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Buona sera bentrovati all'ascolto di radio radicale Errigo Salvatori in voce però verso tutto il nostro spazio di approfondimento sui temi dell'ambiente del territorio professore buona sera
Ora però il collegamento telefonico Aldo Loris Rossi urbanista docente di progettazione architettonica Università di Napoli Federico secondo che i nostri ascoltatori
Ben conosco allora oggi torneremo a parlare della nostra Italia fragile di questa penisola difficile difficile forse da difendere perché come sapete la settimana scorsa insomma è bastata la prima forte pioggia con vere e proprie
Bombe d'acqua adesso così si chiamano i precipitazioni fino duecentocinquanta millimetri in sole due ore a riportare in morte e devastazione un territorio già fragile pensate che un recente studio di Legambiente ricorda che dal due mila dieci al due mila sedici in Italia si sono registrati duecentoquarantadue eventi meteo catastrofici
Di cui cinquantadue casi di allagamenti da piogge intense novantotto casi di danni alle infrastrutture piogge intense
Cinquantasei giorni di stop al metro e treni urbani otto casi di danni al patrimonio storico quarantaquattro casi di eventi tra frane causate da piogge intense trombe d'aria e quaranta esondazioni
Fluviali insomma disastri che hanno causato la morte come diciamo di oltre cento quarantacinque persone l'evacuazione di oltre quaranta mila questo il dossier di Legambiente che parla di un'ecatombe
Dovuta incuria scarsa programmazione che ha un costo molto notevole tra il maggio del due mila tredici del dicembre due mila sedici per cinquantasei casi di stato di emergenza
Sono stati accertati danni per circa sette virgola sei miliardi di euro per patrimonio pubblico privato e attività produttive in tutto questo lo Stato ha stanziato solo circa il dieci per cento pensate un po'di quanto necessario
Settecento trentotto milioni di euro erogando né fino ad oggi circa seicento diciotto milioni così
Abbiamo dato anche un po'di cifre insomma territorio italiano fragile che amplifica figli affetti degli eventi
Mettere logici una popolazione esposta a rischio alluvioni soprattutto in diverse aree del paese e sette milioni di italiani vivono con l'incubo frane e alluvioni dunque il dissesto
Idrogeologico perché l'Italia è uno dei paesi europei maggiormente a a rischio per quanto riguarda questo fenomeno dissesto idrogeologico di cui qui parliamo spesso in questa nostra trasmissione con regolarità qui ove asciutte
Di radio radicale cioè l'ultimo rapporto redatto dall'Ispra che l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
Per il due mila quindici che parla di ogni anno ogni anno sono oltre un migliaio gli eventi franosi che colpiscono il territorio nazionale il che mette in pericolo circa sette milioni
Di italiani che vivono in aree a rischio idrogeologico stiamo parlando del dodici per cento pensate un po'della popolazione totale
Che risiede nell'ottantotto per cento dei comuni esposti al pericolo di frane
E alluvione di questi sette milioni a rischio circa un milione e vive in aree a pericolosità da frana elevata e molto elevata e sei milioni in zone alluvionati riclassificate a pericolosità
Idraulica media sono diverse regioni in generale diciamo quelle più fragili sono la Valle d'Aosta Liguria e l'Emilia Romagna la Toscana le Marche il Molise
E la Basilicata le cause quali sono quelle che denunciamo sempre qui a radio radicale ovvero il consumo del suolo la cementificazione massiccia il disboscamento la mancata manutenzione del territorio particolare
Il suolo appunto è consumato attraverso edifici strade parcheggi e così via ed è passato dal due virgola sette per cento dalla superficie totale del Paese negli anni Cinquanta al sette virgola sei per cento del due mila sedici
Dunque in termini assoluti il consumo del suolo ha intaccato ormai ventitré mila trentanove chilometri quadrati
Del nostro territorio insomma professore che cosa è stato fatto in questi anni per mettere in sicurezza le nostre città da questi rischi
Ai lati Ilarione chiare impressionante
Il problema è che c'è una inadeguatezza
Né il potere né collettivo a controllare la pianificazione c'è in fondo chi costruisce dappertutto in tutti i modi intente a barare ammette un limite ambientale allora quel signore che nessuno rispetta le leggi sul governo del territorio che pure esistono il risultato veramente questa catastrofe
è un deterrente a uscire sempre più dal controllo il il risultato è che diciamo e Clint attore di cui tu parlavi però mi chiamo non si vede una politica in grado di contenere quinta privata Jarier anche perché non esiste in Italia una volitiva pianificazione in generale del territorio allora è evidente che tenta questa politica cioè non si può controllare lo sviluppo
Nel territorio e non si può appunto governare
Le aree a rischio e intervenire su quelle più o come dire bisognoso di di intervento il risultato è che tutto un caos che avanza
Senza alcuna legge e senza alcun rispetta l'ambiente
Ascolta si dice spesso che non ci sono i soldi ma ci siamo resi conto che in realtà i fondi ci sono perché i soldi per mettere mano all'Italia che si allaga che frana che uccide di cui stiamo parlando ci sono appunto come stavamo dicendo perché a leggere le tabelle della struttura di missione contro il dissesto idrogeologico
La presidenza del Consiglio dunque del governo abbiamo in particolare diamo un po'di cifre agli ascoltatori sette virgola sette miliardi di euro da spendere entro il due mila ventitré per rinforzare argini
Costruire scolmatori e casse di espansioni per le piene queste sono opere diciamo così di ingegneria idraulica se non sbaglio che sono molto importante allargare i canali tombati tirare su i muri di contenimento per fare dunque ciò che avrebbe evitato molte stragi non mi fu dal nubifragio del passato e forse anche quella di Livorno della settimana scorsa
Poi però uno va a vedere quanto è stato effettivamente speso sul territorio per il piano Italia sicura lanciato dal governo Renzi nel maggio del due mila quattordici
E si ritrova davanti ad una cifra che racconta di un Paese che non vuole imparare da se stesso e dal suo passato perché sono appena centoquattordici milioni di euro punto spesi in questi anni sta parlando di meno dell'un per cento del totale a disposizione insomma
Un passo da lumaca in affanno professore da cosa è dovuta questa lentezza secondo
Ma tutti conosciamo appunto alla burocrazia italiana
Il labirinto entro il quale è così salita a muoversi e poi chiaramente gli interessi di parte e quindi c'è una lotta intestina spaventosa chi controlla diffonde il risultato è da scemi paralisi generare il problema è che bisognerebbe individuare le autorità in grado di governare questi fenomeni Center in carica come dire supervisione
E qui entra collaborare con la collaborazione interdisciplinare è evidente che il problema il fratello dal Governo del territorio non si riuscirà mai ad affrontare purtroppo divelto la vecchiaia degli enti locali ed è la lotta in Cristina che si rivolgeva agli inquirenti per controllare i fondi quindi è un problema CEO avrebbe bisogno di tutto il settore
Bisogna essere ristrutturato profondamente individuando appunto il i responsabili invito dal governo del territorio nelle singole aree tenerlo a mente procedere
Alla luce del sole perché è evidente che la lotta per controllare i fondi e spaventose che i partiti usano tutti i mezzi per impadronirsi di questi fondi
Allora Mauro Grassi che è tecnico della struttura di missione del Governo per il dissesto idrogeologico ha dato su Repubblica il dodici settembre dei dati impressionante però i dodici mila chilometri di pericoli e dice guardate che il pericolo viene da sotto cioè dare quelle migliaia di chilometri di torrenti e canali cementificate tombati che passano sotto le case sotto i palazzi
Una stima attendibile ha calcolato che in Italia ci sono dodici mila chilometri di corsi d'acqua tombati eredità soprattutto dell'urbanizzazione diciamo così
No ma dalla vera e propria Urban senza senza diciamo così della vera e propria urbanizzazione napoleonica che preferì ingabbiare lì per ridurre appunto le malattie d'altro ma anche per trovare nuovi spazi su cui costruire allora la domanda è adesso dopo quello che è accaduto la settimana ha scorso scorsa Livorno a Livorno a quante Livorno ci sono adesso
In Italia quali altre sono le situazioni critiche per esempio a Milano ne abbiamo già parlato qui a radio radicale da anni si studia
Come controllare per esempio il Seveso il fiume tombato che scorre come sapete sotto il capoluogo lombardo per una trentina di chilometri e che spesso appunto ha creato al problema è nella lista dei casi più delicati c'è anche Genova ovviamente
Come sapete è una città colpita spesso al dissesto idrogeologico che sotto le sue strade a cinquantaquattro chilometri di corsi d'acqua
Ingurgita Dida gallerie che si sono dimostrate negli anni pericolosamente troppo strette tant'è che sono stati aperti dei cantieri giganti per adeguare
In maniera diciamo così tra unica il Bisagno il Fereggiano e costruire canali scolmatori si parla anche di Massa e Carrara che hanno situazioni sotto osservazione così come a Olbia ricorderebbe
I casi di sesso idrogeologico di un paio d'anni fa se non sbaglio poi in Sardegna ci sono altri mille esempi di Paesi edificati sopra fiumi
Sotterranei come Tula Abul Tay insomma paesi più volte oggetto di inondazioni e frane professore questa però è una situazione che richiede diciamo così una rivoluzione radicale
Nella messa in sicurezza diciamo del territorio perché sono vere e proprie città cioè strutture urbane gigantesche che sono state costruite appunto sopra i fiumi come si fa in quei casi dobbiamo smontare distruggere abbattere queste città ricostruirle in maniera diversa dobbiamo io qua evacuare le non è possibile fare tutto questo
No mi pareva che occorre
Ma nell'individuare delle competenze specifiche
Per tengo le aree urbane è invece Ida puntuali debiti crediti lettori una a rischio e cioè essere in grado di fare però Jackie alternativi Inc
La qualità alla luce del sole ed essere poi realizzati con i fondi pubblici cioè il problema è che e che non sono nell'interno queste visioni generali ma che appunto la la procedura per attuare questi interventi Columbia mentre come dire e particolare e non è chiara io lo scorrere controllata da da poteri politici allora il problema è oscura assolutamente cioè ogni regione dovrebbe aprire un Rettore responsabile articoli preferito ogni regione erano i tesserini a rivelare i piani
Di riequilibrio e di risanamento idrogeologico del interrogano la continuiamo evidentemente scaturiscono per interventi di priorità quindi un lavoro profondo serio interdisciplinare
Coinvolgere competente dai geologi e vulcanologi agli architetti riuniti eccetera perché tutti coloro che sono interessati a appunto alla trasformazione del territorio appunto non città
E allora e allora non lo siamo lo stand indicare o protestare segnalare però attenti le regioni nonché continueranno degli organismi in grado di governare
Questo settore che sfugge ad ogni controllo noi piange devono sempre sui dicasteri realizzati nella incapacità di prevenire di controllare
Guarda la diamo un'occhiata un attimo a un comunicato dell'Associazione nazionale dei costruttori edili lancia che tu conosci molto bene
Fa una proposta e denuncia che sono nove mila ad oggi le opere ferme Progetti contro il dissesto idrogeologico non cantierabili donare lo mettono tra virgolette
Allora che cosa chiede in particolare lance però leggo dice rimuovere gli ostacoli burocratici attribuire responsabilità chiare per far partire quel piano nazionale di me attenzione e mesi la sicurezza del territorio che chiediamo da anni che viene rispolverato
Solo di fronte all'emergenza e che invece necessita di continuità ed efficacia tanto che secondo i costruttori il lavoro fatto diciamo così dall'unità di Palazzo Chigi contro il dissesto guidato da Erasmo D'Angelis ha consentito di fare dei passi avanti soprattutto per recuperare fondi e risorse per la tutela del territorio però dei dicono dall'Ance sono pochi sono pochi frutti che siamo riusciti a raccogliere la priorità dunque non sono più i soldi che sono stati stanziati come diciamo prima giustamente no quindici hanno anticipato se vogliamo
E che anzi non riescono ad essere spesi per affidare i progetti e trasformarli in opere ma la rimozione degli ostacoli di ordine procedurale dunque il Presidente Associazione nazionale costruttori edili Campana Giuliano mette sotto accusa scrivono al Sole ventiquattro Ore
Lo spezzettamento di competenze tra chi ha il compito di reperire le risorse progettare bandire le gare
E chiede una responsabilità unica in grado di seguire tutto il processo di realizzazione delle opere di messa in sicurezza
Che deve essere conferita in modo inequivocabile all'unità di missione contro il dissesto dunque il piano nazionale manutenzione di messa in sicurezza del territorio assicura il presidente dei costruttori scrivono al Sole ventiquattro Ore
Può contare sull'appoggio di tutta la filiera delle costruzioni compresi i professionisti e le associazioni ambientaliste
Con i quali dicono dall'ANCI abbiamo lavorato con grande sintonia negli anni scorsi per arrivare a condividere l'obiettivo comune di mettere in sicurezza un territorio fragile ed esposto a fenomeni naturali sempre più estreme difficile da fronteggiare questo
è curioso gli ambientalisti insieme ai costruttori che fanno una battaglia per la messa in sicurezza del territorio preso questo negli anni Ottanta forse neanche sarebbe potuto immaginare ma abbiamo ambientalisti e costruttori praticamente dalla stessa parte della barricata che fanno una battaglia per mettere in sicurezza il territorio che dici
Anzi diciamo che in natura all'idea e occorrono competenze incrociate per affrontare questi problemi giganteschi e che quindi è inutile fare polemiche
Sul sulle soluzioni chieda un si creano gruppi studi alle altamente specializzate capaci di guardare alla pianificazione generale capace avete
Di affrontare il problema del risanamento idrogeologico che impegna diciamo grandi risorse i grandi responsabilità tecniche allora evidentemente ci vuole una collaborazione interdisciplinare intersettoriale
Per affrontare questi problemi giuramenti conoscono Liverani fondi
Tenta raramente riescono anche a individuare ma quello che non funziona era messa in moto di organi quindi interdisciplinare in grado di affrontare questa complessità comunque talmente raro e così parziale
Risulta poi inefficaci quindi il tracciato da da percorrere come chiarissimo che cosa ha bisogno tali magari ci sono anche delle percentuale di finanziamento ridotte ma quello che manca e la capacità di organizzare qui i gruppi di studio interdisciplinare ed intervenire come dire col sistema digitale sul territorio
Ascolta allora a novembre quindi tra un mese poco più da parte della carne deputati in particolare della commissione d'inchiesta sul degrado delle periferie
Verrà presentata una relazione ricordiamo agli ascolto di radio radicale che non ce ne siamo occupati la Commissione d'inchiesta sul Reno delle periferie insomma professore Aldo Loris Rossi abbiamo fatto anche delle visite
Ispettive insieme ai deputati questi deputati presenteranno una relazione sull'attività di inchiesta e addirittura un docu-film che stanno facendo insieme alla RAI
E presenteranno anche un pacchetto di proposte la concreta però fra esatto lo dicono per rendere stabile dobbiamo vedere il programma però perché dicono per rendere stabile programma statale annuale sulle periferie con ingenti risorse
Perché dicono che il piano periferia del Governo due miliardi di finanziamenti comunque è stata un'ottima iniziativa però non basta questo lamento
Poi servono dicono loro misure di defiscalizzazione aiuti alle start-up scegliendo con l'accordo dell'Unione Europea specifiche aree degradate dove sperimentare vi faranno del degli esperimenti diciamo così su zone su porzioni di città
Periferiche dunque inclusione sociale programmi di formazione
Tarati su specifici territori riferimento sulla loro economie anche un ripensamento dicono sulla rispetto alla depenalizzazione fatta in questi anni di alcuni reati minori come spaccio di piccole quantità di droga occupazioni
Abusive ed altro
Loro sono partiti come se professore dall'idea delle banlieue di Parigi e Bruxelles le zone povera abitate da una sola etnia no in club a forte rischio radicalizzazione qual è la loro proposta diciamo così generale così così lo ricordiamo anche nostri ascoltatori
Un Piano Marshall per le periferie italiane loro dicono ci vivono circa venti milioni di di di persone in questi in questi ghetti tra periferie delle grandi città e altre aree marginali
E lì si concentrano problemi come la disoccupazione giovanile la difficoltà di integrazione con gli immigrati
Il degrado edilizio e sociale il controllo della criminalità e i relativi dunque fenomeni del dello spaccio e la prostituzione di strada racket delle case popolari e loro vogliono farne una priorità nazionale tuo che ha e ha avuto modo di collaborare con questa Commissione d'inchiesta come ti è parso il lavoro le analisi che loro comunque in qualche modo hanno fatto in questo lungo anno diciamo così lungo anno mettiamo tra virgolette
Di di lavoro professore
Ma il lavoro è stato fatto bene Kiefer antico ed esteso e anche documentato il problema è come come dire trasformare questo programma di conoscenza in un programma operativo conta il punto cruciale è un programma politico di organizzazione
E quindi diciamo evidentemente occorre individuare quelle unità idrogeologica e che possono essere affrontare il in maniera appunto coerente e unitaria
E quindi praticamente un problema di come ieri specializzazione continua datare come e con chi con evidentemente gli uffici tecnici singole donna
Perché col sono quelli li posso individuare quelle unità idrogeologica hanno bisogno di interventi organici temi che sistematici è un lavoro appunto tutto da fare teoricamente sita che cosa bisogna fare
Praticamente siamo all'anno zero
Che magari esistono anche i i fondi privati chiaramente bisognerebbe mettere in moto questi gruppi di studio e di operatività in modo da
A spiegare che in carica chiedere i resoconti e verificare i lavori certo certo se ti loro dicono appunto come accennavo prima serve un Piano Marshall per le periferie italiane hanno e mi ricorda un po'alto Progetto quello di rottamazione edilizia
Dell'edilizia avuto postbellica priva di qualità e non antisismica potrebbero prenderlo come spunto perché era un vero e proprio piano Marcella curato ed è insieme alla istituzione che tu chiedevi di un fascicolo del fabbricato che lo riguardano
Assiomatico se vogliamo cioè per combattere i terremoti perché si stiamo parlando della necessità di fare una radiografia di edifici che hanno bisogno di essere controllati
In maniera come dire ordinaria perché dobbiamo conoscere lo stato di salute degli edifici prima pubblici naturalmente poi i privati
Sua ricordare queste due proposte perché sembra che e qui passano gli anni e bisogna sempre inventarsi qualcosa quando lei decise stanno sono scritte i progetti
Sarà in grado di sì in cantiere per fare un esempio concreto a Città del Messico vedono crollare anche se io appunto in una infinità di edifici
Però la barca guardare reparto riempita prescrive decreto uno sfondo chi pagherà ritiene che non sono stati toccati dal terreno acciaio lo scrittore amo e infine Miché
Allora il problema qual è a Città merletti perché Norman affrontò la questione
Il fascicolo del fabbricato immaginari tematica per tutta la città non identico a RAI individuare gli eretici che possono essere demoliti da un terremoto che bisogna distinguere edificio agrario le caratteristiche per sopravvive al nuova quella che non ce l'hanno
E allora città nel vecchio rimarrà in questa perenne che protezione di di di oscenità e di tragedia minuti paventato elezione
O con il preparare coetanee che via unitaria per l'elettore ad alto rischio permanente cioè individuare appunto siete in grado di di affinità degli edifici
Nell'edificio da garanzie di stabilità milanisti una bisogna rottamare perché inizia e ritarda intermedia antisismici certamente molto semplice
E che invece ci ignora Città del Messico continua a ignorare secondo me circa la metà degli edifici domandarlo garantirli anche l'illecita
Il è chiaro che gabbato infinita hanno queste questi divisa ai ricorsi una parente dopo il Papa non si risolverà mai guardare con attenzione dettato ricitare immensi ragni divide minimamente toccante dalla dal terremoto incentivi che devono avere elezione cioè di individuare quelli tipici debbano essere rottamato perché non vanno a garanzia di stabilità che confinano con l'alta vulnerabilità qualche problema più serio Archimede nonché ritornerà mai
Bene professore allora per oggi e possiamo concludere naturalmente con questo nostro spazio di riflessione di analisi sui temi del territorio dell'ambiente abbiamo parlato ancora
Cioè fatto il riferimento all'ecatombe messicana lì veramente lo possiamo dire perché le vittime sono tantissime dovute all'incuria la scarsa programmazione insomma a quella che è una cultura rispetto ai temi del territorio purtroppo
Perché manca insomma scarsa carenti siamo in debito di questa cultura ecologista forse è sbagliato dire
Ecologista non lo so ci possiamo a tornare per riflettere fare anche su questo termine abitato ringraziamo il professore Aldo Loris osservo questo suo preziosa collaborazione Aldo Loris Rossi è docente progettazione architettonica Università di Napoli
Federico secondo e urbanista i nostri ascoltatori
Lo conoscono molto bene allora adesso naturalmente concludiamo qui un saluto da Enrico Salvatori restate in ascolto perché i programmi la nostra emittente di radio radicale proseguono