Tra gli argomenti discussi: Barcellona, Catalogna, Crisi, Elezioni, Esteri, Giustizia, Muller, Politica, Puigdemont, Rajoy, Rassegna Stampa, Russia, Scandali, Trump, Usa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 20 minuti.
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Quel giorno gli scrutatori di radio radicale giovedì due novembre questo è l'appuntamento con la rassegna dalla stampa internazionale a cura di David Carretta questo oggi torneremo su quelli che sono i due temi della settimana innanzitutto
Di inchiesta del procuratore speciale americano Robert la sullo scandalo
La presunte connessioni tra la campagna elettorale di Donal Trump e la Russia per influenzare il voto negli Stati Uniti del due mila e sedici vi proporremo l'editoriale dal Guardian secondo il quale i primi esiti di questa inchiesta sono gravi per Donal Trump il Presidente americano può ignorare le regole della politica ma non può ignorare lo Stato di diritto e il procuratore speciale
Leggeremo anche le Figaro presidenza accerchiata il titolo dell'editoriale di ieri lo scandalo russo perseguite ora Trump fino alla fine nel suo mandato scrive il quotidiano conservatore francese poi torneremo sulla Catalogna la crisi che prosegue questa settimana il l'ex presidente della Generalitat Karl espulse Monte è andato a Bruxelles cercare in qualche modo rifugio presidente in fuga il titolo dell'editoriale di ieri di El Pais secondo cui Pucci Del Monte pretende di continuare ad alimentare il processo
Secessionista da Brussel con una serie di menzogne
E contraddizioni il Times quotidiano conservatore di Londra che è stato tra i più simpatia etici nei confronti della causa indipendentista catalana in un editoriale ieri scriveva che alla fine le lezioni del ventuno dicembre sono una buona notizia alla crisi catalane lungi dall'essere finita ma nuove elezioni offrono la speranza di una via d'uscita secondo il quotidiano conservatore di Londra ma cominciamo Donal Trump dall'inchiesta del procuratore speciale
Mi il re inchiesta grave pertanto questo il titolo di un editoriale di ieri del Guardian il Presidente americano può ignorare
Le regole della politica ma non può ignorare lo Stato di diritto il procuratore speciale scrive
Questo quotidiano britannico
Donal Trump ha reagito con la solita sparata questo era anni fa è stato il suo twitta la notizia che il suo ex direttore di campagna elettorale il dice un ex consigliere di politica estera
Sono stati messi sotto accusa nell'ambito dell'inchiesta Trump Russia perché l'attenzione non sui Hillary democratici corrotti non c'è collusione ha scritto Trump
Su questo vedremo reagisce il Guardian si tratta
Di un lungo processo e va letto come tale ci sono voluti due anni dalla nomina di un procuratore speciale nello scandalo del Watergate alla partenza
Per Richard Nixon
Ci sono voluti quattro anni dall'inizio di un'inchiesta da parte di un procuratore speciale
Nei confronti di Bill Clinton all'impeachment insomma
Questa non è la parola fine del procuratore speciale Robert nel nominato sulla maggior per esaminare le presunte collusioni tra Trump e la Russia
E in questo contesto vale la pena teneramente tre cose secondo il Guardian primo ruote della giustizia sì girano lentamente come si dice ma girano bene
In altre parole questa un'inchiesta che non ha limiti di tempo secondo occorre ricordare che i termini iniziali del mandato di Miller sono molto ampi qualsiasi legame e o coordinamento tra il governo russo individui associati alla campagna elettorale del presidente Trump
E qualsiasi altra questione che possa emergere direttamente dall'inchiesta in altre parole c'è molto
Per esaminare e questo potrebbe essere solo l'inizio terzo occorre ricordare che a parte le sparate del Presidente
Questa è un'inchiesta su qualcosa di straordinariamente serio e che non ha precedenti la squadra di un candidato americano che forse ha colluso con un governo straniero
Ostile in un'elezione presidenziale in altre parole e come minimo tutto questo merita un approccio serio che ovviamente l'opposto dell'approccio caotico infantile
Di Donald Trump inizialmente Trump
Quando sono state pubblicate le notizie e la messa sotto inchiesta dei suoi ex collaboratori si era convinto
Che gli annunci non lo avrebbero toccato in realtà niente corrobora questa tesi di Trump le accuse contro Paul manforte Richard Yates che negano
E per commesso reati l'ammissione di colpevolezza del consigliere per la politica estera George Papadopoulos sollevano diverse possibilità primo il Presidente degli Stati Uniti avuto un direttore di campagna elettorale ma la forte che prima avrebbe lavorato come agente di uno Stato
Straniero non registrato per un governo ucraino corrotto e sostenuto da Mosca
Secondo ma la forte avrebbe riciclato denaro per i russi e gli ucraini su scala industriale terzo manforte ha mentito all'Est viari
L'ammissione di colpevolezza di Papadopoulos poi va be'inoltre in termini di gravità
Papadopoulos che è stato un membro della squadra di campagna elettorale di Trump ha lavorato con persone che Papadopoulos sapeva essere legate al governo russo
L'obiettivo organizzare incontri raccogliere materiale sporco su Hillary Clinton e Papadopoulos su questo ha riconosciuto di aver mentito all'FBI
Sulla base di qualsiasi standard queste sono questioni molto gravi per coincidenza la gravità e rafforzata dalla notizia che del contenuto promosso dalla Russia raggiunto centoventisei milioni di americani su Facebook durante e dopo le elezioni del due mila sedici
Martedì infatti Facebook ha informato il Senato che centoventi pagine
False
Pagate o o ho sostenuto in qualche modo dalla Russia hanno creato opposte che hanno raggiunto in modo diretto ventinove milioni di utenti americani e per l'appunto centoventisei milioni in modo indiretto tra condivisioni e laiche quello che emerge chiaro la Russia si è lanciata in un tentativo sistemico di condizionare l'esito delle elezioni nel mondo democratico con l'obiettivo in di destabilizzare indebolire le democrazie nessun Paese importante escluso da questa campagna ed è la ragione per cui le accuse sul ruolo della Russia nel referendum sulla Brecht Seat devono essere prese seriamente
Ma rimane il fatto che principale boccone erano e rimangono gli Stati Uniti inchiesta Miller dunque
Riguarda questioni di importanza incommensurabile scrive il Guardian però a Trump può ignorare le sue implicazioni in pubblico questa settimana deve nominare un nuovo presidente della Federal reserve venerdì partirà per un viaggio importante in Asia
Ma Trump in privato sa che tutto questo è reale le accuse di questa settimana inviano un potente segnale a tutti quelli che possono essere coinvolti nell'inchiesta si tratta di una dichiarazione di intenti di una
Ammissione in qualche modo che questa inchiesta è reale e vera ed è un avvertimento sul fatto che mentire al procuratore speciale è una scelta pericolosa in questa in questo contesto la presidenza Trump può andare avanti
In modo caotico sfidando le regole della politica come ha sempre fatto ma non può sfidare lo Stato di diritto così tra l'altro il Guardian questo editoriale di ieri ieri anche il richiamo pubblicava un editoriale dal titolo presidenza accerchiata lo scandalo russo
Perseguite era Tramper fino alla fine del suo mandato che comincia con Halloween occasione
Per la quale dall'altra va trasformato la Casa Bianca in una dimora piena di fantasmi per scongiurare i peggiori spettri ma non è bastato il suo uomo nero si chiama Robertino il per e anche se nel per non ha diretto la sua inchiesta contro il Presidente degli Stati Uniti
Questo procuratore speciale nominato in Maggio per indagare sull'ingerenza della Russia elezioni presidenziali ha comunque giocato un pessimo scherzo alla presidente americano l'ex direttore della campagna elettorale di Trump il suo socio sono stati messi sotto accusa per dodici capi di imputazione tra cui cospirazione contro gli Stati Uniti certo non c'è stata collusione come ha detto il presidente in uno dei suoi Twitter
Niente lascia intendere che Miller abbia preso direttamente di mira tram poco riuscirà a trovare una connessione diretta con la Russia
Ma il dossier di accuse getta una luce crudele sulla capacità di Trump di scegliersi i propri collaboratori più vicini i cui legami lusso ucraini erano difficili da ignorare
Miller ricorda la figlia o farà di tutto per incitare
Manà Sport che rischia una pesante condanna a parlare inoltre con la messa sotto accusa inviato messaggi agli altri protagonisti di questo scandalo
In più inquietante per Trump e la sorpresa Papadopoulos questo consigliere in politica estera ha riconosciuto di aver mentito all'FBI sui suoi contatti con i russi per trovare un modo per sporcare Hillary Clinton durante la campagna elettorale anche in questo caso niente dice che che Papadopoulos abbia agito con l'assenso di Trump ma rimane un fatto
Dell'ufficio o vale oggi riceve agitazione la professionalità e la diligenza con cui mail dirige le sue inchieste
Sono una prova della sua determinazione e l'inchiesta e solo all'inizio
Niente dice che alla fine l'inchiesta chiamerà in causa direttamente Trump il presidente evitato un primo scoglio annunciando che non licenzierà Miguel verrà licenziarlo avrebbe aggravato i sospetti di ostruzionismo alla giustizia
La sola certezza che questo scandalo perseguita era Trump fino alla fine del suo mandato sempre che alla fine del mandato ci arrivi così
Le fidiamo
Nel suo editoriale
Di ieri oggi vogliamo tornare anche sulla Catalogna altro trema che domina
I commenti le analisi dei quotidiani internazionali in particolare dopo che Calle sporge Tremonti il Presidente del del posto della Generalitat catalana
Si è trasferito a Bruxelles in una sorta di governo in esilio El Pais come sempre
Molto critico nei confronti della causa indipendentista
Ieri avevo un editoriale dal titolo presidente in fuga pur smonto pretende continuare alimentare il processo secessionista da Brussel e scrive El Pais
Dopo un viaggio apparentemente clandestino a Brussel che doveva alimentare la leggenda di un epico fuorilegge
In fuga che in realtà si è coperto di ridicolo secondo il Paris
L'ex presidente della Generalitat Carlo Esposito monta convocato i media internazionali in una conferenza stampa martedì durante la quale ancora una volta ha presentato una realtà alternativa fatta di menzogne e incoerenze
Da un lato push monta negato di voler fuggire all'azione dello giustizia un'affermazione che sorprende visto che sul viaggio a Bruxelles è stato dettato anche per la possibilità di ottenere una qualche forma di protezione da parte dello Stato belga
Dall'altro ha puntato il dito contro una Spagna che ha definito autoritaria in cui non esiste la separazione dei poteri e la gente viene perseguitata per le sue idee politiche in un clima dominato dalla violenza dell'estrema destra
E da cui però Puecher non si aspetta garanzie
Che non ci saranno persecuzioni contro la sua persona
Tanto per aggiungere confusione e contraddizioni procede monta affermato di accettare la sfida democratica delle elezioni convocate per il ventuno dicembre ma ha chiesto al contempo la società civile sindacati funzionari di opporre
Resistenza all'applicazione dell'articolo centocinquantacinque della Costituzione che e considerato da pusher Month comun aggressione contro il popolo dalla Catalogna contro lo Statuto d'autonomia per finire pulce monta affermato che metà del suo Governo sarebbe rimasto a Brussel per cercare sostegno internazionale mentre l'altra metà avrebbe gestito il processo
All'interno dalla Catalogna commesse potessero coesistere un governo catalano in esilio è un altro all'interno nelle sue elucubrazioni scrive El Pais pusher Monte sembra aggrapparsi all'assurda possibilità che le elezioni del ventuno
Dicembre si trasformino in un plebiscito con cui legittimare una nuova corsa dell'indipendentismo
Pucci Tremonti sembra convinto che da Bruxelles possa cambiare l'immagine della Spagna ottenere quei sostegni per la sua causa che invece attualmente non ci sono la sua causa viene rigettata in modo unanime l'esportazione del secessionismo catalano in realtà non fa che danneggiare la Catalogna secondo El Pais la verità è che dopo il salto nel vuoto del ventisette ottobre cioè la dichiarazione de la Repubblica con la successiva decisione del governo di Madrid e di usare l'articolo centocinquantacinque della Costituzione
E il ritorno alla normalità nelle strade dentro le istituzioni e la Catalogna il secessionismo deve decidere se partecipare e come alle elezioni del ventuno dicembre
Una parte del movimento secessionista guidata da push molte sembra convinta di poter continuare a praticare la tattica del doppio gioco delle mezze verità ma questo processo
Si colloca fuori dalla legge questa realtà alternativa il secessionismo conclude El Pais
Può decidere di rinunciare al ridicolo e tornare all'interno dell'alveo delle istituzioni democratiche dello stato di diritto maltempo sta per scadere
Così El Pais il Times che era stato un quotidiano particolarmente sensibile alla causa indipendentista
Lentamente cambia posizione
E lo si intuisce da un editoriale uscito ieri dal titolo sotto la gestione di Madrid perché Madrid ha preso il controllo della Catalogna
La crisi catalane lungi dall'essere finita ma nuove elezioni offrono la speranza di una via d'uscita e scrive il Times
I problemi politici necessitano di soluzioni politiche la crisi che ha paralizzato la Spagna nelle ultime settimane indubbiamente una crisi politica in passa sull'indipendenza catalana non sarà risolta con testi legali e di sicuro non può essere risolta con la polizia antisommossa nelle strade e dunque positivo che le due parti sembrano almeno concordare su le nuove elezioni in Catalogna per Mariano ROI licenziare il governo catalano sciogliere il Parlamento rischioso ma è una scommessa che potrebbe pagare
è passato un mese dal referendum illegale nel quale il novantadue per cento dei votanti catalani ha optato per l'indipendenza ma con una bassissima partecipazione in condizioni di cause violenze senza osservatori indipendenti
Per Madrid questo referendum non ha alcuna legittimità ma il Parlamento catalano ha comunque dichiarato l'indipendenza
E per i separatisti Madrid a non avere alcuna legittimità dall'Esposito non perché è stato presidente dalla Catalogna fino alla rimozione del suo governo da parte di Madrid è andato a Bruxelles nel tentativo di evitare di essere perseguitato dalle autorità spagnole per l'accusa di sedizione e ribellione
Martedì Proust Monte ha negato di voler chiedere asilo ma ha detto che le estreme il giochino a quando il governo non fornirà delle garanzie sulla sua libertà per il Times le elezioni debbono svolgersi in un clima di civiltà clima che fortunatamente sembra tornare
Dopo l'imposizione del governo diretto da parte di Madrid i funzionari catalani hanno rifiutato gli appelli alla disobbedienza civile sono tornati al lavoro normalmente
Push Demonte altri separatisti malgrado il disprezzo nei confronti del governo spagnolo hanno segnalato la volontà di partecipare alle elezioni e di rispettarne i risultati
Sarà difficile per loro non non vedere ignorare in qualche modo il sostegno popolare per l'unità della Spagna anche nelle strade di Barcellona dove trecento mila persone hanno manifestato contro il di per contro l'indipendenza nel fine settimana
Mentre migliaia di imprese lasciano la Regione per essere sicuri di restare dentro l'Unione europea alcuni separatisti hanno accettato la necessità di guardare al mondo per quello che è e non solo per come piacerebbe loro Madrid deve fare altrettanto nel due mila e sei
Il Parlamento spagnolo aveva dato la Catalogna un'ampia autonomia ma il partito di Roy aveva contestato quella quello Statuto davanti alla Corte costituzionale che nel due mila dieci va bocciato quella sentenza alle ha aperto la strada
All'attuale crisi Madrid non deve evitare di compiere lo stesso Errore le conclusioni per il Times
Sono che la cosa migliore per la Catalogna e per la Spagna sarebbe
Una chiara sconfitta di Punch Tremonti ed i suoi alleati alle elezioni del ventuno di dicembre
Ma sarebbe un errore per il governo spagnolo non aprire comunque un negoziato con la mediazione dell'Unione europea se necessario sul modo migliore per devolvere più potere al parlamento e al governo della Catalogna
Se i catalani invece sceglieranno di unirsi dietro la causa di pugile monta allora Madrid dovrà accettare il fatto che a tempo debito si tenga un referendum legale sull'indipendenza in quel caso chi sostiene l'unità della Spagna dovrà fare il massimo per vincere il referendum così
Il Times sul ritorno alle urne come potenziale via d'uscita alla crisi in Catalogna ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale
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