La proposta del Governo italiano d'istituire un tribunale internazionale sui crimini contro l'umanità perpetrati in Bosnia-Erzegovina

Radio radicale abbiamo i nostri microfoni Claudio Vitalone ministro del Commercio con l'estero è stato più volte anche alla Farnesina
Esponente della Democrazia Cristiana colui vogliamo parlare della situazione dell'ex jugoslavi dei rapporti con le repubbliche dell'ex Jugoslavia ieri il Presidente del Consiglio Giuliano Amato annunciato quella che alcuni giornali hanno chiamato
La Norimberga per l'ex Jugoslavia ecco lei cosa ne pensa della proposta di istituire un tribunale internazionale per i crimini e di guerra nella ex Jugoslavia era finalmente l'ora una proposta di grande rilievo giuridico e politico ma è una proposta
Che l'Italia aveva già avanzato in diverse sedi internazionali anche con riferimento ad altre violazioni
Del diritto che la collettività internazionale certamente a a presidiare interessi fondamentali sui quali oltretutto
Riposano le relazioni internazionali abbiamo già avanzato
In sede di Nazioni Unite questa proposta come riferimento ai crimini che forniscono la collettività internazionale oggi abbiamo ritagliato questa strategia sullo specifico di una realtà che esige delle risposte molto perentorio delle risposte ferme
Non è accettabile non si può assistere attoniti inerti con uno sgomento a tutto ciò che sta accadendo
Nei territori della ex Jugoslavia è una risposta di fermezza e una risposta peraltro ispirata ai grandi principi ordinamentali si tratta di ricostruire all'interno delle sedi proprie che potrebbero essere la CSC è ma la stessa comunità
Europea
Le regole attraverso le quali si possono perseguire non soltanto gli stati che con i loro comportamenti trasgrediscono agli obblighi di solidarietà che tutta la collettività internazionale a rispetto ad avvenimenti che violano
I diritti fondamentali dell'uomo ma anche responsabilità specifiche quindi una istanza giudiziaria che sia dotata dei poteri necessari per infliggere sanzioni internazionali
A carico degli Stati ma anche a carico degli individui
Quindi finalmente i diritti umani diritti civili che siano perseguiti con un'autorità con un fusto con uno strumento e con un'autorità adattata credo che io
Devo sottolineare con particolare soddisfazione
E questo risultato perché il coronamento di una battaglia condotta in moltissimi fori internazionali ho ricordato l'Assemblea delle Nazioni Unite era dedicata alla lotta al narcotraffico anche lì erano in gioco dei valori
Nei quali si costruiscono i principi della della convivenza internazionale ne abbiamo parlato in sede di consiglio d'Europa ne abbiamo parlato in sede comunitaria finalmente questa idea prende corpo definisce i suoi contorni adesso vi sarà questa e commissione di alta specializzazione che in tempi brevissimi non sarà più di un mese
Dovrà definire i contenuti concreti della proposta farà Massimo il nostro impegno politico il nostro sforzo perché in tutte le sedi internazionali a cominciare anche dalla CSC era la Conferenza per la sicurezza e la cooperazione in Europa si possano veramente attraverso una adeguata riduzione dei principi di sovranità lo stesso principio che nell'articolo undici della nostra Costituzione e che da vigore direi sostanza
Il al lo stesso consiglio di sicurezza alla alla struttura all'Organizzazione delle Nazioni Unite attraverso questa riduzione della sovranità
Si possa veramente creare una fede nella quale questi comportamenti possono essere adeguatamente perseguiti e censura
Ecco ma lei come giudica però che contemporaneamente il nostro ministro degli Esteri capo della Farnesina colombe andato proprio da Milosevic da uno di quelli che dovrebbe essere forse giudicato proprio per i suoi crimini di guerra ma l ministro Colombo ha detto con molta chiarezza
E la linea di governo è pienamente concorde su questo
Che la iniziativa si colloca nella riaffermazione dei principi dei valori che la comunità europea ha già più volte ha ribadito affermato e nelle molteplici risoluzioni che si sono definite sulla vicenda
Ex Jugoslavia il ministro Colombo ha preso un'iniziativa che certamente generosa che certamente apprezzabile di ribadire questa questa strategia della Comunità europea i due negoziatori che hanno avuto il compito è dalla comunità e del dalle Nazioni Unite
Di condurre in maniera rapida conclusione il tavolo negoziale
E hanno già espresso la loro adesione sulla iniziativa di Colombo credo che si debba rimarcare che e un gesto compiuto dall'Italia in perfetta sintonia con gli alleati
Della comunità con tutti gli alleati che sul piano internazionale seguono con trepidazione
Lo svolgersi di questa tragica vicenda
E credo che sia stato un contributo rilevante che sarà certamente un contributo io mi auguro
Rilevante proprio ai fini della conclusione positiva del processo negoziale in corso
Ecco ma come mai la comunità internazionale resta rimanendo per tanto tempo sempre linea attonita quasi una buona parte anche indifferente a quello che succede nella ex in USA ma non ci sono proprio strumenti lo
Indifferente non direi credo che la collettività internazionale per troppo tempo a immaginato
Con una speranza che certamente si è rivelata certamente illusoria che si potesse trovare in questa tragedia della ecco io con l'aria una composizione nella quale fosse dominante la logica del confronto e delle negoziato purtroppo
Le responsabilità primarie del governo di Belgrado hanno dimostrato e questa prospettiva era assolutamente ingannevole
Quello che è accaduto e sulla coscienza d'Europa del mondo intero vorrei dire ma principalmente sugli autori mandanti coloro che hanno ispirato questa bieca strategia della purezza etnica della purificazione dei territori questo esodo biblico al quale sono costrette moltitudini innocenti
E oggi finalmente vi sono segni di una attiva reazione che vanno dalle misure di embargo che sono state decapitate e dalla collettività internazionale attraverso le risoluzioni del Consiglio di sicurezza
E dalla comunità
Europea e attraverso una crescente pressione delle diplomazie internazionali per far cogliere al Governo di Belgrado tutta la riprovazione l'isolamento nel quale si è cacciato a causa di queste scelte
Che sono certamente delle scelte considerate ecco ma a questo punto la comunità internazionale secondo lei cosa dovrebbe fare continuare con le pressioni diplomatico adottare anche altri strumenti
Ma io credo che debba essere esplorato fino in fondo la possibilità negoziale senza dimenticare che esistono degli strumenti già applicati a livello di Consiglio di sicurezza per ottenere il rispetto delle risoluzioni delle Nazioni Unite
Io credo che ormai siamo ad una svolta significativa penso che gli avvenimenti di queste ultime ore che pure non comportano in assoluto l'opinione che tutto sia definitivamente risolto certamente lasciano intravvedere
Dei consistenti spiragli di tregua lasciano intravvedere che le operazione di pièce che i Ping possano essere a cresciute possono davvero consentire di stabilire una sospensione
Delle violente armate su quei territori e possono dare la voce
Al negoziato un negoziato che ha già fatto ampi passi avanti per merito dei negoziatori soprattutto sopra ma per merito anche delle entità internazionali che di cui i negoziatori sono espressione io mi auguro che non sia necessario ricorrere agli strumenti estremi
Debbo peraltro dire che esistono ancora degli spazi all'interno dei quali è possibile attraverso un'opera di interdizione anche di tipo militare impedire che continuino i gesti di aggressione che Belgrado in particolare ma anche altri suddetti sono responsabili in questa vicenda
Questo senza volere naturalmente porre sullo stesso piano profili contenuti di responsabilità affatto e diversi dico tutti costoro che hanno la possibilità di sottrarre ossigeno alla crisi di restituire la voce
Al dialogo e di pace possono finalmente rendersi conto che non esiste alternativa al negoziato che qualunque altra strategia è perdente e meriterà delle risposte gradualmente
Sempre più ferme e il più per messe nere da parte della collettività interrato ecco lei ha detto la il regime di Belgrado isolarmi e proprio isolato perché si parla molto per esempio di contatti di Kohl di rapporti con la Russia e così via
Io escluderei categoricamente che vi possono essere delle solidarietà verso coloro che hanno con una idea assolutamente direi io razionale condotto il paese sul nel baratro profondo di questa guerra civile che suscita orrore e riprovazione impegno
Non vi può essere un minimo di solidarietà credo sul piano politico sul piano umano sul piano della solidarietà verso cui coloro che hanno innescato questa tragica spirale
Di vendette di violenze che purtroppo occorre dirlo con molta consapevolezza e con altrettanta amarezza rischia davvero di additare una spirale di ritorsioni che chiarirà
Il tessuto sociale in questo Paese in questo martoriato Paese in queste martoriate aree geografiche Querte per alcune generazioni
Ecco che ci vuole un grande scatto di recupero della solidarietà umana la consapevolezza che la strada lungo la quale ci sono avviati i i tentativi sino ad oggi
Direi sterili dei negoziatori
Debbono essere perseguiti con grande tenacia
Idem questi tentativi debbono conclude l'ad un risultato non vi è una prospettiva diversa non vi sono possibilità diverse la violenza la guerra e a tutto ciò che è accaduto che ha suscitato l'orrore lo sdegno della collettività internazionale
Non può certamente
E comunque godere agevolare la soluzione del confronto e deve essere condotto con gli strumenti della politica con gli strumenti della razionalità diplomatica
Senta la Lista Pannella aveva appunto premuto sulla Presidente del Consiglio perché fosse adottata un'iniziativa forte nei confronti dell'ex Jugoslavia mandi anche un'altra richiesta sempre per quella regione il riconoscimento della Repubblica di Macedonia avverrà questo riconoscimento da parte dell'Italia quando questo problema che è un problema che alle sue complessità
Debba essere affrontato e risolto con una grande con un grande sforzo di coesione all'interno della comunità al dodici non vi possono essere fughe in avanti è un è problema che certamente deve essere risolto che deve essere risolto onde evitare che si possono anche lì
Caricare di tensione delle situazioni che già sono ampiamente conflittuali dobbiamo dirimere in Radice qualunque veicolo qualunque fine focolaio
Di di di contrasto che possa poi accedere come è successo per la Croazia prima per la Bosnia
Dopo questi conflitti che diventano indù inabili ingovernabili quando si contagiano così diffusi lamenta di intere aree territoriali nelle quali
Ci sono delle tradizioni antiche di convivenza multietnica e che purtroppo all'improvviso sono esplosi facendo intravvedere il direi anche
Storicamente il fallimento della illusione che aveva comunque sentito per tanti anni sotto regimi di tipo totalitario di contenere lì arginare
Queste tensioni
Oggi il discorso della Macedonia deve essere affrontato deve essere affrontato con la collaborazione attiva del governo di Atene deve essere affrontato superando le difficoltà che vi si oppongono esistono delle soluzioni negoziali che sono già state affacciate
E si tratta di superare
Le ostilità le incomprensioni che ancora fino ad oggi hanno impedito di giungere a livello di Brussel ad una decisione unitaria quindi lei dice bisogna attuare riconoscimento ma nel quadro della comunità dei dodici convincendo Atene
Questo mi sembra che sia uno degli elementi necessari delle decisioni che debbono essere decisioni percorrendo quindi sono decisioni che esigono l'adesione di tutti i partner dei dodici
Bene la ringraziamo ringraziamo Claudio Vitalone ministro della Commercio con l'Estero per questa intervista come abbiamo sentito dedicata ai problemi alle vicende alla tragedia dell'ex Jugoslavia