Speciale Giustizia

Buonasera gli ascoltatori ecco uscire all'appuntamento con lo Speciale giustizia questa sera però non ci occupiamo di un processo ma di una Commissione parlamentare la commissione parlamentare Ennesima sul caso Moro
Quella di questa legislatura presieduta
Beppe Fioroni non smette di stupirci
Ci sono state molte
Molte audizioni una serie di
Novità sono state prospettate adesso una vicenda che ormai a quasi quarant'anni di diretta su cui è stato scritto e detto davvero davvero tutto o comunque moltissimo
Non basta evidentemente allora bisogna bisogna cerchia
Affidandosi a volte ricostruzioni fantasiose oppure oppure direttamente
Alla fantasia
E da questo punto di vista molto si è visto in in questa Commissione non non smette di stupirci perché in realtà poi ogni nuova utilizzazione Stora
Nuove vicende o meglio nuove fino a un certo punto presi più che Lina presidente della Democrazia Cristiana rapito dalle Brigate Rosse nella sua situazioni di costrizioni cercarsi
Attraverso i messaggi che pure gli aveva consentito di mandare fuori dal cosiddetto vederci del popolo di dare indicazioni senza che i suoi carcerieri se ne accorgessero
Non è una novità sono non è un novità interpretativa
Sono ormai anche qui quasi quarant'anni è uscito un bellissimo libro di Leonardo Sciascia il caso Moro e in cui per esempio anche questa ipotesi viene
E poi anni dopo
Decenni dopo anzi ne è uscito un altro dico giovane professore universitario perché attualmente vero e membro della Commissione Moro attuale forse anche anzi sicuramente
Il in base a quel libro il libro di Miguel Gotor proprio sulle lettere di Moro
Bene non non si smette dice riproporre questa chiave di lettura pure scandagliata in ogni in ogni in ogni sua ancora azione
E così lo scorso quattro ottobre
La commissione a ascoltato Gianni Gennari
Il nome fosse vi dice qualcosa è un giornalista
Teologo anche si firma con lo il nom de plume di Rosso Malpelo su nulla quotidiano della Cei l'avvenire
Gennari però è un personaggio non c'è dubbio
Di quella par di quella particolare scuola di pensiero che Cecchi ha cercato di mettere insieme cattolicesimo il comunismo comunismo italiano quello della pc e nel mille novecento settantotto Gianni Gennari era ancora un sacerdote poi ebbe
A dispensa per sposarsi ieri lasciare il sacerdozio resta però appunto fervente cattolico che scrive appunto sul quotidiano dei vescovi ma all'epoca
All'epoca passo iniziò la sua attività pubblicistica
Con paesi si il giornale Romano di proprietà del Partito comunista italiano
Gianni Gennari però dal sacerdote nel settantotto dicevamo
Ma che rispetto alla vicenda del che a suo modo un come si può dire un personaggio che con le sue relazioni raffigurava uno snodo per molti protagonisti della vicenda
Era assistente spirituale padri spirituali riduce ciniche dell'allora segretario della Democrazia Cristiana Zaccagnini
Nel contempo Luís Sacerdote cattolico e comunista nel senso di comunista italiano
Era in ottimi rapporti con
Con Tonino tetto Torino saltò anche Illy
Comunista e cattolico ma soprattutto segretario e assistente dell'allora sì capo del partito Enrico Berlinguer
E dunque per certi versi Gianni Gennari era un punto di contatto fra il segretario comunista e il segretario democristiano ma non si ferma il cui la sua non si fermerà in cui le sue frequentazioni era anche amico di monsignor Macchi e monsignor Vecchi e il segretario di Paolo sesto il Papa dell'epoca
S in ambito diciamo di alto clero e anche ottimi rapporti con monsignor Curioni i numeri dice qualcosa scelto
E quelli sì dote monsignore
Che dopo essere stato a lungo circa un ventennio cappellano del carcere di San Vittore diventa Hilaire responsabile ecclesiale April
Tutti i cappellani delle carceri che sono
Un importante terminale rispetto al mondo che ha Ferrario che rispetta sacerdoti che fanno assistenza inchinarci
E monsignor Curioni si ritrova al centro di un tentativo che non si è mai capito quali effettivi contorni abbia avuto da parte del Vaticano per cercare una richiesta portare a una trattativa volta alla liberazione di Aldo Moro le Brigate Rosse
Ecco in mezzo a tutte queste vicende Gianni Gennari si ritrova di fatto per le sue relazioni senza bisogno di facesse alcuno sforzo naturalmente
Sentirete rievocare quindi tutte queste vicende sarebbe bastato avrebbe voluto essere sufficiente ma invece non va e allora sentiremo Evoque anche altri discorsi quello sugli anagrammi
Dei delle dei dei dei messaggi del carcere di di Aldo Moro
Quello su
Racconti di personaggi che in intervengono nella vicenda Mejeri ex-post
Un anziano un anziano pittore che dice Edy erede riconosciuto una casa di cui Paese Sera attraverso i versi Luigi Del Neri aveva parlato
Come una possibile lettura anagrammatica di una frase di Moro che poi sempre le stesse e sempre una frase estrapolata da una un suo messaggio da una sua lettera che sembra voler rappresentare un po'tutto
Coincidenze singolari nella stessa frase che anche Leonardo Sciascia cerca di interpretare nel suo L'affaire Moro
Ma in realtà in cui viene addirittura anagramma e ne esce fuori una una casa nella periferia romana nella campagna romana per certi versi che poi ha tutta una storia anagramma non le case che non si sia mai sia esistita ma insomma viene individuato e viene individuata come addirittura la creazione di un magistrato
Che poi forse davvero si ritrova nel racconto di un signore molto anziano che poi muore ma forse la morte misteriosa e forse tutto questo non ha alcun senso ma che volete farci le commissioni
Parlamentari avvolte insistono anche per questo per mettere insieme storie davvero senza senso l'esempio della seduta del quattro ottobre
Con la complicità involontaria di Jenni Gennari un esempio buon ascolto l'ordine del giorno reca la posizione
Del dottor Gianni Gennari che ringraziamo per la cortese disponibilità con cui ha accolto il nostro invito a intervenire oggi nella seduta la commissione dottor Gennarino richiede molta presentazione essendo persino al nodo della cultura e del giornalismo nel periodo del sequestro Moro Gennari svolse le funzioni possono dire assistente spirituale di Benigno Zaccagnini
Inoltre e pescare contatti con alcuni esponenti politici
Dei pc come Antonio Totò ed era amico di Cesare Curioni
In seguito ebbe modo di riflettere su queste vicende in sede pubblicistica anche sulla base di scambi di idee che ebbe con Curioni e monsignor Macchi il principale oggetto dell'audizione riguarda le notizie dei giornali poter acquisire nel corso del sequestro Moro
E ciò
Che Curioni gli riferì circa il tentativo della Santa Sede di aprire una trattativa con le Brigate Rosse
Chiederei perciò all'udito di distinguere ciò sempre ciò che ricordo diretto da sue eventuali valutazioni che può riferirci ma successiva ricordo diretto alla vicenda di monsignor Curioni la commissione dedicato già diverso dizione ricordo sinteticamente
Che secondo quanto scritto da monsignor Pasquale Macchi segretario particolare di Paolo sesto Curioni fu incaricato di cercare contatti per avviare una trattativa al fine di ottenere la liberazione di Moro la vicenda poi è stato ulteriormente
Rievocata in maniera non sempre convergente da padre Carlo Cremona ed non signor Fabio Fabbri
Curioni si rivolse dapprima ad alcuni avvocati difensori dei brigatisti
Tra i quali Eduardo Di Giovanni e Giannino Guiso riuscì poi entrano in contatto con una persona che si chiama dito come intermediario con le BR la cui identità è rimasta ignota
Il ventidue aprile rese pubblica la lettera del Papa agli uomini le Brigate Rosse per la cui stesura sembra che Curioni fu interpellato
Nei contatti tra Curioni l'intermediario si sarebbero giunti a pianificare le modalità del rilascio di Moro ma sembra che Curioni vedendo che il tempo passano invano abbia iniziato a deve nutrire crescenti dubbi sulla riuscita della trattativa
Fu anche predisposto una somma di denaro ma il contatto per motivi non noto verrebbe essi
Le chiedo innanzitutto di darci qualche elemento della sua conoscenza di don Curione che lei descrive come personale molto vicina lente tragico monsignor Curioni nel periodo il sequestro o dopo parlasse della vicenda e se sì quando
Dunque io l'ho conosciuto monsignor Curioni intorno a metà degli anni settanta
Mi chiamò
Allora avevo una veste diversa esercitava il ministero
Se c'è il totale
Oggi non lo esercito più ma resto quello che quello che il sacramento dice Resca
E non lo esercito più avendo avuto il permesso Program Zia
L'autorizzazione a sposarmi
Da parte di
Giovanni Paolo secondo attraverso la mediazione dell'allora cardinale Josef Ratzinger e don Cesare Curioni ha celebrato il nostro matrimonio
Lo avevo conosciuto intorno a metà degli anni Settanta perché mi aveva chiamato a San Vittore lui era lì da da una quindicina d'anni già
A parlare
Alle detenute
Io andai a Milano
Però gli dissi scusa ma come faccio io a parlare a della gente che non so che vita fanno
E allora trovammo un piccolo di Ribic sono non so se se lo posso dire col permesso del direttore di allora
Io sono rimasto un paio di giorni come detenuto tra gli uomini per per avere un'idea della vita che si conduceva e ricordo che era un momento in cui c'erano state le prime
Ribellioni interne avevano bruciato con corridoio c'era delle stanze di un corridoio passammo una mattina insieme con altri due che stavano in cella come che si meravigliarono perché
Ero detenuto e Giove dovette inventare che avevo fatto degli assegni a vuoto per giustificare che stavo lì con loro
Quando arrivammo c'era una un corridoio che era praticamente quattro cinque stanze bruciati
La cappella intatta
E dico ma scusate avete bruciato tutto la cappella quelli c'è don Cesare chi lo tocca don Cesare è quello che a cui vogliamo tutti bene questo per dire che tipo di uomo era era
Un uomo di poche parole però di molti fatti
Sono andato al funerale di don Cesare a gennaio del novantasei in compagnia di monsignor Macchi che era l'ex segretario di Paolo sesto
E per quanto riguarda e il rapporto tra Paolo sesto e la tragedia Moro o tra le mani e con l'acqua
La copia delle Bozzi non il libro ma le bozze ma chi mi mandò le bozze per dirmi vedi se c'è qualcosa di scorretto un'unica cosa scorretta era la data della morte di don Cesare attribuita al novantasette invece morto nel novantasei purtroppo
Allora e certo che lui in quel momento cercò di ottenere qualcosa però non è solo una invenzione di don Cesare sulla Civiltà Cattolica o quello originale
Del sedici
Del quindici aprile mille novecentosettantotto cioè in pieno
E in piena vicenda della prigionia di Moro c'è scritto esplicitamente
Che
I margini di manovra sono assai stretti lo Stato e la DC non possono cedere al ricatto dei terroristi nello scendere a trattative con essi ciò però la Civiltà cattolica scrive sempre sotto mandato della Segreteria di Stato le borse sotto ciò però non significa che attraversa possibili canali diversi non si possa e non si debba far nulla per tentare di salvare la vita dell'onorevole Moro di fatto era stata avviata attraverso qualcuno
Questo qualcuno resta Don Cesare non me l'ha mai detto ma forse perché non poi anche perché la cosa poi non andata a termine
Una specie di di patto preventivo con la raccolta si parla di dieci si parla di quindici miliardi che erano pronti in in insieme con la liberazione di Paola Bisuschio si prevedeva la possibilità di una liberazione anticipate
Tutti sappiamo che come è andata sappiamo che proprio nella la mattina nella quale Fanfani doveva annunciare
La liberazione del Moro Carlo Cremona ma raccontato personalmente che lui attendeva anche per mandato di macchie di Paolo sesto al telefono la l'annuncio della liberazione è invece arrivato l'anno la telefonata
Che che che ha detto che dice che annunciava la morte l'esecuzione l'esecuzione di Moro
Ora
Qui e poi c'è tutto il discorso dei miei rapporti con Zaccagnini e Berlinguer in quel momento
Io consegnerò qui una una memoria molto ampio sono trentaquattro pagine in cui racconto rete più più degli autentici il cui racconto
Come è andata in quella in quei in quelle giornate a dir la verità comincia dall'otto marzo del settantotto sei giorni prima del rapimento Moro quando Francesca Mambro mi sputò in faccia davanti al
Al Giulio Cesare dicendo Prete Rosso a te prima o poi ti ammazziamo non scherzavano perché nel mille novecentottanta un anno e mezzo dopo davanti al Giulio Cesare hanno ucciso un poliziotto e accecato quello che era il vigile li del quartiere
Il poliziotto si chiamava Serpico di sopra il mio nome e quello che è quella quella è stato un mo'era un momento in cui gli assassini
Erano erano piuttosto frequenti tra l'altro ricordo questo non c'entra nulla ma ricordo di aver fatto amicizia anche con Carlo Casalegno alla stampa
Che in quei in quei giorni fuori ammazzato pure lui nel settantasette
Non si preparava con un un bell'anno mille novecentosettantotto tra l'altro dietro le spalle questo non lo non lo sa nessuno però Paolo sesto aveva aveva l'anno affine settantasette manifestato l'intenzione di dimettersi
Perché era troppo stanco e voleva dare il buon esempio avendo scritto la ingravescente metà del con la quale mandava intenzioni cardinale ottant'anni quando avrebbe compiuto il suo ottantesimo anno a settembre del mille novecentosettantasette avrebbe dato le dimissioni altrui è stato dissuaso con la forza in qualche modo tale da coloro che stavano intorno a lui e quindi Paolo sesto è rimasto per gli ultimi otto nove mesi del suo dire certo ha sofferto tantissimo e l'amicizia con Moro era un'amicizia antica io Moro l'avevo conosciuto di persona
A all'inizio degli anni Settanta dal sessantotto al settantuno settantadue perché durante l'estate andavo come vice assistente del laureato i cattolici italiani andava ad assistere
Da da consigliere spirituale delle delle case di vacanza dei laureati cattolici ne avevano un anziano di Fiemme e una Bocca di Cadore
E Moro veniva spesso alla messa del sabato sera in cui c'era anche un un tentativo da parte mia di conferenza sul sulle lettere di San Paolo arrivava lui con la famiglia verso all'inizio del mese si tratteneva l'ultima volta che l'ho visto l'ho visto
Affine settantasette al cinema
A vedere I diavoli di Ken Russel con lui c'era il maresciallo lombardi che che riconosceva eccetera un cenno di saluto niente niente di più non ho mai avuto altre relazioni
Il maresciallo che è stato ucciso con loro no no Leonardi non Lombardia Leonard scusate
Posso
Farne una serie di domande di Vesalio così false ci lascia la memoria la leggiamo però però di rivelare altro allora era già una cosa più importante
Che
Nella mia vita se c'è stata una successione di fatti accorta ecco perché la memoria è importante
L'ultimo fatte il più sconcertanti
Quando
Io mi sono accorto
Che cioè in
L'anno dopo quando nel settantanove una famiglia di amici qui a Roma
Se volete faccio pure il nome Vicolungo che era funzionario della Presidenza del Consiglio e Gioia Longo De Cristofaro che ancora oggi docente all'Università di Roma come antropologa discepola di Tullio Tentori
In un durante la vicenda Moro in un incontro con altre cinque o sei persone tra cui il padre Giorgio Bashmet fratello di Vittorio bacile
Si misero in testa di tentare
Di studiare gli anagrammi su alcune frasi incomprensibili che le lettere di Moro e isolarono due testi
Se non avessi così bisogno della mia famiglia eccetera è un altro è noto che i gravissimi problemi della mia famiglia sono all'origine della mia lotta contro la morte
Si misero con l'idea di perché loro dicevano io non so se è vero ma pellicce tra loro c'era gente riconosciamolo da quarant'anni quindi
Che Moro si dilettava di giochi
Di anagrammi eccetera eccetera
Ai isolarono due frasi
Mi sottoposero queste due frasi
Io conoscevo lavoravo all'Europa lavoravo anche all'Europeo in quel momento era già il settantanove se ottanta
E conoscevo anagrammi sta speciale che si chiama Ennio Peres che è ancora vivo
Di di io ho dato
Il pacchetto di sigarette dentro cui avevano messo le lettere del del dell'alfabeto per vedere che cosa e in un primo momento Puch etico calde qualsiasi cosa si può trovare con con tutte 'ste fra però poi
A a ragion veduta fu fu sorpreso perché nelle nei due casi rimanevano fuori una sola lettera del primo anagramma e due sole lettere nel secondo una veranda due frasi che anagrammatica Tisch parlavano di una casa
Tra la via Flaminia e la via Cassia una specie di sotterraneo
Da dalle cui finestre si vedevano bimbi Pini e Bindi
La cosa rimaneva così ero ero allora praticanti a Paese Sera
E incaricammo siamo già siamo nell'ottantasei incaricammo un collega Enrico Fontana che andare a vedere da quelle parti
No lì
Individuò un un caseggiato un con con un sotterraneo di mattoni rossi eccetera e la cosa uscì sul giornale
Questa cosa non ebbe alcun riscontro ci fu soltanto l'Avanti che allora detto entra filettino di quattro però ci io qui ho gli originali delle delle prede la prima pagina di Paese Sera mistero Moro eccetera
Questa cosa suscitò
Non suscita alcun interesse da parte della stampa salvo un trafiletto dell'Avanti
Successe però che quindici giorni dopo
Si presenta a Paese Sera un anziano signore
Victor Aurel spacca corso io qui ho il suo biglietto da visita che cioè che che Charlie lasciato il quale dice che non sapeva
Quale poteva essere la casa dice che ci racconta che in quella casa l'aveva fatto lezioni di pittura
Ha un grosso magistrato italiano deboli fa il nome
Nei miei scritti io non l'ho fatto salvo neppure nell'ultimo cara Carmelo Spagnuolo
Che era il magistrato che Moro aveva fatto deporre in conseguenza se non se non se non vado errato in conseguenza dello della vicenda Sindona
Lui aveva fatto lezioni di pittura a questo omaggio a questo ex magistrato il e un giorno quando festeggiarono un evento che aveva venduto un quadro o la fine delle lezioni lo portò in un sotterraneo
E Luís racconto era presente Claudio Fracassi e Piero Pratesi quindi non ero solo perché appena questo il portiere ma dietro c'è un signore strano coi calzoni alla zuava che Bo parla cotte
Era il portiere di Paese Sera che era molto molto proletario giustamente
Mi mi mi premurai che ci fossero pure il direttore l'ex direttore erano Claudio Fracassi è Piero Pratesi Piero è morto ad una persona straordinaria Fracassi credo che sia vivo per fortuna quindi potrebbe confermare
Questo signore venne suo disse che lui sapeva che in quella in quella casa c'era la casa era di Carmelo spagnolo
E in quella massica spagnolo era sceso affabile sotterraneo per festeggiare scesero giù nello scantinato dove c'era una una una serie di Cibotti eccetera e di vino breve Calloni disse ma questa non è una cantina questa è una prigione
E spagnolo gli avrebbe detto da questa prigione cambieremo la vita dell'Italia
Ovviamente però ero al settantanove quando gliel'ho detto prima
Questo prima prima prima prima prima prima ancora della vicenda ma ah ecco quindi la cosa la cosa risaliva all'inizio degli anni settanta o a metà degli anni settanta quindi
La cosa interessante che lui voleva andare subito
Noi ovviamente era pomeriggio dovevamo chiudere il giornale eccetera però poi uscì su Paese Sera nell'ottantasei
Questo perché era ottantasei questo uscirono queste pagine di di di Enrico Fontana eccetera eccetera
Un altro fatto abbastanza la cosa una cosa che sorprende però che in mezzo a queste cose uscì il libro di
Leonardo Sciascia L'affaire Moro io avevo avuto conoscenza di Leonardo Sciascia quando aveva scritto Todo modo
è il mio primo ingresso a Paese Sera fu per una presentazione di questo strano film su sul sul romanzo di Sciascia
Sciascia alza esaminando la vicenda Moro
Analizza esattamente il le due stesse frasi e dice qui dentro ci deve essere un messaggio sono tutte e due le frasi che avevano isolato i miei amici Gioia Longo e
Padre Giorgio bacilli fra l'altro Giorgio bacile aveva avvertito di questa decifrazione della cosa aveva ucciso il fratello Giorgio che è stato ucciso nel mille novecentottanta
La casa la cosa sorprendente è che noi non andammo non andavamo immediatamente però quindici giorni dopo venimmo a sapere che Aurel Littoral Vespa che forse era stato trovato morto in casa sua affetti Ca'di Amalfi
Era l'ottantasei arrivo all'ottantotto Ennio Peres
Mi telefonò e mi disse guarda sta per uscire una nuova rivista magnifica straordinaria tutta basata sonori sono i giochi di anagrammi eccetera eccetera perché non ritiriamo fuori
La la vicenda
Che di cui abbiamo parlato due anni fa
Io dissi va bene ridiamo là fuori feci parecchia resistenza poi io qui ho anche la fattura a a quei tempi mi dettero un milione
Ho accettato
Ho scritto niente assolutamente niente di nuovo ho scritto quelle cose che avevo già già detto eccetera gusci
Questo numero della rivista giochi Magazine con in primo piano Agnelli eccetera
E con Casa Moro c'è un enigma nelle lettere e ci sono quattro pagine
Due mie firmate Ersilio Quadrelli ho usato uno pseudonimo
L'altre le altre due invece di Ennio Peres lana gran mista che ha analizza la la cosa
Finito
Ho nel nella nell'antica anticipazione del giornale del direttore Giuseppe Meroni parla del della dello scoop e annuncia il prossimi nascono i teste Clube grigio il transito prossimi numeri sarà ancora più magnifici eccetera esce giochi Magazine lo stesso giorno o il giorno dopo il direttore licenziato e la rivista chiusa soppressa
Questo il numero e l'unico numero della rivista che è uscito non è stato l'editore Hera di Bologna sono che l'editore era un petroliere
Che pare fosse iscritto alla P due credo che qui con qualcuno che sappia si ricorda il cognome adesso non me lo ricordo il cognome del
E
Anzi dice ci sorge no il no il nome
Guarda guarda orientato ma no c'è nel nel memoriale cielo
Nello scritto che avevamo scritto nello scritto che vi lascio perché io vi lascio un memoriale che racconta tutta questa storia c'è dentro Corioni c'è dentro ma chi c'è dentro Paolo sesto superiori va bene
Quello che quello che mi sorprende posso dirlo con molta tranquillità
è che le cose mi vengono chieste trentanove anni dopo
Cioè siccome queste cose non è che sono state nascoste
Le ho pubblicate le ho scritte su Paese Sera le ho ripetute altre volte e e per fortuna trentanove anni dopo qualcuno mi chiede conto
No per quanto riguarda le le trattative ora ho difeso e qui ho un biglietto della moglie di Zaccagnini che mi ringraziò difeso con forza la la memoria sia di Paolo sesto Teti Zaccagnini presentare e anche in qualche modo di Berlinguer io ero a contatto con l'editore era venuto promontorio X
Io ero a contatto con Berlinguer
Attraverso
Tonino Tatò e Giglia Tedesco Giglia Tedesco e la vicepresidente del Senato tenuto troverà il suo segretario particolare
E venivano ammessa da me insieme con altri allora si chiamavano oggi
Catto comunisti a mi chiamavano mi dicevano soltanto comunista oggi lo dicono del Papa tutto sommato
Mi pare che sia un verbalizzata dal tempo sono spinti comunisti quindi la preoccupazione donano no vendeva
Tant'è vero che re quel comunione morali ci sono rimaste nacque il comunismo lì era inaccettabile anche allora quindi evidentemente
I tentativi di Enrico Berlinguer di uscire dalla dalla dalla filosofia del marxista leninista sono noti a tutti si sa che lui fece togliere dallo statuto del partito la professione antireligiosa materialista immane in pista e quindi e lo lo fece togliere anche in conseguenza della famosa lettera di Berlinguer ha Bettazzi
La lettera di Bettazzi avveniva ecco il Berlinguer rispose un anno e mezzo dopo e che preparammo insieme con Franco Rodano e Tonino Tatò e lo stesso Berlinguer per tre mesi nell'estate del mille novecentosettantasei adesso la ringraziamo diciamo la memoria
Arriviamo a doppio che rievoca la signora domande precise
In una serie di articoli del due mila dodici suoi affari italiani e vaticani insider lei ha ricordato che Curioni cito testualmente mi ha manifestato tanti dubbi sulle dichiarazioni terroristi stessi
Mentre non ha mai avuto un dubbio sul fatto che è un vero e proprio canale con le BR attive non ci fu mai
Questo è quello che scrive lei monsignor Fabbri audito dalla commissione ha valorizzato invece la serietà del canale delle trattative
Lei questa idea questa questo e ci riporta di no Curioni che dice il canale come dire l'intermediario però non era più solido di tanto
Non era vero è una sua opinione gliela detta proprio diretto a Topolino a me l'ha detta diretta da un Corioni e ritengo che don Fabbri abbia semplicemente siccome don Cesare non scherzava quando diceva certe cosa abbia pensato
Che che che concentra a avesse trovato qualche intermediario
Cesare aveva don Cesare aveva parlato anche con Curcio e Franceschini che erano processati allora a Torino
E loro gli hanno detto con loro dicevano quando erano ripresi chiedendo lo abbiamo in mano lo teniamo in mano ci dissero a personalmente a luglio noi non ne sappiamo niente tra l'altro qui scritti atroce c'è la
Il famoso discorso della dei di Pinerolo non lo ricorda nessuno ma è il momento decisivo della storia delle Brigate Rosse
Moretti ha dato appuntamento Curcio e Franceschini a settembre del mille novecentosettantaquattro al passaggio alla stazione al passaggio alle poi arriva due ore più tardi poi arriva un po'tardi come no no non è arrivato per niente è si dice che ha no no non sa per quale ragione non è arrivato e invece lui aveva spinto per fare entrare nelle Brigate Rosse Frate Mitra
Questo questo rivoluzionario sudamericano italiano preti raccomandato alla a al all'opinione pubblica italiana da Giorgio Pisanò
Che tutti sappiamo benissimo
Età dark non mi riconosceva il candido mi pare la la la sua rivista
Arriva il il nuovo c'è che vale a dire arriva il nuovo come un prete poi gli accade di tutto ritorniamo ad hoc Curioni però se no ci perdiamo
E io purtroppo le tre potevo chiudere perché manda Giasone mi parlò della differenza che c'è fra le ferite
Se un corpo morto e le ferite son cose adesso però ci arriviamo mi faccio fare le domande fila tre in un articolo pubblicato da lei su Avvenire il dieci novembre del due mila nove
Lei ha dato altri dettagli sul tema della trattativa che fu tentata monsignor Curioni
Ha scritto in particolare quello che meglio adesso ne parlo con Curcio e Franceschini all'UI si dissero del tutto estraneo alla vicenda Franceschini una soluzione il ventisette ottobre
Due mila sedici si è limitata a dire Curioni lo incontrammo perché luce era venuto a parlare perché lui era il cappellano del carcere nell'ultima audizione presso la Commissione Adriana Faranda invece sottolineato che Curcio e Franceschini
Non erano favorevoli accedere senza contropartite e anzi sostenevano ideologicamente la linea dura
Lei oltre quello che ha detto che Curcio e Franceschini dice non c'entra niente con con la vicenda Moro e quindi non sapeva che avanza molti dubbi su tutta la vicenda gestione di Moretti questo ecco però lei tanto lei non è non è rimasto non vi è rimasto ad altro no
Cioè devo dire sinceramente che io concedo Curione non gli ha detto più alte del procedere incontrate e che questi due non erano in grado di aprire nessun canale merce però no però don Cesare mi disse che probabilmente si arrivava uno sbocco
E questo me lo disse nei giorni immediatamente precedenti il nove maggio
Ed ecco e su questo era stato preavvertito ma chi era stato preavvertito padre Cremona che è stato al telefono tutta un'attesa della libertà ok
In diversi articoli Marco Tosatti sulla stampa del diciannove aprile due mila quattro
Lei stesso sull'Europa del tre maggio due mila otto e sua avvenire del dieci novembre due mila nove si afferma che Curioni era con Macchi
E con Paolo sesto nell'appartamento papale la sera del ventuno aprile questo me l'ha detto don Cesare personalmente e che partecipò materialmente alla stesura della lettera del Papa solo agli uomini delle Brigate Rosse dettatura di Paolo sesto lo iscrisse la brutta
Del della
Ecco perché su questo non ci tempio generoso e allora forse monsignor fabbriche invece
Dichiara che
Curioni parlo solo per telefono con Paolo sesto e che si trovava in Lombardia
Cesare ma ha detto che era questo questo lo posso dire con certezza che era presente e ha scritto la brutta copia che poi Paolo sesto ha ricopiato e che quel senza condizioni era presente fino dalla prima fino dalla prima dittatura
Quindi ricapitolando questo solo per amore della storia
Non ci fu un'ingerenza della Presidenza del Consiglio su Paolo sesto per far modificare spesso condizioni per quello che è ma venivano ma lo sa perché glielo dice don Curioni che era presente quando la terra senza
E che non è stata mai raggiunta Mario Santo assoluta questo questo mi disse francese perché mi disse che aveva scritto lui di sua mano sotto dettatura di Paolo sesto la la brutta copia della lettera
In un articolo del due mila dodici la è scritto testualmente monsignor Curioni presenterà convinto eccetto aveva parlato in tanti anni con tante persone
Sia delle istituzioni che incontrava essendo per lavoro nei ruoli del ministero di Grazia e Giustizia come ispettore capo di tutte le carceri italiane relativamente all'assistenza religiosa dei detenuti siede peronisti compresi molti brigatisti in prigione che sul cadavere di Moro
Ci fosse un solo coro po'colpo sparato a bruciapelo
Sul Moro vivo
Che aveva lasciato l'alone caratteristica di bruciatura e mostrava il sangue che ne era fuoriuscito mentre tutti gli altri colpi una decina fossero stati sparati a distanza maggiore
E dopo parecchio tempo forse più di un'ora e quindi non avevano nell'alone di bruciatura
Nel sangue per quanto lei ne sa era quello di Curioni una o convinzione soggettiva oppure si fondava su qualche confidenza
Dei reperti autoptici che non riguarda Natasha soprattutto sorrisi Montenero caro don Cesare non m'ha mai detto qualcosa che non corrispondesse a quello che lui aveva visto cioè non era era un tipo molto ma molto concreto cioè non
Quindi lui lei quello che scrive quello che gli ha riportato l'uso e l'idea di un colpo a bruciapelo con Moro vivo e poi dopo a distanza di tempo e e altri colpi a Moro morto ed ecco perché non c'erano gli aloni e tutto il resto questo così almeno mi ha detto francese
Io non posso che riferirlo
Non ho mai dubitato della serietà se se se lui voleva tenere nascosta qualcosa non lo diceva se parlava parlava
Perché voleva farlo tanta persona seria lei ha ricordato che alla fine di aprile se mi mi meraviglia ma allora sono stato molto
E soprattutto perché abbiamo altre fonti rispetto lei ha ricordato il Bellini chiediamo le cose diverse dalle altre fonti per sapere se le riconferme
Lei ha ricordato che alla fine di aprile settantotto supportò Berlinguer a Berlinguer un biglietto di Zaccagnini che lei non lesse eccetera anche sottolineato il suo rapporto con tanto
Durante il sequestro Moro lei lo vide tanto i trasporti di trasmise informazioni messaggi ce ne raccolse confidenze centinaia di volte perché la notte chiamiamola così parecchie notti una quindicina le le le passavo
Con il povero benigno
Che era veramente drammaticamente tre tra l'altro tra l'altro una delle cose che forse non lo sa nessuno
Se non avessero rapito Moro la mattina del sedici marzo mille novecentosettantotto Benigno Zaccagnini si sarebbe dimesso da diventa segretario della Democrazia Cristiana perché non era per niente d'accordo sulla nomina
Che sulle nomine che erano state fatte da Moro e Andreotti insieme e in particolare non ha avrebbe voluto che ci fosse Gava nel nuovo nel nuovo governo questo
Questo o per quanto riguarda poi quella mattina c'è
Ecco la mattina in cui porta il una una una lettera di di Benigno a a Berlinguer la risposta indietro
Non racconto nel nel mio memoriale mi successe una cosa singolare io ho parcheggiato esattamente al posto dove un mese dopo sarebbe stata trovata la la la R quattro e sentirci sentendo dalla macchina queste sono cose strane quindi riconosco che è una sente scendendo dalla macchina sentii qualcosa che mi teneva affermato che mi teneva su quel terreno c'era un c'era una staccionata c'era un cancello c'erano i lavori interni richiedente entro quella di fronte proprio alla al Palazzo Caetani
E quella mattina io avevo parcheggiato lì avevo la la la Peugeot centoquattro
Quando scesi sentì poiché l'ho ripresa la mattina del nove maggio quando arrivato a casa apri
La la la tv che c'era la trasmissione chi lo sa come avevano saputo che c'è la G BR che era una una televisione libera praticamente stava sul posto
Dicono qualche minuto dopo il ritrovamento della ho l'impressione che ci fosse qualcuno li all'interno che lo sapevo da prima perché far trovare
Il giornalista con la con la con la Telecom la cinepresa eccetera eccetera esprimo la trasmissione mi pareva un po'c'è qualche messaggio divenuto di particolare rilevanza ma io né a leggi alle nove no
Io non leggevo quello che scriveva benigno ad A delinquere quello risentito il rischio cioè non mi sono mai permesso ma anche perché che cosa potevo dire che competenze avevo
In un articolo apparso su Avvenire il ventidue ottobre novantanove lei ha scritto che Zaccagnini ha formato e consenziente circa il tentativo promosso da Paolo sesto della trattativa
Del resto lo stesso invano non era una tratta S sì chiamiamo la trattativa era nata insomma era una diverso modo di trattare in una parte dello Stato
Del resto lo stesso Andreotti in una lunga intervista pubblicata su il Giornale dell'undici settembre due mila tre ha ricordato che la Santa Sede chiese una sorta di nulla osta e che il governo italiano lo concesse cito dopo essermi consultato con Berlinguer
Per quanto a lei noto chi tra gli esponenti della DC Tinebra i rapporti con la Santa Sede durante il sequestro Moro oltre ad Andreotti
Cosa sette lo direttamente Zaccagnini e suoi collaboratori dei tentativi effettuati da parte di esponenti della Chiesa in particolare a parte monsignor Curione
Clienti
Della trattativa si è però Zaccagnini senza che niente al Cagnoni delle cose di Monza Corioni sapeva tutto perché gliele dicevo gli occhiali io lo so bene Curioni sapeva bene che ero in rapporto a tema Zaccagnini e Andreotti o sapeva
Diciamo Aliseo ridicolo non so Andreotti non lo so ma certamente io a Berlinguer dicevo quello che aveva detto Zaccagnini salvo che fossero messaggi calore non leggevano e che me l'ha detto
E i e dicevo ad ambedue quello che perché pensava Curioni che si poteva fare qualcosa o meno
Nell'ambito dei tentativi di salvare la vita di Moro risulta che ci fu un'attivazione di esponenti socialisti lombardi
Come Umberto Giovine e tentarono di coordinare la loro azione con quella ben nota di monsignor Luigi Bettazzi di Padre Davide Maria Turoldo e di padre Camillo De Piazza
In questo ambito fu coinvolto anche giornalista di Famiglia Cristiana Guglielmo Sasinini
Che ne riferiva al suo direttore don Leonardo Gilli lei sa qualcosa di questa vicenda e se si sovrapponeva o era ad adiuvandum ma di quella di Curioni io so soltanto che monsignor Bettazzi propose di darsi noi in cambio di Moro
Pensiero molto generoso ma a mio parere
Ingenuo perché perché quelli volevano chi ha rapito Moro voleva agire su Moro e non su monsignor Bettazzi quindi lei l'idea generosa spirituale sostituirsi della sostituzione vicarie che richiama al sacrificio
Biblico eccetera mi sembra mi sembra molto ingegno un senso Curioni gli ha detto mai se il modo con cui era stato ucciso l'onorevole Moro nella metodologia delle
Dei colpi sparati non a bruciapelo
Lo aiutava ad avere una opinione su chi poteva essere stato il killer che la ucciso
No
Io so che il killer è stato individuato in quello che poi fu ferito dalle parti di delle mura Appio latine
Uno dei uno dei britannici dicono dicono che eroiche Adriano su un'analisi quante ce ne entravano il colore dei corsari magari al garage però sono un sovraffollamento di colpevoli ma adesso lasciamo stare quello che hanno dichiarato i brigatisti a lei monsignor Curioni non gli ha mai detto secondo me questo per come ha ucciso all'idea che era Giovanni no no no
Le ha detto
La Belpietro avvenne a Roma poco dopo il rapimento di Aldo Moro per perorare la causa di Innocenzo Salvoni salvo che aveva sposato una nipote dell'Abbé Pierre
E tra i sospettati di cui fu diramata la foto dopo l'agguato di via Fani griffati cenno cento Santoni secondo le dichiarazioni rese il ventotto marzo ottantatré da Carlo Fortunato al giudice Mastelloni religioso francese si recò nella sede della DC ci in piazza del Gesù da Zaccagnini
Ma Zaccagnini smentì al giudice Calogero di averlo mai incontrato la barriera
Lei si ricorda se l'Abbé Pierre ben a Piazza del Gesù Zaccagnini non m'ha mai detto che la terapia tanto da Piazza del Gesù quindi per quello che mi riguarda lui non me l'ha detto
è probabile che me l'avrebbe detto fino perché io sono stato vicino a Zaccagnini anche oltre la morte di Moro
Tra l'altro una delle cose cui tengo di più
Che a mio parere fa fare una bellissima figura sia Zaccagnini che a qualcun altro che il giorno prima dell'elezione alla Presidenza della Repubblica di
Pertini
Incontrai benigno che che aveva un ufficio io lavoravo a Paese Sera lui aveva un ufficio al secondo piano dello stesso palazzo a via del Tritone et con lui c'era pure Mattarella dati al l'attuale presidente della Repubblica e qualche volta lungo le scale aveva incontrato Mattarella ma io incontrai Benigno via Due Macelli che mi abbracciò e mi disse sono molto arrabbiato dico perché perché i miei
Non votano Pertini presidente già c'erano state mi pare quindici venti venti
Votazioni
E c'era una specie di e io gli io gli dissi Fondazione Exodus non ricordo quante erano
E io gli dissi scusami ma tu sei o non sei il segretario della Democrazia Cristiana se si allora ti ricordi che mai detto il giorno la prima volta che ci siamo incontrati che se
Non avessero rapito Moro tu avresti dato le dimissioni da segretario Democrazia Cristiana se si e allora tu stasera ai tuoi dici se domani mattina non votati al Pertini io me ne vado do le dimissioni
La mattina dopo
Non so se veniva fatta però la mattina dopo che i democristiani votarono perché Berlinguer era d'accordo Craxi pure dopo qualche esitazione era d'accordo mancava la la mancava la firma dei democristiani
Un comportamento da galantuomo di di Zaccagnini lei stando molto vicino a Zaccagnini in quel periodo
A memoria sei era atteso Nordahl segretario del partito un intervento del presidente del Senato Fanfani la mattina della direzione del nove si sapeva che Fanfani il giorno dopo avrebbe detto delle cose molto importanti
Così questi non si sapeva da parte del padre Cremona loro che poteva essere liberato Moro il nove e si sapeva che Fanfani avrebbe parlato
Di questo di questo ok io no non ho altro ci sono domande
Grazie
Grassi Balsano cervelli ritorno su don Curioni
In un'audizione
Segreta ha avuto in Commissione
L'audito
Ha riferito
Di aver
Saputo direttamente da don Curioni
Il nome e cognome della persona che avrebbe sparato a Moro
Tale e che dunque rioni
Questa affermazione peraltro detta anche atto fattori il quale però Commissione non fa nome e cognome
Ma per desunta
Dalla
Capacità dello sparatore di circumnavigare il cuore senza toccarlo
Nessun rapporto Gordon curiosi più ha mai parlato di un'autopsia su Moro
Della autopsia no
Per a attenzione però lui ma da ma dato ma ha detto delle cose che probabilmente si riferivano anche a un esame autoptico perché
Per dirmi che c'erano parecchie tracce
Una da vivo le altre da morto probabilmente si riferiva a quello però non non me l'ha mai detto
Adesso non io non ricordo il cognome di quel del brigatista rosso che è stata quello che è stato ferito
Quando fu arrestato che è stato ferito le Mura latine come si
Prospero Gallinari si
E che c'entra gli aveva
No dice non l'ho ho saputo eguagliato Gallinari Fodella lei ha ricordato il brillava l'autopsia quindi ho ripensato che non avevo detto il nome tenuti adesso però solo per diciamo storia Gallinari ha ammesso di non aver sparato Morone
Se pur in un libro prima di morire
No
Baban Corioni era amico di don Rigoldi il cappellano del Beccaria
Non lo so
Io so che don Corioni stava lì da trent'anni tra l'altro io so che don Curioni aveva portato Paolo sesto quando Montini non ancora cardinale era stato mandato via da Roma come tutti sanno perché la Curia lo odiava
Fu mandato a Milano e Pio dodicesimo per sei anni non l'ha fatto cardinale è stato il primo cardinale dominato da giovani vincessimo terzo
E aveva portato Montini
Nuova ci riesco al carcere ha fatto la stessa identica cosa quando fu nominato Martini la prima visita di Martini a Milano grazie a don Cesare Curioni fu la vita traccia ai carcerati
Cervelli
La casa dell'ex magistrato comuni casa prigione potenziale ma rispondeva alle verifiche faceste
Soprattutto anche sugli aspetti esterni quelli che il prelievo i mattoni rossi eccetera anche Pini e bambini per capirci a prima vista sì io sentivo le parlare di un asilo
Graziella infantile che era nelle vicinanze tra l'altro quella casa in sei sette minuti si arriva a via Fani Galli
Una poi seconda domanda
Gli esperti di anagrammi eccetera
Su quelle frasi hanno trovato anche altre frasi no che no mettevano sull'esclusione voglio vedere la cosa singolare veramente singolare è il modo con cui Moro
Presente queste frasi perché per esempio la prima aveva parlato dell'onorevole Misasi
Lascia un terzo di pagina bianco e poi Pd qui c'è qui c'è anche la la tra le cose che lascia ce la fotocopia ma la poi l'avete sicuramente quindi lascia un terzo di pagina e comincia con è noto che i gravissimi problemi della mia famiglia sono la ragione fondamentale della mia lotta contro la morte
Ex abrupto una frase assolutamente incompleti incomprensibile perché conosceva quali erano i gravissimi problemi dalla famiglia dimore non c'era
E Luigi aveva vere
Chiedo scusa erano ed erano inimmaginabili a chi stava fuori
Lei sa a cose più di me quindi
Sopra al derogato alla domanda al senatore venire
Ma queste cose
La polizia le ha verificate i carabinieri a verificare o vi hanno ritenuto un poco ma se perché io so che no per fare vero perché ad esempio il caso di una seduta spiritica no quello che era afferente quanto l'anagramma sono andato in un paesino si chiama Gradoli
Della Mea Provinciale cinque dalla mattina
Per farmi un'idea invece qui nel caso sei
Non dalla seduta spiritica madre gli anagrammi non sonda vederla l'unico effetto di quella cosa è la chiusura di questa è la soppressione della rivista già prima o poi che Mauri cavalli
Perché
Bene
Se non ci sono altre domande ringraziamo il dottor Gennaro dice aggiorniamo la settimana prossima non deriva né l'ora né ora perché non sapendo come se andranno le votazioni sulla legge elettorale alla Camera dobbiamo vedere qual è lo spazio che ci consente almeno due ore tra Camera e Senato ma non c'è calendario
Grazie
Feci e ci fermiamo e ci fermiamo qui fra
Fra gli anagrammi
La le ricostruzioni che la dell'autopsia di Moro e addirittura della segno particolare che il autore del delitto avrebbe lasciato sul corpo dello statista attraverso la disposizione delle pallottole
Bisogna commentare no credo che non sia credo che non sia necessario quello che resta e ancora misterioso Rufus Zeno
Come sia possibile che comune commissioni parlamentari che fa audizioni del genere venga tuttora preso sul serio da qualcuno per l'intento lo speciale giustizia termina qui