operazione venga tenuta insieme da una holding che dietro a una fondazione c'è questo per esempio è come dire non ho trovato ecco risposte nella parte finale del libro rispetto a questo e poi ci sono delle questioni che l'altro ente sono di di di di portata più generale anch'io sono convinta che nessuna settore societario né istituzionale di per sé produce responsabilizzazione di per sé produce scommessa
No di per sé produce pulizia ne sono convinta che tutto ciò riesce a ad impedire come dire l'invadenza dei partiti e i processi di di proprietà Rizza azione
No da parte dei partiti disservizi e d'impresa perché noi abbiamo questo problema rispetto a un servizio Complesso e di altissimo valore costituzionale come la RAI informazione eccetera però siccome stiamo vivendo la vicenda delle privatizzazioni in in prese che non avevano nessun valore costituzionale da proteggere ma avevano il compito anche lì del profitto vediamo ci sono esattamente gli stessi problemi
Questi come dire sono punti interrogativi che riguardano ben altro che riforme in termini di assetti istituzionali o di assetti societari o di assetti economici insomma della RAI sono questioni interrogativi di carattere molto più generale io tanto mi fermo qui e perché c'è un secondo giro da fare quindi rispetto ai tempi di tutti
Nell'Artois
Chiedevamo un contributo scritto che gli indici di serpente civilistici starne intervento stavo ringraziando mio amico
Enrico giardino
Perfetto perfetto coprirsi la testa o ringraziando verso lasciato scritto invece che adesso ha detto quinto così spero di te allora adesso prima di di dare la parola
A chi vuole intervenire di più alcuni nomi
Il direttore Gianni Pasquarelli ci ha pregato di poter replicare brevemente ad alcune considerazioni che ha ascoltato
E perché ci deve lasciare insomma lui non fa nel sindacalista nello studioso qui come sinistra studioso per carità
Però insomma fa dire troverai di ritornare sul posto di lavoro allora gli diamo la parola grazie molte mamme ruberò soltanto un minuto perché
Cosa che mi ha preceduto ha fatto un'affermazione sulla quale ho avuto modo di dire la mia per quel che vale anche alla commissione parlamentare
E anche perché la concorrenza USA spessissimo questo argomenta insomma voi siete quattordici mila noi siamo quattro mila il calcolo della produttività per addetto si fa presto e poi
Per carità lungi da me e dal dal difendere lo status quo
Però il problema un po'più complesso
In Italia non abbiamo non abbiamo la buona abitudine non so poi se sia buona quella di storicizzare sempre tutto però secondo me per avere o per tentare di avere qualche idea chiara un meno scura sull'argomento
Occorrerebbe un po'dire come è nata la RAI quando è nata la RAI perché è nata la RAI
E allora pensare a tutta la nostra articolazione regionale
Pensare al fatto che noi produciamo all'interno quasi fra il settanta e l'ottanta per cento di quello che trasmettiamo
Allora bisogna pensare che non abbiamo Quantz quattro centri di produzione
Non so se utilizzati al meglio questa è un altro discorso
Ne abbiamo tanti edizioni che regionali dei telegiornali abbiamo questo aggancio con la realtà
Dico periferica ma nel senso buono della parola di questo nostro Paese
Credo che in prospettiva dovremo sempre di più
Tener conto che il Paese è uno ma è anche riccamente culturalmente storicamente articolato diverso non foss'altro perché reduce da e vicende politiche storiche storiche diverse
E allora
L'interrogativo non è tanto quello quattordici mila quattro mila perché quattordici mila si possono anche ridurre dieci mila l'interrogativo secondo me è un altro
Nel futuro di media in Italia nell'auspicabile superamento anche del duopolio
Conviene che la RAI continue da vere
La struttura capillare che ha un un piuttosto conviene pensare ad un modello alternativo
In funzione del quale ridurre ridurre anche drasticamente il numero delle persone che vi lavorano questo secondo me l'interrogativo
E se posso tentare brevissimamente mi scuso per il tempo che vi rubo
Se posso tentare una mia risposta una mia risposta all'incirca direi che io credo in questo modello di produrre di programmare e di comunicare
Ma perché ci credo
Non vorrei infilzare mio impegolare meno alla disputa ascolto più ascolto più qualità
Però pensandoci bene
Questa ossessione dell'Audiencia di che cos'è il portato questa ossessione dell'audizione è il portato di Los Angeles
Cosa voglio dire
Vedete
Allora se Angeles e dintorni si fa un discorso e un ragionamento tutt'altro che infondato ma pressappoco che si può dire così
La platea di ascolto degli anglofoni nel mondo credo che si stimi intorno a cinquecento milioni di persone
Allora quei bravi è una cosa che mi ha colpito visitando la Walt Disney che ci sono dei ragazzi sedici diciassette diciott'anni che scrivono le sceneggiature così come i bravi ceramisti della mia terra quindici a dieci e dodici anni cominciano
A dipingere le ceramiche
E che ragionamento fanno a Los Angeles beh io devo raggiungere un mercato di cinquecento milioni di anglofoni sparsi per il mondo
Chi sono questi anglofoni ma tanta gente con culture diverse tradizioni diverse religiosità diverse etniche diverse storie diverse
Se prendo di petto il segmento di ciascuno Peretti niente storie per culture non e vengo fuori non li piglio tutti
E allora cosa fanno hanno individuato secondo me non do un giudizio di valore ne prescindano individuato
Quei tre o quattro denominatori comuni che possono andar bene per tutti i cinquecento milioni di anglofoni che vedono Dynasty che vedono quando si ama che vedono beautiful e così via questi tre o quattro cinque valori possono essere ora la violenza
Ora sesso ora il denaro ora il consumismo ora è così
E punteruoli
E riescono ad avere una platea di questo tipo
Sulla quale ammortizzano il prodotto subito quando poi arrivano in Europa riescono a vendere lo stesso prodotto
Lucrando quello che inducono allora ecco ecco ecco l'interrogativo e la conclusione
Ci va bene questo modo di produrre anche perché la televisione onnivora consuma tantissima di quella data
Ci va bene questo tipo di produzione io dico di no non mi ci riconosco e non non mi ci riconosco come storia come Cocco come Italia come Europa anche come realtà regionali
E allora è bene che la RAI continui ad approvvigionarsi sempre di più come non fa
Verso Los Angeles perché questo sarebbe il il modello alternativo alla RAI di oggi o non piuttosto conviene che la RAI tenendo conto della realtà non solo italiana ma europea traendo spunto dalla storie faccia anche un prodotto che tenga conto di come siamo ecco io penso che che questa debba essere alternativa
E se allora queste non è poi un'alternativa perché è un continuum rispetto al passato forse in una logica vorrebbe vuole
Che l'attuale struttura chiamammo la periferia capillare che pure produce quattordici mila che possono diventare dieci mila non lo escludo io credo che questo vada messa nel concerto simbiosi storicizza un po'ma non è storia e cronaca da dove è nato la concorrenza io dico che la concorrenza non sarebbe nata se non ci fosse stata Los Angeles in questo Paese
Ecco questi sono i due modelli alternativi sul quale riflettere non per arrivare alla conclusione che quattordici mila sono l'ottimo per carità là per fare una riflessione complessiva intorno al quattordici mila nostro il dieci mila gli altri scusatemi ancora ma
Purtroppo un qualche impegno
Un augurio di di buon lavoro
La salutiamo direttore gli auguri anche lei di buon lavoro grazie noi
Continuiamo cercando di accelerare molto cercando di accelerare molto il il nostro dibattito perché abbiamo tempi stretti sia perché l'anfitrione qui insomma ci ha fatto sapere che si mandarini tranquilli
Sia perché alcuni oratori se ne devono andare e allora prego
Coloro che sono iscritti a per l'area di contenere al massimo le loro le loro considerazioni direi somme intorno ai dieci minuti
Per primo Vincenzo vita
Non cinque minuti come si fa incidenze non risulta fasi no non è una battuta sul tempo perché allora Vincenzo se non parli giocati Anci diede un dispiacere che ci portiamo avanti per tutta la settimana no no il senso di prego sì prego guai anche microfono cenni allusivi insulti giudiziarie più produce ecco no lo dico con molta sincerità perché se mi consentite una pacca TC mai affettuosa critica è del tutto improbabile intervenire
In un dibattito così orchestrati io potrei limitarmi a dire sono qui per rendere omaggio a un amico un compagno Bruno Pellegrino che ha scritto un volume che ho apprezzato non condividendolo tutto come è naturale ma più apprezzate potrei fermarmi qui
Ora Pascoli se n'è andato io voglio polemizzare con lui
E no no scusate se mi posso permettere non è colpa vostra ma è così improbabile riuscire a interloquire perché Alessio che faccio polemizzo con CGIL CISL UIL
Non è verosimile
Sarebbe una questione sarebbe una questione deontologica mentre progredire impropria da parte
Ecco
Senta quindi parentesi
Leggo Ivan
è una variazione far consumare io
Abbiamo all'ordine quindi ecco detto questo no di lo dico perché non è facile
Lo farò proprio come testimonianza di di di lavoro in tempi molto più rapidi quello chiuse si immaginarsi se la cosa avesse assunto un carattere più da dibattito da convegno ora devo dire di il libro di Bruno Pellegrino l'oggetto per cui questa mattina siamo qui io l'ho sinceramente apprezzato perché c'ho trovato molte delle cose che un filone di ragionamento
Che si è sviluppato negli ultimi due-tre anni aveva già messo in campo ciò anche sentito qualcosa di una sana contaminazione della dialettica del confronto
Lo apprezzato odiato anche un popolo Pellegrino cordialmente come si usa con le persone che con cui si anche qualche contiguità perché mi ha colpito facendomi incavolare fu francamente una frase la stessa legge Mammì della costo novanta è nata morta
E vorrei dire a Pellegrino e ad altri esegeti critici attualizza la legge ma mica noi criticammo aspramente da soli all'epoca che se ci si fosse svegliati prima no lo dico perché ebbene avere una dialettica libera e franca se ci si fosse svegliati prima cioè quella brutto agosto del novanta quando si per Petrocchi sostanzialmente fu uno degli errori più gravi della vite istituzionale italiana
Di qui Effetti peraltro sconteremo per molto tempo non ci illudiamo
Se ci si fosse sbagliati svegliati un po'tempestivamente oggi non avremmo perlomeno la base di partenza in cui ci troviamo a dover lavorare non saremmo nel migliore dei mondi possibili non saremmo a Los Angeles che evoca Pasquarelli insomma fu
Mi spiace che se ne sia andato e quindi non posso adesso
Dire molto su questo piano via evocati su questi immagino un po'grottesca del mondo Moloch da Los Angeles come se poi la Rai non fosse abilitato a decidere per conto suo come se dipendesse da Los Angeles San comunque sono cose un po'bizzarre che importano anche dell'amare considerazioni sul declino anche proprio delle leadership in questo mondo diciamo della comunicazione italiana comunque
E tornando al punto se si fosse evitato oggi parleremmo forse Pellegrino sempre di holding di fondazione di ripensamento alla struttura della RAI ma in un clima molto diverso
In quanto la legge Mammì
Che fu originata da un vero accordo di potere uno degli ultimi che peraltro l'Italia resistono malgrado la crisi profonda del sistema politico ci dovremo interrogare sui perché di questa resistenza assai forte
Quasi quasi quasi l'ultimo muro che sta resistendo io credo perché ci sia un accordo di potere non
Passatemi testé una sede dove insomma ci si può anche poi esprimere con molta franchezza e libertà c'è qualcosa di indicibile in con l'accordo di poter al più questa impressione c'è qualcosa di non raffigurare abile nel puro e tradizionale schema diciamo del do ut des politico
C'è un pezzo d'Italia che non conosciamo
Cioè l'informazione è parte di un mistero italiano ecco
Forse esagera un po'ma c'è qualcosina che non quadra perché perché non è possibile
Perché siccome proprio così come poi Pellegrino scrive giustamente nel libro che quella legge nata morta che sbaglia
E siccome non è il caso ovviamente di Pellegrino di cui anzi conosco come dire su questo punto la posizione critica da tempo ma di tanti altri siccome era chiaro fin da allora che di questo si trattava perché quell'accordo di potere che fu la sanzione di una spartizione politica
Perché rimase così ferma perché malgrado tutto il potere del duopolio RAI Fininvest e più specificamente della Fininvest e di marcia è rimasto intatto malgrado tutto
E per tempo anche superiore alla sua stessa come dire necessità politica
Questo va detto io credo che vi sia qualcosa di oscuro in questa storia che non conosciamo
Si può evocare la P due lo si è fatto so in vorrei fosse il suo rapporto meccanico tra tutto questo e come so un potere occulto come la P due però cento insomma c'è qualcosa che non quadra
Ecco io ragionerei su questo
Finalmente perché ogni volta che si rifà la storia di questi anni c'è un buco nero
Un buco nero
Nella legge Mammì un buco nero
Nella evoluzione che ha avuto poi la legge Mammì
Ci sono tanti passaggi per esempio della struttura che ha assunto poi l'applicazione del regime Milingo ricordiamoci le polemiche sulle tele più così c'è qualcosa che non non qua e io credo che sia una grave responsabilità del gruppo dirigente della RAI
Nell'avere sottovalutato colpevolmente questa dice
Nella però sottovalutati io credo sapendo di sottovalutarla perché io voglio naturalmente fare aggio intelligenza delle persone quindi io credo che questa sottovalutazione sia stata
Non casuale
E signora Pasquarelli si rammarica che del novantatré la Rai non avrà più certezza di risorse su quanto meno sempre che al fotofinish passi decreto che in discussione in queste ore alla Camera sulle risorse
Sempre che passi comunque ha ragione Pasquali su quel su novantatré la RAI il servizio pubblico non avrà una lira in più di proventi
Per esempio dal canone e come si fa a tutto questo mi chiedo valgono dodici della RAI in quell'agosto del novanta e due-tre anni precedenti che portarono a quella legge dove sta perché non protesto
Perché non disse nulla
C'è una connivenza una complicità
Che non la pax televisiva che non la come vogliamo ma c'è stato questi unitaria e ora quindi non ci si può meravigliare se da più parti certamente per quanto mi riguarda con molta forza insistenza si chiede l'andata via di questo gruppo dirigente non c'è dubbio
Non ci sono alternative
Per la salvezza del servizio pubblico e mi pare che sia in filigrana la filosofia che ispira il libro di Pellegrino io sono d'accordo su questo bisogna salvare un servizio pubblico in un Paese democratico per salvarlo servono idee nuove coraggiose anche schemi istituzionali
Interessanti
Di progettazione diversa libro di premio fornisce molti spunti davvero utili però serve anche un cambia Paci e sono le due cose non stanno sì
Questo va un po'in là l'al di là diciamo che l'oggetto della comignoli questa mattina che per la prestazione di proporre dirlo con molta schiettezza anche a Pellegrino cioè non si può fare quello che c'è scritto qui con le cose in più o in meno che mi piacerebbe poi dire ma non si può fare Senussi cambiare aria se non si cambia a Cina cioè questo gruppo dirigente che ha gestito la comunicazione in Italia in questi anni non è credibile per fare alcunché ed in queste cose
E darebbe anzi a queste stesse cose ce le applicasse quel gruppo dirigente un sapore assolutamente irrilevante persino un po'grottesco
Ma voi l'avete voi questo gruppo dirigente che ha spartito
Tutto quello che c'è da spartire
Che fa una una una un so una specie di eutanasia cioè che si proclama contro lottizzazione ma bisogna avere son un pochettino e
Anche le physique du role insomma Ciocco alcune cose che mi ero Dinoi può dire chissà che non deve dire cioè senso che poi la propria vita anche qualche coerenza allora serve una pagina nuova per salvare la RAI in questo senso
Credo che il punto sul quale libro di Pellegrino per esempio mi sarei aspettato ecco
Poteva dare un contributo ulteriore ENEL ridisegno del sistema il meccanismo dei posteri
In quanto ricordi Pellegrino è molto accurato sulla parte diciamo analitica del sistema audiovisivo italiano
E salvo quell'accenno ma adesso non vorrei abitanti del dibattito al cinema che proprio per la sua importanza forse meriterebbe
Un approfondimento specifico ecco sono mi convince lo schema il punto di arrivo di Pellegrino anche se riconosco è un problema di enorme privi boh sere preferibile immaginare una più forte autonomia industriale del cinema e inventare anche su questo qualche assetto nuovo
Ma mentre sulla parte diciamo analitica c'è molto di convincente la fondazione holding con tutte le specificazioni fattibili sulla parte che riguardi potere invece c'è qualche la Cuna in quel dono esempio che vada era impostata in una legge nuova
Che non è una leggina come quella di cui stiamo discutendo in queste ore mi auguro con buon fine per fare il nuovo consiglio amministrazione è una cosa di maggiore portata in una legge nuova
L'attuale schema fondato su Commissione di vigilanza parlamentare così l'amministrazione direzione generale vada profondamente divise superato questo schema tripolare non regge chiaramente più a nessuno dei tre livelli evocati io credo che in un sistema moderno e vorrei proprio chiudere su questo
E maturo per andare verso un meccanismo di emancipazione culturale industriale dell'Italia in Europa
Serba
Un'unica autorità che su integri e superi diciamo così l'attuale struttura del garante delle hit della diffusione della Commissione di vigilanza
Secondo un modello un po'francesi un po'negli Stati Uniti c'è qualcosa che richiami un po'la FCC è il Consiglio nazionale lo divisivo francese cioè ci sono esperienze estere che possono dare del delle risposte
Il Ministro delle Poste e Telecomunicazioni non me ne voglia Paganica ha detto delle cose lei Shen Piaggi nelle ultime ore per cui meriterebbe solo per questo diciamo così di essere inviato in qualche isola deserta diciamo stato sconfessato anche adesso senza non lo dico
Però con incredulità ho ascoltato parole di fuoco contro la libertà di informazione da parte di Pagani
Quale Pagani sta faticosamente maldestramente attendendo al suo ruolo
Sulle concessioni radio televisive ci sono più di ottocento ricorsi la verità quale che pesa delle Poste così come non ha alcun senso e quindi oltre all'ipotesi di un ministero per industria culturale che secondo me è matura e che viene evocata dal libro di Pellegrino ci fu un progetto di legge di cui Pellegrino fu uno dei firmatari credo che attendano di questa cosa serva anche l'abolizione dell'attuale ministro delle Poste
Facendo in verità quello che in altri Paesi civili avviene cioè un ministero diciamo delle Poste
Nel senso stretto del termine e un mistero che si occupi dell'innovazione tecnologica e di tutto quanto l'assetto delle telecomunicazioni che oggi unita invece curiosamente sottodimensionato o messo ai margini
Del lavoro effettivo
Quindi
Una revisione dei poteri un così amministrazione
Della RAI diverso più snello più efficiente
Slegato dalle logiche partitiche ma in questa chiave diciamo
Bando alle demagogie
Legato per deviare che pratiche non vuol dire togliere la sfera di competenza sulla RAI dal Parlamento vuol dire rendere più parlamentare meno partitica la elezione di un consiglio di amministrazione io credo che sia possibile
In un riassetto istituzionale quali quello che oggi è in discussione in Italia anche nella riforma elettorale nella riforma dei poteri istituzionali sia credibile all'Olimpo comincerà a coniugare il termine Parlamento
Rai in modo diverso rispetto a quello che è stato in passato
E infine una direzione generale che non abbia più i poteri di monarchia assoluta e nemmeno costituzionale che a oggi
E anche questo è un punto che va chiarito tra di noi che molti in un breve libro di Pellegrino forse per una doverosa da parte sua visto che è stato a lungo le passioni sanzione come dire forse una doverosa mi rendo conto doveroso gente con l'agreement diciamo così verso Pasquarelli o altri è evidente che Pasquarelli si parla di commissariamento io spero che non sia all'ordine del giorno sul serio questo tema la Pasquarelli ai poteri di un commissario e guardate in base alla legge dieci dell'ottantacinque altra sciagurata legge della Repubblica italiana
Detto regione della RAI ai poteri di un commissario
E poteri pressoché assoluti può fare e disfare senza informare nessuno è un super direttore
Si parla anche un po'impropriamente permettete di di una superamento della come dire fisionomia delle reti delle testate argomento molto scivoloso perché si cade facilmente in pulsioni e tensioni autoritarie perché per superare il male non si deve andare nel peggio ecco però attuale direttore generale persino coordinatore assoluto super direttore delle reti delle testate già infatti la sua attività prevalente
Visto che si parla di conto economico è stata nell'anno passato quello di gettare un po'di discredito
Sulla alcune delle dei programmi migliori della sua azienda chiedono più successo insomma c'era Samarcanda che aveva un grosso successo di pubblico risorge dalla Rai cosa faceva in un'azienda normale voi sindacalisti che operate anche in altri settori della vita
Come dire italiana cioè direttore generale di un'azienda un modello un po'visto che va bene che vende e anche se magari non gli piace però dirà perlomeno so in pubblico beh interessante questo successo commerciale da mentre sarà invece cava
Il prodotto che in quel caso andava bene ecco per dire allora
Questo capitolo enorme varia aperto
Io credo con
Una contributo fattivo della lotta politica mi auguro quindi che i ricordi Pellegrino lo dico anche come un impegno politico
Persino un po'individuale credo che possa servire come base di un ragionamento ecco non lo so
In quali sedi però ecco può essere un materiale da considerare ormai uno dei punti su cui la riflessione può procedere sempreché se siamo convinti tutti si debba non essere elusivi sui nodi politici che oggi stanno attorno a questi argomenti e che mi auguro soprattutto una sede diciamo sindacale prenda pienamente come propria necessità e anche per un suo protagonismo nelle prossime settimane grazie
Adesso
Abbiamo
La si sono cancellati alcuni interventi che erano previsti ecco alcuni amici compagni e docenti studenti onorevoli deputati senatori dirigenti ecco non ci sono più quindi abbiamo per fortuna mila iscritti
Chiedo comunque agli iscritti che esso prenderanno la parola il primo sarà Fulvio Giacomassi mio omologo
E alle il sindacato di contenere al massimo i loro interventi perché nato limiti non avremo proprio la possibilità fisiche materiale di dare brevemente la parola per una rapida replichiamo agli oratori di questa mattina
Fulvio ma io cercherò di essere
Possibilmente Breve eroicamente raccogliendo l'invito
Secondo me il
Libero di di Pellegrino ha un da un pregio cioè che cerca almeno per nove organizzazioni sindacali
Di ragionare attorno all'azienda RAI come un'impresa
Questo ci dovrebbe consentire in qualche misura di valorizzare il patrimonio che dentro la RAI esiste cioè i prodotti le attività le risorse professionali mezzi anche il patrimonio culturale
Credo che questo sia un punto di incontro anche importante perché noi abbiamo alla fine l'obiettivo che è quello ovviamente insieme a tutti gli altri anche dell'occupazione
E credo che sia un ancoraggio importante in mezzo a questo trambusto in mezzo a questa grande trasformazione nel mondo alla comunicazione nel sistema misto che nella crisi dei partiti
In qualche misura la RAI rischia di essere accomunata
Mi sembra però che dal punto di vista invece belle proposte
Concrete operative in modo particolare sull'architettura societario sui modelli societari
Vi sia da parte nostra almeno da parte mia qualche considerazione da fare anche critica
L'ora secondo il mio parere chiaro che qualsiasi architettura o modello societario che si sceglie a monte
Una strategia cioè sonda le scelte a monte poi si adatta a qualsiasi altro quasi si adattano poi i modelli con l'architettura societaria
Io credo che
Il nodo che è stato sciolto che è quello dalla proprietà pubblica un nodo sciolto abbastanza chiaramente
Rimango molto perplesso sul nodo quando si affronta la questione delle Società di prodotto dalla holding nel senso che a mio parere qui si mette in discussione fortemente l'integrità l'unitarietà dell'azienda
Nel senso che il
Oggi tutti stanno parlando di cessione di una Rete stanno parlando di smembramento i vari ora un progetto che configuri
All'interno di
Prego con con terzi
In modo specifico Società degli impianti e Società della produzione credo che in qualche misura questo problema
Ritorni ritorni alla Hannover in maniera in maniera abbastanza pesante
Io sono convinto invece che si possa percorrere un'altra strada cioè la strada è quella appunto di tentare di
Nel separare rigorosamente l'Indirizzo dalla gestione ovviamente e il pluralismo non deve configurarsi deve configurarsi solo nell'ideazione e non no nella gestione
Io credo che sia importante cercare di affrontare il problema dell'assetto organizzativo istituzionale della RAI portando a una revisione una repliche una riorganizzazione dei poteri decisionali
Nei vari organismi portando possibilmente a unitarietà la gestione della risorsa del prodotto e la gestione della progettazione del prodotto
E se non si fa questo operazione io ho l'impressione che si va verso anche non volutamente verso uno uno uno smembramento si va verso una una una separazione una separazione delle varie attività dell'azienda
è chiaro che questo non risponde al problema delle risorse pienamente perché qui si tratta di capire se la Rai a Gambara questo compito lei stessa dovrà assumersi questo compito strategico degli investimenti nella tecnologia solamente lei
Nella nella telefonata e le nell'Investimenti tecnologico nella telecomunicazione oppure nella produzione credo che questo sia un compito
Che non possiamo affidare solamente alla RAI
Allora la RAI Sissi recupera attraverso una separazione l'Indirizzo da tra indirizzo e gestione una unitarietà della gestione del delle risorse nella progettazione del prodotto a mio parere riesce a dare una risposta ai problemi che che noi abbiamo e in secondo luogo credo che per fare quel tipo di attività si fa si possano configurare delle joint-venture ad esempio sulla sulla su alcuni aspetti della produzione come il serial siccome i film masse configuriamo invece società di prodotto
Che dove dove la Rai non avrà probabilmente il in avvenire il controllo pieno ma Dorando là sotto il il cinquanta per cento è chiaro che queste sono aziende Mammano poi andranno e si sposteranno dalla sfera dalla sfera dalla RAI
L'ora io ritengo in definitiva che sia importante cercare di configurare un ridisegno dell'assetto organizzativo e strutturale ma con questa logica cercando di fare su queste attività delle joint ventures
E in secondo luogo provare nel ricapitalizzare l'azienda metterla davvero di fronte alla alla
Alla al mercato metterla di fronte alla alla situazione tutti ben conosciamo se è in grado di reggere trattative oggi l'azienda sotto capitalizzata noi non sappiamo ancora bene
Se ricapitalizzata da equamente con delle risorse
Adeguate come per tutte le aziende riesca a mantenersi sul mercato in termini in termini in termini concreti per cui queste erano in sostanza le osservazioni che a caldo cercavo così di di raccogliere di rappresentare
Dietro richiesta scritte di intervento in un intervento scritto era scritto per poter intervenire poi non è non si è presentato allora a questo punto dopo la parola a Marco Leto che l'ultimo intervento
Che capostruttura programmazione Rai due coordinatore circolo quadrato
Mi chiamo Giovanni in realtà nei mammarie marchio mio fratello Infelisi non vi dico non vi dico chi mi ha scritto questo foglietto perché una gara mai molto bene che ha organizzato questo convegno non merita una nota di discredito no
No molte cose ovviamente sono state dette e quindi molto sinteticamente discussero anche per le ellissi del discorso
Mi sembra che il progetto Pellegrino sia il primo progetto concreto che arriva sul tappeto
E questo diciamo il primo merito che il progetto
Il secondo che a grandi linee mi sembra condivisibile con alcune precisazioni permisero anch'io sarei tentato tutto all'aspetto del settore cinema di tenerlo staccato dalla televisione
Perché mi sembra già complicata il mondo televisivo ad articolare da gestire non ci aggiungerei anche i grandi problemi che al cinema italiano
Anche se capisco l'intenzione dell'autore trovare collegamenti un progetto pubblico generale
Sono anche convinto che le
Il tipo di fondazione può andar bene perché è importante comunque che l'IRI sia messa da parte anche dopo quello poiché sta succedendo o che succeda lì ma anche a prescindere anche se la situazione fosse rimasta tale perché in realtà Living non ha mai dato nulla alla RAI sempre lamentata della RAI si è limitata uno due volte credo a sanare i piccoli definì quando aveva voragini
All'interno della sua organizzazione non ha ricapitalizzato gli capita insomma mi pare tutto negativo il rapporto della RAI Collino
Trovo importante che le l'articolazione avvenga anche tra diciamo ostile società di servizi società più commerciali con un'avvertenza
Che non mi sembra completamente messo a fuoco il concetto di servizio pubblico cioè l'obiettivo che queste società dovrebbero svolge la legge è un servizio pubblico nani nasce credo che un paio agrario da quello di poter riequilibrare il mercato
Perché è un mercato nelle telecomunicazioni affidato solo ai privati potrebbe essere diciamo squilibrato né interessi cittadini qui il servizio pubblico ha innanzitutto una necessità di equilibrare il mercato
Lieve calo significa però che attraverso una programmazione che non può essere simile o uguale a quella privata
Ma deve avere caratteristiche pubbliche non soltanto toccando raggiungendo target di pubblico che il privato completamenti ignora in quanto non commerciale
Ma anche all'interno dei dei grandi generi a avendo una qualità professionale e di contenuti di distinzione per esempio
Credo che oltre dopo molto fortemente che un servizio pubblico non possa così cedere eccessivamente alla violenza
Perché questo è è negativo debba sfruttare elementi positivi della cultura italiana
Un altro aspetto che mi sembra di non condivido pienamente la rigidità con cui Pellegrino immaginarla articolazione de delle reti
Evidente che le reti fatto sono tre debbono avere fisionomie obiettivi e targhe di diverso mi sembra troppo rigida la la divisione che gli fa tre regionale e internazionale Lecce anche perché soprattutto se la fonte di finanziamento della RAI rimane Oltrarno comunque un intervento di quel tipo
Il primo obiettivo che un prodotto televisivo de deve come dire raggiunge e quello del consenso del proprio pubblico e del proprio a finanziatori che poi abbia come dire una uno sviluppo e un'attenzione a quello che anche il mercato internazionale della cultura internazionale sta bene ma non può essere sostitutiva
Assolutamente di quello che è il primo rapporto di necessità che a un pubblico che paga una lesione è un prodotto che gli viene ecco consegnata
Credo anche che però uno degli aspetti che nel libro non sono analizzati ma che mi sembra uno dei cimiteri del problema attuale come oggi la RAI così come domani le due società
Radio foniche televisiva quelle in grigio come sono organizzate perché Oggioni uno dei punti cruciale della della crisi della RAI e l'organizzazione della RAI il rapporto di potere all'interno della RAI il rapporto tra centro e periferia il rapporto tra reti e telegiornali e quello che si chiamano i supporti e che questo qui è il come dire voi sapete che il rally elementi inseriti nei supporti generali sono di gran lunga superiori a quelli che agiscono per esempio nelle reti televisive radiofoniche cioè c'è tutta un'azienda che produce e che è spostata
Invece su un aspetto organizzativo burocratico
Allora il carattere di impresa dovrebbe anche servire come dire arrendere efficiente e moderno un servizio che però per rimane che applica obiettivi
Quello del pubblico del servizio pubblico di servire il più vasto possibile di pubblico per questo importanza che la RAI non si riduca
Vorrei dunque alla sua audience ma dimostra manda BBC che peraltro non ha pubblicità sta ugualmente sul mercato
Ieri nel nel e quindi non è il problema che il ordinanze
Vedesse raggiunta assolutamente in modo tassativo soltanto con una gara al ribasso credo che un grande organismo popolare ma culturale popolare posso ugualmente
Rispondere a questa necessità
Di un servizio pubblico italiana
A andrà una domanda da parte di Vittorio del Duce
Visto che c'è stato un mito che ha saltato l'intervento che ne approfitto per porre solo una domanda quindi niente paura non adopererò il tempo in parte del discorso in molti interventi e è venuta fuori la una posizione che si sente spesso del privato delle soluzioni privata come diciamo risoluzione positiva perché privato mercato eccetera e c'è una sorta di auto compensazione dei Vizzino che vengono purificati da questa questa situazione neanche l'intervento del professor Cavazzuti mi è parso di intendere molto in modo molto esplicito questa indicazione
Ora visto che stiamo parlando di un intervento di medio termine ecco non è un'operazione da domani operazione grossa non la quale diciamo questa questa impresa che rappresenta molto l'italiano comincia a diventare un po'un esempio di modo di essere e vedere anche qualche indicazione per capire come si supera
La tendenza evidente al non rischio che c'è nell'impresa privata italiana dice un denominatore comune
Direi che l'impresa privata e di quella pubblica
E che non si gioca all'anglosassone no quindi questa holding che una proposta molto avanzata proprio per rendere il massimo il piacere del rischio il non sapere verso dove si va a parare
è
Completamente al di fuori della nostra cultura nostra cultura provo si intende di aver creato già tutto il ciclo quindi la FIAT non vuole che la Ford prendo l'Alfa Romeo ce la fa comporre lei abbassò cose giacché la vera per cui è e la distrugge per cui poi tutto
E & diciamo il e M
Giro il vortice nel quale si chiudono le relazioni è un un tipo di vortice assolutamente al di fuori della della competizione ecco quindi questa è la domanda grazie va bene grazie
Di procedere in questo modo
Una risposta
Una precisazione da parte di Beppe Sorrenti
Alcune considerazioni anche perché occorre rispondere queste queste domande gli attori da parte di Filippo Cavazzuti e poi il una chiusura di pochi minuti però che servono
L'affidiamo Bruno Pellegrino
E gli altri relatori rinunciano a parlare perché si tratta davvero di cercare di Vercelli relazionare in tempo utile non farci caccia via
Una precisazione perché Bruno Pellegrino mi ha attribuito una frase che non ho pronunciato siccome però su una questione che sopra per le cose che stiamo discutendo di una di importanza io non ho detto che con le risorse esistenti
La RAI ce la fa ad affrontare il nuovo scenario anzi ho detto
Che se la RAI non si attrezza per affrontare il nuovo scenario che il riepilogo ormoni prodotti nuovi mercati e nuove tecnologie rischierà pidiessino detta americana pienezza trenta il contrario
Però
Mi sono rifatto la domanda proprio per cercare di come dire di approfondire dell'ipotesi ho detto oggi oggi oggi significati e col quadro normativo esistente cosa impedisce alla RAI
Di procurarsi nuove risorse di fare nuove alleanze ad avere nuove parte nascono altre imprese pubbliche o private
Cosa impedisce di ampliare la propria gamma di prodotti così in pro impedisce di Diana andare verso nuovi mercati
La domanda forse
Quindi la Julio ovattato una piccola risposta poi l'affido anche nuove leghino
Mi sembra che ma anche una logica d'impresa
è individuo due punti per cercare di anche se non sono uno non sono un economista un solo un professore valvole conosciuta come la meglio di me di pareggio John due punti che la RAI deve risolvere una si chiama autonomia e l'alta responsabilità
Allora sull'autonomia la mia organizzazione sette anni fa non permetteva avanzò la proposta del Comitato dei garanti che poteva nominare consiglio d'amministrazione non è una richiesta è una proposta come tante
Per cercare di risolvere il problema della separazione col mondo politico comunque dell'autonomia dà modo Poli l'arte la cultura della responsabilità e io latino sollevato un pochino perplesso dalla privazione di Pasquarelli quando dice che una buona parte della responsabilità sta all'interno dell'azienda ma è qualità che impedisce un'impresa di essere tale
Perché al di là dei vincoli esterni delle cose che bisogna chiedere al legislatore poi la Rai il suo gruppo dirigente le risorse interne la gente che ci lavora corse in grado di fare la sua autonomia di progettare
Cioè se no non si capisce che cos'è un'impresa
Se non si è siccome lì si capisce bene l'impresa pubblica e quella cosa che poi insomma deve risolvere le cose dall'esterno dall'altra
Ora da questo punto di vista quindi io pubblico-privato io sono favorevole perché l'ho anche detto all'introduzione se ci sono delle funzioni pubbliche che vengano esercitate dalla RAI ci mancherebbe altro labbra canto del potere pubbliche ce ne sono altre
Se la RAI vuole quelle cose che Bruno Pellegrino spiega così bene nel suo libro si deve dare una mossa pubblico-privato non c'entra nulla perché una impresa o pubblica o privata della vera autonomia e responsabilità
Solo una battuta che mi è originata da un'affermazione del dottor Pasquarelli che annoto punto mi dispiace non ci sia ma d'altronde uno viene parla positiva non è che posso pretendere che gli altri stanno zitti
E il quale dice e ci saranno anche dei centri di produzione esterni che se mai non funzionano ma questo lo posso dire io non lui che il direttore generale della RAI
Lui non può fare l'osservatore delle malfunzione di se stesso
Ecco a meno che non ha aggiunto ma cosa che ha un'aggiunta ogni o imposto agli amministratori di darmi un rapporto incombenti quattro ore perché non funzionano i centri di produzione perché altrimenti lui gioca il ruolo che faccio io che sono un osservatore esterno
Questa battuta mi serve per dire che il problema su cui stiamo girando attorno e a quali indicatori risponde un amministratore pubblico questo è il punto a cui non sappiamo dare compiuta risposta
Un'impresa funziona se gli amministratori la fanno funzionare non funziona per magia voglio dire quindi ci può essere degli amministratori che si assumono evidenti responsabilità quello di corresponsabilità anche a rischio di essere cacciati che il destino di tutti gli amministratori
Però nell'impresa pubblica gli amministratori a chi rispondono
Questo è il punto su cui mi pare anche il libro di Pellegrino sta celtica cerchi di dare una risposta a chi rispondono gli amministratori che devono vistare un'azienda altrimenti dico sono dei direttori generali di un ministero che cioè un ente di erogazione
Come si fa ad avere una Rai che tutti vogliamo pubblica io quando non posato una cattiva informazione rigo C Portuense degli strumenti di mercato per far sì che un'impresa pubblica sia efficiente
Di cui semmai anche il cinquantun per cento rimane in mano pubblica anche perché il quarantanove per cento in mano ai privati sono di pure e semplici portatori d'acqua perché non hanno nessun potere di comando ai vertici uni per la funzione se gli amministratori
Danno unità l'impresa se gli amministratori sono semplicemente gente che osserva un villaggio le di capobanda o di un po'di capi di lancio chiamiamoli così ognuno dei quali fa i propri interessi quelli non so un amministratore la mia sensazione e che oggi l'impresa RAI non è amministrata perché se il direttore generale viene qui a dire le cose che potrei dire io vuol dire che non è amministrata la RAI se il direttore che ne ha pieni poteri non si oppone a questo mondo
Il problema allora è trovare a chi rispondono gli amministratori dalla cosa pubblica possono rispondere solo a un Parlamento che dà degli indirizzi no perché non ci sono indicatori del Parlamento io vado parlo e la Commissione di vigilanza RAI per motivi che a me sfuggono devo dire ma comunque ne faccio
No no non è è ma a questo punto io non sono in grado di dare in indicatori di successo agli amministratori della RAI
Non sono in grado di dire addetti ce l'avete certi obiettività dovete raggiungere posso fare un'indicazione di vigilanza sul fatto che nella parte più delicata dell'informazione politica o dell'informazione con cura non stravolgono il messaggio informativo equestre può essere il compito di vigilanza malati gli amministratori a chi rispondono ora Pellegrino dice gli amministratori rispondono a una holding che a sua volta risponde a una fondazione
Ecco nelle cose che io ho detto prima loro esemplifica botte esemplificavo per dire io metto in testa agli amministratori che oltre alla vigilanza sul che devo che devono rispettare la vigilanza della RAI metto un conflitto di interessi
Metto un conflitto fra chi nomina gli amministratori
E a chi controlla gli amministratori
Ai fini che questo gestiscono in modo efficiente un'impresa e sottolineo in modo efficiente essendo questo l'impresa pubblica
Guardate che il culto dell'efficienza dovrebbe proprio essere nel pubblico
Per un fatto molto semplice che il capitale sociale di quell'impresa dire dalle tasche dei propri cittadini che non mettono capitale di rischio dal quale possono scappare semplicemente pagano tasse e contributi
Dunque ora il culto dell'efficienza che in questo caso dal mio coincide anche con un pezzo da democrazia e lì
Ma come si fa a obbligare gli amministratori a gestire in modo efficiente a chi rispondono
Rispondono a un ipotetico Parlamento esosa di oggi cioè non rispondeva nessuno perché il Parlamento non è in grado di dare questi indicatori ecco perché allora nelle semplificazione che io facevo mettevo in testa gli amministratori persone che hanno interessi
Conflittuali con quelle degli amministratori che ne mettono in punto la che devono impormi all'efficienza
Ecco perché gli mettevo in testa qualcuno il cui compito professionale in testa alla Fondazione
Il compito professionale di questi è gestire qualcosa su cui i cittadini italiani hanno un indicatore di successo della società Price
Delicato allora ecco perché è venuto in mente un museo una scuola un ospedale
Possono fare anche ricerca scientifica ma questa è lontana dalla sensibilità dei cittadini italiani e visitato ad un'impresa o pubblica dove deve essere evidente e trasparente che questi amministratori amministrano in modo corretto non per conto di un padrone
Con quale ci sarebbero indicatori ben precisi ma amministrano per conto di qualcuno che a sua volta a delle funzioni lautamente collettive in questo senso allora ribadisco la mia idea che tutto ciò non torna con il cannone
Perché tutto ciò conta una con il cannone perché il calore diventa un finanziamento a fondo perduto gli amministratori non si sentono sul collo un committente il committente deve essere e deve rimanere lo Stato
Il Comit però su obblighi precisi cioè nessun contratto contrattuali zia amo il rapporto Rai
Pubblico in questo modo ripeto senza dare grande fiducia all'istituzione perché ribadisco la qualità degli uomini e quella che e se uno non vuol fare il direttore generale non lo farà mai anche se a quel titolo e dunque la qualità degli uomini e quella che e le istituzioni possono fino a un certo punto
Si archivia una bordata noi siamo soli qui è sulla sinistra del tavolo quando dite che non sai perché sei finito commissione vigilanza segno di mente ma non sarà qualche cosa di simile
Alle condizioni in cui si trova proprio Pasquarelli quando diceva non sa cosa
Non sa cosa non so cosa ha fatto ecco della democrazia basiliche come semplicemente una per tutta voglio dire quando ai gruppi parlamentari hanno indicato che doveva pare sono rimasto molto sorpreso all'idea della mia indicazione
In questo senso lo considerava nominata ma poi mi hanno spiegato che forse qualcuno
Che razzolava in queste materie come ho mostrato questa mattina razzolava poteva far comodo anche nella Commissione di vigilanza non era una battuta affettuosa
Allora adesso rottura libero che ha suscitato nel suo interesse ma c'era anche la mano dibattito a Bruno Pellegrino mi auguro che mi auguro che contiene
Non vorrei essere sembrato megalomane quando all'inizio della discussione ho detto che non c'erano differenze non c'erano dissensi diciamo non fra tutti quelli che hanno letto il libro che lo hanno commentato con come dire con con spirito libero e critico il dissenso non c'era nella sostanza fra le forze politiche a me è sembrato che diciamo hanno annunciato due tempi un tempo dell'oggi come si rimedia la situazione è un tempo del domani quando potremo dar vita veramente a una soluzione organica per i problemi della RAI allora a quel punto il combinato disposto di Fondazione di holding
è un miscela abbastanza accettato io partirei proprio da qui per dichiarare qui pubblicamente
Una mia preoccupazione
Proprio per questa scissione di tempi che
Rischia di essere molto molto pericoloso per la RAI
La RAI ha delle urgenze
Perché diciamo i i meccanismi involutive che sono politici sociali e culturali economici che pesa no oggi sulla RAI devono essere affrontati cui e subito
Il fattore tempo diventato per l'azienda un fattore decisivo se noi diciamo
Dovessimo trovare delle soluzioni tampone per
I prossimi sei mesi o per il prossimo anno per i prossimi due anni in vista di una riforma che sciolga o in modo
Profondo le sistematico le contraddizioni in cui questa azienda dalle grandi potenzialità manca dai grandi vincoli e posta oggi faremmo la cosa peggiore che si possa fare questa azienda
Lo dico perché
è in corso una riunione della Commissione parlamentare di vigilanza la soluzione che si prospetta non mi convince affatto
Cioè una con una soluzione di sostituire il consiglio di amministrazione di sedici membri con un consiglio di amministrazione anche se di diversa promanazione non direttamente nominato dalla commissione parlamentare vigilanza ma del presidente del
Di Camera e Senato che poi non so se possono costituzionalmente nominare degli amministratori se non passando
Ecco mi pare una soluzione tampone di quelle che lasciano intatta
Tutte le difficoltà le contraddizioni e le carenze dell'azienda pubblica
Sostituendo un un un consiglio pletorico con un Consiglio magari più asciutto che si trova a operare nello stesso contesto di difficoltà
Si è detto diciamo di un dominio assoluto del potere del parlamento nell'indicazione della soluzione possibile per il governo dell'azienda
Però si constata anche
Che il Parlamento proprio per i meccanismi diciamo dei le procedure tipiche del
Azione diciamo di legislativa cioè bisogna preparare un disegno poi questo disegno deve essere esaminato dalle commissioni poi deve andare in Aula
è unite era abbastanza Complesso del lungo e quindi inevitabilmente oggi il parlamento non sarebbe in condizione di nominare in consiglio d'amministrazione con delle nuove regole potrebbe nominare il consiglio d'amministrazione con le vecchie regole no invece per fare questo ha bisogno di un decreto o mi sbaglio
Io mi domando
Bisogna andare a un decreto allora sei il decreto
Se di un decreto c'è bisogno questo decreto inevitabilmente deve essere di promanazione governativa allora mi domando perché
Quando io mi son permesso di suggerire all'inizio di ottobre cioè quando il libro uscito di sulla base di un consenso che si era determinato sull'idea della fondazione della holding si poteva
Pensare a una concertazione fra governo e Parlamento fra presidenza del consiglio e commissione parlamentare di vigilanza per procedere a un
Avvio Dio una riforma che desse delle prime sostanziale risposte
Alla alla alla al problema della RAI si è invece fatto passare del tempo e adesso siamo nella fase in cui
Si tenta di avviare un comunque una concertazione fra commissione parlamentare vigilanza del Governo
Per una soluzione transitoria tampone e qui io trovo questo molto pericoloso trovo molto pericoloso perché lascia fuori
Dal campo la questione fondamentale di chi è l'azionista RAI visto che lì vi è già stato un cattivo padre come ho detto nel passato perché non è vero
Che non ha esercitato l'influenza sul direttore generale è stato anche diciamo assente
Dove invece doveva essere presente nei piani e tecnologici indenne né negli obiettivi produttivi è stata assolutamente assente
Allora noi lasciamo diciamo questo problema fondamentale dell'azionariato diciamo fuori dal gioco e delle decisioni di queste ore
Lasciamo diciamo indeterminato il problema dell'aumento di capitale che è indispensabile cioè in tutto una serie di problemi che ci sono diciamo decisivi che la RAI
Deve deve deve affrontare e risolvere oggi che rischiano di dover essere affrontati quando sarà troppo tardi quindi la mia idea
E che diciamo
Dopo la la la riunione della Commissione parlamentare di vigilanza ci sia una riunione fra la Presidenza del Consiglio e la presidenza la Commissione parlamentare di vigilanza per valutare se non esistano i termini
Per o diciamo progettare un atto governo di transizione
Della RAI pensando non alloggi ma pensando al futuro dell'azienda e cominciando a dare delle risposte di natura strutturali profonde perché i rischi di involuzione dell'azienda sostituendo semplicemente un consiglio con un altro Consiglio che peraltro nel momento in cui si siederà avrà bisogno di mesi per cominciare a capire la complessità
Del di un'azienda e così articolata e
E multiforme come come come la RAI penso che non non il processo involutivo che in atto e che visibile possa determinarne un un collasso
Ne parlo diciamo
Con con spirito di di di servizio siccome diciamo una complementarietà fra il Governo e il Parlamento si è resa indispensabile proprio per il fattore tempo mi domando se questo sforzo non lo si debba compiere
Pensando ha qualcosa in più rispetto alla soluzione tampone che si prospetta
La la polemica diciamo innescata da da Vincenzo da Vincenzo vita
Sul sulla sulla questione no sulla questione della della legge Mammì il mio giudizio più severo di quello non poteva essere una legge nata
Però diciamo se volessimo andare a discutere in profondità la questione
Io dico che diciamo il giudizio critico sulla legge Mammì
Può essere espresso da molti punti di vista
Il punto di vista di allora diciamo della della tua parte era che diciamo quello fotografava agli interessi de di un gruppo privato in complementarietà con la RAI
E naturalmente usava diciamo l'arma del del dei cosiddetti spot che diventò un uso sembra quasi uno a causa di una terza guerra mondiale
Il mio giudizio critico sin da allora era che questo tipo di approccio al problema cioè la guerra degli esposti alla questione Berlusconi
Era arretrata rispetto alla necessità di pensare a una legge che risolvesse subito la questione delle nuove tecnologie perché da quella legge manca totalmente
Tutta la parte che riguarda alle televisione appagamento lo sviluppo dei satelliti cioè la
Lei la realtà che si prospetta da oggi a domani per una legge che pensa alloggi e a e al passato invece vogliamo far una legge per l'oggi e il domani siccome questo è un difetto tipico
Della del legislatore italiano cede arrivare sempre a a ciclo conclusa da bonificare una situazione dopodiché comincia la critica sul far West Marta Roberta nasce proprio dal fatto che non c'è una nessuna lungimiranza
A loro o si decide a una che si va verso la deregulation
Per cui le cose vanno come vanno
Oppure se si vuole regolare si deve regolare pensando alle prospettive agli scenari futuri cosa che invece in quel dibattito nessuno si è premurato di fare insomma la preoccupazione
Era nel conflitto fra interessi consolidati e interessi che in qualche modo si
Affacciavano
Su c'è un diciamo i punti di maggiore dissenso che ho che ho sentito riguardano diciamo questo problema del cinema
Nella soluzione da me indicato non c'è diciamo il tentativo di re ingessare in qualche modo l'industria cinematografica
C'è sempre stata una richiesta soprattutto dei degli autori dei registi degli uomini di cinema di sganciare
Se possibile i processi industriali cinematografici dal dai processi diciamo industriale televisivi perché diciamo alla dipendenza del il pensare il cinema per il cinema lo smog allora io ho detto
Se vogliamo siccome in Italia e meno in questa fase
Non si può prescindere dal danaro pubblico perché il cinema si fa con i soldi della RAI con i soldi dello Stato e pochi con soldi privati e questo è un difetto profondo e grave
E si fa diciamo con una struttura pubblica lenta autogestione cinema e che è in una fase involutiva e si fa attraverso la RAI passando vai forche caudine del del delle reti che producono
Innanzitutto per sé e poi un po'per il mercato siccome quello che manca al a alla al cinema italiano non è tanto lo spirito creativo l'artigianato manca un contesto industriale
Dovessi razionalizzino in qualche modo il processi produttivi pensando prodotti il cicli di sfruttamento al mercato allora l'idea di separare anche all'interno di un contenitore generali che è una holding quindi una finanziaria che ha divida
Servizio e impresa
Sta proprio serviva a mettere su gambe diverso i processi industriali per il cinema preservando il cinema e preservando l'artigianato e soprattutto evitando questi queste commistioni di tipo assistenziale fra il produttore pubblico lo Stato oppure lenta autonoma gestione Cinema o Cinecittà con dei produttori quale non mettano mai in mano al portafoglio e questo non è possibile
Invece se si va verso una società
A capitale misto la presenza dell'azionista privato inevitabilmente già un primo passaggio implica un'assunzione di responsabilità non solo nel conferimento di capitale mantenere Institut perché a quel punto non è più la mammella pubblica da succhiare un'impresa in cui si
Col corresponsabile
L'altro l'altro problema che sollevava
Pasquarelli ma anche altri poi l'hanno sollevato è la differenziazione delle reti
Io penso che noi dovremmo fare uno sforzo di immaginazione per trovare dei dei caratteri ulteriori nuovi perché diciamo definire la natura e la funzione di servizio pubblico era anche are in una condizione di Monopoli
Sono state meno chiare in una condizione di competizione pubblico-privato perché tante funzioni tipiche del servizio pubblico e sono state diciamo
Come assume riassunte anche dall'operatore privato adesso diciamo per Ri.Ca.Ra. teorizzare la RAI nel senso di servizio pubblico
Alcuni connotati bisogna darsi arie sono lo sviluppo delle tecnologie come questione nazionale per un salto qualitativo delle infrastrutture che sono indispensabili per l'organizzazione intelligente del mercato che poi sarà quello che conserva perché fino a quando il sistema implosivo si gioca sempre sulle onde anziane la competizione di proibitiva perché a dei tassi tinte di ingresso troppo alti e la remuneratività comunque molto basse il e c'è questo questo plafond del del del mercato pubblicitario fino a quando non avremo un sistema tale satellite in grado di riarticolare il sistema e quindi di portarci verso la televisione a pagamento i nuovi servizi nel libro è abbastanza ben descritta noi un salto di modernizzazione non l'avremo
Quindi diciamo connotare il servizio pubblico dal punto di vista degli obiettivi di del tecnologici
Da un punto di vista l'obiettivo della sfida produttiva perché anche se io colloco nella logica di impresa e di mercato la società di produzione audiovisiva
è evidente che questo è uno dei modi per evitare la colonizzazione culturale perché quando si dice che noi siamo tributari verso il Giappone verso gli Stati Uniti perfino verso il Sud America di prodotto audiovisivo allora il problema
E dichiarare o una nostra impotenza definitiva oppure ad impostare le cose in modo tale da poter conseguire qualche risultato nel tempo anche se la partita Emmott è molto difficile
E infine una caratterizzazione del del delle reti perché è una la radiofonia è molto più semplice il problema anche su questo siamo tutti quanti d'accordo che non non può essere il parente povero della televisione è opera pur essendo un media diverso dal quello televisivo la radiofonia opera come la televisione quindi con del dei vuoti durante la giornata
Clamorose con degli in caso in alcune ore tutti quanti fanno la stessa cosa invece la la radiofonia potrebbe essere specializzate per i giovani con la musica l'informazione per i servizi eccetto ma per la televisione l'indicazione chiodate che è un'indicazione di massima però in cui credo
è che le le lettere tendenze tipiche della Società dell'Informazione oggi il micro al macro la cosmopoliti cioè uno avvitamento locale
Che è un bisogno di comunicazione delle comunità locali regionali soprattutto un nel nel nel nel nella nell'Italia delle delle cento città delle tante Regioni dall'altra parte il bisogno di mantenere un un un connotato nazionale e al tempo stesso non chiudersi in un contesto puramente domestico ma andare a intercettare lì i processi di internazionalizzazione distributivi oltre che produttivi e di consumo mi parrebbe un connotato di servizio pubblicato a mente
Viene sempre lo stesso tipo di obiezione ma così fine rischiamo di diciamo indebolire la Rai rispetto al concorrente privato che ha tre reti tre reti più o meno generaliste e quindi come si fa io penso che per quello che ho ho sempre parlato di una Rete nazionale una Rete vedere federalista in qualche modo regionale perché la somma delle tante ordinanza regionale se ben giocato comunque consentirebbe alla RAI non solo di intercettare nuova pubblicità e promuovendo nell'ambito regionale perché lì non c'è ancora una sta non è stato ancora sparpagliata bene la palpebra
Ma sul piano internazionale io ho parlato sempre vocazione internazionale il che significa che non è detto che un canale a vocazione internazionale debba perdere il contatto con il pubblico nazionale si tratterà
Di avviare una programmazione che non sia provinciale che sia mirata su un target sovranazionale
Usando non solo le tecnologie disponibile oggi cioè Hertziana e sul piano nazionale ma a livello internazionale il cave il satellite quindi è un'operazione lungimirante che serve a predisporre la RAI
Come punta di diamante del sistema dell'informazione italiana in una integrazione sovranazionale
Quindi io insomma penso che noi
Possiamo far molto se teniamo a accesi i riflettori su questa sì questo dibattito chiudo
Con una una critica no non non voglio parlare a tutti i partiti anche se questo sarebbe per certi versi giusto ma ne parlo soprattutto al mio è una critica vibrata venatorio socialista per per il sì o per il Silenzio preoccupanti di opporsi ho fatto questo lavoro in una condizione di relativa solitudine lo diciamo e anche da una posizione di distacco critico proprio perché volevo che fosse un contributo a tutto a tutta a a tutti gli gli operatori insomma senza senza distinguo discrimine politici però si è persa diciamo in questo Casio nella tradizionale capacità di essere protagonista della riforma della società dell'informazione si gioca dell'immenso si gioca di basso profilo
E questo è veramente una cosa siamo molto preoccupante perché sei
Segnalatore di una difficoltà del Partito Socialista me ne rammarico molto se invece il segnalatore di una
Difficoltà in generale delle forze politiche che ha un appuntamento storico come questo perché si sapeva che si sarebbe arrivati al punto in cui bisognava voltar pagina non solo per la RAI per il sistema di informazione sono complesse
E la scadenza era queste e non vedo progetti organici ringrazio degli apprezzamenti di dire che questo è un progetto diciamo anche noi a tutto tondo ma il fatto che non ci sia uno sforzo di ragionare a tutto tondo Silvio si ragiona un po'come sta capitando anche nella Commissione parlamentare di vigilanza
In in in rimessa
Su sullo sfondo ci vorrebbe andare sono la soluzione tampone sulla Sava e quindi c'è un mandato da parte almeno in linea avanzata da parte di A a te a dire che secondo me una l'assoluzione provvisoria purtroppo i partiti ci arrivano male a questo appuntamento
Ma somma è comunque una soluzione sbagliata getto benissimo bene allora grazie come vedete noi abbiamo cercato di come si può dire declinare al futuro delle preoccupazioni che abbiamo che sono presenti che sono forti nessuno sottovaluta le nostre preoccupazioni particolarmente riguardanti temi della sotto sottoutilizzazione del personale concentramento tutte cose riguardano lessi un linguaggio sindacale
Sono ben presenti ringrazio tutti i convenuti gli ospiti a nome della CGIL della CISL e della UIL e in modo particolare Bruno Pellegrino e autore del libro e il senatore Filippo Cavazzuti che non solo è un validissimo economista ma è un nostro almeno e siamo sicuri e quando qualcheduno lo vedrà finalmente l'Inter edizione la Commissione di vigilanza sarà assicurato varato dal sicura
Grazie
Per cui