Presentazione del Rapporto "L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile"

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Sì non dà fastidio vado lì ma se no faccio l'acqua
E cessa sì
Buongiorno buongiorno a tutti a tutti saluto e ringrazio
Davvero il presidente dell'alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile Pierluigi Stefanini per aver voluto nuovamente coinvolgere la Camera dei deputati nella presentazione
Del rapporto due mila diciassette è un'occasione che io considero davvero importante per discutere del futuro
Del lavoro che abbiamo fatto ma anche del lavoro che dobbiamo fare in attuazione per rendere attuabili i contenuti dell'agenda dello sviluppo sostenibile venti trenta adottata dall'ONU nel due mila quindici e che questo filmato rende benissimo un saluto
Quando arriverà il ministro
Sir usa il portavoce della dell'alleanza professore Enrico Giovannini che interverrà subito dopo di me
La fase storica che stiamo attraversando pone su scala globale sfide sempre più complesse
Che richiedono la definizione di nuove strategie e nuovi paradigmi per lo sviluppo del pianeta e di ogni Paese
La novità e la forza straordinaria dell'agenda ONU per lo sviluppo sostenibile venti trenta sa proprio qui
Nella verrei ricompreso in un unico impianto crescita economica sostenibilità ambientale inclusione sociale
E avete conseguentemente indicato ad ogni Paese la necessità di ripensare il proprio modello di sviluppo
Per correggere la rotta renderlo più equo e più responsabile nei confronti dell'ambiente e delle generazioni future
Non è vera buona crescita quella che deteriore dissipa il capitale naturale non è vera buona crescita quella che produce esclusione sociale il nostro Paese sta uscendo da una crisi che è stata lunga e durissima
L'obiettivo dunque non è solo tornare ai livelli di crescita di prima della crisi
Ma di farlo in modo sostenibile accentuando nelle politiche negli strumenti negli incentivi l'attenzione alla dimensione sociale e ambientale
Che peraltro possono offrire enormi opportunità per creare nuova e buona occupazione
Una sfida per tutti operatori economici organizzazioni sociali governo Parlamento istituzioni ad ogni livello
Dentro questa rivoluzione concettuale si colloca l'iniziativa dell'Alleanza per lo sviluppo sostenibile
Che si propone di monitorare in maniera puntuale i passi avanti che ci stanno compiendo ma anche di segnalare come è giusto i ritardi e le criticità
Non è compito mio entrare nel dettaglio dei contenuti del rapporto mi limito ad alcune considerazioni per il ruolo che ha svolto e che sto svolgendo in questa legislatura l'Italia ha fatto passi avanti importanti negli ultimi anni ed è cresciuta progressivamente innanzitutto nell'opinione pubblica la consapevolezza verso le tematiche legate allo sviluppo sostenibile
L'attenzione del Parlamento è stata in questi anni elevata come dimostra l'approvazione di alcuni provvedimenti penso
Al collegato ambientale che ha rappresentato un tassello importante nella promozione del riutilizzo delle risorse della sostenibilità ambientale
Cito tra tutte le misure di quel provvedimento l'adozione del catalogo dei sussidi dannosi e favorevoli per l'ambiente e il rapporto sul capitale naturale
Che offrono un patrimonio cognitivo di cui occorrerà tenere conto nell'adozione delle scelte future anche ai fini di una possibile transizione verso un sistema fiscale ecologico
Questa legislatura visto poi il compimento di altri provvedimenti attesi da molti anni la legge su via con reati quella sul rafforzamento delle agenzie ambientali
Un nuovo Codice degli appalti pubblici più orientata alla sostenibilità penso al tema degli appalti a partire di e all'introduzione del debba pubblica per le grandi scelte infrastrutturali
In questo scorcio finale di legislatura credo sia lecito auspicare che vadano a buon fine altre leggi importanti già approvata in un ramo del Parlamento
Per me importantissima quelle sul contenimento del consumo di suolo e quella sul commercio equo e solidale
Più in generale proprio nell'ottica di superare una concezione settoriale delle politiche di sostenibilità non posso non citare in questa sede un'altra innovazione essenziale merito grande merito
Di Giovanni in altre altre vesti l'introduzione nella riforma del bilancio dello Stato degli indicatori di benessere equo e sostenibile il Bessa
Quale strumento di programmazione e valutazione della politica economica nel Def nel Documento di economia e finanza di quest'anno
In realtà di quello passato
Per la prima volta sono stati inseriti in via sperimentale alcuni indicatori riguardanti il reddito medio disponibile è la mancata partecipazione al lavoro
La diseguaglianza del reddito e le emissioni di anidride carbonica e di altri gas
Climalteranti
Più recentemente il governo ha emanato lo schema di decreto ministeriale che individua tutti e dodici gli indicatori di benessere e questo seni bile sui quali si sono già pronunciate le Commissioni parlamentari competenti
E inoltre in corso come voi sapete benissimo la revisione di strade la strategia nato energetica nazionale che persegue tra gli altri l'obiettivo della decarbonizzazione del sistema avendo come priorità l'azione e lo sviluppo diciamo delle energie rinnovabili e dell'efficienza energetica ed è in corso di approvazione e l'aggiornamento della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile che rappresenterà dovrà rappresentare la cornice entro cui implementare le varie politiche nella prospettiva della sostenibilità dello sviluppo
Questa credo sia la sfida più importante per il nostro futuro una sfida a cui siamo chiamati tutti
Le istituzioni insieme alla società civile la messa a punto dell'agenda venti trenta ha già visto un'elevata partecipazione di attori della società civile internazionale la vostra alleanza
Italiana per lo sviluppo sostenibile annovera un grande numero di aderenti tra le organizzazioni della società civile
Ed è in considerazione dell'importanza di questa sfida nei prossimi anni che il vostro ruolo sarà essenziale voglio concludere questo breve saluto con
Delle una frase due frasi che il professor Zamagni ha usato ieri non articolo scritto uno speciale sul vostro rapporto sul Sole ventiquattro Ore che mi rappresenta molto e che lega a questa sfida a quella che noi abbiamo sul terreno più generale pensa la riforma del terzo settore che abbiamo approvato sempre in questa legislatura
Professor Zamagni dice in definitiva è urgente che nel nostro Paese possa aprirsi una nuova stagione del dibattito pubblico in cui si chiarisca una volta per tutte che partnership
Non significa Net consociativismo per conservare posizioni di rendita parassitaria
Ne assemblearismo sul modello praticato dai movimenti sociali negli ultimi decenni un modello quest'ultimo che mentre non assicura una reale democraticità si rivela inefficace come forma ordinaria di governo piuttosto la partnership è l'unica via per via per accrescere il tasso di civile civilizzazione della nostra società
Quella della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile può costituire un'occasione preziosa e irripetibile a tale riguardo siccome non lo sapevo dire meglio ho usato le loro parole di questo per questo vi ringrazio e vi auguro buon lavoro
Rita col così apprezzata dall'altro abbiamo cambiato Sala per riuscire a entrarci tutti ma voglio ringraziare il concorso ingerita con grande apprezzamento l'intervento che lei ha voluto rivolgerci pieno di contenuti di stimoli
E ci auguriamo che il prossimo Parlamento posta quello che sta finendo e quello che verrà eletto alle prossime elezioni possa raccogliere in modo adeguato e coerente le cose che lei ci ha voluto sottolinearle
Continuo con qualche breve considerazione poi lasceremo la parola al nostro portavoce Enrico Giovannini che illustrava il modo
Puntuale ed efficace come sempre i contenuti saliente del secondo rapporto
L'Italia e gli obiettivi di sviluppo sostenibile dico subito che non è il libro dei sogni
Ma una tangibile dimostrazione della valore rappresentato dalla collaborazione
Dal lavoro plurale
Multidisciplinare dalla convergenza di intenti che pur registrando anche le diversità che sono presenti all'interno dell'alleanza per lo sviluppo sostenibile
Rappresento nel modo chiaro in modo evidente qual è la nostra linea di condotta fin dall'inizio dell'attività dell'alleanza
E cioè quella di operare in modo propositivo
Per promuovere i contenuti nell'Agenda venti trenta per stimolare l'attenzione e sensibilità per favorire processi di apprendimento di investimento culturale di progettazione capace di rendere credibile comprensibile l'orizzonte della sostenibilità
Quindi una scelta precisa non di parte ma orientato a rafforzare visioni lunghe approcci sistemici
La capacità critica di guardare i fenomeni anche più acuti
Comprendendone
Le ragioni le implicazioni andando a scavare nelle realtà cercando attraverso questa strada di creare quelle opportunità che possono trovare risposte credibili e adeguati
Comincia ad essere evidente ci sono diversi segnali che si stanno manifestando di maggiore attenzione su questi temi
Molti organizzazioni stanno prendendo coraggio
Si intensificò no occasioni confronti proposte tutte orientate a ricercare soluzioni all'altezza del diverse sfide che abbiamo dobbiamo essere consapevoli dei limiti e dei ritardi che il nostro paese ad oggi registra e al tempo stesso fare leva sulle potenzialità sulle sensibilità sulla tanta energie intellettuali e morali che sono presenti nel nostro Paese
Che trovano anche nell'alleanza per lo sviluppo sostenibile un soggetto plurale collettivo
Che mette a disposizione le proprie competenze per costruire un futuro sostenibile nel nostro Paese
A oggi gli aderenti ad altri sono oltre centosettanta
Ricordo la riuscita importante per qualità per partecipazione per diffusione sulle diverse tematiche che ha coinvolto tante organizzazioni del Festival lo scorso la scorsa primavera
Voglio sottolineare il valore che ha assunto in poco tempo il portale di Asus luogo nel quale possiamo trovare con dettaglio con profondità molti elementi importanti di conoscenza di approfondimento
Il lavoro che è stato compiuto in questo anno dal precedente rapporto ha prodotto un indubbio valore perché nei diversi ambiti
Lo possiamo vedere istituzionali politici sociali economico e finanziario della cultura della ricerca della società civile sono venute maturando importanti elaborazione proposte concrete
Voglio ringraziare Enrico Giovannini lo ha già fatto in altre occasioni non non volgiamo
Come dire che cadere nella retorica ma lo dico con grande sincerità e affetto per la il prestigiosi qualificato lavoro
Di sintesi di qualità che insieme ai suoi colleghi collaboratori a tutte le persone che dell'Alleanza hanno lavorato a vario titolo che aveva la stesura di questo secondo rapporto
E soffre non solo un quadro della condizione dell'Italia rispetto alle diverse dimensioni dello sviluppo sostenibile e delle politiche adottate nel corso degli ultimi dodici mesi
Ma anche l'identità ma anche evidente statistiche analitiche originali sono presenti che consentono di comprendere le tendenze in atto di valutare gli scenari che caratterizzano l'Italia da oggi al due mila trenta
E ciò in base alle diverse scelte da compiere
L'auspicata uscita dalla più grave recessione dalla storia del nostro Paese si accompagna all'emergere di una domanda di fondo che riguarda il modello lo diceva adesso bene
Marina Sereni da seguire
Se vogliamo migliorare il benessere della Società italiana nel breve e nel medio termine
Voglio sottolinearlo e giù è giunto il tempo per trovare dall'analisi della crisi che ormai tra è stata particolarmente abbondanti in questi dieci anni
Di trarre da questa analisi tutte le conseguenze strutturali e strategici
Cioè non c'è consentito un atteggiamento che sostanzialmente posta riproporre le ricette del passato non fusione non possono più funzionale
Pensiamo che questo punto che riguarda appunto una visione di lungo periodo un approccio di metodo e di contenuti tra loro correlati siano centrali se si vuole davvero produrre una svolta convincente e vincente
In altri termini
Un'azione puramente emergenziale di breve periodo purtroppo rischia di lasciare sul campo gli ha risolto i nodi principali
Per imprimere invece del possibile uno slancio adeguato alla crisi trasformazione che viviamo che stiamo attraversando occorrono strumenti obiettivi che ci fornisce in modo qualificato inadeguato l'Agenda due mila e tre
La pressione migratoria l'innovazione digitale la disoccupazione il cambio climatico le disuguaglianze socioeconomiche di genere il terrorismo internazionale la strategia della paura che si accompagna questi fenomeni dobbiamo trovare il modo di dare risposte possono queste risposte transitare ad un vero su diverso modello di sviluppo sostenibile da tutti i punti di vista
Sviluppo sostenibile che stimola
A misurarci utilizzare parole importanti quali sobrietà equità democrazia benessere Cittadinanzattiva biodiversità cooperazione parità di genere integrazione giustizia sociale
Paroli importanti che dobbiamo inserire a pieno titolo nell'azienda pubblica nel dibattito pubblico e nelle azioni conseguenti
Il cemento della sostenibilità fa bene a tutte le organizzazioni
Aziende ho reso dalla Società Civile istituzioni forze politiche mondo della cultura della ricerca perché obbliga tutti a interrogarsi sul futuro
Ad ampliare il proprio orizzonte
A rafforzare una visione sistemica
A interrare in collaborazione con gli altri
A produrre innovazione
Favorendo processi partecipativi
Risponderà a domande aspettative inedite
Costruire coerenza della visione di breve a quella di lungo termine aumentare la reputazione
Contribuire al bene comune
Comprendiamo così che non in astratto ma molto concretamente possiamo qualificare ad ogni livello il nostro modo di essere e di agire
Ci auguriamo che nei prossimi appuntamenti politici e istituzionali che coinvolgeranno il Governo il Parlamento le forze politiche
Si erano assunti impegni relativi alle tematiche dello sviluppo sostenibile
Quale chiave determinante
Per recuperare fiducia credibilità e sintonia verso le istituzioni raccogliendo e mobilitando il promuovendo quell'attenzione quella sensibilità che sta crescendo nell'opinione pubblica intanto i cittadini
Grazie ora l'asse della parola Enrico Giovannini
Buongiorno a tutti
Grazie alla vicepresidente Marina Sereni per averci ha colto ancora in questo luogo
Importante per la nostra democrazia simbolico da tanti punti di vista
Noi siamo nati alla presso la Camera dei deputati perché quando un anno e mezzo fa abbiamo lanciato l'alleanza abbiamo voluto essere vorrei ringraziare la presidente Laura Boldrini che ci serve sempre con grande attenzione affetto vogliamo abbiamo voluto essere qui il simbolo dei la società italiana
Proiettata sul futuro e non sul passato e
Abbiamo presentato qui rapporto dell'anno scorso abbiamo chiuso qui
Il festival italiano dello sviluppo sostenibile la presenza della presidente Boldrini ma anche del presidente della repubblica del Presidente del Consiglio
Oggi vi presentiamo illa secondo rapporto dell'alleanza un rapporto che è stato realizzato grazie al contributo di circa trecento Esperti degli oltre centosettanta le la slide che avete visto la vecchia al perché era quella del Festival centosettanta aderenti i trecentocinquanta Esperti lavorano nei gruppi di lavoro sono coordinati
Per i coordinatori sono coadiuvati dai referenti del segretariato io vorrei naturalmente ringraziare
Tutti loro per aver lavorato intensamente nel corso del mese di agosto con tempi molto brevi e anche nelle settimane scorse
In giro per il mondo ve lo posso assicurare l'agenda da due mila trenta
Un fenomeno reale però New Yorker qualche sì giorno fa per l'assemblea generale dell'ONU ed è straordinario vedere al di là di quello che accade nell'Assemblea
Nei palazzi dell'ONU dei Miriadi la miriade di eventi che si svolgono intorno all'assemblea e tutti richiamano l'Agenda due mila trenta
A questo impegno senza precedenti lo si vede anche a livello politico
Nell'high level Political Forum che si riunisce ogni anno a New York tra l'anno scorso e quest'anno sono stati sessantasei Paesi che hanno già presentato le proprie strategie
La ratifica lampo degli accordi di Parigi per la lotta al cambiamento climatico è stato una importante
Segnale perché forse non tutti sanno ma gli accordi di Parigi fanno parte dell'Agenda due mila trenta
Perché quando a settembre
Salutiamo il ministro Padoa Anna e lo ringraziamo per essere è presente
Dicevo quando a settembre del due mila quindici due anni fa
I grandi della terra i Capi di Stato e di governo firmarono l'Agenda due mila trenta rinviare o no alla Conferenza di Parigi la definizione degli accordi quindi non stiamo parlando di cose diverse
Naturalmente l'uscita l'annunciata uscita degli accordi di Parigi del degli Stati Uniti ha determinato delle tensioni e io vorrei ricordare qui e ringraziare la presidenza italiana
Che ha gestito e sta gestendo il G7 avendo messo il tema dell'Agenda due mila trenta così come la disuguaglianza così come la sostenibilità al centro di quella gente
Ma poi le imprese
Questa è una delle grandi novità
L'Agenda due mila trenta un'agenda universale nel senso che si rivolge a tutte le componenti della società Elayne prese sembrano almeno le grandi impresa e aver capito appieno anche come si dice l'opportunità di business che la realizzazione dell'agenda
Può comportare per loro
Con una battuta il creatore di Eataly in una conferenza qualche mese fa ha detto ho chiamato Donald Trump e gli ho detto che abbiamo fatto un disastro
Facendo un sacco di soldi sporcando il pianeta adesso possiamo fare un sacco di soldi ripulendo lo
In realtà non è solo questo il tema perché l'agenda lo sappiamo è un'agenda che riguarda gli aspetti ambientali fondamentali ma anche gli aspetti sociali
Gli aspetti economici gli aspetti istituzionali e devo dire che anche la società civile
Ha trovato nuove forme di collaborazione e quindi ognuno cerca partnership reali come diceva Zamagni nel suo articolo
E Lazio fissa è un esempio non solo a livello nazionale ma a livello europeo e direi globale
L'Agenda due mila trenta agli ex di Gisele sostenemmo di Vermandois sono diventati una lingua franca andando all'estero offrono dice numero quattro educazione
Numero cinque uguaglianza di genere è una lingua Franca importante una lingua comune importante
Molto c'è ancora da fare e cominciamo a guardarci più da vicino consumando progressivamente l'Europa
A novembre del due mila sedici la commissione a pubblicato tre comunicazione
Importanti che hanno determinato soprattutto sul lato
Esterno delle politiche dell'unione passi importanti commentando in un convegno e la la prima comunicazione quella per l'Unione stessa
Giocando con le parole dicevo alla commissione c'è un errore di stampa
Nella vostra comunicazione si dice che l'Europa vuole essere un campione dello sviluppo sostenibile sono sicuro che voi intendevate dire il campione dello sviluppo sostenibile
Perché perché l'Europa è stato il campione dello sviluppo sostenibile o la campionessa dello sviluppo sostenibile
Senza l'Europa non si sarebbero fatti non solo gli accordi di Parigi ma neanche l'Agenda due mila trenta e tante delle importanti iniziative globali
Ma non possiamo lasciare adesso alla Cina
L'immagine del paese che investe profondamente
Dopo aver appunto fatto quello
Che si diceva prima cioè distrutto il loro ambiente investe pesantemente sull'economia circolare sulla riconversione e così via
Il parlamento e il consiglio hanno risposto alla Commissione dicendo dovete essere più ambiziosi
Ed è stato un po'triste che la commissione sia stata invece indifesa
Comunque il punto cruciale e che adesso entro l'estate dell'anno prossimo la Commissione deve proporre un piano per inglobare l'Agenda due mila trenta in tutte le dimensioni della politica
Tra cui il famoso Semestre europeo
Non tutti ricordano che il semestre europeo è stato inventato per l'Agenda due mila venti strategia Europa due mila venti non per gli aspetti finanziari poi naturalmente le crisi hanno in qualche modo concentrato l'attenzione sugli aspetti finanziari ma
L'intero impianto fatto dei documenti di economia e finanza dei piani nazionali di riforma delle cantori specifiche raccomanda Hisham doveva andare a guardare l'intero spettro delle politiche ambientali economiche e sociale
Questo è un tema cruciale lo dico soprattutto per chi ha forse difficoltà connettere i puntini come si dice perché a che fare con la governance dell'Unione
Non so se i ministri delle Finanze accetteranno con facilità di cedere un po'di ruolo nella preparazione e nella gestione del semestre europeo a favore dei ministri di altre aree
Le prospettive finanziarie ma gli investimenti nell'accordo fatto sul piano Juncker
Due
Il quaranta per cento gli investimenti devono andare a progetti per lo sviluppo sostenibile e mi sorprende solo il quaranta per cento perché in una logica come quello che ho appena detto vuol dire che noi faremo delle infrastrutture che magari tra dieci anni dobbiamo smontare al essendo ci accorti di averle fatte sbagliate
La politica di coesione
Fabrizio Barca recentemente proposto un approccio che va proprio nella direzione dell'Agenda due mila trenta la cooperazione internazionale
La domanda è se andiamo verso un sesto scenario insieme ad altre a Senlis chiamiamoli così europee abbiamo prodotto un sesto scenario oltre i cinque che la Commissione europea ha ha proposto a febbraio di quest'anno
è stato un appello rinviato al presidente Junker prima del suo discorso sullo Stato dell'Unione firmato da persone come Herman Barron poi o Pascal Lamy e per l'Italia Mario Monti Enrico Letta
Giuliano Amato Fabrizio Saccomanni
Oltre che i portavoce delle duecentocinquanta organizzazioni che hanno spinto in questa direzione
Il sesso scenario è uno scenario che realizza l'articolo tre del Trattato dell'Unione dove tra l'altro si parla di sviluppo sostenibile perché essendo stato scritto pochi anni fa a recepito questi concetti
E l'Italia
Sono stati fatti passi avanti di carattere sistemico alcuni sono stati già richiamati
Dalla vicepresidente Marina Sereni la strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile indicatori del Bess nel Def il rapporto sui sussidi dannosi o favorevoli per l'ambiente il rapporto sul capitale naturale
Ma
C'è un grosso ma
La strategia ancora troppo generica
Indicatori del best nel Def forse il ministro Padoa ci dirà qualcosa bisogna vedere poi l'attuazione concreta
I dodici indicatori che abbiamo selezionato vanno inseriti i modelli per valutare le politiche future
Il rapporto sui sussidi dannosi favorevole all'ambiente che indica in sedici miliardi l'anno l'ammontare di sussidi del la settore pubblico al settore privato che danneggiano l'ambiente
Mentre quindici miliardi vengono usati per favorire l'ambiente
Fra un po'dissociati
Il rapporto sul capitale naturale e poco conosciuto
Benché sia uno strumento straordinario per capire e le raccomandazioni sono molte
Sul piano della governance riconosciamo che il Governo ha recepito gran parte delle nostre proposte è importante che sia la Presidenza del Consiglio
A gestire attuare la strategia di sviluppo sostenibile non uno dei ministeri è importante coinvolgere le Regioni gli enti locali e così via
Anche qui però ci sono alcune debolezze è troppo generica
E infatti attendiamo il piano d'azione che la stessa strategia promette entro dicembre per
Coniugare quella strategia con la strage Europa venti venti con gli obiettivi europei con gli altri obiettivi nazionali e così via
Mancano dei riferimenti al ai target previsti
Per il due mila venti
Forse non tutti sanno cioè il due mila trenta
Ma abbiamo preso ventidue impegni al due mila venti ci tornerò tra breve due mila venti e domani mattina sostanzialmente
La strategia non è stata ancora varato ufficialmente dovrebbe andare in Consiglio dei ministri del CIPE rette da l'inizio dell'estate che questo doveva avvenire
Manca ancora il riferimento esplicito alla direttiva
Che il Presidente del Consiglio in questa sala di fronte al Presidente della Repubblica si è impegnata emanare entro l'estate per indicare ai ministeri
E lì di Rizzo di inglobare nei loro programmi due mila diciotto due mila venti gli Obiettivi di sviluppo sostenibile
Nel rapporto trovate anche quello che ha fatto la svista in questo anno ma potete leggerlo tranquillamente oggi
Possiamo dire uno rispetto a un anno fa che l'Italia dispone di una strategia ancora da completare dettagliare
Che abbiamo una programma serio sull'educazione allo sviluppo sostenibile vorrei ringraziare pubblicamente la ministra fedeli
Come vedrete tra un attimo per aver veramente sposato questa questa causa con un piano il primo piano nazionale per l'educazione allo sviluppo sostenibile
Il festival che ripeteremo nel due mila diciotto che uno strumento straordinario di sensibilizzazione quest'anno abbiamo avuto duecentoventuno eventi su tutto il territorio nazionale partendo l'organizzazione a febbraio
Partiremo ottobre questa volta quindi ognuno di voi può decidere quanti ne avremo io credo che saremo intorno a cinquecento
Forse anche una stima sottostimata l'anno scorso mi avevate preso in giro perché avevo detto duecento abbiamo finito con duecentoventi
Un impegno senza precedenti nel mondo delle imprese della finanza che hanno firmato durante il Festival primo giugno un la Carta di Milano
E che da la prossima settimana cominciano operare su come riuscire a portare non solo le grandi imprese ma anche le piccole e medie
Certo questo in contemporanea questo incontro si stava tenendo un incontro sulla rendicontazione finanziaria non finanziaria scusate che finalmente diventa pratica anche in Italia
Vorrei segnalare ministro che nella decreto di recepimento della direttiva Alitalia è stata l'ultima abbiamo limitato questo alle imprese con cinquecento addetti oltre e neanche tutte stiamo parlando meno dell'un per cento delle imprese italiane se vogliamo che questo cambi in modo di funzionale delle imprese abbiamo bisogno di un improvviso molto più coraggioso
L'impegno dei sindaci delle città metropolitane firmato l'otto giugno la Carta di Bologna per le strategie
Urbane per lo sviluppo sostenibile
Tutto bene dunque
Decisamente no
Perché perché nel rapporto a subisse dell'anno scorso già avevamo mostrato come secondo le definizioni delle Nazioni Unite sottoscritte dall'Italia l'Italia non è in una condizione di sostenibilità
Tre mesi dopo il rapporto pubblicato dal ministero dell'ambiente ha confermato esattamente trovate dettagli nel rapporto quel giudizio
L'aggiornamento dell'indice sugli esiti Gisele di qualche mese fa di luglio elaborato dalla Fondazione Bertelsmann ci dice che per nessun gol l'Italia appare in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile
Questa è la sintesi un grafico sintetico contenuto nel rapporto sulla del ministero dell'Ambiente
Più si al centro più si è lontani dagli obiettivi di sviluppo sostenibile per i diciassette campi in cui gli obiettivi sono articolati la strada è ancora molto lunga nel rapporto per la prima volta
Presentiamo degli indicatori sintetici basati sui dati rilasciati dall'Istat qualche mese fa
E difficile avere a che fare con oltre centosessanta indicatori per questo abbiamo costruito
Questi indicatori sintetici per ogni gol questo è solo un esempio nel tempo e quindi si riesce a capire dove stiamo peggiorando come nel caso della povertà
Dove invece stiamo migliorando come nel caso dell'educazione ma attenzione
Anche dove stiamo migliorando
Non è detto che siamo sugli obiettivi infatti
Benché la situazione negli ultimi anni migliori sensibilmente per diversi obiettivi
Nove in particolare la situazione peggiora per quattro obiettivi e per altri quattro è sostanzialmente stabile
Almeno negli ultimi cinque anni
Le distanze dei gol restano molto forti anche per i settori in cui miglioriamo
Sull'istruzione e l'ho appena detto ci sono state miglioramenti importanti oggi noi siamo dove la media europea era dieci anni fa
Questo vi dà un'idea della distanza
Che abbiamo rispetto al gli obiettivi ambiziosi che noi stessi abbiamo sottoscritto
Qual è il futuro che ci attende
Per la prima volta grazie alla collaborazione della Fondazione ENI Enrico Mattei che è un aderente all'Agis siamo riusciti a fare delle simulazioni
Da cui dei gli scenari da qui al due mila trenta
Cioè esattamente quello che il governo dovrà fare nel Def sui dodici indicatori che sono stati selezionati indicatori sono un po'diversi fatti anche noi non abbiamo preso tutti i centosessanta indicatori ma ventotto simula Abbili
Naturalmente il MEF sta cercando di capire come fare le simulazioni
Né all'interno beffa sul tasso di obesità
Che è un indicatore importante del futuro stato di salute di un Paese quindi serviranno investimenti in questa modellistica bene noi abbiamo potuto beneficiare
Del modello costruito già dalla Fondazione Mattei è ampiamente usato dalla Commissione europea altro organizzazioni internazionali negli anni passati
Ed è un modello che comprende sia la parte economica che quella sociale che quell'ambientale
Come siamo messi oggi secondo questo indicatore però siamo messi molto bene nella classifica anche dei Paesi europei come vedete siamo abbastanza indietro
Ma quello che ci dice questo modello e che utilizzando un approccio business as usual
Cioè proiettando le tendenze
Noi non raggiungeremo
Non solo gli obiettivi
Ma peggiore Remo la nostra situazione perché questa è la situazione ad oggi in un confronto tra l'Italia
E la Svezia
Illa rispetto ai diciassette obiettivi ai ventotto indicatori considerati
Bene cosa succede se
Decidessimo appunto semplicemente di proseguire le tendenze passate anche positive che vi ho appena illustrato
Avremo un leggero aumento del benessere
Non raggiungeremo gli obiettivi non rispetteremo gli accordi di Parigi
Anzi il degrado ambientale peggiorerebbe
Che peggiore Remo la nostra posizione relativa rispetto al gli altri Paesi
Questo vi dà un idea grosso modo della di dove ci troveremmo sono e la linea più scura
Nel due mila tre
Insomma lo scenario bis si situa al non è uno scenario accettabile
E allora abbiamo provato a fare degli scenari diversi
Simulando alcune politiche
Il rispetto degli accordi di Parigi
L'attuazione della strategia energetica nazionale
Una intervento forte sull'occupazione giovanile e sulla occupazione femminile un potenziamento dei piani di industria quattro punto zero di banda ultra larga che aumentano la produttività complessiva del sistema
Un investimento forte sull'istruzione durante tutto il ciclo di vita
Questo tipo di
Impostazione ci farebbe migliorare significativamente in vari campi
Ma non in tutti
L'abbiamo preso soltanto alcune politiche naturalmente
Sull'acqua dove la situazione è già drammatica evidentemente una situazione di questo tipo non potrebbe che peggiorare senza interventi specifici sull'acqua sugli altri ecosistemi
Ma la stessa cosa vale sulle disuguaglianze di genere
E su disuguaglianze
In generale anche economiche difficilmente simula bili attraverso il modello continueremo a lavorare con la fondazione Mattei per migliorare questo modello ma questa esercizio s'ci dimostra che è possibile
Non ero che Saillant se come dicono
Gli anglosassoni immaginare le politiche in modo integrato anzi proprio modello ci aiuta a capire che l'integrazione tra le politiche fa la differenza
Perché se io stimolo il PIL la crescita del PIL e aumenta anche l'occupazione senza aver fatto una riconversione industriale diconomia circolare di affetti saranno negative avremo retro azioni e così via
Quindi questo esercizio il primo
Mostra che si può cambiare modo di fare politica e anche politica economica
Ed è quello che altri Paesi stanno per fare stanno facendo in Olanda il central planning giuro che fa ogni volta alla simulazione addirittura delle piattaforme elettorali
Dei vari partiti da quest'anno allargato il suo modello macroeconomico per tener conto di queste altre dimensioni se lo fa l'Olanda non si capisce perché non lo facciamo noi abbiamo le competenze
Anche nelle numerosi nei numerosi istituti di ricerca pubblici
Per fare questo senza parlare della mobilitazione
Delle dei ricercatori dell'università oneri finte
Si può fare sì
Ma proprio perché come diceva Pier Luigi Stefanini questo non è un libro dei sogni
Le nostre proposte si articolano
In due fasi
Interventi nei prossimi sei mesi nell'attuale legislatura
E poi l'apertura della legislatura per lo sviluppo sostenibile
Talvolta si dice questa doveva essere la legislatura delle riforme istituzionali delle grandi riforme e come dice la Marina Sereni moltissimo è stato fatto meno sulla parte istituzionale
Questa io credo noi crediamo
Possa e debba essere la riff la legislatura per lo sviluppo sostenibile due mila diciotto due mila ventitré perché se noi buchiamo questa opportunità noi al due mila trenta arriveremo molto lontani e come si fa allora
Il terzo capitolo del rapporto descrive in maniera puntuale e forse addirittura pignola
Quello che secondo noi andrebbe fatto
Ci sono alcune leggi all'attenzione del Parlamento già approvate da uno dei due rami del Parlamento
Andrebbero emendate
Per evitare alcuni fenomeni addirittura peggiorativi rispetto all'attuale legge
I principi della tutela il governo la gestione pubblica delle acque il consumo di suolo la legge quadro sulle aree protette
La legge per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale
Questo dovrebbe essere un impegno del governo e del Parlamento insieme
Ma poi ci sono tre strategie
Fondamentali per il nostro futuro la Strategia energetica nazionale la strada in piano nazionale per l'adattamento ai cambiamenti climatici la strategia per l'economia circolare
Che sono o in consultazione pubblica o che hanno chiuso la consultazione pubblica Fabre
Può un paese andare avanti senza tre strategie come queste
è un peccato da un certo punto di vista che esse vengano definite alla fine di una legislatura ma ciononostante e fondamentale definirle
Sono atti amministrativi nella seconda parte
Ribadiamo la nostra proposta di trasformare il CIPE Inna comitato interministeriale per lo sviluppo sostenibile la prossima legge di Bilancio potrebbe farlo agevolmente
Di nuovo un atto amministrativo un'analisi del distribuzione delle responsabilità dei comitati interministeriali rispetto alle diverse aree dell'Agenda due mila trenta per assicurare il coordinamento di queste attività
Il coinvolgimento della conferenza unificata come ho ricordato già prima
La ricostituzione modificandone i compiti del comitato interno del fu comitato interministeriale per le politiche urbane
Ah vi sembra possibile che in Italia abbiamo una strategia nazionale per le aree interne
Fondamentale
Per ridurre le disuguaglianze mentre le città ogni Sindaco o sindaca se la deve vedere per conto suo
Non ha senso
Soprattutto non ha senso che i grandi investimenti fatti su Casa Italia sulle periferie su tante
Iniziative anche recenti per non parlare dei fondi strutturali vengano attuate senza una regia nazionale se vogliamo mandare un messaggio forte anche al settore privato
Non dico che bisognerebbe fare come la Norvegia che ha già deciso di mettere al bando le auto a combustione interna entro il due mila venticinque
Non dico che dobbiamo fare come la Francia che ha annunciato di farlo entro il due mila trenta
Non dico di fare come l'India che ha annunciato la stessa cosa non dico di nuovo di fare come la Norvegia che con grandi incentivi e già al trenta per cento di auto elettriche immatricolati ogni anno
Ma è chiaro che se noi non diamo messaggi chiari al settore privato su quello che il presidente Macron ribattezzandolo il ministero dell'ambiente in ministero della transizione cono ecologica inclusiva
Ha fatto
è chiaro che il settore privato sta aspettare
E non investe in questa direzione
Ricostituire ridefinendo queste le sue competenze sarebbero importanti e poi
Siamo in contatto con il dipartimento per la funzione pubblica per predisporre delle linee guida per le amministrazioni statali per fare quello che tante grandi imprese magari anche media impresa è coinvolta anche piccole imprese stanno già facendo
Nella gestione dei rifiuti ma anche nelle Energia e così via ma anche nelle altre dimensioni dell'Agenda due mila tre
Infine ricordiamo quali sono questi targhette ventidue target che riguardano il due mila venti
La riduzione sostanziale del numero dei net oltre due milioni il dimezzamento del numero di morti per incidente stradale rispetto al due mila quindici
La protezione e il ripristino degli ecosistemi di acqua dolce
Cito soltanto il lago di Bracciano tanto per
Parlare di qualcosa che ci è vicino
L'aumento notevole del numero di città dotate di piani per far fronte ai cambiamenti climatici e disastri ambientali
Come se queste fossero appunto fantasie di qualcuno
L'avvio di processi diconomia circolare completi
Non parziali
La gestione la protezione gli ecosistemi marini costieri di acqua dolce la protezione delle specie minacciate questi sono gli impegni che noi abbiamo preso come Paese da attuare entro il due mila venti non è un errore di stampa
Ma ci rendiamo conto che il cambiamento vero può avvenire nei prossimi cinque anni ecco perché parliamo di una legislatura dello sviluppo sostenibile
Noi dalla prossima settimana cercheremo di incontrare i leader politici dei partiti e dei movimenti
Per capire come introdurranno nelle loro piattaforme elettorali l'Agenda due mila trenta
Grazie al a Radio Radicale ogni settimana ci sarà una trasmissione alta sostenibilità che passa quindi da mensile a settimanale in cui con il responsabile dei partiti delle varie
Dimensioni dell'agenda cercheremo di capire come si stanno attrezzando
E poi lanciamo una proposta ai direttori dei grandi giornali italiani
Di sfidare congiuntamente
I leader politici
A trasformare le loro piattaforme elettorali in una griglia comune da sottoporre a un modello come quello che abbiamo usato cioè fare quello che si fa in Olanda
E vedere prima dell'elezione l'effetto che farebbe
La piattaforma elettorale
Questa sarebbe a nostro parere un darebbe un segnale straordinario sia perché per la prima volta cinque sei quattro grandi giornali
Lavorerebbero insieme
Rispondendo così alla richiesta del presidente Mattarella nella cerimonia del Ventaglio per descrivere la prossima campagna elettorale in modo diverso ma soprattutto perché obbligherebbe tutti i partiti movimenti a fare qualcosa di trasparente
Il Corriere della Sera fece questo nel due mila tredici è solo per la componente economica solo quattro dei cinque partiti principali si accettarono la sfida
Riproponiamo l'inserimento nella prima parte della Costituzione del principio dello sviluppo sostenibile così come fatto in Francia così come ha fatto in Svizzera così come fatto in altri Paesi
Sarebbe un modo forte
Per aprire la nuova legislatura
Mostrando che veramente si tiene alle future generazione e devo dire anche la nostra perché abbiamo capito che lo sviluppo sostenibile non riguarda soltanto le future generazioni
La svista propone un lavoro logica sistemica alle politiche questo è un grafico che io ho usato varie volte
In cui si capisce
Che le dimensioni economiche sociali e ambientali istituzionali sono parte di un sistema se guardate gli ex DG s'infila vi sembra una lista poi si si se guardate questo grafico che trovate nel rapporto capite che gli esiti si affrontano pezzi diversi del sistema
E allora capite
La logica trasformati IVA di questa gente
Non ho tempo e concludo
Per entrare nei singoli aspetti ma nel capitolo tre trovate proposte molto specifica per la prossima legislatura per il cambiamento climatico allergia
Per la povertà e le disuguaglianze comprese quelle di genere
Per l'economia circolare l'innovazione il lavoro
Per il capitale umano la salute e l'educazione
Per il capitale naturale la qualità dell'ambiente
Per lei cita infrastrutture capitale sociale mi prendo solo qui un riferimento barare un'agenda nazionale urbana
Per lo sviluppo sostenibile è a nostro parere uno strumento fondamentale per cambiare la vita di milioni di cittadini per rendere omaggio
Scusate se lo ripeto ogni volta ai sessanta mila nostri concittadini che muoiono ogni anno nelle città a causa dell'inquinamento
Il rapporto pubblicato l'altro giorno
Dall'agenzia europea dell'ambiente che parla di mezzo milione di morti in Europa all'anno per malattie legate all'inquinamento
è un numero inaccettabile come inaccettabile erano i milioni di morti per fame che tuttora
Esistono ancora nel mondo e inaccettabile
La cooperazione internazionale fondamentale
Grande
Cambiamento il piano triennale per la cooperazione allo sviluppo addotta agli ex vigilessa
Ma vi sembra possibile che un Paese dica agli altri paesi vi aiutiamo secondo gli stilisti ma poi non le applica a se stessa sapete qual è questo Paese l'Europa
L'Unione Europea ha scelto nel consenso Spello sviluppo di usare gli estri Gisele per orientare i miliardi che ogni anno l'Europa spende giustamente per la cooperazione ma poi se non la applica a se stessa qual è la sua credibilità
Queste sono alcune delle previsioni per l'Italia in termini di PIL di tasso disoccupazione disuguaglianze crescenti di cambiamento climatico diciotto etnologi
Noi crediamo che un futuro diverso sia possibile
Lo slogan della del festival era disegniamo il futuro cambiamo il presente e abbiamo scelto apposta una donna che come vedete si appoggia leggermente sulla terra
E l'Agenda due mila trenta c'è scritto kW sottoscritta il presidente del consiglio italiano propende porre tra gli altri
Il nome dei popoli che serviamo abbiamo preso una storica decisione riguardante un insieme di obiettivi di traguardi ampio di vasta portata centrato sulle persone universale e trasformati io
La dichiarazione si conclude dicendo ci impegniamo a lavorare senza sosta
Per la piena attuazione di questa agenda entro il due mila trenta
Anche noi grazie
Grazie grazie davvero Enrico Giovannini
Per la passione la qualità che c'ha voluto presentare sottoporre ringraziamo il ministro Piercarlo Padoan che è qui con noi e ci fa molto piacere gli diamo la parola per sentire cosa si vola
Riflettere proporre grazie
Buongiorno tutti che grazie per questo invito molto gradito
Questo rapporto è un apporto notevole sotto diversi punti di vista
Sotto il punto di vista analitico
Sulla capacità di entrare nei dettagli ma di mettere assieme in una visione necessariamente sistemica la questione allo sviluppo sostenibile
Da un punto di vista delle implicazioni di policy
Come si fa a tradurre una insieme di obiettivi tra loro interconnessi in norme in strumenti in istituzioni
Ma anche se posso vista la passione anche un cui Enrico Giovannini mette come sempre in questo suo sforzo se posso usare questo termine una sorta di piattaforma che inevitabilmente parla al dibattito politico a tutto il dibattito politico
Quindi è un rapporto che contiene molti stimoli e sicuramente molti stimoli per chi pro tempore fa attività di governo
Voi aggiunge però un altro punto che secondo me rafforza ulteriormente il valore di questo rapporto
A livello italiano europeo globale cui il momento attuale è ancora più adatto che in altri casi per riflettere seriamente su una strategia di sviluppo sostenibile
Perché la ragione è molto semplice chi segue il dibattito macro economico regolarmente ma ripeto non solo quello italiano che a volte un po'stucchevole a quello globale ed europeo
Nota che il il sentimento generale di chi si occupa di queste cose che siamo fuori a livello globale dalla crisi terribile che ha colpito l'economia avanzata soprattutto a partire dal due mila due mila sette due mila otto siamo in una fase di espansione di ripresa che molti chiamano ripresa ciclica ma che in realtà nasconde una grande sfida strutturale
Cioè profonda
La domanda da porsi è non è soltanto quanto durerà questa ripresa
Ma quanto è sostenibile in senso ampio del termine la ripresa in atto e quanto possiamo fare approfittando di questa finestra di opportunità
Della ripresa internazionale per trasformare profondamente l'economia indice
Un'occasione
Il dibattito per un po'sì allontanati dalle questioni che la gestione della sostenibilità finanziaria per entrare nella gestione la questione la sostenibilità più profonda delle società
Quindi da questo punto di vista è particolarmente prezioso e questo è un discorso che vale anche per l'Italia
Che anch'essa sta uscendo da una fase di crisi profonda
Grazie alla possibilità di aver rimesso
In sosta in di aver aggiustato il sistema finanziario grazie alla gestione della finanza pubblica grazie alla ripresa della crescita
Quindi ci si può permettere anzi ci si deve
Impegnare
A ridefinire gli obiettivi più che ridefinire gli obiettivi ricollocati in una prospettiva diversa
Si sta parlando di giustamente di legislatura di fine legislatura di prossima legislatura senza pretesa di invadere il campo della prossima legislatura noto un fatto e questo l'ho detto paia volte che la prossima legislatura inizia
Con una dotazione di sostenibilità finanziaria di finanza pubblica e di economia reale migliore di quella che questa legislatura ha ricevuto quando è iniziata oramai quasi cinque anni fa
Quindi ci sono le premesse per usare questo spazio che uno spazio economico finanziario ma anche uno spazio di iniziativa politica per indirizzate l'azione di politica economica
Il che naturalmente ci pone dei problemi importanti in tanti problemi analitici
Nella mia vita ho passato molto tempo a usare i modelli e quindi ho grande rispetto
Per chi li usa soprattutto li usa come strumenti come qualcosa che serve a fare auspicabilmente migliore politica economica
Quindi apprezzo molto l'enfasi sulla visione sistemica del lavoro apprezzo molto l'enfasi sulla necessità di tener conto dei trade-off
Vecchio pallino del policy making non si può avere tutto e subito se facciamo qualcosa in una direzione scopriremo che se ne deve fare qualcosa di meno in un'altra direzione quindi bisogna trovare un equilibrio
Anche su sostenibile dal punto di vista economico tecnico ma anche sociale e politico
Comunque al di là di questa considerazione generale l'Italia a mio avviso sta entrando in una fase in cui ha bisogno più che mai di una visione strategica
Di una visione che passi per come pensare le fonti di crescita
Ci sono già a pezzi di questo nella strategia del governo vanno sotto il nome di industria quattro punto zero che adesso è stata ribattezzata Impresa quattro punto zero proprio per sottolineare la necessità di lavorare
Fortemente in sintonia con il settore privato con l'impresa
è un quadro nel quale ci si deve chiedere quali possano essere le fonti di crescita di lungo termine
L'Italia è un Paese che negli ultimi vent'anni è cresciuta poco e questo è un eufemismo al di là degli effetti della crisi
Prima della crisi in Italia già cresceva poco perché era
Ed è ancora in parte al appesantita da una zavorra di di impedimenti strutturali che richiedono quindi un'azione strutturale che il Governo i governi in questi ultimi quattro anni quasi hanno portato avanti in modo
Convinto
Su impegno strutturale che deve continuare e questo è il mio personale personalissimo auspicio per la prossima legislatura
è una visione strategica che non può che basare la sua fonte di crescita nell'innovazione
Ma l'innovazione non è una cosa qualunque è un'innovazione che a sua volta fondamentale bisogno di un quadro di riferimento
Da un quadro di riferimento come quello implicito anzi esplicito in questo documento ci sono tantissimi stimoli su quale politica dell'innovazione poter portare avanti
Innovazione che deve essere sostenibile ma che deve trovare anzi può trovare dalla concetto di sostenibilità ulteriori stimoli ed all'innovazione per ridurla in termini macroeconomici un po'spiccioli che deve nascere la produttività di lungo termine le prospettive di occupazione di qualità della vita
Tutto questo
Per dire qualche cosa molto rapidamente
Su quello che il governo ha fatto in questi ultimi anni i governi hanno fatto in questi ultimi anni a vari livelli
Dico giovanili giustamente
E con molto con molto garbo ma con molta efficacia ricordava nella sua parte presentazione come l'Italia fossero indietro
Da diversi punti di vista
Io sono convinto che l'Italia può andare molto avanti può collocarsi vicino se non addirittura sulla frontiera di molte dimensioni
Ma l'Italia la sola deve anche l'Italia deve anche promuovere una politica internazionale che sia coerente con questo quadro e quindi mi piace consentitemi di ricordare alcuni
Alcuni elementi di una strategia sostenibile che l'Italia pone al centro del dibattito di politica economica
A livello globale la presidenza italiana del G7 ha sostenuto la il concetto di crescita inclusiva la dichiarazione di Bari
Resa adottata dai ministri delle Finanze dei siti il paese dei sette Paesi più industrializzati
Una sfida che i ministri delle Finanze pongono soprattutto se stessi abituati come sono
A trattare essenzialmente di finanza appunto di bilancio pubblico
Con l'invito che se ci si si guardi sempre di più non solo alle dimensioni quantitative ma anche e soprattutto al dimensioni qualitative cosa ci facciamo con le risorse pubbliche
Questo è un tema che se che tutto sottostante alla tematica dell'apporto come si fa ad indirizzare le risorse pubbliche nelle direzioni desiderate compatibili con questo schema
Ma naturalmente come si fa tenendo conto dei trade-off
Perché evidentemente ci sono vincoli di bilancio e scusate se lo ripeto in questo Paese sono particolarmente stringenti
è importante che ci sia un consenso globale c'è specie si è raggiunto un primo consenso all'interno del G7 SIS è un tema che si sta dibattendo all'interno del G venti in un contesto globale nel quale
Lo sappiamo tutti
Lo spirito
Spesso individualista di alcune politiche nazionali sembra prevalere su un approccio cooperativo
E questo è un problema anche all'implementazione di cui schema di questo tipo
Da questo punto di vista l'Europa per Ettore per andare rapidamente avanti ha un'enorme responsabilità ma anche delle norme opportunità
Anche in Europa c'è una finestra di opportunità non solo data dal fatto che l'economia europea salvando meglio alla fatto che c'è
Un grande sentimento di necessità di ripensare l'Europa
Vedremo se le vicende politiche in alcuni Paesi
Saranno di freno piuttosto che di stimolo questo dibattito io mi auguro che siano di ulteriore stimolo
L'Europa ha un grande bisogno di pensare il suo modello ha un grande bisogno di mettere assieme
Due dimensioni che nel dibattito di policy europea sono state su sempre tenute separate la dimensione economico-finanziaria quella in cui i ministri che finanziari
Nelle riunioni di Ecofin ed Eurogruppo parlano di discutono e a volte hanno confronti accesi tra di loro ma non parlano quasi mai con i ministri degli altri comitati di altri consigli
E questo è un sintomo istituzionale
Molto grave perché un sintomo di una carenza di una visione bisogna mettere assieme la dimensione finanziaria monetaria Ignone bancarie con la dimensione di crescita reale di dimensione sociale
E di dimensione in generale di inclusione
L'Italia ha fatto già delle proposte in questo senso cito un paio di esempi
Di introduzione di un meccanismo di assicurazione sociale contro la disoccupazione
Resa necessaria dal fatto che l'unione monetaria altrimenti in assenza di questi meccanismi la degli effetti delle crisi scaricano sui più deboli sulla sulla disoccupazione che aumento sui salari che non capiscono
Il concetto di innova di unione dell'innovazione un un idea di di unificare in una dimensione europea tutte le dimensioni che hanno a che fare con l'innovazione
E certamente le le cosa l'elemento sostenibilità è implicito in questo
In questa concetto
Quindi anche in sede europea c'è da fare una grande sforzo l'Italia lo fa da un po'di tempo
Compatibilmente con le situazioni politiche all'interno di molti Paesi consapevole di una cosa
Che l'ondata più o meno ancora vigorosa dell'antieuropeismo
Si è basata su un dato di fatto ricerche anche a causa della crisi
L'Europa a generato suo malgrado disoccupazione ha suscitato un senso di Europa fonte di problemi piuttosto che a fonte di soluzioni
L'Europa lo citava Enrico prima a volte è in contraddizione con se stessa non fa quello che dice di far fare agli altri o di fare agli altri
L'Europa deve trovare più coerenza
Quindi anche in questo c'è una grande opportunità vedremo se le condizioni politiche
Polo consentirà
Ma permettetemi di
Spendere pochissimi minuti ancora per ricordare
Quello che l'Italia ha fatto
C'è bisogno innanzitutto di una
Visione strategica e io ritengo che costruendo attorno all'idea di industria Impresa quattro punto zero mettendo assieme
L'agenda di sviluppo sostenibile mettendo più enfasi al ruolo del capitale umano e quindi la disoccupazione soprattutto giovanile
In un contesto di sostenibilità finanziaria mi scuserete se ricordo questo termine ma fa parte del mio mestiere pro tempore
Anche perché questo dà credibilità
Ad un piano strategico
A volte ci troviamo di fronte a un elenco di cose non fatte
Che andrebbero fatte non solo per il loro implicito o diretto merito utilità ma perché fanno parte di un disegno strategico
Qualunque disegno strategico a implicitamente una dimensione di sostenibilità di risorse finanziarie ma non solo
Questo credo che debba essere il compito dieta dei ministri dell'Economia non solo in Italia ma anche in tutti i Paesi europei offrire il quadro di compatibilità renderlo più disponibile possibile a una strategia che invece deve essere
Sviluppata collettivamente a livello di interi governi ma di società di di di
Società civile di organizzazioni non governative un grande dibattito che permetta di generare sostenibilità politica e sostenibilità sociale a queste misure
In questo contesto l'Italia ha introdotto alcune misure che sono dei tasselli di una disegno che andrà tutto sviluppato auspicabilmente nella prossima legislatura
Cito anche qui due esempi uno è stato già ricordato da
Ricco il
Indicatori di benessere quel sostenibile che sono stati introdotti nel Def in una forma ridotta è provvisoria nel Def approvato in aprile di quest'anno che saranno completamente
Riconsiderati e associati ai risultati nel prossimo Def quello del prossimo anno
Qui si pone un problema lo cito non per trovare delle scuse ma per dare un'idea un un senso alla difficoltà concrete
Carri Enrico sì scherzando ma non tanto si chiedeva come Alberto sarebbe stato come al MEF dal ministero sarebbe stato misurato l'indice di obesità come sarebbe stato tradotto in un obiettivo delle Flame esposte non lo so
Posso giudicare a spanne
Ma questo pone però un problema molto serio
Bisogna passare da indicatori che segnalano carenze o raggiungimento di obiettivi a lo strumento quale strumento è necessario è utile adottare per raggiungere quel determinato obiettivo misurabili da un indicatore questo è un problema vecchio come la storia della politica economica
Ma è un problema molto concreto perché implica non solo disegnare per esempio una tassa specifica o una agevolazione specifica
Implica disegnare una struttura istituzionale di quale comitato passiamo parlando che rapporto c'è tra le istituzioni di governo e il Parlamento
Sono tutti problemi che vanno affrontati a maggior ragione questo va collocato in un contesto complessivo globale in una strategia a maggior ragione deve poter contare su una strategia temporale
Di medio periodo quanto meno se non di lungo periodo
E infine alcune misure specifiche lasciatemi citare
Va legge su delega sulla povertà è la prima volta che il Paese si dota di questo strumento uno strumento che è stato dotato di risorse ancora insufficienti ma già sufficienti per dare un'indicazione
Vedremo negli ambiti molto ristretti
Della legge di bilancio in che modo questi vincoli potranno essere in parte almeno allentati questo un impegno su cui stiamo lavorando
L'ambito di una legge di bilancio che si mantiene necessariamente rigorosa come quelle precedenti in cui le risorse sono limitate
Mi avvio a concludere tornando al punto a un punto che toccava poi
L'Italia questo non lo dico io
Lo dicono gli indicatori che giornalmente escono sta andando nella direzione giusta
E questo viene confermato da un quadro che si consolida possiamo essere più o meno ottimisti sulle stime
Di nuovo avendo lavorato con i modelli io nella mia carriera ho sempre teso ad essere pessimista per poi italiani piacevolmente una mattina vedendo che avevo sbagliato
E cerchiamo di continuare a fare questo gravi le vicende degli ultimi anni dicono che
Le stime del governo sono state spesso tacciato di essere ottimiste
Che poi alla fine si sono rivelate pessimiste ma meno pessimista di quelle di altri
Questo non lo dico perché bisogna fare una corsa all'ottimismo dei numeri ma perché bisogna trasformare queste cifre in atteggiamento psicologico questo è anche un compito del Governo offrire di nuovo nel medio termine di nuovo auspicabilmente
Nella prossima legislatura un quadro di riferimento di norme di misure di finanza pubblica di risorse al quale si devono ispirare
Le imprese le famiglie le istituzioni
Che portano la vera ricchezza del Paese quindi è necessario che ci sia un'osmosi fra azione di policy e reazione della società civile
Strumenti come quelli che oggi stiamo discutendo stiamo apprezzando sono estremamente utili perché danno coerenza a scelte che a volte sono utili in sé ma magari disordinata limite qualche volta tra loro contraddittorie
Quindi siamo in un momento di dibattito permettetemi di dirlo alto di politica economica i l'utilità di questi incontri è esattamente questa ancor più utile il fatto che come ho detto prima e concludo oggi è il momento giusto per avere questa prospettiva grazie
Ringraziamo il ministro per le cose che ci ha voluto portare per le sottolineature che fatto e anche per gli auspici e l'incoraggiamento che infine ci ha voluto dare concludiamo qui la nostra nostri contro il rapporto come ha detto il ministro adesso può essere inteso anche come piattaforma come programma di lavoro molto preciso Enrico è stato molto puntuale nell'indicare le prossime tappe le prossime scadenze
Con la tenacia l'apertura e la capacità di proposta e di passione che mettiamo nel nostro lavoro siamo convinti che faremo dei passi avanti e ci incammina eremo
Almeno questo è l'auspicio
Sul sentiero dello sviluppo sostenibile grazie a tutti ha buone cose