Lettere eretiche: intervista a Paolo Izzo e Giuliano Galletta sull'immigrazione e sul diritto di cittadinanza

Caro Galletta apparentemente dalla legge di stabilità arriva una buona notizia per i giovani immigrati in Italia
Basterà che abbiano fatto un anno di scuola nel Bel Paese e potranno stesse Grassi e giocare in tutte le federazioni sportive in ogni categoria e disciplina
A un soddisfatto ministro per lo sport Luca Lotti che ha voluto la norma dopo il recente caso della squadra tam-tam di Castel Volturno si potrebbe rispondere che gli piace vincere facile
Visto che come insegna il calcio gli stranieri sembrano avere una marcia in più rispetto a buona parte dei nostri giocatori
Invece ne approfitterei per ricordare ai ministri e parlamentari che non riescono a varare uno straccio di legge sulla cittadinanza che gli extracomunitari oltre che nel dribbling e sono anche degli ottimi ballerini ce l'hanno nel sangue
E sanno raccogliere frutta e ortaggi olimpica mente sono campioni nel rendere luccicanti auto e motorini nonché i fondoschiena dei nostri sempre crescenti vecchietti da assistere
Possono lavorare senza sosta in case cucine negozi alimentari o distributori di benzina e battono ogni record a sgobbare nei cantieri edili
Ci vorrebbe un bello e bravo Hugh sculture a macchia di leopardo soltanto in quei settori dove gli immigrati ci siano veramente utili per farci appunto belli e bravi sulla loro pelle
Ecco questa è la lettera che Paolo Izzo ci ha letto qui in studio qui a Radio Radicale che ha inviato al Secolo decimo nono nell'edizione delle venti tre ottobre accertata alla risposta di Giuliano Galletta che scrittore e giornalista e che è collegato con noi buona sera Galletta buonasera buonasera
Ecco allora il tema parte dallo sport e peraltro uno dei luoghi dove questa questione in realtà più volte è stata affrontata cioè la questione della cittadinanza e Izzo come sempre riuscito ad aprire
Diciamo un una voragine così sulle considerazioni che possono essere fatte gallette che ne pensa si la questione
La questione migranti è una questione naturalmente molto delicata ma e delicata soprattutto perché circondata da un alone di di disinformazione questo secondo me è il problema principale
Che oggi bisogna affrontare cioè nel momento in cui si sente parlare di invasione nel momento in cui si sente parlare di terrorismo nel momento in cui si sente parlare di criminalità
Con le gambe collegato immediatamente senza mediazione al problema dei migranti è chiaro che è necessario fare qualcosa insomma non si può
Non si può accettare queste è una responsabilità che dovrebbero essere in primis dei partiti politici sfortunatamente partiti politici fanno esattamente il contrario cioè cercano
Motivi elettorali di di cavalcare le le Paure ma il loro compito dovrebbe essere tutt'altro dovrebbe essere quello di informare le persone
E di far capire quale è realmente la situazione che non è una situazione ovviamente facile perché siamo di fronte a un a guerre terrificanti ha fame a morte siamo di fronte a una situazione dell'Africa che è quella che conosciamo
Quindi non non si tratta di di semplificare nulla ma si tratta semplicemente di raccontare alle persone come stanno realmente le cose
Questo mi sembra mi sembra il punto il punto chiave è il punto fondamentale
E lei cogliere nella risposta sul Secolo decimo nono Galletta citava la paura no questa paura che viene inoculato Alonso costantemente ne parlavo Maggiani lo scrittore proprio sulla vostro giornale
E questa paura che non sente ragioni lei di questo dice anche nella sua risposta sul discorso della paura secondo me bisogna fare una riflessione perché bisogna distinguere
Fra coloro che dicono io ho paura e coloro che hanno paura veramente perché io ho l'impressione che molti di questi sondaggi che periodicamente ci vengono ci che ci vengono forniti in cui da cui si evince che gli italiani hanno paura dei migranti considera migranti il principale problema di questo paese ecco io non sono un grande ammiratore dei sondaggi non a me non sono un ammiratore dei dati è così quelli sì
In questo in questo in questo in questo momento in Italia dice serve tanto bisogno di i dati e di darci quello che viene chiamato dato giornali io non so ecco però il
Il problema è è capire veramente se coloro che dicono io ho paura hanno veramente paura e di che paura si tratti o che invece non sia dire io ho paura non sia una una presa di posizione
Diciamo di tipo politico tomo di tipo emotivo ma comunque una presa di posizione poi sicuramente
La paura ci sarà tutto qui e tutto quel che tutto quello che voi che voi volete però secondo me bisognerebbe anche riflettere sull'idea di paura ecco e sull'idea di rabbia perché paura e rabbia sembrano essere diventati
Le due le due parole
Le due parole chiave del nostro del nostro lessico politico insomma ecco purtroppo non soltanto in Italia ma in generale in Europa ecco Galetta sul questi temi se ne può
Mettere in campo diciamo un altro cioè quello che riguarda l'informazione come sempre no cioè se davvero l'informazione fosse alimentata come diceva lei
Da dati forse questo tema della palude della paura ecco potrebbe anche quello ecco affrontato da questo punto di vista cioè di una corretta
Informazione di un giornalismo moderno diciamo sì
Il verbale e lo scambio Galleria nazionalismo italiano in generale dell'informazione oggi nell'era dei social network e via discorrendo sta diventando
Preponderante ormai una uno dei compiti principali di di un giornalismo scegliere quello di smentire
Il mentire le feci news insomma ecco però il problema dei giornali secondo me quello che devo fare i giornalisti poi alla fine sempre la stessa cosa
Andare a vedere
Ecco andare a vedere dove ci sarebbe questa paura a parlare con queste persone che che dovrebbero o hanno paura perché poi il problema dei giornalisti è sempre quello di lavorare
Dalla redazione attraversa telefono quindi la prima cosa andare a vedere la seconda cosa come giustamente dicevi tu dare dei dati fornire dei dati cosa che non è tutt'altro che facile dati sono facilmente
Sono facilmente manipolabili ecco secondo me sì dei giornalisti facessero queste due cose
Sarebbe sarebbe fantastico Zenit però teniamo anche conto mi vorrei dire anche un'altra cosa che per fare questo lavoro che non è un lavoro facile
I giornalisti vanno pagati si può fissare che questo lavoro venga fatto gratuitamente o venga fatto sulla base del volontariato senesi qui bisogna righe riconsiderare un po'tutto tutto il mondo dell'informazione magari andando nella direzione come già si sta facendo negli Stati Uniti
Di un'informazione non profit e voglio dire gestita da fondazioni o di un servizio pubblico e noi abbiamo un colossale
Una colossale azienda come la RAI grazie il cui compito prioritario dovrebbe essere proprio questo il suo no servizi passare a vedere e fornire dei dati si combatte con la conoscenza la
La quanto intitolata a lei nostro solo questa battaglia ma tante altre il diritto alla conoscenza molto caro al partito radicale Pestalozza
Lo sappiamo e lo ripetiamo spesso il ministro si è arrabbiato perché la mia lettera qualche giorno dopo è finita anche sul Manifesto il Luini molto risentito ha scritto al manifesto perché evidentemente non è non era molto colto l'ironia del fatto che questo forse sì uno strumento positivo ma anche magari c'è gente che non due ragazzini che non fanno sport ma sia occupano studiano fanno altre cose che avrebbero altrettanto di ritorno
Di di aprire una uno status sicuro oggi non so dove c'era un articolo su quanti siano gli apolidi nel mondo ecco occupa c'è una condizione di questo tipo se uno vuole studiare se vuole scrivere libri se uno vuole fare il cinema che ne so tra gli immigrati non hanno comunque lo status perché a questa ambizione
E però invece la ministra ha detto che era molto rammaricato per la lettera molto
Amareggiato sconfortato perché amareggiato perché perché perché non si riconosceva che questo provvedimento era un provvedimento il buonsenso e che si attaccava con una strumentalizzazione addirittura mi ha detto ma insomma poi magari il ministro potrà intervenire pure qua se vuole sarebbe negare cercano
Le sue ragioni però era chiaro ai mille il lento dell'ironia e del paradosso funziona bene sempre verso gli altri quando funziona vs
Sempre più prevedibile però ecco oltre i doveri dei giornalisti si si c'è anche il
L'ascolto della politica rispetto a quello no quello ci dovrebbe essere il parallelo così si eviterebbe appunto anche di travisare qualunque norma da un lato invece qualunque
Replica dall'altro maschi come dicevo prima il problema purtroppo che
Sappiamo bene inutile ripeterlo ma cioè i partiti che dovrebbero avere il compito diciamo costituzionale di di essere no la il l'elemento di mediazione no fra allora istituzioni la le persone la gente i cittadini hanno nel tempo
Ha dedicato a questo ruolo e quindi nel momento in cui si prendono
Le decisioni ora indipendentemente da questa decisione specifica nel momento in cui si prendono le decisioni con obiettivi
Che non sono quelli del bene comune che non sono quelli dello sviluppo che non sono quelli della giustizia ma semplicemente uguale guardando i sondaggi e allora diventa difficile veramente fare politica
Io la vedo dura non solleva su questa questione del diritto di cittadinanza
Se ne parlerà semmai tonfo alla prossima legislatura va adesso mi sembra difficile data la situazione se vogliamo fare un po'di Realpolitik ecco insomma
è una cosa vergognosa
Questo è evidente ma il fatto che non li io e te lo diciamo insomma contro secondo me abbastanza poco insomma continuiamo dirlo ma
Riteniamo anche sui giornali sulla radio entro la fine della legislatura si possono fare qualcosa insomma è molto difficile
D'accordo e mi pare che ci possiamo fermare qui con questo approfondimento che è stato possibile grazie alle lettere di Paolo Izzo
Abbiamo parlato del tema dello ius soli più in generale della questione di immigrati l'abbiamo fatto in collegamento telefonico
Con Giuliano Galletta che ringraziamo davvero molto per essere stato oggi con noi lo ricordiamo scrittore e giornalista che appunto risposò una lettera di Paolo Izzo nell'edizione del Secolo decimo nono delle ventitré ottobre scorso favorito che qui nei nostri sui l'abbiamo letta insieme ringraziamo davvero molto anche Luciana Bruno che ha reso possibile
Questa trasmissione restare con noi i programmi di radio radicale prosegue