Tra gli argomenti discussi: Arte, Cultura, Filosofia, Letteratura, Libro, Roma, Societa', Storia, Urbanistica.
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scrittore
Radio radicale bentornati a le parole e le cose lo spazio di approfondimento culturale di radio radicale siamo in compagnia oggi di Matteo Trevisani benvenuta radio radicale Matteo ciao buonasera grazie sta per avermi invitato allora Matteo nativo di San Benedetto del Tronto classe mille centottantasei euro ed attori Nuovi Argomenti e collaboravo inserito loan
E con edizioni adoranti idea partorito potremmo così dire il suo primo romanzo il libro dei fulmini
Che diciamo si inserisce nella alla programmazione di questa casa editrice nata da qualche tempo che ci sta regalando
Molti prodotti librari di qualità con una forte attenzione sia gli autori che alle sue edizioni
Questo libro dei fulmini è un romanzo a mio avviso forte inedito nella forma inedito nella scrittura con una narrativa e una scorrevolezza che accompagnano il lettore dall'inizio alla fine
In una periti reazione all'interno di questa Roma ancestrale una Roma tracciata da queste saette che in qualche modo imprimono il carattere rivoluzionario e aspro della capitale d'Italia una capita in Italia che non sa ancora di essere il centro di molte cose e
Chiedo proprio la Matteo come è nato questo libro un libro che attratti e visionario che affonda un po'le radici in in una letteratura italiana dei primi del Novecento ma anche guarda molto a tanti riferimenti stranieri ecco come come è nato questo tuo primo romanzo Matteo
Ma è nato dalle da da un'idea che avevo avevo quando avevo cominciato a scrivere quello che sarebbe stato il mio
Il romanzo avevo scritto prima di questo che poi non sarebbe stato mai pubblicato hanno deciso di fare una cosa che parlasse dell'anima che parlasse delle per Ingrid peregrinazioni in una città che era diventata in qualche modo estranea perfino a se stessa
L'idea di aumentarlo a Roma non a Roma così
Profonda così strana così magica annata da una vera e propria Perini peregrinazioni mia nei musei nei musei di Roma quando tornato ai Capitolini per la prima volta mi sono reso conto che c'era
Una lastra un'epigrafe che non conoscevo che però parlava appunto delle di queste tombe dei fulmini su qua sulla sulle quali si basa tutto il libro ho deciso che sarebbe stato bello scriverci qualcosa
Che ne parlasse qui ecco il libro che mantiene un doppio binario un binario diciamo di ricerca sul campo perché appunto questo è un po'all'episodio che ha scaturito è una ricerca interiore c'è un una storia all'interno di questo libro che è una storia che è un doppio volto un po'come la stessa umanità si parla di vita si parla di morte sembrano poi fondersi diventare la stessa faccia della medaglia e soprattutto ci sono questi due mondi ecco già oggi molto su questa doppiezza su questa mutevolezza il fulmine sembra essere anche proprio un elemento che arriva quasi a dividere a metà queste due
Situazioni si è poi ricongiungere esatto ecco diciamo come Stato perché anche scrivere su questi due piani perché diciamo non sembra un romanzo d'esordio per la sua cura Dezza diciamo
Non sembro manzo esordio perché probabilmente non lo non lo è ho scritto molto molto alto prima
E mi ero preparato molto per questo per questo per questo libro per scriverlo dovuto formare non solo una ricerca molto curata delle fonti ho cercato di rispettare l'archeologia e l'Est la la storia la la pistola di Roma
Ma anche tutta una serie di riferimenti spirituali
Che affondano punto le cover radici sia presente nell'Etruria che nell'arte il sogno castani Diana
Per dirne per citarne uno o Murgia fa insomma si parla di un mondo che non è più un mondo solo ma è spaccato in due in una dualità attraverso cui il protagonista del barcamenarsi
Per cercare di affondare esempi più dentro se stesso e cerca il bandolo della matassa che rispondere alle sue domande esistenziali
Ecco questo percorso esistenziale però non è un per corso fini a se stesse scene non c'è un girare intorno a delle questioni dell'anima o no della vita o della morte sembra in qualche modo che
Ci sia una predestinazione in questo libro c'è il libro arriva poi da qualche parte e questo secondo me lo rende ancora più interessante se vorrà su queste molto interessante una delle prime cose che mi ha detto il mio editore
Simone Caltabellotta quando ho cominciato scriverlo ha parlato di di Borges mi diceva che secondo borghesi STET esistono due modi per schierano storia
Uno che riguarda il seguire una
Una una una una cosa che proceda da una casa da una causa ma un affetto che si srotola i è un altro invece che riguarda più una missione destina le un compito che il protagonista un l'Autore destinato a a compiere e abbiamo deciso insieme di seguire di seguire questa questa strada il protagonista si ritrova in questa in questa Roma in cui non sa dove dove dove dove dovrà andare a parare lo so storia e cerca il suo destino cerca di portare a termine il suo compito attraverso le i vari incontri di di questo mondo questa specie di mondo dei morti attraverso questo ritorno
Ecco è un libro che si apre proprio nella nella prima pagina con il tabulari Umma sembri quasi volere guidare il il lettore in questa mappa di Roma
C'è il tempio dei Dioscuri quello che era che è durato Sant'Anastasia mitreo del Circo Massimo la Domus Augustana i santi quattro Coronati Domus Valeri Santa Bibiana case di Matteo casa di mulini casa di Silvia
Villa Lante Gianicolo ecco questi dodici
Diciamo luoghi in qualche modo assumono un incrocio inedito perché tu racconti anche questa Roma che un po'celata che la Roma
Ma esoterica la romana che in qualche modo è su un livello secondo di conoscenza la Roma alchemica di solito si conosce
Questo aspetto principalmente delle altre città come Torino come Napoli e la Napoli del sottosuolo però il c.t. ha in qualche modo grattato un po'sulla
Sul sulla coltre un po'della storia ufficiale della città
E vi hai trovato questo incrocio di di storie di percezioni soprattutto che mi sono immaginato una storia che avesse a che fare con quello che di Roma non si conosce
O non si conosce bene sia di cui si conosceva e poi si è si è dimenticato
I dodici punti in realtà mi sono tredici perché poi c'è anche un nella mappa per ragioni di spazio non abbiamo potuto metter la perché c'è anche un punto a Ostia nella nato a Mosca fulminata delle rovine di Ostia Antica un posto bellissimo
Ho cercato di mettere in correlazione questi punti che sono tutti i veri tranne tranne uno
Per
Per inventarmi per immaginare una storia che fosse anche un una una guida sotterranea di Roma questi sono posti in cui lo dico alla fine in una in una piccola nota dello Dorin cui se vuole il lettore può ritrovarsi può andare quand'era vederle può chiedere di essere di essere ammesso
E mi piacerebbe che che questo romanzo fosse anche un invito a chi vuole a riscoprire una certa Roma che ormai dimenticata sotterranea
Ricoperta da una da una dalla polvere di di decenni di noncuranza
E soprattutto da decenni di non conoscenza perché poi questa Roma che tu racconti non è nient'altro che
Una una percezione iniziale del patrimonio non solo artistico culturale ma del patrimonio spirituale nel senso sia religiose metafisico del termine ma anche storico Roma queste cose che tornare lì perché insieme a alle grandi città italiane fondamentalmente soprattutto una città in cui i uomini hanno lasciato un segno evidente sembri proprio grazie a tante cose che si fondono all'interno c'è una una preparazione storica filosofica
Esoterica una preparazione anche in qualche modo non sull'urbanistica ma paese o logica quasi insomma che tu puoi la fine entri all'interno di queste che noi vediamo come come monumenti lei Randy Newman mente rovine rovine di un passato che fondamentalmente è passato ma sa ancora alla finestra sta ancora a guardarci
Ecco questo moto che accompagna tutto il libro è un modo per livello Autori Ale chi è costato anche fatica perché ovviamente
Diciamo sovrapporre così tanti piani e certamente un ora una fatica letteraria non dirvi non di poco conto come è stato queste scrivere questo libro di fulmini è stata una una fatica vero ma è stata anche una una liberazione certo Sanzo perché
Ho dovuto in qualche modo rassegnarmi al fatto che amavo raccontare queste cose probabilmente non avevo mai avuto il il coraggio forse la voglia di farlo prima in questo modo quindi il coraggio potuto trovare la fatica è stato proprio quello di cercare un modo per farlo nel modo più letterario possibile
E quindi parlare di spiritualità in una in una Roma che non si conoscerà anche mi sembrava ecco di starmi prendano un grosso rischio
Poi alla fine devo dire che
Nerval sale valsa la pena
Ecco le storie degli uomini presenti delle donne presente all'interno di questo libro in qualche modo sono delle storie in cui il lettore ci si potrà riconoscere c'è una cosa che mi ha colpito di tutte quante
Lei Bari e situazioni in cui si trovano insomma che vetro assieme a raccontare che sono come raccontiamo librone edizioni Atlantide ci farà causa
E però c'è la volontà e in qualche modo l'idea che ogni sentimento che vivano sia in qualche modo
Forte assoluto quindi sciolto da ogni legame con la realtà cioè ogni e comportamento sociale che hanno sembra quasi un comportamento
Legato più a una sfera non antropologica ma ma magica nel senso qualsiasi cosa fanno cioè qualsiasi esperienza che toccano non solo vogliono assaporarla fino in fondo se pensiamo alla conoscenza la sessualità al anche Ali girovagare all'interno della città e quindi al conosciuta sembra comunque sempre continuamente un percorso iniziatico quasi
Ecco questa percezione così forte di sentimenti in qualche modo e
Delle volte può diventare un motivo di
Diciamo non di
Di di stop drastico della narrazione però può diventare una motivo di appesantimento un po'de narrazione invece realtà qui il tutto si mescola con maestria ecco
Perché ha voluto dare a questi personaggi questo senso di assolutezza proprio perché i personaggi per
Per rendersi conto della situazione in cui si trovano quindi per riuscire a trovare una soluzione devono si rendono conto anche inconsciamente probabilmente vedremo spogliarsi di molte delle
Delle armature delle delle debolezze che hanno che hanno intorno una volta il ti spogli di tutto di condizionamenti sociali
Di di quello che dovresti pensare delle cose ecco che la realtà e la realtà magica chiariva tutte insieme non puoi far altro che divertì quel quella vita lì nel modo più assoluto possibile
Quindi
è stato per quello che il Chicchi personaggi si pongono davanti assistesse davanti alla questa Roma che si svela piano piano comunque come appunto come dicevi giustamente d'un percorso iniziatico perché questo alla fine e alla fine ha arrivano a ad avere diciamo un nuovo status perché questo è questo vuol dire avere un un in un'iniziazione no passati attraverso un de delle vari proietta verso un ritorno attraverso un viaggio e alla fine rendersi conto di vera questa Duomo consapevolezza
Ecco cosa resta di Roma alla fine di questo romanzo
Ma la domanda resta una gigantesca speranza sulla sulla su una Roma in rovina
Romana moltissimo si sente molto lo spirito di di Roma nelle pagine o meglio mi scuso vorrei che si sentisse molto lo lo spillone sovente scenari da da questo da da queste da queste pagine quello che rimane alla fine
è una città sulla quale è stata edificata la storia di tutto il mondo probabilmente oggi si è si è persa con la speranza che possa ricordarsi di di di che cosa è stata e tornare ad esserlo
Per come perché sono rovine possono vascelli e quelle che poi la fine si riscontrano in questa
In questa forma liquida di città
Rovine sono sono nella memoria e dire di un passato che non che forse sta tornando
A futura memoria
Simboli di un
Di un di un passato che cioè io adoro e che che vorrei tenessimo più pesante
Ecco la presenza del passato sembra essere una costante anche
Nella nella Sinfonia narrativa che c'è in sottofondo
Però è un passato che in qualche modo sembra sempre sfociare in ogni in un in un presente in un futuro cioè non è un romanzo passatista questo Ciano Manzoni proiezione potremmo dire
Ecco
Come anche riadattare la scrittura di un
Di un trentenne pare fondamentalmente come dice
Questa dimensione
Che che diciamo nelle dimensioni un po'un po'arcaica possiamo definirla in questo modo ma è stato scriverlo quando mi sono reso conto che la che la stadera quelle non potevo più terranno indietro alla fine è stato divertente perché è stato come come un gioco come Stato sovrapporre due mappe no una del una del cinquecento o medievale
E mi messa sopra una Roma che invece contemporanea e rendersi conto di dove di di quell'interstizi di quegli spazi vuoti
Che erano erano pronti per o per infettarsi e quindi per per spargere il male in tutto tutto tutto tutto attorno per diventare degli spazi di salvezza
E quindi è stato anche un gioco a trovarli a vedere come come questi spazi dialogavano con la città di adesso eccome eccome parlavano della storia che era stata il protagonista si muoveva
Come come mi sono mosso io punto nella nella ricerca di queste di di di questi spazi per rendersi conto di che cosa significhino quindi è stato va be'è stato divertente quando mi sono messo quando ho deciso di farlo servirsi da molto
Ecco se si è d'accordo io leggerei l'incipit del libro l'anno della mia morte era iniziato bene ero riuscito ad accomodare ripiegare certe ambizioni dolorose mi ero messo diligentemente a seguire il flusso delle cose che capitavano
Lavoravo in una piccola casa editrice che pubblicava libri di spiritualità e filosofia di lavoro mini piaceva e pagava l'affitto di una camera in cui
Un appartamento pieno di libri a San Giovanni da cui se mi sporgevo abbastanza dalla finestra del salotto rischiando di cadere nel giardino condominiale riuscivo a vedere un pezzetto di cattedrale
Da qualche tempo avevo cominciato ad andarmene in giro per Roma da solo a scoprire cose che la memoria di tutti avevano dimenticato
Da poco ne scrivevo per una rivista amavo i Musei abbandona dire chiese senza più storia i tempi romani ubriacati
E le scritte che si vedono supera le mura delegato Musti belliniana sul Palatino abitavo a Roma da più di dieci anni ma come ci si innamora della migliore amica che alla fine quasi una sorella
Io avevo preso a meraviglia armi di Roma
Quasi che al mondo non fosse mai esistita altra città che lei
Non avrei mai potuto immaginare che mentre per la prima volta mi pareva di vivere una vita tranquilla
Senza bruschi stordimento i dell'animo il destino prima Rava per me un viaggio in viaggio di ritorno attraverso il mondo dei morti questo è
L'incipit di questo libro il primo capitolo Roma fantastica e e sono in qualche modo le premesse le basi insomma di partenza di questo libro anche perché il titolo di Grande un
Libro che chiamo morto sì chiarissimo appunto Romario ma fantasia di Giorgio Vigolo che è stato per me diciamo un un maestro venne accompagnato lei
Negli anni di questa Roma non soltanto quel libro in realtà ma una raccolta di racconti che credo sia stata ripubblicata da poco si chiama notti romane
Ve lo consiglio
C'è questa visione quindi inedita della città hanno dei ringraziamo Matteo Trevisani il libro dei fulmini edito da Atlantide grazie per essere stato con noi grazie a voi
Grazie alle c'era Bruno in regia che ha curato la parte tecnica e grazie a voi che ci avete ascoltato e seguito fino a questo momento rimanete in ascolto perché le trasmissioni di Radio Radicale continua
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